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Assai importante sempre è poi l'azione sulla glicolisi che viene accelerata all'interno degli eri-
trociti grazie all'ossidazione del coenzima NADH a NAD con aumento del 2-3 DPG e dell'ATP in-
traeritrocitario e conseguente spostamento a destra della curva di dissociazione dell'Emoglobina: ciò
determina a sua volta una miglior cessione di O2 ai tessuti come evidenzia una riduzione della pO2
venosa ed un aumento della differenza arterovenosa di O2. Tale fenomeno prende il nome di “mec-
canismo eritrocitario diretto”.
L'AIDS è una tipica malattia su base virale su cui si innestano spesso una molteplicità di altre
infezioni per l'immunodepressione conseguente.
Per questo apparirebbe come interessante l'impiego dell'ozono come coadiuvante nella terapia
dell'AIDS. È da notare, inoltre, che il virus dell'AIDS è particolarmente sensibile all'ambiente ossi-
dante.
Tra i risultati attendibili, ci sarebbe una regressione dello stato della malattia, una diminuzione
delle infezioni correlate e un miglioramento della qualità ed aspettativa di vita del paziente.
La metodologia da impiegarsi in questo caso sarebbe la grande autoemotrasfusione con ozono,
dove una quantità di 200 ml di sangue prelevato dal paziente ed immessi in una sacca, vengono sa-
turati con miscela medicale di ossigeno-ozono a 46 µg/ml; il sangue così trattato viene reimmesso in
circolo nell'organismo del paziente come in una normale trasfusione.
In questo caso, si ha una riossigenazione del sangue venoso. L'elasticità della parete del globu-
lo rosso aumenta ed aumenta anche la sua capacità a legare l'ossigeno ed a distribuirlo ai tessuti.
Il globulo rosso, più elastico e più ricco di ossigeno, può arrivare meglio nei capillari più piccoli,
portando ossigeno in territori carenti o non più ossigenati direttamente. Questo determina un potente
stimolo alla formazione di nuovi vasi sanguigni, condizione indispensabile per l’apporto delle so-
stanze utili per quel tessuto.
Si liberano inoltre sostanze particolari presenti nel sangue (interleuchine, citochine, interferone,
ecc.), che danno una potentissima spinta al sistema immunitario, con conseguente sua regolazione e
massima utilizzazione.
Potrebbe essere indicata la ripetizione di tale terapia sui pazienti affetti da AIDS per due volte
la settimana.
La terapia è di bassissimo costo e priva di ogni disagio e rischio per il paziente, nonché di qua-
lunque effetto collaterale.
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