Nel lessico comune il termine politica indica un insieme di soggetti (i politici) che
godono di una posizione privilegiata rispetto agli altri individui, nonch una serie di
azioni, decisioni, punti di vista che configura il contesto specifico nel quale si muovono
sia coloro che ne sono responsabili, sia coloro che ne subiscono le conseguenze. Nel
linguaggio scientifico il termine politica assume un connotato neutrale, designa un
oggetto di indagine e viene spesso accompagnato da aggettivi che ne precisano e al
tempo stesso ne delimitano il significato: politica interna, estera, comparata, locale e
internazionale. Ma nel linguaggio scientifico spiegare la politica significa separare i
fenomeni propriamente politici da quelli di altra natura, ordinare una serie di eventi
apparentemente sconnessi allinterno di una griglia concettuale comune, individuare le
regole che guidano quei soggetti privilegiati ecc.
1.2 AUTONOMIA
Lautonomia della politica dalle altre sfere segue due percorsi: quello storico e quello
disciplinare. Sul piano storico ci sono 4 tappe:
1.
di un'unica autorit dotata del monopolio legittimo della forza impedisce lapplicazione
di un principio imparziale a tutela della sicurezza dei singoli stati, costringendoli
allauto-difesa. Lanarchia internazionale pone tutti gli stati in una situazione di
costante insicurezza determinata dal fatto che ognuno si sente potenzialmente
minacciato dallaltro. Questo dovuto al principio di sovranit degli stati, sancito per
la prima volta con la pace di Westfalia nel 1648. Ma la situazione di anarchia sembra
proprio essere la caratteristica pi importante della politica internazionale (politica
internazionale=politica in assenza di governo). Waltz evidenzia i diversi principi che
ordinano le parti a livello interno e a livello internazionale: nel primo caso i regimi
politici sono organizzati in modo gerarchico e le istituzioni sulle quali si fondano si
pongono in una relazione di superiorit o subordinazione; nel secondo caso le unit del
sistema si collocano in una relazione di coordinazione seguendo il principio anarchico.
Per waltz il discrimine tra politica interna e internazionale non la frequenza con la
quale si ricorre alla violenza ma il modo di gestirla.
1.6 ALLA RICERCA DI UNA DEFINIZIONE COMUNE
La definizione pi comune di politica che comprenda anche la dimensione
internazionale : la politica pu essere definita come la sfera nella quale si svolge la
competizione per lacquisizione, la distribuzione e lesercizio del potere. In un contesto
gerarchico i suoi esiti sono rappresentati da decisioni prese da un singolo attore
legittimo che vincolano lintera collettivit. In un contesto anarchico i suoi esiti sono
rappresentati da decisioni prese da uno o pi attori in posizione di egemonia, che
vincolano le altre unit del sistema internazionale nella misura in cui il loro potere
considerato legittimo.
1.8 LINFLUENZA DELLA DIMENSIONE INTERNAZIONALE SULLA DIMENSIONE INTERNA
coalizioni di interessi interni dallaltro. Nel primo caso la pressione imposta dalla
competizione internazionale era un utile elemento per comprendere
lespansione del ruolo dello stato nelle societ dei paesi in via di sviluppo.
Lanalisi delle crisi internazionali muoveva invece dal presupposto che queste
modificassero gli equilibri di forza interni ai regimi politici. La crisi del 29 ad es
ha prodotto effetti devastanti nel caso tedesco, favorendo il crollo della
repubblica di Weimar; negli stati uniti nonostante il paese fosse maggiormente
colpito sul piano economico, si assistette ad un ricambio della coalizione
dominante. La teoria di wellerstein dice che laffermazione di sistemi
democratici o autoritari deve essere ricondotta alla configurazione strutturale
dei rapporti economici. Sulla scia di studi recenti si sottolineato come il
presupposto basilare sia rappresentato da una impostazione macro-oriented,
secondo la quale impossibile comprendere la politica interna se non si in
grado di spiegare la natura delle influenze tra le varie economie nazionali e la
world economy in generale.
Ruolo delle organizzazioni sovranazionali: per quanto riguarda i
condizionamenti esercitati dalle istituzioni internazionali, loggetto privilegiato
delle ricerche rappresentato dallunione europea. Sul piano economico
lintroduzione del mercato comune e della moneta unica hanno nettamente
sbilanciato il rapporto tra lue e i governi nazionali in favore della prima: i paesi
che aderiscono allarea delleuro non possono pi decidere autonomamente le
politiche monetarie e fissare i tassi di interesse; hanno lobbligo di mantenere il
bilancio in pareggio e di allineare le politiche fiscali alle direttive comunitarie.
Grado di tensione internazionale: il grado di tensione internazionale connesso
alla sfera della sicurezza e indica il livello di vulnerabilit che ciascun attore
percepisce rispetto alle minacce provenienti dallambiente internazionale, nelle
situazioni di crisi infatti la percezione delle minacce esterne pu indurre gli stati
ad accentrare il potere nelle mani dellesecutivo e a controllare sia lopposizione
che la stampa, quindi un regime democratico tender a comportarsi come un
regime autoritario in questi casi.
Guerra: la guerra porta alla nascita di un nuovo sistema internazionale e gli
effetti delle sconfitte militarsi riflettono sugli equilibri interni. I trattati che
seguono la fine di un conflitto militare fissano i principi di una nuova
distribuzione del potere allinterno del sistema. La guerra stabilisce una
gerarchia di potere allinterno del sistema e ridisegna la mappa delle
opportunit e dei vincoli posti a ciascuno stato. Una sconfitta militare pu aprire
una fase di crisi interna al regime che pu condurre al crollo e al successivo
cambiamento istituzionale.
Regimi internazionali: secondo la scuola neo-istituzionalista il ruolo dei regimi
internazionali favorisce comportamenti cooperativi tra gli stati. Questa teoria
muove dal presupposto che i regimi internazionali nascono quando due o pi
stati decidono di collaborare in un determinato settore.
Regimi politici: la teoria dei regimi politici si fonda sul presupposto che il
comportamento degli stati nellarena internazionale dipenda dalle modalit
organizzative interne. La distinzione tra stati democratici e non democratici
basilare. Le democrazie sarebbero meno propense alla guerra, in virt del ruolo