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data:
20 dicembre 2016
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20 dicembre 2016
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20 dicembre 2016
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20 dicembre 2016
PRESENTA
RICORSO
Il Consorzio costituito dalle societ di trasporto pubblico della Toscana ha deciso di ricorrere al
Consiglio di Stato contro la sentenza del TAR, che ha dato corso solo in parte alla relazione del CTU, ed
ignorato molte delle censure sollevate.
Mobit ha deciso di impugnare la sentenza del TAR perch la stessa pur riconoscendo che lofferta di
Mobit rispetta alla lettera le Linee Guida , finisce poi per disporne lesclusione. Unesclusione dettata
non gi da una violazione di disposizione di gara che ne procuri fondamento, bens da una
contraddittoria interpretazione fatta dal Collegio giudicante sottolinea Mobit. In pratica la sentenza
del TAR del 28 ottobre scorso ha riconosciuto che lofferta economica di Autolinee Toscane basata su
un PEF che non rispetta le prescrizioni delle Linee Guida, come espressamente rilevato dalla relazione
del CTU. La stessa relazione afferma che, al contrario, lofferta di Mobit corretta e rispettosa delle
Linee Guida e che il PEF rispetta le prescrizioni del bando di gara.
I legali di Mobit sottolineano come la perizia, dopo aver rilevato che il calcolo dellindice di bancabilit
(DSCR) di Autolinee Toscane afferma che il metodo di calcolo dellindice DSCR medio adoperato dalla
ricorrente principale MOBIT corretto.
Fondamentalmente per questo motivo Mobit ritiene che la sentenza del TAR avrebbe dovuto
riconoscerla come legittima affidataria della gara. Ed principalmente con questa finalit che il
Consorzio ha deciso di fare ricorso al Consiglio di Stato.
Mobit oggi la realt che meglio di qualsiasi altra conosce il territorio toscano e il suo servizio di TPL; le
sue consorziate lo gestiscono in tutti i centri urbani inclusi i comuni pi piccoli e remoti afferma il
presidente Andrea Zavanella. che aggiunge le societ del consorzio sono partecipate dai Comuni
toscani e sono le uniche che possono garantire vera rispondenza alla domanda di trasporto delle
comunit locali delle quali sono diretta espressione.
Il Presidente Mobit ha anche ricordato che lofferta tecnica di Mobit risultata migliore della
concorrente, mentre lofferta economica presentata da Autolinee Toscane, risultata decisiva ai fini
dellaggiudicazione di gara poi annullata dal TAR, risultata viziata perch scorretta e trasgressiva delle
regole, come riconosciuto con la sentenza del 28 di ottobre del TAR.
Il nostro ricorso - prosegue Zavanella - ritiene anche insoddisfacenti le motivazioni della sentenza circa le
censure di Mobit in ordine alla mancanza dei requisiti di partecipazione da parte di Autolinee Toscane.
Tali censure, a nostro parere, sono invece talmente fondate da dover essere accolte non solo sulla base
della normativa nazionale (Legge Burlando, ovvero D.Lgs. 422/97 e s.m.i.) ma anche per effetto della
normativa europea. Su questo profilo non possiamo escludere che si ravveda la necessit di devolvere la
questione alla Corte di Giustizia Europea preciza Zavanella. Che aggiunge: su questo punto Mobit ne fa
posizione di principio per tutelare dal rischio di concorrenza sleale per manifesto difetto di reciprocit,
senza la quale i processi di competizione e di concorrenza per il mercato risultano alterati ed inquinati.
In pratica, secondo il presidente Mobit, lazienda svolge un servizio perch aggiudicatari di gare
pubbliche bandite dagli Enti affidanti della Toscana, mentre RATP svolge il servizio nella regione di Parigi
fin dal lontano 1948 senza che ne abbia mai fatta una!
data:
20 dicembre 2016
data:
20 dicembre 2016