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morto

il
grande
teologo
che
amava
gli
animali
e
diceva
"Non
hanno
voluto
essere
come
Dio,
e
tuttavia
hanno
seguito
l'uomo
nellla
sua
rovina
e
continuano
a
soffrire
con
lui
e
da
lui"
ENZO
BIANCHI
I
sapienti
non
hanno
riposo
n
in
questo
mondo
n
nel
mondo
che
verr.
Questa
frase
del
midrash
non
mi
abbandona
da
quando,
poco
fa,
mi
hanno
avvisato
della
morte
di
Paolo
De
Benedetti.
Difficile
attribuire
solo
al
caso
il
fatto
che
io
fossi
all'Eremo
di
Camaldoli
impegnato
in
un
dialogo
con
il
rabbino
Piperno
di
NapoU
a
conclusione
delle
giornate
del
Colloquio
ebraico-cristiano
dedicate
a
"Ebrei
e
cristiani
testimoni
della
Parola":
stavamo
riflettendo
sul
nostro
"impegno
comune"
nella
lettura
delle
Scrittine,
ed
ecco
che
mi
comunicano
che

venuto
a
mancare
chi
di
questo
impegno
comune

stato
infaticabile
promotore
e
impareggiabile
maestro.
Paolo
De
Benedetti-zikhron
Uvrakha,
la
sua
memoria
sia
in
benedizione

uno
di
quei
sapienti
che
non
ha
conosciuto
riposo
nel
sondare
gli
imperscrutabili
disegni
di
Dio
e
che,
se
prestiamo
fede
al
midrash,
riposo
non
trova
neanche
ora
che
ha
raggiunto
"il
mondo
che
verr".
La
sua
"condizione
marrana"
univa
Cristo
ed
ebraismo
Ma
in
quale
delle
sue
poliedriche
attivit
sar
ora
impegnato
colui

PAESE :Italia
-- it
(ITA)
(ITA)
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La Repubblica
Tipo
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12.12.2016
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AUTORE :Enzo Bianchi


Quotidiano

12 dicembre 2016 - N48

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Addio Paolo De Benedetti


mio amico sapiente
che non avrai mai riposo
morto il grande teologo che amava gli animali e diceva
hanno voluto esserecome Dio, e tuttavia hanno seguito
l'uomo nellia sua rovina e continuano a soffrire con lui e da
ENZOBIANCHI
sapienti
non hanno riposo n in
questo
mondo
n nel mondo
che verr. Questa frase del midrash
non
mi abbandona
da
quando,
poco fa, mi hanno avvisato
dGlla

morte di Paolo De Benedetti.


Difficile
attribuire solo al caso il fatto che io fossi all'Eremo di Camaldoli
impegnato
in un dialogo
con il rabbino
Piperno
di Napoli a conclusione delle giornate
del Colloquio
ebrai
co-cristiano
dedicate
a 'Ebrei
cristiarntestimoni
della Parola':
stavamo
riflettendo
sul nostro
impegno
comune
nella lettu
delle Scritture,
ed ecco che mi comunicano che venuto a mancare
chi di questo
impegno
comune
stato infaticabile
promotore
e impareggiabile
maestro.
Paolo
De Benedettizikhron
livrakha,
'da sua
memoria
sia in benedizione'
uno di
quei sapienti
chenonhaconosciuto
riposo
-

nel sondare
gli imperscrutabii
disegiii
di
Dio e che, se prestiamofede
al nidrash,
riposo non trova neanche
ora che ha raqgiunto
mondo che

La sua
univaCristo
Ma in quale

ed ebraismo
delle

sue poliedriche

attivi-

Paolo

aveva in questo una capacit


unica
stabidi produrre
corti circuiti
folgoranti
lendo rapporti
che, a prima
vista inconcepibii,
divntavmio,
dopo che lui li aveva
istituiti,
tanto chiarificanti
daparere
owi.
Ma la
Benedetti

che lui

stesso

di Paolo De
dtiniva
come

<una compresenza
di categorie
mentali
e
fedelt
ebraiche
e di alcuno
convinzioni
cristiane,
in combinazione
instabile
mairrinunciabile
degli esperti

gli consent
di essere uno
di ebraismo
pi autorevoli
e
anche
pi ascoltati
in ambito
cristiano:
non solo nelle universit
dove insegnava
(dalla
Facolt
teologica
di Milano all'Universit diUrbiro,
chiamato
da Italo Mancini, all'Ateneo
di Trento)
ma nelle pi sva-

per ebrei e cristiani.


Ma quest'uomo
appassionato
dell'incessante
diatriba
tra
l'uomo
e Dio aveva la freschezza
del bambho nell'insei
ile iii questo dieJojo
di sus'
surri e silenzi,
di imperativi
e interrogati-

devita
alla collana La ricerca
religiosa,
fa
cendo pubblicare,
con intuizione
geniale,
opere di Dietrich
Bonhoeffer:
in particoloro Resistenza
e resa, le lettere
dal arccdel teologo
luterano
poi condannato
a

vi, la voce e il cuore degli animali,


<che
non hanno
voluto
essere come Dio, che
non hanno
nella loro natura
la capacit
della malizia
echetuttaviahanno
segui-

dei credenti
nella societ postcristiana
la centralit
del vangelo
nell'orientare
sequela cristiana.
Passato in Garzanti,
Paolo De Benedetti
lavor assiduamente
nella redazione
dell'Enciclopedia
Univer'
salee nella \Garzantina\
dedicata
alle religioni. curando
non solo le voci attinenti
al
giudaismo,
ma anche la dialetticatraquest'ultimo
e il prisiero
cristiano.
cli quegli anni
mche1a collaborazione
con Dossena e Spagnol
dove i suoi nonsen
a Linus,
se,limerick
oparaclossiobbligavano
sare. sempre
con il sorriso
sulle

apenlabbra:

fa. Ripren'
-

libero di sottrarteIe,
mi disse:
Usiamo
questo come stn.lmento
per tutte le nostre attivit,
non abbiamo
la pretesa di finire quello che cominciamo,
sempre
che
siano inizi di qualcosa di positivo...
Non al>
biamo la pretesa di finire quello che iniziamo, per io so. non essendo libero
di sottrarmene,
di
che Dio ha creato ciascuno
noi dandoci,
tra le tante cose, anche delle
ispirazioni,
che restano e non giungono
a
compimento
fino al mondo
che verr... F
non dimentichiamo
per che quando Dio
ci chiamer,
lo far con un bacio.'. L'opera
non
compiuta,
ma quel bacio arrivato.

godevo deldono
cli pranzare con lui, a Milano sotto una sukk
o in Comunit
a Bose:
erano parole condite
cli sensoedi
gusto, cli
fine umorismo
e di sagace rilettura
della
sapienza antica.

dre verso la madre cattolica


stato una
delle menti pi lucide dell'editoria
italiadel secolo scorso. Alla Bompiani,
dove
lavor con il contrraneo
astigiano
SGrgio
Boato e l'alessandrino
Umberto
ECO. di

morte da Hitler.
e il coi -poso saggio EUca.
pubblico
italiano
pot cos conoscere
Ui
pensatore
che rimane
ancora oggi fondamentale
per comprendere
il lapporto
tra
fede e religione,
il significato
dellapresen-

settimane

pure quanto
il seme del pensiero
di Paolo
De Benedetti
abbiafecondato
realt cliversissime tra loro. Un universo
di interessi
e
cli passioni
che emergeva
ogni volta che

Davvero laculturaitaliana,
nonsoloteologica,
deve molto
a De Benedetti
per
quanto
ha saputo
stimolare,
incoraggia
re, criticare,
correggere
nel pensiero
con temporaneo
attorno
alla Scrittura
sacri

poche

dendo ancora una volta una frase di rabbi


TaTfon che gli era particolarmente
cara
Non sta s fficnmpi#rPl'npei-a.
ma non si

nate realt sul terreno:


parrocchie.
gruppi di dialogo, seminari
di giovani,
trasmissioni radiofoniche.,.
Basterebbe
ripercorrere il numero
monografico
che la rivista
Qol gli dedic per isuoi ottant'anhli
per sco-

sarora impegnato
coluiche
io consideil maestro
che nella mia giovinezza
ha
maggiormente
influenzato
la mia lettura
della Bibbia?
De benedetti
di famiglia
ebraica, mabattezzato,
perrispetto
delpa-

mo incontm

Poliedrico,lavor

con Eco

escrisseliinericksu\Linus\
SCOMI'ARSO
Il teologo
to l'uomo nella sua rovina, e continuano
a
Paolo
soffrire
con lui e da lui.
Cos la leggerez'
DeBened etti
za profonda
che caratterizzava
costante inorto
ieri
mente l'argomentare
di De Benedetti
troadAstt
vava campo aperto e fert[le nel suo amore
Areva89
anni
per gli animali,
ai quali
cani e gatti in
particolare
ha dedicato
pagine di intensa spiritualit,
immaginandoseli
accanto
inparadiso.
Anche ora il sapiente
che stato Paolo
-

De Benedetti
non ha riposo e proprio
in
niomento
vorrei
chiudere
questo
questo
ricordoconleparolechemilascinell'ulti-

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