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TOMO PR`1MOL
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GIANFRANCESCO MUSELLI
ARCIPRETE DELLA CATTEDRALE
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[Zampa nella Stato 'Neli-o del Libro intitolato: Teoro delle Antichit S_acre,e r0
ane contenute nelle Dicrtazioni opra la Scrittura del P. -D. Agotno Calmet,
-con laggiunta del-la Biblioteca Sacra dello do-Autore,eda concedere-ajax olo,o
cl -az-era caua a'a luiad ecluione diogni altro il Trivilegioperannidieci daintender
principiati ,dalgiorno del preente della ampaw 'vendita del Libro medeimo tanto in
detta Cittadi Verona, quanto in qualunque altro /uogode/to Stato No/ira, a-condizio
ne, che a impreo in buona carta, perfetti caratteri, belmargine, :e diligenza corro
Zone, erbe ano preentate nellepubblicbeilibrarie di Venezia. e di Padova le olxte
[Zampe. Rca perci a Stampatori tutti, Librari , ed a qualjm altra 'perona con del*
la uddetta, -come di qualunque altra C itt del Dominio Noi ro , che caua, .o facolta
o-v' ejieero , quelli' che non foero corripondenti agli eilzttt nelle Tubo/xche L-lbrarlc.,
.quanto al Segretario di non rilaciare ilMandato , dovendo intenderi tutt: pet-duet, e con
.
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TAVOLA
DELLE MATERIE.
~~ <3(-. e 1
Pa'g. I.,
:56`
37
58.
86
102;
116
129
145,
14.6
147
1-437
1.52.,
3-57,
1164,
169
2.03,*
2.67
Dia-.Efo
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Diertzioe owerocaprimenti intorno alla natura ,alle
7-75
793
311
316
mente opra il Sinedro.
Diermzjoue opra ;l R'fcgor, (.mo,.ed altri Dei M04
40
bin' .
Tavola Cronologia: di` ci 0/2: i' contiene nel libro, de
Numeri..
354
336
Ragionamento ap:` il Douteronomo ,.
384
Dtm-reazione y: il Divorzio`
@Funzione JPm i upplizzj memordti dalla &ritmi-a . 409
n
\
W,
o-4._
i-.
ll'lWl"
RGIONAMENTO
`O SIA PROEMIO SOPRA -IL -PENTATEUCO,
;ED IN -PA-RTlC-OLARE
'SUL *GENESL
-J
2.
DISSERTAZIONE,
re ato fatto pi too a cao penato,che accidentalmente
avvenuto , o per colpa de Copiator . Pare, a tag-i e di
eempio, che la oria di Lamcc bigamo non a :Pl tale,
Ci _ono nell'
Oberland!!! mmm
"W "'l -
e ne del
trovan
_nel Deuteronomio.ll
paodedel
libro del
(c) NM" xxn '4' cora
le Guerre
Signore
(e) citato nel libro
Numeri,
ci
embra accreciuto a Mos,comc pure il comi-nciamento del
libro del Deuteronomio. Veggoni imilmente in queulti.
mutui.. 14.
Venen
SOP'RA IL PENTATEUCO..
3
'Vanne accreciuta, per eempio , nel ine del Dente.
ronomio la narrativa della morte di Mos;ed coa chiara
non eervi ata critta da _lui_(`a.)`, ma eptaluno foe ato a) E Goeo , e
cos trio e.no per concepire il diegno~ d ingannare il Pub- me Meran
Fbi/0 [tb.
Ul- da
2.
e co
;i
DISSER'T'AZ-IO-NTE-W'
ua propria famiglia ,.
SOPRAlL PENTATC"
`5
cco
D'ISSERTAZIONE
Ecco quanto dovette pregger Mos, ed a queto i
SOPRA'I'LPENTA-Tnveo;
"7
gli Ebrei,religioipmoe
diceli , amando
quel Popolo
V1]. e v1.
governo
*entroprecrivere
anto, nona volle
erviri un
di Iidj' Cap.
luc9medcm0
un eordio , e di' un roemio ordinario , e comune ,.ma bw
avendo conceputoil .it-gno di tutte quelle eccellenti!"
.8
_DISS-ERT~AZ~I~ONE~
cipe
il Re
dell
Univero.
rah verit
olo
leggeied in
Mos
, che
deveerQuella
conidgerato
come non
il Mae
.tro , ed il primo Teologo .degiiEbrei , ma imilmente
SOPRA IL PENTATEUCO.
dar luogo alla verit, di cui netano 'lombra ,* Dio conde ce.
e vero gli Ebrei ,tollerando molte coumanze non buone`
to
RAGI-ONAMENToa
'
- _
_.
SOPRA 1L PENT'ATEUCO.u
La divina Sapienza voleva ,che la Legge per eiere uti~
le a tutti,0e proporzionata ap acch1,ed api igno'
ranti . Potevano agevolmente i piu pirituali cavar le
coneguenze da ci, che Mos aveva motrato* ne uoi libri;
zion delle Leggi , le quali on~ replicare in quello libro .-empre orto il no
Danno gliEbrei a ciachedunordccinquc Libri di Mos ilmedMSP-ja 3"
nome della~ parola Ebrea Con che comincia, chiamando il]a Legge NH
Gene Bere/ito, perche principia con quea voce'. LEodcrim Pur- alnc ;an
.
oggi
a c
vxen chiamato Veelle Semotb perla ea ragione &c.N01 cre-gl Ebrei. E'molto
diamo,che Mos crivcelopera ua andantemente, e delleredfbllezchEY-T
V gendomelozda
llbll di Mos' ono pi' antichi di qualunque altro ll-lione che leggeri"
bro deGreci, -che abbiamo( La pi gran parte' della Storia "Cl Principi? del
pota
12.
RAGIONAMENTO
fiorai-ertPinde igitur PbilooP/.u it/'m ingente' in' riga-veri, ._
(a AFo/ogefmonna Sotto il nome di Profeti intende qui Tertulliano (a) [Luc]
GHlHMP-n-
(LT Heroym- " nelle pratiche della Legge ; dando le giue piegazioni a
1"f LF'R'ZVF precetti, che erano ati -corrom con eni ravolti , econ
samanumlhmare-
.
.
.
.
.
.
.
.EZMHMMUMMM trai). alle intenZioni-.di
Dionn
cmma loituendo
un culto
1 S'
l'
ll
F l i*
/9" 'Fm-5 "4"" le vediamo nelle medaglie coniate da Simon Maccabeo, ma`
Samaritani-um ,l
.
.
1
` U]
.
`
~
_
Hdmommmm_ eziandio le lettere Calc-ee, di cux comunemente 01a i vru rie-rin:.
`glicnonelle loro crittum: ularono anche talvolta le lettere.
Db
. .
_Edm abbia muta, gono marcate coniettere Ebraiche o Fenicie,e con caratte-_
le lettere Greclie.,
Mraz, corretto da
Do.
, Il P- M
:cirgoo
vom del ;eno 53_
laritano contro lquel degli Ebrei. Altri protelero ,, che foe itato corrotto
EAQOVEMO:
S
1; ,4, Mazrmm, ve ima, che il teo Samaritano ia. pi, _o meno corretto
2*- C*: jean-rom. i4- del teo Ebraico . A cagione di eempio', il teo Samarita..
(e) 70?;,CZMW no par pi corretto , Geue. lI.. 4.*vtt. 7.. xtx. i9.. xx., z,
SOPRA IL PENTATE-UC'OZL
135
' Spiega iti-una foggia pi conforme alla Analogia ,
xxxtx. 8.- xllyl. 43-, x111]. 2.6. xlt-x--z Exod.VI-t 1-. 3._
IPF
14.
RAGIONAMENTO
nipotidi:Adamo,, vie mo- vero il nacer'di Abramo; Abramo aveva potuto vedere Sem gliuolo di No ,c da- Abra-
1..
i'
conocenza Veruna per mezzo deloro Idoli 'j Chi .' imile a
me, dice il Signore A, e richiami alla memoria le coe paa
ae, e pieghi ordinatamente dal ,Principio del Mondo ci, che
120 Perato Per lo abilimento del mio POPOlo ; antidiea le coe
--J
DIS;
. -or
16
MMMMWWWMWMNNWWWWWMW
MWWMMMMMM
, e
MWQMMMQWBBYYYYYWMM
XWWWWWW
WWMWMM
'ox ;zh
idio.
'I7
~ -
che tutto il genere Umano .derivafe da .un uomo olo (c), (c) Gea-f. 1.1.5,
il quale eendo ano creato da "Dio, e da lui ottenuto il AilxVU-z.
""
anni dopo .il Diluvio (e) , allora quando eendo creciuti (e) Annone] Mon
gli uominiin troppo gra-n numero per dimorare pi lun- do 1.757.
amente ineme , riolero di eparari, e manda! Colonie
`G-n- Rx. l. z.
pio-
:18
"DISSERTZXONE
. Lcre 56.
' i i
Qpei tre itemi , _che tornano preo a* poca a. 11m _o. 2,.
0,,
zo
DlSSERTAZXONE
liilm- 154,74: impreero l edicio della gran torre; cio, che iccome Vl
ul. A[r:.1ii.T.-V. erano ettanta Capi-di miglia, cos creaero tematica.
(mm. i.
Linguaggi: Ma donde i u, che vi foero olamente ettan
n* Cage di' famiglie? Dal- librde-L Deuteronomio,nipon
dei,
zx
:m
DISLSERT'AZIONE
Ma riLorniamoalla. prima! lingua-,. che parl'avano cutci,quegliuomini`,.che 1, accinero-a. fabbricare: la. torre di:
_ ,
gli uomini-,ei pure-erano-i- Pill antichnabitatorivri 'mon(b )' CoamimMa--dq Coanrmo- Manaer (b
'"-Ps 99-
imiteri
-alle quali noi mon 'amo :pecie 'verunas `ma *che talvol
:ta per -non _laciano :di -eliere gnicanve in altri 'lin
;guaggi *come an "Ebreo, 'in Arabo, in Gmto'ec.'Concl1iu
24.
DISSERTAZIONE
non' iatcomprendiamo bens enza fatica la avella de'nb*
iti Genitori , quando -iamo con eo loro allevati, cap
prndiamo con dicolt tutte le altre . Di pi, i ha epe
rienze di alcunibambini nodriti lungi dal conorzio degli uo
mini, iquali ono rimai mutienzapronunziare parola ve
;Pol-:12;
chai fece allevare _egregato dagli_ uomini, ilquale ,etteene
(b) Io-z. lil-"vita enza parlare . Riferice Giovanni RadVitz ( b), che nell-anno
Car-m. .41;. vedere It.-i trovarono in Polonia nebochi `della Lituania ta
Mann', art-fari* una turma diOrl due Garzoncelli circa la et di nove anni:
(-c )'Vedcte Ig!. 3*;- VOgla dare il Primo poto alla ua nativa avella
_G0
Lap, .
'
-\
d o, __ _
( ) t ' mm fl
,m, e _loro inue nell atto , che ortirono da quel Paee . Pro
uentimento-cosi raordinario con quete parole delSalmo:
Qiand
2.5
Quando egli orti dall Egitto intee una lingua, che prima
non aveva conociuta : Cum exiret de terra Egypti linguam
quam non om-rat, 'au-divi: (a) . Se que-o dicei di Mos, (,) Paxxx.).
uggiunge, mamieo, che non pu intenderi , e non
.
(b) T_hl
ziOne in materia di Storia . llpao del *Salmo vuol dire em- ZLLL
plicemente , che Giueppe , cio glIraeliti dopo la lor `quem, @Em-,uffa 3
ortita dall Egitto -udirono al monte Sinai la voce del Siono- ecirca il Salmo zo.
re, la qual era ata loro 'mo a quel punto raniera. i- W, 5- CE-20"
ondani
dl altri
principj
per oenere
gi liane ntX1-"il-'namd
la prima opra
lingua
perduta
. Vi ono
, dicono, che
, -nellieo
"51^"
"liz
Mos, -e netempi precedenti alla confuion di Babele mol-
Lidi?"
t-inomiproprj , .ildi cui ignicato .non .ti-ovali nella lingua prapo.4. (.13. CI:
erva
26
DISSERTAZIONE
ervano i dotti tuttod nelibri Santi degli Ebrei certi ter
de'Secoli..
Seconda . E molto credibile, che pi radici del Primiero
linguaggio
ienonelle
peritelingue
nella Greca,
conuione Latina
di Babele
e anche
idipoi;
iccome
, le, quali
al
conrontodiquello ono tanto recenti, vi ono molte radici
del tutto uor di uo, e certe voci, le radici dellequali ono
e .
cane/1
_ ronitt del monte ,Libano volendo, che la lingua Siriaca, e.
(b) 019'- Amm Caldea ia la madre, e la prima di tutti gli altri linauagni ,
i _
0 ave
li
a!
(c) My, p,,efh el amore vero dellaloro Patria; anzicch la eattezza della
('d ) Fbi/a Ze z-mnon avevainteo otto cotei nomi altra coa, chelsantico
Moir 1. 1. Pag. 657- .parlar degli Ebrei , `il qual conondevacon quello del uo pae.
653-659e. Fondaitalentimentou'lautoritdiFiloned)
ilqual
(e) Vil/apand-_ramJ-ldce
che la tradu .
l S
f ~
z
appann- n M
,
Zion (e ettanta u Oimata ul Caldeo,
doreto ,
,-HM* m
~ Dd ,
.1
mente
2.8
DISSERTAZIONE
ar
quell idioma i , che non li fara paare per la lingua
primicra?
c1
30
DISSERTAZIONE
quando
aveero
moh'ato, che laloro
la
linguaglidi Egizzi
Abramo,,
proverebberocontra
ilv loroavella
intento
eer la lingua, Ebrea a o Fenicia la piu antica di tutte .
do i757. No mor
nel 7.006. e Abramo
tempo tennero edelimiaDiop, 'non entrando, che innoceneemente nel diegno di fabbricare la 'torre di Babele.
'
{oma Patris tui (b). Eprelloni che danno a conocere, che (b) *oe-ne xu. .
gi da lunga pezza ei col oggiornava.
Dalla CittdiUr and Abramo -ad Aram nella Meo
32
DISSERTAZIONE
.-
'
Ebrea
non maggiori
a ;la prima
lingua,
o almeno
quellache
ha
:conervate
vet-igie.
E ore
da llupiiri,
che ne
dopo
nooo. anni, chella non pi comune., iena audaci in di
34
DISSERTAZJONE
'
1 co
Wwf x ~ 1- _~
301,5MZZXJ'
mondo,~ aveero- dopo molte` pruove formato uoni artico- 16.deCvt.c. i:. e}
lati, e nalmente idiomi diveri 'li uni da li. altri; imi- lib'- :8- t 39. alii
36
Dix-,SERTAZIONE
del cao, e luomo creato. dla Dio non mai ato enza
I uo della parola ..
unrettomaturaledel
(2)! Vila' O'H'g;H'om- 336170 de" uoi Angioli (a)` confu-eectcivamenteil linguagz
xranfm.Ang-Z-ggo degli' uomin,. pen' modo.: clic.- l linoua~ antica ,, e Pllm
"d"a''mitiva re tuttavia' pi intiera: nellaD 'of ia di 5611;!
onntan
Parafilm
, .
..
"
(HH-idioma Czna- purezza m quella. di. Flg ,., di. Eber_ ,, e' di Tara progenico..
elr'-
-- _ ,~-`..
DISSERTAZIONE
SOPRA'
GIGANTI..
- ,
,
*`
ualcheonciaopure di un mezzo-piede, 0 anche di un piede gli uomini ordinari di quel paee, ove nevivono. Norm
ci-molto-raro, e tutti convengono eeri veduti, e ve
;a
DISSERTAZIONE
Gi P..
cap. 4.
divii tra loro.. Dice Gioeo (a), che eendoi non: pochi
Angioli ammarginati colle igliuole degli uomini ne Ottennero~
inolentiima prole ,. la. quale: troppo alle-proprie orze a
data, diprcgiando ognigiuizia i abbandon a. are- azioni.
del tutto imili aquelle, ehe iPoeti. raccontano degli anti
(e) IdemaeCmri/i
Luigia-r. gag. 320(
torre d Babilonia.
_ s
Stim`
SOPRAIGIGA*NTL
3-9
il'
the i Giganti -menzionatida Mos foero Demonj , e che (b) Bael. L.v.Pm
quantociraccontanle favole della guerra deGiganti, e de' WWW-35
Titani contro agli Dei, altro non ia , che la guerra de
Diavoli ;contro 'l'Onnipotente. Vedremoappreo la origine
'i .zz-;3.412.
ittt .
40
DISSERTAZIONE
"3 '
*r
SOPRA l GIGANTI.-
4x
'mi ae produe.
'
:Tra gli antichi quai , che riconocono i primi uomini pi
rmdidinoi., non ammettonopoi, che -oero di mole s)
erminata , quanto-pretendei; credon bens, chela maggior
iura , e la taglia piu grande, a cui poa l uom pervenire ,
(a) Emma-ii
indezza era maggiore di dicci piedi; -ecceziom on ~quee (b) VM' sl'f
:636.
i
i, da cui non pu nulla GnChUdCllCnC.
42
D`ISSER`TAZIONE
_ -
- -
. .
'i al" aim-Petr- ;noglifuomininati ne .giorni della forza , altri .in quellrdella
,mmr ngnzmzi. vecchiaia, e del debilitamento della natura . 'Conderate
""7" Mr a_ qui am.: `adunque eer voi pi piccoli di quelli , che vi han preceduto,
quei , clic .verranno dopo di voiaranno ancora pi_ picco
(Tir/a f Al-if,
loofo Epicureo,
qui-'.7 juve-nm ma- che da principio lam-acum producee corpi uperiori a quelli ,
'"' "ft-w i S -che preentemente produce, per eere come conumata dela
1 mf"b WW .la vecchiezza.
. \
eemir decit-re
,
,
man-i (un: m; .
jamgue adeo fraHa-e :tra: -eietaque .7611145,
Can/Idem ergo ('5 tu ,
WWW? "I'm" 174
W eu PM A" a
4
'
.
gnam w, (Fr.
() LW-/- 3-
.
. erarmporenztea pi produrreGiganti, qualdovr :ella eere
(g) Vidi
Taa!.
. ^
.
'-9 N on d o
mp
u Dm;
i! m
2.. ipieiente,
c l1eil- _mond o` vece iodi* ~574o.anni.
hm E,f_ A, vrebbe 'adunque pi vcderi nacere , e ,non Pig-mei.
leg-m li. i. r. 7. s,
foe
.-. _ -
SOPRA 1 GIGANTI.
43
mit, ebruttem, come vuole' S. Cirillo Aleandrino (11), (5) Cyril/.2 [ib, 9
ovvero, econdb-Diodoro,uominidiunalunghima vita` (a), con. julia. 1, z',
Franceco Giorgio (d) gli riconoce per uomini diatura G/Plif' ?MG-fuel.
molto uperiore alla ordinaria' e corrente; mapoi oiene n: .Di-iii' 'i" CW"
nente tutta- cotea materia .. Eendo, crivegli,d1celt ovra Pim. mf. 232. pag.
2.
non
44
DISSERTAZIONE
non pu concludercnc , che eno mai aci comuni * eendo
empre rari i mori, come conti-ar} alle COSHECnggidclp
la natura .
IlPadre Bulduc Cappuccinonclla ua Opera intitolata:
bl FNM- J Et" De Eccleia ante lege-m (a) toiene, che i Aepbz'lim, i Rap/Ja
:l'';"8"91'"l':im, i Z'uzjm , gli Enacim ,gli Emim., e gli Zanzomimm, che cre
le. * * '
SOPRALGIGANTJ.
45
. .
'
'
'\
lo
a G"V 3
.
0!an Cflfll ba
r m, multipli-:arl
up ffl,C/lial
~,
-t
o"
romini , ch erano belle., nepolarono quelle, che loro piu pnlrbm, Luppi,
nacquero. Or bene, die ll Signore, toglieroall- uomo la ; 'ai- e, m,
lla, perch divenuto omai tutto ca-rnale, ed i luor giorni bui-"quiet avra
.`
.
.
,
`l
non aranno
piu
che cento vent an,cm
tra centoe ventanni' D""lm',
.UM.
T" 1
. .
permane-mt
.rpm-r
nondero coldiluvio _tutta la terra,egli ;lillrugger quanti ono. mm, ,~,, ha 5,4,_
Jra l Giganti era-no m quel tempo lopra laterra , e anche dap- :frantumi-ii: ram ei-
01 che 1- hgltuoli di Dio li uralembrati colle bgltuole degli "WWW 15"" PT"
num-0131121! au
cla~
~. .i.
1; r.n
46
DISSERTAZ'IONE
,Kifb E
SOPRA :1 GIGANTL
47
ura (a), che il` letto di Og era di -novecubiti per ,lo lun
;o, ~e quattro per lo largo ,, pretendei da cooro, che xa
: Il' popolo da noi ~vedutoin *quel paee onotutti 'imi- ;(c) Num. xx. 3,
, cio di'una tagliamaggiore della comune; vi abbiamo ?PW-1 9!- *peduto de Nelini gliuoli di Enac del e enere deNeli- Ji"'lp gm'
i, edaparagon'loro noi iamo-a guia -di ocue (c). Ecco W,ini WLZT
eGiganti aai .ben ditinti _., non :gi ~uno , n due, ma [l'arma Er da g'.
opolo guai intero : Popular, quemapeximu, dicelEbreo'm Gig-W") 9""
z'n' manarda-um unt . Turca la 'chiatta ~di Enacera di s
atui
ltta grandezza , che a -confronto 'loroeranogli altri uomi- VM.- 7-. E. am" '
i a Fifa dilocue
Izlcb- xxx.
opo Mos , -non*tr0'vo 'pi nella 'Scrittura il nome "'9' -. -3- 7-4- 7-7;
i- Nepln'lim (d) , ervendoi per-ordinario gli autori agri Rexji?? ;Pu
ella voce `n'-{212mm per vdinorare i Giganti ~, _e lo `eo parlando degli :ix
"(:).'Gcmf x
Ebreo
'
48
DlSSERTAZIONE
Ebreo, tlc/ZirpcRi-rplmim. Era couis miu-raro, che di lla
molti anni mol-ravai tuttavia -i-n Rabbat capitale degli Am
(a) Dm!. l u. u.
d} z. .RZ-*33. xxx. i6
1 ik. i. la'. xx. 4_
`\
cioe ,
,.o
SOPRA I GIGANTI.
49
parlare di qualche gran Gigante, dice, chera tanto alto,() DMP- 'I' W
quantoigliuolidihnac (c).Eendt-> entrato Giou nella ter-Ubu l'3 "l tu_
ra di Canaan cone tutti gli Enacni di Ebron , di n. 7 m x '
Dabr, di Anab, e di Idraele , ove e ne trovavano, e(e)-dm x1* r,
-(g)Amaf(ap.l\-9-i
;ant1(e) ,anzi Gioeo_ ogg1ugne(f) , che de uor giorni EZ" am, gn"
ll 1 moravano tuttaVia le oa loro , le quali erano dimm' Amm-beam a
. .
nina:
e na d lS'on e(
Ioer- -MUWfN
.
~
.
P
e
*
r
.g
. map,
otto gli occhi loro l Amorreo , la eur emmenza ,tm.~z,.-fm.
:guagliava quella de cedri, e l.~ forza quella della quer- guri-;w deuper,
ia, ritolai le ue frutta, e ne,irpai le radici. E Ba- m' 'm 'JW-l. n
uc
Giganti, quegli. uonum s: famoi, che erano (h)Barutb- "z,
a Cprincipio, que Giganti dl s bnorme arura, e che m- 26. In fanti: ci*
en evan la guerra; eglino non furono gli eletti dal Si- gafne: nam-;7.21.711
nore per darne loro la cienza , laonde perirono . Giu-7 " "" fm
.
ll
fu ono Ui
ice, c e non
.. rienmhllum; ,,M
o Oloferne: ma una femmina imbelle dopo averlo Vinto Qf" viam MHP/'
.erc le atratttve di ua bellezza.
PW'
~.
.
r
.
Non pu niente aggiugneri a quee prove, parla Ba-(i) Iudi:b.xvx. 3_
Dfert. Calmet T. I.
rue
50
DISSERTAZIONE
__,__
onci da
S-Of-P'EA I GIGANiTI.
31
7170.(4)
i:
Vigilantisovver
gli
Angioli'poaronole
donne,
(
a
)
Cio
1071
dalc qualiucxronotre razze, otreampe di gliuoli:LI~Gii-~ avm' l 1le
anti *di:una.raordinariacorporacura:. ILLGigantiprodule- Sic?
calch:
e
,ramow Giudeo convertitoe,.imava\,.lche i"GiSami(`l)`Pa/LBurg in'
olero- altrettanti demom; lotta* umana lembtanza.
z up, n.0014?
L. Autore (c),del Teamento de'dodici Patriarchipare (tc ) Teownum*
che abbia cavato dal medeimo-libro di Enoc ,-quantonar lit-bem- 5*
ttto L
*v
52.
DISSERTAZIONE
titoli , e le ue prove. Citeremo olamente quei Padri |
che unicono alla loro autorit e te_imonianza~a~lcune ra
pz. 350.
nori : moh-an di( cos' fatta orta` di. denti; in' pi luo
hie- per citi* i1- dente pi duro di=tutte le- o'a ,,per que
o e ne conervato' un. pi' gran numero-'.
(e)Tricl. .AM-4,. _ Agoino Tornielo~(e~)att~ea_di-averne veduto uno-z
T, 5,4,,..M,,,4~,9z7, Vercelli- nella: Chiea del.. uoni-dine` dedicata a S..Crioaf
Pas-_1*- 19.*
un
_.0.-._._ .
_T,p-
SOPRAIGIGAN-TI.
53
cui 3ppancneva,doveva eere tanto alto,quanto una gran
La
li
per la coruzion- di una nave,coprlrono a fortuna una te- "4"- _lib- _l- non lang!
la- di uomo groa quanto una borce,_ma avendola voluta "hm" '
maneggiare 1 difece in minuzzoli , d non- ocerono con
ervare e non che alcuni den-li , che d-iri uirono nelle
dente: di certo- Danee nomaco Starcoxero aveva dodici. Rd' "M-L"- P--s
once di CirconerenzaDon Simone( d )autore' del Dizionario dea Bibbia r- ('d ) M 31')an D1'.
ferice', che nel 1667. in un prato, dove cavavai la ter. diam de la Bible
ra per farvi una citerna , trov un antichiimo- epolJl" GM?
cro,.e bene uccato, in* cui av'ano oami di unaeccedente
grandezza ,'e tra gli- alt-ri' l' core un? oo lungo ette pie
di e tre once, e' di' due piedi di circonferenza, imando
mat-ema.
54
DISSERTAZIONE
11
I in terra ccp-riva il terreno _di ben nove jugeri . Ave
`_
citt dl Pellena talmente ammoi, e ada alla lor forza ,, che. cagliavano contro. il cielo falli grandiimi , e
gra alberi_ accei, eranodi Rerm-inaxiima mole, porta-
.gu_
popolo. di. una~ genia intera. di- uomini. di. mil'urata cor
poracura ,i quali non. poterono, eer. diructi ,e non dagl
lddj, e da prole.- divina..
_
Flegonre Libertadellimperatore-Adriano facendo men
(r1)Plr/zz,j,_R-,5;19nez dl.. molri. corpi- di Giganti , dice.-, che alcuni_ anni
MMA-1_- 25_ 12-.- prima,cl1e.crivee(`d) ,, una tempea, ed.una grandilma
Appalonia.
inondazmne_ avendo copertoa Mecna nel Ploponneo un
epolcro~di.piecra~,_che pezzato-cil trov latea di nomo
SOPRAIGGANTI.
55
i Giganti del fuo tempo,il quale fu uccio, al dire di
zero, da Apollo, che preune di sdare a duello. Fle
te (a) oggiugne che in Dalmazia nella pelonca cogno- (z Pb/nude "5_
[ata di Diana vedevan o: maraviglioi , ed alcune co- ,,,i-'aaaz,
luel paee, e dice che nel :516. i ritrov nel terri- **1'144
o di Mazzara un corpo lungo zo. cubiti , la cui te
era groa come 'un ajo, 'e un dente, che conervo ,
va cinque once.ll che .giuica quanto ci ragguaglia
gli antichi della Nazjon deCiclopi , che in Sicilia ori- (d.) Em Ody
nte Egizio, che aveva cinque cubiti , cioelei piedie (i.)` "P": "-3'
ice e mezzo di altezza , il-quale fu uccio-da' Banana,
56
DSSERTAZIONE
Sai: quelle degli antenati di Ecateo nella citt di Tebe ,
collocate tra numeroa chiera di Sacerdoci in iatue colo
ali ' miravani altres tatue uperiori allumana fattezza ne
veiboli detempli di Apis,di Minerva,e di Vulcanocat
(blpftllfa-Am"
WS- ~
Plim/7***
m'mil.
quali era lungo 24. cubi. e l allro ventitre.
P/Jlrgonrcmcap.zs
a:
.-_-__-.
SOPRA I GIGANTI.
5-7
ndamenta di' una caa,i copr una vaa caverna _Y "m"- "KW/"i"":
ntrati gli operari met-c il benecio d] un lume , vr r1- ;ij-"W ' '
?ovarono 'un uomo ao di tal grandezza quai da non
Di.ca1mex,T.L
tacolo
.38
`DISSERTAZIONE
jan 6a.
olid-Ln.),
SOPRAlGlG-AN-T'I.
59
e' dato* a' conocere ,,- che non potevano eere di verun
atro animale.- Si giudic a- primo apetto ere il corpo
di Gerione; ma Pauania oiene ,- che Gerione _eendo
vivuto vero lo- {tretto-di` Gades, nonv avevai alcuna pruor
va, che foe morto' in Lidia: onde' i pi' verati' teneva
no* che foe il cadavere d Illa figliuolo di Ercole .
rodigio
_60
(3..) Ys/"3"" " 7
M'Mbl'
DISSERTATION'E'
Volendo gli Atenieli (a) orticare unIola non diante*
'
Part- 4~PdZ-55
x. I. m 3-
(d) AHaI- 156.5. Poro Re delle Indie (d), che u vinto da Aleandro.Di
Diodar- li-- 17cei chegli era s grande (e),che alito opra un Elefan
iZ-'mih "P4 chei mor per le ferite riportate nel combattere; e vie.
`(j) auf-1.5..e-.i- ne accertato , che il- uo cadavere i _trov nel Delnato,
dove etre epoo alla Via di tutti 1 curioli,che v1 ac~
1613.
SOPRAIGIGANT'I.
61
Nel.
62
-DLSSERTAZIONE
., Nel txz.om:parve un ragionamentoapologeticodiCar
( a Minolta G il/p. IoGuillemanomedico( a) ordinario-delRe-contro @bicot , e
1.m
Riolantopera in vero poco giudizioa , e piena d 1nVC\[1V6\.
Preteero alcuni che oerta oa diBalena ,i o pure oi folli.
li,iccome talvolta ne va producendo la' terra ._Ma la gu
sopnaa GI-GAN'TI.
53
:ente in .due letti poi per lungo. Aerma Torquemada (a) ( a anita-add 11e
che nel Ponticato-di.GiuliollLviera in Calabria un uomo WW" d "
64
DISSERTAZIONE .-
SOPRA I GIGANTI.
55
'
doene
DISSERTAZ'IONE
doene anthc di tempo in ;tempo nel Mondo, come pure
dei nani ed uomini aai pi :,piccioli del conueto.Dun.
que ve ne porerono eere , le e ,due ve ne `furono , per
ch non diece? E e ~diece, -pcrch non cinquanta? Non
,sforzi
-.-_.-_-.
S.0PRAIGI\GANTL
67
sforzi non-:vale pi! ora. a: enerare lupi" nella Inghilterra ,
n Velenoerpenti; nella I oa di: Malrwm'lppoporamiin
Egitto, dunque non: ve' ne gener ella' gammai; e icco-~ .
A . ~VIL- Lerror di uei~ che on: peruaieere i! Giganzgliuoldegli Angeli- ribelli ,z edelle' gliuole degli" uo
mini',~ Prova indubitatai'enteaver" e'credutoI la dia loro
eitenza- Noi: noir adottiamoil' loroT errore' , ma lo' citia
L 2;
V111
'68
DISSERTAZIONE
~ DIS-SERTAZIONE
uno
e n la
lunghezzandela. tempi,
la dianzazdel
, i luoghi,
diveritndelle
lingue, n
_ ` il dipergimento dellenazioni non giune
-~
a ora tra tutti quei Popoli., che non ono per aatto ef_
_Lia .
69
3.
,l
4-* .
*
7a
DISSE,RTAZI.ONE
Dice M'os
&neri-atque liver-; parlavanoun. ol. linguaggio, e. ch'eendoi partiti dall 0P'a axir ,LU-bim- riente~,, trovarono Un' amcna, e vaa campagna.~ nella. terra
.- m"
"ampla-Citta,
\
fluidi/mr noir tivi-L
.
i
ed, unaltilima
Torre, a. ne di:i render ce-
-
ru,manwwla,n di
V'
rana
bb-li 3 \ b
oxtc
far ten-ar - _
mil. fatta ;~ ma, cent anni. eranoa tal? eettoz baantl ,- enza:
j-jimima-iw
'
.`
HDi- mmm Am- Armenia (e) dieci , o-dodecx- leghe mcircalungi'da Eri-
con -
;ervare mel$101' vpaee le ,religuie .dell Arca-,- e -tengon per iia ;ph-:mi421i::
_ teen-to, che No_,e la .ua famiglia `dimorai'ero 'nellArme- zionaxa -da Poli..
nia, allorch da .ea nc ucirono'opo 'il Diluvio..
or? _, -Beroo , ed
,ceva avere in .menxe crivendo ;la '-Genei Ma riece age- :PLM' Tai"
*N01: il :provare ,che .gli Ebrei `davano talvolta 'il nome d gli? _''jm
;Oriente sllAria, alla Meoporamia., alla Siria, e Ipo-MZe dwg,
poli .di l dallEu'rate ., quali -non ;ono gi pi Orien- -e i Medi.
.tali .alla Paleina ;di -quel che ?lane l Armenia; el Signo
re minaccia a Idraele -di *ucitargli -da ogni parte nemi
ci; dallOriente i Sirj (e), -e dallOGcidente i Filiei. (e) [ai. xx. z.
Dice Iaia,che Abramo verme .dalla ~parte -d Oriente
.nella Paleina (d L, e li a ,ch' ei cee d Aram nella Meo- ( d) If; x, ,_ z,
potamia. *Soggiugne lieo Profeta, -che Ciro venne dall
-Oriente contro la Babilonia (e), -ed eravivenuto dallAr(e) zf,,,-_ x, n_ n_
~ .
'1 v1- 31.
- 4
7:.
DISSERTAZONE
tcntrione ; nia che ripetto alla Palelina tendono vero
l Oriente .
,
I decendenti adunque di No vennero dallArmenia
"im'
73
polo diceo da NOZrC le mai ci troveremo in .dianti provincie, potremo dire a nori gliuoli , -che Babilonia
ume (a)
(2)10:an xe.
Ab''r'l a
game dato daSettanta a Nembrot (c), che -crede1 eere (C) GM'- X; 3- 9
ato il principale Autore di s vallo edicio, fecero dire
:f''
aPoeri, che i Giganti,ovrapoe montagne a montagne, 70_ 'Gigas ,A ,in
avevano impreo di aediare il cielo per isbalzarne Giove gin
dal Trono (( ):
[.5.
"ai.
Ody
Racconta Gioeo (e) , che gli uomini campati dal (e )Amiq.l. x-ms
diluvio dimorarono per :qualche tempo nelle montagne ,
temendone empre la venura di un nuovo;ma che Sem,
lafet,e Cam avendo i primi ardito di abbandonare i mon
74-
DlSSERTAZIONE
la diroccarono,
non vale uno jota, non meno che quella della prta Si
i a,
-_..-_.- ._- .
75
'
,,, i pei: la- lor- forza,e per l altezza della di: loro- corpo~~
n- rawra,non contenti di riputari maggiori agllddii', die,,. ro di mano` a, fabbricare: una~Torre di' prodigioa gra
i# Giganti- citato
i. erano
in otutte'
le parti: Poliiore'(b).
della terra .
Artapanoda-diperi,
Poliore,.
ilv medeimo*
(BY Api-Juci l.;
9. rap-181
aerma ,che leggei- in- certi libri, gli~ Autori' dequali non*
dagli
cagione dellalro empiet
e' che
olamente
a BeloDei
u aperdonato,
ilv quale
fece la ,.ua
dimoranza
in
Babilonia=,,e t labill nella Torre' ivi da lui elevata , det-
Quinci, Abramo
76
DlSSERTAZIONE
ne trae-,fa ben giudicare,che pu enza aurdo attribuiri
;loro entimento Sl rano.. Aggiugnc altres, che non pu
ravviari il loro i'inOglio,e non qualceito- della lor ce.
cit (a),concioiacci per qualunque elevazione che ave
"""'" WW" ori delle lingue non cadde opra la- ua famiglia, in cui
da paini; tie/;ulai
JerirevaderePQud l mantenne
mPle_ a
l. cun Ebrea
Pf
_` d IS
PPC a 813
val
pri
l'')gr:4 l
L ` i mi o'
i. i gag-- X1-4-
' x9'
C Ol'll
5**
't, I:
'
`
delle famiglie.
78
DISSERTAZLQNF.
"74 TW" m' ' di moltealtre cole , che embrano aatto incredibili. Leg :et
1m. tum- :ume
'"."'f""'' " vouliono dinotare il_ tempio di Belo decritto da. E0d0[0~,,e
[dnanbl' [Hietl-
.O
. . .
r . .
ne" vida-mm in:- dire ,. che dentro la, citt. e in una delle due` parti ,. che:
dih_
[a compmevanohper. eer divia,dall'Euatehw.eranodue.
LPZWQZT' tan muri ,_ Fun; dequali, cigpevm il: palazzo- Reale , e 1"
' '
(C
"ad.
p"
lo. o
" altro, il, tempio di Giove Belo ;` queto ultimo. edthcio erat
,
,
,
, del. uo- tempo ,_ ed aveane le. porte dr
_
P tuttavxa
m,
piedi;
18 t.. ts:.
79
z.)
80
DISSERTATIONE
cinquecento talenti ; ma tutto quello ben divero , da'
quanto ne crive Erodoto.
`
Narra Plinio (a), che pur de uoi giorni perdurava
tal tempm: Dura: adbuc 11]01 Belt temp/um . Ma D10
doro di Sicilia pi antico di Plinio cinorma,che del~uo
tempo era rovinato per la vecchiezza. Racconta Gioeo
(a)P/in-l.6-,e7.6.
,4454104,
*.
Ges_ Cri0_ 476- rimae rotta, e contta nel 3526. ei non aveva che o
(glVd" syl'"~"f"li ei anni. E Scre era gi morto venti anni prima che
joe .Anna-1.1.@ i'
1.9' PM" cos} famoo foe diroccato tragli anni 3559. e 368: , in
(h ) Aci/,tim 1-5- cui Aleandro 1 accmle per rmnovarlo.
445,4, MFN/f*
La dicolta conile m apere, e iai dl queta Tor
hm apmliswjb.
re , o di queo tempio,che abbia voluto arlare Mos, per
Troy" ,ei Plum - che gli Orientali danno bene peo lonore della fondazio
(K). VP'ne
di una citt , odi una fbb'
Dame,lx_ ,7. la_
a _rica -l
a emp 1'ice re auratore,*
[4,5 Aut-wlan. che_l abbell),ladorn, e la in randl.Cosl nella Scrittura
8t`
(b )Anni delMon
do 268Lavanr Ge
s Culla 131i.
Gem-f. z. u
dio in quadrato.. Strabone (e) gliene aegna uno Ila-dio in(e.,) 37,45, 146.:
-altezza,e altrettanto in latitudine quadra, cio centoven it.p. 733.
ticinque pai, dicendo, chera una piramide quadrata, e
;Bayern Clamet. T. I.
L
al:-~
82.
DISSERTAZIONE
fatta di matwnLElla preentemente abbAtt-utaecredc
i , che Sere la demolie. Tent Aleandro di riarla,ma
83
Un tale della Boulaye (a) citato dal Daviti narra , ( l' Wwf" "il
cheendo andato a. vedete. gli avanzi della Torre di BaP'36` 317
dele , dianti tre leghe da Babilonia in una raa campa
gna tra EEufrate, e il Tigri, trov una groa Torre ,
druna montagna, che dl una tor_re,l_a quale' poteva ave- dire' lzeagcoa,
re nel piede circa 300. pai di. ctrcuxto,bench preente parlando- della
mente abbiane quattro, o cinquecento, a caua de' mate- Torre di Babila*
riali che vi ono- caduti,e delle rovine che. la circondano. n'iy che er-vvla `
e ci* che i'n'- pi ne: ri'nmne , pu- avere: cento venti pall di:
altezza; compoh.- di? mattoni eccati: al ole-,,avend'c~ cia
cuno di loro dieci once reali in quadro ,i e tre' di: groet
za ;ei ordini di mattoni ono opra. un uolo di* cannera-n'
2.
84.
DISSERTAZIONE,
-l
corgevani ancora
ce di' ealeina ,- ma
non ce ne d maggior contezza .
Dal detto Fm qu pu conchiuderi, che quanto narra
te Ala`L demoll
;ma eer cadutaper la; vecchi-:21a
,-0 veramlqte
.
i
ne
DISSERTAZlONE
nellintervallo che pao. da Ecodoto no adiAl'eandi-o Ma
gno, il quale vi die principio, ma non termin di fabbri
carla; e che nalmentequanto raccontano i. viandanti della
' DISSERTAZIONE
INTORNO AL LA" MATERIA, FOR'Mi/L"
, *
( i)L-n~t1a.r.3._
i"
_
-
(d) Teodr. 3", -avevano- tratto_- da quelle antiche icrmioni non poco- vantag
1-411 Graz-ar.
gio.. Aerrna Lucano (e), clie- daFenicjfu inventatav la ma(e i Liam. l. 3*.
e
No..
87~
`'
5.6.
.Axones. Attea P
'-
tuttavia alcuni 1-
" ~ _. '-
* A_ ~
""
ai
DtsseaTAZIN
ai
parimenteovvero
teirace
ovraidi diavorio,
querciaandone
(a) ,ecreal
deierano
a Scialigero;
_u tavole
jan-ir .
_-
`L ieo
.
-E ,Prudenzo.~\(g~) ei-:fiumi
'
'
(i) Sen. [l'. :le ce -Varrone' ia). E Seneca( i): Plurium tuba/um context:
buy-'tate air-e A'. 2-!.
.1"
r 3)
o
h'
R'.
~`._
89.
grmm .
-rum librir . Pon mente Virgilio agnello antico modo di (b) Pl. L- xul.
r. ht
crivere ovra le oglie degli alberi, allorch decrive co
.s la Sibilla,
90
DISSERTAZXONE
ianta, per eere le pi ortili , ormavaene .la 'carta pi
Boa; che chiamavai -carta di Auguto, .Papa-ru: daga/la;
,
-.i
Pagina i appellavaqpel. lato-del; volume, che crivevai;, c. Tabelle, oTbulze- ci , che preentemente chia-
'
(d), che. ebbene. deuoi* giorni -foe- trovata uUEufrate cfl.. Liv. , @Va
la. pianta: del. Papiro , i Parti; amavanol meglio; continovare a-Pifl/n {nrellano'
crivere ovra de710m/panni~,.-che-ervir per' icrivererdel
2.
che
9,7.
DLSSERTAZiIO'N-B
1m, 18-.
HP'OJ-
p rie-notata; , parti!
igari': buta/remad
anima/Zum, tone-ep
ro-mani; compendio
fa verba jiaggnen
ter , parrimnadair ,
('9 i madri: Le
:oi-maa can-Pola
tir/14m' ronde-x P"
{ilmi- , t..
Lume/0 Sam-at .
93,
imili
a quelle degli Egizzi .i Si mand la prefata. lamina
in Egitto al pi. per-ito Antiquariodi queli- paee ,chiama-
~ to CanuP/is. Dopo non mediocre inqui zione da eo fatta nevecchi libri. di'Egitto ripoe ,che tali caratteri era.
a credono, c e
a ~
.v
mo niciileimo oe Egizzio , e oriitd
da Tebe di Egitto-,ijefmi
.
~
94v
i )P*x'x "4
roprio.
cuore-..Geremia c e- rime lo. ehin,
forma.;
Um " ' i
vivazdicendo,_che-igifcelirateuadi
quei di:una
Giuda
e
colpita ulle tavole del- loro:cuore , ylo ferrea-i ungue'ad
amantino.. Nelllib'rm quanto- deR'e (d),. gia la Volgata ,.
(d)Cap. xxx-13.
~(71\""'P "'3' lum aper faciem ejm.0rdiha Iddio ad Eaiz (C) di crivere
e
'
le
95
Tzu-Lie). up.
`:trib che ad '-eo avano `unite, ~e `dalla 'mano di Giuda, *x-xxvzu. :9.
-delle libro
~tavolette
,e di tutte
--cornpoene
chiaman
~dolo
:di legno,non
.altrimenti
che-un
-le libro
alii ,fche
-lofor
vmavano . Dice lddio ad 'Abacuc (12) 'di *crivere le ue vi- i( 1,)4330". z ,4
a (50. 'Mirai poi qual foe s Fla materia ,, vche "la forma
cam
o di
Ananelo(g),crie
da e il'vi
Profeta
;lettepiil
contratto,
;pree i'te'imonj,
:appeeuildelletavouggello,
"_
BMW
v'
98
D'ISS-'ERTAZIONE
b) Hamitzerah.
{c'Hahaquim .
:eneun altro (c) -colle leggi del nuovo abilimento, e -il .(-c P-Rg- 1-1-6
:tutto poe alla ,preenza del ~Signore nel Tabernacolo.
Per quello poi ehe {ia detto ~i-nGeremia,.~clie-luno de
due contratti fu ripoo `in unvao di terra , vedeparimen
DM?". Calma T. L
predi
,98
DISSERTAZIONE
..
'predizioni de.Proeti -erano in :forma :di ;lettere 'inviate
da Dio al uo popolo; _ci per Rnon -voleva , vche a .lui
(a)Dzmr]-C.-xu.9.
'(b) PH- 1-33- *-- Plinio (b )., che i igilli erano anche :rari *al --tcmpo della
7
guerra -di Troia e -che .contentaarant ,di .chiuder .le lette
c) Vit!! Plant. '7' -re -COn :vari Odl
Barrlzizle-Ciruai
Ffi 0"- J-riamente 'le lettere opra tavolette .'incerate,-e che in *ee-s"
2'_
'
"lol -
'
gm e03.- ,. l acendit; adi domum Domini ,. 6'?" Bandit eo.;` co? '4,
4" l73 x:
mm- Domino.. Ei.- pree- cotee.- lettere,~ lecl-'c ,,al- al. tem
pio ,.e- lc* dipieod alla- preenza* dell Signore..
..
-aoo,
D-SS E RTA Z'I'ON1E
delle canne , e dellinchioro-.. Iri- tutto POriente crive
(a)
Voya- colgono
anche preentemcnte
tal guia
(a).Perico
Le migliori
cannet
Se deChazd.
Pe*dithh
ver-o Dorne inlungo
il- Golo
Nel mee
di
Pg 8
(b) PH"- L-"""~ono. coperte. Parla () Plinio- delie 'canne- d-zEgittow di,
ZGJ'FHN_ v' lBLCnida , e di- altre del LagounaitncllAlia-jcherano_le pi..
l
iimate-.Vedei` in- Geremia~(c),c~he Baruccniveva gi con
l'inchiotro :> Eacriabam in *volumine ati-amante.. Sant Cle
Voi, di.
'
VP*
P'
'
E; exPanderunt ()M*"
canna la cartapecora.. LuEy poi- delle tavolette iv vede g ' M' ' L'
da quelle , che dimand- Zaccaria padre del Battia per
(h)Lm- l a;
-
't
irt-7*,
DIS':
101
. WWNOBNWDMM
aaa WeMaGtM-MWm
A' .DESSERTAZIONE
;ON c_- quaii paee.- piu conociutov nek
Mondo-,noche 'divantaggio- abbiane- eere
~ ;i ; citatov gli: Eruditi-,quanto- quello-diOr..
. Non: e gi ,.che: laScritturaz uomfacciadi;
.- lui. ben. mi-vente.- menzione, e- perrdilin..
queta. idea.,dico ,, ha. atto- perder- di- via tal, paee.: cal
lorch, ia vollero- riunire- inieme tntte.. quete; condiZionis, e:
applicarle.- ad} una. qualche: regionemarittimaa, celebre. preentemento pel-L uo- commerzio~,,e per` la: copia: dii tutte le;
preate; coe,,L veddem. incampo un numero quaitinnitw
di. varie-opinioni,che- eamateria tranamente; coniero a
'
die-in generale-,, 0- alla: citt: din Supar: nell regnoa dell me*
deimo- nome-,nll-.iola deCelebi :1 altri. pongono. Oir. ne'
INTORNO
-PESDE DI OFIR .
103
di Urpb :nel :mar ?Roo (a) . Accetta :Maei eerne .il -Pe- (El'gm A?
;giu ~e :diceipvche -i ?Peguzmi ;pretendono -di :dicendere da 4, ;0.
"Piu'
edite .di -aver ;trovato '.l0ir -xli "Salmone ., ~e <di :avervi 've-74:#
dute zprofondime {averne , ~che :per alunghezza andavano
~0ttera zpicdi 316.miglia, donde ,pretendevazche "Slamone
ne avee :tram :il uo oro . Ma Poello, Cd alcuni .altri
que Popoli , che ivi *gi metfole ata ?la edexdella 'Regina
Saba ,.ed eere tal paee.quellodiOn'UComelio_ a Lapide
lo ha collocato in Angola :ulla ~cda0ccidmtaledellAfrica
'Evvi ancora --clii enzala White-rieione -poelo a Carta
?04
DISSERTAZIONEL
(a )Gm.i: 3. Reg. menti che Taro. Stima Grozio (a) che le navi d-i.Sala~
"- 7'3-
105
'
`,
to embra
J.
d mai taleenione.
`
-"'
Recher certamente {upore , che noi collochiamo il
pat-.edi Or lungi ,dal Mediterraneo , e dall Oceano, e
che ci portiamo a cercarlo trail monte Maio, le monta
ma ,
106
DISSERTA-ZIONE
(Gut- "3 E' abitarono. Ora Or vien collocato da Mos (a) co uoi
0pr, , HUM_ Fratelli da Mea no a Sep/mr _rmmtzzgmx` daOentc.Edun
(3' _7,545 "num Rue neceario portari a invehgarlo cola, e nel tempo
Piiiijelan- .Etfa- eo vedere, e queo ia unpaee', ove la otta d! Sa
74 ' WWW '0- lamone iat pomta inoltrare a cercar quelle mercanzie ,
fi.: di cui la ua Ioria ne fa menzione: e vi abbiognino
;bar mazzi; "5. tre anni per far imil viaggio; e e vi i poa andare da
tale/11.
__,, ~
"
107
ume Ciro riferiti da Quadrato (d), i quali per avventura Pam:. ..p.47 Stfp.
glieii ono, che glIben di Strabone (e), edi cui molto " tni ,
ealtane le-ricchezze; .APud eo: torrente: diauntur aut-um de-(e) ""55" M' xx.
fama quod Barbara Perforanir tabulr,vil/o/.r Pelliur accipi- P. 35 '
unt; nds amati *velleri: aba/a cona c/Z, (9 orta Ibe
rex -eadem nomine meant quo Occidentale: , ab aura quod
108
DISSERTAZIOTNE
Cam-h. v . 1:.
-,.-
"
'
gliori,
< non
110
DISS'ERTAZI.ONE
mare
ttt
di Meotidi.
Nel tempo di Aleandro Magno erano que paei tut
tavia conociuti; ei dicopr i popoli ituati al Settentrio
ne della Grecia ino al Danubio (b) . Sorto il regno di
Troiano non apevai ancora, e le paludi Meocidi oe- (bll'v'hp'
ro unite allOceano,come i vede da Plinio (c). La Col- (dp/3,14441_
veramente
pel Tigri.Ci
parla Strabone
(e) della
citt di ,7-2,
( ) if
, ""
api: ul Tigri,
luogo famoiimo
di negozio,
ove andava
i dal Seno Perico rimontando il Tigri ; fecero i Periani 139. a * w. l* i'
uanto porerono a n d'impedirne la navigazione ,ferman
do delle Bae ulla riviera, ma tutte le demol Aleandro,
e con tal mezzo' otevai tracare con_ tutti i opoli della
Siria , della Me o tamia , dell Armenia ; e deciconvici
ni paei, che cen evano dall Eufrate, e dal Tigri ino a
te del, Tigri
calavano
per eonarran
ume lo
moeo
a Babilonia:
Ero-i 504
Hem-1. l. Lr,
dato
e Diodoro
di Sicilia
. Quei che
'94'D'i"1'1"7
ono avanzatia dire la raordinaria rapidit del Tigri im
In,
DISSERTAZIONE
eo paee la citt
d Hippurium preo
Plimv ol.- r 1.6.
f b )Jtmh~x`~ x. p.
.410.
ng
eo della partenza;
vPotrebbecreeleri., che la Horta di Salamone andae
con minore velocit -di quella, che parla Plinio, per ee
~re la navigazione -pi imperfetta al tempo di quel Princi
pe : oltre diche le ue genti` erano tenme-aermar 'in pi
tunque non andaero ino alle Indie, era `il viaggio 'loro
.molto-pi lungo, attee le giravoltechefacevanonelGol
Digit". Calma T. I.
P
'T0
174
DlSSERTAZIONE
a9!.
115
giare paava. er- la; pi`u~ icura , e 1a- pi agevole pet: eere
praticata dagli* altri popoli- , a cagione- dieempio-da que
ii* Gerri , bench aveero liea acilit- degli! Ebrei. dia
P 2.
:e
D15."
z 16
NWWWWWWNWWW
DI SSERTAZ IO NE
SULLA ORIGINE, E. A-NTICHITA"
DELL-4 CIRCQNCISLO-N.
Reteero altra ata. gliEgizzi-, che la Circoneiloneerab
quali embrano. non eere peruai , che laCirconci-ione ab- [ENNJHLW 70,.
bin rrattoil lho-principione-llaperonadiAbramo;4 anzi pare 0155:. Gav-af'. '
gnizione delle E izziane Antichit . Diodoro- (b) bench (bl' D 3"" I' i
Greco i foe, fecegl'v omigliantitimproveri , HT-"i non
ai: po
m_
DISSERT. AZ-L-ONE
(b) [ama-a..
quantunque: ia.
.'
-no come gli Ebrei . S. Girolamo (c) vi aggiugne -i Moabi- lHiHM-in _yi-mn.
'ti, -e gli Ammoniti.. :Scrive S. Ambroio , (0) che non ,oA 5
lori Sacerdoti di Egitto , ma :parimente alquanti Etiopi
Arabi, e Fenicjricevono la Circoncione. Trova'i lo 'l-eo rum,:j`mxpyz,7z_75,
' .nel libro della Circonciione tra le opere di S. Cipriano.'"W--Ed'ir
129
DISSERTAZIONE
'ch .capace di contenere qualche vlordnra . E a queog
getto i -radono tutto .il pelo del corpo, acci non riman
_ga opra di quello nnaqualche coa, che ,rei-.dagli impuri
.D
'
(e) OrgHXJ' ;Ja-za' dere il egreto della naeoa loro *loofia Origene~(e) fa
"im" '- 7" 3J' .7" un eatto .catalogo diqiei , che in Egitto praticavano tal ci
nr. Hat/1.5-
.
.
.
.
rrmoma,
econtane i.Geometri,
gliAronomi,
gli. Aro
"A Apr-'M-
(a)1;pp'-5.H4Hf.
10:3.
Opinione fondata opra cio che leggei nellEodo(d) di unId) Eaa'. mp- r. v.
Di er. Calmet T. I.
.
ma g~
uaDISBERTA'ZIONE
maggiori, -coa -mai dopo di ciimpedirpoteva il .total me
cughodidue-nazioni? e dhenel -corlo -di .205. anni, che et
(b) TIreodammzz/Z. (b), edcendotutti riuniti come in una ola citt, 'lacia-ro
3. i jei; Na .
quadil/:rmm,)' m* .
fax-iu; t apud ,vor .
eiione, vien. (a).- da-` noi riguardato con orrore , ed un (a) Henpa Lanu.
PretezleM-aram
ro: da Giou una- prova a favore del uo entimento, vo- BMW-5- h'
ro che per obbligo, opure perqualcle- altra legge foero iati a'retti'a ricevere opra. diloro-tal contraegno. Labbra-v
dei-io
324
DISSERTAZIONE
derivata in Egitto la Circonciione pel canal degliEbrei
ma bens per via degli Arabi convicini di quel paee. O ervai in vero un gran divario tra la Circonciion degli E
_Abraham c- l l .
gypti qurlozerima
am rirmmridn
I viandan
mare; : <3* emina-l gatoriain certi paei_ dellArabia, e di Peria; come vero
drm mio ir-{um
tidfrrunt .* quo/l ab
ea *vide/ir mio in
fu
(c) Cliardn , Vo
yage de Pere r. 3.
p. 2-07.
proprio del lor paee, e maime ripetto alle femmine (fl) . Con.
jr'Zione ts nym
,Arlra/iam Pree-r
tim mrirrim im
arnei-it, afferra /r
marroni-4. IM tra
dtmr medidiniguer,
Pau/u; [Egimra [ib.
v x. p.70- Aetim Te
tral S. 4. t. rog
i quarti bi." im pergir:
di
_o
, o
Ifflt-Ioll'u ai:.
Ebrei, merc della Circonciione , che ricevevano quei, e quiz/e vri/i [im-mm
punir lincirconcio come quello, che ha la Circonciionc , 'SWZN fvw i" "1""
lEbreo in un collEgizzio ; perch tutti popoli ono in- S'_,'1 Mi;
ragioni
delle uddette,
checoncluderi
abbiano potuto
portarli
, o* 0mm.
tica migliante
* dunque
dee , ch
enon apraono Pamo
""fdo'madii'
Dominus Dem .
126.
DISSE RTA"Z-lONE.
Religioi, vedrebbei tra ipopol, che ucirono-dall Egitto;
cinque luoghi ,. chcdagliEgizzi ne-traerola Religion loa
ro,_ed,ilculto: cioccheintanto,inniunaparte apparice.
,. , m.-
COD
"(2.8
DISSERTAZIONE
(a) G'm- x"H-m-co dirgli : () Ecco ilpatto chei manterr tra me e voi,
"- H g PM" eituoi dicendenti dopo di te: i circoncider -t-ra- Voi
o'gni 'machio ,-e ar quea Circonciione il marcd-cll
m , ! em: r- alleanzatra noi; I Padri, linterpetri, e la Scrittura me
*f IW?- CmW- delma ci ammaei'ano, c e principale intenzione di Dio
ESA
1 z9
WWWWWGBGDWGEOWGEGDGEWWNW
ESAME
INTORNO ALLE ANTICHITA" DELLE
MONETE _CONIATE,
.Per er-vi di upplimento alla piegazione dei *vaetto 16.
.capitolo xx. del Gene .
vie a preggere -il prezzo alle cole;'e per quea via ito
-glieero le dicolt della commutazione. Sue uentemen
tc l pens a contraegnar la materia con un pu blico mar
co, .il quale ne dimorae il valore, ne acurae il peo-e
la lega , .e atta la rende-(e per il commerzio . Con ia im
130
:S
.A
co .Chronidis
amoibe
Khrya .eheh-cio",dando gli uni .del rame, altri .del ferro, `e chidelle pelli ~
ecatymbox enne-
mio" _
Madama
,,
. . ,-
.I
' ,
__
,`
(d) ?uz-1,91,, mm uo la -moneta ~nell Iola dl Egma (e) per porgere .a que
c-.
non
13!
te di; Atene',
oro, e dia
,, dopoche Liandro
accheg
giata
marento
uavanoolamente
per le ebbe
pubbiiche
ne*
cet, eendo vietato- aprivati il valerene' a; pena- di vi-~
ea.- (luci di; Calicmena non--avevanoaltra` moneta e' non
di ferro, non` altrimentichegliantichi. Bretoni'e I Bianti
de"Plutarco
di rame .r. diqu, dicegli, che tnttavia oboli i* chiama "" "
.avendo- Creo permeo advAlcmeone di prendere neluo te.aurotantor0', quanto ne poteeportare, coui: pree cer
.te uoi
vei abiti,
ben larghe,
ed eiitratoene'nella
poe inra
xi
enelle'carpedi
queigrani Tarpea
(g), 0- pol-'vere
di (ig) Pigmara .
~`
~_--~`_"_`h~`
*AL-7
2.-
`^`
~ gento,
13:*E S A M E
Sento, Io pagaejal- peo deltalento di-Babilonia', equal?,
"
Cum.- muhum
aura' un igmi
,
'
l
zz;
~me appreo Echilo (). Sl. pretende, chele monete chla- (b) [Eclvyldn P
6 Z9*
9
134
ESAME`
rit. dell oro; e che. in que tempi 1. mir. con- iupore. una'
coppa di argento, per eere ci unacoa. nuoviima . Gig-,e
Re di. Libia. u il prima, che preentae oro, ed angento
al tempio di Delo .- avant-a-lui nonvitmirava y. e non]
rame ,\ e queoancora non- gi-in* iatue , o-altri` ornamen
rame,
popoli. deL
(c) Lan-m aim-1 Peru (e) non-ervwani _poco-a ,,. chedt alcunepicciele maz
Horn-.1.1.drorig. zettedterro, in- vece* (ll moneta .i Nor-abbiamo-gi dato a;
' ' 4
vca loro moneta,v ;ma-nonli contava (b) , ~coniendo lPCZ-(b) 14,, Lux"
zi :-dizroz-zoxame, `e enza egno .* .Eswude. I'll 'Re Servo e'. 3.
"M' _
- `-
- ~
avuto luo del danaro .avantilalor oggezione a Romani (Per Page il. lor
Loro che trOVom Toloanel Tempio, 'e ne Laghi agri,glf:u_b"
era un metallo mozzo, eenzaattura
gentum inelaboratum; `cio , 'a guiadi ciambelle, o pialre di '_3" "Myloxs phr.
!36
ESANIE
.
(a) Solin-raP-SS- cole lamine di metalloenza impronta. Attea Solino (4),'
(b) :Haba I. ul."
(c) Idem I. Vl. p. gentO, giuo il valore di quel che compravano (o).
3Gli Sciti (d), ed i Sarmati non apevano ci, che i
(d) Mel 1 11.:.1. foe loro , e l argento; eercitando tutto il lor traco in
icambiare le coe : ./Iurargenti maximarm peliumjgna
'vice rerum
commerci-1 exercent
. I popoli
di Albania
, e ,i
(e) "45" l* x" P* ri,
allintorno
dellAraenon
tenevano,
dice Strabone
(e) mo
35"'
('f) BPrnntom. 1.
Bcrnier (f) dice non eervi moneta nella Etiopia, e
(8)53,l-* che in Bengola [g] ervoni di piccole conchiglie del mar
gf":
lndou- deMa-ldivi , i-n vece di moneta oaa. Turco il com-marzia
(h) Chardin , Vo,d1Mingrelia (1.1)_ 1 a per Via dipermuta, dandoi mercan
yage de Pere mm. zia per mercanz-ia, non avendo l argento prezzo fermo tra
{- p.91..
) m'
la Tartaria
137
_,
.
. .
.
(b) Ezr:-c.KX\llo
co , e le ricchezze di Tiro , non dice parola, -che poa ar 12.2.:.
iame, ein ichiavi; maeziandio in oro, ein argento-(0) (e) 90,4; nn,...
Compralo eo Abramo (d) [ma caverna per eppellirvi (d) Mia. xxx-.269
Sara per-laiomma di'quattrocento icli di argento della pub
blica moneta , che correva appreoi Mercanti : -Abimelec
[e] Redi Gerara re al mille denari diargento :Giueppe (e) [Mixx-16.
(f) u venduto da-1uoi fratelli per venti danari di argento: (f) Ibid.xxvn.tk.
Giacob (g) inviandoin'Egitto 'i iroi ,gliuoli per compera (-S)`G''f~ xlvu.
re delgrano, di loro del-l argento; e gli Egizzi medeimi "hm"
(b) portano @Giueppe tutto largento_~cheaveano per com~ (h) 11,54_ 31"14,
Di .er.Calmef.T-L
voti,
133
ESAME
((2) cm.-xx1u.6.~\ prima che il valore di ogni pezzo foe determinato :dal
egno, ~che dipoi vi rappole. Abramoa) pea quattrocen
to .icli .pel epolcro di Sara _: iratelli .di Giueppe gli ri
portano largento .da ei trovato nel -ritornarene via en
;tro iacchi, in quel peo ,che ve lavevan trovato, Argen
(b) Ce.-xlxu._zr. mm in ;vendere uo (). Il iclo , e il talentoerano pei-co
24'
(e) ;5x04 xxxnu- per comporre il profumo. Egli altrove-racconta (e) , .che i
9-
lenti di .rame
, e ,bennelibri
i a, .che
il :rameache
-noni capelli
-entrava
nel ~
(f) 2. Rf!,- x 25_ commerzio
. Leggei
deReUi),
di Aalonne peavano ,dugento icli, -qualorauna-volta lanno a
(g) Zl"C-P-V~7-.cevalegli tagliare . ,Zaccaria.(g)~in vece di dire ,una maa di
piombo, .dice un _talento :di `piombo, per eer generico il
termine :dixalento , -non ignicando neceariamente .una
qualit di -moneta, o una omma particolare.
7
je"hxixi'
del clo, o del' peo degli altri popoli, _con cui tenevano
corripondenza gli Ebrei. I pi de Comentatori aeveranO
' eervx tra' gli Ebrei: due-orte di peo, unoagro,v profano
_Gli' antichi
Ebrei
altro non coumavano
in tracan` i
S 2.do ,.
140
ESAME
do , e non oro , ed argento . Se trovani delle loro medaglie
di bronzo,o on ale, o furono olamente battute otto i!
(a) na-l'una 05t. I.
1.!.103.
ll o
r .
(d) .70,171.- v. ai.
:. il che pu
r . Giacob
non dimand aLa banoin ricompena de uoi
udori ,, e non e dei beiame.. E il pre-ato Patriarca [g] al.
tro non don al uo ratelloEa Lv aurore del libro-di Giob
x4.:
LS.
omma-razione
vimlm, ! [at.@\la'r
appendizir arj-;anmm
l 7.
credito, cherai voluto dare a certi icli pretei antichi, e (d) 3 Reg. v. xo.
cheigiudicavano battuti nella Giudea atempi di Davide, (e) Otra-ap. lu. z.
odi Salamone. Contuttocch foe ci aai recente, compa..
142.
E S-` A M E.
erviero: pi., e non decaratteriicaldei ,, i quali tuttora
veggiamo nell EbraicheBibbie , dicheei 1v vagliono - Ma.
un arto deciivocontra di tal entimento, che le monete
Ebree-fabbricatenel tempo di Simon. Maccabeoono mar-
cate concaratteri chiamati Samaritani , quando' dovrebbero
.- - '
vecioQuanto'averiicli
una roa .
bbricatialitemPO di'Simon Mac,
cabeo ,
zh -l
,143
'
preentato l1mperad0re.
Il
'\
'144
(a) jivpb Mtv:
E S A
M E'
Amig- r. 7.
(.2.
Ant-Lx 1.:.3.
(h) Leone da Mo
dena riti Ebraici chegli Ebrei di oggi giorno nonhanno gura veruna, n
portal-t.:
'
uc
i4;
neta di oro, era del valore di 36. Giulj . Gene]. 33. I9.
Job, 24. tt.
ll Sielodioro peava lamet del telo di argento, e
Dlir. Calmet. T, I,
.
T
per
146
E `S
'
'
147
OS
148
CDTAJDMODCOMQMOEQDIQQGBMDOZDX}
@szooaaeatseeeesoaeeweeheeoaozw
OSSERVAZIONI_
SULLA
CRONOLOGIJ
conti,l unoconlaltrodilordinaramente
michiati-, la di cuiaragine pi atta a
inpirar
la prudenza,
le quali* frutto.
Coe debbano
eere benrtardi
dellille
rico
ud-io
ilv principalimo
Ma iccome
i attee a criver la oria, e i primi che lacrieronon
badarono guai-i a notai lepoche di ogni fatto ;i di qu nav
a
.
A ne
. '
..
. . ,
149
'
re, gli anni cori dal principio del mondo ino alla Era 'tmPo-p-ar- 1.1.1..
Criiana; mercecch la Scrittura, ch il uo litogo, don~
-nei tempi;
130
OSSERVAZIONI
des tems retabl. a. paano otto ilenzio tuttollcempo valicato dalla morte di
lp. 68.
--
_. .
che quetidue regni durarono 30. anni, bench nel vero non
ieno latiche 2.9. La Scrittura, cgliorici proani non e
primonoquai mai il mezzanno, n menoil numero rotto;
Un
SULLA CRONOLOGlA,ec.
151
Alcuni popoli fecero l anno loro di un mee , altri di quattro , anni! Climaericir -
152
OSSERVAZONI
Cronologia degli Egizzj,
.-
{53
e riecando ci che gli non aggrada , per modo che non avvi co
a piconua., n pi intrigata quanto l Egizzia Cronologia .
Per disbrigari ..ccrtunidiquela -troppo grande antichi
t preteero , che ;gli .annizdeg-li Egizzi oero molto pi
recataceve .
.corti denolri.. Paleato (b) dice che nel principio contava- (b) PalupZat-'fmg
:no per via di giorni .i -regni de lor Sovrani : a cagione di """ H WWW*
eempio., dopo la mortediVulcanoil uo figliuolo Helios .re Ah.
~gn 4477.giorni,, che annotz. anni, tre mei,e4.giorni, n
appoloroi cominci ad aver gli anni ,di ;12. mei , e non da
c eiloro Re ebbero popoli tributari. Altri pretendono, che
Dier. Crime: T. I.
V_
tio
;54.
OSSERVAZIONI
(LlPWP-' Nymi- :ioni: mundi duchi-ritira (.a) . Lanno Egizzio adunque erad
;I''lffffmf gi formato,_e ildilui _ timo mee chiamavai Sat/n': avan
.lim 1,411,435 (a ti che e :gltmponee l nome di That/J, odi Mercurio*
Macu--I- mr. ed era tal mee coniderato come quello della nacita dei
mondo.. Non u gi Mercurio, che introduequea tradi
..
(di H'ZI'My' ventata il grande anno di 3657.5. anni. Giamblico (d) cita
1' UP" 'DM' Manetone, ~ilqualegliattribuice uea ultima invenzione;
mum &cip-Mix
U) Umidi- `
._-L
:55
nie. Mora Maram (a), che giuo il computodiCenox-i (a) Jimi-'xmpqzm '
diribuzion-e dellanno.
Ragione (c) .- good temp: Sacerdote: mkm mandi judim- (c) Sal-'n.Pab h'
verint, ide]] tem'um denim-m Caimi-4143. eatxribuivano ad "35'
ogni egno del Zodiaco quel medemo Dio, che vi pree
deva, c che vi ritrov nel .cominciamento del mondo .
Il Sole aveva per caa il Lione (d), Mercurio laVergine, (ci) _Mamb- Somm
2.
:una
:55
OSSERVAZIONI
fac-ere comp
(c) Ale-x. a; dinunon manca in umma (e) chi pretende, aver- ei contato ir
(-_ 1V a :mania/ loro giorni. l era, e in mil modo-niti. Saltnaio (d) li-
SULLA CRONOLOGIA;
'157
vallo di' tempo , e' che a certe' ore regolate ridice, divie'
158
OSSERVAZIONI
'
Iz-
(d) Mn I. r. Xma- Senofonte (d) ,_ Pen non far gu) degli altri menzione ,A che nella*
P-foal V-P* W*- Pazio de' tempi attribuiti all iMPerio di Mali *ui furono :ae/lA
ria potcnrimi R_e muti da tutto lOriente , de quali Ciro col*
. ,
-~
gli
come Re degli
granda Scrittore,
159
incogniti aGreci , ma
160
OSSERVAZIONI
u que/io punto lzoria profano ; imperocch quanto ;z ci che
concerne il regno Primiero degli Arj, la Scrittura non dicene,
che di Pazggio mm parola , n punto ella nomina Nino uo
fondatore , n , eccettuato Phul , 'veruno de uoi ucceori Per
non avere la [oro oria ninna atte-enza con quella dcl PoPo/o di
Dio. Ripetto aecondi A, o i Greci glignorarono del tut
DMr-Calmct. T5!.
del-z
\. 7
16a
all imperio
degli
.di Exodoto , fa d uopo rigettar quelle di tutti gli altri orici -,v
Aiirj.
(b) Erocloto non ne che danno all imperio degli Airj maggior durata di quella ,
gliaegna che 57.0. .che non aErodoro , ponendone olamente coui il principio
Diodoro , e Giui
no eguono Cteia.
(il) jud:.1. 3.
(e) Ibi-4411.12.13.
() Ilrid.1v. l. z. 3.
SULUACRNOLOGIAi, ec.
153
~no
la conuioneinquea
ioria,
e i avanzarono
:1 dir Pro
co
e deltutto
incompatibili col
'racconto
del'menzioniato
feta : intorno a che non intendo preentemente. allungarmi .,
doro(a`)aerma,ch
facevano
aconderelantichit
Dida"
le loro aronomicheiCaldei
oervazioni
a` 472..
mila anni. Dice delCi-r (a)
,_ 1,33.
D. .Tirri/.li
~cer0ne .(b) , che ne contavano47o.milat Epigene citatoa (b) Cicero da Divx**
Plinio
ne mette 72.0-mila; ma queo numero-di anni-Fc.- 'W- 1- f- .
ancora piu che ecceivo, e Cicerone condanna; intorno a
ueoi Caldci di follia , 'di ;vanit, e dimprudenza ..Ari- go, 7104 "fa
otile (al) .invogliato d informari del vero , e aperla giulia, la con tinnazon del
ordin a Caliiene di farli avere quanto u tal propoito i dCOO mom-Hd
trovae dicerto in Babilonia. Caliene gli mand oerva- :ofgjolggerean"
zioni cclei di [903. anni dal principio della lor monarchia i- (d)7 Apndlznzzf, l..
'
"
-
\"
154
OSSERVAZION!
il ter
,
(e) Tvb-.XLXQ-
A._-
SULLA CRONOLOGIA,ec.
165
Olimpiade. IppiadiElea di molto tardi (c) il ruolo degli P', 533 "P"d Ma"
Olimpicifombattlmenti , e enzaalcuna buona pruova di
Puantoaenva. Platone (d) parla di un IpPza, che ila di- (d) plafajnippz",
correre con Socrate, e che avea in collume dl trovarli a
cinqueima Olimpiade dopoCorebo, lautoritdioueolppia non pu eere di gran peo nel regiro, che fa delle
Olimpiadi. Il primo, che negiuochiOlimpicivincee, u
\
.
155
OSSERVAZIONI
mento. da Areo gliuolo diPelope a funerali di uo padre,
(a) Tel/aj; Pam.. in cui ,A econdo il calculodiVellejo (a);~ riportonne Ercole
m1- li/- 1-
(b)Noniaeia
i Ercole gliuolo
'
e
'1'* fattodalto, Licurgo,
'
giuochtOlm.p1C1
eCleoene,. eda
'-
(dufm "'V' '" quel tanto, che nnrraene. Attea Pauania. (a), clteil pri
Pi
"
(d) Plim/11455. che Inaco non era un principe, ma un ume. Anticlide (al)
nomina Foroneo il piu antico Re della Grecia ; Acuila
(e)Ah:/dc.'en.~.Al.x._ dice, che Foroneo Argivo u il primo degli uomini; e il Poe:
J ,,zL l_
ta loromde chiamaloxl padre de mortali* (e). Al tempo dl
U) P,',1;-isTim.c'9. Platone
non avevai in Grecia piu antica notizia, che di
Foroneo, e di Niobe. Conea Sincello, che lciorie Gre
che non omminirano coa ver-un; prima dInaco, edi F0roneo uo gliuolo, che regnarono in Argo..
"
__
SULLA_v `CRONOLOGI~A,ec.
167
mei :(a) : gli ,Arcadi gliecero di un mee olo , e pocia di (a) Ca fm-ir!. a': ls':
nam/i .
da quanto Solonedicene a Crelo appo Erodoto (e), e dall' (c) Heron. [.1, 431,,
enigma dellanno atto da`Cleobulo uno de ette Savi .- Un
padre ha dodici gliuoli, e ciacuno di ei ne ha trenta. ,
di colore, e di forma diveri; gli uni bianchi, e gli altri
.
ogmx glOlO.
x68
OSSERVAZIONI
NM """"
nx mea'mAuamrr,
media at I: per-
plant Umm.
(c) 1154"- K(d) Ill-ad D
'
284.Calmet
anni T.dopo
di Y
Troja, 38. avanti
.- pochi
D'ir.
I. la dir-uzione
\
pri la
L1'
770
OSSERVAZION!
prima Olimpiade, o il quarto anno della prima Olimpiade,
ovveroil terzo, o pure ilquarto della econda Olimpiade, o
veramenteil terno anno della ea, ovvero il primo, o il e
condo della ettima , o anche pi preo, opi tardi, non c
endovi in tutto queo niente di certo.
(a) Crnon'n- de die
nata/i.
(b) Ovitl.1~*a.
Gene
SULLA CRONOLOGIA,ec.
17x
Ptregriaa; inli;
"Pm
Infine: a Tele-go;
"mW/Mfa'
2.
Gli
572
OSSERVAZIONI
(`. [O
173
log ia.
~ Abramo avendo dimorato 75. anni nella Caldea , pot
aver trattato co Patriarchi, che viero avanti il diluvio, e
Giueppe promea (a) . Po mortem meam Deus vi/tabir vos, (a) Gnu. l. 2.3.
(3' acendere vo: fac-ie! de terra :ia ad terram quam juravit
con
174
,.
OSSERVAZIONI
'
ma per trattarne con chiarezza fa duoPo diinguere i tem. i. Prima della legge non avevan gliibe-ei altro anno, che
- Egizzio. Siccome il popolo erai fermato in Egitto; cos
.
\
Non teneva gli Ebrei verun mee bieo; e pur non era .
in capo di l 2.0. anni, quando il principio dell anno 'i trovava regolato di 30. giorni interi
.
.
cin-*ml
non Vien ma;. parlato dl. un terzo decimo
mee., n dmlib- H'Lr.
mfozion bieile.d gPBz 4
Do
umP"mi!
176
vOSSERVAZIONI
"dum '{MM_ej1-- juxta [mmm agebant. Conferma Maimonide ci, che dicia
ll mmm' ljg mo : bleu/,er anni , mene; lun-e ; anni' autem quo: no: com
(c) Ap. X[- z_ 3.pun-:mah _unt anni al. S. Gio: nellApocali' (c) a _parl
xxl.6.l4.xux.5.
.
.
,
. .
ti da Geroolima; perch m Gerualemme e ue Vicmanze
le neomenie, e le ee erano empre determinate dalla de
mi
SULLA CRONOLOGIA,ec.
177
.(1) a. P. x. 31..
178
OSSERVAZIONI
"
(21) "6711"1" " rieriredi AuloGellio _(12), eguirono -per unga pezza'luo
(c) AMA-,MMADWdi -comineiare i giorni loro _la era ,_ come gi A-teniei, _g
ma.
Galli, iGermani, i Numidi della Libia
Ecco-ci :che
(d) ?AW-d "Zldice Ceare .deGalli [d] :_ SPatiaomnisvtempori, ma numero
Gal/"'1" W'
(e) &trautbBrlvdt-;gle .anche .in tal `modo di ,preente i e rimono (e) , chia
Cmd'
mando la ettimana Ssnmgtb., che lettera mente ignica ec
zte notti Nella Boemia, e ue vicinanze .dalla-partedella
x'g".d
. .
izzzi
quad
Tazm_
'
-ciedelgiomm odella
d: .
oea
, che la notte
- .
mia Fromm_
ripola totalmente contraria_ abque-lla 'dl- Talete (k) ,- e co
(l) P/fttan'z-inA/e- me Aleandro mor *maraVigliadel uo detto , replic il
""40- TWLPOH_ Filoofo : .a Quiione ambigua, ri o'la ambigua
"MM "m
de
tasaJimi_
okrie is a
p,s
.
.
. L
della Giudea,
-v-i. erano tra gli. Ebrei. tre orte -dl. gliorni.
glor
_ _ _
_ SULLA CRONOLOGIA-.,cc.
179
l giorni eivi c'he cominciavano la era ,, e` in: imil modo
pettoalle ore , i parla in S.Giovanni (o) di tz.ore- del gior (c) fa. m_ 9.
110;* Some pure in S. Matteo (d) .* perilchercrede, che gli (d) Manb-xx-z.4s.
:Ebrei eguiero- comunemente la maniera dicontar le ore
ineguali del giorno econdo l uode Romani, e deGreci.
TA
180
WW
'
'
'
"a' "
wweaoaoaoacmoaozmoa
TAVOLA CRONOLOGICA
Di ci che vien riferito nel libro del Genei
econdo il calco/o di Ueria.
Anni del'
.Mondo a
I
no.
Quineogiorno r produzione degli uccelli, ed'e peci, ec.
Seo-giorno: produzione deglianimali terrri, e dellum
mo* Adamod
il nome
animali:. Dio gliormn
una.
donna
da una delle
ue-agli
colole-.
i
Settimo giorno, Sabbato 29. Ottobre. Dio-cea dallopera
della creazione , benedice i-l ettimo giorno , elo antica .
Peccato della primadonna, che induceAdamoapeccare.
Adamo le impone i-l nome di Eva .. Dio. cacciali dal
Paradio; ci veri-imilmente avvenne lieo- giorno ,
130
130
7-35
3$
395
TAVOLE CRONOLOGICHE .
:181
Armi del
Mondo .
460
622
687
93
874
987
1042
1056
7 1140
1135
1290
1422
1536
1. Petri 111. Io. e 2.. Petri Il. 5. Gene. v1. 7. E]. lab
brica larea.
1556
al Genef. x. 2L
:558
1651
1656
Mercoled
Maggio.
No
iortireei ildicorvo
il Venerd 2.8. Agoo.
Indi a ette giorni No fece ucir la colomba, che ritor
ci di ringraziamento. Genevnxp.
Nacimento di Araad liuolo diSem. Gene/11x40.
Di Sale {i liuolo di Arfaiad. Gene. art.12..
Di Eber Egliuolo di Sale. Gene.x.I4.
Di Faleg gliuolo di Ebcr. Gene. x1. 16.
Fabnm della torre di Babel/e . Gene]. xl.
'
ITM
1657
:658
1693
173
1757
1771
LAnnzk!
v:182.
TAVOLE CRONOLOGICHE .
mdda
1787
1816
1819
1849
1878
1948
1995
I997
2.006
2008
20:8
zoz
2049
1079
,2.08 2..
'
Abram itra
2.084
TAVOLE CRONOLOGICHE.
:83
.Anni del
Mondo .
e e enti.
:2.093
gliuii...iGee}i'xv1..-.
.
Nadta-zdlmaele. Gene. xvr. 13. Abram aveva .allora 86,
3094
-ann1.
.9
:2.096
2:07
2.108
2113
2126
2:45
2148'
'
1158
2168
x I.
17,
. , .
2183
218]
2200
.Anni ,za
184
TAVOLE' CRONOLOGlGHE .
onda .
2208
;2231
2242
2245
to daCaldei.
2248
2249
59
azs
Di Simeone. Gene.xx1x.33.
Di Giuda 35.
Giacobe parte di Meopotamia colle ue mogli , ed i uoi
gliuoli di nacoo a Labano. Quei gli tien dietro , e
loraggiugne ulle montagne di Galaad dopo ette giorni.
Labano, e Giacobe anno inieme una lega , e per con.
2276
.2187
x 85
.Anni del
Main! .
2288
228p
2.300
:go:
m xlv. 16.
Gli Egizzi impegnano i Ioroben , ele loro perone a"Giu
2302
2315
2369
Dier. Calma T. I.
JA i
RAL*:
x86
RAGIONAMEN'TO
a.__`__
(a) Cap-L'
(b) Cap 2.
' '
Amram
con Jocabeda;
la nacita
di'Mos;
lla. maniera
de
u -epoo
dauoi genitori
ullariva
.del Nilo*
*come on
rin.
contratodalla *gliuola di Faraone; allattato ;cla ?Jacobeda
:[aa propria madre , ed allevato .come `'giuolo ,della Princi
pea che -il ritrov . Mos `rinunzia ..alla .corte , -c :a tutti
- giunto .simpegna .di Ibn-,e con -Jecro,v .diui -ne poa .la.
-ghuola, In melitrccch a guardando 'lesgregge del ;uo uo
(c) 049.- rta'zv.-ccro .(c), Dio'luipalea , -e il manda, a -ne ,di .liberare ;ii
TORO
v)
SOPRA'LESODO.
:37
ch:--__AUe.4-,
uomini, quanto degli animali (f) . Sortirorxo adunque di E_- (f) cap-xx.
188
RA'G'IONAMENTO
(h) Caxxxin.
parare
SOPRA LESOD-O.
189
loro, che ognuno oerie econdo la ua volont (b) ci, (b) Cap.xxxv.
che avee voluto per la fabbricazione del tabernacolo. Il
Signore riemp (lintelligenza Bee/el e Oliab , due valenti
tabernacolo il primo giorno del primo mee del4econdo an- XXXV- xxxvut.
no della ucita di Egitto (r1). Ecco iluntodi ci che leg- xx"
tantra Appia.
190
RAGIONAMENTO
(a) x- Reg xv. 15,_ Re, che ad onor uo comanda loro di celebrare- lRe di
_Oriente eigevano da loro- udditi- omiglianri diritti (a) 5
omminirando i popoli il mantenimento- dellalor caa,
de loro domeici, e~ delle lor oldaterhe . m imil guia
umimm'
Exa-l*-
f) jolfli'.l4l..
> ~
(zz), nom
SOPRA LESODO.
,x91
(a) non vuole, che .i Fedeli mangino delle carni aglldol (i) LW*- x- 1,0 Yi
cam
:rit e la doctrina che nominate ono da Mos _(d) il giudicio (d) E- "XXV
zdegliuoli dijdraele;,' vale a dire, il -contrae no della ua" 3'
'fatti (e) , ecludendo dal minierio vacro .tutti coloro , ChE-_(3) 1,1,. n.57,
CQ
192
RAGIONAMENTO
iLeviti, come Uciali della caa del Signore, ono vei
ti della ua livrea, e alimentati al piarrodella ua tavola;
vale a dire, della carne delle vittime , delle quali ad eo
oerivai il angue ed il grao, e del pane che ava appre
(1) "LW" "'5 6-*oil uo Altare. Ci dice la oria , che i Re Periani (a)
1" l"
(b) Secondol-1 &O- Genio delRe (b), opra cui ponevanli le vivande, e le altre
" MFN coe necearie, come e il Re medeimo vi mangiae . In
{011m 1
buoni . e catlivl .poizione lia empre imbandrta alla ua preenza di pane edi
Gen) *
tabernacolo.
Per dare agl Idraeliti unalta idea della. ua innita pu
rit, e del ripettocon cui vuole, cheiaccoino alle coe
ante, ordina il Signore, che debbano epiare coacricj ,
e con le preghiere le macchie anche involontarie che porean
`
SOPRALESDO.
193
c
_p
mini debbono *praticare tra loro . Se gliEbrei aveero pre- armmre ,1m Dei ,
e le ricchezze degli Egizzi di `lor propria autorit , avreb- WWW! P" WM"
_
.
.
. . _
er rtl/quando rx:
bono enza dubbio
commea -unamgiuizia,
ma nullafan-.qm-m,
(aiuti-m;
ho che non ia giuimo, eercitando per ordine diDio un ;tu1,1,,
opra gli' Egizzi la giuizia-diDio medeimo. Inlquele oc-1-_l-r-1-def1e_ifwel
caoni nOn pu-n anche diri, che lddiocomandi il ur- I' V* P.'' "pmi
,
, r allCl!]ll- wafer
ingiulizia. Qu
non avevan fatto torto veruno agli Ebrei : ma Iddio che miiifiiifzz:
opra di ei aveva aoluto dominio , avea rioluto il di
oro eerm-inio, ed al uo popolo avevane comandato la
eecuzione" g
Dio-.Calma TJ.
..
r
B b
Que.
194
RAGIONAMENTO
(a) ma ap, 3'_ tone _(a) . .che oecoa icura il diuelare ,al -volgo ienti:
epb. M. a.- .:amira menti, che `debboni ,avere della DiViit.. .Nelle "leggi di
App-M,
i pri
SOPRA L'ESODO.
195
elaleeconda
regole in
di eercitar
operare.quei
Conile'
prima
in darnella
precetti,
, eteilaono
iruitir,
praticae
delleleggi',
appreero. Gliche
altri
Legisfatori,
dicedique
Joef# (a) _Fai-'PL 5- z.
fo- (a) ,. non che
i onoapplicati,`
alluna,
o all altra
He due coe , enza prenderi- peniero di unirle inieme . I La- W" PP"M .
Cedemonii, ed iCretetcontentavano d inegnar l'a
atica
B b
2.
,ce,
196
RAGIONAMENTO
4.z
SOPRA LESODO.
197
La legge di Mos era a guia diuna mano (a), che guida (a) Galat- x it. 25.
va a GESU CRISTO. Il Salvador-e era il ne , e logget.
to (b), chella i proponeva. Turtoci chela leggeMoai (b) Ram. x. 5
ua morte ci ha proccurata.
Mos avevaci gi dato come i emi di quete gran veri
t, ma avano tuttavia nacoe, ed involte otto la cortec
cia della lettera. `Era una luce coperta, e un doppiere in
198
RAGIONAMENTO
_,
'
Nom pu- gi diri', clic la' gran` conformit tra la' Ren
ligine di quei due popoli' chepur non amavanl, e~ che'
all incontro' avevano non* poca* antipatia, edaverione lun:
c'ontro- l altro,` a un eetto-del' cao, e convien confea-f
' coa ,. che* dia maggior pena* per' luna parte , che quell
dierenza dlinclinazione, e' per laltra'ta'ntaimiglianza d
cirimonie e* di" uanze. Dimora- Iddio` inpi luoghi, che
vuole- allontanare- il u@
31..
Ero
SOPRAILESODO.
199
nnir bene peo inieme il~cult0 di -Baal :con quello .del :Dio-"W
d Idrele , e ad aezionarh alla"Religionede popoli che-odia
vano , -e Pequali non aveano che diiima . 'Sembra `adun
,que, che da quello debba concluderi, :che eizrovzide'lla
zoo
RAGIONAMENTO
Ma e coniderai otto un altro rieoquea conor'
mit di ui, s degliEgizzi, che degli Ebrei , e la oppoi
zion de coumi, e della inclinazione, ch' tra quei due
popoli, icoinincier per avventura ad averne unaltra idea,
pubblico bene; enza che poa diri per queo , che inten
deero dincontrari nelle leggi , Che ono imili ., n che vo
SOPRALESODO;
zot
di , che (o le leggi giudicia-li degli Egizzi, e degliEbre
raomiglino, ovvero oppoe eno tra loro ) non pu in.
ferirene , che Mos abbia voluto oppori , o conformari
agli Egizzi, quando non i mori, che le legidegj Egiz
ad 3- .chb. ,Maf
Mal-Pdf). 3.
f"-N' Pm s im' erto (b) , e che mai non furono 'ben puraati delle abbomi
m ei-mera: Pa- r
,
.
D
- ,m uri ,-n Meo- nazionidellEgitto. N01 appiamo, che la ala Religione
pizza-m', <9* 5,, /Egy- era abilita in quelpaee , prima che VI andaero glldrae
P'vliti ,(0) ; che empre di poi vi u dominante; che Dio vol
(b) Am , "7 "6' le allontanare il uo popolo dalle abbominazioni , che col.
-\
xxx.4,
neregnavano (d). QJCO piu che baante per peruader
(c) Viale ad Genl. ci , che -qua-ndo le pratiche e e cirimonie dedue popoli o.
mu-5-
Pmmmmwmm
o*
d ll
~ ~
l. a HFDIOX'ijc
e e cirimonie
-d
eg 1-i_
rei- .
a.
`zan-mm, 1]"P qua-le `intere e -mai pete-va avere il Demonio di muover gli
mmmuiam. Vid- cicando ci, che vedevano are al popolo del Signor-e, e a.
(a' Ang. EPr- ,01, .di loro pi capitali nemici ? In oltre i . dato .a divedere,
mv- Edit que/?- 3- che la Religion degli Egizzi era ormata ,avanti quella de
"' 8' c" ~
:gli Ebrei Si a che gli 'Ebrei erani addati .alle uperizio
inidegli Egizzii, prima, chcucieridallEditto, e che di poi
ancora -le .conervarono. 'Sembra adunque che poa conchiu~
` der'i, che nelle eirimonie, che omiglianti ono *tra loro,
Circonciim
l
`
D18
-Pj""._AA
'
2.0;
eee' &WWWWWWDWWWWWW -
.~
DISSERTAZIONE
..- E al Potere degli' Angiola" e deDemonj" i'vm decorpy
Olto-in ver/o ragionai deimi'racoli , e del'
*
cano di bell ingegno e di: gran' cuore', ri
" Ad
gua rdano tuttoci, che rl narrae della poanza degli* Angio
lL cattivi, -deloro-apparintentiedelle illuioni, checagio
104
DISSERTAZIONE
"p_
Egli
zo
DISSERTAZIONE
1. z5..c. 5.
endere in
;rn angue , ~e -che fecero quai tutti gliei miracoli-0 era- (b) 15.: ,il*,13:
"id-<19
P
-ti
da Mos.. E Mos ei cautela
contraprovare.,
*i miracolichedepunto
fali .rii, mexm:
im,
Profeti(b):in.una-maniera,
~ch`~ei embra
"*ip-zpmnz,
non dubitava, -non -pocerne .are per mezzo loro -il Demo. 10.:"fcmnr'vidi?
...
;Preb *vi dica-.- .Andiamo a guire Dei rameria non acolta-'jiq gxr'i "5"
.ve le parole di tal Profeta , ;Perch il Signore --vi pro-va , ec. D, digiti-"MZ'
GESU CRlSTO (c) eendoxacciato daFarieidi caccia- "gn-W '(9' ?irzia
1" i" nome di Bdlbdb = Demon] ; {in vvece di annullare s 'Wu-ir: of: {mx-"in
5]? Prayer-?filier
tendo .eer contrario :a e cel'o , n operare contra iuo E) Marr/;- 21x. 34.
propri interei , -era altres impolibile, -che volee ubbidire
3:11.44.
'
rende avvertiti (d) .di non credere* a,prodi_gj, e amiracoli"(d) Man]]- UV.
-defali
S. Paolo (e)
predice i che
`egni,
Ciportenti,
. ~ u.
che dee Profeti.
are lAnt-icrio,
e amegna,
Satana'oi
tl-a_ 24.
(e) 3-Tval.?.
ra', .il che `parrebbe, che eoncedee al Demonio la pode in Num, E 1,,
D6*
d
208
DISSERTAZIONE"
Demonio -fece ripetto alle mazze deMaghi lo eo, che
oper la virt di Dio in ordine alla verga di Mos ; ma
ro come impoore.
S. Agoino (b) eendoi propoa la queione, cio , e
le verghe de Maghi ur chiamate nel Sagroteo Dra (mi,
urina emina
ri but Mn-uit .
_A_
__"_-
'
ee veri prodigi.
h '
'
,
,
n.10
DISSERTAZIO'NE
3"; _, ,K3 prodigi-ir vmiione di viDio , il quale ;pu eri/li .degli ,Angioli ,mali
mnfntf_z
i. er punire in ,una maniera oprannaturaleimalvagj. Ci
1-":POterono
difenderi dalle
ulcere,(b)che
,fenalc'ergMp
,s in tutti gli altri Egizziani e. :Cos _DioAne ;limita il po
TM.
i
~
(e) D- "NW- ~ .1- riam, [ed foii Deo. ;Contattocch S. Tommao (e) _ approvi
,n02
. _j
die vaglionch che il; Demanio- lia~ bai-ante a are veri mi:
racoli; mentre inegnano, che i- Maghi-dir Fraonenontra
H_r
~irire-_:".'
v.:
-.
' A
.. '_`
ou-.`
.
un
G'ioieo (c) a dire da Mos aFaraone', che il miracolo' (c)` fai-pz; 1.1.4,
eh"egli perfare'all u'a preenza con trasformare in-erpela tia: 6- s-
ua' yet-gx, non ar una operazione', che abbia i apparen
za_ di vero ,, n un preigio proprio ad* ingannare i empli
ci, e' glignma`nt' , ai guia. dei gi; fatto da uoiv' _Mahar
di ma Bens): uu: prodigio-della' virt; , e delle poanza di
Dio.- LAutorev dellegu'eion agli' Ortodo otto il* nome
di S.Giunq_`) otiene, chcqua-ntofe'ceroiMaghi, [ut-(d) @Lu-'l m, o
to 1 oper da; Uemonio; e cherano* puri preigj , perth-1. n.
mezzo
dequal'r
occhi degli aanci
,- rap'z
preentando
loro-ingannavmo
co'me erpi, gli
oconrwranc!quellv
che non
era
* v-rtl
Ddz
de
,57'
212.
DISSERTAZIONE
deMagl-ii non foero vane apparenze , che ngannavano
liocchi di Faraone , e degli Egizzj; ma giua laua bel
a epreione, la verit dl Mos divorola menzognade
wrgar
.ca
(b) GWS' 1' 1" 7"" eettivo, e di vero nel cangiamenro facto da- Maghi delle:
Ma; .
Ed; 1" MTM-""- facendo apparire lorodbggecu" ,. che mrealt non eran Fre
`
enti.
'
(exurh'Ed.
) R P m x4
..
.
Poon- for-mari- conidcrabilinne
obbnezromconrro
al
"
che
Je, o/mile alla plendore. Traevano un argomento dellaua di' o'-'' l' 3
mmortalit dal frequente apparire dellanimaintomo ae
polcri, e per conervar ea la ormadelcorpo che anim, (g- 'porpz, ,1,- ,,5.
e le inclinazioni che dimor, allorchinquello ne vie,irnanixa1_l.z.pag.
214-
DI S` Sl E` R. TT A2 Z'. I O N 'E
qualinon- poiam* riconocere. per autore~ e non il- Demonio ,r ascagion dieempio, im'aliclie a Giob ec egli patire ,.
conducono, e ci allontanano.dalpericolig.exi-riempiono
la immaginazione dioggetti buoni; *eAllT-oppoo il Demo
_nio cinl'pira ;entimentixattivi :perindurci a peccare; 'e
rappreentacicoe ;capaci ,d'infardare la nora :z an taia; :e
216
DISSERTAZIONE
2.18
DISSER'TAZIONE
Di
'
_ .
azo
DISSERTAZIONE
d) 471g- EP- 137- '"1 ll Salvatore ,diceS. Agoino (a) , dovette ar de miracoli t
l'r/tgllntr r. 4 n- r 3.
[ma, Edi!.
l, z.pag.89. Uer]. Cf
1. 3 pag- 12.6 @127.
azz.
DISSERTAZIN
che ne inegnano? _
.
Il Demonio poede 5 e tormenta decorpi ,- cagion
infermit, tenta i buoni ; ecco gli eetti di ua poanza
Senii apparve a GESU CRISTO,~ il epe indurlo,~,_er
glioe ato poibile, a tentar Dio, e" arendere alla Pi'
mdegna ditutte le creaturele adora'ztoni. Quanto egliope
ra, procede da una forza pernizioa, eno-:iva :` e manife
mai da -uerun altro pi fatte. Egli adunque voleva , che iZZ W "'
credee, _che i uoi miracoli erano prove accertate di ci,545,,,..:fm "M
che inegnava; e pretendeva, _che gli Ebrei oero tenuri
a crederlo, e _che baae fari da lui miracoli per giui
tradizionideFariei); e per vi ono _dal canto uo miracolicerti, ed evidenti, biogner, chela evidenza del mi
racolo la vinca opra quanto vi porce eere di dicile
dalla parte della dottrina, Il che a fondato u qiieo ir
zz4
DlSSERiTAZIONE
Tra- 13
dallaucorit con cui gli fanno. Cercano i Maghi la loro pro~ 90. cbrvr/. i::
Mttbdrll- zz. (9'
pia gloria, e iSantiquella di Dio .' opcranoiprimi con un alimPatnr i mad.
potere conceduto loro in un cert ordine , e in certi limiti , ma 1mm, _
27.6
DISSERTAZIONE
WWMWWNWWMWWWQWWWWWW
WWWWWWWWWWWMkw-WMNW
DISSERTAZIONE
SUL TRANSTO FATTO DAGLI EBREI
DEL MAR ROSSO.
_
..
.._
.- .
--a-
CARrLuz ,.
hviazf io azz-fm g
DIA ELIT
zevl .Hamer-to
V". i-T
i.
lllillulllllllllll
Ao
I nl
All-
ll
Lupa. apud
. ,
repetent arm
. Pu coniderari l Iorico Ebreo (d) come uno de pri- (d) AMIW- - '
mi , che abbia inacchitp la credenza di cos ecceo por- l"
tento; imperocch dopo aver detto, che le acque percole
da_Mos con quella Verga, che teneva in pugno, ubito i
ritirarono, e idivicro, perlaciare aglldraeliti libero il
Pao che il gran Condortiere del popol di Dio eendo en
trato il primo nel letto del mare , u eguito da tutta la
naZan; e_che gli Egizzi avendo voluto tenere lor dietro,
,3 Vi_ perirono enza camparne pure un olo la vita,- in
dl OggiUgne la rieione eguente .* Io bo riferito tutto que
o , econdo che lbo tro-vato ne libri anti , e niuno"dee ri'
guardre, come una roa impoibile, che uomini , i quali 'vi
*uevano nella innocenza , e nella emplicit di quePrimi tem
pi , abbiano incontrato nel mar Raa il tranito Per alvari,
0 ia Fbi?!- d e eo [i aprie , ori-vero che ci uccede
er (li-uma volere ; eendo imilmente d'indi a gm tempo
ato-venuto lo leb Macerloni , allor quando Parono otto
leando il mr di Panlia, come *vien riferito da tutti ,gli`
Cl, aloe lo di lui vita e criero . Io Per tanto lacio a
(ii-:fruito _il giudicano i quella guit , che gli andr pi a
2.7.8
DISSERTAZIONE
del mare , donde non er.: Fobil Pare, piranao i *venti del
mezzo d; ma egli incontr la buona orte , che in una lm:
mutato/ *vento , non enza quale/;e favore degli Dei, gli riuc
agevoh'mo il tranito.
&TU- lD.Tzam.
r. to, I l.
(al)
aid Cariati)- t. l.
avven
75
ib. a..
2.30
DISSERTAZIONE
cxxmv.
(d) Epiplv. Hier. 64
`
() Gem-l- in p4!. a ci, che lia critto nel almo cxxxv- 13. Qui di'wt Mare
cxxzw.
(g) Htronyvi. in
of xl. 1L
un
lo eo.
lo. Vero , che atteta Giuditta .(b), che le acque del ma- (b) IMM- "re conolidarono a guia di un muro di ghiaccio adue
`
quello eno (E) i Le acque i ammontarono ; le onde / tenne. (ci) NWT*: "151":
to ammucc/ate ;
aodarono 31. abzi , et congelarono m 20115:: 1451:
eno al mare . Diral , che tali epreiom on figurate, e the ev jam.
,
1 le acque Per darne
a a medeimi- il
pao.
Dice Artapano (g), che i Sacerdoti di Men negavano aolutamente non eereintervenuta coamiracolola , n
raor
de D- Jean Mau-1
my': z
(g) AP! guci.
PMP-L4.:- i7
232
DISSERTAZIO-NE
lia
av
ho
l'31
Clerico [a], che tal materia a bella poa udi, par che
ERYZLZ
mi.
gelm-ona (e). 'O biogna ,aolutamente -negare il racconto (e) 5,41. n.3_
di Mos, o a duopo conear qu uno depi gran pro
digj deliantico Teamento.
.i
Gli altri agri crittori non parlano diveramente cii
quanto avvenne .in imigliante occaione. E -gi erieri
to ci, che 'Giuditta ne dice. Fanne pure il Salmita .in
234
DISSERTAZIONE
V' q-
ve oggigunge
,',che compari-ue
ecca laaj)
terra,
ove pet-mami
erano
le ,aciquqebe
i [un balena
nelluEz-io
liber-oi!
,(1) :apxlxq-S.
.
Pao
;xche _in ,Mezzo _agli
_aini
fa di ,verette
i
.vedde u ,mmPo ricopr
lo peno, \ch_e -tutte .cotee sunorm, ecoance prcom dcagri autori non piacciano troppo a coloro ,
che
*a
paarei mar
Roo al vantaggio
di tal movimento rc
golatodele
vaue.
i
'T2' HW d
queiv Z
1
y ge
d "ho"
u
ong
.G e 2-
.911
236
DISSERTAZIONE
yxge du. Leva da quel luogoa piedi, come alcumvrandanti- (a) i gloriano
ch.,25. p. 31 l- Noi'di averlo fatto, in mentre cheanne il mar ritiratoa Ma e
ndmmo ll mar condo ia oervazione di- Giulio.Scaligero ,_ il uo. lettonon.
, .
. .
v-alicar lErirreo-.z
. .
- p .
.,
( ci ?'11
, mmvero
porto-diSueZ,
las-1
-" T s,"a b` Ighezza
che ildiuna-gran.
rivieranonavendoquivimaggior
(e)- Diadora_ (d) 'liai`eg.na
(d) Dial. Sym!.
nm5.
!B empre il doppio
'
per
238
DISSERTAZIONE
uo
le
P
dei
'
gia!
:ra
gior
hdd]
lo
Pre
Du
ma
lol
W
( e*
I"
.le cote hdel `lor -pace_, non .avee ;il :uo uo, .e ri-u Y
E-quando.anche,aveer ;potutonon aperlo, -.come vmai do
poxeri ;tememriaxncnce impegnati nel -.d lui eno, -e v:
on
240
DISSERTAZIONE
;ci
Faraone avee voluto prottare dello compiglio, nel quale allora tro'Vava-l i1 popolo; che avrebbe arto ,Mos con
lo:
{o
lo:
e]
;1*
d'.
L,
vi
d;
b}
avvenimento? e con qual fronte prometteva al uo popo(A) Ex- XlV- l3-10 (a), che Iddio ,avrebbe .combattuto a favor uo contro
"
vedere gliEgiZzi, i quali in quella congiuntura cagionavanolorocotanta agitazione, e tanto diurbo? Quei che comPerigono iemi _di oria, e che vogliono impugnareirac-
c
e
b
I
;r5
(3
il
zione atta da Mos del tranito del mar Roso. Stimo ben.
S, .che .i dienori di .tal entimento non ~i vogliano rap
ortare a ci, che'ilgran'Legislatorene crise, n aquel
P3
. :f
di
._4. d
1,*
tra uol piovere; l dove non piove mai nelle pat-ci pi meri
dionalid Egitto. Pongono ordina-riamente i ettanta Gae
-nella regione, o pianura dellArabia..
Rame una citt fabbricata, o almeno accreciuta
242.
DISSERTAZONE
(a) Eroi-*1WD
1.
Ds N"' "5" ce dal libro .deNumerh in cui i narra (d) , `che .gndc
7' '
ten
2.4;
Va eere nel bao Egitto (d )~,. e' perci* lontaniima* da (d)`= Vu.- 3mm,
quella~ che no'r cerchiamo, l'a quale non' era: dicota; dal"l*** 1'- 14'- G' s.
nar' Roo ,- anzi 'ava* al mezzo giorno- dela-_ua- punta- ,'dx "
Ultinerariodi'Anto'nino-itua Mgdolunr_ dodici' miglia; di
antedaLPeluioo-Pelua: :1 'maquella', di cui- ur 1 tratta',
H h.
z-
dar
244
DISSERTAZIONE
.
Tenevano gli Egizzi pi orte di oracoli , alrierir di E
( b) Rima. [ib. z. rodoto
: ne avevano di Ercole, di Apollo , di~l\linerva ,
e. 83.
,
diMarte, di Giove , eprincipalmente di Latona . Il- nome:
Ccrere con quello dIide. Diana appo loro era gliuola di;
Cerere. Non arebbe gi ata Diana, o Pereona , che ren
- 5
pli
245
Filoorgio
(b) Pliiloarg. H.
Eat-'.l. 3 a. 6.
loca Clilma nellieo luogo (o), cio, nella eremit del (C) GWS"- Tri-'qn
,
golfo ai Suez.
. I. l- ;.xo. I bit/m*
duuim bmr/ii)
tal luogo nmto alla dera, per andare al monte Sim:. Ecco uno Scrittore aai chiaro, eprecil'o; ma non accenna , e
' -S- `
,
rav:.
246
Drssnnrazrona
loro :itato
;Age-115.:. ca 24.
empre- luminoa: nel. coros dir tutta: quella- notte,` ma. dal;
lato` che riguardava gli~tEgizzi*,_. fose-di una impenetrabile
ocurit talch in tutta- la. notte' non: pot Faraone: accotari_
alcampo-d? ldraele _. Elevata* poi! disMos* la;` bacchetta- 0*
vra le acque del mare ,. quelle r veddero in un' momento di-
tare.-veemente
lax lorogagliardiiimo
macchia in mezzaaquei:
uttii Iddi
levare`
um
vento, cherendl
aliveodelma
re amdimo e- aldo: per potervii camminare con icura .
2.5.
M3
DISSENTAZIONE
NWMMMNWWWWWWWWWWWWW
WWWWWWWWWNWMWWWWWWW
DISSERTAZIONE
L n
k*rcnnuA_-r:4no
SULLA
r iz.
(d) auf-.5. Pra-h. I. Origene, ed Euebio (d) han tcnutal iea opinione; eS.
"-J
Girolamo (e) avv accrecmto ancor di vantaggiodicendo',
(i?) :DZLMCW che ilSa/terioeampoo (li-veri jamlzici, [tieniti, e [uici alla
nl"-
Y e
_mio
ad Pas
]in. ? I. 9. Coment
p 9. 5. crede eervi
nealmi dedatti
li , e delli pondei ,
come in~Omero. E
lEpitao dclRab
bino [acco Aleli ,
che viveva nel :ti
ecolo,era, eggi-u
gue , in veri pon
dci. Vedete Zema
ll1 Davide p. 134.
Vit-{D 'PH."IKDM
in diazm Biblici-rb
J. Hrrmymi mm.
Edi!. m-t. 5.
laciarono; econ ci vuoleinerirei agri autori, che hanno (dx Milo dr 1-7:
dato le_ poeie. I loro veri, dicTegli, ono di pi forme, tantnrplaivd dii"
emiure : alcuniditremembri, eicantano, allorch va nu.
I i
ani
230
DlSSERTAZlONE
deGreci , e de Latini
?mm .
tlmri- Da"f'orln
Un autor moderno nomato Meibonio ([7) preume, che (b) l32 "55
dopo due mille anni niun altro uor di ui abbia aputo la ""5
Poeia degli Ebrei .* e unicamente uqueia idea onda le
a.
un
99'
azz
DISSERTAZIONE
libri Santi con una piegarne-to deluoglji pi dzci , della
gna/e 've ne Preenta un aggia . Se e farete que/la [lima che
merita , mimPegno a Pubblicare il rimanente del 'vece/o Te
amenta , e dij-vela In mzmz dever/ , coqmzli egli ia
critto.
a
. .q.
.u-o
1-_
azm`*"f.
."a-*ff
,_ _._'-;`_
*o
.'1
. i
che
.5,_rr
1"r,-
.-.I
J
2.5"4
DISSERTAZIONE
che quella deglialtri, non s comprenderi u che abbia po
tuto ondare il di luiabilito principio. Lapplicazione cb
eine a, non pi avventuroa; mentre e gli d a vede
re, che ricade inquella barbarie, e dicolt di pronunzia
Pfeier (a) nel- eguire le regole propote da Gomaro (z) Dir. a': Por
i a orte per ridurre in veri il Pater Nacr; e mora
Hahn-rom; .
i .
i, ;u i: 1-
. 4- :r
t." ..
dimelliere
253*
DISSERTAZIONE
fra gli oratori, che tra i poeti : Magi: oratoribu: quam Poeti:
annumeranam .
*h\-_r
Pu
LAX-z
:59
(a) Gmevr.zg.
7-7*
gli Ebrei, in quanto alla miura, e allo ile , a certi can v;2.15031 [ib. 2..
Kk z
..
' ed
14. DPMhP
260
DISSERTAZIONE
lfl
llll
mc
li
Ci poo ,
verunaltra nazione?
lll
a6!
:62
~DISSERTAZIONE
Ordine oprannaturale, e infinitamente al diopra dell'arte, e
di ogni umano inegnamento. Ci i moit'i ora la dierenza,
che paa. tra i cantici Co-mpoii da que peronaggi, che nom
avevano udiato, e quelli di Mos , di Davide , dlaia, lo
:cz
tal divario per, che tra quci l' aria devcri era determi~
nata dalla loro miura, e deinenza; laddove appreo gli E~
brei quai tutti i canrici i potevan cantare ovra quz-.livo
glia orta di aria .in quel modo appunto, che nel canto Ec
cleiaco da a varj almi quel tuono , che i giudica pi
-convenevole . La maniera poi onde cantano , e leggon gli
Ebrei nelle di lor inagoghe il Sagro teio , non nuova i
perciocch i contraegni medeimi , che morano nel teo,
in'
- e- l.
`,'-"
-,
,i
Lat'
o
l
in
.M
\
.
a
7
254
.
E' dunque molto credibile, che tutta la poeia degli an:
tichiEbrei non coniee, e non e nella grandezza , nobilt,
ed elevazion de penieri e dello ilenella franchezza delle e
peroni; nelle maniere vive e patetiche; nel dicoro tronco
I
\
i
`
'
.1"*
_ J.
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1 u.
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l
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4. .
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pi ricercata, c leggiadra.
JLJLJRJRJRJAJLJLJLJLJQJK*JLJLJQJAJRJLJLJAJRJLJMJR
************************l-**kat
XX-XXK-k-kk-K-k-X-k****-!k****kkk\~K
TTWTTTTKTWWWTWTTTTTTTTTTT
i? 1x \ C) I; lx
.Anni del
(3 E( C) PJ () I, () (I I (I 11
Mondo .
2569
2385
2389
:4:7
2430
noceva Giueppe .
Nacita di Aronne 3. anni avanti quella di Mos.
Edit
TAVOLE CRONOLOGICHE
i''
.Anni del
Mondo .
2431
7-43 3.
2466
anni.
W" ^
"
7
"
'
Mos in et di 40,. anni viita i uoi fratelli. Uccide un Egiz
zio , e i alva in Arabia. Spoa Seora igliilola di Jetro .
z473
Lxmt 11.2zt.
di Caleb
igliuolo
Geone
40. anni prima ,che o
Nacita
e mandato
a viitare
la di
terra
di Canaan.
7
2474
2494
La quarta
'
Ll
Deci
513
;Anni del
Mondo .
256
TAVOLE CRONOLOGICHE.
Decima Piaga della morte de primogeniti la notte del I4. al
1;. che cadeva il Luned 4. Maggio; la notte del quale
ecei la prima Paqua. Exod. x11. u. n.. :9.
Ucita d' Egitto il 15. del primo mee , che corriponde al
Marted 5. Maggio. Eglino andarono lo eo giorno a.
' Rame/fe , donde partirono il 16. , e giUnero il medeimo
giorno a Socot.
eUon.
Il 18. a Be
2515
TAVOLE CRONOLOGI'C'HE.
:37
.Anni del
Mondo.
Mos dimora di bel nuovo 40. giorni, e 40. notti ulla mon
taana.
la ucita d Egitto.
`
Fabbrica dell' Arca , e di tutti gli ornamenti che l accompagnano.
iSBSSSSBBSSBB'
xl. a
RAGIONAMENTO
'SOPRA
IL
LEVITICO.
..-..
le
2514
:5-3
RASG-_zIONAMENTO
le
qualitdeglidaolocruiz
, e le cirimonie
eere
oei-vateitanto
chi `:preentava
l' animale che
per dovevano
eere acrica~
(a) Cap. x.
(b) Cap. u.
Vll.
don~
SOPRA IL'LEVITICO.
259
(b). Proibice Iddio agl'Idraeliti di acricare altrove che alla (b) CAP- xv!
porta del tabernacolo : vieta luo del angue, e della carne
degli animali morti da loro (c). Precrive a' medeimi i gradi, (C) CP- XV"
ne quali ono permei, o Vietati i maritaggi 5 n vuole, che
contraggano 'parentado co oreier ,.e co'Canane (rl) .
(d) CaP- xv
periizioe
di tagliari
i Capelli,
Etri la barba
da' Gen
tilii
. Comando.
il ripetto
veroe deveechi
,. e ,la uate
umanit
ver
_o i reieri (e).
t* (f) J nalmente coloro che i" addanno alle varie orte (fycxx,
di augurazioni , e della magia . Non permette* a emplici
Idraeliti , n tampoco a' Sacerdoti, che' non aranno puri
>
(g) Cap; :m r.
Si;
.A
a7
RAGIONAMENTO
Signore. Dio comand , che foe lapidato ,uora del campo,
e volle che i puniero con quea pena tutti coloro, che in
Altro ,
manina; (- immi
Iizmn Deus ua de
f/ici . Vidc ferma.
Jurxv. ts. O]Zex1v.r.~...
3.1061. u. -43,65
.E
"LJ
_unuH
SOPRA IL LEVITICO.
271'
erenza lo eerno culto, che gli Ebrei attaccati alle coe della
terra, rendevangli nel uo tabernacolo, ed entro al uo tem
pio . Che ho io the fare del eapofo numero delle 'vore vittime?
dice il Signore per Iaia (a) : io ono fatollo. 10 non 'w' ho ad (a)]ai.1.ll.11.13.
domandata olocauz di caPretti , n il grao , e'l angue de' 'vort'
agnelli. .E allora quando iete tomParf alla mia Preenza, cha' da
vat' ha `que/Ze coe ricbieo E altrove , dice Iddio per Amos
(b) : Odiai, e rigettaz' le 'uore fee ,- non ricever l' odore che 'voi (b) Amo: v. :1. :2.
abbracciare nelle 'uore adunanze.
c) Ici-9m. v. ai.
in Pf.
(e) Zadig-sf}
Ci o . eden'x
m
tra mm:.
272
(a) TMarlon-tdi r
raadis Guc. uffa-ff.
RAGIONAMENTO
xx.
(c) D.Thom. 1.1.!).
di opra citati
102.. . 3.
(e) P- xxxix. 9. io. [into, c contrito. Il altrove (e): Voi non addomzzszdre acrifici ,
SO-PKA'IL LEVII"OCO.`
273"
allorch mi avete chiamato.- E in altro luogo (a) piegai il (a) Pf. xllx. 9.
Signore in quei termini :Io non prender i-vitelli della wra em_
fa, n-i-capretti delle vore gregge. Tutte le beie elvagge, e
gli' animali tutti doom-Bici a me aPPartengono . Ecco ci che da
voi richieggo: Sacricaie all' .Alttmo un acricio di lande, e a
lui r- -vori *voti rendetene.
'Un anticoa-utore appreo S. Agoino (b) nota eervi (b) .April Augu.
quai. ex rr-:que re
nellantico teamento due orte-di acrici z gli uni coman ammto
, quan 05
dati e di obbligazione; e gli altri di devozione, -e laciati al
(cl MJZAEJJ.
la ,era
ragionla principale
che faceva
degli Ma
Ebrei
mala dipoizione
del ributtare
lor cuorei .acrici
Tut
ti occupati in un culto ecriorc , e in cirmonie cnibili ,'
ondavani ulla propria 'loro giuizia , e tracuravano i mez
zi eenziali di piacere al Signore, che conie in un culto i
rituale ed interno , e in una vita pura ed innocente.
;li
Ebrei i Fermavano alla ola corteccia , e all' erineco della
viimis pera-*um .
ignorante: .
274.
RAGIONAMENJO
(a) Orirm.lib.7.t0n
tra Cel um.
(b) Eucb.xx.z;.
(c) Hebr. Vil. 16
Lexpiritualis c .
(e) z. Car. lll. 6.
Littem orridiriria
tm mere: *mm/ira:.
'
UC*
.SOPRA IL LEVITICO;
'2.75
taccati a ci, ch' era puramente acceorio , in vece di ricerca#
re quelch`era pi ano, e pi vero in quello eo, che il
-ine, e-la perezion della legge .* Umbram haben: Lex farm0mm
honorem, non :pfam imaginem rerum ..
(a) Hrbr. x. l.
AMXWMJQK* LAMMLRMXX
*****************************
**razr-xacxx-xxrraxrxxter-K**ae-xx***
TTTTTTTTTTxTYTTTTTTTT "A
DI SSERTAZIONE
_,7
o v"
13 R o
I
Mm z
ni
:.76
DlSSERTAZIONE
ni in certe occaioni, e che dura olamente a tempo.
Cono
Ai-&70711614; .
(e) GloCWilk.
'non aver bene eaminato Mos , e per non eeri con ba~
ante attenzione confrontato quel ch egli dice , con quanto
ne inegnano i Greci autori. Imperocch per l' una parte
egli indubitato , che Mos parla di pi orte di Lebbra ,
e per l altra ei non accenna rimedio veruno per guarirla ,
SOPRA LA LE'BBRA.
277
.`
(11) 5'0P1111ar"
Fc) Huber
27s
DISSERTAZIONE
(c)
color de'Capelli ( c) .
do, o rolo.
bianca , e roa .
Diingue Celo (e) tre forte di Lebbra 3 [Indigo. La
prima dinominata bianca , in Greco Alp/'10: , la quale una.
de
SOPRA LA LEBBRA:
279
280
DISSERTAZIONE
ono le orecchie , mangiare vero il fondo da ulceri , e at
torniate da picciole glandulette. S'incava il nao, purreacen
doi la cartilagine , e le nari ono aperte , e chiui i menti
con alcune ulcere nella remit. Secca la lingua, nera,en~
ata , ulcerata , ritirata , tagliata in olchi, e rempeata di
prenda.
(a ) Lmm. l. 6.
pernizioe.
Fu comuniima nellOriente la Lebbra. Attea Lucre
zio (a), che quella che chiamai Elephantias , particolare
agli Egizi :
E Elephas morms , qui Pratt-r umina 'Nili
-
SOPRA LA LEBBRA.
zsi
() Maundrcl , Vo
yage d Alep a Jcllh
alcm .
282
DISSERTAZIONE
malattia un gaiigo mandato a coloro , che avevan peccato
contro'del Sole; e cacciavano da' loro ati i foreieri alber
inguei dal color bianco, e pallido del pelo , che nace nelle
parti compree di tale infermit.
Le impetigini poono rieriri alla Lebbra, come precur
ori,
e dipoizioni a tanta malattia. Da principio non ap
parice, che una inegualit di pelle con un pizzicore aliai leg
giero , ma che dipoi va crecendo. Coprei la cute di una.
bianchezza imile alla farina , la quale Finalmente degenera in
Lebbra, quando in cambio di detta albedine , ovraggiungono
le caglie, o quame a guia di pece. Conobbero i Romani
una qualit di volatica pi nociva delle ordinarie , e la nomi
narono Mentagra. Dice Plinio,che non aveaene notizia avan
11
SOPRA LA LIEBBRA`
283'
il volto, indi il collo, il petto, e le mani , e rendeva dior
me con una pecie di forfora etida , e ozza , che ne copriva
la faccia . Non i pu quai dubitare', che coloro i quali
ordina Mos di racchiudere , per giudicare e l' albedine ve
.
Ma coneo , che s atta piegazione di Caue produ
centi la Lebbra non del tutto mi appagas e ento a com
prendere , che un morbo , il quale i comunichi cos facil
mente , e con tanta celerit , facendo principalmente enti
cano,
:84.
DlSSERTAZIONE
nomina no Cri-0m,
che noiditenm Pel
lirelli .
altra
SOPRA LA-LzEBBRA.
:85
vano.
le parti ane, per mezzo di certi piccioli inetti , che ono nell" ,
nere, i quali traggoniJnel petto- per via del repiro. I 'iici
moderni piegano in cotal guia la comunicazione dc morbi epidemici, eredendo che facciali mediante cei-ti. picciolimi. a
ativ inetti, clt econo da buboni degli. appeati,o dalle perce
:86
DISSERTAZIONL
'carne alata di cammello , e di bue , di peci alari-&mezz
marci , che pecano nelaghi , come pure di certa qualit di
formag_ i0 alato, poco meno che racido, che a buoniimo
fatta uppoizione.
>
Convengono i Medici non giugnere in un tratto la Leb
bra a quel grado di malignit , che i oerva nella Lebbra an
tiquata, e- di cui gi notammo i terribi-liimi eetti nella de~
.crizione di tanta crudel malattia; ma bens eer ella dapprin
SOPRA LA LEBBRA. ~
'2837
288
DISSERTAZIONE
E' per vero, 'che alcuni Medici aericono , che tal malore'
interiormente comincia , avendo gi da lungo tempo inviziato
SOPRALA LEBBRA.
'289
mit,e pi non poono contenere il ugo nutritivo, che inan
tener deve, e ripararne il calore.
Oo
che
(a) Mafie: B. Nn
c/mum.
(la) Aaraml. i
'ago
DISSERTAZIONE
,
che la Lebbra de'corp i comunicae agli abiti 'per via della
trapirazione: di qu procedono le macchie roe, e verdi ,che
avere colla Lebbra del corpo: Per eempio,in quanto ella gua
v- ea-L
dicata nella trama, o nell' ordito del drappo dal dritto, o nel
rovecio s e cos converr conumarla col fuoco . Ma ( la
macchia, oil luogo opetto di eere attaccato dalla Lebbra,
i trova del colore, o nello ato in cui arebbe , s' e' oe_
(bl Levit. N.26.
Hinneh Chehah.
'-
i.
\
SOPRA LA LEBBRA;
191
pi delicata peluria.
Comandava Mos di bruciare ta' vei-menti toto , che
uno- era fattocerto di eer comprei di Lebbra, cio, too
Non;
29$
DISSERTAZIONE
Giob (a) per eempio dice, cbei dev eere cmzumato come la
Putrediue , e a guia di un *ucimcnto r0> da vermi . Salamone
ne' Proverbi (b) : Siccome il verme logout le vti, e il egno;
con. la trzezza conuma il cuore delluomo. Ed Iaia (c) Liman
geranno i 'vermi come 7! abito, egli rodemnno- come la [and. Ve
SOPRA LA LEBBRA-
'.
nel deerto, non era che ripettivamente alle Future loro abi
tazioni; imperocch quando Mos ragionava loro,eglino non
.294
DISSERTAZIONE
vagliato , e continovato a cavare le pietre , o lo malto Se ci avveniva ,, i eraevano da quel luogo le pietre, ra
iava- tutta la caa , gettandoi i ai-,e le croature u0~
SOPRA LA LEBBRA.
:95
lodoonoz'ooJWNooi'aoAWWWoJoo-'oboow
m WWWW mwmuw m
WiMQ'WWWWaWOUO'O'O'MWWWVOVONO0.PHOTO-0K
-DIS SERTAZIONE
S
ari-am
296
(a) [bid. u. 3. _4. .
DISSERTAZIONE
E' molto
em Je/n contra i[
lum : fui-ridumquo
't de emiuejuo Mo
lorh ,- contamina
*verit Sunihouril me
nm,uc pollum't no
menunfum mom.
Quad i negligens po
pnlus terra , Z7- quai
par-ui Peri-dom oririum mmm ,dia/e
rithominem ,qui io
don't de femme uo
.Moloc/o , net 'votre
rit eum orridere: 10
nam far-"em MIKE/1!
per homiuemillum ,
-uper oognution
eius,]uooidximque
ipum , omnes, qui
tonnjerum ei, ur
omimretur ori' Mo`
[och , de medio popu
lili. Ammu qua
declina-ver ad ma_
go: ,_ <7- miolos ,
jormrutuuent rum
eis , ponam furia
;21mm contra eum ,
- interrium illa)
dc medio populim'.
(b) Amos v. 7.6. E!
portais Moena-:m
tum Moloc!) 'votro ,
'
Se il zelo, `e l' autorit di Mos , e 'l rigore delle mi
nacce del Signore non furon baanti a rattenere nel deer~
to la idolatria di Moloc, pu crederi , che tal male non i
cem ne ucceivi tempi, e maime neglintervalli,de'qua~
to.
mm 'vej/orum , i
du: Dei *ve ri.
(d)ud1r. xx. 6.
In diebusillis non o
ra! Rex i lfmol ,
rrafiuxit lium .{um. (g) ei-em. xlx. 6. E! edifioawrum exceln Ruoli: ad conurzndos lios uo:
igm m holoruurim Bualim ...... Pro/:term con dies vcniunt , dic-it Dominus , G' non wmhtur
ampli! lor: it( Tophcrh, (3- 'uullis lii Elmo; , ed *vu-lis orti/1071i:. (h) Sophon_ i_ 4_ ; Er ex
tendum manum mmm uper udum,- fper omne: baimtores em/lele; , - di/,berdam de loro boe
reliquia: B.ml_z7~ omino adituorum cum Saeerdotius,~ eos qui adorano up a milirim (EH ,
* sdorunt, c- jurant m Don-mo, - juran: m Melo/Jom.
'
SOPRA MOLOC,ec.
597.
tiaijman- mpm
coronam Mele/10m de capite ejus (e) . Si a , che Mele/10m lo [num
rhuper mp:
David .
Cui-igm bare/lim
te Pal/edi: Mah/10:
Gad?
?bit Melrhom i M_
pfivitatem , - ip/,
(3- Primipe: ejm i.
mu! , dici: Dominus.
298
DIssr-RT'AZION-Iz
pure ovra le ue
o in ne e do
i bambini,ne ca
la gura per con~
SOPRA
MO-'LOC,ec.
[70.171.
Bathmonmarclthon
ton Knlalcon deixt
eaytou ohon Kye a
pathi.
go Nazmnz. 0m!.
in Sant? Lumimy.
(d) Vida' Non. m
Gregor. Nital-7712,.
Elz.Cretm/. in :ju
dem 3. irrurf. con: m
julian. ,
Lc) Diador. Sin-l.
pri
() Athenagor. La.;
gut pra Chrijinnis .
;co
(a) Enfzzz.l. LP
p 211. r. ul:.
DISSERTAZIONE
primo. Avea il Fenicio (a) due OCClll nel volto , c due die
tro la tea; due aperti, e due chiui; quattro ali alle palle,
due piegate , e due ee 5 c in oltre due ali al Cipo- Sacri
cavani vittime umane tanto al Saturno Fenicio,quanm~ alCar
(li) Minuti: i O
"Lv.
(d Term. 4"le
Ii. a.
che ci vien data dell' idolo, che ivi i adora (e'). Vedei' una
atua a Mecao nel Giappone, la quale di bronzo dorato ,,
Dal detto n." ora pare che poa ineriri~ eer Moloe
(f). Vit-ie .Se-[Ken. dc
Du': SUS , Synrzrgzn.
1. c. 6. Gro. in Dem.
xvi 1 l. [O. ijrer.
P-.lf. Maria-nam . *
plexqflu apud Ta
far/tm .
(83 Servi-u- i l.
EW-'d,
(a) Marr-95.14;.: 3.
inA'a .
men. - Tbrophyla .
me oerivanene
a Moloc.
(f) non
meglio Mar
on
dato,
qualor mette
in campoKirclierio
eer Moloc
lo iellio,che
te , e venire tal iata conuo con Tione , e con Mitra .
tende
( l Kirrzer. 'Oedih
1355);'. Sin: azm. 4. c.
is
goa
( a I SPflefJe Logi~
bus H71. rima!. l. 7...
A1631243. I.
DISSER'TAZIONE.
_Cox-am , (a Haram (Fc. Ubi e Rex Emoto, d" Rex Arpbad; "
Rex Urbi: Sep/;arouim Q Qtegli , chenomina in queo pao
Re di Emat, e di Arfad, chiamalo Dio di Emat nel capit0~
(c) ldemxxvmg..
lt . z.. o. 5.
303
Preparare 10.
(b) Arrirml, 3. Ex
pedir.Alcx.
ed il'Cielo .
Quando i Greci fecero la conquia dell' imperio di O
riente otto Aleandro, tutte quelle vae regioni avanene
ancora nella antica lor religione, non conocendopunto i
Dei della Grecia; e il numero delle loro Divinit non era
rj nomi.
mit-tra quel che dicevai del Dio -Baal de'Fenicj , e del Dio~
Saturno , ovvero Cmzos de Greci; non eitarono a dire, che
Luna .
14..._.
L*
3504.
o) Heron. I. 3. , 8.
DlSSlRTAZIONE
Ben i a, che
Macrobl. 1.:.18.
44
` _
v-
-.. q
(a) Elt5.Prc,DarM;
. 1-
gnica Dio del cielo. La Scrittura (b) lo nomina Baal-Scms, (b) 4.Reg. xxx!. 6.
il Dio-Sole; e narraci che Gloa fegittare fuora del tempio mt
ti z' *mi fabbricati Per ervire 41 culto di Baal , 0 di .Ae-ra ( ove
ro Aarte) e della milizie: celee ; eerminando coloro che abbra
cia-vano; l inceno a BaalStbms, alla Luna , e alle Stelle : dal
ileias pariluonie
rire otto la medeima forma. Gi' idoli , che i adoravano nei plnim taym .
regno d'Idraele, e ch' erano Fatti a imitazione di Baai , e di
gior parte de_lor0 Re, da noi conociuti per mezzo della Of x.s.
Scrittura , portavano ii medeimo nome. Attea pur anche
una tatua del Sole della citta di Edeia in Siria ,la quale di
verima da quella di Macrobio; ed era una groa pietra ro
Dier- Calmet T. I.
dato
306
DISSERTAZIONE
2:. 5.
xi..-3 .Adam
verun! A arte De
um Sidoniarum .
( ) Ama. comm
gente:.
(g) Man-06. Satur
nal.l.3.c. 9.
maima
397
oiervava' principal
mente ripetto alla Luna , credendola di. due ei. , al' dir di
Plutarco (a). Eravi- Deus Lnu!,(* Dea Luna e L"ieo Apolti (a) P1urrh.de]i
Io, o il Sole era adorato otto i due ei , come pur Mitrar davo/1M
cert'O, e Moloc igniichi il S'ole , 0" la Luna ,~ per dari tanto* Prepara!. l. 3. (.l I.
'
"
'.4'
.
lv
l . l
'
che i: acrici non* erano men comuni in onor della Luna ,che
ad onore- del Sole. Racconta Strabone (d), che ne'rpaei vici~~ (dz-Szmo-l; u'. "
ro-
1
.
*I..'l
"
.
.4..
b
'
p.
maglia: di chiavi- alla D"e' coneCrati'. Erav poi olito' ,'- che 0-
gni an'no un qualcuno di quegli' chiavi pimd, a quel ehe eredevai`,~d`a oprannaturaleimpulo, fuggiv-aene
di
mora'ndiovi
vagabondo' inoattantoch
foe preotra'
dal.bochi,
Sacerdote,
'l
i,
'
..
..l
l
a
n
A
il
*a* qu'alera' probabilmente' la Luna.- PortaVano-i genitori' i *10 ro- igliu'oli chiui? in certi" acchi nell' alto* del: Avaibolo del tempio, per di, cola precipitarli nel cortile c e' allorch quellevittic
qu:
.l'
K
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:a
.l-
l-
'* i 1 i'
me
H,
f
'
:u
la...
i _
l4
1.
308
DISSERTAZIONE
pio collidolo,.che~
per: ldiaddietro
: ma;
paaotto ilenzio , que'
e dipopoli
uomo,o~
donna iad'oravano
olie 5 dice-ov
Imente , ch" era una atua di pietra , coperta di 01-0, aa
in trono, tenendo a' uoi anchi due ame-di` femmine, p0'.
309
Primauna
di dicolt,
dar terminechev
allai preente
prevenire
potrebbeDiertazione,convien
are ulla variet de'
nomi attribuiti, econdo noi, a una medeima Divinit in re
Oirim Egypt:
(d) Marrob.l.i.c.18.
(e) Polyonamion .
() Apu ' Metamor
Pho. I. u.
c e
L-.
;ro
..XP
.--
(nL"och*IcP
i'
Ndao.-. .
gn
aaaaamaaaaa*aaaamaa&aax
maxmwmcwxwmmwwwwwrwr
RAGIONAMENTO
SOPRA I NUMERI.
' "Ajcdabbcr chiamano gli Ebrei queo libro,im
perciocch in imil guia comincia nel teo
Originale. Alcuni Ebrei gli danno parimen
* " te il nome di Bemzddebar, ch' la quinta vo
.ce del teco Ebra'icosveriimilmente per com
a prender la oria di quanto avvenne ne'tren
tanove anni o circa del viaggio degli Idrae~
liti nel deerto- I Greci, e con ei i Latini lo hanno intito*
lll. lv.
'
312}
DISSERTAZONE
una gran parte del campo (a); e dipoi avendo mandata loro
(b) Cap. xt i.
_
SOPRA [NUMERI.
313
`._ Viaggiarono gl Idraeliti per lungo tempo nelle monta-`
gne di Seirs e Mos ci ha conervato i nomi di molti de loro
aceampamenti (a). Partiti da Cadesbarne rizzarono uccei
Or frontiera dellIdumea.
,
. . .
i
Allora Mos mand al Re degl Idumei per addoman
dargli il pao nel uo paee , a ne di entrare nella terra
Die. Calma T. I.
Rr
di
314
RAGlONAMENTO
1x1. xxxv
che ecci dopo l' accennato ucceo. Fece altres Mos alcu
(d) Cap. xx.
-voci, ec.
SOPRAI NUMERI.
;Is
che fecero otto Mos (a). Tutti quei che riuc loro di (a) Cap. mi.
che uccedeva.
Rr
(I
D18
tieoaaoao
DIS SERTAZIONE
1NTORNO ALLA DSCIPLINA,
o alla Forma di amminirare infm gli Ebrei
la Giui-{zia , e ngo/armente opra
il Sinrdrio.
A Repubblica degli Ebrei non u propriamente
formata, le non da che Iddio ebbe dato loro
(c) Eroe!. v. xvrn. t di comando (c) . Mos fu il primo, che giudicae da So~
""8 VM
vrano tutta la nazion d'ldraele, eercitando ovra di ela una
i coniglio
Sopra
'tal
*.
,.
""
Oil
'
317
318
DISSERTAZIONE
Srrile , aam
gia-vm apud re judi
dum :e percheri:
. . . . - judz'r/n in
ter Forms ma: vi-ie
ri! 'vw-ba varia :
{urge
tende :ad
0mm quem elegant
mirzrmfihminanm
tuo , nlrcrcto [udi
ad wrbum eamm a_
mm ne; 01mm ,
qmdqu muniti 'vel
rmmzmdume, indi
comr. Hebr. Omm':
mm , ari-am cum
pravarimtioni: ,la
um ambo , quorum
aahhff,nte Domi
n/mz in :ani-eo? Su
lardamm.,'<51 [attimi
quucn'm in dir:
dir': . umch di/
gendjme per-cruti
(e) u. [0-. Hi mm
dir-run} eln zsum m`
un; .3- pathrm IMI
m ;lemm- . ira-liti
um o [mob, &l'a-gr!
tifa! a Irael'.
(i) Eur/1. xltv.24;
C.1? fmrir controver
m, j-.mat in ,mt-'irjir mei: &indicaun; . Laz:: ma: ,ef-pracy: mm ia amnm lemnimtiu: mer':
cutodie. (g) [aj-ph l, x. amiq. c. 2m.
nu'.
... *"''ll-s
*-
'0
. .~
-
(al Iaph.lib.u.c,6.
contra Appio.
""-
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P
5 `,
i Giu
.z v
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i
i
i
'zio
DISSERTAZINE`
mariatur .
(b)]oue1x.1f. Fe
tirque _Iofue cum ei:
(c) _q/:MXlVJ'Z-
(d) [of. xxui. a.
xxtv.l.0mnem1
mel majoreque n.1
tu . a Principe: a:
s queo aare .
Lo abilimento `di un nuovo Re ovra tutta la nazione
concerto tutto l'ordine , e la diciplina da Mos cos ben re~
golata. Egli avea preveduto ancora , che gli Ebrei avrebbono
preo un Res anzi avea ormate certe iruzioni per la di lui
1._
(c) 1km .
2.2.'
DISSERTAZI'ONE
rgm: Abzlomu
barjuxta .introimm
parte , * omnem w'
rum, qui babrat e
gotiummt venire! mi
Rem judirium, 'vo
a Rega. DireImrque
Abalam: quis me :B
iruat judicemnper
tcrmm, ut ad me *ue
m'am omne-.t , qui ha_
ben! negatium, * ju
icjudirem .P u'.
tar
z*
'
(a) 1..Par.xxx..*
eq. Canituitque u.
dice: terra. in mm?
ciuimnbmuda. . .
Et pra ripiem ~Indici
m , Videre, air,quid
ari/innata enim ha.
mini: excrrets indi
,1rd Domini....
damenti, e alle cirimonie della religione, le quali venivano tium
Infemalcm qmque
conitti oapba!
Lc-uitar , (j- Surcrdo.
te: c5- Principe: u
Ut.
(b) Ibi-em v. u. .
Amari: autem Sa
[El/0! ,
Pontifex
weh-ri hit , qua ad
Dominum Perlinent ,
bauiasilim lfmzhel,
qui adi: i Domo
juda ,uper M opera
Sacerdoti, e da quei che paavano per Profeti. Portato per (c)1enm. xxvu. 9.
tanto di tutto ii eguito a'Principi di Giuda l avvio, ali .lo.
rono
quei dal palazzo
dei Re,
ove* i- tenevano
ro congregazioni,
ai tempio,, dove
Sacerdoti'lordinarie
, gli:. Stribilo,,
ed il popolo erano attualmente- adunati , e vollero prender
cognizione del motivo della; condanna di Geremia. Soen
nero i Sacerdoti e i Proeti in faccia di que Principi , ete
Geremia- era- degno di morte : ma Principi annullarono la;
lor entenza e* indi gli: Anziani del popolo rimorarono
allamblea- la ingiuizia del primo giudicio , dicendo ,che
moti altri Profeti avevano altre volte proetizzato,come-Ge-
remia , contro- la- citt , ed il tempio ,. enza che il Re, n
da
324
DISSERTAZIONE;
'clamento , di quanto ci i vuol dar a credere intorno alla
ve non. imrtati e.
rrmiam Anzi/thi
te/,quz prof/Mt *w
.E
ne cos diinte eno gl'ief. Giudici. del tempio, e del prilagio di opra accennati. Siccome erano i pi pettabili., e i;
pi potenti. del paee , nota altres la Scrittura ,. che a. Bai
(e) 4-. Rag. xxw. 15-_
una prova , che tra gli Ebrei oervavai- anche nella. chiar
vitudinc una qualche formalit* nc' giudici, e- che* aveano
Giudici della. loro. nazione .- Ma chi potrebbe delriverci ,.
qual foe la diciplina., il. numero, l'autorit., e. l'ordine di
tali;
325
tali Giudici? Ritorn Edra nella Paleina (a) con libera fa'
colt data lui da Artaere di tabilire Giudici nello Stato, e
(c) Ibidem .
(d) Marc. l. zoJa
do in quando privilegi conceduti agli Ebrei da'Re dEgitto,e eplz. Antiq. l. 17.. (.5.
della Siria, a' quali furono ucceivamente oggetti, e che lor
11.:.z.l.iz.c.i3Ji.
per tanto e i uoi gliuoli , eendoi poi alla teta del popol
fedele, dipoero gli aari della Repubblica, dando loro una
forma accertata. Giuda Macchabeo (f) in un generale con
(i l. Mat-r. 3. c
E.- rangregatiunr,
11277:7147 Mun-s coi
pat 4c conimit u
daanrupopulijln'
ban, &Cerami-ione:
- Pentaronmrc/m ,
Darurione: . `
3:6
DISSERTAZ.10NE
SXF O,, e prommzi ,1. ch'era. Pedientc , che: morie un; uomo
(e) Joan; XYUJ' 13-..
:4.
pel. popolo .-~ ,Qui-z: expedia, mimm- bomjn'cm mori pra.- papale: (5)..Fu:
uno
3:7
(a)
Io cphJe Bello
luci-Lr:.
una totale indipendenza 's ora oggetto a' Giudici , ed -ora ot`
topoo nl dominio dc'loro nemici. Gli antichi Re di Giuda
amminiravano peronalmente a' loro udditi la giuizia; co~
me 1 dimora dall'eempio di Davide , di Salamone , e di
Gio
318
(a) 4.. Reg. N.15.
DlSSL-RTAZIONE
Romani dirutto.
Qualora ci ommariamente coniderai ,pare, che la pri
ma intenzion di Mos foe di abilire inra glIdraeliti una
forma di governo, di cui ne aveero i Sacerdoti unitamente
329
.--a
nome corrotto dal Greco Szedrion, che ignica un collegio l. 2.. 4. art. 6. to.
,di perone a edere. Davano i Macedoni a lor Senatori il no (b) Tit.Liv. 1.4;. e'.
me dl Synedri, come da Tito Livio chiaramente i vede (b). 47.. Pron/inriatum
/io Rejpnblim ad
mini/mrcmr .
in mezzo circolo.
DijfcrICalmer 2".!,
_Tt
quel
.u4,..
.330
DISSERTAZIONE
quel giorno non i foe potuto nire . Sotto il primo tem
io, cio avanti il Babilonee ervaggio , congregavni ogni
d ,il Sinedrio , uor che le fee, i giorni di Sabato , e le
vigilie delle olennit: ma dopo Edra u atuito l'adunari
olamente i giorni di Lunedi, e del Gioved, e avai nell
traddetto.
33!
38.
-* "-_*
a
d: Synth-rgart.:
prudenza de'Rbbini.
re, eendo aro prevenuto dalla morte, prima di date' al ter:o libro lltima mano. Dopo la prete- itituzione de Sine
drio, non i pena a momrne la'- u'cceone Jai econdo` anno
dalla ucita` dEgitto ino aGiou. Morto Giou,crede Bonrerior (e) 7 che' que'o collegio upplie acapi',che all'ora' man~~
cavano al popolo. Agli antichi u-cceori di Giou uccedet-~
Hero iGud'ici.- La ucccon de Profeti ,Capi del Sincdrio,co
per
(e)' IncP. l. ue
'332.
DISSE-RTAZIONE
per Davide ino alla ervit di Babilonia. Alcuni fanno pree;
dere Saullea cotea adunanza; e pongono Gionata uo figliuolo
per Padre, che erane la dignit econdaria . Altri per aicu
(e) .alici-.xxx. 4.
() Lorem.w. lo.
(a) Earth. VL. a.
(i) Dania-Litri].
grado di canonica
autorit.
Voglionoi di.noravano
Talmudii darci
ad
intendere,iche
gli Scribi
che anticamente
in Jabes
(k) LPM'. u. 54.
1.2.16 art.6.
1.6.
via di una non mai interrotta , e coantiima ucceione. B. [ib. Laz. za.
Ma i uoi difenori non tutti la intendono a un modo.Ev (e) Graf. mi l. Par.
. vi (e) chi ne mette la ne in Gerualemme alla morte de' xx l' 4.
PnjteLde uris (0
Giudici, atti trucidare da Erode nel uo innalzamento al
(om. [ib. 4.
reamc (f) s consando eervi ato un qualche interromi
Galanti. de .Ar
Ma
6-472.le 4.
() ir/7. Anliql.
i4. r. 8.
`
3}4
DISSERTAZIONE
nc mo al tempo da noi dopo GESU' CRISTO accenna
to; non per nello teo luogo, n tampoco nella medeima
orma .
.
Al tempo di Mos congregavai, gracchian cooro , a!
Ac~irmn1ret inter
fccrr .zuemquam .
ib) Toi-ph. ad Ge
mar. Baby!. bit. Sanhedrin.c.4.
mol-
n'th
>f-~'-vuaxv-7ahm
n
cader mai nel cao dalla legge diinto. Ecco adunque la giu
riprudenza deRabbini intorno alla pena accennata. Fa di me
iero, dicono quci Dottori, che 'l figliuolo che pretendei
oggettare al gaigode Giudici , attea la diubbidienza , e la
rimane oggetto alla legge che per pochi mei , cio, noat~
vtantoch e ia pervenuto a perfetta pubert.. Io pao otto i
lenzio le, ocene indecenze che divian , per diinguer S
anni
36,
DI'SSERTAZIONE
(a) llLogocontenc
va una lilihra , un
onCia , corto denari.
ne
.
IL
altri
, enza chelail ua
Sinedrio
vi prendee
la ,menoma
parte,Principi
e che interponelie
autorit
per rattencre
il coro.
a diordini, o per reprimere la troppa gran poanza de Re,
0 per riformare lo ato. Finalmente i Coniglieri , e i Capi
del Sinedrio ettero addormentati, ed ozioi ino a tanto, che
V u.
CO
338
DISSERTAZIONE
1?..
16'
(f) Mammu- 9.
xiv.z.xv.l.
.
(ll) AJ.1v.15.-v.
1.
(i loarmci. 47.
(k) [lm-.in BALL!.
n. z
'Dal de'
detto
n qu
pu conchiuderi
, che5 l'antichit
del
Sinedrio
Rabbini
aolutamente
avoloa
che le prero
gative a lui attribuite , e la maggior parte delle regole, che
gli anno tenere nell'eercizio della giuizia , ono aai mal
;39
Vu- :
DIS
mo: .
e}ks,Pri0tpes eius
mu .
(c) lla-lie, xt. 7.4
Cato
341
Pharjal.
pollini: PalatiniDea
rum /mtiiter colla
mwmnr.
del Sole , che i aceVano imili Fuochi; n dubitiamo, che' (d) Strabo [ib. 17.
quello di Pyreja, o di Pyratbeja. Io imo ancora, che e cit (7- 2.. Par-.unix
t de'Comani nel Ponto, nella Piidia, e nella Cappadocia ,
derivino il loro nome da Cbamor, o da Cmmanim . Miravani
nelle preatc citt templi Famoi dedicati a Bellaria , ch' io cre (7 Strao l. iz.
Ta Comma Kai to
tis ennoys ieron.
(Tim-0 de lege Mani.
li Hirtim, de bello
Alexandrino e'. 66.
zione ovra Moloc, del culto della Luna', e del Sole, s`i te-`
quentemente conui , e de'nom di quei due Luminari cos CaarmnirCamana,
wurjmz - am
{Hjmmm in Carua
da 1 Rullo; term-112',
qual .mmm religione
colimr , u! Seem-ia:
ci: Dea , majrare ,
imperio . ! potmriz
em-mm a Re e, con
-r-Qv
4:
(a) Nm. xx. 4h
DSSER'TAZIONE
Et Port ch taverna
mlumMaloxh vero,
nl
Em-AQe
$73.39
.Or-FP3
t?unN.
c~<
uneidolo,
non un emplice
articolo.,
reta Hepburn ,. che dimore-r.
l
.
importa. il Diio` de' ozzi. piaceri'. Como: indica- il* Dio Bacco,
o Dionifb , Pbego il Dio Pripo : l'uno , e l' alt-ro dir vo
U'r'::
:.
343'
: Beelplngor
ruoiima turpitudine, temendo di contaminare le orecchie abbao
Ido/i nome eiguo!
di quei, a' quali parlava : oggiugne bens, che le donne i pmi Madizmmr
Yy-.u-
precipne a mulini
bu: talebatur .
a. lv.
(a) Theodore!. in
PjaLSvidax Mal: i
al. Ottirzer.Hit.
mimmo.;
344.
DISSERTAZIQNE
pudicizias n da veruno signora , chi oie Priapo, e qual'e
er potee il culto di tanta ozzima Divinit . '
Preteero alcuni Interpctri (a)eer Icgor il Dio Saturno,
adorandoi coui nellArabia , ove Pravanoi Moabiti. Il no
me di Bee!, che diedei a legor, i attribuice pur anche a Sa
turno , i di cui Sacerdoti avano alla ua preenza enza vei
in una maniera in tutto e per tutto indecentiima . Ecco quan
[zum. _
( c) Orzgm. tantra
Celum , pag. a.
qua Pula/mm Reli gor un termine di deriione dato al Dio de' Moabiti, che tra
zioei.
loro il chiamavano Baalrcem, il Dio del Tono; ma gliEbrei
(e) 5:41.15. Bucci.
i Pal.
il Salmia non avrebbe voluto dir altro, che quel che rac
conta Mos nel libro de Numeri (a) : Le gliuolc di Moab
, q! vocaverlrr::
en: ad acriria u .
A! illa' tomadcrum,
c- adoravcrrmrpeas
rum . miriam/que
( Irael Ralph-war.
nger, nar
direbbe accertare , che ci tra i Moabiti i coumae .3 e Itmrfa
-vaqm mica ,
qual attenenza pu avere queo con ci, che qui agli Ebrei
i rinfaccia?
Seldeno nel uo trattato degli Dei della Siria (d) vuole,
che Belfegor lo eo ia che Plutone , ovvero il Dio de
ia relita 'vi-z.
(d) De Di Syr. 5;- o.
ragni. 1.:.5.
NGltClllS epaando
karaphthimenon
ekntombi .
(f) Sancho-atana
Enjt. .PrzparJ. i.
Egizzi chiamavano talora Iide col nome di .Math , che i~ de ' Oiridr .
gniea Madre :. dice altres , ull' atteazione di Archcmaco
Ldi Eubea, edi Eraclide di Pontorche Serapidc il mede~
Dic-r. Calmzt T. I .
Xx
imo
346
DISSERTAZIONE
imo che Plutone, e _Iide la ea che Proerpina.- Pu tutto
queto ririgncri , con dire, che econdoi Teologi del Pa
ganemo, Giove, Plutone, e Bacco ono l' icima Dei
(a) Eis_2e1\s,cisAi
dig, eis llios , ejs
Dionyos , us Theos
pandieh . . . .
dea. Dice Eechiele (b) , che Dio gli f vedere ,nel tCnPio
dele
34.7
SV.
Et i domius comm
Sacerdote: ede: ,
humm- tunica:
[ria: -tapita,
:lam-m: contra
tra? marmi .
_vani _le opraddette cirimonie due volte. l' anno, cio nel me
nelv .primo tempo ,- e- dice ,,_ch in imili olennit congegnavanti dalle donne entro de" cataletti _cert-i ntocciz rappren
tanti perone morte', e quei poneuano ulle vie per. dove
.h Pompa, o- la! proceonerdi, Adonepaar dove: ,. imitani
'
orai.
Aponiazus Adonm'
le a. dire, nellultimo mee' dellianno Egizio, che' cominciar apraenau
acheromos
mine _dyodekato ina-
va all-Equinozio dell' Autunno- Avwenne nalmente nel c laka ipodcs igagon-
Xx 2.-
Pro
34s
DISSERTAZIONE
qual egu nel principio del duodecimo mee dell anno San
to , corripondente a quel di Febbraio . Aronne fratello di
Mos mori il quinto mee deli anno Santo , e dei mondo
dum Mramabti: ca
ma: , ec ruderi:
came) Hah-1.
tascp Adonidi. _
Dyamena lokami
daSana rymoys
P alaitlai . j l'1:
t a ea mp l chio; anndrios .
(d) Lyraai delo
, man kai epith
ra_ Koipon anci
_am .
_
..... l gyniePl
toy tegoys Kop
nierha ao!das .
(e) Ari/lopban.chl
tato, che nc oliti funerali de' congiunti glIdraeliti non cre mo _r.
A omamos oypos
dertero mai , che foe vietato loro nulla di tutto ci , ch oy PI ton tcgon.
E pi a bao .
_
a lor convicini era permeo .
theai Adonm
ii .
'
rando loro bene pco i Profeti (f) i giardini, `ove faceva (f) [ai.
t. 29. (9
3.
Amo-uv.
350
DISSERTAZIONE
.
Ia morte di Nadab, e di Abiu die loro :., (a) Non copri
rete la 'uom reta (col taglio de' capelli, , e non racccrete gli
abiti vori, in egno di. triezza per la morte di Nadab , e
di Abiu .. Ma che i 'uolri fratelli ,i i emplici Leviti , e tutto I
draele facciano lutto Per la ciagura , che avvenuta. Egli adun
que vuole, che i cmpli Idraeliti ,, e i Leviti ancora, poa
r7.
tata .e Dice altres Iddio ad, Eechiele (c) :- Ti tolgo ci, che
maggiormente tu ami, non farai lutto ,, n piagncrai ,, n' degli oc
rbi tuoi cadi-anno [e lagrzne.. 'Piagmrai enza parlare' ,. non: farei
il lutto alito as-1. Pemorri.. Rimanga ovra. il tuo capo- la tue ra
rana, [farai cal-Lato, non. ti coPrirai il 'volto n mangemi- ilv ci
b di quei , che ono. in gramaglia.. Or- .enza. dubbio* il Profe
'
Barba.
351
-,
,`
r'iente-
Luci-M- a? DM
"
porta
355.
DISSLRTAZIONE
porta l' Ebreo: 'Piangendo Tbammnz. Facevano i Frigi ad-ono
(a) Mate-ob. Sarm
naiJ. 1.(.11.
(b) Vida Lun/m. il.
da Dm Sym, s- A
li.
mm .
che Oro era gliuolo della Dea Iide, il quale eendo ato
uccio da'Titani, lo ritrov nell' acqua, -e gli reitu non o
lo la vita, ma eziandio la immortalit. Dicei altres eere
lm ej' .
35'3'
ignica.
Yy
TAVO
3 54
WWJWMQJWELJAWXXXJLW
xTTTFTTTWTTTTTTYTTTTTTY
TAVOLA
CRONOLOGICA
1514
'Nel 1 I. Mee.
Ild)21.del
11.Ad,
"
2530.
i
In
TAVOLE CRONOLOGICHE.
35;
medcmo
tempo
LHiide gliuolo di Ram-9172 Miamum
eercitIn laqueo
tirannia
.nel bao
iLgzttoW
Tot gliuolo di Ermete Trimegzo camp-m Wi qltco tempo.
.Anni
del
Mondo.
2549
Dopo 49,, anni di viaggio-nel deerto gl Idraeliti tornano per la econda volta a Cadesbarne.
Morte di Maria orella di M0s quattro mei avanti A
ronne ,, e undeci prima di Mos. Ella poteva avere cento
trent'anni.
i
Mos trae l'acqua-Balla rupe. Acque della contraddizione.
Ei manda a chiedere il pao aRe dIdumea,e di Moab.
-Guerra contra 'Og Re di Ban Jairo gliuolo di Manae 'fa-'1a conquia di 60.eitt d'el
,la regione di Argob; ievchiama Ha'UOtair, le citt di Iairo.
Balac Re di Moabfa .venire ;lindovino Balaam per ma
ledire,gl1drae1iti .
`
Prcvaricazione degli 'Ebrei nel culto di Pegor,
Leggi n vore delle .gliuole di Salaad. Numxxvr 3.1:
.
"Oli-ema GOnrrazi (Madianiti. ?Porzione data alle Tribu di
Ruben, di Cad, ?ed-alla mezza Trib diManae.
L
2.5 5:,
1. giomo del
v. mee.
VI. ite
1553
?- 5 53
555
I
SZ
i3
RAGION-AMENTO
SOPR A IL DEUTERO NOMIO.
quei.,che non erano per anche nati.,o~. negli anni della dicri~
zione
'
propoe (), le quali ono di tal fatta Connee con tutto il.
imanente, del libro z, che non poono naturalmente da lui c'
.
Barak*
SOPRA 1L DEUTERONOMIO.
357
(a) Heer.
(b) Dem.xxx1v. 1.
((1)11. H..z.
58
RAGIONAMENTO
rDXF
D-um
hl
ovra luna , ed altre fei ovra dellaltra delle due prefate mon
tutto 'queto 'nel capitolo xxvr 1 r., che critto di uno. ile
traordinariamente tenero e orte.
'(b) Cap. mx.
ni
en;
per
"li
(,) CBR xxxl- x4. 'gli di trasferiri al tabernacolo con Giou (f), per dare al
(.
medeimo i uoi ordini ; allorch vi furono -, l Signore re
'die loro 'le infedelt del popolo, comand, che criveero
gi
gi(
ne:
mei
ui
tln`
re
re
Par
Ver(
te ]
me (
dele
i _96]
HO a_
mai
"01h`
gli
{elle
SOPRA IL DEUTERONOMIO.
;59
e che lo rendono cos dicile in alcuni luoghi, derivino per
eere {lato pi ovente copiato, che non tutti gli altri libri di
Mos. 'Non olamente i Principi a' quali Iddio aveva ordinato
di tracriverlo (a), ma i privati ancora vollero averne le co
pie. Gli crittori oituirono talvolta nomi cogniti a quei ,
che pi non vi erano nel lor tempo , e upplirono alcuni
periodi, ove giudicarono, che foero necearj per la intelli*
genza del teo. Una parte di quee addizioni , e di quel
upplimentl paiono del tempo di Davide, o in tempi vicini al
2553~
Avr certamente a grado il lettore di trovar qu un com
pendio di tutte le leggi di Mos raccolte e dipoe nel natu
re,
tutta lattenzione,
e tutto il geloo_della
cuore di quei,
a luie al:par-tengono.
Egli altrettanto
uache
gloria,
vero in punire , quanto miericordioo vero de' uoi, e e
dele nelle ue promee . Minaccia di gaigare i gliuoli per
i genitori ino alla terza, e quarta generazione z ma promet
tc altres di uare miericordia vero quelli,cl1e lo temono,i
no a mille generazioni (g). Vuole, che i giuri in uo no
(g) Exod. x. s. 6.
7. DH. v.
6. lo.
- vr, xs.
' e
mai per gli Del ranieri (i), ed anche di proerirne il loro (h) Dmr vr. 13.@
x. 1.0.
nome (k) 5 molto meno di adorargli (l), e di rappreentar (i) Ea-od. 111.13.
`l:. lbidem.
gli otto alcuna gura di animali , di uccelli, di peci, o di l)
Errod. xx. 3. 4
telle (m).
.
360
(a) Levi!. xiv. u.
RAG.IONAMEI\1TO.
Dmt. v. ll.
9. xx. lo.
zino altari che in queo olo luogo (r). Che tutti boli ani
ri rvi
\
SOPRA IL DEUTERONOMIO.
36:
:ii-vi con le mani vote (a). Che i badi bene di non imitare W MAW-"4"
,..
352
RAGIONAMENTO
32.. 33.
rete
del e(gi).
to,Erano
ed il gli
angue;
tutto interamente
il rimanenteconumati
apettavaidal
a'
Sacerdoti
olocaui
(d.) Leu-ir. v. 1.2.
3.
* eq
3. - faq.
SOPRA H. DEUTIRONOMIO-.
563
.
(e) Levi:. xxx. :4.
1-5. 2.6.
(f) Lovi!.v1.to.13.
14.
(g) LET/il. xv
(h) Deut. xvi]. 9.
u. 1;.
564.
RAGIONAMENTO
il Sommo Sacerdote era abbigliato cogli ornamenti della ua di
gnit , ripondeva nel nome del Signore per mezzo dell'Urime
(a) l. Reg.xx.ui.9.
XXX. 7.
io,
[Z.
(c) Le-vr- x. 6.
xxi. z. ;4.
che cendeva loro ino a' piedi (f), ed una berretta parimen
40. 47..
gnuna delle quali era critto il nome d'uno de' dodici. gli
uoli dIdraele econdo lordine della lor nacita.
SOPRA IL DEUTERONOMIO-
365
Si oeriva parimente a pee loro l'oloeauo perpetuo della e (E) Im" "l" 4'
ra, e della mattina (h), e le libazioni che lo accompagnava- (h) End, nu_ ;3.
no. Si numerano molti corporali difetti , checludevano dal N_um. xmu. 3. 4.
tutte le altre erano per i Leviti p). Ordina parimente il Si- (9). afue' x21. 19.
SHOW, che in tutte le citta i dia a'Leviti qualche parte della C9' 4
paa per farne pane. I Savi avevano determinata s fatta porzi
ne opra la quaranteima,eotto la eanteima parte della ma
a, c e i cuoceva . Inoltre veniva donata loro , quando ucci
devai qualche animale, la palla ,ed il ventricolo(q)3avendo (4)13, xv, 3,
altres una parte della lana delle pecore,che i toavano (r)ie (r) ma, 1,, 4_
366
RAGIONAMENTO
:4. 2
(f) v. 31.
( g) Num- xvnm.
:137* o- !. Edr.
(k) Dm:. xxx!. to.
u.
1 3.
(P) Levi:. xm. *
Alv.
ma"
0- Num. lv, 3.
al
( ) Num. v1. 2.0.2.1 . mco (r) , le caue del divorzio, lacque della gelosa (f), e'
tutto
-HMWhvhlNOM-lh
SOPRA IL DEUTERONOMIO.
357
2.7.
(c) Lea-ir- v. 6. 7.
xvr.
568
RAGIONAMENTO
(al w. 8. 9. -eq. di un anno (a) con erbe amare. Era queo acricio di una
ti
tr
f:
HM
, trovae .
(e) Exod.xxvtu.16.
KXlV. 12..
'7
I 2.0
,...43.
pi
co ,
abb;
Orf
(i)Levit. xxu!.37.
xxxx. lg.
14~ _leq
(m) Num. xxlx. 7.
ole;
ge c
Pen
nl Il
.Ebr
,Erp-7
Wine
e l'
tire 7
SOPRA IL DEUTERONOMIO:
_
369
e laltro ven-iva acricato per i peccati del popolo, e brucia
to uora del campo. In quel giorno il Sommo Sacerdote en
trava nel antuario per puricarlo col angue di un giovenco,
che aveva acricato , e di poi con quello di un caprone of
ferto per il peccato del popolo (a). Credei che oe lieo (a) Num. ama. 16
1 i.
be. ~Il primo giorno de'l primo mee dellanno Civile, ch'era
il ettimo dell' anno Santo, ezialmente, nominato la ea
Num.
delle Trombe ( o)3 perch i pu blicava il principio dell'anno (e)
o* er
xxxx. r`
Dlfrf.Cd1Mf T. 1. `
Aaa
'
C011
u.
370
RAGIONAMENIO
vigne,
E330:
edo
u'
2-.-..
371
fanciulli
(C),
, in~ ordinanza ci battaglia',priima'
.
,
Se avveniva
batter
del
combattimento un Sacerdote' alla' teta delliercico- incoraggi~v
va coloro ,. che'doveVan cmuba'ttere', promettendo loro' lia
Renza' di Dic' (d). Indi i Capi, e gi- Uziali- andava gri (d) D'mt. xx. z
dando- alla tea di- ogni quadra , che: chi avee abrieata'
una nuova' caa, 0' piantata' di- freco* unx vigna', o~ poeo fa (afdi a:. 7.
Dutxxlv. 5.
to l"eerei'tO (J),~ che' e taluno non avee cuor-'e', e' che' "temee il. pericolo, poteva ritornarene vi'a' ,- ac'ci non infon
ualmente'quanto
a- curr'aglialtrit
ii oldatiche'
, tantoa quei che'inaveVano
zattuto,
non eranoati
faziOne',c'omL
ma"
A aa z;
r'r
(f) D'eut. n. 8. 9,
372
RAGIONAMEN'TO
rimai alla guardia del campo, e del bottino (a ). Volle an
.Annm
armata.
0-163
QUIMGB
:TE
SOPRA IL DEUTERONOMIO.
37;
toccare i morti (c); e prima di rientrarvi i puricavano, e (e) Num. xxv. 19.
zo. 2.4.
(d)1.Reg-vru..
3. 7. 9.
-ro non gli ritenga di adempiere a'loro doveri : che non tc~
374
RAGIONAMENTO
impongono, i ugga il ommo rigore .- che lacinoi corpi
degiuiziati ovra il patibolo ino al tramontar del ole ( a) :
che i condannati ad eer battuti colle vergine, o a'colp'z di ba
one ,, non ricevano pi di quaranta percoe : (b) che i pu
nicano con everit i ali tetimoni, ed i calunniatori , fa
un accuato (d).
o ia. i;
.H
LIO-<
<
Q'?
ai
d(
e
ci
az. Den-tax. l. z.
Qx e-.
dt
CC
e:
...
V(
SOPRA IL DEUTERONOMlO.
375
e dichiarato volontario, conegnavai a' congiunti del mor~
to per eer punito; e n, era rimandato alla citt del re
ugio , dove dimorava enza ucirne , ino alla morte del
micida dar Vita per vita, occhio per occhio, -dente per den
te. Se un padrone data caua al uo chiavo, od alla ua er
va di perdere un occhio, ovvero un dente, ar obbligato a
dar loro la libert. Se una donna in una qualche briga , che
uo marito avr con un altro uomo , ende la mano ull'av
trenta
"a
376
RAGIONAMENTO
trenta ici al padron deio chiavo, ed il bue'ar lapidata
Se un bue ammazzano un altro , i vender il bue vivo , e
ai. 2.:..
(c) Le-ur. xl x. 29.
.Dem. xxx. 18.
.Antdnnm.
PQT'Wni,--..M
fo
[Oi
zi
CO
SOPRA IL DEUTERONOMIO.
377
bigliari a donna,ealla donna di prender le vei da uomo (a). (a) Dm!. xx. s.
`-i.-.
73
(a) Det-ut. xxvi. 6.
ZRA'GIONAMENTO(
(f) Dem. xxx.14. (f). Che nel mietere, e nel vendemmiare non icno tanto ac
xxi. 9.Le-uit.xix.
24. 2.5.
'40- a
Quei erano
SOPRA IL DEUTERONOMIO.
379
(a) Deanna. [
16.
(e) Deanxxu. 6.
(i)Lwir.xix.14.,
(k)Le-vit.x1. LG
Bbb :i
vei.
Dennxxu. io
"3%
RAGIONAMEMTO.
vei. Il nerbo della cocia anche degli animali puri non i
mangiava per cagionc del nervo della cocia di Giacob tocca
(a) Graz-,C xxxu.3a. togli dall Angelo (a), non meno che ogni animale morto da
(b) Emi. xx. 3t. e, o sbranato da qualche bcia vorace (la); il angue, ed il
Levi!. xv. I7.
i:. 0-5.
(di Lav/'. xv. lo
Gene. tx. 4.. Dtm.
x az. 2.4. Lie-uit.
v:. 2;.
(e) .VL-m. v. z.
46.
- a
a.
(n)Deur. xxx. r.
(o) lhd. *0. 6.
era
ibn
glia
SOPRA IL DEUTORONOMIOJ
381
ricevuti in Idraele dopo la terza generazione; i primi in con
iderazione di Ea fratello di Giacob , ed i econdi , perch
er comperare , per ricevere e per rilaciare (a) . (a) Levit. xxx. 3;.
erediTrib
poavano
mariti della
i retaggi
di .eq.
una
non paaliero
nellloro
altraTrib
Trib, acci
(e). Se
un uomo
muore enza figliuoli,i uoi fratellierediteranno le di lui fa
olt: e non ha fratelli, la ucceione andr auoi zii
paternis e non avendo zii paterni,cader a' pi retti con
giunti.
Tollerava al
co i
'382
RAGIONAMENTO
'coniderato il numero di quei, che componevano la Trib
(a) Num. hunt!`
13. xxxlv., 13.
mazzaero (b).
,WI
THOR)
"LaA..
Le decime
giugnen;
OH
dovi una quinta parte opra del loro valore. Ognuno tenu
(e) Nxm. xxx. 3.
ma~
d"
5:2."
Cf"
Coi
clic
1C
SOPRA IL DEUTERONOMIOI
383,
-del Sina (c) , di poi feci-.ne fare .pel tabernacolo uno di .le. (e) ,Ex-nl:tx. 24. z:.
gno , ricoperto di lamihe di rame , e voro al di dentro.
Facevai il fuoco opra una gratella delliea materia conge
384.
RAGIONAMENTO
1xvu. 2.3.
?orvwwwxwwwxwmwwwwwwwwwwww
MAL-xxxwchc*xxchtwcwcxcx
DIS SERTAZIONE
SOPRA IL DIVRZIO.
- Uei popoli , che riguardarono con occhio
puramente politico il maritaggio , e qual
emplice contratto, che congiugne l'uomo ,
e la donna per vivere inieme in unione di
corpo, e di beni di fortuna , credettero,che
ccome tal compagnia veniva formata dal
oltre s fatta licenza, ino a menar buono all' una delle parti
di eparari, enza cercarne lapprovazione dall'altra 5 la qual
coa dovrebbe riguardari come una vera ingiuizia , e Facol
E0
'vita conuetudine;
P74
routine: , Divini *
immuni iuris com
munimtio . Leg. i.
{le Rit. nuptiar. (9*
Can. 1. C5111: :7.
g. z..
-a~n-p_~z--
le(
no
am
tri
i); 4
IL DIVORZIO.
385pu
inio, econdoSOPRA
quea idea,legittimamente
contrattare, non
ee-r mai pi diciolto; e la libert del Divorzio in quella gui
foero accoumati ad una tanta licenza ., perciocch -il Figliuolo di Dio ci accerta, che Mos non la toller tra el, e
non a cagione della durezza del loro cuore (f), -e per evitare
maggiori concerri .
Il Legislator degli Ebrei non pubblic che ben tardi la
legge del Divorzio , la quale trovai olamente nel Deutero
nomio (g), e nel eguente ragionamento , che fece loro po (g) Dear. xx. r.
co avanti di morire , Se un uomo , dic egli , poa una don G- eq
na , e che dopo averla avuta non tro-ui grazia agli octbz uoi ,
Ccc
386
DISSERTAZIONE
.quci pur la [truzzi con dar lei il Zibello del Divorzio , (ru-ver th'
,e' muoja , il prima marito non Potr pi Prenderla Per moglie , ef
ndo marchiata , e abbomncwle dinanzi a Dio.
Gli antichi , e i moderni Interpetri hanno formato non
Achcmon prngnu -
7-
- eq
(csrem. ll. z
(d) Nlmm. 5.
-l
(f) Num'. v. x6- 17 delle acque della geloia. Vedete il Comento (f).
.~\
Gli
19.
L' l) Proverb. xv l l l.
7. .
(En) Malac. ll. 14.
Non rc/itiam ultra
ad Sat-ri till . . .
- dixin'x : gm;
ob cauam? m'
m 'lterarus et
inter te,{~ xorem
;au/:errati: mx, un)
tu dezexiir ha.:
partir-{pi ma, -u
xor finden: mi .
Fbo--
Pc
tr
.Toi
di
.7m
SOPRA IL DIVOR-ZIO.
337
4'
gli Ebrei orto la gura di un Divorzio (o) , ne contrae- (c) Vui- li- L;
, rio marito (d) : Guardatevi, dice, da donna raniera, che (d) Pro-verb. 11._16.
mai pi ne ritornano.
ZM
I Rabbini per quanto rilaati ieno ul punto del Di~ mm' i mm d.
.vorzio oervano, che i pi aggi, e i pi religioi di lor na ;M5 "Amat'fuf
zione, , non i ervirono mai della indulgenza della legge u JZLAHZL; ;,fgndzl
queo articolo , o pure di averlo fatto con gran riervo , e nm' ad com, 07*
Ccc a
che
4....
388
DISSRIAZNE
us. 17.
(0 Virle Seldxor;
Hrr. I., 3, e., 18.@
zo.
ta v
la 1
the
darc
cap. l. (9-. i.
mp. vr
"i da
Sammi,
vai
-,
a`
Poco
1 me
P5P l
SOPRA IL DIVORZIO.
389
3.90
(a) Philo de Speca
[ib. Legio. - Pump!.
D-ISSERTAZIONE
'in queo eno le leggi di Mos (a). Se una moglie, dic' egli,
vien rz'pudzam per quala ?noti-uo , eo. Gioeo imilmente ne
parla. (b) : Cin' brama eparar dalla Propria conorte per gm:-`
6. 7.
*vita
'va (c).
dubioii'mo..
*
.
y Si pot coniderare, che i termini della legge ,` che tole'
ravano il Divorzio , erano tutti a pro degli uomini, n vieta
HVQ
. -.u
SOPRA IL DIVORZIO-
391
up. xrx.
Pare ,
Ambra]] Ep. 6.
che SantAm roio(C)abbia creduto, chella acee veramen~ (c)
nov. edit.
Divorzio con
il vLevita
claves; ma
la pi per
comune,
ere veriimile
opinione
i ,, Remir
che i eparalie
oltanto
alcun
.-..
ua'.-ou-.x
397.
(a) joeph. Amir].
z. 1;. r. u.
DISSERTAZINE
l. zo. r- 5. r. 693.
(e) Idem ibdem.
(i) Groninjoannem.
vorzio che a lei dalla legge non era permco , ella per certo
non poteva riguardar colui,col quale allora i ava ,come uo
(k) i. Cor. vu. io.
1:. Et i :mmnlxrr
ide/is 1m .:t 'mmm
'wrum -
( l ) Epiphn. ban-
78.
V01
o *e-.
i.;
a
SOPRA IL DIVORZIO.
393
i.-*
..
<0.-v
_- ` uk*
-`_.
vor:.
(cl Li. 1. S. P. de
Dwor!.
piace cos. E' nota la ripoa data da Paolo Emilio (e) aquei,
che i maravigliavano , che avee ripudiata Papiria : mor
Dzm, Calma: T. I.
Ddd
*fu-_
al
f
3.94.
(a) Divortium pri
DISSERTAZIONE
mm Rom-acolta?
ad -vigei'mrlm ,
quingentrinmm rm
num ultima inter_
tai:.
(c) Ter!. Adverf_
Gente: c. 6.
(d) Sotto. in Aug.
Divartiis modum
impauit .
(e) Coramseptrm te
ibm Roman-i5 pube
rio: ac (iviu: .
Paul. l. ML-4m Di
-uartium 9. de Divor
tia.
(f) Vida-.Max- La.
(.4 L. Antonin; Se
am mowmnt-,qucd
quam ,Virgimm in
matrimoni/im dum-
mt
YPlll/izft ,
nio umiromm in
conilium Kid/libico.
(g) Seme. .de bmc.
l. 3. c. 16.
SOPRA IL DIVORZIO.
395
Matth. v. ;1.32.
te (a). E avendogli addomandato altra ata i Fariei , e (a)
Dzrtm cj autem .
Qymmqm dimi'ril_
uxoremjua-m , det ex
bellum ref-min'. E
go autem dito *vahir:
@ma omnis', qui di
miferituxorem [ai,
exrcpm famimtiomx
eau/ajax 2.:: m;
thari : ('7 qui dimi am duxerir,
adul
vtem!
.
vorzio, non pei-mettendolo, che per le caue , e colle mo - n]. Non legiis,
ed una caro .
ritati, dic egli (c), non ono io, ma il Signore che co duo,
QU O D E R GO
DEUS CONJUN
X[T,HOMO NON
SEPARET.
(c) 1. Cor. vu. 10._
H. Ii: autem , qui
marrimona jumfi
unt ,
racpio non
e Dominus ,
zio, i rimangano dal rimaritar. In ordine agli altri, va ego,
uxorem a *una non
le a dire,a' Pagani ,'o a quelli che i convertono,non il dicederc, : Quad i
Signore, ma io che dico loro (d): Se uno poo fedele ha dicefezit , marie
immpmm, aut-vira
una poa infedele, e conenta di abitare con eo lui , non uo recontiliari. EF
mittat.
,
(d) "UU. n.. 13. 0-!.
emit hahitare mm
;Human dimittatil
Quodiindelis di
ad, difredat: non
96
DISSERTAZIONE
'non la Chiea Criiana , la quale i giudic , che dovee
godere una maggior libert; o ia finalmente che il termine di
Fornioazone dee luogo all'equivocmcerta coa , che per lun
go tratto di tempo ci' u nella Chiea molta variet nella
dempimento del comando del Salvatore.
Siccome nello ile della Scrittura i nomi di ornicazio
ne, e di adulterio i eplicano in due eni diveri; ora , e
condo la lettera , per un peccato impuro , e contrario alla
pudicizia , ed ora in un eno gurato per la Idolatria , la.
cclleratezza , la inedelt della creatura vero il uo D'io ;
(a) Mania. v. zzt
Pareos logu POL
neas`
alla cait , che per gli altri diordini comprei dalla Scrit
tura otto il nome di Adulterio . Altri l interpetrarono -
condo la lettera , e giua la rigoroa loro ignicante; i
hn
N.4. .
Pf(
E t
c
Cor:
mn
:.34.
;RAL
L.."
"'M
.-dF..nL****F-_r
SOPRA'IL DIVORZIO~397
'proibice 5 ma Con tutto ci non oa di condannarli , mentre
potevano aver ragioni particolari di cos are , temendo ore
dj un maggior male, come quello della incontinenza . Le leg
gi degl' Imperadori Chriiani eprimono diveri Cai , oltre'
quello dell adulterio, ne' quali era lecito il Divorzio, e ilVe
nerabile Beda (a) confea , che molti abbandonarono le loro
do uma/is maa,
in multi Religioni:
:ana frri lagun
data da Origene.
1
,
mr.
l. 1. r. 19.
Chrvfch tom.g.Ser7_rf.
[9. :ir [HDi-.lla ranno! .
`Theodoret. in ep. ad
Cor. Clem. Alex. l. z..
Strona. adntm .
d) Renaudot, Per
dela Foy.c.
indiolubilit del matrimonio Critiano , come il carattere petuite
5.1.6_.c. 7. png. 447.
che ditingue dal maritaggio Giudaico, e che ben lo riduce 3t urv.
cora (e), e Tertulliano (f) giudicano , che il matrimonio (e) Laam. lia_ 6.'
mediante il Divorzio reti diciolto : Tam enim repdio m4 c.(F):3.Tertullu Mq..
;rmonim dz'ritcrzz'mr, quam morte. E altrove : il Creatore me mgomia,
deimo
._.,.
398
(a) Tortull.l.4.con.
rm Mucio. Vide r
l_ a.. :rd yxarcm c. l.
DISSERTAZIONE
munmnem, quam i:
quem reliquit ,de a
mio exierir ;ri/:ne
cq im: in rmitntix
dare compulerir .
cifizmt.
(e) Amhoj in [ut. U-zngelio , non, olo 'violare il Precetto Divino , ma diruggere
l. 81.7.. . . . Cale ancora la opera di Dio-..4 'Potrete aver cuore di vedere i 'uori
jl'c Praroptum 5 ed'
Pom- i ;mom .- ne
ar at/5 iltiuniuum
:rm-m et.
( f) Vde Concili .le~
'Eli-ma. c. rr. Can
al. Verna. {2-7. 6.
(art.17. 0- 7.0.Con
ci!. Compend. c. 16.
Sym-m, Ibba-nuca S.
Rnrritii un ;i-4.t.t.
(8)13; 4,8.
PE
di
te
i
CC
Cl
me torre degere it
mverc? Pope i rc
pudi-t non ms:.
.Er lo vito tibi pot
mit diblirere , cui a
dulteroidem/rz't?
il
( d) ConciLArlnt.
rTP-Lb
Ln?
L'I_-
Che
ed
C01
ci
ad
'
'
ClllQ
ne i
giu(
m0!
C01)
Crc
P1in
SOPRA IL DIVORZIO.
399
I Papi Siricio (a) , Innocenzo (b) , Leone (e) , Stefa (a) Siriciur ep. ad
Hmztrimm Tan-a.
C 071-.
(t) Comi/.Campmd.'
a. 744. can. [S.
Pu MP. 3. de lu':
qzu Pro lege lis/mx
d mr .
entimento della Chiea Latina , che il nodo maritale u (h) Gran- 32.. qu. 7.
c. 18.
ita, non oante il pi legittimo Divorzio. Nel Concilio fuijh'
.
@and propo
Teolo
400
DISS'ERTAZIONE'
Teologi dato a divedere eervi {lati dc' Padri, che credei
rono poteri ritor moglie , 0 marito dopo il Divorzio : i
(a) Ar? Comi!.
Trid._(~8. C.1. 7.
Siqix dixerit , Ee
etiam knew:
mxdmriqc may/.<1
climi/a adulte-r.; a,
[iam dita-eri! , (9
Ma e poi
adulterio (d).
Ca
SOPRA IL DIVORZIO.
401
Ea" della Chiea Latina. ll martire S. Giuino (a) parlando (a) WW-1 S
at-mn Romana; . .
"'.-Q
'x4
a3
_
Eee
,
per
'
'-'WQP
*i
-L--S~o~
'
402
DISSERTAZONE
a lfm
S)u "1"2'"j
. . l. 8 Il *
unicona-g. c. 5:
83)
un. i8.
riene (I).
.
'
~
- , che nel cao dell I Adulterio
'
Opmarono alcuniu antichi
`non potee il marito ar colla moglie , n la moglie con
il marito , e che la ,parte fedele .ed innocente dovee epa
rar-da quella, che aveane -Ia ede coniugale violata . Stava
;i fatta opinione fondata principalmente ul detto :del 5a-
ario
''\
SOPRA IL DIVORZIO-
403'
vio (a). Qui rene: adulteram , ulms ci, (a' impu:. Il Con- (a) PW- mm:.
Be e z
b
cipi
'
404
DISSERTAZIONE
pra-v3:: rupidimtex,
memo rep/{diam
7mm , exquirm
autpaleamri , aut
mumrmlario ; -neo
'vero metri/i5 per
qzltzmquc orto-[io
m; , [Morta-.um .di.
PANNI'
Eccone il
con
SOPRA IL DIVORZIO.
4,,
134. `
(c) A. 6,N0vell.
(d) Ari-ml. de Cm
card. Ertlr. Orien
tal. Onirica-MJ.
e. 7. 8.
f
I
406
DiISSERTAZIONE
ti a tollerarli ,i attea l-"autorita delle leggi Imperiali.
`alcuno- dopo- aver* fatto Divorzio - maritava' ,. riguarda
come reo il ito operato r ma. a poco a- poco i' andare
rilaando L Fedeli ,, e im ne ripetto* a ci non; ebbciv 1
ritegno ..
wr
s`r. licenzioo>`co`umex ( B) .-
niro: de Etl'izopie:.
C) Inib- 2..
'
.SOPRA IL D'IVORZIO.
407
;Stima Seldeno (d), .che nella .Gran Bretagna .:quei chetano (d) Se lden. rar
Hahn l. 3.
'
[Aug-;31.
mato .'l' Apoolo dell' Inghilterra, e dalle leggi de' Re Angio Bedm,
Saoni embra, ache gi dallora ;erano ammee la diciplina, - 3
due].
**reg
v
.5..
-:rl-.1.
408
'ue-tant
La licenza de' popoli di quella regione ripettivamente i
Divorzio nota dalle lettere del Pontece Gregorio VII.
_ _
DIS
SOPRA
SUPPLlZ
..._i.~
~
410
DISSERTAZIONE
c. l 3. ichikard. j:
Reg.<y-r.
uomini vivi era olita ,' e conueta appo gli antichi Ebrei, n
meno
'SOPRA ISUPPLIZ].
mf/mm erurxxe
tum -vitiir ,
CRISTO, hanno crocia la carne loro- con tutt'i uoi mal rum
eanmpteemiir fui: .
4.12.'
(a) Gala!. V!. l'4'.
Miki mundm em
fz-:m ij?, e31 ego manz
ao.
DISSERTAZIONE
v. 1;.
) [riora. Antqu.
13. e. az.
(g) Genef. xl.13.t9.
Mealetlia. .
SOPRA I PUPPLIZ].
413
.--ai
.girando tulerisum
juxm inner-um, du
bunt/mguli pretium
pra ammala: uis
_h
Domino .
.
xxxv.
di una imiglianti
pao , che ora pie
tato condotto chia
in carcere e in cep-'
dinem , ian-mune
uincl'arum, o Him
jub:.
mm* injcm: .
te .
N.; a FY i l merodach
414
D'ISSERTAZIONE
to fece Faraone ripetto al uo Coppiere. Ma quanto al For
naio, dopo averlo eparato dal numero degli altri , laciollo in
prigione, comandando che a lui foe data morte: egli lev d.:
lui la u:: ia s vale a dire , lo trae dal numero per farlo
Giosr
SOPRA ISUPPLIZ].
4x5
le precipitarono gi dalle mura (b). Giulio Ceare eendo (l?) {-- MW- 1- 64
ato preo (c) da certi corari, minacciavagli di frequente, 8,226,233 inf/41.:.
, u
Alcune Hate per particolari ragioni, e per infondere un (h) jof: v1. ;9.
pi grande orror del misfatto, i laciavano i corpi dc' giui-
:1264?
' '
` 3 '
comedanr cum lix' aquila: im). *Si a, che quando 1 augura (1") W-L 7
va
~ .
'-J-*~
'
416
DISSERTAZONE
Va ad un qualcuno , che oe appiccato, o crocio, gli i
diceva emplicemente : .Ad tor-vos. E Orazio (a):
'Non bominem eccidi. Non pate: in cruoe cor-vos.
Si ebbe campo di oervare lo eo nella predizion di
in aria (d).
6- r. z. extem. 3.
coluthciantas , ke
inimcame nus au
tu to palina CPita.
chemati tuto xrla
teinandesv anthro
pus :ma colopiztn cp
onda.
Ma qua
to
SOPRA ISUPPLIZ].
41-7
'to dicon cooro,viene mentito dall eempio di GESU CRI
STO, e dedue Ladroni, le cui croci fur otterrate nel luogo
medeimo del lor upplizio: e s'eravi qualche motivo di non
I
'\~J_..~
zati, come raccontai de' Santi Pione, e Metrodoro a Smit Atich omilos ura
nodromo xylo .
Ancgon , egon eis
acron telos.
eutheos.
Eteivan , extcian i
loan cheras.
Podas dc catheloan
en pieta xylo ,
( ) Affi; S. Pimii.
( )Vide ,ilubet ,
SeMemde Sync-im': ,
[ib. z.. r. iz.
_ D1]ert.C`almetT-I.
Ggg
chi
*.4
. .1.
4.18
DlSSIRTAZIONE
chi vuole, che quando la legge non eprime il genere della
morte del reo, intendai di ,queto upplizio 5 inegnando the
il malattore era poo nello abbio no alle ginocchia,e che
fum'culos in mi
diamur ad ngrm 1
id) Lamar'. v. B.
`-<
.4-_
SOPRA I SUPPLIZ].
4.19
ha
da produrre
una qualche
coa in
ua egno,che
difea , parliin . die
Se
preentavai
un qualcuno,
lraldo
faceva
tro i riconducee il colpevole. Andavano adi lui anchi
due Giudici, ane di entir le ragioni, ch' egli eo avet
~ - - -~ -
far paare per s gui, e inimici tanto del angue ,- amano 5"' "m-7
pocia con tal calore le liti, che tra lor i propone, e ia le'
cito di accordar le parti , che ono in dicordia. Il Rabbino
"\.a_-`.`
.E
-`
cono il pacicatore, beemmiano; dovendo il giudicio penetrar le montagne. .Ecco` i bei entimenti di: Giudici; cotanto
benigni,
l
las Carcere.
_
II Carcere Fra' gli Ebrei ,- come" pure' tra' gli altri poPol,
erviva talvolta per emplice' Cuodia di coloro , che venivano
Il" beemmiatore-
che venne condotto a Mos (c ),- e' colui che u colto a rac~v
_
;I'm "
cor legna in giorno di Sabbato(d),ur' mei' in prigioneino a (d) Num'. xv.~ 34.
tanto', che il Signore avee dichiarata' la' ua volont intorno~
o
al gen-ere del. lor upplizio .u Geremia ( e)`xeS. Giovam' Battia (e) 1mm; xxxn. z.
(f)diviparlare
vennerocol'popolo
parimente. racchiui
, per im'pedir
loro lapredet-~
liber- ?"0
a
Ilv PioetaMichea
(g) avendo*
( 1 lMa)
ch 'uxw
27' 3
to ai Re Acab, che* la- ua imprea* contra: Rabbat non* ar-:be rimvul x.
Ggg v
begli
'4.2.0
DISSERTAZIONE
begli riucita, u per ordine di queto Principe rinerrato no
al uo ritorno.
Era per la prigione anche ovente un gago , e un ga
(a) Gene/Z minimo.,
- P ClV. 18. Hu
milia-uenmt in con:
Pmimpedcxxjm f.
mmpertraniit um
mm Liu:.
mai-:uu: ci' Abner . cirimonia : .Abner non morta da codardo :le ue mani non imo
Manu! fl. liga
non unt , * Fed
ate mai legate, net' uor piedi carichi di catene (/1). Finalmen
mi mm u: rompe_
Arbus oggi-avuti.
(i) 1. .Eti- vu.z.6`
:7.
(k) Beck. 2.;-
xxli zz..
E vineula @cate
na: pone: ea: in
( l) Levit.zxvl. 13.
"c-rem. xxvr [.z.. FM
Salvi :e badia de M
tmis, qua. unt i
manim mir. A.
x. 7. Cm'demm
cate; tic manibm vi; altre ocuri fond-i ove tenevani i rei (n). Geremia ci
ci .
(m) g.Reg.xxn.z7.
MH: mmm [how
i): carterem,~ c
mtate 2.2; ana
Iriutioir,
a
9M anguia., along:
(p) I. xxxvut. 4.
1.4. ao.
ta, in cuodia carceri: (p), donde Sedecia il e' levare_ per met
terlo nuovamente nell' atrio della prigione: ma iccome ei
_non ceava di predire la rovina di Gerualemme , i Princi
pi
SOPRA I SUPPLIZ).
42.1
pi lo fecero calar con funi nella cierna ituata nella corte a ton
* lx.
ir. Schillachthl
)
amjk milbbor.
rarifolitum, quo
Pu eere ancora, che foe di queta medeima pezie di Vedi anche Lev
che parla lo e o Profeta (e): Dio -w' ha depmato per porre i Preo l qua iipar
di quei ioghi,
carcere, e in ceppi un omo arrettizio , e che profeti-1,24 . Il ter_ la
e legami., c e po
nevan mtorno_al
collo degli chavr,
(e)]enm. xxxx. cl
un uomo, alvo il capo, tra il vano di due legni fatti a guia ?em .
)7.. R .xvlm. 3 .
di battello, Scapba, e ralmente l' uno allaltro commei, che Vajiechorelgak.
quan
(g) Plurartb.iAr
tax. Zan. tom.
1.Annal._Galon. de
Crueiot. Marty. i.
4:2
DISSE'RTAZIONE
manici} ferri-i5 Be
chall barzel.
, (f) z- Par. xxxxn.
u. Bachochm ..
(g) Jerez; xl. l. 4.
Namkkim.
Geremia
da ferri
, che gli tenevanc
rette le- ciolto
mani (gda). Nabuardano
Promette- Iddio
dii conegnare
a Ciro .
popoli- d Egitto , e di Etiopia, e di farli andar dietro lui col
(h) Nicherhthim .
Wde 2.. Reg. u. 34.. le mani. rette in catena.. La materia comune devincoli ,e de
il rame : di- qu , che nella Scrittura iidice eer' carico di amc (1.;`
( I( J D. Tbomaic!
Hammond. in Ep. ad
Hrbr. Hieron. Mag.
Mello dali-Juni, c.
to. .
l
T111
SOPRA I SUPPLIZ].
4:3'
quali pare che dobbiamo far capo, anzi che aLatini, nel~
torati?
(b) Chryf. i mm
10mm .
(c) Eub,Hi/.Ertl.
o Chlidfhi.
er1~
i Lie l. Magii de E,
guto .
42.4
DISSERTAZIONE
ferito il medeimo pao di Ateneo. Ma lacio giudicare a'Letl
tori
, e in
apritnpitmbenai
non venga
qu poo per
morte
violenta
generale, eliendone
poi determinata
dall' una
ordinedel
dicoro la maniera ,che d a conocere, che i trattava dita
gliare la tea.
i? :BMW' V" 9' battei con baoncelli. Lo Scoliae di Arioane (b) parlan
Eleaazros aftaretos do del upplizio del ijpanum dice, che con queto nome {i
epr to typanon
~
a
.
proegen.
chiamavano
l~ 1oaom,de
quali. ervrvani
per battere i_ rei_ con _
v. 7.8. Toata de i- dannati da Giudici .
on e l to
m4
~ . di. cui_
. par che l . Apotolo
Banonchegd_
_ Il Santo Martire
Lleazaio
che.
abbia prmcrpalmente coniderato ll upplicm , venne nito a.
v. taesplegaes
30. Mellonmld_
d
, to kyrio to
); ng, gioin
echondipheneron
ei
nos- otidynnmcaytheme
m thanatu,dcclem vpophero ca
ra ema algedonas
mithumenos .
SOPRAISUPPLIZI.
42.5
Ro il teo di S. Paolo per giudicare, che l'Apoolo paten
temente vi allude (a ): .Alt-uni, dic' egli , hanno berto il toi
mento del Tinzpano enza voler liberare da tal upplizio , peran
do una migliore reurrezione. Gioeo (b) che adorn l Ioria
deMacchabei,riconoce altres, che Eleazaro u crudelmente
( e ) Santoni Ticr.
BUM-Calma: T. I.
I-l h h
Ga
r. 60.
4:6
DISSERTAZIONE
Gil/figo della Frua.
entzj'roram e fa_
tim! verbermi . Pro
menum prcmti eri!
&Nazar/rm modus:
ita dimxar ut qua
dragmuri numrr'
non rc-dan! ; nr ir_
xe [arm-atm ante o
rulo: tuo: abc-at fm
ter tim: .
(b) Vida Selzlen. 1.1..
r. 1;. rie- Syncdrii:.
SrlJ-ardde [Nach.
I. z.Thcarem.7. Grot,
ml Dm!. xxv.
Halo. Sanhedr.
u: in ho: 'volumi
ne . . . . . augebir
Dominus aga: tu
m?,
P azur emi
rm, CW'
:5^
nlnu
SOPRAISUPPLIZ].
417
ex Maimomde .
pi di una volta.
.
Ci da contezza S. Paolo di aver ricevuto dagli Ebrei in
cinque varie occaioni 39. colpi (e), diinguendo beniimo
(c) Cor.xr.24.;~2{zin
quies quadragena;
sferza per aver oerto il primo tre volte : Ter vir-gi: exfus
(f) Pf; u. 9.
Il termine E
puoi, er.
11.2'8
DISSERTAZIONE
(a) ;Winery-1,. - compoo di rice di catto (a). Noi abbiamo notizia di mol
c. 19.
'
tormentat
con tal
orta
corpioni
, decritti
da.
i ' '.
S, Martiri
Iidoro in
quea forma
(b):
Si di
nodoa
, vel ancient-z
vip-ga
bltmhy '117-, 6- t, corpio. rezm nomine vocatur , qui armato 'melma-e in cor
' '
12m inigimr.
Percuotevani ordinariamente {Irl- don-{b i mattori con
(c) Pr _x. iz. dannati ad eer battuti , dicendo Sal'ainonc (c) , che lx verga
HU-;j-LZZZZZ della correzione far entire ulle palle dell'inenfata. E ilPro
corde ,.ngezzgn e_ em predicendo l'a pietatim agellazion dda/Lenin dice,che
ZZ?
:ofepbzde MM:. ato pogliato , E di principio n.- batterlo- d:: due bande con
" '
mei`
(OL-nl; mhz-, nare (f). Davai- talvolta; ancora- ulla; Faccia.z 1- 'virgu percu
(g).Mi:/v. x4, tic-nt maxilam-judic-is Ifrae, dice Michea (gr) .. Vuoi Geremia`
ci
;e
i
0:
(U P0,
J} an.. apud
.
.
.
4mm!,
3,134% tam_ no ;1- que.. oggi.
Viene
aento
(k),, che :du-e volte o-
a/5;
W <9 *"0* Re. di. Beniai &cevm zombare Lex:- leggriune caue i. Mint.
bei-ms. n.. ex,
.
Nina,
{in
pec
(b) P. L. 6.
430`
DISSERTAZIONE
X; 34- Lem queo gaigo nel numero. div quelli , che o} per amre di
(o) {30,1 ,m ,4,
< f) PMO! Flami- to , che tenevane tra gli Ebrei, allorche raccontando la ma
waiufh niera indcgna, con. cui tratt Flacco gli Ebrei di Aleandria ,
dice, che ece patir loro la pena. della rua , che non me
no intollerabile ad un uomo libero , della medeima morte .
.Antonio avendo fatto vergeggiare legato ad un palo Antigo
no Re degli Ebrei, indi attagli troncar la tea, venne co
tale azione da tutto il mondo coniderata , come un eetto
(d) Diol'49Viz'e'v della violenza di Antonio , e una coa` non mai ,pi prati
mc
na
-fsmlm ono , I.. Conultare* i Maghi.- (f) r- II.. SagriCare uora dei
(f) im'r. xx. 6._ 'campo , o del' tabernacolo (g): III. Non- preentare le ue
iz lift"?- "- 4-' vittime alla porca _del tabemacolo f b):IV.. Far l olio Sam
-wt, xv n. 9.
(i) Exod. xxx. 3;. tO- (i) a V'- Ovvero il agra Profumo. (k) per uo proprioD
ci
c?!
le
11x(
eg,
ha
IH(
ne
SOPRA ISUPPLIZJ.
431
nel tempo della ua impurit (a): IX. Entrare contaminato
nel tempio (b): X. Mangiare del grao (c): XI. Del angue
(d): XII. Mangiare le reliquie del acricio tre giorni dopo
eere ato oerto (e): XIII. Mangiar carni fuori del luogo
XXVll. lO.
(i) Leuitmxutqo.
(k) Num. xix. 13.
13'
'
di
432'
(a) ;.Reg.xtv. to.
(l)P.xxx1u.i7~
nat/1.9. :.8. (ihr.
(i) Each. xxv. 7.
Icrom. xl. Vi. a.
(d) lai. L. l. jrr.
iu. 8.;
DISSERTAZIONE
(e) Edr. x- 8.
( Bellini. Sync-r.
(g) Hl. des ius,
liv.5.c. 18. ama.
rie
C0!
del
co
nia
para
Pr
ill
ce`
ca
t
SOPRAI SUPPLIZJ.
41,33`
para-mm dal loro corpo , e chi era in coral guia cacciato , mori-ua
fave-tc di una infelicxima morte 5 imperoccb eendo obbligato per
'00:0 di non prender cibo da i fora/Zini , e non Potendo pi aver
conorzio con quei, da cui 'veniva egregato , tro'va'va aretto a
nudrir di erbe a guia di un animale , no a canto cbe corrotto ,.
e impmridieo il uo corPO , ne cadejero a brano a brano le membra.
(a) de Selils. l. l.
della Giuizia .
condizione .
V. Dipregiare un
Dier. Calmet T. I.
Iii
co
434
DISSERTAZIONE
corignerlo al pagamento di una coa fuor degli ui d'I
draele. X. Un Sacerdote che acricava enza aver poo
da parte ci, che agli altri Sacerdoti era dovuto. XI. Pro~
anare, eendo chiavi, un giorno di ea di econda cla~
e, quando anche ci venie autorizzato dall'uo.
XII. La
ipum al; . . . Ss
ed un Gentile.
La entenza della Scomunica era conceputa in quei
rm. - Publicanm.
di
ii
fc
I:
e\
SOPRA ISUPPLZ]. "
m :a
436
DISSERTAZIONE
PZ- 414
ten
(b Vida mile. V
2-).
coituzioni.
tan
[l'0`
por
tilt(
Plic
[e
ad tirul.. Mocd. Ka
ton c. 3,
ad
alti
{o .
nic
Pri
(lp:
da
POC
ehe
mn
Edr.x.8.c3-3.E_dr.
(11.5} -ojph. 4m
Neemia.- (ci) .
Pra
le
nie
pio
_0nd
SOPRA I SUPPLIZI.
43-7
Tal~
\
4.38,
DtSSERTAZIONE:
torri
role
tura
o a
loc
del
cad
gitt
Na
ic
chi
alle
un i
mat
plicemente la. tea alreo- com una pada. , ovvero con uni ac
cetta -- Appo 'L Romani era imata; la- cure meno vit-uperevole
C a: y _ Vidi Galloni de
cmcmr.- Marty. e..
palla
ta
della pada (a): ma tra' gli Ebrei-z non- i~ faceva, che appiai
tal dinzione .. Noi` abbiamo un eempio famoo di s fatta- e-
pie-.1`
Ram
riac
alt.
a,
Eer
e di
>
`rire i
Teri-t
teti
unu. la_ nuora ,, v.oll`e: farla. bruciar* viva, come adultera (d); ma:
boni
'che
rie n
OCC
da i
chiu
tam]
.Ma
P9P
al
anch
YEri
cor.
SOPRAISUPPLIZ].
439
chi poa 'la Madre oltre la gluola, edi ar orirral upplizio (c)Le1./it.'xx.. 14.
alle 'medeime donne; ci che porge naturalmente ia .idea di
1m ;Fuoco cernecamente applicato , -e di amme che conu
mavanoi 'malattorh Ai ette Fratelli Maccabei -, dopo eer
paati otto 1a rua , venne tagliata la linguaz e rappa~
ta a forza la cotica , indi recie leremit delle manic de"
"1.
-~..-n-l
-\.1**
4.4.0
DISSERTAZIONE
ve
ch
pclgnin viitors Tana: te Dominus jim SLdCCJm (r ca: Achab, quo: frixitRex
bdmosmym Babylon-"s in ignc : Pro eo quod fece-ri; ultitiam i Irael , e?" mie
ti
ne
b)jafuevu-15-
pidato (b).
in
L
al
_{
de
m,
WHEN ' "mm" vano alcune iate u letamaj , ove reavano da vermi, o dal
tre
(1.72
210
Vea
Phi
I)
(e) [uan. 13.43,5. muore, e che il loro fuoco mai i pegner (e).
non exringmmr
Rimane.
ra
gli:
no
Ad
ve
dj r
, 1
fact]
BANr-
Man
Ove
le
Pida
n01
tre
ci
.die
tra c
veri
SOPRA I SUPPLIZI.
441
veri pi di un giorno ovra il patibolo; purch per una qual
che particolare ragione non i giudicae bene di are altrimen
ti : queto ultimo cao non epreo nella legge; ma i be
ne una piegazion di coloro venuti dopo Mos.
Della Lapidaaione .
(f) 2..Pr.x,18.
morte marie-tm*: ms
nm non ranger mm ,
[ed lapidibm appn'
'memr , a! talzfadie
ti jrulis (5-1:.
(h) oan. vlu. 59.
,die loro: Chi tra voi_ enza peccato, cagli il primo la pie Qui ine Peccato e
tra contro di lei (I): ma in tutto queo non vi una parola,
Dzerr. Calmo: T. I.
K k lc
che
*ve/?mm , Prinz: in
illam lupi-(em mir;
Mt z
442
DISSERTAZIONE
( f) Martha-1.6.
c 2.
SOPRA ISUPPLIZJ.
443'
*
Il Profeta Iaia 'ci propone nella ua perona uno de pi
,raordinarj upplizj, ed quello della Sega. Parlando l'Apo
Pcolo de' Santi dellantico teamento,che vinero colle lor pe
ne e Con la lor morte i tormenti, dice , eervene di quelli ,
che ono ati egati (a) : Sedi unt s ci che tutta la tradi
zion degli Ebrei, e dc'Criiani intende d' Iaia , il quale,per
quanto dicei, u punito con s terribil upplizio da Manae
Re di Giuda, perch gloriavai di aver veduto il Signore ai
*
[ai. 6, 1. Vidi
o ovra il uo trono (b). .Si avvis Toato di revocare in (bs
Dominum [Menti-m
[g. adnem .
(e) Lib. 34 contra
Martioncm
Immerimm dame:
crudeli morte pe
rcmih
aia fia ato divio con una Sega di legno, enza cadere nel
le incongruenze; le quali pare , che eguano corea opinione.
Kkk a
I Set
444.
DISSERTAZIONE
?Bn-EO?
ca ,_ Milici-la im
roi-z.
(a): non i batter il Cit colle eghe : Non enim in er-ri: trim
rabitur girl). Il gitb era una orta di grano troppo debole per
hexlis_
Lc) .yz/zi. un. 7.
( ) Vecrh haam a
her bah horzi vaiia
[em bammegerah ub
ligcharilzelmbbaizel
yimagzerotli hab
oarzel .
(5). LP. n.3;
quale:.`
diero, che Iia era tato recio con una Sega di leho z in
rendendo certamente con im-iglianteepreione darci a. com:
prendete una Sega divera dalla.. ordinaria ,
Diral per avventura ,. che. il termine. Greco EP/J
fa ,, importante econdo la lettera ,i Eglirzo ono ati egati
con una Sega comune, non poteri applicare al pao di. San
*Paolo- peroch l'altra memoraea foggia di egare non ha
)
HMH -iu- u
SOPRAISUPPLIZJ.
445`
Pu riponderi, che lApoolo pot erviri di queto verbo
Greco nel eno medeimo_ che i Settanta 5 e iccome appreo
queInterperri eo ignica , eere ritolato otto macchine
atte a battere il grano; perch S. Paolo non avr egli potuto
adoperare lo eo termine in un eno eguale , per dinotare
un conimilimo upplizio? Eer fegato non igniica altra co
a in S. Paolo, che il medeimo termine nella Volgata, e ne'
Settanta. Sar , e cos piaccia , s negli uni , che negli altri
dalle leggi delle dodici Tavole, che tal upplizio era impo
to a certi delitti; ma la eecuzionenera s rada, cheAulo
Gellio (b) attei-a, non eervi memoria di aver entito dire,
o di aver mai letto, che ia tato arto orire ad alcuno. Si
(c) MaltaJle. ;i
noverato tra glipocriti. Dic' Lrodoto (f) ,che Sabaco Re d' () Hcrudat. 1.6.
. Egitto ebbe ordine in ogno di recidere in due parti i Sacer
doti Egizziani . .A preo Ariofane (g) una donna dice , ch' ( g ) Ariophan.
_ ella vicina ad e ere eparata per il mezzo. In parecchi luo
ghi della Scrittura pare ,che ilteo Ebreo alluda a coteo up
plizio , quando s peo adopera dividere , per ar morire ( b). (li) Vide l. Reg. xv.
31.33.Exod.xtx.z.4.
kk 3
Stbiaef
2..Reg.vi.8.
4.46
DISSERTAZIONE
Kn
:
A...
(d) 7" Reg' vm. 7" demium, e?" unum ad vivzcandum (d) .
>
Ma in qual maniera eceli eo morire? Non pu or
QUA<H-15WS S
n A)
SOPRA
I SUPPLIZT.
44,7
dj morte quando dice (a) : Il Signore ha adunate le nazioni, (a) Mic-h. lv. [3.
-picna di cenere. Viene accertato , che Dario cognominato 0:0 rubitomm, aggeum
juit acrilegum.
(d) Eh. l. i.
(e) Valer. Max. l. 9.
r.: de crudeli!, ex
rm-A6,
;4a
DISSERTAZIONE
Tofarc a' Reii Capelli.
(bia. Edr.x1u-.zs':..
ciari.
Chnu: , qualemm
za' dclor capelli afari` f'ol- per met, debbono ricordari, che ef;
endo' GESUl CRISTO il< Capo :lt-ll' Uomo Crriano, non pu" [zz-tc
Fave-.
.4NH n
SOPRA IS'UPPLIZI;
i inviata per conolarli .
qua/h'.
449
(L1) 1M. v. 7.
.punizione del beemmiatore (e) c del violatore del Saba (e) Levi'. uv-14
Nrcm.xv.3.;6.
to (f), i quali fur lapidati nel deerto; e in Acano (g) , (f)
(g) Iaue Vil-15.
mani
-Ama-...-
450-`
DISSERTAZ'IONE
(d) l. Reg:tv. 33.. degli Arnaleciti, riparmiato da Saule (d).- Avendo coman
7.
n
eph- r. 4. d
Bclla c Liam. i l.
Gu:.
ailo- dell'altare,~ ov'erai rifugiato , con- ordine di Eri-lo m0rire (i). Sotto i Re di Giuda , e d'Idraele Facevano dor
dinario i oldati imili qualit di eecuzioni.. Il generoo Mat
tatia Padre deMaccabe pree, ed uccie di propria mano un:
Giudeo in atto di agri'care- aglIdoli (k), S.Giovam Bati'ar
fu decapitato in prigione da uno- della guardia'- dcl' R
Ero .
SOPRAISUPPLIZJ45:
quantunque anticamente il loro ucio foe non olo di lega
doggi Carneci (b); ma ono i oldati, o i ervi el Giudiq (c) Sveramm mc.
:.26. Piazzolla
ce che gaigano, o che danno morte a colpevoli. Stanno co ligula
Uil *vc/7c den-ar? ,
oro alla porta .della Sala , ove i amminira la Giuizia , e ah-iri! milimm
ueremtmi; r'n/le
ro
tichi; e come non trovavai manigoldo .in quel luogOBP fuppliriumTimi
.m [et (5- delia-tti:
a palum noxiixCr
nifex decetmrritum
4; Urbe *ve/Pera:
uque .oPPerir'i Pere
'anolita.
La..._
.n.7.
b-_
.
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,f
'v
l `
'
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I'll-III? I..."
Il
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