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Il sistema acciaio-vetro

Realizzazioni
Si riferisce del sistema acciaio-vetro recentemente realiz-
zato dalla azienda Lorenzon Techmec System per la nuova
biblioteca-mediateca Marguerite Yourcenar, sita in Parigi.
In particolare vengono riportate alcune note tecniche di
della Facciata G della
progettazione della facciata G, a struttura portante intera-
mente in acciaio e cellule alluminio-vetro di forma triango-
Bibliothque-Mediathque
lare, realizzata con particolari accorgimenti atti a ridurre al
minimo le problematiche di posa in opera dato il partico-
Marguerite Yourcenar
lare posizionamento della facciata nel complesso e date le
ristrette tolleranze di movimentazione e montaggio delle
(Parigi)
carpenterie metalliche, nonch ladattabilit ai sistemi di
alluminio e vetro.

Bibliothque-Mediathque
This report describes how the authors developed and designed
the steel-glass system named G facade, for the Bibliothque-
Marguerite Yourcenar
Mediathque Marguerite Yourcenar (Paris).
The system was recently built by the Italian company Loren-
(Paris): design and
zon Techmec System and comprises a tubular steel structure
that supports an aluminium-glass facade.
installation technical
The steel-structure, and its connections, were designed
through the use of a 3D geometrical representation that fo-
remarks of the steel-glass
cused on reduced tolerances in a very narrow installation
site.
system G Facade
Augusto Mastropasqua, Mauro Zanchin,
Fig. 1: Bibliothque-Mediathque Marguerite Yourcenar (Parigi): facciata G Roberto Gori

41 CM6 2008
COSTRUZIONI METALLICHE
Oltre alle esigenze architettoniche, il det-
taglio di connessione ha inoltre consentito
di evitare lesigenza di saldature in cantiere.
Lo schema statico interno ha per contro
dovuto far fronte allisostaticit flessionale
delle aste diagonali, con la conseguente
rinuncia ad un sistema strutturale a gra-
ticcio triangolare isotropo per un siste-
ma che demanda ai soli traversi (correnti
RHS300/150/6) lintera rigidezza flessionale
Fig. 2: collegamento bullonato a scatoletta Fig. 3: passerelle di manutenzione collaboranti del piano di facciata.
Il controllo degli spostamenti della fac-
T T T T T T
ciata (in prima analisi superiore ai limiti
deformativi raccomandati in L/300 dalla
norma XP 28-004, annex K e comprovati
S S S S S Z dal controllore Socotec France) ha per-
L R
tanto portato ad ipotizzare collaboranti
X le passerelle di manutenzione solidariz-
L R zandole ai traversi orizzontali a costituire
proprie travi reticolari (fig. 3). Eccezione
west side east side
valsa per gli elementi strutturali della fila
L R inferiore della maglia triangolare, pensata
pre-saldata e verniciata in officina viste le
B B B B B dimensioni trasportabili. Maggiori detta-
Fig. 4: denominazione dei vincoli esterni gli tecnici del collegamento di cui sopra
sono dati al paragrafo n3.
Denominazione vincolo Direzioni vincolate Direzioni scorrevoli Dal punto di vista statico generale si trat-
B (bottom) Y,Z X ta di un complesso strutturale vincolato in
T (top) Y X, Z maniera isostatica ai 4 lati su strutture mu-
L (left-west) X,Y Z rarie in c.a.
R (right-east) Y X, Z La facciata risulta completamente appog-
S (slab) Y X, Z giata verticalmente al bordo inferiore per
Tabella 1: caratteristiche cinematiche vincoli esterni quel che riguarda i carichi gravitazionali,
bloccata orizzontalmente sul lato ovest, e
1 INTRODUZIONE dalla retrostante struttura in acciaio tipo libera di scorrere orizzontalmente sul lato
La facciata G del complesso BMM Yourcenar S275J0 [2] in tubolari RHS300/150/6 e est, inoltre libera di dilatare verticalmen-
(fig. 1) un sistema di 44 pannelli in vetro RHS250/100/6 rispettivamente a realizzare te a tutti i livelli intermedi. Con riferimento
tipo 10/16/4.4.2, tra cui spiccano le 27 cellu- i correnti orizzontali e diagonali della ma- alle immagini di prospetto esterno presen-
le principali triangolari (dim.3000x4200mm) glia triangolare. Il collegamento tra dia- tate in fig. 4 possibile osservare in Tabella
su supporto continuo in estrusi dalluminio gonali e correnti (fig. 2) ha dovuto da un 1 le caratteristiche cinematiche dei vincoli
tipo AW-6060 T66 [1]. lato rispettare le esigenze architettoniche esterni.
Le dimensioni di ingombro della facciata di totale non-visibilit, dallaltro le esigen-
sono approssimativamente 15000 mm x ze di montaggio e trasportabilit dei conci 2 LA PROGETTAZIONE STRUTTURALE:
14200 mm x 700mm (base/altezza/profon- pre-verniciati. Si cos giunti di comune LUSO DEGLI EUROCODICI NELLE
dit) per un peso totale delle carpenterie accordo con lo studio di architettura ad un VERSIONI EN1993 ED EN1998
portanti di 9400 kg e un peso delle strut- collegamento bullonato definito a scato- Ad eccezione delle azioni caratteristiche,
ture vetrate di circa 12800 kg, superficie letta, realizzato mediante controflange (sp ed in particolare lazione fondamentale
vetrata di 210m2. =12 mm) nervate e presaldate ai correnti del vento valutata secondo DTU P06-002
Le cellule in alluminio risultano sorrette (figg. 2 e 6). [3] per espressa richiesta degli enti tecnici

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COSTRUZIONI METALLICHE 42
di controllo, la richiesta avanzata delluti- Spectrum-compatible accelerogram. Group 1. X direction

lizzo integrale della normativa europea 2500

per quanto concerne le verifiche (dunque 2000

EN1993 ed EN1998, [4][5]) stata recepi- 1500

ta dallente francese di controllo Socotec

Acceleration, a [mm/s ]
2
1000

Agence Charpente sia nelle istruzioni 500


tecniche per le verifiche strutturali che per
0
quanto concerne lutilizzo dei coefficienti 0 5 10 15 20 25
-500
sul materiale Mi, prescindendo dunque
-1000
dallapplicazione dei NAD francesi. In tal
-1500
modo si potuto procedere con le fasi di
verifica secondo un filone logico di tipo in- -2000

teramente europeo. -2500

Da segnalare che, sebbene non prevista Time, t [s]

dalle specifiche di progetto alcuna azione


Spectrum-compatible accelerogram. Group 1. Y direction
sismica (zona Parigi), in ragione della pre- 2500
senza di tamponamenti in vetro e dei ri-
2000
dotti spazi per assecondare i movimenti
1500
relativi tra acciaio-alluminio-vetro e ancora
Acceleration, a [mm/s ]
2

1000
tra facciata e strutture di bordo in calce-
500
struzzo armato, stata condotta unanalisi
0
della risposta sismica mediante uso di n3 0 5 10 15 20 25
-500
accelerogrammi spettrocompatibili, rap-
-1000
presentativi di una accelerazione di picco
al suolo (PGA) ag = 0.15 g, nelle tre direzioni -1500

dello spazio. -2000

In fig. 5 possibile vedere gli accelero- -2500

grammi orizzontali e verticale del gruppo 1 Time, t [s]

utilizzati nella prima sessione di analisi.


Spectrum-compatible accelerogram. Group 1. Z direction
Le combinazioni di applicazione delle 2500
componenti sismiche secondo le direzioni
2000
coordinate sono state trattate in accordo
1500
ad EN 1998 [5].
Acceleration, a [mm/s ]
2

1000
Naturalmente si assunto come coefficien-
500
te di struttura q=1 al fine di richiedere la ri-
0
sposta elastica del sistema e la compatibili- 0 5 10 15 20 25
-500
t con le strutture vetrate nel caso di evento
sismico sia pur ridotto. Per quel che riguarda -1000

la risposta dinamica con azione dominante -1500

ortogonale alla parete (DY), leffetto sismico -2000

massimo risultato essere inferiore allazio- -2500

ne statica del vento. Per quel che riguarda Time, t [s]

la risposta dinamica con azione dominante Fig. 5: accelerogrammi direzione X, Y e Z del gruppo 1
orizzontale e parallela alla facciata (DX), non
si sono ottenuti valori di reazione vincolare putabile come noto alla modesta presen- plastico e cinematico, quali i sistemi vetrati
critici n sono emerse altre problematiche za di masse strutturali e non-strutturali dei autoportanti, di ricorrere comunque a va-
sullo spostamento relativo tra facciata e sistemi di tamponamento verticali. Daltro lutazioni della risposta dinamica in regime
strutture di bordo delledificio. Tale risposta canto si rende opportuno, per sistemi strut- elastico, anche laddove non espressamente
tuttavia tipicamente attendibile ed im- turali suscettibili di limitato adattamento richiesto dalla norma.

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COSTRUZIONI METALLICHE
Fig. 9: vista del mock-up dopo chiusura dei
Fig. 6: mock-up: test di accoppiamento M12 Fig. 7: modello 3D del dettaglio bulloni e applicazione di carter

e la temperatura esterna spesso altrettan-


to critica per gli stessi operatori (sequenza
di montaggio delle carpenterie metalliche
avvenuta nei mesi di Gennaio e Febbraio).
Nelle figg. da 7 a 17 possibile osservare,
per alcuni dettagli, quella che stata la cro-
nologia progettuale delle fasi realizzative,
ovvero il passaggio dalla modellazione di
dettaglio 3D alle tavole 2D, dapprima ese-
cutive, poi costruttive.
Per il collegamento mutuo tra correnti
RHS300/150/6 e diagonali RHS250/100/6
si riportano, nelle figg. 7 e 8, le immagini
tratte da modello solido 3D e le conse-
guenti rappresentazioni grafiche utilizzate
Fig. 8: sezione verticale del nodo da disegni esecutivi in sede di disegno esecutivo. Da notare
che la sequenza costruttiva dei diagonali
3 PROBLEMATICHE DI TOLLERANZA: dimensionale di dettaglio fino al raggiungi- RHS250/100/6 ha previsto lapplicazione
LUSO DELLA MODELLAZIONE mento di soluzioni tecnicamente in grado della flangia di chiusura del tubolare con il
GRAFICA 3D NELLO SVILUPPO di: posizionamento interno alla flangia di dadi
DELL ESECUTIVO - garantire il rispetto in fase di montaggio M12 pre-saldati alla stessa e predisposti
La struttura in acciaio, di dimensioni lor- delle tolleranze contrattuali ( 20 mm) allaccoppiamento mediante inserimento
de totali allestradosso dei profili tubolari - garantire la possibilit di rispetto degli assi in fase di montaggio di viti M12-8.8. A tal
15100 x 14330 mm ha dovuto essere pen- teorici della griglia tubolare cos come da proposito tali collegamenti sono stati pre-
sata in uno spazio netto allintradosso delle progetto architettonico Babel Architectes. ventivamente testati dallazienda realizza-
strutture in c.a. di 15250 x 14400 mm, dun- - garantire la movimentazione degli ele- trice presso i propri stabilimenti mediante
que con uno scarto teorico di progetto di menti durante le fasi di montaggio e la un ciclo di prove atto a verificare la tenuta
150 x 70 mm (rispettivamente in direzione lavorabilit manuale da parte degli opera- del dado durante loperazione di serraggio
orizzontale e verticale). Sotto queste con- tori durante le operazioni di serraggio delle dallesterno fino al superamento della cop-
dizioni al contorno occorreva garantire lo bullonature. Lazienda realizzatrice qui ve- pia di serraggio minima atta ad evitare lo
spazio di posa e di serraggio degli attacchi nuta incontro ai progettisti predisponendo svitamento dellassemblaggio, definita in
laterali tipo L ed R (fig. 4), assecondando opportuni mock-up di controllo degli spazi ENV1090 [6] come serraggio stretto per
al contempo le tolleranze di 15mm sui minimi di lavorabilit (figg. 6 e 9) laddove, giunti non pre-sollecitati e posta dai pro-
calcestruzzi e 5mm per le strutture in ac- pur rispettandosi ai minimi termini le di- gettisti al 50% della coppia nominale di
ciaio. stanze di chiave, vi erano da prendere in chiusura di bulloni M12-8.8.
Si cos optato in fase di progettazione considerazione problematiche legate alla Per quel che riguarda invece 6 particola-
esecutiva per lutilizzo di modellazione tri- posizione degli operatori durante i serraggi ri collegamenti nella zona centrale della

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COSTRUZIONI METALLICHE 44
facciata si reso necessario il ripristino
della rigidezza flessionale, realizzandosi
dunque una connessione pre-sollecitata
tramite bulloni M16-10.9 (in luogo degli
M12-8.8) su fori non-asolati, prevedendo
allora una tasca laterale post-saldata (scari-
co 120x200mm) al tubolare RHS250/100/6
per laccesso alle forature interne e l ispe-
zionabilit del giunto (fig. 8).
Per i collegamenti laterali denominati L (fig.
10) lo studio degli spazi in fase di modella- Fig. 10: modello 3D di un attacco laterale tipo L Fig. 11: modello 3D di un attacco laterale tipo R
zione 3D ha consentito di pensare ad una
soluzione costruttiva in grado di assecon-
dare le ridottissime distanze nette dal filo
delle strutture in calcestruzzo armato, ga-
rantendo tuttavia le tolleranze contrattuali
e costruttive del sistema e la convergenza
assiale teorica dei profili nelle posizioni di
progetto. In particolare, dalla sezione ver-
ticale di fig. 12, possibile notare la ridu-
zione ai minimi termini delle distanze di
posizionamento e degli spazi di manovra
consentiti per il montaggio e le operazio-
ni di rettifica geometrica della struttura. Si
osservi inoltre come, in fase di uscita del
dettaglio esecutivo, siano state apportate
modifiche geometriche ulteriori della con-
nessione mediante estensione delle piastre
di attacco ed aggiunta di ulteriori 4 tasselli
a causa della variazione della tipologia dei
tasselli adottati.
Analogamente agli attacchi tipo L si svilup-
pano concettualmente gli attacchi tipo R,
con la sola differenza della presenza del-
lasolatura orizzontale a garantire lo scorri-
mento secondo direzione X della struttura
per dilatazioni termiche e deformazioni si-
smiche. Se ne riporta in fig. 11 la sola imma-
gine tratta da modello grafico 3D, relativa Fig. 12: sezione verticale del nodo tipo L (a 5 aste convergenti)
ad un nodo a 3 aste convergenti.
Per gli attacchi tipo B (visibili nelle figg. 13 livellamento della superficie in calcestruzzo mentre dal punto di vista degli scorrimenti
e 14), si segnala come la facciata, definita armato e di risposta elastica tagliante istan- orizzontali (direzione X di fig. 4) sono stati
come appoggiata alle strutture inferiori in tanea fornibile dai tasselli chimici rispetto pensati fori asolati delle selle accoppiati a
calcestruzzo armato, di fatto sorretta inte- ai meccanici. La soluzione del dettaglio ha piatti in acciaio inox sp=4 mm prefissati al
ramente su tasselli chimici della serie HVZ- permesso inoltre la regolazione verticale muro di c.a. mediante viti in spessore al fine
R M16/125. La scelta stata studiata s da ed il centraggio della facciata a montaggio di ridurre il coefficiente di attrito tra sella e
ottemperare alle problematiche di distanza eseguito. supporto in c.a. (fig. 14), per la stessa ra-
dai bordi liberi di c.a., di montaggio delle Tale collegamento ha pertanto garantito gione sono stati adottati tasselli della serie
selle indipendentemente dai problemi di lappoggio verticale e normale alla facciata, HVZ-R (inox).

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COSTRUZIONI METALLICHE
Fig. 13: modello 3D dellattacco inferiore tipo B

Fig. 14: pianta dettaglio tipo B da esecutivi


Fig. 15: vista 3D del dettaglio tipo T
lestradosso del profilo RHS300/150/6 e lin- per apposizione di n 2 piatti sp=10 mm in
tradosso della trave superiore in cemento sandwich sul C.
armato visibile in fig. 17) e orizzontali (90 Per garantire infine la libert di scorrimento
mm di progetto), nonch la necessit di longitudinale e verticale del collegamen-
garantire significativa rigidezza al trasferi- to sono stati inseriti 2 fogli in PTFE (teflon)
mento delle azioni del vento e simultanea- sp=1 mm e si introdotta una limitazione
mente libero scorrimento orizzontale per di coppia nel serraggio dei dadi (33.0 Nm
dilatazioni termiche, la soluzione (figg. 15 e = 50% coppia nominale M10-8.8 secondo
17) stata ricercata in un dettaglio realizza- EC3), s da garantire opportuno controllo
Fig. 16: dettaglio tipo S (da modellazione 3D) to attraverso la presenza di un elemento a C dello stato tensionale di compressione del
pre-saldato in officina al corrente e dotato Teflon (fptfe5.00 MPa).
Per quanto riguarda infine il dettaglio di di uno scarico opportunamente dimensio- Per gli attacchi al solaio intermedio (tipo S,
attacco superiore della struttura (tipo T, fig. nato per ricevere 2 barre filettate HVU+HIS fig. 4) si ritiene sufficiente una illustrazione
4), viste le problematiche dovute alle ridot- M10-8.8 uscenti dal solaio in c.a.. La soli- del dettaglio cos come generato a mezzo
te distanze verticali (26 mm di progetto tra darizzazione del collegamento avvenuta modellazione 3D (fig. 16).

Fig. 17: sezione verticale dettaglio tipo T con particolare per chiusura tipo sandwich

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COSTRUZIONI METALLICHE 46
Per quanto riguarda il collegamento delle
strutture metalliche alle strutture vetro-al-
luminio (figg.18 e 23) lattacco del pannel-
lo stato realizzato su diagonali e traversi
in corrispondenza di elementi a C connessi
alle strutture primarie per mezzo di n2 bul-
loni M12-4.6 stud bolt. Il fissaggio del pan-
nello vetro-alluminio a tali elementi si in-
vece ottenuto per mezzo di n4 M8-10.9; il
ritegno meccanico della lastra vetrata tipo
Glastroech argentata Comai 12/16 realizza-
to mediante pressore esterno e vite 4.8
inox. Lastre vetrate verificate in accordo a
NF DTU 39 PA. La tolleranza di montaggio
progettata per il pannello stata di 4mm
nel piano della facciata.

4 LE FASI DI MONTAGGIO
Sebbene gli spazi assai angusti del sito (fig.
19) la sequenza di montaggio, preceduta
da opportuno rilevamento topografico
delle strutture di bordo, si svolta in linea Fig. 18: vista frontale dei dispositivi di collegamento dei pannelli alle strutture in acciaio
con quanto atteso.
La sequenza di montaggio ha previsto ini-
zialmente il posizionamento delle 10 selle
in acciaio al muro in c.a. inferiore senza
lapposizione dei 5 tasselli per ciascuna
sella. Successivamente si proceduto al
posizionamento e messa in bolla su prov-
visorie staffe di appoggio della reticolare
pre-saldata inferiore (fig. 19) e, in seguito,
al montaggio di diagonali e traversi a rico- Fig. 19: sollevamento della trave pre-saldata Fig. 20: installazione travi diagonali
struire la maglia triangolare dal basso verso
lalto (figg. 20 e 21). Completato lassem-
blaggio della maglia triangolare (struttura
temporaneamente appoggiata su supporti
provvisori) ed il suo centraggio definitivo,
si proceduto allallineamento ed alla soli-
darizzazione mediante saldatura delle selle
(attacchi tipo B) al corrente longitudinale
inferiore RHS300/150/6. Loperazione se-
guente ha visto lapplicazione dei 5 tasselli Fig. 21: misura e messa in bolla travi orizzontali Fig. 22: installazione cellule vetrate triangolari
chimici per ciascuna sella (fig. 14).
Ultima fase lestrazione dei supporti provvi- strutture durante le varie fasi hanno portato delle lastre vetrate triangolari (fig. 22).
sori, consentendo dunque alla struttura di a concludere in circa 7 giorni il montaggio
adattarsi alle 10 selle in acciaio e conseguen- delle strutture di acciaio, in completo ac- 5 CONCLUSIONI
temente trasferire il carico puntualmente cordo con le tempistiche stimate. La facciata G in struttura autoportante,
ai 50 tasselli chimici predisposti. Accurati e Successivamente si proceduto al mon- recentemente realizzata per il comples-
ripetuti controlli dei posizionamenti delle taggio delle cellule di alluminio a supporto so Bibliothque-Mediathque Marguerite

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COSTRUZIONI METALLICHE
DATI DI PROGETTO
Progetto: Bibliothque-Mediathque
Marguerite Yourcenar - Parigi
Committente: Amministrazione
Comunale di Parigi
Ente di controllo: Socotec Agence
Charpente (Parigi)
Impresa generale: CBC ltd
Impresa realizzatrice strutture
metalliche e vetrate: Lorenzon Techmec
System S.p.A.
Progettazione architettonica: Babel
Architectes (Parigi)
Progettazione esecutiva e di
montaggio strutture in acciaio:
Mastropasqua-Zanchin & Ass. Ingegneria
Strutturale (Treviso-Udine)
Consulenza strutturale: Prof. ing.
Roberto Gori (DCT - Universit degli Studi
di Padova)
Modellazione grafica tridimensionale:
Studio Tecnico Associato VLP (Padova)

RINGRAZIAMENTI
Si rivolge sentito ringraziamento alling. Si-
mone Lucangeli (Padova) per lo studio det-
tagliato mediante modellazione grafica 3D
parametrica (condotta per mezzo di Catia
V5 - Dassault Systeme) delle connessioni
strutturali del sistema metallico Facciata G
e lattenta collaborazione prestata in fase di
Fig. 23: sezione verticale del sistema di collegamento dei pannelli alle strutture in acciaio sviluppo dellesecutivo.

Yourcenar in Parigi, stata qui presentata e di monitoraggio virtuale. Tale approccio ha PAROLE CHIAVE
descritta, ritenendo la sua progettazione, a agevolato significativamente la progettazio- Facciate strutturali, tecniche di montaggio,
nostro avviso, un discreto tentativo di intera- ne e lottimizzazione dei dettagli costruttivi modellazione grafica 3D
zione multidisciplinare tra azienda, proget- e, conseguentemente, il montaggio.
tisti strutturali e tecnici di cantiere, sottoli-
neando in maniera particolare il ruolo svolto Dr. ing. Augusto Mastropasqua, BIBLIOGRAFIA
[1] EN755 (1997) : Aluminium and aluminium al-
dalla modellazione grafica tridimensionale Dr. ing. Mauro Zanchin loy- 1997, CEN
globale. Lintera sequenza di progettazione Mastropasqua-Zanchin & Ass. [2] EN10025 (2005) :Hot rolled products of non-al-
loy structural steels Technical delivery conditions.-
strutturale e ideazione dei dettagli costrut- Ingegneria Strutturale Treviso-Udine,
2005, CEN
tivi, annesse verifiche, ed esplicitazione in mastro@dic.unipd.it [3] Rgles NV65 (DTU P06-002, Avril 2002): Rgles
tavole grafiche esecutive stata caratte- zanchin@mza-is.it de calcul definissant les effets de la neige et du vent
sur les constructions et annexes- 2002, CSTB2000
rizzata da costante controllo del modello Prof. dr. ing. Roberto Gori [4] EN1993 (2005): Eurocode 1 Design of steel struc-
grafico tridimensionale sistematicamente Universit degli Studi di Padova tures- 2005, CEN
aggiornato. Potremmo dire che la conce- Dipartimento di Costruzioni e Trasporti [5] EN1998 (2005): Eurocode 8 Design provisions for
earthquake resistance of structures- 2005, CEN
zione strutturale stata in qualche modo Padova, [6] ENV1090 (2001): Execution of steel structures-
sviluppata in regolare accordo ad una sorta gori@dic.unipd.it 1996, CEN

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