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16 Maggio 2016 Twig Magazine

Antonio Schiano intervista Luciano Pagano


Luciano Pagano, i libri migliorano le nostre vite
Quanti libri leggiamo in un mese? Quanti in un anno? Alcuni direbbero di
divorarsene uno dopo laltro, altri, con un po di timidezza, ammetterebbero di
non essere dei grandi lettori, altri ancora dovrebbero scavare nei ricordi per
citare lultimo libro sfogliato, risalente a tempi remoti. Indipendentemente dal
fatto che si legga tanto o poco, il mondo delleditoria rappresenta una realt
culturale articolata e complessa che, ormai da qualche anno, sta mutando e
seguendo i cambiamenti imposti, o suggeriti, dalla tecnologia.
Abbiamo gi avuto modo di affrontare alcune tematiche riguardanti tale
mondo con lo scrittore Simone Cutri; con lui avevamo parlato della scrittura
tra web e carta stampata. Grazie proprio alla sua segnalazione, abbiamo
avuto modo di fare una interessante chiacchierata con Luciano Pagano, il
quale ci ha parlato della sua attivit di editore e di scrittore e, in particolare, di
Musicaos, una bella realt nel mondo delleditoria che, grazie anche al web,
riuscita a oltrepassare i confini della propria regione e creare una comunit di
autori, lettori e appassionati, senza pi limitazioni geografiche.
Per iniziare, ci racconti la realt attuale di Musicaos e i principali
sviluppi che ha avuto dalla sua nascita?
La prima tappa assoluta la farei risalire al 2004. Al tempo mi piaceva scrivere
poesie e racconti ma non avevo ancora pubblicato quasi nulla; gi mi
relazionavo per a chi faceva cose simili alle mie, al mondo delleditoria in
generale, ad autori, a editori, a librai, insomma a un mondo che mi
affascinava. Mi venne in mente, insieme ad alcuni amici, di fare una rivista
online che, prevalentemente, raccogliesse materiale gi edito. Grazie anche
alla mia altra passione, ovvero linformatica, e qualche conoscenza del
linguaggio html, ebbi modo di intraprendere questo progetto, sul web.
Pian piano iniziammo anche a pubblicare qualche racconto inedito finch nel
2006, altro passaggio fondamentale nella crescita di Musicaos, accadde che
uno di questi inediti, la cui autrice era Flavia Piccinni, fu inserito in un volume
intitolato Voi Siete Qui, curato da Mario Desiati con la Minimum Fax (casa
editrice indipendente, ndr). Da l, parallelamente alla nascita del fenomeno
dei blog, cambiammo ulteriormente forma. Lidea di una rivista letteraria si
stava smaterializzando e anche il nostro sito si trasform in un blog, cosa che
ci permise di gestire meglio tutti i contenuti, di continuare a pubblicare anche
inediti e tentare di creare una sorta di rete o di comunit online tra autori,
editori e appassionati. Nel 2007 arrivai a pubblicare il mio primo romanzo e
negli anni a seguire ho portato avanti diversi lavori allinterno del mondo
delleditoria anche se, direi dal 2009, il ruolo preponderante quello di editor.

Nel 2012 decidemmo poi di uscire con i primi Ebook su Amazon, editi da noi,
e a lavorare anche a livello nazionale, alla promozione, alla distribuzione e
alla comunicazione sui social. Lultima tappa importante stata infine la
decisione di pubblicare, dal 2014, anche libri in formato cartaceo. Al momento
abbiamo unofferta di circa 40 titoli tra libri ed Ebook, in continuo
aggiornamento e speriamo, sempre pi vasta.
Qual invece la linea editoriale, gli obiettivi e il target di una realt
come quella di Musicaos?
In generale direi che quello che ci piace raccontare la realt di oggi,
indipendentemente dal supporto, digitale o cartaceo, dal genere letterario o
dallo stile. Cerchiamo di offrire libri di qualit, di curarli al meglio in tutti gli
aspetti, dai contenuti fino alla copertina. Abbiamo pubblicato romanzi noir,
damore o anche raccolte di poesie, non abbiamo preclusioni particolari sul
genere, lo stile o let degli autori. Per esempio, proprio in questo periodo,
stiamo promuovendo e presentendo un libro di un autore che ha quasi 80
anni, Vincenzo Camerino, docente di storia e critica del cinema. Il suo un
saggio, diviso in 2 parti, che racconta la filmografia dei registi Ozpetek e
Winspeare. A Giugno invece uscir un libro di Daniele Sidonio, autore
giovanissimo, che affronta il rapporto tra poesia e cantautorato, da Guccini a
Caparezza.
Abbiamo quindi unofferta varia, che ha come obiettivo quello di essere
qualitativamente interessante e piacevole e che si riassume nel nostro motto:
Leggere migliora. E una frase con un significato ambivalente, da un lato
significa che, attraverso la lettura, si migliora e si acquisiscono nuove
conoscenze, dallaltro che, ci auguriamo, con noi la stessa esperienza di
lettura possa essere un qualcosa di migliore e coinvolgente.
Il nome Musicaos mi fa venire in mente un qualcosa che abbia anche a
che fare con il mondo musicale, cosi? Come nato?
In parte. La storia risale al 2003. Avevo 28 anni e scrivevo poesie, pensavo
alle muse, al caos ( da qui il nome) e forse ho trovato un po lispirazione in
una frase di Nietsche che dice Solo chi ha il caos dentro pu partorire una
stella danzante. Registrai il dominio web cos e, quando ci sedemmo a un
tavolo per capire che nome dare alla casa editrice vera e propria, rimasto
invariato. Non ha quindi prettamente attinenza al mondo musicale ma capita
che, qualche autore con quel tipo di attitudine, guardando il nome, ci contatti.
Per esempio, tempo fa, ci arriv questo manoscritto intitolato I bassisti
muoiono giovani, che racconta la storia di un gruppo che si chiama
Plettrofolle, come un pezzo di Bugo. Quando uscito il libro, il suo ufficio
stampa, saputa la cosa, ci ha contattato e si interessato, tanto che qualche
settimana fa, quando uscito invece lalbum, lo stesso Bugo si scattato un
selfie col nostro romanzo.

In un mondo sempre pi digitalizzato, come mai la scelta di rimanere legati


anche al formato cartaceo? Una questione nostalgica?
Sai, cos come il tappo che si svita non ha sostituito il classico tappo in
sughero, o il distributore automatico di cibo agli angoli delle strade non ha
rimpiazzato il pub, cos anche gli ebook non rubano la scena al libro su carta
stampata. Esistono persone che leggono libri, altri che leggono solo ebook, e
altri ancora che fanno fruizione di entrambi. Io non penso che il medium sia il
messaggio e credo che quindi, al di l del supporto, siano importanti i
contenuti, le storie, e la comunit di lettori che si appassiona a un racconto. A
me piace lidea, e cerco di promuoverla, che si creino situazioni anche di
lettura e di discussione su un determinato libro, luoghi in cui lautore possa
confrontarsi con i lettori, indipendentemente dal fatto che ci avvenga sul web
o a qualche evento in giro per il territorio. Lebook ha ragione di esistere e
senza dubbio ha una sua comodit, una modalit di utilizzo che per
diversa dal classico libro su carta.
Mi pare di capire che una realt come Musicaos tenga davvero molto
alla comunit che si crea attorno agli autori e al confronto con i lettori
stessi. Ti chiedo quello che invece il rapporto tuo, come editor, con gli
autori. Come scegli e selezioni i libri da pubblicare? E come contribuite
alla realizzazione del prodotto finale?
Allora, normalmente capita che lautore ci conosca, direttamente o
indirettamente, e decida di inviare un suo manoscritto, come fanno tutti. Tale
manoscritto viene letto da 2 o 3 persone e si valuta se pu interessare o no.
Cerchiamo di leggere tutto quello che ci viene mandato, anche se le
tempistiche possono essere pi lunghe rispetto a quanto uno si aspetti. Gli
autori di oggi sono spesso molto frettolosi, credono che in un mese tu possa
avere gi una risposta da dare. Non si tratta del fatto che ci voglia tanto
tempo a dare una lettura al romanzo, io ne leggo mediamente 3 a settimana,
ma bisogna considerare che la lettura di tutti questi manoscritti da parte di
una realt come la nostra deve convivere con quelle che sono tutte le altre
attivit che svolgiamo: la lavorazione di romanzi, la promozione, il confronto
con autori o lettori.
Unaltra cosa che capita che lautore si aspetti che il romanzo sia pubblicato
esattamente cos come ci stato sottoposto. La verit che invece c molto
lavoro da fare, in alcuni casi meno ma inevitabilmente ci saranno modifiche.
Addirittura qualche autore manda gi una potenziale idea di copertina o di
grafiche e impaginazione. Leditore, un po come il produttore musicale,
dovrebbe fare in modo che lautore esprima al meglio se stesso, in tutti quegli
aspetti di cui conscio ma anche inconscio talvolta. Il prodotto editoriale non
una semplice somma di elementi. Lautore dovrebbe essere disponibile al
confronto e allo scambio di idee, senza limitarsi. Altrimenti sarebbe come
intraprendere un viaggio e, ancor prima di sapere dove andare e cosa fare,
voler scegliere un unico mezzo di trasporto. E se poi mi ritrovassi a dovere

attraversare il mare e avere scelto il mezzo sbagliato in partenza per poterlo


fare?.
Ti mai capitato di leggere un manoscritto e trovarci unidea talmente
forte da decidere di lavorarci, nonostante eventuali imperfezioni o
carenze dal punto di vista della forma, della struttura o dello stile
scelto?
Capita che, in certi casi, si debba lavorare al manoscritto originale con pi
intensit e fare molte pi correzioni rispetto ad altre situazioni. Io credo per
che, al di l del lavoro insieme, si capisca quando di base c della sostanza
o quando manca, anche dalle prime pagine. In alcuni autori questa qualit
pu essere pi evidente o pi facile da intuire.
Mi viene in mente un romanzo noir edito da noi, Il profumo delle rose inglesi
di Anna Scarsella. Ecco, in quel caso, mi ricordo di avere letto il manoscritto
in un pomeriggio e di averci trovato il romanzo perfetto, nel senso che doveva
essere soltanto rifinito e limato in qualche punto. In unaltra situazione invece,
arriv questo manoscritto dal titolo La tela. Da un lato la storia era molto
forte, un bel romanzo damore, dallaltro si presentava la necessit di un
lavoro pi attento in termini di correzioni o revisioni. Lambientazione della
storia, ad esempio, da Pescara pass ad essere nel Nord Italia, perch
serviva ai fini della narrazione. Il titolo divent Amata tela, pi caratteristico
e identificabile. Insomma, si cerca di fare esprimere al meglio allautore quello
che, a nostro avviso, ha di base gi un potenziale e della qualit e, allo
stesso tempo, di arrivare a presentarlo al lettore di modo che risulti piacevole
e interessante da leggere.
Grazie mille Luciano, passiamo ora ai tuoi Twig. Quali storie vuoi
segnalarci?
Come prima storia vi segnalerei quella della Ammirato Culture House di
Lecce, unassociazione culturale nata nel 2012 che racchiude al suo interno
singoli individui, cooperative e associazioni del territorio salentino. La
seconda invece quella di FondoVerri, associazione culturale nata nel 1993,
diretta da Mauro Marino e Piero Rapan. Infine la storia di Emanuela
Bartolotti, in arte Ortica, illustratrice freelance della redazione di Or Not
Magazine.
http://www.thetwigmagazine.com/2016/05/16/luciano-pagano/

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