di Gabriella Pietrantoni
La presente proposta di utilizzazione didattica del testo richiede alcune premesse sul
metodo di lavoro.
Infatti le procedure di analisi testuale sembrano essere pi frequenti nella prassi
dellinsegnamento di lingua e letteratura italiana (lo dimostra il fatto che anche la
prova scritta dellultimo esame di concorso a cattedra ha richiesto competenze di
questo tipo). Tuttavia questo approccio pi scientifico al testo rispecchia un
orientamento didattico che non sempre ben accetto negli ambienti scolastici, e lo
ancor meno negli ambiti disciplinari classici. Non certo un caso che nelleditoria
scolastica in gran parte delle antologie della letteratura italiana i testi sono raccolti e
sistematizzati secondo il criterio dellanalisi formale e strutturale, mentre la
stragrande maggioranza delle antologie latine e greche privilegia determinati percorsi
tematici e trascura importanti aspetti dellanalisi testuale. Il motivo di questa
situazione che permangono nella scuola gli strascichi del dogma crociano
dellinscindibilit per cui le tecniche di smontaggio suscitano ancora imbarazzo e
talora fastidio in alcuni insegnanti. Cito una celebre affermazione programmatica di
B. Croce:
Meno ancora lopera del critico pu consistere nellibrido lavoro tra estetico e
grammaticale, retorico e lessicale, che esercitano alcuni filologi positivistici e che,
come tutti gli ibridismi, affatto sterile. Con lo spezzare le forme della poesia in
vocaboli e metafore, comparazioni, figure, nessi sintattici, schemi ritmici e via, non si
consegue il carattere della poesia, che si rivive e si contempla solo nella totale e
unica intuizione, ma si finisce col mettere insieme un miserando mucchietto di
frantumi inanimati, del quale non si pu far altro che, in definitiva, buttarlo via come
roba che non serve
Gli insegnanti fedeli alle metodiche tradizionali, sottolineano che il valore di un testo
letterario sta non in ci che lo accomuna o lo omologa ad altri, ma piuttosto in quel
che lo differenzia. Tuttavia non si pu misurare loriginalit di un testo se non a
partire da una norma generale che consenta allo studioso di identificare la forma, la
struttura, il contenuto, larticolazione del testo stesso.
Secondo lo studioso Lore Terracini, la cui posizione riassunta da Guido Armellini
nel manuale Come e perch insegnare letteratura, Zanichelli, 1987, i pregi didattici
dei procedimenti strutturalistici risiedono nella sperimentalit, razionalit,
verificabilit. Mentre le pedagogie di impronta idealistica o storicistica forniscono
valutazioni intuitive o nozioni storiche necessariamente precostituite, e comportano
quindi un atteggiamento di ricezione passiva da parte degli alunni, il nuovo modello
di insegnamento consente di trasmettere tecniche di lettura e di analisi che il discente
pu applicare autonomamente, sottoponendo a verifica le affermazioni
dellinsegnante. Non si tratta pi infatti, di captare e scimmiottare gli indefiniti
trasalimenti estetici del docente, n di ingurgitare e ripetere informazioni
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CONTENUTO
FUNZIONE LINGUISTICA
FORMA O GENERE
LETTERARIO
TIPOLOGIA DI SCRITTURA
STRUTTURA
CONTESTUALIZZAZIONE
ASPETTI SINTATTICI
ASPETTI LESSICALI
Campi associativi o semantici (parole- chiave; figure
del lessico : metafora, analogia, similitudine, sinestesia,
ossimoro, ecc)
ASPETTI FONICI
Superiore
DESTINATARIO
Inferiore
Pari
Pari
Inferiore
Superiore
Qualit
Referente
Parti
qualit
viso
parti..
corpo
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Completa la traduzione.
Rintraccia nel testo latino i pronomi dimostrativi ed elencali:
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(Allegato)
1. Il testo incentrato sul tema della Descensio ad Inferos; quali eroi della letteratura antica
godono questo privilegio?
2. Quale significato simbolico possiamo attribuire alla discesa nelloltretomba? E quale alla legge
che proibisce ai vivi (Orfeo) di guardare in faccia i morti (Euridice)?
5. Quali elementi della rappresentazione dellaldil appaiono quasi identici a quelli riproposti
nellEneide?
..
6.Quali aggettivi e sostantivi contribuiscono ad accentuare il carattere cupo e tenebroso dello
spazio?
9.Enea uscir dallOltretomba dopo aver raggiunto il suo scopo, lincontro con il padre e la profezia
della gloria futura, ma rimarr deluso dalla freddezza di Didone; lesito dellavventura di Orfeo,
invece, disastroso. Stabilisci un confronto tra i due personaggi soffermandoti sulla differenza di
carattere e sulla diversa natura dellimpresa compiuta.
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*
*
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Laltro passo prescelto, (Marziale, Epigr. V, 34), Per la morte di una bimba breve,
ma assai intenso, merita innanzitutto di essere presentato allinterno del genere
epigrammatico, segnalando agli alunni letimologia del termine, lorigine storica del
componimento, destinato com noto ad abbellire doni votivi, sepolcri, opere darte,
indicandone talora lautore, lofferente, la causa o il fine per cui loggetto fu eseguito,
ecc.
Si far notare come la brevit densit degli epigrammi sia legata appunto alla loro
funzione originaria, e non si trascurer, specialmente in un liceo classico, un breve
riferimento ad alcuni epigrammisti greci.
Abbiamo gi avuto modo di indicare gli epigrammi di Marziale come testi
linguisticamente accessibili e molto utili per la didattica della morfosintassi, oltre che
come spunti di discussione su aspetti della vita quotidiana a Roma: il componimento
in questione merita, tuttavia, unattenzione particolare, per la rara delicatezza del
contenuto, specie se lo confrontiamo con il tono cinico, talora quasi feroce delle sue
pi celebri caricature e invettive.
Il tema centrale della morte reso pi terribile dallaccostamento con la fanciullezza,
let del gioco e degli affetti, e della paura del buio e del freddo. La dimensione
divina rappresentata solo nei suoi aspetti mostruosi e prodigiosi: oraque Tartarei
prodigiosa canis, e lunica presenza rassicurante pu essere quella delle anime dei
genitori del poeta, ai quali egli idealmente affida la bambina.
A livello lessicale evidente la ricerca di accostamenti che accentuino il contrasto tra
la morte e linfanzia: parvola ne nigras horrescat; inter veteresludat; mollia
non rigidus caespes
La collocazione delle parole, al solito, attentamente studiata in relazione
allimportanza che il poeta vuole dare ad alcuni termini rispetto ad altri:
hanc
tibi
puellam
Fronto
Flaccilla
pater - genetrix
caespes
non rigidus
tegat
Mollia
ossa
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