CONTRIBUTI DI ARCHEOLOGIA - 8
archeologia classica
e post-classica
tra italia e mediterraneo
scritti in ricordo di maria pia rossignani
a cura di
www.vitaepensiero.it
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2016 Vita e Pensiero - Largo A. Gemelli, 1 - 20123 Milano
ISBN 978-88-343-3115-6
INDICE
Premessa
XI
XIII
Tabula gratulatoria
XXI
XXV
XXVII
XXIX
XXXI
Italia
LUNI E LIGURIA
11
21
29
37
45
53
67
69
MILANO E LOMBARDIA
I segni della trasformazione nel paesaggio urbano di Milano tra II e I secolo a.C.
alla luce dellevidenza archeologica, Anna Maria Fedeli, Carla Pagani
Su un singolare monumento funerario mediolanense, Giuliana Cavalieri Manasse
Specchietti simbolici in vetro e piombo dalle necropoli milanesi dellUniversit Cattolica
e di via Madre Cabrini (con appendice di A. Agostino, L. Operti), Marina Uboldi
Breve nota su alcuni aspetti della decorazione architettonica nelle Terme Erculee a Milano, Furio Sacchi
Il soggiorno di Bernard de Montfaucon a Milano: note su un rinvenimento alto-medievale, Elena Spalla
Alda Levi: una pioniera dellarcheologia italiana, Anna Ceresa Mori
Attivit ispettiva nelle aree archeologiche milanesi. Un esempio: il foro, Chiara Baratto
77
85
97
107
117
125
135
143
151
159
173
183
189
197
207
225
233
243
TRIVENETO
Ambiente e ritualit nellarea padovana fra et del Ferro ed et romana: i resti macroscopici vegetali
di Padova SantEufemia, Elisa Martinelli, Sila Motella, Lanfredo Castelletti
Il rilievo con scena di aratura di Aquileia riconsiderato, Monika Verzr Bass
Archeologia nellArena di Verona: dati preliminari sugli interventi di scavo 2013-2014, Brunella Bruno
Osservazioni sulla cronologia e la provenienza dei capitelli pi antichi reimpiegati
nella basilica di San Marco a Venezia, Luigi Sperti
Nuove invetriate alto-medievali dalla laguna di Venezia e di Comacchio, Sauro Gelichi
San Giovanni, pieve di Fassa. Indagini archeologiche nel luogo e nelledificio, Marilena Casirani, Enrico Cavada
255
265
275
285
297
319
ITALIA CENTRO-MERIDIONALE
331
341
361
369
377
Mediterraneo
MALTA
385
393
403
411
421
429
441
449
453
463
477
487
503
513
519
525
537
543
555
561
567
571
INSERTO A COLORI
Maria Pia Rossignani a Malta nel settembre 2011
Medusa, Remo Rachini
Isole dacqua, Antonello Ruggieri
Tavole I-XIII
579
587
595
603
611
619
627
635
643
647
659
665
671
675
Premessa
ricerca di Maria Pia si era principalmente concentrata: lItalia e in particolar modo lItalia settentrionale
con Luni e Milano e il Mediterraneo, che la vide
partecipe delle Missioni Archeologiche Italiane a
Malta e a Hierapolis di Frigia. Seguono altre sezioni
che richiamano linteresse della studiosa per le problematiche della conservazione dei beni culturali e il suo
appassionato impegno civile: proprio in questi giorni
si commemora il quarantennale del devastante terremoto in Friuli, a seguito del quale si batt con tenacia
e fermezza, accanto ad altri generosi colleghi e allievi,
nel progetto della ricostruzione filologica del Duomo
di Venzone dovera e comera.
XI
Maria Pia Rossignani, nata l8 settembre 1940 a Craveggia (VB), si spenta a Milano il 4 maggio 2013.
Riposa nel cimitero della Pieve di Vigo di Fassa.
Assistente ordinario dal 1974, dal 1980 professore associato di Archeologia e Storia dellArte greca e romana
e professore incaricato per la supplenza dellinsegnamento di Archeologia e Topografia Medievale dal 1985
al 1989 presso lUniversit Cattolica del Sacro Cuore
di Milano, Maria Pia Rossignani fu nel triennio 19901993 professore straordinario di Archeologia presso
lUniversit degli Studi de LAquila, citt cui rimase
sempre molto legata. Nel 1993 rientr in largo Gemelli
in qualit di professore ordinario sulla cattedra di Archeologia e Storia dellArte greca e romana e qui continu la sua attivit sino al pensionamento nel
novembre del 2012. Fu direttore della Scuola di Specializzazione in Archeologia dal momento dellistituzione, nel 1997, fino al 2010, tenendo i corsi di
Archeologia e Storia dellArte greca e romana, di Storia
dellurbanistica greca e romana e infine di Archeologia
Classica. Diresse a pi riprese lIstituto di Archeologia
(dal 1981 al 1990, dal 1995 al 1998, dal 2010 al
2012). Ebbe lincarico di coordinatore del Dottorato
di ricerca in Archeologia dei processi di trasformazione. Le societ antiche e medievali dal 1997 al 2008
e della Commissione Didattica del corso di Laurea in
Scienze dei Beni culturali dal 2009 al 2012.
Maria Pia Rossignani si era iscritta allUniversit
Cattolica di Milano per coltivare gli studi storicoartistici, ma lincontro con Michelangelo Cagiano
de Azevedo la indirizz allarcheologia del mondo
classico, che rimase al centro dei suoi interessi di
studiosa e di docente.
Dopo il conseguimento della laurea nel 1962 con una
tesi su I restauri settecenteschi ai dipinti di Ercolano e
XIII
XIV
Bibliografia
Schede nn. 235-241; 386-391; 680-682, in Arte e civilt romana nellItalia settentrionale dalla Repubblica alla Tetrarchia (Catalogo della mostra), Bologna 1964-1965.
S. Paolo Milqui. Note sui pressoi Trovamenti vari, in Missione Archeologica Italiana a Malta. Rapporto preliminare
della campagna 1965, Roma 1966, pp. 101-115.
Saggio sui restauri settecenteschi ai dipinti di Ercolano e Pompei, in Contributi dellIstituto di Archeologia. Milano, Universit Cattolica, I, Milano 1967, pp. 7-134.
Luni, zona sud del Foro. Lo scavo della zona dellarea pubblica
Le classi del materiale (unguentari, ceramica grigia di et
imperiale; ceramica comune; tipi ceramici diversi; vasi in
marmo; vasi in pietra ollare; decorazione architettonica in
marmo; decorazione architettonica fittile; bolli laterizi), in
Scavi di Luni. Relazione preliminare delle campagne 19701971, a cura di A. FROVA, Roma 1973, coll. 81-195; 355356; 410-424; 502-536.
S. Paolo Milqui. Ceramica e trovamenti vari, in Missione Archeologica Italiana a Malta. Rapporto preliminare della campagna 1966, Roma 1967, pp. 63-76.
S. Paolo Milqui. Ceramica e trovamenti vari, in Missione Archeologica Italiana a Malta. Rapporto preliminare della campagna 1967, Roma 1968, pp. 57-73.
Frammento di orlo di vaso a rilievo da Agrigento, in Notizie dal Chiostro del Monastero Maggiore, I-II, 1968, pp.
63-66.
S. Paolo Milqui. Ceramica e trovamenti vari, in Missione Archeologica Italiana a Malta. Rapporto preliminare della campagna 1968, Roma 1969, pp. 97-105.
La decorazione architettonica in bronzo nel mondo romano. Saggio di ricerca, in Contributi dellIstituto di Archeologia. Milano, Universit Cattolica, II, Milano 1969,
pp. 45-98.
Rivestimenti architettonici in bronzo dagli scavi di Velleia, in
Atti del III Convegno di Studi Veleiati (Piacenza-VelleiaParma, 1967), Milano 1969, pp. 319-346.
XV
XVI
Lo scavo nei cortili dellUniversit Cattolica; Il rituale funerario in et romana, in Aree funerarie: organizzazione e rituali in et romana e altomedievale, Atti del Seminario
dellIstituto di Archeologia dellUniversit Cattolica di Milano (a.a. 1993/94; 1994/95), a cura di M. SANNAZARO,
Milano 1996, pp. 5-24; 73-101.
Milano, Basilica di S. Lorenzo, Notiziario della Soprintendenza Archeologica della Lombardia 1988-1989, 1990,
pp. 305-306.
Milano. Lorganizzazione urbanistica; Il complesso laurenziano; Il deposito archeologico, in Milano capitale dellimpero
romano, 286-402 d.C. (Catalogo della mostra), Milano
1990, pp. 91-92; 137-139; 148.
Milano, Universit Cattolica. Terza campagna di scavi, Notiziario della Soprintendenza Archeologica della Lombardia
1994, Milano 1996, pp. 158-161.
La citt nellet di Augusto. Monumenti pubblici e crescita urbana, in Milano tra let repubblicana e let augustea, Atti
del Convegno di Studi (Milano, 1999), Milano 2000, pp.
181-183.
XVII
XVIII
Le citt dellItalia settentrionale in et imperiale: alcune riflessioni, in Aquileia dalle origini alla costituzione del Ducato
longobardo. Topografia - urbanistica - edilizia pubblica, Atti
della XXXIV Settimana di Studi Aquileiesi (Aquileia,
2003), Udine 2005, pp. 65-100.
La Signora del sarcofago. Una sepoltura di rango nella necropoli dellUniversit Cattolica, a cura di M.P. ROSSIGNANI M. SANNAZARO - G. LEGROTTAGLIE, Milano 2005 (Contributi di Archeologia, 4).
Presentazione; Il rinvenimento, lo scavo, la ricerca; Le ricerche
sulla resina; Il sarcofago della Signora: segno di una citt in
trasformazione? La citt entro le mura, in La Signora del sarcofago. Una sepoltura di rango nella necropoli dellUniversit
Cattolica, a cura di M.P. ROSSIGNANI - M. SANNAZARO - G.
LEGROTTAGLIE (Contributi di Archeologia, 4), Milano
2005, pp. VII-VIII; 3-7; 129-130; 259-263.
La ripresa delle indagini della Missione Archeologica Italiana
a Malta. Nuovi dati dal santuario di Tas-Sil e dalla villa di
San Pawl Milqi, Rendiconti. Pontificia Accademia Romana di Archeologia, LXXVIII, 2005-2006, pp. 129-146.
La Sto-Basilica dellagor settentrionale. Analisi e ricomposizione virtuale della facciata: primi risultati della ricerca, in
Hierapolis di Frigia I. Le attivit delle campagne di scavo e
restauro 2000-2003, Atti del Convegno (Cavallino, 2004),
a cura di F. DANDRIA - P. CAGGIA, Istanbul 2007, pp. 359382.
Il santuario in et tardo-ellenistica, in Un luogo di culto al
centro del Mediterraneo: il santuario di Tas-Sil dalla preistoria allet bizantina, Atti della Giornata di Studio (Universit di Roma La Sapienza, Roma 2005), Scienze
dellAntichit, 12, 2004-2005 (2007), pp. 355-364.
Processi di trasformazione negli insediamenti indigeni della
Cisalpina tra II e I secolo a.C., in Forme e tempi dellurbanizzazione nella Cisalpina (II secolo a.C. - I secolo d.C.), Atti
del Convegno (Torino, 2006), a cura di L. BRECCIAROLI,
Torino 2007, pp. 29-34.
Luna, in Ancora sui Liguri. Un antico popolo europeo tra Alpi
e Mediterraneo, a cura di R. DE MARINIS - G. SPADEA, Genova 2007, pp. 216-217.
Les cippes de Malte, in La Mditerrane des Phniciens de Tyr
Carthage (Catalogue de lExposition, Paris), Paris 2007,
pp. 82-83 (con M.G. AMADASI GUZZO).
Dadi brunelleschiani nellarchitettura romana dellAsia Minore, in Il presente si fa storia. Scritti di storia dellarte in onore
di Luciano Caramel, a cura di C. DE CARLI - F. TEDESCHI,
Milano 2008, pp. 635-641.
Agor Nord - Sto-basilica, in Atlante di Hierapolis di Frigia,
a cura di F. DANDRIA - G. SCARDOZZI - A. SPAN, Istanbul
2008, p. 89.
Larea del Monastero santambrosiano alla luce delle indagini archeologiche (con M. SANNAZARO - S. LUSUARDI
SIENA), in La fabbrica perfetta e grandiosissima. Il complesso monumentale dellUniversit Cattolica del Sacro
Cuore, a cura di M. ROSSI - A. ROVETTA, Milano 2009,
pp. 3-33 (partic. pp. 5-9).
B. Attivit museale
Brescia romana. Materiali per un museo, 2. Schede didattiche e suggerimenti per la ricerca, Brescia 1980, 83 S.,
Abb. (Quaderni di didattica dei beni culturali, 5) (con G.
MANZONI).
2,9. Laterizi e terrecotte architettoniche. 2,10. Abbigliamento,
ornamento e toilette, in Museo di Luni. Schede didattiche,
Sarzana 1981.
Progetto museografico di Santa Giulia, Brescia, Brescia 19811987.
Luni, Grande Tempio. Testi per il settore museale, 1988.
C. Recensioni
FROVA A. - SCARANI R. 1965, Parma - Museo Nazionale di
Antichit, Parma.
XIX
XX
MALTA
La recente pubblicazione della minima porzione sopravvissuta di un cospicuo ripostiglio scoperto nel
1937 a Victoria, sullsola di Gozo1, fa acquistare rilevante interesse a un altrettanto esiguo lotto di monete
della National Numismatic Collection maltese, contenuto almeno fino a dieci anni fa in una busta
sulla quale era apposta lindicazione manoscritta: The
Gallic Empire / Tetricus II / 1930/19502. La composizione del gruzzoletto in realt molto pi variegata,
cos da essere paragonabile alla parte superstite del ripostiglio gozitano, quantificabile in 27 antoniniani e
imitazioni radiate a nome di Claudio II divinizzato e
degli imperatori gallici.
429
La cronologia di tale monetazione celebrativa permane incerta fra i pochi giorni del 270 che videro al potere Quintillo, fratello di Claudio II e liniziale produzione monetale di Aureliano, oltre a una attribuzione
comune a entrambi i successori del divo5. A partire da
essa si avvia inoltre una nuova fase di quelle eigentliche Epidhemien von inofiziellen Geldproduktion6
che si succedono in et imperiale, incentrata su monete caratterizzate dal ritratto dellimperatore con corona di raggi e per questo dette imitazioni radiate. Il
riconoscimento delle copie rispetto agli esemplari prototipi non tuttavia esente da problematicit, tenuto
conto dellesistenza di unulteriore categoria di numerario borderline, ossia di pezzi di fabbricazione scadente prodotti per in ateliers ufficiali.
Fra gli esemplari 1930/1950, tre recano il soggetto
dellara fiammeggiante, raffigurazione che, pur nella
sua essenzialit, venne elaborata secondo numerose
varianti relativamente alla presenza o meno di una
ghirlanda e alla decorazione del pannello anteriore7.
Sui pezzi maltesi, laltare costantemente privo dellornamento vegetale e dotato di due corni negli angoli del piano superiore: sulla moneta n. 2 la fronte
suddivisa in quattro riquadri racchiusi in una cornice,
mentre sulla n. 3 un grosso globo posto al centro di
ogni quadripartitura. Il pannello liscio della moneta
n. 1 ha infine sulla sinistra un inconsueto elemento a
forma di L: la lettera T in esergo rimanda alla terza
officina della zecca di Mediolanum. La natura ufficiale
430
Tutti i restanti ventuno esemplari del gruzzoletto, alcuni dei quali illeggibili in uno dei due lati, sono da
assegnare con certezza alla produzione imitativa. Jrmie Chameroy ha recentemente definito come una
radiale Verbreitung il modello di diffusione del numerario degli imperatori gallici, cos che la sua rilevanza nella circolazione diminuisce con lallontanarsi
dal luogo di emissione17. Tale tipo di distribuzione
non si applica per le imitazioni radiate, come documentano i ripostigli di area mediterranea: il tesoro
dei sei imperatori, per esempio, composto da 139
antoniniani di Tetrico I e II, a confronto di 1501 pezzi che utilizzarono prototipi di entrambi18. Per il territorio maltese un altrettanto asimmetrico rapporto
attestato dal materiale superstite del ripostiglio da
Victoria: a fronte di un antoniniano ufficiale di Tetrico I e di un pezzo di incerta classificazione, vi sono
infatti 14 imitazioni19. La disparit ancora pi forte
in ambito nord-africano, da dove provengono ripostigli composti quasi unicamente da monete imitative20.
11
12
431
23
432
In riferimento alla mass production of coins da parte delle almeno tre officine individuate nella citt gallo-romana di Chteaubleau (Seine-et-Marne), PILON 2005, p. 795, ricostruisce la presence
of several die engravers.
32 BELLONI 1980, p. 475.
31
CATALOGO
Le imitazioni radiate, suddivise fra quelle derivate da antoniniani di consacrazione di Claudio II e degli imperatori
gallici, sono ordinate su base ponderale, dopo le corrispondenti monete ufficiali. Le scritte riportano le sole lettere effettivamente leggibili, senza integrazioni, per la grande variet epigrafica riferibile a uno stesso soggetto. La lettura
dei busti, con corazza o anche drappeggiati, spesso impedita dalla cattiva conservazione degli esemplari, nei quali
risulta fuori conio proprio la zona delle spalle e del petto.
Tutte le monete sono riprodotte in scala 1:1, tranne
quelle nn. 7, 8, 10, 13, 15, 20, 24, 28 (scala 2:1) e n. 27
(non in scala).
1. Antoniniano per Claudio II divo, zecca di Mediolanum, post 270 d.C. (fig. 1)
D/ DIVO-CLAVDIO. Busto a d. di Claudio II divo,
con corazza e corona di raggi.
R/ []ON[]. Ara fiammeggiante; in es., T.
; gr 2,10; mm 16; 180; UN/NUM/5502; RIC V/1,
p. 234, n. 261
33
34
433
2. Antoniniano per Claudio II divo, zecca di Mediolanum(?), post 270 d.C. (fig. 2)
D/ DIV[]DIO. Testa a d. di Claudio II divo, con
corona di raggi.
R/ CON[]O. Ara fiammeggiante; in es., C(?)Q(?).
; gr 1,39; mm 17; 0; UN/NUM/5481
3. Imitazione radiata; prototipo: antoniniano per Claudio
II divo, post 270 d.C. (fig. 3)
D/ []. Labili tracce del busto di Claudio II divo, con
corona di raggi.
R/ CONSE[]O. Ara fiammeggiante.
; gr 1,88; mm 15; ?; UN/NUM/5489
4. Imitazione radiata?; prototipo: ibrido per Claudio II
divo, zecca di Roma, post 270 d.C. (fig. 4)
D/ []CLAVDIVSPFAVG. Busto a d. di Claudio II,
con corazza e corona di raggi.
R/ []. Aquila stante in veduta frontale, con ali aperte
e testa a s.
; gr 1,13; mm 15; 150; UN/NUM/5485
5. Antoniniano di Tetrico II, II zecca, 273-274 d.C.;
AGK 4b o imitazione radiata? (fig. 5)
D/ C[]VTET[]. Soggetto illeggibile.
R/ P[]GG. Da s. a d.: aspergillum, simpulum, brocca
con impugnatura a destra, coltello sacrificale e lituus.
; gr 3,01; mm 17 x 15; 30; UN/NUM/5500
6. Imitazione radiata; prototipo: antoniniano di Tetrico I,
I zecca, 271-273 d.C.? (fig. 6)
D/ Pseudolegenda: IM[]VE(capovolta)O(quadrangolare)VAC. Busto a d. di Tetrico I, con corazza e corona di raggi.
R/ []. Spes, la destra protesa, avanza verso s., sollevando con la sinistra un lembo del panneggio?
; gr 2,32; mm 19 x 15; ?; UN/NUM/5498
7. Imitazione radiata; prototipo: antoniniano non identificabile (fig. 7)
D/ Pseudolegenda: []ISV-IO-TOC(capovolta). Testa
barbata a d., con corona di raggi.
R/ []. Figura in piedi (Victoria?), il braccio sinistro
abbassato, il destro disteso, con una corona nella mano?; nel campo, a s. e a d. sulla linea dellesergo, X.
; gr 2,21; mm 16; ?; UN/NUM/5501
8. Imitazione radiata; prototipo: antoniniano non identificabile (fig. 8; tav. VIII.1)
D/ Pseudolegenda: []IIIVI[]-TT(rovesciata). Busto
a d. di imperatore barbato, con corazza e corona di raggi.
R/ Pseudolegenda: TV[]-T[]. Figura femminile
drappeggiata, in piedi, di fronte, testa a s., lungo ramo
nella sinistra, ancora (?) nella destra.
; gr 2,07; mm 15; 270; UN/NUM/5482
9. Imitazione radiata; prototipo: antoniniano di Tetrico I,
non identificabile (fig. 9)
D/ IMPTETR[]. Testa a d. di Tetrico I, con corona
di raggi.
R/ Illeggibile.
; gr 1,97; mm 16; ?; UN/NUM/5480
434
20.Imitazione radiata; prototipo: antoniniano ibrido di Tetrico II; R/ di Tetrico I; zecca, I, 273-274 d.C. (fig. 20)
D/ CPIVESVTETRICVSCAE[S]. Busto a d. di Tetrico II, con corazza e corona di raggi.
R/ SAL[]. Salus, drappeggiata, in piedi, di fronte, testa a s., timone nella sinistra, nutre da una patera un
serpente che si erge dietro unara collocata di fronte.
; gr 1,32; mm 12; 150; UN/NUM/5483
21.Imitazione radiata; prototipo: antoniniano di Tetrico I,
I zecca?, 272-273 d.C.; AGK 15 (fig. 21)
D/ []RI[]. Testa a d. Tetrico I, con corona di raggi.
R/ P[]C. Pax, drappeggiata, in piedi, di fronte, testa
a s., scettro nella sinistra, ramo nella destra.
; gr 1,30; mm 16; 180; UN/NUM/5504
22.Imitazione radiata; prototipo: antoniniano di Tetrico I,
I zecca; 273-274; AGK 14a-c (fig. 22)
D/ []SPFAIIG. Busto drappeggiato a d. di Tetrico I,
con corona di raggi.
R/ []C[]. Virtus, in abiti militari ed elmata, in piedi, di fronte, testa a s., lancia nella sinistra, scudo puntato a terra nella destra.
; gr 1,10; mm 15; 180; UN/NUM/5493
23.Imitazione radiata; prototipo: antoniniano di Tetrico I,
II zecca, 273-274 d.C.; AGK 6a-b (fig. 23)
D/ Pseudolegenda: []VIC[]. Busto a d.?
R/ Pseudolegenda: []CC(capovolte). Laetitia, drappeggiata, in piedi, di fronte, testa a s., ancora con foglie (o ramo?) nella sinistra.
; gr 1,05; mm 14; 150; UN/NUM/5486
24.Imitazione radiata; prototipo: antoniniano di Tetrico I,
I zecca, 272-273 d.C.; AGK 8a-c (fig. 24)
35
435
Bibliografia
AGK = HEINZ-JOACHIM SCHULZKI, Die Antoninianprgung
der gallischen Kaiser von Postumus bis Tetricus. Typenkatalog
der regulren und nachgeprgten Mnzen, Bonn 1996.
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tamente (counterfeit copies) a imitazione di quelle approntate in ambito militare come monete di emergenza (regular copies).
38 Sugli aspetti ponderali delle emissioni nord-africane, CHAMEROY
2008, pp. 353-354.
36
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