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DE SCR I Z IONE
DELLA
FUNERAL
POMPA
CELEBRATA
LUIGIRUFFO
~Dl CALABRL
"i'
"ARGIVEscovo DI NAPOL
NELLA
DELL'
MORTI
.AUGUSTO
PERDDWWUMDL
RE DEL REGNO DELLE DUE S/lCILIE
Nel d 22. del mesc di Gennajo dell'Anno 1825.
N A P O L I
MDCCCXXV.
(I
O
(.3)
(-
a*
' ..n
giornata .
E_
( i
Entrandoi poi per la porta Maggiore nella Chiesa corn.
pnriva -la parte interiore tutta arricchita di panneggiabruno
con li e di lame di Oro, e di bianchi lidi talmente fronti
(5)
enevano una gran croce dell altezza di palmi I7. Tutta la
Machina era illuminata da 900. torclzi di cera .
Can tale apparato l'Eminentimo Arcivescovo di Na
poli a/lito da' canonici della Cattedrale celebr la sollenne
Mea di Requie. Tutt'i Vescovi e Prelati inferiori, elle
in quel giorno i trovarono in que/ia Capitale, tutti' Capi
""
( 7 >
Is c r i z'i o ni
Del Canonico Franccsco Rossi
"-B-
FERDINANDO . I
VTRlVSQVE . SlClLIAE . REG!
P. F. A.
PARENTALlA
SACRA . PlACVLARIA
PRO. FERDINANDO , 1, REGE _. PIENTLSSIMO
CIVIS . HOSPESVE . FVAT
_ADI-:STO (MENTE . PVRA
x8)
(9)
QVOD
AVITAM .GLORIAM . AEMVLATVS
PROFVGA . SAPlENTIA . IN . PATRIAM . REVOCATA':
EPHEBEA . GYMNASIA . SCHOLAS
ADOLESCENTIBVS . AD . HVMANITATEM . INFORMANDts
ANNVO . CENSV . CONTRLBVTO
[NSTKTVERIT.
REGlVM .* NEAP. ARCHIGYMNASLVM
OMNLGENA . LlTTERARlA . GAZA
ET . APPARATISSlMA . BlBLIOTHECA . INSTRVXERIT
MARMORA . PLCTVRAS [SIGNA
Ex . HERCVLANENSIBVS . POTISSIME . ET .e POMPEIANXS
CONFLAGRATIONIBVS
EFFOSSA
IN . MVSARVM . DOMlCILIO
Hosprno . EXCEPERIT . SPLENDIDISSIMO
ADOLESCENTES . IN . OPTlMARVM . ARTIVM
ET . SEVERIORVM . DlSClPLlNARVM . STVDIVM
PROPOSlTIS . VIRTVTI . PRAEMus
SEXClTAVERIT
- NEAPOLlTANl . CIVES
OPTlMl . PRINCIPlS . PROVlDENTlAM
ADMIRz-_x'rt
(lo)
FERDINANDUS . I
SARTAM . TECTAMQVE . SEMPER . SERVAVlT
BT . SACERDOTII . ATQVE . [MPI-:RH . concoaom
CVM . P10 . vu. . PONTlFICE . MAXMO . FIRMATA
'
(H )
Ad pilas Templi
l
3
'VlX . REGIO . LOCATVS . IN . FASTIGIO
FORT|S . PORTVNAE . DESPECTAVT . [MPETVS
VNISQVE . SAT . BEATVS . REX . VIRTVTIBVS
ZEN . lNTER . ASTRA . SlDVS . EMlCAT . NOVVM
Il'
(13)
Iscrizion
FERDlNANDUS . I
BONO . POPVLORVM . NATVS
NE . PROVlNClALES . AB . EXERCENDIS
VLTRO . CITROQVE . COMMERCllS
ITINERVM . DIFFICVLTAS . PROHlBERET
vms; DETERRtMAS . [NVIASQVE . MVNIENDAS
NOVASQVE. MONTIBVS . EXCIS[S.AEQVATIS. VALLIBVS
v, ET . PONTIBVS . EXTRVCTIS .APERIENDAS
(1+)
FERDINAND! .- I. PRDVDENTIA
CLASSIS . PULCHERRMA
AEDIFLCATA . ET . ORNATA
COPIAEQVE . OMNl . REI.. BELLlCAE . vsv
PERSTVDISE . EXERCKTATAE
?ET . DVPLEX . EPHEBEVM . CONSTITVTVM
VBI . MlLl'IlAM . NAVALEM . ARTEMQVE . NAVTCAM
EDOCERENTVR . ADOLESCENTES
MILlTAREM . NOMINIS . NEAPOLITANI mom-m
APVD . MARIS . POTENTES . NATLONEs
AMPLIFlCAVERVNT
REX - FERDNANDVS
COLONIAE . SAN_LEVC\ENS[
COMPARATV'S
FERD-NANDVS
AD - PARENTlS . GLORlAM . REGNIQVE . DECVS
EADEM . MAGNIFXCENTA
ABSOLVENDA . MANDAVLT
f 15 )
FERDINANDVS
IN . POPVLlS . REGVNDIS . SAPIENTISSIMVS
CLEMENTIAM . ET . SEVERITATEM
OPTIMAS . lMPERll . CVSTODES
SlBl . SOClAS. . REGNKQVE . MlNlSTRAS . ADSClVIT '
QVO . VBI . RATlO . FLAGITARET
VEHEMENTLVS ..AD'. VlRTVTEM . EXCITARET . BONOS
lMPROBOS . A o FLAGITHS . ABSTERRERET
PRINCIPIS . BENEFlCENTISSXMl
MENS . zo . FVIT . SEMPER INTENTA
VT . DDMtctLtA
EXCIPlENDIS . PVERlS . ET . PVELLts
QVIBVS . NVLLAM . oms . SPEM . RELlQVAM
FORTVNA . FECERAT . COMPARATA
SANCTlSSlME . ADMlNlSTRARENTVR
VT . VICTV . VESTITVQVE .AFFATLM . PRAEBlTO
AD . PXETATEM . ET . OPIFlClA . PRO . svo
QV[SQVE . lNGENlO . EXCVLTI
_
POSTI-IA . GNAVl . lNDVSTRIIQVE . SlBl . PROSPICERENT
NEQVE.. mona . IN . SCELERA . RVENTES
IN . PERNlClEM . EVADERENT . CIVLTATIS
\
('16)
QVO . LIBERALES . OMNE . GENVS . ARTES
lN . HOC . REGNO . BEATISSIMO
LAETIVS . FLORESCERENT
FERDINANDVS
MVSEVM . REGIVM
tNCREDIBtLt . ANTlQVITATVM . GAZA*
AD . EXTERORVM . lNVlDlAM
REFERTISSlMVM
IVVENTVTl . NEAPOLLTANAE . PATERE . [vssrr
REGlS . PIENTISSlMl
PROLtXA . FVtT . [N . PAVPERES
MtSt-:thORDtA
MENSTRVAQVE . vwvzs . ET . vmcmtsvs
LOCO . NATIS . HONESTISSIMO
STKPE . SVPPEDITATA
EARVM . EGESTA'II
., cONSVvaT . SlMVL.
ET . PVDORI
( 17) `
FERDlNANDI . Recrs'
PATERNVS . IN . CALAMITATOS . ANIMVS
TVM . MAXIME . ELVXIT
~
QVVM . AVRIBVS . LINGVA . ET . OCVLIS
CAPTIS . PVERIS
PER . PRAECEPTORES . SOLERTISSIMOS
LINGVAM . QVASI . AVRESQVE . REDDITAS
OBNITENTE . NEQVIDQVAM . NATVRA
DEMIRATI - SVMVS
CAECIQVE . ARTES . EDOCTI . VARIAS
NON . MEDIOCRE . NACTI . SVNT . VITAE
ADIVMENTVM . ET . SOLATIVM
FERDINANDI . GLORIAE
POMPEI( . MIRIFICE . OBSEQVVTI
TOT . OPES . VESVVINA . QVIDEM . CIADE
OBRVTAS . ET . SEPVLTAS
(aer
mNVMERrs . sr . NOMINBVS
FERDINANDO . AVGVSTO
NON . ESSES . onsrarcra . NEAPOUS
VEL' . [1.1.0 . CERTE . [MMENSVM . QVIDDAM . DEBES
-
QVOD
e divina tua.
Reggitor de po
,
(a) Ad hoc 'enim poteas dominorum meorum pietati
melita: data, : itper-.onmes hominec, ut qui bona appetunt,
adjuventur; ut cwlorum via largius pateat; ut terre/ire
62. ad
(216))
'
(ai)
in quel cuore pio, beheco, invitto io 'discupro gli .argo
menti di una lode immortale , perch fondata ulle immote
lzal della Religione. lo dico dunque che Ferdinando I. ebbe
nn cuore pio, un cuore beneco, un cuore invitto: ed ecco
_
1. Se egli vero, che la Sovrana Maet, per cui il
('21)
tra. gli'agj,e mrbidezze, i fanno eniire a dar pi libero
(zz)
nubi di tenebrof libercoli, ingiuriosi alla Religione, e orn
vertitori del buon coume, che a corno del noro ecolo
formano l'ammirazione
(._ H'- ),
.guell'attenzione , e ripettoa .immobilit, ' che non gli
permetteva .neppur di alzare gli occhi? E 'voi,che tetimorr]`
_folle della 'privata ua vita, ditelo voi _, e non era di piet
,miniito eloquente il profondo oequio, e l'eemplar ,divo
zione, onde i ricava ogni giorno ad ailiere ginocchione al
tremendo divn Sacrizio;il ommo raccoglimento , ed il et"
di i
lis)
di tanti luoghi sacri, volle Egli di perfna, e icoille ue pro
prie mani gettare la pietra angolare di quel tempio,che for
mer il monumento eterno della ua religione, e magni
cenza? Arrecher io qu..... Ma come poss' io tener dietro
alle traccie tutte della piet di un cuore, che tutto era po
netrato dalle verit di nora SS. Religione? Di qui Egli
traeva il ommo rispetto, che nutriva per gli Unti del Si'
gnore,e per chiunque facee eemplar proeione della vita
Claurale; di qu l attaccamento coante e fedeliimo al
(36)
aereeTenzialmente racchiude ogni bene; cos per la ua pie
nezza i dionde ad eere il bene di tutte le coePEd ecco
che un si "nobile peniero o Signori, mi chiama ad inoltra:
nellatringo,e a rivolgere la mia orazione ai doveri grandis
il uo ritorno.
i
Dolce
(x "7~ )-`-~
Dolce rammentarvi il giubilo , 'e 'la inondante gioia z
che i leggeva ul volto di ognuno, e le acclamazioni feo~
e, che d' ogni intorno levavano al Cielo i udditi'fedeli
mi, vedendo dopo tanti infelici avvenimenti ritornare `il lora
Principe fatto econdo il cuor di Dio, e delle pi eccele
virt adorno. Ma qual orribile moro dall'abbio acende a
funeare il uo ritorno di Ferdinando? Appena egli compa'
re,che il terrore ed il gomito i parge rapidamente ne' P0
poli, e loro arrea ul labbro i plaui , onde s lietamente
celebravano il nome dun adora-to Monarca. Mentre tutti
auguravano nn abbondante ricolta, quando la erilit' dell}
terra avendo fallite le comuni peranze, la fame era vicina
a rinnovar in queo orido Regno liea fatale cena di
quell' anno ahi! pur troppo infelice. A siatta sventura tenne
dietro too un mortalcontagio,che prendendo origine da una
delle pi oride, e popolate Citt della Puglia, minacciava.
la deolazione, e leccidio a qnea oridiima Capitale. E
*e ci avvenuto foe, qual arebbe ata allora la trie, e
lacrimevole nora orte? Oh Dio! Gi mi preenta alla
mente l'immagine di quella amenae ridente Citt,per lamagni
(18)
dellauienza, 'e della vita degli amati suoi Sudditi .Dall'a
riente e dal mezzogiorno i veggono ad un uo cenno veleg
,
Ma iccome la vera bont imile a quella di Dio al dir
di Agoliino (a) non nace dallindigenza e dalla mieria , ma
,dallabondanza , e dalla prousione del cuore; cos la bont
di Ferdinando non olamente non precrie alle ue liberalit
altro conne, che la non manchevole ua compalone; ma.
(a)
(29)
arti' imitatrici,per cui l'indure Napoletano ingegno' a pi
chiara fama erge se eo, e gi sammira ampar orme di
vita suimarmi, suibronzi, ulle telezveggo otto la ua tu
tela, e con enibile dipendio del uo erario abilir nuovi
Collegi, ergeri diinti Licei, apriri pubbliche cuole,ond
prematuramente agiovani s'attenda a or marne il cuore , ad*
derarne l ingegno, educarne la ragione.
lo lacer di buon grado, che altri ram menti , altri eiol
"
(3)
Oh amabili cure di un R, che da ogni ato mi oro
no ~monumenti perenni di pubbliche benecenzelQui in mez
20 all'utile lavoro odo unouolo d' innocenti anciulle intes
l'immagine del comun Fattore. E non erano que i entimenti del uo bell'animo,che peo udivanti dalla di Lui`
bocca? Da maime s nobili nacque in Lui quellarte cotanto
'vostro
(3')
voro Amico? E quando mai fu egli veduto men lieto in
volto, men gentile ,- e meno acceiibile, i'ebbene gli aanni,
e le travere, che non ripettano neppure i Scettri, ed i
ulle dure cervici dicee , e gli altieri colli traie , e per ogni
dove laci mierande tracce del uo furore.
`
Atterrito il penier mio riugge dal rammentare l origine
di una guerra orta da inopinate cagioni , eguita da inauditi
uccei: guerra fatale, che' eco traendo ruinoa piena di mali
piomb ulla umanit infelice . Ad un s ero pettacolo che
far, uditori , il religioo Re P Vede l' Europa intera , che
('31)
de' uoi popoli: ma opra tutto geme ulla Religione de' pa*
drinori, che aannoa, e dolente ulle rovine de tempj,
~e degli altari, ,ode con voce upplichevole chiedere a Lui
riparo e difea . Appronta numeroi e ben agguerriti eerci
ti: i accinge ad una giua eprudente difea . Ma quando
il Supremo Reggitore alcuno trasceglie ad irumento de' uoi
consigli ,nulla ne trattiene il coro: Egli incatena, accieca, e
doma tutto ci, che e' capace di resistenza; e otto il uo
braccio onnipotente la apienza umana confonde se lea,ele
paioni medeime ervono ai decreti del Dio forte,grande,
poente, il cui nome ilSignore degli eerciti , grande in
conigli,abbondante ne' mezzi da condurli a compimento (a).
,, Collegatevi, o popoli, grida Iddio dall'alto de' Cieli, col
(a)
(b)
(53)
oggetti. Or quali genero acricj non idovevano apettare
da un cuore, cui pi peavano i mali de'Sudditi, che non
(3+)
per una fermeZZa Stoica , inpirata dall'orgoglio , ina per
una raegnazione umile, e Critiana a non cangiar se leo
in ogni incontro d'inimica fortuna . Ma quegli, che tiene
dal pi alto de' Cieli le redini di tutti glimperi,e ne' uoi
eterni consigli egnati tiene i tempi, e numerate le genera
zioni di coloro , che deina all' eecuzione de' uoi decreti ,
volle alla Perine dopo due luiri che Egli facee glorioo ri
torno nel uol natio.Ma coa credete voi , che linalterabile
monte quel sacro Eremo ,ove peo correva Egli per guiarvi
un' umile ripoo, e per trovarvi il Carmelo di Elia , il de
35; )
dello pirito peorichiamare al peniero gli anni trascorsi,ed
ineorabile nell accuare eeeo prevenire il evero,e rigido
Sindacato di quel Giudice ,il quale delle bu one non meno,che
delle malvage azioni decide(a).Quindi umiliato otto la mano
uel Dio,
(36)
uer pur dirlo, il noro amore . Rivolgi Tu s -di Lui il
tuo piacevole sguardo;avvalora\i diegni di un Principe,che
in Te amando i uoi popoli, gi loro mor con memorand
esempli ,- che olo apira alla gloria di eerne il benefattore
ed il Padre. Paano le ue Criiiane,e Reali virt confondere
il libertinagglo, far vieppi riiorire il coume, e la piet;
,aicurare l abbondanza, la gioia , e la pubblica felicit!
Allora in un olo noi riuniremo tutt'i voti nori. Conervarci,
~o Signore, allor grideremo, un' immagine vivente della Tua