focus
#demauro #fakenews #postverit #bauman #rock #serietv
#finneganswake #copertine #poesia #social #digitale #carta
il racconto il racconto
Paolo Piccirillo, Il vestito viola Benedetta Ventrella, Unestate fredda
Impaginazione e cura di
Il vestito viola
Mentre il resto della famiglia in cucina a mangiare Vittoria spinge Angela contro lenorme ruota del
le salsicce alla brace, Vittoria e Angela si trovano trattore: Si proprio na puttana le dice.
pi in l, nei pressi di un capanno pieno di legna Angela si passa velocemente la lingua sullappa-
e mangime per le galline, dietro al trattore che il recchio. Lo fa tutte le volte che succede qualcosa
nonno ormai non usa pi. che non si aspetta: Oh, ma che bbuo? Ma staje
Si sono nascoste. Entrambe hanno la rabbia che sta bbuon? le domanda. Che hai fatto co Eddy? di-
salendo potente dalle vene dei polsi fino alla fronte, ce Vittoria.
dietro agli occhi; la testa che gira leggermente per Ma nient, che aggiu fatt.
il nervoso. Te le fatt Vittoria le grida in faccia. E una la-
Vittoria e Angela sono sorelle. Vittoria ha quattor- crima di odio le cade dallocchio verde come quello
dici anni, bionda con gli occhi verdi come la sorel- della sorella, si scioglie sulla sua guancia.
la, ma pesa almeno dieci chili in meno di Angela. Angela invece rimane di ghiaccio. Impassibile, man-
pi bella, pi affascinante e pi grande. Angela ha tiene la calma. Lei grossa pesa dieci chili in pi del-
tredici anni scarsi, e odia le sue dita grasse, le unghie la sorella, pi brutta e lo sa, e lunico modo che
tozze come quelle di un neonato. ha per fare qualcosa coi ragazzi come Eddy fare
Il racconto
Paolo Piccirillo, Il vestito viola 3
Gli articoli del mese
# Un Mark Twain nel portafoglio. Casa Sirio e i libri in Qr code
Alessandro Beretta, Corriere della Sera, primo gennaio 2017 11
# Come si apre una libreria
Giacomo Papi, Il Post, 2 gennaio 2017 13
# Il romanziere dello sguardo che ha cambiato la storia (e la percezione) dellarte
Vincenzo Trione, Corriere della Sera, 2 gennaio 2017 17
# Litaliano storpiato per paura
Tristano de Chicchis, Gazzetta di Parma, 3 gennaio 2017 19
# Cinquantanni di critica rock
Valerio Mattioli, il Tascabile, 3 gennaio 2017 20
# Neppure lautorit della veridicit pu fermare il mercato delle bufale
Carlo Alberto Carnevale Maff, Il Foglio, 4 gennaio 2017 31
# Claudio Gorlier, lamericanista di La donna della domenica
Matteo Persivale, Corriere della Sera, 5 gennaio 2017 33
# Gli intellettuali da tre soldi smascherati da Brecht
Leonetta Bentivoglio, la Repubblica, 5 gennaio 2017 34
# La letteratura deve per forza essere conservatrice?
Cristiano De Majo, Studio, 5 gennaio 2017 36
# L dove vissero e brillarono le stelle del rock
Massimo Gaggi, Sette del Corriere della Sera, 6 gennaio 2017 39
# La ghost che traduceva per Vittorini lamericano
Giuseppe Marcenaro, il venerd di la Repubblica, 6 gennaio 2017 43
# De Mauro, il maestro dellitaliano
Massimo Arcangeli, Il Messaggero, 6 gennaio 2017 46
Gli sfuggiti
# Lit Mag Submissions 101: How, When, and Where to Send Your Work
Lincoln Michel, ElectricLit, primo dicembre 2016 125
Il racconto
Benedetta Ventrella, Unestate fredda 129
10
Se la lettura non riesce a diffondersi come si spera a calcio: Attualmente i Pendolari sono undici e ne
dalle librerie, dalle classi e dalle biblioteche, pro- abbiamo stampati in tutto trentamila copie per le
vare una strada diversa che esca dai modi consueti continue richieste. Non ci immaginavamo che pia-
pu essere un esperimento entusiasmante. il caso cessero cos tanto e siamo molto contenti, perch ce
delleditore Casa Sirio, fondato a met del 2014 da li chiedono non solo librerie e lettori, ma anche al-
sei giovani amici, tutti ex allievi della scuola Holden cuni bar, tra Milano, Torino, Roma, dove i gestori
di Torino, che sta usando un metodo innovativo per amano la lettura e li danno ai clienti.
promuoversi e per raggiungere nuovi lettori. Basta poco, senza esagerare: Io sarei contento se
Si tratta della serie Pendolari Qr, biglietti da visita mi donassero un racconto insieme al caff, noi ci
dalla grafica accattivante che grazie a un Qr code proviamo dice Ferrario. Ogni biglietto pu es-
su cui passare il proprio smartphone permettono sere utilizzato per scaricare la storia da pi per-
di scaricare e leggere gratuitamente un racconto sone e tutte le opere sono registrate in Creative
inedito. Le pagine, per cui segnato il tempo di Commons, quindi condivisibili gratuitamente e
lettura previsto, possono essere di un autore di cui legalmente. Il nome Pendolari nasce dallidea di
leditore pubblica un romanzo cartaceo, come il avere sempre qualcosa da leggere con s, magari
racconto Il pozzo del pescaro di Claudio Metallo, o nel portafoglio, durante un viaggio inaspettato, e
un assaggio di un libro, come gli ultimi usciti che la tecnologia stata senza dubbio fondamentale
anticipano sei dei profili raccolti in Mr President. nel crearli.Prosegue Ferrario: Stamparli era im-
Da George Washington a Donald Trump di Fernan- possibile per i costi e abbiamo subito pensato al
do Masullo e Andrea Bozzo. Una via curiosa, eco- web, ma non era immediato, bisogna comunque
nomica e brillante per farsi conoscere, lanciata con andare sul sito e scaricare il file. Abbiamo scelto,
un motto ironico: In giro si dice che i racconti allora, di stampare dei biglietti da visita con il Qr
non vendono, allora noi li regaliamo e alla fine ve- code in modo che si aprisse direttamente il raccon-
diamo un po chi vince. to: impaginato, leggibile e sfogliabile grazie alla
Il risultato stato sorprendente e lo racconta Marti- piattaforma Issu, mentre dal sito disponibile nei
no Ferrario, ventotto anni, brianzolo, direttore edi- formati per ereader device come Kindle e Kobo.
toriale che, contrariamente a tanti curricula classici, Senza la tecnologia sarebbe stato impensabile an-
si pagato gli studi facendo il pizzaiolo e giocando che il nostro lavoro editoriale e amiamo definirci
come una casa editrice diffusa, divisi come siamo Intanto, i titoli del catalogo cartaceo, focalizzato su
tra Roma, Genova, Venezia e Milano. esordienti italiani e nuovi stranieri, sono diventa-
Al progetto, in diversi ruoli tra grafica e editing, ti tredici e non mancano chicche di maestri come il
partecipano le altre cinque fondatrici Nicoletta Pendolare di Mark Twain Italiano con grammatica,
Chinni, Chiara Mazzotta, Jessica Pulerio, Flavia il pi scaricato della serie perch, conclude Ferrario,
Sorato e Carolina Crespi e il primo capitale messo giusto che tutti possano leggere Mark Twain.
a disposizione stato lamore per le storie. Fin dal
nome del marchio, come racconta Ferrario: Sirio
il nome del gatto che era con noi a Torino cinque
anni fa quando vivevamo insieme e che oggi sta con
me a Roma. Lo trovai che aveva sette giorni e vive-
vo con diverse coinquiline: nessuno di noi era mai
in casa, quindi mettemmo sul citofono il suo nome.
Il nostro appartamento divent Casa Sirio per tan-
ti amici e cos, quando decidemmo di fondare la
casa editrice, pensando ai sogni che ci ispiravano,
glielabbiamo intitolata.
Dopo i classici animali simbolici come lo struzzo di
Einaudi e la civetta di Guanda, il gatto di Sirio in una
casa di studenti fuori sede al passo con i tempi e
con la voglia di definirsi, nella linea editoriale, pop.
12
La prima cosa, ovviamente, trovare il posto giusto, italiana editori in Italia i libri si vendono ancora
e stare molto attenti a non pagare troppo di affit- soprattutto nelle librerie che complessivamente val-
to. La regola prescrive che il costo dei locali debba gono ancora il 72,2 percento delle copie vendute. Il
essere sotto al dieci percento del fatturato annuale trentuno percento di questa quota venduto dalle
previsto e possibilmente poco sopra il sette. Quanto librerie indipendenti che, dopo anni di crisi, e molte
al dove trovarlo, di regole non ce ne sono. Lessen- chiusure, sono tornate ai livelli del 2013.
ziale ha scritto il New York Times che non
ci siano altre librerie nella zona e che il quartiere sia Licenze e scartoffie
vivo culturalmente: Se c spazio per un mercato Per aprire una libreria bisogna aprire una societ
agricolo, allora c spazio anche per una libreria. In e presentare uno statuto con lelenco di tutte le ti-
Italia, dove i mercati sono pi diffusi che negli Usa, pologie di oggetti oltre ai libri che si prevede
la regola andrebbe forse aggiornata alla presenza di di poter vendere in futuro. Spremersi le meningi
supermarket di prodotti biologici, erboristerie e ri- per allargare il novero degli oggetti possibili per
storanti di zuppe vegane. esempio a magliette, cancelleria, lampade da lettura,
In attesa che qualcuno inventi un modello nuovo di caricatori per telefonini e telefonini importante
business come fece James Lackington, il primo li- perch intervenire dopo lapertura costa soldi e fati-
braio moderno, allinizio dellOttocento , e speran- ca. Quando tutto pronto ma normalmente sono
do che il futuro della vendita dei libri non sia soltanto cose di cui si occupa un commercialista occorre
quello messo in piedi da Jeff Bezos con Amazon, oggi inviare unautocertificazione di inizio attivit al co-
lessenziale sapere che una libreria sta in piedi sol- mune. Se nella libreria non prevista lesistenza di
tanto se sta attentissima ai costi e a rosicchiare tutto un bar, la procedura piuttosto semplice: suffi-
quello che pu sui margini di guadagno, che sono mi- ciente lautocertificazione e un permesso dei vigili
nimi. In pi consigliabile mettere in conto lenergia del fuoco nel caso in cui nei locali si superi un certa
necessaria per trasformare la libreria in un posto fre- quantit di tonnellate di carta. Se, invece, previ-
quentato non soltanto per comprare i libri, ma anche sto un bar cio un servizio di mescita le cose si
per iniziative e presentazioni. Secondo lultimo Rap- complicano parecchio perch si aggiungono una se-
porto sullo stato del libro realizzato dalla societ rie di adempimenti, per esempio sulla presenza e la
di ricerca Nielsen per conto dellAie, lAssociazione tipologia dei bagni e delle uscite di sicurezza, e tutti
14
disposti a pagare per avere un buon posizionamento pagare dopo due o tre mesi. Lalternativa la distri-
e quelli pi piccoli, pur di arrivarci, sono pronti ad buzione, che il modo tradizionale con cui i librai
accettare di dare i propri libri senza farseli pagare su- si riforniscono. Il distributore pi grande in Italia,
bito. Tra le ragioni per cui negli ultimi anni alcuni come detto, Messaggerie, quindi ancora GeMs,
editori indipendenti hanno deciso di aprire librerie ma alleata con Feltrinelli, cui seguono la distribuzio-
proprie c anche non solo e non come ragione ne del gruppo Mondadori, che lanno scorso si fusa
principale: anche la possibilit di vendere i propri con quella di Rizzoli, e quelle pi piccole di gruppi
libri saltando lintermediazione del distributore che, come De Agostini e Giunti. Passare da un distribu-
infatti, protesta. tore significa avere sconti pi alti e pagamenti pi
dilazionati. I distributori, che lavorano insieme alle
Come si ordinano i libri reti vendita e promozionali, fanno sconti pi alti dei
Anche per ordinare i libri ci sono due modi: rivol- grossisti trenta-trentacinque percento e si fanno
gersi a un grossista oppure a un distributore. Il gros- pagare normalmente a centoventi giorni. Quando i
sista pi forte in Italia Fastbook 2800 editori, grandi editori lanciano campagne promozionali per
160000 titoli e oltre un milione di libri che ancora smaltire o spingere libri e collane che faticano a ven-
una volta appartiene a Messaggerie, quindi ancora al dere, gli sconti per il libraio possono salire fino al
gruppo GeMs. Lalternativa pi strutturata Centro quarantacinque percento sul prezzo di copertina. A
libri di Brescia, che per per dimensioni non pu fronte di questi vantaggi, per il libraio la pressione
competere. Con un solo grossista hai tutti gli edito- maggiore, la gestione pi complicata, ma soprattutto
ri, gli ordini sono facili, le consegne veloci e compri le consegne sono un po pi lente.
solo quello che vuoi, evitando di caricare il magaz-
zino. Si ha, cio, un controllo migliore dei propri Quanto guadagna un libraio
ordini e si salta lintermediazione dei promotori, le Un libraio indipendente acquista i libri dalleditore
reti di vendita degli editori, che danno informazioni con uno sconto che va dal trenta al trentacinque per-
sulle uscite, ma spesso insistono perch siano ordi- cento. Significa che se un libro costa venti euro, il
nate pi copie o pi titoli. Se il libro a magazzino libraio lo paga sei-sette euro di meno. Le librerie di
c, lo si ordina on line e ti arriva quasi subito. Lo catena come Feltrinelli e Amazon, invece, hanno la
svantaggio che il grossista fa sconti pi bassi del forza contrattuale per ottenere sconti intorno al cin-
distributore dal trenta al trentacinque percento e quanta percento. E in pi possono ricavare soldi an-
pretende pagamenti pi veloci da sessanta a no- che dallaffitto di spazi e vetrine. uno svantaggio
vanta giorni mentre paga leditore pi lentamente. competitivo che si riflette nellimpossibilit da parte
In pratica, prendendo ad esempio un libro da venti dei piccoli di fare sconti al cliente, che su Amazon
euro, il grossista lo paga dieci euro alleditore sei mesi trova sconti fissi del quindici percento. Al prezzo di
dopo e lo rivende al libraio a tredici, facendosi per copertina leditore deve, per, comunque sottrarre
15
16
Non facile parlare di John Berger. Descriverne le e sembrano continuarsi tra di loro. come se Berger
tante identit quasi impossibile. Non ha un analo- ci dicesse sempre: questo non solo un libro, la
go nel panorama della cultura europea del secondo messa in scena del mio laboratorio.
dopoguerra. Un involontario erede del grande Wal- Siamo dinanzi a involontari poemi in prosa. Che
ter Benjamin. Forse, egli stato semplicemente amano disorientare chi si confronta con essi. Offren-
uno scrittore (amava definirsi storyteller), che ha dosi come dedali sorprendenti: labirinti che, potrem-
declinato la pratica della scrittura su diversi registri: mo dire con Benjamin, rappresentano la via giusta
la narrativa, la drammaturgia, la sceneggiatura, lar- per chi arriver comunque in tempo alla meta.
ticolo politico, lintervento militante, la critica dar- Nelle pagine di Berger, si succedono movimenti
te, finanche il disegno. centrifughi, che lo portano ad allontanarsi dai suoi
In fondo, Berger ha pensato ogni suo esercizio oggetti di analisi. Egli sembra smarrirsi, deragliare,
come un momento consapevolmente parziale e prov- transitando attraverso visioni non contigue. Ci con-
visorio allinterno di un unico gesto. Alberto Savinio duce dove non siamo mai stati. Suggerisce cos ana-
lo avrebbe definito un incongregabile. Un irrego- logie e corrispondenze inesplorate. A volte le sue in-
lare. Una personalit poliedrica. Un eccentrico, che terpretazioni potrebbero apparire scorrette, eppure
affida il suo temperamento irrequieto a libri posti al spesso riescono a svelarci inattesi squarci di senso.
di l di ogni gerarchia: dai romanzi (G., edito da Neri Berger si affida allartificio della divagazione siste-
Pozza; Festa di nozze, pubblicato da il Saggiatore) alle matica. Evita di percorrere sentieri prevedibili e
raccolte di saggi: Questione di sguardi (il Saggiatore); lineari. Ama imboccare strade laterali; soffermarsi
Sul guardare (Bruno Mondadori); Sacche di resisten- su anfratti, su particolari. Sviluppa audaci forme di
za (Giano), Modi di vedere (Bollati Boringhieri). attenzione. O meglio, fa della distrazione una virt
Non si riesce mai a catalogare questi libri. Romanzi? imprescindibile, che lo porta sempre al di l del gi
Saggi? Articoli? Privi di centro, ma sempre illumi- conosciuto dei fenomeni.
nanti. Governati da unostinata ricerca del non-fini- Tale discontinuit esaltata dal timbro che carat-
to, dellirrisolto, dellincompiuto. In essi, convivono terizza le sue riflessioni estetiche, letterarie e civili:
figure lontane, situazioni ed esperienze poco affini. uninconfondibile strategia dello sguardo. Di fronte
Sono una sfida alla coerenza. Simili a cantieri aperti, a un personaggio da lui stesso inventato, a un artista,
chiedono di essere iniziati e interrotti dove si vuole; a un quadro, a una scultura, a una fotografia o a una
figura politica, Berger non ripete il gi detto. Sceglie avesse decifrate. Sapiente nellintrecciare intuizione
scorci. Frequenta soprattutto i dettagli minimi. Pre- impressionistica, talento letterario e azzardo inter-
dilige i lapsus stilistici, le pieghe segrete, gli aspetti pretativo, si sofferma su quello che non si manifesta
imprevisti, i barlumi visivi. Tende a non indugiare subito a uno spettatore.
mai sul centro del suo tema di studio. Abile nel sot- Inquieto flneur, Berger ha una rara maestria nel tra-
trarsi a ogni inciampo teorico, estrae i suoi giudizi scrivere sulla pagina quello che ha colto. Guarda le
dalle cose con cui si misura. Siamo al cospetto di immagini con un occhio non contaminato da sovra-
uno scrittore che agisce come i creatori di bassorilie- strutture culturali e ideologiche. I riferimenti stori-
vi: sulla pagina blocca gesti, posture e movimenti di ci, per lui, sono come sfondi sui quali compone una
individui, che vengono proiettati verso di noi, nella drammaturgia narrativa melodiosa, ritmica, piana,
loro intatta e concreta umanit. che per, dincanto, sembra infiammarsi.
Ma la vera ossessione di Berger sono le immagini: Il significato di questa filosofia nellincipit di
il visibile, nella sua dimensione perturbante e mi- Questione di sguardi: Il vedere viene prima delle
steriosa. Pur diversi tra di loro, i suoi libri potreb- parole. Il bambino guarda e riconosce prima di es-
bero essere interpretati come avventure per decifra- sere in grado di parlare. [] il vedere che deter-
re proprio le immagini: da quelle antiche a quelle mina il nostro posto allinterno del mondo che ci
contemporanee, da quelle artistiche a quelle lette- circonda; quel mondo pu essere spiegato a parole,
rarie, a quelle politiche. Con esse Berger avvia un ma le parole non possono annullare il fatto che ne
dialogo originale appassionato: le indaga da vicino; siamo circondati. [] Ogni sera vediamo tramon-
le interroga; le concepisce come se nessuno prima le tare il Sole.
18
Tristano de Chicchis
Talora, ad esempio, quando si molto preoccupati (per aperto). Alcuni casi sono condizionati dal
di sbagliare, pu capitare di commettere errori per dialetto: in alcune zone del Sud si ha la tendenza
eccesso di zelo. Tecnicamente, si chiamano ipercor- a pronunciare nd il nesso consonantico nt;
rettismi e meritano una certa indulgenza; occorre, perci si pu incappare in una forma di ipercorret-
insomma, apprezzare lo sforzo di chi cerca di curare tismo se si chiede: Quando vieni?. Va anche sot-
al massimo il suo modo di esprimersi e finisce per tolineato che il confine tra gli ipercorrettismi e le
esagerare. Stefano Bartezzaghi, nel libro Come dire, cosiddette frasi matte talora sottile. Bartezzaghi,
propone il seguente esempio: Oggi mi sono com- in una sua rubrica, cita vari esempi proposti da Pao-
prata un paglio di scarpe bellissime. Questo non lo Comunian, il quale spiega, tra laltro, che sua non-
lerrore di una persona che sa poco, ma lerrore di na Maria, assai prima di Frassica, deliziava casa no-
una persona che per certi versi sa troppo. Immagi- stra con concetti come lo specchio e il sederello,
no che lautrice della frase sia siciliana, infatti, e che dato che speck era troppo troncato e culatello
sappia che la pronuncia siciliana si perde molto spes- era troppo volgare. Un giorno la signora, ormai al ri-
so per strada il fonema normalmente scritto come covero, annunci una gita con gli altri anziani alle
gl. Quindi, cos come lindumento che oralmen- due lomiti (do nel nostro dialetto due) e, arri-
te si chiama maia va scritto maglia, la moie si vata alle cime di Lavaredo, disse: Ma come mai le
scrive moglie, [] il paio andr scritto paglio. chiamano due che sono tre?. Come sintetizza Rita
Nota inoltre Claude Hagge, in Morte e rinascita del- Fresu sullenciclopedia italiana Treccani, il feno-
le lingue, che nellitaliano popolare scritto si trovano meno dellipercorrettismo si fonda su un meccani-
ipercorrettismi molto comuni come habbiamo per smo di falsa analogia: il parlante o lo scrivente si
abbiamo. corregge, sostituendo una forma che percepisce come
I bambini o gli stranieri commettono errori di que- sbagliata sulla base degli errori pi comuni e frequen-
sto tipo nella fase iniziale di apprendimento di una ti, con unaltra forma, di fatto errata, nellintenzione
lingua, quando si estende, tanto meccanicamente di avvicinarsi ai registri alti, di imitare lo standard.
quanto impropriamente, una regola generale; in ita- In alcuni casi, si parla anche di iperurbanismo, allu-
liano, ad esempio, ci riguarda anche alcune forme dendo alla modifica di una forma dialettale o popo-
del verbo andare (io ando o tu andi, invece lare (di solito, una caratteristica di pronuncia) secon-
che vado o vai), oppure participi come aprito do quello che si ritiene il modello cittadino. []
Valerio Mattioli
C un dettaglio che rimasto latente nelle recenti viene fondato a San Francisco Rolling Stone, che
polemiche sul Nobel per la letteratura a Bob Dylan. in breve si impone come principale testata di settore.
E cio che, in oltre cinquantanni di attivit, di lui Nel 1969 la volta di Creem, il mensile di De-
non si sono occupati tanto scrittori e critici letterari; troit che di Rolling Stone sar il principale rivale.
o meglio, se ne sono occupati anche loro e pure a Contemporaneamente, approfondimenti sul rock co-
pi riprese, certo. Ma chiunque volesse davvero ten- minciano ad apparire sui newyorkesi Village Voice
tare una seria analisi della sua opera, chiunque volesse e The New Yorker. Ecco, su queste testate che
approfondire il racconto delle sue imprese, chiunque esordiscono tutti gli autori da allora noti con termi-
fosse in cerca di uno sguardo credibile sul senso del ne debitamente enfatico come founding fathers: i
suo lavoro e della sua figura, dovrebbe rivolgersi al- padri fondatori della critica rock.
trove, cio a quel non-genere letterario storicamente Il 1966 in cui esce il primo numero di Crawdaddy!
marginale e poco approfondito (almeno alle nostre la- lo stesso anno in cui tra Stati Uniti e Inghilterra ven-
titudini) che va sotto il nome di critica rock, o rock gono pubblicati album come oltre allimmancabile
criticism per dirla allinglese. Bob Dylan di Blonde on Blonde Aftermath dei Rol-
La pi grande autorit in materia di studi dylaniani ling Stones, Pet Sounds dei Beach Boys, Freak Out!
(ammesso che questa disciplina esista) Greil Mar- di Frank Zappa, Fifth Dimension dei Byrds, Revolver
cus, un autore la cui ultima fatica tradotta in italia- dei Beatles, A Quick One degli Who, e non proseguo
no porta lassai poco accademico titolo di Storia del la lista perch altrimenti dovrei infilare pure gli esor-
rock in dieci canzoni. Marcus a sua volta appartiene di di Seeds, 13th Floor Elevators, Incredible String
a quella generazione di scrittori fai-da-te che, negli Band e una decina daltri. insomma lanno in cui il
Stati Uniti di circa mezzo secolo fa, il rock critici- rock (senza pi and roll) diventa una faccenda seria,
sm lha praticamente inventato. Anzi, a dirla tutta o quantomeno inizia a darsi un tono, a slabbrare i pro-
questanno il rock criticism compie cinquantanni pri confini, a sperimentare sulle forme, ad aprirsi ai
esatti, perlomeno se vogliamo prendere per buona la linguaggi del jazz e dellavanguardia, a dialogare con
cronologia ufficiale: in effetti nel 1966 che a Phila- le arti, la politica e la cultura del periodo.
delphia esce il primo numero di Crawdaddy!, che Quella musica, nata come rantolo generazionale per
da solo si autoproclama il primo giornale a prende- baby boomers scalmanati, cominciava a tradire
re il rock sul serio. Lesempio far scuola: nel 1967 aspirazioni artistiche. Fu quindi piuttosto naturale
21
accontentarsi di frivole analisi di costume e pettego- si chiamavano Gay Talese, Joan Didion e Norman
lezzi da quattro soldi; le loro firme principali ricor- Mailer, senza dire di quellHunter S. Thompson
sero quindi a un complesso e anche un po confuso a cui si deve latto di nascita del famigerato stile
armamentario di strumenti danalisi, metodologie e gonzo.
fonti di ispirazione: la critica jazz e folk, la saggisti- Nel caso ve lo stesse chiedendo, essendo un ricor-
ca cinematografica e quella letteraria furono com- rente argomento di polemica: linteresse per un
prensibilmente i primi riferimenti a cui si rivolsero vero e proprio studio musicologico del rock fu da
i vari Marcus & co., che tentarono di applicarne le subito, al contrario, piuttosto scarso. Anche perch
tecniche in un campo ancora sostanzialmente ver- i primi exploit in tal senso si erano rivelati peggio
gine; i soliti cultural studies furono un altro impor- che goffi, e nei primi tempi lidea era che il rock
tante serbatoio non solo di temi ma anche di chiavi fosse una specie di rhythm and blues cantato male
di lettura; e poi cera la pressante influenza specie e suonato peggio cosa che probabilmente era
per quanto riguarda toni e colore degli scritti della davvero. Quando poi i Beatles infilarono nei loro
pubblicistica psichedelica e underground nata attor- dischi i violini, i tentativi di analizzarne le canzo-
no alla met dei Sessanta, influenza che non dovreb- ni con gli stessi strumenti utilizzati per racconta-
be stupire granch, visto che il rock era ai tempi il re una sinfonia di Beethoven, furono ancora pi
linguaggio privilegiato della controcultura. grotteschi. Soprattutto, approcci del genere non
22
23
24
famosissima biografia di Jerry Lee Lewis, pubblicata del Mississippi, sangue e sudore, fatica e redenzio-
da Alet col titolo Con me allinferno, considerata da ne. Ricollegandosi allaltrettanto dubbia categoria
Rolling Stone come il pi bel libro mai scritto sul di radici, il rock diventa quindi lultimo anello di
rock; prima per aveva gi firmato un saggio dalle- una catena che idealmente riporta indietro alle stes-
splicativo titolo Country The Biggest Music in Ame- se origini dellidentit Usa: per dirla con un articolo
rica, e anche qui risuonano gli echi della parola che che Salon dedic nel 1999 proprio a Nick Tosches,
pi ostinatamente ritorna nel primo rock criticism ben prima degli acidi, cerano i liquori clandestini.
americano: autenticit. Il campione assoluto di questo approccio dicia-
mo cos mitologico proprio Greil Marcus. Gi il
Prima degli acidi cerano i liquori clandestini: il mito suo Mystery Train del 1975 da molti considerato
americano secondo Greil Marcus il miglior libro sul rock di sempre, e a suo tempo
Il concetto di autenticit che informa autori tra loro pubblicato in italiano da Editori Riuniti pi che
diversissimi come Landau, Marsh e Tosches, sia un banale saggio di musica un ambizioso e diso-
uneredit della vecchia critica folk sia un dispositi- rientante affresco su cosa significhi essere americani,
vo retorico che serve ad alimentare la mitologia tutta in un percorso che dai padri pellegrini porta tortuo-
americana di una musica popolata da eroici losers in samente allo Sly Stone di Theres a Riot Goin On.
lotta contro il mondo, patti col diavolo a un incrocio A dirla tutta, la prospettiva storica in cui Marcus
25
26
27
28
paga pegno al Miles Davis elettrico, e arriva allavan- nasce la critica rock moderna, e in cui incidental-
guardia no wave dopo aver lambito il punk (che pure mente al centro della riflessione non c pi il dubbio
in Bangs individu il classico nemico generazionale). concetto di autenticit, quanto il suo contrario: lar-
In sostanza, Bangs sar pure stato descritto come il tificio il motore stesso di quella commodity che chia-
pi influente critico rock di sempre, ma tocca am- miamo rock, anche quando (o forse proprio quando?)
mettere che pochissimi tra i suoi aspiranti eredi sono questo si condisce di sfumature autentiche.
stati capaci di replicarne la curiosit. I giovani autori che a fine anni Settanta comincia-
no a scrivere per settimanali come il New Musi-
Fine di unra cal Express (e in misura minore Melody Maker
Bangs mor (pare per overdose) nel 1982, a trenta- e Sounds), e che nel 1980 riempiranno le pagine
quattro anni non ancora compiuti: quella che si della bibbia dello stile The Face, ricorreranno
dice la pi classica delle morti simboliche. Perch quindi al linguaggio a tratti volutamente criptico del
Bangs fu s un personaggio sopra le righe e un padre poststrutturalismo e della critica situazionista, risco-
spirituale del punk pi debosciato: ma la sua prosa priranno il potere eversivo del pop persino quello
zeppa di turpiloqui e deliri da anfetamina, il suo ro- pi mainstream in sfregio alla vetuste pose del rock
manticismo adolescenziale e il suo autobiografismo dautore allamericana, riverseranno nelle loro recen-
naf, furono di fatto una variante sul sempiterno sioni spunti presi dalla semiotica, dal femminismo,
tema dellautenticit che lo poneva in tutto e per tut- dalle teorie dei media, dalla filosofia del linguaggio,
to allinterno di quella prospettiva eroica tipica del dagli studi postcoloniali, e via di questo passo. Se per
primo rock criticism americano. Solo che nel frat- la generazione dei Marcus e dei Bangs i riferimenti si
tempo era cambiato tutto: in primo luogo la musica, chiamavano Tom Wolfe, Susan Sontag, Jack Kerou-
con punk e discomusic che idealmente avevano fatto ac, al pi Marshall McLuhan, per la critica post punk
tabula rasa di tutti i miti fondanti della primigenia lispirazione arriver dalla scuola francese del trittico
epica rockista; ma soprattutto e non poteva essere Deleuze-Derrida-Baudrillard, dai panorami distopici
altrimenti era cambiato il modo in cui la musica di scrittori come J.G. Ballard, dalle ricerche sulla cul-
veniva vissuta, e di conseguenza di musica si parlava. tura pop della scuola di Birmingham, dallUmberto
Gi alla fine degli anni Settanta, questa mutazione Eco del Trattato di semiotica generale, dallenorme ba-
si era compiuta al punto tale da far sembrare i vari gaglio delle avanguardie storiche che dal Futurismo
Bangs, Marcus & co. come i pi classici dei dino- porta a Dada e al Surrealismo.
sauri, per usare il termine che negli ambienti punk Il nuovo rock criticism che prende forma nel Regno
serviva a demolire tutto quanto cera stato prima. Ed Unito dei tardi anni Settanta stato di volta in vol-
evidentemente non per caso, il principale attacco alle ta rimproverato di eccessiva seriet come di latenti
regole dei padri fondatori arriv non dallAmerica pulsioni ironiche in cui non chiara la distinzione
che pure il rock criticism laveva inventato, ma dalla tra parodia e autentica riflessione teorica. C forse
Gran Bretagna. La Gran Bretagna non era solo lal- del vero in alcune di queste accuse, ma indubbio
tra patria elettiva del rock perlomeno dai tempi dei che autori come Paul Morley (il principale ideolo-
Beatles, ma anche il posto in cui il punk veramente go del new pop) e Ian Penman (rimasto famoso
si comp, con buona pace di quelli per cui prima dei per una recensione dei Throbbing Gristle talmente
Sex Pistols cera comunque il Cbgb, anzi no prima incomprensibile dallaver scatenato una valanga di
ancora gli Mc5, anzi no prima ancora The Sonics. lettere di protesta alla redazione del New Musical
Descrivere nei particolari limpatto della nuova critica Express) introdussero un respiro nuovo nel campo
inglese nata in scia al punk richiederebbe una quan- della critica rock; la loro la generazione che fece
tit di spazio tale da trasformare quanto scritto finora piazza pulita di firme vecchie come Nick Kent (il
in un misero preambolo. il momento in cui davvero Lester Bangs inglese, da noi tradotto da Arcana) per
29
30
Quando a proporre la creazione di un monopolio ed efficienza, e non certo scorciatoie tanto illiberali
pubblico il presidente dellAntitrust, doveroso re- quanto impraticabili.
plicare. A maggior ragione se il monopolio propo- La critica di Pitruzzella alla diffusione di notizie pa-
sto quello sulla veridicit delle notizie su internet, lesemente false umanamente comprensibile, ma
che negli auspici di Pitruzzella andrebbe affidato a priva di rigore logico. Laccuratezza di una noti-
unagenzia pubblica che stabilisca se uninformazione zia non una condizione binaria (vero/falso), bens
sia vera o falsa, e in questultimo caso abbia il potere una misura continua, che varia tra due valori estre-
legale di rimuoverla(!) dalla rete, contendendo cos mi, meglio definibili come massimamente atten-
lo strapotere di intermediazione detenuto dagli odiati dibile e massimamente inattendibile. Le cosiddette
gatekeeper di internet, da facebook a Google. La fake news sono quindi classificabili, dal punto di
proposta ricorda vagamente il noto progetto di co- vista logico, come un fuzzy set, ovvero un insie-
stituire una agenzia di rating finanziario nazionale me sfocato di contenuti editoriali dal diverso grado
a tutela del vero valore del debito pubblico, per di attendibilit. Ne consegue che la veridicit di una
contrastare le affermazioni, immancabilmente in- notizia su internet, prima (e invece) di essere una
giuste e infondate, quando non speculative o addi- condizione giuridica assoluta, un normale fatto-
rittura complottistiche, delle agenzie internazionali re economico: il suo prezzo la reputazione della
sedicenti indipendenti, ma in realt al soldo dei so- fonte; gli utilizzatori lo pagano con laumento della
liti poteri forti. Laddove la proposta sulla rating domanda informativa da fonti autorevoli, facendone
agency economicamente risibile, quella di Pitruz- quindi lievitare il prezzo relativo in termini di valore
zella invece potenzialmente e seriamente illiberale. dellattenzione umana. Al contrario, linattendibilit
Pur riconoscendo al presidente dellAntitrust il me- della notizia riduce il prezzo relativo della reputa-
rito di voler sollecitare un dibattito su questi temi, zione e inflaziona la produzione della fonte. Proprio
dei suoi interventi prima sul Financial Times qui il contributo di Pitruzzella fallace: nellidea che
e poi sul Corriere della Sera sono da rigetta- qualit e relativo prezzo della veridicit debba-
re sia le premesse sia le proposte. Al contrario, si no essere fissati centralmente dallo Stato, poich
pu e si deve impostare la discussione su logiche a suo dire non si pu accollare allo sprovveduto
rigorose, prospettando possibili soluzioni tecnolo- lettore il gravoso onere dellapprofondimento e della
giche e organizzative ispirate a criteri di efficacia verifica. Invece: non c alcun diritto precostituito a
32
Sottolineare puntigliosamente come non si dice Bo- comune fede bianconera), ebbe una prestigiosa carrie-
ston, si dice Baastn in un passaggio esilarante di un ra accademica (docente di Letteratura anglosassone
grande romanzo italiano come La donna della dome- presso Ca Foscari, Letteratura inglese alla Bocconi,
nica di Fruttero & Lucentini garantisce s una forma Letteratura dei paesi anglofoni presso luniversit di
di immortalit letteraria per interposta persona per Torino). Ma giusto ricordarlo anche come autore
interposto personaggio , ma sarebbe riduttivo ricor- di introduzioni lucidissime e piene di dati sarebbe
dare Claudio Gorlier, scomparso allet di novanta bello ritrovarle tutte raccolte in un volume, diven-
anni, prima di tutto come lispiratore del personaggio terebbe un riferimento per gli italiani che amano la
dellamericanista Bonetto. Perch Gorlier merita di letteratura di lingua inglese e per la capacit di spie-
essere ricordato prima di tutto come uno studioso gare con grande chiarezza libri difficili (cur le Opere
un lettore di straordinario gusto e di fiuto altret- di Melville per i Meridiani, YouTube conserva per i
tanto straordinario: fu uno dei pi grandi conoscitori posteri uninteressante introduzione televisiva, degli
italiani di letteratura di lingua inglese, ma soprattutto anni Sessanta, allUlisse di Joyce).
cap al volo la grandezza di tanti scrittori difficili. Adesso di moda, in nome del multiculturalismo, ci-
Jack Kerouac, Philip Roth (Gorlier peror la causa tare Chimamanda Ngozi Adichie (con o senza averla
del dissacrante Lamento di Portnoy in unItalia molto letta), ma unaltra intuizione di Gorlier fu il grande
diversa da quella attuale), Gore Vidal (fu Gorlier a e appassionato supporto quando non era di moda,
favorire la pubblicazione di Giuliano, e dopo che Riz- quarantanni fa alla letteratura di lingua inglese
zoli aveva scartato Myra Breckinridge non difficile dellAfrica, da Soyinka a Coetzee, che inquadr cor-
immaginare che la protagonista transgender risultasse rettamente come autori da Nobel prima che lo vinces-
troppo os per gli anni Sessanta trov casa da Bom- sero. Linglese lingua del mondo, non di Usa/Canada
piani per quel capolavoro cos attuale nel 2017. Per e Regno Unito + Irlanda: forse fu limprinting della
Gorlier Vidal apparteneva al canone novecentesco). laurea con lode sfumata per lobiezione insensata che
Comunista per un breve periodo (lavor anche a gli fu rivolta (portava una tesi su T.S. Eliot), come fa
lUnit) nel dopoguerra (ma rimase sempre un fan un americano emigrato in Inghilterra a capire Dan-
vita natural durante del Partito dazione oltre che della te?. Un errore di analisi che Gorlier non avrebbe
Juventus), fu amico di grandissimi come Italo Calvi- mai fatto. Chi ama gli scrittori da lui raccontati, e
no e grandi come Carlo Fruttero (li legava anche la protetti, non pu non riservargli gratitudine.
Su larga scala la stupidit diventa invisibile sug- una strage che non salva nessuno, proprio come
gerisce Bertolt Brecht, e le sue parole risuonano pi le vignette schiacciasassi di Charlie Hebdo, irrispet-
che mai concrete e pertinenti mentre galleggiamo tose per principio con chiunque al di l di tendenze
negli oceani delle scemenze populiste. Quanto alla e color. Collezionando ritratti, cronache maschera-
prassi del leccapiedi, che sempre in auge, il sommo te e testi corrosivi in un florilegio di nomi storpiati,
drammaturgo del Novecento tedesco la dipinge con Brecht offre una messe di materiali acidi e inoppor-
cura irresistibile. Perch se vero che di adulazioni tuni, curati nella versione italiana da Marco Federici
affollato il mondo, larte del leccapiedismo esige al- Solari, abile nellarricchire il Roman con appendici
lenamento e disciplina. Solo con lesercizio ci si pu relative alla progettazione dellopera e con un attento
elevare dalle bassezze della leccata corriva, e soltanto vocabolarietto dei termini e dei loro equivalenti.
quando la perseveranza lascia il posto alla fantasia Il bersaglio di Brecht sono le creature che non esi-
si diventa maestri scrive. Aggiungendo che bisogna tano, in ogni tempo e luogo, a prostituire lingegno,
distinguere la pi ovvia adulazione del lecchinaggio e sappiamo che il pianeta annovera una tale molti-
artistico: il primo merce dozzinale e cicaleggio tudine di membri di questa categoria che il lettore,
meccanico; il secondo produce espressioni origi- tuffandosi nella costellazione tuistica, si sente di
nali e profondamente sentite: crea una forma. continuo emergere sulla punta della lingua una mi-
Stiamo pescando citazioni da un libro di Brecht che riade di esempi ritagliati dalla politica e dalla intelli-
piacerebbe da matti a Dario Fo: stessa satira sfer- gencija di ieri e oggi.
zante e stessa rabbia giullaresca lanciata a sinistra del Nato dalla parola intellettuale (Brecht isola le ini-
marxismo. Sintitola Il romanzo dei tui e lo ha appena ziali di Tellekt-uell-in), il tui il noleggiatore
pubblicato in Italia Lorma editore. A questa raccol- dellintelletto che ingrassa vendendo analisi e opinio-
ta di considerazioni e siparietti futuristici sulloppor- ni al miglior offerente. Muovendosi tra la storiografia
tunismo dei cosiddetti pensatori, Brecht lavor dal comica e la parabola filosofica, lepopea del tui nar-
1931 al 1942, ben piantato nel proprio odio per tutti ra le sorti del Reich dal suo primo germinare fino agli
gli ideologi occidentali: da Hegel a Freud, da Marx apici del nazismo. La storia che dalla disfatta tedesca
a Lenin, dagli artisti partecipi dellimpresa mitica del della Prima guerra mondiale arriva allascesa di Hit-
Bauhaus fino agli accademici, ai ministri, ai rivolu- ler e allesilio degli intellettuali passando attraverso la
zionari e ai poeti. repubblica di Weimar viene trasposta in Cima o
in Cina, luogo focale corrispondente alla Germania. come unione di un uomo e una donna finalizzata
Grande territorio in cui tra laltro dilaga biecamente alla cessione reciproca degli organi genitali. Il papa
la razza dei funzionari, dato che la burocrazia dellim- un grottesco capopopolo catalogato come Tashi-
pero ha inventato quel genere di basso intellettuale lama che attraversa la Cima marciando a braccia
pronto ad affannarsi su astrazioni e scartoffie sosti- aperte verso limperatore, e Len, che sarebbe Le-
tuendo in corso dopera il mezzo con il fine. nin, un danneggiatore tarchiato e munito di barba
Cos, mentre da esule si aggira furente in una dozzina caprina. Nei comportamenti pubblici e privati non
di paesi, lautore di Mahagonny e di Lopera da tre sol- esistono alternative al male dei pochi che si approfit-
di si sfoga identificando con il tema del cattivo uso tano dellidiozia dei molti. Ogni speranza di giustizia
dellintelletto il fulcro della propria rivolta. Nemico cade nellirraggiungibilit di auspici buoni e onesti.
della malafede dei cerebralisti di ogni risma, giunge a Il diario non mai un apologo sul valore e lefficacia
mettere alla berlina anche eventi tragici come lassas- del raziocinio, anzi: da Il romanzo dei tui completa-
sinio di Karl Liebknecht e Rosa Luxemburg. Ed tal- mente assente il Brecht articolato e finissimo di Vita
mente perfido da descrivere, con sprezzo da comuni- di Galileo, dove la forza cieca dellideologia viene at-
sta snob, i cappellini inguardabili della Luxemburg. taccata in nome della ragione. Piuttosto qui salza la
Paradossale il tono roboante e impavido che vibra voce di un individuo folle di sdegno e soffocato dalle
in ogni pagina dello pseudoromanzo, dove il Fhrer proprie risate, o dai propri singhiozzi espressionisti,
diventa Gogher Gogh, il ministro della propaganda di fronte allo spettacolo mostruoso del nazismo.
Goebbels si riconosce in un certo ridicolo Gobbelo Sotto apparenze ludiche, leggiamo insomma una di-
e i riflettori della prosa, teatralmente, illuminano le chiarazione di assoluto e disperato isolamento. Solo
gesta degli agiografi, dei pretestologi e dei reggico- in tal senso Brecht potrebbe somigliare al personag-
da. Avventurandosi nelletica tuista fin dalle radici, gio di Galileo, che davanti alla sconfitta impostagli
Brecht rievoca Kant, il grande filosofo tuistico Ka- dallInquisizione si ritira a riflettere in solitudine,
an, ricordato per la sua definizione del matrimonio abbandonato da tutti. Specialmente dai propri ideali.
35
Cristiano De Majo
Sullidea che il passato sia unepoca doro da vagheg- Vorrei restare sul presente con due fatti minimi, che
giare, mentre il presente qualunque presente sia prendo in considerazione non perch siano partico-
un tempo di corruzione morale e intellettuale in cui larmente gravi o emblematici ma perch sono i pi
tutti si sono instupiditi stato scritto tanto. Ricordo recenti a essermi capitati sotto gli occhi. A novembre
tra le molte cose una divertente polemica di qualche in unintervista rilasciata a Andrea Coccia e pubblica-
anno fa tra Pascale e Citati sui pomodori di una vol- ta su Pixarthinking in occasione delluscita del suo
ta. In quelloccasione Pascale, che da tempo cerca di libro Le otto montagne, Paolo Cognetti paragonava
smontare il cosiddetto sapere nostalgico soprat- luso dei social alla tossicodipendenza: Si chiama di-
tutto sui temi dellagricoltura e dellalimentazione, sintossicazione. Bisogna usare le stesse tecniche che
ironizzava sullidea che i pomodori di una volta fos- si usano con la tossicodipendenza, perch di quello
sero pi buoni e pi sani, come sosteneva invece il si tratta. Imporsi almeno una dieta. Io la sera spengo
critico, che avessero sapore mentre adesso non ce il telefono. O anche la domenica. violento, ed
lhanno pi. inutile negare che a questo punto delle nostre vite sia
Il pomodoro di una volta una categoria che pu difficilissimo, perch ci sembra di strapparci un pezzo
essere applicata a qualunque cosa. comprensibile di carne di dosso. Ma necessario. E poi: Imma-
che le vecchie generazioni si trovino in difficolt nel gino che ci aspettiamo che la letteratura inglobi que-
capire o nel trovarsi a proprio agio nel presente qua- sta tossicit perch la letteratura lo specchio delle
lunque presente e finiscano per aggrapparsi alle cer- nostre vite e ora, nelle nostre vite, questa tossicit
tezze del passato (il sapore dei pomodori, il servizio indubbiamente c. Dopodich, per fortuna, la realt
militare, le grandi ideologie o lassenza di internet), non solo quella ed esistono ancora posti al mon-
pi peculiare invece che un atteggiamento simile do dove queste cose non ci sono. Secondo esempio,
sia coltivato dagli intellettuali e in particolare dagli unintervista a Michele Mari di Carlo Mazza Galanti
scrittori. Peculiare non vuol dire che sia una novit, pubblicata su il Tascabile, in cui usciva fuori que-
che non si tratti di qualcosa con una casistica e una sto pensiero, poi, paradossalmente, finito e condiviso
tradizione il tema enorme e potremmo chiamare tantissimo sugli stessi vituperati social: A me solo
in causa Tolstoj, Balzac, Pasolini, La dialettica dellil- la parola social fa vomitare. Io sogno un mondo
luminismo e mille altre cose ma di qualcosa che ha di gente silenziosa triste e implosa, un mondo auti-
una spiegazione meno immediata, meno automatica. stico dove non ci siano happy hour, feste di laurea,
feste di compleanno, feste aziendali, cazzeggi, risse, mi chiedo, pu uno scrittore essere disinteressato a
ubriachi. Fondamentalmente come modello di vita tutto questo? Pu liquidare tutto con due parole di
ho la Ddr di Honecker, un mondo depresso dove sdegno? Pu coltivare unidea di letteratura atempo-
tutti hanno la Trabant o la bici, dove non ci sono rale e nutrirsi, come in una forma di cannibalismo,
suv, non ci sono stronzi, dove tutti i depressi tornano soltanto di altra letteratura? Naturalmente pu. Per
a casa la sera alle sei, si chiudono dentro col copri- quanto mi riguarda finisce di essere interessante, di
fuoco, si mangiano una minestra di cavolo e sentono incuriosirmi, e non riesco a non pensare che stia ri-
Brahms. Mi sembra la cosa pi vicina alla mia idea di fiutando la fondamentale, per chi fa letteratura da
paradiso. E poi: [Per fare grandi opere] devi essere sempre, sfida della forma e del contenuto.
uno straniero, devi essere un marziano. Io mi sento Cos come continuo a chiedermi perch gli scrittori
un marziano. Quando vedo un mondo fatto di tele- facciano cos fatica a usare in modo naturale nelle loro
fonini, di iPhone, di iPad, di internet, di facebook, storie cose, mezzi, aziende che stanno tutti i giorni
impazzisco. dentro le nostre vite, da WhatsApp a Google Maps,
Si pu facilmente obiettare che non c niente di come se il semplice nominarli avesse il potere di mi
male che due scrittori esprimano una loro idea di si passi il termine deletterarizzare il testo. In questi
mondo, e che in fondo si tratta soltanto di due su anni non sono tanti gli scrittori che lo hanno saputo
chiss quanti. Ma a mio avviso Mari e Cognetti rap- fare. Mi viene in mente Ben Lerner, che sul rapporto
presentano una postura nei confronti del presente tra maps e memoria emotiva ha scritto alcune delle
che tra scrittori e intellettuali molto pi diffusa pagine pi belle di Nel mondo a venire. Mi viene in
del suo opposto il pomodoro di una volta ed mente Bret Easton Ellis, che sullonnipresenza fisi-
pure chiaro che nel momento in cui esprimono ca di messaggi e smartphone ha scritto le pagine pi
questidea, soprattutto se lo fanno con toni cos paranoiche di Imperial Bedrooms. Mi viene in mente
apocalittici, stanno dando un giudizio: evidente- il libro che sto leggendo adesso, Satin Island di Tom
mente un tempo che rifiutano, che trovano regres- McCarthy, che a vari livelli si gioca tutto sul tentati-
sivo, che non gli interessa. Allo scrittore il compito vo di racchiudere il presente in 180 pagine.
di fustigare i nuovi costumi. Al lettore, che cerca un Sia McCarthy che Ellis hanno tra laltro riflettuto
guru che vidimi la sua insoddisfazione esistenziale o apertamente su questi temi. In un articolo pubblica-
il suo moralismo, condividere sui social. to su The Guardian ad aprile del 2015, in occasio-
vero, come dice Cognetti, che la realt non ne delluscita in Inghilterra di Satin Island, lautore
solo quella dei social, degli smartphone, di Goo- di C. ritornava proprio sul rapporto tra letteratura e
gle o dei droni, ma queste sono la novit, ci che contemporaneit. Per McCarthy compagnie come
pi di tutto caratterizza la nostra epoca e il modo Google hanno in qualche modo assorbito alcune
in cui le persone impiegano il loro tempo. Ecco, io funzioni della letteratura come il raccontare storie,
37
Patrick Fraser
38
Massimo Gaggi
Passeggi nel Lower East Side di Manhattan ed en- comincia a parlarne come di una Venezia verticale,
tri distrattamente nella boutique di John Varvatos anche a causa di una certa vulnerabilit allacqua alta
al 315 di Bowery. Le decorazioni interne sono cool, da global warming. E, invece, New York , come
ma un po particolari, con continui richiami al rock Roma, una capitale imperiale decaduta (Empire Sta-
degli anni Settanta. I graffiti sulle pareti e qualche te), con infrastrutture fatiscenti (ponti arrugginiti,
pannello esplicativo aiutano a capire: Varvatos ven- metr malridotto) e le strade piene di buche. Se, poi,
de abiti, scarpe e accessori in quello che stato un a Roma c il continuo bisogno di restaurare palaz-
tempio del rock, il celebre Cbgb. Un luogo della zi vecchi di secoli, anche a New York trionfano le
musica dalla storia affascinante e stralunata. impalcature con gli edifici della Gilded Age e i con-
Dagli anni Sessanta agli Ottanta New York stata la domini pre war che perdono pezzi: gargoyle, rostri e
culla e la capitale del rock in tutte le sue declinazioni, fregi che cadono dalle facciate.
dal funk al punk pi estremo. E il Cbgb ne stato Nella Grande Mela, tutto si sviluppato pi in fret-
uno dei centri cruciali. Tanto importante da indur- ta lEmpire State Building e il Chrysler Building
re le autorit a inserire questo edificio nel National tirati su in poco pi di quattrocento giorni tra la fine
Register of the Historic Places, i luoghi storici da del 1928 e linizio del 1931 ma anche il deteriora-
proteggere. Cosa che non ha impedito la scomparsa mento stato assai pi veloce: facciate spaccate dal
del locale dopo una lunga decadenza, una lite giudi- gelo invernale e dalle tempeste tropicali estive, stra-
ziaria per affitti non pagati e il mancato rinnovo del de distrutte dagli autotreni da cinquanta tonnellate
contratto di rent: ultimo concerto dieci anni fa, il 15 che riforniscono grattacieli nei quali vivono e lavo-
ottobre del 2006. Sul palco Patti Smith, in platea rano migliaia di persona: ogni palazzo una cittadina.
una folla di nostalgici in lacrime. Poi il vuoto, fino Mentre, in Europa, Parigi era stata la capitale
a quando arrivato uno stilista amante della musica dellImpressionismo e, poi, del Cubismo, Berlino
con la sua idea di boutique-museo. la patria dellEspressionismo, la Gran Bretagna la
culla del beat (Beatles, Rolling Stones e molto altro
Venezia verticale ancora) e in America il jazz si era sviluppato soprat-
New York un po come Roma. Certo, ha i grat- tutto a Chicago e nel deep South, New York diven-
tacieli, le strade coi numeri al posto dei nomi e ca- ne la patria del rock americano, oltre che della pop
nali, fiumi e baie invece dei sette colli. Qualcuno art e del minimalismo.
40
Lennon e Yoko Ono: una dimora presa in affitto da Michigan. La futura Madonna chiese al suo tassista
Joe Butler dei The Lovin Spoonful, poi lasciata per di lasciarla nel posto pi vivace della citt. Lui scelse
il Dakota, laustero edificio dellUpper West Side Times Square, ma lei se ne and subito nellEast
affacciato su Central Park. Village, nellallora malfamata ma economicissima
Le tappe di questo viaggio nelle viscere della cultura Alphabet City, la zona della citt nella quale strade
pop americana possono essere mille, ma sono quasi e avenue sono contrassegnate da una lettera anzich
tutte concentrate downtown, nelle due miglia che se- da un numero. Luoghi pieni di droga, povert, de-
parano il Greenwich Village dallEast Village. qui grado, ma anche rifugio bohmien di tanti artisti.
che sbarcano artisti e musicisti squattrinati in cerca Questo spiega perch la New York del rock qua-
di fortuna. Tra loro un ragazzo di talento e pieno di si tutta concentrata a downtown Manhattan. Non
sogni arrivato nel 1961 da Duluth, una cittadina del c nulla nellUpper East o nellUpper West, salvo
Minnesota. Bob Dylan vuole cantare le canzoni del le case sul parco degli imborghesiti John Lennon e,
suo idolo, Woody Guthrie, ma nei localini nei quali oggi, di Bono degli U2.
si esibisce viene pagato solo con le mance dei clienti: La storia del rock del nord di Manhattan conosce
il futuro premio Nobel non pu permettersi niente quasi solo la 125th Street, la principale arteria di
pi di un appartamento di due camere da sessanta Harlem: qui lApollo Theatre dove nellaprile del
dollari al mese in West 4th Street. 1959 arriv un giovanissimo James Brown per vede-
re The Cadillacs. E sar ancora in questo luogo mitico
Rifugio dartista che tre anni dopo, il 24 ottobre del 1962, lartista
Quindici anni dopo non sar molto diversa la storia inaugurer (senza saperlo) la rivoluzione del funk
di Louise Ciccone, una ragazza appena arrivata da registrando, a sue spese, un Live at the Apollo: un
41
42
Giuseppe Marcenaro
Ah! Vogliamo parlare di quel negriero di Vittori- diverte tanto a tradurre? Lettere a Lucia Rodocanachi
ni?. Cos lo ricordava Lucia nei tardi anni Sessanta 1933-1943, Archinto), mancandone alcune, riferi-
del Novecento. Quando, come in trance, fissando te alla vicenda della pubblicazione della celebrabile
la fiamma che consumava il ciocco dulivo nel ca- antologia Americana, di cui Vittorini fu il deus ex
minetto, dalla memoria affioravano i ricordi del suo machina. Piccolo scrap: 11 aprile 1940: Non sol-
tempo. Forse, dopo un lungo silenzio, voleva che tanto dovrebbe suggerirmi racconti di autori ame-
qualcuno sapesse. Era il medesimo angolo di casa ricani, come gi le ho scritto. Potrebbe prepararmi
dove negli anni Trenta si erano adunati gli amici traduzioni letterali? Sto preparando unantologia e
letterati: Dopo pranzo rievoc Orsola Nemi da- il suo aiuto mi indispensabile. Che echeggia una
vanti al caminetto acceso, ragionavano di Henry Ja- precedente lettera: 29 gennaio 1940: Mi suggeri-
mes, di Virginia Woolf, di Proust, di Gide, di Joy- sca, per favore, cara signora, lei che ha letture illi-
ce Erano unaristocrazia, se ne rendevano conto e mitate, autori e racconti americani. Questo, senza
assaporavano il gusto delloccasione. contare le riferite testimonianze di Lucia Rodoca-
Un mondo segreto. Riservato. Poi, non essendo una nachi, gi rese note da tempo, bollate come ma-
storia marginale di cui non si dovesse disperdere la lafede da nuovi e occhiuti studiosi che, con sac-
memoria, qualcuno cominci a raccontare. E poi cente acribia, ravanano nella sua vita. Senza averne
altra gente cominci a occuparsene. Divulgando la avuto diretta conoscenza.
leggenda. Anche perch in quel remoto palcosceni- Ma come si avvi questo segreto caso di storia lette-
co chera la casa di Lucia Rodocanachi ad Arenza- raria del Novecento? Vicenda ormai arcinota quella
no, i mattatori si chiamavano Montale, Sbarbaro, di Lucia Morpurgo. Nata a Trieste nel 1901 si tra-
Gadda, Bo, Grande, Barile, Ferrata, Bazlen, Furst sfer ragazzina a Genova con la famiglia. Nel 1930
e Vittorini, del quale oggi vengono rese note, con sposa il pittore Paolo Rodocanachi. Si stabilirono ad
fervore dinedito, le lettere che invi alla signora Arenzano, dove Lucia morir nel 1978. Negli anni
Lucia, nellarco duna decina danni, dal 1933 al Trenta e Quaranta la casa dei Rodocanachi fu punto
1943. Gi conosciute integralmente grazie a una di riferimento e di incontro della miglior letteratura
tesi di dottorato di Andrea Aveto, Elio Vittorini, italiana del tempo. E Lucia, gran lettrice e conosci-
lettere a Lucia Morpurgo Rodocanachi, 1933-1943. trice delle lingue, disponibile consulente e tradut-
Per altro, nellodierna edizione (Elio Vittorini, si trice per conto terzi, passabilmente malpagata dai
suoi committenti, in particolare Vittorini, Montale, riceversi presto: fra un paio di mesi) Natural-
Gadda che ovviamente firmavano le traduzio- mente laccordo dovr restare segreto. Questo non
ni come eseguite da loro. Magari, come Montale, fu che linizio. Seguiranno, da altri amici letterati
anchegli implicato nellaffaire con qualche senso di di Lucia, dal medesimo Montale, altre proposte di
colpa, che si giustificava: Sintende che di maggior traduzioni segrete.
compenso dovresti beneficiare anche tu, ngresse La nuova attivit muta la vita di Lucia. Si trova
inconnue. Gratificandola anche con una poesio- coinvolta in un turbine, cadenzato dalla necessi-
la: Addio addio crudele, / ti ho dato troppo spago, / se t di consegnare il lavoro e dal sempre difficile re-
manchi non ti pago, / volgo altrove le vele. / Lascia i cupero dei compensi. Gli amici scrittori, pagatori
pesci in barile (Angelo Barile) / e Camillo al rabar- non troppo solleciti dipendenti anchessi da di-
baro (Camillo Sbarbaro), / per me ha tanto di barba / stratti editori avevano inventato la ngresse in-
questo mestiere vile / ma solo traduzioni / mi chiedono connue. Con Vittorini linizio fu entusiasmante.
i coglioni! Ed era stato proprio Montale a proporle Lucia riusc a mettersi in sintonia con quanto de-
di aiutare, retribuita, Elio Vittorini. 7 marzo 1933: siderava il suo occulto committente, il quale, con-
Vittorini deve consegnare il St Mawr di Lawren- statando la bravura di Lucia le suggeriva, se lo aves-
ce a Mondadori, con lappendice di una novella. se desiderato, di discostarsi dalla pura versione let-
In tutto 300 pagine tauchnitz, delle quali ha fatto terale perch, traducendo un po pi liberamente
150; altre 150, tutte di St Mawr, restano da farsi, dal testo originale, gli avrebbe facilitato il lavoro di
e il tempo stringe. Accetterebbe di farle lei, solo rielaborazione. Il 1934 Lucia lo pass traducendo
letteralmente, a tamburo battente? Vittorini le per Vittorini un altro libro, Il serpente piumato, di
manderebbe il libro e alcune delle parti gi fatte sia Lawrence. Quando usc, il 24 maggio 1935, Vitto-
per darle modo di anticipare alcune caratteristiche rini le scrisse: Anche questo secondo libro venuto
del suo stile (!) nel pezzo che far lei, sia perch fuori come mio solo, per inerzia, perch non sono
corregga qualche strafalcione che gli sar sfuggi- stato capace di avvertire, come desideravo, che cera
to Vittorini le darebbe solo cinquecento lire (da lei in collaborazione. Ma per il terzo ci penser. Lo
44
45
Massimo Arcangeli
Tullio De Mauro, il nostro pi grande linguista, cementi, mura, archi e procombimenti, la palma di
stato un coraggioso realizzatore di tante iniziative, piccoli capolavori.
mai disgiunte dalla delicatezza del ruolo educativo Ho conosciuto De Mauro non molti anni fa dice
e dallimpegno didattico. Ha diretto lungimiranti e Stefano Petrocchi, direttore della fondazione Bel-
ambiziosi progetti, spesso in largo anticipo sui tem- lonci e segretario del comitato direttivo del premio
pi, come i sei ponderosi volumi del Grande diziona- Strega, e ne ho apprezzato subito la capacit di
rio italiano delluso (1999). Ha saputo interpretare, ascoltare e di agire. Il premio, continua Petroc-
con indagini acute e mirate, i sentimenti e gli indi- chi, cambiato molto con il suo apporto. anche
rizzi linguistici di milioni di parlanti e scriventi. Ha grazie a lui se oggi lo Strega unistituzione in pie-
indossato volentieri labito di sacco dellintellettua- na sintonia con la societ italiana. Un maestro di
le militante, unendo lalto con il basso e saldando vita, un gigante della cultura italiana, un campio-
lItalia legale a quella reale: nella prefazione a ne di mitezza e gentilezza. Un giudizio condiviso
un volume di Gianni Borgna del 1985 (Storia della dallamico, linguista anche lui, Luca Serianni: Era
canzone italiana), nel ribadire unopinione di diver- una persona affabile. Nessuna supponenza, nessuna
si anni prima, difese limportanza dei testi di tante asperit di carattere. Uno studioso di straordinario
canzonette osservando come fosse facile assegnare acume, dalle grandi capacit di aprirsi al nuovo, an-
a Zaz o a Eulalia Torricelli, a fronte di una lettera- che con lausilio delle risorse tecnologiche, e soprat-
tura oscillante tra melodrammatici brandi e romani tutto una persona semplice. Viene da dar ragione a
Leopardi: tutti i grandi hanno maniere semplici.
Una grande figura dellItalia moderna, che ha cono-
sciuto anche una grave tragedia familiare, il caso del
Un maestro di vita, fratello Mauro De Mauro, giornalista di LOra di
un gigante della cultura Palermo, fatto sparire dalla mafia nel 1970. Nella
italiana, un campione di Storia linguistica dellItalia unita (1963), pi volte ri-
stampata, che avremmo ammirato come un monu-
mitezza e gentilezza.
mento della sociolinguistica storica, lattenzione ai
fatti linguistici nella loro dimensione e realizzazio-
ne sociale non faceva per da semplice anticamera
allabbandono delle forme per far posto alle so- giusta. Oggi la strada imboccata da molti, nellin-
stanze; esigeva invece una preliminare capacit di segnamento dellitaliano, quella di mettere ordine
guardare con intelligenza alla norma tanto quanto alla materia con poche sane, solide, spendibili rego-
alluso, per distinguere strato da strato, contesto da le, focalizzate sui punti sensibili della nostra lingua
contesto, comportamento da comportamento. senza abdicare alla centralit del suo inquadramento
storico-sociale e del suo approccio creativo e comuni-
Regole cativo. linsegnamento pi grande che ci ha lascia-
Sarebbero poi venute, in anni di feroce contestazione to Tullio De Mauro. Per lui i pur necessari paletti,
alle regole grammaticali, le Dieci tesi per leducazione anche in un contesto di apprendimento istituziona-
linguistica democratica (1975), frutto della vocazione le, non sono mai andati a discapito della fantasia e
di De Mauro a considerare la lingua, ogni lingua, della libert espressiva dei discenti. Per lui la storia
come il risultato di unelaborazione collettiva, la te- dellitaliano e delle lingue dItalia, lunica possibile,
saurizzazione di un comune patrimonio culturale. passata ogni volta per la sostituzione dellesile specillo
Inizialmente le tesi erano state elaborate proprio da di analisi minute e pedanti, aridamente elencatorie o
lui, e quindi discusse e riviste da un Gruppo di inter- descrittive, con bisturi e scalpelli capaci di affondare
vento e studio nel campo delleducazione linguistica nel corpo dei testi nel loro valore di testimonianza di
(Giscel) e poste a fondamento delle Dieci tesi del Gi- civilt e di popoli, di ideologie e identit, di proto-
scel (1975). Anche se i rimedi allora proposti, colli e cerimoniali sociali. Puntando, cos, anzich sui
in pi dun caso, oltrepassarono i limiti di una ragio- tempi brevi o medio-brevi dellevoluzione linguistica,
nevole applicabilit dei princpi enunciati, soprattut- scanditi meccanicamente dai passaggi lineari della
to a causa del radicalismo antigrammaticale di alcuni grammatica storica, sui tempi lunghi o lunghissimi
esecutori del mandato, la diagnosi era senzaltro della conservazione culturale.
47
Simonetta Fiori
Quando muore un amico difficile trovare le parole. Tullio aveva appena trentun anni. Me lo diede da
Al telefono Alberto Asor Rosa fa fatica, lemozione leggere in dattiloscritto. Io ebbi la netta impressio-
del ricordo a tratti sovrasta il ragionamento distac- ne di trovarmi tra le mani una di quelle opere che
cato. Quasi coetanei, lui e Tullio De Mauro hanno cambiano il sistema. Fino a quel momento le sto-
attraversato insieme mezzo secolo di storia culturale. rie linguistiche erano storia dei cambiamenti inter-
Compagni dello stesso banco diceva spiritosamen- ni alla lingua, sul piano sintattico, grammaticale e
te De Mauro alludendo a un periodo alla Sapienza logico. Il De Mauro studioso proietta questa storia
in cui da professori erano costretti a condividere la sulle vicende reali degli italiani. E se i suoi predeces-
stessa scrivania e dunque ad alternare la seduta. Ci sori prediligevano lo studio della lingua colta, Tullio
siamo conosciuti negli anni Cinquanta alluniversit ha sprofondato la sua analisi nel parlato quotidiano.
di Roma: Tullio allievo del grande linguista Antoni-
no Pagliaro, io di Natalino Sapegno. Mi sembrava Un interesse non solo intellettuale. Lingua, istruzione e
pi scafato di me: giovanissimo e gi autorevole. democrazia sono questioni intrecciate.
Ed stato anche questo un tratto della sua grandez-
Politicamente eravate distanti. za. Non si limitato a un ragionamento teorico, ap-
S, io stavo con i socialcomunisti di Rinascita, men- profondito poi con gli studi su Saussure. Ma tra gli
tre Tullio partecipava allUnione goliardica di orien- anni Sessanta e Settanta diede vita a numerosissime
tamento liberaldemocratico. Ma questa differente iniziative come il Cidi il centro degli insegnanti
radice politica non ci ha impedito negli ultimi anni democratici che miravano a un processo di rea-
di arrivare a conclusioni simili. le alfabetizzazione della nazione. E quando alcuni
obiettivi sono stati raggiunti, ci ha messo in guardia
Quali? dalle storture di questo processo.
Che forse ci eravamo fatti troppe illusioni sulle sorti
del paese e molti dei nostri sforzi sono risultati vani. Come professore aveva tratti di straordinariet. Sor-
prendeva che un intellettuale della sua fama divulga-
Il libro che ne rivel il profilo intellettuale fu nel 1963 tore in Italia dellopera di Wittgenstein affidasse agli
la Storia linguistica dellItalia unita. Si ricorda che studenti compiti scritti per casa che poi correggeva con
impressione le fece? una celerit inaudita.
stato unico anche come collega. In genere le per- corrispondeva un tratto complementare che la
sonalit accademiche si guardano lun laltra con so- riservatezza.
spetto, con antagonismo o agonismo. Con Tullio
non mai capitato. Era molto legato alla famiglia.
S, alla prima moglie Annamaria Cassese, da cui
Compagni dello stesso banco diceva lui. ebbe Sabina e Giovanni. Ha seguito i figli con amo-
Per un periodo, ci trovammo a dividere la stessa scri- re e discrezione, gioendo per il successo di Giovanni
vania alla Sapienza in una stanza affollata di professo- direttore di Internazionale. La sua vita negli ultimi
ri. Allegger il disagio con il suo senso dellumorismo. ventanni stata rischiarata dal rapporto profondo
con la seconda moglie Silvana Ferreri.
Molto ironico, con un tratto lievemente malinconico.
Tullio ha subito molti lutti famigliari, tra cui quel- Cosa le mancher dellamico?
lo del fratello Mauro, il giornalista ucciso dal- Tullio aveva il sentimento dellamicizia. Aveva la ca-
la mafia. Ma non amava parlarne. Allo humour pacit profonda di sentire le cose, oltre a capirle.
49
Quanta musica scorsa nelle balere romagnole lo sa diventato un pilastro del panorama pop nazionale,
solo il dio del liscio, ma oggi che i locali storici chiu- oltre a rappresentare un riuscito esempio di diverti-
dono uno dopo laltro, per invecchiamento naturale mento intergenerazionale.
del genere e concorrenza spietata dei balli latini, la I motivi del declino, sopravvenuto gradualmente do-
tradizione vacilla e gli aficionados faticano sempre po i fulgori degli anni Settanta-Ottanta, sono legati
di pi a trovare piste dove scatenarsi in valzer e ma- alla stanchezza di un genere ormai ripiegato su s
zurche. Lo scorso aprile venuto meno il Kursaal di stesso mentre da anni continuano a imperversare i
Cervia, dichiarato fallito dopo peripezie finanziarie, suoi nemici giurati: salsa, merengue e, per i ballerini
solo lultima di una lunga serie di balere finite in pi sofisticati, laristocratico tango. Qualcuno tenta
cattive acque in tutta la Romagna mentre a Bolo- di correre ai ripari con iniziative come la notte del
gna, non lontano dal cuore danzante della Riviera, liscio, organizzata lestate scorsa in Riviera e pron-
sono mancati almeno cinque locali negli ultimi dieci ta al bis per la prossima, oppure dedicando nuovi
anni. Considerata limportanza conquistata dal ge- spazi al ballo che per oltre un secolo ha furoreggia-
nere nellimmaginario popolare grazie anche al suo to in tutta la regione fin da quando le balere erano
gran sacerdote Raoul Casadei, autore di formidabili smontabili e venivano allestite volta per volta nelle
exploit planetari negli anni Settanta con pezzi come aie delle fattorie o nelle sagre di paese. Poi ci pens
Romagna mia e fondatore di quel tempio del ballo Carlo Brighi, detto Zacln, infaticabile suonatore
che era la Ca del liscio, ci sono buoni motivi di pre- di violino, a mettere su una struttura stabile verso la
occuparsi per la sopravvivenza di quel che sembrava fine dellOttocento costruendo vicino a casa sua la
vera nonna di tutte le discoteche a venire, il Capan- stata sequestrata dal tribunale per evasione e infil-
none, la prima balera della storia. trazioni oscure: Vogliamo coinvolgere le orchestre
Nel dopoguerra il liscio ha continuato a far danzare per serate dove trovino divertimento le persone di
i nostri nonni nelle feste dellUnit di ogni ordine e una certa et. Credo sia bene tutelare questa tradi-
dimensione, dove tuttora non manca mai uno stand zione, anche perch lover sessantacinque un tu-
balera, sia pur sempre pi inquinato, musicalmente rista molto interessante per noi. E poi questi sono
parlando, dai nuovi balli di coppia di matrice su- elementi identitari molto importanti, che vanno
damericana. Finch Raoul Casadei non raccolse lo rinvigoriti.
scettro dello zio Secondo, fond lOrchestra spetta- Quanto alle ragioni della crisi delle balere, il sindaco
colo e diede una casa monumentale al liscio. Oggi, di Riccione ha la sua idea: Sono luoghi difficili da
per porre un freno allagonia di un genere allo stre- gestire e reggere, specie in questo periodo. C una
mo, il sindaco di Riccione Renata Tosi ha pensato generazione che invecchia, ma che non per questo si
di destinare al liscio unex disco lap dance che era sottrae al divertimento.
51
Marino Niola
Carissimo taccuino
la Repubblica, 7 gennaio 2017
Il tablet avanza ma il taccuino non arretra. Smen- frugale. Soprattutto la 0,5 nera prediletta da Efe Ca-
tendo tutti i pronostici che lo davano per spacciato karel, chief executive di Mubi, unazienda di servizi
e scommettevano sul declino di agende, quadernetti, cinematografici in streaming. Ancor pi mitica per
notes e altri oggetti cartacei. quanto emerge da un la 0,35 con inchiostro celestino pallido, amatissi-
servizio uscito nei giorni scorsi sul Financial Times ma dalle creative. Oppure vanno a caccia di Rhodia,
che ha analizzato preferenze, abitudini e strumenti i leggendari pads arancione che vantano una lunga
di lavoro di un gruppo di millennial in carriera. schiera di addicted eccellenti. Fra questi Jane Ro-
Sorpresa! I nativi digitali sono attaccati come cozze senthal, ideatrice con Robert De Niro del Tribeca
a blocchetti, calepini, album. Carte ricercate, rici- Film Festival, lo scrittore Michel Houellebecq e il
clate, colorate, stondate. Veri e propri oggetti tran- regista Francis Ford Coppola che ogni volta che si
sizionali, cult e cool, da cui i figli della rete non si trova a Parigi va a farne incetta.
staccano nemmeno per un momento. Discorso a parte merita Moleskine, che della car-
Insomma diari e planner vendono cara la pelle. toleria chic lemblema planetario. stato nel ta-
Anzi carissima visto che il prezzo di unambitissi- schino di mostri sacri come Sartre e Hemingway.
ma Soho, con copertina di agnello crossgrain e carta Ma a farlo entrare nella mitologia contemporanea
featherweight azzurra con bordo oro, pu superare stato Bruce Chatwin, il pi dandy degli scrittori
tranquillamente le centosessanta sterline. Ancora pi giramondo che nel suo capolavoro Le vie dei canti,
esclusiva la Cosmic, foderata di vitello verde e con ri- racconta della gloriosa papeterie di rue de lAncien-
produzione traforata del planisfero, che arriva a 385 ne Comdie, a due passi da Saint-Germain-des-
euro. Ma vanno alla grande anche quelle con rile- Prs, dove andava a fare letteralmente aggiotaggio
gatura rigida, meglio ancora se di mogano o di pino di quei preziosi quadernetti con copertina nera ed
pregiato. Come il notebook Slab Lined formato A6 elastico. Adesso il notes pi storyteller di sempre
di cui la famosa columnist Lisa Pollack va fierissima. parla italiano e la sua profetessa Maria Sebregon-
Alle riunioni molti lo scambiano per un pezzo di di, ribattezzata mamma Moleskine, che gi negli
legno ironizza, senza riuscire a nascondere un certo anni Novanta aveva intuito in anticipo le passioni e
compiacimento. le ossessioni della futura creative class, lavanguar-
Quelli che amano il cheap and chic vanno da Muji, dia colta ed estetizzante della nuova economia della
le cui penne minimal sono un inno allabbondanza conoscenza.
Insomma, la carta tiene nonostante la digitalizza- dallarabo taqwim, cio fare ordine. In fondo an-
zione della vita. E ad andare in controtendenza notare sul foglio, schizzare, disegnare serve a da-
proprio llite 2.0. che vive la penna come prolun- re corpo e ritmo ai pensieri. A non lasciarseli sfug-
gamento fisico della mente e il taccuino come stru- gire, a fissarli. Salvandoli dal flusso ininterrotto del
mento per disporre le idee, per metterle a siste- panta rei digitale. Un antidoto solido contro la me-
ma. Del resto lo dice la parola stessa che deriva moria liquida.
53
Ermanno Paccagnini
Non molto tempo che da uno scrittore ho sentito come condizione stessa del narrare, in quanto inter-
lamentare la forte predominanza che nella narrativa rogazione, dubbio, macerazione: mai per esibita, in
italiana attuale ha la rappresentazione del reale ri- quanto consustanziata nella parola narrativa.
spetto al fantastico. Dove, beninteso, per fantastico quel passaggio attraverso il quale non si vivono gli
il riferimento andava a quella tradizione che poteva atteggiamenti di moralit, o addirittura di moralismo
ben essere riassunta nellantologia continiana Italie pi o meno mascherato, talora narrativamente com-
magique. E credo sia un po questa la dicotomia che piaciuto, che sostanziano e assai spesso ingolfano le
regge landamento di una narrativa italiana capace di tante narrazioni che hanno per oggetto la realt (di
offrire anche buoni risultati in entrambi i campi; an- ieri, di oggi, di domani). Al contrario, un passaggio
che se sempre pi di frequente si nota un cedimento che richiede allorigine una dimensione etica: di une-
sul piano della parola scavo, sacrificata a trame, co- tica del dolore come della gioia, della sofferenza come
struzioni, denunce. della salvezza, o dellabbattimento quando questa
Ci che invece mi pare davvero deficitario quan- non intervenga. Utopia come etica del disvelamento,
to consegue al muoversi in queste due contrapposte in quanto dovere di verit. Anche di una verit nega-
tipologie, peraltro dettate dalle realt che stiamo tiva. Di una verit da ignominia. Utopia come luo-
vivendo: ossia uno sguardo che sappia andare oltre go della autenticit e dei conti che ci si trova a fare
la semplice rappresentazione. Manca nella narrativa col suo venir meno, cos come di fronte alla personale
di oggi lutopia: intendendo con tale termine lassil- perdita di innocenza. E intendo ovviamente qualco-
lo, il dilemma, la domanda del possibile. Di una sa di assai pi profondo della verit oggettiva. Quel
alterit. Non quindi qualcosa che divenga oggetto qualcosa che sappia andare oltre e disseminare nel te-
di narrazione, ma che si faccia sostanza stessa del- sto quanto possa alimentare anche il lettore. Perch
la narrazione. Utopia come quel non luogo tale utopia diventa il non luogo nel quale si annidano
solo perch non visibile, sfuggente, da cogliere e tra- certe domande essenziali che spesso spaventano il
durre in una parola la cui pregnanza sia in grado di solo pensarle; persino il solo sospettare che possano
squarciare il buio; quello che ogni vero autore vive e esistere. Domande rinvianti a quelle ragioni ultime
porta in s come demone, e che spesso deposita in- che sono per le ragioni del confronto quotidiano
consciamente nella sua scrittura notturna. E quello quando la penna intende scardinare e perforare la re-
che ogni realt circostante sa cos ben celare. Utopia alt, cos ridonando un nuovo mondo [].
Lo confessava giorni fa, nel compilare la lista delle se ne producevano un quarto: finanziarle in parte in
serie pi belle del 2016, il critico tv di The New deficit, scommettendo su un appetito che non c n
York Times James Poniewozik: Lidea che io pos- in syndication, perch gli spettatori non vogliono pi
sa guardare tutta la tv l fuori, per non dire selezio- repliche ma serie nuove, n a livello internazionale,
nare le dieci serie pi importanti, fantasia. Perci dove i grandi compratori non acquistano pi pac-
ho barato. Il 2016 stato lennesimo anno record, chetti ma singole serie. Gli studios sono cos costret-
negli Stati Uniti, per la produzione di serie originali ti a produrre di pi per coprire il deficit. La base di
scripted (quelle che seguono una sceneggiatura): 454 ogni bolla.
in onda tra tv, cavo e on line, a partire da una stima Nel 2017 Netflix spender sei miliardi di dollari por-
di Fx Networks. Il 71% in pi rispetto al 2011, il tando a oltre mille ore la programmazione originale.
137% in pi del 2006. Esplosione determinata dallo Amazon ne investir quattro, cinque lanno. Livelli
streaming: +1450% in cinque anni. Il picco spiega secondi sono a Disney, Nbc e Espn, e che costrin-
Julie Piepenkotter, capo dellufficio studi Fx resta gono i network a rincorrerli. Prima di Netflix, in-
lontano. Nel 2017 supereranno le cinquecento serie. fatti, una tv via cavo poteva riempire il palinsesto
E il trend continuer per iniziare a frenare nel 2019. di repliche e fare buoni ascolti. Ma coi big dello
Il rallentamento gi iniziato: nel 2016, i grandi streaming che sfornano un fuoco di fila di serie di
network e le tv via cavo hanno prodotto tredici serie qualit, da Stranger Things al Golden Globe 20016
in meno del 2015 (pur se investendo al contempo Mozart in the Jungle, non pi sufficiente. Perfi-
nello streaming con servizi come Cbs All Access e no nelle sitcom: i vecchi episodi di Full House sono
Hbo Now). La bolla [] una realt, la contrazione trasmessi da Nickelodeon ma il sequel disponi-
inevitabile. I volumi sono tali, avverte John Landgraf bile solo su Netflix. Cos, tra il 2013 e il 2016, il
numero uno sempre di Fx, che non si riesce pi a costo della programmazione non sportiva dei canali
distinguere tra una grande serie e una mediocre. Un Discovery salto del 55%, e lazienda si lanciata
sondaggi di Forbes mostra lo stress dei telespetta- nelle serie scripted. Le miniserie Harley and the Da-
tori. Addirittura, c chi ammette di guardare Netflix vidsons un successo ma per quasi tutti i network,
nella doccia. Lincubo, per la tv tradizionale, ha un nel 2015, ai maggiori investimenti sono corrisposti
nome: television deficit financing. Modello superato margini di profitto minori. E non sempre rincorrere
ma che lo stesso di ventanni fa, quando di serie i talenti funziona. Mentre Bret Easton Ellis debutta
56
57
Vita da copertina
Robinson di la Repubblica, 8 gennaio 2017
Il libro sempre stato visibile ha scritto Fernand seguenti la grafica editoriale gode di una vera e pro-
Braudel, ma solo quando da copertura di tela e pria autonomia rispetto al resto dellindustria cultu-
cartone (definizione del Tommaseo-Bellini, 1865) rale. Come esempio del dominio del brand si pensi
diventa manifesto del contenuto interno che le co- alla Feltrinelli, e al lavoro di Massimo Vignelli e di
pertine assumono un significato specifico. Il libro Bob Noorda. Emerge lart director.
parla sulla sua superficie. In Italia questo comincia Alla fine degli anni Settanta il libro diventa sempre
davvero nel 1945, nel momento in cui loggetto visivo pi una merce, e anche la grafica risente di questo.
libro diventa autonomo rispetto al messaggio conte- Visivamente la pop art, il Sessantotto e la mescolanza
nuto allinterno. La copertina si carica di valori sim-
bolici sia nella prima come nella quarta. Nasce allora
il grafico redattore, che si deve misurare con quella
che Giovanni Anceschi ha definito la traduzione da
un sistema (la scrittura) a un altro (limmagine). I
fondatori del mestiere di graphic designer sono Albe
Steiner, collaboratore di Einaudi, Zanichelli, Bom-
piani, Feltrinelli; Bruno Munari per Bompiani e Ei-
naudi; quindi Max Huber, Luigi Veronesi e Egidio
Bonfante. C anche una donna: Anita Klinz per il
Saggiatore. La loro cultura visiva si affermata sul-
le avanguardie storiche e la Bauhaus. La copertina
firma di fatto il contenuto scrive Aldo Colonetti;
lo stesso grafico redattore diventa un autore. Aiuta
tutto questo lemergere nella editoria italiana delle
collane come immagine coordinata; ad esempio i
Coralli di Einaudi o il Nuovo Politecnico, sempre
Einaudi, opera di Munari. Negli anni Sessanta il
mercato del libro segnato dal dominio della saggi-
stica, effetto della scuola di massa. Nei due decenni
59
Luca Serianni
Un linguista democratico
Domenica di Il Sole 24 Ore, 8 gennaio 2017
Di poche personalit si pu dire, come di Tullio De costruzione di un italiano, nel quadro estremamen-
Mauro, che abbiano segnato in modo indelebile la te frammentato e pluridialettale del tempo), viene
cultura italiana dellultimo cinquantennio. E lo si affrontato con ampio ricorso alla demografia e alla
pu dire senza timore di incorrere nel rischio di una statistica e dunque a scienze che fino a quel momen-
celebrazione postuma, cedendo alla pur comprensi- to erano rimaste estranee allorizzonte del cultore di
bile retorica della circostanza. studi latamente letterari. Le analisi quantitative dei
De Mauro stato prima di tutto un linguista, un fatti di lingua rappresentano una cifra caratteristica
grande linguista. Lopera di maggiore risonanza in- del suo profilo di studioso: Parole e numeri, come
ternazionale, una risonanza riconosciuta dalle nu- recita il titolo di una bella raccolta di saggi, curata
merose lauree honoris causa, forse ledizione, con insieme con la sua allieva Isabella Chiari e apparsa
un ricco commento, del Corso di linguistica generale nel 2005. Ripubblicando in quello stesso anno due
di Ferdinand de Saussure (1962), il testo che espo- scritti di glottologia apparsi quasi cinquantanni
ne, con la chiarezza e laffabilit di un docente che prima (sui casi greci e il nome del dativo), De Mau-
parla ai suoi studenti, i princpi dello strutturalismo: ro osserva che in quelle pagine compaiono molte
ossia di un indirizzo che ha segnato il Novecento eu- cifre assolute e percentuali, molte tabelle, molti di
roamericano, non solo nella linguistica ma anche in quei numeri che non piacciono agli studenti delle
diverse altre scienze umane, dalla storia allantropo- facolt umanistiche; aggiungendo poi, con una
logia alla critica letteraria. Ho sempre pensato che lo punta di ben legittimo orgoglio, che quando quelle
stile espositivo di Saussure, tutto proiettato sullin- pagine erano state pensate la statistica linguistica
terlocutore e alieno dallautocompiacimento dellin- o meglio linterpretazione linguistica dei dati sta-
tellettuale, fosse un tratto che accomunasse Saussure tistici aveva mosso solo i primissimi passi, e solo
e il suo interprete: davvero i grandi, le persone che fuori dItalia.
vagliono molto come diceva Leopardi hanno le De Mauro aveva una straordinaria curiosit intellet-
maniere semplici. tuale e la capacit (questa davvero rara) di adeguarsi ai
Lopera che in Italia ha segnato uno spartiacque, tra tempi, in primo luogo attraverso il ricorso alle grandi
un prima e un poi, la Storia linguistica dellItalia uni- risorse tecnologiche che si sono sviluppate soprat-
ta (1963). Per la prima volta un tema di stretta per- tutto nel nostro secolo e che hanno cambiato, anche
tinenza linguistica, levoluzione dellitaliano (anzi: la per gli umanisti, lo stesso modo di immaginare e di
concepire una ricerca scientifica, non solo quello di di lingua, in rifermento sia alle lingue minoritarie
svolgerla. Di qui la descrizione del lessico di una lin- (De Mauro fu lispiratore di una legge del 1999 che
gua attraverso lindicazione delle frequenze duso e diede concreta tutela alle minoranze linguistiche
lindividuazione del vocabolario di base, ossia di quel- storiche) sia alla deprivazione linguistica, per caren-
le parole che ricorrono pi spesso in qualsiasi pro- za di cultura, da parte di italofoni nativi. Ancora di
duzione orale e scritta. uno dei princpi che ispira scuola, un impegno mai dismesso, De Mauro era
il Grande vocabolario italiano delluso (1999) che, con tornato a occuparsi in seno allAccademia dei lincei,
i suoi duecentocinquantamila lemmi, tutti marcati in come attivo membro del consiglio scientifico di una
base al livello duso (a seconda che appartengano al fondazione che si propone di rinnovare la didattica
lessico fondamentale, a quello tecnico-specialistico, di italiano, matematica e scienze attraverso regolari e
regionale e cos via), il pi ampio repertorio esi- capillari incontri con gli insegnanti: una strada dun-
stente dellitaliano contemporaneo. que, anche per il ponte lanciato tra discipline lettera-
Una parte non secondaria delle sue energie intellet- rie e scientifiche, ben demauriana.
tuali stata spesa in direzione della scuola: quella fre- Lattivit di studioso si sempre accompagnata in lui
quentata da bambini e adolescenti, certo, ma anche a quella di intellettuale attivo, e potremmo proprio
quella che dovrebbe coinvolgere quegli adulti privi di dire militante. Presidente della fondazione Bellonci,
unistruzione adeguata e a forte rischio di regressione legata al premio Strega, il pi importante premio let-
sia quanto a comprensione delle informazioni con- terario per la narrativa italiana, De Mauro ne aveva
tenute in un testo scritto sia, e a maggior ragione, rinnovato gli indirizzi, cercando di far s che la lettu-
nella capacit di argomentazione, anche elementare: ra diventasse sempre pi unabitudine condivisa.
la literacy e il problem solving degli anglosassoni. Ma, per chi abbia avuto con lui una lunga consuetu-
Nel 1973 limpulso di De Mauro stato decisivo nel dine come nel caso di chi scrive, difficile separare
promuovere lattivit del Giscel (Gruppo di interven- la sua statura scientifica e intellettuale dallo spessore
to e studio nel campo delleducazione linguistica) e umano. Con la sua sorridente ironia e autoironia, in
il suo nome resta legato alle Dieci tesi per leducazione cui sembravano precipitare, in senso chimico, lori-
linguistica democratica (1975), vigorosa affermazio- gine partenopea (era nato a Torre Annunziata nel
ne di princpi civili ancor prima che pedagogici, che 1932) e il lungo soggiorno romano; col rispetto e
ebbe ampie ricadute negli insegnanti del tempo. Tra lattenzione per linterlocutore, chiunque fosse. Ed
queste tesi c anche lidea di dare concreta applica- impossibile non ricordare il suo sguardo, mobile e
zione allarticolo tre della Costituzione, l dove si vivacissimo, quando parlava o ascoltava; e abituarsi
parla di uguaglianza dei cittadini senza distinzione per davvero al fatto che non ci sia pi.
61
Francesco Guglieri
Gli altri si sono persi per strada.Qualcuno nel- questo: le nuove riviste come n+1 o Jacobin,
la tomba, qualcuno in manicomio, e qualcuno nel DissentoThe New Inquirysono il prodotto di
mondo della pubblicit diceva dei suoi compagni una generazione di intellettuali statunitensi, tutti
di universit Joe Gould, il senzatetto newyorkese sotto i quarantanni, che, una volta preso il Ph.D (e
immortalato da Joseph Mitchell in due leggendari dunque dopo un discreto numero di anni di carriera
articoli di The New Yorker (poi raccolti nel li- accademica), non considerano pi luniversit come
broIl segreto di Joe Gould, Adelphi). Joe se ne anda- lo sbocco lavorativo ed esistenziale naturale o anche
va in giro, lui s perso per strada, a scroccare un solo pi interessante.
pranzo e a compilare la sua monumentale e perdu- Quello che da pi parti si inizia a registrare [] il
ta storia orale della citt di New York, ignaro di declino dellintellettuale accademico e lascesa di un
rappresentare una delle possibili risposte alla do- nuovo tipo di intellettuale pubblico. Si tratta di una
manda: cosa facciamo di tutta questa grossa massa piccola nicchia di scrittori e intellettuali (soprattut-
di giovani sovrascolarizzati prodotti dalluniversit? to) newyorkesi, chiaro, ma il peso e linfluenza che
Laccattonaggio una risposta valida tanto negli queste esperienze hanno ottenuto in relativamente
anni Quaranta di Joe Gould quanto oggi, certo, ma poco tempo li rende un caso di studio interessante.
non lunica. Va chiarito il contesto americano. ormai da sva-
Unaltra, di risposta, potrebbe essere:fondare una riati decenni che luniversit americana si chiusa,
rivista. Il risultato finale magari lo stesso, una anche fisicamente, nei suoi campus, alienandosi pro-
vita di stenti, ma non detto: da qualche tempo, gressivamente dai luoghi della discussione pubblica:
negli Stati Uniti, si parla di una rinnovata epoca una tesi che gi nel 1987 Russel Jacoby esponeva nel
doro delle riviste culturali, riviste di critica socia- libro The Last Intellectuals: American Culture In The
le, il pi delle volte di sinistra, spesso radicale, che Age Of Academeregistrando la scomparsa di voci ca-
affrontano ogni argomento dalla semiotica dei paci di parlare allopinione pubblica come Edmund
capelli di Donald Trump al mainstream globaliz- Wilson o Dwight Macdonald.
zato, dal Medio Oriente al debito studentesco La necessit di pubblicare per fare carriera o an-
con gli strumenti raffinati della critica culturale e che solo sopravvivere in un ambiente sempre pi
un inedito impegno. Inedito per gli Usa dei tem- competitivo porta alla conseguenza di scrivere uni-
pi recenti, ovviamente. Ecco, il punto proprio camente allinterno del proprio limitato campo di
ricerca per un pubblico di pari altrettanto focalizzati luniversit vista non pi come un rifugio ma come
e spesso con il medesimo orientamento intellettuale. unistituzione in crisi. Questo a livello soggettivo:
Si finisce cos per scrivere paper neostoricisti su ri- un piano, quello delle traiettorie individuali, ben
viste neostoriciste, decostruire a unico beneficio dei raccontato da Keith Gessen, uno dei fondatori di
decostruzionisti o organizzare seminari femministi n+1 tra laltro, in un romanzo del 2008, Tutti gli
in cui decrittare i libri di Judith Butler. Cos si allar- intellettuali giovani e tristi (Einaudi). A un livello
ga la frattura tra sinistra accademica e sinistra poli- oggettivo, invece, c la realt di un settore che non
tica, le cui ricadute, temo, si possono anche leggere in grado di assorbire tutti i potenziali candidati
in controluce nelle analisi delle ultime presidenziali: che produce, n possono farlo completamente gli al-
ad esempio quando si accusa il campo democrati- tri settori tradizionali per gli studiosi dihumanities,
co di aver privilegiato i diritti individuali (legati alle come leditoria, il giornalismo, o la pubblicit di cui
singole identit, di genere, razza eccetera) a scapito parlava Joe Gould.
di quelli universali (il lavoro, la disuguaglianza). Al Non stupisce che una generazione iperformatae so-
di l di questo, per, il risultato oggettivo che un cialmente declassata tenda a radicalizzarsi un po. In
simile ripiegamento d vita, nel campo umanistico, fondo quello che sempre successo e, va detto,
a una pubblicistica altrettanto difensivista, chiusa spesso con risultati assai pi nefasti. Quando gli
sulla difesa della propria esistenza che evidente- intellettuali non possono fare nientaltro, fondano
mente si sente tanto incerta da doversi giustificare: una rivista scrisse Irving Howe nelleditoriale del
ed ecco Martha Nussbaum che spiega (in Non per primo numero diDissent: era il 1954. Quello che
profitto, il Mulino) perch le democrazie hanno bi- diverso dal passato che molte delle riviste nate oggi
sogno della cultura umanistica. Ma gli esempi che riescono a sostenersi dal punto di vista economico
si potrebbero fare sono tanti (e ancora di pi i loro quando non a godere di un certo successo di vendite:
equivalenti nostrani). come se avessero capito che limpegno intellettua-
Allora legittimo che un (pi o meno) giovane fre- le non si corrompe quando si accompagna con un
sco di dottorato si chieda se luniversit davvero po di spirito imprenditoriale adeguato al Ventune-
il massimo a cui possa aspirare, se un sistema feu- simo secolo.
dale come quello accademico (in un dipartimento, Jacobin, una rivista marxistapartita dai dormitori
come nellInghilterra della Guerra delle due rose o della George Washington University nel 2010, oggi
inGame of Thrones, si sempre luomo di un altro ha ventimila abbonati alla versione cartacea e milioni
uomo, come si diceva un tempo dei vassalli a servi- di visite mensili al sito, pi di ottanta gruppi di let-
zio di un signore) il contesto migliore per una vita tura per tutto il Nordamerica e una propria collana
intellettuale non umiliante o deprimente. Insomma, pubblicata da Verso; oltre una decina i dipendenti
63
Quello che diverso dal passato che molte delle riviste nate
oggi riescono a sostenersi dal punto di vista economico quando
non a godere di un certo successo di vendite: come se avessero
capito che limpegno intellettuale non si corrompe quando si
accompagna con un po di spirito imprenditoriale adeguato
al Ventunesimo secolo.
64
65
Non sapevo cosa fosse un autore e neppure cosa si- una miracolosa amicizia e che mi davano fraterna-
gnificasse il termine romanzo ma sapevo benissimo mente il permesso di entrare nel loro mondo. Io mi
cosa voleva dire la parola libro: quando ero piccola trovavo perfettamente a mio agio nellAmerica schia-
non cera ricorrenza o anche semplice visita di cor- vista del Missouri, poi diventai precocemente anti-
tesia in cui qualcuno non mi regalasse dei libri. For- schiavista grazie al mirabolante sequel diTom Sawyer,
se era unindicazione dei miei genitori, forse, negli cioHuckleberry Finn. Non sapevo che Hemingway
anni Cinquanta, era un aspetto delle buone maniere avesse detto che tutta la letteratura americana moder-
nellambiente borghese della mia famiglia, forse ero na deriva da quel libro, ma Huck, come Tom, divent
io a chiederli (ma non mi sembra), comunque ero un compagno fidato della mia prima infanzia, inse-
felicissima di riceverli. Il libro era una scatola magi- gnandomi il senso della libert e la vitalit della tra-
ca dove il mondo appariva molto pi interessante di sgressione. La figura per che amavo pi di tutte era
quello che mi circondava. Amavo i libri prima anco- il ragazzino mezzo indiano anche se di fatto bianco
ra di saper veramente leggere perch mio padre, che che si aggirava, orfano sventatamente audace, per le
aveva mantenuto negli anni uno spirito fanciullesco, strade polverosissime dellIndia di fine Ottocento.
adorava recitarmeli ad alta voce, interpretando i dif- Quando ho riletto da grandeKimmi sono resa conto
ferenti personaggi. Approfitt del morbillo che presi che non avevo afferrato quasi nulla della trama e del
in prima elementare per inscenareI tre moschettieri, grande gioco diplomatico spionistico in cui il ragazzo
scivolando con la voce da dArtagnan ai suoi compa- si trova invischiato: tutta la storia mi sembrava uno
gni, al cardinale e a Milady, e lanno successivo, men- splendido grande gioco in cui ero invitata a parteci-
tre ero a letto per non so quale altra malattia infantile, pare. Kim era il puro senso dellavventura e trovavo
si butt su Ventanni dopo. Ma intanto avevo preso del tutto normale che con il Lama andasse alla ri-
a leggere per conto mio, e dalla terza elementare in cerca di un fiume sacro: i bambini hanno un senso
poi lalbero delle storie era diventato piuttosto folto. innato della metafisica, per questo amano tutto ci
Ero una lettrice onnivora, ma avevo gi i miei libri che esula dalla pura e semplice realt. Tom, Huck o
del cuore. Due in particolare:Kimdi Kipling eTom Kim erano americani e indiani ma anche cittadini del
Sawyer di Mark Twain. Non pensavo che i libri fosse- paese Twain o del paese Kipling, giacch sulla scatola
ro scritti o che le storie fossero costruite da qualcuno: libro cera quel nome: lautore insomma era il paese
Kim e Tom erano dei ragazzini con cui avevo fatto dove quelle figure tanto amate erano nate e vissute,
e dunque anch io per un po diventavo cittadina del di Verne, che pure continuavano a regalarmi, e de-
paese Kipling o Twain. Quanto allepoca, non mi ve- testavo letteralmente i libri della contessa di Sgur,
niva mai in mente che il loro tempo fosse diverso dal una pedagogica autrice francese, che una delle mie
mio. Era questo il grande gioco della lettura, spostarsi nonne si ostinava a farmi leggere, per giunta in lingua
comodamente nel tempo e nello spazio senza trovarlo originale visto che il francese lo studiavo a scuola. La
strano. Ma era anche possibile trasferirsi in un non- protagonista era una certa tediosa Sophie, campione
luogo e in un non-spazio: per esempio quello delle di una femminilit insopportabilmente leziosa. In-
fiabe e quello delle leggende. Le mie fiabe preferite vece campionesse della mia educazione di genere
non erano quelle zuccherose delle principesse: mi di- furono le quattro sorelle March diPiccole donne. Non
videvo con uguale passione tra le storie fantastiche e tutte, ma naturalmente Jo, ribelle anticonformista ge-
un po sadiche, ma anche sentimentali e struggenti, nerosa e futura scrittrice, e anche Beth, un po perch
di Andersen e il mondo arcaico e cupo di Luigi Ca- si chiamava come me, un po per la sua timidezza.
puana. Con loro scoprii che cerano infanzie diverse, ConPiccole donne(che non ho mai avuto il coraggio
bambini di una povert inimmaginabile ma anche un di riprendere in mano da grande) instaurai un nuovo
po fatati, e che per una bella storia non era necessario metodo di lettura: siccome non riuscivo a staccar-
unhappy end. La leggenda che mi colp di pi invece mene, come arrivavo allultima pagina ricominciavo
era lavventura di un principe che si allontana dal suo a leggere il libro dalla prima, esattamente come da
castello per un viaggio, ma mentre crede di viaggiare adolescente avrei rimesso lo stesso disco sul giradischi
nello spazio viaggia nel tempo, e quando torna ritrova per ore. Senza esagerazione, credo di aver lettoPic-
i suoi genitori e tutti gli abitanti della magione decre- cole donne un centinaio di volte, sempre ignorando
piti e vicini alla morte. Credo fosse la trascrizione di che fossero personaggi e non amiche, anzi convinta
unopera di Victor Hugo fatta da Fernando Palazzi di essere la quinta sorella March. Ma il tempo dei
per la collana La Scala doro. Mimpression tanto libri senza autore stava finendo. Quando da Napo-
perch mi metteva di fronte a delle verit impensa- li ci trasferimmo a Roma trovai, in un soppalco mal
bili nellinfanzia: che i genitori possono invecchiare svuotato della nuova casa, una serie di libri sgualciti e
e morire, e che gli anni cambiano il mondo, che ai molto sfogliati che avevano tutti uno stesso nome in
bambini sembra invece una scena immutabile. copertina, Guy de Maupassant. Siccome a quel pun-
Le basi della lettrice che sarei stata in futuro sono to (verso i miei undici anni) nessuno controllava pi
state poste in questo originario corpo a corpo con i le mie letture cominciai a leggerli uno dietro laltro,
libri, che stava formando in me due caratteristiche stupita e affascinata dalle torbide e dolorose storie che
basilari dellamore per la lettura: una certa capacit di vi trovavo. Capii che ognuno era legato allaltro da
concentrazione e un sia pure minimo desiderio di co- qualcosa: una stessa voce. La voce era lautore. Il cor-
noscenza. Ma si svilupp in quei primi anni un altro po a corpo instaurato nellinfanzia con i libri ha carat-
elemento fondamentale dellamore per i libri: il gusto. terizzato anche le mie letture da adulta, ma lamicizia
Cio il proprio gusto. Ci sono libri bellissimi che non che facevo con i personaggi si estesa a questa nuova
amiamo, e libri di modesta qualit che ci piacciono entit, linventore potente e misterioso della magica
molto. Io per esempio non amavo per niente i libri scatola imbottita di pagine.
67
Vorrei morire in viaggio mi disse Bauman duran- dialoghi di Bauman, che negli ultimi anni mi diceva
te un recente incontro a Milano, in occasione della di non pensare di aver pi da dire molto di nuovo, se
presentazione del dialogo con Ezio Mauro al Pic- non nel confronto con altri, tanto pi se molto diversi
colo teatro. Non era una ipotesi peregrina, vista la da lui per formazione e mentalit. Perch la caratte-
sua et avanzata e soprattutto la sua vita in perenne ristica pi evidente di Bauman era la sua curiosit.
spostamento da un paese allaltro. Quando chiedevo Una curiosit irrefrenabile, senza limiti di spazio e di
alla sua seconda moglie, Aleksandra Kania anche tempo. Leggeva tutto, dai rotocalchi popolari alle pa-
lei sociologa polacca , di verificare i suoi giorni li- gine di facebook e si informava su tutto. per questo
beri, lei tirava fuori un foglietto stropicciato in cui che ad ascoltare Bauman, quando veniva a parlare in
ogni settimana Bauman partiva per una citt diver- Italia, cerano moltissimi giovani e giovanissimi: per-
sa, Buenos Aires piuttosto che Varsavia, Venezia o ch avvertivano che lui era un maestro senza retorica e
Napoli E invece morto in casa sua, a Leeds, la senza ipocrisia, uno che guardava al mondo con sem-
vecchia capitale industriale a nord di Londra che lo plice e genuina curiosit. Quando andai a trovarlo,
aveva accolto negli anni Settanta dopo la sua fuga per i suoi novantanni, a Leeds, mi prepar un pranzo
dalla Polonia, in seguito ai processi contro i dissi- anglopolacco. Cucinare mi piace molto, mi disse
denti. E alluniversit di Leeds Bauman era rimasto so fare poche cose ma credo di farle bene. Nel
legato anche quando la sua fama internazionale, la suo piccolo salotto zeppo di foto di allievi e amici a
traduzione dei suoi libri in tante lingue, gli avrebbero Varsavia, Tel Aviv, Londra, Roma, cera il mondo
potuto assicurare una cattedra pi prestigiosa. Perch cosmopolita di un grande intellettuale. Che si sentiva
era una persona allantica Bauman, uno che conosceva prima di tutto europeo e che credeva che lEuropa
il valore della gratitudine. E quello della generosit. avesse senso solo come comunit accogliente e plu-
Quando gli abbiamo proposto di scrivere un libro di- rale. Perch, come recita il titolo del suo ultimo li-
rettamente per noi, se il tema gli piaceva, lo faceva di bro, gli Stranieri alle porte siamo noi stessi, sempre sui
getto, senza pensarci due volte: cos stato per il libro confini che separano i luoghi e le idee
sul capitalismo finanziario parassitario, cos per il
pamphlet intitolato Dellarricchimento di pochi benefi-
ciano tutti? Falso! per la nostra collana Idola come per Un maestro senza retorica e
il libro-dialogo Babel con Ezio Mauro. Uno dei tanti senza ipocrisia.
Oggi ricorrono quaranta anni dalla scomparsa diVit- allaffrancamento dalla contingenza, sempre prossima
toria Guerrini, nota nel mondo delle lettere colnom al rapimento estatico. Una pagina di Cristina Cam-
de plumediCristina Campo, una delle voci pi alte po pu apparire come uno spartito perfetto, giocato
della letteratura italiana del Novecento. Non limitia- tra dicotomie ossessive, inquietanti simmetrie, evo-
mo il giudizio allmbito delle scrittrici, che in Ita- cando Blake, che si dissolvono nella quiete di una
lia pu vantare personalit altrettanto straordinarie sapienza atemporale. Uno stile forgiato al fuoco del-
qualiAmelia RossellieAnna Maria Ortese, diver- latraduzione di autori fondamentali, quali Hugo von
samente maestre di stile e profondit introspettiva. Hoffmannsthal, William Carlos Williams, Marcel
Cristina Campo rappresenta un unicum luminoso, Proust e Simone Weil.
per grazia espressiva e abissale scavo interiore. Ecco, Simone Weil, soprattutto, la grande pensa-
Per la Campo, la scrittura un atto fatidico,unevo- trice politica e ricercatrice misticadi cui la Campo
cazione spirituale, un corteggiamento rigoroso e de- fu suprema traduttrice e principale ambasciatrice in-
voto della meraviglia, dello stupore, dellinvisibile. tellettuale nel nostro paese. Immediato accostare
Accanto Elmire Zolla, suo compagno dal 59 fino le due grandi scrittrici come sorelle spirituali, pur
alla morte nel 77, grande studioso e ricercatore delle nel diverso esito della loro ricerca. Simone Weil ri-
tradizioni mistiche ed esoteriche, la scrittrice esplo- mane fieramente sulla soglia della Chiesa cattolica,
r sentieri di conoscenza arditi e raramente battuti pur nellardore del suo spirito cristiano, nelle paro-
nellOccidente contemporaneo. le definitive diLettera a un religioso: Quando leggo
Lautrice fu raffinata traduttrice, poetessa capace di il catechismo del Concilio di Trento, mi sembra di
rare vette, creatrice di pagine memorabili di riflessio- non aver nulla in comune con la religione che vi
ne sul senso della fiaba e della liturgia, a cui va troppo esposta. Quando leggo il Nuovo Testamento, i mi-
stretta larida etichetta di saggistica. Cristina Campo stici, la liturgia, o vedo celebrare la messa, sento con
aveva il dono di conciliare nella sua prosa il nitore del una specie di certezza chequesta fede la mia; Cri-
pensiero con la musicalit poetica di uno stile nobile. stina Campo aderisce con, vorremmo dire,dispera-
Nellincanto delle sue pagine si ritrovano tracce to entusiasmoalla tradizione cattolica, nellurgenza
ed echi di sapienze smarrite, la lenta ricostruzione del recupero del senso del sacro, del potere ierati-
di tradizioni frantumate e disseppellite, una danza co della liturgia, come scrisse a Rodolfo Quadrelli
impercettibile di memorie e sincronie, sempre tesa nellaVigilia di Pentecoste: La liturgia larchetipo
70
Tra i luoghi comuni pi abusati c quello dei ragazzi Partiamo da qui. Accanto ai classici di genere (come
che non leggono pi libri. La realt che il segmento 1984 di George Orwell e Il signore delle mosche di
bambini-ragazzi quello che nel mercato editoriale William Golding) Mondadori ha in uscita per il
cresce di pi: in media dellotto percento ogni anno. 2017 gli episodi quattro e cinque della saga Berlin
Non solo: mentre tra gli adulti sei persone su dieci di Marco Magnone e Fabio Geda. Appuntamenti
non leggono nemmeno un libro lanno, nella fascia attesi dal vastissimo pubblico adolescenziale che con
det tra gli undici e i diciotto anni si registra una per- questa saga ha imparato a ragionare di politica, eco-
centuale di lettori del 52,3 (dati Istat). logia e diritto. Siamo nellaprile 1978: tre anni pri-
Sono numeri importanti, che pongono per doman- ma un misterioso virus ha sterminato gli adulti della
de cruciali a chi sa che nessun libro scorre via dallani- capitale tedesca. Gli unici superstiti sono i ragazzi e
ma come se fosse acqua fresca. Di che cosa si alimen-
ta limmaginario delle nuove generazioni? A che tipo
di educazione sentimentale e intellettuale sono espo-
sti gli adulti di domani? noto che da anni il fantasy
rappresenta un polo dattrazione fondamentale. Non
c stata uscita di Harry Potter (Salani) che non abbia
scalato le classifiche, e per i pi piccoli ormai un
classico Geronimo Stilton, il topo giornalista di cui
Piemme ha in uscita, per il 2017, Viaggio nel tempo
10, un inseguimento attraverso i secoli che porter
Geronimo nellEgitto dei nefertiri.
Ma il nuovo anno presenta un panorama editoriale
per i ragazzi caratterizzato da filoni emergenti: da un
lato il ritorno dellavventura tradizionale rivisitata da
scrittori contemporanei, dallaltro il farsi largo di una
particolare versione di ucronia antiutopica, ovvero
romanzi a met tra narrazione storica e fantasia, con
un concreto valore pedagogico.
72
Stefano Bartezzaghi
74
75
Nel caso avessimo avuto bisogno di una conferma, non soltanto per le note di Following a Bird ma
arrivata da Wikipedia: Donald Trump stato il anche per messaggi come la musica una fortu-
personaggio dellanno che ci siamo da poco lasciati na che condividiamo; diamo per scontate le cose
alle spalle. Vale per la politica mondiale in un anno belle; perdere i pregiudizi, le paure e il dolore ci
turbolento un po dappertutto e anche per la ver- avvicina. Meno di venti minuti uninfinit per la
sione italiana dellenciclopedia on line, dove la pagi- macchina televisiva sono bastati a spingere milioni
na del presidente eletto degli Stati Uniti dAmerica di italiani su Wikipedida per scoprire chi fosse quel
ha registrato la vetta del milione e seicentomila visite talento artistico e umano.
in una settimana. Diverse le motivazioni, seppure anche stavolta di
Il fatto che il boom di accessi sia concentrato nel natura emotiva, che hanno portato alle posizioni tre
mese di novembre precisamente nel periodo che va e quattro della lista: Bud Spencer e David Bowie,
dal giorno prima delle elezioni a quelli immediata- scomparsi a giugno e gennaio dello scorso anno. In
mente successivi aggiunge un nuovo elemento alla comune con i predecessori c lelemento sorpresa
lettura del rapporto tra gli utenti italiani e il milio- la morte stata un evento inaspettato per i fan
nario americano diventato presidente. Probabilmen- ma certo tutti, o quasi, conoscono lartista inglese e
te fino allelection day in pochi credevano alla sua lattore napoletano.
elezione e, quando si realizzata, si sono precipitati A che cosa dovuta quindi limpennata di contatti?
su internet a leggere la sua biografia, nella speranza probabile che londata di celebrazioni seguita alla
di scoprire attraverso aneddoti e avvenimenti i scomparsa di Bowie abbia portato tantissimi a vo-
motivi dellascesa elettorale pi imprevista degli ulti- ler approfondire la sua figura enigmatica: un modo
mi tempi. Il meccanismo che ha portato Trump sul per salutare il Duca Bianco e la memoria collettiva
podio della classifica italiana di Wikipedia si ritrova di generazioni diverse che hanno trovato in Bowie
anche per il secondo classificato: il compositore e un simbolo vicino o lontano di ribellione e di
pianista Ezio Bosso, che stato battuto da Trump progresso. Cos come la morte delleroe buono degli
per soli quarantamila voti. Il musicista affetto spaghetti western allitaliana pu aver creato un cer-
dalla Sla, fino al giorno prima dellapparizione del to effetto nostalgia.
festival di Sanremo quasi uno sconosciuto per gli Curiosamente nella strada di correlazioni tipica di
spettatori, diventato una star sul palco dellAriston internet la scomparsa di Bud Spencer ha suscitato
77
Cosa ci fa un tizio in t-shirt che scarabocchia nume- facilitator: troppo creativo e poco interpretativo
ri, parole e immagini, mentre i top manager di una stigmatizza Bielli, non senza un pizzico dinvidia per
multinazionale espongono i dati di bilancio? Sepol- Giulio II.
te le slide, svaniti i PowerPoint, archiviati come Manager e capi azienda che si formano in master al-
dinosauri i fogli Excel, oggi la sintesi affidata al lestero e puntano a conquistare i vertici della loro
facilitatore visuale: un mediatore armato di pen- azienda sempre pi rapidamente sono sempre pi
narelli e capacit di sintesi che, nei meeting azien- insicuri. Hanno sempre meno tempo e meno atten-
dali, nelle conferenze e nei workshop ascolta rela- zione. E sono schiavi del diktat secondo il quale per
zioni e interventi, osserva dinamiche (e talvolta le convincere il proprio capo a sponsorizzare un loro
stimola) e ricostruisce mappe concettuali e strategie. progetto hanno il tempo di una corsa in ascensore.
Delle parole ormai non si fida pi nessuno, nemme- La parola usurata. Mastichiamo pi informazioni
no i comunicatori. Il flusso di coscienza delle azien- in una settimana di quante Dante Alighieri ne abbia
de, e non solo, affidato a un mediatore visivo. La assorbite in una vita. Ipnotizzati dalla quantit di se-
parola non portatrice assoluta di verit e va in mol- gnali che la contemporaneit dei linguaggi e la rete
te direzioni spiega Andrea Bielli, managing partner ci mettono a disposizione, abbiamo sempre pi biso-
di Sevendots, una societ di consulenza strategica e gno di mappe sintetiche. Pi che usurata, la parola
marketing. Il facilitatore visuale scolpisce le idee in sovrausata. Ci sono sempre pi persone che parlano,
qualcosa di fisico e condiviso. E mette tutti dac- comunque molte volte di parola ne basta una sola
cordo. Si finisce per affidare a una figura estranea commenta Alfredo Carlo, a capo di Housatonic, una
allazienda la trasmissione di unidea o di uninno- delle factory pi attive nella visual comunication. La
vazione. Il visual facilitator ha capacit narrative, di democrazia, in overload di parole e ipnotizzata dalla
sintesi e soprattutto interpretative, ma non inventa: quantit, ha sempre pi bisogno di facilitatori visuali
trasmette il pensiero in campo. per interpretare il flusso di coscienza delle aziende e
Una specie di Michelangelo? In fondo, anche se lui fissarlo nel selfie dellimpresa.
non era il facilitatore visuale di Giulio II, la Cap- Nata negli Usa negli anni Ottanta, la professione
pella Sistina il pi efficace storytelling del suo pa- del visual facilitator ormai in Italia allinea diverse
pato e della cristianit. Sarebbe rischioso utilizzare factory di creativi e freelance molto richiesti che la-
Michelangelo in un meeting aziendale come visual vorano per multinazionali ma anche per societ no
79
storytelling disegnato dal facilitatore visuale. Diffi- e scoprire finalmente la luce del sole, sarebbe capa-
cile darle torto. ce di tornare a spiegare a un pubblico di prigionie-
Il facilitatore visuale il simbolo di una resa e insie- ri quello che ha appena scoperto? Un bel cerchio a
me di una riconciliazione. LItalia stata unita da pennarello con i raggi tutto intorno ed fatta. Quasi
Dante Alighieri, la Germania da Martin Lutero, il un emoticon platonico
Brasile da Rede Globo e il pianeta dai facilitatori vi- Ma sono tutti grandi disegnatori i visual facilitator?
suali. La parola non conquista e non illumina pi e La qualit del disegno conta enormemente e nel ri-
c bisogno di tornare ad una comunicazione ance- sultato finale deve esserci tutto il contenuto dellin-
strale e archetipica: limmagine. Il linguaggio verba- contro. Ascolto e talento sono doti indispensabili
le comparso alcune decine di migliaia di anni dopo risponde Alfredo Carlo. Ma il ruolo pi quello di
le pitture rupestri e la scrittura solo cinque o seimila una spugna che assorbe tutto o di un evidenziatore?
anni fa. Luomo incideva sulle pareti delle grotte una voce altra che aiuta il flusso della comu-
paure, divinit e scene di caccia. Prima della parola nicazione senza trasferire opinioni personali. un
limpronta della mano intinta nel sangue dellani- esperto del processo capace di risolvere la complessi-
male appena ucciso, poi i simboli e gli ideogrammi, t rimanendo parte terza. Se non capisce qualcosa di
e solo millenni dopo il linguaggio. quello che ascolta, trasferendolo sulla carta evidenzia
Back to the future? Sciamani dei manager, i facilita- i buchi della comunicazione. Il facilitatore visuale
tori visuali saltano la parola usurata e magicamente aiuta a gestire la comunicazione ma non ha unopi-
ritrovano la sintesi. O piuttosto proiettano ombre nione. una presenza silenziosa che finisce per oc-
nella caverna-azienda per incantare un pubblico cupare la scena con disegni e parole. Ingaggiato per
incatenato in eterno come i prigionieri della grotta coinvolgere e aiutare a memorizzare, finisce per gesti-
platonica? Se uno di loro potesse sfuggire al meeting re i conflitti. E quando serve li genera.
80
Elizabeth Bernstein
After bickering with her husband nonstop for a I am a collector and books are my friends says
week recently, Amber Fallon made a huge sacrifice Ms Fallon, a 33 years old technical engineer for a
for love. Four books. software company who writes horror novels in her
This represented an appeasement in the ongoing spare time. If you and your partner havent bickered
book battles between Ms Fallon and her husband, about books, youre probably not readers.
John. Both are big readers. Both own many books. Books are deeply personal possessions. What is
His are alphabetized in a floor-to-ceiling bookcase a formative or essential volume to one might be
in their bedroom. Hers take up three of his shelves, nothing but clutter to that persons spouse. Which
fill their home office and stack precariously in a To books do you keep? Where do you store them? How
Be Read pile in a corner. do you organize them alphabetized or by genre
When books start to spill onto tables and counter- or color? How do you explain to a partner who has
tops, Mr Fallon who gives away many of his books abandoned real books for an ereader why you must
once hes read them demands answers. Why does keep all your physical copies? These dilemmas touch
his wife need two copies of the same title? Why on control of space, but also on divergences between
keep ones shes already read? She believes in some two minds. On top of all that, theres the problem
form of immortality by having books around says of being embarrassed by the titles your spouse has
Mr. Fallon, 39, a systems technician. on the shelf.
The couple, in Maynard, Mass., reached a standoff Books are about self-identity personal history,
when Mr Fallon found two copies each of Stephen formation, interests and thus are markers of how
Kings It and Brian Keenes A Gathering of Crows much spouses accept their differences says William
and The Complex. His wife explained that they were Doherty, a marriage and family therapist in St Paul,
different editions she had one hardcover and one Minn.
paperback of each. Friends even sided with her. But There are batches of books you can never give
she admitted she was unlikely to read both copies. away. These come in two categories. Influencers
And so she reached a compromise, donating four are books that formed you. These include books
paperbacks three by Mr King and one by Dean from your childhood, college books, and that musty
Koontz to the local library. She kept Mr Keenes volume of poetry you read every day when you were
books because hes her favorite author. twenty-four.
82
Annalena Benini
Lotta di libri
Il Foglio, 17 gennaio 2017
Lanciarseli addosso non una buona idea, perch i Non importa essere collezionisti per arrivare ad an-
dorsi rigidi fanno male e soprattutto perch si rovi- gosciarsi per i libri. Come li sistemiamo? In ordine
nano. Ma per quanto siate certi che a voi non succe- alfabetico? Per nazionalit? Per casa editrice? I saggi
der mai, non litigherete certo per qualche volume con i saggi e i romanzi con i romanzi? Ma bisogna
sparito o perch vi vergognate dei suoi Sophie Kin- tenere per forza anche i manuali sulla maternit e
sella in salotto, il consiglio : la divisione dei libri. quelli sui benefici di camminare a piedi nudi? Si li-
Anche se quando vi siete innamorati eravate felici e tiga per la catalogazione, ci si innervosisce quando
stupiti di quelle letture in comune, e disposti a divi- non si trova un libro e si tende sempre a dare la col-
dere il letto, il lavandino, il futuro, non significa che pa allaltro abitante adulto della casa. Lhai preso tu?
sia accettabile la proposta di lei, il giorno del traslo- Sicuro? Ti ho visto sai che lo sfogliavi, ed era di mio
co, di buttare via, o regalare o vendere, i libri doppi. padre, era di mio nonno, era di mia zia suora, me
Quelledizione Garzanti di Anna Karenina, in nome laveva regalato la mia fidanzata del liceo, lho letto a
di quale affinit o mancanza di spazio dovrebbe sedici anni quando i miei genitori hanno divorziato.
uscire di casa? Secondo The Wall Street Journal I libri scatenano i sentimenti, il ricordo del giorno
solo chi legge libri litiga per i libri, ma ci sono anche in cui labbiamo comprato, ci torna in mente il letto
coppie in cui lui proprio non capisce perch tutta singolo su cui stavamo sdraiati a leggerlo destate,
quella polvere e quel senso di continuo soffocamen- quindi inconcepibile che qualcuno di arrivato molto
to, e perch lei non butti nella spazzatura Festa mo- tempo dopo lo prenda in mano senza sapere nulla e
bile, visto che lo ha gi letto tre volte. Secondo il fa- dica: beh, di questi ne abbiamo due, che facciamo?
moso metodo giapponese di riordino, ai libri si pu Il consiglio : essere diffidenti. Anche se il vostro ma-
dire: grazie, non mi servi pi, addio, e buttarli nella trimonio durer centanni, ve lha predetto una zin-
raccolta differenziata della carta. Secondo le liti di gara, meglio tenere separati i libri, e sempre, nel
coppia per i libri, invece, ci si pente quasi sempre dubbio, siglarli. Creare anche delle zone di intoc-
di averli condivisi, e di non avere almeno messo le cabilit. Impedire che i suoi saggi di economia en-
iniziali del proprio nome in alto a destra sulla prima trino in contatto troppo ravvicinato con i racconti
pagina bianca, a volte anche di non averli chiusi a di Cechov, imparare a usare il trapano e montare
chiave in un armadio. Perch sono, scrive il Wsj, altri scaffali pi lontani. E se labitudine invece
beni profondamente personali. quella di fare piccole montagne di libri accanto al
84
Ernesto Ferrero
Secondo Lutero, la pressa da stampa era un dono di di allora, i supporti utilizzati per incidere o iscrivere
Dio, il pi alto ed estremo atto di grazia. Una di- segni convenzionali erano minerali (le tavolette dar-
chiarazione interessata, perch la Riforma doveva la gilla dei sumeri, la pietra delle stele e dei monumen-
sua rapida e capillare diffusione proprio alla macchi- ti, la cera), vegetali (il papiro, le tavolette di legno,
na messa a punto da Gutenberg e alla (relativa) eco- le cortecce di varie piante), animali (la pergamena).
nomicit di un supporto che soppiantava la costosa Agli scolari cinesi stato insegnato per secoli che
pergamena, ricavata da pelli animali, fino ad allora la carta stata inventata nel 105 d.C. da un eunu-
in uso. Tra le invenzioni umane, la carta una delle co di corte, Cai Lun, che avrebbe ottenuto la carta
pi preziose, motore di sviluppo delle civilt, eppure lavorando la corteccia degli alberi, la canapa, dei
la sua storia millenaria una delle meno conosciu- brandelli di tessuto e le reti da pesca. Il nuovo ma-
te, quasi fosse un materiale che si pu reperire facil- teriale rispondeva alle crescenti esigenze gestionali
mente in natura e non invece quello che realmente dellamministrazione dellimpero, e favoriva la fio-
, il frutto di una tecnologia piuttosto sofisticata, che ritura di testi letterari e filosofici, la redazione di
si lentamente evoluta nei secoli, da un continente storie nazionali e dizionari, la riedizione di classici.
allaltro. Fa talmente parte della nostra vita, e lo sar Nascevano librerie e biblioteche private con migliaia
ancora a lungo, che quasi non riusciamo a vederla, di libri, anche se scrittura e lettura restavano appan-
a riconoscerle il ruolo fondamentale che le spetta. naggio dei giovani aristocratici in carriera nella buro-
Raccontarne il lungo viaggio sfogliare la storia, crazia governativa. I funzionari addetti alle scritture
come recita il sottotitolo del volume del giornalista venivano chiamati zhi e alla fine questo diventato
e divulgatore americano Mark Kurlansky (Carta, il termine cinese per la carta. Verso il Terzo secolo
Bompiani). La carta che noi conosciamo e pratichia- d.C. la carta cinese veniva trattata con gesso, ami-
mo ha meno di duecento anni, e deve le sue prime do o un collante ricavato dal lichene per evitare che
sperimentazioni al chimico francese Anselme Pa- assorbisse troppo inchiostro. Nel 674 il governo
yen. fatta di fibre di cellulosa derivate dal legno ordin ai cartai di trattare la carta per documenti
e disgregate e mescolate in acqua. Il liquido otte- governativi con una sostanza velenosa ricavata dal-
nuto viene raccolto in uno stampo e filtrato, sino a le bacche di un philodendron, per evitare che gli in-
ricavarne uno strato molto sottile di fibre intrecciate setti potessero attaccarla. Nel Dodicesimo secolo
poi trattate con procedimenti fisico-chimici. Prima linstancabile viaggiatore arabo Ibn Battuta rimase
86
del credo religioso. Li aiutava la rapidit con cui sa- al 1056. Era in mano agli ebrei, che da secoli avevano
pevano assimilare le conquiste altrui: larte cartaria sviluppato un importante know-how, e per macinare
e lalchimia dai cinesi, la matematica dai popoli di la polpa di carta utilizzavano pietre gigantesche dei
Egitto e Siria, lingegneria idraulica dai greci e quel- mulini gi costruiti dai romani per la molitura delle
la civile dai romani. olive. Si diceva che un fiume in cui vivessero le trote
Fu Harun al-Rashid a disporre che gli scritti gover- offriva unacqua ottimale per la produzione di carta.
nativi venissero trascritti su carta dalla pergamena, Alloccorrenza si procedeva allo sbiancamento con
che pure rest impiegata a lungo per il Corano e i te- bicarbonato di calcio o magnesio. Su carta venivano
sti pi autorevoli. La produzione dellinchiostro non trascritte le transazioni commerciali e bancarie. Ban-
era organizzata e ogni calligrafo doveva provvedere conote e ricevute erano molto diffuse, cos come le
per conto suo. Nel 794 il califfato abbaside ingag- carte geografiche.
gi degli operai cinesi per costruire a Baghdad una Granada era anche famosa per le sue carte colorate,
cartiera azionata dallacqua del fiume. Produceva una offerte in una elegante gamma di rossi e di rosa, an-
carta liscia e regolare, di buona qualit, che faceva che se un monaco di Cluny, Pietro il Venerabile, in
concorrenza a quella di Damasco. Le fibre ricavate visita a Toledo, centro ebraico specializzato in pro-
dalla canapa, dal lino, da stracci o corde venivano ta- duzioni di pregio, deprecava che si utilizzassero per
gliate, inzuppate della calce, lavate e asciugate al sole, le sacre scritture supporti creati con pezzi di vecchi
quindi disgregate con un mortaio e un pestello. indumenti e altre cose indegne, raschiatura di strac-
Fu cos che le biblioteche arabe riuscirono a racco- ci, ci che a lui sembrava sacrilego. Ci ironizzava
gliere migliaia di libri, mentre quelle di San Gallo anche un sonetto di Francisco de Quevedo: Quelli
o di Cluny dovevano accontentarsi di qualche cen- che ieri erano stracci / e venivano gettati via dal cuoco
tinaio. Era la carta a salvare le culture minacciate. I / oggi sono documenti che governano due mondi /
reggenti persiani del Decimo secolo, preoccupati che e ne minacciano altri tre. Tocchiamo qui uno dei
la loro cultura potesse scomparire in seguito alla con- tanti esempi degli altissimi costi ambientali e umani
quista araba, diedero incarico a Firdusi di scrivere della produzione cartaria. Il trattamento degli strac-
un grande poema epico della Persia, al compenso di ci, utilizzato per secoli, produceva fetori pestilenziali,
una moneta doro per ogni riga. Firdusi non si fece altamente inquinanti per laria e le acque. A questo si
pregare e scrisse il poema pi lungo e costoso della aggiungeva limmane frastuono dei magli che dove-
storia, cinquantamila versi. Al gi disastroso conto vano disgregare le fibre. Tra miasmi, rumori e agenti
economico bisognava aggiungere il compenso degli chimici, infuriavano le malattie professionali. Non
scribi e il costo della carta, dimportazione cinese. esistevano orari di lavoro perch i mulini non si fer-
mavano mai. Laspettativa media dei lavoratori era di
Un mestiere ebraico trentanni, la tubercolosi dilagava e il lavoro minorile
Una identica, straordinaria fioritura culturale accom- era largamente praticato. Il sogno di una carta bian-
pagna la conquista musulmana dellIberia, strappata chissima, leggerissima, levigatissima, il supporto che
ai visigoti nel 714. Le prime notizie circa la produ- faceva avanzare le arti, le scienze, le tecniche, i com-
zione di carta in Al-Andalus, poi largamente espor- merci e la letteratura nasceva dai tormenti di fatiche
tata via nave a Genova, Napoli e Venezia, risalgono disumane.
87
Enrico Franceschini
Il libro non mai stato cos bene. Se lo dice Che tuttavia non morto.
Stephen Page, presidente e amministratore delega- No, ha subito solo una temporanea flessione, si ri-
to di Faber and Faber, la pi raffinata e storica casa preso e ha continuato a crescere. Portandoci alla quin-
editrice britannica, bisogna crederci. In quasi un se- ta rivoluzione, che stiamo vivendo: con un ritorno al
colo di esistenza, la Faber, come viene abitualmente passato, la carta che tiene e le librerie reali che si rior-
chiamata, ha pubblicato i maggiori autori di lingua ganizzano; e un ritorno al futuro, Amazon sempre pi
inglese, da T.S Eliot, che stato anche il suo primo forte e i social network che diventano una cinghia di tra-
direttore letterario, a Samuel Beckett, James Joy- smissione del libro in tutte le sue forme, un nuovo for-
ce, George Orwell, William Golding, Sylvia Plath, midabile strumento di comunicazione e di marketing.
Harold Pinter, fino a Alan Bennett e Kazuo Ishigu-
ro. Negli ultimi due decenni sopravvissuta a quelle Ora ce ne sar una sesta, di rivoluzione del libro?
che Page definisce le cinque rivoluzioni delledito- dietro langolo: creare una comunit di lettori, cri-
ria e ora, dalla sua sede appropriatamente di fianco tici, autori e editori, utilizzando tutte le piattaforme
a unaltra istituzione culturale, il British Museum di disponibili. A cominciare dalla libreria tradizionale,
Londra, guarda il futuro con entusiasmo, aspettan- che per tradizionale non pi, luogo di incontri,
do la sesta. presentazioni e dibattiti, talvolta con caff e risto-
rante, molto attenta nei rapporti con la clientela,
Vuole riassumere le prime cinque, Mister Page? non un supermarket impersonale ma quasi unasso-
La prima rivoluzione stata lesplosione delle cate- ciazione di amanti del libro, una biblioteca privata
ne di librerie, negli anni Ottanta, unet doro per dove si va per acquistare un volume ma anche per
leditoria. La seconda quella che ha permesso ai incontrare persone, ascoltare storie, ricevere stimoli.
rivenditori di stabilire il prezzo, aprendo la strada a
sconti massicci in luoghi dove prima non si vendeva- Mentre sul versante digitale cosa accade?
no libri come i supermarket. La terza stata Ama- La trasformazione delle case editrici, con laiuto dei
zon, la libreria digitale, con sconti ancora pi grossi social network, in qualcosa di simile a un club. Noi
e il conseguente declino delle librerie nelle strade. abbiamo centomila follower su twitter e diecimila
La quarta recente, Kindle e lebook, che sembrava iscritti al sito della Faber, per i quali organizzia-
dover portare alla morte del libro di carta. mo eventi gratuiti, ai quali diamo lopportunit di
Quali altri cambiamenti hanno modificato leditoria Un diffuso lamento che i giovani non leggono pi:
odierna? concorda?
Uno il self-publishing, il libro fai-da-te, fenome- Leditoria per linfanzia va a gonfie vele: i bambi-
no che sarebbe un grave errore ignorare e merita ni leggono tanto. Il problema conquistare lettori
lattenzione di lettori, critici, librai e editori. Laltro tra i ragazzi, distratti da tante sollecitazioni digitali,
sono gli agenti letterari, cresciuti in modo incredi- concentrati sul proprio smartphone. Per attirarli alla
bile, portando un contributo essenziale alla conver- lettura bisogna sfruttare quella grande conversazio-
sazione di cui dicevo prima. Non si occupano solo ne a cui accennavo, puntare sulla sesta rivoluzione
della commercializzazione di un libro, ma lavorano del libro: sedurli attraverso i social, far loro capire
con lautore alla ricerca del libro giusto, lo aiutano che la letteratura passa anche dal telefonino. Perci
a scriverlo e a migliorare il testo. Il dialogo a tre fra importante avere, in una casa editrice, giovani che
autore, agente e editore pu non essere sempre faci- parlino sui social con il linguaggio dei loro coetanei.
le, suscitando anche contrasti, ma sono conflitti che Detto questo, il libro non un paese per vecchi. A
fanno bene al libro e largamente positivi. differenza di altri media, non viene percepito come
qualcosa che appartiene al passato. Basta prendere il
Cosa deve fare un autore sconosciuto per farsi pubblicare? metr a Londra per convincersene: pieno di ven-
Faber ha pubblicato due testi non sollecitati in cin- tenni e trentenni con un libro in mano.
quantanni. Se un autore sconosciuto vuole trovare
un editore per il suo libro, gli darei un solo consiglio: Magari un tascabile. Perch, in conclusione, il libro di
trovarsi un agente. Ora pi che mai, sono gli agenti carta non tramonta?
il veicolo per scoprire nuovi talenti e indirizzarli ver- Il Kindle una nicchia di rilievo, svolge una sua
so leditore appropriato. funzione, in circostanze particolari, per esempio in
viaggio. Ma il libro di carta funziona perch un
Ma quale il segreto di un libro di successo? oggetto tangibile, qualcosa che puoi sentire tuo, ca-
Non c un segreto. C chi prova a escogitare un al- rezzare con lo sguardo nella libreria di casa o anche
goritmo, una formula magica, ma i grandi best seller con la mano, andando a cercarci dentro al volo una
sono spesso delle sorprese. E per quanto gli editori, frase sottolineata, un biglietto lasciato fra le pagi-
come i produttori cinematografici o i discografici, ne, un ricordo. Lo davano per malato o moribondo,
cerchino di ripetere il successo imitandolo, le imita- invece mi sento di predire che vivr per sempre. Il
zioni non sono mai allaltezza delloriginale. libro non mai stato cos bene.
89
Alessandro Zaccuri
Chi conosce i libri dello psichiatra Manfred Spitzer gli ebook, che dopo lexploit iniziale negli Usa e, in
lo sa: lautore di Demenza digitale, edito in Italia nel misura minore, nella stessa Germania, segnano ora
2013, e del pi recente Solitudine digitale (pubblicato una battuta darresto. Ma il libro digitale ha comun-
come il precedente da Corbaccio, traduzione di Clau- que un suo mercato concede sornione Spitzer.
dia Tatasciore) non soltanto uno studioso affermato Quale sarebbe?
e combattivo, ma anche un uomo molto spiritoso. Quello delle signore di mezza et durante le vacan-
Una dote, questa, che gli sta tornando molto utile ze. Lettrici forti, non pi giovani, desiderose di non
per rispondere alle critiche, spesso feroci, rivolte alla rovinare il romanzo che si sono portate in spiaggia.
sua analisi dei rischi derivanti dalla digitalizzazione. La sabbia, le macchie di crema solare, tutti i fastidi
Mettiamola cos, esemplifica Spitzer se volesse dai quali il libro digitale al riparo. Senza trascurare
sapere quali sono le conseguenze delle caramelle per il fatto che un ereader leggero, facile da trasporta-
la salute, lei a chi si rivolgerebbe? A un medico op- re e via dicendo. La sto mettendo in parodia, dac-
pure a un bambino di tre anni?. cordo, ma non troppo. In realt lebook pu andare
Tedesco di nascita e formazione, visiting professor a benissimo per una lettura di tipo disimpegnato, ma
Harvard e oggi direttore del Centro per le neuroscien- quando occorre instaurare un rapporto pi profondo
ze e lapprendimento delluniversit di Ulm, Spitzer con il libro, ecco che la situazione si capovolge. Lo
stato chiamato a tenere uno degli interventi prin- confermano molte ricerche. Una delle pi accurate,
cipali del seminario di perfezionamento della Scuola realizzata nel 2015 dalla University of California,
per librai Umberto e Elisabetta Mauri, nellmbito mostra con estrema chiarezza come le preferenze
della quale parler appunto degli effetti collaterali dei ventenni vadano nella direzione del libro di car-
delle nuove tecnologie dellinformazione. Compresi ta, che meglio si adatta alle necessit dello studio.
il motivo per cui lebook, a differenza degli altri di- un equivoco di fondo, che ci riporta al paradosso
spositivi digitali, si rivelato capace di autolimitarsi? delle caramelle. Troppo spesso a sentenziare sulle
Non sono sicuro che si tratti di questo. Credo piuttosto meraviglie dei media digitali sono gli stessi esperti
che le persone si siano rese conto che, nel momento in di media digitali, privi di qualsiasi competenza spe-
cui si pensa di acquistare un libro digitale, in effetti cifica sulla natura e il funzionamento del cervello,
non si acquista un bel niente. Si prende in prestito, sui processi cognitivi, sulle implicazioni cliniche
semmai. Per essere pi precisi, si diventa proprietari delle dipendenze. Sono utenti entusiasti e niental-
non dellebook in s, ma della relativa licenza duso. Il tro, proprio come un bambino di tre anni entusia-
che permette di leggere un testo, non di prestarlo n sta delle sue caramelle.
di lasciarlo in eredit, come accade invece con i volumi
tradizionali. Intendiamoci, anche questa soluzione ha Lei denuncia una cattiva informazione, insomma.
i suoi vantaggi. Si risparmia molto spazio, per esem- In generale, la qualit dellinformazione ha inizia-
pio. Quanto al risparmio in denaro, a conti fatti il bi- to a deteriorarsi con lavvento della televisione ed
lancio piuttosto deludente. Per quanto riguarda le andata peggiorando sempre pi con la diffusione
novit, in particolare, il prezzo della versione digitale di internet. Se cos non fosse, non saremmo qui a
rimane sproporzionato rispetto a quella cartacea. discutere della cosiddetta post verit. Un concetto
che, per uno scienziato, semplicemente ridicolo.
Nei suoi libri lei insiste molto sullinvadenza degli Quando una persona si rivolge a un medico, non
smartphone. ha alcun interesse a conoscere il concetto teorico di
Non sono io che insisto, sono i dati a essere sem- verit alla quale quel medico si ispira. Vuole sapere
pre pi allarmanti e, nello stesso tempo, sempre pi se ha o non ha il cancro, se o non incinta, e cos
ignorati. Nel triennio che separa Demenza digitale, via. Nel mondo reale non c spazio per la post ve-
uscito in Germania nel 2012, da Solitudine digitale, rit. Esistono i fatti, non i fattoidi, con buona pace
del 2015, le ricerche scientifiche in questo campo si dei motori di ricerca.
sono moltiplicate e oggi disponiamo di uneviden-
za incontestabile sul legame fra luso eccessivo delle Adesso se la prende anche con Google?
tecnologie digitali (con gli smartphone in testa) e Guardi, perfettamente inutile avere a disposizione
una serie di patologie che vanno dalla depressione lelenco delle venti o delle duecento opinioni pi dif-
propriamente intesa agli stati dansia, dallinsonnia fuse su un determinato argomento. A meno che non
ai disturbi alimentari. Non si tratta di documenti si disponga gi di competenze adeguate, chiaro. A
segreti, ma di studi ormai acquisiti dalla comunit dispetto della retorica corrente, Google non uno
scientifica internazionale. strumento di conoscenza. Va benissimo per recupe-
rare informazioni, a patto che lutente sia in grado di
E come mai se ne parla cos poco? distinguere fra notizie verificate e falsificazioni pi
Da una parte ci sono in gioco interessi economici o meno intenzionali. Bisogna aver studiato molto,
colossali, non possiamo nasconderlo. Ma c anche prima di adoperare la rete in modo efficace. E per
studio intendo quello sui libri di carta, corredato da
appunti presi a mano.
Nel mondo reale non c spazio
per la post verit. Esistono i Perch a mano?
Perch la scrittura tradizionale favorisce il processo
fatti, non i fattoidi, con buona di memorizzazione molto pi di quella sulla tastiera.
pace dei motori di ricerca. Anche su questo disponiamo di dati incontestabili,
glielo posso assicurare.
91
Il caso letterario legato al nome di Barbara Pym quattro volumi premiati da ottimi risultati in termini
occup le pagine culturali dei quotidiani del Regno di vendite. Da allora linteresse per lopera di Barbara
Unito durante linverno del 1977, al termine del- Pym non mai diminuito nei paesi di lingua inglese
lo spoglio dei voti di un referendum promosso da e sta crescendo anche in Italia grazie ad astoria edi-
The Times Literary Supplement sul narratore pi zioni che ne stampa le opere. Lultima in ordine di
sottovalutato dellintero Novecento britannico. Il tempo a entrare in catalogo Un po meno che ange-
maggior numero di consensi and a una signora ul- li, uscito nel 1955, resoconto di piccoli intrighi nel
trasessantenne da tempo costretta al silenzio a causa polveroso universo degli antropologi che Pym cono-
dei rifiuti delle case editrici, indisponibili a proporre sceva perfettamente. A Londra, intanto, apparsa
nuove opere. Da allora nel Regno Unito il nome di di recente una biografia (Barbara Pym. A Passionate
Barbara Pym, da molti ritenuta lerede di Jane Au- Force), la Bbc sta trasmettendo la riduzione radiofo-
sten, viene fatto ogni volta che si parla di clamorosi nica di Donne eccellenti (pubblicato nel 2012 sempre
errori in campo editoriale. Una incapacit di giudi- da astoria) e la Barbara Pym Society organizza un
zio che ha colpito autori di grande fama tra i qua- convegno per la primavera mentre a marzo luniver-
li vanno ricordati Melville, Conan Doyle, Garca sit di Harvard le dedica un seminario con anglisti
Mrquez, Primo Levi e, di recente, J.K. Rowling. di tutto il mondo.
Nel 1977, ai giornalisti corsi a intervistarla nella sua Nelle sue storie le trame contano poco, spesso si
casa nellOxfordshire, Pym spieg che lultimo li- chiudono con un lieto fine incongruo, intriso di sar-
bro era apparso nel 1961, e che prima di quella data casmo. Contano di pi i singoli episodi, la qualit
aveva pubblicato sei romanzi alternando il lavoro dellosservazione da cui questi nascono. Sono poi im-
letterario con limpiego in una associazione di an- mancabili le complesse organizzazioni dei pasti del-
tropologi. Le prove successive erano state respinte, le persone sole, gli imbarazzi delle eroine che non
ma lei non aveva smesso di scrivere, accumulando sanno mai cosa ordinare quando un uomo le invita al
inediti nel cassetto. pub o cosa mettersi per una riunione un po diversa
Il clamore suscitato dal referendum le permise di dallordinario. Sempre in equilibrio tra ironia e com-
venire accolta dalla prestigiosa Macmillan, ma pur- passione, Pym ritrae la routine di signore o signori-
troppo non riusc a godersi a lungo la tardiva popola- ne che trovano nella cura del prossimo un antidoto
rit, poich scomparve nel 1980 dopo luscita di altri per combattere il timore della solitudine. Con Jane
93
scoppiata la Fallen-mania
Donna Moderna, 25 gennaio 2017
Ci sono i Fallenatics events (incontri in tutta Ita- immortale, destinata a reincarnarsi ogni diciassette
lia tra le fan sfegatate della saga), gli immancabili anni e a innamorarsi ogni volta dello stesso ragaz-
gruppi facebook e persino una web radio con dirette zo. Insomma, un classico della battaglia tra Bene e
quotidiane. Dopo la Twilight-mania a base di san- Male (Cam si riveler un seguace di Lucifero).
gue e vampiri, scoppiata unaltra ossessione tra le Si ispira alle gothic novel del 1700. Una parte della
teenager: quella per gli angeli di Fallen, la saga di critica bolla queste storie come Harmony per young
paranormal romance firmata dalla scrittrice ameri- adult, ma io non sono daccordo: possiamo consi-
cana Lauren Kate che debutta al cinema il 26 genna- derarla letteratura devasione con tutti i requisiti per
io (il film tratto dal primo volume diretto da Scott appassionare e avere successo anche tra un pubblico
Hicks, candidato Oscar per Shine). Edita nel nostro pi ampio spiega Luana Salvarani, docente di Sto-
paese da Rizzoli, la quadrilogia pubblicata a partire ria della letteratura giovanile alluniversit di Parma
dal 2009, a cui si aggiunto lo spin off Unforgiven e autrice di Letture e formazione dei giovani america-
appena uscito in libreria, diventata uno dei mag- ni ai tempi della frontiera (Anicia). I libri di Lauren
giori fenomeni editoriali degli ultimi anni con dieci Kate, del resto, hanno gli stessi ingredienti che alla
milioni di copie vendute nel mondo, cinquecento- fine del 1700 hanno decretato il successo della Mi-
mila solo in Italia, e traduzioni in quaranta paesi. nerva Press: era una casa editrice che pubblicava a
Racconta il tipico triangolo amoroso. Anche se i fan Londra romanzi di gothic novel, genere che uni-
della serie Twilight attaccano Fallen sui social per va elementi romantici ad ambientazioni tenebrose
la trama troppo simile al loro libro-cult, le differen- come sotterranei, castelli diroccati, foreste avvolte
ze tra i due best seller esistono: al centro della storia, nella nebbia. Allora non era vista come letteratura
questa volta, non ci sono affascinanti licantropi ma per ragazzi, anche perch a quei tempi un sedicen-
misteriosi angeli caduti sulla terra in lotta tra loro ne era considerato un lettore adulto. Era un genere
per conquistare il cuore di Lucinda (Luce) Price. pensato per un pubblico femminile sulla base del cli-
Unadolescente dalla vita apparentemente norma- ch che vuole le donne pi interessate alle questioni
le che viene accusata di omicidio e spedita nel ri- sentimentali. Anche oggi, a dispetto dellambien-
formatorio Sword & Cross, dove incontra Daniel tazione contemporanea, lintreccio di queste saghe
(biondo) e Cam (moro), angeli ribelli a Dio che si fantasy decisamente convenzionale. Sia Bella, la
contendono lamore di Luce da secoli: lei stessa protagonista di Twilight, sia Luce in qualche modo
rinunciano a loro stesse per stare accanto al ragazzo minori: Addison Timlin, Jeremy Irvine e Harrison
che amano e sono al centro di triangoli sentimenta- Gilbertson. Riusciranno a diventare dei superdivi
li. una visione della vita e del sacrificio amoroso da red carpet al pari di Kristen Stewart e Robert
estremamente romantica continua lesperta. Tra Pattinson, i protagonisti di Twilight? E le lettrici
le pagine di Fallen e degli altri episodi ci sono an- ameranno i personaggi? La storia di Luce e Daniel
che altri temi che fanno molta presa sulle lettrici: la ha creato una comunit globale di fan dice lautrice
sconfitta della morte e del tempo, la passione che si di Fallen Lauren Kate. Ho pensato a questo film
fa eterna, il destino di amarsi, perdersi, rincontrarsi come a una lettera damore per loro.
allinfinito per mille anni. lidea del superamento
dei limiti umani a conquistare e affascinare, soprat-
tutto i fan pi giovani spiega Filippo Sini, pedago- I libri di Lauren Kate hanno
gista esperto di adolescenti. I teenager vivono let
dellottimismo irrealistico, delle sfide, della voglia di
gli stessi ingredienti che
sperimentare nuove sensazioni: tra le pagine di un alla fine del 1700 hanno
libro, o nelle scene di un film, sono in cerca di emo- decretato il successo della
zioni forti pi che di riflessioni.
Ha una comunit globale di fan. La devozione del-
Minerva Press, una casa
le appassionate cos alta in tutto il mondo che editrice che pubblicava
per accontentarle la casa cinematografica ha anti- a Londra romanzi di
cipato luscita del film di un mese (doveva arrivare gothic novel.
nelle sale solo a febbraio). I protagonisti sono at-
tori giovanissimi, gi visti a Hollywood in pellicole
95
Marco Belpoliti
Ho un problema con gli ebook: leggo i libri, ma non della mente, si organizza su dati sensoriali, che pri-
li ricordo. Certo, posso sottolineare le pagine digitali vilegiano o almeno prediligono la tridimensiona-
con vari strumenti, prendere appunti, ma a distanza lit. I tablet, i supporti elettronici, che usiamo per
di tempo non riesco a rammentarmi le cose lette: pa- leggere i libri sono bidimensionali. Sfogliamo un
role, frasi, idee. Visti su un foglio di carta, magari A4, foglio virtuale senza farlo passare nella terza di-
le parole e i concetti li ricordo meglio; a maggior ra- mensione. Il foglio elettronico una lamina, si pre-
gione se sono stampati in un libro. Perch? Risposta: senta come oggetto a due dimensioni (x, y). Non ha
il tablet un supporto a due dimensioni. E il libro? profondit. La profondit spaziale fondamentale
Anche lui a due dimensioni, tuttavia ne contempla per la memoria.
anche una terza: x, y, z. Quale? Quella che si realizza Qualche anno fa uno studioso della visione, Ruggero
muovendo i fogli da destra e sinistra (o al contrario Pierantoni, ha scritto un articolo in Golem, una
in Giappone). delle prime riviste digitali apparse in Italia. Sinti-
In altri termini il libro esiste in uno spazio a tre di- tolava Passione e morte della terza dimensione. Non
mensioni; possiede un orientamento che dominato parlava dei tablet e degli ebook, che erano ancora un
dalla nostra struttura spaziale: la simmetria bilaterale, fenomeno limitato. Tuttavia ragionava su questo tema
che ci definisce. Anche se i fogli sono bidimensiona- come e perch la terza dimensione tende a scompa-
li, partecipano della terza dimensione. Quando cer- rire. Siamo nellepoca del trionfo della bidimensio-
chiamo una frase o un concetto sottolineato, quando nalit. Denunciava la perdita di competenza spaziale
leggiamo e rileggiamo, agiamo nelle tre dimensioni, degli esseri umani. Oggi possiamo dire che avviene
utilizziamo lorientamento destra/sinistra. Potrebbe la medesima cosa con i navigatori, quelli installati
sembrare una banalit, ma il segreto della memo- nelle automobili e quelli che teniamo in mano, gli
rizzazione. La nostra memoria, ci dicono gli studiosi smartphone, cui affidiamo il nostro orientamento
nelle citt. Rinunciamo a orientarci per farci orien-
tare. La stessa cosa accade con gli ebook: perdiamo
La profondit spaziale lorientamento delle parole in rapporto al nostro cor-
fondamentale per la memoria. po. Le parole esistono come fatto fisico perch uti-
lizziamo la terza dimensione. Non forse vero che
i grandi monumenti del passato per ricordare e far
ricordare incidevano grandi lettere sul loro corpo? bambini, perdono competenze spaziali, ovvero la
La pietra parla doppiamente: perch nello spazio capacit di muoversi in un mondo a tre dimensio-
(ha tre dimensioni) e perch la parola fisicamente ni, in cui la profondit, su cui si innesta la nostra
presente. Monumento: serve per ricordare. capacit mnemonica, obliata. I nostri progenitori
Pierantoni diceva una cosa che va al di l degli stes- hanno accresciuto la loro mente attraverso la caccia,
si ebook, e investe la nostra memoria in generale. attraverso lo spostamento nello spazio. La conclu-
Dal momento che il tempo dedicato alla contem- sione di Pierantoni divertente: continuano a far
plazione passiva delle immagini colorate e mobi- uso della terza dimensione solo i boy-scout e i ladri.
li aumentato di molto, gli adulti, e soprattutto i Gli altri no.
97
Alessia Rastelli
Entusiasti ma calmi, perch la barca non affonda Peresson in cui il sommarsi della crisi economica
ma sta navigando. Definisce cos Giovanni Peres- con la concorrenza del digitale e il cambiamento dei
son, responsabile dellUfficio studi dellAssociazio- metodi dacquisto aveva portato a ripetuti anni di
ne italiana editori (Aie), lo stato danimo rispetto ai segno meno per il mercato del libro. Questioni
dati sul mercato del libro del 2016. Che, in effetti, che certamente non possono dirsi ancora superate
registra un pi 2,3% rispetto allanno precedente, in ma per cui ci si sta attrezzando e che talora diventa-
uno scenario in cui resistono i titoli cartacei e le li- no anche nuove opportunit.
brerie, cresce il peso dellecommerce e crolla invece Lo mostrano i dati, che riguardano i titoli venduti
la grande distribuzione. nei canali trade librerie, librerie on line e grande di-
Le cifre sono contenute nel rapporto dellAie che stribuzione (ad esempio supermercati, grandi ma-
viene presentato il 27 gennaio a Venezia, in aper- gazzini, autogrill) escluse le editorie scolastica e
tura della giornata conclusiva del trentaquattresimo professionale. Allinterno della crescita del 2,3% del
seminario di perfezionamento della Scuola per librai mercato del libro che equivale a un valore di 1,283
Umberto e Elisabetta Mauri, nellmbito dellin- miliardi di euro la fetta dei titoli di carta resta infat-
contro Dal virtuale al reale, cui partecipa lo stesso ti predominate e decisiva, salendo dell1,6% rispetto
Peresson, con Antonio Prudenzano, responsabile al 2015 e assicurando un fatturato di 1,221 miliardi
del sito illibraio.it, e Angelo Tantazzi, presidente contro i 62 milioni prodotti da ebook e audiolibri. Un
della societ di consulenza Prometeia e vicepresi- risultato coerente con le prime cifre sul 2016 arrivate
dente di il Mulino. da Gran Bretagna e Stati Uniti, dove il libro di carta
Tra i temi in campo ci sar la ripresa, che sembra cresce rispettivamente del 2,5% e del 3,3%.
consolidarsi, dopo la cosiddetta tempesta perfetta Gli ebook, quindi, che tanto preoccupavano per-
avvenuta tra il 2011 e il 2014. Un periodo spiega ch avrebbero potuto cannibalizzare la carta, non
lo stanno facendo. Nel 2016 in Italia ne sono stati
pubblicati 74020 contro i 66505 cartacei. La diffe-
renza si deve al fatto che spesso vengono digitalizza-
Dobbiamo intercettare anche
ti titoli del passato e non solo le novit, ma gli ebook
chi non legge. occupano una fetta piccola del mercato complessivo
(il 5,1%), che non minaccia la carta e contribuisce
ad allargare il ventaglio dei lettori. Il 10% degli ita- vendita in cui il libro presente, ha poco assorti-
liani, infatti, dichiara di leggere sui dispositivi digi- mento e punta solo sui best seller e sugli sconti,
tali e, di questi, il 64,8% sullo smartphone (contro il mentre dovrebbe offrire valore aggiunto e postazio-
7,3% dellereader e il 28,3% del tablet). ni pi curate. Soprattutto perch, in molti piccoli
Ancora pi forte limpatto del digitale su un al- comuni, rappresenta il solo punto di contatto fisico
tro elemento della filiera: i canali di vendita. Nel tra il lettore e il libro. Una trasformazione gestibile
2016 gli acquisti via ecommerce arrivano al 16,5% quindi, ma comunque trasformazione, nellmbito
del totale contro il 13,9 del 2015 e il 5,1 del 2010. della quale cambiano pure le abitudini e il numero
Anche in questo caso per lAie mostra che i con- dei lettori che, complessivamente, scende del 3,1%.
sumi tradizionali non vengono del tutto scardinati. Se chi ha tra i sei e i diciassette anni, infatti, consu-
Amazon, ad esempio, un ottimo punto vendita ma libri pi della media nazionale e sale la percen-
per gli affezionati della carta. Lo studio stima il tuale di chi legge almeno un libro dopo i sessanta
possibile valore del gigante di Jeff Bezos nella ven- anni (+9,6% rispetto al 2010), la cifra crolla invece
dita di libri fisici in Italia: circa 120 milioni di euro. tra chi ha tra i venticinque e quarantaquattro anni
la prima volta, nel nostro mercato del libro, che (-25,4%).
si tenta di stimare Amazon, dal cui peso ormai non Non possiamo essere pi solo pessimisti, il libro di
possiamo prescindere. Oggi osserva Peresson il carta si sta riprendendo e quello digitale prosegue
lettore ha maggiore libert di scegliere, con prezzi e la sua crescita, commenta il presidente dellAie,
modalit diverse. Federico Motta ma dobbiamo sforzarci perch il
Un contesto diversificato in cui le librerie fisiche, blackout tra i lettori adulti si risolva. Uno dei rimedi
comunque, resistono e mantengono un forte pri- migliorare la diffusione, lavorare per far trovare i
mato: tre quarti degli acquisti italiani (il 72,8%) av- volumi. LAie ha anche fortemente voluto la nuova
viene tra le loro mura, con quelle di catena in van- manifestazione Tempo di libri, che si terr a Mila-
taggio sui negozi a conduzione familiare. Il punto no il prossimo aprile e che arricchisce il panorama
debole, invece, la grande distribuzione, dove gli italiano delle kermesse letterarie, come il Salone di
acquisti si sono ridotti nel 2016 al 10,7% contro il Torino, il festival di Mantova o la fiera di Bologna
13,9 del 2015 e il 16,3 del 2010. Certo i supermer- dedicata alleditoria per ragazzi. Queste iniziative
cati risentono della concorrenza dellon line ma c aggiunge Motta sono importanti per parlare ai let-
anche una crisi del modello. La grande distribu- tori deboli o a chi non legge. Uno degli obiettivi di
zione nota Peresson ha ridotto il numero di punti Tempo di Libri sar proprio portarli in fiera.
99
Ernesto Ferrero
C una via della carta, accanto a quella della seta, perfetti ancora oggi, tuttavia la produzione restata
su cui corrono le nuove tecnologie che offrono alle per secoli di gran lunga inferiore alla richiesta, cre-
civilt svolte decisive. Dalla Cina in cui viene in- sciuta esponenzialmente con linvenzione gutenber-
ventata duemila anni fa, la carta conquista lIndia, ghiana della stampa a caratteri mobili.
poi lIslam, e attraverso la Spagna araba arriva in Il divulgatore americano Mark Kurlansky, che ce
Europa. Non soppianta gli antichi supporti, come ne racconta la storia (Carta. Una storia da sfogliare,
il papiro o la costosa pergamena (erano necessarie Bompiani), ci ricorda che per stampare il volumino-
duecentoventicinque pecore per ospitare una Bib- so romanzo di Cervantes il suo editore madrileno
bia), e anzi, ci convive a lungo. La pergamena non dovette penare quattro anni per raccogliere i 550000
scompare: diventa uno status symbol, destinato ai so- fogli che gli servivano. Le trenta pubblicazioni che
vrani, ai documenti e testi fondativi, al lusso. Sembra Lutero diede alle stampe vendettero qualcosa come
preferirla anche Dante, che aveva un gran concetto trecentomila copie, su una popolazione di tredici
della propria opera, sembra preferirla, anche se la milioni di abitanti. In Italia il primo e pi impor-
parola carta compare nove volte nella Commedia, tante centro produttivo Fabriano. C chi sostiene
bel pi della parola vello, che designa la pergame- che nellUndicesimo secolo i suoi abitanti abbia-
na (con altra voce omai, con altro vello / ritorner no appreso e perfezionato larte cartaria dagli ara-
poeta). Ma via via che la produzione diventa pi bi, impegnati ad assediare la vicina Ancona, come
efficiente e meno costosa, le fortune della carta sono proverebbero certi termini come risma, derivato
progressive, anche se bisogna arrivare ai primi de- da razmah, che stava a indicare il pacco standard di
cenni dellOttocento perch il chimico francese An- cinquecento fogli.
selme Payen scopra che la cellulosa contenuta negli
alberi offre la materia prima pi conveniente. Sino I fogli di Leonardo
ad allora si erano usati prevalentemente gli stracci, Vengono rapidamente riconvertiti i mulini della
ma era difficile procurarseli in misura sufficiente, e la zona, gi utilizzati per la lana. La battitura degli
lavorazione causava gravi problemi di inquinamento, stracci operata con una serie di martelli aziona-
odori nauseabondi, rumori intollerabili. La carta da ti idraulicamente, che producono una polpa a costi
stracci o tessuti resta insuperabile, a dimostrarlo ba- assai inferiori a quella dimportazione. Il prodot-
stano i tascabili cinquecenteschi di Aldo Manuzio, to veniva poi patinato con gelatina animale, che
101
102
Anche questanno, come da consolidata tradizione, perch un fatto misurabile e riguarda la produ-
ci troviamo a commentare i dati aggregati dallAs- zione di libri nel nostro paese, non il consumo. Eh
sociazioni italiana editori, dalla percentuale dei let- s, a guardare i dati dalla giusta distanza lo si nota:
tori forti sul totale dei lettori, fino al numero delle di fronte a un pubblico dal corpo sostanzialmente
copie vendute e al giro di affari. Un sacco di cifre, stabile nella sua magrezza rachitica, il mercato edi-
cifrette, cifrone, alcune assolute, altre relative, qual- toriale diventato letteralmente obeso.
cuna fortemente in positivo, qualcuna fortemente in Il fenomeno macroscopico: nel 2016 il mercato ha
negativo, altre invece sostanzialmente stabili. visto entrare in libreria pi di sessantaseimila nuovi
La fotografia dellItalia che legge, insomma, pi o titoli, di cui diciottomila di sola narrativa. Nel 1980,
meno sempre la stessa: i lettori forti sono stabili sui sempre secondo lAie, quegli stessi numeri parlava-
tre milioni, come sempre; quelli deboli oscillano in no di un mercato totalmente diverso, fatto di sole
dipendenza del successo o meno del best sellerone, tredicimila novit, di cui soltanto mille erano di
come sempre; le fasce forti sono i vecchi e i gio- narrativa. Se andiamo a vedere le stime del numero
vanissimi, come sempre, e via dicendo. Ma la po- di lettori fatte dallIstat in quegli anni, il numero as-
polazione, in fondo, sembra sempre pi o meno la soluto che troviamo , indovinate un po, sempre lo
stessa, stabile da quasi quarantanni: tra i ventidue e stesso, circa ventiquattro milioni. Allepoca erano il
i ventiquattro milioni di persone. 46% del paese, ora sono il 41, ma il numero assoluto
Tra le cifre pubblicate dallAie questanno, per, un sempre pi o meno stabile.
dato interessante sul serio c. E curiosamente uno Quindi, ricapitolando:in quarantanni circa, a lettori
dei pochi per il quale la statistica non centra nulla, grossomodo stabili, abbiamo assistito a un aumento
della produzione di circa il 600%, un aumento che, nel quando lindustria editoriale era sana, negli anni Ot-
solo campo della narrativa, di circa il 1800%. Ov- tanta, per esempio, quando non cera la crisi.
vero, se fino agli anni Ottanta per ogni lettore usci- Ma se il crollo dei lettori non c, allora qual lanel-
vano circa tre libri allanno, ora ne escono dieci. Una lo che non tiene?La domanda non di quelle sem-
vera e propria marea di carta che viene rovesciata nel plici da risolvere. La sensazione per che una parte
mercato, un mercato che per non si allargato, della risposta sia proprio in questa dieta allingrasso,
rimasto pi o meno della stessa grandezza.Le con- iniziata proprio nel pieno degli anni Ottanta, esat-
seguenza sono molteplici: pi libri vuol dire meno tamente quando leditoria italiana diventata una
tempo per sceglierli, lavorarli e promuoverli. Ma vera e propria industria, quando sono cominciate le
anche meno tempo a disposizione di ogni libro per concentrazioni editoriali, quando ha iniziato a svi-
trovare i propri lettori. Il risultato? Abbassamento lupparsi la grande distribuzione organizzata (la mo-
della qualit, crollo del tempo di permanenza sullo dalit di distribuzione pi in crisi negli ultimi anni).
scaffale, ridotto a volte a poche settimane, vendite questa industrializzazione che ha trasformato il
medie sempre pi basse. campo di gioco delleditoria italiana in una giun-
Negli ultimi dieci anni lindustria editoriale ha chia- gla affollata, in cui ogni anno vengono fatti piove-
mato tutto ci crisi delleditoria, dando la respon- re sessantaseimila libri sei volte la quantit che si
sabilit ai lettori.Gi, perch lindustria editoriale pubblicava quarantanni fa , libri che per, pi che
parecchio brava a scaricare le colpe sui propri clienti: arrivare ai propri lettori elettivi, assomigliano a una
In Italia stanno sparendo i lettori si dice sempre, moneta di scambio. Una moneta in forte svaluta-
tanto che ormai diventato un ritornello, un mantra zione che alimenta il circolo vizioso delle rese, che
che ci siamo ripetuti di continuo negli ultimi anni. permetter anche alle case editrici pi grandi di te-
Eppure, a vedere i numeri, non esattamente cos. nere in piedi i propri fatturati, ma che, non essendo
O meglio, vero che la maggior parte degli italiani prodotta per soddisfare nessuna esigenza particolare
non leggono, ma non una novit. Era cos anche dei lettori, sta soffocando lintero settore.
104
Cristina Nadotti
Consapevoli che quanto si legge sui social andreb- strettamente legata agli strumenti culturali. Tra chi
be verificato, ma comunque pronti al clic veloce che ha il solo diploma di scuola media, la condivisione
diffonde la bufala. Ci sono soprattutto due dati, di un bufala al 31,7%, scende al 24% tra i laure-
nellindagine dellOsservatorio giovani dellistitu- ati. Con un titolo di studio universitario si indivi-
to G. Toniolo su diffusione, uso, insidie dei social duano le notizie false condivise da altri (77,8%,
network, capaci di fotografare la societ della post contro il 74,6% di chi ha un titolo intermedio e il
verit: tra i giovani che hanno dai venti ai trenta- 70,4% di chi ha un titolo basso) e anche la reazione
quattro anni circa uno su tre (il 28,5%) ammette di dipende dal livello culturale: il 79,1% dei laurea-
aver condiviso uninformazione poi rivelatasi falsa. ti pronto a cancellare un contatto facile alle fake
Eppure il pericolo bufala noto: l86,6% afferma news, contro rispettivamente il 76,7% e 71,4% di
che i social non vanno presi troppo sul serio perch chi ha un titolo intermedio o basso. Confermati
i contenuti che vi si pubblicano possono essere tan- anche il primato di facebook tra i social network e
to veri quanto inventati. luso dello smartphone. Il 90,3% degli intervistati
[] I dati raccolti sulla diffusione delle bufale in rete presente sul social di Zuckerberg, il 56,6% su
lasciano tuttavia qualche speranza su un mutamento Instagram, Google+ cattura il 53,9% degli utenti,
di tendenza, su una maggiore consapevolezza nellu- mentre twitter resta al 39,9% . Chi usa facebook
so dei social. Se, come detto, il 28,5% ha condiviso pi assiduo (oltre il 90% presente con cadenza quo-
informazioni poi risultate false, il 75,4 riferisce che, tidiana) e lo strumento privilegiato per connettersi
dopo unesperienza personale o la diffusione di una il telefonino (72,7%), sul quale si leggono post
bufala da parte di un amico, ha aumentato la sensi- di amici e follower (74,1%), news (63,2%), si con-
bilit sul tema e lattenzione ai contenuti sospetti. versa via messenger (57,8%) e si commentano post
In particolare, il 55,6% ha smesso di condividere dei contatti (49,1%). Non vacilla il binomio rete/
contenuti da contatti a rischio e il 41,7% ha rimosso libert: il 69,2% degli intervistati considera i social
dalla propria rete chi diffondeva notizie false. Ma uno strumento dove pi semplice comunicare stati
resta un 11,2% che tende a condividere sempre e danimo ed emozioni ed esprimere apertamente il
comunque, tanto impossibile appurare lattendi- proprio punto di vista sulle questioni pi contro-
bilit di quello che circola in rete. La capacit di verse dellattualit (71,3%) con un linguaggio pi
fiutare linganno e di aumentare lattenzione poi schietto e diretto (70,1%).
Franco Manzoni
Torna a risuonare vincente il ritmo della poesia. Altro segnale assai positivo viene da Garzanti, che
un dato di fatto, considerando le scelte editoriali per riprende a pubblicare poesia contemporanea con
lanno appena iniziato. vero, in Italia la gente non Via provinciale di Giampiero Neri, riservato mae-
compera libri in versi, se non numeri davvero esigui stro della poesia doggi, classe 1927, che fotogra-
di copie. Ma questa una costante non certo del fa la realt a frammenti nel suo tipico andamento
nuovo millennio. E il nostro paese resta la nazione a cavallo fra pensiero e ritmo prosastico dal ruvido
probabilmente unica al mondo per il valore dei suoi nitore etico-lombardo. A seguire opere di Antonio
poeti. In tal senso non si riscontrano una decadenza Riccardi e Antonella Anedda. Di grande rilievo la
o segnali di resa. Al contrario, assistiamo alla ritro- volont di Guanda di riaffermarsi ai vertici delledi-
vata vitalit attraverso la nascita di collane e la vo- toria italiana in versi con la collana tascabile, che
glia di rischiare da parte di editori grandi e piccoli, propone le voci poetiche pi significative e ormai
nellassicurazione che vi sia la certezza di unetica del classiche: Bukowski, Heaney, Prvert, Dylan Tho-
pubblicare, che non preveda, come spesso succede, mas, Pasolini. E la novit assoluta La foresta dellamo-
di realizzare un libro dietro il versamento di un im- re in noi di Adonis, il pi importante poeta arabo
portante contributo in denaro da parte dellautore. contemporaneo.
il caso della nuova collana Strumenti umani di Rizzoli punta invece moltissimo su Guido Catala-
Corsiero edizioni che, dopo le sillogi Occhio e orec- no, straordinario fenomeno pop, con un successo in
chio di Pier Damiano Ori e Quarantadue limerick prevendita su Amazon anche nella versione ebook:
mediopadani di Umberto Di Raimo, annuncia con il 2 febbraio sar in libreria la raccolta Ogni volta che
Andrea Casoli, il direttore editoriale, lattesa uscita mi baci muore un nazista, antologia che racconta i
della silloge Cavalli e poesia di Alberto Bertoni, do- differenti aspetti della vita quotidiana italiana.
cente di Letteratura italiana contemporanea alluni- Sempre il 2 febbraio Chiarelettere presenta la sua
versit di Bologna. Una rivista alternativa, il quadri- prima raccolta di versi intitolata Cedi la strada agli
mestrale il Maradagl, tra le proposte di Marco alberi. Poesie damore e di terra del paesologo irpino
Saya, che punta decisamente su giovani autori come Franco Arminio, in cui ecologia e desiderio, scon-
Francesco Lioce, Giorgia Meriggi, Giovanni Catel- volgimenti erotici e passioni civili si intersecano,
li, Ginevra Lilli, ma anche sul pluripremiato Nicola avviluppandosi in un nucleo unico. in uscita una
Vacca con la raccolta Commedia ubriaca. nuova collana anche da Laurana, che pubblica solo
in formato ebook la silloge Frammenti di un odioso intitolata Elps, che in greco significa speranza,
discorso di Paolo Grugni. Dopo otto intensi roman- il nome della moglie del filosofo latino Severino
zi, lautore, milanese ma che ha scelto Berlino come Boezio. E in contemporanea luscita dellomonima
sua citt delezione, classe 1962, fa il suo esordio in collana, diretta da Annitta Di Mineo, che prevede
poesia. Dal titolo evidente il richiamo a uno dei opere di Arianna Scollo, Giuseppe Lorenzetti, An-
suoi maestri, Roland Barthes, spirito guida per la drea Testa e Gabriella Colletti.
comprensione di un testo come della societ intera. Novit rivoluzionaria in casa Jaca Book, che ha
La poesia di Grugni si struttura quale commistio- affidato a Tomaso Kemeny, poeta, anglista, dram-
ne di frammenti presi dalla comunicazione verba- maturgo ungherese con cittadinanza italiana, la
le e no, una lirica arricchita da ossimori e metafore collana Cantos. Spiega il curatore a la Lettura:
spiazzanti, ma al tempo stesso lontana da ogni for- Daremo spazio ad autori di tutto il mondo. Il ti-
ma di liricismo ermetico fine a s stesso. tolo della collana si rif a Ezra Pound. I tempi sono
Ancora. La New Press di Como ha dato vita alla maturi per lavvio di un nuovo Rinascimento. Basta
collana poetica Il cappellaio matto, diretta dal poeta con il culto dellapparenza e del dio denaro. La po-
e critico Vincenzo Guarracino. Ogni uscita com- esia deve avere un ruolo fondamentale nel risveglio
prende una coppia di autori: dopo Silvio Raffo e culturale italico. il momento della battaglia da
Alina Rizzi, ecco Alberto Mari e Fausta Squatriti. combattere fino in fondo in nome della bellezza.
Interessante la formula contrattuale: gli autori ven- Le prime uscite vedono la traduzione in italiano
gono gratificati a livello economico con un compen- con testo a fronte di unantologia dellirlandese
so del sessanta percento sul prezzo di copertina a Brendan Kennelly e della raccolta N lesistenza n
fronte di un impegno diretto nella promozione sotto la scala di Gza Szcs, autore ungherese nativo del-
forma di numerose presentazioni. la Transilvania.
Segnaliamo nel nuovo catalogo di Aragno autori Da non dimenticare, infine, la storica collana Lo
come Edoardo Albinati, Mariasole Ariot, Mariano Specchio di Mondadori con le sillogi di Milo De
Baino, oltre alle raccolte Il tempo diviso di Gabriel Angelis e Nicola Vitale, mentre Einaudi offre Il pra-
De Sarto, Forse in cielo di Michele Porzio, La rosa to bianco di Francesco Scarabicchi, Dallinterno del-
sepolta di Matteo Veronesi, Nella grazia del tempo la specie di Andrea De Alberti, Mausoleum di Hans
di Renzo Ricchi e La perfezione del giorno di Ales- Magnus Enzensberger, Fatti vivo di Chandra Livia
sandra Giappi. Intanto leditore C.a.s.a di Galla- Candiani, Paradossalmente e con affanno di Maurizio
rate-Saronno annuncia il via di una rivista poetica Cucchi e Tutto qui di Franco Marcoaldi.
107
Fabio Chiusi
Poesia
lEspresso, 29 gennaio 2017
C una disperata vitalit nel mondo della poesia di pubblico e critica: Dopo il cannibalismo da rea-
in Italia. Disperata come in Pier Paolo Pasolini, lity sulle vite maledette dei poeti commenta Al-
perch la vita in versi prosegue, muta e si rinnova, berto Pellegatta, classe 1978 e presto in libreria con
eppure ciclicamente bisogna tornare a tastarne il Ipotesi di felicit per Mondadori, film come Pa-
polso, accertarsi che il cuore del paziente batta anco- terson e Neruda cercano di avvicinare la poesia con
ra. Colpa di un mercato inesistente o quasi, che vale maggiore rispetto, e con la cura che si deve alle cose
oggi secondo i dati dellAssociazione italiana editori pi fragili e preziose, ai dettagli minimi che fanno
appena il 6% del totale dei libri pubblicati per, scrive la differenza, e che quasi tutti trascurano. Anco-
Nielsen, un venduto complessivo di mezzo milione ra, c il rinnovato interesse per Giacomo Leopardi,
di copie. Se le stime parlano di circa tre milioni di riletto da Alessandro DAvenia in un libro in vetta
poeti nel nostro paese, si comprende che i versi si alle classifiche di narrativa, e gi nel 2014 da Mario
scrivono pi di quanto si leggono. Un problema cul- Martone nel film Il giovane favoloso. Non solo: ci
turale, certo, ma anche un dato che testimonia come sono i nuovi modi attraverso cui la poesia diventa
la poesia sia e resti una necessit profonda, dice a partecipata. In rete, per esempio, il sito Interno
lEspresso uno dei massimi autori viventi, Milo Poesia sfrutta il crowdfunding, cio il finanziamen-
De Angelis, qualcosa che parla alla nostra sete. to tramite le donazioni on line dei lettori, per lancia-
Un modo per capire quanti per davvero se ne abbe- re e sostenere le raccolte di autori conosciuti e non.
verino, e come, misurare le sortite della cultura di un modo per ovviare alla richiesta, di buona parte
massa in quella che, anche allra del tutto connes- degli editori del settore, di un contributo monetario
so, resta una nicchia. C una nuova sensibilit nel per pubblicare. E funziona. I progetti, spiega lidea-
cinema, per esempio, che si accompagna a successo tore Andrea Cati, vengono sviluppati tramite vere
e proprie campagne promozionali della durata di
trenta, cinquanta giorni basate su presentazioni delle
La poesia una necessit anteprime dei libri proposti, ma anche condividendo
profonda, qualcosa che parla sui social network, nelle newsletter, perfino in video
su YouTube dellautore alle prese con la sua opera.
alla nostra sete.
Si fa una prevendita, come nella musica dice Cati,
parlando di centinaia di partecipanti, la maggior
parte giovani, e di budget - duemila euro di norma attacca De Angelis. Lintrattenimento intratte-
- raggiunti e superati. nimento conferma Maurizio Cucchi, curatore del-
Pi partecipazione del lettore nellideazione stessa la prestigiosa collana Lo Specchio di Mondadori e
del libro, insomma, ma anche pi cura per limma- autore tra i protagonisti del panorama poetico con-
gine, il marketing, il fare della poesia, un prodotto temporaneo. Quanto alla musica, ho sempre avu-
di mercato. Idee da cui gli addetti ai lavori rifug- to simpatia per i cantanti, ma ognuno ha la propria
gono, secondo Cati, ma sbagliando: Senza una arte. Insomma,prima di darci qualsiasi risposta
buona promozione, le vendite non aumenteranno. sulla vitalit del mondo poetico necessario defi-
Unaltra innovazione che fa storcere il naso a chi nire cos per ognuno poesia, sostiene Mary Bar-
tradizionalmente detiene le chiavi della poesia sono bara Tolusso, giornalista e poetessa pordenonese.
i poetry slam. Lanciate in Italia da Lello Voce nel Per me mantiene il suo carattere di eccellenza nella
2001, queste gare tra poeti con tanto di giuria - vo- forma scritta, in ci che stato limprinting di for-
tante - selezionata casualmente tra il pubblico sono mazione che deriva cio dai manuali scolastici e dai
diventate rapidamente un luogo abituale di aggrega- libri. E invece, prosegue, lepoca impone che tutto
zione per poeti e aspiranti tali, ibridando il mondo spettacolo, un fenomeno che mira a parlare ai pi e
dei versi con quello dello spettacolo, le qualit del di conseguenza deve semplificare i codici. il moti-
poeta con quelle del performer, ma anche aprendolo vo per cui si scambiano i cantanti per poeti, i blogger
a fasce della popolazione che altrimenti non vi en- per scrittori e cos via.
trerebbero in contatto. I numeri sono impressionan- Ma anche limitandosi alla sua forma tradizionale, la
ti: duecentocinquanta slam in tutto il paese per il poesia viva e vegeta. Guanda ha appena rilanciato
campionato ufficiale, e presenze dalle poche decine in tascabile la sua storia collana. Elisa Donzelli, re-
di persone alle centinaia, a seconda della capienza sponsabile del catalogo di poesia dellomonimo edi-
dei luoghi - taverne, centri sociali, biblioteche. tore, dice che dal lancio nel 1994 siamo cresciuti,
Ma a Perugia ne ho fatto uno con seimila perso- dimostrando che non vero che con la poesia si
ne dice Voce, che rivendica lorigine delloralit del va in debito. E non solo pubblicando giganti del
componimento poetico, e disegna scenari interna- calibro di Andrea Zanzotto e Charles Simic: il libro
zionali anche pi partecipati. come in Sudamerica, pi venduto Notti di pace occidentale di Antonel-
dove un autore come Arnaldo Antunes, gi musici- la Anedda. Linteresse per la buona poesia, in al-
sta coi Tribalistas, vende cinquantamila copie; ma tre parole, resiste anche limitandosi a quella scritta.
anche nel resto dEuropa. A partire dalla Germania: Tolusso lo conferma come selezionatrice del premio
A Monaco ottocento persone hanno pagato quin- Cetonaverde Poesia, affollato dai componimenti
dici euro luna per partecipare spiega Voce, le cui di ragazzi giovanissimi che, nonostante i tam tam
commistioni di poesia e musica sono reperibili su delle odierne ambizioni, si concentrano su qualcosa
Spotify, e che non ha timore di parlare di cantautori di cui sanno in anticipo non dar n soldi n fama e
come poeti a tutto tondo. lo fanno concentrandosi sulla parola, senza apporto
Posizioni che dividono molto, e con asprezza. I poe- di musica o microfoni.
try slam sono creature senza solitudine e riguarda- La stessa divisione, e altrettanto netta, si impone ri-
no, pi che la poesia, lintrattenimento o il cabaret spetto al ruolo di internet e dei social media nella
109
110
111
Alessandro Piperno
Ho incontrato Alberto Arbasino una manciata di buona educazione e snobismo) ha eletto le superfici
volte in tutto: a un premio in Versilia parecchi anni a terreno dindagine. quello il suo regno, il campo
fa, a una premire di qualche cosa non cos memo- di battaglia, ma non al modo caro ai decadenti pra-
rabile se non la ricordo pi, al funerale laico di un ziani, ma a quello di certi moralisti alla Saint-Simon
caro e comune amico. Durante la cerimonia funebre in cui i gesti valgono pi dei pensieri e il modo di
mi chiese come mai il giovane commosso scrittore vestire assai pi dei sentimenti. Nel mondo di Ar-
sul palco si ostinasse a interrompere lorazione con basino labito fa sempre il monaco, e daltronde il
piccoli sorsi da una bottiglietta di plastica di acqua nudo stato abolito. A dispetto delle apparenze,
Panna: Perch non usa un bicchiere?. Arbasino non ha mai atteggiamenti egotisti, tipo
In seguito avrei avuto la ventura di intervistarlo per Carmelo Bene o Aldo Busi. Fa un uso parco, e del
questo stesso giornale in occasione delluscita del tutto funzionale, della prima persona singolare, pre-
suo secondo Meridiano. Che esperienza vertigino- ferendo, se proprio deve, una prima persona plurale
sa. Non mi pi capitato di rivolgere a un inter- quasi accademica, o ricorrendo a formule imperso-
locutore domande tanto inappropriate e di ricevere nali, alla francese: Ce lo si domandava, si aveva
risposte cos cortesemente elusive. Capii allora che il per cena, si stava proprio pensando.
bleso balbettio di Arbasino (cos prossimo alla prosa tedioso e fuorviante psicoanalizzare gli scritto-
ellittica, scandita da punti sospensivi e vezzeggiativi ri ma vi confesso che se qualcuno mi chiedesse di
di chiara marca gaddiana) funzionale allesigenza scegliere tra due buste chiuse una contenente il
di schivare qualsiasi pettegola questione personale, nome dellassassino di Kennedy e laltra linsonda-
liquidando con unalzata di spalle ogni indugio su bile mistero dellinteriorit arbasiniana , indugerei
massimi sistemi vacui e pretenziosi. Si sa, la conver- come Amleto.
sazione di Arbasino funziona per accumulazione e
per analogie imprevedibili. Tutto in me diventa al-
legoria, scriveva Baudelaire. Non altrettanto potreb- Dopo tanti anni che la compulso e la pratico (vado
be dire Arbasino. Lallegoria presuppone un salto per i quarantacinque) la critica cosiddetta univer-
verso lalto, e per antifrasi uno scavo in profondit. sitaria mi venuta a noia. Nel migliore dei casi
Arbasino aborrisce sia lalto che il profondo. Per un mi sembra un dottissimo esercizio onanistico nel
mix di attitudini (pudicizia, sprezzatura, autoironia, quale si discetta con sussiego in modo fin troppo
dettagliato di ci che non si soliti praticare, e si per un lettore come me, con tutta evidenza non
conosce per sentito dire. Mentre ho un debole per abbastanza colto e informato). qui che il cre-
gli scrittori che scrivono di scrittori. Percepisco su- do artistico arbasiniano (temo che allinteressato
bito lonest di chi implicato, la complicit di chi spiacerebbe tale locuzione, ma fa lo stesso) rivela
parte in causa. Forse anche per questo trovo sempre una coerenza stupefacente, almeno per uno scritto-
delizioso e folgorante Arbasino che scrive di altri re italiano: tanto pi se si tiene conto che di norma
scrittori (assai pi utile che intervistarlo). luomo di lettere nostrano trasformista e modaio-
Questi Ritratti e immagini poi (che seguono gli al- lo, soprattutto quando finge di essere intransigente
trettanto mirabili Lingegnere in blu e Ritratti ita- e quando elargisce ex cathedra lezioni di civismo
liani) sono un pasto pantagruelico in cui la causerie democratico ai suoi compatrioti. Arbasino non ha
letteraria, storico-artistica, musicologica, morali- niente da insegnare e non tradisce mai s stesso.
stica e mondana d un godimento unico, a tratti Le sue buone maniere gli consentono di tenere il
entusiasmante, talvolta incomprensibile (almeno punto con grande eleganza. E lo fa da pi di mezzo
113
114
Sainte-Beuve smerciata capziosamente ai posteri da e disperato alluso parossistico della madornale figura
quel bisbetico di Proust? O che il meglio che possa retorica dellenumerazione. E qui Arbasino parla di
fare un narratore raccontarci i cazzi propri, se pos- Gadda certo, ma anche di s stesso. da Gadda che
sibile mettendo in piazza e alla berlina i segreti indi- ha appreso la funzione parodica delle enumerazioni.
cibili di amici e confidenti? Ma neanche per sogno. Vuoi descrivere un milieu? Affastella a casaccio ogni
In un saggio Arbasino sembra biasimare Truman dettaglio di quel mondo ed esso apparir grottesco e
Capote il quale, nel suo celebre Preghiere esaudite, commovente com grottesca e commovente la no-
gett fango sui suoi amici del jet set, facendo nomi stra vita.
e cognomi, ottenendo come solo effetto di essere
da essi giustamente e per sempre messo alla porta
e ostracizzato. Come mai non cap si chiesero Ricordo che quando lo intervistai gli chiesi quale
tutti che sarebbe stato cacciato e bandito proprio fosse il suo Flaubert preferito. La sua risposta mi
da quellambiente ricchissimo che gli era indi- scontent non poco: Bouvard e Pcuchet. Mi sembr
spensabile per continuare il suo promesso capolavo- uno snobismo, un insulto alla narrativa che amo, un
ro? Del resto, lambizione di Capote di scrivere la oltraggio alla Bovary e una perniciosa sottovalutazio-
Recherche americana non poteva certo limitarsi alla ne di Leducazione sentimentale. Leggendo Ritratti e
cinica messa in scena di ambienti viziosi e altolo- immagini capisco invece che si trattava di una scelta
cati, visto che Proust ben altro. Ci che manca a di campo, un partito preso implacabile. Linteresse
Capote e alle sue preghiere la critica strutturale e di Arbasino per lidiozia umana (la btise) di chiara
formale per cui la Recherche non tanto un romanzo marca flaubertiana, o se preferite, cervantesiana. Per
a chiave, bens una cattedrale con le sue ampie na- lui la divagazione conta pi dei personaggi e del-
vate e i suoi mostricini gotici. le scene madri: Come quando Manzoni racconta
lentrata della peste con le bande alemanne nel Mi-
lanese, o Balzac spiega come si stampano i libri in
E allora che cos la buona narrativa per Arbasi- caratteri Didot. O Melville misura lo scheletro della
no? Qualcosa che somiglia pi alla saggistica che balena, Dostoevskij entra nei particolari dellordina-
ai romanzi sentimentali di George Sand, pi alla mento monastico. Per Arbasino un grande roman-
satira che alla poesia lirica, pi a una performance ziere non altri che un saggista impazzito.
che a una pala daltare del Rinascimento Lo ca-
pisci quando in LIngegnere in blu elogia linsuperato
primato di La cognizione del dolore. La vera gran-
dezza dellIngegnere consiste nellaver risolto i suoi
Arbasino aborrisce sia lalto
possibili Buddenbrook milanesi rifiutando ogni na- che il profondo.
turalismo crepuscolare, ogni elegia autunnale, ogni
Come le foglie, ricorrendo invece con gusto esplosivo
115
Affari di classe
lEspresso, 29 gennaio 2017
Lantefatto noto. Una circolare scolastica, in un li- Ora la macchina si fatta complessa e costosa, il
ceo classico di Forl, prevede lobbligo di acquistare mercato sempre pi concorrenziale: a organizzare gli
il romanzo La paranza dei bambini per gli studenti eventi tra i banchi sono librai volenterosi che tengo-
interessati a partecipare allincontro con lautore: no i legami con scuole, autori e case editrici, consi-
Roberto Saviano. La decisione provoca un vespa- gliano i volumi pi adatti. Un crinale stretto, in cui
io di polemiche: Il Giornale solleva il caso, alcuni i soldi scarseggiano e le spese viaggio, ospitalit
politici (Maurizio Gasparri e Matteo Salvini) inter- lievitano. E allora le scuole chiedono talvolta in
vengono indignati, finch lo scrittore decide di an- maniera obbligatoria agli studenti di acquistare il
nullare lincontro e affida a facebook la sua replica: libro a tariffa scontata, leggerlo e prepararsi allin-
Da quando ho pubblicato Gomorra vado spesso nel- contro con gli scrittori. Con il risultato che le fami-
le scuole, dove ho conosciuto persone meravigliose, glie, gi chiamate a contribuire di tasca propria al
insegnanti curiosi e stimolanti, studenti che hanno funzionamento della scuola, sono costrette a sob-
voglia di confrontarsi, si legge nel lungo post: Ci barcarsi un altro onere. E in molti casi protestano.
sono sempre andato nelle scuole, senza porre condi- Non sono daccordo con lobbligo di acquisto del
zioni, perch non ho bisogno di obbligare nessuno libro, avrei fatto anche io come Saviano. Anche se,
ad acquistare copie dei miei libri. per chi vende centinaia di migliaia di copie, poche
Stavolta sotto i riflettori finito Saviano, ma la vi- decine in pi non fanno la differenza dice Giusep-
cenda la spia di una tendenza diffusa, che inizia a pe Catozzella, scrittore di successo con i romanzi
suscitare polemiche. Per tenere viva lattenzione sui Non dirmi che hai paura e Il grande futuro (entrambi
libri, gli scrittori da best seller si lanciano in este- per Feltrinelli). Negli ultimi anni Catozzella ha par-
nuanti tourne: ricevono inviti da librerie, festival, tecipato a centinaia di incontri, da Trento a Agri-
associazioni culturali. E naturalmente dalle scuole, gento. un circolo virtuoso. Le scuole non hanno
dove spesso e volentieri vanno gratis. Oggi le pre- i soldi, sarebbe impossibile per i professori invitare
sentazioni tra i banchi costituiscono un tassello im- gli scrittori. E cos i librai organizzano progetti im-
portante nella promozione dei libri, un tempo era pegnativi, anche dal punto di vista economico, e i
meno complicato: leditore fissava un certo numero presidi invitano in maniera facoltativa a comprare il
di presentazioni a ridosso dalluscita, in molti casi libro. Del resto si tratta di un lavoro didattico. Sul-
gli autori riuscivano a sfuggire alla sovraesposizione. la stessa lunghezza donda Chiara Gamberale, un
117
Davide Rondoni
Recentemente su queste pagine stato dato lestre- della fine della Critica Militante con la maiuscola.
mo saluto alla rivista Lo straniero. Goffredo Fofi Il lavoro svolto allinterno di questo assetto di pen-
e Alfonso Berardinelli salutavano orgogliosi e mesti siero, di paradigma, imponente. Ha sostenuto in
la cessazione di una rivista che stata importante modo prodigioso e necessario la giustificazione stes-
come fucina e dibattito. Le due firme lamentavano sa della esistenza dellarte nel Novecento il secolo
la morte della critica militante: mi allaccio alle loro dove morte o superfluit della medesima sono stati
riflessioni per rilanciare qualche domanda. Dirigo pi volte augurate, con teorie e prassi non di rado
una rivista da quando avevo diciotto anni, si chiama violente. E ha sostenuto il lavoro di molti artisti,
clanDestino, vita povera e grama, ma credo che, collegandosi alla medesima tradizione per cui non
a giudicare da tanti poeti che vi hanno scritto an- ci sarebbe stato Michelangelo senza uno scrittore di
che in esordio, faccia un lavoro vero. Dura da quasi vite come Vasari, suo critico a dire il vero grande
trentanni e da uno dopo lazione meritoria di vari artista pure lui, e non critico puro.
editori passata in versione on line; stata e conti- Forse in questa presunta purezza del critico o al-
nua a essere palestra e fucina di idee e di talenti. Na- meno di una parte di sue figure sta il primo ger-
turalmente, lidea di rivista che i due critici rimpian- me della sua dissoluzione. Esperto di una cosa che
gono altro da questo seminascosto, febbrile, alle- non fa o non sa fare. Dunque, esperti possono di-
gro e serissimo lavoro di semina e di sorpresa. Non ventarlo tutti, grazie a maggiore o minore studio.
ho mai concepito clanDestino come critica mili- Probabilmente non ci fideremmo se si trattasse
tante. Ma come un ragazzo inquieto. Loro invece di medicina, o anche di cucina. Se chiudono rivi-
prendono atto, con moderato e signorile rimpianto, ste prestigiose come Lo straniero la causa non
119
Roberto Carnero
In quali condizioni versa oggi, in Italia, la critica spesso non seguita lelaborazione di nuove catego-
letteraria? La domanda piuttosto impegnativa, a rie interpretative. Ci ha prodotto negli addetti ai
meno di voler liquidare la questione, come spesso si lavori disorientamento e mancanza di punti fermi di
fa, rispondendo con una generica lamentazione sul ancoraggio, sicch continua a mancare il riferimento
decadimento di unattivit che, almeno da un paio di a precisi valori letterari in base ai quali individuare
secoli, stata fondamentale per costruire il rapporto il maggior o minor grado di riuscita di un testo. Un
tra produzione letteraria e pubblico dei lettori. Cer- tempo si era soliti distinguere tra critica accademica
to, i problemi non mancano, e forse conviene partire e critica militante, essendo la prima quella praticata
proprio da essi, prima ancora di provare a offrire una nelle universit, con ricerche a pi ampio raggio e di
positiva prospettiva dazione. Il primo problema pi vasta portata, e la seconda quella che si esercita
esterno alla critica stessa, e ha a che fare con il siste- nei media generalisti (quotidiani, settimanali ecce-
ma editoriale. Negli ultimi decenni e ancor pi negli tera, a cui oggi dobbiamo aggiungere i blog e i social
ultimissimi anni, il numero di opere stampate cre- sul web), con interventi pi brevi e veloci. Ebbene,
sciuto in modo esponenziale. Sembra essere venuto in entrambi i casi oggi si assiste alla crescente man-
meno, insomma, il ruolo di vaglio che ciascun edito- canza di coraggio nellesprimere una valutazione:
re in passato rivendicava per s. Pare quasi che certi gli studi universitari sono sempre pi tecnici e spe-
testi acquistino lo statuto di pubblicabili soltanto cialistici, mentre le recensioni sulla stampa e su in-
per il fatto di essere stati pubblicati. Altre proble- ternet spesso si limitano ad affrontare la trattazione
matiche, invece, riguardano pi da vicino la critica di alcuni libri piuttosto che di altri per largomento
stessa. Al disgregarsi delle scuole critiche tradizio- che trattano, in funzione un po strumentale, come
nali (marxista, strutturalista, psicanalitica eccetera) se la letteratura potesse essere interessante soltanto
121
Nel 1929 Antonio Gramsci scriveva dal carcere a Negli anni Settanta nascevano poi i Translation
Tatiana Schucht: I traduttori sono pagati male Studies, che tentavano di proporre un modello
e traducono peggio. Il disappunto nasceva dagli scientifico-teorico capace di analizzare un processo
spropositi stampati dagli editori, che pubblicavano empirico complesso e articolato per mezzo dellar-
traduzioni affidate a mediatori linguistici improvvi- mamentario offerto da discipline come la lettera-
sati; nel caso specifico, a un avvocato-traduttore tura comparata, la linguistica, la sociolinguistica, la
che aveva piazzato un gran bastimento su una mon- semiotica, la filosofia, la psicologia e compagnia
tagna, laddove non si trattava del monte Ararat e bella, avrebbe detto il giovane Holden di Adriana
quindi dellArca di No, ma di una montagna sviz- Motti. Parliamo dellaffermarsi di concetti e prati-
zera e di un grande albergo. che di tutto rispetto, quali ad esempio la traduzione
Certo, un secolo fa in Italia il traduttore editoriale come opera di negoziazione, leducazione allo stra-
di professione non esisteva e le traduzioni, opera di niamento, il movimento verso laltro e laltrove, le
persone colte, accademici o altri scrittori, non era- riflessioni sul dopo Babele, gli alberghi nella lonta-
no sottoposte al controllo di revisori competenti. Nel nanza, letica e larte dellospitalit.
2016, dunque, come vanno le cose? Dai primi del Parallelamente, negli anni Ottanta partivano i primi
Novecento a oggi di acqua sotto i ponti ne passata esperimenti formativi e si affacciavano sul mercato
tanta, ma dopo essersi evoluta la situazione sembra i primi traduttori professionisti, formati in apposite
essere implosa. Vediamo come. scuole e dotati delle competenze necessarie ad af-
Dai tempi di Gramsci leditoria italiana ha, o meglio frontare il lavoro sul testo in maniera culturalmente
aveva, compiuto notevoli passi avanti: basti pensare e deontologicamente consapevole. Un simile pro-
ai mercoled torinesi in cui Einaudi, Calvino, Pave- filo ben dialogava con uneditoria non ancora in-
se, Ginzburg e molti altri si riunivano per pianifica- dustrializzata e globalizzata nei modi e nei tempi
re insieme titoli e uscite, o alle redazioni brulicanti di produzione, qual invece quella odierna. E un
di redattori attenti e motivati, con i quali i tradutto- simile traduttore etico legittimamente aspirava, e
ri potevano intrattenere un confronto quanto meno aspirerebbe ancora, a operare su queste premesse,
vivace (come dimenticare la signora vedova di che significano salvaguardia della qualit del proprio
bianciardiana memoria, con la sua ciurma che alz lavoro e dei suoi prodotti. In questo senso ci piace
i loro cappelli?). sottolineare che gli interessi di traduttori e editori in
123
124
Lit Mag Submissions 101: How, When, and Where to Send Your Work
ElectricLit, primo dicembre 2016
We all know that writing is a solitary pursuit. You magazine can easily get a thousand submissions in
go into a room with your computer or notepad, a year for only a handful of spots, and big magazi-
lock the door, and then spend four hours pulling nes will get many thousands. Combine this with the
at your hair and slacking off online. Then you go fact that many of a magazines spots will be taken by
get a drink. Still, no matter how much time you solicited pieces instead of unsolicited submissions
spend alone chugging coffee, smacking your head aka the slush and that means that acceptance
against the keyboard, and throwing crumpled drafts rates at good magazines are only about 1% or less.
of chapters into the trash, eventually youll need to Why Submissions Are Rejected: pieces are accepted
send your work out into the world. For most be- because an editor loves them. They find the voice
ginning writers, this means stories, essays, or poems fresh, the ideas unique, the characters gripping, or
that will be sent to literary magazines. This guide in some other way theyre just floored by the piece.
will give you an overview of how magazines work, It is hard to know what makes an editor accept so-
and what you can do to give your own manuscript mething, but it is easier to understand what makes
the best shot of being accepted. an editor reject. Because there are so many submis-
sions, lit mag staff read to reject. If your piece is fil-
led with typos, scrawled in pencil instead of typed,
How Literary Magazines Read Submissions or otherwise lacking in professionalism, it will pro-
The 1% rule: before getting into what you, the writer, bably be instantly rejected.
should do when submitting, it is important to un- But you should also remember that because magazi-
derstand the basics of how literary magazines work. nes get so many more submissions than they can use,
Literary magazines run the gamut from small blogs most submissions are read very quickly. Frequently,
operated as hobbies by one or two people to maga- the first readers are interns or volunteers who cull
zines like The Paris Review or The New Yorker the hundreds or thousands of submissions down to
with large staffs. Some pay writers for work, some just a handful of maybes for the editors to choose
dont. Some are online only, some are print only. from. Normally, each manuscript will get two reads
But in general, you should know that no matter the before being rejected, but if the reader doesnt like
size, most magazines get far more submissions than the work they may only read a couple pages if that
they can use or than they can carefully read. A small before saying pass. However, if there is a huge
backlog of submissions, then the staff might host a work, and when do you know when a piece is fini-
reading party and have everyone plow through the shed? Sadly, there is no simple answer. As a writer
submissions as fast as possible. you have to decide. It is always a good idea to have a
The point is that there are a million reasons your few trusty readers take a look at your piece to see if
work may be rejected that have nothing to do with they feel it is finished, but otherwise it is up to you.
the quality of the work. Your submission may sim- Still, you should make sure that it actually is fini-
ply not have been read carefully enough, or perhaps shed to the best of your abilities. Many beginning
the magazine filled their fiction slots for the next writers send out work that they know has a weak
three issues and rejected the rest. Maybe the maga- ending, or a story that starts two pages before it
zine already has two poems about ravens and your should, with the thought that the editors at a lite-
brilliant Ode to the Stork would be one bird poem rary magazine will take the time to edit the piece
too many. Even if the editors read your work care- to completion. This is just not how it works. Yes,
fully and loved it, they may simply have had to make once in a blue moon an editor might love a pieces
a tough call between your story and several others potential enough to heavily revise it with the author,
that they loved. A rejection is not a reflection of the but normally the editors do not have time and as
quality of your work. Keep that in mind at all times. noted above the readers may reject the piece long
before the editors could see it. Most lit mag editors
are not paid much, if anything, and simply do not
Preparing Your Manuscript for Submission have the time to work through many revisions with
Send us your best work: when you read the an author. So send your best work.
submission guidelines to a magazine something Formatting: You want your submission to look
you should always do they almost invariably say professional, which means, first of all, following
to send us your best work. But what is your best the guidelines of the magazine. Beyond that, your
126
127
128
Unestate fredda
l che dorme sul divano, gli ho dato una coperta tire irrimediabilmente perduta. Qualche chilo in pi
di lana che risale ai tempi delluniversit. Lo osser- sotto il maglione e adesso potevo, chiuse per sempre
vo e mi sembra cos fragile, in posizione fetale, cos le scuole, pensare a lui solo come a un uomo.
fragile e facilmente attaccabile. Mi ha abbracciata con prudenza, la mia mano stro-
Non che allepoca non avesse messo in mostra an- finava il jeans sulla sua schiena.
che le sue debolezze ma qui, adesso, nel mio appar- Vengo dal treno, scusami Carla
tamento in affitto diverso. Dorme e non emette Il bagno l. Vuoi bere qualcosa? Hai fame? Faccio
suono. un caff?
arrivato nel tardo pomeriggio con una giacca di Un caff va benissimo.
jeans e una sacca da viaggio. Mi aveva avvertito con Stefano in bagno e io sto svitando le due parti della
un sms stringato. Stupita ho risposto solo ti aspet- moka. Nel barattolo di latta del caff vedo la nostra
to, e quando ha suonato il citofono ho iniziato a aula, le vecchie luci al neon, vedo il cestino, i ban-
sentirmi come prima di un esame. chi sporchi, il proiettore. Non sento lacqua scorrere
Stefano, il mio prof, era davanti a me dopo undici ma la sua voce ammonirci. E leggere Dante, Ma-
anni, un po invecchiato ma non al punto da farmi sen- chiavelli, Foscolo, Zeichen. Prima una lettura senza
130
131
132