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Riflessioni sul film

1. Secondo me il bullismo un fenomeno molto diffuso tra gli adolescenti a


causa di una scarsa e incompresa comunicazione fra i protagonisti della
vicenda e scarsa se non assente empatia.

Alcuni metodi utili per per debellare questo fenomeno potrebbero essere una
maggiore empatia, un miglior dialogo che comprende soggetti aventi un buon
autocontrollo ed una buona autostima.

Fortunatamente no, non ho mai subito atti di bullismo e non ho mai


partecipato ad essi n direttamente n indirettamente.

2.I protagonisti del film " UN BACIO " alle derisioni dei compagni reagiscono
ognuno diversamente dalla reazione dell'altro. Blu sembra una ragazza molto
sicura di s, che non d importanza alle parole degli altri su di lei, non le
importa l'opinione che gli altri hanno e ci che dicono sulle sue azioni.
Antonio invece al contrario di Blu, d molta importanza a cosa dicono gli altri
su di lui, al punto di farsi invadere e di prendere decisioni a seconda del
pensiero che avrebbero potuto dare gli altri sulle sue scelte.Lorenzo invece
aveva un modo di ascoltare le opinioni che gli altri avevano su di lui in modo
totalmente diverso. Lui ogni tanto, quando ne aveva bisogno, entrava nel suo
mondo, il mondo dove tutti lo adoravano e dove chiunque lo accettava per il
suo modo di vivere, di vestirsi e di amare.Perci non era molto realista, a lui
piaceva fare cos, riusciva ad andare avanti giorno dopo giorno co il sorriso e
senza farsi cambiare da nessuno, andando avanti dritto sulla propria strada
perch le critiche e gli insulti che gli altri gli dicevano e che lui realmente non
le ha mai volute ascoltare.

Io fossi stata uno di loro mi sarei comportata come Blu senza per tutta
quella sicurezza a proteggermi da ogni insulto e giudizio degli altri, per devo
dire che fra tutti i caratteri diversi che hanno questi tre protagonisti questo
quello che si avvicina maggiormente al mio. Non riesco totalmente a
fregarmene delle opinioni degli altri ma sicuramente non mi faccio
trasportare da chi per me non vale niente e non faccio una determinata cosa
solo per far felici gli altri, anhe perch in fondo non si potranno mai
accontentare tutti e non si piacer mai a chiunque.

3.Secondo me il cyber bullismo, oltre ad essere una forma di bullismo


praticata online la forma pi usta da chi non ha nemmeno il coraggio di
"insultare" e "criticare" qualcuno mettendo la propria faccia. Molto spesso chi
usufruisce dei social network per bullizzare qualcun' altro non pensa
realmente ci che scrive, ma lo fa senza ragionarci troppo perch internet
un mezzo da una parte molto utile, ma dall'altra anche molto, se non troppo
veloce :il pensiero di un cyber bullo che viene postato su un social nei
confronti della cyber vittima, la maggior parte delle volte viene fatto prima di
averci potuto pensare e quindi poter riflettere alle conseguenze, che se
invece si fossero pensate non avrebbero creato ci che invece quasi sempre
la fine di una di queste situazioni.

4.A mio parere Lorenzo ha fatto pi che bene a non trattenere la sua vera
persona ed essere sempre stato ci che voleva e che si sentiva. Al contrario
la professoressa di inglese, ha avuto torto nel dire che Lorenzo non avrebbe
pi potuto mettersi lo smalto, quindi esprimere se stesso come credeva.
Penso che la professoressa abbia sbagliato anche perch secondo lei da
quanto si potuto vedere dal film alcune ragzze che avevano lo smalto sulle
unghie non suscitavano nessun problema alla docente, mentre al contrario
vedendo un ragazzo si scatena il disagio alimentato dalla confusione creata
dai compagni di classe, che per secondo me doveva mettere a tacere
l'insegnante e non il vietare al ragazzo di mettersi lo smalto.

5.Ancora oggi pur essendo nel ventunesimo secolo, in molti trovano "non
naturale" o "strano" che persone dello stesso sesso si possano amare e
crearsi una vita o una famiglia con questi, ma la causa di tutto una
mentalit chiusa, antica che non permette di vedere alcune cose nel mondo
evolute e cambiate. Spesso chi non "accetta"queste situazioni sono persone
anziane o che comunque sono state cresciute e hanno vissuto con una certa
cultura che per loro quindi assolutamente normale e naturale pensare.

6.Secondo me lo Stato italiano non ha una legislazione che condanni l'


omofobia come un reato perch molto spesso quando bisogna creare una
nuova legge chi lo ha di dovere pensa secondo le proprie idee e il proprio
pensiero, invece di pensare ai fatti come invece bisognerebbe fare sempre.
L'assenza di questa legge legittima troppo la discriminazione nei confronti
degli omosessuali e questo da anche un' idea del nostro paese sbagliata
perch non credo affatto che la maggioranza dei cittadini la pensi cos, pensi
che l'omofobia sia una cosa giusta ed altrettanto giusta quindi l'assenza di
una legge che la tuteli; e se ci fosse la maggioranza di persone che la
pensano in questo modo credo sia solo a causa di un numero elevato di
persone anziane e che quindi riagganciandomi alla domanda precedente, una
mentalita antica.

7.La differenza tra "accettare" e "tollerare" molta anche se spesso ci si


confonde e si crede abbiano lo stesso valore. Accettare vuol dire
comprendere l'altro, capire cosa cerca da noi, quale aiuto gli serve, significa
comprendere l'altro in ogni difetto o pregio chiunque esso sia. Tollerare
invece sinonimo di sopportare, cio bench sia sgradita accogliere a
malincuorela presenza di una certa persona in un luogo o in una compagnia.

8.Gli aduti che compaiono nel film, insegnanti e genitori, non capiscono le
situazioni che vivono i figli o gli allievi,tranne l'eccezione dei genitori di
Lorenzo, il ragazzo gay, che per quanto diceva alla famiglia adottiva veniva
aiutato, ma bench non si sia mai confidato totalmente raccontando tutto ci
che accadeva nella sua vita piena di avventure ai genitori, loro non potevano
capire;intuire s ed quello che hanno fatto per comprendere cosa facesse
fuori casa e anche per capire inizialmente il suo orientamento sessuale.
Potevano insistere un p di pi nel volersi far raccontare della sua vita ma un
p per non essere troppo "appiccicosi" subito dopo l'adozione e un p perch
sapevano gi che se non avesse voluto dirgli la verit ci avrebbe messo poco
a mentire e a non farsi scoprire non hanno forzato troppo la mano.

9.L'amicizia per me una spalla sulla quale poter sempre contare per
qualsiasi cosa, un reciproco affetto nato da una scelta e non da un obbligo.
Condivido a pieno ci che viene detto da Blu : "Gli amici, sono loro che ti
salvano". In momenti tempestosi nei quali non si vuole parlare con nessuno e
si arrabbiati col mondo, sono gli amici che ti riescono a portare sempre
gioia, sono loro che riescono a farti tornare il sorriso e ti riescono a far vivere
a pieno tutti i giorni della vita.

10. La scuola non deve limitarsi ad insegnare ma ad educare alle differenze


in una societ aperta, soprattutto oggi molto importante conoscere il
significato di inclusione. Questo si pu capire meglio prendendo spunto dalla
matematica : una relazione fra due insiemi quando ogni elemento di un
insieme fa parte anche dell'altro; cio vivere al meglio, al sicuro, permettendo
a ciascuno di partecipare alla vita comune nella maniera pi attiva, autonoma
ed utile possibile.

Nella mia scuola si svolgono progetti sulla valorizzazione delle "diversit",


molte delle quali vengono proposte ed organizzate da noi studenti, con l'aiuto
e la partecipazione attiva dei docenti che alimentano la nostra voglia di
ampliare la nostra mentalit verso la nostra societ e a nuove culture.

11. Durante l'adolescenza molte sono le crisi sentimentali e i disagi che


mettono a dura prova le giornate di ogni ragazzo. Questo molto spesso
accade per una mancanza di attenzione e di relazione con persone
direttamente o indirettamente all'interno delle nostre vite che appunto
possono aiutare a superare le esperienze giornaliere che ci accompagnano.
Secondo me per superare questi momenti e per stare meglio sia con noi
stessi e sia con gli altri si dovrebbe trovare un giusto equilibrio fra le crisi
sentimentali, le paure, le frustazioni, le incomprensioni, senza per scordare i
momenti felici che passiamo, non sminuendo cos le gioie che molte volte
trascorriamo dandogli meno importanza rispetto alle esperienze negative.

13. Mi piaciuta molto la scelta del regista nel lasciare la leggerezza tipica
dell'adolescenza attraverso fantasia, musica e danza permettendo per di
trattare anche dei temi seri e importanti, senza mai sminuirli, anzi tenendo
sempre l'attenzione rivolta alla storia dei tre protagonisti.

14. A me capitava spesso da pi piccola di trovare una via di fuga dalle


situazioni che mi rendevano infelice, un p come fa Lorenzo nel film; lui si
immaginava di essere da un'altra parte, mentre io mi immaginavo che i miei
pupazzi preferiti parlassero con me, e che quindi io potessi sfogarmi con loro
in qualsiasi situazione mi trovassi, spesso per capitava anche di proiettarmi
in un altro mondo, questo solo quando dormivo, prendevo la mia navicella
spaziale invisibile e atteravo subito dopo su Saturno, il pianeta in cui io ero la
regina.

15. Fra i tre personaggi con personalit ben diverse e ben definite, io mi sono
maggiormente identificata in Blu. Il suo personaggio quello che si avvicina
di pi al mio, non solo perch una ragazza, ma anche un p per la sua
personalit. Lei un'adolescente che viene presa in giro da molti suoi
coetanei per cose che ha fatto ma che lei smentisce nella sua
inconsapevolezza. Non si fa condizionare dalle idee che gli altri hanno su di
lei, un p come faccio io anche se quando le evidenze erano i fatti allora
inizia a chiedersi se quello che negava avesse il torto, mentre quello che
dicevano i suoi compagni avesse il giusto.

16. Conosco molti altri film sull'amicizia, questo genere mi piace molto, uno
di questi a cui sono particolarmente legato "Colpa delle stelle". Questo
capolavoro cinematografico mi ha colpito molto perch ha le caratteristiche
che mi prendono durante la visione di un film. Anche questo come "Un bacio"
parla di situazioni inerenti all'adolescenza, usando un p meno modi leggeri
per spiegare temi complessi, lasciando un segno a chiunque lo abbia visto.

17. Come ha fatto Antonio, sul fiume, agendo di istinto e senza pensare
troppo, creando cos il primo finale dato dal film, anche io posso ricordare un
episodio in cui mi sono comportata come lui quel giorno. Ho agito di istinto
rispondendo offensivamente a una mia grande amica, provocando cos sette
mesi di conflitto fra di noi, dopo questo lungo periodo, una volta fatta la pace
mi sono resa conto che per colpa della mia testardaggine e di non aver dato
pi tempo al mio cervello di pensare, ne ho pagato la conseguenza di ben
sette lunghi mesi in cui non solo io sono stata male, ma ho fatto star male
anche la mia amica.

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