Note
Object 2
Note
1. ^ Kinsey: Crimes & Consequences: the Red Queen and the Grand Scheme by
Judith A. Reisman, Ph.D., Institute for Media Education, Scottsdale, Arizona,
1998, p. 202
2. ^ The Proud Internationalist, the Globalist Vision of David Rockefeller, also
available in Nexus Magazine: Vol. 10, No. 5 (August-September 2003); Vol. 20
No.6 (October-November 2003); & Vol. 11 No.1 (December 2003-January
2004); 2006, p. 38
3. ^ Eugenics: A Reassessment by Richard Lynn, edited by Seymour W. Itzkoff,
Praeger, Westport, Connecticut, 2001, p. 27
4. ^ Ibid
5. ^ War Against the Weak: Eugenics and America's Campaign to Create a
Master Race by Edwin Black, Four Walls Eight Windows, New York, 2003,
pp. 120-122
6. ^ Pilgrims by Charles Savoie, Silver Investor, May 2005
7. ^ Population Control, Nazis, and the U.N! by Anton Chaitkin
8. ^ American Bar Association
9. ^ The Nazi Doctors: Medical Killing and the Psychology of Genocide by
Robert Jay Lifton, Basic Books, New York, 2000, p. 25
10.^ Population Control, Nazis, and the U.N! by Anton Chaitkin
11.^ Emerging Viruses: AIDS and Ebola, Nature, Accident or Intentional? by
Leonard G. Horowitz, Tetrahedron, Inc. Rockport, Massachusetts, 1996, pp.
38, 40-41
12.^ FAO Conference 31st session: Twenty-second McDougall Memorial Lecture,
Rome, November 2-13, 2001
13.^ Population Control, Nazis, and the U.N! by Anton Chaitkin
14.^ U.S. State Department Policy Planning Study #23
15.^ Bush, Eugenics and Population Control by Alf Mendes
16.^ Seeds of Destruction, the Hidden Agenda of Genetic Manipulation by F.
William Engdahl, Global Research, Centre for Research on Globalization,
Montreal, Quebec, Canada, 2007, p. 71
17.^ Population Control, Nazis, and the U.N! by Anton Chaitkin
18.^ Emerging Viruses, Aids & Ebola, Nature, Accident or Intentional? By
Leonard G. Horowitz, Tetrahedron Publishing, Inc., Rockport, Massachusetts,
1996, p. 521
19.^ Ibid, pp. 156, 159
20.^ Ibid, pp. 3-5
21.^ Ibid, p. 12
22.^ Biological Weapons Convention
23.^ Sideshow: Kissinger, Nixon, and the Destruction of Cambodia by William
Shawcross, Simon and Schuster, New York, 1979, p. 277
24.^ Kissinger, the Secret Side of the Secretary of State by Gary Allen, Shambhala
Publications, 1979, p. 14
25.^ Sideshow: Kissinger, Nixon, and the Destruction of Cambodia by William
Shawcross, Simon and Schuster, New York, 1979, p. 229
26.^ Ibid, pp. 357-358
27.^ National Security Study Memorandum NSSM 200, Implications of
Worldwide Population Growth, For U.S. Security and Overseas Interests
(NSSM 200) – December 10, 1974, pp. 57-58
28.^ National Security Study Memorandum, NSSM 200, Implications of
Worldwide Population Growth, For U.S. Security and Overseas Interests, (The
Kissinger Report), December 10, 1974, p. 31
29.^ Bush UN Choice Faces a Fight By Maggie Farley and Norman Kempster,
Los Angeles Times, March 26, 2001
30.^ John Negroponte & The Death-Squad Connection, Bush Nominates Terrorist
for National Intelligence Director by Frank Morales, World War 4 Report
31.^ Bush, Eugenics and Population Control by Alf Mendes
32.^ Seeds of Destruction, the Hidden Agenda of Genetic Manipulation by F.
William Engdahl, Global Research, Montreal, Canada, 2007, p. 127
33.^ Who is Maurice Strong? by Ronald Bailey, National Review, Sept 1, 1997
34.^ Seeds of Destruction, the Hidden Agenda of Genetic Manipulation by F.
William Engdahl, Global Research, Centre for Research on Globalization,
Montreal, Quebec, Canada, 2007, p. 43
35.^ Ibid, p. 4
36.^ Ibid, p. 13
37.^ Ibid, p. 261
38.^ A Little Matter of Genocide, Holocaust and Denial in the Americas 1492 to
the Present by Ward Churchill, City Lights Books, San Francisco, p. 249
39.^ The State of Native America: Genocide, Colonization, and Resistance edited
by M. Annette Jaimes, South End Press, Boston, Massachusetts, 1992, p. 7
Jaimes Notes: Jacobs, Wilbur R., "British Indian Policies to 1783," in
Handbook of North American Indians, Vol. 4: History of Indian-White
Relations, Smithsonian Institution, Washington, D.C., 1988, p. 10). As regards
inculcation of smallpox among the Mandans in 1837, see Connell, Evan S.,
Son of the Morning Star: Custer and the Little Big Horn, North Point Press,
San Francisco, 1984, pp. 15-6.
40.^ Catlin and His Contemporaries: The Politics of Patronage by Brian W.
Dippie, University of Nebraska Press, Lincoln, 1990, p. 331
41.^ Death Stalks the Yakama: Epidemiological Transitions and Mortality on the
Yakama Indian Reservation, 1888-1964 by Clifford E. Trafzer, Michigan State
University Press, East Lansing, Michigan, 1997, p. 151
42.^ Rotting face: smallpox and the American Indian by R. G. Robertson, Caxton
Press, 2001, Introduction, pp. 107-113
43.^ Rogue State: a Guide to the World's Only Superpower by William Blum,
Common Courage Press, Monroe, Maine, 2005, pp. 120-121
44.^ "We Think the Price Is Worth It" By Rahul Mahajan
45.^ Howard Zinn in his lecture: Howard Zinn: The Myth of American
Exceptionalism
Titolo articolo originale: Depopulation by Government Edict
Link articolo originale:
http://www.conspiracyarchive.com/Articles/Government_Depopul
ation.htm
Pubblicato da nwo-truthresearch a 04.24
Alex Jones analizza gli sviluppi significativi che sono emersi da fonti interne alla riunione del
Bilderberg 2010 in Spagna. C'è un clima litigioso e urgente dietro le quinte del meeting segreto.
I partecipanti hanno riferito preoccupazioni circa il potenziale collasso dell'Euro, la guerra con l'Iran
e l'aumento del dissenso politico contro il governo mondiale.
La maggiore urgenza all'interno del Bilderberg 2010 è l'instabilità che circonda l'Euro, che minaccia
di dipanarsi, e far perdere lo slancio per una maggiore integrazione regionale e una conseguente
valuta globale.
Più seriamente, il veterano Jim Tucker ha detto all'Alex Jones Show, che molti partecipanti
all'interno del Bilderberg sono stati molto favorevoli all'avvio della guerra da lungo in ebollizione
con l'Iran. Secondo fonti interne, anche un attacco nucleare non è stato messo fuori dai loro piani.
Inoltre, è stato rilevato che molti membri hanno rifiutato di partecipare quest'anno perchè la
consapevolezza pubblica ha raggiunto un livello significativo cosicchè la pressione politica è stata
posta sui personaggi che vi partecipavano, forse per la prima volta in assoluto. Molti funzionari
avevano "paura" di potenziali scrutini.
L'atmosfera di panico generale sulle questioni economiche dell'anno precedente - dimostrata più
drammaticamente dalle rivolte al Fondo Monetario Internazionale in Grecia - ha segnalato una
perdita di controllo, mentre la rabbia del pubblico si è diffusa a livello globale. Quest'anno il
Bilderberg è anche preoccupato per le significative proteste al di fuori della riunione stessa, nonche
dell'aumento della copertura mediatica del Bilderberg. I media mainstream hanno iniziato a darne
notizia: il Drudge Report è in collegamento per la copertura; Charlie Skelton ha avviato il secondo
anno di copertura per il Guardian di Londra; Russia Today ha fatto una copertura estesa; gli
speakers stanno chiedendo risposte sul Bilderberg all'interno del Parlamento Europeo.
Questo atteggiamento ci porta inoltre alle testimonianze di conversazioni all'interno dell'hotel. Un
membro degli organizzatori della conferenza - gli impiegati della segreteria che lavorano per conto
del potente gruppo - è stato udito dal reporter del Guardian di Londra Charlie Skelton, discutere la
"paurosa" presenza di un Alex Jones che incornava come un toro i meeting sia del 2006 che del
2008.
Queste persone erano unite nel lamentarsi del crescente numenro di manifestanti che avevano
iniziato a circondare gli hotel attraverso il mondo durante gli ultimi anni della conferenza.
La rivolta popolare e il dissenso politico attraverso i tea parties, i "Ricercatori di Verità" e critici del
Bilderberg hanno, se non altro, contribuito alla crescente ondata di votanti che fanno fuori i titolari
di cariche e alle dimostrazioni di rabbia furiosa, sia a Wall Street che a Washington. Parte integrante
di ciò è il fallimento quasi totale dell'agenda dei globalisti per il governo mondiale a Copenhagen, il
fallimento del passaggio degli schemi di tassazione sul Cambiamento del Clima e un diffuso rigetto
della falsa retorica del "riscaldamento globale" e la rabbia del pubblico verso i dati scottanti dello
scandalo Climagate lo scorso autunno.
Questo irretisce con toni malinconici l'ex consigliere della sicurezza nazionale e co-fondatore della
Commissione Trilaterale Zbigniew Brzeziski, che recentemente si è lamentato davanti all'uditorio
del Council on Foreign Relations che, per la prima volta nella storia "L'umanità per la prima volta
nella storia è politicamente risvegliata e eccitata". Egli ha inoltre avvertito che la crescita della Cina
e di altre potenze ha compromesso per sempre ogni speranza di un'egemonia mondiale unipolare
dettata unicamente dall'elite anglo-americana.
Object 3
"Per 350 anni la sovranità -- la nozione che gli stati sono gli attori centrali
nel palcoscenico mondiale, e che i governi sono essenzialmente liberi di
fare ciò che vogliono all'interno del loro territorio, ma non nel territorio di
altri Stati -- è stata il principio orzanizzatore delle relazioni internazionali.
E' arrivato il momento di ripensare a questa nozione.
I più di 190 stati al mondo ora coesistono con un maggior numero di
potenti attori non-sovrani, almeno in parte (e spesso in gran parte )
indipendenti, che vanno dalle corporations alle organizzazioni non-
governative (ONG), dai gruppi terroristici ai cartelli della droga, dalle
istituzioni regionali e globali alle banche, fino ai private equity found. Lo
Stato sovrano è influenzato da loro (nel bene e nel male) tanto quanto è in
grado di influenzarli. La posizione di quasi monopolio del potere di cui
godeva una volta come entità sovrana è stata erosa.
Di conseguenza sono necessari nuovi meccanismi per la governance
regionale e globale, che includano attori diversi dagli Stati. Questo non
per sostenere che a Microsoft, Amnesty International o Goldman Sachs
debba essere dato un seggio all'Assemblea Generale dell'ONU, ma
significa includere la rappresentanza di tali organizzazioni nelle
deliberazioni regionali e globali quando esse hanno la capacità di
influenzare il se e il come le sfide regionali e globali saranno soddisfatte.
Meno è meglio
Inoltre, gli Stati devono essere disposti a cedere parte della sovranità ad
organismi mondiali se il sitema internazionale vuole funzionare. Questo è
già in atto in ambito commerciale. I governi sono d'accordo nell'accettare
le decisioni del WTO, perchè, a conti fatti, possono beneficiare di un
ordine di negoziazione internazionale uniforme se una particolare
decisione richiede che essi modifichino una norma che è loro sovrano
diritto eseguire. Alcuni governi sono disposti a rinunciare a elementi della
sovranità per affrontare la minaccia del cambiamento climatico globale.
Nell'ambito di tale accordo, il Protocollo di Kyoto, che sarà effettivo fino
al 2012, i firmatari convengono su un tetto specifico di emissioni. Quello
che è ora necessario è un accordo successivo, nel quale un maggiore
numero di governi, incluso gli USA, la Cina e l'India, accettino i limiti di
emissioni o adottino standard comuni, perchè essi riconoscono che le cose
andrebbero peggio se nessun paese lo facesse.
Tutto questo suggerisce che la sovranità deve essere ridefinita se gli Stati
dovranno far fronte alla globalizzazione. Al centro, la globalizzazione
comporta l'aumento del volume, della velocità, e dell'importanza dei flussi
- entro e oltre i confini - di persone, di idee, di gas serra, di beni, di dollari,
di droga, di virus, di e-mail, di armi e di altre quantità di beni, sfidando
uno dei principi fondamentali della sovranità: la capacità di controllare
ciò che attraversa i confini in entrambe le direzioni. Gli Stati Sovrani
sperimantano un incremento della loro vulnerabilità, non l'uno verso
l'altro, ma da forze che sfuggono il loro controllo.
La globalizzazione implica quindi che la sovranità non solo deve diventare
più debole, ma che è necessario che diventi più debole. Gli Stati
dovrebbero essere saggi riducendo la sovranità, al fine di proteggere se
stessi, perchè non possono isolarsi da ciò che accade altrove. La sovranità
non è più un santuario.
Questo è stato dimostrato dalla reazione americana e mondiale al
terrorismo. Il governo Talebano dell'Afghanistan, il quale ha fornito
l'accesso e il sostegno ad Al-Qaeda, è stato rimosso dal potere. Allo stesso
modo, la guerra preventiva degli Stati Uniti contro l'Iraq, ignorando le
Nazioni Unite e pensando che possedesse armi di distruzione di massa,
mostra che la sovranità non fornisce più la protezione assoluta.
Immagina come il mondo avrebbe reagito se qualche governo fosse stato
riconosciuto per avere in programma l'uso o il trasferimento di un ordigno
nucleare o lo avesse già fatto. Molti diranno - correttamente - che la
sovranità non offre alcuna protezione per tale Stato. La nacessità può
anche portare a ridurre o a eliminare la sovranità quando un governo, sia
per mancanza di capacità o di politiche consapevoli, è incapace di
provvedere ai bisogni fondamentali dei suoi cittadini. Questo non riflette
semplicemente degli scrupoli, ma una visione che il fallimento dello stato e
i genocidi possono portare a flussi di rifugiati destabilizzanti e creare
varchi per il radicamento di terroristi.
L'intervento della NATO in Kosovo è stato un esempio in cui un certo
numero di governi ha scelto di violare la sovranità di un altro governo (la
Serbia) per fermare la pulizia etnica e il genocidio. Per contro, l'uccisione
di massa in Ruanda dieci anni fa e adesso nel Darfur, in Sudan, dimostra
l'alto prezzo di giudicare la sovranità come suprema e quindi fare poco per
prevenire la strage di innocenti.
Condizioni necessarie
La nostra nozione di sovranità deve essere condizionata, anche
contrattuale, piuttosto che assoluta. Se uno stato fallisce nel dare vita alla
sua parte dell'accordo sponsorizzando il terrorismo, trasferendo o usando
armi di distruzione di massa o effettuando genocidi, allora esso perde i
normali benefici della sovranità e apre se stesso agli attacchi, alla
destituzione e all'occupazione.
La sfida diplomatica di quest'epoca è quella di ottenere un ampio sostegno
verso i principi di condotta dello stato e una procedura per la
determinazione dei rimedi quando questi principi sono violati.
L'obiettivo dovrebbe essere quello di rideinire la sovranità nell'epoca della
globalizzazione, per trovare un equilibrio tra un mondo di stati pienamente
sovrani e un sistema internazionale o di governo mondiale o di anarchia.
L'idea base della sovranità, che prevede ancora un vincolo utile sulla
violena tra gli stati, necessita di essere preservata. Ma il concetto deve
essere adeguato ad un mondo in cui le principali sfide all'ordine
provengono da forze globali nei confronti degli stati e cosa i governi
possono fare per i propri cittadini piuttosto di quello che gli stati fanno
l'un l'altro.
Anche Richard Hass qui se la suona e se la canta e cittadini del mondo sono
completamente esclusi e all'oscuro delle decisioni e delle proposte di questo circolo
elitario, con buona pace della democrazia, ormai defunta. Anche qui troviamo la
solita scusa del falso global warming da CO2 antropogenica per ridurre la sovranità
nazionale; troviamo anche la scusa del terrorismo, terrorismo creato e finanziato dagli
Stati Uniti; e la retorica delle armi di distruzione di massa che, come sappiamo,
vengono "inventate" quando conviene per fare businness invadendo un paese.
Siccome il CFR ha un potere e un'influenza enorme, che è dimostrata dal fatto che
ogni amministrazione USA, compresa quella di Obama, è satura dei suoi membri, le
politiche da esso elaborate andranno a influenzare i cosiddetti governi eletti
"democraticamente", i quali eseguiranno i dettami di tale circolo. Come abbiamo già
detto altrove, la loro strategia è quella di creare a tavolino delle minacce globali o
fare percepire alle gente che esistano, per poi proporre le loro soluzioni, che sono
invariabilmente la centralizzazione del potere e l'eclissi della democrazia.
Ricordiamo una delle frasi più importandi di Bernays, il padre della manipolazione
occulta; quello che segue è un paragrafo del libro Propaganda di Bernays:
«Quelli che manipolano il meccanismo nascosto della società
costituiscono un governo invisibile che è il vero potere che controlla. Noi
siamo governati, le nostre menti vengono plasmate, i nostri gusti vengono
formati, le nostre idee sono quasi totalmente influenzate da uomini di cui
non abbiamo mai nemmeno sentito parlare. Questo è il logico risultato del
modo in cui la nostra società democratica è organizzata. Un vasto numero
di esseri umani deve cooperare in questa maniera se si vuole vivere
insieme come società che funziona in modo tranquillo. In quasi tutte le
azioni della nostra vita, sia in ambito politico o negli affari o nella nostra
condotta sociale o nel nostro pensiero morale, siamo dominati da un
relativamente piccolo numero di persone che comprendono i processi
mentali e i modelli di comportamento delle masse. Sono loro che tirano i
fili che controllano la mente delle persone».
Cassandra Anderson
Infowars.com Infowars.com
May 12, 2010 12 maggio 2010
traduzione: http://nwo-truthresearch.blogspot.com
Object 4
Questo video è pura propaganda, ma sembra incredibile che alcuni membri del CFR
non capiscano la sua vera natura, ma potrebbero essere stati utilizzati in questo video
per scopi di marketing e pubbliche relazioni.
G. Edward Griffin ,che rivelò il carettere del CFR in “The Capitalist Conspiracy” nel
1971, ha detto che a causa della crescente consapevolezza del ruolo del CFR come
guida dell'America verso un Governo Globale Collettivista, il CFR stà cercando, con
questo video di pubbliche relazioni, di ravvivare la propria immagine offuscata. E usa
lo stesso stile di produzione visto in TV per gli annunci di vendita di farmaci. Il
messaggio riguarda, l'istruzione, la discussione e le suluzioni, ma omette ogni
commento sui suoi obiettivi e metodi.
di Deanna Spingola
10 maggio 2010
traduzione: http://nwo-truthresearch.blogspot.com
David Rockefeller disse:"Tutto ciò di cui abbiamo bisogno è una
grande crisi e le nazioni accetterano il Nuovo Ordine Mondiale."
Rahm Emanuel disse:"Non vorremmo mai che una grave crisi
vada sprecata. E quello che voglio dire è che dà l'opportunità di far
cose che pensavi non si potessero far prima." Nel documento del
Project for a New American Century Rebuilding America’s
Defenses: Strategy, Forces and Resources for a New Century
troviamo quanto segue: "Inoltre, il processo di trasformazione sarà
probabilmente lungo in assenza di qualche evento catastrofico
catalizzatore - come una nuova Pearl Harbor."1
Le operazioni False Flag (catastrofi coerografate) sono state usate
da generazioni per vari motivi: la conquista di terre aggiuntive e/o
risorse naturali/minerali (nazionali o straniere), l'acquisto di
manodopera a basso costo, la destabilizzazione economica, lo
spopolamento militare delle popolazioni indigene, la distruzione
delle religioni o delle ideologie politiche, l'istituzione di tirannie
politiche o di colpi di Stato (come sperimentato dopo il 9/11 con
l'istituzione del PATRIOT Act e il Department of Homeland
Security), per aiutare un alleato che fosse minacciato o per
proteggere cittadini statunitensi che vivono in un paese straniero.
Il fattore fondamentale nella maggior parte di tutte le operazioni
sotto falsa bandiera è l'imposizione di maggiori restrizioni alla
popolazione residente in tutto il mondo al fine di mettere in pratica
il globalismo e l'internazionalismo, già conosciuto come l'utopico
Nuovo Ordine Mondiale, sotto la direzione di una gerarchia di
elite. Le catastrofi false flag includono attacchi terroristici,
assassini di leader politici, disastri "naturali", "incidenti"
industriali, assalti armati contro cittadini (Waco, Ruby Ridge, Kent
State), assalti economici nella forma di crash economici, come
quello del 1929 o il più recente salvataggio dei banchieri, e le
massiccie truffe di redistribuzione. La caratteristica prevalente in
tutte queste circostanze, sia artificiali che "naturali", è il
trasferimento di colpevolezza seguito dal prevedibile sfruttamento
da parte del governo di qualsiasi circostanza.
Le operazioni false flag manipolano gli individui, sia i creduloni
che gli esperti ben pagati che collaborano - che si mascherano con
pretese aggressioni nemiche. Navi o aeromobili sono camuffati
per nascondere la loro identità o contrassegnati in modo tale da
confondere i testimoni. L'operazione è costruita a compartimenti
in modo che gli individui partecipano ad una piccola parte del
lavoro senza conoscere l'intero ambito delle operazioni. Dopo il
fatto, la loro volontaria ma incauta partecipazione potrebbe
assicurare il loro silenzio. Le operazioni false flag sono aumentate
dopo la formazione di agenzie di intelligence del governo, come la
CIA, sempre su richiesta di interessi privati con la pronta
assistenza dei mezzi di comunicazione che introducono falsi indizi
per sostenere i preconcetti della storia di copertura. Un'operazione
false flag in cui vengono uccisi degli innocenti fornisce
invariabilmente il pretesto per un'invasione militare dove
avvengono ancora più uccisioni compresi gli incauti soldati
statunitensi che credono di combattere per il loro paese.
Ambrose Pierce, lo scrittore satirico e il creatore di The Devil’s
Dictionary, definisce la politica come:"Un conflitto di interessi
mascherato da un concorso di principi, la conduzione di affari
pubblici per vantaggi privati."2
Il 24 Gennaio 1898, nel corso di una insurrezione cubana contro la
Spagna, l'USS Maine arrivò all'Avana, dove era stata inviata
presumibilmente a tutelare alcuni cittadini americani che vi
abitavano. In realtà, le aziende statunitensi, con circa 50 milioni di
dollari investiti nella produzione e distribuzione di zucchero e di
tabacco cubano, erano preoccupate per i loro investimenti. Il 15
febbraio 1898, mentre era ancorata al porto dell'Avana, una
devastante esplosione affondò la nave. L'incidente uccise 260
americani. Ora sappiamo che fu un'esplosione interna, non il
risultato di un attacco. Tuttavia, i cittadini furono incitati dai
guerrafondai nella carta stampata, che spinsero lo slogan
“Remember the Maine! To hell with Spain.”-"Ricordate la Maine!
Al diavolo la Spagna!". I cittadini oltraggiati decisero di reagire e
di andare in guerra contro la Spagna a causa dell'incidente. Il
Congresso, che fu interamente controllato da interessi privati,
dichiarò guerra il 25 aprile 1898. Due giorni dopo, gli Stati Uniti
inviarono 11000 soldati professionisti nelle Filippine ricche di
risorse, una colonia spagnola e anche il bersaglio reale. I filippini
resistettero agli sforzi americani di "liberazione" per tre anni
durante i quali diverse migliaia di civili furono massacrati. La
posizione strategica delle Filippine avrebbe consentito un più
facile accesso alle ricchezze dell'Asia, una zona altamente
popolata piena di abbondanti risorse e pressochè innumerevoli
persone che le avevano ammassate e che si tramandavano il loro
oro e i tesori per secoli.
Con l'istituzione ingannevole della privata tipografia di stampa
Federal Reserve attraverso un Congresso accomodante, la guerra
su larga scala basata sul debito diventò ancora più fattibile, i suoi
costi furono spostati ai cittadini degli Stati Uniti e ai loro figli e
nipoti. La Prima Guerra Mondiale in Europa è stata inizialmente
provocata dall'assassinio di un arciduca austriaco. Ma questo non
fu certo di grande interesse per gli americani che dovevano sentire
un senso di indignazione personale, al fine di giustificare la
partecipazione militare degli Stati Uniti in una guerra straniera
dove i soldati americani potevano verosimilmente essere uccisi. Il
Lusitania, una nave passeggeri britannica armata,
ingannevolmente faceva volare la bandiera americana e portava
munizioni dalle compagnie statunitensi in direzione della
belligerante Gran Bretagna. La nave, descritta come "esca viva" da
Winston Churcill, un servitore dei Rothschild, fu deliberatamente
inviata in mezzo al pericolo. La sua scorta militare si ritirò
inspiegabilmente e la nave rallentò drammaticamente e abbandonò
la traversata con il modello di difesa a zig zag. Ai primi di
febbraio del 1915, l'ammiragliato inglese, sotto la direzione di
Churchill, ordinò alle navi mercantili, come il Lusitania, di
speronare i sottomarini tedeschi a vista. Il Lusitania, preso in
prestito dal governo britannico e riqualificato come un
incrociatore ausiliario, fu dotato di basi per il montaggio di
cannoni.3
La Germania venne a conoscenza degli ordini di Churchill entro il
15 febbraio. Il 22 aprile 1915, la Germania, attraverso la sua
ambasciata degli Stati Uniti, avvertì gli americani a non viaggiare
su navi inglesi nella zona di guerra. Essi pagarono anche per
pubblicizzare l'avviso nel New York Times in quella stessa
giornata.4 L'avvertimento non fu stampato nel Times fino al
giorno della partenza. L'attacco prevedibile tedesco ci fu il 7
Maggio 1919 e 785 persone, compreso 128 americani, perirono,
ma questo in definitiva porto gli Stati Uniti nella Prima Guerra
Mondiale.
Lenin disse:"La Prima Guerra Mondiale ci ha dato la Russia,
mentre la Seconda Guerra Mondiale ci consegnerà l'Europa".5
Per Lenin, un vero Marxista, l'obiettivo era la rivoluzione
mondiale. La Prima Guerra Mondiale seguita immediatamente
dalla guerra bolscevica soggiogò un solo paese sotto il regime
comunista, la Russia. Il partito bolscevico di Lenin fu finanziato
da alcuni degli stessi banchieri internazionali che istituirono la
Federal Reserve. Nel 1916, Lenin riconobbe che la guerra era
semplicemente una rivoluzione su larga scala e professò che il
mondo aveva bisogno di un'altra guerra, perchè questa era
insufficiente.6 Prima dell'assassinio dello zar e dell'usurpazione
del governo russo Lenin disse:"Dopo la Russia ci prenderemo
l'Europa orientale, dopo le masse dell'Asia e dopo accerchieremo
gli Stati Uniti che saranno l'ultimo bastione del capitalismo. Noi
non dovremmo attaccare. Essi cadranno come un frutto maturo
nelle nostre mani."7 Questo sarebbe stato realizzato attraverso
l'infiltrazione, usando la dialettica Hegeliana di opposizione
controllata - come usata da Lenin. Controllo l'opposizione, la
proverbile divisione culturale sinistra-destra, al fine di garantire il
risultato desiderato - un'acquisizione totale e una comunizzazione
degli Stati Uniti.
Stalin (Iosef Vissarionovich Dzhugashvili), soprannominato Soso,
fu un agitatore, un terrorista e un assassino, insieme ai suoi
compagni bolscevichi. A partire dal 1902, lavorò presso la
raffineria di petrolio dei Rothschild di Batumi. Probabilmente
lavorava ancora per i Rothschild quando si trasferì nella zona di
Baku nel 1907.8 I "Magnati del Petrolio" versarono contributi ai
bolscevichi. Berta Nussimbaum, moglie del barone del petrolio,
finanziò la stampa comunista di Stalin. Il managing director dei
Rothschild, David Landau, diede regolari contributi a Stalin.
David Sagirashvili, un menscevico, conobbe Stalin a Baku e
rivendicò il suo impegno nei sequestri abituali dopo i quali egli
chiedeva il riscatto.9 I Menscevichi, una fazione meno violenta del
movimento rivoluzionario russo, emersero nel 1904. La parola
Bolscevismo fu Russa e dovrebbe essere appropriatamente
cambiata per ogni paese.
Stalin privilegiò sempre l'approccio violento e, in definitiva uccise
milioni di persone, anche in tempo di pace - nei gulag (campi di
lavoro di schiavi), in Ucraina, dove 5-10.000.000, furono lasciati
deliberatamente morire di fame durante la carestia imposta da
Stalin durante l'inverno 1932-1933. Nonostante la conoscenza
degli orribili genocidi crimini contro l'umanità di Stalin, Franklin
D. Roosevelt, un individuo dalle simili inclinazioni, riconobbe
ufficialmente la leggittimità del governo dell'Unione Sovietica
senza l'approvazione del Congresso. Questo in seguito permise
all'Unione Sovietica di partecipare alle Nazioni Unite sostenute
dai banchieri, situate su un terreno donato dal banchiere John D.
Rockefeller Jr. la cui illustre famiglia aveva fatto i loro milioni
attraverso il supporto dei Rothschild. Roosevelt, la cui
amministrazione fu consapevolmente satura di agitatori Comunisti
e spie Sovietiche, fece molto per promuovere il comunismo, anche
in questo paese, come ogni Comunista rivoluzionario.
Il patrimonio immobiliare di Churchill fu pagato dai "Finanzieri
ebrei europei", conosciuti come Focus Group. Churchill poi
organizzò un incontro con questi banchieri e Franklin D.
Roosevelt, al fine di ottenere che gli Stati Uniti andassero in
guerra attraverso la porta posteriore.10 Churchill e Roosevelt
monitorarono l'intero progresso dei giapponesi mentre si
avvicinavano a Pearl Harbor. Dopo mesi di blocco illegale del
Giappone, che dipendeva totalmente dalle importazioni per
sopravvivere, i giapponesi prevedibilmente attaccarono - tutto
secondo la strategia di Henry L. Stimson. Egli era un avvocato
della Standard Oil e un membro della Skull and Bones (meglio
conosciuta come Confraternita della Morte). L'attacco a Pearl
Harbour mise l'America in guerra su due fronti - con il Giappone e
il suo alleato europeo, la Germania. L'assalto giapponese a Pearl
Harbour uccise 2345 militari statunitensi e ferì altre 1100
persone. Casualmente, il governo statunitense aveva già ritirato le
sue imbarcazioni più nuove e gli aeroplani per salvarli dalla
distruzione. Delle Commissioni obbligatorie, alcune di entità
indipendenti, furono radunate per investigare. La preconoscenza
degli eventi, se non l'effettiva partecipazione, fu verificata, ma i
media compromessi cancellarono deliberatamente tutte le
conclusioni che divulgavano la partecipazione del governo
statunitense.
Il 27 Aprile 1961, in un discorso agli editori dei giornali, il
presidente Kennedy disse quanto segue per quanto riguarda la
Massoneria: "La parola segretezza è ripugnante in una società
aperta e libera; e noi siamo come popolo interamente e
storicamente opposti alle società segrete, ai giuramenti segreti e
alle procedure segrete. Abbiamo deciso molto tempo fa che i
pericoli dell'occultamento eccessivo e ingiustificato di fatti
pertinenti supera di molto il pericolo che siano citati, per
giustificarla." Kennedy, con la sua retorica e le sue azioni non
supportava gli schemi nefasti di chi segretamente organizza tutte
le guerre attraverso le associazioni delle società segrete e le
operazioni sotto falsa bandiera. Il 28 Guigno 1961 Kennedy
licenziò il direttore della CIA Allen Dulles, ex avvocato di Wall
Street e tentò di spogliare la CIA di ogni potere con il NSAM 55 e
il NSAM 57.11 Kennedy era anche contro lo sviluppo da parte di
Israele di un'arma nucleare. Il 9 Ottobre 1997 il Washington
Jewish Week riferì:"Israele non necessita di chiedere scusa per
l'assassinio e la distruzione di coloro che cercano di distruggerla.
Il primo ordine del giorno di ogni paese è la tutela dei suoi
abitanti."12 Quest'ultima frase è un pò falsa e ambigua, dato il
supporto e i miliardi di dollari che gli Stati Uniti, già
economicamente stressati, diedero a Israele a scapito della loro
sicurezza economica. Apparentemente i nostri politici hanno altre
fedeltà. Quasi 300 membri del Congresso firmarono una
dichiarazione, riaffermando il loro impegno per "un legame
indissolubile che esiste" tra gli Stati Uniti e lo stato di Israele, in
una lettera al Segretario di Stato Hillary Clinton.13 George
Washington ci aveva avvertito:"Contro l'astuzia insidiosa
dell'influenza straniera...lo zelo di un popolo libero dovrebbe
essere sempre sveglio, poichè la storia e l'esperienza dimostrano
che l'influenza straniera è uno dei nemici più funesti del governo
repubblicano...l'eccessiva parzialità per una nazione straniera e
l'avversione eccessiva di un'altra, causa quell'abitudine di vedere il
pericolo da un solo lato...La grande regola di condotta per noi
rispetto alle nazioni straniere è quella di estendere i nostri rapporti
commerciali, e di avere con loro meno connessioni politiche
possibili."14
Allen Dulles avrebbe poi partecipato alla commissione Warren che
nascose i fatti sull'assassinio di John F. Kennedy, un'operazione
combinata CIA/Mossad che incolpò un uomo solitario armato il
quale fu subito ucciso. Le astute asserzioni di Michael Collins
Piper in Final Judgment: the Missing Link in the JFK
Assassination Conspiracy furono verificate nel Jerusalem Post il
25 luglio 2004 da Mordechai Vanunu, un'ex tecnico nucleare
israeliano 15 e manager di turno al Negev Nuclear Research
Center dal 1976 al 1985. Egli era turbato dal programma
israeliano di armi nucleari e dalle loro strategie di guerra.
Probabilmente a causa delle sue idee e attivismo, fu licenziato dal
Dimona, nel 1985 e ben presto lasciò il paese per Sidney in
Australia dove si convertì al Cristianesimo. In Australia rivelò il
programma segreto di Israele di armi nucleri a Peter Hounam della
stampa britannica. Il 5 Ottobre 1986, un articolo di prima pagina
compare nel The Sunday Times :"Svelati: i segreti dell'arsenale
nucleare di Israele." Successivamente Vanunu fu drogato e rapito
con l'aiuto dell'agente del Mossad Cheryl Bentov che fece
un'ingannevole amicizia con lui. Egli fu portato in Israele,
giudicato a porte chiuse e condannato il 27 Febbraio 1988. Vanunu
fece 18 anni di carcere, undici dei quali in confinamento solitario.
E' stato rilasciato il 21 aprile 2004.16 Secondo le immagini
satellitari, dal Febbraio 1991, durante la Guerra del Golfo, Israele
aveva sparato sei-otto colpi di armi nucleari miniaturizzate a basso
rendimento dal deserto del Negev a Baghdad, a 600 miglia di
distanza.17
A seguito della Seconda Guerra Mondiale, secondo la Rhode
Island Freemason Newsletter “Lyman Lemnitzer fu un
pianificatore militare," così come lo era il suo buon amico Dwight
D. Eisenhower.18 Durante l'amministrazione Kennedy, Lemnitzer,
un massone del 33° grado, presidente del Joint Chiefs of Staff e
altro, produsse un documento intitolato Justification for U.S.
Military Intervention in Cuba,19 datato 13 Marzo 1962, nel quale
raccomandava un attacco false flag contro gli Stati Uniti con la
colpa che doveva essere data a Cuba, che avrebbe poi giustificato
un attacco di rappresaglia nei confronti di tale paese. Il loro piano,
chiamato Operazione Northwoods, potrebbe avere avuto origine
dal presidente Eisenhower e poteva anche comportare l'uccisione
di cittadini americani, il dirottamento di aerei e falsi arresti.20
Secondo il documento:"Potremmo sviluppare una campagna
terroristica Comunista Cubana nell'area di Miami, in altre città
della Florida e anche a Washington." Essa potrà riguardare uno
specifico gruppo etnico che dovrebbe essere dipinto erratamente
come terrorista.21 Oppure Lemnitzer dichiarò:"Potremmo fare
esplodere una nave americana a Guatanamo e dare la colpa a
Cuba". Inoltre egli suggerì di creare "liste di vittime sui giornali"
per provocare "un'indignazione nazionale."22 Essi avrebbero
potuto dipingere un aereo della CIA come un aereo commerciale e
poi scambiare l'aereo reale con un drone. Lemmitzer non aveva
intenzione di liberare il popolo cubano che appoggiò Castro, ma
piuttosto "La forza dovrebbe assicurare un rapido ed essenziale
controllo militare di Cuba" dove "sarebbero necessarie continue
operazioni di polizia". I dettagli dell'operazione Northwoods, sotto
l'Operazione Mangusta, sono stati celati per oltre 40 anni.
Lemnitzer pensava che tutte le copie fossero state distrutte.23
Kennedy era assolutamente contrario all'operazione Northwoods,
progettava di ritirare le truppe dal Vietnam, era deciso a impedire
a Israele di diventare uno stato nucleare secondo la "dura" lettera
di Kennedy del 5 luglio 1963 al primo ministro Levi Eshkol 24 e
minacciò di rompere la CIA, un'organizzazione interamente
devota a proteggere gli interessi di Wall Street. Elizabeth Forsling
Harris, una dirigente di relazioni pubbliche con legami con la CIA,
aveva il compito di pianificare il percorso del corteo di Kennedy a
Dallas.25 In quel giorno fatidico a Dallas, Kennedy, come il
Lusitania, fu deliberatamente mandato verso il male, le politiche
di sicurezza furono alterate e le forze di protezione di Kennedy
furono inspiegabilmente ritirate ed egli fu brutalmente assassinato
il 22 Novembre 1963, un evento che ha funzionato
sostanzialmente come un altro colpo di stato politico.26
L'Operazione Northwoods, o altri attacchi false flag perpetrati
contro l'America, potrebbero ancora essere implementati come
regolare politica con l'abile assistenza della CIA, ancora intatta.
Il 29 Novembre 1963 il nuovo insediato Presidente Lyndon B.
Johnson, un massone,27 convocava la Commissione
sull'Assassinio del presidente Kennedy, la cosiddetta
Commissione Warren, dal nome del suo presidente, il presidente
della Corte Suprema Earl Warren. Il 24 Settembre 1964 la
Commissione presentò la relazione finale di 888 pagine che
sosteneva che Lee Harvey Oswald agì da solo. Il membro della
Commissione Gerald Ford, anch'egli un massone, secondo i
documenti declassificati, ammise di aver convito la Commissione
a dichiarare che la ferita sulla schiena di Kennedy era di parecchi
centimetri più in alto di quello che realmente fu. Ford e Arlen
Specter, un altro membro della Commissione, promossero la
implausibile teoria del proiettile singolo.28
Ford, forse come ricompensa, sarà insediato come vice presidente
il 6 dicembre 1973, quando Spiro Agnew fu estromesso per
problemi fiscali. L'agente dei Rockefeller Henry Kissinger
orchestrò il Watergate, un circo mediatico che sbarazzò Nixon e
beneficiò politicamente Kissinger, Ford e Rockefeller.29
L'Avvocato Hillary Rodham, insieme a Fred Thompson, Trent
Lott, e Howard Baker,30 erano nello staff legale dell'House
Judiciary Committee durante il fiasco del Watergate, per aiutare a
preparare l'incriminazione di impeachment contro Nixon. Rodham
atterrò su questo lavoro convenientemente fuori dalla legge, grazie
a Ted Kennedy e Marshall Burke. Presumibilmente, le sue
procedure legali furono eticamente imperfette.31-32 Il 9 Agosto
1974 Ford divenne presidente degli Stati Uniti dopo le
dimmissioni di Nixon. Ford, il presidente non eletto, condonò
incondizionatamente Nixon e porto avanti l'agenda del banchiere
come ogni presidente aveva fatto da quando Johnson si era
insediato dopo l'assassinio di Kennedy.
L'USS Maddox sarebbe stata aggredita da tre imbarcazioni
torpediniere nord vietnamite nel Golfo del Tonchino, il 2 Agosto
1964, seguita da un'incidente il 4 Agosto 1964. Non ci furono
vittime statunitensi in entrambi gli incidenti. Tuttavia, il presidente
Johnson ottenne che la Risoluzione del Golfo del Tonchino, dove
fu il coautore con i fratelli McGeorge and William P. Bundy
(entrambi membri della Skull & Bones). William P. Bundy fu il
capo architetto della guerra in Vietnam.33 Su richiesta del
presidente del CFR David Rockefeller, William Bundy servì come
redattore della rivista del CFR Foreign Affairs dal 1972 al 1984. 34
Quelli che orchestrarono tutte le guerre spinsero gli Stati Uniti e i
loro cittadini in una costosa e sanguinosa, devastante e lunga
guerra contro un paese che in realtà non ci aveva attaccato, un
fatto che è stato rivelato da documenti declassificati nel 2005.
L'autore James Bamford afferma che Lemnitzer sosteneva una
guerra nucleare in Vietnam. In termini di vite umane, la guerra
costò la vita a circa 60.000 cittadini americani e quattro milioni di
residenti vietnamiti e cambogiani (bombardamento segreto).
Gli Stati Uniti trovarono più conveniente e meno costoso formare
ed armare "carne da cannone locale" o "gruppi indigeni etnici o
religiosi" per farli macellare a vicenda. Gli Stati Uniti fecero
questo in Vietnam. I Berretti Verdi addestrarono i Montagnard, le
persone degli altopiani meridionali. Gli Air America della CIA
fecero fluire armi e altri rifornimenti nei villaggi remoti Hmong e
portarono fuori l'oppio-"Per la fornitura alle truppe Americane che
stavano combattendo in Vietnam" e verso il vasto mercato
internazionale.35
I False flag comprendono l'attacco israeliano del 1967 alla USS
Liberty con la colpa data all'Egitto, il primo attacco al World
Trade Center, Oklahoma City, il 9/11 seguito da due invasioni
statunitensi - Afghanistan e Iraq, la paura dell'antrace (Con origine
Fort Detrick), le numerose minacce e i presunti attacchi terroristici
falliti - l'attentatore di Natale, lo spiacevole incidente di Times
Square perpetrato dall'accusato attentatore Faisal Shahzad, un
presunto membro del britannico MI6 e di un'organizzazione
terrorista controllata dalla CIA che,36 apparentemente, dopo
un'ampia formazione di talebani pakistani, creò una falsa bomba
incapace di esplodere. Di conseguenza, i senatori Joe Lieberman e
Scott Brown, insieme ai Rappresentanti Jason Altmire e Charlie
Dent, vollero passare la normativa che eliminava, senza un giusto
preocesso, la cittadinanza di ognuno che fosse anche solo
sospettato di essere affiliato con un' "Organizzazione terroristica
straniera", con l'eccezione delle Forze di Difesa Israeliane (FDI).37
La Jewish Defense League (JDL), secondo l'FBI, nel 2001 è "un
gruppo terroristico di destra." Inoltre, secondo l'FBI, la JDL ha
pianificato numerosi attacchi terrroristici all'interno degli Stati
Uniti. L'organizzazione, fondata dal Rabbi Meir Kahane, non è più
classificata come organizzazione terroristica. Quindi,
apparentemente, i cittadini statunitensi, alcuni con doppia
cittadinanza, coinvolti sia nelle FDI che nella JDL non dovranno
rinunciare alla loro cittadinanza statunitense.
Un'altra persona andò fino in fondo e perpetrò un massacro a Fort
Hood in Texas il 6 Novembre 2009 simile a quello di Columbine
(20 Aprile 1999). Altre catastrofi discutibili, attualmente non
classificate come eventi false flag, forniscono ancora le
circostanze da sfruttare per l'imposizione di legislazioni e
normative tiranniche. Come disse Rahm Emanuel:"Non vorremmo
mai che una grave crisi vada sprecata. E quello che voglio dire è
che dà l'opportunità di far cose che pensavi non si potessero far
prima."
Queste catastrofi includono il volo US Airways 1549 ammarato
nel fiume Hudson adiacente a Manhattan, New York City, il 15
Gennaio 2009. Il Presidente Polacco Lech Kaczynski, insieme con
moltri altri funzionari del partito di opposizione, è morto in un
misterioso incidente aereo a Smolensk, in Russia il 10 Aprile del
2010. Questo "incidente" probabilmente aveva più a che fare con
l'opposizione di Kaczynsky a un contratto di 100 miliardi di
dollari di fornitura con la Russa Gazprom Gas piuttosto che con
problemi meteorologici. Esso avrebbe reso la Polonia al 100%
dipendente dal gas Russo per i prossimi 28 anni.38 Guarda il
notevole digital enhancement del metraggio amatoriale del
disastro aereo.
Ci fu un terremoto 9,0 che colpì la regione dell'Oceano Indiano il
26 dicembre 2004 con il conseguente tsunami che uccise circa un
quarto di milione di persone. Gli Americani e i loro Alleati
Europei sono stati immediatamente consapevoli di questo
terremoto a causa dell'ubicazione di diverse stazioni sismiche e
satelliti. I funzionari, incluso quelli che stavano in una di quelle
basi, Diego Garcia, mancarono di notificarlo ai paesi a
maggioranza musulmana nel corso dello tsunami.39
La Diego Garcia, la base militare statunitense nell'Oceano
Indiano, da cui gli USA allestiscono le fasi di bombardamento nel
Medio Oriente, era direttamente nel percorso dello tsunami non
sperimentando però nessun danno apparente.40 Poi c'è stato il
catastrofico terremoto su solo una metà dell'isola ricca di petrolio
Haiti, seguito dagli aiuti militarizzati. In altre parole, soccorso
selettivo ai superstiti sulla base della loro obbedienza.
La retorica attorno all'attentatore di Times Square ha bloccato le
notizie più devastanti su Deepwater Horizon, di proprietà di
Transocean Limited, il più grande imprenditore di perforazione
offshore del mondo, affiliato a BP, che ha preso fuoco il 20 Aprile
ed è esplosa uccidendo 11 persone. Era assicurata per 560 milioni
di dollari.41 Questa crisi ha provocato la peggiore fuoriuscita di
petrolio nella storia - 5.000 barili di petrolio si riversano in mare
ogni giorno.42 I Rothschild ammettono il controllo di una quota di
partecipazione dei titoli BP. BP, nonostante gli egregi protocolli di
sicurezza, ottenne una deroga e un massimo livello di risarcimento
danni dall'ordinamento National Environmental Policy Act, il 6
Aprile 2009 e poi fece pressioni per espandere tali esenzioni
appena 11 giorni prima dell'esplosione.43 Bp, secondo una legge
approvata dopo la fuoriuscita di Exxon Valdez del 1989, limitò i
costi di pulitura a non più di 75 milioni di dollari, anche se la
legislazione fu introdotta per aumentare la responsabilità a 10
miliardi di dollari, con effetto retroattivo.44 BP è anche
responsabile della fuoriuscita di petrolio più grande mai
verificatasi a Nurth Slope in Alaska.45 I Rothschild faranno
profitti derivanti dal prestito di denaro alla Halliburton per le
operazioni di pulizia. L'involucro di cemento ceduto fu installato
dalla Halliburton, e questa è la seconda volta in un anno che un
involucro della Halliburton è ceduto catastroficamente su una
piattaforma.
Come se Katrina, che colpì la costa del Golfo alla fine di Agosto
del 2005, non avesse fatto abbastanza danni economici e
trasferimenti forzati dei residenti negli stati della costa del Golfo,
questa fuoriuscita di petrolio favorisce solo la devastazione.
L'industria della pesca della Luoisiana, secondo il Business Week,
ha un valore al dettaglio di 1,8 miliardi di dollari, mentre altri
sostengono che è ancora più alto. La Louisiana fornisce un terzo
delle ostriche alla nazione e un quarto di tutti i frutti di mare. Il
settore occupa circa 90.000 persone in Louisiana. Purtroppo
"l'incidente" coincide con l'apertura della stagione del gambero, il
16 maggio. Il Mississipi e l'Alabama sono anch'essi molto
dipendenti dall'industria della pesca.46
Il 30 Aprile 2010 la stampa ha riferito che il presidente Obama ha
capovolto la sua decisione di revocare la moratoria su alcune
perforazioni offshore. Nessune nuove trivellazioni petrolifere
verranno autorizzate fino a che le autorità non scopriranno le
cause dell'esplosione della piattaforma Deepwater Horizon.
Deepwater ricevette un premio per la sicurezza nel 2009. Lindsey
Williams sostiene che l'incidente del Golfo è un sabotaggio e
afferma che la tecnologia era troppo avanzata perchè tale
esplosione potesse avvenire.
L'ex senatore del Colorado Ken Salazar, una pedina globalista di
Nature Conservancy, che non pensò ad altro che al sequestro della
Terra degli allevatori del Colorado nel presunto interesse della sua
conservazione, fu confermato come Segretario degli Interni il 20
gennaio 2009. Dal mese di aprile 2009, centinaia di agricoltori
nella valle di San Joaquin nella California Centrale sono stati presi
di mira dal governo degli Stati Uniti come terroristi nazionali che
hanno esaurito l'acqua nell'area precedentemente fertile di Fresno
la quale si stà trasformando in un deserto. Questo ha creato il
quaranta per cento di disoccupazione nella valle. Gli allevatori
della valle di San Joaquin coltivano il 25% circa
dell'approvvigionamento alimentare della nazione. Queste
decisioni hanno causato centinaia di milioni di dollari in perdite di
raccolto.
Il 2 maggio 2010, il Segretario degli Interni statunitense Salazar
ha detto: "Il nostro lavoro è sostanzialmente quello di tenere lo
stivale sul collo della BP." È interessante notare che il Bureau of
Land Management, sotto la direzione del Dipartimento degli
Interni, ha condotto una ispezione a sorpresa sulla piattaforma due
ore prima che esplodesse.
Nel 1969, il Dr. Richard Day, un riconosciuto "insider", si
pronunciò ad una conferenza sul "new world system" nella quale
definiva i cambiamenti, secondo un programma effettivo, che
avrebbero dovuto essere realizzati entro il 2000, i quali
includevano i seguenti:
Si verificheranno restrizioni ai viaggi. Sarà considerato un
privilegio! La gente avrà bisogno di un permesso e un
buon motivo per viaggiare. Saranno sviluppati dispositivi
impiantati sottopelle, codificati specialemente per
identificare ogni individuo al fine di implementare la
sorveglianza governativa attraverso segnali radio.
Si verificheranno più incidenti aerei e stradali
contribuendo ad un generale senso di insicurezza. Questo
darà inizio anche a maggiori regolamenti governativi.
Le Fabbriche saranno ridotte al fine di dare ad altri paesi
la possibilità di costruire le loro industie per competere
con gli Stati Uniti. Le nostre industrie pesanti saranno
deliberatamente tagliate, mentre le stesse industrie
verranno sviluppate in altri paesi, in particolare il
Giappone.
L'approvvigionamento alimentare sarà centralizzato e
messo sotto stretto controllo. Se la crescita della
popolazione non rallenta, può essere orchestrata la carenza
di cibo per spaventare o affamare le persone in modo che
accettino la teoria della sovrappopolazione. Gli orti privati
e forse le piccole aziende saranno eliminati.
Il Dr. Day disse:"Noi possiamo o saremmo presto capaci
di controllare il tempo..." io non mi stò solo riferendo al
lancio di ioduro d'argento nelle nuvole per fare precipitare
la pioggia, che è già li, ma ad un REALE controllo." E il
tempo verrà utilizzato come arma di guerra, un'arma per
influenzare l'ordine pubblico e forse i modelli di
abitazione.
Il terrorismo, che si pensava non necessario negli Stati
Uniti, sarà utilizzato per necessità se gli Stati Uniti non si
muoveranno abbastanza rapidamente nell'accettare il
nuovo sistema.47
Note di chiusura
1. ^ Rebuilding America’s Defenses: Strategy, Forces
and Resources for a New Century, p.51
2. ^ The Devil’s Dictionary by Ambrose Bierce, Dover
Publications, 1958, p. 101
3. ^ Tragedy and Hope: a History of the world in Our
Time by Carroll Quigley, The Macmillan Company,
New York, 1966, pp. 250-251
4. ^ Winston S. Churchill, 1874-1965: A Comprehensive
Historiography and Annotated Bibliography by
Eugene L. Rasor, Greenwood Press, Westport,
Connecticut, 2000, pp. 74-75
5. ^ The Money Manipulators by June Grem, Enterprise
Publications, Inc. Oak Park, Illinois, 1971, pp. 109-
110
6. ^ The Chief Culprit: Stalin’s Grand Design to Start
World War II by Viktor Suvorov, Naval Institute
Press, Annapolis, Maryland, 2008, p. 2
7. ^ Wake-Up America - It's Later Than You Think! by
Robert Preston, Hawkes Publishing, Salt Lake City,
Utah, 1979, p. 16
8. ^ Young Stalin by Simon Sebag Montefiore, Random
House, New York, 2007, pp. 62, 186; Sir Evelyn de
Rothschild gave Montefiore access to the Rothschild
archives in Britain and France where Melanie Asprey
investigated the Stalin connections to the Rothschilds
p. 383
9. ^ Young Stalin by Simon Sebag Montefiore, Random
House, New York, 2007, p. 197
10.^ Barbarians Inside the Gates: the Black Book of
Bolshevism, Book 1: The Serpent’s Sting by Donn de
Grand Pré, GSG & Associates, San Pedro, California,
2000, p. 60
11.^ The Secret Team: the CIA and Its Allies in Control
of the United States and the World by L. Fletcher
Prouty Col., U.S. Air Force, Skyhorse Publishing,
New York, 2008, pp. 482-483
12.^ Final Judgment: the Missing Link in the JFK
Assassination Conspiracy by Michael Collins Piper,
American Free Press, Washington, DC, 2005,
introduction
13.^ Nearly 300 Congress Members Declare
Commitment to 'Unbreakable' U.S.-Israel Bond
14.^ Washington's Farewell Address 1796
15.^ Final Judgment: the Missing Link in the JFK
Assassination Conspiracy by Michael Collins Piper,
American Free Press, Washington, DC, 2005,
introduction
16.^ Israeli nuclear spy released by Walt Rodgers and
Paula Hancocks, CNN
17.^ The 9/11 Whistle-Blowers - Col. Donn de Grand-
Pre, U.S. Army (ret.), Transcript: Alex Jones
Interviews Col. Donn de Grand-Pre, U.S. Army (ret.):
Explosive New 9/11, Revelations and Explanations,
p. 3
18.^ Rhode Island Freemason Newsletter, Grand Lodge
of Rhode Island Established 1791, Volume Thirty-
two, Issue Six, November/December 2007, p. 13
19.^ Northwoods Documents, March 13, 1962, 15 pp.
See also: Northwoods Pentagon Files
20.^ Body of Secrets: Anatomy of the Ultra-Secret
National Security Agency From the Cold War
Through the Dawn of the New Century by James
Bamford, Doubleday, New York, 2001, pp. 82, 85
21.^ Pentagon Proposed Pretexts for Invasion of Cuba
22.^ Body of Secrets: Anatomy of the Ultra-Secret
National Security Agency From the Cold War
Through the Dawn of the New Century by James
Bamford, Doubleday, New York, 2001, p. 84
23.^ Body of Secrets: Anatomy of the Ultra-Secret
National Security Agency From the Cold War
Through the Dawn of the New Century by James
Bamford, Doubleday, New York, 2001, pp. 86-87, 88
24.^ Israel and the Bomb by Avner Cohen, Columbia
University Press, New York, 1998, p. 156
25.^ Feminist Gloria Steinem of the CIA, Portland
Independent Media Center
26.^ JFK: the CIA, Vietnam, and the Plot to Assassinate
John F. Kennedy by L. Fletcher Prouty, Carol
Publishing Group, New York, 1992, pp. 314-315
27.^ Codex Magica: Secret Signs, Mysterious Symbols,
and Hidden Codes of the Illuminati by Texe Marrs,
River Crest Publishing Austin, Texas, 2006, p. 150
28.^ Gerald Ford - Warren Commission Kennedy
Assassination Cover-up
29.^ George Bush: The Unauthorized Biography by
Webster G. Tarpley & Anton Chaitkin, Chapter 7
30.^ Watergate Survivors by Jeanne Meserve, June 12,
1997
31.^ Without Honor: Crimes of Camelot and the
Impeachment of President Nixon by Jerry Zeifman,
New York: Thunder's Mouth Press, 1995, Chapter 1
32.^ Hillary Rodham's 1974 Watergate “Procedures were
Ethically Flawed,” by Jerry Zeifman, August 16.
1999
33.^ William Bundy, NNDB: Tracking the Entire World
34.^ History of the CFR, Consensus Endangered
35.^ The Sorrows of Empire: Militarism, Secrecy and
the End of the Republic by Chalmers Johnson, The
American Empire Project, Metropolitan Books, New
York, 2004, pp. 131-134
36.^ Times Square Bomber Linked With CIA-Controlled
Terror Group by Paul Joseph Watson, Prison
Planet.com, Thursday, May 6, 2010
37.^ Is Faisal Shahzad Crazy? If so, he's far from alone
by Justin Raimondo, AntiWar.com, May 7, 2010
38.^ Was the Polish President killed over landmark gas
deal? by Jane Burgermeister
39.^ Foreknowledge of A Natural Disaster: Washington
was aware that a deadly Tidal Wave was building up
in the Indian Ocean by Michel Chossudovsky,
December 29, 2004
40.^ Bush’s response to South Asia disaster: indifference
compounded by political incompetence By Patrick
Martin, 30 December 30, 2004
41.^ Gulf of Mexico Oil Spill Creates Environmental
and Political Dilemmas by Steven Mufson,
Washington Post, April 27, 2010
42.^ The Potential Economic Impact of the Louisiana
Oil Spillage by Jennifer Young, May 3, 2010
43.^ U.S. exempted BP's Gulf of Mexico Drilling From
Environmental Impact Study by Juliet Eilperin,
Washington Post, May 5, 2010
44.^ Oil Spill Concerns Turn to Compensation by Juliet
Eilperin, Washington Post, May 4, 2010
45.^ BP's trail of Accidents, Scandals Stretches to
Alaska by Craig Welch, Seattle Times, May 6, 2010
46.^ The Potential Economic Impact of the Louisiana
Oil Spillage by Jennifer Young, May 3, 2010
47.^ New Order of Barbarians - Transcript of Tapes I-III
Tyler Durden
Zero Hedge
22 Maggio 2010
traduzione: http://nwo-truthresearch.blogspot.com
Si legga anche:
U.S. And NATO Accelerate Military Build-Up In Black Sea
Region
Prevede la nascita di una elite globale che " siede al di sopra del
livello dei singoli stati e influenza l'agenda globale"
Daniel Taylor
Old-Thinkers News - 18 Marzo 2010
traduzione: http://nwo-truthresearch.blogspot.com
Richard K. Moore
Global Research
27 Febbraio 2010
traduzione: http://nwo-truthresearch.blogspot.com
Governance Globale
Alla fine del programma del precedente triennio
sull'internazionalizzazione dell'economia italiana, che si è
concluso con un rapporto trasmesso alla Compagnia,
l'obiettivo del prossimo triennio è di analizzare a partire
dalla crisi finanziaria ed economica in corso le future
possibili collocazioni dell'Italia e dell'Europa nel sistema
economico globale in una prospettiva di medio-lungo
termine, anche allo scopo di proporre adeguate opzioni
per la politica economica estera italiana. L'ipotesi
generale della ricerca è che per l'Italia e l'Europa sia
auspicabile che il sistema internazionale sia gestito con
strumenti multilaterali sulla base di accordi cooperativi e
di regole condivise dai poli principali. Per gli Stati Uniti e
per l'Europa, la sfida sarà in questo caso di riuscire a
integrare, in un sistema di regole condivise, le potenze in
ascesa del sistema internazionale, facendone dei
responsible stakeholders. A questo riguardo verranno
effettuate delle simulazioni di scenari che, a seconda dei
livelli di intervento, riguarderanno l'azione dell'Italia,
l'azione a livello europeo su cui l'Italia può intervenire,
l'azione a livello globale. In una seconda fase verranno
identificate le azioni di policy necessarie per collocare
l'evoluzione del nostro paese sul sentiero di volta in volta
più desiderabile. Nel corso della ricerca verranno
realizzati dei position papers propedeutici relativi ai
singoli sotto temi (crescita, commercio, tecnologia,
energia e ambiente, demografia). Verranno altresì
organizzate riunioni ristrette per la discussione dei
position papers e si arriverà alla fine alla redazione di un
Rapporto generale di ricerca che includerà i risultati più
rilevanti del lavoro svolto e che verrà presentato in un
Workshop aperto al pubblico.
10 maggio 2010
Paul Joseph Watson
Prison Planet.com
traduzione: http://nwo-truthresearch.blogspot.com
Mark Dice
Infowars.com
10 maggio 2010
traduzione: http://nwo-truthresearch.blogspot.com/
Forse avete notato che spesso gli edifici più grandi e stravaganti nella maggior parte delle città ( e
anche le piccole città ) sono le banche. E' affascinante come le banche facciano soldi con gli
interessi, uno dei businness più redditizzi che l'uomo conosca. Mentre la maggior parte delle
imprese costruisce un prodotto e fornisce un qualche tipo di servizio che coinvolge il lavoro
manuale o conoscenze specifiche, le banche fanno profitti enormi attraverso la pratica
apparentemente magica di prestare il denaro delle persone e di riscuotere gli interessi sui prestiti.
Quando si guarda davvero in che modo il denaro viene creato e utilizzato, e come l'interesse è
generato dai prestiti, diventa chiaro che il settore bancario è uno dei pilastri del Nuovo Ordine
Mondiale ed è alla base della capacità da parte dell'elite di controllare le persone, i popoli, e anche i
governi dei grandi paesi.
Potrai sentir dire spesso da persone che hanno familiarità con questo problema che le banche
"creano denaro dal nulla, che poi prestano all'esterno con interesse". Tale affermazione è difficile da
afferrare in un primo momento, ma veicola esattamente quanto grande sia il coinvolgimento tra il
settore bancario e l'industria. Tale truffa risale a migliaia di anni fa ed è spesso attribuita agli ebrei a
causa delle loro pratiche di prestito di denaro ai tempi Biblici.
Nel X secolo i Cavalieri Templari capirono questa strategia stupefacente e divennero i primi
banchieri internazionali in Europa e tale pratica contrubuì notevolmente alla loro ricchezza. Il 13
ottobre 1307 (Venerdì 13), la leadership dei Cavalieri Templari in Francia fu arrestata con l'accusa
di praticare riti strani e satanici, un'accusa che la maggior parte degli occultisti importanti ammisero
che era vera. I Templari continuarono a sopravvivere allora in clandestinità e si ritiene abbiano dato
inizio alla Massoneria, che hanno usato come copertura per le loro credenze e pratiche occulte. I
massoni poi continuarono ad operare ( e ancora continuano) come una Scuola Misterica che gli
illuminati furono in grado di infiltrare. Oltre a funzionare come un luogo per imparare la teologia
occulta e il misticismo, in queste Scuole Misteriche sono anche insegnati e nutriti altri campi della
vita come la scienza, il businness e il settore bancario.
Poichè il businness e il settore bancario sono estremamente redditizzi, e i proprietari delle banche
non devono costruire tutti i prodotti o fornire realmente servizi che prevedano un ampio lavoro
manuale, asuti uomini d'affari hanno visto il potenziale praticamente illimitato di denaro facile e si
coinvolsero nel settore. Gente come Paul Warburg, JP Morgan e altri monopolizzarono il settore,
garantendo cosi la loro ricchezza per innumerevoli generazioni e dandosi la possibilità di acquistare
i politici e finanzare i loro progetti personali per un governo globale.
Object 7
Object 8
Chi ci guadagna?
Ma questa inversione repentina dell'elite verso i sottoposti
fa pensare a un piano secolare. Il Nuovo Ordine Mondiale
è sotto i nostri occhi. Con la rivoluzione industriale si
sono sradicate le genti dalle campagne e dalle tradizioni
per legarle alla macchina e alla vita metropolitana
artificiale.
la carota
il bastone
Alla fine, come accade già in Italia, gli agriturismi e le
fattorie biologiche sono solo la prerogativa dei
borghesucci chic che si sono stancati della vita stressante
metropolitana e sono ritornati " alla terra" con i loro
averi che si sono guadagnati nelle metropoli stesse.
http://www.oism.org/pproject/
Esortiamo il governo degli Stati Uniti a respingere
l'accordo sul riscaldamento globale che è stato scritto a
Kyoto, in Giappone, nel dicembre del 1997, e altre
proposte analoghe. I limiti proposti in materia di gas ad
effetto serra, dannosi per l'ambiente, ostacolano il
progresso della scienza e della tecnologia, e
danneggiano la salute e il benessere del genere umano.
Non ci sono prove scientifiche convincenti che la
liberazione umana di anidride carbonica, metano o altri
gas serra stia causando o sarà, nel prossimo futuro, la
causa del catastrofico riscaldamento dell'atmosfera
terrestre e delle perturbazioni del clima della Terra.
Inoltre, vi sono sostanziali evidenze scientifiche che
l'aumento dell' anidride carbonica atmosferica produce
molti effetti benefici sulle piante e sugli ambienti
naturali degli animali della Terra.
Qualifiche dei firmatari
al link
http://www.petitionproject.org/qualifications_of_signers.php
troviamo i requisiti per la petizione:
I firmatari sono approvati per l'inclusione nella lista
Petition project se hanno ottenuo il titolo di istruzione
formale di Laurea in Scienze o superiore in appropriati
campi scientifici.
L'attuale elenco dei firmatari della petizione comprende
9.029 dottorati di ricerca; 7.157 MS; 2.586 MD e DVM, e
12.714 BS o equivalenti titoli accademici. La maggior
parte dei firmatari MD e DVM hanno anche un
sottostante titolo in scienza di base.
Tutti i firmatari della lista hanno un'educazione formale
nei campi di specializzazione che opportunamente li
qualificano per valutare i dati della ricerca relativi alle
affermazioni della petizione. Molti dei firmatari
attualmente lavorano nei campi della climatologia, della
meteorologia, dello studio dell'atmosfera, dello studio
dell'ambiente, della geofisica, dell'astronomia, e della
biologia e sono direttamente coinvolti nella controversia
sui cambiamenti climatici.
[...]
Lo schema seguente fornisce un'analisi più dettagliata
dell'istruzione.
Atmosfera, Terra, e ambiente (3.804)
1. Atmosfera (579)
I) Scienze dell'atmosfera (112)
II) Climatologia (39)
III) Meteorologia (343)
IV) Astronomia (59)
V) Astrofisica (26)
2. Terra (2.239)
I) Scienze della Terra (94)
II) Geochimica (63)
III) Geologia (1.683)
IV) Geofisica (341)
V) Geoscienza (36)
VI) Idrologia (22)
3. Ambiente (986)
I) Ingegneria ambientale (487)
II) Scienze ambientali (253)
III) Scienze Forestali (163)
IV) Oceanografia (83)
Informatica e matematica (935)
1. Informatica (242)
2. Matematica (693)
I) Matematica (581)
II) Statistica (112)
Fisica & Aerospaziale (5.812)
1. Fisica (5.225)
I) Fisica (2.365)
II) Ingegneria nucleare (223)
III) Ingegneria meccanica (2.637)
2. Ingegneria Aerospaziale (587)
Chimica (4.821)
1. Chimica (3.128)
2. Ingegneria Chimica (1.693)
Biochimica, Biologia, e agricoltura (2.965)
1. Biochimica (744)
I) Biochimica (676)
II) Biofisica (68)
2. Biologia (1.438)
I) Biologia (1.049)
II) Ecologia (76)
III) Entomologia (59)
IV) Zoologia (149)
V) Scienze degli animali (105)
3. Agricoltura (783)
I) Scienze Agrarie (296)
II) Ingegneria agraria (114)
III) Scienze delle piante (292)
IV) Scienze degli Alimenti (81)
Medicina (3.046)
1. Scienza medica (719)
2. Medicina (2.327)
Ingegneria generale & Scienza generale (10.103)
1. Ingegneria generale (9.834)
I), Ingegneria (7.281)
II) Ingegneria elettrica (2.169)
III) Metallurgia (384)
2. Scienza generale (269)
Il sito della petizione contiene anche un lavoro di 12 pagine
scaricabile in vari formati, quello ad alta risouzione è
questo:Global Warming Review PDF - 5 MB - Alta risoluzione
(600 dpi)
Il titolo del lavoro è Environmental Effects of Increased
Atmospheric Carbon Dioxide - Effeti ambientali di un
incremento dell'anidride carbonica atmosferica e gli autori
sono ARTHUR B. ROBINSON, NOAH E. ROBINSON e
ANDWILLIE SOON dell' Oregon Institute of Science and
Medicine. Qui sotto ve ne presentiamo una parte tradotta (per le
note leggere la versione originale):
ABSTRACT:
Una revisione della letteratura scientifica in merito alle
conseguenze ambientali di un aumento dei livelli di
biossido di carbonio atmosferico porta a concludere che
l'aumento nel corso del 20° secolo e dei primi anni del 21°
non ha prodotto effetti deleteri sul tempo e sul clima della
Terra. L'aumento di biossido di carbonio, tuttavia, aumenta
significativamente la crescita delle piante. Pronostici di
effetti climatici dannosi dovuti ad aumenti futuri nell'uso
di idrocarburi e a gas a effetto serra secondari come la
CO2 non sono conformi alle attuali conoscenze
sperimentali. Sono discussi gli effetti ambientali di una
rapida espansione delle industrie energetiche ad
idrocarburi e a energia nucleare.
SINTESI
I leader politici si riunirono a Kyoto, in Giappone, nel
dicembre del 1997 per valutare un trattato mondiale che
limitasse la produzione umana di "gas a effetto serra",
principalmente l'anidride carbonica (CO2). Essi temevano
che la CO2 avesse come risultato un "riscaldamento
globale causato dall'uomo" - un ipotetico forte incremento
della temperatura della Terra, con conseguenze ambientali
disastrose. Durante i passati 10 anni, sono stati fatti molti
sforzi politici per imporre un accordo mondiale
al trattato di Kyoto. Quando noi abbiamo revisionato
questo soggetto nel 1998 (1,2), le esistenti registrazioni
satellitari erano brevi ed erano concentrate su un periodo
di cambiamento intermedio delle tendenze della
temperatura. Ora sono stati ottenuti ulteriori dati
sperimentali, cosicchè sono ora disponibili delle risposte
migliori alle questioni sollevate dall'ipotesi di un
"riscaldamento globale causato dall'uomo".
5 CONCLUSIONI
[39] Usare gli aerei esistenti per la Geoingegneria
costerebbe diversi miliardi di dollari l'anno, a seconda
della quantità, dell'ubicazione e del tipo di gas di zolfo
iniettato nella stratosfera. Poichè attualmente abbiamo
522 Eagles F-15C, 481 KC-135 Stratotanker, e 59 KC-10
Extender, se una parte di questi saranno dedicati alla
geoingegneria, i costi delle attrezzature sarebbero minimi.
I sistemi che usano l'artigleria o i palloni costerebbero
molto di più e potrebbero produrre ulteriori potenziali
problemi come la caduta dei proiettili di artiglieria
esauriti o dei palloni, o iniezioni di H2 nella stratosfera.
Tuttavia, i sistemi di aerei hanno ancora bisogno di
affrontare diverse questioni, prima di essere messi in
pratica, inclusi gli effeti delle nubi acide sugli aerei, il
come gli uggelli potrebbero essere progettati per produrre
le particelle di aerosol desiderate e se l'iniezione di gas di
zolfo in una nube solforosa già esistente dovrebbe far si
che le goccioline esistenti diventino più grandi pittosto
che produrre molte piccole goccioline. Tutti i sistemi che
noi stiamo valutando produrrebbero seri problemi di
inquinamento, in termini di CO2 addizionale, particelle,
rumore nella fase di realizzazione, trasporto e
implementazione della tecnologia alla locazione dei
sistemi.
[40]Diversi miliardi di dollari l'anno sono un sacco di
soldi, ma rispetto al prodotto nazionale lordo
internazionale, tale importo non sarebbe un fattore che
limita la decisione di procedere con la geoingegneria.
Piuttosto, altre preoccupazioni, compresa quella della
riduzione delle precipitazioni monsoniche asiatiche, il
buco nell'ozono, la riduzione dell'energia solare, gli effetti
psicologici di un cielo non sempre più blu e le questioni
etiche e politiche (Tabella 1), dovranno essere confrontate
con i potenziali vantaggi prima che la società possa
prendere questa decisione. Come il COSEPUP [1992] ha
già sottinteso, " la praticabilità e i possibili effetti
collaterali di queste opzioni di geoingegneria sono
scarsamente comprese. I loro possibili effetti sul sistema
climatico e sulla sua chimica necessitano
considerevolmente di molti più studi e ricerche. Essi non
dovrebbero essere sviluppati senza un'attenta valutazione
delle dirette e indirette conseguenze."
[41]La Tabella 1 riporta una lista di potenziali benefici e
problemi della geoingegneria della stratosfera. Ma al fine
di far si che la società prenda una decisone sulla
questione se implementare questa risposta o no, abbiamo
bisogno di quantificare in qualche modo ogni elemento
della lista. Mentre per alcuni di essi potrebbe essere
impossibile, delle ricerche addizionali possono certamente
fornire informazioni preziose circa alcuni di questi
elementi. Per esempio, la riduzione delle precipitazioni
estive in Asia e Africa potrebbe avere un impatto negativo
sulla produttività delle colture, e questo è il motivo per cui
questo cambiamento climatico è una preoccupazione
potenzialmente importante. Ma quanto scenderanno le
precipitazioni esattamente? Quali saranno i risultati di
una maggiore insolazione diffusa e l'aumento della CO2
nel mitigare gli effetti della riduzione dell'umidità nella
produzione agricola?
[42]Se la geoingegneria stratosferica dovesse essere
attuata, sarebbe importante poter osservare la conseguete
nube di aerosol stratosferica. Dopo l'eruzione del
Pinatubo nel 1991, le osservazioni con la strumentazione
Stratospheric Aerosol and Gas Experiment II (SAGE II)
sull' Earth Radiation Budget Satellite [Russell and
McCormick, 1989] avevano mostrato come veniva diffuso
l'aerosol, ma c'era stato un punto cieco nella bassa
stratosfera tropicale dove c'era così tanto aerosol che
troppo poca luce necessaria alle misurazioni passava
attraverso questo [Antuña et al., 2002].[...]
[43]Come già sottolineato da Robock [2008b] e
dall'American Meteorological Society [2009], un
programma ben finanziato di ricerche nazionali ed
internazionali, forse come parte dell'attuale
Intergovernmental Panel on Climate Change Fifth
Scientific Assessment, sarebbe in grado di guardare a
diversi altri aspetti della geoingegneria e fornire preziose
indicazioni ai politici nella difficile decisione su quale sia
il modo migliore di affrontare il riscaldamento globale.
Tale ricerca dovrebbe includere calcoli teorici, nonchè
studi ingegneristici. Mentre gli esperimenti su piccola
scala potrebbero esaminare le proprietà degli uggelli e la
formazione iniziale dell'aerosol, potrebbero non essere
utilizzati per testare le risposte climatiche degli aerosol
stratosferici. A causa della naturale variabilità climatica,
al fine di scoprire una risposta che sia al di sopra del
livello del rumore ambientale, dovrebbero essere
necessari sia uno studio energico che uno di minore
energia svolto a lungo termine (decennale). Siccome le
eruzioni vulcaniche occasionalmente fanno gli
esperimenti per conto nostro e i modelli climatici sono
stati avvalorati attraverso la simulazione di eruzioni
vulcaniche, non sarebbe importante verificare pienamente
in-situ l'impatto della geoingegneria stratosferica sul
clima come parte della decisione circa la sua
implementazione. Comunque, l'evoluzione delle proprietà
degli aerosol, inclusa la dimensione della distribuzione,
per una nube stabilita di aerosol stratosferico, avrebbero
bisogno di un attento monitoraggio nel corso della sua
attuazione su vasta scala.
Guardate per favore anche la complessità del seguente lavoro:
An Overview of Geoengineering of Climate using Stratospheric
Sulfate Aerosols di Philip J. Rasch, Simone Tilmes, Richard P.
Turco , Alan Robock, Luke Oman, Chih-Chieh (Jack) Chen,
Georgiy L. Stenchikov, e Rolando R. Garcia, Giugno, 2008.
Solo un piccolo estratto:
" Noi abbiamo mostrato lo stato dell'arte dei modelli
climatici usati per simulare il sistema Terrestre che
produce la risposta dovuta alla geoingegneria, che è un
raffreddamento della Terra[...]
I nostri studi hanno dimostrato che il rilascio di aerosol e
dei loro precursori, usando almeno i nostri ipotetici
aeromobili, è un compito formidabile. Per gli scenari
conservativi che abbiamo esplorato, ci vorrebbero
qualcosa dell'ordine di 1 milione di voli della durata di 4
ore (2500 Km) all'anno per rilasciare la quantità
nominale di aerosol (10 Tg di particelle/anno = 2,5 Tg
S/anno) al fine di compensare il riscaldamento dovuto
all'incremento delle emissioni di gas serra. questi numeri
sono ancora molto grezzi, ed è possibile che sia richiesto
fino a 4 volte il quantitativo di zolfo.[...]
Un aumento della quantità di aerosol è destinata ad
aumentare la distruzione dello strato di ozono [...]
la riduzione dell'ozono porterà ad un aumento delle
radiazioni solari ultraviolette B che raggiungono la
superficie terrestre con un potenziale impatto sulla salute
umana (Madronich e de Gruijl, 1993; Ambach e
Blumthaler, 1993) e sulle popolazioni biologiche
(Blaustein et al., 1994). L'incremendo di UV associato
alla distruzione dell'ozono potrebbe essere compensato
attraverso l'incremento dell'estinzione luminosa e
un'attenuazione dovuta alle nuvole dell'aerosol stesso
[...]"
Perchè tutta questa frenesia di lavori dettagliati su modelli solo
"ipotetici" e "computerizzati"?
Proposte come questa non sono affatto rare nella comunità
scientifica e recentemente anche Paul Crutzen, Premio Nobel
nel 1995, ha proposto di mandare degli aerei 747 per scaricare
enormi quantità di particelle di zolfo nella stratosfera al fine di
raffreddare l'atmosfera.
Adesso anche Bill Gates ha deciso finanziare la geoingegneria:
" La notizia dei finanziamenti di Bill Gates alla
geoingegneria è uscita la scorsa settimana su
ScienceInsider, un blog legato alla prestigiosa rivista
scientifica Science, a sua volta emanazione dell’American
Association for the Advancement of Science: una roba
serissima, insomma.
ScienceInsider dice che a partire dal 2007 Bill Gates ha
stanziato la bellezza di 4,5 milioni di dollari per ricerche
di geoingegneria, nessuna delle quali approdata (ancora)
alla sperimentazione sul campo.
Non dice come è stato impiegato il denaro e quanto ne è
rimasto in cassa. Probabilmente ancora un bel gruzzolo,
dal momento che – sempre secondo ScienceInsider – sono
incaricati di stabilire come spenderlo Ken Caldeira della
Carnegie Institution for Science di Palo Alto, California, e
David Keith della University of Calgary, Canada.
Ancora in base a quanto scrive ScienceInsider, secondo
Gates la geoingegneria non è la soluzione dei guai
combinati dall’uomo, ma un modo per guadagnare tempo,
dato che non si riescono a diminuire le emissioni di gas
serra.
Keith ha confermato al canadese Monton Journal che è
tutto vero. Non ha voluto fornire dettagli, ma il Monton
Journal mette in relazione l’annuncio dei finanziamenti di
Bill Gates con la contemporanea pubblicazione di un
articolo dello stesso Keith sulla prestigiosa rivista
scientifica Nature.
L’articolo è riservato agli abbonati, ma il Monton Journal
ne fornisce un riassunto: dice appunto che il modo più
economico e veloce per contrastare l’effetto serra sarebbe
rispedire verso lo spazio parte dei raggi solari, magari
mettendo in orbita enormi specchi, e invoca entro il 2020
sforzi internazionali e una spesa pari a un miliardo di
dollari.
Su ScienceInsider geoingegneria. Bill Gates finanzia le
ricerche per modificare artificialmente il clima
Sul Monton Journal i finanziamenti di Bill Gates alle
ricerche di geoingegneria
L’articolo sulla geoingegneria pubblicato su Science:
rispedire nello spazio parte dei raggi solari"
Come detto sopra leggendo i lavori scientifici dei centri di ricerca
e gli studi dei più prestigiosi think tank a livello internazionale si
scopre una miriade di scritti "teorici" a propostito del controllo
del clima con la Geoingegneria. Ci chiediamo come sia possibile
trovare così tanti studi e ricerche in materia, a volte anche molto
dettagliati sul tipo di aerei da utilizzare per spruzzare gli aerosol,
se al contempo, ci dicono gli scienziati, non sono mai stati fatti
esperimenti in-situ. Prendendo ipoteticamente per buona la teoria
del Global Warming da CO2, secondo alcuni il programma è
invece già attivo da anni; si sospetta che il ritiro degli Stati Uniti
dal trattato di Kyoto sotto il regime di George Bush è in primo
luogo stato causato dal presupposto che è più conveniente per i
governi spruzzare il cielo, piuttosto che implementare una
stringente regolamentazione che protegga l'ambiente, ed è anche
più redditizio per le imprese che forniscono la logistica, la
tecnologia e le sostanze da spruzzare. Come possiamo infatti
leggere nelle recenti dichiarazioni ufficiali riportate anche
all'inizio i " militari potrebbero essere istruiti a eseguire questa
missione con gli aerei esistenti a costi addizionali minimi" e "
la spesa totale dell'opzione più conveniente sarebbe pari a forse
non più di qualche miliardo di dollari, solo l'uno per cento (o
meno) del costo per abbattere le emissioni drasticamente."
Noi invece ci chiediamo perchè il mondo scientifico e i think tank
sono così attivamente impegnati a implementare questo genere di
programmi se l'allarmismo e il catastrofismo derivante dal global
warning è stato ormai denunciato da centinaia di scienziati come
una bufala colossale.
Ammissioni ufficiali
Chi pensa che sia da "matti" anche solo ipotizzare che i governi
spruzzino sostanze chimiche dal cielo sopra la popolazione
dovrebbe sapere che recentemente ci sono state alcune ammissioni
ufficiali di esperimenti clandestini con aerei militari che hanno
rilasciato sostanze tossiche nell'atmosfera; si veda ad esempio
questo articolo di Antony Barnett del 21 Aprile 2002 sul sito
guardian.co.uk :
" Il Ministero della Difesa ha girato gran parte del paese
in un laboratorio gigante per condurre una serie di test di
guerra batterioogica sul pubblico. Un rapporto del
governo appena pubblicato, fornisce per la prima volta
una storia ufficiale completa di test di armi biologiche in
Gran Bretagna tra il 1940 e il 1979. Molti di questi test
riguardavano il rilascio di sostanze tossiche
potenzialmente pericolose e microorganismi su vaste aree
della popolazione senza che al pubblico venisse detto.
Mentre i dettagli di alcuni esperimenti segreti sono emersi
negli ultimi anni, la relazione di 60 pagine rivela
informazioni nuove su più di 100 esperimenti coperti.
Il rapporto rivela che il personale militare è stato
informato di dire a qualsiasi " curioso indagatore" che le
prove erano parte di progetti di ricerca sul tempo e
sull'inquinamento atmosferico. I test, effettuati da
scienziati del governo a Port Down, sono stati progettati
per aiutare il Ministero della Difesa a valutare la
vulnerabilità della Gran Bretagnia se i russi avessero
rilasciato nuvole di germi mortali nel Paese. Nella
maggior parte dei casi, gli esami non hanno usato armi
batteriologiche, ma le alternative che gli scienziati
pensavano avrebbero imitato la guerra batteriolocica e
che il Ministero della Difesa rivendica essere innocue. ma
le famiglie in alcune zone del paese che hanno figli con
difetti congeniti stanno chiedendo un'inchiesta pubblica.
Un capitolo del rapporto, le 'Prove con Particelle
Fluorescenti', rivela come tra il 1955 e il 1963 gli aerei
volarono dal nord-est dell'Inghilterra alla punta Cornwall
lungo le coste meridionali ed occidentali, lasciando
cadere enormi quantità di solfuro di zinco cadmio sulla
popolazione. La sostanza chimica andava alla deriva per
chilometri verso l'interno, e la sua fluorescenza
permetteva il monitoraggio della sua dispersione. In altre
prove che usavano il solfuro di zinco cadmio, un
generatore è stato rimorchiato lungo una strada vicino a
Frome nel Somerset, dove la sostanza chimica è stata
vomitata per un'ora. Mentre il governo ha insistito che il
prodotto chimico è sicuro, il cadmio è riconosciuto come
causa di cancro al polmone e durante la seconda guerra
mondiale è stato considerato dagli alleati come un'arma
chimica..."
Il rapporto prosegue rivelando altri esperimenti; cosa avrebbero da
rispondere a questo articolo quelli che dicono che tanto "non
faranno mai esperimenti rilasciando sostanze tossiche
nell'atmosfera perchè si intossicherebbero anche grandi
personaggi, politici, militari e i loro stessi familiari"? Il 20
febbraio di quest'anno c'è stato un meeting sulla Geoingegneria
all'American Association for the Advancement of Science
(AAAS), a San Diego; tra i relatori c'erano alcuni tra gli scienziati
di punta di questa tecnologia:
Sommario
Ci sono diverse strategie, come l'iniezione nella
stratosfera di particelle riflettenti la luce, che potrebbero
essere utilizzate per modificare il sistema atmosfera-
oceano della Terra nel tentativo di rallentare o invertire il
riscaldamento globale. Tutte queste strategie di "
geoingegneria" comportano grandi incertezze e rischi
significativi. E' possibile che esse non possano funzionare
come previsto, imponendo ampie conseguenze
indesiderate sul sistema climatico. Mentre compensano il
riscaldamento, la maggior parte di queste strategie
rischiano di avere impatti non controllati, come
cambiamenti nella composizione di ecosistemi terrestri.
Eppure, nonostante le incertezze e le molto negative
potenziali conseguenze, la geoingegneria potrebbe essere
necessaria al fine di evitare o invertire alcuni drammatici
cambiamenti del sistema climatico, come l'innalzamento
del mare di molti metri, che potrebbero comportare un
disastro per centinaia di milioni di persone.
A differenza del controllo delle emissioni di gas a effetto
serra, che devono essere intraprese da tutte le principali
nazioni emettitrici per essere efficaci, e questo è probabile
che sia costoso, la geoingegneria potrebbe essere
intrapresa rapidamente e unilateralmente da una singola
parte, e a relativamete basso costo.
La Geoingegneria unilaterale, comunque, è altamente
probabile che imponga costi agli altri paesi e faccia
correre rischi all'intero sistema climatico del pianeta.
Questo workshop si concentrerà sulla questione delle
stategie di costrizione e formazione della geoingegneria.
Noi esploreremo strategie legali formali così come sforzi
informali col fine di creare norme che possano
disciplinare test e implementazioni di sistemi di
geoingegneria e i loro possibili effetti indisiderati. Noi
proveremo a vedere se è possibile limitare l'uso della
geoingegneria a circostanze di azione collettiva attraverso
la comunità internazionale per fronteggiare la vere
emergenze a livello mondiale e quello che potrebbe
succedere a proposito delle controversie su quando il
grilletto dell'emergenza dovrebbe essere premuto.
Background
La circolazione dell'atmosfera terrestre e degli oceani, e
la maggior parte della vita sulla terra, è alimentata
dall'energia del sole. Questa energia arriva in gran parte
sotto forma di luce visibile. Circa il 30% dell'energia è
immediatamete riflessa nello spazio. Questa frazione
riflessa è chiamata " albedo planetaria".
Il restante 70% dell'energia è assorbita dalle nuvole, dalla
terra e dagli oceani. Mentre questi corpi si riscaldano,
essi irradiano l'energia assorbita sotto forma di raggi
infrarossi. Ciò ne causa l'assorbimento da parte del
vapore acqueo, dell'anidride carbonica (CO2) e di altre
tracce di gas, che si verifica naturalmente nell'atmosfera.
Di conseguenza la terra si riscalda fino a raggiungere
una temperatura alla quale abbastanza energia termica è
irradiata nella parte superiore dell'atmosfera, portando il
flusso di energia verso l'esterno in bilanciamento con la
radioazione solare che viene assorbita.
Come risultato di questo naturale " effetto serra", la
temperatura media della terra è di circa 33°C (circa
60°F) più calda di quella che sarebbe se queste tracce di
gas non esistessero nell'atmosfera. Questa situazione è
mostrata in figura 1.
Figura 1
Figura 2
C'è una chiara evidenza, derivante da molte eruzioni
vulcaniche del passato, che questo meccanismo può
raffreddare il pianeta. per esempio l'eruzione del Monte
Pinatubo nelle Filippine nel 1991 (figura 3) ha prodotto
un raffreddamento su vasta scala di 0,5°C (il
raffreddamento probabilmente sarebbe stato più vicino a
0,6 ° C, se non ci fosse stato allo stesso tempo un evento
come El Niño).
Il cambio dell'albedo è stato causato da una grande
quantità di anidride solforosa iniettata nella stratosfera,
che è stata trasformata in piccole particelle che hanno
portato alla creazione delle più alte nubi a cirri. Le
variazioni di temperatura hanno iniziato a verificarsi nel
giro di poco tempo dopo l'eruzione.
Figura 3
Nelle applicazioni della geoingegneria, varie tecnologie
possono essere usate per rilasciare particolato nella
stratosfera, come cannoni navali, razzi, mongolfiere o
dirigibili, o una flotta di aeromobili che volano ad alta
quota. Potenziali tipi di particelle da iniettare includono
biossido di zolfo, polveri di ossido di alluminio, o
adirittura un aerosol progettato per essere auto-levitante
che possa essere ingegnierizzato per migrare in
particolari regioni (es. sopra l'artico) o elevarsi al di
sopra della stratosfera (in modo da non interferire con la
chimica della stratosfera). A causa della relativa stabilità
orizzontale della stratosfera rispetto alla troposfera, il
tempo di permanenza del particolato iniettato è
approsimativamente 1-2 anni. Di conseguenza, questo tipo
di sistema richiede solo rifornimenti annuali o biennali.
Un report del 1992 del National Research Council è stato
il primo a stimare sistematicamente il costo potenziale di
un programma di modificazione dell'albedo stratosferica.
Le loro stime erano basate su un sistema standard di
pistole navali che distribuiscono polvere di ossido di
alluminio commerciale al fine di frenare l'effetto del
riscaldamento da un raddoppiamento della CO2. Il costo
annuale attualizzato per un progetto di 40 anni era
stimato di cento miliardi di dollari. Più recenti analisi
hanno suggerito che sistemi ben progettati possono
ridurre questo costo a poche centinaia di milioni di
dollari per anno - che chiaramente possono stare bene
dentro il budget di quasi tutte le nazioni, un costo molto
minore di quello di un programma che riduca
drammaticamente le emissioni della CO2. Infatti, una
manciata di uomini potrebbero creare la dotazione
necessaria per generare una rendita annuale di
operatività con tale programma.
Recentemente David Keith ( D. Keith, " Photophoretic
levitation of aerosols for geoengineering," Geophysical
Research Abstracts, 10, EGU2008-A-11400, 2008.) ha
suggerito che potrebbe essere possibile creare
microscopiche particelle composite che dovrebbero auto-
orientarsi e auto-levitare sotto le combinata influenza
della radiazione solare, di differenti forze derivanti da
collisioni molecolari, e del campo elettrico e magetico
terrestre. Keith nota che " la levitazione fotoforetica può
portare il particolato sopra la stratosfera riducendo la
sua capacità di interferire con la chimica dell'ozono..
[cosi] il particolato levitante può avere un lungo tempo di
vita, riducendo la necessità di continuo rifornimento di
aerosol...[e] potrebbe essere ingegnierizzato per migrare
verso i poli consentendo così una modifica dell'albedo su
misura al fine di ridurre il riscaldamento polare così da
ridurre il rischio di deglaciazione rapida e un
conseguente innalzamento del livello del mare."
Modifica della copertura nuvolosa
Interventi spaziali
Trattati
La risposta standard ad una sfida internazionale di
regolamentazione è un trattato. In questo caso i trattati
potrebbero avere un loro ruolo, anche se molti delle leggi
internazionali canoniche sull'ambiente non sarebbero
direttamente interessate. Il problema standard nel diritto
internazionale è l'azione collettiva - facendo in modo che
molte parti, spesso con interessi divergenti, siano
daccordo per uno sforzo comune che di solito coinvolge lo
spendere più risorse di quelle che ciascuno ha dedicato
individualmente. In contrasto, il problema in questo caso
sono le restrizioni. Come Tom Schelling notò una decade
fà, la geoingegneria mette in primo piano le politiche
degli sforzi per i regolamenti internazionali sul
cambiamento del clima. Per alcuni aspetti, la
geoingegneria rende più facile l'azione internazionale,
perchè devono partecipare molte meno nazioni - le sole
nazioni il cui comportamento deve essere influenzato sono
quelle che hanno la capacità di geoingegnerizzare. Per
altri versi, però, il problema della cooperazione è
diabolicamente difficile, perché una decisione di qualsiasi
paese di invertire la tendenza potrebbe essere un
fallimento per tutti.
Il diritto ambientale internazionale include alcuni regimi
di restrizioni, come il London Dumping Convention del
1972, il quale proibisce alcuni tipi di scarichi oceanici. E'
difficile valutare l'efficacia del LDC, ma chiaramente in
alcune zone ha avuto un cero effetto. La disposizione delle
scorie nucleari sui fondali marini è stata presa sul serio
nel 1970; dopo che l'indagine LDC su questa opzione è
stata quasi interamente fermata. (Questo caso sottolinea
anche la necessità di cautela nell'impostazione di tabù.
Uno scarico di alcuni nell'oceano rifiuti ben progettato
potrebbe veramente essere più sicuro rispetto agli attuali
sistemi di terra.) L'LDC rivela anche un massimo di
diritto internazionale, il quale è quello scomodo
ordinamento che è spesso cambiato. Di fronte alla
possibilità che il sequestro di CO2 in profondità sotto il
fondo marino possa essere illegale sotto l'LDC, i paesi
negli ultimi anni hanno cambiato le regole solo per essere
sicuri che questi sistemi potessero seguitare a buon ritmo.
E il primo sub sistema di sequestro marino - lo Sleipner
project Norvegese - è andato avanti nonostante le vecchie
regole scomode.
C'è un trattato che si concentra plausibilmente proprio sul
problema della geoingegneria - la Convenzione sulla
Modificazione Ambientale (Enmod) degli anni '70. Tale
accordo era sorto in un'epoca in cui le forze armate
stavano cercando di modificare il tempo come strumento
di guerra. Il trattato proibiva tali usi ostili e proponeva il
reinvio a titolo di sanzione al Consiglio di Sicurezza delle
Nazioni Unite. Non è mai stato collaudato , probabilmente
perchè il trattato è debole e principalmente perchè le
strategie di modificazione climatica non hanno mai
funzionato bene. I militari persero interesse; il trattato ha
fatto la polvere.
Ci possono essere utili lezioni da trarre dagli altri regimi
di restrizione, come le proibizioni contro lo sviluppo e
l'uso di armi chimiche e biologiche. Per quanto questi
regimi abbiano funzionato, essi hanno sviluppato una
combinazione di controlli sull'esportazione e delle norme.
Nel caso della geoingegneria, i controlli sull'esportazione
è probabilmente inverosimile che abbiano molto impatto
finchè le tecnologie siano ampiamente disponibili.
Potrebbe essere possibile rallentare la geoingegneria
restringendo l'accesso alla tecnologia dei razzi e dei
velivoli stratosferici in grado di sollevare carico pesante,
ma ci sono così tanti diversi percorsi disponibili per la
Geoingegneria che sembra difficile contenere la
tecnologia.
Riconoscimenti
For those who would like to learn a little more about this
topic, we would be happy to provide you with copies of
any of the following:
1. D. Keith, " Geoengineering the Climate:
History and prospect," Annu. Rev. Energy
Environ., 25, 245-284, 2000.
2. P. J. Crutzen, " Albedo Enhancement By
Stratospheric Sulfur Injections: A contribution to
resolve a policy dilemma?" Climatic Change, 77,
211-219, 2006.
3. National Academy of Sciences, Policy
Implications of Greenhouse Warming:
Mitigation, adaptation, and the science base,
National Academy Press. See
Chapter 28 and Appendix Q, 1992.
4. E. Teller, L. Wood and R. Hyde, "Global
Warming and Ice Ages: Prospects for
physics based modulation of global change,"
Lawrence Livermore National
Laboratory, Report UCRL-JC-128715, 18pp.,
August 15, 1997.
5. H. D. Matthews and K. Caldeira, "Transient
Climate-carbon Simulations of
Planetary Geoengineering," PNAS, 104, 9949-
9954, 2007.
6. Orr et al., " Anthropogenic Ocean Acidification
Over the Twenty-first Century and
Its Impact of Calcifying Organisms," Nature, 437,
681-686.
7. T. Schelling, " The Economic Diplomacy of
Geoengineering," Climatic Change,
33, 303-307,1996.
8. D.G. Victor, " On the Regulation of
Geoengineering," Oxford Review of Economic
Policy, in press.
9. S. Barrett, “The Incredible Economics of
Geoengineering,” Environmental
Resource and Economics, 39, 45-54, 2007.
10. D. Bodansky, “May we engineer the
climate?,” Climatic Change, 33, 309-
321,1996.
11. J. R. Fleming, “The pathological history of
weather and climate modification:
Three cycles of promise and hype,” Historical
Studies in the Physical and
Biological Sciences, 37, 3-25, 2007.
12. American Association for the Advancement of
Science, “Should We Study
Geoengineering? A Science Magazine Panel
Discussion,” Science Online,
Si veda anche:
http://truthmediaproductions.blogspot.com
http://www.geoengineeringwatch.org/
http://www.californiaskywatch.com
Geoingegneria: Non sanno quello che fanno
I pirati del clima:Nuove proteste contro la geoingegneria
Secret “Geo-Engineering” Projects Threaten Unknown
Environmental Dangers
CHEMICALS, PHOTOSYNTHESIS & SOLAR POWER
CONNECTION
Object 11
R.K. Pachauri
Chairman
Intergovernmental Panel on Climate Change
IPCC Secretariat
c/o WMO · 7 bis, Avenue de la Paix · C.P: 2300 · CH-1211 Geneva 2 · Switzerland
telephone +41 22 730 8208 / 54 / 84 · fax +41 22 730 8025 / 13 · email IPCC-Sec@wmo.int · www.ipcc.ch
http://news.bbc.co.uk/2/hi/science/nature/8309629.stm
http://www.metoffice.gov.uk/climatechange/policymakers/policy/informing-mitigation.pdf
Ai link che trovate sopra la BBC e il MET OFFICE dichiarano che le contrail (?) di un aereo
militare che vola in una traiettoria circolare hanno creato una nube a forma di
cirro
Il titolo che ha dato la BBC alla notizia è il politicamente corretto How aircraft
contrails form cloud
Sotto la traduzione del testo originale ad opera di nwo-truthresearch
Immagini satellitari all'infrarosso che mostrano l'evoluzione di cirri da scie di condensa (?) sopra
il Mare del Nord. (NOAA (US National Oceanic and Atmospheric Administration), NASA (National
Aeronautics and Space Administration) and EUMETSAT (European Organisation for the
Exploitation of Meteorological Satellites)).
Questa serie di immagini satellitari analizzata dal Met Office Britannico
rivela come le scie di condensa derivanti da aerei possono trasformarsi in
nuvole
Lo strano lineamento simile ad una spira sulla destra dell'immagine è una
scia di condensa lasciata da un aereo militare che vola in una traiettoria
circolare
Il Dottor Jim Haywood e i suoi colleghi del Met Office e delle Università di
Leeds e Reading studiano le contrail, che sono state soffiate verso sud dai
venti prevalenti e trasformate in nuvole a cirro "indotte da contrail"
Gli scienziati comparano due modelli di previsione del tempo, uno che
include le nuvole indotte dalle scie di condensa e un'altro no. Le loro
comparazioni mostrano che le nuvole possono avere un effetto netto di
riscaldamento sul pianeta
Le domande sono:
Questo aereo militare era li per caso e il suo pilota un pò
ubriaco o il Dottor Jim Haywood stava svolgendo un
esperimento insieme ai militari?
Queste scie sono contrails o chemtrails?
P.S.
L'articollo di nwo-truthresearch How aircraft contrails (or chemtrails ?) form cloud è stato
recentemente ripreso da Corrado Penna in un suo interessante articolo Simone Angioni
doppiamente smentito
Quello che il nostro articolo poneva erano due semplici domande.
Quell'aereo era li per caso o il Dottor Jim Haywood stava svolgendo un esperimento insieme ai
militari?
Queste scie sono contrails o chemtrails?
E inoltre riportava il dato che esistono scie circolari nel cielo dovute ad "evoluzioni" di aerei
militari.
Per corretteza di informazione, e per fare in modo che le persone si creino una prorpia opinione, è
d'obbligo citare anche la parte più interessante della risposta del Dottor Simone Angioni all'articolo
di Corrado Penna, nel suo blog, dove dice che:
"La seconda sono delle immagini satellitari che mostrano scie di condensa circolari in
riferimento ad uno studio del Dott. Haywood (questa volta il titolo è stato messo, che
strano). In effetti è difficile da smentire questo lavoro e infatti non parla di chemtrails,
ma di contrails.
Tra i vari lavori di Haywood si trova questo dove, guarda un po', a pagina 20 si
trovano anche le analisi del contenuto delle scie di condensazione, cosa che avevo già
riportato anche su questo blog.
Perchè dovrei smentire qualcuno che mi da ragione? Penso che lo sappia solo Penna."
Per quanto riguarda le evoluzioni del'aereo militare alcuni hanno fatto notare che possono esserci
diversi motivi per cui un aereo militare possa fare quelle spirali in cielo.
Lo stesso Dottor Angioni in Le misteriose scie a "U" dice:
"e io giustamente rispondo che non ho mai visto una cosa del genere e infatti non la si
vede nemmeno nel video. Insomma ci sono voluti due anni per raccogliere foto di aerei
che seguono rotte curve e ancora nessuno aereo che fa avanti e indietro come aveva
chiesto l'intervistatrice.
Il video vorrebbe far credere che se un aereo fa una curva allora rilascia scie
chimiche. A parte la logica sfuggente secondo la quale se uno curva allora è
parte di un complotto mondiale per avvelenare la razza umana, bisogna
precisare che è da oltre un anno che la spiegazione di questo comportamento è
presente sulle FAQ del Cicap:
"Se le scie chimiche sono delle polveri di vari composti, non si spiega come mai
dovrebbero avere particolari comportamenti rispetto all'acqua contenuta nelle contrail.
La spiegazione per parte di questi fenomeni è che il vento in quota può essere molto
disomogeneo, e spostare tratti di scia in modo differente.
Chiarito questo capita spesso che aerei facciano curve per poter raggiungere la propria
destinazione formando una scia curva. Non c'è nessun motivo per il quale un aereo
dovrebbe andare sempre dritto senza mai curvare. Esistono anche voli compiuti per
scopi particolari (telerilevamento, addestramento, aerofotografia) che prevedono rotte
ad andirivieni con frequenti curve o variazioni di direzione, ma questo non prova in
alcun modo che la scia da loro lasciata non sia di condensa. Le scie di condensazione
seguono la rotta dell'aereo, non c'è alcun motivo che dovrebbe spingere a pensare che
una scia di condensazione non dovrebbe avere la medesima forma della rotta eseguita
dal velivolo."
Tutto ciò spiegherebbe anche un eventuale aereo che fa una serie continua di curve, ma
quello che si vede nel video ha una spiegazione molto più semplice: si tratta
probabilmente di "holding pattern" ovvero circuiti d'attesa nei quali vengono inseriti gli
aerei per ritardarne l'atterraggio una volta partiti."
Sicuramente il caso della BBC si situa tra i voli "compiuti per scopi particolari".
E' interessante citare anche una seconda aggiunta di Corrado al suo post:
Che la lettura di questa notizia non tragga in inganno, gli aerei militari volano a quote
intorno comprese tra i 5 ed i 6 km di altezza, ove non è possibile la formazione di scie
di condensa. Di conseguenza non è possibile attribuire a voli militari nessuna "normale
scia di condensa", ma solo delle anomale scie chimiche. Per questa ragione è
impossibile attribuire le anomale scie ricurve o i voli in formazioni (come nel video
precedente) a velivoli militari che compiono particolari manovre.
La conferma di ciò potete trovarla anche nelle parole del meteorologo tedesco Gunther
Tiersch, pronunicate il 14 gennaio 2009 alla televisione tedesca ufficiale pubblica
Z.D.F. (Zweites Deutsches Fernsehen - seconda rete televisiva germanica).
"… Poi abbiamo ancora qualcosa che non possiamo identificare come pioggia o neve.
Qui nell’Ovest queste linee serpeggianti sono state generate probabilmente di
pomeriggio sopra il mare del Nord da alcuni aerei, aerei militari e all’incirca a 5-6
km. di altitudine. Non hanno così nulla a che fare col tempo…" .
Object 14
Per quanto riguarda l'aereo militare che seguiva il pattern circolare possiamo confermare che si
tratta di un AWACS, come da alcuni suggerito, come riporta anche il Telegraph:
L'analisi del Met Officie si è basata su osservazioni di un singolo aereo mlitare AWACS
che volteggiava in circolo sopra il Mare del Nord in una giornata di sole all'inizio di
quest'anno.
I ricercatori si aspettavano che i forti venti disperdessero le sue scie, ma invece sono si
è visto che attiravano più nubi che hanno continuato a crescere mentre queste erano
soffiate verso sud, fino a quando non hanno formato una coltre nebbiosa di alto livello
di nuvole a cirro attraverso il sud-est dell'Inghilterra.
Jim Haywood, responsabile della ricerca sugli aerosol del Met Office, che ha condotto
lo studio, ha detto al giornale: "Al suo culmine le nuvole a cirro risultanti hanno
coperto una superficie di oltre 20.000 miglia quadrate".
Ha aggiunto: "tali nubi sono normalmente di breve durata, ma, a seconda delle
condizioni atmosferiche, possono durare a lungo."
Si pensa che le basse temperature ad alta quota possano far si che i cristalli di ghiaccio
nel vapore agiscano come 'nuclei' per la condensazione di più acqua, con la
conseguenza di avere più nubi.
Haywood ha detto che le nuvole a cirro indotte dall'aviazione hanno sia un effetto di
raffreddamento, a causa della luce solare riflessa verso lo spazio,che un effetto di
riscaldamento, a causa del calore intrappolato.
"Gli studi dimostrano che, complessivamente, l'effetto di riscaldamento è più forte
cosicchè le nuvole indotte dall'aviazione stanno contribuendo a riscaldare il pianeta",
ha detto.
Il Dottor Simone Angioni dice: "Tra i vari lavori di Haywood si trova questo dove, guarda un po', a
pagina 20 si trovano anche le analisi del contenuto delle scie di condensazione". A nostro avviso la
posizione "ufficiale" di Haywood era già evidente nell'articolo originale della BBC dal titolo
esplicito How aircraft contrails form cloud da noi riportata. Angioni ha semplicemente arricchito
l'informazione.
Noi ci limitiamo solo a porre dei quesiti:
Le "normali" scie di un singolo aereo AWACS sono davvero in grado di formare delle "nuvole a
cirro risultanti (che,ndr) hanno coperto una superficie di oltre 20.000 miglia quadrate" ?
Al fine di formare nubi con ampiezza di "oltre 20.000 miglia quadrate" è stato disseminato dello
ioduro d'argento o altre sostanze con proprietà simili che agiscono come nuclei di condensazione?
Stanno i ricercatori compiendo delle ricerche insieme ai militari?
Queste ricerche sono utili? Possono avere degli effetti collaterali?
Si stanno disperdendo composti dannosi in atmosfera a scopo di ricerca?
Non è consentito porci tali domande? Il porsi tale domande ci qualifica "automaticamente" come
pazzi "complottisti" ?
E' un dato di fatto acquisito, inconfutabile, che in passato la stessa Gran Bretagna è stata esposta a
batteri irrorati in processi segreti. Come riporta un articolo di Antony Barnett del 21 Aprile 2002 sul
sito guardian.co.uk :
"The Ministry of Defence turned large parts of the country into a giant laboratory to
conduct a series of secret germ warfare tests on the public.
A government report just released provides for the first time a comprehensive official
history of Britain's biological weapons trials between 1940 and 1979.
Many of these tests involved releasing potentially dangerous chemicals and micro-
organisms over vast swaths of the population without the public being told.
While details of some secret trials have emerged in recent years, the 60-page report
reveals new information about more than 100 covert experiments.
The report reveals that military personnel were briefed to tell any 'inquisitive inquirer'
the trials were part of research projects into weather and air pollution.
The tests, carried out by government scientists at Porton Down, were designed to help
the MoD assess Britain's vulnerability if the Russians were to have released clouds of
deadly germs over the country.
In most cases, the trials did not use biological weapons but alternatives which scientists
believed would mimic germ warfare and which the MoD claimed were harmless. But
families in certain areas of the country who have children with birth defects are
demanding a public inquiry.
One chapter of the report, 'The Fluorescent Particle Trials', reveals how between 1955
and 1963 planes flew from north-east England to the tip of Cornwall along the south
and west coasts, dropping huge amounts of zinc cadmium sulphide on the population.
The chemical drifted miles inland, its fluorescence allowing the spread to be monitored.
In another trial using zinc cadmium sulphide, a generator was towed along a road near
Frome in Somerset where it spewed the chemical for an hour.
While the Government has insisted the chemical is safe, cadmium is recognised as a
cause of lung cancer and during the Second World War was considered by the Allies as
a chemical weapon.
In another chapter, 'Large Area Coverage Trials', the MoD describes how between 1961
and 1968 more than a million people along the south coast of England, from Torquay to
the New Forest, were exposed to bacteria including e.coli and bacillus globigii , which
mimics anthrax. These releases came from a military ship, the Icewhale, anchored off
the Dorset coast, which sprayed the micro-organisms in a five to 10-mile radius.
The report also reveals details of the DICE trials in south Dorset between 1971 and
1975. These involved US and UK military scientists spraying into the air massive
quantities of serratia marcescens bacteria, with an anthrax simulant and phenol.
Similar bacteria were released in 'The Sabotage Trials' between 1952 and 1964. These
were tests to determine the vulnerability of large government buildings and public
transport to attack. In 1956 bacteria were released on the London Underground at
lunchtime along the Northern Line between Colliers Wood and Tooting Broadway. The
results show that the organism dispersed about 10 miles. Similar tests were conducted
in tunnels running under government buildings in Whitehall.
Experiments conducted between 1964 and 1973 involved attaching germs to the threads
of spiders' webs in boxes to test how the germs would survive in different environments.
These tests were carried out in a dozen locations across the country, including London's
West End, Southampton and Swindon. The report also gives details of more than a
dozen smaller field trials between 1968 and 1977.
In recent years, the MoD has commissioned two scientists to review the safety of these
tests. Both reported that there was no risk to public health, although one suggested the
elderly or people suffering from breathing illnesses may have been seriously harmed if
they inhaled sufficient quantities of micro-organisms.
However, some families in areas which bore the brunt of the secret tests are convinced
the experiments have led to their children suffering birth defects, physical handicaps
and learning difficulties.
David Orman, an army officer from Bournemouth, is demanding a public inquiry. His
wife, Janette, was born in East Lulworth in Dorset, close to where many of the trials
took place. She had a miscarriage, then gave birth to a son with cerebral palsy.
Janette's three sisters, also born in the village while the tests were being carried out,
have also given birth to children with unexplained problems, as have a number of their
neighbours.
The local health authority has denied there is a cluster, but Orman believes otherwise.
He said: 'I am convinced something terrible has happened. The village was a close-knit
community and to have so many birth defects over such a short space of time has to be
more than coincidence.'
Successive governments have tried to keep details of the germ warfare tests secret.
While reports of a number of the trials have emerged over the years through the Public
Records Office, this latest MoD document - which was released to Liberal Democrat
MP Norman Baker - gives the fullest official version of the biological warfare trials yet.
Baker said: 'I welcome the fact that the Government has finally released this
information, but question why it has taken so long. It is unacceptable that the public
were treated as guinea pigs without their knowledge, and I want to be sure that the
Ministry of Defence's claims that these chemicals and bacteria used were safe is true.'
The MoD report traces the history of the UK's research into germ warfare since the
Second World War when Porton Down produced five million cattle cakes filled with
deadly anthrax spores which would have been dropped in Germany to kill their
livestock. It also gives details of the infamous anthrax experiments on Gruinard on the
Scottish coast which left the island so contaminated it could not be inhabited until the
late 1980s.
The report also confirms the use of anthrax and other deadly germs on tests aboard
ships in the Caribbean and off the Scottish coast during the 1950s. The document
states: 'Tacit approval for simulant trials where the public might be exposed was
strongly influenced by defence security considerations aimed obviously at restricting
public knowledge. An important corollary to this was the need to avoid public alarm
and disquiet about the vulnerability of the civil population to BW [biological warfare]
attack.'
Sue Ellison, spokeswoman for Porton Down, said: 'Independent reports by eminent
scientists have shown there was no danger to public health from these releases which
were carried out to protect the public.
'The results from these trials_ will save lives, should the country or our forces face an
attack by chemical and biological weapons.'
Asked whether such tests are still being carried out, she said: 'It is not our policy to
discuss ongoing research.'
antony.barnett@observer.co.uk"
E' inoltre noto l'interesse di Haywood e soci verso la bufala colossale della fine del mondo a causa
del global warming, una teoria che diffonde allarmismo e catastrofismo tra la popolazione ed è
propagandata in tutti i mass media da cosiddetti "scienziati" e "divulgatori" come certezza
scientifica assoluta ed acquisita:
"L'allarmismo [sul global warming] ha la sua giustificazione nel fatto che è qualcosa
che genera fondi"
Award-winning Paleontologist Dr. Eduardo Tonni, of the Committee for Scientific
Research in Buenos Aires and head of the Paleontology Department at the University
of La Plata.
Anche Haywood, come altri, ipotizza la geoingegneria come possibile soluzione alla bufala
colossale della catastrofe globale dovuta al global warming. Lui ed i suoi colleghi usano dei modelli
"teorici" per predirre i risultati di "teoriche" sperimentazioni di operazioni di semina di nuvole su
larga scala:
a questo riguardo si veda ad esempio Climate impacts of geoengineering marine stratocumulus
clouds, di Andy Jones del Met Office Hadley Centre, Exeter, UK - Jim Haywood del Met Office
Hadley Centre, Exeter, UK - Olivier Boucher Met Office Hadley Centre, Exeter, UK:
Sono state recentemente proposte possibili soluzioni teoriche al problema del global
warming. Qui noi presentiamo uno studio idealizzato della risposta climatica ad una
deliberata semina su larga scala di nuvole a stratocumulo che rivestono il Pacifico del
Nord, il Pacifico del Sud ed il Sud Atlantico, con la conseguenza di indurre un
raffreddamento a causa degli effetti indiretti degli aerosol.
Sono stati usati modelli del Met Office Hadley Centre in versioni solo atmosfera,
atmosfera/mixata ad oceano, e atmosfera completamente accoppiata all'oceano, al fine
di investigare la radiazione, l'efficacia climatica, e le risposte regionali delle
temperature, delle precipitazioni, e della produttività primaria netta di questa
Geoingegneria. Le simulazioni delle radiazioni indicano che, per la nostra
parametrizzazione degli effetti indiretti degli aerosol, fino al 35% della radiazione
dovuti agli attuali livelli di gas serra possono essere compensati dalla modificazione
degli stratocumuli.[...]Modelli di simulazione transitoriamente accoppiati suggeriscono
che la geoigegneria di tutte è tre le aree di stratocumuli ritarda il global warming
simulato di 25 anni. Queste simulazioni indicano anche che, mentre alcune aree
esperiscono incrementi di precipitazione e produttività netta primaria, brusche
diminuzioni sono state simulate in Sud America, con particolare impatto di detrimento
della foresta amazzonica. Questi risultati mostrano che, mentre alcune aree traggono
beneficio dalla geoingegneria, ci sono aree significative dove la risposta potrebbe
essere molto dannosa, con implicazioni per l'applicabilità pratica di tale regime
Si veda anche questo lavoro dove Haywood studia seriamente l'ipotesi di una gassazione planetaria
con SO2 come misura efficace a ridurre il global warming: Geoengineering by stratospheric SO2
injection: results from the Met Office HadGEM2 climate model and comparison with the Goddard
Institute for Space Studies ModelE di A. Jones, J. Haywood, O. Boucher, B. Kravitz, and
A. Robock
"Abstract. We examine the response of the Met Office Hadley Centre's HadGEM2-AO
climate model to simulated geoengineering by continuous injection of SO2 into the
lower stratosphere, and compare the results with those from the Goddard Institute for
Space Studies ModelE. The HadGEM2 simulations suggest that the SO2 injection rate
considered here (5 Tg[SO2] yr−1) could defer the amount of global warming predicted
under the Intergovernmental Panel on Climate Change's A1B scenario by
approximately 30–35 years, although both models indicate rapid warming if
geoengineering is not sustained. We find a broadly similar geographic distribution of
the response to geoengineering in both models in terms of near-surface air temperature
and mean June–August precipitation. The simulations also suggest that significant
changes in regional climate would be experienced even if geoengineering was
successful in maintaining global-mean temperature near current values."
Ricordiamo Il potente think tank Council on Foreign Relation, che in un suo rapporto dal titolo
Unilateral Geoengineering, del maggio 2008, affermava che "nonostante le incertezze e le molto
negative potenziali conseguenze, la geoingegneria potrebbe essere necessaria al fine di evitare o
invertire alcuni drammatici cambiamenti del sistema climatico, come l'innalzamento del mare di
molti metri, che potrebbero comportare un disastro per centinaia di milioni di persone."
Di questo puramente ipotetico disastro mondiale del global warming, in stile bufala 2012, noi siamo
assolutamente skepticals.
Visto che per Lovelock gli esseri umani sono solo dei "litigiosi
animali tribali sempre pervasi da sogni di conquista", il fatto
che ne possano morire miliardi al fine di "essere liberi di vivere in
molti modi diversi senza dannegiare Gaia", penso che non debba
dispiacere più di tanto al nostro "grande scienziato". Questa si che
è vera scienza "non allarmista", "saggia" e "illuminata"!
Non possiamo non chiederci se la morte di miliardi di "litigiosi
animali tribali", auspicata dal nostro "grande scienziato"
Lovelock, sia possibile solo ed esclusivamente ad opera della CO2
killer o se per caso la diffusione di "un aerosol di minuscole
goccioline...facendo volare alla quota appropriata aerei
predisposti", come egli stesso vorrebbe, possa dare qualche
piccolo aiutino..a far trapassare un pò di anime che non ne
vogliono sapere di morire per via della sola CO2...e forse lo sta
già dando.
Cosiderando che Lovelock ha ormai novant'anni, alcuni
potrebbero pensare che le sue teorie siano le ultime farneticazioni
di un'uomo in preda alla demenza senile, ma guardandoci un pò
intorno si scopre che le previsioni catastrofiche abbinate alla
"soluzione" della geoingegneria sono un'opzione tenuta molto in
considerazione da certi think tank al fine di contrastare la bufala
dell'effetto serra e arrivare al Nuovo Ordine Mondiale. Ad
esempio nella rivista Affari Internazionali, organo del think tank
italiano Istituto Affari Internazionali, c'è un articolo del
18/09/2009 a firma di Filippo Chiesa e dal titolo Uno scudo di
emergenza contro il riscaldamento climatico.
Conclusioni
Come i Controllori del mondo de 'Il mondo nuovo' di Aldous
Huxley, la Codex Alimentarius Commission non vuole cambiare.
Dalla sua prospettiva, il cambiamento, sotto forma di un nuovo
sistema sanitario globale basato sulle scoperte scientifiche nelle
aree della ricerca sulle vitamine e della Medicina cellulare, è una
minaccia alla stabilità finanziaria dell'industria farmaceutica. Di
conseguenza, le straordinarie scoperte nelle terapie nutrizionali
vengono sempre più viste come sovversive e considerate un
nemico del 'business con la malattia'.
Tuttavia, le menzogne e gli inganni necessari per mantenere
questa situazione non saranno sostenibili nel lungo termine. Che al
Codex piaccia o meno, il cambiamento alla fine ci sarà e, in quel
momento, i consumatori chiederanno a gran voce che coloro che
hanno consapevolmente tentato di impedire loro l'accesso a
integratori vitaminici terapeutici e altre terapie naturali siano
chiamati a rispondere delle proprie azioni.
Nel frattempo, tuttavia, sebbene le patologie cardiovascolari, il
cancro, l'AIDS e altre malattie diffuse saranno sicuramente
pressoché sconosciute alle future generazioni, è nostra
responsabilità far sì che questo momento arrivi il prima possibile.
Il trattamento delle malattie con farmaci chimici sintetici
brevettati, quando sono già disponibili trattamenti naturali più
sicuri ed efficaci, sconfina nella follia e non dovrebbe più essere
tollerato in una società civile degna di questo nome. Prima il
'business con la malattia' verrà confinato nella discarica della
storia medica, che è il posto che merita, meglio sarà per tutto il
genere umano.
Per ulteriori informazioni sul Codex e sulla sua influenza su di voi
e la vostra salute, fate clic qui.
Per scaricare il verbale ufficiale di questa riunione del Codex, fate
clic qui.
Pubblicato da nwo-truthresearch a 01.08
13 agosto 2009
Fonte originale: Forging a “New World Order” Under a One
World Government
Traduzione ad opera di nwo-truthresearch.blogspot.com
Gli anni '90 hanno visto l'emergere di quello che è stato chiamato
il Nuovo Ordine Mondiale. Questo è un termine che era emerso
nei primi anni 90 per descrivere un mondo più unipolare, che
affrontava il crollo dell'Unione Sovietica e il ritrovato ruolo degli
Stati Uniti come la potenza unica e incontrastata a livello
mondiale. Il Nuovo Ordine Mondiale doveva rappresentare una
nuova fase dell'economia mondiale in cui l'autorità politica
mondiale riposava in un posto, e nel tempo, e quel posto doveva
essere negli Stati Uniti.
Quest'epoca ha visto la continua espansione e la formazione di
blocchi regionali, con la formazione dell'Unione europea, la firma
del North American Free Trade Agreement (NAFTA) e la
creazione del WTO. L'Organizzazione mondiale del commercio è
stata fondata ufficialmente nel 1995, come successore degli
accordi generali sulle tariffe doganali e sul commercio (GATT), i
quali erano stati costituiti nel 1944 alla Conferenza di Bretton-
Woods. L'OMC gestisce l'ordine commerciale liberale
internazionale.
Il superstato europeo
Nel tardi anni '80, "gli Stati Uniti rappresentavano il 73 per cento
del commercio estero del Messico," [12] e quando il NAFTA è
entrato in vigore nel 1994, "il mercato statunitense e canadese si è
aperto immediatamente all' 84 per cento delle esportazioni
messicane." [13] Il Messico divenne anche un membro della
World Trade Organization (WTO). La crisi del peso, che era
iniziata alla fine del 1994, con l'ascesa del presidente messicano
Zedillo, passò nel 1995, e gli Stati Uniti organizzarono un piano di
salvataggio valore di 52 miliardi dollari. [14] Il piano di
salvataggio non aiutò l'economia messicana, poichè esso fù
semplicemente incanalato nel restituire i prestiti alle banche, in
primo luogo alle banche americane, e la crisi "nel 1995 fu
dichiarata [dal FMI] finita non appena le banche e i finanziatori
internazionali iniziarono a ottenere i rimborsi; ma cinque anni
dopo la crisi, i lavoratori erano appena tornanti al punto in cui
erano in precedenza."[15]
Nel 2002, Robert Pastor, direttore del Center for North American
Studies presso l'Università Americana di Washington, DC, ha
preparato una relazione che ha presentato alla riunione della
Commissione Trilaterale di quello stesso anno. La relazione, A
North American Community: una modesta proposta per la
Commissione Trilaterale, era a favore di una continuazione della
politica di "integrazione profonda" in Nord America,
raccomandando, "un piano continentale per le infrastrutture e i
trasporti, un piano per armonizzare le politiche di
regolamentazione, una unione doganale, [e] una moneta
comune."[16] La relazione raccomandava la formazione di una
North American Community e Pastor scrisse che, "la maggioranza
del pubblico in tutti e tre i paesi è disposta ad entrare nel più
grande paese del Nord America." [17]
Nel 2003, prima che Paul Martin diventasse Primo Ministro del
Canada, il Consiglio Canadese di Chief Executives (CCCE), l'ex
BCNI, pubblicò sul suo sito web, un comunicato stampa in cui,
"invitavano Paul Martin a prendere l'iniziativa di forgiare una
nuova visione per il Nord America." Thomas d'Aquino, CEO del
Consiglio, "ha sollecitato che il signor Martin si batta per l'idea di
un vertice annuale dei leader di Canada, Messico e Stati Uniti al
fine di dare ad una economia comune, alle questioni sociali e alla
sicurezza, la priorità che meritano in un contesto continentale,
emisferico e globale." Tra i firmatari di questa dichiarazione ci
furono tutti i Vice Presidenti del CCCE, tra cui David Emerson,
che avrebbe continuato ad aderire al Gabinetto Martin [18].
La task force indipendente sul futuro del Nord America è stata poi
lanciata nel 2005, ed era composta da un'alleanza e da un progetto
congiunto tra il CCCE in Canada, il Council on Foreign Relations
(CFR) negli Stati Uniti, e il Mexican Council on Foreign Relations
nel Messico. Un comunicato stampa è stato emesso il 14 marzo
2005, in cui si è detto, "I presidenti e i vice-presidenti della task
force indipendente sul futuro del Nord America di oggi hanno
rilasciato una dichiarazione che chiede una Comunità
nordamericana economica e di sicurezza entro il 2010."[20]
Costruttivismo sociale
Regionalismo
Egli ha spiegato che gli imperi "sono stati una forza potente nel
cancellare le barriere naturali e demografiche creando connessioni
tra lontane parti del mondo," e in seguito, che, "L'Impero ha infine
ceduto alla stato-nazione", e che, "Il principale motore guida del
processo di espansione politica e di consolidamento è stata la
conquista. Il grande ha assorbito i piccoli, i forti i deboli. La
potenza Nazionale faceva il diritto internazionale. Così il mondo
era in uno stato di guerra più o meno costante". Talbott afferma
che" la sovranità nazionale, forse non era una grande idea, dopo
tutto."
Egli ha affermato che "è sempre più chiaro che le questioni più
difficili di fronte ai governi nazionali sono di natura
internazionale: vi è il riscaldamento globale, una crisi finanziaria
globale e una 'guerra globale al terrore'." Ha scritto che il modello
europeo potrebbe "diventare globale" e che un governo mondiale
"si potrebbe fare", e "La crisi finanziaria e il cambiamento
climatico stanno spingendo i governi nazionali verso soluzioni
globali, anche in paesi come la Cina e gli Stati Uniti che sono fieri
guardiani della sovranità nazionale". Citò un consigliere del
presidente francese Nicolas Sarkozy che disse, "la global
governance è solo un eufemismo per il governo mondiale", e che
il "nucleo della crisi finanziaria internazionale è che abbiamo dei
mercati finanziari mondiali e nessuna norma di diritto a livello
mondiale." Tuttavia, Rachman afferma che ogni spinta verso un
governo mondiale "sarà un doloroso, lento processo." Egli afferma
poi che il problema principale in questa spinta può essere spiegato
con un esempio da parte dell'Unione europea, che "ha subito una
serie di sconfitte umilianti nei referendum, quando i piani di
'unione sempre più stretta' sono stati sottoposti agli elettori. In
generale, l'Unione ha progredito più velocemente quando
un'ampia gamma di accordi è stata concordata da tecnocrati e
politici - e poi spinta senza il riferimento diretto agli elettori. La
Governance internazionale tende ad essere efficace, solo quando
è anti-democratica. [Corsivo aggiunto] "[66]
David Rockefeller scrisse nel suo libro, Memorie, che, "Per più di
un secolo gli estremisti ideologici, ai due lati dello spettro politico
hanno colto episodi ben pubblicizzati, come il mio incontro con
Castro, per attaccare la famiglia Rockefeller per l'influenza
eccessiva che essi sostengono esercititi sulle istituzioni Americane
politiche ed economiche. Alcuni credono persino che facciamo
parte di una congiura segreta che lavora contro gli interessi degli
Stati Uniti, caratterizzando la mia famiglia e me come
‘internazionalisti’ e che cospiriamo con altri in tutto il mondo per
costruire una struttura politica ed economica globale integrata – un
unico mondo, se volete. Se questa è l'accusa, mi dichiaro
colpevole e sono fiero di esserlo."(Il corsivo è mio) [73]
Nel mese di ottobre del 2008, Gordon Brown ha detto che "ci deve
essere una nuova Bretton Woods - con la costruzione di una nuova
architettura finanziaria internazionale per gli anni a venire." Ha
continuato a dire che "ora dobbiamo riformare il sistema
finanziario internazionale intorno ai principi concordati di
trasparenza, integrità, responsabilità, buona gestione interna e
cooperazione attraverso le frontiere." Un articolo del Telegraph ha
riferito che Gordon Brown vorrebbe "vedere il FMI riformato per
diventare una ' banca centrale globale' che monitorizzi da vicino
l'economia internazionale e il sistema finanziario."[88] In una op-
ed per il Washington Post, Gordon Brown ha scritto che la "nuova
Bretton Woods" dovrebbe basarsi sul concetto di "governance
globale". [89] Ci furono anche richiami per una "polizia
economica globale," magari nella forma della Banca dei
regolamenti internazionali (BRI). [90] Nel novembre del 2008, è
stato riferito che il barone David de Rothschild "condivide il punto
di vista della maggior parte delle persone che vi sia un nuovo
ordine mondiale. A suo parere, le banche ridurranno la leva
finanziaria e ci sarà una nuova forma di governance globale."[91]
Note
[1] Membership, Peter Sutherland. The Trilateral Commission:
October 2007: http://www.trilateral.org/membship/bios/ps.htm
[2] Daily Mail, EU Constitution - the main points. The Daily Mail:
June 19, 2004: http://www.dailymail.co.uk/news/article-
307249/EU-Constitution--main-points.html
[18] News and Information, Paul Martin Urged to Take the Lead
in Forging a New Vision for North American Cooperation. CCCE:
November 5, 2003: http://www.ceocouncil.ca/en/view/?
document_id=38&type_id=1
[25] Herbert Grubel, Fix the Loonie. The Financial Post: January
18, 2008:
http://www.nationalpost.com/opinion/story.html?id=245165
Herbert Grubel, The Case for the Amero. The Fraser Institute:
September 1, 1999:
http://www.fraserinstitute.org/Commerce.Web/publication_details.
aspx?pubID=2512
http://www.cdhowe.org/display.cfm?page=research-
fiscal&year=1999
http://www.theglobeandmail.com/servlet/story/LAC.20071123.RD
OLLAR23/TPStory/?query=%22Steven%2BChase%22b
[40] Get ready for the phoenix. The Economist: Vol. 306: January
9, 1988: pages 9-10
[41] ECB, The euro and the dollar - new imperatives for policy
co-ordination. Speeches and Interviews: September 18, 2000:
http://www.ecb.int/press/key/date/2000/html/sp000918.en.html
[42] Jeffrey E. Garten, Needed: A Fed for the World. The New
York Times: September 23, 1998:
http://www.nytimes.com/1998/09/23/opinion/needed-a-fed-for-
the-world.html
[49] BBC, South America nations found union. BBC News: May
23, 2008: http://news.bbc.co.uk/2/hi/americas/7417896.stm
[64] David Rothkopf, Superclass: The Global Power Elite and the
World They are Making. (Toronto: Penguin Books, 2008), pages
315-316
[81] Bill Virgin, et. al, The Insider: Dot-com boom just another of
'Greenspan's Bubbles'. Seattle PI: February 10, 2008:
http://seattlepi.nwsource.com/business/350766_theinsider11.html?
source=rss
[86] Larry Elliott, Brown calls for overhaul of UN, World Bank
and IMF. The Guardian: January 17, 2007:
http://www.guardian.co.uk/business/2007/jan/17/globalisation.inte
rnationalaidanddevelopment
[90] Gordon Rayner, Global financial crisis: does the world need a
new banking 'policeman'? The Telegraph: October 8, 2008:
http://www.telegraph.co.uk/finance/financetopics/financialcrisis/3
155563/Global-financial-crisis-does-the-world-need-a-new-
banking-policeman.html
Conclusione
Questa breve descrizione della storia dei fautori del mondialismo
risalente al Medioevo fino al XXI secolo dimostra che questa
tendenza è molto antica. Essa si basa su un’ avidità senza limiti e il
perseguimento di un ideale di controllo completo della ricchezza
globale. Questa tendenza ha solo acquistato slancio man mano che
il clero "mondialista, successore di Nimrod, è riuscito ad imporre
il suo pensiero per il nuovo ordine mondiale. Dopo la caduta del
muro di Berlino, gli eventi stanno accelerando, e la crisi anche. Il
decennio 2010 sarà decisivo per la razza umana, come globalismo,
secondo la dottrina di queste élites è una messianica fretta.
Documenti allegati
Pierre Hillard
Docteur en science politique et
professeur de relations
internationales. Ses recherches
portent principalement sur
l’instrumentation de l’Union
européenne en vue de la
constitution d’un bloc euro-
atlantique. Dernier ouvrage
publié : Bertelsmann : Un
empire des médias et une
fondation au service du
mondialisme (François-Xavier
de Guibert éd., 2009)
Articoli di questo autore
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[1] “La mossa degli Stati Uniti semina confusione nella UE“, di
Charles Forelle, The Wall Street Journal, 2 febbraio 2010.
[2] Sito ufficiale della Comunità Economica Eurasiatica.
[3] “L’Unione doganale, istituito con la Russia, Kazakistan e
Bielorussia” Ria Novosti.
[4] “Eurasia: il presidente del Kazakistan chiede la creazione di
una moneta unica, la Evraz” Ria Novosti, 11 marzo 2009.
[5] “CEEA: la creazione di una unica moneta nei colloqui tra la
Russia e il Kazakistan” Ria Novosti, 14 marzo 2009.
[6] Sito ufficiale del UNASUR.
[7] Il 26 novembre 2008, durante un incontro a Caracas, alcuni
paesi del Sud America hanno deciso di preparare il terreno con la
creazione del “Fondo di stabilizzazione e di riserva“, vale a dire
una unità conto denominato “Sucre” (sistema di compensazione
unità regionale). Questa unità si riferisce anche ad Antonio José de
Sucre (1795-1830) che era un tenente al servizio di Simon Bolivar.
[8] Sito ufficiale della Assemblea parlamentare euro-latino-
americano.
[9] Sito ufficiale del SICA.
[10] Sito ufficiale dell’Unione africana.
[11] Sito ufficiale del NEPAD.
[12] Descrizione dell’Unione africana sul sito web del ministero
francese degli Affari Esteri.
[13] Sito ufficiale del GCC.
[14] “Proposta di denominazione della moneta GCC ‘troppo
generica’, Trade Arabia, 16 dicembre 2009.
[15] “La Cina spera di diffondere lo yuan all’interno
dell’ASEAN”, Les Echos, 31 dicembre 2009.
[16] Sito ufficiale della PSP.
[17] La marcia irresistibile del nuovo ordine mondiale, di Pierre
Hillard (Editions François-Xavier de Guibert, 2007), p. 21.
[18] Ibidem., Pp. 86-87.
[19] La ripartizione delle nazioni europee: Dalla comunità euro-
atlantica allo stato mondiale, Pierre Hillard (Editions François-
Xavier de Guibert, 2005), p. 137 e la marcia irresistibile del
Nuovo Ordine Mondiale, op. cit, p. 79.
[20] “Risoluzione del Parlamento europeo sullo stato delle
relazioni transatlantiche dopo le elezioni che hanno avuto luogo
negli Stati Uniti” (2008/2199 (INI)), Réseau Voltaire, 23 marzo
2009.
[21] “La Russia e la Cina hanno proposto una moneta comune
globale“, Réseau Voltaire, 11 luglio 2009.
[22] The Economist di gennaio 1988 ha annunciato il lancio di una
moneta mondiale chiamata “Fenice” per il 2018. Siamo nei tempi
previsti.
[23] “Discorso di accettazione“, da Herman von Rompuy, Réseau
Voltaire, 19 novembre 2009.
[24] Le rivendicazioni etniche e religiose, come l’opposizione tra
regioni ricche e povere accelera la decomposizione degli stati nel
mondo. Questo fenomeno si spiega in particolare con il
trasferimento dell’autorità suprema alle unioni politiche regionale,
a scapito degli stati, che non hanno più alcuna ragion d’essere. La
disintegrazione degli stati sarà globale. Già alcuni leader degli
Stati federali degli Stati Uniti, Texas e Vermont, vogliono la
secessione. Per quanto riguarda l’Europa, il Belgio con le Fiandre
o la Spagna con la Catalogna sono in grave rischio. Queste
affermazioni regionaliste, che possono frammentare gli stati, sono
necessarie per raggiungere la realizzazione del nuovo ordine
mondiale.
[25] Fino agli inizi del gennaio 1973, la Francia ha condiviso il
diritto di creare denaro con le banche private. Per finanziare la
costruzione di alloggi per esempio, lo stato prendeva prestiti dalla
banca centrale che creava la moneta. Successivamente, lo stato
rimborsava il prestito, mentre la banca distruggeva le banconote,
ma, soprattutto, non pagava gli interessi. Ma lo Stato si vietò di
prendere in prestito dalla banca centrale, con l’articolo 25 della
legge Pompidou-Giscard d’Estaing del 3 gennaio 1973. Privandosi
della possibilità di creare moneta, a meno di rivolgersi a soggetti
privati, che fanno pagare gli interessi ad un prezzo elevato.
Pertanto, questa politica impedisce qualsiasi vera e propria politica
sociale che rende gli investimenti pubblici inaccessibili e facendo,
allo stesso tempo, aumentare il debito pubblico. Questo principio è
sancito nel trattato di Maastricht (1992) all’articolo 104, che è
stato inserito nell’articolo 123 del Trattato di Lisbona. Gli Stati
membri dell’UE sono totalmente in balia dell’oligarchia
finanziaria.
[26] Una gran parte di questo capitolo si basa sul lavoro di storico
americano Carroll Quigley (1910-1977), tra gli altri, professore
alla Georgetown University: The Anglo-American Etablishment,
GSG Associates, 1981. E’ stato soprattutto professore di … Bill
Clinton.
[27] Il lancio, nel luglio 2009, di un progetto nel Nord Africa e del
Medio Oriente per l’energia solare da distribuire in Europa, il
DESERTEC. La filiale tedesca del Club di Roma, il centro
aerospaziale tedesco e il principe Hassan bin Talal di Giordania
hanno fortemente contribuito al progetto. Indirettamente, questa
politica energetica contribuirà ad integrare ulteriormente questi
paesi del sud del Mediterraneo con l’Unione europea, e quindi
all’area euro-atlantica nel contesto dell’interdipendenza.
[28] Questo è il caso del “Corridoio di Nasco” con l’emergere del
blocco nordamericano.
[29] I beneficiari delle borse di studio Cecil Rhodes negli Stati
Uniti, Regno Unito, Australia, Sud Africa, ecc, sono presentati sui
siti web di queste scuole diverse.
[30] Dalla seconda metà del XIX secolo, il gruppo di Cecil
Rhodes controllava il quotidiano Times of London riservato alle
élite politiche ed economiche inglesi, per lo più membri di questa
grande aristocrazia commerciale. Questo si chiama lavorare a
porte chiuse.
[31] The Anglo-american Establishment, op. cit, p. 169.
[32] Il termine “gruppo Milner” viene utilizzato per riferirsi a
figure politiche, economiche, militari e giornalistiche che si
rifanno agli ideali di Alfred Milner e del suo mentore, Cecil
Rhodes.
[33] Ibidem, pp. 133.
[34] Ci affidiamo al lavoro di Edward R. Pease, The History of the
Fabian Society (EP Dutton and Company, 1916), più volte
ristampato.
[35] Sito ufficiale della Fabian Society.
[36] Robert Owen si basava sui principi del filosofo Platone, in
particolare il suo libro La Repubblica, difendendo l’ideale di una
società guidata dall’élite aristocratica, eliminando il matrimonio,
mentre favorisce la riproduzione dei migliori. Questa teoria si è
propagata. Troviamo questi concetti in Brave New World di
Aldous Huxley, 1984 di Orwell o anche in alcune opere di Herbert
George Wells, uno dei principali membri della Fabian Society.
[37] L’Università di Oxford, è diventata un centro di reclutamento
elitaria tramite la “Borsa di studio Cecil Rhodes” in Gran
Bretagna.
[38] Tenete a mente che tutto è collegato.
[39] Ai primi del XXI secolo, 200 parlamentari britannici
appartenenti alla Fabian Society, come l’ex primo ministro Tony
Blair (promotore della politica economica denominata “3.za via“,
principio fabiano per eccellenza) o Gordon Brown.
[40] Non sembra aver trovato soddisfazione.
[41] Libro pubblicato nel 1928, ristampato nel 1931 con il titolo
Che cosa dobbiamo fare con le nostre vite?.
[42] The War That Will End War, di HG Wells. Versione francese:
La distruzione liberatrice, ristampato da Editions Le passé du
futur, Grama, Bruxelles, 1995 214.
[43] Ibidem, pp. 134: “E ’stato in un’atmosfera d’incredulità che
iniziò la riunione per introdurre il nuovo ordine mondiale.”
[44] Il Nuovo Ordine Mondiale di HG Wells, ristampato da
Filiquarian Publishing, LLC, 2007.
[45] La maggior parte dei leader economici dell’amministrazione
Obama proviene dalla Pilgrim Society.
[46] Cfr. The Anglo-American Etablishment, op. cit, p. 82 e le
pagine 117 e seguenti.
[47] Sito ufficiale della Tavola Rotonda.
[48] JP Morgan Company, un pilastro della finanza anglo-sassone,
è stata fondata da John Pierpont Morgan (1837-1913).
[49] Cfr. le opere di straordinario Antony Sutton (1925-2002),
ricercatore alla Hoover Institution e della Stanford University, che
descrive il sostegno da Wall Street a tre eventi: Wall Street e la
rivoluzione bolscevica, Arlington House, 1974, Wall Street e FDR
(ndr: Franklin Delano Roosevelt) e Wall Street e l’ascesa di Hitler.
Dobbiamo anche aggiungere questa serie in tre volumi: la
tecnologia occidentale e lo sviluppo economico sovietico 1917-
1930; tecnologia occidentale e lo sviluppo economico sovietico
1930-1945, e della tecnologia occidentale e lo sviluppo
economico sovietico 1945-1965, mostrando da una
documentazione di prima mano il sostegno economiche e
finanziarie dell’occidente all’Unione Sovietica e ai suoi alleati.
[50] Invitiamo il lettore ad interessarsi a Basil Zaharoff (1850-
1936) che ha fatto fortuna vendendo armi alle parti in onflitto nel
1914-1918.
[51] Wall Street e la Rivoluzione bolscevica, op. cit, p. 57.
[52] Ibidem., Pp. 83
[53] Ibidem, pp. 82. E’ interessante notare che Harry Hopkins
(1890-1946), che più tardi divenne l’eminenza grigia del
presidente Roosevelt, è stato l’intermediario tra gli americani della
Croce Rossa guidata da William Boyce Thompson, a Pietrogrado
nel 1917 e la sua rappresentanza di Washington in Ibidem, pp. 72.
[54] Ibidem., Pp. 89-100. Il memorandum di William Boyce
Thompson ha presentato a Lloyd George può essere letto
integralmente a pagina 197 e seguenti, del paragrafo intitolato
“Documento 4“.
[55] Petrolio, una guerra di un secolo, di William Engdahl
(Editions Jean-Cyrille Godefroy, 2007), p. 94 e seguenti.
[56] Wall Street e l’ascesa di Hitler, op. cit, vedere capitoli da 1 a
5, in particolare a pagina 47.
[57] The Anglo-american Establishment, op. cit, p. 182.
[58] Oltre alla Gran Bretagna e ai suoi domini, Lionel Curtis non
ha esitato ad aggiungere: Francia, Scandinavia, Irlanda, Egitto,
India, Belgio, Paesi Bassi, Canada e Stati Uniti. Questi progetti
sono stati presentati nel suo libro pubblicato in una edizione nel
1938: The Commonwealth of God in The Anglo-American
Etablishment, op. cit, pp. 282-283.
[59] Dell’Unione: una proposta di unione federale delle
democrazie del Nord Atlantico, da Clarence Streit (Harper &
Brothers Publishers, 1939).
[60] The Anglo-american Establishment, op. cit, p. 283.
[61] “Come funziona il Council on Foreign Relations nel
determinare la diplomazia degli Stati Uniti“, Réseau Voltaire, 25
giugno 2004.
[62] Il Presidente Wilson lo chiamava il suo “alter ego“.
[63] Wall Street e FDR, op cit, p. 92 e seguenti.
[64] Si veda il nostro libro La marcia irresistibile del nuovo
ordine mondiale, op.cit, p. 14, pp. 80-81. 80-81. Philip Dru,
amministratore, della Edward Mandell House, ripubblicazione di
Robert Welch University Press, 1998.
[65] La Paneurope, Anne-Marie Saint Gille (Presses de
l’Université de Paris Sorbonne, 2003), pp. 130-131.
[66] L’impegno di Aristide Briand accanto al Paneuropa, acquisito
ai principi regionalista e federalista in un quadro politico unitario
globale, permette di capire meglio il discorso del rappresentante
francese all’Assemblea Generale della Società delle Nazioni, 5
settembre 1929, che chiedeva un “legame federale” tra gli Stati
europei.
[67] Il rappresentante britannico in questa conferenza pan-
europea, del 1926, A. Watts, era un membro del Royal Institute of
International Affairs dal “gruppo Milner“, in La Paneurope, op.cit.
cit, p. 148.
[68] “Richard de Coudenhove-Kalergi (1894 -1972)”, site internet
dell’associazione PanEurope-France.
[69] Pan-Europa ha svolto un ruolo chiave nello sviluppo di tutti i
testi per la tutela dei gruppi etnici. vedasi il nostro libro ‘Minorités
et régionalismes dans l’Europe Fédérale des Régions’ (Editions
François-Xavier de Guibert, 4a edizione, 2004) e in questo libro, il
capitolo intitolato “Uniting Charlemagne” p. 75 e seguenti.
[70] “Richard Coudenhove-Kalergi” sul sito web della società
europea Coudenhove-Kalergi.
[71] Sito ufficiale della associazione Paneuropa.
[72] Cfr. il suo discorso profetico, di cui all’allegato 11, sulla
decomposizione delle nazioni europee, in particolare il passaggio
in cui Coudenhove chiede l’istituzione di una “Unione Atlantica“,
una federazione “a tre” come diceva lui, “L’Inghilterra è il ponte
tra l’Europa e l’America.” Questo è esattamente ciò che è
perseguito dalle autorità di Bruxelles e Washington, acceleratosi a
partire dal 1990. Vedi l’elenco completo dei beneficiari del Premio
Carlo Magno sul sito web del suo Comitato.
[73] Wall Street e l’ascesa di Hitler, op. cit, capitolo 2, “L’impero
della IG Farben”, p. 33.
[74] Wall Street e la Rivoluzione bolscevica, op. cit, pp. 125-126.
[75] Ibidem, pp. 126.
[76] Ibidem, pp. 60.
[77] Ibidem., pp. 61-62
[78] Ibidem, pp. 50.
[79] Si dovrebbe inoltre aggiungere che Hjalmar Schacht fu
responsabile per l’esistenza della Banca dei regolamenti
internazionali (Bank of International Settlements). Antony Sutton
riferisce anche della riunione decisiva del 20 febbraio 1933, a casa
di Hermann Goering, che ha contribuito, in presenza di Adolf
Hitler, a raccogliere fondi per finanziare il partito nazista. I più
grandi maestri dell’industria tedesca erano presenti e misero i
fondi necessari (Krupp von Bohlen, Albert Voegler von
Loewenfeld …) tutto è stato fatto sotto la guida di Hjalmar
Schacht, in Wall Street e l’ascesa di Hitler , op. cit, p.108.
[80] Antony Sutton cita, tra gli altri, l’influenza di Gerard Swope
(1872-1957), presidente della General Electric Company, che ha
consentito la politica socialista del presidente Roosevelt, in Wall
Street e FDR, op cit, p. 86. 86.
[81] Carroll Quigley, spiega, tra l’altro l’infiltrazione all’interno
dell’apparato politico degli Stati Uniti da parte di JP Morgan in
Tragedy and Hope. A History of the World in Our Time (GSG e
Associati, 1966), p. 938.
[82] Il primo ministro britannico fece commenti, nel suo discorso
a Zurigo, che sono in linea con la globalizzazione, a giudicare
questi brani: “(…) L’Unione europea ha fatto molto per
raggiungere questo obiettivo e questo movimento deve molto al
conte Coudenhove-Kalergi e a quel grande patriota e statista
francese qual’era Aristide Briand (…). Noi abbiamo il nostro
Commonwealth Britannico. L’organizzazione del mondo non
s’indebolisce, ma piuttosto si rafforzate e in cui, in realtà, torva il
suo principale sostegno. E perché non vi è un gruppo europeo per
dare alla gente, distante l’una dall’altra, un senso di patriottismo e
una sorta di cittadinanza comune? E perché un gruppo europeo
non dovrebbe occupare il suo posto tra gli altri gruppi, e
contribuire a governare la nave dell’umanità? (…).” Chiedendo
una riconciliazione franco-tedesca, Churchill ha detto con spirito
fabiano: “Bisogna che il nostro obiettivo permanente sia quello di
aumentare e rafforzare il potere delle Nazioni Unite. Dobbiamo
creare la famiglia europea, dandole una struttura regionale, sotto
questo organismo mondiale, e questa famiglia sarà poi definita
Stati Uniti d’Europa” (…) in George C. Marshall, Benchmark,
Losanna, 1973.
[83] L’influenza federalista si fece sentire attraverso europei come
Denis de Rougemont, Brugmans Henri e Alexandre Marc.
[84] Da parte statunitense, dal 1924, Rosika Schwimmer e Lola
Lloyd difesero la causa delle donne (diritto di voto, ecc)
organizzando la prima assemblea costituente mondiale, ad essere
eletto dal popolo, per redigere una costituzione del mondo. Questa
iniziativa è stata rilanciata nel 1937, a Chicago, con una campagna
per il governo mondiale. Sarebbe molto interessante sapere chi è
stato il finanziatore di tali progetti. Successivamente, altri
americani hanno prepararono le menti per un mondo unito: Emery
Reves, autore di Anatomia della Pace, difendeva l’idea di un
governo mondiale (è stato anche l’agente letterario di Winston
Churchill); il politico Wendell Wilkie, con il suo libro One World,
l’avvocato Grenville Clark, autore di World Peace Through World
Law, il giornalista Norman Cousins, il giornalista e senatore
democratico Alan Cranston e il filosofo Robert Hutchins.
[85] Presentazione del World Federalist Movement sul suo sito
web.
[86] Dichiarazione di Montreux del 23 agosto 1947.
[87] Si veda il nostro libro La Fondazione Bertelsmann e la
Global Governance (Editions François-Xavier de Guibert, 2009),
pp. 95-96 e “Geschichte der Europa-Union Deutschland” sul sito
web della Europa-Union Deutschland.
[88] “La Storia dell’Unione Federale” sul sito web
dell’associazione.
[89] “Federalismo regionale” sul sito web del World Federalist
Movement.
[90] Sito Web Ufficiale di Andrew Duff.
[91] “ECFR’s Board and Council” sul sito web del Consiglio
europeo per le Relazioni Estere.
[92] “Istituzione accelerata del Council on Foreign Relations
europeo“, Réseau Voltaire, 3 ottobre 2007.
[93] Bertelsamann Foundation and Global Governance, op. cit, p.
92 e seguenti.
[94] “Trustees” sul sito web della Trust Rhodes.
[95] Tra i molti partecipanti, si possono incontrare Richard
Coudenhove-Kalergi, Konrad Adenauer, Denis de Rougemont,
Alcide de Gasperi, François Mitterrand, ecc.
[96] “Storia segreta del l’Unione europea“, di Thierry Meyssan,
Réseau Voltaire, 28 giugno 2004.
[97] Un’eccezione, però, RTL Belgio ha rilasciato durante il suo
telegiornale all’esterno della riunione Bilderberg nel giugno 2000
nella sua riunione di Genval Brabant Wallon. Si può vedere
Dominique Strauss-Kahn o ancora la regina Beatrice dei Paesi
Bassi.
[98] «Top candidate debates EU tax at elite dinner », di Andrew
Rettman, EU Observer, 16 novembre 2001.
[99] Il film Avatar di James Cameron uscito nel dicembre 2009 è il
prototipo dello stesso spirito "Gaia". Una tribù dotata di molte
qualità in relazione agli esseri umani venuti a sfruttare il loro
pianeta, prendono forza dalla natura, in particolare da un albero,
un vero e proprio Dio che dà tanta energia quanta ne prende.
[100] Thomas Huxley era conosciuto come "il mastino di
Darwin".
[101] "HG Wells: discepolo di Darwin e eugenista straordinario",
di Jerry Bergman, Journal of Creation, dicembre 2004.
[102] "WWF negli anni 60" sul sito web del World Wild Fund
[103] "Presidenti - passato e presente" sul sito web del World Wild
Fund.
[104] Le Figaro, 25 janvier 1999.
[105] p. 137 (capitolo 28).
[106] "Peter Sutherland, direttore generale del GATT e dell’OMC
1993-1995", sul sito del World Trade Organization.
[107] "Peter Sutherland", sul sito web della Commissione
Trilaterale.
[108] "Membership" sul sito web della Commissione Trilaterale.
[109] Tra i vari settori coinvolti nella costruzione del nuovo ordine
mondiale, possiamo citare il caso del Codex Alimentarius, il cui
scopo è quello di apportare modifiche o soppressioni dei prodotti
che entrano nella composizione dei prodotti alimentari (vitamine,
minerali, ...).
[110] Testo integrale sul sito web della Santa Sede.
[111] Ibid., V. punti 130-145.
[112] "Messaggio Urbi et Orbi di Papa Benedetto XVI", 25
dicembre 2005, Vaticano.
[113] Testo integrale sul sito web della Santa Sede.
[114] Ibid., Punto 67.
[115] Sito ufficiale della Campagna per l’istituzione di
un’Assemblea parlamentare delle Nazioni Unite.
[116] Il caso di un parlamentare delle Nazioni Unite, di Heinrich
Dieter, World Federalist Movement, ottobre 1992
[117] Sito Ufficiale della Komitee für eine Demokratische UNO.
[118] "Comitato Esecutivo" della Campagna per l’istituzione di
un’Assemblea parlamentare delle Nazioni Unite.
[119] L’Istituto tedesco è la fonte dei testi fondamentali a favore
dei gruppi etnici in Europa, la Carta delle lingue regionali o
minoritarie e la Convenzione quadro per la protezione delle
minoranze. Consulta il nostro libro Minoranze e regionalismo, op.
cit. p. 142 e seguenti.
[120] Sito ufficiale del 2020 Vision.
[121] "Satzung für das Komitee für eine Demokratische UNO".
Documento scaricabile.
[122] "Associati del KDUN" sul sito web del Komitee für eine
Demokratische UNO.
[123] Rapporto sulle relazioni tra l’UE e le Nazioni Unite
[2003/2049 (INI)], relatore Armin Laschet, 16 dicembre 2003
[124] Segnaliamo anche la presenza di Hans-Gert Pöttering, al
comitato direttivo del Premio Carlo Magno, Presidente della
Fondazione Konrad Adenauer, ex Presidente del Parlamento
europeo, ma anche l’ex presidente dell’ Europa-Union
Deutschland, una filiare dell’Unione dell’Unione federalisti
europei (l’UEF creato a Montreux nel 1947), diretto nel 2010 dal
deputato inglese al Parlamento europeo Andrew Duff.
[125] Vedere La Fondazione Bertelsmann e la governance
globale, op. cit, p. 93 ss.
[126] Internationale Demokratie entwickeln di Andreas Bummel,
Horizonte Verlag, 2005.
[127] "Der Andreas Bummel Vorsitzende Komitee für eine
Demokratische UNO" di Gerrit Wustmann, 11 febbraio 2008.
[128] "A proposito del progetto APNU" sul sito web della
Campagna per l’istituzione di un’Assemblea parlamentare delle
Nazioni Unite.
[129] "Studio: la creazione di un Parlamento Mondiale sarebbe"
pienamente coerente con la dottrina del papale "," 28 luglio 2009,
Campagna per la creazione di un’Assemblea parlamentare delle
Nazioni Unite.
Pubblicato da nwo-truthresearch a 04.16
Object 15
Fattori di cambiamento
Conclusione
Conclusione
da:http://www4it.dr-rath-foundation.org/argomenti/codex/codex-whatisit.html
Alimenti biologici
Gli alimenti biologici ricevono sempre più attenzione dal Codex
negli ultimi anni; ora è sempre più chiaro che il Codex Committee
on Food Labelling sta tentando di rendere più elastici gli standard
biologici globali per consentire l'uso di sostanze quali l'anidride
solforosa, che può provocare reazioni allergiche in alcune persone,
nitrito e nitrato di sodio, potenzialmente cancerogeni e implicati
nell'iperattività dei bambini, e la carragenina, per la quale vi sono
prove che è associata alla formazione di ulcere e tumori
nell'intestino. Cosa ancora peggiore, tuttavia, la Codex
Alimentarius Commission ha recentemente dato il via libera
all'inizio dei lavori per l'inserimento dell'etilene nelle Linee guida
Codex per la produzione, lavorazione, etichettatura e
commercializzazione di alimenti biologici. L'etilene viene
impiegato per indurre la maturazione di frutta e verdura durante il
trasporto; la sua approvazione per l'impiego sugli alimenti
biologici rappresenterebbe un passo inquietante verso
l'accettazione, applicata dalla WTO, delle stesse pratiche agricole
dubbie e innaturali cui sono già soggetti gli alimenti non biologici.
Perché il Codex intende rendere più elastici gli standard biologici
in questo modo? A un livello di base, semplicemente perché gli
alimenti biologici vengono venduti a prezzi più alti dei normali
alimenti non biologici; i grandi produttori di alimenti non
biologici vedono una facile opportunità per inserirsi nel mercato
degli alimenti biologici e trarre maggiori profitti. A un livello più
profondo, tuttavia, gli alimenti biologici promuovono una migliore
salute rispetto a quelli non biologici, dato che contengono livelli
più elevati di micronutrienti. Inoltre, naturalmente, gli alimenti
biologici non contengono pesticidi, residui di farmaci veterinari o
organismi geneticamente modificati. Ricordando pertanto che una
buona salute non è nell'interesse del "business con la malattia", la
crescente domanda di alimenti biologici costituisce una minaccia
per le industrie farmaceutiche e chimiche, non solo in quanto
questi alimenti promuovono una buona salute, tuttavia, ma anche
perché riducono la domanda di pesticidi, farmaci veterinari e
alimenti geneticamente modificati… i profitti diminuiscono di
conseguenza.
Inoltre, a differenza dei semi geneticamente modificati, i semi
biologici non possono essere brevettati. Poiché alcuni dei
principali operatori dell'industria farmaceutica e chimica, ad
esempio Bayer e BASF, sono anche molto attivi nell'industria
delle biotecnologie, è facile comprendere che la crescente
popolarità degli alimenti biologici non brevettabili costituisca in
effetti una minaccia grave e crescente per i profitti del "business
con la malattia" dell'industria farmaceutica.
Additivi alimentari
Il Codex ha un apposito comitato che si occupa della sicurezza
degli additivi alimentari; una delle sue principali funzioni è
definire i livelli massimi consentiti. Nel complesso, il Codex Food
Additive Index elenca attualmente un totale di circa 300 singoli
additivi (sia sintetici che naturali) il cui uso è consentito negli
alimenti.
Sebbene tuttavia alcuni additivi artificiali possano essere
essenzialmente sicuri se consumati in piccole quantità e non
combinati con altri, la realtà è che il Codex non ha riservato
particolare considerazione al fatto che tali sostanze chimiche non
vengono consumate singolarmente, ma in tandem. Di
conseguenza, e a beneficio dei rispettivi produttori, l'effetto
cumulativo a lungo termine sulla salute del consumatore
dell'assunzione di più sostanze chimiche brevettate e additivi
artificiali viene essenzialmente ignorato.
Pesticidi
Il Codex Committee on Pesticide Residues è stato istituito nel
1966 ed è responsabile della definizione dei limiti massimi per
residui di pesticidi in singoli alimenti o in gruppi di alimenti.
Ancora una volta, tuttavia, l'eventuale sicurezza di ogni singolo
pesticida viene di solito esaminata a sé, mentre l'effetto a lungo
termine della loro presenza collettiva sul nostro corpo viene per lo
più ignorato. Poiché pertanto molti di questi pericolosi agenti
chimici sono prodotti da aziende chimiche e farmaceutiche, non è
difficile immaginare che il loro uso diffuso possa esser visto da
queste industrie come un doppio vantaggio finanziario: aumentano
potenzialmente le dimensioni del mercato (e quindi dei profitti)
dei farmaci brevettati per il trattamento delle malattie
potenzialmente provocate dall'assunzione di questi agenti nel
lungo termine.
Conclusioni
Il Codex non si occupa solo di integratori alimentari. Si tratta in
realtà del principale campo di battaglia politico in cui si combatte
per chi disciplinerà e controllerà la fornitura di alimenti a livello
mondiale, dalla fattoria alla forchetta. Questa 'guerra' viene
combattuta da una rete sempre più fitta di autorità mondiali,
grandi aziende e interessi finanziari e, pertanto, il commercio e il
profitto sono gli obiettivi principali… non la salute umana.
Le attuali indicazioni suggeriscono che nel lungo termine i
vincitori finanziari nella battaglia per il controllo sulla fornitura di
alimenti a livello mondiale saranno probabilmente le industrie
farmaceutiche e chimiche, soprattutto visto che l'adozione di
ulteriori linee guida del Codex per gli alimenti ottenuti dalle
biotecnologie appare ormai pressoché inevitabile. Di conseguenza,
la nostra libertà di scelta, la nostra futura salute e l'ambiente stesso
sono chiaramente a rischio.
Una buona nutrizione e una salute ottimale minacciano il
"business con la malattia" dell'industria farmaceutica, in quanto
riducono le dimensioni del mercato dei farmaci sintetici. Tuttavia,
alimenti privi di residui di pesticidi, additivi artificiali e altri
agenti contaminanti possono, per definizione, essere ottenuti solo
con un minore utilizzo globale, o idealmente con la totale
eliminazione, di questi agenti chimici. Questo, naturalmente,
sarebbe contrario agli interessi finanziari delle aziende
farmaceutiche e chimiche che producono tali sostanze, dato che
comporterebbe ovviamente minori profitti, una migliore salute per
intere popolazioni e la conseguente riduzione dell'uso di farmaci
sintetici.
In conclusione, pertanto, sebbene possa esser stato recentemente
"lontano dalle luci della ribalta", il sostegno fornito dalla Codex
Alimentarius Commission al "business con la malattia" continua
indisturbato e l'ampio ambito delle sue attività costituisce un
pericolo significativo per la futura salute di tutto il genere umano.
Vogliamo vedere un mondo in cui il nostro accesso ad alimenti
nutrienti e sicuri e a efficaci integratori alimentari viene limitato e
controllato dagli interessi delle industrie farmaceutiche e
chimiche? Se questa visione non ci appartiene, dobbiamo agire
subito, prima che sia troppo tardi.
Pubblicato da nwo-truthresearch a 16.34
Un think tank su tre ha sede nel Nord America (con 1.815 enti negli Usa), il 28% in Europa, il 19%
in Asia, il 10% in Sud America.
Si noti dal grafico sopra l'aumento esplosivo dei think tank negli ultimi anni
Interessante è vedere quelli che il presente studio classifica come i TOP think tank a livello
mondiale
In vetta alla classifica mondiale c'è il Brookings Institution di Washington. Di ispirazione liberal,
concentra l'attività su welfare, sanità e sviluppo della "democrazia".
9. Center for Strategic and International Studies, US
10. Peterson Institute for International Economics, US
11. International Crisis Group, Belgium
12. American Enterprise Institute, US
13. World Bank Research Department, US
14. Woodrow Wilson International Center for Scholars, US
15. Amnesty International, UK
16. Stockholm International Peace Research Institute, Sweden
17. Center for Global Development, US
18. National Bureau of Economic Research (NBER), US
19. Transparency International, Germany
20. Center for European Policy Studies, Belgium
21. Centre for Strategic and International Studies, US
22. Hoover Institution, US
23. Human Rights Watch, UK
24. Adam Smith Institute, UK
25. Center for Budget and Policy Priorities, US
23. International Institute for Sustainable Development, Canada
24. Netherlands Institute of International Relations Clingendael,
Netherlands
25. Centre for European Reform, UK
26. Danish Institute for International Studies, Denmark
27. Bruegel, Belgium
28. Fundacao GetulioVargas, Brazil
29. Civitas, UK
30. EU Institute for Security Studies, France
31. Centre for Strategic and International Studies, Indonesia
32. Fundacion para el Análisis y los Estudios Sociales, Spain
33. Istituto Affari Internazionali, Italy
34. Shanghai Institute for International Studies, China
35. Centre for Independent Studies, Australia
36. Canadian International Council (FNA Canadian Institute of
International Affairs), Canada
37. Norwegian Institute of International Affairs, Norway
38. International Institute for Strategic Studies (IISS), UK
39. Institute for World Economy and International Relations (IMEMO),
Russia
40. Center for Conflict Resolution, South Africa
41. Demos, UK
42. Institute for Economic Research (IFO), Germany
43. ETH Zurich Forschungsstelle für Sicherheitspolitik und
Konfliktanalyse, Switzerland
44. Institute of Development Studies, UK
45. Institute for Defense Studies and Analysis, India
46. International Policy Network, UK
47. Centro de Estudios Publicos, Chile
48. Center for Policy Studies, UK
49. Center for Economics and Social Research (CASE), Poland
50. Real Instituto Elcano, Spain
ITALIA
Delle 88 istituzioni che lavorano in Italia (il nostro paese è all'undicesimo posto per
numero di fondazioni) ben quattro sono menzionate dalla classifica che nasce dal
giudizio di tutti i presidenti degli enti considerati: al 36° posto in Europa si trova
l'Istituto Bruno Leoni di Torino, al 33° della graduatoria dei centri non americani
l'Istituto affari internazionali di Roma (Iai). Gli altri due think tank italiani considerati
sono l'Aspen Institute e il Centre for Economic and International Studies (Ceis).
Il rapporto afferma:
"Nel complesso, i think tank rappresentano un sottoinsieme importante delle istituzioni
che compongono la società civile. La loro presenza contribuisce alla creazione di una
società civile forte. A sua volta, la presenza di una società civile forte rafforza
l'esistenza di gruppi di riflessione, la creazione di un 'circolo virtuoso' di
consolidamento."
Leggendo l'elenco sopra ci sarebbe da riflette su cosa intendono gli autori per "società civile".
Questi istituti sono l'espressione di interessi di Elite e non l'espressione della volontà dei
popoli. E' l'elite organizzata che produce "pensiero" da disseminare nelle varie parti del globo, per
farlo diventare pensiero dominante.
"Organizzazioni intergovernative regionali e globali come le Nazioni Unite, la Banca
Mondiale, l'Asian Development Bank e la NATO hanno recentemente riconosciuto il
ruolo importante che i think tank svolgono nel processo di definizione delle politiche."
Qui si riconosce chiaramente il loro ruolo di gruppi di potere privato che condizionano le politiche
dei governi eletti e delle istituzioni internazionali.
Più sotto continua:
"Più interessante, nell'ultimo decennio si è assistito ad un fenomeno nuovo di reti
globali e partnership di think tank. Già alcuni istituti avevano sperimentato
collaborazioni oltre confine, ma la posizione strategica dei think tank globali e il
network dei think tank sono ora in piena fioritura. Tali partenariati e reti mondiali
sono diventate un meccanismo efficace per il trasferimento di conoscenze e
informazioni a livello internazionale che i politici possono utilizzare a livello
nazionale. La sfida di George Stiglitz per i politici "analizzare a livello globale, ma
reinventare a livello locale" stà diventando una realtà. Tali partenariati a livello
mondiale tra i think tank hanno portato alla creazione di reti in grado di concentrarsi
su questioni di particolare rilevanza transnazionale e contribuire alla cooperazione
nella Ricerca orientata alle politiche in grado di massimizzare le competenze e ridurre
al minimo la ridondanza tra i paesi.
Inoltre, i modelli di partnership a livello mondiale come la Fondazione Atlas, il Center
for Global Partnerships, il German Marshall Fund e l'Open Society Institute, che
coinvolgono i responsabili politici e i think tank dimostrano come le reti globali e le
partnership possano aiutare a migliorare le prestazioni e il processo decisionale. Molti
think tank globali o partnership hanno compiuto questo passo ulteriore e hanno istituito
centri operativi, uffici sul campo, o centri di mobilitazione al di fuori del loro paese di
origine, ad esempio il Carnegie Endowment for International Peace, il Brookings
Institution e il RAND. In termini di struttura, questi think tank a livello mondiale
contengono un sistema integrato di relativamente-permanente corpo di ricercatori o
membri (istituzionali o individuali) in località internazionali che compiono le funzioni
centrali dell'organizzazione, ad esempio Kiel Institute for World Economy. [...]
La globalizzazione dei think tank ha aumentato la loro capacità di comunicare la
conoscenza e le idee ad un pubblico vario e ha anche permesso ai politici di utilizzare
una più grande ricerca in materia di fare politica. Così come i think tank continuano a
crescere in numero e dimensioni, ed essi diventano sempre più transnazionali, la
fornitura di rilevanti conoscenze politiche e la loro qualità continua ad aumentare.
Nuove idee per l'agenda politica sono in costante e rapida fase di introduzione, mentre
si controlla che la conoscenza sia fornita per decisori in una forma che essi possano
utilizzare. Viceversa, il dibattito politico a livello globale, aiuta anche contribuire ad
alleviare le carenze nel processo di ricerca, come ad esempio quando la ricerca non
riesce ad affrontare pressanti problemi, o quando i risultati arrivano troppo tardi per
essere utili. Quindi, incoraggiando dialoghi e una maggiore cooperazione tra i
ricercatori e i decisori politici, in particolare all'inizio del progetti, la rilevanza e la
tempistica dei lavori è garantita. Mentre il mondo continua a diventare più complesso e
interconnesso, i think tanks a livello mondiale saranno un fenomeno in crescita e
benvenuto. Questo rapporto documenta questo nuovo fenomeno, mettendo in evidenza
alcuni dei principali think tank nel mondo".
Questi think tank, con la loro potenza operativa e il loro carattere transnazionale, stanno in
sostanza costruendo una cappa di "pensiero unico" e di propaganda molto efficace e molto
pericolosa per la libertà e la democrazia. Questa gabbia di pensiero, come ho già detto, vuole
portarci verso un nuovo ordine mondiale.
2009GlobalGoToReportThinkTankIndex_1.31.2010.02.01
Object 16
Per introdurre la nuova e inedita Organizzazione Mondialista vi faccio leggere direttamente un loro
articolo tratto dal loro sito web:
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GOVERNO MONDIALE
l'Umanità dovrebbe sforzarsi di eliminare questi conflitti per il bene di tutti. Per questo il PROUT
propone un sistema di Governo Mondiale che lavori per gli interessi dell'intera Umanità. Questo
sistema garantirebbe l'accettazione universale dei diritti umani fondamentali. I diritti potranno
essere garantiti da una struttura costituzionale universale, un codice penale comune e una base per
assicurare la disponibilità delle minime necessità per tutti. Insieme ad una democrazia economica
decentralizzata, questo sistema è un chiaro riflesso degli ideali spirituali applicati alla politica.
La creazione di un Governo Mondiale potrebbe implicare la riforma e il rafforzamento delle
Nazioni Unite. Nella prima fase dovrebbe essere formato un corpo legislativo che sviluppi una
Carta dei Diritti e una Costituzione che possa evitare che i singoli stati approvino leggi a
detrimento delle proprie minoranze. L'applicazione di queste leggi sarà lasciata ai governi locali.
Lo scopo della legislatura mondiale dovrà essere solo di creare le linee guida per le legislature
locali, senza nessun potere amministrativo. Questo organismo dovrebbe essere formato da due
camere, una in rappresentanza delle Nazioni e una in rappresentanza della popolazione.
L'Assemblea Generale dell'ONU, opportunamente riformata per escludere le differenze di potere
attuali, potrebbe servire in rappresentanza delle Nazioni insieme ad una Assemblea dei Popoli da
formare in proporzione al numero di abitanti.
Nella prima fase di formazione di questo corpo legislativo mondiale, l'impegno maggiore dovrebbe
essere posto nell'eliminazione o riduzione dei fattori che causano divisione. Nelle fasi successive le
funzioni esecutive e del Governo Mondiale dovranno essere lentamente incrementate.
Gradualmente gli eserciti nazionali dovranno essere sostituiti con un esercito mondiale che
dovrà impedire i conflitti fra le Nazioni.
1. Le enormi spese per mantenere un esercito in ogni Nazione saranno ridotte e si potranno usare
le risorse a per il benessere delle persone.
2. Gli esseri umani avranno meno tensioni psichiche.
3. Si ridurranno i conflitti sanguinosi.
4. Le persone potranno muoversi liberamente da un punto all'altro della Terra.
E' strano che le più diverse associazioni, dalle diverse ideologie, sparse in tutto il mondo, vadano
sempre a finire li, al Governo Mondiale, come la soluzione di tutti i problemi.
Ma chi sono questi Proutisti? A chi si ispirano? Chi è il loro leader?
Dal loro sito troviamo che: "Proutist Universal (Universale Proutista) è una Organizzazione
internazionale fondata nel 1976 da Prabhat Ranjan Sarkar. Il suo scopo è di diffondere gli ideali e
i metodi espressi nella Teoria dell'Utilizzazione Progressiva (ProUT o Socialismo Progressista) per
contribuire a creare sistemi politici e sociali che garantiscano a tutti le necessità materiali per
consentire ad ogni essere umano di dedicarsi allo sviluppo della propria cultura e della propria
spiritualità.
La nostra Organizzazione è stata riconosciuta dall'ONU come Organizzazione non Governativa
(NGO).
Proutist Universal opera a livello globale adattandosi alle condizioni sociali, ambientali e culturali
locali che non siano contrarie ai valori umani cardinali e agli ideali e ai princìpi del PROUT.
Pur essendo un'organizzazione politica, non diventerà mai un partito politico. La sua azione sarà
principalmente di diffusione dei princìpi del PROUT, di osservatorio politico e sociale, di sostegno
e consulenza per partiti, movimenti politici o singoli che volessero impegnarsi nell'attuazione
politica e sociale del PROUT.
I nostri corsi di formazione al servizio sociale, basati sulle tecniche dello Yoga, formano un nuovo
tipo di guide sociali, rispettose dei princìpi morali, pronte a servire gli esseri umani nel rispetto
delle diversità e dei valori umani. "
la globalizzazione ; citati in molti siti noglobal, essi dicono che "Globalizzazione = maggiore
concentrazione di ricchezza in mano a pochi, il 20% della popolazione mondiale gode dell'80%
della ricchezza il 57% della popolazione mondiale, in 63 paesi, condividono il 6% del reddito
mondiale, pari a circa 2 dollari al giorno ecc. ecc. ecc... L'uomo di oggi esaspera le diversità
esterne rispetto all'Altro da Sé, in quanto ha dimenticato ad imparare ad osservarsi dentro di Sé,
dove non esistono differenze e divisioni, ma solo unità ed armonia. Il processo di globalizzazione,
che a prima vista dovrebbe riavvicinare gli individui fra loro, in realtà sta esasperando e
moltiplicando i conflitti." I Proutisti vogliono dirci che sono dalla nostra parte, che lottano per la
giustizia, la nostra causa è la loro causa; ma cosa ci pongono come soluzione? leggiamo
dall'articolo menzionato sopra: "Il processo alternativo che tutti noi dovremmo accogliere e
sostenere è invece di mondializzazione che nei suoi risvolti ideologici e politici vede per obiettivo
la realizzazione di un governo unico a livello planetario."
Cioè i Proutisti con una bella acrobazia del pensiero ci pongono il fine della globalizzazione, IL
GOVERNO MONDIALE, come la sua antitesi. Ecco Secondo loro Chi appoggia la
globalizzazione:
"Chi sostiene questo sistema? In primo luogo i membri della classe sociale che comprende
presidenti delle multinazionali, avvocati, consulenti, specialisti delle relazioni pubbliche, mediatori
finanziari, investitori ricchi e in secondo luogo le persone che ottengono benefici diretti da questo
sistema: la nuova classe medio alta che sta emergendo nei paesi sottosviluppati e in via di
sviluppo.". E dove sono i Rockefeller, i Rothscield, il Bilderberg, il Council on Foreign Relations, le
Banche centrali, la Goldman Sachs, l'ONU? Sembra di ascoltare la solita propaganda Chomskyana
che ha sviato un'intera generazione di attivisti verso il nulla; tra parentesi lo stesso "anarchico"
Chomsky è sempre stato a favore dell'Onu e di un Governo Mondiale che si opponga ai "cattivi"
Usa.
Ma andiamo avanti nella lettura dell'articolo Rifondare l'ONU:"L'esasperazione delle differenze
religiose, fino a sfociare nelle divisioni secolari tra tradizione islamica e cristiana, ad esempio,
porta a non far coincidere l'albero con le sue radici, gli occhi con lo sguardo, l'orizzonte con il
cielo. Non riusciamo a riconoscere l'origine delle cose e confondiamo i mezzi con i fini, gli effetti
con le cause, l'esteriore con l'interiore, l'infinito con il finito. Dobbiamo creare nelle nuove
generazioni la certezza che sia possibile credere in un solo Dio, che il pianeta è la casa comune
di tutti gli esseri viventi (Gaia?, ndr), che le conquiste scientifiche e le innovazioni tecnologiche
servono allo sviluppo del genere umano, che le differenti tradizioni, usanze, costumi, lingue, ecc.,
sono varianti della medesima cultura umana e che appartenere al genere umano è una fortuna ed
allo stesso tempo una grande responsabilità verso gli altri esseri viventi e le generazioni future di
questo pianeta e di altri possibili presenti nell'universo."
Si parla di divisioni secolari tra tradizione islamica e cristiana, prendendo a prestito la teoria dello
scontro delle civiltà di Samuel Huntington, membro del CFR, a giustificazione dell'affermazione
che le differenze religiose si sono esasperate; non si dice affatto che queste "cosiddette" divisioni
esasperate sono una "sovrastruttura" creata agli occhi della gente che maschera invece manovre di
potere per ottenere conquiste economiche e territoriali. Non si dice che il terrorismo di matrice
islamica è stato creato e finanziato dalla Cia fin dagli anni settanta per combattere in Afghanistan
contro l'URSS. Non si dice che l'attentato dell' 11 settembre non è stato l'inizio dello scontro islam-
cristianesimo, ma è stato un'autoattentato dell'elite bancario-finanziaria-occidentale per giustificare
tutta una serie di conquiste e guerre; lo scontro di civiltà è la sovrastruttura esplicativa agli occhi
dell'opinione pubblica che serve a questa elite per portare avanti i loro piani. Poi si dice:
"Dobbiamo creare nelle nuove generazioni la certezza che sia possibile credere in un solo Dio";
vi posso suggerire qualcosa? Sara mica quello che Albert Pike, Gran Maestro della Massoneria,
citava quando diceva che:«il Cristiano, l'Ebreo, il Mussulmano, il Buddista, il seguace di Confucio
e di Zoroastro possono unirsi come fratelli e accomunarsi nella preghiera al solo Dio che è sopra a
tutti gli altri dei»?o sarà forse quello che la Lucis Trust ci propone come il portatore di luce?
Andiamo avanti con l'articolo:
" 2. Regionalismo, internazionalismo e universalismo
Dovremmo rigettare, nei nostri comportamenti ed in quelli dei leader politici, la preferenza verso
un particolare territorio (geo-sentimento), o verso un determinato gruppo sociale (socio-
sentimento).
Il regionalismo, come tutti gli approcci che derivano da visioni basate sull'unità nella razza,
lingua, colore di pelle, comunità, nazionalità, provoca divisioni e conflitti. Se, ad esempio,
davvero il fattore linguistico avesse rappresentato la base per la formazione dei moderni Stati
nazionali, oggi un paese come la Svizzera non dovrebbe esistere, in quanto suddivisa in quattro
regioni assorbite a loro volta dagli Stati da cui provengono le rispettive lingue: Germania, Francia,
Italia e Romania. Allo stesso modo, la popolazione belga che parla francese dovrebbe considerarsi
a tutti gli effetti francese.
Anche l'Italia presenta numerose regioni alloglotte. Infatti dialetti slavi non parlati nell'alto Isonzo,
nelle Alpi e Prealpi dalla Valle d'Aosta alla Carnia, nei sette comuni del Vicentino e nei tredici
comuni del Veronese; dialetti albanesi nel Molise e in diverse località di Puglia, Calabria e Sicilia
ed infine il catalano viene parlato in alcuni centri della Sardegna.
Quali sono le cause sociali, economiche e politiche del fenomeno regionalista e nazionalista? La
concentrazione del potere amministrativo, associata al potere politico, apre la strada alla
burocratizzazione dell'apparato statale. In un tale sistema sociale, dove gli interessi economici si
compenetrano con i politici, le aspirazioni di carriera spingono i leader politici a separare il
territorio in singole zone di consenso ed influenza, creando aree sub-economiche e sotto-
acculturate. Questa capacità dei leader politici, religiosi, di governo di creare i geo-sentimenti ed i
socio-sentimenti, nonché di trasformare un geo-sentimento in un socio-sentimento e/o viceversa, ha
come effetto la suddivisione di un unico originario territorio in località sviluppate e in altre
sottosviluppate. Le aree economicamente più avanzate impongono un particolare linguaggio o un
modello culturale ed economico dominante sul resto della popolazione.
Ciò che si sta vivendo oggi in Italia, con la possibilità di creare un federalismo fiscale che porti le
regioni più ricche a livelli di autonomia e sviluppo maggiori, rispetto ad altre regioni meno ricche
e che saranno costrette ad aumentare le tasse al fine di garantire i servizi collettivi essenziali, è il
risultato di una politica diretta a creare socio-sentimenti e geo-sentimenti nella popolazione da
parte dei leader politici (Lega e coalizione attuale di governo) ed assecondata dagli altri settori
confacenti della società (Confindustria e Chiesa).
Il problema centrale del nostro periodo storico, rappresentato dai numerosi conflitti etnici sparsi
nel mondo (come ad esempio in Cecenia, Turchia, Spagna, Kasmir, Israele, Iraq), ( il problema
centrale non è il dominio mondiale da parte di una cricca di banchieri e altri circoli super-ricchi,
scordatevelo, qui si dice che sono i conflitti etnici, capito!, ndr) è quello di aver sempre pensato
localmente ed agito globalmente. Agito globalmente, in seguito ai numerosi interventi da parte
delle superpotenze per perseguire propri obiettivi di espansione economica, militare e politica;
pensato localmente, in quanto non si è riflettuto sui gravi riflessi negativi nella pace del mondo. E'
vitale un cambiamento di visione e strategia per il benessere e la sopravvivenza di tutti noi, che
sarà possibile solo se riusciremo a pensare globalmente e ad agire localmente (il noto motto
noglobal, ndr). Questo significa l'introduzione di un ulteriore termine alle prospettive del
regionalismo, del nazionalismo e dell'internazionalismo.
Il regionalismo, così come il nazionalismo o l'internazionalismo, con tutti i comportamenti basati
sul geo-socio-sentimento, sono negativi e divisivi. Geo-sentimento, socio-sentimento e loro
varianti vengono introdotte nella società dai leader politici e religiosi per creare nella mente delle
persone barriere economiche-sociali-politiche-culturali artificiali, sfruttando a proprio interesse le
divisioni ed i conflitti insorgenti intra ed infra umani. E' la loro regola del "dividi et impera".
Il fondatore del Bilderberg Group, il principe Bernardo d’Olanda, disse: “E' difficile rieducare
gente allevata al nazionalismo all’idea di rinunciare a parte della loro egemonia a favore di un
potere sopranazionale”
Rockefeller dice che vi è:“una smània di nazionalismo.. [ma] lo stato-nazione sta diventando
sempre meno competente e
capace di svolgere le sue mansioni di politica internazionale"
Democrazia, libertà e sovranità nazionali sono anatemi per gli “aspiranti padroni del mondo”. Il
gruppo Bildergerg, il Council on Foreign Relations ed equivalenti, con i loro esperti in giro per il
pianeta si sono attivati per fare a meno di tutte e tre le cose. E i Proutisti li seguono come dei
cagnolini.
Cosa propongono i Proutisti? L'Universalismo e il Neo-Umanesimo:"Cos'è l'universalismo?
Quando gli esseri umani si muovono collettivamente per il benessere degli esseri viventi, tale
progresso umano riflette lo spirito del Neo-umanesimo. Il Neo-umanesimo, oltre a garantire
l'esistenza umana dei livelli fisico, mentale e spirituale, assicura anche il diritto alla vita del mondo
animato ed inanimato."
Ma cosa è in sostanza questo Neo-Umanesimo? da Wikipedia inglese leggiamo che:
"Neoumanesimo è la continua espansione della nostra identità, che si allontana dalle ristrette
categorie ( nazione o etnia) verso categorie più ampie (pianeta)." Ci avrei giurato! Il nazionalismo
è il male del mondo! Sarkar identificava infatti tutto il male del mondo nel geosentimento che
riguarda l'interesse che una persona ha per la propria località; è un orrore, secondo Sarkar, se uno si
occupa della propria comunità e ama il proprio territorio; a questo negativo geosentimento egli
aggiungeva anche il geopatriottismo, la georeligione, la geoeconomia.
Più avanti l'articolo si fa più esilerante, infatti i Proutisti prima devono negare quello che alcuni (i
soliti complottisti) denunciano, e cioè la creazione di un Governo Mondiale ditattoriale:
"3. Un Governo mondiale con le buone o con le cattive?
Alcuni documentaristi sostengono che a partire dagli anni 90 sia incominciata un'oscura trama
finalizzata alla costituzione, contro la volontà autonoma delle nazioni, di un Governo Mondiale,
previsto dalle stesse Nazioni Unite. Lo dimostrerebbero documenti ed articoli apparsi negli ultimi
anni, come quello scritto dall'economista Norman France nel 1993 sulla rivista Monetary &
Economic, intitolato: "Un Governo Mondiale per assenso o asservimento". Il programma per un
Governo Mondiale unico, però, sarebbe voluto in particolare dagli Stati membri più incisivi alle
Nazioni Unite, come gli USA. L'obiettivo di realizzare, con le buone o con le cattive, tale nuovo
ordine mondiale, sotto l'egida sì di un Governo, ma diretto dal potere economico-militare
internazionale delle superpotenze, sarebbe in corso di realizzazione attraverso una strategia più
subdola e indiretta, cioè creando una miriade di crisi economiche, finanziarie e sociali sparse sul
pianeta. Facendo credere che l'economia, la finanza, gli istituti sociali e politici nazionali siano per
sfaldarsi, gli attuali istituti di governo del pianeta (Fondo Monetario Internazionale, Banca
Mondiale, ONU) saranno l'unico riferimento per intervenire ed apportare i correttivi ai sistemi
nazionali economici e sociali locali. Gli Stati saranno costretti a rinunciare alla loro sovranità
nazionale e tutto condurrebbe ad un forte accentramento di potere nelle mani dell'ONU. In questi
ultimi anni, assistiamo a livello mondiale ad un continuo proliferare di lotte etniche, religiose,
nazionaliste dove, dopo un primo e massiccio intervento da parte delle superpotenze (si pensi
all'ex-Yugoslavia, Afganistan e Iraq), come previsto, l'ONU è stato chiamato per intervenire e
fissare delle postazioni stabili. Secondo tale preoccupazione, si tratterebbe di conflitti orchestrati
ad hoc, in quanto non li si è voluti prevenire e gestire per tempo, che accrescono gli attriti sociali.
E anche per questi motivi, secondo l'economista France, che in molte nazioni in via di sviluppo le
frontiere all'immigrazione sono state aperte, con il fine di aumentare le tensioni interne fra le varie
etnie e religioni e destabilizzare l'ordine e la sicurezza interna. Il passaggio alla formazione di un
Governo Mondiale non voluto per partecipazione, bensì per imposizione, sarebbe molto breve.
France ritiene che tale meccanismo sia stato messo già in moto a partire dagli anni 90,
sperimentandone l'efficacia su nazioni minori. Partendo dall'indebolimento delle economie a causa
dell'indebitamento dei Paesi, i politici, considerati incapaci di risolvere il problema, verranno
indicati quali i responsabili. Dopo aver provocato crisi e disordini sociali tanto violenti da
richiedere un drastico intervento esterno da parte delle autorità o corpi militari, le conseguenze
saranno la caduta dei governi locali e la richiesta di intervento di sostegno dell'ONU. Le notizie
che provengono dall'Iraq, confermerebbero tale impostazione ed almeno altre 3 o 4 regioni
sarebbero in procinto di fare la stessa fine. Tale progetto viaggerebbe sotto l'egida americana e
sarebbe iniziato nel '90 con Henry Kissinger. Secondo le sue parole: "se si dice alla gente:
Attenzione, un grave pericolo ci minaccia dall'esterno" ed al tempo stesso si impongono
provvedimenti atti a scongiurare tale "minaccia", effettiva o meno, la popolazione in generale sarà
pronta a chiudere gli occhi, accettandoli per la propria salvaguardia e sicurezza. L'azimut di tale
strategia prevederebbe la ponderosa partecipazione di uomini e mezzi delle Forze Armate
statunitensi, smistabili in tutto il mondo, per integrare la nuova forza di polizia internazionale delle
Nazioni Unite. Le motivazioni che giustificherebbero il trasferimento di forze statunitensi sotto il
controllo ONU sono contenute in un progetto USA denominato "Freedom from War", documento
inerente un programma americano finalizzato al disarmo completo e pacifico disposto dal
Presidente Kennedy. Il documento dichiara: "La forza di pace dell'ONU sarà resa stabile e
rinforzata gradualmente con materiale americano". Tale stadio sarebbe diventato operativo già nel
'90 e molte delle installazioni e delle forze militari USA sarebbero state trasferite sotto l'ONU a
livello internazionale. Se il grosso dei contingenti militari continuerà ad essere spostato sul piatto
delle Nazioni Unite, ogni nazione, compresi gli USA, non potrà disporre di una forza militare
autonoma tale da poter contrastare il volere dell'ONU, sottomettendosi a questo punto alle sue
forze multinazionali.
Divertente la frase finale che afferma:"Quello raccontato sembra uno scenario alquanto
macchinoso, inconcepibile e difficile da ammettere, tuttavia rientra nella presente disamina per
concepire al meglio sia l'attuale condizione internazionale, che le ipotesi di realizzazione di un
Governo Mondiale democratico." Si, proprio macchinoso, difficile da comprendere, peggio della
teoria quantistica; cosa aveva detto questo economista di nome France?Mah!
Una volta che hanno negato queste "difficili" teorie "complottiste" per DIMOSTRARE che loro
sono veramente alternativi, con un bel capitombolo del pensiero, ci propongono LA STESSA
COSA ma dicono che è una cosa bella perchè lo ha detto il loro GURU; leggete il loro progetto
perchè è una spiegazione molto plausibile dei piani dell'elite mondiale per arrivare ad un Governo
Mondiale:
E' nel XX secolo che si afferma il principio della nazionalità e, nel nuovo assetto all'indomani della
prima guerra mondiale, si cercò di attuarlo praticamente nella forma degli stati sovrani nazionali.
Mentre, sarà dopo la seconda guerra mondiale che sorgeranno, inizialmente a scopo difensivo e
per il mantenimento della pace, alcune organizzazioni pan-regionali. Di queste ne ricordiamo
alcune come la Nato o Patto Atlantico (Usa ed Europa occidentale), l'ex-Patto di Varsavia e la
Seato (Francia, Gran Bretagna e Asia orientale). Anche l'Europa, dopo la seconda guerra
mondiale, venutasi a trovare racchiusa nei due grandi blocchi (russo-asiatico e americano), si è
indirizzata verso una più stretta collaborazione sovranazionale, raggiungendo l'attuale
unificazione del mercato economico e finanziario.
Riflettiamo su quelli che sono stati i presupposti storico-diplomatici sottostanti alla costituzione
dell'Organizzazione delle Nazioni Unite (O.N.U.). Principio animatore è riconducibile alla breve
esperienza della Società delle Nazioni. In epoca successiva, l'organizzazione venne alla luce con
l'alleanza di tutti i grandi Stati democratici uniti contro la Germania nazista e gli alleati dell'asse.
Iniziava a delinearsi l'idea di un villaggio globale dove il futuro dell'umanità sembrava essere
collegato ad un unico destino.
La costituzione dell'ONU ha rispecchiato gli esiti della II guerra mondiale. Ma, dopo il crollo del
comunismo nell'Est e la fine del bipolarismo Usa-Urss, quale valore ha ancora un O.N.U.
dominato da un Consiglio di sicurezza ristretto a poche nazioni e capace di condizionarne ogni
decisione?
Le decisioni importanti che si prendono, ad esempio in Europa, vengono accolte dall'opinione
pubblica non perché siano l'espressione di una volontà comune, ma perché manifestazione del
volere di un organo centrale che ha perso i collegamenti con le sue parti. All'azione dell'O.N.U.,
anche diversi limiti giuridici, derivanti dalla sovranità nazionale degli stati membri, hanno
ostacolato l'esplicarsi delle sue attività. Nel giro di pochi anni, dalla guerra fredda tra Usa ed ex-
Urss alla distensione internazionale abbiamo assistito ad una nuova crisi di impotenza dell'O.N.U.,
che si è aggravata con la minaccia dell'affacciarsi di un terrorismo mondiale, con la decisione
arbitraria delle potenze militari di non procedere alla distruzione degli arsenali nucleari. Questo
processo di messa in ridicolo dell'O.N.U. non dà segni di fermarsi. Né è la prova la centralità di
quelle organizzazioni, quali il Consiglio di sicurezza e il Fondo monetario internazionale con la
Banca mondiale che hanno introdotto al suo interno il diritto del più forte, cioè i vincitori
dell'ultima guerra mondiale, a prendere le decisioni.
Con la fine della guerra fredda, l'O.N.U., a differenza di quanto ci si poteva attendere, non ha
potuto dormire sonni tranquilli. In seguito alla delibera del Consiglio di sicurezza ristretto, che
ordinava le sanzioni economiche all'Iraq per aver invaso il Kuwait, siamo passati all'invasione di
quel paese da parte di una ristretta coalizione militare, nonostante il parere contrario dell'O.N.U. E
i giudizi contrari dell'O.N.U. verso tante altre guerre sono tanti e non rispettati: Palestina, Tibet,
Nepal, Kashmir, Etiopia, Libano, ecc.
La dimensione delle perdite umane dell'ultima guerra mondiale (circa 38 milioni furono i morti
civili e militari, di cui 5,9 milioni di deportati razziali e da 4 a 5 milioni di deportati politici in
Germania), dovrebbe far ancora riflettere i governanti del pianeta, non solo su una estensione
globale del conflitto, ma anche sulla sua dimensione mondiale.
Secondo Sarkar (il GURU, ndr), la formazione di un Governo mondiale richiede una
Costituzione mondiale. Dovrebbe essere formato un corpo legislativo che sviluppi una Carta dei
Diritti e una Carta Costituzionale che tuteli le proprie minoranze. L'applicazione di tali leggi
dovrebbe essere di competenza dei governi nazionali locali. Lo scopo del Governo Mondiale
dovrebbe essere di stabilire le condizioni minime ed omogenee per le legislazioni locali, senza
interferire in nessun modo con il potere amministrativo. Il Governo Mondiale dovrebbe essere
formato da due camere, una in rappresentanza delle Nazioni e una in rappresentanza della
popolazione. L'Assemblea Generale dell'ONU, opportunamente riformata per escludere le
differenze di potere attuali esistenti tra le superpotenze e le altre nazioni, dovrebbe svolgere il
compito di rappresentare le Nazioni insieme ad una Assemblea dei Popoli da formare in
proporzione al numero di abitanti.
La costituzione del Governo Mondiale potrebbe vedere la luce finalmente dopo un altro numero di
anni in cui l'Organismo Mondiale avrà creato e per così dire rodato alcuni degli istituti base per la
regolazione delle politiche comuni: sanità, ambiente, scuola e lavoro. Solo nelle ultime fasi,
allorchè si sarà creata una coscienza sociale mondiale comune ed orientata al "pensare
universalmente e ad agire localmente", dovrebbe essere reso possibile costituire altri istituti, tra cui
un ordine giudiziario ed un unico esercito mondiale generale ed in tal modo la dichiarazione
solenne del Governo Mondiale. Gradualmente gli eserciti nazionali dovranno essere sostituiti con
un esercito mondiale che dovrà impedire i conflitti fra le Nazioni. Il numero complessivo di militari
dovrà essere gradualmente ridotto. Anche dopo la formazione di un Governo Mondiale é
improbabile che i conflitti infra ed intra-nazionali cesseranno. Gli attuali problemi connessi
all'impotenza delle forze armate O.N.U., intese quale solo esercito di pace, è spiegabile dalla
mancata fiducia che i governi danno a codesto esercito. Pertanto, la formazione di un unico
esercito sovranazionale sarà possibile solo allorquando saranno stati già assimilati i principi
cardinali di una convivenza mondiale: benessere collettivo e libertà individuale, in cui il primo
abbia sempre la precedenza sul secondo. La presenza di istituti comuni che già oggi regolano le
relazioni sociali, politiche ed economiche mondiali, come ad esempio il Gatt, il Wto, la Fao, ecc.,
sta a rappresentare un momento di riflessione e comunque di un'esperienza accumulata negli anni
che certamente non va sprecata e sottovalutata. Ciò che manca ancora è uno spirito nuovo di
cooperazione coordinata, di convivenza fraterna e di tolleranza reciproca fra le diverse etnie che
popolano il pianeta.
E' estremamente positivo che dall'UE emerga un nuovo bisogno di consolidarsi e rapportarsi
reciprocamente ed in maniera più coordinata. E' positivo il desiderio di avvicinare tradizioni, modi
di pensare e di vivere differenti. E' positivo il desiderio di cercare di superare le divisioni interne,
per abbracciare un comune sistema politico, economico, giuridico e sociale. I passi più significativi
prelevati dal Preambolo della Carta Costituzionale sono i seguenti: "Persuasi che i popoli
dell'Europa, pur restando fieri della loro identità e della loro storia nazionale, sono decisi a
superare le antiche divisioni e, uniti in modo sempre più stretto, a forgiare il loro comune destino
(.... omissis)."
L'esperienza che i paesi della nuova UE stanno esperimentando dovrebbe servire da monito e
laboratorio di esperienze anche per altre regioni del pianeta, dalle più calde a causa di divisioni e
conflitti, ad altre anche meno conflittuali.
E' però scomparsa dalla nuova Carta Costituzionale, firmata proprio a Roma il 29 ottobre 2004, la
parola "federale" a vantaggio del meno allettante termine "comunitario". Prima di pensare di far
interagire solo economicamente regioni geografiche tra loro distanti e creare, così, profondi
squilibri economici e di vita (si pensi, ad esempio, al basso costo del lavoro presente nei Paesi
dell'Est rispetto alle esigenze di sviluppo e potere di acquisto nei Paesi dell'Europa occidentale), la
prima preoccupazione non dovrebbe essere quella di unirsi in un'unica Comunità per mere "Ragion
di Stato", bensì per ragioni attinenti ad una reale crescita attraverso modelli di bio-regionalismo e
di sviluppo locale, basati sul pieno e progressivo utilizzo delle risorse locali. Un seggio all'interno
del Consiglio per la Sicurezza dell'Onu dovrebbe essere assegnato, per i motivi già spiegati, anche
proprio alla Comunità Europea, in quanto modello di convivenza integrata e mirata alla
condivisione di un progetto di vita senziente e comune.
L'interesse comune da cui sorgerà il progetto del Governo Mondiale non sarà solo determinato dal
sentimento di "autoconservazione", simile a quello che si manifestò nell'epoca preistorica con la
formazione dei primi raggruppamenti sociali, al fine di rendere più sicura l'esistenza degli
individui dai pericoli esistenti nel mondo, ma andrà oltre: non solo per garantire la sicurezza e la
vita delle persone dalle guerre e dalla fame nel mondo, ma per rendere effettiva la responsabilità
dell'essere umano per la "conservazione" della vita sul pianeta, compresa la fauna e la flora.
La trasformazione delle idee universalistiche del Neo-umanesimo nella vita pratica è una delle
funzioni della Teoria dell'Utilizzazione Progressiva, compreso il suo contributo per il graduale
processo di formazione del nuovo Governo Mondiale.
Il cambiamento che porterà alla formazione di un Governo Mondiale potrà essere raggiunto in
modo pacifico solo se decidiamo di ripartire dall'individuo inteso come un continuum di esistenza
fisica, mentale e spirituale e come parte di un tutt'uno. Occorre che ognuno di noi si sforzi di
rivedere i propri rapporti con gli altri e comprenda che i rapporti sociali servono al completamento
ed arricchimento della propria ricchezza interiore. C'è tanto bisogno che ogni persona, dal proprio
piccolo, faccia sempre più posto alla tolleranza, all'altruismo, allo spirito di servizio e fratellanza.
La formazione di grandi governi per grandi problemi è stata sempre la linea guida a cui si sono
ispirati i nostri politici, non comprendendo forse che il miglior approccio per la creazione di una
convivenza umana che salvaguardasse tutte le libertà ed i diritti delle persone e del pianeta fosse
quello di costruire l'unità partendo dall'interno delle persone, anziché dall'esterno.
Il principio fisico dell'attrazione e della repulsione sembrerebbe un fenomeno che investe anche la
fenomenologia sociale. E' naturale, da questo punto di vista, che due società tanto diverse come
quella occidentale e quella islamica si ostacolino, respingano e allontanino da un loro incontro;
occorrerebbe contrastare tale reazione equilibrandola ed inserendo elementi di attrazione tra i poli
di pensiero che più determinano tale conflitto, come ad esempio maggiori rapporti interculturali,
turismo, equi scambi commerciali, matrimoni misti, ecc. E' stata estremamente interessante, da
questo punto di vista, l'iniziativa intrapresa della Regione Piemonte che l'ha vista promotrice di un
incontro mondiale denominato "Terra Madre" che ha permesso l'incontro dei piccoli produttori
agricoli e non del settore agroalimentare di tutto il mondo, favorendo così scambi ed interazioni
culturali, nuovi legami economici tra regioni lontane, la comprensione del senso di appartenenza
ad un unico pianeta.
D'altro canto, altri esempi simili di reciproca repulsione all'interno dei diversi contesti geo-politici
sussistono per le richieste di autonomia da parte di movimenti nazionalisti indipendentisti
contrastati da governi accentratori, come è il caso della Cecenia, Cina, Turchia. Casi come quello
dell'Urss e della Jugoslavia, ma come anche quelli del risorgere della coscienza nazionale, del
desiderio di indipendenza all'interno di Stati unificati magari da secoli (la Gran Bretagna, la
Spagna, il Belgio, l'Italia stessa) mostrano che la consapevolezza della diversità prevale sempre,
alla fine, sul tentativo di unità. Il desiderio di indipendenza all'interno di Stati unificati da secoli
mostrano che la consapevolezza della diversità tende spesso a prevalere sul tentativo di
unificazione.
Oggi più che mai dovrebbe essere sviluppata una sorta di alchimia sociale che riesca a bilanciare
le forze di attrazione con quelle di repulsione presenti nelle società, al fine di ottenere in modo
graduale una convivenza umana su una base sempre più allargata. Tale allargamento costante è
ciò che si dovrebbe definire Governo Mondiale, ove le persone debbano sentirsi tutti facenti parte e
con orgoglio riconoscersi come essere umano. Tale sforzo di estensione positiva della convivenza
pacifica del genere umano rappresenta una sfida ed un obiettivo della presente generazione che
deve vedere al prossimo decennio con l'occhio del pioniere coraggioso, pronto a sacrificare una
parte di sé stesso per il benessere della collettività."
“..una forza collettiva della comunità internazionale espressa dalle Nazioni Unite..
un movimento storico verso un nuovo ordine del mondo.. una nuova associazione
delle nazioni.. un periodo nel quale l'umanità entrerà nel proprio io.. per
cominciare una rivoluzione dello spirito e della mente ed iniziare un viaggio in
una.. nuova era."
il Presidente Bush, 1 Ottobre 1990 - In un convegno alle Nazioni Unite, .
"la 'casa dell'ordine mondiale' dovrà essere costruita dalle fondamenta verso l'alto
piuttosto che dall'alto verso il basso.. ma una fine alla sovranità nazionale,
corrodendola un pò alla volta, verrà realizzata molto più dell'ormai antiquato
attacco frontale."
Aprile 1974 -- L'articolo The Hard Road to World Order dell'autore Richard Gardner, ex vice-
sostituto del Segretariato degli Stati Uniti, e membro della Trilaterale e del CFR, viene pubblicato
sulla rivista Foreign Affairs.
"E' difficile far aprire gli occhi alla gente, ma è forse ancor più difficile chiuderli
se un giorno qualcuno è riuscito a farteli aprire"
Anonimo
Pubblicato da nwo-truthresearch a 04.27
"Se stiamo andando verso un’economia veramente globale, una valuta mondiale comune ha
perfettamente senso"
Paul Volcker, ex governatore della Federal Reserve
"Sarebbe una buona idea lasciare il dollaro: una valuta globale risulterebbe più stabile"
Joseph E. Stiglitz The Guardian (2009)
Descrivere la storia della creazione di una nuova moneta mondiale è molto importante perchè rivela
il gioco collettivo nel quale sono implicate pressocchè tutte le maggiori economie del mondo, il cui
fine sarà costruire un Nuovo Ordine Economico Mondiale, come parte di quella che il Council on
Foreign Relations chiama Global Governance del 21esimo secolo. Anche questa volta, al fine di
analizzare questi fenomeni, prendiamo spunto da fatti reali e notizie ufficiali.
Il Sole 24 Ore dava l'annuncio che il giorno 5 giugno 2009 ci sarebbe stata la "presentazione del
progetto "United Future World Currency. The World in a coin" con il patrocinio della Presidenza
del Consiglio dei Ministri. Ore 12,00. Presso Palazzo Marino".
Freeonline dava un'altro annuncio interessante: Ai grandi del G8 la nuova moneta del futuro dove si
dice che "un esemplare test in oro del progetto di una nuova moneta globale verrà presentato in
anteprima ai Capi di Stato e di Governo convenuti al G8 dell’Aquila". L'articolo continua: "Il
nome finale e il simbolo della nuova moneta verranno definiti per concorso, coinvolgendo i giovani
di 1000 scuole di tutto il mondo, sotto l’organizzazione della italiana Museo del Tempo.
L’iniziativa, con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Ministero del Tesoro,
parte dall’Italia e intende unire all’inizio gli Stati Uniti d’America e gli Stati Uniti d’Europa, ma è
aperta ad includere anche altri Paesi [...] In un suo messaggio personale di augurio per il progetto,
indirizzato al coordinatore Sandro Sassoli, il Presidente Silvio Berlusconi sottolinea che “è
interessante che giovani studenti di vari Paesi possano essere coinvolti in uno studio a livello
internazionale, che li avvicini alla comprensione di alcuni aspetti della politica economica
internazionale, formandoli per un’auspicabile unione monetaria futura. Sandro Sassoli è l’ideatore
del progetto UFWC fin dal 1996 dopo aver raccolto alcuni suggerimenti di Arthur Schlessinger
Jr, già consigliere di John F. Kennedy."
Anche il Presidente Russo Medved, il 10 Luglio 2009 a L'Aquila, è diventato lo sponsor della
moneta unica mondiale UFWC: "Ecco. Voi potete vederla e toccarla. Questa è il simbolo della
nostra unità e del nostro desiderio di risolvere le questioni in comune. Con tutta probabilità
qualcosa di simile potrebbe apparire, essere tenuta nelle vostre mani ed essere utilizzata come
mezzo di pagamento. Questa è la moneta internazionale".
Vedi anche, in inglese: Medvedev Unveils “World Currency” Coin At G8, Medvedev Shows Off
Sample Coin of New ‘World Currency’ at G-8, e
The Associated Press: Medvedev calls for new reserve currencies
Nel sito Ufficiale UFWC: http://www.futureworldcurrency.com
troviamo tutti i dettagli del progetto. Le immagini della moneta di test sono tratte da questo sito. La
spiegazione ufficiale dei simboli è qui e la riporto in italiano:
"Lato Diritto: l'icona col "Numero 1" è ripetuta cinque volte, a rappresentare i cinque continenti .
L'iscrizione al bordo recita: "Unità nella diversità" e comprende la prima data di emissione del
2009.
Autore: Luc Luycx, Zecca Reale del Belgio.
Lato rovescio : l'Albero della Vita, con cinque foglie che simboleggiano le specie arboree locali
che crescono nei cinque continenti. L'iscrizione al bordo recita: "United Future World
Currency".
Autore: Laura Cretara, ex capo artistico della Zecca di Stato italiana."
La nuova moneta mondiale è presentata come una felice utopia. In questa pagina trovate un elenco
di personaggi noti che la supportano dal lontano 1996, tra essi citiamo:
"Una moneta del futuro che unisce tutti i continenti? Un sogno, un'utopia, una realtà? Spetta a noi
decidere."
Arthur Schlesinger Jr. è stato, con il dottor Sassoli, il "padre promotore" del concetto UFWC di una
moneta mondiale.
Il suo profondo saggio e abile sostegno, ha aiutato enormemente l'avvio del progetto.
Il Team UFWC lo ricorda con gratitudine
Arthur Schlesinger Jr.
"La ringrazio per la moneta campione dell' United Future Currency Programm. Siamo lieti di
apprendere del tuo punto di vista su questa questione.
Ancora grazie per la vostra riflessione."
Stephen Harper
25 agosto 2009
"Unità significa anche pace e di amore. Plaudo a questa iniziativa molto importante, che può
aiutare l'umanità a superare le barriere nazionali, garantendo nel contempo il benessere e la
conservazione delle identità dei popoli della terra."
Tara Gandhi
"Il dollaro, l'euro, e quindi il rublo russo, il franco svizzero, lo yen giapponese, e le altre valute
insieme in una moneta unita. Perché no? Suona così straordinario, ma anche armonioso. Essa
favorirà inoltre il commercio, lo scambio sociale, e le amicizie attraverso i continenti. Inoltre, è
così difficile viaggiare (e lo faccio spesso) quando si deve pensare a tante diverse valute. I miei
migliori auguri per la United Future World Currency Programm!"
Sophia Loren
"Apprezzo molto i vostri sforzi per coinvolgere i bambini di tutto il mondo in un progetto
interessante come questo, con il duplice obiettivo di prosperità e di pace. Se tutto va bene, i vostri
sforzi serviranno a cambiare la natura del denaro in se, un evento epocale.
Quando tu e io ci incontrammo a Roma nove anni fa, si era già cominciando a pensare a questo
progetto.
Ora è giunta a buon fine. Congratulazioni a voi e a tutti i membri della vostra squadra!
Con ammirazione e rispetto ... "
14 agosto 2009
Richard G. Doty
(Senior Curator of Numismatic) Smithsonian Institution, Washington, DC
"La scoperta del DNA è un progresso epocale. La moneta UFWC dovrebbe essere una grande
occasione per l'umanità."
James Watson
(Premio Nobel 1962, scopritore del DNA)
Manifesto
ART. 1
"Unità nella diversità" è il fondamento che guida questa iniziativa, che è
stata avviata nel 1996. Il suo obiettivo è quello di unire le persone e andare
oltre gli stereotipi nazionali. La sua importanza storica è ancora maggiore
rispetto al suo carattere economico; è un obiettivo costruito sulla fede, la
speranza comune, e l'unificazione delle radici culturali e spirituali.
ART. 2
Il rapporto tra Europa e America, e tra gli Stati Uniti e molti Paesi dei
cinque continenti, si basa su comuni tradizioni culturali ed è sostenuto da
una comune visione del mondo. È guidato dai concetti più alti della
fratellanza e della pace. Queste relazioni sono coltivate attraverso dinamiche
a livello mondiale il cui scopo è quello di realizzare obiettivi sociali, politici
ed economici, nel pieno rispetto dei valori e delle identità nazionali che le
costituzioni dei rispettivi paesi hanno trovato.
ART. 3
E' quindi nostro desiderio quello di riportare in vita il progetto di una
moneta comune, cui è stato dato il nome provvisorio "Eurodollar/Dollaeur"
(inizialmente), "United Money", e quindi "United Future World Currency".
Sarebbe un simbolo non solo economico, ma anche umano, sociale, politico,
e di legame spirituale tra le Nazioni di diversi continenti che hanno ideali
simili.
ART. 4
Si tratta di un mezzo di comprensione, fornisce un riferimento e rafforza le
identità diverse che condividono gli obiettivi di principio. La concorrenza
nei rispettivi mercati rimane libera, e i principi fondamentali delle identità
nazionali dei paesi partecipanti saranno salvaguardati.
ART. 5
Siamo determinati ad aumentare la consapevolezza di questo progetto, tra
quante più persone possibili in tutti i continenti. Siamo concentrati
soprattutto sulla partecipazione attiva dei giovani, soprattutto delle scuole.
Infatti, i giovani rappresentano il più forte, più concreto veicolo per la
diffusione di questa iniziativa. Essi sono anche i potenziali beneficiari futuri
di questo grande passo avanti verso l'unificazione e la creazione di un
mondo che risponde meglio alle esigenze del nuovo millennio, che rompe
gradualmente barriere sociali e ideologiche.
ART. 6
Il rinnovato interesse culturale dell'economia viene come il risultato dello
spostamento della percezione della valuta nel suo complesso. Ciò fa seguito
al dibattito aperto con l'introduzione dell'euro. Attraverso questo progetto,
gli studenti, anche di un'età molto giovane, possono acquisire familiarità con
le questioni economiche di base. Questi ultimi sono sempre più importanti
in una nuova società del benessere diffuso.
ART. 7
Verrà selezionato un comitato congiunto. Esso sarà composto da esperti da
una grande varietà di discipline. Ognuno sarà libero di offrire il proprio
contributo al progetto. Tale comitato costituirà la giuria che selezionerà le
idee più interessanti, proposte e progetti richiesti da diverse iniziative in
corso.
ART. 8
Ci sarà una campagna di informazione e di supporto per coordinare i gruppi
di lavoro, i comitati e i circoli, attuata attraverso organizzazioni, enti e
associazioni. Ci sarà un periodo di considerazione per tutti i contributi per
quanto riguarda l'espansione, il confronto e lo sviluppo di: temi e problemi
tecnici, ottimizzazione degli strumenti legislativi e delle procedure; e
adempimento degli obblighi della nuova moneta.
ART. 9
Saranno effettuate prove a importanti eventi internazionali, al fine di
sensibilizzazione, educazione e promozione. Denaro contante di prova
"United Money" (banconote e monete), sarà affidato ai migliori
professionisti ed esperti internazionali nei campi appropriati.
Il tempo sarà accantonato per esplorare le questioni tecnologicamente
avanzate di sicurezza e di contraffazione, che una valuta futura dovrà tenere
sotto controllo. Ciò coinvolgerà gli organi più prestigiosi e affidabili
pubblici e privati, comprese le università e le imprese.
ART. 10
Sarà la la messa in atto della responsabilità dei futuri cittadini del mondo ed
dei governi che renderà il nostro progetto una realtà. Questo progetto è
guidato da una ferma convinzione nel processo di unificazione e coesistenza
di popoli diversi. Esso mira a promuovere una distribuzione sempre più
equa delle risorse del pianeta e dell'intelletto umano.
Rome and Brussels, March 21st 1996 Roma e Bruxelles, 21 marzo 1996
New York, January 12th 2000. New York, 12 gennaio 2000.
Milan, February 17th 2009 Milano, 17 febbraio 2009
Ci raccontano anche qui la solita manfrina sul fatto che questa moneta unica darà maggiore stabilità
al sistema (di estorsione) finanziario mondiale, rifonderà su basi più solide il (truffaldino) sistema
economico redistribuirà in modo più giusto il potere (delle elite) ecc. ecc.
L'articolo del settimanale "teorico della cospirazione globale" VoceArancio rivela anche che
l'ipotesi di moneta unica viene da lontano. Keynes propose il suo Bancor, "una moneta unica
mondiale inizialmente fissata in base al valore di 30 materie prime. Il Bancor non sostituiva le
valute, ma era il metro per valutare le importazioni e le esportazioni planetarie". Prima di Keynes
ci fu il "mercante-banchiere-saggiatore reggiano Gasparo Scaruffi, nel ‘500: la sua riforma
monetaria era imperniata sull’Alitinonfo (dal greco “vero volume”) come unità di misura delle
monete del mondo. E nel 1916 ripropose l’idea della moneta mondiale (l’avrebbe chiamata Oro)
l’economista americano Edwin Kremmer... A proporre (poi, ndr) l’unificazione monetaria
mondiale fu Pierre Werner, primo ministro del Lussemburgo e padre dell’euro. La sua valuta
avrebbe dovuto chiamarsi Mondo.". "A fine 2000, il Fondo monetario tenne un Economic Forum
dal titolo: “One World, One Currency: Destination or Delusion?” Nel 1998 l’Economist (data
esatta 1988, Get ready for the phoenix. The Economist: Vol. 306: January 9, 1988: pages 9-10, ndr)
ha previsto l’avvento della moneta unica dei paesi ricchi entro il 2018, ma prima “ci vorranno
ancora parecchie tempeste valutarie, un altro po’ di crolli in borsa, e probabilmente un collasso
economico o due”. Mentre Paul Volcker, ex governatore della Federal Reserve, dichiarò nel 2000:
“Se stiamo andando verso un’economia veramente globale, una valuta mondiale comune ha
perfettamente senso”.
Sono andato a vedere il documento ufficiale del Fondo Monetario Internazionale dal titolo "One
World, One Currency: Destination or Delusion?". Il documento afferma, tra le altre cose: "Gli
stessi aspetti di efficienza commerciale, di economia di scala, e i fattori pratici che spingono le
valute regionali a unirsi, esistono presumibilmente anche al livello successivo - quello globale." E
più giù: "Le economie più piccole e vulnerabili del mondo - quelle che la comunità internazionale
sta cercando di aiutare in ogni modo - sarebbero le prime a guadagnarci dalla stabilità e sicurezza
che deriverebbero da una moneta unica mondiale." In questo documento, datato 8 novembre 2000,
uno dei maggiori sostenitori della moneta unica mondiale era Robert Alexander Mundell.
Robert Alexander Mundell è uno dei maggiori economisti al mondo e premio Nobel nel 1999.
Scriveva allora l'accademia svedese nella sua motivazione: "Il lavoro di Robert Mundell sulle
dinamiche monetarie e sulle aree di cambio ottimali ha ispirato varie generazioni di ricercatori. Le
sue considerazioni fatte molto tempo fa appaiono oggi molto attuali...". Mundell teorizzò nel 1961 il
concetto di un'area valutaria ottimale. Con essa Mondell dichiarava che le condizioni che devono
essere soddisfatte perché le monete di due o più Paesi possano fondersi in una sola sono: i Paesi
devono avere già un fitto intreccio di scambi, devono avere economie simili nella struttura e nella
congiuntura, ci dev’essere una sufficiente omogeneità nel grado di sviluppo e nelle istituzioni,
devono avere condizioni di finanza pubblica non dissimili e tassi d’inflazione e d’interesse non
troppo diversi. Nella dichiarazione di conferimento del Nobel si parla anche del contributo delle sue
analisi alla creazione dell'euro. Infatti Mundell è considerato il padre spirituale della moneta unica
europea. Egli è poi uno dei maggiori teorici (della cospirazione?) della moneta unica mondiale:
"Diciamo che per primo, trenta e più anni fa, lanciai l'idea di creare una valuta unica mondiale,
proprio perché la stabilità è secondo me un valore di base..". In una sua intervista al Wall Street
Journal egli riafferma che "verrà il momento di una moneta unica globale". L'articolo dice che,
secondo Mundell "Il rimedio migliore a tutti i guai dell’economia mondiale sarebbe (e adesso ci
inoltriamo nel regno del lunghissimo periodo) la creazione di una moneta unica globale. Potrebbe
essere una nuova moneta, e qualora non fosse possibile, una valuta già dominante potrebbe
prestarsi al gioco. Tutte le altre valute mondiali potrebbero agganciarvisi. Magari proprio il
dollaro potrebbe avere questa funzione”. A sostegno di ciò che afferma profeticamente, Robert
Mundell cita Paul Volker che sosteneva che “un’economia globale ha bisogno di una moneta
globale”. A questo scopo Mundell propone di tenere un vertice internazionale, sul modello Bretton
Woods, in occasione della fiera mondiale di Shanghai del 2010. Mundell, che ha passato un bel po’
di tempo in Cina come consigliere economico del governo cinese, dice che la riesumazione di un
sistema internazionale a tassi fissi aiuterebbe Pechino a schivare le pesanti richieste dei politici
statunitensi ed europei che assediano i cinesi perché apprezzino o svalutino la loro moneta [...]
Prima che la moneta globale entri in campo, la soluzione di temporanea sarebbe quella di dotare i
paesi asiatici di una propria moneta unica. Se lo facessero, dice, “la dimensione del blocco
valutario asiatico sarebbe comparabile alla somma del blocco statunitense ed europeo messi
insieme. E allora sì, che non si tratterebbe più degli USA o dell’Europa che assediano con le loro
“bordate” la Cina o altri paesi emergenti”.
Questi tre futuribili blocchi valutari, prevede Mundell, saranno abbastanza robusti da contenere
anche dure fluttuazioni nei tassi di cambio. Ma queste fluttuazioni non mancherebbero di essere
ancora tremendamente dannose. Dunque “la cosa migliore che si potrà fare allora, sarà quella di
creare un ennesimo sistema di stabilizzazione valutaria. Ed ecco entrare in campo il ruolo della
moneta unica globale”.
"
E' interessante notare che Mundell "ha passato un bel po’ di tempo in Cina come consigliere
economico del governo cinese". Ma allora siete tutti amiconi!
Anche secondo il gruppo di economisti Europe2020 nel futuro si dovrà introdurre una nuova
moneta mondiale: "Il dollaro americano e l’economia – si legge – non sono più in grado di
sostenere l’attuale ordine economico, finanziario e monetario globale. Finché questo problema
strategico non viene affrontato e risolto direttamente, la crisi crescerà. E’ infatti questo il cuore
della crisi dei prodotti finanziari derivati, banche, prezzi dell’energia… e delle conseguenze in
termini di disoccupazione di massa e della caduta degli standard di vita. E’ dunque di vitale
importanza che questo punto sia l’argomento principale del summit del G20, e che i primi passi
verso una soluzione vengano avviati. In effetti, la soluzione a questo problema è ben nota, e
consiste nel creare una moneta di riserva internazionale [che potrebbe essere chiamata il
«Global»] basata su un paniere di monete corrispondenti alle più grandi economie, ovvero
dollaro, Euro, Yen, Yuan, Khaleeji (moneta comune degli stati del Golfo produttori di petrolio,
che partirà a Gennaio 2010), Rublo, Real…, gestito da un ‘Istituto Monetario Mondiale’ il cui
consiglio di amministrazione rifletterà il peso relativo delle economie le cui valute compongono il
Global"
Il Italia i ripetitori del "Dogma della Moneta Unica" sono, tra gli altri, Padoa-Schioppa e Romano
Prodi.
In una lunga intervista al Sole 24 ore, l’ex ministro Padoa Schioppa, parla della crisi economica e
propone, come “lezione per il futuro,” un suo sogno: l’adozione di una moneta unica globale.
Non lo chiedono solo i cinesi. Ne parlano da tempo una delle menti economiche più
acute della nostra epoca come Robert Mundell e un autorevolissimo ex banchiere
centrale americano come Paul Volcker. [..]In ogni caso, da ex banchiere centrale penso
che quando si parla di standard globali, prima ancora che a quelli legali si debba
guardare a quello monetario, che è un fatto economico funzionale, seppure vincolato a
un substrato legale. Insomma, credo proprio che questa crisi ponga il problema di un
nuovo standard monetario internazionale. La sua assenza e l'assenza della disciplina
che esso imporrebbe sono una delle cause profonde della crisi attuale.
Anche qui notiamo la solita strategia: Problema: crisi economica - Reazione: panico totale, caos,
impoverimento - Soluzione: disciplina della moneta unica
Romano Prodi, in un articolo per il Messaggero del 16 Luglio 2009 dice:
Non possiamo che sottolineare la comunanza di idee tra la "sinistra" di Prodi e Padoa-Schioppa e la
"destra" di Berlusconi, sostenitore del progetto United Future World Currency, come visto sopra.
Interessante a questo punto è soffermarsi su quanto detto dall'Economist nel lontano 1988 perchè
questo rivela quali sono le strategie per arrivare all'introduzione della moneta unica; ripetiamo
quanto riportato:
"ci vorranno ancora parecchie tempeste valutarie, un altro po’ di crolli in borsa, e
probabilmente un collasso economico o due".
Sappiamo benissimo che l'economia mondiale è in mano a pochi soggetti, come i Rockefeller, i
Rothschild, e i Soros e a poche Banche. Il controllo sull'intero sistema economico avviene
attraverso (1) il monopolio della creazione del denaro dal nulla da parte delle Banche Centrali
(che spesso sono anche banche private, come la Banca d'Italia o la FED), il quale è prestato
agli stati nazionali, per il suo valore nominale (valore stampato sulla banconota) più gli
interessi; la differenza tra costi di produzione (quasi nulli) e valore nominale è detta
Signoraggio Primario; il risultato è il debito pubblico statale (quello che più conta per il
controllo); (2) il monopolio nella determinazione dei tassi d'interesse operato sempre dalle
Banche Centrali e (3) la pratica della riserva frazionaria, operata dalle Banche Commerciali
(detta anche Signoraggio secondario) tramite la quale le banche commerciali possono creare
credito per un valore non pari alle loro riserve di banconote e titoli di stato, ma multiplo di
esso; con la velocita degli scambi, essa è un limite fittizio, quindi il sistema bancario può
produrre a costo zero quantità illimitate di "denaro" dal nulla,.
Questi monopoli privati sono in grado di fare precipitare in fallimenti sia gli Stati nazionali, sia le
aziende private, sia i privati mutuatari attraverso la creazione del debito inestinguibile.
Se nel mondo avvengono crisi, tempeste valutarie, crolli di borsa e collassi economici è perchè
Loro vogliono che avvengano.
Ad esempio, nel Mercoledì Nero del 16 settembre 1992, Soros, azionista di controllo del fondo di
investimento Quantum Fund, divenne improvvisamente famoso quando vendette allo scoperto più
di 10 miliardi di dollari in sterline, approfittando della riluttanza da parte della Banca d’Inghilterra
sia di aumentare i propri tassi di interesse a livelli confrontabili con quelli degli altri paesi (il
Sistema Monetario Europeo) sia di lasciare il tasso di cambio della moneta fluttuante. Alla fine, la
Banca d’Inghilterra fu costretta a far uscire la propria moneta dallo SME e a svalutare la sterlina, e
Soros nel processo guadagnò una cifra stimata in 1,1 miliardi di dollari. Da quel momento fu
conosciuto come “l’uomo che distrusse la Banca d’Inghilterra”. L'attacco speculativo del
settembre 1992 portò ad una svalutazione della lira del 30% ed al prosciugamento delle riserve della
Banca d'Italia, che fu costretta a bruciare 48 miliardi di dollari nel vano tentativo di arginare
l'attacco speculativo. Sembra propio che il fondo di investimento Quantum Fund sia sotto
controllo degli stessi Rothschild. Tutti questi eventi, fino all'ultimo collasso economico e la crisi del
dollaro, non sono fenomeni naturali, come un temporale o la caduta di un meteorite, ma sono eventi
finemente programmati.
Il fine di questi eventi, oltre a quello di svuotare le tasche alla povera gente, è anche quello di creare
un Problema Globale al quale dovrà essera data una Soluzione Globale; la Soluzione Fittizia
Globale sarà la Moneta Unica Mondiale.
Gli scettici della moneta unica di solito dicono che gli stati nazionali saranno ben restii ad
abbandonare le loro monete nazionali. Questi scettici sono ignari di quanto accaduto all'UE e sono
oltremodo ingnoranti di quanto stà accadendo in giro per il mondo. Traendo sempre spunto
dall'articolo di VoceArancio elenchiamo alcuni tasselli della nascente architettura monetaria
mondiale:
AFRICA:
introduzione dell'ECO. È la moneta della Zona Monetaria dell’Africa Occidentale. In
Africa esiste già il FRANCO CFA, garantito in euro dal Tesoro francese, il quale
circola in quattordici stati, tutti ex colonie francesi. La valuta che raggrupperà in futuro
tutti i paesi africani, tranne il Marocco per il momento, sarà l'AFRO, elaborato
dall’Unione africana. l’Afro dovrebbe entrare in circolazione, salvo reinvii, nel 2028.
ASIA:
introduzione dell'ACU (Asian Currency Unit), una moneta unica asiatica basata su
un paniere di valute locali.
AMERICA LATINA:
introduzione del SUCRE (Sistema Unitario de Compensación Regional) nel
gennaio 2010, una moneta virtuale (moneta elettronica per scambi commerciali tra i
paesi aderenti, per il momento sarà solo un’unità di conto e valore come lo fu l'ECU
per Unione Europea, ndr) condivisa da Antigua, Bolivia, Cuba, Dominica, Honduras,
Nicaragua, Saint Vincent e Venezuela, (già riuniti nell’Alternativa bolivariana per
l’America) oltre all’Ecuador. In futuro potrebbe diventare una moneta reale.
NORDAMERICA:
introduzione dell'AMERO, che potrebbe fare da moneta unica per Canada, Stati Uniti
e Messico.
A proposito dell'America Latina possiamo già immaginare quali saranno le critiche da parte dei
sostenitori dei regimi di Chavez e Morales. Hanno ragione, essi dicono, a staccarsi dal dollaro e
dall'egemonia Usa e creare una loro valuta di scambio. Potrebbe essere in parte vero, visto dal loro
punto di vista; ma la realta per noi è molto più complessa della semplice lotta dei buoni contro i
cattivi. Invitiamo i sostenitori di Chavez e Morales ad essere un pò più scettici. Quello che ci suscità
forti dubbi, ad esempio, è il fatto che entrambi questi leader hanno sbraitato il vangelo CO2ista alla
Conferenza di Copenaghen. Il presidente venezuelano, a proposito della crisi economica mondiale,
ha detto: "Se il clima fosse stato una banca, già lo avrebbero salvato". Evo Morales ha duramente
attaccato il capitalismo: "Se vogliamo salvare la Terra e l'Umanità dal cambiamento climatico
dobbiamo prima farla finita con il capitalismo", ha detto, precisando che "il cambiamento climatico
è l'effetto del sistema capitalistico" e che occorre cambiare il nostro modello di vita. E' evidente da
queste parole che entrambi aderiscono al consenso pseudoscientifico CO2ista dell'effetto
serra. Non sappiamo se lo fanno ingenuamente o strumentalmente; il dato che emerge, comunque,
è che anche le loro politiche monetarie ed economiche sono in conformità con le politiche di
integrazione monetaria ed economica in tutte le parti del mondo, paesi capitalisti compresi;
un'altra grave mancanza ci sembra anche, a parte generiche accuse alle banche, quella di non
svelare e denunciare il sistema truffaldino del Signoraggio bancario. Allargando un pò lo sguardo
poi scopriamo che "queste omogeneizzazioni regionali sono il prerequisito alla creazione di
un'unica moneta mondiale".
Ritorniamo quindi alla moneta unica. Secondo il prestigioso economista di globalresearch Michel
Chossudovsky "La geopolitica globale ha stretti rapporti con il sistema monetario internazionale:
il controllo sulla creazione di moneta è uno strumento di conquista economica [...] La riforma
del sistema monetario internazionale è un progetto dei gruppi finanziari dominanti, discusso a
porte chiuse. È improbabile che Russia e Cina, in larga parte subordinate agl'interessi bancari
occidentali, possano svolgere un ruolo significativo nel funzionamento di una banca centrale a
livello mondiale[...] La creazione di una nuova valuta mondiale e di un sistema bancario centrale
è uno strumento di dominio economico globale intimamente collegato alla più ampia agenda
militare USA-NATO [...]
La potenziale "alleanza" tra i coincidenti interessi bancari americani, inglesi, europei e
giapponesi culminerà nella confluenza di euro e dollaro in una unica valuta globale?
Significherebbe rafforzare il controllo egemonico di un ristretto gruppo mondiale di istituzioni
bancarie e finanziarie sul processo di creazione della moneta, che, a sua volta, offuscherebbe le
funzioni delle banche centrali nazionali, intaccherebbe la sovranità dello Stato nazionale e
porterebbe probabilmente a una nuova fase della crisi debitoria mondiale."
Da Chossudovsky sono in disaccordo solo sul fatto che la moneta unica mondiale sia uno strumento
unicamente nelle mani di Usa-Ue-Giappone, anche se questa triade potrebbe riportare ai programmi
egemonici della Commissione Trilaterale. Io penso invece che se Russia e Cina hanno fatto questa
proposta è perchè c'è ormai una coordinazione mondiale di tutte le elite monetarie nel volere la sua
introduzione. Il peso nelle trattative di un Paese come la Cina poi è enormemente aumentato.
Federico Rampini su R2 Diario di Repubblica del 14 luglio 2009 diceva: "La Cina usa la
recessione globale per rimettere in discussione vecchie gerarchie e rapporti di forza. Poiché i
mercati finanziari sanno perfettamente quanto sia importante la Cina come acquirente di titoli
pubblici americani, e quindi quanto sia cruciale la fiducia dei leader asiatici nel dollaro,
quell’uscita (l'idea di moneta unica, ndr) contiene un’implicita minaccia. È la prima volta nella
storia che un presidente americano, nel definire la sua politica fiscale, è costretto a tener conto di
un “vincolo esterno” che sta a Pechino, fornendo promesse alla Cina sulla solvibilità di lungo
periodo del Tesoro americano." Ormai si parla dei Bric, Brasile-Russia-India-Cina, come i nuovi
potenti attori globali. Coerentemente al Nuovo Ordine Mondiale Multilaterale, sarà necessario
dare ad ogni elite finanziaria (e solo a questa) delle potenze emergenti una nuova fetta della torta; ci
sarà quindi un ridimensionamento del dollaro e ciò farà da apripista al programma di moneta unica.
Quello su cui concordo in pieno con Chossudovsky è invece il fatto che una simile moneta
mondiale porterà a un "controllo egemonico di un ristretto gruppo mondiale di istituzioni
bancarie e finanziarie sul processo di creazione della moneta". Come sa chi ha studiato a fondo il
Signoraggio bancario, il controllo egemonico del processo di creazione di moneta da parte di poche
istituzioni bancarie, vuol dire, in sostanza, mettere nelle mani di queste poche isituzioni mondiali la
possibilità di creare denaro dal nulla (l'investimento della banca sarà solo il costo di stampa, se
poi pensiamo che in futuro si svilupperà sempre più la moneta elettronica, il costo effettivo di
produzione di questa moneta unica da parte della Banca Centrale Mondiale sarà ZERO). Una
concentrazione di potere senza precedenti nella storia.
«I banchieri possiedono la terra. Portategliela via ma lasciategli il potere di creare denaro e con
un semplice schizzo d’inchiostro creeranno abbastanza soldi per comprarla nuovamente. Tuttavia,
portategli via il potere di creare il denaro e tutte le grandi fortune come la mia scompariranno e
dovrebbero scomparire perchè in questo modo il mondo sarebbe un posto migliore e più felice da
vivere. Ma se desiderate rimanere gli schiavi dei banchieri e pagare il costo della vostra schiavitù,
lasciateli pure continuare a creare denaro»
Sir Josiah Stamp ex direttore della banca d’Inghilterra 1928
(Al tempo, ritenuto secondo uomo piu’ ricco d’Inghilterra)
Andrew Marshall, sempre nel suo articolo su globalresearch.ca più avanti afferma:
"In definitiva, ciò che tutto questo implica è che il futuro dell'economia politica è fatto
di passi sempre più rapidi verso un sistema globale di governance, ovvero di governo
mondiale, con una banca centrale mondiale e una valuta globale, e che,
contemporaneamente, questi sviluppi avverranno a fronte o a seguito di un declino
della democrazia in tutto il mondo, con un conseguente incremento della gestione
autoritaria del potere politico. Ciò di cui siamo testimoni è la creazione di un Nuovo
Ordine Mondiale, consistente in una struttura autoritaria di governo globale. Difatti Il
concetto di valuta globale e di banca centrale globale, è autoritario di per se, dato che
sottrae anche gli ultimi residui di controllo e di possibilità di chiedere conto dalle mani
dei popoli del mondo, donandoli a un piccolo e sempre più interconnesso gruppo di
élite internazionali[...] E in effetti le "soluzioni" che vengono proposte per affrontare la
crisi finanziaria globale beneficiano più coloro che questa crisi l'hanno provocata,
piuttosto che quelli che ne stanno pagando le maggiori conseguenze: una classe media
in via di dissolvimento, e tutti i diseredati, gli indebitati, i poveri del mondo. Le
soluzioni proposte per questa crisi costituiscono l'espressione e la concretizzazione
dello scopo ultimo, generazionale, dell'élite globale, e di conseguenza rappresentano la
meno favorevole delle condizioni per la vasta maggioranza dei popoli del pianeta."
Per impedire tutto ciò sarà necessario un movimento di consapevolezza collettivo che si rifiuti di
aderire a questo ordine che stanno costruendo sulle nostre teste.
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Nuova moneta mondiale cercasi
Articolo tratto da VoceArancio, settimanale della banca ING Direct
La svalutazione del dollaro mette a rischio la stabilità del sistema monetario
mondiale. Al G20 la Cina ha chiesto di abbandonare il biglietto verde. E
qualcuno lo sta già facendo.
I Dsp sono una moneta virtuale, introdotta dal Fmi nel 1969: il loro valore si
basa su un paniere di quattro valute – dollaro, yen, euro e sterlina – e vengono
usati come unità di conto dalle organizzazioni internazionali. Proprio dei Dsp
aveva parlato Xiaochuan in “Riformare il sistema monetario mondiale”, il
documento con cui il governatore è andato all’attacco del dollaro. La proposta è
esplicita: le transazioni monetarie internazionali (oggi l’86% è in dollari)
dovrebbero invece essere effettuate attraverso i Dsp, il cui paniere dovrebbe
includere anche le monete delle economie emergenti: almeno lo yuan renminbi
cinese e la rupia indiana. In questo modo si garantirebbe al sistema monetario
globale più stabilità e ai governi maggiore libertà di movimento. Il Wall Street
Journal chiama i Dsp, senza troppi fronzoli, “funny money”, una moneta tipo
quella del Monopoli o di “Bananalandia”, “pezzi di carta stampati in cantina dai
funzionari del Fondo monetario”.
Il dollaro è al centro del sistema dal luglio del 1944. Cioè dalla conferenza di
Bretton Woods: 730 delegati provenienti da 44 nazioni alleate si riunirono al
Mount Washintgton Hotel di Bretton Woods (nel New Hampshire) per riformare
il sistema monetario mondiale. Decisero che il prezzo del dollaro fosse fissato a
un trentacinquesimo di un’oncia d’oro e stabilirono un cambio fisso con le altre
valute. Il sistema resse per meno di 30 anni. La Federal Reserve e il Tesoro
statunitense non riuscivano a gestire nello stesso tempo il rapporto fisso con
l’oro e quello con le altre valute. L’equilibrio saltò, e nel 1971 il presidente Nixon
ne prese atto: annunciò l’abbandono dell’aggancio tra dollaro e oro e introdusse
un sistema di scambi flessibili con le monete estere. Novità che lasciò crescere
altre valute (come il marco tedesco) ma che non intaccò il ruolo del dollaro
come moneta di riferimento mondiale. E Washington continuò a gestire la
volatilità del dollaro per compensare gli squilibri tra entrate e uscite.
Alla nascita dell’euro, il 1° gennaio 1999, la moneta unica valeva 1,1667 dollari.
Il 2 dicembre 1999 l’euro scese fino alla parità, il 27 gennaio 2000 andò anche
sotto. Il minimo storico è stato di 82,3 centesimi di dollaro per un euro, il 26
ottobre 2000. La parità è tornata il 15 luglio 2002. Nel 2006 si è avviata una
rapida ascesa che ha portato l’euro fino al massimo storico di 1,59 dollari (il 7
luglio 2008), mentre oggi il cambio è attorno a 1,3 dollari per un euro.
Nel novembre del 2007, quando l’euro valeva più o meno 1,4 dollari, la top
model Gisele Bundchen chiese che le sue prestazioni fossero pagate in euro.
Fece clamore anche il videoclip della canzone “Blue Magic” del rapper
americano Jay-Z, dove si vedeva il cantante in giro per le strade di New York su
una Rolls Royce con una valigetta piena di banconote da 500 euro.
Alcuni governi, come la Svezia o gli Emirati, hanno deciso di cambiare da dollari
a euro parte delle loro riserve valutarie. Il cartello petrolifero dell’Opec – anche
sobillato dagli estremisti anti-Usa di Iran e Venezuela – ha iniziato a parlare
seriamente di fissare direttamente in euro il prezzo del petrolio.
Chi vuole sostituire il dollaro con un’altra valuta cardine del sistema monetario
mondiale sa però che, al momento, non ci sono alternative. L’euro è la moneta
di un sistema di banche europee ancora troppo frammentato, per regole e
autorità nazionali. L’Europa non ha poi una politica unitaria di bilancio, il che
genera non poche incertezze sul valore della valuta. L’ingresso dell’Inghilterra
nell’Unione monetaria potrebbe aiutare, ma Londra non ha intenzione di
rinunciare alla sterlina (anche se un movimento pro-euro è in crescita). Lo yuan
renminbi, peraltro parecchio manipolato da Pechino negli ultimi anni, potrà
ambire al posto di perno del sistema solo fra decenni.
L’idea di una moneta unica mondiale non è passata solo per la testa di Keynes.
Venne in mente anche al mercante-banchiere-saggiatore reggiano Gasparo
Scaruffi, nel ‘500: la sua riforma monetaria era imperniata sull’Alitinonfo (dal
greco “vero volume”) come unità di misura delle monete del mondo. E nel 1916
ripropose l’idea della moneta mondiale (l’avrebbe chiamata Oro) l’economista
americano Edwin Kremmer. Dopo Keynes, a proporre l’unificazione monetaria
mondiale fu Pierre Werner, primo ministro del Lussemburgo e padre dell’euro.
La sua valuta avrebbe dovuto chiamarsi Mondo.
Per arrivare a una moneta unica serve molto tempo e diverse condizioni. C’è
una teoria di “area valutaria ottimale” elaborata dal premio Nobel canadese
Robert Alexander Mundell. Le condizioni che devono essere soddisfatte perché
le monete di due o più Paesi possano fondersi in una sola sono: i Paesi devono
avere già un fitto intreccio di scambi, devono avere economie simili nella
struttura e nella congiuntura, ci dev’essere una sufficiente omogeneità nel
grado di sviluppo e nelle istituzioni, devono avere condizioni di finanza pubblica
non dissimili e tassi d’inflazione e d’interesse non troppo diversi.
Per arrivare al dollaro unico gli Stati Uniti ci misero 147 anni: fino al 1934. Il
processo fu complesso. La Costituzione del 1787 aveva stabilito che «tutti i
debiti e gli impegni esistenti a carico degli Stati confederati prima dell’entrata in
vigore della Costituzione saranno validi nei confronti degli Stati Uniti, nell’ambito
della nuova Costituzione, come lo erano nell’ambito della precedente
Confederazione». I singoli Stati rimasero molto autonomi, ognuno con la sua
valuta. Il Maryland all’inizio dell’Ottocento pose una tassa del 2% sui dollari
emessi dagli altri Stati. Bocciata nel 1819 dalla Corte suprema. La Banca
centrale federale, la Federal Reserve, fu creata solo nel 1913. Un valore unico
e definitivo del dollaro arriva solo nel 1934, con il “Gold Reserve Act” del
presidente Roosevelt.
L’Europa ci mise molto meno. Nel 1988 il Consiglio europeo affidò al comitato
dei governatori delle banche centrali delle Comunità Europee il compito di
progettare l’Unione economica e monetaria. Nel 1990 si arrivò alla
liberalizzazione dei flussi di capitale tra gli Stati membri e nel 1992 il trattato di
Maastricht stabilì i parametri per aderire all’euro. La Banca centrale europea si
insedia nel 1998, dal 1° gennaio 1999 sono fissati i cambi tra le valute
dell’Unione. Dal 1° gennaio 2002 l’euro entra in circolazione.
La Banca per lo sviluppo asiatico lavora all’Acu, una specie di moneta unica
asiatica basata su un paniere di valute locali. Il progetto è ancora molto
generico. Non si sa, soprattutto, se la Cina sarà mai disposta a farne parte,
magari rischiando di subire l’egemonia dello yen giapponese.
I sei paesi arabi del Consiglio di cooperazione del Golfo (Gcc) nel 2001
avevano deciso di dar vita a un’unione monetaria fissando il lancio di una
moneta comune, il Khaleeji (vuole dire “del Golfo”), al 1° gennaio 2010. I Paesi
erano Bahrain, Kuwait, Oman, Qatar, Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti. A
seppellire il progetto, però, sono stati proprio gli Emirati, che non hanno gradito
la decisione di assegnare la sede della futura banca centrale all’Arabia Saudita
(si erano candidati loro per primi a ospitarla). «L’Unione monetaria - ha detto il
20 maggio scorso una fonte della banca centrale di Abu Dhabi - non ci interessa
più se non possiamo avere nessuna voce in capitolo».
Oggi niente più dell’oro ha l’aspetto di una moneta unica mondiale. E si parla
anche di tornare al “gold standard”, quello abbandonato da Nixon nel ’71. I
finanzieri si stanno scambiando e-mail su un saggio intitolato Oro e libertà
economica. È degli anni Sessanta, lo aveva scritto Alan Greenspan. «Sotto il
regime di gold standard, il credito che una nazione può sostenere è determinato
dagli asset tangibili dell’economia. Ma senza questo regime non c’è nessuno
store value (bene rifugio, ndr). La spesa in deficit è semplicemente uno schema
per la confisca della ricchezza. L’oro, in questo contesto, protegge il diritto di
proprietà».
Tornare all’oro causerebbe uno choc. Ubs calcola che per reintrodurre il gold
standard le riserve auree degli Usa sono così scarse che si dovrebbe quotare
l’oro a 6.000 dollari l’oncia. Per implementare lo standard in Giappone, Cina e
Stati Uniti il prezzo supererebbe i 9.000 dollari. Oggi un’oncia è quotata a 915
dollari.
Link di approfondimento:
Nuova moneta mondiale cercasi
Sindaco Moratti alla presentazione del progetto "United Future World Currency"
La Moneta Copernicana
Il Nuovo Ordine Finanziario Mondiale: Verso la Moneta Unica Globale e il Governo Mondiale
Sucre, The New Latin American Currency To Replace US Dollar For Intra-Regional Trade
Afro (valuta)
http://www.osservatoriosulmondo.com/archivio/57-30_04_09.pdf
Object 17
Object 18
La Lucis Trust, originariamente Lucifer Publishing Company, fu fondata nel 1922 da Alice Bailey,
erede degli insegnamenti Teosofici di Elena Petrova Blavatsky e profetessa ufficiale della religione
della Nuova Era.
La Lucis Trust è un'organizzazione non governativa a statuto consultivo presso il Consiglio
economico e sociale delle Nazioni Unite, con sedi a new York, Londra e Ginevra.
La Lucis Trust fornisce un supporto finanziario mondiale alle sue diverse sezioni che sono:
-La Scuola Arcana
-La Buona Volontà Mondiale
-I Triangoli
-La Lucis Publishing
-La Lucis Production
-Le Biblioteche Lucis Trust
-Il Nuovo Gruppo dei Servitori del Mondo
-Gestisce la Sala della Meditazione delle Nazioni Unite
Esiste anche un canale youtube consultabile qui
La Scuola Arcana
La Scuola Arcana fu fondata da Alice A. Bailey nel 1923 per rispondere a una richiesta manifesta e
sempre crescente di un insegnamento e di una formazione più approfonditi nella scienza dell'anima.
La Scuola Arcana è stata creata per essere una scuola di formazione, rivolta agli adulti, sulle
tecniche di meditazione e di sviluppo del potenziale spirituale. La scuola offre corsi progressivi di
studio e meditazione, oltre a una formazione pratica al servizio di gruppo. L'intento della
formazione esoterica offerto dalla Scuola Arcana è di aiutare lo studente nel suo sviluppo spirituale,
aiutarlo ad accettare le responsabilità dello stato di discepolo e a servire il Piano servendo l'umanità.
L'esoterismo è un modo di vivere pratico.
Fondata nel 1932, l'organizzazione è riconosciuta dalle Nazioni Unite, oggi come una ONG. La
Buona Volontà Mondiale lavora direttamente con i "federalisti del mondo", ed è parte del lavoro di
"Esternalizzazione della Gerarchia" di "menti illuminate", che ci introduca in una "Age of
Maitreya".
La Buona Volontà offre numerose possibilità per sviluppare la partecipazione individuale e di
gruppo al servizio dell'umanità in questo periodo cruciale della storia:
Triangoli
Fondati nel 1937, Triangoli è il nome di una rete globale di cellule, i cui membri pregano una
"Grande Invocazione", specialmente con la luna piena, quando i membri del triangolo possono
essere influenzati dai segni astrologici dello Zodiaco.
Nel suo sito web la Lucis Trust smentisce di essersi mai chiamata Lucifer Trust ma ammette il fatto
che, per un breve periodo di tempo, quando Alice e Foster Bailey erano agli inizi, pubblicavano i
loro libri con la loro "Lucifer Publishing Company", nel 1925 cambiata in "Lucis Publishng
Company". Dopo che gli autori della pagina web rimarcano la diversa radice, secondo loro, delle
parole Lucis e Lucifer, essi dicono che non sanno (ma guarda!) le motivazioni del perchè i Bailey
avevano scelto originariamente il nome di Lucifer, ma subito dopo affermano:" possiamo solo
supporre che essi, come il grande maestro HP Blavatsky, per il quale avevano un enorme rispetto,
abbiano cercato di ottenere una più profonda comprensione del sacrificio di Lucifero. Alice e
Foster Bailey erano studenti e insegnanti seri della Teosofia, una tradizione spirituale che vede
Lucifero come uno degli angeli solari, quegli esseri avanzati che la Teosofia dice essere discesi (e
quindi "la caduta") da Venere sul nostro pianeta, eoni fa, per portare il principio dello spirito a
quello che allora era l'animale-uomo. Nella prospettiva teosofica, la discesa di questi angeli solari
non è stata una caduta nel peccato o nella vergogna, ma piuttosto un atto di grande sacrificio,
come suggerisce il nome "Lucifero", che significa portatore di luce...."
Se lo dite voi ci crediamo! Ma allora ci chiediamo se ci sia poi una reale distinzione di signicato
profondo tra Lucis che significa "Luce" (light) e Lucifer, che deriva dal latino, Lux o Lucis (luce) e
ferre (portare), e vuol dire Portatore di Luce. A proposito di portatori di luce non si può non citare la
statua di Prometeo dinnanzi al Rockefeller Center di New York. Nell'incisione sovrastante la statua
si legge: "Prometeo maestro di ogni arte portò il fuoco che ai mortali si è rivelato un mezzo per
intenti possenti. Saggezza e conoscenza saranno la stabilità dei tempi".
IMPORTANTE SVILUPPO Dopo aver postato questa scoperta, la Banca Windsor ha prontamente cambiato la loro
pagina e ha cancellato tutte le tracce delle connessioni che ho esposto sopra. Al momento in cui scriviamo non hanno
più una presenza sul web. Sono stato in grado di salvare una copia - grazie alla cache di Google - della pagina e di
quanto apparso quando ho esposto questo sulla Lucis Trust:
http://www.conspiracyarchive.com/NewAge/windsor.htm"
David S. Katz, nel suo libro La Tradizione Occulta, parlando del lavoro della Blavatsky, tratteggia
quella che è una vera e propria mitologia:
"la Blavatsky ne getta le basi in Iside Svelata e vi apporta delle modifiche in La Dottrina Segreta,
oltre ad ambientarli in India anzichè in Egitto. Il concetto sottostante è la presenza di un' "antica
saggezza" che non sarebbe mai venuta meno: "La gnosis aleggia ancora sulla terra, e i suoi devoti
sono molti, ancorchè sconosciuti". Questa forma di conoscenza era stata tramandata attravarso i
secoli in varie società segrete, gli ermetici, i rosacroce, i sufi, i druisi. Inoltre, possiamo trovare
echi di queste conoscenze nei miti, nelle leggende e negli insegnamenti religiosi di tutti i popoli: è
per questo che esistono tante dottrine simili nelle diverse fedi. L'obiettivo della Teosofia è mettere
insieme tutti questi elementi, per costrure un tutto coerente ed esaustivo. Madame Blavatsky ci dice
che , lasciando da parte le forze studiate di solito dagli scienziati, c'è un altro sistema parallelo,
non meno naturale, ma le cui dinamiche vengono comprese meglio da veggenti e sciamani, in
grado di identificare l'energia che esiste in tutte le cose. Questa energia assume diversi nomi -
etere, vril, forza odica, magnetismo animale e così via - ma in ogni caso può essere incanalata da
coloro che sono in grado di apprenderne i segreti attraverso la padronanza di scienze come
l'astrologia e di tecniche come la chiaroveggenza".
A destra il simbolo della Società Teosofica, si noti la svastica in alto
Il Culto di Lucifero è bene espresso dalla Blavatsky nel suo libro La Dottrina Segreta-
Antropogenesi (Milano, Bocca, 1953) Parlando di Dio nel Giardino dell'Eden la Blavatsky scrive:
"L'Essere [...] che fu il primo a pronunciare queste parole crudeli: "Vedete, l'uomo è divenuto come
uno di noi, capace di conoscere il bene e il male" [...] deve essere in realtà stato l'Ilda-baoth, il
Demiurgo dei Nazareni, pieno di rabbia e invidia verso le sue proprie creature [...]. In questo caso
è naturalissimo, anche attendendosi letteralemnte, considerare Satana, il Serpente della Gnosi,
come un vero Creatore e Benefattore, come il Padre dell'Umanità spirituale. Fu lui infatti il
"Precursore della Luce", il brillante e radioso Lucifero che aprì gli occhi all'Automa "creato",
come si pretende, da Geova. Fu lui il primo a sussurrare:"Il giorno in cui ne mangerete sarete
come Elohim e conoscerete il bene e il male; perciò non può essere considerato che come un
Salvatore". [...] il magnifico apostata, potente ribelle ch'è tuttavia nello stesso tempo il
"Portaluce", il Lucifero, "Stella del Mattino"...
Energia celeste invincibile e senza sesso... invincibile combattente virginale, rivestito... e al tempo
stesso armato del gioci gnostico del "rifiuto di creare".
L'elaborazione della Nuova Religione Mondiale da parte della Lucis Trust si spinge fino alla
costituzione di Nuove Festività Mondiali in sostituzione delle vecchie:
1. La Festività di Pasqua. Questa è la festività del Cristo risorto vivo. Questa festività è determinata
sempre dalla data della luna piena di primavera
2. La Festività del Wesak. Questa è la Festività del Buddha. Questa sarà fissata annualmente in
relazione al plenilunio di maggio.
3. La Festività della Buona Volontà. Questa sarà la Festività dello spirito umano. Questa sarà
fissata annualmente in relazione alla luna piena del mese di giugno.
Le restanti lune piene costituiranno festività minori ma saranno riconosciute anche'esse di vitale
importanza. Esse stabiliscono gli attributi divini nella coscienza dell'uomo, così come le Festività
più importanti stabiliscono i tre aspetti divini.
La scelta dei periodi di luna piena non è a caso, infatti la setta pensa che è proprio in questi periodi
che si sperimenta un massimo di energia e di opportunità di contatto spirituale. Questo
massimo non è dato dalla luna in se ma dal fatto che, in questo periodo, c'è un allineamento
libero e senza impedimenti tra il nostro pianeta e il sole, il centro del sistema solare, la fonte di
energia di tutta la vita sulla terra.
Anche qui si rivela il Culto del Sole Luciferino.
Non è qui possibile delineare tutti i contori e le sfacettature della dottrina Teosofica della Lucis
Trust, perchè non basterebbe un libro; mi limito a proporvi pertanto la lettura "illuminante" del loro
documento
Quella che presento sotto è la traduzione del documento ufficiale della Lucis Trust dal titolo "La
Nuova Religone Mondiale" consultabile nel loro sito all'indirizzo:
http://www.lucistrust.org/en/service_activities/world_goodwill__1/key_concepts/the_new_world_re
ligion
Mentre sono contrario a questa Unica Religione Mondiale non sono automaticamente contro tutti i
movimenti spirituali che si stanno affrancando dalle Religioni Tradizionali viste ormai come
oppressive e dogmatiche da molti.
I movimenti spirituali vanno valutati singolarmente.
La Nuova Religione Mondiale è un Falso Opposto. E' anche una via seduttiva, fatta di parole eteree
e celestiali. Il problema è che il potenziale movimento spirituale di risveglio delle persone viene
deviato dalla Lucis Trust e reingabbiato in una forma di Oppressione Religiosa Mondiale
Massificata. Questa nuova Oppressione rivela i contorni di una Monocultura della Mente, e un
Monopolio Mondiale sulla Vita Spirituale; ci spinge ad abbracciare Nuovi Dogmi Mondiali e
Nuove Gerarchie di Maestri Illuminati al cospetto dei quali noi siamo poveri discepoli sudditi e
bisognosi. Ci dispensa Invocazioni ed Evocazioni Luciferine. Impone un Conformismo Mondiale
anzichè sviluppare le diversità, anzi, le diversità religiose e culturali sono viste dalla setta solo come
fonti di guerre e conflitti, e non come umana ricchezza. Questa Monocultura Luciferina della Mente
probabilmente si svilupperà di pari passo alla costruzione di un Governo Mondiale, come espresso
nelle dichiarazioni pubbliche di molti statisti, banchieri e potenti lobby.
p.s.
Sarebbe bizzarro che la gente accusasse il sottoscritto di cosiddetto "complottismo"; lo scrivente si
limita a riportare documenti ufficiali della Lucis Trust liberamente consultabili sul loro sito
www.lucistrust.org. Se proprio si vuole lanciare l'accusa di complotti lo si faccia verso la Lucis
Trust il cui obiettivo è scritto nero su bianco nel loro sito e trascritto qua sotto in italiano.
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-
LUCIS TRUST
The New World Religion - La Nuova Religione Mondiale
(Il testo di questo pamphlet è adattato da due libri di Alice A. Bailey - la riapparizione
del Cristo e l'esternalizzazione della Gerarchia entrambi pubblicati da Lucis Publishing
Company, New York e Lucis Press Limited, London.)
La fonte di tutte le grandi religioni e filosofie del mondo è la Gerarchia spirituale del
pianeta, i cui membri sono chiamati i custodi del piano divino.
Oggi è possibile un altro grande approccio di Dio all'uomo, una nuova rivelazione.
L'umanità attende il ritorno del maestro del mondo, capo della Gerarchia spirituale, noto
come il Cristo in Occidente e il Signore Maitreya in Oriente, e riconosciuto da molti
nomi - Messia, Imam Mahdi, Zarathustra - nelle diverse religioni del mondo.
Dio opera in molti modi, attraverso molte fedi e agenzie religiose. La piattaforma
universale della nuova religione mondiale sarà costruita sottolineando le dottrine
essenziali e l'unità e la comunione dello Spirito.
Gli esseri umani in tutto il mondo sono alla ricerca di liberazione spirituale e di verità, e
il loro vero spirito religioso è più fondamentalmente vivo ora che in qualsiasi altro
momento precedente. Il fermento e il conflitto nel mondo ha permeato le chiese; gli
uomini di Chiesa e i pensatori religiosi illuminati stanno cercando la fine della vecchia
era dei conflitti tra sette diverse, e sono alla ricerca della realtà che vive dietro le forme
esteriori. L'Ortodossia delle religioni del mondo sta rapidamente cadendo in fondo alla
mente degli uomini, mentre ci stiamo indubbiamente avvicinando alla realtà spirituale
centrale.
Alcune delle domande che vengono poste dalle persone spirituali, sia all'interno che
all'esterno delle chiese e in tutte le fedi, possone essere espresse come segue:
Perché la Chiesa non ha potuto arrestare la schiacciante sopraffazione del male, come
evidenziato durante l'ultima guerra mondiale?
Perché tanti leader del mondo religioso si dimostrarono incapaci di favorire la soluzione
dei problemi del mondo?
Perché, come esponenti del Dio d'Amore, i maestri cristiani non sono stati in grado di
arrestare la crescita di odio senza precedenti nel mondo di oggi?
Perché gli insegnanti religiosi orientali, custodi di una psicologia spirituale e di un'arte
della rivelazione individuale, non sono stati in grado di applicare questa saggezza per
sollevare i loro popoli dalla fame, dalla povertà e dalla vita degradante?
Perché sorgono così tanti nuovi culti e attirano via la gente dalle organizzazioni
ortodosse di carattere religioso?
Perché c'è una crescente attenzione in Occidente alle teologie orientali, a diversi tipi di
yoga, agli insegnamenti buddisti e alle religioni orientali?
Cosa c'è di sbagliato nella nostra presentazione delle realtà spirituali e delle verità di
tutti i tempi?
Possono essere date molte risposte. La cosa più importante è che la presentazione della
verità divina, come indicato dalle Chiese in Occidente e dagli insegnanti in Oriente, non
ha tenuto il passo con il dispiegarsi dell'intelletto dello spirito umano. Sono ancora
troppo spesso consegnate al richiedente le stesse forme antiche di parole e di idee, ed
esse, in un mondo più difficoltoso, non soddisfano più la sua mente né soddisfano la
sua necessità pratica. Gli viene chiesta cieca convinzione e non di capire; gli viene
chiesto di accettare le interpretazioni e le affermazioni di altre menti umane che
affermano che capiscono e che hanno la verità. Egli non crede che le loro menti e le loro
interpretazioni siano migliori delle sue.
Il male, oggi, non è così dilagante nel mondo, tale da impedire la rivelazione e
ostacolare il dispiegarsi della vita spirituale. C'è il fallimento delle organizzazioni
religiose in tutto il mondo nel preservare la verità nella sua purezza e nell'impedire
l'idea fanatica che l'individuale interpretazione della verità di qualcuno debba
necessariamente essere l'unica e corretta.
La Chiesa oggi è la tomba del Cristo e la pietra della teologia è stata fatta rotolare fino
alla porta del sepolcro.
Diciamo però che non ha senso attaccare il cristianesimo. Il cristianesimo non può
giustamente essere attaccato; esso è l'espressione - in sostanza, se non ancora del tutto
fattuale - dell'amore di Dio, immanente nel suo universo creato.
La Chiesa, tuttavia, si è aperta alle accuse, e la massa delle persone pensanti sono
consapevoli di questo; purtroppo, le persone che pensano sono ancora una minoranza
all'interno delle chiese. Tuttavia, è questa minoranza pensante che, quando diventerà
maggioranza, segnerà il destino della Chiesa e sosterrà la diffusione del vero
insegnamento di Cristo.
Si pone la questione se Cristo troverebbe casa nelle chiese se tornerebbe a Camminare
ancora una volta fra gli uomini. I riti e le cerimonie, i fasti e le vesti, le candele, l'oro e
l'argento, l'ordine classificato di papi, cardinali, arcivescovi, canoni e rettori ordinari,
parroci e clero apparentemente sembrano non avere interesse per i semplici Figlio di
Dio, che - quando sono sulla terra - non hanno nessun posto dove posare il capo.
Come possono i bambini affamati del mondo essere salvati da Lui quando le
motivazioni sono il denaro per costruire cattedrali e per erigere sempre più chiese
mentre, in molte parti del mondo, le chiese esistenti, spesso restano quasi vuote? Come
possono le necessità spirituali e intellettuali delle persone essere rispettate quando i
seminari teologici che mandano i giovani a guidare l'umanità, si fondano in gran parte
sulle interpretazioni del passato? Non è possibile che il Cristo non possa considerare la
vita separativa delle chiese e l'arroganza dei teologi come sbagliata e inopportuna -
dividendo (come fanno) il mondo in credenti e non credenti, in cristiani e pagani, in
cosiddetti illuminati e in cosiddetti arretrati - e contraria a tutto ciò che egli stesso ha
creduto quando ha detto, "ho altre pecore che non sono di questo gregge". (Giovanni X:
16)
Oggi in tutto il mondo la gente è pronta per la luce, è in attesa di una nuova rivelazione
e di una nuova dispensazione, e l'umanità stà avanzando così tanto verso la via
dell'evoluzione che queste richieste e aspettative non sono formulate in termini di
miglioramento solo materiale, ma in termini di una visione spirituale, di veri valori,
diritto ai rapporti umani. Chiedono insegnamento e aiuto spirituale insieme alle richieste
necessarie di cibo, vestiti e l'opportunità di lavorare e vivere in libertà; si trovano ad
affrontare la fame in vaste aree del mondo e tuttavia essi sperimentano ancora (con
sgomento uguale) la fame dell'anima.
Noi sicuramente non siamo in errore se possiamo concludere che questo smarrimento
spirituale e questa esigenza spirituale, hanno assunto un posto preminente nella
coscienza di Cristo quando egli riappare e quando la sua Chiesa, fino a quel momento
invisibile, appare con Lui; che cosa possiamo fare per soddisfare questo grido esigente e
questo atteggiamento intensificato della percezione spirituale con cui saranno accolti?
Guardiamo l'intera immagine. Il grido del cristiano per un aiuto spirituale, il grido dei
buddista per l'illuminazione spirituale, e il grido degli indù per la comprensione
spirituale - insieme con il grido di tutti coloro che hanno la fede o non hanno la fede -
devono essere soddisfatti. Le richieste dell'umanità stanno aumentando alle loro
orecchie e il Cristo e i suoi discepoli non si fanno scrupoli settari, di questo noi
possiamo esserne sicuri. E' impossibile credere che essi siano interessati alla visone dei
fondamentalisti o alle teorie dei teologi sulla nascita della Vergine, il Vicarious
Atonement o l'infallibilità del papa. L'umanità ha un disperato bisogno e questo bisogno
deve essere rispettato; solo grandi e fondamentali principi di vita, che coprano il passato
e il presente e che forniscano una piattaforma per il futuro, potranno davvero rispondere
a questa invocazione umana. Il Cristo e la Gerarchia spirituale non verranno a
distruggere tutto ciò che l'umanità ha finora trovato "necessario per la salvezza", e tutto
ciò che ha incontrato la sua richiesta spirituale. Quando riapparirà il Cristo, il non-
essenziale sicuramente scomparirà; i fondamenti della fede resteranno, su questi si potrà
costruire quella nuova religione mondiale che tutti gli uomini stanno aspettando. La
nuova religione mondiale dovrà basarsi su quelle verità che hanno superato la prova dei
secoli e che hanno portato affidabilità e comfort agli uomini dappertutto. Queste sono
sicuramente:
1. Il fatto di Dio
In primo luogo, ci deve'essere il riconoscimento del fatto di Dio. Che la Realtà centrale
può essere chiamata con ogni nome che l'uomo può scegliere in base alle sue
inclinazioni mentali o emotive, la tradizione e il patrimonio razziale, perché non può
essere definita o condizionata da nomi. Gli esseri umani usano per forza sempre i nomi,
al fine di esprimere ciò che sperimentano, sentono e conoscono, sia nell'aspetto
fenomenico e anche nell'intangibile. Consciamente o inconsciamente, tutti gli uomini
riconoscono un Dio trascendente e un Dio immanente. Essi sentono Dio essere il
creatore e l'ispirazione di tutto ciò che è.
Le fedi orientali hanno sempre sottolineato il Dio immanente, nel profondo del cuore
umano, "più vicino di mani e piedi", il Sé, l'Uno, l'Atma, più piccolo del piccolo, ma
che tutto comprende. Le fedi occidentali hanno presentato un Dio trascendente, fuori dal
suo universo, uno spettatore. Il Dio trascendente, prima di tutto, ha condizionato il
concetto di Divinità degli uomini, per via dell'azione di questo Dio trascendente apparsa
nel processo della natura; più tardi, nella dispensazione ebraica, Dio è apparso come il
tribale Geova, come l'anima di una nazione. In seguito, Dio è stato visto come un uomo
perfetto, e il divino Dio-uomo camminava sulla terra nella persona di Cristo. Oggi
abbiamo una rapida crescita di enfasi su un Dio immanente in ogni essere umano e in
ogni forma creata. Oggi, dovremmo avere le chiese che presentano una sintesi di queste
due idee che sono state riassunte per noi nella dichiarazione di Shri Krishna nella
Bhagavad Gita: "Avendo pervaso l'intero universo con un frammento di me, io
rimango". Dio, più grande di tutto il creato, ma Dio presente anche nella parte; Dio
trascendente garantisce il piano per il nostro mondo ed è lo Scopo, condiziona tutta la
vita dall'atomo più minuto, attraverso tutti i regni della natura, per l'uomo.
La seconda verità a cui tutti danno fedeltà - non importa quale sia la fede - è quella del
rapporto essenziale dell'uomo con Dio. Insita nella coscienza umana - spesso
incompiuta e indefinita - è il senso della divinità. "Siamo tutti figli di Dio" (Gal. III, 26);
"Uno è il nostro Padre, Dio", dice il Cristo, e così dicono tutti gli Insegnanti e gli Avatar
nel mondo nel corso dei secoli. "Come Egli è, lo siamo anche noi in questo mondo" (1
Giovanni IV: 17) è un'altra affermazione biblica. "Lui Più vicino del respiro, più vicino
di mani e piedi", cantano gli Indù. "Cristo in noi, speranza di gloria" è l'affermazione
trionfale di San Paolo.
In terzo luogo, c'è il senso della persistenza, della vita eterna e dell'immortalità. Da
questo riconoscimento, non sembra esserci via di scampo; fa così tanto parte del
comportamento dell'umanità quanto l'istinto di autoconservazione. Con questa
convinzione interiore, ci troviamo di fronte alla morte e sappiamo che vivremo ancora
una volta, che veniamo e andiamo e che persistiamo perché siamo divini e siamo i
controllori del nostro destino. Sappiamo che ci siamo prefissati un obiettivo, e che
l'obiettivo è "La vita in abbondanza" - da qualche parte, qui, là, e infine in tutto il
mondo.
La quarta verità essenziale, e quella che chiarisce tutto il lavoro pianificato del Cristo, è
legata alla rivelazione spirituale e al bisogno che l'uomo ha di Dio, e Dio dell'uomo.
Mai la divinità è alla sua sinistra in qualsiasi momento senza testimoni. Mai l'uomo ha
chiesto la luce e la luce non è stata imminente. Non c'è mai stato un tempo, ciclo o
periodo del mondo in cui non c'era il dono al di fuori dall'insegnamento e dall'aiuto
spirituale che gli umani hanno bisognio di richiedere. Mai i cuori e le menti degli
uomini sono andati verso Dio, ma è la divinità stessa che si avvicinò all'uomo. La storia
dell'umanità è, in realtà, la storia della richiesta di luce e di contatto con Dio da parte
dell'uomo, e in seguito, il dono della luce e l'approssimarsi di Dio verso l'uomo. Sempre
il Salvatore, l'Avatar o il Maestro del Mondo usciva dal luogo segreto dell'Altissimo e
portava all'uomo una nuova rivelazione, nuova speranza e un nuovo incentivo verso la
vita spirituale più ampia.
Alcuni di questi approcci sono stati di natura più importante, riguardano l'umanità nel
suo insieme e alcuni di essi sono meno importanti, i quali interessano solo una parte
relativamente piccola del genere umano - una nazione o un gruppo. Quelli che vengono
come rivelatori dell'amore di Dio, provengono dal quel centro spirituale a cui Cristo ha
dato il nome "il Regno di Dio" (Mt VI.33). Qui abitavano gli "spiriti dei giusti portati
della perfezione" (Eb XII: 23); qui si trovano le guide spirituali della razza e qui i
Dirigenti spirituali del piano di Dio vivono, lavorano e controllano le cose umane e
planetarie. Esse sono chiamate in molti nomi da molte persone. Se ne parlò come una
Gerarchia spirituale, come la Sede della Luce, come il Centro, dove i Maestri di
Saggezza si trovano, come la Great White Lodge. Da esso provengono coloro che
agiscono come messaggeri della Sapienza di Dio, i depositari della verità come è in
Cristo, e coloro il cui compito è quello di salvare il mondo, per impartire la rivelazione
successiva, e per dimostrare la divinità.
Ci è stata data una nuova definizione di Dio quando il Buddha ha insegnato che Dio è
luce e ci ha mostrato la via dell'illuminazione, e quando Cristo ci ha rivelato che Dio è
amore attraverso la sua vita e il servizio sulla terra. Oggi l'aspetto della conoscenza
dell'illuminazione è stato compreso, ma il significato interiore di amore solo ora è
vagamente intuito. Però luce e amore sono stati rivelati al mondo da due grandi Figli di
Dio in due diversi approcci.
La consapevolezza di questo è stata conservata per noi nel corso dei secoli da coloro che
conoscevano Dio e che il mondo chiama mistici, occultisti e santi. Si apre davanti agli
uomini che aspirano ad estendere la Via. La storia dell'anima umana è la storia della
ricerca di quella Via e la scoperta del suo persistere. Questa è la sesta delle realtà e
verità basilari che hanno condizionato le masse degli uomini per eoni.
In ogni razza e nazione, in ogni clima e parte del mondo, nella notte dei tempi, nel
passato illimitato, gli uomini hanno trovato la via di Dio, essi hanno camminato e
accettato le sue condizioni, sopportato le sue discipline, riposato in confidenza sulla sua
realtà, hanno ricevuto la sua ricompensa e trovato il loro obiettivo. Arrivati lì, sono
"entrati nella gioia del Signore", hanno partecipato ai misteri del regno dei cieli, hanno
abitato nella gloria della Presenza divina, e quindi sono ritornati al modo degli uomini,
per servire. La testimonianza dell'esistenza di questa Via è il tesoro inestimabile di tutte
le grandi religioni e queste testimonianze sono quelle che hanno trasceso tutte le forme
e tutte le teologie, e sono penetrate nel mondo del significato che tutti i simboli velano.
Queste verità sono parte di tutto ciò che il passato dà all'uomo. Esse sono il nostro
patrimonio eterno, e ad esse collegate, non vi è una nuova rivelazione, ma solo la
partecipazione e la comprensione. Questi sono i fatti che gli insegnanti del mondo
hanno portato a noi, adattati alle nostre esigenze e capacità in qualsiasi momento. Essi
sono la struttura interiore dell'Unica Verità su cui tutte le teologie del mondo sono state
costruite, tra cui le dottrine cristiane e i dogmi costruiti attorno alla persona di Cristo e
del suo insegnamento.
Ora sono diventati possibili sia un diverso grande approccio alla divinità che un'altra
rivelazione spirituale. Una nuova rivelazione aleggia sugli uomini e Colui Che porterà a
compimento il disegno è sempre più vicino a noi. Ciò che questo grande approccio
porterà al genere umano, noi non lo sappiamo ancora precisamente. Esso però porterà
sicuramente a noi dei risultati concreti, come hanno fatto tutte le rivelazioni precedenti e
le missioni di chi è venuto in risposta alle precedenti richieste dell'umanità. Un nuovo
cielo e una nuova terra sono sulla loro via. Che cosa vuol dire quando il teologo
ortodosso e ecclesiastico usa le parole "un nuovo cielo"? Queste parole non significano
qualcosa di completamente nuovo e una nuova concezione del mondo e delle realtà
spirituali? Non è possibile che Colui che Viene ci porti una nuova rivelazione per
quanto riguarda la natura di Dio stesso? Possiamo ancora sapere tutto quello che si può
conoscere su Dio? Se è così, Dio è molto limitato. Potrebbe non essere possibile che le
nostre idee attuali di Dio, di Mente Universale, di Amore, possano essere arricchite da
qualche nuova idea o qualità per la quale non abbiamo ancora alcun nome o parola, e di
cui non abbiamo alcuna comprensione minima. Ciascuno dei tre concetti di divinità -
della Trinità - era del tutto nuovo al momento della prima presentazione alla mente e
alla coscienza dell'uomo.
Da alcuni anni ormai la Gerarchia spirituale del nostro pianeta si è avvicina all'umanità
e il suo approccio è responsabile nei confronti dei grandi concetti di libertà, che sono
così vicini nel cuore degli uomini in tutto il mondo. Il sogno della fratellanza, della
solidarietà, della cooperazione mondiale e di una pace basata sul diritto alle relazioni
umane, sta diventando sempre più chiaro nella nostra mente. Stiamo anche visionando
una nuova e vitale religione del mondo, una fede universale, che avrà le sue radici nel
passato, ma che renderà chiara la bellezza di una nuova alba e la prossima rivelazione
vitale.
Di una cosa possiamo essere sicuri, questo approccio, in un certo senso - profondamente
spirituale, già del tutto fattuale - dimostra la verità dell'immanenza di Dio. Le chiese
hanno sottolineato e sfruttato l'extra-territorialità delle divinità e hanno postulato la
presenza di un Dio che è creatore, sostenitore e creativamente attivo, ma allo stesso
tempo fuori dalla sua creazione - uno spettatore imperscrutabile. Questo tipo di creatore
trascendente deve essere dimostrato falso e questa dottrina deve essere combattuta con
la manifestazione di Dio nell'uomo, la speranza della gloria. E 'questo sicuramente
l'approccio atteso che si dimostrerà, ma si rivelerà anche la stretta relazione col Dio
trascendente e che "in Lui viviamo, ci muoviamo e siamo" perché, "dopo aver pervaso
questo intero Universo con un frammento di se stesso, Egli rimane." Dio è immanente
nelle forme di tutte le cose create, la gloria che deve essere rivelata è l'espressione di
tale divinità innata in tutti i suoi attributi e gli aspetti, le sue qualità e competenze,
attraverso il mezzo dell'umanità.
La nuova religione mondiale si baserà sul fatto di Dio e sul rapporto dell'uomo con il
divino, sul fatto dell'immortalità e sulla continuità della rivelazione divina, e sul fatto
della costante comparsa di Messaggeri dal centro divino. A questi fatti si deve
aggiungere l'umana conoscenza istintiva assicurata dell'esistenza di un percorso verso
Dio e della sua capacità di percorrerlo, quando il processo evolutivo lo ha portato fino al
punto di un nuovo orientamento alla divinità e all'accettazione del fatto del Dio
trascendente e del Dio immanente in ogni forma di vita.
Mentre noi dobbiamo guardare avanti nel mondo di domani e cominciare a porre la
domanda di quale struttura di fede l'umanità debba assumere e quali abilità dei
conoscitori saranno erette a casa per lo spirito religioso dell'uomo, altre tre verità
fondamentali sembrano emergere come appendici necessarie al corpo della verità
rivelata:
1. L'esistenza dimostrata di una Gerarchia Spirituale, la cui vita e il cui scopo è il bene
dell'umanità. I membri della Gerarchia sono considerati i Custodi del Piano divino e le
espressioni di amore di Dio.
2. Lo sviluppo della scienza dell'Invocazione e dell'Evocazione come mezzo e metodo
di approccio alla divinità.
3. La consapevolezza che il cielo stellato, il sistema solare e le sfere dei pianeti sono
tutte le manifestazioni della grande vita spirituale e che l'interrelazione tra queste Vite
incarnate è reale ed efficace, come lo è il rapporto tra i membri della famiglia umana.
Invocazione e l'evocazione
Queste sono le verità fondamentali sulle quali riposa la religione universale del futuro.
La chiave principale sarà l'Approccio Divino. "Avvicinatevi a Lui ed Lui si avvicinerà a
voi" (Giovanni IV: 8) è la grande ingiunzione, emanata in toni nuovi e chiari da Cristo e
dalla Gerarchia spirituale in questo momento.
Il grande tema della nuova religione mondiale sarà il riconoscimento dei molti approcci
al divino e la continuità della rivelazione che ciascuno di essi trasporta; il compito delle
persone spirituali del mondo di oggi è quello di preparare l'umanità per l'imminente e
(forse ), il più grande di tutti gli Approcci. Il metodo utilizzato sarà l'uso scientifico e
intelligente dell'Invocazione e dell'Evocazione e il riconoscimento della loro tremenda
potenza.
L'uomo invoca l'Approccio divino in vari modi: in modo rudimentale, con un appello
senza voce o tramite grida invocative delle masse; attraverso una pianificata, definita
invocazione degli aspiranti spiritualmente orientati; col lavoratore intelligente convinto,
col discepolo e con l'iniziato - tutti, infatti, costituiscono ciò che è stato chiamato "Il
Nuovo Gruppo dei Servitori del Mondo", che sono soggettivamente collegati al gruppo
che sta portando l'umanità verso una nuova e migliore civiltà.
Per chiarire meglio, si potrebbe dire che l'Invocazione è di tre tipi: vi è, come si è detto,
la richiesta di massa inconsciamente espressa, e il ricorso a grida, che si strappano dal
cuore degli uomini in tutti i momenti di crisi come quello attuale. Questo grido
invocativo sale incessantemente da tutti gli uomini che vivono in mezzo ai disastri, è
rivolto a questo potere al di fuori di loro e che essi sentono possa e debba venire in loro
aiuto nel momento estremo. Questa grande invocazione senza parole è in aumento in
tutto il mondo di oggi. Poi c'è lo spirito invocazionale, evidenziato dagli uomini sinceri,
che partecipano ai riti della loro religione e sfruttano l'opportunità di culto e di preghiera
unita alla deposizione delle loro richieste di aiuto di fronte a Dio. Questo gruppo,
aggiunto alla massa di uomini, crea un enorme corpo di richieste invocative in questo
momento, il loro intento è concentrato con grande evidenza e l'invocazione stà salendo
verso l'Altissimo. Poi, infine ci sono i discepoli addestrati e gli aspiranti del mondo che
fanno uso di determinate frasi, con alcune invocazioni accuratamente definite e che,
mentre fanno questo, concentrano le grida invocative e gli appelli invocativi degli altri
due gruppi, dandogli giusta direzione e potere. Tutti questi tre gruppi stanno,
consciamente o inconsciamente, esprimendo queste attività in questo momento e il loro
sforzo congiunto garantisce una conseguente evocazione.
Questo nuovo lavoro invocativo sarà la nota dominante della prossima religione
mondiale e si dividerà in due parti. Ci sarà il lavoro invocativo delle masse del popolo,
ovunque, addestrate dal personale spirituale del mondo (che lavorano nelle chiese ove
possibile, nell'ambito di un clero illuminato) ad accettare il fatto dell'avvicinamento
delle energie spirituali, per mezzo di Cristo e la sua Gerarchia spirituale, e addestrate
anche per esprimere la loro domanda di luce, di liberazione e di comprensione. Ci sarà
anche il lavoro qualificato di invocazioni praticate da coloro che hanno formato la loro
mente attraverso la meditazione, che conoscono la potenza delle formule, dei mantra e
delle invocazioni e che lavorano coscientemente. Essi incrementeranno l'uso di certe
grandi formule di frasi che in seguito saranno date alla razza, proprio come la preghiera
del Signore è stata data dal Cristo, e come "La Grande Invocazione" è venuta
dall'esterno dalla Gerarchia per essere usata in questo momento.
Questa nuova scienza religiosa per la quale la preghiera, la meditazione e il rito hanno
preparato l'umanità, formerà il suo popolo nel presentare - in periodi stabiliti durante
tutto l'anno - la richiesta espressa dal popolo del mondo di un rapporto con Dio e di un
rapporto spirituale più stretto gli uni agli altri. Questo lavoro, quando giustamente
riportato, evocherà una risposta da parte della Gerarchia in attesa, e dal suo Capo, il
Cristo. Attraverso questa risposta, le credenze delle masse saranno gradualmente
cambiate nella convinzione dei conoscitori. In questo modo, la massa degli uomini sarà
trasformata e spiritualizzata, e i due grandi centri di energia divina o gruppi - Gerarchia
e umanità stessa - inizieranno a lavorare in completa at-one-ment e unità. Il Regno di
Dio ci sarà effettivamente e si realizzerà in verità sulla terra.
E' evidente che sarà possibile solo indicare le linee generali della nuova religione
mondiale. L'espansione della coscienza umana, che avrà luogo a seguito della venuta
del Grande approccio, consentirà all'umanità di cogliere non solo il suo rapporto con la
vita spirituale del nostro pianeta, "l'Uno nel quale viviamo, ci muoviamo e
sperimentiamo il nostro essere," ma darà anche un assaggio della relazione del nostro
pianeta al cerchio della vita planetaria, muovendosi all'interno dell'orbita del Sole, e
un'ancora più grande cerchio di influenze spirituali che contatteranno il nostro sistema,
come lo svolgimento dell'orbita nel Paradiso (le dodici costellazioni dello zodiaco).
Indagini astronomiche e astrologiche hanno dimostrato questo rapporto e le influenze
esercitate, ma vi è ancora molta speculazione, sciocche affermazioni e interpretazioni.
Eppure le chiese hanno sempre riconosciuto questo e la Bibbia lo ha testimoniato. "Le
stelle nel loro corso, combatterono contro Sisara" (giudici V: 20). "Chi può resistere alla
dolce influenza delle Pleiadi?" (Job XXXVIII, 31). Molti altri passi confermano questa
affermazione del Conoscitori. Molte Festività della chiesa sono fissate con riferimento
alla luna o ad una costellazione zodiacale. L'investigazione dovrà dimostrare che fanno
al loro caso e, quando la ritualità della nuova religione mondiale sarà universalmente
stabilita, questo sarà uno dei fattori considerati importanti.
Festività Spirituali
In secondo luogo, la costituzione di una certa uniformità nei rituali religiosi del mondo
aiuterà gli uomini dappertutto nel rafforzarsi a vicenda mentre lavorano e migliorano
fortemente le correnti di pensiero rivolte all'attesa della Vita spirituale. Allo stato
attuale, la religione cristiana ha le sue grandi festività, il buddismo tiene i suoi diversi
set di eventi spirituali, e gli indù hanno un altro elenco di giorni santi. Nel mondo
futuro, tutti gli uomini di inclinazioni e intenzioni spirituali terranno ovunque gli stessi
giorni santi. Questo porterà a una fusione di risorse spirituali, e a un comune sforzo
spirituale, oltre a una invocazione spirituale simultanea. La potenza di questo sarà
evidente.
Ci saranno tre importanti festività ogni anno, concentrate in tre mesi consecutivi, le
quali porteranno, di conseguenza, ad un prolungato sforzo spirituale annuale che
influenzerà il resto dell'anno. Queste saranno:
Queste tre feste sono una parte del processo spirituale unificato dell'umanità, anche se
non sono ancora collegate le une alle altre. Arriverà l'ora in cui tutte e tre le Festività
saranno tenute in tutto il mondo e attraverso il loro significato sarà raggiunta una grande
unità spirituale e gli effetti del Grande Approccio, così vicino a noi in questo momento,
saranno stabilizzati con l'invocazione unita dell'umanità in tutto il pianeta.
Così, le dodici festività annuali costituiranno una rivelazione della divinità. Esse
rappresenteranno un mezzo per portare a rapportarsi tra di loro, prima di tutto, nel corso
di tre mesi, i tre grandi centri spirituali, le tre espressioni della Trinità divina. Le
festività minori sottolineeranno l'inter-relazione del Tutto, quindi innalzeranno la
presentazione divina fuori dall'individuo e dal personale, verso quella di uno scopo
divino universale, di un rapporto tra il tutto e la parte e tra la parte e il tutto, che potrà
essere in tal modo pienamente espresso.
Oggi, lentamente, il concetto di una religione mondiale e la necessità della sua nascita è
ampiamente desiderato e ci si stà lavorando. La fusione delle fedi è ormai un campo di
discussione. I lavoratori nel campo della religioni formuleranno la piattaforma
universale della nuova religione mondiale. Si tratta di un lavoro di amorevole sintesi e
che porrà in rilievo l'unità e la comunione dello Spirito. Questo gruppo è, in un certo
senso, un canale per le attività del Cristo, il Maestro del Mondo. La piattaforma della
nuova religione mondiale sarà costruita da molti gruppi, che lavorano sotto l'ispirazione
di Cristo.
Gli uomini di chiesa devono ricordare che lo spirito umano è superiore a tutte le chiese
e più grande del loro insegnamento. Nel lungo periodo, questo spirito umano li
sconfiggerà e procederà trionfalmente nel Regno di Dio, lasciandoli molto indietro a
meno che non entrino come parte umile della massa degli uomini. Niente sotto il cielo
può arrestare il progresso dello spirito umano nel suo lungo pellegrinaggio dalle tenebre
alla luce, dall'irreale al reale, dalla morte all'immortalità e dall'ignoranza alla saggezza.
Se i grandi gruppi religiosi organizzati delle chiese in ogni paese, comprendenti tutte le
fedi, non offrono una guida spirituale e un aiuto, l'umanità li troverà un altro modo.
Nulla può trattenere lo spirito dell'uomo da Dio.
Dio opera in molti modi, attraverso molte fedi e agenzie religiose, questo è uno dei
motivi per l'eliminazione delle dottrine non essenziali. Sottolineando le dottrine
essenziali e la loro unione, la pienezza della verità sarà rivelata. Questa, la nuova
religione mondiale, sarà fatta, e la sua attuazione procederà rapidamente, dopo la
ricomparsa del Cristo.
LA GRANDE INVOCAZIONE *
http://www.theworldpoliticalforum.net
Il World Political Forum è un think tank globalista fondato dal Premio Nobel Mikhail Gorbachev
nel 2003
Dal sito web del World Political forum leggiamo la mission del gruppo Globalista:
Mission
"Il World Political Forum, è stata l'idea originale del Premio Nobel Mikhail Gorbachev, con una
missione specifica: favorire i contatti tra politici, scienziati, e personalità di alto livello nella vita
culturale e religiosa dei diversi continenti, religioni, lingue e culture, al fine di analizzare la
questione dell'interdipendenza, ma soprattutto proporre soluzioni per i problemi della governance
della globalizzazione e dei problemi cruciali che riguardano l'umanità di oggi. L'attuale ordine
internazionale è scardinato e instabile. Le istituzioni sovranazionali politiche ed economiche
vengono cavalcate con conflitti e disaccordi tra i loro membri. La cooperazione tra gli Stati e il
nuovo ordine mondiale auspicato alla fine della guerra fredda non è riuscito ad emergere. Gli
affari internazionali sono ormai caratterizzati, invece, dal disordine del mondo, come i recenti
eventi che hanno aggravato fondamentali differenze di opinione in tutto il mondo.
Il World Political Forum, mira a diventare un punto d'incontro e crocevia di culture, religioni, e
leader, un forum aperto per il mondo intero che, attraverso l'analisi e la discussione fornirà
orientamenti e fornirà nuove soluzioni ai problemi globali e tenderà verso una nuova civiltà
mondiale e un quadro per un ordine democratico internazionale.
Nella sua conferenza di fondazione nel maggio 2003 e nell'inaugurale sessione di lavoro nel mese
di ottobre 2003, nelle città simbolo di Alessandria e Torino, nella regione italiana del Piemonte, il
World Political Forum, ha definito il percorso per una nuova cultura di pace globale. I leader
mondiali passati e presenti hanno risposto all'invito del Presidente Gorbaciov e del comitato
italiano di sponsorizzazione assemblato presso il World Political Forum, per la ricerca di nuove
soluzioni per i problemi del mondo e per cominciare a costruire le basi per la loro risoluzione,
esaminando le cause del disordine del mondo e come queste possono essere gestite e risolte.
L'obiettivo del Forum è quello di creare una struttura permanente per il dibattito internazionale,
politico e culturale per quanto riguarda i problemi del 21 ° secolo, dedicando particolare
attenzione alla strettissima interdipendenza geopolitica ed economica tra le diverse aree del
pianeta. E 'stato stabilito in occasione della conferenza di fondazione di proseguire i lavori del
World Political Forum, nelle assemblee annuali e nelle sessioni regionali per esaminare le sfide del
nuovo secolo. Il WPF non è, tuttavia, solo una riunione annuale di personalità eminenti ed
autorevoli. I suoi membri fondatori hanno proclamato l'intenzione di trasformarlo in un vero e
proprio centro di ricerca internazionale con sede nel Comlpesso di Bosco Marengo, al fine di
affrontare i temi della governance e della globalizzazione. L'obiettivo del World Political Forum è
quello di individuare, attraverso l'analisi e lo scambio intenso di esperienze diverse, soluzioni
concrete e politicamente realizzabili alle sfide senza precedenti a livello mondiale del mondo
multipolare, aprendo la strada verso una nuova civiltà."
Il WPF ha fatto una conferenza insieme al Club di Roma, altro organo globalista, il 9 giugno del
2009 dal titolo "From Global Warning to Global Policy” ; già traspare il motto: Problemi Globali -
Soluzioni Globali - Politica Globale.
Il WPF sostiene infatti la Teoria Pseudoscientifica del Global Warming o Riscaldamento Globale, la
quale afferma che se non riduciamo la produzione di CO2 del 60 % rispetto al volume delle
emissioni del 1990, questa causerà un effetto serra che condurrà alla catastrofe globale nel giro di
pochi anni.
Lo scopo della conferenza del giugno del 2009 non era quello di individuare problemi finanziari ed
economici per ridurre il fantomatico Effetto Serra e quindi il Riscaldamento Globale ma, secondo il
WPF "il problema chiave è nell' insufficieza di regole globali accettate da ognuno e nella
debolezza delle soluzioni proposte dalle istituzioni politiche, le quali dovrebbero essere in grado
di formare una comunità di Stati, di Businness Mondiale e di società civile internazionale per
raggiungere questo comune obiettivo"
Le grosse potenze, come gli Usa, la Cina, il Brasile e l'India, non accettano da sole di abbasare
significativamente la produzione di CO2, pertanto avrebbero tutte bisogno di norme globali
sovranazionali che glielo impongano.
Regole Globali per Soluzioni Globali = Governo Mondiale.
Uno dei più ferventi adepti di questa Setta globalista del global Warning è proprio il giornalista
Giulietto Chiesa.
Da questo link estraiamo il concetto pseudoscientifico più volte ripetuto da Chiesa:
"la temperatura del pianeta sta aumentando e se continua a crescere con i livelli attuali noi
andremo incontro nei prossimi 20 anni ad un aumento di 3,7 – 4 gradi. Questo comporterà veri e
propri stravolgimenti sul pianeta, per esempio il Bangladesh, dove abitano 400 milioni di persone,
andrà sott’acqua, come pure la nostra costa adriatica.
E questo non accadrà fra 200 anni, ma fra 20, e sarà un problema della prossima generazione, dei
nostri figli. L’Africa nei prossimi 10 anni aumenterà a dismisura le zone desertiche, costringendo
250 milioni di persone a scappare, verosimilmente da noi.
Per impedire ciò occorrerebbe smettere di produrre anidride carbonica ai tassi attuali perché sta
surriscaldando il pianeta attraverso l’effetto serra. Ma l’anidride carbonica è un prodotto di tutto
il nostro modo di vivere: si produce con le automobili, i treni, le navi, il riscaldamento, le
fabbriche. In più tutta la nostra società è basata sull’utilizzo dell’energia fossile che non è
certamente infinita; la quantità d’idrocarburi che c’è sottoterra è definita e si può calcolare con
una buonissima approssimazione. Tant’è che gli esperti avvertono, appunto, che a breve non ce ne
sarà più. In un secolo e mezzo l’abbiamo consumata quasi interamente. "
Non importa per Giulietto che ben oltre 650 scienziati di tutto il mondo, decisi nel loro dissenso,
abbiano presentato al Senato americano un dossier di 233 pagine che confuta il «global warming ».
Con questo documento gli skeptical scientist hanno demolito la teoria dell'Ipcc, il gruppo di
scienziati che alle Nazioni Unite si occupano delle ricerche sui cambiamenti climatici, i quali
sostengono un'influenza umana del 90% nelle variazioni del clima. Il Guru della Fine del Mondo
Giulietto però va avanti lo stesso col suo Riscaldamento.
AliceOltreLoSpecchio ha fatto un ottimo articolo raccogliedo tutti i dati che smentiscono questa
teoria:
Copenhagen, il Climagate e la bufala del Riscaldamento Globale
Il World Political Forum, in una conferenza del 10-11 Ottobre del 2008 a Venezia dal titolo "Dal
Global Warming al Media Alert" si era anche preoccupato di come meglio propagandare
l'allarmismo del "Global Warming" in tutti i mass media del mondo. "Giornalisti e dirigenti di
testate da 29 paesi rappresentanti di 6 continenti si sono incontrati a San Servolo (Venezia), il 10 e
l'11 Ottobre per sfidare i media internazionali a migliorare la comprensione da parte del pubblico
degli effetti del cambiamento climatico." Secondo loro "Il ruolo dell'informazione è fondamentale
per raggiungere una maggiore consapevolezza del pubblico sui rischi gravi che dobbiamo
affrontare, al fine di ostacolare l'impatto del cambiamento climatico. Si tratta di una sfida globale
che deve essere affrontata con uno sforzo globale." Sfida Globale, Sforzo Globale, ormai è una
litania. La Conferenza si è conclusa Con Esperti del Clima e Rappresentanti dei media che hanno
approvato una dichiarazione finale chiedendo alti standard di reporting di notizie sulle opzioni
strategiche per evitare i danni irreversibili causati agli ecosistemi.
Chissa se tra questi alti standard rientra anche la notizia degli
hackers che hanno rubato, e rivelato al pubblico, 160 megabites di
e-mail dai server della Climatic Research Unit (CRU) della East
Anglia University, la centrale «scientifica» principale
dell’ideologia del Global Warming? In queste mail rubate gli
scienziati di tale istituzione parlano continuamente di come hanno
manipolato, falsificato, sottratto files, e nascosto informazioni
sulle reali temperature del pianeta.
Il World Political Forum si è occupato anche del problema dell'acqua:
da un estratto di un articolo di Riccardo Petrella, anch'egli membro del Worl Political Fomun
leggiamo:
"Secondo i lavori dell'Ipcc, le conseguenze più gravi del cambiamento climatico riguardano
l'acqua. (8) L'acqua è già in crisi crescente attraverso il mondo (in termini di disponibilità e di
accessibilità, soprattutto sul piano qualitativo). A causa dello scioglimento dei ghiacciai e delle
calotte polari, l'acqua dolce diventerà sempre più rara. Nel 2050, il 60 % della popolazione
mondiale rischia di abitare nelle regioni con una forte penuria d'acqua. La rarefazione dell'acqua
dolce avrà delle ripercussioni gravi soprattutto sulla salute (9), la produzione agricola e
l'alimentazione (10). Tutte le attività industriali necessitano d'acqua. La penuria di acqua farà
aumentare i costi dei prodotti industriali. Siccità e carestia si diffonderanno nel mondo. I conflitti
tra paesi e, all'interno di questi, tra le diverse regioni e località, si moltiplicheranno. La proprietà e
l'uso dell'acqua saranno destinate a diventare, in mancanza di un radicale cambio di prospettiva,
una delle principali cause di guerre del XXIÊsecolo"
In sostanza, sempre secondo l'ipcc, il problema dell'acqua sarebbe una conseguenza del
Riscaldamento Globale, che abbiamo già visto essere un mito.
Dal loro sito leggiamo;
"Il World Political Forum ha preso parte alla Convenzione delle Nazioni Unite sui Cambiamenti
del Clima tenuta nel Dicembre del 2009 in Danimarca, dove ha portato all'attenzione dei
partecipanti il suo Memorandum for a World Water Protocol che è stato elaborato dalla conferenza
internazionale "Pace con l'Acqua", tenuta il febbraio del 2009 con la collaborazione dei Gruppi
Parlamentari Europei.
Il WPF chiede che l'acqua sia inserita nell'agenda delle discussioni del COP 15, dal momento che
la "crisi mondiale dell'acqua" è al centro dei problemi ambientali in cerca di soluzione negli
incontri dell'UNFCC. ll Memorandum espone infatti il ragionamento che giustifica l'urgenza di una
iniziativa a favore di una nuova politica delle acque in tutto il mondo, ispirata ad un nuovo
paradigma politico. Esso rappresenta un contributo ai negoziati internazionali governativi in corso
di definizione, in vista dei contorni e dell'approvazione di un nuovo accordo post-Kyoto 2013."
Il WPF afferma che il problema dell'acqua è esploso ovunque: Cina, Stati Uniti, Regioni
Mediterranee, Asia Centrale, Australia, Africa.
In questo documento indovinate un pò cosa propone il WPF per affrontare la crisi?
Il punto 5 afferma:
"5. La Crisi dell'aqua è di portata globale. Questa crisi richiede una risposta politica globale".
Amen! E poi continua col World Water Plan o il World pact for Water: tra i punti di questo piano, a
parte la retorica buonista e pacifista, apparentemente solidale e partecipativa, ci preme sottolineare
questi punti:
"-Centralità di un'economia sociale basata sulla ricchezza collettiva e il patrimonio comune. Le
spese relative al diritto di base all'acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari, devono essere
coperte dal finanziamento pubblico. Viene introdotta una tariffa pubblica , che va oltre il livello dei
diritti dell'acqua, per orientare gli usi equi e sostenibili delle risorse idriche;"
Si vuole introdurre una tassa mondiale sull'acqua?
Altro punto:
"- Sarà impossibile "salvare l'acqua", senza una vera e propria politica di ingegneria istituzionale
a livello mondiale. L'azione in favore di un piano dell'acqua nel mondo implica la promozione di
una nuova architettura politica mondiale (NEWPA) che accresca le condizioni di vita e le
aspettative del 21esimo secolo a livello mondiale."
Il conclusione al piano si auspica anche una creazione all'interno delle Nazioni Unite di una “United
Nations Water Authority” (UNWA), un'organo che "dovrebbe monitorare la situazione per quanto
riguarda l'uso e il consumo di acqua e risolvere le controversie per quanto riguarda questi temi. Il
UNWA dovrebbe essere basato su una reale autonomia nei confronti degli interessi economici,
finanziari e commerciali privati, nonché dagli interessi dei paesi più potenti." Tombola!
La proposta del governo mondiale è più realistica di quanto sembri. Ed è più attuabile di
quella della riforma dell’ONU a piccoli passi. Siamo alla fine dell’epoca post- 11
settembre, e l’Europa e la Cina si delineano sempre più nitidamente come poli
alternativi all’egemonia USA. Entrambe vedono in una ONU opportunamente
trasformata la sede più consona per lo sviluppo della pace globale.
Dobbiamo però avere il coraggio delle grandi idee, e dobbiamo perciò tornare indietro.
Sì. Indietro. Perché ci sono stati dei momenti, nel recente passato, nei quali gli orizzonti
del cambiamento erano più vasti, e si volava molto più alto nei progetti sull’ordine
internazionale. Gli anni immediatamente successivi alla seconda guerra mondiale, per
esempio, sono stati uno di questi momenti. Fu una stagione breve, terminata con il
sorgere della guerra fredda, ma ricca non solo di idee audaci ma anche di concreti
tentativi di attuarle.
Uno dei risultati più deleteri del catastrofismo oggi dominante sul futuro delle relazioni
internazionali è la riduzione della scala delle proposte di cambiamento. Anche le
proposte dei movimenti new global, a ben guardare, sono concezioni di riforma su
singoli problemi, spesso slegate tra loro e ciascuna con una sua constituency separata. I
progetti di nuove architetture globali sono oggi dominati da un modo di pensare
minimalista, frutto delle disillusioni degli ultimi decenni.
Ma negli anni immediatamente successivi al 1945 la piattaforma su cui le proposte di
cambiamento si elevavano era più alta. La questione dell’ordine internazionale era posta
nei termini di un vero e proprio governo del mondo, e le Nazioni Unite e le istituzioni di
Bretton Woods erano parte di un sistema ancora più ampio di riferimento. La pace e la
sicurezza erano obiettivi strategici, ma non venivano trascurati gli obiettivi economici e
sociali. Oggi può sembrare un eresia, ma il pieno impiego era considerato tra i diritti
fondamentali, e come un obiettivo da perseguire in ogni parte del sistema
internazionale.
Non si trattò di un ondata di demagogia e di radicalismo irrazionale. I fondatori
dell’architettura globale del dopoguerra avevano in mente degli scopi molto precisi,
perché erano passati attraverso terribili esperienze. Nell’avanzare piani anche molto
arditi, non si domandavano quanto tasso di socialismo o di liberismo questi
contenessero, ma di quanto essi li proteggessero dalla triade sciagurata della crisi
economica, del fascismo e della guerra.
Non è difficile comprendere le ragioni di questo atteggiamento. La storia aveva appena
dato loro una durissima lezione sul prezzo dell’assenza di una governance globale. La
crescita economica e la relativa pace dell’ottocento erano terminate nelle tragedie del
fascismo, dello stalinismo e delle due guerre mondiali. La catastrofe era stata
determinata dallo smantellamento delle regolazioni economiche e del mercato del
lavoro, ed era culminata con il collasso dell’economia mondiale negli anni trenta del
novecento.
Il trionfo delle forze di mercato senza che vi fosse alcun tentativo di proteggere la
società aveva sparso insicurezza e disoccupazione tra i lavoratori, rendendoli facile
preda delle forze politiche più estreme. Gli esseri umani non sono delle merci, e non
possono essere trattati come delle merci senza mettere a repentaglio l’intero ordine
sociale. I mercati sono il contrario di quanto pensava Adam Smith. Sono dei
meccanismi profondamente innaturali, e senza delle potenti salvaguardie sociali, sono in
grado di distruggere qualsiasi società: «Permettere al meccanismo di mercato di essere
l’unico elemento direttivo del destino degli esseri umani e del loro ambiente naturale –
ci ha ammonito Polanyi - porterebbe alla distruzione della società».
La grande trasformazione di Polanyi vide la luce nel 1944, l’anno nel quale si tenne la
conferenza di Bretton Woods con lo scopo di ricostruire l’economia mondiale in modo
da evitare un altro disastro. E fu l’interpretazione di Polanyi della reazione alla
globalizzazione dell’ottocento che ispirò i dirigenti politici del dopoguerra. Essi
volevano creare un economia internazionale a guida americana che permettesse
l’espansione finanziaria, industriale e commerciale del pianeta dentro una cornice
istituzionale capace di proteggere il benessere dei cittadini dalle defaillances del
mercato. Ed erano anche acutamente consapevoli della connessione tra guerra e
depressione economica.
La crescita economica successiva alla seconda guerra mondiale non fu, perciò, il
risultato di una incontrollata libertà di mercato, ma il prodotto di una serie di decisioni
politiche lungimiranti prese all’indomani della guerra dai leader occidentali. Gli
interessi degli Stati Uniti dominarono l’intrapresa da cima a fondo, ma molti non
vedevano allora una contraddizione tra questi e gli interessi del mondo occidentale.
L’idea rooseveltiana degli USA come governo mondiale attraeva la maggior parte dei
gruppi dirigenti del “mondo libero”, e nei primi tempi esercitò anche una forte
attrazione sulla Russia di Stalin e sulla galassia dei paesi poveri.
Nel campo dell’economia, l’influenza di Keynes era molto forte. Quanta gente oggi
ricorda o sa che il Fondo Monetario Internazionale – prima di essere degradato ad una
estensione del Tesoro americano e prima di diventare un medico che conosce una sola
terapia (disastrosa) per tutti i mali – fu una sua creatura, concepita per essere la Banca
Centrale Mondiale avente in carico la stabilità finanziaria universale? Il Fondo doveva
essere dotato di una sua moneta di riserva, il Bancor, con un accesso a risorse pari alla
metà della importazioni mondiali, mentre il Fondo non ha mai controllato una liquidità
superiore al 3% delle stesse.
Quanti sanno che l’architettura stessa dell’ONU - con la sua Costituzione, la sua
Assemblea, il suo Gabinetto di Governo e la sua Corte Costituzionale - fu concepita
avendo in mente non solo le istituzioni americane ma un’idea, il governo mondiale, che
tra il 1945 e l’inizio degli anni ’50 era condivisa da milioni di persone e da alcune delle
maggiori menti dell’epoca come Bertrand Russell e Albert Einstein?
Nonostante siano trascorsi più di sessanta anni da allora, viviamo in un epoca nella
quale alcune delle basi della sicurezza mondiale non sono cambiate, ed è per questo che
occorre ritornare a quel tipo di fervore intellettuale e politico. Il problema delle armi
atomiche è sempre lì, con il suo corredo di questioni legate alla proliferazione.
L’instabilità dei mercati è diventata ancora più minacciosa per via della loro espansione
globale, ed essi hanno un bisogno ancora più acuto di regole ed istituzioni capaci di farli
funzionare senza danni. Al centro della crisi finanziaria internazionale che stiamo
attraversando c’è il fatto che abbiamo mercati finanziari globali senza avere alcun
sistema globale di regolazione degli stessi.
Le minacce militari alla sicurezza umana sono molto diminuite rispetto ad allora, ma
abbiamo bisogno di fare finalmente il salto di qualità verso la proibizione formale della
guerra e verso il monopolio centrale della forza. In questo modo disporremo di maggiori
energie e risorse per affrontare le sfide interamente nuove, sconosciute nel 1945, come
quella della sicurezza ambientale.
Il punto centrale è politico e non è eludibile. Il bisogno di un nuovo sistema di
governance non può essere soddisfatto lasciando, per così dire, libero sfogo alla
creatività della società civile internazionale. Non è sufficiente che mille associazioni
spontanee fioriscano e ci portino per mano nella direzione giusta. Non sarà la
moltiplicazione delle NGOs che ci condurrà ad un assetto superiore della pace e della
sicurezza.
Per raggiungere questo scopo è necessaria una architettura istituzionale dai contorni
definiti, con regole precise e meccanismi decisionali appropriati. Una nuova governance
globale non si crea prescindendo dal contesto delle organizzazioni internazionali già
esistenti. Sono queste il campo di battaglia cruciale. Pieno di ambiguità e di ostacoli, ma
ineludibile. La difficoltà consiste nel fatto che le istituzioni globali servono a
promuovere, in molti casi, un mondo migliore, ma sono nello stesso tempo
unaccountable, mancano di trasparenza e sono manipolate dalle forze responsabili delle
più sfacciate violazioni delle norme internazionali.
L’arena principale della governance mondiale è la stessa di 60 anni fa, ed è quella delle
Nazioni Unite e delle cosiddette “istituzioni di Bretton Woods” con i loro derivati:
Banca Mondiale, Fondo Monetario, WTO, Banche Regionali di Sviluppo. Ciò significa
che dobbiamo democratizzare e rafforzare i loro mandato originari. Aggiungendo, se
necessario, nuove funzioni e mandati. Ed abolendo anche i rami secchi e le inefficienze
più evidenti.
Questa è la stessa arena del governo mondiale, e non dobbiamo avere timore di
evocarne lo spirito. Le due maggiori obiezioni all’idea del governo mondiale sono: a) il
profilo autoritario che esso potrebbe assumere; b) l’allargamento del gap tra i cittadini
ed i processi democratici che la sua realizzazione potrebbe comportare.
La seconda critica è superabile attraverso la proposta di creazione del Parlamento
Universale, e di ciò parleremo più avanti.
La risposta alla prima obiezione è che basta limitare le prerogative centrali di un
governo democratico del mondo al controllo del processo di disarmo ed allo
scoraggiamento attivo dei conflitti attraverso un corpo di polizia mondiale.
Il resto del sistema internazionale non ha bisogno di una parallela centralizzazione.
L’economia internazionale, soprattutto nel suo lato finanziario, necessita di un
meccanismo di regolazione universale semplice, “leggero” e fair verso i paesi più
deboli. Il compito di correggere squilibri e disuguaglianze può essere lasciato ad entità
regionali e locali, espresse direttamente dai soggetti interessati e che accrescono anche
la trasparenza e l’accountability dei processi decisionali. Ed è precisamente questo che
sta accadendo, sulla scia dell’aumento dei prezzi del petrolio che ha determinato un
monumentale travaso di ricchezza dal Nord al Sud e all’Est del pianeta.
I cambiamenti in questo campo sono diventati tumultuosi: Lo shock dei prezzi
petroliferi è stato preceduto dalla crisi asiatica del 1997-98, ed è stato seguito a ruota
dalla più grave crisi finanziaria dai tempi del 1929. Il Fondo Monetario Internazionale è
stato messo alle corde in primo luogo da se stesso, cioè dalla sua faziosità pro-USA, e in
secondo luogo dall’affluenza finanziaria di alcune nazioni del Terzo Mondo che non
sono costrette più a ricorrere alle sue terapie. Il Fondo Monetario non è più in grado di
dettare legge alla maggior parte dei paesi in difficoltà. Le nazioni bruciate dalla crisi
asiatica del 1997-98 hanno accantonato riserve di valuta pregiata enormi, e non
mendicano più aiuti a Washington.
L’intera America Latina - quasi 500 milioni di persone – è in rivolta. Il volume
dell’assistenza economica internazionale del solo Venezuela ha superato, in America
Latina, quello degli Stati Uniti. Brasile, Argentina e Venezuela hanno creato una banca
multilaterale regionale, il Banco do Sur, in diretta concorrenza con le banche di Bretton
Woods e il FMI.
Il declino del portafoglio prestiti del FMI negli ultimi quattro anni ha superato i più
radicali auspici dei manifestanti new global: è passato da 105 a 10 miliardi di dollari, la
maggior parte dei quali va a due soli paesi: la Turchia e il Pakistan.
Il Fondo è diventato l’ombra di se stesso per via dell’emergere del BRIC - il blocco
Brasile, Russia, India e Cina – come polo più onesto ed amichevole di aiuto
internazionale. I governi dell’Asia Orientale, dopo il fallito tentativo di dare vita
all’AMF (l’Asian Monetary Fund) proposto dal Giappone, hanno formato il
meccanismo finanziario dell’ “ASEAN Plus Three” che esclude gli Stati Uniti e che
condurrà molto probabilmente alla creazione di una vera e propria agenzia finanziaria
regionale completamente autonoma da Washington e dal FMI.
Non stiamo suggerendo, quindi, niente di stravagante. Questa strada dell’evoluzione
della governance finanziaria globale è la stessa di quella che si è affermata all’interno
delle democrazie liberali più avanzate: un monopolio centrale della forza fisica da un
lato, ed una panoplia di combinazioni organizzative nel campo economico e finanziario
dall’altro.
I teorici della governance democratica - che è una corrente di pensiero impegnata a
disegnare le istituzioni della futura democrazia cosmopolita - negano con forza
qualunque parentela dei loro concetti con quello del governo mondiale o di uno stato
mondiale centralizzato: «La democrazia cosmopolita non deve essere confusa con il
progetto di un Governo Globale - che deve necessariamente basarsi sulla concentrazione
della forza in una sola istituzione – al contrario, si tratta di un progetto che auspica delle
alleanze volontarie revocabili tra istituzioni governative e metagovernative, e dove la
disponibilità del potere di coercizione viene in ultima istanza condivisa tra gli attori e
soggetta a controllo giuridico» scrive Archibugi .
Sono in disaccordo con questa versione della governance futura che esclude il disarmo
globale e il monopolio universale della violenza. E’ troppo ingenua, perché presuppone
una capacità auto-affermativa delle norme che non esiste nella realtà dei comportamenti
umani e di quelli degli stati. O meglio, non esiste nel grado richiesto dagli scopi della
democrazia cosmopolita.
La maggior parte degli esperti di relazioni internazionali concordano sul fatto che il più
grande ostacolo all’eliminazione dei conflitti internazionali è l’assenza di una autorità
legittima centrale capace di imporre regole contro la guerra. E questa capacità, aggiunge
chi scrive, deve essere resa indipendente dal progresso etico, il cui sviluppo non è
lineare e può conoscere lunghi periodi di arretramento.
Abbiamo bisogno di un centro universale della coercizione legittima in grado, per il
fatto stesso di esistere, di proibire il ricorso alla violenza “privata” (cioè all’aggressione
tra stati e alla guerra) e i intervenire a difesa dei diritti umani fondamentali.
Se invochiamo “alleanze volontarie revocabili che condividono il potere coercitivo” ci
esponiamo alla facile obiezione - già mossa da Hegel a Kant a proposito del progetto di
Federazione degli stati avanzato nella “Pace Perpetua” - secondo la quale, non
sottoposta ad un potere coattivo al di sopra delle parti capace di far osservare il patto
fondamentale di non violenza, la democrazia cosmopolita è obbligata a consentire ad
ognuno dei membri di uscire a suo piacimento dall’ambito della democrazia stessa,
lasciando il sistema delle relazioni internazionali in balìa della provvisorietà e
dell’incertezza.
E’ qui che la cosiddetta “analogia domestica”, quella con la vita interna agli stati
sovrani, mostra la sua efficacia. La pacificazione tra i cittadini degli stati più efficienti, e
in particolar modo tra i cittadini delle democrazie, ha raggiunto livelli molto alti,
inferiori a due vittime di omicidio per ogni 100mila abitanti. Questo genere di pace è
stata conseguita dagli stati-nazione attraverso l’eliminazione della violenza privata e
l’affermazione di un’amministrazione pubblica della giustizia. Lungo questo processo,
il potere di uso della forza è stato svincolato dalle fluttuazioni di “alleanze volontarie e
revocabili” tra i detentori dei mezzi di coercizione, e non è stato disperso tra gli attori,
bensì concentrato in una unica, stabile fonte di legittimità.
E’ per queste ragioni che, a livello internazionale, il disarmo generale, la proibizione
legale della guerra e la creazione di una forza permanente di polizia sotto l’autorità di
un ente democratico universale devono essere le architravi di ogni sforzo di governance
democratica.
In queste condizioni, il pericolo della tirannia universale viene largamente scongiurato.
L’origine del processo di disarmo e di concentrazione dei mezzi di distruzione non è in
questo caso la forza sovrastante di uno stato egemone, superiore a tutti gli altri dal punto
di vista economico e militare, cui essi finiscono col soggiacere, ma un patto federativo.
Un atto giuridico-politico non dissimile da quello stipulato tra le tredici colonie degli
Stati Uniti d’America, o dai trattati costitutivi dell’Unione Europea.
La messa fuori legge della guerra e la creazione di un monopolio dei mezzi di
coercizione ci consentono di mettere al sicuro i progressi avvenuti dopo il 1945 con la
fine del colonialismo, la diffusione della democrazia e l’affermazione della pace
internazionale come valori supremi e come dati di fatto irreversibili. Ci consentono di
rendere non più aleatorio l’evoluzione etico-politica che ha reso obsoleta la guerra,
distruggendone una delle sue funzioni storicamente più importanti: il suo essere lo
strumento di verifica dei rapporti di forza tra le grandi potenze e il veicolo dell’ascesa
della nuova potenza egemone. Il fatto che la strategia di ascesa della Cina a nuova
potenza egemone si svolga sul terreno della crescita economica e della tessitura di
relazioni internazionali pacifiche, è un prezioso segno di questa evoluzione.
Il Parlamento Mondiale
La proposta del governo mondiale, inoltre, deve andare di pari passo con quella del
parlamento universale. Anche qui, è l’Europa l’esempio da seguire. Il Parlamento
Europeo è un parlamento sovra-nazionale con ampi poteri, che esprime la volontà di
mezzo miliardo di persone. Perché non estenderne l’esempio al pianeta? Ogni essere
umano ha diritto ad essere rappresentato nelle sedi democratiche dove si decidono
sempre più i suoi destini.
L’attuale crisi delle Nazioni Unite nasce precisamente da qui, dalla loro incapacità di
rispondere al loro mandato originario che le obbligava a riferirsi non solo agli stati ma
anche ai singoli individui. La dimensione universalistica dell’organizzazione - “noi, il
popolo delle Nazioni Unite” – non si riflette adeguatamente nella sua configurazione
istituzionale. La sorgente di legittimità dell’ONU è nei diritti dell’individuo come
membro della razza umana, come cittadino del pianeta, e ciò deve riflettersi in ogni
progetto di nuova architettura.
C’è un largo deficit democratico da colmare, dando ai cittadini del mondo, senza
riguardo alla loro nazionalità, una voce diretta negli affari mondiali. Un numero
crescente di persone sono frustrate dal fatto che decisioni cruciali per la loro vita non
vengono più prese da istituzioni sulle quali essi hanno influenza, ma si sono spostate
verso organi internazionali che non rendono conto ad alcuna costituente democratica. Le
organizzazioni multilaterali sono delle macchine diplomatiche, politiche e militari molto
lontane dal controllo popolare.
Qualunque serio tentativo di riformare le Nazioni Unite tenendo conto del loro deficit
democratico deve perciò prendere in considerazione l’idea di un organismo popolare
eletto globalmente, e capace di trasformare le relazioni internazionali da un campo di
esclusiva pertinenza governativa ad una arena democratica, dove rappresentanti popolari
eseguono mandati democratici.
Prima della globalizzazione, una idea come questa poteva essere considerata utopica.
Ma la rivendicazione di partecipazione diretta dei cittadini alle questioni internazionali
non può più essere ignorata. Specialmente dagli stati membri dell’ONU che vanno
orgogliosi delle loro procedure democratiche.
Si dice spesso che i governi che non vengono eletti liberamente mancano di legittimità
politica. Ma noi ci troviamo a vivere in un ordine globale squisitamente non-
democratico, dove decisioni cruciali vengono prese da funzionari che non sono stati
eletti da nessuno, e che non rispondono a nessuno dei loro atti. Tutti i cittadini dei
regimi democratici godono di una fondamentale prerogativa che li intitola a partecipare
alle decisioni che riguardano la loro vita. Perché questa prerogativa deve essere limitata
al campo della politica interna, e non deve riguardare processi globali che influenzano
direttamente la vita collettiva?
Sebbene il potenziale politico per iniziare una democratizzazione dell’ONU sia già in
corso di crescita, ciò non è sufficiente. Come realizzare, allora, un Parlamento
Mondiale, un parlamento di tutti gli abitanti della terra da associare alla attuale
Assemblea Generale composta di stati, dando luogo ad una specie di legislatura
bicamerale mondiale?
Uno strumento utile può essere quello adoperato negli anni ’90 per il conseguimento di
importanti successi come il Trattato di Kyoto sul global warming, la convenzione contro
le mine antiuomo, il Trattato che istituisce la Corte Penale Internazionale e la
Convenzione di Palermo contro la criminalità organizzata transnazionale.
Voglio dire un Trattato promosso da una alleanza tra la società civile (organizzazioni
senza fine di lucro, associazioni volontarie, business groups, ecc.) ed i cosiddetti middle
powers. Guardiamo un po’più da vicino i soggetti di questa alleanza.
Iniziamo dalla società civile universale, un entità che ha iniziato a giocare un ruolo
talvolta determinante nella politica internazionale. Il numero delle NGOs internazionali
è cresciuto esponenzialmente negli anni ’90, passando da 6mila a 26 mila, e
comprendendo entità che vanno dal WWF, il Fondo Mondiale per la Natura con 5
milioni di aderenti, a piccole associazioni di nicchia. Le NGOs sono diventate una
potenza economica, e sono ormai in grado di trasferire più risorse della stessa ONU. SI
tratta di una componente nuova del sistema internazionale, che critica spesso le
manchevolezze della globalizzazione, e che si batte per la trasparenza delle
organizzazioni multilaterali.
L’alleanza tra la società civile e un gruppo di piccoli e medi stati value-oriented,
sensibili cioè ai valori ed ai richiami della solidarietà umana, è cruciale per il
programma di democratizzazione delle Nazioni Unite e per la realizzazione del
Parlamento Universale.
All’interno dell’ONU si è formato un gap piuttosto rilevante tra i middle powers, le
“medie potenze” come esse si definiscono, da una parte, e le nazioni che perseguono
strategie più orientate verso la massimizzazione del proprio potere e della propria
ricchezza dall’altro. Le medie potenze sono paesi come quelli scandinavi più il Canada,
l’Australia, la Nuova Zelanda e un numero variabile di nazioni in via di sviluppo come
il Messico, il Brasile ed altri.
I middle powers sono stati che hanno deciso di andare oltre il ruolo di luogotenenti delle
grandi potenze, hanno rinunciato alla corsa agli armamenti nucleari, ed hanno un
curriculum di mediatori e risolutori di problemi negli affari internazionali. Poiché essi
ambiscono alla leadership morale della comunità internazionale, essi sono molto
sensibili alle questioni che le grandi potenze si rifiutano di trattare. I middle powers
sono campioni della giustizia internazionale e della pace mondiale, dei diritti umani, del
disarmo e dell’eliminazione delle armi atomiche. Si battono contro i bambini-soldato, il
turismo sessuale, le mine antiuomo e le bombe a frammentazione.
L’alleanza tra questi stati e la società civile universale può produrre il testo di un
Trattato che istituisce una assemblea, e sulla base di questo testo si possono iniziare dei
negoziati. Il processo che può portare alla realizzazione di questo Trattato è stato
descritto da Falk e Strauss: «La società civile potrebbe organizzare una campagna di
pubbliche relazioni e persuadere gli stati (attraverso dei compromessi se ciò si rendesse
necessario) a firmare il Trattato. Come nel processo che ha portato infine alla
Convenzione contro le mine antiuomo, un piccolo gruppo di paesi potrebbe aprire la
strada. Ma a differenza di quel Trattato, che ha richiesto la ratifica di 40 stati prima di
entrare in effetto, un numero relativamente più ristretto di paesi (diciamo 20) potrebbe
fornire la base costituente di una assemblea di questo tipo. Questo gruppo è solo una
frazione di quanto sarebbe necessario perché una simile assemblea abbia qualche
pretesa di legittimità democratica globale. Ma una volta che questa assemblea
diventasse operativa, il compito di guadagnare membri addizionali diventerebbe più
facile. Ci si troverebbe di fronte ad una organizzazione alla quale i cittadini potrebbero
chiedere ai loro governi di aderire. Man mano che gli stati iniziassero ad aderire,
aumenterebbero le pressioni sugli stati membri per spingerli a partecipare. L’assemblea
verrebbe a questo punto incorporata nell’ordine costituzionale internazionale in
evoluzione».
L’avvento di un organo democratico internazionale come il Parlamento Mondiale
incontrerebbe ostacoli formidabili: i regimi autoritari lo osteggerebbero perché esso li
costringerebbe a far votare i propri cittadini secondo standard elettorali avanzati. Gli
stati che fanno parte del Consiglio di Sicurezza non gradirebbero un potente
competitore nel campo della risoluzione dei conflitti internazionali.
Tuttavia, dal momento che il numero dei regimi non democratici si contrae di anno in
anno su scala mondiale, e l’unico paese non democratico appartenente al Consiglio di
Sicurezza (la Cina) beneficerebbe largamente di un sistema elettorale per l’Assemblea
Universale basato sul principio “un individuo, un voto” (non importa quanto “corretto”),
questo ostacolo non sarebbe, nel lungo periodo, insormontabile.
La più forte opposizione al Parlamento Universale arriverebbe quasi sicuramente dal
governo degli Stati Uniti. Anche se la seconda camera delle Nazioni Unite verrebbe alla
luce senza poteri deliberativi, l’unilateralismo degli USA nelle questioni internazionali
non favorirebbe la creazione di un organismo mondiale dotato di un grado di legittimità
senza precedenti. Un Parlamento Globale democraticamente eletto dai cittadini del
pianeta deterrebbe una tale autorità morale da rendere estremamente difficile, anche per
una superpotenza, contrastare le sue raccomandazioni.
Il governo americano lo considererebbe come una seria minaccia alla sua predominanza
internazionale e mobiliterebbe le sue risorse contro ogni piano per crearlo. Per superare
una simile preclusione da parte statunitense, l’alleanza tra middle powers e società
civile potrebbe non essere sufficiente. Dovrebbe emergere un centro alternativo di
potere in grado di sostenere il progetto della democrazia globale. Secondo alcuni
scienziati politici come Levi, è ragionevole pensare che l’Europa potrebbe giocare tale
ruolo.
L’Unione Europea è la regione del mondo dove un prototipo del Parlamento Universale
opera da ben 40 anni. Il Parlamento Europeo è stato creato nel 1957. Insieme alla
Commissione Europea e al Consiglio dell’Unione Europea, è uno dei tre organi
dell’Unione.
In una prima fase, i delegati al Parlamento Europeo erano nominati dai parlamenti
nazionali, ma dal 1979 in poi i cittadini hanno eletto direttamente i loro rappresentanti.
Sebbene abbia iniziato ad operare come un entità largamente consultiva, la sua natura di
organo la cui rappresentanza è espressione diretta degli elettori ha finito col creare un
inarrestabile spinta verso l’assunzione di poteri. Nell’anno 2000 il Parlamento Europeo
ha fatto cadere la Commissione Europea con un voto di sfiducia. Adesso, dopo i Trattati
di Maastricht, Amsterdam e Nizza degli ultimi dieci anni, il Parlamento Europeo ha
conquistato poteri di veto sull’80% della legislazione dell’Unione. Lo stesso Parlamento
ha già approvato una mozione in favore di un piano per la costituzione del Parlamento
Mondiale.
L’unificazione europea si è svolta durante un processo di superamento sia dello stato-
nazione che della sua tendenza verso la rivalità e il dominio degli altri stati. Gli stati
membri dell’Unione sono democrazie avanzate, dove le tendenze militariste ed
aggressive si trovano ad un minimo storico. Il blocco di potere intorno alla spesa
militare ha un peso molto scarso nell’opinione pubblica e nella politica di tutti i paesi.
L’embrionale politica estera dell’Unione Europea non ha perciò aspirazioni
egemoniche.
Si può assumere, quindi, che l’obiettivo dell’Europa non sarà la sostituzione degli Stati
Uniti come superpotenza mondiale. E’ più probabile che il vecchio continente persegua
una politica di cooperazione con gli USA, tentando di gestire insieme l’ordine
mondiale, in alleanza con la Cina, l’India, le altre potenze emergenti e i raggruppamenti
regionali. Questo processo può generare una forza sufficiente a convincere gli Stati
Uniti a cessare la loro opposizione al Parlamento globale e alla crescita di un ordine
democratico universale.
Pubblicato da nwo-truthresearch a 14.30
“Alcuni credono persino che facciamo parte di una congiura segreta che
lavora contro gli interessi degli Stati Uniti, caratterizzando la mia
famiglia e me come ‘internazionalisti’ e che cospiriamo con altri in
tutto il mondo per costruire una struttura politica ed economica
globale integrata – un unico mondo, se volete. Se questa è l'accusa, mi
dichiaro colpevole e sono fiero di esserlo.”
David Rockefeller
- uno spostamento del potere mondiale al "Sud" . Mentre gli Stati Uniti
rimangono al vertice del sistema internazionale, la distribuzione globale del
potere - politico, economico, demografico, tecnologico, e in qualche misura
militare - si sta spostando verso il mondo in via di sviluppo, guidato dalla
crescita di Cina, India, Brasile e altre nazioni (e il relativo declino d'Europa). I
nuclei delle istituzioni internazionali, dal Consiglio di sicurezza dell'ONU al
Gruppo degli Otto paesi industrializzati (G-8), non si sono ancora adattati per
ospitare questi spostamenti sismici, riducendo sia la loro legittimità percepita e
la loro efficacia pratica.
- L'aumento delle minacce transnazionali. Mentre le guerre di grande potenza
saranno sempre possibili in un sistema di stati sovrani, le principali sfide di
politica estera del ventunesimo secolo sono probabilmente le minacce di
carattere transnazionale, dal terrorismo alle pandemie ai cambiamenti climatici.
Tali sfide richiedono nuove forme di cooperazione istituzionalizzata e
rappresentano una sfida particolare per gli Stati Uniti, storicamente
ambivalente nei confronti delle istituzioni multilaterali. - Lo spettro dei
deboli e degli Stati deboli. Per la prima volta nella storia moderna, le principali
minacce alla sicurezza mondiale provengono meno da Stati con grande potere
(ad esempio, la Germania nazista) e più da Stati che ne hanno troppo poco (per
esempio, in Afghanistan). L'obiettivo della sicurezza collettiva è quindi
spostato dal contro-bilanciamento del potere aggressivo verso l'assistenza di
paesi fragili e post-bellici nella realizzazione effettiva uno stato sovrano,
compreso il controllo degli "spazi senza governo".
- La crescente influenza di attori non statali. Un corollario della debolezza
dello stato è l'aumento di gruppi non statali e di persone che sono in grado di
operare su più giurisdizioni sovrane. Questi includono organizzazioni illecite
motivate dalla rivendicazione politica (ad esempio, al-Qaeda) o semplice
avidità (ad esempio, i sindacati russi del crimine). Ma gli attori non statali
includono anche le forze più benigne, come le ONG umanitarie e gli attori
della società civile, istituzioni filantropiche, come la Fondazione Gates, e
individui "super-potenti" come Bono, tutti chiedono a gran voce di entrare nei
processi decisionali che sono stati tradizionalmente la competenza dei soli stati.
Come integrare questi nuovi soggetti nelle decisioni multilaterali rimane una
grande sfida per la governance globale.
- Norme in evoluzione per sovranità e interventismo. Vi è un crescente
riconoscimento che ogni Stato deve alcuni obblighi fondamentali ai propri
cittadini e alla società internazionale in generale. Queste responsabilità
includono l'obbligo di non commettere atrocità contro la propria stessa
popolazione, il divieto di sponsorizzare o fornire un rifugio sicuro per gruppi
terroristici transnazionali e il dovere di prevenire la proliferazione delle armi di
distruzione di massa. Eppure, lo sforzo di rendere queste nuove norme
operative ed esecutive rimane una sfida erculea.
- La diffusione di organizzazioni regionali e sub-regionali. Anche se la Carta
delle Nazioni Unite del 1945 ha espressamente approvato le organizzazioni
regionali, questi organismi cominciato veramente a fiorire solo con la fine della
guerra fredda, sia come complementi di organizzazioni associative universali e
sia come sostitute di esse. Il compito dei politici americani è quello di valutare
i vantaggi comparati delle varie istituzioni e incoraggiare una divisione
razionale del lavoro (tra, diciamo, l'ONU e l'Unione africana), che assicura una
ripartizione degli oneri efficace, piuttosto che una ingiustificata "onere
shifting". - La crescente importanza delle reti di governo transnazionale.
Negli ultimi decenni, il processo di cooperazione multilaterale e la
regolamentazione in materia tendevano ad essere gerarchiche e centralizzate,
come riflesso di negoziati formali tra le delegazioni nazionali di alto livello.
Nel ventunesimo secolo, la cooperazione multilaterale si svolge spesso in
maniera distribuita e in rete, attraverso la collaborazione di reti transnazionali
di funzionari governativi di agenzie di regolamentazione, esecutive, legislative,
e dei tribunali.
- Il ruolo crescente delle coalizioni dei volenterosi. Una tendenza recente nella
governance globale è stata quella di fare meno affidamento su grandi
organizzazioni formali (come le Nazioni Unite), che sono vulnerabili alla
paralisi e l'inazione, e più ad azioni collettive tra paesi che la pensano allo
stesso modo su un tema , come la Proliferation Security Initiative (PSI) . Un
dilemma per i politici americani sarà quello se sfruttare la flessibilità di tali
coalizioni, senza sottovalutarle, perchè queste sono grandi organizzazioni
associative la cui competenza tecnica, la legittimità, e le risorse saranno
necessarie agli Stati Uniti a lungo raggio.
---------------------------------------------------------------------------------------
Nonostante questi enormi cambiamenti nei contesti, contenuti, e nelle condotte
delle relazioni internazionali, non vi è stato alcun "atto di creazione" analogo a
quella raffica di rafforzamento delle istituzioni che si è verificata negli anni
1940 e nei primi anni 1950. Infatti, molte delle istituzioni centrali di
governance globale, come l'ONU, l'Organizzazione del Trattato Nord Atlantico
(NATO), la Banca Mondiale e il Fondo monetario internazionale (FMI),
rimangono sostanzialmente invariate dai tempi di Roosevelt, Truman, Churchill
, e Stalin. Le recenti iniziative per riformare l'architettura della governance
globale, come il Vertice delle Nazioni Unite del settembre 2005, hanno
prodotto nel migliore dei casi cambiamenti incrementali, perchè gli Stati non
sono d'accordo su come ridistribuire il potere e l'autorità in queste
organizzazioni esistenti e portare le vecchie regole in linea con le nuove realtà.
La comunità mondiale tende così a fare i conti con un meccanismo istituzionale
cigolante , che è sempre più obsoleto, inefficace, e non rappresentativo, e che
dà poche garanzie al ruolo potenziale del settore privato e della società civile
globale per definizione e affrontare l'ordine del giorno a livello mondiale.
Molto difficile è anche la creazione di regole di governance globale, e ancora
più difficile è riscrivere quelle delle istituzioni già esistenti.
Gli Stati Uniti e i suoi partner hanno una finestra critica di opportunità per
aggiornare l'architettura della cooperazione internazionale per riflettere il
mondo turbolento di oggi. La creazione di un quadro più efficace per la
governance globale dipenderà da una comprensione chiara e comune tra le
nazioni più importanti del mondo delle nuove dinamiche e le forze in gioco
nella politica mondiale, e il loro riconoscimento che non vi può essere una
soluzione one-size-fits-all per la gestione dei problemi transnazionali. Essa
dipenderà anche dalla volontà degli Stati Uniti di esercitare la stessa creativa
leadership illuminata che ha esercitato nella metà del ventesimo secolo, quando
ha scelto di sostenere e difendere le nuove forme di cooperazione
internazionale.
nwo-truthresearch
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