Corso di
Energie Rinnovabili e Ambiente
Prof. Ing. Arturo De Risi
Paolo Martina
Matricola: 20022171
a.a 2015/2016
Indice
1 Introduzione
12
5 Fabbisogno energetico
13
6 Dimensionamento dellimpianto
15
6.1
15
6.2
17
6.3
Numero di pannelli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
19
6.3.1
19
6.3.2
6.3.3
26
6.3.4
27
6.4
28
6.5
30
6.6
32
6.6.1
32
6.6.2
35
6.6.3
36
37
7.1
37
7.2
40
8 Lay-Out dellimpianto
42
Introduzione
Si illustra di seguito il dimensionamento di un impianto solare termico con integrazione a caldaia a metano destinato alla produzione di acqua calda sanitaria
(ACS) al fine di soddisfare il fabbisogno di ununit abitativa composta da quattro persone.
Limpianto rientra allinterno di un piano di riqualificazione energetica che impone, secondo la normativa relativa a edifici sottoposti a ristrutturazioni rilevanti,
a partire dal 1 Gennaio 2017, la copertura del fabbisogno energetico relativo ad
ACS per almeno il 50%.
Labitazione, sita in Via Giorgio La Pira, 9, Leverano (Le), caratterizzata dai
seguenti dati generali:
Zona climatica: C ;
Localizzazione: Latitudine 40 16 N, Longitudine 17 59 E;
Superficie calpestabile: 130 [m2 ]
A causa del moto di rivoluzione della Terra attorno al Sole e della rotazione
terrestre, secondo il Sistema di Coordinate altazimutali (Soggettive) lAltezza e
lAzimuth del sole, misurati alla Latitudine di un generico osservatore, sono in
continuo divenire sia durante la giornata che durante lanno.
Si definisce Altezza, , la lunghezza darco, misurata in gradi, contata dallorizzonte verso la stella (in questo caso il Sole); laltezza positiva verso lo Zenit.
Si definisce Azimuth, , la lunghezza darco misurata in gradi contata in senso
orario a partire dal Sud fino al piede dellastro considerato.
Per tenere traccia del moto relativo del sole, il progettista si avvale di diagrammi
solari (3).
In particolare, per una data Latitudine, la loro consultazione permette di estrapolare due considerazioni fondamentali. La prima che nellarco di una giornata
il sole raggiunge il punto pi alto alle ore 12:00. Losservatore a quellora, vedr
cadere la perpendicolare del sole sul piano dellorizzonte apparente lungo la direzione Sud, in corrispondenza di = 0. La seconda relativa al fatto che durante
un intero anno laltezza massima del sole, varia da un minimo in corrispondenza
del Solstizio dInverno (21-22 Dicembre) a un massimo raggiunto nel Solstizio
dEstate (21 Giugno).
Avere traccia dellandamento dellaltezza solare di strategica importanza quando noto che la massima insolazione durante la giornata la si ottiene nelle ore
in cui il sole pi alto. Poich per ragioni economiche non previsto un sistema
motorizzato di inseguimento del Sole, le considerazioni fin qui esposte giustificano
la scelta di direzionare i pannelli a Sud.
Per quanto riguarda linclinazione da attribuire agli stessi, ott , si adotta come criterio di progetto quello di ottimizzare la ricezione della radiazione solare
nel periodo invernale che va dal 22 Dicembre al 21 Marzo, secondo la relazione
seguente:
ott = 90 (N )
(1)
284 + N
(N ) = 23, 45sin 360
365
(2)
hsolare = hconv +
E 4(15 )
60
(3)
dove g =
2
.
365
(4)
= 180 (15hsolare )
(5)
(6)
(7)
dove KT =
Hh
,
Hho
R=
dove il rapporto
Hd
Hd 1 + cos
1 cos
1
Rb +
+
Hh
Hh
2
2
Hd
Hh
(8)
Rb =
Hb
Hb,h
(9)
T = sin(sincos cossincos)
(10)
U = cos(coscos + sinsincos)
(11)
V = cos(sinsin)
(12)
10
Hb = Go T
( 00 0 ) + U (sin 00 sin 0 ) V (cos 00 cos 0 )
180
(13)
Hb,h
= 2Go Th
s + Uh sins
180
(14)
Mese
r.s.g.g.m.m
j
]
[ m2Mmese
Gennaio
373,42
Febbraio
402,31
Marzo
489,34
Aprile
525,79
Maggio
567,88
Giugno
556,20
Luglio
618,85
Agosto
644,48
Settembre
587,12
Ottobre
536,84
Novembre
371,10
Dicembre
339,00
j
6012,38 [ m2Manno
]
TOTALE
11
12
Fabbisogno energetico
Prima di procedere al dimensionamento dellimpianto solare termico per la produzione di ACS, necessario individuare il volume di acqua che si intende riscaldare
per coprire il fabbisogno di una famiglia composta da quattro persone.
La Normativa UNI/TS 11300-2 fornisce un criterio per il calcolo di tale volume.
Esso si basa sul valore della superficie calpestabile dellabitazione considerata, S.
Vw = aS + b
(15)
Qw = Cp [Vw (Ter T0 ]
(16)
immediato, individuare il fabbisogno energetico mensile e quindi quello annuale. Il prospetto che segue sintetizza i valori trovati:
13
Mese
Qwm
Mj
[ mese
]
Gennaio
973,57
Febbraio
879,35
Marzo
973,57
Aprile
942,16
Maggio
973,57
Giugno
942,16
Luglio
973,57
Agosto
973,57
Settembre
942,16
Ottobre
973,57
Novembre
942,16
Dicembre
973,57
TOTALE
11 462,96
14
Mj
[ anno
]
Dimensionamento dellimpianto
6.1
I collettori vetrati presenti sul mercato non sono tutti uguali. Esiste anzi una
grande variet di alternative tecniche, impiantistiche ed economiche. Per ragioni
di accessibilit economica, affidabilit e una tecnologia ampiamente consolidata,
la scelta ricade su pannelli piani vetrati selettivi.
Il modello in esame il CMG EVO 2500. Si fornisce di seguito unimmagine della
sezione del pannello e una panoramica delle sue caratteristiche principali:
15
0 = 0, 801;
a1 = 3, 653;
a2 = 0, 010.
16
6.2
Nel dimensionamento di un impianto solare termico la scelta del bollitore funzione della superficie captante utile alla copertura del fabbisogno energetico. Tuttavia, poich nel suo computo rientrano le perdite energetiche del bollitore,
necessario sceglierne uno da cui estrapolare le caratteristiche dimensionali e verificare solo a posteriori se il volume del bollitore scelto congruo alla superficie
captante oppure no.
Per quanto riguarda, invece, la tipologia di bollitore la scelta ricade sul modello a
doppio serpentino. Ci giustificato dalla necessit di dover coprire il fabbisogno
energetico anche nei casi di bassa insolazione prolungata per giorni.
Si sceglie pertanto un prodotto della medesima azienda produttrice i pannelli:
CMG DS 300.
Di seguito, uno schema del bollitore con gli ingressi disponibili e le caratteristiche
dimensionali di rilievo.
17
18
6.3
Numero di pannelli
6.3.1
ISaptr = qu + qd
dove:
19
(17)
qu
ISaptr qd
=
ISaptr
ISaptr
(18)
qd = UL Saptr (Tc Ta )
(19)
dove:
= UL
Tc Ta
I
(20)
Tm Ta
= F UL
I
20
(21)
dove Tm =
Ti +To
2
qu = FR Saptr (I UL (Ti Ta ))
(22)
FR =
m s Cp (To Ti )
I UL (Ti Ta )
(23)
dove
qu
Ti Ta
=
= FR UL
ISaptr
I
Entrambe le equazioni dellefficienza sono dipendenti da:
Energia incidente;
Temperatura dellambiente esterno;
Condizione operative: Tm o Ti ;
Caratteristiche costruttive: , e UL .
21
(24)
Tm Ta
I
22
6.3.2
Q(r 000 ) =
1
2r0 Lh0
1
2L0
T
Taria
H2O
000
r00
1
log r0 + 2L00 log rr00 +
(25)
1
2r000 Lh00
dove:
23
24
s 3, 6
Qt
[M j/mese]
1000
25
6.3.3
Qwol,ls,mese =
Ss
(Ts Ta )ts
ds
(26)
26
6.3.4
Scaptante =
(27)
27
6.4
Dopo aver scelto il boiler e verificato che laccumulo fosse congruente con lestensione della superficie captante, si verifica che i serpentini in acciaio al suo
interno, possiedano superfici di scambio sufficienti a garantire il raggiungimento
della temperatura di erogazione, Ter = 60[ C], in tempi ragionevoli.
Il meccanismo fisico di trasferimento del calore la convezione, ci permette di
scrivere quanto segue:
Q h = KS(Tm1 Tm2 )
(28)
Isolando S, si ottiene
S=
Q h
K(Tm1 Tm2 )
dove K il coefficiente di scambio termico convettivo relativo ad un serpentino in acciaio, assunto pari a 500 [Kcal/hm2 C]; Tm1 =
60+50
2
= 55[ C] la
temperatura media del fluido termo vettore tra lingresso e luscita dal boiler;
Tm2 =
60+17,1
2
reintegro ed erogazione.
Per determinare Q h , si individua innanzitutto il fabbisogno di energia utile a
portare il volume dacqua di 175 [l] da 17,1 [ C] a 60 [ C]:
Qt = Vw Cp (Toutlet Tinlet ) = 7525[Kcal]
Il consumo orario, e quindi la potenza richiesta, vengono calcolati in base alla
somma della durata del periodo di preriscaldamento, tpr = 2[h], e del periodo di
punta, tpu = 1, 5[h]:
Q h =
Qt
= 2150[Kcal/h] = 3[KW ]
tpr + tpu
28
Nota la potenza dello scambio termico con cui avviene il riscaldamento dellACS, immediato anche ricavare la portata di fluido termovettore che bisogna
far fluire allinterno del circuito primario:
m
=
Q h
= 0, 06[Kg/s] = 216[l/h]
Cp T
dove T = 10[ C]. Il valore di portata trovato verifica anche il valore massimo
consentito di portata del serpentino inferiore pari a 768 [l/h].
Data la scelta del serbatoio daccumulo a doppio serpentino, si prevede limpiego
di ununit energetica di backup utile al soddisfacimento del fabbisogno energetico
nei periodi di scarsa insolazione. Questa unit deve garantire una potenza di
almeno 3 [KW ].
Si sceglie dunque la caldaia a metano Vaillant ATMOTEC PRO VMW 240/5-3B
che fornisce una potenza di ben 24 [KW ] compatibile con la potenza scambiabile
dal serpentino superiore del boiler (24 [KW ] < 31,3 [KW ]) e in grado di fornire
acqua calda istantaneamente.
29
6.5
Il vaso di espansione un componente idraulico che svolge la funzione di contenere le variazioni di pressione del circuito evitando pericolosi sbalzi e colpi dariete,
che altrimenti dovrebbero essere assorbiti dalle tubature e dal resto dellimpianto.
In particolare si sceglie un vaso di espansione del tipo chiuso. Esso costituito
da un contenitore rigido diviso in due camere dal volume variabile: una contenente il fluido del circuito e laltra contenente aria o altro gas precaricata ad una
determinata pressione tramite apposita valvola. La divisione tra le due camere
pu avvenire grazie ad una sacca o una membrana elastica. Uneventuale variazione di pressione porter la sacca a variare di volume, andando a compensare
la variazione di pressione. Maggiore sar la sacca, maggiore sar la capacit di
compensare i cambiamenti. Da qui lesigenza di dimensionare opportunamente
questo elemento del circuito.
A tale scopo si fa riferimento al criterio di dimensionamento secondo i quaderni
Caleffi, azienda produttrice dei vasi despansione che si intende installare. Si far
inoltre riferimento al seguente schema dimpianto:
30
dove:
Vn = Vu
Per + 1
Per P0
(29)
31
6.6
Un impianto solare a circolazione forzata caratterizzato dallimpiego di un circolatore che provvede al trasporto del fluido termovettore. La scelta del circolatore
funzione di due parametri: portata del fluido termovettore e prevalenza. In
particolare la prevalenza della pompa uguale alle perdite di carico complessive
del circuito. Queste sono dovute alla somma di due termini: perdite distribuite,
cio perdite relative a tratti rettilinei dei condotti, e perdite concentrate dovute
alle varie accidentalit e quindi a valvole, saracinesche, derivazioni, curve, etc...
6.6.1
r = Fa
1 v2
D 2
(30)
dove:
In tale formula, il fattore di attrito, Fa dipende dalle dimensioni e dalla rugosit del condotto e dal modo in cui scorre il fluido. In particolare, il modo di
scorrere, varia in relazione al regime di moto del fluido. Regime che pu essere
laminare, turbolento o transitorio. Questi diversi modi di scorrere del fluido sono
quantitativamente individuabili attraverso il Numero di Reynolds, Re: un valore
adimensionale cos definito:
Re =
32
vD
Avendo gi ipotizzato una lunghezza totale dei condotti pari a 12 [m], le perdite
di carico distribuite ammontano a 192[mmCA] ' 0, 0188[bar].
33
Poich il circuito primario in pressione, per buona norma si consiglia di verificare la resistenza dei condotti a tale sollecitazione. In questa direzione i quaderni
Caleffi propongono una relazione che individua la pressione massima di esercizio
in relazione alle caratteristiche di spessore e materiale dei tubi:
Pmax = 200
sR
[Kgf /cm2 ]
De K
(31)
dove:
Sostituendo i valori nella 31, si ottiene Pmax = 64, 37[Kgf /cm2 ] ' 64, 37[bar].
Poich le pressioni nel circuito, come sottolineato nel paragrafo relativo alla verifica del vaso di espansione, non sono mai maggiori di 6 [bar], allora anche i
condotti scelti sono ampiamente verificati.
34
6.6.2
v2
z =
2
(32)
dove:
z la perdita di carico localizzata, [P a];
il coefficiente di perdita localizzata, adimensionale;
la densit del fluido;
v la velocit del flusso, [m/s].
Tipo ostacolo
zi
[P a]
ztot
[P a]
Curva normale a 90
155,4
777
Allargamento
77,7
77,7
Restringimento
0,5
38,85
38,85
Valvola intercettazione
10
777
1554
Valvola saracinesca
0,2
15,54
31,08
Valvola ritegno
233,1
466,2
TOTALE
35
6.6.3
Nel computo delle perdite di carico si aggiungono quelle dovute allattraversamento dei canali presenti nel collettore e nel boiler. Il loro valore determinato
da curve fornite nei cataloghi in funzione della portata del fluido termovettore.
Le perdite di carico totali sono date da:
R = r + zi + perditecollettore + perditeboiler
dove:
r = 0, 0188[bar];
zi = 0, 03[bar];
Perdite collettore pari a 0,002 [bar];
Perdite boiler pari a 0,0023 [bar].
R
g
36
7
7.1
La cassa dei pannelli solari realizzata in Alluminio anodizzato che rientra nella
categoria dei materiali cosiddetti non nobili. Ci comporta un limite nella scelta
del materiale di supporto su cui il pannello verr a poggiarsi e degli elementi di
collegamento.
La ragione di ci risiede nel fenomeno di corrosione galvanica. Il meccanismo
della corrosione galvanica si produce secondo un processo ad umido e si innesca
quando due materiali, aventi un diverso valore di nobilt, vengono posti a diretto
contatto (formando un accoppiamento galvanico), in presenza su entrambi di un
terzo elemento detto elettrolita. Si viene a formare una cella galvanica in cortocircuito nella quale gli elettrodi sono costituiti dai due materiali accoppiati. Si
genera un flusso di elettroni dal materiale meno nobile (avente potenziale minore), denominato Anodo (o polo negativo) che si ossida, verso quello pi nobile
avente potenziale maggiore, denominato Catodo (o polo positivo), dove avviene
la riduzione dei cationi, che pu rivestirsi di strati metallici. I metalli meno nobili
(per esempio Zinco, Ferro, Nichel) presentano una maggiore tendenza a corrodersi rispetto ai metalli pi nobili (per esempio Rame, Argento, Acciaio inox), per
cui mettendo a contatto un metallo meno nobile e un metallo pi nobile sar il
metallo meno nobile a corrodersi (fungendo da anodo) e la corrosione risulter
accelerata, invece il metallo pi nobile rimarr intatto a causa di un fenomeno di
protezione.
37
38
7.2
Lazione del vento in concomitanza della superficie dei pannelli solari pu generare problemi di ribaltamento dovuti alleffetto vela. dunque necessario provvedere allancoraggio della struttura portante sulla superficie del tetto attraverso
collegamenti bullonati oppure con specifiche zavorre, la cui entit deve essere
opportunamente dimensionata. Ipotizzando di scegliere la seconda opzione, per
ragioni di salvaguardia strutturale dovute alle possibili infiltrazioni dacqua nel
tetto, il calcolo delle zavorre verr effettuato in sicurezza ipotizzando un valore
della velocit del vento pari a 30 [m/s].
Dal teorema di Bernoulli, la pressione del vento si calcola come:
1
Pv = v 2 [P a]
2
dove:
= 1, 25[Kg/m3 ];
v = 30[m/s].
40
(33)
Sostituendo i valori si trova Pv = 562, 5[P a]. Moltiplicando tale valore per la
sezione di passaggio del vento, si trova il valore della forza che supporremo agente
nel baricentro del pannello, indicata con F in figura 21 e pari a F = 1160, 5[N ]. La
componente di questa forza, ortogonale alla superficie del pannello responsabile
del ribaltamento del pannello, attorno attorno al punto o.
A bilanciare staticamente il sistema interviene il peso proprio della struttura
e quello delle zavorre. La forza avr direzione ortogonale al suolo, applicata
anchessa nel baricentro e pari a (41+Z), dove Z rappresenta il peso delle quattro
zavorre. La componente ortogonale alla superficie del pannello di tale forza
responsabile, invece, delleffetto stabilizzante.
Dallequilibrio alla rotazione delle forze ribaltante e stabilizzante rispetto al punto
O, risulta:
Mi = 0
cio
1, 004(41 + Z)cos(55) + 1, 004F sin(55) = 0
da cui si racava che
Z = 128[kgf ]
Ciascun pannello quindi avr quattro zavorre da 32 [Kg] ciascuna, per un totale
di 128 [Kg].
41
Lay-Out dellimpianto
42
1) Pannelli solari;
2) Boiler;
3) Caldaia a metano;
4) Circolatore;
5) Manometro;
6) Filtro;
7) Valvola di non ritorno;
8) Valvola di regolazione:
9) Vaso di espansione;
10) Valvola miscelatrice a 3 vie motorizzata;
11) Sonda;
12) Valvola automatica di sfogo per laria;
13) Valvola manuale di sfogo per laria;
14) Barilotto per lo sfogo dellaria;
15) Riduttore di pressione;
16) Valvola di non ritorno a clapet.
43
44
Figura 22: Circuito dellimpianto solare