Sig. Presidente,
con la presente, il movimento di cittadini Tuttamialacitt intende sottoporre alla Sua attenzione i seguenti
punti in merito alla situazione ambientale, sanitariae sociale della citt di Taranto.
Le ispezioni dellIspra hanno ben evidenziato come gli impianti dellIlva di Taranto non siano a norma e le
prescrizioni pi importanti,previste nellAutorizzazione Integrata Ambientale rilasciata nel 2012, non
ottemperate. Al loro rispetto era vincolato il parere della Corte Costituzionale nella sentenza contro la
costituzionalit della Legge n. 231 del 20 dicembre 2012, la cosiddettaSalva-Ilva. Sono seguiti ulteriori nove
decreti, tutti finalizzati al solo mantenimento della produzione dello stabilimento in vista della cessione della
propriet a nuovi imprenditori,a discapito delle condizioni ambientali e di sicurezza che risultano a tuttoggi
ancora gravemente trascurate.
Tutto ci premesso, Le sottoponiamo le seguenti urgenti istanze per Taranto:
LILVA dei Riva si sempre strenuamente opposta, con numerosi ricorsi, alla realizzazione degli
interventi di messa in sicurezza di emergenza previsti e intimati.
Ora che la gestione pubblica riteniamo urgentissimo e non pi rinviabile lottemperamento del
precisoobbligo di limitare il protrarsi della contaminazione.
La questione di particolare importanza se si leggono le carte della Conferenza dei Servizi del 16
marzo 2016 collegata alla questione dei Parchi Minerali, della loro contaminazione e degli interventi
conseguenti da realizzare.In tale Conferenza dei Servizi si parla di vari superamenti delle CSC
(Concentrazioni Soglie Contaminazione) dei suoli e delle acque di falda e si richiede allILVA di
predisporre unanalisi di rischio sanitaria ai fini dellaverifica del rischio sanitario per i lavoratori
presenti nellarea oggetto di caratterizzazione e delladozione di idonee misure di prevenzione.Non
solo. La Conferenza dei Servizi chiede allILVA di adottare tutte le misure di prevenzione
finalizzate a circoscrivere, limitare la diffusione della contaminazione.
Nel verbale si legge in particolare quanto segue: Ai sensi dellart. 245, comma 2, del dlgs 152/2006,
anche il proprietario e/o il gestore dellarea, non responsabile della contaminazione, devono attivare
idonee misure di prevenzione secondo le procedure di cui allart.242 dello stesso decreto. Si tratta di
un vero e proprio obbligo di garanzia in virt del quale non impedire un evento che si ha lobbligo
giuridico di impedire equivale a cagionarlo con tutte le conseguenze di legge (art. 40 del Codice di
procedura penale).
Fonte: http://www.isprambiente.gov.it/it/garante_aia_ilva/aia-e-controlli/tabella-riassuntiva-delle-pre
http://www.isprambiente.gov.it/it/garante_aia_ilva/aia-e-controlli/tabella-riassuntiva-delle-
prescrizioni-aia/ILVAtabellaprescrizioniriesamefinale.pdf
Si legge nella prescrizione 27 dellAIA: Si prescrive all'Azienda di indicare, entro sei mesi dal
rilascio del provvedimento di riesame dell'AIA, un cronoprogramma dettagliato che illustri le misure
gi in corso, nonch le misure programmate che l'Azienda intende adottare, al fine di evitare, ai sensi
dell'articolo 6 comma 16 lett. f) del decreto legislativo 152/2006 e s.m.i., linsorgere di qualsiasi
rischio di inquinamento delle matrici ambientali e di incidente rilevante conseguente alla cessazione
definitiva delle attivit esercitate nello stabilimento, o in parti di esso.
mettere in attoogni azione utile a scongiurare la contaminazione della catena alimentare, facendo
analizzare i prodotti agricoli che potrebbero aver assorbito agenti inquinanti attraverso la falda
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compromessa; nonch le acque ad uso umano che potrebbero essere state contaminate dalle acque di
questultima;
Segnaliamo che le bonifiche previste al quartiere Tamburi risultano sospese da quasi un anno e
parrebbero non essere state svolte come da prescrizioni fornite dallArpa Regionale. Tali bonifiche
sono senzaltro utili, ma assolutamente palliative se effettuate, come sta avvenendo, a fonti inquinanti
attive.
Facciamo infine presente che laggravamento della situazione sanitaria e sociale che colpisce i
cittadini del territorio di Taranto tale da rendere improcrastinabile lattuazione di misure di
riconversione economica della citt, mediante interventi di salvaguardia dei redditi dei lavoratori e
sostegno a uno sviluppo economico alternativo allindustria inquinante.
Restando in attesa di un Suo cortese riscontro, chiediamo di poter aprire un contradditorio di merito ove si
ritenesse di non dar seguito alle richieste qui dettagliate. A tal fine ci rendiamo sin dora disponibili per
incontri e approfondimenti nellinteresse del territorio.
I nostri pi cordiali saluti,
iCITTADINI dei movimenti partecipativo Tuttamialacitt e Giustizia per Taranto
(seguono le 1.654 firme raccolte a sostegno delle suddette istanze)
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