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PIETRO TRIFONE

Il linguaggio dei giovani di Pescara

Estratto da:

Contributi di Filologia dell'Italia Mediana


X (1996)

Pmrno

TRJFONE

IL LINGUAGGIO DEI GIOVANI DI PESCARA

1. Una parodia del linguaggio giovanile

Nel mese di marzo del 1992 una TV privata abruzzese (Rete Otto)
propose nella trasmissione Aut-Aut un servizio sul gergo giovanile,
con !'attenzione rivolta in particolare al modo di esprimersi dei ragazzi
di Pescara. Nel corso del programma fu letto un singolare monologo in
slang pescarese, una sorta di ironico compendio dei pi notevoli tic linguistici (e non solo linguistici) diffusi tra i giovani del capoluogo medioadriatico.
Trattandosi in sostanza di un testo paraletterario, riconducibile al
grande filone delle parodie linguistiche, la spinta ad accentuare i colori
naturalmente molto forte; va detto tuttavia che nel caso specifico l'ipercaratterizzazione consiste nell'addensamento dei materiali piuttosto
che nel loro travisamento. L'autore del pezzo, un giovane laureato pescarese, esercita il suo virtuosismo nell'accumulo abnorme di dati linguistici reali: da un sondaggio eseguito su un campione di circa 100 studenti risulta, come vedremo, che le parole e le locuzioni presenti nel monologo sono effettivamente conosciute e usate dai ragazzi di Pescara. Alla
prova dei fatti, insomma, il brano dimostra un buon livello di attendibilit documentaria (nel senso che si precisato).
2. Il testo del monologo in slang pescarese

Riproduco qui di seguito il testo del monologo nella sua redazione


originale, che !'autore stesso, Americo Carissimo, ha amichevolmente
messo a mia disposizione.
[1] Schizzato come al solito, ma non perch io mi sia calato, no,
no: non ho niente a che fare con i peromani o la gente che s'in-

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PIETRO TRIFONE

trippa. Io sono un tipo troppo preciso, non li sopporto i bucomani, perch somigliano ai pigri.
[2] S, i pigri, quelli vestiti osceni, che guidano da tosti, ma sgommano da un angolo ali' altro di un quartiere sfigato, perch in
centro non se li caca nessuno. Si ingarrano solo con le teppone,
si accoppiano fra ramarri: le belle sbarbine che se la tirano,
quelle precise che vestono di classe non se le impolperanno
mai.

[3] Al limite se cacciano il macchi.none leccato con lo sputo, dopo


tremila vasche si svoltano qualche sboffata.
[4] Ma le gnocchette di primo pelo, le splendiducce con i pegiottini perfetti, quelle se le intortano con l'immaginazione. Altro
che. Farsi le storie, attrezzare la ragazza giusta roba da tipi
precisi, non dico quelli che fanno gli splendidi a tutti i costi
o gli svoltatori di professione. I lupi, i falchi sono quelli che
s'incarta.no di pi sia alla guida, perch si distraggono una frega, sia perch, convinti di essere operativi, si intrecciano tra
mille strategie allucinanti.
[5] Bisogna stare tecnici, n schizzati, n di fango: precisi al punto
giusto, operativi di classe, smicciare senza farsi sgamare, per in~
tenderci. Agli sballoni le tossiche, ai giusti le giuste.
[6] E se la tipa ti suola o non ti si fila, mai fare vedere che te ne sei
andato in cascetta. Allora diventa una storia di fango, ti rifregano tutti, inclusi i pigri. Stai teso. Ed ogni volta che, al limite,
ti potresti svoltare una ragazza, te ne vai in paranoia ed hai
chiuso. Il tuo giro ti taglia, non ti ingarri nemmeno la peggiore
delle tue ex, non scrocchi passaggi, non ti imboschi alle feste.
[7] Imbocchi il sentiero delle maole infinite, finch qualcuno non ti
fa la giobba e ti mazzula a dovere. Ti intomma di coppini, ti
intosta di mazzate: s, ti riempe di noci, e se gli prende male
ti abbona di necchie due o tre volte. Tu non sai dargli un paio
di castagne come si deve e ce le prendi.

[8] Non questione di fare i buffi, nemmeno i soliti bluffi, gli intrecci te li devi risparmiare; meglio fare il tranquillo. Esci con
una che non se la ricrede, non dico una cozza, o uno scafandro,
un cofano che poco ci manca il parabrezza, ma una smandra
ben carrozzata, che di faccia al limite ci metti un cuscino. Ti
fai una bella pomiciatina, te la coltivi per una smanettata come
si deve, entro!' anno possibihnente. Non te la sventrerai mai, al

IL

LIN(;UA<~~GIO

DEI GIOVANI DI PESCARA

233

limite ti si vogliono fare solo le cozze, non sei del tutto sfigato,
ti stai infilando in una situazione negativa. La tipa magari non
l'ha mai formattata nessuno; il che molto peggio.
[9] La preda ti piglia la mano, quel mezzo fango non ti si scolla pi
di dosso, ti sta a togliere la vita, insomma fa la piattola, speri
che arrivi un pigro e se la svolti. Tu gliela regali, basta che se
la pigli subito.
[ 1O] Le fai brutto un paio di volte, quella sta sempre pi persa; le fai
bruttissimo e quella se ne va in coma. Allora la smostri di pelli,
cambi il cuscino ogni sera, se no te ne vai in acido, te la ingroppi a sangue. Stai sempre schizzato, l'hai sframicata e martoriata.
[11] Ma quella si vuole coppare, si sottomessa, sta sempre pi
convinta. Ha promesso di farsi una plastica, appena mette i soldi da parte si spara pure il silicone: a quel punto o ti impicchi o
te la sposi e resti smerdato.
[12] Allora la svolta delle svolte: ti fingi tossico, cannato sino alle
midolla. Che non ti buchi, purtroppo ti si legge in faccia; ma
dici che ti fai gli acidi, i trip a manetta, anzi ti spari le piste e
le contropiste. Sniffi dalla mattina alla sera, ma non abbocca,
perch la roba costa troppo e tu hai sempre i soldi contati. Allora, lo giuri, ti cali, stai sempre flippato e smascelli come un
asino, stai prima alcolico, poi mandi gi i cristi e le madonne.
Altro che ubriaco come una seccia, roba che ti impasticchi
alla grande, cilindretti, piastrine, confetti, micropunte, colombine, ottagonali e trippetti.
[ 13] Ci ha quasi creduto: allora vuole calarsi anche lei; le dici che
per entrare nel giro roba tosta, ma tosta.
[14] Non fare il povero, per sbarazzarti della squinzia e trovarti una
bella smandroppata devi appoggiare la moneta.
[15] Un'ansia senza fine, roba da stare scimmiati, ma prima o poi ti
passa. Prendi una topona da sturbo a ore, ti ci fai vedere ad
attrezzare e la fai avvelenare di gelosia. Avr un minimo di orgoglio: non dico che abbia le palle, che quelle non ce l'hai nemmeno tu, sar cazzuta, le scatta ladrenalina e l'orgoglio, magari
ti piantai magari.
[16] Ma insomma, mannaggia sabato e la Maiella maiala, sembra
che non ci siano storie. Niente, devi atteggiarti, devi fare il sostenuto, poi improvvisamente fai il megateppone, finch quella

234

PIETRO TRIFONE:

non ci capisce niente e ti molla. Poi, quando la situazione sem


bra appesa del tutto, lei parte per fare il militare. 1? uscita la
nuova legge.
[17] Stai come un papa, puoi fare il mandrillo, torni a tremila, fi.
nita la sfiga, da due di coppe adesso fai il re, s, s, il re degli
sfigati.
3. Espressivit e straniamento: un'allegra mescolanza di linguaggi
I critici hanno evidenziato pi volte la compresenza nel linguaggio
giovanile di elementi propri di strati eterogenei, il cui dosaggio pu va
riare fortemente a seconda degli ambienti e delle situazioni 1. L'ingre
cliente base generalmente costituito da un italiano di tipo colloquia
le-informale, con notevoli aperture nella direzione del popolare e del re
gionale. A tale registro linguistico appartengono in effetti numerose pa
role e locuzioni del nostro testo, come abbottare 7, avere le palle 15,
cacarsi 2, castagna 7, cazzuto 15, cozza 8, i cristi e le madonne 12, due
di coppe 17, ex 6, fare brutto 10, filarsi 6, gnocchetta 4, ingropparsi IO,
mandrillo 17, mannaggia Sabato e la Maiella maiala 16, mollare 16, pelle
10, piattola 9, pomiciatina 8, sfiga 17 e sfigato 2, 8, 17, smandroppata 14,
smerdato 11, tamarro 2, topona 15 2
Un'altra componente significativa del linguaggio giovanile, anch'essa
ben attestata nel monologo, quella gergale. In tale ambito si registra
spesso il riuso, con o senza ampliamenti o spostamenti sematici, di ter
mini appartenenti al linguaggio dei drogati: andare in acido 1O e farsi gli
1

Per un inquadramento delle problematiche relative al linguaggio giovanile cfr.


G1ACOMELLl 1988, BANFI-SOBRERO 1992, R,\DTKE 1993, T1TONE 199-5. Accanto agli studi di carattere generale, che hanno messo in luce il con1plesso statuto so~
ciolinguistico del linguaggio giovanile, sono state condotte varie ricerche su tale variet
in diverse aree italiane: a) per Roma cfr. MASTRANGELO LATINI 1989, GIOVANARDI 1993,
M. TRIFONE 1993; b) per v1ilano e Trento cfr. BANFI 1992; ancora per Milano cfr.
MAVELLlA 1991; e) per il Friuli cfr. M1\RCAT0-Fusco 1994; d) per Genova e la Liguria
cfr. (~OVERJ-DE NARDIS 1977, FINESSI 1992, 1993, ())\'EHI 1993; e) per Bologna cfr. Rrzz1
198_5; D per Firenze cfr. BlNAZZl 1992, 1995; g) per Lecce cfr. SOBRERO 1987; g) per la
Sicilia cfr. THOPEA 1987, 1995, PECORARO 1995, S<;Rol ] 995. Il lessico del linguaggio giovanile stato raccolto in diversi repertori: oltre ai materiali e ai glossari contenuti negli
studi sopra citati, cfr. LANZA 1977, MANZONf,DALMONTE 1980, FORCONI 1988, fERREHO
1991, Lorn 1992. La _presenza di localismi nel linguaggio giovanile rende inoltre neces"
saria la consultazione dei vocabolari dialettali delle rispettive aree; per l'Abruzzo cfr. so
prattutto DAM.
2 Per
l'indicazione dei significati di tutte le voci e locuzioni citate in questo 3 si
rimanda al Glossario del paragrafo in1mediatamente successivo.
CovERl 1988,

IL LJ,\'(;UA(;GIO DEI C;JOVANJ DI PESCARA

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acidi 12, bucarsi 12, bucomane 1, calarsi l, 12, cannato 12, andare in coma 10, flippato 12, impasticcarsi 12, intripparsi 1, peromane 1, piste e contropiste 12, roba 12, sballane 5, schizzato 1, 5, 10, scimmiato 15, sniffare
12, ipararsi 11, 12, svolta 12 con svoltare 3, 6, 9 e svolta/ore 4, tossico 5,
12, trip 12. Un piccolo pezzo di bravura l'elenco di sette diversi tipi di
pasticche: cilindretti, piastrine, confetti; micropunte, colombine, ottagonali e trippetti 12. In paragone, ha un rilievo alquanto limitato la rappresentanza dei gerghi tradizionali, che del resto rimandano a scenari molto
diversi da quelli con cui i giovani di oggi, specie se acculturati, si trovano
pi spesso in contatto. Il linguaggio della malavita d il suo contributo
con due voci romanesche ormai largamente diffuse, sgamare 5 e suolare
6; rimandano alle parlate dei gruppi marginali anche pigro 1, 2, 6, 9 e
smicciare 5. Proviene invece dal gergo delle caserme imboscarsi 6, parola
che si peraltro acclimata molto bene nella stessa lingua nazionale.
Vi sono poi i gergalismi endogeni, vale a dire le innovazioni che si
sviluppano in determinate circostanze all'interno degli stessi gruppi giovanili. Si tratta di elementi che per la loro natura occasionale e "generazionale" sono pi soggetti di altri a logorarsi, ad essere accantonati ed
eventualmente sostituiti. Alcuni di questi elementi riflettono la tendenza
all'intensificazione espressiva propria del linguaggio giovanile: allucinante 4, lupo 4, mezzo fango 9, osceno 2, a sangue 10, sframicare 10, smostrare 10, .1plendido e spendiduccia 4, teppone 2 e megateppone 16, topona da
sturbo 15, sventrare 8. Un modulo caratteristico la ripresa in chiave
iperbolica o scherzosa di un tecnicismo: le scatta l'adrenalina 15, stare
alcolico 12, attrezzare 4, 15, ben carrozzata 8, un cofano che poco ci manca
il parabrezza 8,formattare 8, operativo 4, 5, andare in paranoia 6, scafan
dro 8, stare tecnici 5. Due vocaboli emblematici del linguaggio giovanile
sono giusto 5 e preciso 1, 2, 4; si noti che entrambi i termini fanno riferimento all'integrazione del singolo nel gruppo. Nel nostro testo compaiono vari altri "giovanilismi", in parte gi noti da tempo e in parte
pi nuovi: appeso 16, bluffo 8, buffo 8, stare convinto 11, fare la giohba
7, alla grande 12, intrecciarsi 4 e intreccio 8, a ore 15, perso 10, povero 14,
ricredersela 8, ri/regare 6, sgommare 2, squinzia 14, tirarsela 2, tosto 2, 13,
tranquillo 8, a tremila 17, troppo l, vasca 3.
Tra le diverse fonti a cui il linguaggio giovanile solitamente attinge,
una posizione tutt'altro che trascurabile occupata dal dialetto, specie
nei centri in cui esso conserva una maggiore vitalit. L'elemento linguistico locale pu essere utilizzato non solo a fini espressivi o ludici, ma
anche come fattore di rinforzo dell'identit di gruppo. Occorre in tal
senso tener presente, oltre ali' ovvio valore affettivo del dialetto, la fon-

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PIETRO TRIFONE

zione quasi gergale che il localismo finisce spesso con l'assumere una
volta introdotto in un contesto fondamentalmente italiano. n monologo
pescarese presenta vari inserti di chiara marca regionale: andare in cascetta 6, copparsi 11, coppino 7, una frega 4, ingarrarsi 2, 6, intommare
7, mao/a 7, mazzate 7, mazzulare 7, ubriaco come una seaia 12, sframicare
10. Ricorre pi volte l'uso di stare per 'essere': stare tecnici 5, stai teso 6,
stai schizzato 10, sta convinta 11, stai flippato 12, stai alcolico 12, stare
scimmiati 15.
La fondamentale cifra stilistica del nostro testo in definitiva ravvisabile proprio nell'effetto straniante prodotto dal!' accavallarsi tumultuo
so dei diversi registri, con una particolare predilezione per quelli pi coloriti e carnali, atti a fornire un buon supporto espressivo alle strategie
allucinanti e alle maole infinite di un immaginario picaresco, al cui centro tornano di nuovo a campeggiare, ma solo per uno scoperto gioco caricaturale, i vecchi screditati trofei della virilit.
4. Glossario

Raccolgo in un'unica lista alfabetica le pi caratteristiche voci e locuzioni presenti nel monologo, con i relativi significati 3 .
abbottare 7 'riempire, gonfiare'.
acido 10 andare in a. 'precipitare in uno stato di alterazione mentale
simile a quello provocato dalle droghe allucnogene'; 12 farsi gli a. 'assumere droghe allucinogene, in particolare LSD'.
alcolico 12 'ubriaco'.
allucinante 4 'incredibile, pazzesco'.
andare in acido, in cascetta, in coma, in paranoia v. acido, cascetta
corna, paranoia.

appeso 16 'privo di soluzione, sfavorevole, infausto'.


appoggiare: a. la moneta 14 'dare del denaro'.
attrezzare 4, 15 'abbordare una ragazza, intrecciare relazioni amorose'.
bluffo 8 'bluff'.

brutto: fare b. e fare bruttissimo 10 'trattare male, essere molto


sgarbato, sgridare duramente, strapazzare'.
? Tranne che in alcuni casi particolari, le indicazioni semantiche riguardano esclusivamente i valori specifici con cui le varie voci e locuzioni sono usate nel 1nonologo,

IL LINGUAGGIO DEI GIOVANI DI PESCARA

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bucarsi 12 'drogarsi iniettandosi eroina'.


bucomane 1 'tossicomane' (vedi bucarsi).
buffo 8 'inganno, raggiro.
cacarsi 2 'dare importanza, prestare attenzione'.
cacciare 3 'tirare fuori'.

calarsi 1, 12, 13 'drogarsi'.


cannato 12 'drogato, in particolare con hascisc o marijuana'.
carrozzata: ben c. 8 'detto di ragazza dalle forme procaci'.
cascetta: andare in c. 6 'prendersela molto, divenire irascibile per futili motivi'.
castagna 7 'pugno'.
cazzuto 15 'grintoso, molto determinato'.
chiudere 6 'non poter pi svolgere una certa attivit'.
cilindretto 12 'tipo di pasticca allucinogena'.
cofano 8 'ragazza molto brutta'.
colombina 12 'tipo di pasticca allucinogena'.
coma: andare in c. l O 'abbattersi, deprimersi fortemente'.
confetto 12 'tipo di pasticca allucinogena'.
contropista 12 v. pta.
convinto 11 nel nostro testo vale 'deciso, determinato'; spesso ha il
significato di 'presuntuoso, borioso'.
copparsi 11 'avere una relazione stabile, sistemarsi, sposarsi'; altri significati di coppare sono 'sorprendere, cogliere sul fatto, scoprire' e 'riuscre a procurarsi compagnia dell'altro sesso' (si tratta quindi di un geosinonimo, rispettivamente, di sgainare e rimorchiare).
coppino 7 'schiaffo' (indica specialmente lo schiaffetto dietro la nuca).
cozza 8 (due volte) 'ragazza molto brutta'.
cristi: i c. e le madonne 12 'qualsiasi cosa, tutto quello che capita'.
due di coppe 17 'persona che vale poco'.
entro l'anno 8 'senza troppi indugi'.
ex 6 'ex ragazzo ex fidanzato).
falco 4 'individuo sveglio e intraprendente'.
1

fango: di f. 5, 6 'di livello molto basso'.

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PJETRC) 17<.IFCJNE

fango: mezzo f. 9 'persona di scarso valore'.


fare, farsi 8 'avere rapporti sessuali'; il verbo compare anche in varie
locuzioni, che mi limito qui a segnalare, rimandando per i significati al
lemma caratterizzante: farsi gli acidi 12; fare brutto e fare bruttsimo 1O;
fare il mandrillo 17; fare il megateppone 16; fare il povero 14; fare gli
splendidi 4; farsi le storie 4; farsi i trip a manetta 12.
filarsi 6 'tenere in considerazione'.
flippato 12 'stravolto (dalla droga)'.
formattare 8 'sverginare).
frega: una f. 4 'molto'.
giobba: fare la g. 7 'gabbare, mettere nel sacco, dare una fregatura'.
giro 6, 13 'cerchia, compagnia, ambiente'.
giusto 5 (due volte) 'che risponde ai canoni del gruppo giovanile nel
modo di pensare, di comportarsi, di vestire'.
gnocchetta 4 'ragazza carina e desiderabile'.
grande: alla g. 12 'in modo grandioso, al massimo livello'.
imboscarsi 6 'introdursi furtivamente (in una festa alla quale non si
stati invitati)'; equivalente di imbucarsi, forma quest'ultima che tra i giovani di Pescara non altrettanto diffusa.
impasticcarsi 12 'assumere sostanze allucinogene drogarsi).
impolparsi 2 'possedere carnalmente'.
1

incartarsi 4 'confondersi, perdere il controllo della situazione'.


ingarrarsi 2 6 'condurre in porto un approccio; avere contatti sessuali con qualcuno'.
1

ingropparsi 10 'possedere carnalmente.


intommare 7 'riempire, gonfiare (di botte)'
intortarsi 4 'convincere abilmente qualcuno a fare qualcosa, in particolare nell'ambito amoroso'.
intostare 7 'riempire di botte, picchiare'.
intrecciarsi 4 'mettersi in una situazione intricata, confondersi, smar~
rirsi, ingarbugliarsi'.
intreccio 8 'situazione intricata
intripparsi l 'drogarsi con LSD o con altre sostanze'.
leccato: I. con lo sputo 4 'lustrato con grande cura'.
1

IL UNGUAGGJO DEI GIOVANI DI i'ESCARA

239

limite: al I. 3, 6, 8 (due volte) 'tutt'al pi; caso mai'.


lupo 4 'individuo dal temperamento forte e aggressivo'.
maccbinone 3 'automobile di grande cilindrata'.
Maiella maiala: la M. m. 16 imprecazione eufemistica.
madonne v. cristi.

mandrillo 17 'individuo sessualmente molto attivo'.


manetta: a m. 12 'a tutta velocit'.
mannaggia sabato 16 imprecazione eufemistica.
maola 7 'furberia, trucco, raggiro'.
mazzate 7 'btte'.
mazzulare 7 'picchiare'.
megateppone 16 'individuo di estrema rozzezza'.
micropunta 12 'tipo di pasticca allucinogena'.
mollare 16 'lasciare (il partner)'.
necchia 7 'pugno).

negativo 8 'brutto, spiacevole, difficile e simili'.


noce 7 'pugno'.
operativo 4 'fattivo) efficiente, dina1nicoi.
ore: a o. 15 propriamente 'retribuito con tariffa oraria'; detto di ragazza che offre la propria compagnia in cambio di gratificazioni varie.
osceno 2 'molto brutto, di pessimo gusto' (quelli vestiti osceni 'quelli
vestiti malissimo').
ottagonale 12 'tipo di pasticca allucinogena'.
palle: avere le p. 15 'essere in gamba, avere polso'.
papa: stare come un p. 17 'stare molto bene'.
paranoia: andare in p. 6 'cadere in uno stato di confusione mentale,
di depressione, di insofferenza',
pegiottino 4 'ciclomotore Metropolis della Peugeot'.
pelle 10 'rapporto sessuale'.
peromane 1 'tossicomane' (da pera 'iniezione di eroina').
perso: stare p. 10 'essere follemente innamorato'.
piastrina 12 'tipo di pastica allucinogena'.
piattola 9 'persona molesta di cui non ci si riesce a liberare'.

240

PIE11W TRIFONE

pigro 1, 2, 6, 9 'individuo rozzo, cafone, individuo di scarso valore'


(senso derivato da quello gergale di 'zingaro'),
pista 12 spararsi le piste e le contropste 'drogarsi aspirando con una
cannuccia o simili, prima in un senso e poi nell'altro, dalla sorta di breve
pista formata dalla cocaina o da altra sostanza stupefacente in polvere'.
pomiciatina 8 'contatto sessuale rapido e superficiale'.
povero 14 'persona avara'.
preciso 1, 2, 4, 5 'che si comporta bene, attenendosi alle regole del
gruppo'.
ricredersela 8 'darsi delle arie, pavoneggiarsi, vantarsi'.
rifregare 6 'prendere in giro, deridere'.
roba a) 4, 12, 13, 15 termine generale; b) 12 'droga'.
sangue: a s. 1O 'brutalmente, violentemente'.
sballone 5 'drogato' (da sballo 'stato di eccitazione prodotto dalla
droga').
sbarbina 2 'ragazza particolarmente giovane'.
sboffata 3 'ragazza procace'.
scafandro 8 'ragazza molto brutta'.
schizzato 1, 5,10 'teso) nervoso, agitato'.
scimmiato 15 'stravolto' (cfr. avere la scimmia, nel linguaggio dei
tossicodipendenti 'essere sotto l'effetto della droga').
seccia: ubriaco come una s. 12 'ubriaco fradicio' (alla lettera 'ubriaco come una seppia'; la voce seccia nsata anche da sola con il valore di 'ubriaco').
sfiga 17 'sfortuna'.
sfigato 2, 8, 17 'sfortunato (in particolare con le ragazze)'.
sframicare 10 'ridurre in briciole'.
sgamare 5 'sorprendere, cogliere sul fatto, scoprire'.
sgommare 2 'far stridere le gomme di nn veicolo sull'asfalto'.
smandra 8 forma accorciata di smandrappata, smandroppata.
smandroppata 14 variante di smandrappata; nel nostro testo ha il valore di 'ragazza provocante e di facili costumi'.
smanettata 8 'masturbazione).

smascellare 12 'muovere smodatamente le mascelle, sotto l'effetto


della droga'.

IL LINGUAG(,'10 DEI GIOVANI DI PESCARA

241

smerdato 11 'infangato, coperto d'ignominia',


smicciare 5 'guardare, sbirciare'.
smostrare 10 'rendere simile a un mostro, ridurre male',
sniffare 12 'fiutare, annusare (droga, in particolare cocaina)',
spararsi 11) 12 'iniettarsi; ingurgitare)
splendido 4 'persona che indulge all'ostentazione',
splendiduccia 4 'ragazza un po' affettata',
squinzia 14 'ragazza di scarso valore, poco attraente',
stare 'essere' 5, 6, 10, 11, 12 (due volte), 15,
storia a) 4, 6 'relazione amorosa'; b) 16 nella locuzione non ci sono
storie 'non c' niente da dire o da fare',
sturbo 15 'svenimento' (topona da sturbo 'ragazza di una bellezza da
togliere il respiro'),
suolare 6 'ingannare, raggirare, mancare a una pron1essa, a un appuntan1ento'.
sventrare 8 'possedere carnalmente',
svolta 12 (la svolta delle svolte) 'cambiamento positivo, soluzione favorevole) successo).
svoltare, svoltarsi 3, 6, 9 'stabilire una relazione, uscire o mettersi
con una ragazza',
svoltatore 4 'ragazzo che fa molte conquiste femminili, rubacuori',
tagliare 6 'escludere, emarginare, evitare'.
tamarro 2 'individuo rozzo, cafone'.
tecnico 5 'lucido ed efficiente'.
teppone 2 'individuo molto rozzo'
tipo, tipa 1, 4) 6, 8 'ragazzo, ragazza'.

tirarsela 2 'atteggiarsi, darsi delle arie',


topona 15 'ragazza molto attraente',
tossico 5, 12 'tossicodipendente'
tosto a) 2 'persona in gamba, d forte tempra, tipo duro'; b) 13 roba
'impresa difficile, da tosti (nel senso a)'.

f,, ma t,

tranquillo 8 'persona assennata, che evita i guai',


tremila: a t, 17 'ad alto livello',
trip 12 'effetto di sostanze stupefacenti, viaggio mentale prodotto
dalla droga'.

242

PIETRO TRIFONE

trippetto 12 'tipo di pasticca allucinogena'.


troppo ( + agg.) 1 'molto, estremamente'.
vasca 3 'passeggiata, giro ripetuto per le vie del centro'.
5. Un sondaggio soczlinguistico sui giovani di Pescara

La conoscenza del documento sopra trascritto mi ha stimolato a


condurre una piccola indagine sociolinguistica su un campione di ragazzi pescaresi, allo scopo di accertare su basi meno impressionistiche l'effettiva diffusione di fenomeni tipici dei linguaggi giovanili in una citt
dell'Italia centromeridionale. Con laiuto di un mio allievo dell'Universit di Chieti, Cosimo Quaranta, ho sottoposto un questionario a 95 studenti (48 maschi e 47 femmine) delle ultime classi del Liceo Classico
D'Annunzio, del Liceo Scientifico Galilei e dell'Istituto Tecnico
Commerciale e per Geometri Acerbo. Per la formulazione di tale questionario, ho fatto ricorso allo schema elaborato da Lorenzo Coveri e
utilizzato in recenti sondaggi a Milano, a Trento e a Genova, apportando solo lievi modifiche e adattamenti 4 .
Alla domanda Prima di andare a scuola, in famiglia, hai appreso il
dialetto o l'italiano? il 60% del campione dichiara che la lingua appresa in famiglia esclusivamente l'italiano (intendendo riferirsi, per lo pi,
all'italiano regionale abruzzese); il 321<, dichiara di aver appreso sia l'italiano che il dialetto; non supera 1'8 % la quota di coloro che dichiarano
di aver appreso esclusivamente il dialetto. Sebbene non sia il caso di attribuire un valore assoluto a questo genere di giudizi autovalutativi, !'alto indice di italofonia appare correlato all'estrazione sociale medio-alta
della maggioranza degli studenti: i due terzi del campione dichiarano infatti che il capofamiglia appartiene alle categorie dei dirigenti, imprenditori e liberi professionisti o a quelle degli insegnanti, impiegati e tecnici.

Uno dei quesiti mirava a sondare il punto di vista del campione riguardo al grado di standardizzazione di alcune variet d'italiano: Ritieni che sappia parlare meglio la lingua italiana un milanese, un romano o
un napoletano?. Il 60% degli studenti fornisce una risposta favorevole
al parlante milanese, solo il 6% opta per il parlante romano, mentre il
parlante napoletano non raccoglie alcuna preferenza. Sembra quindi
che i giovani pescaresi confermino i risultati dell'indagine svolta alcuni
~

Cfr.

BANn-SoBREHO

1992, pp. 137-38eCovmu1993, pp. 42-47.

IL LlNGUAGGIO DEI GIOVANI DI PESCARA

243

anni fa da Nora Galli de' Paratesi, secondo cui Milano il centro italiano pi standardizzato, quello in cui la lingua nazionale si diffusa e af5
fermata pi solidamente . S noti peraltro che nel nostro caso la domanda rivolta agli intervistati non includeva Firenze tra le possibili opzioni,
6
accanto a Milano, Roma e Napoli Occorre inoltre sottolineare che,
pur di fronte alla richiesta di un'indicazione netta, una parte notevole
del campione (34 % ) preferisce astenersi, o porre i tre parlanti-tipo sullo
stesso piano, o affermare che la discriminante non geolinguistica ma
socioculturale: emergono cio atteggiamenti di comprensibile indecisione, di tollerante policentrismo, di consapevole problematicit, riconducibili tutti (e in particolare gli ultimi due) ad una tendenza alla "rilassatezza" che l'impostazione della domanda non prevedeva n incoraggiava.

Tre punti successivi del questionario erano specificamente rivolti ad


indagare quali fossero le opinioni degli studenti pescaresi sul linguaggio
giovanile. Il 63 % del campione (con una differenza interna secondo il
sesso: 55'X, maschi e 45% femmine) dichiara di adottare un linguaggio
particolare che gli adulti non usano e non capiscono; il restante 37 %
ammette un impiego limitato e saltuario di alcune espressioni caratteristiche (in questo caso, ovviamente, la prevalenza femminile). Alcuni
dei soggetti intervistati osservano che gli adulti, pur ricorrendo solo eccezionalmente a forme e locuzioni tipiche del linguaggio giovanile, tut tavia le comprendono abbastanza bene. In effetti, tra le ragioni che spingono a servirsi di tale linguaggio risulta del tutto marginale, secondo il
campione, l'intenzione criptica (non farsi capire), mentre occupa il
primo posto assoluto la finalit ludica (scherzare). Le altre motivazioni addotte sono di tipo genericamente comunicativo-espressivo (abitudine, comodit>> efficacia>>, immediatezza), oppure si riferiscono
alla ricerca di coesione del gruppo e, insieme, di contrapposizione generazionale ( un linguaggio tipico di noi giovani, per differenziarci dai
vecchi). Quest'ultimo rilievo si collega alle indicazioni sull'ambito d'u1

Mi riferisco a GALLI DE' PARATL'>I 1984.


Sar opportuno precisare le ragioni di tale scelta, connesse al luogo di svolgin1ento e alle particolari caratteristiche del sondaggio. Appunto perch l'inchiesta riguardava una citt centromeridionale , nii parso interessante stabilire una con1parazione diretta tra le preferenze accordate al polo settentrionale, rappresentato da Milano, e quelle
accordate ai due poh storicamente e geograficru11ente pi vicini, cio Roma e Napoli.
()!tre tutto, l'inserimento di Firenze avrebbe potuto ridurre la schiettezza del confronto,
o addirittura risultare fuorviante, considerando che nella scuola tendono a perpetuarsi
certi giudizi tradizionali sulla virt intrinseca del fiorentino, e che tra gli studenti accade
spesso di registrare una sorta di purismo ipercorrettivo.
6

244

PIEJRO TR!FONE

so del linguaggio giovanile, che viene di norma circoscritto ai compagni


di scuola, agli amici, ai coetanei.
Le attivit preferite nel tempo libero risultano, nell'ordine, stare con
gli amici, ascoltare musica e praticare sport. Sembra invece che gli stu
denti pescaresi siano meno propensi a guardare la TV, e ancora meno a
leggere libri. Gli stessi prodotti editoriali pi fortemente orientati verso
il pubblico giovanile, dai fumetti ai giornali sportivi, dai periodici di mu
sica e spettacolo alle riviste per teen-agers, interessano soltanto una minoranza del campione (39%).

6. Conoscenza e uso di 35 voci "giovanili"


Il questionario sottoponeva poi agli intervistati una lista di 35 voci
latamente definibili come "giovanili" (colloquialismi, gergalismi, regio
nalsmi) 7 , al fine di sondare quanto fossero conosciute e usate dagli stu
denti pescaresi. La maggior parte di queste parole, per l'esattezza 20,
compare nel monologo da cui siamo partiti; le restanti 15 sono state in
serite per ampliare la prospettiva del sondaggio, sulla base di quanto
emerso sia da indagini precedenti relative ad altre aree sia da mie occa
sionali rilevazioni in loco. Fornisco preliminarmente l'elenco alfabetico
dei 35 lemmi, accompagnati da alcune indicazioni semantiche di base;
un asterisco contrassegna le voci presenti nel monologo.
1. ''allucinante 'strabiliante, incredibile, fantastico, pazzesco'.

2. ammorbare 'annoiare, seccare, infastidire qualcuno'.


3. arrapato 'eccitato sessualmente'.
4. *cascetta: andare in c. 'prendersela molto, divenire irascibile per
futili motivi'.
5. cazziata 'rimprovero, sgridata'.
6. ''coppare 'scoprire, cogliere sul fatto, sorprendere qualcuno';
'fare colpo, conquistare una ragazza o un ragazzo'; nel monologo
copparsi vale 'avere una relazione stabile, sistemarsi sposarsi'.
7. *coppino 'schiaffo', in particolare 'schiaffo sulla nuca'.
8. filone: fare f. 'marinare la scuola'.
1

" Parlare <li voci giovanili~> certamente n1proprio se ci si riferisce alle singole parole e locuzioni, 1na acquista un certo senso se si considera invece il particolare an1algan1a che esse realizzano nel loro insien1e.

lL LINc;uAc;c;10 DEI GlOVANl Dl PESCARA

245

9. *frega: una f. 'tanto, molto'.


10. fregno 'persona in gamba, simpatica, piacevole'.
11. fuori di coccia: essere f. di c. variante regionale della locuzione
giovanile essere fuori di testa 'essere fnori di s, sragionare, dare
segni di squilibrio'.
12. gasato 'che si esaltato o montato la testa'.
13. ''giusto 'che o chi risponde ai canoni del gruppo giovanile, nel
modo di pensare, di comportarsi, di vestire'.
14. *imboscarsi 'nascondersi per evirare impegni sgraditi'; 'appartarsi per amoreggiare'; nel monologo 'introdursi furtivamente
(in una festa alla quale non si stati invitati)'.
15. imbranato 'che o chi appare goffo, impacciato, tonto'.
16. *incartarsi 'confondersi, non sapere pi che dire o fare, impappinarsi'.
17.

~.,.ingarrarsi

'condurre in porto un approccio; avere contatti sessuali con qualcuno'.


18. ''intommare 'riempire di botte, picchiare' (cfr. le locuzioni i. di
mazziate, i. di coppinz).
19. lecchino 'adulatore, specie dei professori'.
20. *maola 'furberia, trucco, raggiro'.
21. *paranoia 'confusione mentale, depressione, insofferenza'.
22. *ricredersela 'vantarsi, pavoneggiarsi, darsi delle arie'.
23. *rifregare 'prendere in giro, deridere'.
24. sballo 'persona, cosa, situazione che piace o eccita molto'.
25. sbianco 'brutta figura'.
26. schioffare 'avere un insuccesso'; 'avere un incidente stradale';
'andare male a scuola, in un'interrogazione, in un esame'.
27. *schizzato 'teso, nervoso) agitato'.
28. secchione 'studente di intelligenza non eccelsa che ottiene buoni
risultati scolastici applicandosi molto'.
29. *seccia 'ubriaco' (letteralmente 'seppia'; cfr. la locuzione ubriaco
come una s.).
30. *sgamare 'capire qualcosa di voluta1nente taciuto o nascosto';
'sorprendere, cogliere sul fatto scoprire'.
31. *svolta 'cambiamento positivo, soluzione favorevole'.

246

PIETRO TRIFONE

32. tecchio 'individuo rozzo, cafone'.


33. tordacone 'individuo sciocco, tonto, inetto'.
34. *tosto 'persona in gamba, tipo duro'; nel monologo roba tosta
vale 'impresa difficile, da tosti'.
35. *troppo (+ agg.) 'molto, estremamente'.
Nell'analisi dei dati ho accolto i criteri prudenziali gi adottati da
Emanuele Banfi per la sua indagine sul lessico giovanile di Milano e
Trento 8 : in sintesi, per considerare conosciuta (ed eventualmente usata)
una certa voce non ci si accontenta della semplice dichiarazione in tal
senso dell'intervistato, ma si richiede che la voce sia accompagnata da
una definizione plausibile; ove questa manchi, la voce considerata
non conosciuta (e quindi non nsata) anche in caso di dichiarazione diversa dell'intervistato.
La seguente tabella riassume i dati relativi alla conoscenza e all'uso
dei 35 lemmi da parte del nostro campione di 95 studenti pescaresi.
USO DEL LEMMA

CONOSCENZA DEL LEMMA

1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
14.
14.
15.
16.
17.
18.
19.

imbranato
rifregare
sbianco
schioffare
secchione
cazziata
filone
coppare
una frega
ricredersela
fregno
fuori di coccia
imboscarsi
arrapato
lecchino
andare in cascetta
incartarsi
allucinante
schizzato

8 B,\NH 1992, p.109.

95

95
95
95
95
94
94
93

93
93

92
92

92
90
90
89
89
86
85

schioffare
secchione
filone
rifregare
sbianco
imbranato
coppare
ricredersela
cazziata
una frega
gasato
andare in cascetta
incartarsi
fregno
fuori di coccia
imboscarsi
lecchino
ingarrato
arrapato

95
92
91
89
87
84
82
82
81
81

80
79
76
74
74
73
69
65
62

IL LINC'UAGC;J(J DEI (;J(>VANJ Di PESCARA

20,
2L
22,
23,
24.
25,
26.
27,
28.
29.
30.
3L
.32.
3 3,
34,
35,

tosto
sballo
gasato
troppo (+ agg,J
coppino
paranoia
ingarrato
tecchio
sgamare
ammorbare
giusto
tordacone
svolta
seccia
maola
intommare

85

84
82
79

77
77
75
73
72
69
69
67
65
64
51
46

schizzato
troppo (+ agg.)
allucinante
paranoia
coppmo
tosto
ammorbare
seccta
tordacone
sgan1are
maola
svolta
tecchio
sballo
giusto
intomrnare

247

60
58
52
52
48
45
43
42
40
37
36
33
33
29
25
22

Nel complesso il sondaggio attesta la notevole diffusione tra i giovani di Pescara del materiale lessicale in esame: si noti infatti che la met
del nostro campione conosce tutte le voci proposte e dichiara di usarne i
due terzi 9 , Un altro dato interessante riguarda l'influsso delle condizioni
ambientali sulle scelte linguistiche: non a caso la parola con lo share pi
alto risultata schiaffare 'andare male a scuola, in un'interrogazione e
simili ' (100% sia di conoscenza che di uso) 10 , seguita a brevissima distanza da altre due voci strettamente connesse con la vita studentesca
come secchzne e filone, I lemmi per i quali si registra il pi forte divario
tra conoscenza e uso sono sballo (88% di conoscenza contro 31 'X, di
uso) e giusto (73% di conoscenza contro 26% di uso), Per quanto riguarda sballo appare significativa l'osservazione di una studentessa sedicenne, secondo cui la voce (cito testualmente) disusa. Si pu in effetti ipotizzare una fase di transizione generazionale, in cui la competenza attiva di una certa parola (nella fattispecie sballo) in declino presso i
ragazzi pi giovani, che continuano per a possedere un'ampia competenza passiva di quella stessa parola, appresa dai loro compagni pi
grandi, Il rilievo sembra applicabile, almeno in parte, anche a giusto;
ma in questo caso occorre tener presente che si tratta di una parola
9

Si registra una lieve prevalenza dci ragazzi sulle ragazze.

1ll Una ragazza del liceo classico fon1iscc il seguente cscn1pio: Tio schioffato a
greco, con la relativa glossa: lio fatto n1ale il con1pito di greco.

248

PIETRO TRIFONE

"pompata)) dai mass-media, in particolare da trasmissioni televisive come Drive in: si spiega cos la vasta conoscenza del termine, alla quale
probabilmente non ha mai corrisposto un' altrettanto vasto uso reale,

7, Il linguaggio giovanile spiegato con tl linguaggio giovanile


La sezione del questionario in cui si chiedeva di indicare il. valore semantico di ciascuno dei 3 5 lemmi proposti ha messo in luce una notevole tendenza degli studenti a fare ricorso nelle definizioni a colloquialismi, gergalismi e regionalismi, ad elementi cio del tutto analoghi (o
addirittura identici) a quelli che costituivano l'oggetto del sondaggio,
Ci dipende talvolta da una scarsa capacit di graduare e in special modo di innalzare il. tono del discorso; ma nel nostro caso bisogna considerare anche e forse soprattutto latteggiamento di divertita collaborazione
dei ragazzi, che non hanno voluto lasciarsi sfuggire lopportunit di fornire alcuni apporti personali all'indagine cni partecipavano, In ogni modo, ne uscita un'ulteriore conferma di quanto siano numerose, diffuse
e rilevanti queste forme linguistiche peculiari nella pratica comunicativa
dei giovani pescaresi, Non sar del tutto inutile, quindi, fornire almeno
un'esemplificazione selettiva del materiale pi interessante.
allucinante bestiale, che fa paura, mega, 'ngul! (dial., esclamazione
di sorpresa)) pazzesco) spaventoso tren1endo.
1

ammorbare ro1n pere.


arrapato allupato, arsurato.
cascetta: andare in c. andare nel pallone, andare in tilt, partire di
brocca.
coppare acchiappare (ragazzi o ragazze), rimorchiare, tanare,
coppino chiantella (reg.), sardella (reg.), scozzetto (reg.),
filone sega; fare f fare buca a scuola.
&ega: una f. un casino, 'na cifra, 'na mucchia, un sacco.
fregno figo, forte, giusto, mitico, ok, tosto, nazional-popolare, persona molto up.
fuori di coccia cannato, sballato, schizzato, scimmiato; essere f di e
stare grave, non starci con la testa.
gasato convinto.
giusto figo, forte, fregno, t)etsona ok, preciso, ragazzo in, tosto, che
non tecchio.

IL LINGUAGGIO DEI GIOVANI DI i'ESCARA

249

imboscarsi infrattarsi, ingarrarsi.


imbranato cujone, scarso, sfigato, sveglione, tordacone.
incartarsi andare in cascetta, andare nel pallone, schiaffare.
ingarrarsi attrezzare (v. 4), infrattarsi, pomiciare.
intommare intostare, sdovare (reg.), s1nassacrare.
lecchino leccaculo.
paranoia due palle, rompersi i coglioni, scazzamento.
ricredersela stare convinto, tirarsela a tre111ila.
rifregare prendere per il culo.
sballo essere schizzato, figata, super.
sbianco figura di cavolo, figura di merda.
schioffare tonfare.
schizzato allucinato, calato, cannato, fatto, flippato, fuori di coccia,
fuori di testa, impasticcato, rincoglionito, sballato, scimmiato, strippato.
sgamare beccare, coppare, tanare 11 .
tecchio feccioso, grezzo, pigro (v. 4), scarso, sfigato, che non giusto.
tordacone coglione, gnoccolone, imbranato, mongoloide, more stn
pid, pirlone, rincoglionito.
tosto tipo duro, figo, forte, fregno, giusto.
troppo (+ agg.) 'na frega.
8. Segnalazioni e proposte lessicali dei giovani pescaresi

Nell'ultima parte del questionario si chiedeva agli studenti di indicare altre voci del linguaggio giovanile o anche parole della lingua comune
usate con valori speciali, corredandole possibilmente di una definizione
e di un esempio. Anche in questo caso i ragazzi hanno dato in generale
una prova di notevole disponibilit; direi anzi che hanno mostrato spesso un certo compiacimento nel fare sfoggio delle proprie cognizioni linguistiche. Naturalmente parecchie delle voci e locuzioni segnalate hanno
un carattere occasiouale ed estemporaneo; ma a non poche altre unit
ii Vari studenti del campione pescarese attribuiscono a sgarnare il significato di 'andare via, scappare, tagliare Ia corda'.

250

PIEJRO TRIFONE

lessicali invece possibile attribuire (sulla base di vari elementi: citazioni


plurime, verifiche sul campo, riscontri nella bibliografia specializzata) livelli di diffusione buoni o almeno discreti. Un semplice campionario di
queste ultime forme sar sufficiente a dare un'idea della vivacit del linguaggio giovanile pescarese. Il materiale selezionato stato suddiviso
nelle seguenti categorie: a) abruzzesismi o centro-meridionalismi; b) romaneschismi; e) turpiloquio e voci della sfera sessuale; d) gergo della
droga; e) termini settoriali; f) colloquialismi e altre forme significative.
a) Abruzzesismi o centro-meridionalismi 12 : ahbendarsi 'precipitarsi';
allappato 'annoiato'; fare i cacchi 'aspettare a lungo qualcuno'; calomma
'sonno', con il derivato accalommarsi 'addormentarsi'; chiachillo 'individuo che non vale niente'; chiandella 'donna di facili costumi'; chiappacill
'idealista inconcludente'; cocca 'vulva' e 'bella ragazza'; coccia 'testa' e
'persona intelligente';freghet 1 esclamazione di meraviglia; mindone 'individuo paragonabile a una bestia'; pittilona 'pettegola'; parlare pizzuto
'in n1odo difficile, affettato'; rocicone, rucicone, ruscicone 'persona avara,
tirchio'; scoppato 'calvo, stempiato); sagnone 'persona alta e grassa'; sardella 'schiaffo'; sba/agnia 'cattivo odore'; sdovare 'picchiare duramente';
secciarsi 'ubriacarsi'; scillone 'persona alta'; scuzzetto 'schiaffo sulla nuca'; stozza 'merenda che si porta a scuola'; tecchiata 'cafonata'; vangatone
'calcio' (es.: mo ti tiro un vangatone 'ora ti do un calcio'); zamhata 'calcio';/arla zezza 'farla sporca' (es.: la sti/a zezza 'la stai facendo sporca').

b) Romaneschismi: bono, -a; buzzurro; caci"ara; 'na cifra 'molto'; cozza


'ragazza brutta'; /regnaccia; /regnane; frodo; marchettaro 'omosessuale
che si prostituisce'; mortacci tua'; pallonaro 'bugiardo' (citabile fra i romaneschismi per il suffisso); paraculo; pollo 'persona ingenua e inesperta';
pomiciare, rnorchiarc 'riuscire a procurarsi compagnia delraltro sesso';
sgal!ettata 'ragazza di facli costumi'; sorca 'bella ragazza'; dare una suola
'ingannare, raggirare, mancare a una pro1nessa, a un appuntamento).
e) Turpiloquio e voci della sfera sessuale: acchiappare 'fare conquiste,; allupato) arsurato 'eccitato sessualmente'; attrezzare 'abbordare
una ragazza) intrecciare relazioni amorose'; bocce, meloni 'seno'; cacacazzo 'rompiscatole'; cacasotto, cacone 'persona paurosa'; cazzeggiare 'dire o
fare cose sciocche o futili'; cazzeggio 'atto del cazzeggiare'; cazzone 'per
sana stupida); cesso 'persona e anche cosa particolarmente brutta, sgradevole e si1nili'; checca 'omosessua]e maschile passivo fica 'ragazza at1

12 Quasi tutti i regionalismi del nostro elenco sono registrati in DAM; per i significati si fatto sen1pre riferin1ento alle indicazioni degli studenti.

IL UNGUAGG/0 DEI GIOVAN] DI PESCARA

251

traente';/t'co o figa ragazzo attraente) e 'persona o cosa dotata di qualit


positive' (es.: <he figa questo posto); inculare 'trattare molto male, sgridare duran1ente); inculatura 'imbroglio, raggiro'; infrattarsi 'appartarsi con
il partner per amoreggiare'; intrallazzare 'avere una relazione amorosa'
(es.: sto intrallazzando con un ragazzo); limonare 'amoreggiare'; menata
'masturbazione maschile' e 'stupidaggine'; metterlo nel culo 'ingannare,
imbrogliare qualcuno' o 'dimostrare la propria superiorit'; pelle 'rap
porto sessuale'; pippa 'persona che vale poco'; pirla 'persona sciocca';
ricchzone 'omosessuale maschile'; ripassarsi 'avere rapporti sessuali con
una donna' (es.: se la sono ripassata in 25.000); sega 'masturbazione ma
schile' e 'persona che vale poco' (anche mezzasega); non capire una sega
'non capire niente'; s1nanettarsi (masturbarsi'; stare di merda 'essere in
una pessima condizione fisica o psicologica'.
d) Gergo della droga: hucarsi, calarsi, farsi una pera o solo farsi 'drogarsi'; buconzane 'tossicodipend ente'; canna 'sigaretta di hascisc o marijuana'; /arsi un canna, cannarsi, cannato; stare dou1n 'essere gi di tono);
fatto 'che sotto l'effetto della droga' o 'imbambolato, stordito' (anche
con prefisso rafforzativo: strafatto); /lesciato, intrippato 'che sotto l'effetto di sostanze allucinogene'; stare fumato 'essere fuori di senno, sra
gionare'; palletta 'pasticca allucinogena', con i derivati impallettarsi,
13
impallettato ; robba 'droga'; rullare 'preparare uno spinello'; avere la
scimmia, essere scimmia/o 'essere sotto l'effetto della droga'; spada 'siringa', strippare 'essere sconvolto dalla droga'; toss:o 'tossicodipend ente';
tubo 'sigaretta di hascisc o marijuana'.
e) Termini settoriali: dal linguaggio della medicina stare in coma
'perdere la cognizione della realt', fatti una flebo 'cerca di riprenderti
(dal punto di vista fisico o morale)', handicappato 'scemo, inetto'; paranoia 'stato di confusione o di depressione'; pleura 'noia'; dal linguaggio
dell'informatica formattare 'sverginare'; dal linguaggio dei motori stare
/uso 'non capire pi niente', sgommare 'andare fuori dai piedi', a
manetta, a tavoletta 'a tutta velocit'; dal linguaggio sportivo marcare
'stare dietro a qualcuno, corteggiare', vasca 'passeggiata, giro ripetuto
per le vie del centro'; dal linguaggio della musica rave 'festa con musica
>14
. l
un dergroun d ,, passe ' gruppo musica e rap .
1

n Nell'uso locale palletta sta per 'farn1aco in compressa' (cfr. DAM, vol. Il, p.
1405).
14 Nel linguaggio dci giovani pescaresi 1100 se1nbra molto frequente il ricorso a forestierismi: aggiungo alle voci gi segnalate stare out 'essere fuori di s, sragionare' e la
locuzione scherzosa je n'estfais pas une seige 'non ho fatto una sega, non ho fatto niente'.

252

PIETRO TRIFONE

f) Colloquialismi e altre forme significative: barabbone 'furfante';


barca 'grande quantit' (es.: avere una barca di soldi); balengo 'cretino';
bidone 'truffa, inganno, raggiro', dare un bidone, bidonare 'raggirare,
n1ancare a u11a promessa, a un appuntan1ento'; bigiare, fare sega 'mari~
nare la scuola'; bollare 'bocciare'; dare una buca 'mancare a un appuntamento'; fare buca a scuola 'non andarci'; caranzba 'carabinieri'; casino
'confusione' e 'molto) grande quantit'; chietino 'scemo'; da dio 'in 1no~
do straordinario'; dritta 'notizia utile, buon consiglio'; gino 'persona
sciocca'; alla grande 'in modo grandioso, al massimo livello'; grezza
'brutta figura); 1nada1na 'poJizia'; stare in 1nano a cristo trovarsi in una
situazione molto difficile'; mito 'persona o cosa di grande qualit', con
il derivato mitico; a palla 'al massimo livello di velocit, volume e simili'
(es.: radio a palla 'ad altissimo volume'); pigro 'zingaro' e 'persona rozza,
cafone'; pro/io 'professore'; pula 'polizia'; scrociarsi 'andare a sbattere
contro qualcuno o qualcosa'; sfiga, sfigato; sleppa 'schiaffo'; squzzia 'ragazza fatua di scarso valore); tirarsela 'atteggiarsi darsi delle arie'; tranquillo 'persona calma, giudiziosa, in gamba'; a tremila 'molto, troppo'
(es.: quel ragazzo se la tira a tremila); tritato 'debilitato, demoralizzato,
gi di corda'.
1

9. Considerazioni finali

stato spesso osservato che i linguaggi giovanili fioriscono pi al


Nord che al Sud; ma la situazione di Pescara costituisce indubbiamente
una parziale smentita a tale assunto, mostrando con evidenza la necessit di condurre ricerche puntuali in altre citt dell'area centro-meridionale. Comunque stiano le cose, le ragioni dell'apparente exploit pescarese
sono individuabili abbastanza chiaramente. Andr tenuta presente, in
primo luogo, la fisionomia urbana di Pescara, che con circa 150.000 abitanti oggi la pi grande citt della regione e costituisce un polo di riferimento per i centri minori dell'area circostante. L'ubicazione strategica rispetto ad alcune impottanti vie d comunicazione della nostrn penisola favorisce lo sviluppo di vivaci scambi commerciali, sostenuti con
successo da una piccola e media imprenditoria emergente. Anche il turismo balneare, cui contribuiscono in misnra rilevante localit costiere
adiacenti come Francavilla, Montesilvano, Silvi, offre molteplici occasioni di contatti e relazioni, in particolare tra giovani di diversa provenienza, che si incontrano in un contesto ricreativo e ludico molto adatto alla
socializzazione. Al flusso dei villeggianti si aggiunge il nomadismo giovanile del sabato sera: i ragazzi pescaresi sono attratti in patticolare dalle

IL LINGUAGGIO DEI GIOVANI DI PESC1RA

253

grandi discoteche di Rimini e Riccione. Per la nascita e lespansione di


forme di linguaggio giovanile ha inoltre un'importanza fondamentale la
presenza di istituti professionali, scuole superiori e facolt universitarie,
capaci di raccogliere a Pescara (e nella contigua Chieti) studenti di un
ampio bacino territoriale, che comprende l'entroterra abruzzese, il Molise e arriva fino a parte delle Marche e della Puglia. Non va neppure
trascurato che parecchi giovani della buona societ pescarese completano i loro studi nelle Universit di alcune grandi citt del Centro-Nord, in
particolare Roma e Bologna. Un quadro cos articolato e dinamico, nel
quale si incrociano e si amalgamano molteplici correnti linguistiche,
spiega perch nel linguaggio giovanile di Pescara compaiano fianco a
fianco abruzzesisn1i, meridionalismi in genere, ro1naneschisn1i e persino
un gruppetto di settentrionalismi, assai noti alcuni, altri un po' meno ovvi: balengo, bigiare, gino, intortare, lnonare, menata, pirla, squinzia.

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
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