Capitolo 4.D
ANTROPOLOGIA CRISTIANA
L' ESCATOLOGIA
In questo capitolo vedremo
il problema
alcune "soluzioni" razionali
i dati dell'A.T.
i dati del N.T.
la riflessione teologica
- insegnamento comune in occidente
- verit sicure e questioni discusse
- una linea attuale di riflessione
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Sul problema escatologico, nellAntico Testamento c una notevole evoluzione di pensiero. Tentiamo di indicarne le tappe principali:
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altri uomini?).
Dalla risurrezione di Ges si deduce in linea di principio che la risurrezione dei morti
possibile e perci laffermazione i morti non risorgono falsa, perch Ges risorto.
Ma la risurrezione di Ges linizio di una risurrezione che interessa tutti gli uomini.
Dunque due sono le possibilit: o credere luna e laltra insieme, o respingerle entrambe.
Senza la risurrezione di Ges, infatti, non possibile la risurrezione dei cristiani.
c)
d) vv. 29-34: lassurdit della vita cristiana senza una prospettiva di risurrezione.
In questa parte vi anche lallusione alla pratica dei Corinzi di farsi battezzare al posto
dei morti. Lusanza non viene n lodata n condannata; ma la sua esistenza rivela che vi
la credenza secondo cui i morti risorgeranno: se non fosse cos, non avrebbe senso che un
vivo si faccia battezzare a favore di un morto 1.
e)
Questo strano uso di farsi battezzare al posto di qualcuno che era morto senza poter ricevere il battesimo
attestato solo qui nel N.T.
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45. Cos pure sta scritto: Fu generato il primo uomo adm (= uomo) in
anima vivente (Gen 2,3), lultimo adm in spirito vivificante.
46. Ma il primo non (fu) lo spirituale, bens lo psichico, dopo (fu) lo spirituale.
47. Il primo uomo da(lla) terra, terrestre, il secondo da(l) cielo.
48. Quale il terrestre, tali anche i terrestri, e quale il celeste, tali anche i
celesti;
49. e come portiamo limmagine del terrestre, porteremo anche limmagine del celeste.
50. Dico questo, fratelli, che carne e sangue non possono ereditare regno
di Dio, n la corruzione eredita lincorruttibilit.
51. Ecco, vi dico un mistero: non tutti ci addormenteremo, per tutti ci
trasformeremo (opp.: tutti ci addormenteremo, non tutti ci trasformeremo),
52. in un attimo, in un batter docchio, con lultima tromba: suoner infatti
la tromba e i morti saranno destati incorruttibili e noi ci trasformeremo.
53. Questo corruttibile deve infatti essere rivestito di incorruttibilit e
questo mortale essere rivestito di immortalit.
54. Quando poi questo corruttibile sar rivestito di incorruttibilit e
questo mortale sar rivestito di immortalit, allora si avverer la
parola scritta: La morte fu ingoiata ne(lla) vittoria (Is 25,8).
55. Dove, morte, la tua vittoria? Dove, morte, il tuo pungolo? (Os 13,14).
56. Il pungolo della morte () il peccato, la potenza del peccato () la
legge;
57. grazie al Dio che ci ha data la vittoria mediante il nostro Signore Ges
Cristo.
58. Perci, fratelli miei diletti, siate saldi, irremovibili, abbondando sempre
nellopera del Signore, sapendo che la vostra fatica non vana nel
Signore.
Paolo vuole rispondere allinterrogativo: Come risorgono i morti?. Per
farlo si serve del paragone del chicco di grano. Prima che sorga la nuova vita
necessario che il chicco muoia e cos per luomo. La nuova pianta non identica
al seme, eppure deriva dal seme; cos la nuova vita non identica alla vita
terrestre, eppure deriva da essa. Ma, in un caso come nellaltro, siamo di fronte
ad un miracolo, perch solo la potenza di Dio capace di far questo.
Tra la vita terrestre e la vita dei risorti c dunque per Paolo una analogia,
cio le due vite hanno qualcosa di comune e qualcosa di diverso. quanto Paolo
esprime con lantitesi corpo psichico - corpo spirituale (pneumatico). La
risurrezione anche chiamata trasformazione, ma il tutto un mistero (v. 51).
Il capitolo termina poi con un inno: la risurrezione davvero la vittoria sulla
morte e di ci si d lode a Dio.
1 Tess 4, 13-17
13. Non vogliamo che voi ignoriate, o fratelli, a riguardo dei morti (lett. dormienti),
affinch non vi affliggiate come gli altri che non hanno speranza.
14. Se infatti crediamo che Ges mor e risorse, cos anche il Dio per mezzo di Ges
condurr con s/lui i morti (dormienti).
15. Questo infatti diciamo a voi in parola del Signore, che noi, i viventi, i rimasti
per la parusia (= presenza) del Signore non precederemo i morti (dormienti);
16. poich lo stesso Signore (il Signore in persona) al segnale (dato), in voce di
arcangelo e in tromba di Dio, scender dal cielo e i morti in Cristo risorgeranno
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dapprima,
17. poi noi, i viventi, i rimasti, insieme con essi saremo rapiti nelle nubi verso
lincontro del Signore nellaria.
Evidentemente Paolo pensava che Ges sarebbe venuto prima della propria morte.
* Altri testi:
Gv 6 e 11; 2 Cor 4,13-5,9 (da leggere attentamente)
La parola greca parusia vuol dire presenza: si tratta della presenza visibile di Ges,
presenza che render manifesta a tutti la sua vittoria sul male. Ges unir nella sua
vittoria anche i suoi fedeli (nel giorno di Jhwh di cui parlava lA.T.).
Per la parusia si pu intendere in due modi:
- o Ges che si fa presente agli uomini alla fine dei tempi (ritorno di Ges);
- o il singolo che si fa presente a lui al momento della morte.
D OCUMENTAZIONE
*
Mt 24,3. 27. 37. 39; 1 Cor 15,23; 1 Tess 2,19; 3,13; 4,15; 5,23; 2 Tess 2,1. 8. 9; Giac
5,7-8; 1 Gv 2,28; 2 Pt 1,16; 3,4. 12.
* Atti 1,9-11:
9. Dopo aver detto questo, alla loro (= degli apostoli) vista Ges si elev
e una nube lo avvolse, sottraendolo ai loro sguardi.
10. Stando essi con gli occhi fissi al cielo, mentre egli se ne andava, due
uomini vestiti di bianco si presentarono loro
11. dicendo: Uomini galilei, perch state guardando verso il cielo?
Quello (stesso) Ges che stato assunto da voi verso il cielo, verr
cos come lo vedeste salire verso il cielo.
* 2 Cor 5,6-8:
6. Incoraggiandoci dunque sempre e sapendo che dimorando nel
corpo dimoriamo-lontani dal Signore,
7. in fede infatti camminiamo non in visione,
8. ci incoraggiamo e preferiamo piuttosto dimorare-lontani dal corpo e
dimorare presso il Signore.
* Fil 1,20-21:
20. Secondo lattesa e speranza mia che in nulla sar svergognato, ma
in ogni certezza come sempre anche ora (che) Cristo sar magnificato nel mio corpo, sia attraverso vita sia attraverso morte.
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Mt 12,32:
Se uno dice una parola contro il figlio delluomo, gli sar perdonato; se
invece dice contro lo Spirito Santo non gli sar perdonato n in questo
secolo n in quello che sta per esserci (= futuro).
Sembra la ripresa di unidea di 2 Mac 12,38-46 (vederlo), ma potrebbe anche
essere un modo per dire mai.
In base a questo testo molti teologi pensarono allesistenza di peccati che sono
remissibili nellaltra vita, cio nel purgatorio.
5. La riflessione teologica
compito della teologia prendere i dati ora esposti ed organizzarli in una
sintesi unitaria.
Siccome per tali dati sono piuttosto scarsi (a volte interpretati ed arricchiti
dalla fantasia popolare), le posizioni dei teologi nei primi secoli del cristianesimo
furono piuttosto diversificate. Poi in occidente si arriv verso la fine del 1o
millennio ad una certa omogeneit di pensiero, che oggi viene da vari teologi
rimessa, almeno parzialmente, in discussione. Vediamo:
Lidea di un purgatorio dopo la morte si sviluppata soprattutto dal sec. X-XI per per esortare i
penitenti a fare presto la penitenza, senza tramandarla in punto di morte. Si diceva loro: meglio farla
in questa vita, anzich doverla fare, ma pi dura, in purgatorio (v. vol. II, pag. 316-319).
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VITA TERRENA
PURGATORIO
INFERNO
eterno
CORPO E ANIMA
UNITI PER SEMPRE
temporaneo
eterno
ANIMA
CORPO
RISURREZIONE
cimitero
GIUDIZIO PARTICOLARE
GIUDIZIO UNIVERSALE
TEMPO INTERMEDIO
di Dio ed eterno odio a Dio - fuoco eterno).
3. Ci sar lafine del mondo: suoneranno le trombe angeliche, i corpi, rivivificati
dalle loro anime, risorgeranno e avverril giudizio universale, pensato alla
luce di Ez 37 e Mt 25 (una rianimazione).
Il purgatorio non ci sar pi.
I corpi avranno la stessa sorte delle anime: paradiso o inferno per "tutta"
leternit.
Nella prospettiva di una risurrezione "chimica", in passato era vietata la cremazione , perch,
secondo le concezioni scientifiche di allora, rendeva impossibile la risurrezione stessa. Ora le idee
sono cambiate e la cremazione permessa ai cristiani (purch non sia fatta in odio alla fede).
La reincarnazione: sembra che il N.T. escluda la reincarnazione, sia per lidea, esposta in vari testi,
dellimportanza della decisione delluomo - parabole della vigilanza: Mt 24,42-44; 25,1-46; Mc 13,33;
Lc 12,39 s; 13,25-27 - e sia in Eb 9,27-28: E come stabilito che gli uomini muoiano una volta sola e dopo la
morte venga il giudizio, cos pure Cristo si immolato una volta sola per togliere i peccati di molti,
e comparir una seconda volta, senza peccato, per quelli che laspettano, per dar loro la salvezza.
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Non si pu precisare meglio come sar tale risurrezione: chimica o spirituale? Gli
antichi simboli di fede (Credo) usano termini diversi, parlano infatti di risurrezione della carne, o dei corpi, o dei morti, indice di diversit di idee al riguardo 1 .
ESCATOLOGIA
VERIT DI FEDE
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QUESTIONI DISCUSSE
- ESISTENZA DI GIUDIZIO:
PARTICOLARE e UNIVERSALE
- DISTINTI o COINCIDENTI ?
- PARADISO e INFERNO:
ETERNI
- PURGATORIO:
ESISTE ED TEMPORANEO
- RIANIMAZIONE(chimica) o
RISURREZIONE(spirituale) ?
- CATASTROFE COSMICA o
MORTE = FINE DEL MONDO?
Non sembra corretto citare qui il can. 30 (Dz 1580) del decreto sulla giustificazione del concilio di
Trento, perch tale canone mirava ad affermare l'esistenza del purgatorio ed il valore dei suffragi,
non il tempo del purgatorio.
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Esiste il purgatorio
pena temporaneaper i giusti che hanno ancora resti di peccato. dogma
definito dal concilio di Trento il 3.12.1563 (Dz 1820; cfr. anche Dz 1304 e
1580). Giovano a questi giusti le preghiere degli altri uomini (suffragi e
indulgenze). dogma definito dal concilio di Trento (Dz 1753 e 1820).
Non definito che il purgatorio sia necessariamente nellaltra vita,
anche se comunemente creduto 1.
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ESCATOLOGIA
!@
=
! @ PURGATORIO temporaneo PARADISO =
=
! @ INFERNO
PARADISO
eterno
eterno
VITA TERRENA
GIUDIZIO
PARTICOLARE
RISURREZ.
DELLA CARNE
MORTE
GIUDIZIO
UNIVERSALE
TEMPO INTERMEDIO
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