Carlo Enrico Roggia ricercatore del Fondo nazionale svizzero
per la ricerca scientifica presso lUniversit di Ginevra. Si occupato di sintassi e pragmatica dellitaliano contemporaneo, di storia della lingua italiana del Quattrocento e del Settecento, e di storia della linguistica. Tra le sue pubblicazioni, La materia e il lavoro. Studio linguistico sul Poliziano minore (Firenze 2001) e Le frasi scisse in italiano. Struttura informativa e funzioni discorsive (Ginevra 2009).
Carlo Enrico Roggia La lingua della poesia nellet dellilluminismo
In mezzo al grande rinnovamento che investe la lingua italiana
nel Settecento, la poesia spesso parsa una sorta di isola: uno spazio chiuso in cui il nuovo clima intellettuale non arriva a intaccare una tenace fedelt linguistica al passato. In realt la lingua poetica nel secolo dei Lumi non al riparo da pulsioni riformatrici, solo che il vettore del suo rinnovamento punta in direzione opposta alla semplificazione funzionale della prosa, e cio verso un aristocratico distacco: un paradosso, sembrerebbe, per una cultura che faceva della divulgazione del sapere un suo caposaldo. questo il nodo storiografico intorno a cui vertono i saggi qui raccolti. Lavorando su casi esemplari (Parini, Cesarotti, la poesia didascalica), il discorso si muove tra analisi linguistica e storia delle idee, toccando vari aspetti di fondo della cultura italiana settecentesca: le tensioni tra vecchio e nuovo, tra dimensione nazionale e sovranazionale; il ruolo stesso della poesia nella nuova cultura riformista. Oggetto ultimo finisce cos per essere quello che resta forse il problema centrale per una storia della lingua, ovvero il complesso legame che stringe la lingua intesa come sistema di strutture in movimento e la cultura di unepoca.