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gennaio 2017

Lo davano per malato o moribondo, invece mi sento di predire che


vivr per sempre. Il libro non mai stato cos bene.
Stephen Page, Faber and Faber

focus
#demauro #fakenews #postverit #bauman #rock #serietv
#finneganswake #copertine #poesia #social #digitale #carta

il racconto il racconto
Paolo Piccirillo, Il vestito viola Benedetta Ventrella, Unestate fredda

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Paolo Piccirillo nato nel 1987 a Santa
Maria Capua Vetere. Ha pubblicato Zoo
col semaforo (Nutrimenti, 2010), La terra
del Sacerdote (Neri Pozza, 2013), e Dio si
fermato a Buenos Aires (Laterza, 2014),
insieme a Marco Marsullo.

Benedetta Ventrella nata nel 1986 a


Foggia, insegna italiano in una scuola
media in provincia di Milano.

retabloid la rassegna stampa di Oblique


gennaio 2017

I copyright degli articoli e delle foto appartengono


agli autori.
La foto di pag. 3: Mario Spada. Tratta da qui
La foto di pag. 129: Virginia Duran. Tratta da qui

Impaginazione e cura di

Leggiamo le vostre proposte: racconti, reportage,


poesie, pice.
Guardiamo le vostre proposte: fotografie, disegni,
illustrazioni.
Regolamento su oblique.it.
Segnalateci gli articoli meritevoli che ci sono
sfuggiti.
redazione@oblique.it

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Paolo Piccirillo

Il vestito viola

Mentre il resto della famiglia in cucina a mangiare Vittoria spinge Angela contro lenorme ruota del
le salsicce alla brace, Vittoria e Angela si trovano trattore: Si proprio na puttana le dice.
pi in l, nei pressi di un capanno pieno di legna Angela si passa velocemente la lingua sullappa-
e mangime per le galline, dietro al trattore che il recchio. Lo fa tutte le volte che succede qualcosa
nonno ormai non usa pi. che non si aspetta: Oh, ma che bbuo? Ma staje
Si sono nascoste. Entrambe hanno la rabbia che sta bbuon? le domanda. Che hai fatto co Eddy? di-
salendo potente dalle vene dei polsi fino alla fronte, ce Vittoria.
dietro agli occhi; la testa che gira leggermente per Ma nient, che aggiu fatt.
il nervoso. Te le fatt Vittoria le grida in faccia. E una la-
Vittoria e Angela sono sorelle. Vittoria ha quattor- crima di odio le cade dallocchio verde come quello
dici anni, bionda con gli occhi verdi come la sorel- della sorella, si scioglie sulla sua guancia.
la, ma pesa almeno dieci chili in meno di Angela. Angela invece rimane di ghiaccio. Impassibile, man-
pi bella, pi affascinante e pi grande. Angela ha tiene la calma. Lei grossa pesa dieci chili in pi del-
tredici anni scarsi, e odia le sue dita grasse, le unghie la sorella, pi brutta e lo sa, e lunico modo che
tozze come quelle di un neonato. ha per fare qualcosa coi ragazzi come Eddy fare

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la puttana. Ma questo Vittoria non lo capir mai. capisce che bisogna accontentarli, fargli fare quello
Vitto, io non caggiu fatt nient cu Eddy. Te lo che vogliono, senn poi si scocciano e se ne vanno.
giuro sulla testa di nonna. Pensa invece a Maria- Quanto a lei, Angela, deve usare le armi che cha.
chiara, che fa tanto a cumpagna toja, e po alla sera- Tipo quel vestito viola che s messa quando suc-
ta a Bacieabbracci s magnat a Eddy. cesso il fatto con Eddy. Perch Angela una cosa buo-
Quale serata? na ce lha, il seno. A tredici anni, come dice sua zia,
Quella che tenevi la febbre. Duorm tu, duorm. ten e zizze cchi grosse delle mie. E il vestito vio-
Vittoria cha creduto. Prende il telefonino dalla ta- la gliele stringe e gliele gonfia, e lapparecchio nes-
sca e si allontana. Sta sicuramente componendo il suno lo guarda pi. Questo perch il vestito viola
numero di Mariachiara, la sua migliore amica. Si av- di Vittoria che pesa dieci chili in meno, e ad Angela
vicina alle galline nel pollaio; va sempre l quando le zizze gliele stringe bene bene, la rende sensuale e
deve discutere, o incazzarsi al telefono con qualcuno. i ragazzi la guardano proprio l, inebetiti.
Angela la vede sbraitare con Mariachiara. Piange, Le chiamano dalla cucina.
grida il nome di Eddy a intervalli precisi, sembra un Vittoria non si pu presentare a tavola cos: allora si
intercalare disperato, come se fosse una bestemmia, asciuga le lacrime.
le grida: Me lha detto Angela. Me lha detto An- Angela le va vicino: Che ha detto Mariachiara?.
gela e piange ancora. Vittoria, singhiozzando e asciugandosi: Dice che
non vero. Che non le piace Eddy. Dice che trop-
po cafone.
Angela deve usare le armi Vitto, e che ti doveva dire? S, maggiu fatt o gua-
che cha. Tipo quel vestito glion tuojo? Ia, pure tu, le vuoi capire un po certe
cose o no?
viola che s messa quando Angela abbraccia la sorella e scuote la testa, come
successo il fatto con Eddy. una mamma.
Perch Angela una cosa buona Vitto, tu con Eddy non stai tranquilla. Lo devi
lasciare.
ce lha, il seno. Vittoria ci pensa. Poi, quando lultima goccia di lacri-
me scomparsa dalla faccia e pure dagli occhi ancora
Angela stacca la schiena dalla ruota del trattore e un po consumati, ma asciutti, si gira verso Angela e
pensa a Eddy che da lei s fatto fare solo una cosa dice: Mha detto Mariachiara che laltra sera tenevi
con la mano ma va bene cos, nella sua testa pu addosso il mio vestito viola. Quello mio, non te lo
dire tranquillamente che stata con Eddy. Nella sua devi mettere pi.
testa, perch Eddy, dopo il fatto, ha detto che era
meglio che non lo diceva in giro perch lui impe-
gnato, o quasi; sto un po a tarantelle co tua sorella Il giorno dopo Angela muore.
Vittoria le ha detto. Si trovava dietro il motorino di unamica. Sono ca-
Allora Angela doveva scegliere: tenersi nella sua te- dute per una disattenzione stupida, per colpa di un
sta Eddy oppure dirlo a Giusy, e quindi, dato che marciapiede mezzo scassato che si vedeva e non si
Giusy non si tiene un cicero in bocca, farlo sapere a vedeva e lamica non stata pronta nel frenare la
tutti. E pazienza che poi Vittoria piange. ruota di dietro.
Angela pensa che tanto poi Vittoria crescer, che ora Lamica s solo scorticata un ginocchio; la testa di
cos scema solo perch un periodo di passaggio, Angela invece andata a sbattere a sessanta allora
ma quando a ventanni Vittoria si far un po pi fur- contro il muro di un palazzo antico, di quelli vecchi
ba sar imbattibile a livello di ragazzi. Ora cos, non ma solidi, di inizio Novecento.

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retabloid gennaio 2017

Sua madre, appena la vede avvicinarsi alla sorella,


caccia un grido straziato, come quelli dei gatti prima
La sta spogliando, si sta di vomitare. Pensa che Vittoria stia dando un ba-
riappropriando del suo cio ad Angela, e pensa che sarebbe molto pi bello,
questo bacio, se Angela fosse viva.
vestito viola. Ma non cos. Perch Vittoria non le sta dando un
bacio.
Angela s ritrovata un brutto taglio sulla tempia, La sta spogliando. Lentamente, con grazia, bottone
piccolo come un euro, per profondo, da cui non ha dopo bottone, si sta riappropriando del suo vestito
mai smesso di uscire sangue. viola.
Nessuno apre bocca. Anche i rosari si fermano a met.
E neanche quando inizia a spogliarsi, quando Vitto-
Dopo il funerale, a casa, durante la veglia, Vittoria ria si toglie il suo vestito nero, neanche in quel mo-
non piange. Non dice niente. Porta i caff alla gente mento qualcuno osa dire qualcosa.
e i bicchieri dacqua ai vecchi. Fa questo per tutto il Solo zia Maria prova ad avvicinarsi. Ma Vittoria, con
tempo: acqua e caff. Ma non piange. Non fa come molta calma, fa segno di stare a distanza.
sua madre che si dispera ai piedi del letto, o come estate, quindi Vittoria ci mette pochi secondi a
sua nonna che si stringe il fazzoletto bianco nella rimanere in mutande e reggiseno. Un attimo dopo
mano e alza la testa verso il cielo. vestita come prima era vestita Angela.
I vecchi disperati credono che basti alzare la testa al Il dolore, pensano tutti.
cielo per farsi notare da Ges Cristo o da qualche Poi Vittoria copre la sorella con un lenzuolo di seta
santo, credono di avere un rapporto privilegiato con di San Leucio, le d un bacio e non la vedr mai pi
chiunque stia lass. in vita sua.
Persino suo padre, che non ha mai pianto, adesso
distrutto. Guarda a terra e saluta la gente, abbraccia
le persone lentamente. Vittoria, col vestito viola, esce dal portone di casa dei
Ha abbracciato anche quelli delle pompe funebri. nonni. Fuori ci sono tutti gli amici e i parenti, tutti
Vittoria invece non tocca nessuno. Anche perch nel- vestiti a lutto.
la stanza degli ospiti, dove hanno sistemato Angela, Vittoria si ferma. Si guarda attorno. Cerca qualcuno.
quella in cui il dolore si pu gridare pi liberamente, Chi ha gi visto Angela morta sul letto e si ricor-
l non ancora entrata. da pure comera vestita, nel vedere Vittoria rimane
Ora per ci deve entrare per forza perch sua non- senza parole, e pensa che il dolore fa diventare vera-
na ha sete. Appena le allunga il bicchiere, la nonna mente pazzi.
le stringe la testa tra le mani, e Vittoria sente vicino Infatti Mariachiara si avvicina a Vittoria e la abbrac-
allorecchio lumido del fazzoletto bianco sporco di cia forte.
lacrime e non dice niente perch lo sa che quel primo E pure chi prima non ha visto Angela, col vestito
abbraccio, che tutti gli abbracci che le faranno da quel viola di Vittoria, pensa che il dolore di quellabbrac-
giorno in poi, anche se glieli fanno a lei, alla sua faccia cio, alla fine, normale.
calda di sangue, per farli ad Angela per. proprio Vittoria si stacca da Mariachiara, e le domanda dove
in quel momento che Vittoria nota una cosa che pri- sta Eddy.
ma non aveva visto prima: Angela tiene addosso il ve- Laltra scuote la testa. Vuole dire che non lo sa. Ma
stito viola. Quello suo, quello che le fa le zizze grosse. anche che inutile pensare a lui adesso, non se lo
Vittoria si stacca dal fazzoletto di sua nonna, si av- merita neanche.
vicina a sua sorella e si china su di lei. E dice: Non manco venuto, figurati.

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unaltra possibilit: un secondo e ultimo tentativo.
Allimprovviso si sente chiamare da una voce poten-
Lunica donna presente te: Vitto. Vittoria, aspe, aro vaje?. la voce di
in quelle strade vuote Eddy.
e sbiadite lei, vestita Vittoria si blocca, il corpo si irrigidisce per lemozione.
di viola. Eddy vestito tutto di nero e le corre incontro.
Le si avvicina. Prima veloce, poi quando vede che lei
si fermata, rallenta, prende fiato, si ricompone, for-
Il paese, oggi, due paesi. Da una parte c il paese se fa anche un piccolo sorriso.
del funerale, che solo una strada lunga appena cen- Vestito cos, sembra che deve andarsi a sposare. E
to metri dove la gente cammina in silenzio, ordinata, lunica donna presente in quelle strade vuote e sbia-
vestita di nero, e va tutta verso casa di Angela. Chi dite lei, vestita di viola.
invece non diretto da lei, chi non vuole vedere il Eddy le dice che lui non ce lha fatta a venire al fune-
morto, preferisce fare il giro largo. La strada perci rale. Stanotte non ha dormito. Ma non tanto questo,
semivuota, silenziosa e ci passano poche macchine. che stamattina s vestito lo stesso, poi s guardato
Pare domenica. allo specchio, e non ce lha fatta a uscire dalla stanza.
Vittoria arriva sotto casa di Eddy. Suona il citofono Mica facile! le dice. Vittoria non ha capito bene
ma non si aspetta alcuna risposta perch a casa di questultima frase, per pensa che no, ha ragione,
Eddy non chiedono mai chi . Aprono e basta. non facile.
Eddy riconosce il vestito viola, ma sta zitto, non
dice niente.
Eddy sta di l. Sta giocando alla playstation nella sua Ci facciamo un giro col motorino? Mo non ce la
stanza. chiuso dentro e non vuole vedere nessuno. faccio a tornare a casa gli dice Vittoria.
Arturo a dirle questo. Arturo il fratello pi gran-
de di Eddy. Le spiega anche che era gi un bel po
che Eddy era strano. Non era incazzato come al so- Vittoria dietro al motorino di Eddy vestito a lutto,
lito. Rideva sempre, era disponibile, si metteva pure se lo stringe forte.
a cucinare il sugo con la madre, e aveva ripreso ad Aveva ragione Angela. Vittoria pensa che dovrebbe
andare a scuola. fare un po pi la puttana con Eddy, senn questo
Arturo le dice che secondo lui quando uno cambia si scoccia e se ne va. Vittoria pensa che non serve a
cos tanto perch ci sta di mezzo qualche ragaz- niente fare la preziosa.
za. Solo lamore pu far tornare a scuola uno come Il vestito viola svolazza nel vento dei sessanta allora
Eddy, sostiene Arturo. del motorino. Vittoria guarda la campagna tuttat-
Io pensavo che eri tu la ragazza. Invece poi mi ha torno e la montagna spaccata, sempre quella. Ma
detto di tua sorella. pure sfortunato mio fratello, ora davanti a quella spaccatura c lo specchietto del
una volta che veramente gli piace una ragazza, vedi motorino, e nello specchietto la faccia sua e quella di
che succede Eddy, che tiene i capelli gelatinati e gli occhi azzurri
semichiusi nel vento.
A questo punto dovrebbero sorridersi, ma appena
Tornando a casa, Vittoria non vuole pensare pi n morta Angela e quindi non si fa.
a Eddy n ad Angela, adesso vorrebbe solo che tut- Per poi Eddy le mette una mano sulla gamba. La
ta la sua vita fosse un tentativo riuscito male e che mano sinistra, quella che di solito si usa per frenare
qualcuno, anche Ges Cristo in persona, andasse con la ruota di dietro. Eddy invece la usa per acca-
da lei per dirle di stare tranquilla, perch tanto ha rezzare Vittoria.

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retabloid gennaio 2017

Il racconto
Paolo Piccirillo, Il vestito viola 3

Gli articoli del mese
# Un Mark Twain nel portafoglio. Casa Sirio e i libri in Qr code
Alessandro Beretta, Corriere della Sera, primo gennaio 2017 11
# Come si apre una libreria
Giacomo Papi, Il Post, 2 gennaio 2017 13
# Il romanziere dello sguardo che ha cambiato la storia (e la percezione) dellarte
Vincenzo Trione, Corriere della Sera, 2 gennaio 2017 17
# Litaliano storpiato per paura
Tristano de Chicchis, Gazzetta di Parma, 3 gennaio 2017 19
# Cinquantanni di critica rock
Valerio Mattioli, il Tascabile, 3 gennaio 2017 20
# Neppure lautorit della veridicit pu fermare il mercato delle bufale
Carlo Alberto Carnevale Maff, Il Foglio, 4 gennaio 2017 31
# Claudio Gorlier, lamericanista di La donna della domenica
Matteo Persivale, Corriere della Sera, 5 gennaio 2017 33
# Gli intellettuali da tre soldi smascherati da Brecht
Leonetta Bentivoglio, la Repubblica, 5 gennaio 2017 34
# La letteratura deve per forza essere conservatrice?
Cristiano De Majo, Studio, 5 gennaio 2017 36
# L dove vissero e brillarono le stelle del rock
Massimo Gaggi, Sette del Corriere della Sera, 6 gennaio 2017 39
# La ghost che traduceva per Vittorini lamericano
Giuseppe Marcenaro, il venerd di la Repubblica, 6 gennaio 2017 43
# De Mauro, il maestro dellitaliano
Massimo Arcangeli, Il Messaggero, 6 gennaio 2017 46

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# Alberto Asor Rosa: Il mio geniale e ironico compagno di scrivania.
Simonetta Fiori, la Repubblica, 6 gennaio 2017 48
# Lallarme della Romagna: Le balere stanno morendo.
Franco Giubilei, La Stampa, 7 gennaio 2017 50
# Carissimo taccuino
Marino Niola, la Repubblica, 7 gennaio 2017 52
# Manca una luce per squarciare il buio
Ermanno Paccagnini, la Lettura del Corriere della Sera, 8 gennaio 2017 54
# 454 (serie tv) x 366 (giorni
Costanza Rizzacasa DOrsogna, la Lettura del Corriere della Sera, 8 gennaio 2017 55
# Vita da copertina
Marco Belpoliti, Robinson di la Repubblica, 8 gennaio 2017 58
# Un linguista democratico
Luca Serianni, Domenica di Il Sole 24 Ore, 8 gennaio 2017 60
# Meno accademia pi editoria, ecco i nuovi intellettuali
Francesco Guglieri, pagina99, 8 gennaio 2017 62
# Io, la quinta sorella March
Elisabetta Rasy, Domenica di Il Sole 24 Ore, 8 gennaio 2017 66
# Vorrei morire in viaggio. Vi racconto il mio Bauman
Giuseppe Laterza, LHuffington Post, 9 gennaio 2017 68
# Cristina Campo, perch riscoprire la scrittrice della ricerca interiore
Adriano Ercolani, il Fatto Quotidiano, 10 gennaio 2017 69
# Quanti ragazzi da romanzo
Riccardo Paradisi, Panorama, 11 gennaio 2017 71
# James Joyce, viaggio al termine del Novecento
Stefano Bartezzaghi, il venerd di la Repubblica, 13 gennaio 2017 73
# Donald Trump batte Ezio Bosso per quarantamila voti
Serena Danna, la Lettura del Corriere della Sera, 15 gennaio 2017 76

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Retabloid
retabloid gennaio 2017

# Nuove professioni: il manager di cartoon


Cinzia Leone, lEspresso, 15 gennaio 2017 78
# The Bookshelf Battle
Elizabeth Bernstein, The Wall Street Journal, 17 gennaio 2017 81
# Lotta di libri
Annalena Benini, Il Foglio, 17 gennaio 2017 83
# Quando la carta era la vera rivoluzione
Ernesto Ferrero, Sette del Corriere della Sera, 20 gennaio 2017 85
# La forza della carta
Enrico Franceschini, Robinson di la Repubblica, 22 gennaio 2017 88
# Lettura e digitale, ecco perch carta canta
Alessandro Zaccuri, Avvenire, 22 gennaio 2017 90
# Pym, il riscatto dellincompresa
Roberto Bertinetti, Il Messaggero, 23 gennaio 2017 92
# scoppiata la Fallen-mania
Silvia Calvi, Donna Moderna, 25 gennaio 2017 94
# Lettura digitale e memoria
Marco Belpoliti, La Stampa, 26 gennaio 2017 96
# Le vendite on line spingono la carta
Alessia Rastelli, Corriere della Sera, 27 gennaio 2017 98
# Convive con il digitale restando la carta vincente
Ernesto Ferrero, Sette del Corriere della Sera, 27 gennaio 2017 100
# Editoria, siamo sommersi di libri che nessuno legge
Andrea Coccia, Linkiesta, 28 gennaio 2017 103
# Non credono ai social ma tre giovani su dieci rilanciano le bufale
Cristina Nadotti, la Repubblica, 28 gennaio 2017 105
# Il rinascimento della poesia
Franco Manzoni, la Lettura del Corriere della Sera, 29 gennaio 2017 106

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# Poesia
Fabio Chiusi, lEspresso, 29 gennaio 2017 108
# Il colmo del gran romanziere? Essere un saggista impazzito
Alessandro Piperno, la Lettura del Corriere della Sera, 29 gennaio 2017 112
# Affari di classe
Emanuele Coen, lEspresso, 29 gennaio 2017 116
# Se con il www tutti sono esperti
Davide Rondoni, Avvenire, 31 gennaio 2017 118
# Valorizzare chi scrive partendo dalla vita
Roberto Carnero, Avvenire, 31 gennaio 2017 120
# Anche i traduttori nel loro piccolo riflettono
Marina Pugliano e Anna Rusconi, LIndice dei libri del mese, gennaio 2017 122

Gli sfuggiti
# Lit Mag Submissions 101: How, When, and Where to Send Your Work
Lincoln Michel, ElectricLit, primo dicembre 2016 125

Il racconto
Benedetta Ventrella, Unestate fredda 129

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Alessandro Beretta

Un Mark Twain nel portafoglio. Casa Sirio e i libri in Qr code


Corriere della Sera, primo gennaio 2017

Una casa editrice che prende il nome da un gatto: biglietti


da visita da dove, con uno smartphone, si possono scaricare
racconti o agili volumi

Se la lettura non riesce a diffondersi come si spera a calcio: Attualmente i Pendolari sono undici e ne
dalle librerie, dalle classi e dalle biblioteche, pro- abbiamo stampati in tutto trentamila copie per le
vare una strada diversa che esca dai modi consueti continue richieste. Non ci immaginavamo che pia-
pu essere un esperimento entusiasmante. il caso cessero cos tanto e siamo molto contenti, perch ce
delleditore Casa Sirio, fondato a met del 2014 da li chiedono non solo librerie e lettori, ma anche al-
sei giovani amici, tutti ex allievi della scuola Holden cuni bar, tra Milano, Torino, Roma, dove i gestori
di Torino, che sta usando un metodo innovativo per amano la lettura e li danno ai clienti.
promuoversi e per raggiungere nuovi lettori. Basta poco, senza esagerare: Io sarei contento se
Si tratta della serie Pendolari Qr, biglietti da visita mi donassero un racconto insieme al caff, noi ci
dalla grafica accattivante che grazie a un Qr code proviamo dice Ferrario. Ogni biglietto pu es-
su cui passare il proprio smartphone permettono sere utilizzato per scaricare la storia da pi per-
di scaricare e leggere gratuitamente un racconto sone e tutte le opere sono registrate in Creative
inedito. Le pagine, per cui segnato il tempo di Commons, quindi condivisibili gratuitamente e
lettura previsto, possono essere di un autore di cui legalmente. Il nome Pendolari nasce dallidea di
leditore pubblica un romanzo cartaceo, come il avere sempre qualcosa da leggere con s, magari
racconto Il pozzo del pescaro di Claudio Metallo, o nel portafoglio, durante un viaggio inaspettato, e
un assaggio di un libro, come gli ultimi usciti che la tecnologia stata senza dubbio fondamentale
anticipano sei dei profili raccolti in Mr President. nel crearli.Prosegue Ferrario: Stamparli era im-
Da George Washington a Donald Trump di Fernan- possibile per i costi e abbiamo subito pensato al
do Masullo e Andrea Bozzo. Una via curiosa, eco- web, ma non era immediato, bisogna comunque
nomica e brillante per farsi conoscere, lanciata con andare sul sito e scaricare il file. Abbiamo scelto,
un motto ironico: In giro si dice che i racconti allora, di stampare dei biglietti da visita con il Qr
non vendono, allora noi li regaliamo e alla fine ve- code in modo che si aprisse direttamente il raccon-
diamo un po chi vince. to: impaginato, leggibile e sfogliabile grazie alla
Il risultato stato sorprendente e lo racconta Marti- piattaforma Issu, mentre dal sito disponibile nei
no Ferrario, ventotto anni, brianzolo, direttore edi- formati per ereader device come Kindle e Kobo.
toriale che, contrariamente a tanti curricula classici, Senza la tecnologia sarebbe stato impensabile an-
si pagato gli studi facendo il pizzaiolo e giocando che il nostro lavoro editoriale e amiamo definirci

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Sirio il nome del gatto che era con noi a Torino cinque
anni fa quando vivevamo insieme. Nessuno di noi era mai in
casa, quindi mettemmo sul citofono il suo nome. Il nostro
appartamento divent Casa Sirio per tanti amici e cos,
quando decidemmo di fondare la casa editrice, pensando
ai sogni che ci ispiravano, glielabbiamo intitolata.

come una casa editrice diffusa, divisi come siamo Intanto, i titoli del catalogo cartaceo, focalizzato su
tra Roma, Genova, Venezia e Milano. esordienti italiani e nuovi stranieri, sono diventa-
Al progetto, in diversi ruoli tra grafica e editing, ti tredici e non mancano chicche di maestri come il
partecipano le altre cinque fondatrici Nicoletta Pendolare di Mark Twain Italiano con grammatica,
Chinni, Chiara Mazzotta, Jessica Pulerio, Flavia il pi scaricato della serie perch, conclude Ferrario,
Sorato e Carolina Crespi e il primo capitale messo giusto che tutti possano leggere Mark Twain.
a disposizione stato lamore per le storie. Fin dal
nome del marchio, come racconta Ferrario: Sirio
il nome del gatto che era con noi a Torino cinque
anni fa quando vivevamo insieme e che oggi sta con
me a Roma. Lo trovai che aveva sette giorni e vive-
vo con diverse coinquiline: nessuno di noi era mai
in casa, quindi mettemmo sul citofono il suo nome.
Il nostro appartamento divent Casa Sirio per tan-
ti amici e cos, quando decidemmo di fondare la
casa editrice, pensando ai sogni che ci ispiravano,
glielabbiamo intitolata.
Dopo i classici animali simbolici come lo struzzo di
Einaudi e la civetta di Guanda, il gatto di Sirio in una
casa di studenti fuori sede al passo con i tempi e
con la voglia di definirsi, nella linea editoriale, pop.

In giro si dice che i racconti non vendono, allora noi


li regaliamo e alla fine vediamo un po chi vince.

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Giacomo Papi

Come si apre una libreria


Il Post, 2 gennaio 2017

Guida essenziale su come funzionano le librerie e su quanto


si guadagna a vendere libri

La prima cosa, ovviamente, trovare il posto giusto, italiana editori in Italia i libri si vendono ancora
e stare molto attenti a non pagare troppo di affit- soprattutto nelle librerie che complessivamente val-
to. La regola prescrive che il costo dei locali debba gono ancora il 72,2 percento delle copie vendute. Il
essere sotto al dieci percento del fatturato annuale trentuno percento di questa quota venduto dalle
previsto e possibilmente poco sopra il sette. Quanto librerie indipendenti che, dopo anni di crisi, e molte
al dove trovarlo, di regole non ce ne sono. Lessen- chiusure, sono tornate ai livelli del 2013.
ziale ha scritto il New York Times che non
ci siano altre librerie nella zona e che il quartiere sia Licenze e scartoffie
vivo culturalmente: Se c spazio per un mercato Per aprire una libreria bisogna aprire una societ
agricolo, allora c spazio anche per una libreria. In e presentare uno statuto con lelenco di tutte le ti-
Italia, dove i mercati sono pi diffusi che negli Usa, pologie di oggetti oltre ai libri che si prevede
la regola andrebbe forse aggiornata alla presenza di di poter vendere in futuro. Spremersi le meningi
supermarket di prodotti biologici, erboristerie e ri- per allargare il novero degli oggetti possibili per
storanti di zuppe vegane. esempio a magliette, cancelleria, lampade da lettura,
In attesa che qualcuno inventi un modello nuovo di caricatori per telefonini e telefonini importante
business come fece James Lackington, il primo li- perch intervenire dopo lapertura costa soldi e fati-
braio moderno, allinizio dellOttocento , e speran- ca. Quando tutto pronto ma normalmente sono
do che il futuro della vendita dei libri non sia soltanto cose di cui si occupa un commercialista occorre
quello messo in piedi da Jeff Bezos con Amazon, oggi inviare unautocertificazione di inizio attivit al co-
lessenziale sapere che una libreria sta in piedi sol- mune. Se nella libreria non prevista lesistenza di
tanto se sta attentissima ai costi e a rosicchiare tutto un bar, la procedura piuttosto semplice: suffi-
quello che pu sui margini di guadagno, che sono mi- ciente lautocertificazione e un permesso dei vigili
nimi. In pi consigliabile mettere in conto lenergia del fuoco nel caso in cui nei locali si superi un certa
necessaria per trasformare la libreria in un posto fre- quantit di tonnellate di carta. Se, invece, previ-
quentato non soltanto per comprare i libri, ma anche sto un bar cio un servizio di mescita le cose si
per iniziative e presentazioni. Secondo lultimo Rap- complicano parecchio perch si aggiungono una se-
porto sullo stato del libro realizzato dalla societ rie di adempimenti, per esempio sulla presenza e la
di ricerca Nielsen per conto dellAie, lAssociazione tipologia dei bagni e delle uscite di sicurezza, e tutti

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vende a Arianna i propri dati di vendita per una ci-
fra simile, andando quindi pi o meno in pari. Per
il libraio il vantaggio, oltre che gestionale, di es-
Se c spazio per un mercato sere sempre aggiornato sui titoli in commercio. Per
agricolo, allora c spazio Arianna raccogliere i dati sullandamento del mer-
cato le classifiche di Arianna, che compaiono su Ibs
anche per una libreria. (il servizio di vendita on line, sempre di GeMs), sono
reali, a differenza di quelli di Nielsen e Gdk, che sono
proiezioni statistiche sulla base di librerie campione.
i dipendenti avranno lobbligo di seguire corsi di
primo soccorso, oltre a quelli necessari a ottenere la Come si comprano i libri
licenza ex Rec, che oggi si chiama Sab, che lacro- Per un libraio ci sono due modi di comprare i libri.
nimo di Somministrazione alimenti e bevande. Il primo e pi diffuso in conto assoluto: significa
che i libri li devi comunque pagare, che tu li venda
Come gestire entrate e uscite oppure no, dopo un periodo che, a seconda degli
Una volta sbrigati permessi e scartoffie e supera- accordi e della forza della libreria, va dai sessanta ai
ta la fase ristrutturazione e arredamento su cui, per centottanta giorni. Posto che i libri si pagano co-
brevit, sorvoliamo , il business pu finalmente in- munque, quelli non venduti si possono rendere alle-
cominciare. Non prima, per, di essersi abbonati a un ditore. Quando succede, e succede nella stragrande
software gestionale. I principali sono due: MacBook maggioranza dei casi, entra in gioco un meccanismo
della libreria Rinascita di Ascoli Piceno, che ha un abbastanza complicato, che si presta a qualche ma-
catalogo di cinquecentoventimila titoli, usato da neggio finanziario. Poniamo che il libraio compri
circa quattrocento librerie italiane e costa circa seimi- dieci copie di un libro e le paghi alleditore dopo
la euro oltre a un abbonamento annuale, e Decalibro sessanta giorni, ma che dopo trenta decida di ren-
di Torino, che utilizzato da duecentosettanta libre- dere le copie non vendute (le famose rese): il primo
rie, costa circa la met, oltre a seicento-settecento del mese successivo leditore le riaccrediter al libra-
euro di abbonamento annuale. io alle stesse condizioni, scalandole dagli ordini che
Avere un software indispensabile: sparando con avverranno sessanta giorni dopo.
la pistola sul codice a barre il celeberrimo Isbn, La seconda strada per ordinare i libri in conto
che contraddistingue ogni libro in commercio nel deposito, che per, in teoria, non si pu fare e che
mondo , si aggiorna il database, e quindi si pu in pratica si fa raramente. In questo caso il libraio
tener conto di entrate, uscite, ordini e riordini, oltre paga solo i libri effettivamente venduti, dopo ave-
che a sapere quello che c in libreria in ogni mo- re presentato un rendiconto alleditore. Gli editori
mento. I software sono collegati al database di Ali- non possono dare i libri in conto deposito e in
ce e di Arianna, che appartengono a Informazioni effetti nessun grande editore lo fa perch ognuno
editoriali, una societ di Messaggerie, il pi grande ha firmato un contratto in esclusiva con un distribu-
distributore italiano, che a sua volta del gruppo tore, che ovviamente non gradisce di essere saltato.
GeMs, cio Mauri Spagnol, che comprende Lon- Nonostante questo e nonostante sia una di quelle
ganesi, Tea, Garzanti, Salani, Guanda, Nord, Val- cose che si fanno e non si dicono il conto deposito
lardi, Ponte alle Grazie e Corbaccio. sempre pi diffuso.
In cambio del servizio che comprende anche lag- Esistono alcune librerie indipendenti che funziona-
giornamento continuo dei titoli in commercio no grazie a un sistema misto, ma la cosa vale indiret-
Arianna fattura al libraio una cifra che si aggira in- tamente anche per alcune grandi catene che deten-
torno ai settecento euro allanno. In cambio il libraio gono un potere cos forte che i grandi editori sono

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retabloid gennaio 2017

disposti a pagare per avere un buon posizionamento pagare dopo due o tre mesi. Lalternativa la distri-
e quelli pi piccoli, pur di arrivarci, sono pronti ad buzione, che il modo tradizionale con cui i librai
accettare di dare i propri libri senza farseli pagare su- si riforniscono. Il distributore pi grande in Italia,
bito. Tra le ragioni per cui negli ultimi anni alcuni come detto, Messaggerie, quindi ancora GeMs,
editori indipendenti hanno deciso di aprire librerie ma alleata con Feltrinelli, cui seguono la distribuzio-
proprie c anche non solo e non come ragione ne del gruppo Mondadori, che lanno scorso si fusa
principale: anche la possibilit di vendere i propri con quella di Rizzoli, e quelle pi piccole di gruppi
libri saltando lintermediazione del distributore che, come De Agostini e Giunti. Passare da un distribu-
infatti, protesta. tore significa avere sconti pi alti e pagamenti pi
dilazionati. I distributori, che lavorano insieme alle
Come si ordinano i libri reti vendita e promozionali, fanno sconti pi alti dei
Anche per ordinare i libri ci sono due modi: rivol- grossisti trenta-trentacinque percento e si fanno
gersi a un grossista oppure a un distributore. Il gros- pagare normalmente a centoventi giorni. Quando i
sista pi forte in Italia Fastbook 2800 editori, grandi editori lanciano campagne promozionali per
160000 titoli e oltre un milione di libri che ancora smaltire o spingere libri e collane che faticano a ven-
una volta appartiene a Messaggerie, quindi ancora al dere, gli sconti per il libraio possono salire fino al
gruppo GeMs. Lalternativa pi strutturata Centro quarantacinque percento sul prezzo di copertina. A

Tra le ragioni per cui negli ultimi anni alcuni editori


indipendenti hanno deciso di aprire librerie proprie c
anche la possibilit di vendere i propri libri saltando
lintermediazione del distributore che, infatti, protesta.

libri di Brescia, che per per dimensioni non pu fronte di questi vantaggi, per il libraio la pressione
competere. Con un solo grossista hai tutti gli edito- maggiore, la gestione pi complicata, ma soprattutto
ri, gli ordini sono facili, le consegne veloci e compri le consegne sono un po pi lente.
solo quello che vuoi, evitando di caricare il magaz-
zino. Si ha, cio, un controllo migliore dei propri Quanto guadagna un libraio
ordini e si salta lintermediazione dei promotori, le Un libraio indipendente acquista i libri dalleditore
reti di vendita degli editori, che danno informazioni con uno sconto che va dal trenta al trentacinque per-
sulle uscite, ma spesso insistono perch siano ordi- cento. Significa che se un libro costa venti euro, il
nate pi copie o pi titoli. Se il libro a magazzino libraio lo paga sei-sette euro di meno. Le librerie di
c, lo si ordina on line e ti arriva quasi subito. Lo catena come Feltrinelli e Amazon, invece, hanno la
svantaggio che il grossista fa sconti pi bassi del forza contrattuale per ottenere sconti intorno al cin-
distributore dal trenta al trentacinque percento e quanta percento. E in pi possono ricavare soldi an-
pretende pagamenti pi veloci da sessanta a no- che dallaffitto di spazi e vetrine. uno svantaggio
vanta giorni mentre paga leditore pi lentamente. competitivo che si riflette nellimpossibilit da parte
In pratica, prendendo ad esempio un libro da venti dei piccoli di fare sconti al cliente, che su Amazon
euro, il grossista lo paga dieci euro alleditore sei mesi trova sconti fissi del quindici percento. Al prezzo di
dopo e lo rivende al libraio a tredici, facendosi per copertina leditore deve, per, comunque sottrarre

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anche un otto-dieci percento per la promozione e un dovrai fare almeno duecentottantacinquemila euro di
altro otto-dieci per la distribuzione, cio dai 3,2 ai fatturato. Contando che in Italia il prezzo medio di
quattro euro. In pi ci sono i diritti da pagare allau- un libro di tredici euro significa che in un anno do-
tore che semplificando fissiamo in altri tre euro , vrai venderne ventiduemila, cio circa settanta in ogni
oltre naturalmente alle spese di stampa e confezione. giorno di apertura. Nel caso in cui ci si specializzi in
Rimane il fatto che per un editore, almeno da un libri pi costosi fotografici o illustrati il numero di
punto di vista economico, meglio vendere in una pezzi venduti ovviamente diminuisce, a differenza del
piccola libreria perch da un libro da venti euro ri- fatturato totale che deve restare invariato.
caver tredici-quattordici contro i dieci euro che ot- Per questo motivo la presenza di un bar sempre pi
tiene dalle grandi catene e da Amazon. Il problema importante e diffusa: potere vendere anche bevan-
che grandi catene e Amazon vendono molti, molti de e cibi consente di fare presentazioni che sono
pi libri, e che se non passi da loro scompari. evi- gli eventi attraverso cui la libreria si fa conoscere e
dente, quindi, che leditoria, sia per chi i libri li fa sia pu allargare il proprio pubblico, e i momenti della
per chi li vende, un business che ha margini molto giornata in cui si vendono pi libri e di aumentare
risicati, in cui il guadagno e la possibilit di soprav- il fatturato totale grazie alla mescita, dove i margini
vivere si giocano sui decimali e sulla propria forza e sono molto pi alti. Il problema che le presentazio-
abilit di contrattare, ogni volta, condizioni migliori. ni devono essere continue, praticamente quotidiane,
Per un libraio c una regola aurea della sopravvi- e farle implica lavoro e costi supplementari, dovuti
venza. La formula matematica : spese fisse/sconto agli orari pi lunghi, al personale del bar e al dover
medio x 100. Significa se hai spese fisse per cento- promuovere gli eventi. Perch le presentazioni inci-
mila euro allanno (che in una grande citt bastano dano davvero sui conti finali, una media libreria indi-
per laffitto e per un paio di persone) e il tuo sconto pendente di una grande citt deve fare circa trecento
medio del trentacinque percento per stare in piedi eventi allanno, quasi una al giorno.

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Vincenzo Trione
Il romanziere dello sguardo che ha cambiato la storia (e la
percezione) dellarte
Corriere della Sera, 2 gennaio 2017

Addio a John Berger, aveva vinto il Booker Prize nel 1972


con il romanzo G. e aveva conquistato la Bbc parlando di
nudo e pittura

Non facile parlare di John Berger. Descriverne le e sembrano continuarsi tra di loro. come se Berger
tante identit quasi impossibile. Non ha un analo- ci dicesse sempre: questo non solo un libro, la
go nel panorama della cultura europea del secondo messa in scena del mio laboratorio.
dopoguerra. Un involontario erede del grande Wal- Siamo dinanzi a involontari poemi in prosa. Che
ter Benjamin. Forse, egli stato semplicemente amano disorientare chi si confronta con essi. Offren-
uno scrittore (amava definirsi storyteller), che ha dosi come dedali sorprendenti: labirinti che, potrem-
declinato la pratica della scrittura su diversi registri: mo dire con Benjamin, rappresentano la via giusta
la narrativa, la drammaturgia, la sceneggiatura, lar- per chi arriver comunque in tempo alla meta.
ticolo politico, lintervento militante, la critica dar- Nelle pagine di Berger, si succedono movimenti
te, finanche il disegno. centrifughi, che lo portano ad allontanarsi dai suoi
In fondo, Berger ha pensato ogni suo esercizio oggetti di analisi. Egli sembra smarrirsi, deragliare,
come un momento consapevolmente parziale e prov- transitando attraverso visioni non contigue. Ci con-
visorio allinterno di un unico gesto. Alberto Savinio duce dove non siamo mai stati. Suggerisce cos ana-
lo avrebbe definito un incongregabile. Un irrego- logie e corrispondenze inesplorate. A volte le sue in-
lare. Una personalit poliedrica. Un eccentrico, che terpretazioni potrebbero apparire scorrette, eppure
affida il suo temperamento irrequieto a libri posti al spesso riescono a svelarci inattesi squarci di senso.
di l di ogni gerarchia: dai romanzi (G., edito da Neri Berger si affida allartificio della divagazione siste-
Pozza; Festa di nozze, pubblicato da il Saggiatore) alle matica. Evita di percorrere sentieri prevedibili e
raccolte di saggi: Questione di sguardi (il Saggiatore); lineari. Ama imboccare strade laterali; soffermarsi
Sul guardare (Bruno Mondadori); Sacche di resisten- su anfratti, su particolari. Sviluppa audaci forme di
za (Giano), Modi di vedere (Bollati Boringhieri). attenzione. O meglio, fa della distrazione una virt
Non si riesce mai a catalogare questi libri. Romanzi? imprescindibile, che lo porta sempre al di l del gi
Saggi? Articoli? Privi di centro, ma sempre illumi- conosciuto dei fenomeni.
nanti. Governati da unostinata ricerca del non-fini- Tale discontinuit esaltata dal timbro che carat-
to, dellirrisolto, dellincompiuto. In essi, convivono terizza le sue riflessioni estetiche, letterarie e civili:
figure lontane, situazioni ed esperienze poco affini. uninconfondibile strategia dello sguardo. Di fronte
Sono una sfida alla coerenza. Simili a cantieri aperti, a un personaggio da lui stesso inventato, a un artista,
chiedono di essere iniziati e interrotti dove si vuole; a un quadro, a una scultura, a una fotografia o a una

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La vera ossessione di
Berger sono le immagini:
il visibile, nella sua
dimensione perturbante
e misteriosa. Con esse
avvia un dialogo originale
appassionato: le indaga da
vicino; le interroga; le
concepisce come se nessuno
prima le avesse decifrate.

figura politica, Berger non ripete il gi detto. Sceglie avesse decifrate. Sapiente nellintrecciare intuizione
scorci. Frequenta soprattutto i dettagli minimi. Pre- impressionistica, talento letterario e azzardo inter-
dilige i lapsus stilistici, le pieghe segrete, gli aspetti pretativo, si sofferma su quello che non si manifesta
imprevisti, i barlumi visivi. Tende a non indugiare subito a uno spettatore.
mai sul centro del suo tema di studio. Abile nel sot- Inquieto flneur, Berger ha una rara maestria nel tra-
trarsi a ogni inciampo teorico, estrae i suoi giudizi scrivere sulla pagina quello che ha colto. Guarda le
dalle cose con cui si misura. Siamo al cospetto di immagini con un occhio non contaminato da sovra-
uno scrittore che agisce come i creatori di bassorilie- strutture culturali e ideologiche. I riferimenti stori-
vi: sulla pagina blocca gesti, posture e movimenti di ci, per lui, sono come sfondi sui quali compone una
individui, che vengono proiettati verso di noi, nella drammaturgia narrativa melodiosa, ritmica, piana,
loro intatta e concreta umanit. che per, dincanto, sembra infiammarsi.
Ma la vera ossessione di Berger sono le immagini: Il significato di questa filosofia nellincipit di
il visibile, nella sua dimensione perturbante e mi- Questione di sguardi: Il vedere viene prima delle
steriosa. Pur diversi tra di loro, i suoi libri potreb- parole. Il bambino guarda e riconosce prima di es-
bero essere interpretati come avventure per decifra- sere in grado di parlare. [] il vedere che deter-
re proprio le immagini: da quelle antiche a quelle mina il nostro posto allinterno del mondo che ci
contemporanee, da quelle artistiche a quelle lette- circonda; quel mondo pu essere spiegato a parole,
rarie, a quelle politiche. Con esse Berger avvia un ma le parole non possono annullare il fatto che ne
dialogo originale appassionato: le indaga da vicino; siamo circondati. [] Ogni sera vediamo tramon-
le interroga; le concepisce come se nessuno prima le tare il Sole.

Guarda le immagini con un occhio non contaminato da


sovrastrutture culturali e ideologiche.

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#linguaitaliana #ipercorrettismo #strafalcioni #bartezzaghi #treccani

Tristano de Chicchis

Litaliano storpiato per paura


Gazzetta di Parma, 3 gennaio 2017

Quando il timore di non esprimersi correttamente porta a


fare strafalcioni. Oggi mi sono comprata un paglio di
scarpe bellissime.

Talora, ad esempio, quando si molto preoccupati (per aperto). Alcuni casi sono condizionati dal
di sbagliare, pu capitare di commettere errori per dialetto: in alcune zone del Sud si ha la tendenza
eccesso di zelo. Tecnicamente, si chiamano ipercor- a pronunciare nd il nesso consonantico nt;
rettismi e meritano una certa indulgenza; occorre, perci si pu incappare in una forma di ipercorret-
insomma, apprezzare lo sforzo di chi cerca di curare tismo se si chiede: Quando vieni?. Va anche sot-
al massimo il suo modo di esprimersi e finisce per tolineato che il confine tra gli ipercorrettismi e le
esagerare. Stefano Bartezzaghi, nel libro Come dire, cosiddette frasi matte talora sottile. Bartezzaghi,
propone il seguente esempio: Oggi mi sono com- in una sua rubrica, cita vari esempi proposti da Pao-
prata un paglio di scarpe bellissime. Questo non lo Comunian, il quale spiega, tra laltro, che sua non-
lerrore di una persona che sa poco, ma lerrore di na Maria, assai prima di Frassica, deliziava casa no-
una persona che per certi versi sa troppo. Immagi- stra con concetti come lo specchio e il sederello,
no che lautrice della frase sia siciliana, infatti, e che dato che speck era troppo troncato e culatello
sappia che la pronuncia siciliana si perde molto spes- era troppo volgare. Un giorno la signora, ormai al ri-
so per strada il fonema normalmente scritto come covero, annunci una gita con gli altri anziani alle
gl. Quindi, cos come lindumento che oralmen- due lomiti (do nel nostro dialetto due) e, arri-
te si chiama maia va scritto maglia, la moie si vata alle cime di Lavaredo, disse: Ma come mai le
scrive moglie, [] il paio andr scritto paglio. chiamano due che sono tre?. Come sintetizza Rita
Nota inoltre Claude Hagge, in Morte e rinascita del- Fresu sullenciclopedia italiana Treccani, il feno-
le lingue, che nellitaliano popolare scritto si trovano meno dellipercorrettismo si fonda su un meccani-
ipercorrettismi molto comuni come habbiamo per smo di falsa analogia: il parlante o lo scrivente si
abbiamo. corregge, sostituendo una forma che percepisce come
I bambini o gli stranieri commettono errori di que- sbagliata sulla base degli errori pi comuni e frequen-
sto tipo nella fase iniziale di apprendimento di una ti, con unaltra forma, di fatto errata, nellintenzione
lingua, quando si estende, tanto meccanicamente di avvicinarsi ai registri alti, di imitare lo standard.
quanto impropriamente, una regola generale; in ita- In alcuni casi, si parla anche di iperurbanismo, allu-
liano, ad esempio, ci riguarda anche alcune forme dendo alla modifica di una forma dialettale o popo-
del verbo andare (io ando o tu andi, invece lare (di solito, una caratteristica di pronuncia) secon-
che vado o vai), oppure participi come aprito do quello che si ritiene il modello cittadino. []

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#rock #rockcriticism #greilmarcus #lesterbangs #riviste #bobdylan #america

Valerio Mattioli

Cinquantanni di critica rock


il Tascabile, 3 gennaio 2017

Greil Marcus, Lester Bangs e gli altri: storia del rock


criticism, un genere letterario negletto, storicamente
marginale e poco approfondito

C un dettaglio che rimasto latente nelle recenti viene fondato a San Francisco Rolling Stone, che
polemiche sul Nobel per la letteratura a Bob Dylan. in breve si impone come principale testata di settore.
E cio che, in oltre cinquantanni di attivit, di lui Nel 1969 la volta di Creem, il mensile di De-
non si sono occupati tanto scrittori e critici letterari; troit che di Rolling Stone sar il principale rivale.
o meglio, se ne sono occupati anche loro e pure a Contemporaneamente, approfondimenti sul rock co-
pi riprese, certo. Ma chiunque volesse davvero ten- minciano ad apparire sui newyorkesi Village Voice
tare una seria analisi della sua opera, chiunque volesse e The New Yorker. Ecco, su queste testate che
approfondire il racconto delle sue imprese, chiunque esordiscono tutti gli autori da allora noti con termi-
fosse in cerca di uno sguardo credibile sul senso del ne debitamente enfatico come founding fathers: i
suo lavoro e della sua figura, dovrebbe rivolgersi al- padri fondatori della critica rock.
trove, cio a quel non-genere letterario storicamente Il 1966 in cui esce il primo numero di Crawdaddy!
marginale e poco approfondito (almeno alle nostre la- lo stesso anno in cui tra Stati Uniti e Inghilterra ven-
titudini) che va sotto il nome di critica rock, o rock gono pubblicati album come oltre allimmancabile
criticism per dirla allinglese. Bob Dylan di Blonde on Blonde Aftermath dei Rol-
La pi grande autorit in materia di studi dylaniani ling Stones, Pet Sounds dei Beach Boys, Freak Out!
(ammesso che questa disciplina esista) Greil Mar- di Frank Zappa, Fifth Dimension dei Byrds, Revolver
cus, un autore la cui ultima fatica tradotta in italia- dei Beatles, A Quick One degli Who, e non proseguo
no porta lassai poco accademico titolo di Storia del la lista perch altrimenti dovrei infilare pure gli esor-
rock in dieci canzoni. Marcus a sua volta appartiene di di Seeds, 13th Floor Elevators, Incredible String
a quella generazione di scrittori fai-da-te che, negli Band e una decina daltri. insomma lanno in cui il
Stati Uniti di circa mezzo secolo fa, il rock critici- rock (senza pi and roll) diventa una faccenda seria,
sm lha praticamente inventato. Anzi, a dirla tutta o quantomeno inizia a darsi un tono, a slabbrare i pro-
questanno il rock criticism compie cinquantanni pri confini, a sperimentare sulle forme, ad aprirsi ai
esatti, perlomeno se vogliamo prendere per buona la linguaggi del jazz e dellavanguardia, a dialogare con
cronologia ufficiale: in effetti nel 1966 che a Phila- le arti, la politica e la cultura del periodo.
delphia esce il primo numero di Crawdaddy!, che Quella musica, nata come rantolo generazionale per
da solo si autoproclama il primo giornale a prende- baby boomers scalmanati, cominciava a tradire
re il rock sul serio. Lesempio far scuola: nel 1967 aspirazioni artistiche. Fu quindi piuttosto naturale

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che, essendo diventato il rock una faccenda seria, ar-


riv pure chi cominci a prenderlo altrettanto seria-
mente. Certo, in Italia il rock criticism una materia
tuttora sconosciuta ai pi, e che gli stessi appassiona-
ti tendono a identificare con la sgangherata galassia
delle riviste specializzate (molte delle quali semiama-
toriali), o al limite con i reparti musica e spettacolo
delle nostre librerie, i cui scaffali sono perlopi occu-
pati da biografie di vecchie rockstar, guide allascolto,
ed enciclopedie tematiche del genere mille dischi
per la vostra collezione ideale.
Ma negli Stati Uniti in cui questo nato, il rock
criticism diventato col tempo un rispettabile og-
getto danalisi nel campo di quelli che gli anglofoni
chiamano cultural studies. Ad alcuni tra i migliori
critici americani e in seguito inglesi dobbiamo
ragionamenti tra i pi illuminanti sullultimo mez-
zo secolo di cultura pop, e a volte non solo pop. Ai
critici rock si sono ispirati scrittori e intellettuali di
varia provenienza, e in cinquantanni di esistenza si
pu ben dire che il rock criticism in lingua inglese
abbia prodotto un piccolo ma non trascurabile ca- proprio nascita ed evoluzione della critica rock: il fon-
none di classici: con le proprie firme di riferimen- damentale ma frammentario Pop Music and the Press
to, i propri testi fondanti, i propri capolavori pi o curato nel 2002 da Steve Jones, e il pi completo (e
meno ufficiali. Scrivere di rock (nel senso pi ampio molto accademico) Rock Criticism from the Beginning
del termine, ma adesso non stiamo a cavillare) in- scritto nel 2005 da quattro studiosi curiosamente
somma diventata unattivit seria quanto scrivere di di provenienza scandinava.
cinema, di teatro, finanche di letteratura. In qualche
caso, diventato letteratura esso stesso. Quando Pitagora incontra Jimi Hendrix: la critica rock
Ai founding fathers della critica rock va se non al- tra new journalism e ambizioni colte
tro riconosciuto di aver inaugurato un filone che a Mettiamo subito in chiaro un particolare: ai padri
tuttoggi sembra non conoscere cedimenti, e questo fondatori della critica rock nordamericana, non dob-
nonostante linevitabile crisi delleditoria di settore. biamo soltanto recensioni di dischi, interviste alle
Se poi volessimo dare un nome e un volto a questi pa- rockstar di turno, e dietro le quinte da rotocalco di
dri fondatori, dovremmo ricorrere a un piccolo pan- spettacoli; piuttosto, da ciascuno dei favoleggiati
theon a grandezza variabile da cui comunque spic- founding fathers deriva uninterpretazione diversa sia
ca una ristretta manciata di autori: oltre allo stesso di cosa significa parlare di rock sia di come parlarne e
Greil Marcus, a indicare la strada furono personaggi di quale prospettiva storica, politica, addirittura fi-
come Jon Landau e Robert Christgau, a cui col tem- losofica adottare per raccontarne gesta, protagoni-
po si aggiungeranno Lester Bangs, Richard Meltzer, sti e contenuti. Va a questo punto fatto notare come
Nick Tosches, Dave Marsh Alcuni di questi sono i padri fondatori fossero tutti maschi (e bianchi), a
discretamente noti anche in Italia, altri no. Prover delineare i contorni di un ambiente se possibile an-
a riassumerne limportanza prendendo come riferi- cora pi maschilista (e wasp) della stessa industria
mento due saggi che come oggetto di studio hanno del pop; le donne erano poche e tendenzialmente

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mal tollerate, o nel migliore dei casi poco prese sul per impossibile non solo comprendere, ma pro-
serio. Eppure il loro contributo resta cruciale: la pi prio concepire la stessa critica rock senza tenere
importante di tutte fu quasi sicuramente Ellen Wil- conto dellenorme influenza che su di essa esercit
lis che, scrivendo per il New Yorker, si rivolgeva quel new journalism emerso negli Stati Uniti pi o
a un pubblico potenzialmente molto pi vasto di meno negli stessi anni, e che non a caso indag con
quello dei vari Rolling Stone e Creem. Ma vale un certo compiacimento il nuovo universo giovanile
la pena anche ricordare Lillian Roxon, la cui Rock legato alla controcultura e alla musica pop. anche
Encyclopedia (la prima del genere, originariamente interessante sottolineare come nellantologia-ma-
pubblicata nel 1969) stata riproposta nel 2014 da nifesto The New Journalism curata da Tom Wolfe
minimum fax. nel 1973, compaiano almeno due autori Richard
Da quando furono formulate tra fine anni Sessanta e Goldstein e Robert Christgau provenienti pro-
inizi anni Settanta, le intuizioni dei founding fathers prio dal giornalismo rock, sebbene nessuno dei due
non hanno praticamente mai smesso di riverberare, alle prese con contributi di taglio strettamente mu-
specie negli Stati Uniti. Come detto, ad accomu- sicale. Di fatto, almeno nei suoi episodi pi (mmm)
nare testate come Crawdaddy!, Rolling Stone e caratteristici, la prima critica rock americana fu in
Creem, era lidea che il rock fosse unespressione tutto e per tutto una specie di sottocategoria ne-
culturalmente degna e che non poteva quindi pi gletta del nuovo genere letterario i cui protagonisti

Da ciascuno dei favoleggiati founding fathers deriva


uninterpretazione diversa di cosa significa parlare di
rock, di come parlarne e di quale prospettiva adottare
per raccontarne gesta, protagonisti e contenuti.

accontentarsi di frivole analisi di costume e pettego- si chiamavano Gay Talese, Joan Didion e Norman
lezzi da quattro soldi; le loro firme principali ricor- Mailer, senza dire di quellHunter S. Thompson
sero quindi a un complesso e anche un po confuso a cui si deve latto di nascita del famigerato stile
armamentario di strumenti danalisi, metodologie e gonzo.
fonti di ispirazione: la critica jazz e folk, la saggisti- Nel caso ve lo stesse chiedendo, essendo un ricor-
ca cinematografica e quella letteraria furono com- rente argomento di polemica: linteresse per un
prensibilmente i primi riferimenti a cui si rivolsero vero e proprio studio musicologico del rock fu da
i vari Marcus & co., che tentarono di applicarne le subito, al contrario, piuttosto scarso. Anche perch
tecniche in un campo ancora sostanzialmente ver- i primi exploit in tal senso si erano rivelati peggio
gine; i soliti cultural studies furono un altro impor- che goffi, e nei primi tempi lidea era che il rock
tante serbatoio non solo di temi ma anche di chiavi fosse una specie di rhythm and blues cantato male
di lettura; e poi cera la pressante influenza specie e suonato peggio cosa che probabilmente era
per quanto riguarda toni e colore degli scritti della davvero. Quando poi i Beatles infilarono nei loro
pubblicistica psichedelica e underground nata attor- dischi i violini, i tentativi di analizzarne le canzo-
no alla met dei Sessanta, influenza che non dovreb- ni con gli stessi strumenti utilizzati per racconta-
be stupire granch, visto che il rock era ai tempi il re una sinfonia di Beethoven, furono ancora pi
linguaggio privilegiato della controcultura. grotteschi. Soprattutto, approcci del genere non

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coglievano quella che era la vera particolarit della


nuova musica giovane e elettrificata (anche quando
elettrificata non era): e cio che questa operava in impossibile non solo
una dimensione inedita a met strada tra musici-
sta e ascoltatore, tra vissuto personale e dimensione
comprendere, ma proprio
collettiva, tra biografia privata e contesto sociopo- concepire la critica
litico. E ancora: tra pretese di autenticit e lavoro rock senza tenere conto
sullimmagine, tra incisione in studio e performan-
dellenorme influenza che
ce pubblica, tra ambizioni artistiche e rapporti col
mercato. E potremmo continuare. su di essa esercit il new
Alcune di queste contraddizioni furono colte con journalism emerso negli
una certa puntualit dai pi smaliziati tra i foun- Stati Uniti.
ding fathers, a partire dai newyorkesi Robert Chri-
stgau (il critico rock del Village Voice e da allora
considerato il decano dei critici rock americani) A voler essere severi, la prosa di Meltzer la clas-
e Ellen Willis (che di Christgau fu compagna e sul sica a volte divertente, a volte illeggibile mi-
quale ebbe uninfluenza decisiva). Il caso pi estre- scela tardi Sessanta di vezzi new journalism, slang
mo per senza dubbio quello di Richard Meltzer, hippie, e malcelate ambizioni colte. Solo che nel
autore gi nel 1970 di un libro come The Aesthetics of suo caso tali ambizioni arrivano a coinvolgere, nel
Rock (mai tradotto in italiano), talmente controver- tentativo di spiegare Elvis o i Doors, qualcosa come
so che il solito Greil Marcus ancora ventanni dopo duemila e passa anni di storia dellarte e della fi-
arriver a chiedersi se fosse uno scherzo oppure no. losofia: i suoi accostamenti tra, chess, Platone e
Beatles sono rimasti famigerati, cos come le deli-
ranti recensioni di Jimi Hendrix che portano titoli
come Pitagora il pittore rupestre, forse il suo articolo
pi celebre (contenuto nella raccolta A Whore Just
Like the Rest, anche questa inedita in Italia). In un
vertiginoso namedropping dal sospetto retrogusto
lisergico, Meltzer capace di accostare in poche
righe Jan van Eyck e David Crosby, Nietzsche e i
Beach Boys, Schopenhauer e Paul McCartney, Do-
stoevskij e Marianne Faithfull, Jean Genet e John
Cage il tutto dando limpressione di una squin-
ternata conversazione da bar condita di improperi
e volgarit assortite. Troppo paradossale per fare
veramente scuola, tra i founding fathers Meltzer
quello invecchiato (altro paradosso) contempora-
neamente peggio e meglio: peggio perch impos-
sibile separare i suoi scritti dal clima sovreccitato
dalla controcultura anni Sessanta; meglio perch
la sua lezione verr comunque ripresa e aggiornata
dalla critica post punk dei tardi anni Settanta, che
alllsd sostituir le anfetamine e a Platone preferir
Derrida.

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musicista n ascoltatore una fabbrica lavevano mai
vista da vicino.
La figura del rocker Paragonare la prosa di Landau a quella di un Ri-
emergeva come una sorta chard Meltzer come mettere a confronto gli inter-
di eroe proletario che ni di una sala mensa di un ministero sovietico ai ser-
consolava il pubblico con vizi da t di un caf chantant della Belle poque. Per
capirci, Landau un tipo pesante: i suoi strumenti
della sana e corroborante preferiti sono linsistenza sulle capacit musicali del
body music da ascoltare singolo artista, lenfasi sul contenuto, e lo stile asser-
una volta finito il turno tivo ammantato di una non meglio precisata aura di
autorevolezza. Daltra parte, non c dubbio che un
in fabbrica. tipo come Landau prendesse il rock sul serio. For-
se persino troppo: per lui era una forma darte nel
In cerca dellAmerica autentica senso pi tradizionale del termine, qualcosa da con-
Il principale difetto imputato ai founding fathers o templare con la stessa severit con cui ci si avvicina a
almeno a molti tra questi quello di aver abdicato un capolavoro del 1500. La sua visione, notava Greil
a qualsiasi analisi sui complessi meccanismi merce- Marcus gi a inizi Settanta, porta dritti ai musei,
ologico-identitari che sottendevano la nuova musica e infatti proprio Landau diventer anni dopo oltre
rock, per preferire una specie di slancio missionario che collezionista di arte rinascimentale presidente
inserito in una cornice ideologica molto precisa e so- del Nominating Committee della Rock And Roll
prattutto molto, molto americana. Un caso tipico Hall of Fame: una sorta di mausoleo dellenciclope-
quello di Jon Landau, almeno agli inizi considera- dia in dispense del rock fondato su quellinterpreta-
to il pi noto e rispettato tra i critici rock di prima zione purista e fondamentalmente conservatrice che
generazione. Landau fu la prima firma importante proprio da Landau discende.
a emergere da Crawdaddy! e divenne in segui- La vena populista e risolutamente americanocen-
to review editor di Rolling Stone; ci ha lasciato trica di un autore come Jon Landau, in realt
ununica raccolta di articoli, pubblicata nel 1972 e comune a diversi altri founding fathers anche mol-
intitolata Its Too Late to Stop Now (che io sappia to distanti da lui sia per linguaggio che per incli-
mai tradotta in italiano), ma il suo contributo pi nazioni: un esempio Dave Marsh, riottosa firma
grande alla grande narrativa rock resta un cele- di Creem e tra i primi a coniare il termine punk
berrimo passaggio scritto nel 1974 sulle pagine del rock per riferirsi al suono selvaggio dei gruppi ga-
settimanale The Real Paper: Ho visto il futuro rage anni Sessanta. Per molti versi lontanissimo da
del rocknroll e il suo nome Bruce Springsteen. Landau, finir anche lui springsteeniano (quattro li-
Detto che lanno dopo ne diventer direttamente bri sullindomito Bruce per lui) ma forse il suo testo
il manager, la scelta di Springsteen quale archetipo pi significativo la monumentale disamina di Louie
di cosa debba essere il vero rock indicativa della Louie, il brano inciso da Richard Berry nel 1955 di-
prospettiva da cui Landau muoveva: un populismo ventato poi un classico di garage e punk (pubblicato
nemico di qualsivoglia avanguardia e/o eccentricit nel 1992, Louie Louie: The History and Mythology of
(Landau notoriamente mal digeriva i gruppi troppo the Worlds Most Famous RocknRoll Song ancora
strani), da cui la figura del rocker emergeva come inedito in Italia).
una sorta di eroe proletario che, grazie al suo messag- Un caso simile quello di Nick Tosches, adesso
gio, consolava il pubblico (il suo pubblico) con del- scrittore di successo (lultimo Sotto Tiberio stato
la sana e corroborante body music da ascoltare una appena pubblicato da Mondadori), ma allinizio fir-
volta finito il turno in fabbrica e pazienza se n ma assai riverita di riviste come Creem. Sua una

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famosissima biografia di Jerry Lee Lewis, pubblicata del Mississippi, sangue e sudore, fatica e redenzio-
da Alet col titolo Con me allinferno, considerata da ne. Ricollegandosi allaltrettanto dubbia categoria
Rolling Stone come il pi bel libro mai scritto sul di radici, il rock diventa quindi lultimo anello di
rock; prima per aveva gi firmato un saggio dalle- una catena che idealmente riporta indietro alle stes-
splicativo titolo Country The Biggest Music in Ame- se origini dellidentit Usa: per dirla con un articolo
rica, e anche qui risuonano gli echi della parola che che Salon dedic nel 1999 proprio a Nick Tosches,
pi ostinatamente ritorna nel primo rock criticism ben prima degli acidi, cerano i liquori clandestini.
americano: autenticit. Il campione assoluto di questo approccio dicia-
mo cos mitologico proprio Greil Marcus. Gi il
Prima degli acidi cerano i liquori clandestini: il mito suo Mystery Train del 1975 da molti considerato
americano secondo Greil Marcus il miglior libro sul rock di sempre, e a suo tempo
Il concetto di autenticit che informa autori tra loro pubblicato in italiano da Editori Riuniti pi che
diversissimi come Landau, Marsh e Tosches, sia un banale saggio di musica un ambizioso e diso-
uneredit della vecchia critica folk sia un dispositi- rientante affresco su cosa significhi essere americani,
vo retorico che serve ad alimentare la mitologia tutta in un percorso che dai padri pellegrini porta tortuo-
americana di una musica popolata da eroici losers in samente allo Sly Stone di Theres a Riot Goin On.
lotta contro il mondo, patti col diavolo a un incrocio A dirla tutta, la prospettiva storica in cui Marcus

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situa lavvento del primigenio rocknroll talmente mito americano. Era (e resta) uno scrittore dalle
ampia da sfociare in quella terra incognita in cui la qualit letterarie sensibilmente superiori a quelle dei
storia si confonde con la leggenda, e in cui persino colleghi, ed anche questa sua vena ricercata, allu-
i ricordi personali possono essere letti come ombre siva e talmente erratica da tradursi in un continuo
e riflessi di avvenimenti risalenti a secoli addietro. smarrirsi tra le pieghe delle storia, a metterlo al ri-
In Mystery Train c tutto il Marcus che far scuola, paro dal populismo tipico sia di un Landau sia delle
a partire dallo stile ellittico e denso di associazioni sue controparti pi selvagge la Dave Marsh.
mentali impreviste, rimbalzi avanti e indietro nel La scelta dei nomi attraverso cui Marcus rilegge il
tempo, giochi di specchi tra un passato epico e un rock e con esso due secoli di storia americana, spes-
presente che di quellepos conserva ancora il soffio so singolare: se il suo feticcio senza dubbio Bob
divino. In genere, con Greil Marcus leggi di Elvis e Dylan, lautore di Mystery Train ha sempre tradito
ti appare il fantasma di Thomas Jefferson, metti su una certa predilezione per i personaggi minori, di-
il disco di una qualsiasi garage band anni Sessanta menticati, o solitamente tenuti ai margini dal grande
e dalle casse dello stereo avverti gli echi del Mayflo- canone rock. In questo senso, un libro come il re-
wer, scorri la lista di classici Motown e percepisci cente Storia del rock in dieci canzoni (appena pubbli-
tutto il peso della Guerra di secessione, dello schia- cato da il Saggiatore) sintomatico: il suo bersaglio
vismo, della conquista del West, insomma di qual- dichiarato limmaginario rock ufficiale propagan-
siasi argomento vi venga in mente allespressione dato dalla Rock And Roll Hall of Fame, al punto

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che viene quasi da pensare a una tardiva vendetta di


Marcus nei confronti del Nominating Committee
Chairman Jon Landau, che nel 1970 lo sostitu sulle La parola che pi
pagine di Rolling Stone in qualit di review editor.
In realt, Storia del rock da tanti punti di vista un ostinatamente ritorna
aggiornamento e assieme un approfondimento delle nel primo rock criticism
tesi gi espresse non solo in Mystery Train, ma in americano autenticit.
altri libri classici come The Invisible Republic (da noi
diventato semplicemente Bob Dylan): si apre con
una formazione di culto come i Flamin Groovies e questultimo il rock va letto in una prospettiva storica
concentra le sue pagine migliori sul musicista spe- di lunghissimo respiro, tanto per Bangs tutto si con-
rimentale/artista concettuale Christian Marclay, la centra in un qui e ora che sembra reiterare fino allo
cui Guitar Drag diventa il pretesto per parlare di sfinimento uneterna adolescenza i cui ingredienti si
nellordine lo scrittore afroamericano Colson chiamano noia, frustrazione e senso di impotenza.
Whitehead, la leggendaria figura del folk hero John Ma anche questa una lettura superficiale, dedotta
Henry, lomicidio a sfondo razziale di James Byrd Jr in maniera acritica dalla fama gonzo dellautore. O
del 1998, Jimi Hendrix, il film American Hot Wax, meglio: vero che Bangs stato, assieme a Richard
le origini del rocknroll, e via di questo passo. Meltzer, il pi estremo nellapplicare i criteri del new
In quel ristretto circolo per iniziati che il rock criti- journalism alla letteratura sul rock; cos come vero
cism dei padri fondatori, Marcus introdusse un respi- che culturalmente e politicamente era meno prepa-
ro che col tempo lo avrebbe di gran lunga emancipato rato di un Marcus o dello stesso Dave Marsh, molto
dalla ristretta fama del giornalismo musicale. Se il vicino alle White Panthers di John Sinclair (almeno
decano della critica rock americana resta Robert agli inizi). Eppure se ci fu un autore che prov a
Christgau, con le sue acute e spesso ironiche guide esorcizzare le tendenze implicitamente agiografiche
allascolto pubblicate in quasi mezzo secolo di atti- del primissimo rock criticism, beh, questo proprio
vit, Marcus probabilmente lunico a poter vantare Lester Bangs.
un reale ascendente ai piani alti dellAccademia, per Come scrittore, gonzo o meno che fosse, Bangs ap-
quanto il critico rock pi famoso e citato di sempre parteneva chiaramente a una classe a parte: segnato a
resti tuttora un altro: e cio lincontenibile e proble- vita dallincontro con la letteratura beat, la sua prosa
matico Lester Bangs, principale firma assieme a ricorda Mark Costello evocava altres quella del
Dave Marsh dellaltrettanto provocatorio Cre- giovane Saul Bellow: terra terra, piena di slang, ma
em, e unico tra i suoi colleghi protagonista di una solenne nei suoi ritmi. Immaginate Charles Lamb
venerazione in tutto e per tutto paragonabile a quella con una dose di Bugs Bunny e Groucho Marx, e
che di solito viene riservata alle stesse rockstar. magari anche lo scolo. I suoi articoli erano quasi
sempre divertenti da leggere, ma trasmettevano an-
Lester Bangs, il critico rockstar che un senso di inadeguatezza che si traduceva in
Per via di una biografia movimentata, delle sue abi- quel tipico andirivieni tra eccitazione e nausea che
tudini tossiche e di un prematuro epilogo, Bangs ha il pi classico effetto del down da speed. vero
finito per essere arbitrariamente ascritto a quella tra- che gran parte dei suoi scritti appaiono oggi data-
dizione maledetta che del mito rockista uno de- ti e pervasi da una certa infantile navet a cui non
gli ingredienti fondanti: il solito trittico sesso droga siamo pi abituati dopo decenni di distacco post-
e rocknroll. In realt, come si dice in questi casi, moderno e intellettualismi post punk; ma anche
la sua figura molto pi complessa. Per certi versi vero che proprio questa sua disarmante sincerit af-
Bangs lesatto opposto di Greil Marcus: tanto per fascin molto scrittori come David Foster Wallace,

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che proprio in Bangs (e anche in Marcus) indivi- per le sonorit non convenzionali e le musiche co-
du una sorta di referente morale. Come divulga- siddette sperimentali, dal jazz davanguardia al rock
tore rock invece beh, anche qui Bangs occupa una rumorista o pi generalmente scoppiato. Il suo
posizione anomala, perlomeno nel ristretto circolo personalissimo canone rock si pu facilmente desu-
dei founding fathers. Per cominciare, fu quasi sicu- mere dalle raccolte di articoli pubblicate dopo la sua
ramente il meno americanocentrico del giro: scrisse morte e riproposte in Italia da minimum fax: parte
pagine importanti su gruppi tedeschi come gli Amon dai gruppi garage degli anni Sessanta come i Count
Dl II e i Kraftwerk e provava sincera ammirazione Five, passa per la psichedelia deforme di The Godz e
per un tipo come linglesissimo Brian Eno, che del per il blues freak out di Captain Beefheart, attraversa
rock allamericana era lantitesi pressoch assoluta. estremisti come gli Stooges, i Velvet Underground e
In generale, Bangs mostrava una lodevole preferenza Lou Reed (il suo feticcio), innaffia il tutto di free jazz,

La Gran Bretagna non era solo laltra patria elettiva del


rock perlomeno dai tempi dei Beatles, ma anche il posto
in cui il punk veramente si comp.

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paga pegno al Miles Davis elettrico, e arriva allavan- nasce la critica rock moderna, e in cui incidental-
guardia no wave dopo aver lambito il punk (che pure mente al centro della riflessione non c pi il dubbio
in Bangs individu il classico nemico generazionale). concetto di autenticit, quanto il suo contrario: lar-
In sostanza, Bangs sar pure stato descritto come il tificio il motore stesso di quella commodity che chia-
pi influente critico rock di sempre, ma tocca am- miamo rock, anche quando (o forse proprio quando?)
mettere che pochissimi tra i suoi aspiranti eredi sono questo si condisce di sfumature autentiche.
stati capaci di replicarne la curiosit. I giovani autori che a fine anni Settanta comincia-
no a scrivere per settimanali come il New Musi-
Fine di unra cal Express (e in misura minore Melody Maker
Bangs mor (pare per overdose) nel 1982, a trenta- e Sounds), e che nel 1980 riempiranno le pagine
quattro anni non ancora compiuti: quella che si della bibbia dello stile The Face, ricorreranno
dice la pi classica delle morti simboliche. Perch quindi al linguaggio a tratti volutamente criptico del
Bangs fu s un personaggio sopra le righe e un padre poststrutturalismo e della critica situazionista, risco-
spirituale del punk pi debosciato: ma la sua prosa priranno il potere eversivo del pop persino quello
zeppa di turpiloqui e deliri da anfetamina, il suo ro- pi mainstream in sfregio alla vetuste pose del rock
manticismo adolescenziale e il suo autobiografismo dautore allamericana, riverseranno nelle loro recen-
naf, furono di fatto una variante sul sempiterno sioni spunti presi dalla semiotica, dal femminismo,
tema dellautenticit che lo poneva in tutto e per tut- dalle teorie dei media, dalla filosofia del linguaggio,
to allinterno di quella prospettiva eroica tipica del dagli studi postcoloniali, e via di questo passo. Se per
primo rock criticism americano. Solo che nel frat- la generazione dei Marcus e dei Bangs i riferimenti si
tempo era cambiato tutto: in primo luogo la musica, chiamavano Tom Wolfe, Susan Sontag, Jack Kerou-
con punk e discomusic che idealmente avevano fatto ac, al pi Marshall McLuhan, per la critica post punk
tabula rasa di tutti i miti fondanti della primigenia lispirazione arriver dalla scuola francese del trittico
epica rockista; ma soprattutto e non poteva essere Deleuze-Derrida-Baudrillard, dai panorami distopici
altrimenti era cambiato il modo in cui la musica di scrittori come J.G. Ballard, dalle ricerche sulla cul-
veniva vissuta, e di conseguenza di musica si parlava. tura pop della scuola di Birmingham, dallUmberto
Gi alla fine degli anni Settanta, questa mutazione Eco del Trattato di semiotica generale, dallenorme ba-
si era compiuta al punto tale da far sembrare i vari gaglio delle avanguardie storiche che dal Futurismo
Bangs, Marcus & co. come i pi classici dei dino- porta a Dada e al Surrealismo.
sauri, per usare il termine che negli ambienti punk Il nuovo rock criticism che prende forma nel Regno
serviva a demolire tutto quanto cera stato prima. Ed Unito dei tardi anni Settanta stato di volta in vol-
evidentemente non per caso, il principale attacco alle ta rimproverato di eccessiva seriet come di latenti
regole dei padri fondatori arriv non dallAmerica pulsioni ironiche in cui non chiara la distinzione
che pure il rock criticism laveva inventato, ma dalla tra parodia e autentica riflessione teorica. C forse
Gran Bretagna. La Gran Bretagna non era solo lal- del vero in alcune di queste accuse, ma indubbio
tra patria elettiva del rock perlomeno dai tempi dei che autori come Paul Morley (il principale ideolo-
Beatles, ma anche il posto in cui il punk veramente go del new pop) e Ian Penman (rimasto famoso
si comp, con buona pace di quelli per cui prima dei per una recensione dei Throbbing Gristle talmente
Sex Pistols cera comunque il Cbgb, anzi no prima incomprensibile dallaver scatenato una valanga di
ancora gli Mc5, anzi no prima ancora The Sonics. lettere di protesta alla redazione del New Musical
Descrivere nei particolari limpatto della nuova critica Express) introdussero un respiro nuovo nel campo
inglese nata in scia al punk richiederebbe una quan- della critica rock; la loro la generazione che fece
tit di spazio tale da trasformare quanto scritto finora piazza pulita di firme vecchie come Nick Kent (il
in un misero preambolo. il momento in cui davvero Lester Bangs inglese, da noi tradotto da Arcana) per

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lontano; dallaltra, a interfacciarsi con una realt
Il nostro un paese che locale in cui i principali esponenti rock erano perlo-
il rock lha conosciuto pi imitazioni poco convincenti delloriginale (fatte le
dovute eccezioni, si intende). Restano ovviamente dei
attraverso i dischi, e passaggi a loro modo importanti, e una serie di nomi
in cui una scuola rock che comunque come dire ci hanno provato. Negli
autoctona non si mai anni Settanta riviste come Muzak e Gong (ma
anche lo stesso settimanale Ciao 2001, perlomeno
realmente affermata. nei suoi collaboratori migliori) inaugurarono una via
italiana al rock criticism da cui emerse perlomeno
aprire la strada ad autori come Simon Reynolds, dai una firma importante come Riccardo Bertoncelli, da
pi considerato il pi importante critico rock attual- quarantanni il pi noto e venerato critico rock a sud
mente in circolazione. Al tempo stesso, intellettuali delle Alpi. Nel decennio successivo riviste specia-
come Simon Frith tratteggiarono i confini di una lizzate come Rockerilla e Il Mucchio Selvaggio
prima, seria, credibile sociologia del rock, mentre svolsero una preziosa funzione di informazione-di-
a critici come Jon Savage si devono preziose analisi vulgazione, a cui negli anni Novanta contribuiranno
sul contenuto eminentemente politico di concetti i concorrenti Rumore e Blow Up. Negli ultimi
come sottocultura e stile. Non esagerato affer- anni, in Italia come altrove, il modello della rivista
mare che anche grazie a loro che, contrariamente cartacea andato (definitivamente?) in crisi e la criti-
a quanto profetizzato da Jon Landau, il futuro del ca rock diventata il dominio di una pletora infinita
rock non si chiamato Bruce Springsteen. E, non di blog, webzine, e riviste on line.
c dubbio, le pi promettenti tra le nuove leve del Viene per da chiedersi, tolto il solito Bertoncelli,
giornalismo musicale anglofono, da Adam Harper chi siano stati i nostri Richard Meltzer, i nostri Greil
(inglese) a DeForrest Brown Jr (americano) devono Marcus, i nostri Paul Morley (non dico i nostri Le-
pi a un Ian Penman che a un Dave Marsh. ster Bangs perch di aspiranti al titolo ce ne sono al
momento fin troppi. Purtroppo, aggiungo io). Ovvia-
Il rock criticism e lItalia mente chi abituato a leggere di musica ha da sempre
In Italia sono stati tradotti molti tra i principali titoli le sue firme di riferimento e lobbligatorio pugno di
sia dei founding fathers nordamericani, sia della (ex) critici fidati; i miei negli anni sono stati Vittore Ba-
nuova critica inglese, dal Jon Savage di England roni, Stefano Isidoro Bianchi e Christian Zingales,
Dreaming al Paul Morley di Words & Music, per questultimo erede spirituale di una firma rimasta nel
arrivare ai fortunati volumi di Simon Reynolds su cuore dei lettori di musica anni Ottanta, Alessandro
cultura rave e post punk, e senza dimenticare classici Calovolo. Ma la sensazione che lItalia non abbia
come lOcean of Sound di David Toop, in assoluto mai davvero conosciuto quellalternarsi di approcci,
uno dei libri di musica pi belli degli ultimi ventan- sguardi, ispirazioni e finanche ambizioni (letterarie,
ni. Eppure il loro impatto rimasto limitato. Il no- sociologiche, politiche) che negli anni hanno fatto del
stro daltronde un paese che il rock lha conosciuto rock criticism anglofono un territorio forse contrad-
principalmente attraverso i dischi (e quindi con un dittorio ma se non altro patria di esperimenti e since-
certo ritardo rispetto alla madrepatria americana e ra riflessione sui linguaggi della contemporaneit. E
inglese), e in cui una scuola rock autoctona non si che in cinquantanni di storia non ha prodotto soltan-
mai realmente affermata; i critici italiani si sono tro- to biografie di rockstar ed enciclopedie con annessa
vati dunque nella posizione di, da una parte, affron- guida allascolto, ma anche una discreta manciata di
tare materiali nati altrove e originariamente desti- classici la cui lettura potrebbe interessare anche chi,
nati a un pubblico linguisticamente e culturalmente di cose musicali, non si occupato mai.

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#fakenews #postverit #bufale #web #facebook #gatekeeper #antitrust

Carlo Alberto Carnevale Maff

Neppure lautorit della veridicit pu fermare il mercato delle bufale


Il Foglio, 4 gennaio 2017

Gli errori del presidente dellAntitrust Pitruzzella sul


controllo del web. La sua critica alla diffusione di notizie
false priva di rigore logico

Quando a proporre la creazione di un monopolio ed efficienza, e non certo scorciatoie tanto illiberali
pubblico il presidente dellAntitrust, doveroso re- quanto impraticabili.
plicare. A maggior ragione se il monopolio propo- La critica di Pitruzzella alla diffusione di notizie pa-
sto quello sulla veridicit delle notizie su internet, lesemente false umanamente comprensibile, ma
che negli auspici di Pitruzzella andrebbe affidato a priva di rigore logico. Laccuratezza di una noti-
unagenzia pubblica che stabilisca se uninformazione zia non una condizione binaria (vero/falso), bens
sia vera o falsa, e in questultimo caso abbia il potere una misura continua, che varia tra due valori estre-
legale di rimuoverla(!) dalla rete, contendendo cos mi, meglio definibili come massimamente atten-
lo strapotere di intermediazione detenuto dagli odiati dibile e massimamente inattendibile. Le cosiddette
gatekeeper di internet, da facebook a Google. La fake news sono quindi classificabili, dal punto di
proposta ricorda vagamente il noto progetto di co- vista logico, come un fuzzy set, ovvero un insie-
stituire una agenzia di rating finanziario nazionale me sfocato di contenuti editoriali dal diverso grado
a tutela del vero valore del debito pubblico, per di attendibilit. Ne consegue che la veridicit di una
contrastare le affermazioni, immancabilmente in- notizia su internet, prima (e invece) di essere una
giuste e infondate, quando non speculative o addi- condizione giuridica assoluta, un normale fatto-
rittura complottistiche, delle agenzie internazionali re economico: il suo prezzo la reputazione della
sedicenti indipendenti, ma in realt al soldo dei so- fonte; gli utilizzatori lo pagano con laumento della
liti poteri forti. Laddove la proposta sulla rating domanda informativa da fonti autorevoli, facendone
agency economicamente risibile, quella di Pitruz- quindi lievitare il prezzo relativo in termini di valore
zella invece potenzialmente e seriamente illiberale. dellattenzione umana. Al contrario, linattendibilit
Pur riconoscendo al presidente dellAntitrust il me- della notizia riduce il prezzo relativo della reputa-
rito di voler sollecitare un dibattito su questi temi, zione e inflaziona la produzione della fonte. Proprio
dei suoi interventi prima sul Financial Times qui il contributo di Pitruzzella fallace: nellidea che
e poi sul Corriere della Sera sono da rigetta- qualit e relativo prezzo della veridicit debba-
re sia le premesse sia le proposte. Al contrario, si no essere fissati centralmente dallo Stato, poich
pu e si deve impostare la discussione su logiche a suo dire non si pu accollare allo sprovveduto
rigorose, prospettando possibili soluzioni tecnolo- lettore il gravoso onere dellapprofondimento e della
giche e organizzative ispirate a criteri di efficacia verifica. Invece: non c alcun diritto precostituito a

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non essere ingannati da semplici notizie, perch elitario, con una massa critica di utenti dotati degli
altrimenti dovrebbe esistere un simmetrico e im- strumenti per discernere. Ora su internet ci sono
possibile dovere (in capo a chi?) a prevenire ogni tutti gli animali della fattoria umana. E si portano
possibile forma di imprecisione editoriale; c semmai dietro il loro bagaglio di curiosit, domande e mezzi
un legittimo interesse personale del lettore alla verifi- per affrontarle, per quanto limitati.
ca e alla comparazione delle fonti, come in ogni atto Gli strumenti tecnologici per arginare (ma non cer-
di espressione delle preferenze personali nelle scelte to per bloccare) questo fenomeno sono gi a dispo-
di informazione. Se tale eccesso di tutela pu essere sizione delle piattaforme social, che hanno tuttavia
ipoteticamente invocato per i minori, per cittadini solo un blando interesse a limitarlo, seppure non di-
adulti esso diventa, nella migliore delle ipotesi, pe- rettamente, bens tramite forme di social rating e di
loso paternalismo; nella peggiore, censura di regime. fact checking affidato a terze parti. quanto ha re-
Ci che consente meglio di comprendere e regolare centemente annunciato facebook, con la costituzio-
il fenomeno delle fake news, quindi, non una so- ne di un sistema di segnalazione di disputed news
lenne autorit centrale della veridicit, ma al contra- affidato al giudizio di terze parti indipendenti. La
rio un modesto e ben pi banale modello di scam- soluzione pi efficace ed efficiente tuttavia attesa
bio economico. Il mercato delle fake news, infatti, dallo sviluppo di processi algoritmici di autentica-
antico come il mondo. il mercato del mistero e zione distribuita tramite smart contract. Il centro
del pensiero magico, dei miracoli e dei complotti. di ricerca Cefriel ne sta sviluppando un prototipo,
latavico e mai sopito fabbisogno di spiegazioni applicato ai contenuti video, in collaborazione con
semplici e immediate. E siccome la domanda rimane Google (sempre loro). Ma gli Ott non accetteranno
alta, lofferta ne sfrutta razionalmente le dinamiche. di prendersi la responsabilit integrale del controllo e
Le fake news sono sempre state ospitate sui settima- quindi diventare editori a tutti gli effetti. []
nali scandalistici, solo che ci si vergognava a com- La strada, per quanto lunga e complessa, per limita-
prarli (un po meno a leggerli dal barbiere), visto che re gli effetti indesiderabili delle fake news quindi
comunque costavano qualche soldo. Ora il prezzo sintetizzabile in tre punti: in termini tecnologici,
di accesso alle bufale crollato praticamente a zero, consentire la ricostruzione dellorigine e della cate-
grazie alle tecnologie digitali, ma non altrettanto ha na distributiva delle informazioni con meccanismi
fatto il valore di mercato dellattenzione umana a di tracciabilit digitale e di social rating distribuito
esse associata, oggi facilmente catturabile tramite la sulla loro attendibilit. In termini economici, alza-
piattaforma AdSense (e rieccoci a Google), senza re il costo della reputazione di chi le produce e le
bisogno di una tradizionale concessionaria pubblici- distribuisce, cos da consolidare un deterrente alla
taria. Quindi il business, per chi sa vederlo, chia- loro diffusione. In termini culturali, infine, la sfida
ro: sia esso un sito offshore o una rispettata azienda educare i cittadini allaccesso responsabile e critico
pubblicitaria che governa con autorevole saggezza alle fonti informative. []
un civilissimo movimento di cittadini onesti. Con
internet finisce loligopolio editoriale sul lato offer-
ta, e si riducono i costi di produzione, distribuzio- Il mercato delle fake news
ne e accesso ai contenuti. I produttori di fake news,
inoltre, puntano a minimizzare anche i costi acces-
antico come il mondo. il
sori di controllo editoriale e le potenziali responsa- mercato del mistero e del
bilit legali e fiscali. Ma internet ha cambiato anche pensiero magico, dei miracoli
il lato domanda, allargando la propria audience: fino e dei complotti.
a qualche anno fa, lautoselezione culturale e tecno-
logica manteneva i social un luogo relativamente

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Matteo Persivale

Claudio Gorlier, lamericanista di La donna della domenica


Corriere della Sera, 5 gennaio 2017

Un ricordo dello studioso piemontese di letteratura


anglosassone che collabor per dieci anni, dal 1967 al
1977, con il Corriere della Sera

Sottolineare puntigliosamente come non si dice Bo- comune fede bianconera), ebbe una prestigiosa carrie-
ston, si dice Baastn in un passaggio esilarante di un ra accademica (docente di Letteratura anglosassone
grande romanzo italiano come La donna della dome- presso Ca Foscari, Letteratura inglese alla Bocconi,
nica di Fruttero & Lucentini garantisce s una forma Letteratura dei paesi anglofoni presso luniversit di
di immortalit letteraria per interposta persona per Torino). Ma giusto ricordarlo anche come autore
interposto personaggio , ma sarebbe riduttivo ricor- di introduzioni lucidissime e piene di dati sarebbe
dare Claudio Gorlier, scomparso allet di novanta bello ritrovarle tutte raccolte in un volume, diven-
anni, prima di tutto come lispiratore del personaggio terebbe un riferimento per gli italiani che amano la
dellamericanista Bonetto. Perch Gorlier merita di letteratura di lingua inglese e per la capacit di spie-
essere ricordato prima di tutto come uno studioso gare con grande chiarezza libri difficili (cur le Opere
un lettore di straordinario gusto e di fiuto altret- di Melville per i Meridiani, YouTube conserva per i
tanto straordinario: fu uno dei pi grandi conoscitori posteri uninteressante introduzione televisiva, degli
italiani di letteratura di lingua inglese, ma soprattutto anni Sessanta, allUlisse di Joyce).
cap al volo la grandezza di tanti scrittori difficili. Adesso di moda, in nome del multiculturalismo, ci-
Jack Kerouac, Philip Roth (Gorlier peror la causa tare Chimamanda Ngozi Adichie (con o senza averla
del dissacrante Lamento di Portnoy in unItalia molto letta), ma unaltra intuizione di Gorlier fu il grande
diversa da quella attuale), Gore Vidal (fu Gorlier a e appassionato supporto quando non era di moda,
favorire la pubblicazione di Giuliano, e dopo che Riz- quarantanni fa alla letteratura di lingua inglese
zoli aveva scartato Myra Breckinridge non difficile dellAfrica, da Soyinka a Coetzee, che inquadr cor-
immaginare che la protagonista transgender risultasse rettamente come autori da Nobel prima che lo vinces-
troppo os per gli anni Sessanta trov casa da Bom- sero. Linglese lingua del mondo, non di Usa/Canada
piani per quel capolavoro cos attuale nel 2017. Per e Regno Unito + Irlanda: forse fu limprinting della
Gorlier Vidal apparteneva al canone novecentesco). laurea con lode sfumata per lobiezione insensata che
Comunista per un breve periodo (lavor anche a gli fu rivolta (portava una tesi su T.S. Eliot), come fa
lUnit) nel dopoguerra (ma rimase sempre un fan un americano emigrato in Inghilterra a capire Dan-
vita natural durante del Partito dazione oltre che della te?. Un errore di analisi che Gorlier non avrebbe
Juventus), fu amico di grandissimi come Italo Calvi- mai fatto. Chi ama gli scrittori da lui raccontati, e
no e grandi come Carlo Fruttero (li legava anche la protetti, non pu non riservargli gratitudine.

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Leonetta Bentivoglio

Gli intellettuali da tre soldi smascherati da Brecht


la Repubblica, 5 gennaio 2017

Il romanzo dei tui di Brecht uscito solo ora in Italia


una satira (attualissima) su chi vende idee e talento
al miglior offerente

Su larga scala la stupidit diventa invisibile sug- una strage che non salva nessuno, proprio come
gerisce Bertolt Brecht, e le sue parole risuonano pi le vignette schiacciasassi di Charlie Hebdo, irrispet-
che mai concrete e pertinenti mentre galleggiamo tose per principio con chiunque al di l di tendenze
negli oceani delle scemenze populiste. Quanto alla e color. Collezionando ritratti, cronache maschera-
prassi del leccapiedi, che sempre in auge, il sommo te e testi corrosivi in un florilegio di nomi storpiati,
drammaturgo del Novecento tedesco la dipinge con Brecht offre una messe di materiali acidi e inoppor-
cura irresistibile. Perch se vero che di adulazioni tuni, curati nella versione italiana da Marco Federici
affollato il mondo, larte del leccapiedismo esige al- Solari, abile nellarricchire il Roman con appendici
lenamento e disciplina. Solo con lesercizio ci si pu relative alla progettazione dellopera e con un attento
elevare dalle bassezze della leccata corriva, e soltanto vocabolarietto dei termini e dei loro equivalenti.
quando la perseveranza lascia il posto alla fantasia Il bersaglio di Brecht sono le creature che non esi-
si diventa maestri scrive. Aggiungendo che bisogna tano, in ogni tempo e luogo, a prostituire lingegno,
distinguere la pi ovvia adulazione del lecchinaggio e sappiamo che il pianeta annovera una tale molti-
artistico: il primo merce dozzinale e cicaleggio tudine di membri di questa categoria che il lettore,
meccanico; il secondo produce espressioni origi- tuffandosi nella costellazione tuistica, si sente di
nali e profondamente sentite: crea una forma. continuo emergere sulla punta della lingua una mi-
Stiamo pescando citazioni da un libro di Brecht che riade di esempi ritagliati dalla politica e dalla intelli-
piacerebbe da matti a Dario Fo: stessa satira sfer- gencija di ieri e oggi.
zante e stessa rabbia giullaresca lanciata a sinistra del Nato dalla parola intellettuale (Brecht isola le ini-
marxismo. Sintitola Il romanzo dei tui e lo ha appena ziali di Tellekt-uell-in), il tui il noleggiatore
pubblicato in Italia Lorma editore. A questa raccol- dellintelletto che ingrassa vendendo analisi e opinio-
ta di considerazioni e siparietti futuristici sulloppor- ni al miglior offerente. Muovendosi tra la storiografia
tunismo dei cosiddetti pensatori, Brecht lavor dal comica e la parabola filosofica, lepopea del tui nar-
1931 al 1942, ben piantato nel proprio odio per tutti ra le sorti del Reich dal suo primo germinare fino agli
gli ideologi occidentali: da Hegel a Freud, da Marx apici del nazismo. La storia che dalla disfatta tedesca
a Lenin, dagli artisti partecipi dellimpresa mitica del della Prima guerra mondiale arriva allascesa di Hit-
Bauhaus fino agli accademici, ai ministri, ai rivolu- ler e allesilio degli intellettuali passando attraverso la
zionari e ai poeti. repubblica di Weimar viene trasposta in Cima o

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retabloid gennaio 2017

in Cina, luogo focale corrispondente alla Germania. come unione di un uomo e una donna finalizzata
Grande territorio in cui tra laltro dilaga biecamente alla cessione reciproca degli organi genitali. Il papa
la razza dei funzionari, dato che la burocrazia dellim- un grottesco capopopolo catalogato come Tashi-
pero ha inventato quel genere di basso intellettuale lama che attraversa la Cima marciando a braccia
pronto ad affannarsi su astrazioni e scartoffie sosti- aperte verso limperatore, e Len, che sarebbe Le-
tuendo in corso dopera il mezzo con il fine. nin, un danneggiatore tarchiato e munito di barba
Cos, mentre da esule si aggira furente in una dozzina caprina. Nei comportamenti pubblici e privati non
di paesi, lautore di Mahagonny e di Lopera da tre sol- esistono alternative al male dei pochi che si approfit-
di si sfoga identificando con il tema del cattivo uso tano dellidiozia dei molti. Ogni speranza di giustizia
dellintelletto il fulcro della propria rivolta. Nemico cade nellirraggiungibilit di auspici buoni e onesti.
della malafede dei cerebralisti di ogni risma, giunge a Il diario non mai un apologo sul valore e lefficacia
mettere alla berlina anche eventi tragici come lassas- del raziocinio, anzi: da Il romanzo dei tui completa-
sinio di Karl Liebknecht e Rosa Luxemburg. Ed tal- mente assente il Brecht articolato e finissimo di Vita
mente perfido da descrivere, con sprezzo da comuni- di Galileo, dove la forza cieca dellideologia viene at-
sta snob, i cappellini inguardabili della Luxemburg. taccata in nome della ragione. Piuttosto qui salza la
Paradossale il tono roboante e impavido che vibra voce di un individuo folle di sdegno e soffocato dalle
in ogni pagina dello pseudoromanzo, dove il Fhrer proprie risate, o dai propri singhiozzi espressionisti,
diventa Gogher Gogh, il ministro della propaganda di fronte allo spettacolo mostruoso del nazismo.
Goebbels si riconosce in un certo ridicolo Gobbelo Sotto apparenze ludiche, leggiamo insomma una di-
e i riflettori della prosa, teatralmente, illuminano le chiarazione di assoluto e disperato isolamento. Solo
gesta degli agiografi, dei pretestologi e dei reggico- in tal senso Brecht potrebbe somigliare al personag-
da. Avventurandosi nelletica tuista fin dalle radici, gio di Galileo, che davanti alla sconfitta impostagli
Brecht rievoca Kant, il grande filosofo tuistico Ka- dallInquisizione si ritira a riflettere in solitudine,
an, ricordato per la sua definizione del matrimonio abbandonato da tutti. Specialmente dai propri ideali.

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#narrativaitaliana #avanguardia #tradizione #social #saperenostalgico #presente

Cristiano De Majo

La letteratura deve per forza essere conservatrice?


Studio, 5 gennaio 2017

Scrittori che odiano il presente, e: Oh, comerano buoni


i pomodori di una volta. Perch la letteratura ha smesso
di essere unavanguardia culturale

Sullidea che il passato sia unepoca doro da vagheg- Vorrei restare sul presente con due fatti minimi, che
giare, mentre il presente qualunque presente sia prendo in considerazione non perch siano partico-
un tempo di corruzione morale e intellettuale in cui larmente gravi o emblematici ma perch sono i pi
tutti si sono instupiditi stato scritto tanto. Ricordo recenti a essermi capitati sotto gli occhi. A novembre
tra le molte cose una divertente polemica di qualche in unintervista rilasciata a Andrea Coccia e pubblica-
anno fa tra Pascale e Citati sui pomodori di una vol- ta su Pixarthinking in occasione delluscita del suo
ta. In quelloccasione Pascale, che da tempo cerca di libro Le otto montagne, Paolo Cognetti paragonava
smontare il cosiddetto sapere nostalgico soprat- luso dei social alla tossicodipendenza: Si chiama di-
tutto sui temi dellagricoltura e dellalimentazione, sintossicazione. Bisogna usare le stesse tecniche che
ironizzava sullidea che i pomodori di una volta fos- si usano con la tossicodipendenza, perch di quello
sero pi buoni e pi sani, come sosteneva invece il si tratta. Imporsi almeno una dieta. Io la sera spengo
critico, che avessero sapore mentre adesso non ce il telefono. O anche la domenica. violento, ed
lhanno pi. inutile negare che a questo punto delle nostre vite sia
Il pomodoro di una volta una categoria che pu difficilissimo, perch ci sembra di strapparci un pezzo
essere applicata a qualunque cosa. comprensibile di carne di dosso. Ma necessario. E poi: Imma-
che le vecchie generazioni si trovino in difficolt nel gino che ci aspettiamo che la letteratura inglobi que-
capire o nel trovarsi a proprio agio nel presente qua- sta tossicit perch la letteratura lo specchio delle
lunque presente e finiscano per aggrapparsi alle cer- nostre vite e ora, nelle nostre vite, questa tossicit
tezze del passato (il sapore dei pomodori, il servizio indubbiamente c. Dopodich, per fortuna, la realt
militare, le grandi ideologie o lassenza di internet), non solo quella ed esistono ancora posti al mon-
pi peculiare invece che un atteggiamento simile do dove queste cose non ci sono. Secondo esempio,
sia coltivato dagli intellettuali e in particolare dagli unintervista a Michele Mari di Carlo Mazza Galanti
scrittori. Peculiare non vuol dire che sia una novit, pubblicata su il Tascabile, in cui usciva fuori que-
che non si tratti di qualcosa con una casistica e una sto pensiero, poi, paradossalmente, finito e condiviso
tradizione il tema enorme e potremmo chiamare tantissimo sugli stessi vituperati social: A me solo
in causa Tolstoj, Balzac, Pasolini, La dialettica dellil- la parola social fa vomitare. Io sogno un mondo
luminismo e mille altre cose ma di qualcosa che ha di gente silenziosa triste e implosa, un mondo auti-
una spiegazione meno immediata, meno automatica. stico dove non ci siano happy hour, feste di laurea,

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feste di compleanno, feste aziendali, cazzeggi, risse, mi chiedo, pu uno scrittore essere disinteressato a
ubriachi. Fondamentalmente come modello di vita tutto questo? Pu liquidare tutto con due parole di
ho la Ddr di Honecker, un mondo depresso dove sdegno? Pu coltivare unidea di letteratura atempo-
tutti hanno la Trabant o la bici, dove non ci sono rale e nutrirsi, come in una forma di cannibalismo,
suv, non ci sono stronzi, dove tutti i depressi tornano soltanto di altra letteratura? Naturalmente pu. Per
a casa la sera alle sei, si chiudono dentro col copri- quanto mi riguarda finisce di essere interessante, di
fuoco, si mangiano una minestra di cavolo e sentono incuriosirmi, e non riesco a non pensare che stia ri-
Brahms. Mi sembra la cosa pi vicina alla mia idea di fiutando la fondamentale, per chi fa letteratura da
paradiso. E poi: [Per fare grandi opere] devi essere sempre, sfida della forma e del contenuto.
uno straniero, devi essere un marziano. Io mi sento Cos come continuo a chiedermi perch gli scrittori
un marziano. Quando vedo un mondo fatto di tele- facciano cos fatica a usare in modo naturale nelle loro
fonini, di iPhone, di iPad, di internet, di facebook, storie cose, mezzi, aziende che stanno tutti i giorni
impazzisco. dentro le nostre vite, da WhatsApp a Google Maps,
Si pu facilmente obiettare che non c niente di come se il semplice nominarli avesse il potere di mi
male che due scrittori esprimano una loro idea di si passi il termine deletterarizzare il testo. In questi
mondo, e che in fondo si tratta soltanto di due su anni non sono tanti gli scrittori che lo hanno saputo
chiss quanti. Ma a mio avviso Mari e Cognetti rap- fare. Mi viene in mente Ben Lerner, che sul rapporto
presentano una postura nei confronti del presente tra maps e memoria emotiva ha scritto alcune delle
che tra scrittori e intellettuali molto pi diffusa pagine pi belle di Nel mondo a venire. Mi viene in
del suo opposto il pomodoro di una volta ed mente Bret Easton Ellis, che sullonnipresenza fisi-
pure chiaro che nel momento in cui esprimono ca di messaggi e smartphone ha scritto le pagine pi
questidea, soprattutto se lo fanno con toni cos paranoiche di Imperial Bedrooms. Mi viene in mente

Continuo a chiedermi perch gli scrittori facciano cos fatica


a usare in modo naturale nelle loro storie cose, mezzi, aziende
che stanno tutti i giorni dentro le nostre vite, da WhatsApp
a Google Maps, come se il semplice nominarli avesse il potere
di deletterarizzare il testo.

apocalittici, stanno dando un giudizio: evidente- il libro che sto leggendo adesso, Satin Island di Tom
mente un tempo che rifiutano, che trovano regres- McCarthy, che a vari livelli si gioca tutto sul tentati-
sivo, che non gli interessa. Allo scrittore il compito vo di racchiudere il presente in 180 pagine.
di fustigare i nuovi costumi. Al lettore, che cerca un Sia McCarthy che Ellis hanno tra laltro riflettuto
guru che vidimi la sua insoddisfazione esistenziale o apertamente su questi temi. In un articolo pubblica-
il suo moralismo, condividere sui social. to su The Guardian ad aprile del 2015, in occasio-
vero, come dice Cognetti, che la realt non ne delluscita in Inghilterra di Satin Island, lautore
solo quella dei social, degli smartphone, di Goo- di C. ritornava proprio sul rapporto tra letteratura e
gle o dei droni, ma queste sono la novit, ci che contemporaneit. Per McCarthy compagnie come
pi di tutto caratterizza la nostra epoca e il modo Google hanno in qualche modo assorbito alcune
in cui le persone impiegano il loro tempo. Ecco, io funzioni della letteratura come il raccontare storie,

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luso dei simboli o delle metonimie: Mentre la fic- di questo cambiamento, di quanto possa sembrare
tion ufficiale si ritirata in una confortevole nostal- inutile scrivere un romanzo oggi, di quanto siamo
gia fatta di regine e re, o di racconti che trattano la dipendenti dallessere connessi, ma anche di come il
contemporaneit in modo ugualmente nostalgico, suo iPhone sia il suo migliore amico.
sono gli studi di architettura, i media digitali e le Possiamo essere terrorizzati da tutto questo o es-
societ di consulenza dei marchi ad aver assunto il serne eccitati, ma come fa uno scrittore a chiudere
ruolo di avanguardie culturali. Qualcosa di simi- gli occhi e a rifiutarlo? Non si tratta cio di dare un
le, in una versione provocatoriamente pessimistica, giudizio su quello che la realt ci sta offrendo, ma
sostiene Ellis in unintervista pubblicata in questi di affacciarsi alla finestra (quella di Windows ma-
giorni su Huck: Romanzieri del calibro di Jona- gari) con un misto di eccitazione e paura, ascoltare
than Franzen, Dave Eggers, Jonathan Safran Foer questa polifonia, aprirsi alla meraviglia, rinnovare
vengono sostanzialmente ignorati, non si produco- laspirazione a essere avanguardia. E forse questo
no discussioni, i libri non lasciano traccia e questo che divider nel nostro tempo gli scrittori: quel-
per me legato allessere connessi. Ma nel corso li che vorranno accettare questa sfida; quelli che
di tutta lintervista lautore di Meno di zero parla coltiveranno unidea resistenziale della letteratura
sostanzialmente di come il mondo sia cambiato e come una forma di conservazione dei bei valori di
di quanto le forme artistiche, espressive risentano una volta.

Patrick Fraser

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#rock #america #newyork #thevillage #droga #bobdylan #loureed #pattismith

Massimo Gaggi

L dove vissero e brillarono le stelle del rock


Sette del Corriere della Sera, 6 gennaio 2017

La boutique di Jimi Hendrix, le prime case di Bob Dylan e


Patti Smith, il metr prediletto da Lou Reed Benvenuti
nei luoghi della memoria della musica popolare

Passeggi nel Lower East Side di Manhattan ed en- comincia a parlarne come di una Venezia verticale,
tri distrattamente nella boutique di John Varvatos anche a causa di una certa vulnerabilit allacqua alta
al 315 di Bowery. Le decorazioni interne sono cool, da global warming. E, invece, New York , come
ma un po particolari, con continui richiami al rock Roma, una capitale imperiale decaduta (Empire Sta-
degli anni Settanta. I graffiti sulle pareti e qualche te), con infrastrutture fatiscenti (ponti arrugginiti,
pannello esplicativo aiutano a capire: Varvatos ven- metr malridotto) e le strade piene di buche. Se, poi,
de abiti, scarpe e accessori in quello che stato un a Roma c il continuo bisogno di restaurare palaz-
tempio del rock, il celebre Cbgb. Un luogo della zi vecchi di secoli, anche a New York trionfano le
musica dalla storia affascinante e stralunata. impalcature con gli edifici della Gilded Age e i con-
Dagli anni Sessanta agli Ottanta New York stata la domini pre war che perdono pezzi: gargoyle, rostri e
culla e la capitale del rock in tutte le sue declinazioni, fregi che cadono dalle facciate.
dal funk al punk pi estremo. E il Cbgb ne stato Nella Grande Mela, tutto si sviluppato pi in fret-
uno dei centri cruciali. Tanto importante da indur- ta lEmpire State Building e il Chrysler Building
re le autorit a inserire questo edificio nel National tirati su in poco pi di quattrocento giorni tra la fine
Register of the Historic Places, i luoghi storici da del 1928 e linizio del 1931 ma anche il deteriora-
proteggere. Cosa che non ha impedito la scomparsa mento stato assai pi veloce: facciate spaccate dal
del locale dopo una lunga decadenza, una lite giudi- gelo invernale e dalle tempeste tropicali estive, stra-
ziaria per affitti non pagati e il mancato rinnovo del de distrutte dagli autotreni da cinquanta tonnellate
contratto di rent: ultimo concerto dieci anni fa, il 15 che riforniscono grattacieli nei quali vivono e lavo-
ottobre del 2006. Sul palco Patti Smith, in platea rano migliaia di persona: ogni palazzo una cittadina.
una folla di nostalgici in lacrime. Poi il vuoto, fino Mentre, in Europa, Parigi era stata la capitale
a quando arrivato uno stilista amante della musica dellImpressionismo e, poi, del Cubismo, Berlino
con la sua idea di boutique-museo. la patria dellEspressionismo, la Gran Bretagna la
culla del beat (Beatles, Rolling Stones e molto altro
Venezia verticale ancora) e in America il jazz si era sviluppato soprat-
New York un po come Roma. Certo, ha i grat- tutto a Chicago e nel deep South, New York diven-
tacieli, le strade coi numeri al posto dei nomi e ca- ne la patria del rock americano, oltre che della pop
nali, fiumi e baie invece dei sette colli. Qualcuno art e del minimalismo.

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Unra breve ma intensa, febbrile. Costruita e poi Reed, ma anche quelli del trionfo di Jimi Hendrix e
demolita nellarco di due decenni, forse anche meno. dei Led Zeppelin, in una vera professione. Ci si pu
Una storia che si lasciata dietro racconti e musiche affidare a gente del mestiere come Bobby Pinn, un
straordinarie, ma pochi luoghi fisici della memo- ex manager dellindustria del vinile []. O esplo-
ria. Li devi cercare come avviene, a volte, anche a rare da soli, studiando graffiti e lapidi come quelle
Roma dove lantichit imperiale la puoi ammirare attorno allingresso del Caf Wha di MacDougal
al Colosseo, ma ti compare davanti allimprovviso Street: un locale oggi spesso affollato di turisti, ma
anche entrando in ristoranti come Costanza, dietro che dagli anni Sessanta in poi ha ospitato gli esordi
Campo de Fiori: scendi qualche scalino e ti ritro- di Dylan e Hendrix e poi i concerti di Bruce Sring-
vi improvvisamente tra le fondamenta del teatro di steen, dei Velvet Underground e di molti altri.
Pompeo, un anfiteatro di duemila anni fa.
La guida
Lesplorazione Come bussola si possono usare libri come New York
Anche New York una sorta di museo a cielo aper- Serenade nel quale il fotografo Ciro Frank Schiappa
to per gli amanti del rock, ma anche del cinema, ha fissato le immagini della normalit di unepoca
della pubblicit, del design. Per esplorarlo bisogna straordinaria: il palazzo di St Marks Place ano-
avere guide fotografiche o in carne ed ossa. Sono nimo, ma con una simmetria perfetta di colonne e
tanti gli appassionati, o gli esuberi dellindustria finestre divenuto la cover di Physical Graffiti, ce-
discografica, che hanno trasformato il pellegrinag- lebre album doppio dei Led Zeppelin. O la casetta
gio tra i luoghi sacri degli esordi musicali di Bob bianca al 105 di Bank Street, in pieno Greenwich
Dylan e Simon &Garfunkel, di James Brown e Lou Village, che fu il primo alloggio newyorkese di John

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Lennon e Yoko Ono: una dimora presa in affitto da Michigan. La futura Madonna chiese al suo tassista
Joe Butler dei The Lovin Spoonful, poi lasciata per di lasciarla nel posto pi vivace della citt. Lui scelse
il Dakota, laustero edificio dellUpper West Side Times Square, ma lei se ne and subito nellEast
affacciato su Central Park. Village, nellallora malfamata ma economicissima
Le tappe di questo viaggio nelle viscere della cultura Alphabet City, la zona della citt nella quale strade
pop americana possono essere mille, ma sono quasi e avenue sono contrassegnate da una lettera anzich
tutte concentrate downtown, nelle due miglia che se- da un numero. Luoghi pieni di droga, povert, de-
parano il Greenwich Village dallEast Village. qui grado, ma anche rifugio bohmien di tanti artisti.
che sbarcano artisti e musicisti squattrinati in cerca Questo spiega perch la New York del rock qua-
di fortuna. Tra loro un ragazzo di talento e pieno di si tutta concentrata a downtown Manhattan. Non
sogni arrivato nel 1961 da Duluth, una cittadina del c nulla nellUpper East o nellUpper West, salvo
Minnesota. Bob Dylan vuole cantare le canzoni del le case sul parco degli imborghesiti John Lennon e,
suo idolo, Woody Guthrie, ma nei localini nei quali oggi, di Bono degli U2.
si esibisce viene pagato solo con le mance dei clienti: La storia del rock del nord di Manhattan conosce
il futuro premio Nobel non pu permettersi niente quasi solo la 125th Street, la principale arteria di
pi di un appartamento di due camere da sessanta Harlem: qui lApollo Theatre dove nellaprile del
dollari al mese in West 4th Street. 1959 arriv un giovanissimo James Brown per vede-
re The Cadillacs. E sar ancora in questo luogo mitico
Rifugio dartista che tre anni dopo, il 24 ottobre del 1962, lartista
Quindici anni dopo non sar molto diversa la storia inaugurer (senza saperlo) la rivoluzione del funk
di Louise Ciccone, una ragazza appena arrivata da registrando, a sue spese, un Live at the Apollo: un

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disco che rester per sessantasei settimane nella vet- per insegnare scrittura creativa al City College. Qui
ta delle classifiche. Burroughs incontra e fa amicizia con David Bowie.
Un po pi a est, dove la 125th incrocia Lexington Negli stessi anni arriv a Brooklyn Patti Smith,
Avenue, c la fermata della linea verde del metr che abitava in un appartamento da ottanta dollari
dalla quale nei primi anni Sessanta un Lou Reed al mese al 160 di Hall Street. E anche i Dictators,
ancora studente della Syracuse University spuntava che erano di base a Sheepshead Bay, nellangolo pi
fuori per andare a comprare eroina dal suo dealer. sperduto di Brooklyn. Conquistarono la scena negli
Avventure che lui stesso cant in Im Waiting for the anni ruggenti del pop, guidati da un leader dal nome
Man, canzone del 1967 del suo debutto in un album piuttosto colorito: Handsome Dick Manitoba.
dei Velvet Underground nella quale racconta lac- Un po pi su, al 213 di Park Avenue South, vicino
quisto di una dose da ventisei dollari da the man. a Union Square, la pop art di Andy Wahrol e Sal-
A distanza di anni Reed ha detto che tutto quanto vator Dal si incontrava con la pop music di Iggy
descritto nel brano musicale era vero, salvo il prezzo Pop, David Bowie e tanti altri artisti nel night club
della transazione. e ristorante Maxs Kansas City, un altro luogo per-
Tra i pochi altri luoghi musicali di quellra magica duto nelle memorie della storia del rock: Maxs, ora
fuori da downtown Manhattan, la Forest Hills High rimpiazzato da un locale anonimo, chiuse nel 1981.
School, un liceo del Queens frequentato da Paul Si- C ancora, invece, il Chelsea Hotel, altro luogo mi-
mon e Art Garfunkel che debuttarono nel 1957 col tico della scena musicale e della pop art newyorkese.
nome di Tom & Jerry quando erano ancora studenti. E si pu ancora cenare da El Duijote, il ristoran-
Dodici anni dopo Simon scrisse The Only Living Boy te spagnolo dellhotel. Che, per, ormai un triste
in New York dedicata al suo amico dinfanzia, Art, condominio piuttosto dlabr. Niente a che vedere
che si stava trasferendo in Messico per tentare la car- con lhotel di mille avventure e misteri nel quale nel
riera di attore: una canzone inserita in Bridge Over 1974 Leonard Cohen scrisse una canzone su un in-
Troubled Water, il loro album di maggior successo. E contro in ascensore con una celebre cantante, finito
anche la fine del loro sodalizio musicale. con un rapporto sessuale consumato tra un piano e
laltro. La canzone, Chelsea Hotel #2 fu poi dedicata
La casa dei Ramones da Cohen a Janis Joplin.
Intanto da Queens arriva anche Joey Rramone con Ma per pi di trentanni, dal 1973 alla sua chiusura
la sua band, The Ramones, che fiss la sua dimora in nel 2006, il vero cuore pulsante della New York del
Bowery, nel loft dellartista messicano Arturo Vega. rock fu il Cbgb. Aperto con un nome, un acronimo,
Poco pi in l, al 222 di Bowery, nel 1974 prende che stava per country, bluegrass and blues, il locale
alloggio, in un edificio simpaticamente soprannomi- non ha praticamente mai ospitato concerti di questi
nato The Bunker, lo scrittore William Burroughs, generi musicali: subito colonizzato dalle band rock
chiamato da Allen Ginsberg, sommo poeta della e punk come Television, Alice Cooper, The Ramo-
beat generation, che gli aveva procurato un contratto nes e i Talking Heads. Incursioni che divennero un
vero e proprio assalto quando, nellagosto del 1973,
un crollo improvviso distrusse il Mercer Art Center,
New York un museo a cielo fino a quel punto un centro sociale che era diventato
anche lhub della musica punk. Un evento avvenuto
aperto per gli amanti del rock, di giorno, alla luce del sole, praticamente senza fare
ma anche del cinema, della vittime, ma avvolto dallalone leggendario di mille
pubblicit, del design. racconti di una catastrofe provocata dalle vibrazioni
notturne di troppi decibel che seppell nella polvere
band musicali e pubblico.

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#traduzione #luciarodocanachi #vittorini #montale #carlobo #ghost #ngresseinconnue

Giuseppe Marcenaro

La ghost che traduceva per Vittorini lamericano


il venerd di la Repubblica, 6 gennaio 2017

Tenuta nascosta e pagata poco. Lucia Rodocanachi fu


lautrice delle versioni dei grandi autori americani
che Elio Vittorini e altri famosi si intestarono

Ah! Vogliamo parlare di quel negriero di Vittori- diverte tanto a tradurre? Lettere a Lucia Rodocanachi
ni?. Cos lo ricordava Lucia nei tardi anni Sessanta 1933-1943, Archinto), mancandone alcune, riferi-
del Novecento. Quando, come in trance, fissando te alla vicenda della pubblicazione della celebrabile
la fiamma che consumava il ciocco dulivo nel ca- antologia Americana, di cui Vittorini fu il deus ex
minetto, dalla memoria affioravano i ricordi del suo machina. Piccolo scrap: 11 aprile 1940: Non sol-
tempo. Forse, dopo un lungo silenzio, voleva che tanto dovrebbe suggerirmi racconti di autori ame-
qualcuno sapesse. Era il medesimo angolo di casa ricani, come gi le ho scritto. Potrebbe prepararmi
dove negli anni Trenta si erano adunati gli amici traduzioni letterali? Sto preparando unantologia e
letterati: Dopo pranzo rievoc Orsola Nemi da- il suo aiuto mi indispensabile. Che echeggia una
vanti al caminetto acceso, ragionavano di Henry Ja- precedente lettera: 29 gennaio 1940: Mi suggeri-
mes, di Virginia Woolf, di Proust, di Gide, di Joy- sca, per favore, cara signora, lei che ha letture illi-
ce Erano unaristocrazia, se ne rendevano conto e mitate, autori e racconti americani. Questo, senza
assaporavano il gusto delloccasione. contare le riferite testimonianze di Lucia Rodoca-
Un mondo segreto. Riservato. Poi, non essendo una nachi, gi rese note da tempo, bollate come ma-
storia marginale di cui non si dovesse disperdere la lafede da nuovi e occhiuti studiosi che, con sac-
memoria, qualcuno cominci a raccontare. E poi cente acribia, ravanano nella sua vita. Senza averne
altra gente cominci a occuparsene. Divulgando la avuto diretta conoscenza.
leggenda. Anche perch in quel remoto palcosceni- Ma come si avvi questo segreto caso di storia lette-
co chera la casa di Lucia Rodocanachi ad Arenza- raria del Novecento? Vicenda ormai arcinota quella
no, i mattatori si chiamavano Montale, Sbarbaro, di Lucia Morpurgo. Nata a Trieste nel 1901 si tra-
Gadda, Bo, Grande, Barile, Ferrata, Bazlen, Furst sfer ragazzina a Genova con la famiglia. Nel 1930
e Vittorini, del quale oggi vengono rese note, con sposa il pittore Paolo Rodocanachi. Si stabilirono ad
fervore dinedito, le lettere che invi alla signora Arenzano, dove Lucia morir nel 1978. Negli anni
Lucia, nellarco duna decina danni, dal 1933 al Trenta e Quaranta la casa dei Rodocanachi fu punto
1943. Gi conosciute integralmente grazie a una di riferimento e di incontro della miglior letteratura
tesi di dottorato di Andrea Aveto, Elio Vittorini, italiana del tempo. E Lucia, gran lettrice e conosci-
lettere a Lucia Morpurgo Rodocanachi, 1933-1943. trice delle lingue, disponibile consulente e tradut-
Per altro, nellodierna edizione (Elio Vittorini, si trice per conto terzi, passabilmente malpagata dai

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Mi suggerisca, per favore, Potrebbe prepararmi traduzioni
cara signora, lei che ha letterali? Sto preparando
letture illimitate, autori unantologia e il suo aiuto
e racconti americani. mi indispensabile.

suoi committenti, in particolare Vittorini, Montale, riceversi presto: fra un paio di mesi) Natural-
Gadda che ovviamente firmavano le traduzio- mente laccordo dovr restare segreto. Questo non
ni come eseguite da loro. Magari, come Montale, fu che linizio. Seguiranno, da altri amici letterati
anchegli implicato nellaffaire con qualche senso di di Lucia, dal medesimo Montale, altre proposte di
colpa, che si giustificava: Sintende che di maggior traduzioni segrete.
compenso dovresti beneficiare anche tu, ngresse La nuova attivit muta la vita di Lucia. Si trova
inconnue. Gratificandola anche con una poesio- coinvolta in un turbine, cadenzato dalla necessi-
la: Addio addio crudele, / ti ho dato troppo spago, / se t di consegnare il lavoro e dal sempre difficile re-
manchi non ti pago, / volgo altrove le vele. / Lascia i cupero dei compensi. Gli amici scrittori, pagatori
pesci in barile (Angelo Barile) / e Camillo al rabar- non troppo solleciti dipendenti anchessi da di-
baro (Camillo Sbarbaro), / per me ha tanto di barba / stratti editori avevano inventato la ngresse in-
questo mestiere vile / ma solo traduzioni / mi chiedono connue. Con Vittorini linizio fu entusiasmante.
i coglioni! Ed era stato proprio Montale a proporle Lucia riusc a mettersi in sintonia con quanto de-
di aiutare, retribuita, Elio Vittorini. 7 marzo 1933: siderava il suo occulto committente, il quale, con-
Vittorini deve consegnare il St Mawr di Lawren- statando la bravura di Lucia le suggeriva, se lo aves-
ce a Mondadori, con lappendice di una novella. se desiderato, di discostarsi dalla pura versione let-
In tutto 300 pagine tauchnitz, delle quali ha fatto terale perch, traducendo un po pi liberamente
150; altre 150, tutte di St Mawr, restano da farsi, dal testo originale, gli avrebbe facilitato il lavoro di
e il tempo stringe. Accetterebbe di farle lei, solo rielaborazione. Il 1934 Lucia lo pass traducendo
letteralmente, a tamburo battente? Vittorini le per Vittorini un altro libro, Il serpente piumato, di
manderebbe il libro e alcune delle parti gi fatte sia Lawrence. Quando usc, il 24 maggio 1935, Vitto-
per darle modo di anticipare alcune caratteristiche rini le scrisse: Anche questo secondo libro venuto
del suo stile (!) nel pezzo che far lei, sia perch fuori come mio solo, per inerzia, perch non sono
corregga qualche strafalcione che gli sar sfuggi- stato capace di avvertire, come desideravo, che cera
to Vittorini le darebbe solo cinquecento lire (da lei in collaborazione. Ma per il terzo ci penser. Lo

Mi dica anche, cara signora Se lei mi preparer gi una


Lucia, come dobbiamo dividere traduzione spigliata, la mia
il magro compenso: sar un revisione si ridurr a una
osso di 1500/2000 lire. semplice lettura.

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metter in prima pagina che siamo in due ad averlo


tradotto. Va bene?. E, come nulla fosse, prosegui-
va: Intanto ho bisogno urgente che lei mi spedisca
materiale Lei deve ancora darmi, se non sbaglio,
Sintende che di maggior
Wintry Peacock, Samson and Delilah, Primrose Path, compenso dovresti beneficiare
Tickets, Please!, e The Ghost and the Rose Gardner. anche tu, ngresse inconnue.
Faccia presto, per piacere.
La collaborazione di Lucia con Vittorini si esau-
r intanto per questioni di denaro che con sempre apostolo; Lofting, Il favoloso dottor Dolittle; Esfan-
maggiore disordine arrivava ad Arenzano. Ed an- diary, Giorno di sacrificio; Burnett, Il piccolo Cesare.
che, come Lucia scriveva a Carlo Bo il 24 novembre Lattuale edizione delle lettere di Vittorini, edita
1937, perch: La traduzione di Lawrence citata sul chez Archinto, nelle intenzioni e al fondo, sembra
frontespizio, lho fatta io, e rispetti il segreto di Pul- avere lonorevole e ovvio compito di salvaguardare
cinella, Vittorini non ci si affaticato sopra. Creda, limportanza intellettuale e la pi che fondamentale
quella prosa che appena tiripettata mi faceva arrossire presenza di Vittorini nel Novecento letterario ita-
mi riempie di legittimo orgoglio con le arditezze del liano. Ad un tempo, tuttavia, ingiustamente, cerca
suo stile, ora che non lavoro incalzata dagli sos del maliziosamente di rimisurare e sminuire lappor-
negriero. to della ngresse inconnue nella collaborazione con
Daltra parte Lucia espresse al meglio le sue capa- Vittorini, di cui si pu certo discutere. Peccato che,
cit, indipendentemente dai suoi amici, nelle tra- tanto nel testo introduttivo quanto negli apparati, i
duzioni che firm con il proprio nome: Hoffmann, curatori seminino il loro nobile intento con diffuse
Gli elisir del diavolo; Thomas, Ritratto di giovane salivate accademiche. Per troppo fervore, la mano
artista; Agee, Il mito del padre; Vale, Il tredicesimo pu talvolta anche scappare.

Lei mi porge una valida mano per venire a galla


dal mio complesso di inferiorit, ma nello stesso tempo
mi vi sommerge mettendomi di fronte ai suoi scritti
ed, inesorabilmente, alla mia ignoranza La traduzione
di Lawrence citata sul frontespizio, lho fatta io,
e rispetti il segreto di Pulcinella, Vittorini non ci
si affaticato sopra. Creda, quella prosa che appena
tiripettata mi faceva arrossire mi riempie di legittimo
orgoglio con le arditezze del suo stile, ora che
non lavoro incalzata dagli sos del negriero
Lucia Rodocanachi a Carlo Bo, 27 novembre 1937

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#demauro #linguista #linguaitaliana #dizionario #premiostrega #bellonci #universit

Massimo Arcangeli

De Mauro, il maestro dellitaliano


Il Messaggero, 6 gennaio 2017

Docente universitario, grande linguista e presidente della


fondazione Bellonci, Tullio De Mauro scomparso a Roma
a ottantaquattro anni

Tullio De Mauro, il nostro pi grande linguista, cementi, mura, archi e procombimenti, la palma di
stato un coraggioso realizzatore di tante iniziative, piccoli capolavori.
mai disgiunte dalla delicatezza del ruolo educativo Ho conosciuto De Mauro non molti anni fa dice
e dallimpegno didattico. Ha diretto lungimiranti e Stefano Petrocchi, direttore della fondazione Bel-
ambiziosi progetti, spesso in largo anticipo sui tem- lonci e segretario del comitato direttivo del premio
pi, come i sei ponderosi volumi del Grande diziona- Strega, e ne ho apprezzato subito la capacit di
rio italiano delluso (1999). Ha saputo interpretare, ascoltare e di agire. Il premio, continua Petroc-
con indagini acute e mirate, i sentimenti e gli indi- chi, cambiato molto con il suo apporto. anche
rizzi linguistici di milioni di parlanti e scriventi. Ha grazie a lui se oggi lo Strega unistituzione in pie-
indossato volentieri labito di sacco dellintellettua- na sintonia con la societ italiana. Un maestro di
le militante, unendo lalto con il basso e saldando vita, un gigante della cultura italiana, un campio-
lItalia legale a quella reale: nella prefazione a ne di mitezza e gentilezza. Un giudizio condiviso
un volume di Gianni Borgna del 1985 (Storia della dallamico, linguista anche lui, Luca Serianni: Era
canzone italiana), nel ribadire unopinione di diver- una persona affabile. Nessuna supponenza, nessuna
si anni prima, difese limportanza dei testi di tante asperit di carattere. Uno studioso di straordinario
canzonette osservando come fosse facile assegnare acume, dalle grandi capacit di aprirsi al nuovo, an-
a Zaz o a Eulalia Torricelli, a fronte di una lettera- che con lausilio delle risorse tecnologiche, e soprat-
tura oscillante tra melodrammatici brandi e romani tutto una persona semplice. Viene da dar ragione a
Leopardi: tutti i grandi hanno maniere semplici.
Una grande figura dellItalia moderna, che ha cono-
sciuto anche una grave tragedia familiare, il caso del
Un maestro di vita, fratello Mauro De Mauro, giornalista di LOra di
un gigante della cultura Palermo, fatto sparire dalla mafia nel 1970. Nella
italiana, un campione di Storia linguistica dellItalia unita (1963), pi volte ri-
stampata, che avremmo ammirato come un monu-
mitezza e gentilezza.
mento della sociolinguistica storica, lattenzione ai
fatti linguistici nella loro dimensione e realizzazio-
ne sociale non faceva per da semplice anticamera

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allabbandono delle forme per far posto alle so- giusta. Oggi la strada imboccata da molti, nellin-
stanze; esigeva invece una preliminare capacit di segnamento dellitaliano, quella di mettere ordine
guardare con intelligenza alla norma tanto quanto alla materia con poche sane, solide, spendibili rego-
alluso, per distinguere strato da strato, contesto da le, focalizzate sui punti sensibili della nostra lingua
contesto, comportamento da comportamento. senza abdicare alla centralit del suo inquadramento
storico-sociale e del suo approccio creativo e comuni-
Regole cativo. linsegnamento pi grande che ci ha lascia-
Sarebbero poi venute, in anni di feroce contestazione to Tullio De Mauro. Per lui i pur necessari paletti,
alle regole grammaticali, le Dieci tesi per leducazione anche in un contesto di apprendimento istituziona-
linguistica democratica (1975), frutto della vocazione le, non sono mai andati a discapito della fantasia e
di De Mauro a considerare la lingua, ogni lingua, della libert espressiva dei discenti. Per lui la storia
come il risultato di unelaborazione collettiva, la te- dellitaliano e delle lingue dItalia, lunica possibile,
saurizzazione di un comune patrimonio culturale. passata ogni volta per la sostituzione dellesile specillo
Inizialmente le tesi erano state elaborate proprio da di analisi minute e pedanti, aridamente elencatorie o
lui, e quindi discusse e riviste da un Gruppo di inter- descrittive, con bisturi e scalpelli capaci di affondare
vento e studio nel campo delleducazione linguistica nel corpo dei testi nel loro valore di testimonianza di
(Giscel) e poste a fondamento delle Dieci tesi del Gi- civilt e di popoli, di ideologie e identit, di proto-
scel (1975). Anche se i rimedi allora proposti, colli e cerimoniali sociali. Puntando, cos, anzich sui
in pi dun caso, oltrepassarono i limiti di una ragio- tempi brevi o medio-brevi dellevoluzione linguistica,
nevole applicabilit dei princpi enunciati, soprattut- scanditi meccanicamente dai passaggi lineari della
to a causa del radicalismo antigrammaticale di alcuni grammatica storica, sui tempi lunghi o lunghissimi
esecutori del mandato, la diagnosi era senzaltro della conservazione culturale.

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#demauro #asorrosa #linguistica #saussure #linguaitaliana #universit #sapienza

Simonetta Fiori

Alberto Asor Rosa: Il mio geniale e ironico compagno di scrivania.


la Repubblica, 6 gennaio 2017

Unamicizia intellettuale nata alla Sapienza: Asor Rosa


ricorda De Mauro. Aveva il sentimento dellamicizia.
Aveva la capacit di sentire le cose.

Quando muore un amico difficile trovare le parole. Tullio aveva appena trentun anni. Me lo diede da
Al telefono Alberto Asor Rosa fa fatica, lemozione leggere in dattiloscritto. Io ebbi la netta impressio-
del ricordo a tratti sovrasta il ragionamento distac- ne di trovarmi tra le mani una di quelle opere che
cato. Quasi coetanei, lui e Tullio De Mauro hanno cambiano il sistema. Fino a quel momento le sto-
attraversato insieme mezzo secolo di storia culturale. rie linguistiche erano storia dei cambiamenti inter-
Compagni dello stesso banco diceva spiritosamen- ni alla lingua, sul piano sintattico, grammaticale e
te De Mauro alludendo a un periodo alla Sapienza logico. Il De Mauro studioso proietta questa storia
in cui da professori erano costretti a condividere la sulle vicende reali degli italiani. E se i suoi predeces-
stessa scrivania e dunque ad alternare la seduta. Ci sori prediligevano lo studio della lingua colta, Tullio
siamo conosciuti negli anni Cinquanta alluniversit ha sprofondato la sua analisi nel parlato quotidiano.
di Roma: Tullio allievo del grande linguista Antoni-
no Pagliaro, io di Natalino Sapegno. Mi sembrava Un interesse non solo intellettuale. Lingua, istruzione e
pi scafato di me: giovanissimo e gi autorevole. democrazia sono questioni intrecciate.
Ed stato anche questo un tratto della sua grandez-
Politicamente eravate distanti. za. Non si limitato a un ragionamento teorico, ap-
S, io stavo con i socialcomunisti di Rinascita, men- profondito poi con gli studi su Saussure. Ma tra gli
tre Tullio partecipava allUnione goliardica di orien- anni Sessanta e Settanta diede vita a numerosissime
tamento liberaldemocratico. Ma questa differente iniziative come il Cidi il centro degli insegnanti
radice politica non ci ha impedito negli ultimi anni democratici che miravano a un processo di rea-
di arrivare a conclusioni simili. le alfabetizzazione della nazione. E quando alcuni
obiettivi sono stati raggiunti, ci ha messo in guardia
Quali? dalle storture di questo processo.
Che forse ci eravamo fatti troppe illusioni sulle sorti
del paese e molti dei nostri sforzi sono risultati vani. Come professore aveva tratti di straordinariet. Sor-
prendeva che un intellettuale della sua fama divulga-
Il libro che ne rivel il profilo intellettuale fu nel 1963 tore in Italia dellopera di Wittgenstein affidasse agli
la Storia linguistica dellItalia unita. Si ricorda che studenti compiti scritti per casa che poi correggeva con
impressione le fece? una celerit inaudita.

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stato unico anche come collega. In genere le per- corrispondeva un tratto complementare che la
sonalit accademiche si guardano lun laltra con so- riservatezza.
spetto, con antagonismo o agonismo. Con Tullio
non mai capitato. Era molto legato alla famiglia.
S, alla prima moglie Annamaria Cassese, da cui
Compagni dello stesso banco diceva lui. ebbe Sabina e Giovanni. Ha seguito i figli con amo-
Per un periodo, ci trovammo a dividere la stessa scri- re e discrezione, gioendo per il successo di Giovanni
vania alla Sapienza in una stanza affollata di professo- direttore di Internazionale. La sua vita negli ultimi
ri. Allegger il disagio con il suo senso dellumorismo. ventanni stata rischiarata dal rapporto profondo
con la seconda moglie Silvana Ferreri.
Molto ironico, con un tratto lievemente malinconico.
Tullio ha subito molti lutti famigliari, tra cui quel- Cosa le mancher dellamico?
lo del fratello Mauro, il giornalista ucciso dal- Tullio aveva il sentimento dellamicizia. Aveva la ca-
la mafia. Ma non amava parlarne. Allo humour pacit profonda di sentire le cose, oltre a capirle.

In genere le personalit accademiche si guardano lun laltra


con sospetto, con antagonismo o agonismo. Con Tullio non
mai capitato.

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Franco Giubilei

Lallarme della Romagna: Le balere stanno morendo.


La Stampa, 7 gennaio 2017

Uno dopo laltro chiudono i locali che hanno fatto la storia


del ballo. E il sindaco di Riccione destina al liscio lex
discoteca della lap dance

Quanta musica scorsa nelle balere romagnole lo sa diventato un pilastro del panorama pop nazionale,
solo il dio del liscio, ma oggi che i locali storici chiu- oltre a rappresentare un riuscito esempio di diverti-
dono uno dopo laltro, per invecchiamento naturale mento intergenerazionale.
del genere e concorrenza spietata dei balli latini, la I motivi del declino, sopravvenuto gradualmente do-
tradizione vacilla e gli aficionados faticano sempre po i fulgori degli anni Settanta-Ottanta, sono legati
di pi a trovare piste dove scatenarsi in valzer e ma- alla stanchezza di un genere ormai ripiegato su s
zurche. Lo scorso aprile venuto meno il Kursaal di stesso mentre da anni continuano a imperversare i
Cervia, dichiarato fallito dopo peripezie finanziarie, suoi nemici giurati: salsa, merengue e, per i ballerini
solo lultima di una lunga serie di balere finite in pi sofisticati, laristocratico tango. Qualcuno tenta
cattive acque in tutta la Romagna mentre a Bolo- di correre ai ripari con iniziative come la notte del
gna, non lontano dal cuore danzante della Riviera, liscio, organizzata lestate scorsa in Riviera e pron-
sono mancati almeno cinque locali negli ultimi dieci ta al bis per la prossima, oppure dedicando nuovi
anni. Considerata limportanza conquistata dal ge- spazi al ballo che per oltre un secolo ha furoreggia-
nere nellimmaginario popolare grazie anche al suo to in tutta la regione fin da quando le balere erano
gran sacerdote Raoul Casadei, autore di formidabili smontabili e venivano allestite volta per volta nelle
exploit planetari negli anni Settanta con pezzi come aie delle fattorie o nelle sagre di paese. Poi ci pens
Romagna mia e fondatore di quel tempio del ballo Carlo Brighi, detto Zacln, infaticabile suonatore
che era la Ca del liscio, ci sono buoni motivi di pre- di violino, a mettere su una struttura stabile verso la
occuparsi per la sopravvivenza di quel che sembrava fine dellOttocento costruendo vicino a casa sua la

Sono luoghi difficili da gestire e reggere, specie in questo


periodo. C una generazione che invecchia, ma che non
per questo si sottrae al divertimento.

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vera nonna di tutte le discoteche a venire, il Capan- stata sequestrata dal tribunale per evasione e infil-
none, la prima balera della storia. trazioni oscure: Vogliamo coinvolgere le orchestre
Nel dopoguerra il liscio ha continuato a far danzare per serate dove trovino divertimento le persone di
i nostri nonni nelle feste dellUnit di ogni ordine e una certa et. Credo sia bene tutelare questa tradi-
dimensione, dove tuttora non manca mai uno stand zione, anche perch lover sessantacinque un tu-
balera, sia pur sempre pi inquinato, musicalmente rista molto interessante per noi. E poi questi sono
parlando, dai nuovi balli di coppia di matrice su- elementi identitari molto importanti, che vanno
damericana. Finch Raoul Casadei non raccolse lo rinvigoriti.
scettro dello zio Secondo, fond lOrchestra spetta- Quanto alle ragioni della crisi delle balere, il sindaco
colo e diede una casa monumentale al liscio. Oggi, di Riccione ha la sua idea: Sono luoghi difficili da
per porre un freno allagonia di un genere allo stre- gestire e reggere, specie in questo periodo. C una
mo, il sindaco di Riccione Renata Tosi ha pensato generazione che invecchia, ma che non per questo si
di destinare al liscio unex disco lap dance che era sottrae al divertimento.

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#cartaceo #taccuino #tablet #digitale #moleskine #millennial #hemingway

Marino Niola

Carissimo taccuino
la Repubblica, 7 gennaio 2017

I millennial non rinunciano a blocchetti e ad altri


oggetti cartacei. La carta tiene nonostante la digi-
talizzazione della vita

Il tablet avanza ma il taccuino non arretra. Smen- frugale. Soprattutto la 0,5 nera prediletta da Efe Ca-
tendo tutti i pronostici che lo davano per spacciato karel, chief executive di Mubi, unazienda di servizi
e scommettevano sul declino di agende, quadernetti, cinematografici in streaming. Ancor pi mitica per
notes e altri oggetti cartacei. quanto emerge da un la 0,35 con inchiostro celestino pallido, amatissi-
servizio uscito nei giorni scorsi sul Financial Times ma dalle creative. Oppure vanno a caccia di Rhodia,
che ha analizzato preferenze, abitudini e strumenti i leggendari pads arancione che vantano una lunga
di lavoro di un gruppo di millennial in carriera. schiera di addicted eccellenti. Fra questi Jane Ro-
Sorpresa! I nativi digitali sono attaccati come cozze senthal, ideatrice con Robert De Niro del Tribeca
a blocchetti, calepini, album. Carte ricercate, rici- Film Festival, lo scrittore Michel Houellebecq e il
clate, colorate, stondate. Veri e propri oggetti tran- regista Francis Ford Coppola che ogni volta che si
sizionali, cult e cool, da cui i figli della rete non si trova a Parigi va a farne incetta.
staccano nemmeno per un momento. Discorso a parte merita Moleskine, che della car-
Insomma diari e planner vendono cara la pelle. toleria chic lemblema planetario. stato nel ta-
Anzi carissima visto che il prezzo di unambitissi- schino di mostri sacri come Sartre e Hemingway.
ma Soho, con copertina di agnello crossgrain e carta Ma a farlo entrare nella mitologia contemporanea
featherweight azzurra con bordo oro, pu superare stato Bruce Chatwin, il pi dandy degli scrittori
tranquillamente le centosessanta sterline. Ancora pi giramondo che nel suo capolavoro Le vie dei canti,
esclusiva la Cosmic, foderata di vitello verde e con ri- racconta della gloriosa papeterie di rue de lAncien-
produzione traforata del planisfero, che arriva a 385 ne Comdie, a due passi da Saint-Germain-des-
euro. Ma vanno alla grande anche quelle con rile- Prs, dove andava a fare letteralmente aggiotaggio
gatura rigida, meglio ancora se di mogano o di pino di quei preziosi quadernetti con copertina nera ed
pregiato. Come il notebook Slab Lined formato A6 elastico. Adesso il notes pi storyteller di sempre
di cui la famosa columnist Lisa Pollack va fierissima. parla italiano e la sua profetessa Maria Sebregon-
Alle riunioni molti lo scambiano per un pezzo di di, ribattezzata mamma Moleskine, che gi negli
legno ironizza, senza riuscire a nascondere un certo anni Novanta aveva intuito in anticipo le passioni e
compiacimento. le ossessioni della futura creative class, lavanguar-
Quelli che amano il cheap and chic vanno da Muji, dia colta ed estetizzante della nuova economia della
le cui penne minimal sono un inno allabbondanza conoscenza.

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I quaderni con la copertina blu, le due matite e il tempera-


matite (un coltello da tasca era uno spreco eccessivo),
i tavolini di marmo, lodore del primo mattino, con i
camerieri che lavavano e spazzavano il pavimento,
e la fortuna: non ti occorreva altro.

Insomma, la carta tiene nonostante la digitalizza- dallarabo taqwim, cio fare ordine. In fondo an-
zione della vita. E ad andare in controtendenza notare sul foglio, schizzare, disegnare serve a da-
proprio llite 2.0. che vive la penna come prolun- re corpo e ritmo ai pensieri. A non lasciarseli sfug-
gamento fisico della mente e il taccuino come stru- gire, a fissarli. Salvandoli dal flusso ininterrotto del
mento per disporre le idee, per metterle a siste- panta rei digitale. Un antidoto solido contro la me-
ma. Del resto lo dice la parola stessa che deriva moria liquida.

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#narrativaitaliana #utopia #possibile #alterit #autenticit #nonluogo

Ermanno Paccagnini

Manca una luce per squarciare il buio


la Lettura del Corriere della Sera, 8 gennaio 2017

Manca lutopia: lassillo, il dilemma, linterrogazione,


la domanda del possibile. Alla narrativa italiana serve
uno sguardo verso laltrove

Non molto tempo che da uno scrittore ho sentito come condizione stessa del narrare, in quanto inter-
lamentare la forte predominanza che nella narrativa rogazione, dubbio, macerazione: mai per esibita, in
italiana attuale ha la rappresentazione del reale ri- quanto consustanziata nella parola narrativa.
spetto al fantastico. Dove, beninteso, per fantastico quel passaggio attraverso il quale non si vivono gli
il riferimento andava a quella tradizione che poteva atteggiamenti di moralit, o addirittura di moralismo
ben essere riassunta nellantologia continiana Italie pi o meno mascherato, talora narrativamente com-
magique. E credo sia un po questa la dicotomia che piaciuto, che sostanziano e assai spesso ingolfano le
regge landamento di una narrativa italiana capace di tante narrazioni che hanno per oggetto la realt (di
offrire anche buoni risultati in entrambi i campi; an- ieri, di oggi, di domani). Al contrario, un passaggio
che se sempre pi di frequente si nota un cedimento che richiede allorigine una dimensione etica: di une-
sul piano della parola scavo, sacrificata a trame, co- tica del dolore come della gioia, della sofferenza come
struzioni, denunce. della salvezza, o dellabbattimento quando questa
Ci che invece mi pare davvero deficitario quan- non intervenga. Utopia come etica del disvelamento,
to consegue al muoversi in queste due contrapposte in quanto dovere di verit. Anche di una verit nega-
tipologie, peraltro dettate dalle realt che stiamo tiva. Di una verit da ignominia. Utopia come luo-
vivendo: ossia uno sguardo che sappia andare oltre go della autenticit e dei conti che ci si trova a fare
la semplice rappresentazione. Manca nella narrativa col suo venir meno, cos come di fronte alla personale
di oggi lutopia: intendendo con tale termine lassil- perdita di innocenza. E intendo ovviamente qualco-
lo, il dilemma, la domanda del possibile. Di una sa di assai pi profondo della verit oggettiva. Quel
alterit. Non quindi qualcosa che divenga oggetto qualcosa che sappia andare oltre e disseminare nel te-
di narrazione, ma che si faccia sostanza stessa del- sto quanto possa alimentare anche il lettore. Perch
la narrazione. Utopia come quel non luogo tale utopia diventa il non luogo nel quale si annidano
solo perch non visibile, sfuggente, da cogliere e tra- certe domande essenziali che spesso spaventano il
durre in una parola la cui pregnanza sia in grado di solo pensarle; persino il solo sospettare che possano
squarciare il buio; quello che ogni vero autore vive e esistere. Domande rinvianti a quelle ragioni ultime
porta in s come demone, e che spesso deposita in- che sono per le ragioni del confronto quotidiano
consciamente nella sua scrittura notturna. E quello quando la penna intende scardinare e perforare la re-
che ogni realt circostante sa cos ben celare. Utopia alt, cos ridonando un nuovo mondo [].

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Costanza Rizzacasa DOrsogna

454 (serie tv) x 366 (giorni)


la Lettura del Corriere della Sera, 8 gennaio 2017

Nellanno appenaconcluso lindustriatelevisivaamericana


ha battuto un record che nel 2017 sar superato, in
attesa dellinevitabile ma non immediata frenata

Lo confessava giorni fa, nel compilare la lista delle se ne producevano un quarto: finanziarle in parte in
serie pi belle del 2016, il critico tv di The New deficit, scommettendo su un appetito che non c n
York Times James Poniewozik: Lidea che io pos- in syndication, perch gli spettatori non vogliono pi
sa guardare tutta la tv l fuori, per non dire selezio- repliche ma serie nuove, n a livello internazionale,
nare le dieci serie pi importanti, fantasia. Perci dove i grandi compratori non acquistano pi pac-
ho barato. Il 2016 stato lennesimo anno record, chetti ma singole serie. Gli studios sono cos costret-
negli Stati Uniti, per la produzione di serie originali ti a produrre di pi per coprire il deficit. La base di
scripted (quelle che seguono una sceneggiatura): 454 ogni bolla.
in onda tra tv, cavo e on line, a partire da una stima Nel 2017 Netflix spender sei miliardi di dollari por-
di Fx Networks. Il 71% in pi rispetto al 2011, il tando a oltre mille ore la programmazione originale.
137% in pi del 2006. Esplosione determinata dallo Amazon ne investir quattro, cinque lanno. Livelli
streaming: +1450% in cinque anni. Il picco spiega secondi sono a Disney, Nbc e Espn, e che costrin-
Julie Piepenkotter, capo dellufficio studi Fx resta gono i network a rincorrerli. Prima di Netflix, in-
lontano. Nel 2017 supereranno le cinquecento serie. fatti, una tv via cavo poteva riempire il palinsesto
E il trend continuer per iniziare a frenare nel 2019. di repliche e fare buoni ascolti. Ma coi big dello
Il rallentamento gi iniziato: nel 2016, i grandi streaming che sfornano un fuoco di fila di serie di
network e le tv via cavo hanno prodotto tredici serie qualit, da Stranger Things al Golden Globe 20016
in meno del 2015 (pur se investendo al contempo Mozart in the Jungle, non pi sufficiente. Perfi-
nello streaming con servizi come Cbs All Access e no nelle sitcom: i vecchi episodi di Full House sono
Hbo Now). La bolla [] una realt, la contrazione trasmessi da Nickelodeon ma il sequel disponi-
inevitabile. I volumi sono tali, avverte John Landgraf bile solo su Netflix. Cos, tra il 2013 e il 2016, il
numero uno sempre di Fx, che non si riesce pi a costo della programmazione non sportiva dei canali
distinguere tra una grande serie e una mediocre. Un Discovery salto del 55%, e lazienda si lanciata
sondaggi di Forbes mostra lo stress dei telespetta- nelle serie scripted. Le miniserie Harley and the Da-
tori. Addirittura, c chi ammette di guardare Netflix vidsons un successo ma per quasi tutti i network,
nella doccia. Lincubo, per la tv tradizionale, ha un nel 2015, ai maggiori investimenti sono corrisposti
nome: television deficit financing. Modello superato margini di profitto minori. E non sempre rincorrere
ma che lo stesso di ventanni fa, quando di serie i talenti funziona. Mentre Bret Easton Ellis debutta

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alla regia sullapp Fullscreen, la miniserie di Woody Altro grande timore che al primo calo in Borsa
Allen su Amazon un flop. Amazon e Netflix corrano a falciare la spesa. Mi-
Il timore, per gli investitori, spiega Doug Creutz, liardi pompati nellecosistema. Se uno di loro fallisse,
analista di Cowen & co. che invece di arginare le- ne soffriremmo tutti confida un insider a Variety.
morragia di ascolti o spingere la pubblicit, la spesa E Eric Schrier, capo dei programmi Fx, aggiunge:
diventi la zavorra dei profitti. Se The Waking Dead Unora di serie costa ormai cinque milioni di dollari,
(Amc), la serie pi vista nella fascia 18-49 anni, che molte spendono di pi (The Crown, tredici milioni a
conta per il 20% della pubblicit, perde il 25% degli episodio). Ma un sacco sono in perdita, e gli azionisti
ascolti rispetto al 2015; a sorprendere, per uno studio presenteranno il conto.
di Vuture, la velocit con cui il pubblico abbandona C anche un problema di qualit. Se negli anni Due-
serie molto pi recenti. Lo spin off Fear the Walking mila le serie erano diventate, al contrario del cinema,
dead perde il 50%, Better Call Saul il 42%. In Borsa luogo di rivincita della bella scrittura, la corsa a pro-
Amc crolla di oltre il 33%. Ma non ride nessuno: durne centinaia spinge a adagiarsi sugli effetti specia-
Empire (Fox): meno 40% di ascolto, Quantico (Abc) li, com evidente dal boom di adattamenti di fumetti
lo stesso. La rapidit con cui oggi ci si stanca di una (sei al debutto nel 2017). Con una media di dieci epi-
nuova serie pone un rischio elevato, visto che gli stu- sodi a stagione, poi, 454 serie sono 4540 puntate. E
dios iniziano a guadagnare dal rinnovo. a scriverle non ci sono autori bravi a sufficienza. Sar
un caso che mentre nel 2016 lo streaming si presen-
tava ai Golden Globe con quattordici nomination,
oggi 8 gennaio sono dieci e concentrate su pochissimi
titoli? Certo, il vero successo di una sere dato dagli
ascolti, ma Netflix e Amazon non li rendono noti.
Nei giorni scorsi, Vulture ha pubblicato uninchiesta
su mancanza di trasparenza e concorrenza sleale di
Netflix in una Hollywood dove anche a uno starnu-
to corrisponde un dato Nielsen: Non solo i media,
ma gli stessi studios non vengono messi a parte degli
ascolti. E certo, i profitti di Netflix non derivano
dalla pubblicit, ma gli ascolti determinano anche
il valore monetario di una serie, e di chi ci lavora.
Come quando il cast di Friends riusc a farsi pagare
un milione di dollari a episodio da Nbc.
Sar poi cos vero che nello streaming c spazio per
tutti? Le ultime stime su Netflix danno 118 milio-
ni di utenti globali al 2021, con linternazionale al
56%. Ma a dicembre Amazon video sbarcata in
242 paesi e territori, a prezzo inferiore. Se i due sono
complementari in mercati sviluppati come gli Usa,
che accadr in paesi con una capacit di spesa pro
capite minore? In India, per esempio, scommettono
su Amazon.
Qualcosa gi cambiato. Dopo appena un mese
Amazon ha cancellato Good Girls Revolt, sequel al
femminile di Mad Men. Mossa che sorprende, sia

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Retabloid
retabloid gennaio 2017

per le buone recensioni sia perch lo streaming d


in generale due stagioni per far presa sul pubbli-
co. lessenza del binge watching: guardi una serie Se negli anni Duemila
quando e quanto vuoi. Cos Amazon invece mutua
la strategia dei vecchi network. C un altro timo-
le serie erano diventate,
re, nota Andrea Scrosati, executive vice president al contrario del cinema,
programming di Sky Italia (Ceo Andrea Zappia): luogo di rivincita della
Una decina di anni fa, gran parte della spesa era
bella scrittura, la corsa
sullunscripted. Con la perdita di appeal di reality e
talent, i network si sono riposizionati sulle serie. Ma a produrne centinaia spinge
al primo nuovo show di successo, parte di quelle ri- a adagiarsi sugli effetti
sorse torner a equilibrarsi. speciali.
Non siamo lontani. Una delle cinque serie di ritorno
non sportive a crescere nellultima stagione il rea-
lity The Bachelor. E questanno Netflix debutter con volumi e uscite. In particolare lItalia, considerata
venti serie unscripted, tra le quali il talent sportivo oggi uno dei luoghi della tv di qualit grazie a un
Ultimate Beastmaster di Stallone. Per Scrosati, co- ecosistema produttivo finalmente di livello interna-
munque, dopo il 2019 lappetito per serie di qualit zionale. The Young Pope, al via negli Usa il 15 gen-
non finir: Chi sar in grado di sviluppare un mo- naio, ma anche I Medici, coprodotta da Lux Vide
dello produttivo alternativo a quello degli studios con Big Light e Wild Bunch. Lerrore clamoroso
americani avr grandi opportunit. Come quello sarebbe tradire la fiducia con prodotti di scarsa qua-
europeo, non legato agli obblighi statunitensi di lit o esaurire la vena creativa.

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Marco Belpoliti

Vita da copertina
Robinson di la Repubblica, 8 gennaio 2017

Dai disegnatori come Steiner e Munari, che negli anni Cinquanta


regalano al libro un valore aggiunto, agli anni Settanta
quando i volumi diventano merce, fino a oggi

Il libro sempre stato visibile ha scritto Fernand seguenti la grafica editoriale gode di una vera e pro-
Braudel, ma solo quando da copertura di tela e pria autonomia rispetto al resto dellindustria cultu-
cartone (definizione del Tommaseo-Bellini, 1865) rale. Come esempio del dominio del brand si pensi
diventa manifesto del contenuto interno che le co- alla Feltrinelli, e al lavoro di Massimo Vignelli e di
pertine assumono un significato specifico. Il libro Bob Noorda. Emerge lart director.
parla sulla sua superficie. In Italia questo comincia Alla fine degli anni Settanta il libro diventa sempre
davvero nel 1945, nel momento in cui loggetto visivo pi una merce, e anche la grafica risente di questo.
libro diventa autonomo rispetto al messaggio conte- Visivamente la pop art, il Sessantotto e la mescolanza
nuto allinterno. La copertina si carica di valori sim-
bolici sia nella prima come nella quarta. Nasce allora
il grafico redattore, che si deve misurare con quella
che Giovanni Anceschi ha definito la traduzione da
un sistema (la scrittura) a un altro (limmagine). I
fondatori del mestiere di graphic designer sono Albe
Steiner, collaboratore di Einaudi, Zanichelli, Bom-
piani, Feltrinelli; Bruno Munari per Bompiani e Ei-
naudi; quindi Max Huber, Luigi Veronesi e Egidio
Bonfante. C anche una donna: Anita Klinz per il
Saggiatore. La loro cultura visiva si affermata sul-
le avanguardie storiche e la Bauhaus. La copertina
firma di fatto il contenuto scrive Aldo Colonetti;
lo stesso grafico redattore diventa un autore. Aiuta
tutto questo lemergere nella editoria italiana delle
collane come immagine coordinata; ad esempio i
Coralli di Einaudi o il Nuovo Politecnico, sempre
Einaudi, opera di Munari. Negli anni Sessanta il
mercato del libro segnato dal dominio della saggi-
stica, effetto della scuola di massa. Nei due decenni

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Retabloid gennaio 2017

dei linguaggi determinano un ulteriore cambiamento di


stile. La contemporaneit prende il sopravvento e, come
aveva pronosticato Munari, la copertina diventa il ma-
nifesto del libro, il suo strillo. Ci sono a quel punto
due modelli: uno forte e uno debole. Nel primo caso
Adelphi, che non ha un grafico autore, ma solo un uffi-
cio interno, con cui collaborano Roberto Calasso e Lu-
ciano Fo; si fonda su unimmagine centrale e sullalter-
narsi dei colori di fondo; la sua gabbia stata suggerita
da Michele Ranchetti, traduttore di Wittgenstein, sto-
rico delle religioni, a partire da uno schema di Aubrey
Beardsley, illustratore inglese dellOttocento. Oppure
la Boringhieri di Enzo Mari, dove dal 1965 il designer
milanese ridisegna tutti i libri usando larte cinetica da
cui proviene. Laltro modello, quello debole, incarnato
da due colossi, Mondadori e Rizzoli, che savvalgono
dillustratori come Ferenc Pintr o John Alcorn, senza
definire uno stile proprio. In ogni caso la grafica stessa
si trasforma da forma in contenuto: veicola s stessa.
Lart director, regista occulto, utilizza di volta in volta
grafici o illustratori differenti. Linnovazione verr al-
lora dalle piccole case editrici: e/o con Sergio Vezzali,
o Giovanni Lussu per I libri dellUnit e Carocci. Pi
di recente ci sono grafici autori come Matteo Bologna
per Rizzoli, Mario Piazza per Einaudi (ha ridisegnato
i tascabili), Riccardo Falcinelli (minimum fax, Einau-
di, Sur, Carocci, Laterza) oggi il pi attivo. Dalla fine
degli anni Novanta dominano gli uffici marketing e i
grafici sono esterni; non vengono pi valorizzati dalle
case editrici, che si somigliano sempre pi dal punto di
vista grafico: tanti nomi di tanti studi. Uneccezione
stata per vari anni Guido Scarabottolo col suo lavoro
per Guanda. E le donne? Nella mostra del 2013 alla
Triennale dedicata alla grafica italiana ce ne erano solo
tre esposte. Le copertine sono un universo decisamente
maschile.

Nel 1945 loggetto visivo libro diventa autonomo rispetto


al messaggio contenuto allinterno. La copertina si carica
di valori simbolici sia nella prima come nella quarta.

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#demauro #serianni #linguistica #saussure #linguaitaliana #dialetti #vocabolario

Luca Serianni

Un linguista democratico
Domenica di Il Sole 24 Ore, 8 gennaio 2017

Luca Serianni ricorda Tullio De Mauro, il grande linguista


che ha segnato in modo indelebile la cultura italiana
dellultimo cinquantennio

Di poche personalit si pu dire, come di Tullio De costruzione di un italiano, nel quadro estremamen-
Mauro, che abbiano segnato in modo indelebile la te frammentato e pluridialettale del tempo), viene
cultura italiana dellultimo cinquantennio. E lo si affrontato con ampio ricorso alla demografia e alla
pu dire senza timore di incorrere nel rischio di una statistica e dunque a scienze che fino a quel momen-
celebrazione postuma, cedendo alla pur comprensi- to erano rimaste estranee allorizzonte del cultore di
bile retorica della circostanza. studi latamente letterari. Le analisi quantitative dei
De Mauro stato prima di tutto un linguista, un fatti di lingua rappresentano una cifra caratteristica
grande linguista. Lopera di maggiore risonanza in- del suo profilo di studioso: Parole e numeri, come
ternazionale, una risonanza riconosciuta dalle nu- recita il titolo di una bella raccolta di saggi, curata
merose lauree honoris causa, forse ledizione, con insieme con la sua allieva Isabella Chiari e apparsa
un ricco commento, del Corso di linguistica generale nel 2005. Ripubblicando in quello stesso anno due
di Ferdinand de Saussure (1962), il testo che espo- scritti di glottologia apparsi quasi cinquantanni
ne, con la chiarezza e laffabilit di un docente che prima (sui casi greci e il nome del dativo), De Mau-
parla ai suoi studenti, i princpi dello strutturalismo: ro osserva che in quelle pagine compaiono molte
ossia di un indirizzo che ha segnato il Novecento eu- cifre assolute e percentuali, molte tabelle, molti di
roamericano, non solo nella linguistica ma anche in quei numeri che non piacciono agli studenti delle
diverse altre scienze umane, dalla storia allantropo- facolt umanistiche; aggiungendo poi, con una
logia alla critica letteraria. Ho sempre pensato che lo punta di ben legittimo orgoglio, che quando quelle
stile espositivo di Saussure, tutto proiettato sullin- pagine erano state pensate la statistica linguistica
terlocutore e alieno dallautocompiacimento dellin- o meglio linterpretazione linguistica dei dati sta-
tellettuale, fosse un tratto che accomunasse Saussure tistici aveva mosso solo i primissimi passi, e solo
e il suo interprete: davvero i grandi, le persone che fuori dItalia.
vagliono molto come diceva Leopardi hanno le De Mauro aveva una straordinaria curiosit intellet-
maniere semplici. tuale e la capacit (questa davvero rara) di adeguarsi ai
Lopera che in Italia ha segnato uno spartiacque, tra tempi, in primo luogo attraverso il ricorso alle grandi
un prima e un poi, la Storia linguistica dellItalia uni- risorse tecnologiche che si sono sviluppate soprat-
ta (1963). Per la prima volta un tema di stretta per- tutto nel nostro secolo e che hanno cambiato, anche
tinenza linguistica, levoluzione dellitaliano (anzi: la per gli umanisti, lo stesso modo di immaginare e di

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retabloid gennaio 2017

concepire una ricerca scientifica, non solo quello di di lingua, in rifermento sia alle lingue minoritarie
svolgerla. Di qui la descrizione del lessico di una lin- (De Mauro fu lispiratore di una legge del 1999 che
gua attraverso lindicazione delle frequenze duso e diede concreta tutela alle minoranze linguistiche
lindividuazione del vocabolario di base, ossia di quel- storiche) sia alla deprivazione linguistica, per caren-
le parole che ricorrono pi spesso in qualsiasi pro- za di cultura, da parte di italofoni nativi. Ancora di
duzione orale e scritta. uno dei princpi che ispira scuola, un impegno mai dismesso, De Mauro era
il Grande vocabolario italiano delluso (1999) che, con tornato a occuparsi in seno allAccademia dei lincei,
i suoi duecentocinquantamila lemmi, tutti marcati in come attivo membro del consiglio scientifico di una
base al livello duso (a seconda che appartengano al fondazione che si propone di rinnovare la didattica
lessico fondamentale, a quello tecnico-specialistico, di italiano, matematica e scienze attraverso regolari e
regionale e cos via), il pi ampio repertorio esi- capillari incontri con gli insegnanti: una strada dun-
stente dellitaliano contemporaneo. que, anche per il ponte lanciato tra discipline lettera-
Una parte non secondaria delle sue energie intellet- rie e scientifiche, ben demauriana.
tuali stata spesa in direzione della scuola: quella fre- Lattivit di studioso si sempre accompagnata in lui
quentata da bambini e adolescenti, certo, ma anche a quella di intellettuale attivo, e potremmo proprio
quella che dovrebbe coinvolgere quegli adulti privi di dire militante. Presidente della fondazione Bellonci,
unistruzione adeguata e a forte rischio di regressione legata al premio Strega, il pi importante premio let-
sia quanto a comprensione delle informazioni con- terario per la narrativa italiana, De Mauro ne aveva
tenute in un testo scritto sia, e a maggior ragione, rinnovato gli indirizzi, cercando di far s che la lettu-
nella capacit di argomentazione, anche elementare: ra diventasse sempre pi unabitudine condivisa.
la literacy e il problem solving degli anglosassoni. Ma, per chi abbia avuto con lui una lunga consuetu-
Nel 1973 limpulso di De Mauro stato decisivo nel dine come nel caso di chi scrive, difficile separare
promuovere lattivit del Giscel (Gruppo di interven- la sua statura scientifica e intellettuale dallo spessore
to e studio nel campo delleducazione linguistica) e umano. Con la sua sorridente ironia e autoironia, in
il suo nome resta legato alle Dieci tesi per leducazione cui sembravano precipitare, in senso chimico, lori-
linguistica democratica (1975), vigorosa affermazio- gine partenopea (era nato a Torre Annunziata nel
ne di princpi civili ancor prima che pedagogici, che 1932) e il lungo soggiorno romano; col rispetto e
ebbe ampie ricadute negli insegnanti del tempo. Tra lattenzione per linterlocutore, chiunque fosse. Ed
queste tesi c anche lidea di dare concreta applica- impossibile non ricordare il suo sguardo, mobile e
zione allarticolo tre della Costituzione, l dove si vivacissimo, quando parlava o ascoltava; e abituarsi
parla di uguaglianza dei cittadini senza distinzione per davvero al fatto che non ci sia pi.

De Mauro aveva una straordinaria curiosit intellettuale


e la capacit di adeguarsi ai tempi, in primo luogo
attraverso il ricorso alle grandi risorse tecnologiche
che si sono sviluppate nel nostro secolo e che hanno
cambiato, anche per gli umanisti, lo stesso modo di
immaginare e di concepire una ricerca scientifica,
non solo quello di svolgerla.

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#rivisteculturali #jacobin #n+1 #dissent #accademici #scrittori #intellettuali

Francesco Guglieri

Meno accademia pi editoria, ecco i nuovi intellettuali


pagina99, 8 gennaio 2017

Sono scrittori e intellettuali sotto i quaranta anni,


creano riviste radicali come n+1 e Jacobin, che
vendono e creano dibattito. Accade negli Usa, e da noi?

Gli altri si sono persi per strada.Qualcuno nel- questo: le nuove riviste come n+1 o Jacobin,
la tomba, qualcuno in manicomio, e qualcuno nel DissentoThe New Inquirysono il prodotto di
mondo della pubblicit diceva dei suoi compagni una generazione di intellettuali statunitensi, tutti
di universit Joe Gould, il senzatetto newyorkese sotto i quarantanni, che, una volta preso il Ph.D (e
immortalato da Joseph Mitchell in due leggendari dunque dopo un discreto numero di anni di carriera
articoli di The New Yorker (poi raccolti nel li- accademica), non considerano pi luniversit come
broIl segreto di Joe Gould, Adelphi). Joe se ne anda- lo sbocco lavorativo ed esistenziale naturale o anche
va in giro, lui s perso per strada, a scroccare un solo pi interessante.
pranzo e a compilare la sua monumentale e perdu- Quello che da pi parti si inizia a registrare [] il
ta storia orale della citt di New York, ignaro di declino dellintellettuale accademico e lascesa di un
rappresentare una delle possibili risposte alla do- nuovo tipo di intellettuale pubblico. Si tratta di una
manda: cosa facciamo di tutta questa grossa massa piccola nicchia di scrittori e intellettuali (soprattut-
di giovani sovrascolarizzati prodotti dalluniversit? to) newyorkesi, chiaro, ma il peso e linfluenza che
Laccattonaggio una risposta valida tanto negli queste esperienze hanno ottenuto in relativamente
anni Quaranta di Joe Gould quanto oggi, certo, ma poco tempo li rende un caso di studio interessante.
non lunica. Va chiarito il contesto americano. ormai da sva-
Unaltra, di risposta, potrebbe essere:fondare una riati decenni che luniversit americana si chiusa,
rivista. Il risultato finale magari lo stesso, una anche fisicamente, nei suoi campus, alienandosi pro-
vita di stenti, ma non detto: da qualche tempo, gressivamente dai luoghi della discussione pubblica:
negli Stati Uniti, si parla di una rinnovata epoca una tesi che gi nel 1987 Russel Jacoby esponeva nel
doro delle riviste culturali, riviste di critica socia- libro The Last Intellectuals: American Culture In The
le, il pi delle volte di sinistra, spesso radicale, che Age Of Academeregistrando la scomparsa di voci ca-
affrontano ogni argomento dalla semiotica dei paci di parlare allopinione pubblica come Edmund
capelli di Donald Trump al mainstream globaliz- Wilson o Dwight Macdonald.
zato, dal Medio Oriente al debito studentesco La necessit di pubblicare per fare carriera o an-
con gli strumenti raffinati della critica culturale e che solo sopravvivere in un ambiente sempre pi
un inedito impegno. Inedito per gli Usa dei tem- competitivo porta alla conseguenza di scrivere uni-
pi recenti, ovviamente. Ecco, il punto proprio camente allinterno del proprio limitato campo di

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ricerca per un pubblico di pari altrettanto focalizzati luniversit vista non pi come un rifugio ma come
e spesso con il medesimo orientamento intellettuale. unistituzione in crisi. Questo a livello soggettivo:
Si finisce cos per scrivere paper neostoricisti su ri- un piano, quello delle traiettorie individuali, ben
viste neostoriciste, decostruire a unico beneficio dei raccontato da Keith Gessen, uno dei fondatori di
decostruzionisti o organizzare seminari femministi n+1 tra laltro, in un romanzo del 2008, Tutti gli
in cui decrittare i libri di Judith Butler. Cos si allar- intellettuali giovani e tristi (Einaudi). A un livello
ga la frattura tra sinistra accademica e sinistra poli- oggettivo, invece, c la realt di un settore che non
tica, le cui ricadute, temo, si possono anche leggere in grado di assorbire tutti i potenziali candidati
in controluce nelle analisi delle ultime presidenziali: che produce, n possono farlo completamente gli al-
ad esempio quando si accusa il campo democrati- tri settori tradizionali per gli studiosi dihumanities,
co di aver privilegiato i diritti individuali (legati alle come leditoria, il giornalismo, o la pubblicit di cui
singole identit, di genere, razza eccetera) a scapito parlava Joe Gould.
di quelli universali (il lavoro, la disuguaglianza). Al Non stupisce che una generazione iperformatae so-
di l di questo, per, il risultato oggettivo che un cialmente declassata tenda a radicalizzarsi un po. In
simile ripiegamento d vita, nel campo umanistico, fondo quello che sempre successo e, va detto,
a una pubblicistica altrettanto difensivista, chiusa spesso con risultati assai pi nefasti. Quando gli

Quello che da pi parti si inizia a registrare il declino


dellintellettuale accademico e lascesa di un nuovo tipo
di intellettuale pubblico. Si tratta di una piccola nicchia
di scrittori e intellettuali (soprattutto) newyorkesi, chiaro,
ma il peso e linfluenza che queste esperienze hanno ottenuto in
relativamente poco tempo li rende un caso di studio interessante.

sulla difesa della propria esistenza che evidente- intellettuali non possono fare nientaltro, fondano
mente si sente tanto incerta da doversi giustificare: una rivista scrisse Irving Howe nelleditoriale del
ed ecco Martha Nussbaum che spiega (in Non per primo numero diDissent: era il 1954. Quello che
profitto, il Mulino) perch le democrazie hanno bi- diverso dal passato che molte delle riviste nate oggi
sogno della cultura umanistica. Ma gli esempi che riescono a sostenersi dal punto di vista economico
si potrebbero fare sono tanti (e ancora di pi i loro quando non a godere di un certo successo di vendite:
equivalenti nostrani). come se avessero capito che limpegno intellettua-
Allora legittimo che un (pi o meno) giovane fre- le non si corrompe quando si accompagna con un
sco di dottorato si chieda se luniversit davvero po di spirito imprenditoriale adeguato al Ventune-
il massimo a cui possa aspirare, se un sistema feu- simo secolo.
dale come quello accademico (in un dipartimento, Jacobin, una rivista marxistapartita dai dormitori
come nellInghilterra della Guerra delle due rose o della George Washington University nel 2010, oggi
inGame of Thrones, si sempre luomo di un altro ha ventimila abbonati alla versione cartacea e milioni
uomo, come si diceva un tempo dei vassalli a servi- di visite mensili al sito, pi di ottanta gruppi di let-
zio di un signore) il contesto migliore per una vita tura per tutto il Nordamerica e una propria collana
intellettuale non umiliante o deprimente. Insomma, pubblicata da Verso; oltre una decina i dipendenti

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che guadagnano tra i trenta e quarantamila dollari
lanno. Il primo assunto, allepoca, fu il direttore cre-
ativo, e in effetti si vede: dal punto di vista editoriale
una rivista moderna, innovativa, in un certo senso
anche graficamente radicale, tutto lopposto della ti-
pografia penitenziale in voga nel settore. Introdurre
un punto di vista di sinistra nel discorso mainstre-
am con ogni mezzo necessario, dice il fondatore
Bhaskar Sunkara in unintervista a TheNew York
Times, anche con una bella grafica o il gusto pop
per la provocazione e la battuta anche se perso-
nalmente non spingerei fino al punto di fare titoli
alla Vice: Jeremy Lin non avido, sei tu che sei
stupido.
Ma forse la rivista pi famosa,gi in un certo sen-
so canonizzata, anche la prima di questa nuova
ondata,n+1. Fondata nel 2003 da un gruppo di
intellettuali e scrittori, tra cui Keith Gessen, Benja-
min Kunkel, Mark Greif, Chad Harbach e Mar-
co Roth, si fa notare per i toni accesi e i giudizi
sprezzanti che gli portano tanto riconoscimenti e
lettori quanto critiche di elitismo da ragazzini pri- rubrica chiamata The Intellectual Situation in cui
vilegiati. Come in ogni educazione sentimentale la redazione fa il punto sullo stato della discussione
e intellettuale che si rispetti, da Flaubert a oggi, a pubblica in quel momento. Quella dellultimo nu-
un certo punto deve esserci limpatto con la Sto- mero si intitolaNo Presidentin cui il fall-out delle
ria a fare da snodo fondamentale nella narrazio- elezioni di novembre viene sintetizzato a un rifiu-
ne: pern+1 stato senzaltro il 2011 di Occupy to totale di Trump: Abbiamo ascoltato gli slogan
Wall Street, quando la rivista divenne, in un certo come Not My President, ma la parola dordine
senso, lorgano ufficiale degli accampati a Zuccotti dovrebbe invece essere No President. Gi Trump
Park e Gessen fin per farsi arrestare dalla polizia. non presidente per conto suo, n negli atteg-
O oggi lelezione di Donald Trump. Ogni nume- giamenti n nelle idee, ma dobbiamo essere noi a
ro della rivista ( quadrimestrale) si apre con una decidere di non avere un presidente. La lezione pi

Quello che diverso dal passato che molte delle riviste nate
oggi riescono a sostenersi dal punto di vista economico quando
non a godere di un certo successo di vendite: come se avessero
capito che limpegno intellettuale non si corrompe quando si
accompagna con un po di spirito imprenditoriale adeguato
al Ventunesimo secolo.

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retabloid gennaio 2017

dentro nicchie sempre pi ineffettuali, mentre luni-


versit ha perso molta di quella capacit di far circo-
lare in un contesto pi ampio i saperi prodotti dalla
ricerca: oggi prodotto della ricerca indica, nel bu-
rocratese dipartimentale, le pubblicazioni pesabili
per i concorsi. Concorsi a lungo bloccati, tra laltro,
cos come in generale le assunzioni necessarie al ri-
cambio generazionale.
Meno posti, quindi, ambiti da sempre pi candi-
dati:il risultato che fin dal dottorato un giovane
avviato agli studi umanistici spinto a pubblicare,
lasciando ben poco tempo ed energia mentale a svi-
luppare una propria autonomia di pensiero. Fatto
sta che, forse per la prima volta da anni, dalluni-
versit italiana, almeno per gli ambiti letterari, arri-
va molto poco capace di parlare a un pubblico non
specialistico o di incarnarsi in una voce autorevole
e interessante per la formazione dellopinione pub-
blica. Fuori dalluniversit, per contro, le riviste pi
stimolanti e effervescenti che in questi anni sono
nate, anche grazie al web, non sempre riescono ad
preziosa per gli Stati Uniti di questo 2016 che si aggregare esperienze e riflessioni pi approfondite
pu fare a meno di un presidente. che necessariamente hanno bisogno di una fermen-
In Italia il legame tra universit e discussione pub- tazione pi lenta e maggiore specializzazione. Ma
blica stato storicamente pi forte che negli Usa, forse quello di cui si sente pi la mancanza la ca-
per tutta una serie di ragioni e tradizioni dalla for- pacit di fare rete per unire esperienze e percorsi
mazione delle classi dirigenti al peso del Pci nellor- differenti in progetti sostenibili anche economica-
ganizzazione della cultura, a unindustria culturale mente, capaci di far uscire dal recinto accademico
delle dimensioni di una fabbrichetta nonostante i cervelli migliori in una fuga per la vittoria ad
fosse tacciata di essere la causa di tutti i mali. Dagli altezza di questi tempi tristi. Perch, ecco, tomba,
anni Novanta per le cose sono iniziate a cambiare: manicomio e pubblicit non sono sempre lunica
le riviste storiche hanno chiuso o si sono rattrappite possibilit.

In Italia dagli anni Novanta le riviste storiche hanno chiuso


o si sono rattrappite dentro nicchie sempre pi ineffettuali
mentre luniversit ha perso la capacit di far circolare in
un contesto pi ampio i saperi prodotti dalla ricerca.

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Elisabetta Rasy

Io, la quinta sorella March


Domenica di Il Sole 24 Ore, 8 gennaio 2017

Memorie di una scrittrice da piccola: Da bambina ho letto


Piccole donne almeno cento volte, sempre ignorando che
si trattasse di personaggi fittizi.

Non sapevo cosa fosse un autore e neppure cosa si- una miracolosa amicizia e che mi davano fraterna-
gnificasse il termine romanzo ma sapevo benissimo mente il permesso di entrare nel loro mondo. Io mi
cosa voleva dire la parola libro: quando ero piccola trovavo perfettamente a mio agio nellAmerica schia-
non cera ricorrenza o anche semplice visita di cor- vista del Missouri, poi diventai precocemente anti-
tesia in cui qualcuno non mi regalasse dei libri. For- schiavista grazie al mirabolante sequel diTom Sawyer,
se era unindicazione dei miei genitori, forse, negli cioHuckleberry Finn. Non sapevo che Hemingway
anni Cinquanta, era un aspetto delle buone maniere avesse detto che tutta la letteratura americana moder-
nellambiente borghese della mia famiglia, forse ero na deriva da quel libro, ma Huck, come Tom, divent
io a chiederli (ma non mi sembra), comunque ero un compagno fidato della mia prima infanzia, inse-
felicissima di riceverli. Il libro era una scatola magi- gnandomi il senso della libert e la vitalit della tra-
ca dove il mondo appariva molto pi interessante di sgressione. La figura per che amavo pi di tutte era
quello che mi circondava. Amavo i libri prima anco- il ragazzino mezzo indiano anche se di fatto bianco
ra di saper veramente leggere perch mio padre, che che si aggirava, orfano sventatamente audace, per le
aveva mantenuto negli anni uno spirito fanciullesco, strade polverosissime dellIndia di fine Ottocento.
adorava recitarmeli ad alta voce, interpretando i dif- Quando ho riletto da grandeKimmi sono resa conto
ferenti personaggi. Approfitt del morbillo che presi che non avevo afferrato quasi nulla della trama e del
in prima elementare per inscenareI tre moschettieri, grande gioco diplomatico spionistico in cui il ragazzo
scivolando con la voce da dArtagnan ai suoi compa- si trova invischiato: tutta la storia mi sembrava uno
gni, al cardinale e a Milady, e lanno successivo, men- splendido grande gioco in cui ero invitata a parteci-
tre ero a letto per non so quale altra malattia infantile, pare. Kim era il puro senso dellavventura e trovavo
si butt su Ventanni dopo. Ma intanto avevo preso del tutto normale che con il Lama andasse alla ri-
a leggere per conto mio, e dalla terza elementare in cerca di un fiume sacro: i bambini hanno un senso
poi lalbero delle storie era diventato piuttosto folto. innato della metafisica, per questo amano tutto ci
Ero una lettrice onnivora, ma avevo gi i miei libri che esula dalla pura e semplice realt. Tom, Huck o
del cuore. Due in particolare:Kimdi Kipling eTom Kim erano americani e indiani ma anche cittadini del
Sawyer di Mark Twain. Non pensavo che i libri fosse- paese Twain o del paese Kipling, giacch sulla scatola
ro scritti o che le storie fossero costruite da qualcuno: libro cera quel nome: lautore insomma era il paese
Kim e Tom erano dei ragazzini con cui avevo fatto dove quelle figure tanto amate erano nate e vissute,

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retabloid gennaio 2017

Jo, Meg, Betty e Amy, cio le sorelle March, abitarono con me


nella mia prima malinconica casa romana, ci abitarono pi
di qualsiasi altro vivente penetrasse in quelle mura.

e dunque anch io per un po diventavo cittadina del di Verne, che pure continuavano a regalarmi, e de-
paese Kipling o Twain. Quanto allepoca, non mi ve- testavo letteralmente i libri della contessa di Sgur,
niva mai in mente che il loro tempo fosse diverso dal una pedagogica autrice francese, che una delle mie
mio. Era questo il grande gioco della lettura, spostarsi nonne si ostinava a farmi leggere, per giunta in lingua
comodamente nel tempo e nello spazio senza trovarlo originale visto che il francese lo studiavo a scuola. La
strano. Ma era anche possibile trasferirsi in un non- protagonista era una certa tediosa Sophie, campione
luogo e in un non-spazio: per esempio quello delle di una femminilit insopportabilmente leziosa. In-
fiabe e quello delle leggende. Le mie fiabe preferite vece campionesse della mia educazione di genere
non erano quelle zuccherose delle principesse: mi di- furono le quattro sorelle March diPiccole donne. Non
videvo con uguale passione tra le storie fantastiche e tutte, ma naturalmente Jo, ribelle anticonformista ge-
un po sadiche, ma anche sentimentali e struggenti, nerosa e futura scrittrice, e anche Beth, un po perch
di Andersen e il mondo arcaico e cupo di Luigi Ca- si chiamava come me, un po per la sua timidezza.
puana. Con loro scoprii che cerano infanzie diverse, ConPiccole donne(che non ho mai avuto il coraggio
bambini di una povert inimmaginabile ma anche un di riprendere in mano da grande) instaurai un nuovo
po fatati, e che per una bella storia non era necessario metodo di lettura: siccome non riuscivo a staccar-
unhappy end. La leggenda che mi colp di pi invece mene, come arrivavo allultima pagina ricominciavo
era lavventura di un principe che si allontana dal suo a leggere il libro dalla prima, esattamente come da
castello per un viaggio, ma mentre crede di viaggiare adolescente avrei rimesso lo stesso disco sul giradischi
nello spazio viaggia nel tempo, e quando torna ritrova per ore. Senza esagerazione, credo di aver lettoPic-
i suoi genitori e tutti gli abitanti della magione decre- cole donne un centinaio di volte, sempre ignorando
piti e vicini alla morte. Credo fosse la trascrizione di che fossero personaggi e non amiche, anzi convinta
unopera di Victor Hugo fatta da Fernando Palazzi di essere la quinta sorella March. Ma il tempo dei
per la collana La Scala doro. Mimpression tanto libri senza autore stava finendo. Quando da Napo-
perch mi metteva di fronte a delle verit impensa- li ci trasferimmo a Roma trovai, in un soppalco mal
bili nellinfanzia: che i genitori possono invecchiare svuotato della nuova casa, una serie di libri sgualciti e
e morire, e che gli anni cambiano il mondo, che ai molto sfogliati che avevano tutti uno stesso nome in
bambini sembra invece una scena immutabile. copertina, Guy de Maupassant. Siccome a quel pun-
Le basi della lettrice che sarei stata in futuro sono to (verso i miei undici anni) nessuno controllava pi
state poste in questo originario corpo a corpo con i le mie letture cominciai a leggerli uno dietro laltro,
libri, che stava formando in me due caratteristiche stupita e affascinata dalle torbide e dolorose storie che
basilari dellamore per la lettura: una certa capacit di vi trovavo. Capii che ognuno era legato allaltro da
concentrazione e un sia pure minimo desiderio di co- qualcosa: una stessa voce. La voce era lautore. Il cor-
noscenza. Ma si svilupp in quei primi anni un altro po a corpo instaurato nellinfanzia con i libri ha carat-
elemento fondamentale dellamore per i libri: il gusto. terizzato anche le mie letture da adulta, ma lamicizia
Cio il proprio gusto. Ci sono libri bellissimi che non che facevo con i personaggi si estesa a questa nuova
amiamo, e libri di modesta qualit che ci piacciono entit, linventore potente e misterioso della magica
molto. Io per esempio non amavo per niente i libri scatola imbottita di pagine.

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Giuseppe Laterza

Vorrei morire in viaggio. Vi racconto il mio Bauman


LHuffington Post, 9 gennaio 2017

Era una persona allantica Bauman, uno che conosceva il


valore della gratitudine. E quello della generosit.
Cos Giuseppe Laterza ricorda Zygmunt Bauman

Vorrei morire in viaggio mi disse Bauman duran- dialoghi di Bauman, che negli ultimi anni mi diceva
te un recente incontro a Milano, in occasione della di non pensare di aver pi da dire molto di nuovo, se
presentazione del dialogo con Ezio Mauro al Pic- non nel confronto con altri, tanto pi se molto diversi
colo teatro. Non era una ipotesi peregrina, vista la da lui per formazione e mentalit. Perch la caratte-
sua et avanzata e soprattutto la sua vita in perenne ristica pi evidente di Bauman era la sua curiosit.
spostamento da un paese allaltro. Quando chiedevo Una curiosit irrefrenabile, senza limiti di spazio e di
alla sua seconda moglie, Aleksandra Kania anche tempo. Leggeva tutto, dai rotocalchi popolari alle pa-
lei sociologa polacca , di verificare i suoi giorni li- gine di facebook e si informava su tutto. per questo
beri, lei tirava fuori un foglietto stropicciato in cui che ad ascoltare Bauman, quando veniva a parlare in
ogni settimana Bauman partiva per una citt diver- Italia, cerano moltissimi giovani e giovanissimi: per-
sa, Buenos Aires piuttosto che Varsavia, Venezia o ch avvertivano che lui era un maestro senza retorica e
Napoli E invece morto in casa sua, a Leeds, la senza ipocrisia, uno che guardava al mondo con sem-
vecchia capitale industriale a nord di Londra che lo plice e genuina curiosit. Quando andai a trovarlo,
aveva accolto negli anni Settanta dopo la sua fuga per i suoi novantanni, a Leeds, mi prepar un pranzo
dalla Polonia, in seguito ai processi contro i dissi- anglopolacco. Cucinare mi piace molto, mi disse
denti. E alluniversit di Leeds Bauman era rimasto so fare poche cose ma credo di farle bene. Nel
legato anche quando la sua fama internazionale, la suo piccolo salotto zeppo di foto di allievi e amici a
traduzione dei suoi libri in tante lingue, gli avrebbero Varsavia, Tel Aviv, Londra, Roma, cera il mondo
potuto assicurare una cattedra pi prestigiosa. Perch cosmopolita di un grande intellettuale. Che si sentiva
era una persona allantica Bauman, uno che conosceva prima di tutto europeo e che credeva che lEuropa
il valore della gratitudine. E quello della generosit. avesse senso solo come comunit accogliente e plu-
Quando gli abbiamo proposto di scrivere un libro di- rale. Perch, come recita il titolo del suo ultimo li-
rettamente per noi, se il tema gli piaceva, lo faceva di bro, gli Stranieri alle porte siamo noi stessi, sempre sui
getto, senza pensarci due volte: cos stato per il libro confini che separano i luoghi e le idee
sul capitalismo finanziario parassitario, cos per il
pamphlet intitolato Dellarricchimento di pochi benefi-
ciano tutti? Falso! per la nostra collana Idola come per Un maestro senza retorica e
il libro-dialogo Babel con Ezio Mauro. Uno dei tanti senza ipocrisia.

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Adriano Ercolani

Cristina Campo, perch riscoprire la scrittrice della ricerca interiore


il Fatto Quotidiano, 10 gennaio 2017

Un ritratto di Cristina Campo, una delle voci pi alte


della letteratura italiana del Novecento, per grazia
espressiva e abissale scavo interiore

Oggi ricorrono quaranta anni dalla scomparsa diVit- allaffrancamento dalla contingenza, sempre prossima
toria Guerrini, nota nel mondo delle lettere colnom al rapimento estatico. Una pagina di Cristina Cam-
de plumediCristina Campo, una delle voci pi alte po pu apparire come uno spartito perfetto, giocato
della letteratura italiana del Novecento. Non limitia- tra dicotomie ossessive, inquietanti simmetrie, evo-
mo il giudizio allmbito delle scrittrici, che in Ita- cando Blake, che si dissolvono nella quiete di una
lia pu vantare personalit altrettanto straordinarie sapienza atemporale. Uno stile forgiato al fuoco del-
qualiAmelia RossellieAnna Maria Ortese, diver- latraduzione di autori fondamentali, quali Hugo von
samente maestre di stile e profondit introspettiva. Hoffmannsthal, William Carlos Williams, Marcel
Cristina Campo rappresenta un unicum luminoso, Proust e Simone Weil.
per grazia espressiva e abissale scavo interiore. Ecco, Simone Weil, soprattutto, la grande pensa-
Per la Campo, la scrittura un atto fatidico,unevo- trice politica e ricercatrice misticadi cui la Campo
cazione spirituale, un corteggiamento rigoroso e de- fu suprema traduttrice e principale ambasciatrice in-
voto della meraviglia, dello stupore, dellinvisibile. tellettuale nel nostro paese. Immediato accostare
Accanto Elmire Zolla, suo compagno dal 59 fino le due grandi scrittrici come sorelle spirituali, pur
alla morte nel 77, grande studioso e ricercatore delle nel diverso esito della loro ricerca. Simone Weil ri-
tradizioni mistiche ed esoteriche, la scrittrice esplo- mane fieramente sulla soglia della Chiesa cattolica,
r sentieri di conoscenza arditi e raramente battuti pur nellardore del suo spirito cristiano, nelle paro-
nellOccidente contemporaneo. le definitive diLettera a un religioso: Quando leggo
Lautrice fu raffinata traduttrice, poetessa capace di il catechismo del Concilio di Trento, mi sembra di
rare vette, creatrice di pagine memorabili di riflessio- non aver nulla in comune con la religione che vi
ne sul senso della fiaba e della liturgia, a cui va troppo esposta. Quando leggo il Nuovo Testamento, i mi-
stretta larida etichetta di saggistica. Cristina Campo stici, la liturgia, o vedo celebrare la messa, sento con
aveva il dono di conciliare nella sua prosa il nitore del una specie di certezza chequesta fede la mia; Cri-
pensiero con la musicalit poetica di uno stile nobile. stina Campo aderisce con, vorremmo dire,dispera-
Nellincanto delle sue pagine si ritrovano tracce to entusiasmoalla tradizione cattolica, nellurgenza
ed echi di sapienze smarrite, la lenta ricostruzione del recupero del senso del sacro, del potere ierati-
di tradizioni frantumate e disseppellite, una danza co della liturgia, come scrisse a Rodolfo Quadrelli
impercettibile di memorie e sincronie, sempre tesa nellaVigilia di Pentecoste: La liturgia larchetipo

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supremo del destino e non solo del destino dei desti-
ni, quello di Cristo, ma del destino, semplicemente.
, per cos dire, la suprema fiaba, quella a cui non si Una pagina di Cristina Campo
pu resistere. pu apparire come uno spartito
Questo legame, tra fiaba e sacro, ispira alcune delle perfetto, giocato tra dicotomie
pagine pi alte della Campo, quelle diIl flauto e il tap-
peto (meritoriamente raccolte da Adelphi, come ha
ossessive, inquietanti
pubblicato tutta lopera della Campo, nel volumeGli simmetrie, evocandoBlake,
imperdonabili), in cui ci che emerge la seduzione che si dissolvono nella quiete
musicale di uno stile colmo di garbo superiore, ci di una sapienza atemporale.
che lautrice definiva sprezzatura, citando due versi
dellamato Hugo von Hoffmannsthal: Sprezzatura
un ritmo morale, la musica di una grazia interiore; di una prosa benedetta, laura solenne di versi degni
il tempo, vorrei dire, nel quale si manifesta la com- di sfidare lindicibile, di preservare la meraviglia, il
piuta libert di un destino, inflessibilmente misurata, dono che il criticoPietro Citati, suo grande amico,
tuttavia, su unascesi coperta. Due versi la racchiudo- evoc, in un commosso ricordo della sua persona,
no, come un astuccio lanello: Con lieve cuore, con come grazia inafferrabile. Invito i lettori a scoprire
lievi mani la vita prendere, la vita lasciare. lo splendore intatto dellopera letteraria di Cristina
Al di l della fede, al di l delle distanze ideologiche, Campo, specchio e trasfigurazione di una profonda
ci che rimane dellopera della Campo lincanto ricerca interiore.

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Riccardo Paradisi

Quanti ragazzi da romanzo


Panorama, 11 gennaio 2017

Sorpresa: quello degli under diciotto il segmento di


lettori pi in crescita. Per loro, lofferta sterminata

Tra i luoghi comuni pi abusati c quello dei ragazzi Partiamo da qui. Accanto ai classici di genere (come
che non leggono pi libri. La realt che il segmento 1984 di George Orwell e Il signore delle mosche di
bambini-ragazzi quello che nel mercato editoriale William Golding) Mondadori ha in uscita per il
cresce di pi: in media dellotto percento ogni anno. 2017 gli episodi quattro e cinque della saga Berlin
Non solo: mentre tra gli adulti sei persone su dieci di Marco Magnone e Fabio Geda. Appuntamenti
non leggono nemmeno un libro lanno, nella fascia attesi dal vastissimo pubblico adolescenziale che con
det tra gli undici e i diciotto anni si registra una per- questa saga ha imparato a ragionare di politica, eco-
centuale di lettori del 52,3 (dati Istat). logia e diritto. Siamo nellaprile 1978: tre anni pri-
Sono numeri importanti, che pongono per doman- ma un misterioso virus ha sterminato gli adulti della
de cruciali a chi sa che nessun libro scorre via dallani- capitale tedesca. Gli unici superstiti sono i ragazzi e
ma come se fosse acqua fresca. Di che cosa si alimen-
ta limmaginario delle nuove generazioni? A che tipo
di educazione sentimentale e intellettuale sono espo-
sti gli adulti di domani? noto che da anni il fantasy
rappresenta un polo dattrazione fondamentale. Non
c stata uscita di Harry Potter (Salani) che non abbia
scalato le classifiche, e per i pi piccoli ormai un
classico Geronimo Stilton, il topo giornalista di cui
Piemme ha in uscita, per il 2017, Viaggio nel tempo
10, un inseguimento attraverso i secoli che porter
Geronimo nellEgitto dei nefertiri.
Ma il nuovo anno presenta un panorama editoriale
per i ragazzi caratterizzato da filoni emergenti: da un
lato il ritorno dellavventura tradizionale rivisitata da
scrittori contemporanei, dallaltro il farsi largo di una
particolare versione di ucronia antiutopica, ovvero
romanzi a met tra narrazione storica e fantasia, con
un concreto valore pedagogico.

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le ragazze che, divisi in gruppi rivali, si muovono in
una citt spettrale. Una storia che richiama eviden-
temente il tema di Il signore delle mosche (la latitanza
degli adulti, la violenza di cui anche i giovani sono
portatori), ma che presenta unattenzione particola-
re ai temi dellamicizia e dellorganizzazione sociale.
The tower, il millesimo piano di Katharine McGee, in
uscita per Piemme, che ha gi riscosso successo in
America, invece un combinato tra glamour e futu-
rismo ma si svolge allinterno di una realt permeata
da una competizione sociale densissima anche se
mascherata dalle buone maniere.
Il realismo duro e crudo si affaccia invece nei libri
di Viviana Mazza, come Il bambino Nelson Mandela
e Ragazze rubate (entrambi Mondadori); narrazioni
sul registro del reportage scritte con magistrale de-
licatezza e capacit narrativa. Ma c anche il filone
avventura che mantiene la sua funzione di romanzo
di formazione. Il rinomato catalogo Walker & Dawn
di Davide Morosinotto (Mondadori) lesempio
di avventura pura ispirata alle grandi storie ameri-
cane di Mark Twain e Huckleberry Finn. Il regno
di Kensuke di Michael Morpurgo (Salani) invece
la vicenda di un novello Robinson Crusoe di dodi-
ci anni, naufrago su unisola deserta dove incontra
un anziano soldato che si prende cura di lui. E a
proposito di cura, dopo lenorme successo di Jane,
la volpe & io, Fanny Britt torna per Mondadori con
Louise e i suoi fantasmi, una storia illustrata da Isabel-
le Arsenault e giocata sul coraggio di affrontare le
proprie paure. Un esempio di avventura interiore
la nuova serie di storie firmate Bat Pat (Il Battello
a Vapore), che affronta con ironia i temi di crescita
per i pi piccoli, come fanno anche Lea e lelefante
di Kim Sena (a gennaio per Orecchio acerbo), La
volpe alla mangiatoia (Sellerio) di Pamela Lyndon
Travers, linventrice di Mary Poppins, e Il nido di
Kenneth Oppel (Rizzoli). Altro genere in espansio-
ne il giallo per bambini, come Agata De Gotici e il
segreto del lupo (Il Castoro) di Chris Riddell. Infine,
Miracolo in una notte dinverno di Marko Leino, un
titolo sempreverde (Feltrinelli) adatto a immergersi
nellatmosfera natalizia.

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#traduzione #joyce #finneganswake #terrinoni #pedone #ulysses #umbertoeco

Stefano Bartezzaghi

James Joyce, viaggio al termine del Novecento


il venerd di la Repubblica, 13 gennaio 2017

Con Finnegans Wake Joyce invent un poema dalla lingua


babelica. Tradurlo sembrava impossibile ma due italiani,
Enrico Terrinoni e Fabio Pedone, ci sono riusciti

Riverrun, Meandertale, Chaosmos sono tre accessibilissimi racconti diGente di Dublino, il pi o


fra le parole-chiave (molte, e tutte assenti da ogni meno comprensibileRitratto dellartista da giovane,
vocabolario) del romanzo di cui lautore stesso pen- poi lUlysses, prima che Joyce si prepari per quellim-
sava: Forse una follia. Si potr giudicare solo fra molazione di ostilit, di sterminio del lettore che
un secolo. Oggi ancora troppo presto, di anni Finnegans Wake, dove ogni parola unpunmul-
ne sono passati meno di ottanta, e lopera estrema tilingue. il gioco di parole, quindi, la terrifi-
di James Joyce pu continuare a sembrare un libro cante (Eco) arma con cui si compie lo sterminio
immaginario, una congettura di Jorge Luis Borges. del lettore (Amis). Nelpunle parole possono in-
Invece ilFinnegans Wakenon solo esiste davvero, ma castrarsi luna nellaltra, aprendo nuove dimensioni
viene persino tradotto in italiano. Di Joyce opera di significato: i gemelli siamesi sono soamheis
estrema non solo perch ultima ( uscito nel 1939, (so-am-he-is, cos come io sono, egli ); Chao-
diciassette anni dopo lUlysses, e due anni prima del- smos il caos che non si oppone ma si interpone
la morte dellautore). Lo spieg Umberto Eco, nel al cosmo; riverrun (prima e ultima parola del ro-
1962: Pareva cheUlyssesavesse sconvolto oltre ogni manzo, scritta in minuscolo perch la fine si salda
limite la tecnica del romanzo:Finnegans Wakesupe- con linizio) ununione di fiume e scorrimento
ra questo limite oltre i confini del pensabile. Pareva (ma pu essere molte altre cose); Meandertale
che inUlyssesil linguaggio avesse dato prova di tutte una sorta di sciarada fra il meandro e il raccon-
le sue possibilit:Finnegans Wakeporta il linguag- to (tale) che finisce per produrre unentit vicina
gio oltre ogni confine di duttilit e di comunicabi- a Neanderthal, quindi alluomo primordiale e ai
lit. Pareva che Ulysses rappresentasse il pi ardito suoi istinti primari. Giochi, ma quanto diverten-
tentativo di dare una fisionomia al caos:Finnegans ti?Il titoloFinnegans Wake ricavato dalla canzo-
Wakecostituisce il pi terrificante documento di in- naccia irlandese da osteriaLa veglia di Finnegan, il
stabilit formale e ambiguit semantica di cui si sia cui ritornello dice: Vedi che avevo ragione? / Alla
mai avuta notizia. veglia di Finnegan ci si diverte da matti!. Per Joyce
Pi di recente lo scrittore Martin Amis ha signifi- agglomerare parole o, al contrario, disaggregarle in
cativamente intitolato La guerra contro i clich una atomi entropici di significato era anche un diverti-
prefazione allUlysses, e vi ha cos riassunto le quattro mento personale: non a caso gli capitava di chiamar-
tappe fondamentali della produzione joyciana: Gli lojoycity, gioiosit joyciana.

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Al proprio meandertale, oscuro labirinto e puzzle progetto: per iscritto vi si riferiva con il disegno di
narrativo, Joyce augurava lettori poliglotti e ideal- un quadratino; quando ne parlava lo chiamava work
mente insonni. Dei traduttori non ha parlato (per in progress, il lavoro in corso. Nel 1928 mise in pa-
quanto lui stesso abbia partecipato alla traduzione lio mille franchi per chi avesse indovinato il titolo
italiana di una sezione), ma il testo li postula onni- definitivo (il premio fu aggiudicato dieci anni dopo,
scienti e invulnerabili. Dopo qualche saggio di tra- un anno prima delluscita del romanzo). La canzo-
duzione italiana assai parziale da parte di scrittori ne Finnegans Wake parla della veglia funebre per un
intrepidi come Gianni Celati e J. Rodolfo Wilcock ubriacone, durante la quale gli amici bevono e litiga-
(oltre allo stesso Joyce), a decidere di affrontare non no, fanno cadere un goccio di whisky sul cadavere,
lOttomila di uno o due capitoli ma lintero Hima- che si ridesta (wake come nome significa veglia
laya del libro completo stato un traduttore bo- ma come verbo sta per svegliarsi). Joyce trasform
lognese, Luigi Schenoni (1933-2008): nellincre- Finnegans in Finnegans, e la veglia di Finne-
dulit generale pubblic il primo volume nel 1982, gan divent la veglia dei Finnegan o i Finnegan si
da Mondadori, e arriv poi a tradurre i due terzi svegliano. N si pu trascurare la circostanza per cui
dellopera. Il suo testimone stato raccolto da En- Finn un gigante della mitologia irlandese, nel mito
rico Terrinoni e Fabio Pedone di cui ora esce la tra- di fondazione della citt di Dublino, e sempre per
duzione del penultimo tratto di Finnegans Wake (li- assonanza e Finnegan pu diventare Finn again:
bro terzo, capitoli 1 e 2, Mondadori), corredato da ancora Finn, in riscossa dello spirito irlandese. Come
diversi apparati, oltre che dallimprescindibile testo se non bastasse, c il latino, dove negans partici-
originale a fronte. Come dicono i nuovi traduttori, pio presente di negare e quindi Fin negans wake
la difficolt che il romanzo si traduce da solo, una veglia, o un risveglio, che nega la fine.
poich scritto in una lingua babelica, in cui lingle- Il fatto che Joyce era rimasto impressionato, let-
se si confronta con apporti di ogni altra lingua co- terariamente se non filosoficamente, dalla Scienza
nosciuta o raggiunta da Joyce (ivi compreso non solo nuova di Giambattista Vico, con la dottrina dei corsi
litaliano ma anche il dialetto triestino: chiss quanti e ricorsi e la sequenza delle ere degli di, degli eroi
non italiani leggendo riceypeasy penseranno ai risi e degli uomini. Volle narrare un ciclo vitale ricor-
e bisi qui evocati consapevolmente da Joyce). sivo incarnandolo per nella forma stessa del suo
La storia di questo libro inimmaginabile era co- romanzo; non una quadratura del cerchio, ma una
minciata nel 1922, un anno dopo luscita di Ulys- circolazione del quadrato, diceva: il quadrato sta per
ses. Fu allora che Joyce prese ad alludere a un nuovo il susseguirsi di nascita, crescita, morte, rinascita. A

Umberto Eco: Pareva che in Ulysses il linguaggio avesse dato


prova di tutte le sue possibilit: Finnegans Wake porta il
linguaggio oltre ogni confine di duttilit e di comunicabilit.
Pareva che Ulysses rappresentasse il pi ardito tentativo di dare
una fisionomia al caos: Finnegans Wake costituisce il pi
terrificante documento di instabilit formale e ambiguit
semantica di cui si sia mai avuta notizia.

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retabloid gennaio 2017

capirlo prima di tutti fu il giovane Samuel Beckett,


che di Joyce era stato anche collaboratore stretto, e
quando del work in progress non si conoscevano che
pochi tratti ne parl cos: Qui la forma il contenu-
La difficolt che il romanzo
to, il contenuto la forma. Si protester che questa si traduce da solo, poich
roba non scritta in inglese. Non affatto scritta. scritto in una lingua babelica,
Non fatta per essere letta, o almeno non solo per
essere letta. Bisogna guardarla e ascoltarla. La scrit-
in cui linglese si confronta
tura di Joyce non su qualcosa: quel qualcosa. con apporti di ogni altra lingua
Nel contenuto e nelle forme espressive della narra- conosciuta o raggiunta da Joyce.
zione fra lUlysses e Finnegans Wake avviene il pas-
saggio dal giorno alla notte. L cera una giornata
nella vita di un everyman, Leopold Bloom; qui un territorio inglese. Umberto Eco si potuto diver-
il sogno di un altro uomo, loste H.C. Earwicker. tire a immaginare il consulente che scrive alla casa
Nelle forme di unallegoria letteraria lUlisse-Blo- editrice: Per piacere, dite alla redazione di stare pi
om aveva il suo Telemaco-Dedalus e la sua Pene- attenta quando manda i libri in lettura. Io sono un
lope-Molly, e incontrava sirene, ninfe e tempeste; lettore dinglese e mi avete mandato un libro scritto
invece nel sogno di Earwicker le figure dei diversi in qualche diavolo di altra lingua. Restituisco il vo-
livelli (narrativo, storico, geografico, mitologico) lume in pacco a parte.
non scorrono pi parallele al testo ma si fondono Lo scrittore Michel Butor ha detto: Se noi voglia-
fra loro secondo le condensazioni tipiche del lavo- mo leggere una pagina di Finnegans Wake dobbia-
ro onirico. Le iniziali di Earwicker, H.C.E., stan- mo prendere molte parole in modo diverso da quel-
no anche per Here Comes Everybody (qui arriva lo in cui sono scritte, abbandonare una parte delle
ognuno) e per molte altre soluzioni dellacronimo; loro lettere e dei loro significati possibili. Ogni let-
la moglie Anna Livia Plurabelle nel nome incarna tore fa scelte proprie e costruisce un proprio ritratto
il fiume dublinese Liffey; corrispondenze numero- tramite il testo: Finnegans Wake cos per ciascuno
logiche trasfigurano i dodici clienti dellosteria di uno strumento di conoscenza intima.
H.C.E. negli apostoli o nelle ore dellorologio in Here Comes Everybody, appunto. Forse signifi-
un mondo di trasmutazioni della materia e delle cativo che tra i primi joyciani a occuparsi a fondo
identit (i sogni, del resto, sono fatti cos), la lin- di Finnegans Wake si siano annoverati Marshall
gua medesima diventa un dispositivo di condensa- McLuhan e Umberto Eco. Leverybody dublinese,
zione, in cui radici, etimi, somiglianze, accezioni dallalto del suo estremo gioco letterario, affascina
alternative convivono nella stessa parola. Se lUlys- gli studiosi di mass media. Nella sua osteria allora
ses rompeva la sintassi dellinglese e la ristrutturava, convergono la storia, lostilit, lospitalit, listeria
il Finnegans Wake non pi scritto in inglese, ma di tutti. Se fra ventanni decideremo che si tratt di
un vortice, una tromba daria poliglotta che devasta follia, gi oggi sappiamo che l cera del mitico.

Samuel Beckett: Qui la forma il contenuto, il contenuto la


forma. Si protester che questa roba non scritta in inglese.
Non affatto scritta. Non fatta per essere letta, o almeno
non solo per essere letta. Bisogna guardarla e ascoltarla.

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Serena Danna

Donald Trump batte Ezio Bosso per quarantamila voti


la Lettura del Corriere della Sera, 15 gennaio 2017

Il 2016 di Wikipedia. La classifica italiana delle pagine


pi visitate: in vetta c il nuovo presidente degli Stati
Uniti. Per Gomorra 2 clic costanti

Nel caso avessimo avuto bisogno di una conferma, non soltanto per le note di Following a Bird ma
arrivata da Wikipedia: Donald Trump stato il anche per messaggi come la musica una fortu-
personaggio dellanno che ci siamo da poco lasciati na che condividiamo; diamo per scontate le cose
alle spalle. Vale per la politica mondiale in un anno belle; perdere i pregiudizi, le paure e il dolore ci
turbolento un po dappertutto e anche per la ver- avvicina. Meno di venti minuti uninfinit per la
sione italiana dellenciclopedia on line, dove la pagi- macchina televisiva sono bastati a spingere milioni
na del presidente eletto degli Stati Uniti dAmerica di italiani su Wikipedida per scoprire chi fosse quel
ha registrato la vetta del milione e seicentomila visite talento artistico e umano.
in una settimana. Diverse le motivazioni, seppure anche stavolta di
Il fatto che il boom di accessi sia concentrato nel natura emotiva, che hanno portato alle posizioni tre
mese di novembre precisamente nel periodo che va e quattro della lista: Bud Spencer e David Bowie,
dal giorno prima delle elezioni a quelli immediata- scomparsi a giugno e gennaio dello scorso anno. In
mente successivi aggiunge un nuovo elemento alla comune con i predecessori c lelemento sorpresa
lettura del rapporto tra gli utenti italiani e il milio- la morte stata un evento inaspettato per i fan
nario americano diventato presidente. Probabilmen- ma certo tutti, o quasi, conoscono lartista inglese e
te fino allelection day in pochi credevano alla sua lattore napoletano.
elezione e, quando si realizzata, si sono precipitati A che cosa dovuta quindi limpennata di contatti?
su internet a leggere la sua biografia, nella speranza probabile che londata di celebrazioni seguita alla
di scoprire attraverso aneddoti e avvenimenti i scomparsa di Bowie abbia portato tantissimi a vo-
motivi dellascesa elettorale pi imprevista degli ulti- ler approfondire la sua figura enigmatica: un modo
mi tempi. Il meccanismo che ha portato Trump sul per salutare il Duca Bianco e la memoria collettiva
podio della classifica italiana di Wikipedia si ritrova di generazioni diverse che hanno trovato in Bowie
anche per il secondo classificato: il compositore e un simbolo vicino o lontano di ribellione e di
pianista Ezio Bosso, che stato battuto da Trump progresso. Cos come la morte delleroe buono degli
per soli quarantamila voti. Il musicista affetto spaghetti western allitaliana pu aver creato un cer-
dalla Sla, fino al giorno prima dellapparizione del to effetto nostalgia.
festival di Sanremo quasi uno sconosciuto per gli Curiosamente nella strada di correlazioni tipica di
spettatori, diventato una star sul palco dellAriston internet la scomparsa di Bud Spencer ha suscitato

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retabloid gennaio 2017

un notevole interesse anche verso il partner cine-


matografico Terence Hill, che gli sopravvive. Allo
stesso modo, la morte dellattrice Anna Marchesi-
ni, che soffriva di artrite reumatoide (s, i defunti
famosi sono una delle categorie pi popolose della
classifica), ha portato gli italiani ad approfondire la
malattia contestualmente al decesso dellattrice.
Emerge dunque una volont di informazione nel
confuso gioco di ricerche su Wikipedia. Ad esempio,
quelle effettuate su Amatrice, il comune in provincia
di Rieti distrutto dal terremoto il 24 agosto, hanno
sollecitato un viaggio nella storia del nostro paese:
risulta infatti che, in quel periodo, milioni di lettori
abbiano visitato le pagine di Wikipedia sul terremoto
dellIrpinia del 1980 e su quello dellAquila nel 2009. Ferrero ai familiari di un dipendente morto di can-
E non lunico esempio di lodevole pulsione infor- cro di tre anni di stipendio. Duecentomila persone si
mativa. Nel 2016 moltissimi hanno dedicato tem- dedicano quella settimana alla pagina del fondatore
po a scoprire opere e vita dello scienziato Stephen del gruppo, Michele, scomparso nel 2015. Un mese
Hawking, sulla spinta della visione del film La teoria dopo, in occasione del golpe o presunto golpe fallito
del tutto e del dibattito che ne seguito; cos come la in Turchia, molti utenti si dedicano alla lettura della
serie televisiva sui Medici (andata in onda su Rai1 a voce colpo di Stato.
ottobre) ha portato centinaia di migliaia di visite alle Se esistesse un premio continuit di Wikipedia,
voci dedicate alla famiglia che govern Firenze per andrebbe senza dubbio alla serie televisiva Gomorra
trecento anni e a uno dei suoi personaggi pi illu- 2 che riuscita a tenere costanti le visite alla pagina
stri, Cosimo, duca di Firenze, granduca di Toscana. per tutto il tempo di trasmissione su Sky.Il 2017 si
Questi slanci di approfondimento degli italiani si apre con Checco Zalone, nessun picco di accessi ma
rivelano episodici. stando ai dati della prima settimana di gennaio
Stando ai dati, dobbiamo aspettare maggio perch la sua pagina su Wikipedia ha ricevuto il maggior
comincino a interessarsi di attualit. Succede grazie numero di visite. Merito forse del passaggio natalizio
alla notizia della concessione da parte dellazienda in tv dei suoi film. Televisione batte internet, ancora.

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Cinzia Leone

Nuove professioni: il manager di cartoon


lEspresso, 15 gennaio 2017

Ieri erano graffitari, oggi stanno nella stanza dei bottoni


di aziende che affidano alla loro penna la sintesi delle
riunioni pi importanti. Sono i visual facilitator

Cosa ci fa un tizio in t-shirt che scarabocchia nume- facilitator: troppo creativo e poco interpretativo
ri, parole e immagini, mentre i top manager di una stigmatizza Bielli, non senza un pizzico dinvidia per
multinazionale espongono i dati di bilancio? Sepol- Giulio II.
te le slide, svaniti i PowerPoint, archiviati come Manager e capi azienda che si formano in master al-
dinosauri i fogli Excel, oggi la sintesi affidata al lestero e puntano a conquistare i vertici della loro
facilitatore visuale: un mediatore armato di pen- azienda sempre pi rapidamente sono sempre pi
narelli e capacit di sintesi che, nei meeting azien- insicuri. Hanno sempre meno tempo e meno atten-
dali, nelle conferenze e nei workshop ascolta rela- zione. E sono schiavi del diktat secondo il quale per
zioni e interventi, osserva dinamiche (e talvolta le convincere il proprio capo a sponsorizzare un loro
stimola) e ricostruisce mappe concettuali e strategie. progetto hanno il tempo di una corsa in ascensore.
Delle parole ormai non si fida pi nessuno, nemme- La parola usurata. Mastichiamo pi informazioni
no i comunicatori. Il flusso di coscienza delle azien- in una settimana di quante Dante Alighieri ne abbia
de, e non solo, affidato a un mediatore visivo. La assorbite in una vita. Ipnotizzati dalla quantit di se-
parola non portatrice assoluta di verit e va in mol- gnali che la contemporaneit dei linguaggi e la rete
te direzioni spiega Andrea Bielli, managing partner ci mettono a disposizione, abbiamo sempre pi biso-
di Sevendots, una societ di consulenza strategica e gno di mappe sintetiche. Pi che usurata, la parola
marketing. Il facilitatore visuale scolpisce le idee in sovrausata. Ci sono sempre pi persone che parlano,
qualcosa di fisico e condiviso. E mette tutti dac- comunque molte volte di parola ne basta una sola
cordo. Si finisce per affidare a una figura estranea commenta Alfredo Carlo, a capo di Housatonic, una
allazienda la trasmissione di unidea o di uninno- delle factory pi attive nella visual comunication. La
vazione. Il visual facilitator ha capacit narrative, di democrazia, in overload di parole e ipnotizzata dalla
sintesi e soprattutto interpretative, ma non inventa: quantit, ha sempre pi bisogno di facilitatori visuali
trasmette il pensiero in campo. per interpretare il flusso di coscienza delle aziende e
Una specie di Michelangelo? In fondo, anche se lui fissarlo nel selfie dellimpresa.
non era il facilitatore visuale di Giulio II, la Cap- Nata negli Usa negli anni Ottanta, la professione
pella Sistina il pi efficace storytelling del suo pa- del visual facilitator ormai in Italia allinea diverse
pato e della cristianit. Sarebbe rischioso utilizzare factory di creativi e freelance molto richiesti che la-
Michelangelo in un meeting aziendale come visual vorano per multinazionali ma anche per societ no

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retabloid gennaio 2017

profit e studi di grandi avvocati. Da noi guadagnano


tra gli ottocento e i novecento euro al giorno, ma
negli Usa anche tremila dollari e in Australia fino
a quattromila. In Italia non sono neanche trenta: Il visual facilitator ha
vengono dal fumetto, dalla pubblicit, qualcuno capacit narrative, di sintesi
laureato in Business and Economics e molti hanno
iniziato come writers. Il rapporto con il graffitismo
e soprattutto interpretative,
tangibile, racconta Alfredo Carlo un terzo del ma non inventa: trasmette il
mio studio viene da l. Ma lalta qualit del pro- pensiero in campo.
dotto finale e la ricerca continua, anche stilistica, a
fare la differenza.
Il disegno non basta: per governare la Babele della sempre quello che facciamo e avere in un convegno
comunicazione il facilitatore visuale deve conoscere un illustratore che traduce in immagini e sintetizza
molte lingue. Ne parla cinque Sara Seravalle, archi- fa sempre effetto risponde Sara Seravalle. Qualche
tetta, per molti anni attiva nella progettazione par- volta ci chiamano perch pensano di ingaggiare un
tecipata e da cinque anni visual facilitator prima con cartoonist ma quando l si accorgono che capisce
la Sketchapensieri e oggi con la Visual stories. Ca- pi di quelli che partecipano al meeting. La cosa pi
pita di partecipare a meeting con interventi in mol- facile per un facilitatore visuale far felici le perso-
te lingue ma io preferisco non usare la traduzione ne. uno dei pochi mestieri dove alla fine si viene
simultanea. Per me importante quello che dicono ringraziati. Il difficile non innamorarsi di quello
tanto quanto il tono con cui si esprimono. Quan- che stai facendo per qualcun altro e ricordarsi che
do ho lavorato in Svezia alla rappresentazione del- un servizio.
la catena del valore dellIkea, dovevo sintetizzare il Concorda Alfredo Carlo: La spettacolarizzazione
lavoro di un gruppo di cinesi ma, non parlando la dei contenuti non deve mai essere fine a s stessa.
loro lingua, mi sono resa conto che non ero parte del Funambolo della visualizzazione, in diretta, senza
gioco: ballavo senza musica. E il risultato non era rete e spesso sotto locchio della telecamera, il facili-
soddisfacente. tatore visuale unopportunit e persino una moda.
Il facilitatore visuale anche il frutto di una globa- Dopo il convegno allazienda non rimane solo la pa-
lizzazione vorticosa e imperfetta. come un inter- rete istoriata, ma anche il video e un libretto che
prete simultaneo: deve saper entrare in una simbiosi riporta su carta la sintesi visuale. Dalla carta si prova
a tempo, ballare seguendo il ritmo dello speaker e, a sfuggire ma alla carta si ritorna.
se necessario, fare il contrappunto. Deve diventare In principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio
il prolungamento delloratore, il braccio armato di e il Verbo era Dio recita linizio del Vangelo di
pennarello del pensiero dellaltro. E deve essere mol- Giovanni. Il verbo, sommerso da aggettivi e iper-
to veloce, non solo con il disegno ma con la mente, boli, sembra essere ormai roba daltri tempi. Morta
perch tracciare le mappe altrui un mestiere da geo- la retorica e loratoria, sono sempre pi rari i leader,
grafi ma anche da psicologi. Sono poche le volte che in politica e in azienda, capaci di catturare le piaz-
riceviamo prima una qualche indicazione. Il fascino ze e di far schizzare laudience. Lincapacit orato-
catturare tutto in diretta racconta la Seravalle. ria del leader lo specchio fedele della sua platea:
E se il risultato non piace? Se il top manager di turno sempre pi distratta, viziata dalla multisensorialit
dal palco strabuzza gli occhi perch la sua conferen- e abituata allo zapping televisivo. Meglio prenderla
za su una nuova linea di prodotto stata visualizzata per il suo verso, allora: quella stessa platea segue
come una passeggiata su un ponte tibetano o il lan- con pi attenzione e memorizza meglio se pu fare
cio di una navicella spaziale? Ai clienti piace quasi zapping tra il palco dove parla il top manager e lo

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La parola usurata. Pi che usurata, la parola
Mastichiamo pi informazioni sovrausata. Ci sono sempre pi
in una settimana di quante persone che parlano, comunque
Dante Alighieri ne abbia molte volte di parola ne
assorbite in una vita. basta una sola.

storytelling disegnato dal facilitatore visuale. Diffi- e scoprire finalmente la luce del sole, sarebbe capa-
cile darle torto. ce di tornare a spiegare a un pubblico di prigionie-
Il facilitatore visuale il simbolo di una resa e insie- ri quello che ha appena scoperto? Un bel cerchio a
me di una riconciliazione. LItalia stata unita da pennarello con i raggi tutto intorno ed fatta. Quasi
Dante Alighieri, la Germania da Martin Lutero, il un emoticon platonico
Brasile da Rede Globo e il pianeta dai facilitatori vi- Ma sono tutti grandi disegnatori i visual facilitator?
suali. La parola non conquista e non illumina pi e La qualit del disegno conta enormemente e nel ri-
c bisogno di tornare ad una comunicazione ance- sultato finale deve esserci tutto il contenuto dellin-
strale e archetipica: limmagine. Il linguaggio verba- contro. Ascolto e talento sono doti indispensabili
le comparso alcune decine di migliaia di anni dopo risponde Alfredo Carlo. Ma il ruolo pi quello di
le pitture rupestri e la scrittura solo cinque o seimila una spugna che assorbe tutto o di un evidenziatore?
anni fa. Luomo incideva sulle pareti delle grotte una voce altra che aiuta il flusso della comu-
paure, divinit e scene di caccia. Prima della parola nicazione senza trasferire opinioni personali. un
limpronta della mano intinta nel sangue dellani- esperto del processo capace di risolvere la complessi-
male appena ucciso, poi i simboli e gli ideogrammi, t rimanendo parte terza. Se non capisce qualcosa di
e solo millenni dopo il linguaggio. quello che ascolta, trasferendolo sulla carta evidenzia
Back to the future? Sciamani dei manager, i facilita- i buchi della comunicazione. Il facilitatore visuale
tori visuali saltano la parola usurata e magicamente aiuta a gestire la comunicazione ma non ha unopi-
ritrovano la sintesi. O piuttosto proiettano ombre nione. una presenza silenziosa che finisce per oc-
nella caverna-azienda per incantare un pubblico cupare la scena con disegni e parole. Ingaggiato per
incatenato in eterno come i prigionieri della grotta coinvolgere e aiutare a memorizzare, finisce per gesti-
platonica? Se uno di loro potesse sfuggire al meeting re i conflitti. E quando serve li genera.

La parola non portatrice assoluta di verit e va in molte


direzioni. La parola non conquista e non illumina pi e c
bisogno di tornare ad una comunicazione ancestrale
e archetipica: limmagine.

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#bookshelf #battle #book #reader #sentimental #influencer #publishing

Elizabeth Bernstein

The Bookshelf Battle


The Wall Street Journal, 17 gennaio 2017

Couples go to the mat over whose books get more space.


Both are big readers, both own many books. Sentimental
vs influencers

After bickering with her husband nonstop for a I am a collector and books are my friends says
week recently, Amber Fallon made a huge sacrifice Ms Fallon, a 33 years old technical engineer for a
for love. Four books. software company who writes horror novels in her
This represented an appeasement in the ongoing spare time. If you and your partner havent bickered
book battles between Ms Fallon and her husband, about books, youre probably not readers.
John. Both are big readers. Both own many books. Books are deeply personal possessions. What is
His are alphabetized in a floor-to-ceiling bookcase a formative or essential volume to one might be
in their bedroom. Hers take up three of his shelves, nothing but clutter to that persons spouse. Which
fill their home office and stack precariously in a To books do you keep? Where do you store them? How
Be Read pile in a corner. do you organize them alphabetized or by genre
When books start to spill onto tables and counter- or color? How do you explain to a partner who has
tops, Mr Fallon who gives away many of his books abandoned real books for an ereader why you must
once hes read them demands answers. Why does keep all your physical copies? These dilemmas touch
his wife need two copies of the same title? Why on control of space, but also on divergences between
keep ones shes already read? She believes in some two minds. On top of all that, theres the problem
form of immortality by having books around says of being embarrassed by the titles your spouse has
Mr. Fallon, 39, a systems technician. on the shelf.
The couple, in Maynard, Mass., reached a standoff Books are about self-identity personal history,
when Mr Fallon found two copies each of Stephen formation, interests and thus are markers of how
Kings It and Brian Keenes A Gathering of Crows much spouses accept their differences says William
and The Complex. His wife explained that they were Doherty, a marriage and family therapist in St Paul,
different editions she had one hardcover and one Minn.
paperback of each. Friends even sided with her. But There are batches of books you can never give
she admitted she was unlikely to read both copies. away. These come in two categories. Influencers
And so she reached a compromise, donating four are books that formed you. These include books
paperbacks three by Mr King and one by Dean from your childhood, college books, and that musty
Koontz to the local library. She kept Mr Keenes volume of poetry you read every day when you were
books because hes her favorite author. twenty-four.

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Sentimentals are books you are loyal to, even if totes taking over the garage. Marlene Critch, 81, a
you will never read them again (if you ever did). retired health-information administrator from Bu-
These include books someone you loved who is now rien, Wash., is still mourning the Merriam-Web-
gone gave you, books that have the handwritten ster dictionary her husband nudged her to get rid
name of your grandfather or another loved one now of when they downsized into a condo three years
dead in them, and beloved books you read to your ago. A 13th birthday present, it was inscribed: to
children. Add here books a friend wrote, no matter honey bunny from daddy.
how bad. You can never part with those. When Ellen Jovin moved in with her then-boyfriend,
When the travel writer Paul Theroux discovered Brandt Johnson, she wrote a small e in pencil on the
books hed personally inscribed to the novelist V.S. first page of her books and a b in his, slipping a piece
Naipaul, his mentor, in an auction catalog, the two of paper with the initials in books she didnt want to
didnt speak for 15 years and Mr Theroux later write in. I saw the books as my critical property, a
wrote a scathing memoir about his relationship with symbol of what I was, what I cared about says Ms
the other writer. Romantic couples have similar con- Jovin, 51, a communication consultant from New
flicts. When Suzan Frenchs husband boxes up his York City. I wanted that identity intact.
own books to give away, the 46 years old New York That was twenty-three years ago. The couple, now
marketing company owner surreptitiously re-shel- married, have merged their books spreading them
ves them. Titles that recently appeared back on the out across their home and shared office, combining
couples shelves include Lady Chatterleys Lover and sections and alphabetizing them. These days, Ms Jo-
Venus in Furs. Author Jeff Burlingames wife, Lisa vin is more likely to give away books shes read, a habit
Patterson, a 41 years old magazine editor, parks her she learned from her husband, and to see the merging
car in the street outside their house in Tacoma, Wa- of books as a metaphor for a relationship. You turn
shington, because her husband has hundreds of extra outward, you become generous, and you dont care so
copies of his thirty-two books heaped in boxes and much about what is solely yours anymore she says.

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#lottadilibri #libreria #scaffali #letture #hemingway #kinsella #annakarenina

Annalena Benini

Lotta di libri
Il Foglio, 17 gennaio 2017

Litigare su dove metterli, quando scartarli, nasconderli,


buttarli via. E se abbiamo due copie di un stesso titolo, che
facciamo? Meglio dividere la casa in due

Lanciarseli addosso non una buona idea, perch i Non importa essere collezionisti per arrivare ad an-
dorsi rigidi fanno male e soprattutto perch si rovi- gosciarsi per i libri. Come li sistemiamo? In ordine
nano. Ma per quanto siate certi che a voi non succe- alfabetico? Per nazionalit? Per casa editrice? I saggi
der mai, non litigherete certo per qualche volume con i saggi e i romanzi con i romanzi? Ma bisogna
sparito o perch vi vergognate dei suoi Sophie Kin- tenere per forza anche i manuali sulla maternit e
sella in salotto, il consiglio : la divisione dei libri. quelli sui benefici di camminare a piedi nudi? Si li-
Anche se quando vi siete innamorati eravate felici e tiga per la catalogazione, ci si innervosisce quando
stupiti di quelle letture in comune, e disposti a divi- non si trova un libro e si tende sempre a dare la col-
dere il letto, il lavandino, il futuro, non significa che pa allaltro abitante adulto della casa. Lhai preso tu?
sia accettabile la proposta di lei, il giorno del traslo- Sicuro? Ti ho visto sai che lo sfogliavi, ed era di mio
co, di buttare via, o regalare o vendere, i libri doppi. padre, era di mio nonno, era di mia zia suora, me
Quelledizione Garzanti di Anna Karenina, in nome laveva regalato la mia fidanzata del liceo, lho letto a
di quale affinit o mancanza di spazio dovrebbe sedici anni quando i miei genitori hanno divorziato.
uscire di casa? Secondo The Wall Street Journal I libri scatenano i sentimenti, il ricordo del giorno
solo chi legge libri litiga per i libri, ma ci sono anche in cui labbiamo comprato, ci torna in mente il letto
coppie in cui lui proprio non capisce perch tutta singolo su cui stavamo sdraiati a leggerlo destate,
quella polvere e quel senso di continuo soffocamen- quindi inconcepibile che qualcuno di arrivato molto
to, e perch lei non butti nella spazzatura Festa mo- tempo dopo lo prenda in mano senza sapere nulla e
bile, visto che lo ha gi letto tre volte. Secondo il fa- dica: beh, di questi ne abbiamo due, che facciamo?
moso metodo giapponese di riordino, ai libri si pu Il consiglio : essere diffidenti. Anche se il vostro ma-
dire: grazie, non mi servi pi, addio, e buttarli nella trimonio durer centanni, ve lha predetto una zin-
raccolta differenziata della carta. Secondo le liti di gara, meglio tenere separati i libri, e sempre, nel
coppia per i libri, invece, ci si pente quasi sempre dubbio, siglarli. Creare anche delle zone di intoc-
di averli condivisi, e di non avere almeno messo le cabilit. Impedire che i suoi saggi di economia en-
iniziali del proprio nome in alto a destra sulla prima trino in contatto troppo ravvicinato con i racconti
pagina bianca, a volte anche di non averli chiusi a di Cechov, imparare a usare il trapano e montare
chiave in un armadio. Perch sono, scrive il Wsj, altri scaffali pi lontani. E se labitudine invece
beni profondamente personali. quella di fare piccole montagne di libri accanto al

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letto, circondarle di trappole per topi. Non sfidu- prestare libri di cui non sapremmo provare lappar-
cia, non mancanza damore, una serena idea di tenenza oltre ogni ragionevole dubbio.
reciprocit: quello che legge lui non deve cambiare i Per quanto riguarda le orecchie alle pagine, dipende
sentimenti di lei. Quello che legge lei non deve pro- dal livello di nevrosi, ma molti le trovano eccitanti.
vocare limbarazzo di lui e il tentativo di nascondere Limportante non arrivare mai al punto di gettare i
in bagno o far scivolare nel cestino della carta certi libri dalla finestra, insieme ai vestiti, durante litigate
libri molto rosa. E non si pu mai, in nessun caso, ancora pi serie.

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#carta #gutenberg #lutero #cina #corano #pergamena #digitale #bompiani

Ernesto Ferrero

Quando la carta era la vera rivoluzione


Sette del Corriere della Sera, 20 gennaio 2017

Con lavvento del digitale non si fa che parlare della


scomparsa della carta, ma il suo cammino ha fin qui
segnato e plasmato diverse civilt

Secondo Lutero, la pressa da stampa era un dono di di allora, i supporti utilizzati per incidere o iscrivere
Dio, il pi alto ed estremo atto di grazia. Una di- segni convenzionali erano minerali (le tavolette dar-
chiarazione interessata, perch la Riforma doveva la gilla dei sumeri, la pietra delle stele e dei monumen-
sua rapida e capillare diffusione proprio alla macchi- ti, la cera), vegetali (il papiro, le tavolette di legno,
na messa a punto da Gutenberg e alla (relativa) eco- le cortecce di varie piante), animali (la pergamena).
nomicit di un supporto che soppiantava la costosa Agli scolari cinesi stato insegnato per secoli che
pergamena, ricavata da pelli animali, fino ad allora la carta stata inventata nel 105 d.C. da un eunu-
in uso. Tra le invenzioni umane, la carta una delle co di corte, Cai Lun, che avrebbe ottenuto la carta
pi preziose, motore di sviluppo delle civilt, eppure lavorando la corteccia degli alberi, la canapa, dei
la sua storia millenaria una delle meno conosciu- brandelli di tessuto e le reti da pesca. Il nuovo ma-
te, quasi fosse un materiale che si pu reperire facil- teriale rispondeva alle crescenti esigenze gestionali
mente in natura e non invece quello che realmente dellamministrazione dellimpero, e favoriva la fio-
, il frutto di una tecnologia piuttosto sofisticata, che ritura di testi letterari e filosofici, la redazione di
si lentamente evoluta nei secoli, da un continente storie nazionali e dizionari, la riedizione di classici.
allaltro. Fa talmente parte della nostra vita, e lo sar Nascevano librerie e biblioteche private con migliaia
ancora a lungo, che quasi non riusciamo a vederla, di libri, anche se scrittura e lettura restavano appan-
a riconoscerle il ruolo fondamentale che le spetta. naggio dei giovani aristocratici in carriera nella buro-
Raccontarne il lungo viaggio sfogliare la storia, crazia governativa. I funzionari addetti alle scritture
come recita il sottotitolo del volume del giornalista venivano chiamati zhi e alla fine questo diventato
e divulgatore americano Mark Kurlansky (Carta, il termine cinese per la carta. Verso il Terzo secolo
Bompiani). La carta che noi conosciamo e pratichia- d.C. la carta cinese veniva trattata con gesso, ami-
mo ha meno di duecento anni, e deve le sue prime do o un collante ricavato dal lichene per evitare che
sperimentazioni al chimico francese Anselme Pa- assorbisse troppo inchiostro. Nel 674 il governo
yen. fatta di fibre di cellulosa derivate dal legno ordin ai cartai di trattare la carta per documenti
e disgregate e mescolate in acqua. Il liquido otte- governativi con una sostanza velenosa ricavata dal-
nuto viene raccolto in uno stampo e filtrato, sino a le bacche di un philodendron, per evitare che gli in-
ricavarne uno strato molto sottile di fibre intrecciate setti potessero attaccarla. Nel Dodicesimo secolo
poi trattate con procedimenti fisico-chimici. Prima linstancabile viaggiatore arabo Ibn Battuta rimase

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sbalordito dalla quantit di carta che i cinesi con- carta pi fine (ricavata dalla corteccia dei gelsi, da un
sumavano. La utilizzavano persino a scopi igienici arbusto, chiamato gampi e dalla canapa), nonch
anzich lavarsi, pratica che gli sembrava deprecabi- 4600 fogli di carta colorata. Al 1031 risale la prima
le. Anche i riti della sepoltura richiedevano grandi menzione di carta riciclata. Non potendo togliere
quantit di carta quale tributo per gli spiriti, un uso linchiostro, risultava un po grigia ma andava bene
che continuato fino ai tempi moderni. I proces- lo stesso per gli svariati usi religiosi e per i pannelli
si di fabbricazione potevano durare anche trecento scorrevoli e le decorazioni.
giorni e prevedevano limpiego di paglia per le carte
da imballaggio e di germogli di bamb per quelle Il diritto alla parola scritta
pi raffinate, destinate alla calligrafia. Alcuni fogli Dalla Cina la carta si diffonde lentamente in tutta
arrivavano a misurare tre metri per due, anche se il lAsia e trova un impiego intenso nel buddhismo: i
formato pi comune era quello che corrisponde al fedeli acquisiscono benedizioni disegnando imma-
nostro A3. Il Giappone comincia ad assimilare le gini e preghiere del Buddha o copiando i libri dei
pi avanzate acquisizioni culturali dei cinesi quando suoi sermoni. Anche lIslam aveva un enorme bi-
nel 370 conquista la Corea, che ne era gi imbevuta. sogno di carta, per diffondere la parola del profeta.
Con la scoperta della carta importa la lingua scritta, Le pagine del Corano dovevano essere straordina-
la calligrafia (che assume presto una straordinaria ri- riamente belle perch riflettevano la parola di Allah:
levanza sociale), la pittura, il buddhismo, il confucia- di qui la raffinata eleganza della calligrafia araba. I
nesimo, la burocrazia. Limperatore in persona avvia musulmani ritenevano che la parola scritta non fosse
la produzione di quattro cartiere che gli versavano un privilegio di pochi eletti, ma un diritto di tutti, e
annualmente un tributo di ventimila fogli della loro incoraggiavano la conoscenza come parte integrante

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del credo religioso. Li aiutava la rapidit con cui sa- al 1056. Era in mano agli ebrei, che da secoli avevano
pevano assimilare le conquiste altrui: larte cartaria sviluppato un importante know-how, e per macinare
e lalchimia dai cinesi, la matematica dai popoli di la polpa di carta utilizzavano pietre gigantesche dei
Egitto e Siria, lingegneria idraulica dai greci e quel- mulini gi costruiti dai romani per la molitura delle
la civile dai romani. olive. Si diceva che un fiume in cui vivessero le trote
Fu Harun al-Rashid a disporre che gli scritti gover- offriva unacqua ottimale per la produzione di carta.
nativi venissero trascritti su carta dalla pergamena, Alloccorrenza si procedeva allo sbiancamento con
che pure rest impiegata a lungo per il Corano e i te- bicarbonato di calcio o magnesio. Su carta venivano
sti pi autorevoli. La produzione dellinchiostro non trascritte le transazioni commerciali e bancarie. Ban-
era organizzata e ogni calligrafo doveva provvedere conote e ricevute erano molto diffuse, cos come le
per conto suo. Nel 794 il califfato abbaside ingag- carte geografiche.
gi degli operai cinesi per costruire a Baghdad una Granada era anche famosa per le sue carte colorate,
cartiera azionata dallacqua del fiume. Produceva una offerte in una elegante gamma di rossi e di rosa, an-
carta liscia e regolare, di buona qualit, che faceva che se un monaco di Cluny, Pietro il Venerabile, in
concorrenza a quella di Damasco. Le fibre ricavate visita a Toledo, centro ebraico specializzato in pro-
dalla canapa, dal lino, da stracci o corde venivano ta- duzioni di pregio, deprecava che si utilizzassero per
gliate, inzuppate della calce, lavate e asciugate al sole, le sacre scritture supporti creati con pezzi di vecchi
quindi disgregate con un mortaio e un pestello. indumenti e altre cose indegne, raschiatura di strac-
Fu cos che le biblioteche arabe riuscirono a racco- ci, ci che a lui sembrava sacrilego. Ci ironizzava
gliere migliaia di libri, mentre quelle di San Gallo anche un sonetto di Francisco de Quevedo: Quelli
o di Cluny dovevano accontentarsi di qualche cen- che ieri erano stracci / e venivano gettati via dal cuoco
tinaio. Era la carta a salvare le culture minacciate. I / oggi sono documenti che governano due mondi /
reggenti persiani del Decimo secolo, preoccupati che e ne minacciano altri tre. Tocchiamo qui uno dei
la loro cultura potesse scomparire in seguito alla con- tanti esempi degli altissimi costi ambientali e umani
quista araba, diedero incarico a Firdusi di scrivere della produzione cartaria. Il trattamento degli strac-
un grande poema epico della Persia, al compenso di ci, utilizzato per secoli, produceva fetori pestilenziali,
una moneta doro per ogni riga. Firdusi non si fece altamente inquinanti per laria e le acque. A questo si
pregare e scrisse il poema pi lungo e costoso della aggiungeva limmane frastuono dei magli che dove-
storia, cinquantamila versi. Al gi disastroso conto vano disgregare le fibre. Tra miasmi, rumori e agenti
economico bisognava aggiungere il compenso degli chimici, infuriavano le malattie professionali. Non
scribi e il costo della carta, dimportazione cinese. esistevano orari di lavoro perch i mulini non si fer-
mavano mai. Laspettativa media dei lavoratori era di
Un mestiere ebraico trentanni, la tubercolosi dilagava e il lavoro minorile
Una identica, straordinaria fioritura culturale accom- era largamente praticato. Il sogno di una carta bian-
pagna la conquista musulmana dellIberia, strappata chissima, leggerissima, levigatissima, il supporto che
ai visigoti nel 714. Le prime notizie circa la produ- faceva avanzare le arti, le scienze, le tecniche, i com-
zione di carta in Al-Andalus, poi largamente espor- merci e la letteratura nasceva dai tormenti di fatiche
tata via nave a Genova, Napoli e Venezia, risalgono disumane.

Si diceva che un fiume in cui vivessero le trote offriva


unacqua ottimale per la produzione di carta.

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#libridicarta #digitale #faberandfaber #stephenpage #scrittori #social #agenteletterario

Enrico Franceschini

La forza della carta


Robinson di la Repubblica, 22 gennaio 2017

I libri stanno vivendo una fase di rinascita, non sono in


crisi. Lo racconta Stephen Page, numero uno di Faber and
Faber, storico marchio delleditoria britannica

Il libro non mai stato cos bene. Se lo dice Che tuttavia non morto.
Stephen Page, presidente e amministratore delega- No, ha subito solo una temporanea flessione, si ri-
to di Faber and Faber, la pi raffinata e storica casa preso e ha continuato a crescere. Portandoci alla quin-
editrice britannica, bisogna crederci. In quasi un se- ta rivoluzione, che stiamo vivendo: con un ritorno al
colo di esistenza, la Faber, come viene abitualmente passato, la carta che tiene e le librerie reali che si rior-
chiamata, ha pubblicato i maggiori autori di lingua ganizzano; e un ritorno al futuro, Amazon sempre pi
inglese, da T.S Eliot, che stato anche il suo primo forte e i social network che diventano una cinghia di tra-
direttore letterario, a Samuel Beckett, James Joy- smissione del libro in tutte le sue forme, un nuovo for-
ce, George Orwell, William Golding, Sylvia Plath, midabile strumento di comunicazione e di marketing.
Harold Pinter, fino a Alan Bennett e Kazuo Ishigu-
ro. Negli ultimi due decenni sopravvissuta a quelle Ora ce ne sar una sesta, di rivoluzione del libro?
che Page definisce le cinque rivoluzioni delledito- dietro langolo: creare una comunit di lettori, cri-
ria e ora, dalla sua sede appropriatamente di fianco tici, autori e editori, utilizzando tutte le piattaforme
a unaltra istituzione culturale, il British Museum di disponibili. A cominciare dalla libreria tradizionale,
Londra, guarda il futuro con entusiasmo, aspettan- che per tradizionale non pi, luogo di incontri,
do la sesta. presentazioni e dibattiti, talvolta con caff e risto-
rante, molto attenta nei rapporti con la clientela,
Vuole riassumere le prime cinque, Mister Page? non un supermarket impersonale ma quasi unasso-
La prima rivoluzione stata lesplosione delle cate- ciazione di amanti del libro, una biblioteca privata
ne di librerie, negli anni Ottanta, unet doro per dove si va per acquistare un volume ma anche per
leditoria. La seconda quella che ha permesso ai incontrare persone, ascoltare storie, ricevere stimoli.
rivenditori di stabilire il prezzo, aprendo la strada a
sconti massicci in luoghi dove prima non si vendeva- Mentre sul versante digitale cosa accade?
no libri come i supermarket. La terza stata Ama- La trasformazione delle case editrici, con laiuto dei
zon, la libreria digitale, con sconti ancora pi grossi social network, in qualcosa di simile a un club. Noi
e il conseguente declino delle librerie nelle strade. abbiamo centomila follower su twitter e diecimila
La quarta recente, Kindle e lebook, che sembrava iscritti al sito della Faber, per i quali organizzia-
dover portare alla morte del libro di carta. mo eventi gratuiti, ai quali diamo lopportunit di

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dialogare fra loro, con noi e con i nostri autori, e a cui


offriamo prezzi ribassati. In sostanza, per la prima
volta permettiamo alla gente di entrare, digitalmen- Il libro di carta funziona
te se non letteralmente, in una casa editrice, dunque perch un oggetto
nel mondo dei libri e degli scrittori. Tra la vecchia
libreria rinnovata e la rivoluzione digitale, con il sup-
tangibile.
porto dei media di carta o digitali, mettiamo in moto
una conversazione su libri e lettura come non cera E quale il compito di un editore?
mai stata. Immaginiamo se fosse esistito qualcosa di Andare in cerca delloriginale. Dellautore con la for-
simile al tempo di Hemingway, di Jane Austen, di za e il coraggio di dire qualcosa di nuovo in modo
Shakespeare! Le possibilit potenziali che abbiamo nuovo. O meglio ancora, dellautore capace di rinno-
di fronte sono illimitate. Non c mai stato un mo- varsi di libro in libro. come Ishiguro, il primo che mi
mento migliore per fare leditore. viene in mente.

Quali altri cambiamenti hanno modificato leditoria Un diffuso lamento che i giovani non leggono pi:
odierna? concorda?
Uno il self-publishing, il libro fai-da-te, fenome- Leditoria per linfanzia va a gonfie vele: i bambi-
no che sarebbe un grave errore ignorare e merita ni leggono tanto. Il problema conquistare lettori
lattenzione di lettori, critici, librai e editori. Laltro tra i ragazzi, distratti da tante sollecitazioni digitali,
sono gli agenti letterari, cresciuti in modo incredi- concentrati sul proprio smartphone. Per attirarli alla
bile, portando un contributo essenziale alla conver- lettura bisogna sfruttare quella grande conversazio-
sazione di cui dicevo prima. Non si occupano solo ne a cui accennavo, puntare sulla sesta rivoluzione
della commercializzazione di un libro, ma lavorano del libro: sedurli attraverso i social, far loro capire
con lautore alla ricerca del libro giusto, lo aiutano che la letteratura passa anche dal telefonino. Perci
a scriverlo e a migliorare il testo. Il dialogo a tre fra importante avere, in una casa editrice, giovani che
autore, agente e editore pu non essere sempre faci- parlino sui social con il linguaggio dei loro coetanei.
le, suscitando anche contrasti, ma sono conflitti che Detto questo, il libro non un paese per vecchi. A
fanno bene al libro e largamente positivi. differenza di altri media, non viene percepito come
qualcosa che appartiene al passato. Basta prendere il
Cosa deve fare un autore sconosciuto per farsi pubblicare? metr a Londra per convincersene: pieno di ven-
Faber ha pubblicato due testi non sollecitati in cin- tenni e trentenni con un libro in mano.
quantanni. Se un autore sconosciuto vuole trovare
un editore per il suo libro, gli darei un solo consiglio: Magari un tascabile. Perch, in conclusione, il libro di
trovarsi un agente. Ora pi che mai, sono gli agenti carta non tramonta?
il veicolo per scoprire nuovi talenti e indirizzarli ver- Il Kindle una nicchia di rilievo, svolge una sua
so leditore appropriato. funzione, in circostanze particolari, per esempio in
viaggio. Ma il libro di carta funziona perch un
Ma quale il segreto di un libro di successo? oggetto tangibile, qualcosa che puoi sentire tuo, ca-
Non c un segreto. C chi prova a escogitare un al- rezzare con lo sguardo nella libreria di casa o anche
goritmo, una formula magica, ma i grandi best seller con la mano, andando a cercarci dentro al volo una
sono spesso delle sorprese. E per quanto gli editori, frase sottolineata, un biglietto lasciato fra le pagi-
come i produttori cinematografici o i discografici, ne, un ricordo. Lo davano per malato o moribondo,
cerchino di ripetere il successo imitandolo, le imita- invece mi sento di predire che vivr per sempre. Il
zioni non sono mai allaltezza delloriginale. libro non mai stato cos bene.

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#libridicarta #ebook #spitzer #editoria #digitale #lettura #memoria

Alessandro Zaccuri

Lettura e digitale, ecco perch carta canta


Avvenire, 22 gennaio 2017

Intervista allo psichiatra tedesco Manfred Spitzer


sulla digitalizzazione: Lebook va bene in spiaggia,
ma per studiare servono i libri tradizionali.

Chi conosce i libri dello psichiatra Manfred Spitzer gli ebook, che dopo lexploit iniziale negli Usa e, in
lo sa: lautore di Demenza digitale, edito in Italia nel misura minore, nella stessa Germania, segnano ora
2013, e del pi recente Solitudine digitale (pubblicato una battuta darresto. Ma il libro digitale ha comun-
come il precedente da Corbaccio, traduzione di Clau- que un suo mercato concede sornione Spitzer.
dia Tatasciore) non soltanto uno studioso affermato Quale sarebbe?
e combattivo, ma anche un uomo molto spiritoso. Quello delle signore di mezza et durante le vacan-
Una dote, questa, che gli sta tornando molto utile ze. Lettrici forti, non pi giovani, desiderose di non
per rispondere alle critiche, spesso feroci, rivolte alla rovinare il romanzo che si sono portate in spiaggia.
sua analisi dei rischi derivanti dalla digitalizzazione. La sabbia, le macchie di crema solare, tutti i fastidi
Mettiamola cos, esemplifica Spitzer se volesse dai quali il libro digitale al riparo. Senza trascurare
sapere quali sono le conseguenze delle caramelle per il fatto che un ereader leggero, facile da trasporta-
la salute, lei a chi si rivolgerebbe? A un medico op- re e via dicendo. La sto mettendo in parodia, dac-
pure a un bambino di tre anni?. cordo, ma non troppo. In realt lebook pu andare
Tedesco di nascita e formazione, visiting professor a benissimo per una lettura di tipo disimpegnato, ma
Harvard e oggi direttore del Centro per le neuroscien- quando occorre instaurare un rapporto pi profondo
ze e lapprendimento delluniversit di Ulm, Spitzer con il libro, ecco che la situazione si capovolge. Lo
stato chiamato a tenere uno degli interventi prin- confermano molte ricerche. Una delle pi accurate,
cipali del seminario di perfezionamento della Scuola realizzata nel 2015 dalla University of California,
per librai Umberto e Elisabetta Mauri, nellmbito mostra con estrema chiarezza come le preferenze
della quale parler appunto degli effetti collaterali dei ventenni vadano nella direzione del libro di car-
delle nuove tecnologie dellinformazione. Compresi ta, che meglio si adatta alle necessit dello studio.

Lebook pu andare benissimo per una lettura di tipo


disimpegnato, ma quando occorre instaurare un rapporto pi
profondo con il libro, ecco che la situazione si capovolge.

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il motivo per cui lebook, a differenza degli altri di- un equivoco di fondo, che ci riporta al paradosso
spositivi digitali, si rivelato capace di autolimitarsi? delle caramelle. Troppo spesso a sentenziare sulle
Non sono sicuro che si tratti di questo. Credo piuttosto meraviglie dei media digitali sono gli stessi esperti
che le persone si siano rese conto che, nel momento in di media digitali, privi di qualsiasi competenza spe-
cui si pensa di acquistare un libro digitale, in effetti cifica sulla natura e il funzionamento del cervello,
non si acquista un bel niente. Si prende in prestito, sui processi cognitivi, sulle implicazioni cliniche
semmai. Per essere pi precisi, si diventa proprietari delle dipendenze. Sono utenti entusiasti e niental-
non dellebook in s, ma della relativa licenza duso. Il tro, proprio come un bambino di tre anni entusia-
che permette di leggere un testo, non di prestarlo n sta delle sue caramelle.
di lasciarlo in eredit, come accade invece con i volumi
tradizionali. Intendiamoci, anche questa soluzione ha Lei denuncia una cattiva informazione, insomma.
i suoi vantaggi. Si risparmia molto spazio, per esem- In generale, la qualit dellinformazione ha inizia-
pio. Quanto al risparmio in denaro, a conti fatti il bi- to a deteriorarsi con lavvento della televisione ed
lancio piuttosto deludente. Per quanto riguarda le andata peggiorando sempre pi con la diffusione
novit, in particolare, il prezzo della versione digitale di internet. Se cos non fosse, non saremmo qui a
rimane sproporzionato rispetto a quella cartacea. discutere della cosiddetta post verit. Un concetto
che, per uno scienziato, semplicemente ridicolo.
Nei suoi libri lei insiste molto sullinvadenza degli Quando una persona si rivolge a un medico, non
smartphone. ha alcun interesse a conoscere il concetto teorico di
Non sono io che insisto, sono i dati a essere sem- verit alla quale quel medico si ispira. Vuole sapere
pre pi allarmanti e, nello stesso tempo, sempre pi se ha o non ha il cancro, se o non incinta, e cos
ignorati. Nel triennio che separa Demenza digitale, via. Nel mondo reale non c spazio per la post ve-
uscito in Germania nel 2012, da Solitudine digitale, rit. Esistono i fatti, non i fattoidi, con buona pace
del 2015, le ricerche scientifiche in questo campo si dei motori di ricerca.
sono moltiplicate e oggi disponiamo di uneviden-
za incontestabile sul legame fra luso eccessivo delle Adesso se la prende anche con Google?
tecnologie digitali (con gli smartphone in testa) e Guardi, perfettamente inutile avere a disposizione
una serie di patologie che vanno dalla depressione lelenco delle venti o delle duecento opinioni pi dif-
propriamente intesa agli stati dansia, dallinsonnia fuse su un determinato argomento. A meno che non
ai disturbi alimentari. Non si tratta di documenti si disponga gi di competenze adeguate, chiaro. A
segreti, ma di studi ormai acquisiti dalla comunit dispetto della retorica corrente, Google non uno
scientifica internazionale. strumento di conoscenza. Va benissimo per recupe-
rare informazioni, a patto che lutente sia in grado di
E come mai se ne parla cos poco? distinguere fra notizie verificate e falsificazioni pi
Da una parte ci sono in gioco interessi economici o meno intenzionali. Bisogna aver studiato molto,
colossali, non possiamo nasconderlo. Ma c anche prima di adoperare la rete in modo efficace. E per
studio intendo quello sui libri di carta, corredato da
appunti presi a mano.
Nel mondo reale non c spazio
per la post verit. Esistono i Perch a mano?
Perch la scrittura tradizionale favorisce il processo
fatti, non i fattoidi, con buona di memorizzazione molto pi di quella sulla tastiera.
pace dei motori di ricerca. Anche su questo disponiamo di dati incontestabili,
glielo posso assicurare.

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Roberto Bertinetti

Pym, il riscatto dellincompresa


Il Messaggero, 23 gennaio 2017

La scrittrice inglese vince il referendum del Times


sugli autori del Novecento ingiustamente dimenticati. I suoi
romanzi ora anche in Italia, grazie a astoria

Il caso letterario legato al nome di Barbara Pym quattro volumi premiati da ottimi risultati in termini
occup le pagine culturali dei quotidiani del Regno di vendite. Da allora linteresse per lopera di Barbara
Unito durante linverno del 1977, al termine del- Pym non mai diminuito nei paesi di lingua inglese
lo spoglio dei voti di un referendum promosso da e sta crescendo anche in Italia grazie ad astoria edi-
The Times Literary Supplement sul narratore pi zioni che ne stampa le opere. Lultima in ordine di
sottovalutato dellintero Novecento britannico. Il tempo a entrare in catalogo Un po meno che ange-
maggior numero di consensi and a una signora ul- li, uscito nel 1955, resoconto di piccoli intrighi nel
trasessantenne da tempo costretta al silenzio a causa polveroso universo degli antropologi che Pym cono-
dei rifiuti delle case editrici, indisponibili a proporre sceva perfettamente. A Londra, intanto, apparsa
nuove opere. Da allora nel Regno Unito il nome di di recente una biografia (Barbara Pym. A Passionate
Barbara Pym, da molti ritenuta lerede di Jane Au- Force), la Bbc sta trasmettendo la riduzione radiofo-
sten, viene fatto ogni volta che si parla di clamorosi nica di Donne eccellenti (pubblicato nel 2012 sempre
errori in campo editoriale. Una incapacit di giudi- da astoria) e la Barbara Pym Society organizza un
zio che ha colpito autori di grande fama tra i qua- convegno per la primavera mentre a marzo luniver-
li vanno ricordati Melville, Conan Doyle, Garca sit di Harvard le dedica un seminario con anglisti
Mrquez, Primo Levi e, di recente, J.K. Rowling. di tutto il mondo.
Nel 1977, ai giornalisti corsi a intervistarla nella sua Nelle sue storie le trame contano poco, spesso si
casa nellOxfordshire, Pym spieg che lultimo li- chiudono con un lieto fine incongruo, intriso di sar-
bro era apparso nel 1961, e che prima di quella data casmo. Contano di pi i singoli episodi, la qualit
aveva pubblicato sei romanzi alternando il lavoro dellosservazione da cui questi nascono. Sono poi im-
letterario con limpiego in una associazione di an- mancabili le complesse organizzazioni dei pasti del-
tropologi. Le prove successive erano state respinte, le persone sole, gli imbarazzi delle eroine che non
ma lei non aveva smesso di scrivere, accumulando sanno mai cosa ordinare quando un uomo le invita al
inediti nel cassetto. pub o cosa mettersi per una riunione un po diversa
Il clamore suscitato dal referendum le permise di dallordinario. Sempre in equilibrio tra ironia e com-
venire accolta dalla prestigiosa Macmillan, ma pur- passione, Pym ritrae la routine di signore o signori-
troppo non riusc a godersi a lungo la tardiva popola- ne che trovano nella cura del prossimo un antidoto
rit, poich scomparve nel 1980 dopo luscita di altri per combattere il timore della solitudine. Con Jane

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loro intensit. Al pari di Jane Austen, mantenne una


costante indifferenza per i grandi avvenimenti del
Sempre in equilibrio tra proprio tempo. Se nella Austen non ci sono accenni
ironia e compassione, Pym alla Rivoluzione industriale o alle guerre napoleoni-
ritrae la routine di signore che, nei libri della Pym assente qualsiasi riferimen-
to alle lotte femministe o alle trasformazioni della
o signorine che trovano nella societ britannica durante il secondo dopoguerra.
cura del prossimo un antidoto Tutto, invece, ruota intorno a piccole tempeste in
per combattere il timore ambito domestico o sentimentale, una scelta che gli
editori giudicarono di scarso interesse nel corso
della solitudine. dei Sessanta, respingendo quei manoscritti che gra-
zie a The Times Literary Supplement avrebbero
Austen e echov, entrambi molto amati, la scrittrice, poi ottenuto un largo successo. Mrs C. in biblio-
a giudizio di Hannah Rosefield che lo scorso autun- teca, annotava sul diario dopo lennesimo rifiuto
no ha firmato un lungo articolo su The New York sta pranzando. Mangia un sandwich con coltello e
Times, ha in comune la ristrettezza del mondo forchetta, ha un bicchiere di latte a portata di mano.
ritratto nei romanzi che diventano la sintesi per- Perch questo tipo di cose non viene pi conside-
fetta di ambiti ben pi vasti, sottomessi allipocrisia rato accettabile?. Il tempo ha dimostrato che i let-
delle convezioni. Come le sue protagoniste anche tori non avevano perso interesse per le vicende che
Pym fu unesponente della middle class: nacque in amava raccontare. Forse non va inserita nel ristretto
provincia, da una famiglia che manteneva stretti elenco degli inglesi di primissimo piano. Tuttavia
rapporti con la chiesa del luogo, studi a Oxford e continua a incantare i lettori in virt di un britanni-
quindi si trasfer a Londra. Non si spos mai, tutta- cissimo talento nel ritrarre con raffinata grazia soli-
via, come attestano i diari usciti postumi a cura della tarie signorine di mezza et sempre occupate a bere
sorella (A Very Private Eye, Macmillan), visse due o innumerevoli tazze di t, a innamorarsi di antropo-
tre passioni per uomini che probabilmente si rese- logi poco disponibili al matrimonio o a organizzare
ro conto solo in parte (e quasi distrattamente) della feste di beneficenza nel cortile della parrocchia.

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Silvia Calvi

scoppiata la Fallen-mania
Donna Moderna, 25 gennaio 2017

Dopo il fenomeno Twilight, esce unaltra attesissima saga


tratta da un best seller fantasy. Con angeli belli e dannati.
Leterna lotta tra Bene e Male, e lamore che vince su tutto

Ci sono i Fallenatics events (incontri in tutta Ita- immortale, destinata a reincarnarsi ogni diciassette
lia tra le fan sfegatate della saga), gli immancabili anni e a innamorarsi ogni volta dello stesso ragaz-
gruppi facebook e persino una web radio con dirette zo. Insomma, un classico della battaglia tra Bene e
quotidiane. Dopo la Twilight-mania a base di san- Male (Cam si riveler un seguace di Lucifero).
gue e vampiri, scoppiata unaltra ossessione tra le Si ispira alle gothic novel del 1700. Una parte della
teenager: quella per gli angeli di Fallen, la saga di critica bolla queste storie come Harmony per young
paranormal romance firmata dalla scrittrice ameri- adult, ma io non sono daccordo: possiamo consi-
cana Lauren Kate che debutta al cinema il 26 genna- derarla letteratura devasione con tutti i requisiti per
io (il film tratto dal primo volume diretto da Scott appassionare e avere successo anche tra un pubblico
Hicks, candidato Oscar per Shine). Edita nel nostro pi ampio spiega Luana Salvarani, docente di Sto-
paese da Rizzoli, la quadrilogia pubblicata a partire ria della letteratura giovanile alluniversit di Parma
dal 2009, a cui si aggiunto lo spin off Unforgiven e autrice di Letture e formazione dei giovani america-
appena uscito in libreria, diventata uno dei mag- ni ai tempi della frontiera (Anicia). I libri di Lauren
giori fenomeni editoriali degli ultimi anni con dieci Kate, del resto, hanno gli stessi ingredienti che alla
milioni di copie vendute nel mondo, cinquecento- fine del 1700 hanno decretato il successo della Mi-
mila solo in Italia, e traduzioni in quaranta paesi. nerva Press: era una casa editrice che pubblicava a
Racconta il tipico triangolo amoroso. Anche se i fan Londra romanzi di gothic novel, genere che uni-
della serie Twilight attaccano Fallen sui social per va elementi romantici ad ambientazioni tenebrose
la trama troppo simile al loro libro-cult, le differen- come sotterranei, castelli diroccati, foreste avvolte
ze tra i due best seller esistono: al centro della storia, nella nebbia. Allora non era vista come letteratura
questa volta, non ci sono affascinanti licantropi ma per ragazzi, anche perch a quei tempi un sedicen-
misteriosi angeli caduti sulla terra in lotta tra loro ne era considerato un lettore adulto. Era un genere
per conquistare il cuore di Lucinda (Luce) Price. pensato per un pubblico femminile sulla base del cli-
Unadolescente dalla vita apparentemente norma- ch che vuole le donne pi interessate alle questioni
le che viene accusata di omicidio e spedita nel ri- sentimentali. Anche oggi, a dispetto dellambien-
formatorio Sword & Cross, dove incontra Daniel tazione contemporanea, lintreccio di queste saghe
(biondo) e Cam (moro), angeli ribelli a Dio che si fantasy decisamente convenzionale. Sia Bella, la
contendono lamore di Luce da secoli: lei stessa protagonista di Twilight, sia Luce in qualche modo

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rinunciano a loro stesse per stare accanto al ragazzo minori: Addison Timlin, Jeremy Irvine e Harrison
che amano e sono al centro di triangoli sentimenta- Gilbertson. Riusciranno a diventare dei superdivi
li. una visione della vita e del sacrificio amoroso da red carpet al pari di Kristen Stewart e Robert
estremamente romantica continua lesperta. Tra Pattinson, i protagonisti di Twilight? E le lettrici
le pagine di Fallen e degli altri episodi ci sono an- ameranno i personaggi? La storia di Luce e Daniel
che altri temi che fanno molta presa sulle lettrici: la ha creato una comunit globale di fan dice lautrice
sconfitta della morte e del tempo, la passione che si di Fallen Lauren Kate. Ho pensato a questo film
fa eterna, il destino di amarsi, perdersi, rincontrarsi come a una lettera damore per loro.
allinfinito per mille anni. lidea del superamento
dei limiti umani a conquistare e affascinare, soprat-
tutto i fan pi giovani spiega Filippo Sini, pedago- I libri di Lauren Kate hanno
gista esperto di adolescenti. I teenager vivono let
dellottimismo irrealistico, delle sfide, della voglia di
gli stessi ingredienti che
sperimentare nuove sensazioni: tra le pagine di un alla fine del 1700 hanno
libro, o nelle scene di un film, sono in cerca di emo- decretato il successo della
zioni forti pi che di riflessioni.
Ha una comunit globale di fan. La devozione del-
Minerva Press, una casa
le appassionate cos alta in tutto il mondo che editrice che pubblicava
per accontentarle la casa cinematografica ha anti- a Londra romanzi di
cipato luscita del film di un mese (doveva arrivare gothic novel.
nelle sale solo a febbraio). I protagonisti sono at-
tori giovanissimi, gi visti a Hollywood in pellicole

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#libridicarta #ebook #tablet #digitale #lettura #memoria #terzadimensione

Marco Belpoliti

Lettura digitale e memoria


La Stampa, 26 gennaio 2017

Attenti agli ebook: se un libro non si sfoglia difficile


da ricordare quel che si legge

Ho un problema con gli ebook: leggo i libri, ma non della mente, si organizza su dati sensoriali, che pri-
li ricordo. Certo, posso sottolineare le pagine digitali vilegiano o almeno prediligono la tridimensiona-
con vari strumenti, prendere appunti, ma a distanza lit. I tablet, i supporti elettronici, che usiamo per
di tempo non riesco a rammentarmi le cose lette: pa- leggere i libri sono bidimensionali. Sfogliamo un
role, frasi, idee. Visti su un foglio di carta, magari A4, foglio virtuale senza farlo passare nella terza di-
le parole e i concetti li ricordo meglio; a maggior ra- mensione. Il foglio elettronico una lamina, si pre-
gione se sono stampati in un libro. Perch? Risposta: senta come oggetto a due dimensioni (x, y). Non ha
il tablet un supporto a due dimensioni. E il libro? profondit. La profondit spaziale fondamentale
Anche lui a due dimensioni, tuttavia ne contempla per la memoria.
anche una terza: x, y, z. Quale? Quella che si realizza Qualche anno fa uno studioso della visione, Ruggero
muovendo i fogli da destra e sinistra (o al contrario Pierantoni, ha scritto un articolo in Golem, una
in Giappone). delle prime riviste digitali apparse in Italia. Sinti-
In altri termini il libro esiste in uno spazio a tre di- tolava Passione e morte della terza dimensione. Non
mensioni; possiede un orientamento che dominato parlava dei tablet e degli ebook, che erano ancora un
dalla nostra struttura spaziale: la simmetria bilaterale, fenomeno limitato. Tuttavia ragionava su questo tema
che ci definisce. Anche se i fogli sono bidimensiona- come e perch la terza dimensione tende a scompa-
li, partecipano della terza dimensione. Quando cer- rire. Siamo nellepoca del trionfo della bidimensio-
chiamo una frase o un concetto sottolineato, quando nalit. Denunciava la perdita di competenza spaziale
leggiamo e rileggiamo, agiamo nelle tre dimensioni, degli esseri umani. Oggi possiamo dire che avviene
utilizziamo lorientamento destra/sinistra. Potrebbe la medesima cosa con i navigatori, quelli installati
sembrare una banalit, ma il segreto della memo- nelle automobili e quelli che teniamo in mano, gli
rizzazione. La nostra memoria, ci dicono gli studiosi smartphone, cui affidiamo il nostro orientamento
nelle citt. Rinunciamo a orientarci per farci orien-
tare. La stessa cosa accade con gli ebook: perdiamo
La profondit spaziale lorientamento delle parole in rapporto al nostro cor-
fondamentale per la memoria. po. Le parole esistono come fatto fisico perch uti-
lizziamo la terza dimensione. Non forse vero che
i grandi monumenti del passato per ricordare e far

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ricordare incidevano grandi lettere sul loro corpo? bambini, perdono competenze spaziali, ovvero la
La pietra parla doppiamente: perch nello spazio capacit di muoversi in un mondo a tre dimensio-
(ha tre dimensioni) e perch la parola fisicamente ni, in cui la profondit, su cui si innesta la nostra
presente. Monumento: serve per ricordare. capacit mnemonica, obliata. I nostri progenitori
Pierantoni diceva una cosa che va al di l degli stes- hanno accresciuto la loro mente attraverso la caccia,
si ebook, e investe la nostra memoria in generale. attraverso lo spostamento nello spazio. La conclu-
Dal momento che il tempo dedicato alla contem- sione di Pierantoni divertente: continuano a far
plazione passiva delle immagini colorate e mobi- uso della terza dimensione solo i boy-scout e i ladri.
li aumentato di molto, gli adulti, e soprattutto i Gli altri no.

Il tablet un supporto a due dimensioni. Il libro esiste


in uno spazio a tre dimensioni. Quando cerchiamo una frase
o un concetto sottolineato, quando leggiamo e rileggiamo,
agiamo nelle tre dimensioni, utilizziamo lorientamento
destra/sinistra. Potrebbe sembrare una banalit,
ma il segreto della memorizzazione.

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#carta #ebook #tablet #digitale #lettura #ecommerce #librerie #grandedistribuzione

Alessia Rastelli

Le vendite on line spingono la carta


Corriere della Sera, 27 gennaio 2017

Impennata dellecommerce, bene le librerie: mercato su


del 2,3%. Crolla la grande distribuzione

Entusiasti ma calmi, perch la barca non affonda Peresson in cui il sommarsi della crisi economica
ma sta navigando. Definisce cos Giovanni Peres- con la concorrenza del digitale e il cambiamento dei
son, responsabile dellUfficio studi dellAssociazio- metodi dacquisto aveva portato a ripetuti anni di
ne italiana editori (Aie), lo stato danimo rispetto ai segno meno per il mercato del libro. Questioni
dati sul mercato del libro del 2016. Che, in effetti, che certamente non possono dirsi ancora superate
registra un pi 2,3% rispetto allanno precedente, in ma per cui ci si sta attrezzando e che talora diventa-
uno scenario in cui resistono i titoli cartacei e le li- no anche nuove opportunit.
brerie, cresce il peso dellecommerce e crolla invece Lo mostrano i dati, che riguardano i titoli venduti
la grande distribuzione. nei canali trade librerie, librerie on line e grande di-
Le cifre sono contenute nel rapporto dellAie che stribuzione (ad esempio supermercati, grandi ma-
viene presentato il 27 gennaio a Venezia, in aper- gazzini, autogrill) escluse le editorie scolastica e
tura della giornata conclusiva del trentaquattresimo professionale. Allinterno della crescita del 2,3% del
seminario di perfezionamento della Scuola per librai mercato del libro che equivale a un valore di 1,283
Umberto e Elisabetta Mauri, nellmbito dellin- miliardi di euro la fetta dei titoli di carta resta infat-
contro Dal virtuale al reale, cui partecipa lo stesso ti predominate e decisiva, salendo dell1,6% rispetto
Peresson, con Antonio Prudenzano, responsabile al 2015 e assicurando un fatturato di 1,221 miliardi
del sito illibraio.it, e Angelo Tantazzi, presidente contro i 62 milioni prodotti da ebook e audiolibri. Un
della societ di consulenza Prometeia e vicepresi- risultato coerente con le prime cifre sul 2016 arrivate
dente di il Mulino. da Gran Bretagna e Stati Uniti, dove il libro di carta
Tra i temi in campo ci sar la ripresa, che sembra cresce rispettivamente del 2,5% e del 3,3%.
consolidarsi, dopo la cosiddetta tempesta perfetta Gli ebook, quindi, che tanto preoccupavano per-
avvenuta tra il 2011 e il 2014. Un periodo spiega ch avrebbero potuto cannibalizzare la carta, non
lo stanno facendo. Nel 2016 in Italia ne sono stati
pubblicati 74020 contro i 66505 cartacei. La diffe-
renza si deve al fatto che spesso vengono digitalizza-
Dobbiamo intercettare anche
ti titoli del passato e non solo le novit, ma gli ebook
chi non legge. occupano una fetta piccola del mercato complessivo
(il 5,1%), che non minaccia la carta e contribuisce

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La grande distribuzione ha ridotto il numero di punti


vendita in cui il libro presente, ha poco assortimento
e punta solo sui best seller e sugli sconti mentre
dovrebbe offrire valore aggiunto e postazioni pi curate.
Soprattutto perch, in molti piccoli comuni, rappresenta
il solo punto di contatto fisico tra il lettore e il libro.

ad allargare il ventaglio dei lettori. Il 10% degli ita- vendita in cui il libro presente, ha poco assorti-
liani, infatti, dichiara di leggere sui dispositivi digi- mento e punta solo sui best seller e sugli sconti,
tali e, di questi, il 64,8% sullo smartphone (contro il mentre dovrebbe offrire valore aggiunto e postazio-
7,3% dellereader e il 28,3% del tablet). ni pi curate. Soprattutto perch, in molti piccoli
Ancora pi forte limpatto del digitale su un al- comuni, rappresenta il solo punto di contatto fisico
tro elemento della filiera: i canali di vendita. Nel tra il lettore e il libro. Una trasformazione gestibile
2016 gli acquisti via ecommerce arrivano al 16,5% quindi, ma comunque trasformazione, nellmbito
del totale contro il 13,9 del 2015 e il 5,1 del 2010. della quale cambiano pure le abitudini e il numero
Anche in questo caso per lAie mostra che i con- dei lettori che, complessivamente, scende del 3,1%.
sumi tradizionali non vengono del tutto scardinati. Se chi ha tra i sei e i diciassette anni, infatti, consu-
Amazon, ad esempio, un ottimo punto vendita ma libri pi della media nazionale e sale la percen-
per gli affezionati della carta. Lo studio stima il tuale di chi legge almeno un libro dopo i sessanta
possibile valore del gigante di Jeff Bezos nella ven- anni (+9,6% rispetto al 2010), la cifra crolla invece
dita di libri fisici in Italia: circa 120 milioni di euro. tra chi ha tra i venticinque e quarantaquattro anni
la prima volta, nel nostro mercato del libro, che (-25,4%).
si tenta di stimare Amazon, dal cui peso ormai non Non possiamo essere pi solo pessimisti, il libro di
possiamo prescindere. Oggi osserva Peresson il carta si sta riprendendo e quello digitale prosegue
lettore ha maggiore libert di scegliere, con prezzi e la sua crescita, commenta il presidente dellAie,
modalit diverse. Federico Motta ma dobbiamo sforzarci perch il
Un contesto diversificato in cui le librerie fisiche, blackout tra i lettori adulti si risolva. Uno dei rimedi
comunque, resistono e mantengono un forte pri- migliorare la diffusione, lavorare per far trovare i
mato: tre quarti degli acquisti italiani (il 72,8%) av- volumi. LAie ha anche fortemente voluto la nuova
viene tra le loro mura, con quelle di catena in van- manifestazione Tempo di libri, che si terr a Mila-
taggio sui negozi a conduzione familiare. Il punto no il prossimo aprile e che arricchisce il panorama
debole, invece, la grande distribuzione, dove gli italiano delle kermesse letterarie, come il Salone di
acquisti si sono ridotti nel 2016 al 10,7% contro il Torino, il festival di Mantova o la fiera di Bologna
13,9 del 2015 e il 16,3 del 2010. Certo i supermer- dedicata alleditoria per ragazzi. Queste iniziative
cati risentono della concorrenza dellon line ma c aggiunge Motta sono importanti per parlare ai let-
anche una crisi del modello. La grande distribu- tori deboli o a chi non legge. Uno degli obiettivi di
zione nota Peresson ha ridotto il numero di punti Tempo di Libri sar proprio portarli in fiera.

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#carta #ebook #tipografia #fabriano #leonardo #michelangelo #dante

Ernesto Ferrero

Convive con il digitale restando la carta vincente


Sette del Corriere della Sera, 27 gennaio 2017

Giunta in Europa Dante la prefer al vello. Ancora oggi


prodotta in enormi quantit e allorizzonte non se
ne vede ancora il declino

C una via della carta, accanto a quella della seta, perfetti ancora oggi, tuttavia la produzione restata
su cui corrono le nuove tecnologie che offrono alle per secoli di gran lunga inferiore alla richiesta, cre-
civilt svolte decisive. Dalla Cina in cui viene in- sciuta esponenzialmente con linvenzione gutenber-
ventata duemila anni fa, la carta conquista lIndia, ghiana della stampa a caratteri mobili.
poi lIslam, e attraverso la Spagna araba arriva in Il divulgatore americano Mark Kurlansky, che ce
Europa. Non soppianta gli antichi supporti, come ne racconta la storia (Carta. Una storia da sfogliare,
il papiro o la costosa pergamena (erano necessarie Bompiani), ci ricorda che per stampare il volumino-
duecentoventicinque pecore per ospitare una Bib- so romanzo di Cervantes il suo editore madrileno
bia), e anzi, ci convive a lungo. La pergamena non dovette penare quattro anni per raccogliere i 550000
scompare: diventa uno status symbol, destinato ai so- fogli che gli servivano. Le trenta pubblicazioni che
vrani, ai documenti e testi fondativi, al lusso. Sembra Lutero diede alle stampe vendettero qualcosa come
preferirla anche Dante, che aveva un gran concetto trecentomila copie, su una popolazione di tredici
della propria opera, sembra preferirla, anche se la milioni di abitanti. In Italia il primo e pi impor-
parola carta compare nove volte nella Commedia, tante centro produttivo Fabriano. C chi sostiene
bel pi della parola vello, che designa la pergame- che nellUndicesimo secolo i suoi abitanti abbia-
na (con altra voce omai, con altro vello / ritorner no appreso e perfezionato larte cartaria dagli ara-
poeta). Ma via via che la produzione diventa pi bi, impegnati ad assediare la vicina Ancona, come
efficiente e meno costosa, le fortune della carta sono proverebbero certi termini come risma, derivato
progressive, anche se bisogna arrivare ai primi de- da razmah, che stava a indicare il pacco standard di
cenni dellOttocento perch il chimico francese An- cinquecento fogli.
selme Payen scopra che la cellulosa contenuta negli
alberi offre la materia prima pi conveniente. Sino I fogli di Leonardo
ad allora si erano usati prevalentemente gli stracci, Vengono rapidamente riconvertiti i mulini della
ma era difficile procurarseli in misura sufficiente, e la zona, gi utilizzati per la lana. La battitura degli
lavorazione causava gravi problemi di inquinamento, stracci operata con una serie di martelli aziona-
odori nauseabondi, rumori intollerabili. La carta da ti idraulicamente, che producono una polpa a costi
stracci o tessuti resta insuperabile, a dimostrarlo ba- assai inferiori a quella dimportazione. Il prodot-
stano i tascabili cinquecenteschi di Aldo Manuzio, to veniva poi patinato con gelatina animale, che

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migliora limpermeabilit e la resistenza agli insetti.


Altre innovazioni furono il telaio metallico e la fili-
grana, realizzata con un tratto di fillo intrecciato in
Non tutti apprezzavano le
un telaio. La filigrana restava di propriet del singolo nuove tecnologie, proprio come
cartaio che laveva realizzata, e una cartiera poteva of- accade oggi. Ogni avanzamento
frirne unintera gamma. Nel Quattordicesimo secolo
comporta lemarginazione
Fabriano contava una quarantina di cartiere e una
produzione fino a cinquemila fogli al giorno, espor- della vecchia manodopera,
tati a Bologna, Amalfi, Foligno, Lucca, in Lombar- che non accetta un destino di
dia e a Venezia. I suoi artigiani erano richiesti anche disoccupazione.
oltralpe, in Germania (dove la prima cartiera apre a
Norimberga nel 1390), Francia (verso la met del
Quattrocento), Austria e Svizzera. La Bibbia di Gu- se a partire dal Seicento gli olandesi erano in grado
tenberg, prodotta tra il 1452 e il 1456, 1200 pagine di produrre una carta di ottima qualit, grazie an-
su due colonne per due volumi, tecnicamente per- che allinvenzione di uno speciale cilindro rotante,
fetta e incredibilmente bella, era impressa su carta di Rembrandt preferiva la carta giapponese, importata
Fabriano, ideale per ricevere gli inchiostri. dalla Compagnia delle Indie orientali, perch parti-
Non tutti apprezzavano le nuove tecnologie, pro- colarmente adatta a fissare linchiostro, la stessa car-
prio come accade oggi. Ogni avanzamento compor- ta che nellOttocento conquistava Degas, Gauguin
ta lemarginazione della vecchia manodopera, che e Manet.
non accetta un destino di disoccupazione. I volumi a Con labbondanza dei suoi ruscelli e mulini, la Gran
stampa sembrano rigidi, freddi, meccanici. Secondo Bretagna diventa dalla fine del Quattrocento un
lesigente Federico da Montefeltro, duca di Urbino, buon posto per produrre carta. La persecuzione de-
non potevano competere con la divina eleganza del- gli Ugonotti in Francia portava oltre Manica esper-
le pergamene, impreziosite dalle miniature. Ma non ti cartai e Elisabetta I incoraggiava la produzione.
esistono solo i libri. La carta apre nuove prospettive Per ingraziarsela, il poeta Thomas Churchyard scri-
e nuovi mercati agli artisti. Sommo disegnatore e ve nel 1584 un poema in lode della carta, e celebra
incisore, Drer vara una vera industria, vendendo luomo che per primo la carta fece, / lunica cosa da
stampe singole con tanto di data e firma. Di Leo- cui procedono tutte le virt. Cos nellEnrico VI di
nardo si conoscono quindici dipinti e due affreschi, Shakespeare diventa ridicolo il personaggio di Jack
ma il grosso del suo lavoro concentrato in trenta Cade che, arrivato al potere, vuole tornare al vecchio
taccuini rilegati con apposite istruzioni su come do- sistema di trasmissione orale e si lancia in una ve-
vessero essere stampati i suoi disegni. Michelangelo emente accusa contro quanti insegnano ai giovani
ha lasciato seicento fogli di disegni, molti dei quali, la grammatica, incoraggiando il consumo di carta e
tra cui una stupefacente Resurrezione, intercalati da stampa. La costruzione di una cartiera per lui diventa
poesie, lettere, annotazioni, conti della spesa. addirittura un attentato alla dignit reale.
La tecnica della xilografia, derivata dal tessile, im-
preziosiva i volumi (vedi la grande fortuna delle Foresta a rischio
edizioni illustrate dellOrlando furioso) e godeva di Gli inglesi si specializzano presto nei derivati: car-
larga fortuna, almeno fino allarrivo dellacquafor- tone, cartapesta, carte da parati (anche Drer dise-
te, che trova il suo insuperabile maestro in Rem- gnava tappezzerie), carte ignifughe e idrorepellenti,
brandt. Oltre a seicento dipinti, produce con una impermeabilizzate con pece e catrame per le coper-
pressa tutta sua trecento acqueforti (di cui possede- ture dei tetti; e, nel Settecento, la marmorizzazione,
va unimportante collezione) e 1400 disegni. Anche che prendeva il posto della pelle. Non soltanto: dalla

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fine del Settecento la speciale carta da disegno detta
wove paper, dotata di una speciale collatura che
tratteneva in superficie la pittura, favoriva la gran- Il dominio della carta, dagli
de fortuna, presto diventata mania, degli acquerelli,
che Joseph Turner, il pittore della luce, faceva as-
imballaggi ai pannolini e alle
surgere a forma di grande arte. Nel suo viaggio italia- buste, non intaccata nemmeno
no del 1820 aveva riempito di paesaggi ben ventitr dallavanzata del digitale.
album, ognuno fornito da un cartaio differente. Suo
consiglio: Prima di tutto bisogna rispettare la carta
che si ha. pagina, la macchina da scrivere (Remington, 1873),
Benjamin Franklin, che aveva vissuto a lungo in In- la composizione linotype. La carta da cellulosa, sco-
ghilterra, tornava in patria convinto dellimportanza perta nel 1838 dal chimico francese Anselme Payen,
strategica di carta e stampa. Commerciava in stracci, diventa duso corrente solo a fine secolo e libera le
aveva partecipazioni in tredici cartiere, promuoveva cartiere dalla servit degli stracci. Tuttavia lacqua
la nascita di nuovi giornali, decisivi nel sostenere le acida usata per bagnare la polpa del legno ha il grave
rivendicazioni dei coloni di fronte alla rapacit della difetto di continuare ad agire nel tempo distruggen-
madre patria. Portare stracci alle cartiere era con- do i fogli. Si tentano procedimenti per contrastarne
siderato un gesto patriottico. In North Carolina ci lazione disgregatrice.
furono appelli affinch le giovani donne cedessero Ormai da anni allarme per la distruzione delle fo-
ai mulini i loro vecchi fazzoletti non pi adatti a reste. Il Wwf stima che nel 2050 il consumo di carta
coprire il loro candido seno. Diventata bene stra- sar triplicato, in Brasile si tenta di introdurre la col-
tegico, la carta serviva anche come rivestimento per tivazione su larga scala delleucalipto, in Indonesia si
le cartucce e per sigillare la polvere da sparo nella ca- prova lacacia. La Cina torna ad essere il primo pro-
mera di scoppio dei moschetti. La produzione conti- duttore mondiale, anche se deve importare la polpa
nuava a restare largamente inferiore alla richiesta. In e lenergia. Il dominio della carta, dagli imballaggi
mancanza di carta, la solenne dichiarazione dindi- ai pannolini e alle buste, non intaccato nemme-
pendenza fu scritta a mano su pergamena. no dallavanzata del digitale. La carta tiene, la carta
Nel Settecento la fame di carta e di libri diventa pa- resiste. flessibile, sicura, non ha bisogno di elet-
rossistica. Anche i ventotto volumi dellEnciclopedia tricit, alloccorrenza perfino facile da distruggere.
di Diderot devono scontare le solite difficolt pro- Quella che si annuncia tra carta e digitale non una
duttive. Nascono la litografia, i dagherrotipi, i torchi guerra, ma una civile convivenza. Come sempre,
in ferro mossi da motori a vapore che soppiantano conclude Kurlansky, cambiamento e opposizione al
quelli idraulici, le presse a cilindro rotativo che in cambiamento avanzano dandosi la mano, vecchio e
un giorno possono stampare milioni di copie di una nuovo coesistono proficuamente.

La carta tiene, la carta resiste. flessibile, sicura,


non ha bisogno di elettricit, alloccorrenza perfino facile
da distruggere. Quella che si annuncia tra carta
e digitale non una guerra, ma una civile convivenza.

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Andrea Coccia

Editoria, siamo sommersi di libri che nessuno legge


Linkiesta, 28 gennaio 2017

Continuiamo a ripeterci da anni che il settore editoriale


in crisi perch gli italiani non leggono, ma non cos
vero. Il problema un altro e assomiglia a una obesit

Anche questanno, come da consolidata tradizione, perch un fatto misurabile e riguarda la produ-
ci troviamo a commentare i dati aggregati dallAs- zione di libri nel nostro paese, non il consumo. Eh
sociazioni italiana editori, dalla percentuale dei let- s, a guardare i dati dalla giusta distanza lo si nota:
tori forti sul totale dei lettori, fino al numero delle di fronte a un pubblico dal corpo sostanzialmente
copie vendute e al giro di affari. Un sacco di cifre, stabile nella sua magrezza rachitica, il mercato edi-
cifrette, cifrone, alcune assolute, altre relative, qual- toriale diventato letteralmente obeso.
cuna fortemente in positivo, qualcuna fortemente in Il fenomeno macroscopico: nel 2016 il mercato ha
negativo, altre invece sostanzialmente stabili. visto entrare in libreria pi di sessantaseimila nuovi
La fotografia dellItalia che legge, insomma, pi o titoli, di cui diciottomila di sola narrativa. Nel 1980,
meno sempre la stessa: i lettori forti sono stabili sui sempre secondo lAie, quegli stessi numeri parlava-
tre milioni, come sempre; quelli deboli oscillano in no di un mercato totalmente diverso, fatto di sole
dipendenza del successo o meno del best sellerone, tredicimila novit, di cui soltanto mille erano di
come sempre; le fasce forti sono i vecchi e i gio- narrativa. Se andiamo a vedere le stime del numero
vanissimi, come sempre, e via dicendo. Ma la po- di lettori fatte dallIstat in quegli anni, il numero as-
polazione, in fondo, sembra sempre pi o meno la soluto che troviamo , indovinate un po, sempre lo
stessa, stabile da quasi quarantanni: tra i ventidue e stesso, circa ventiquattro milioni. Allepoca erano il
i ventiquattro milioni di persone. 46% del paese, ora sono il 41, ma il numero assoluto
Tra le cifre pubblicate dallAie questanno, per, un sempre pi o meno stabile.
dato interessante sul serio c. E curiosamente uno Quindi, ricapitolando:in quarantanni circa, a lettori
dei pochi per il quale la statistica non centra nulla, grossomodo stabili, abbiamo assistito a un aumento

Di fronte a un pubblico dal corpo sostanzialmente stabile


nella sua magrezza rachitica, il mercato editoriale
diventato letteralmente obeso.

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Pi libri vuol dire meno tempo per sceglierli, lavorarli
e promuoverli. Ma anche meno tempo a disposizione di ogni
libro per trovare i propri lettori.

della produzione di circa il 600%, un aumento che, nel quando lindustria editoriale era sana, negli anni Ot-
solo campo della narrativa, di circa il 1800%. Ov- tanta, per esempio, quando non cera la crisi.
vero, se fino agli anni Ottanta per ogni lettore usci- Ma se il crollo dei lettori non c, allora qual lanel-
vano circa tre libri allanno, ora ne escono dieci. Una lo che non tiene?La domanda non di quelle sem-
vera e propria marea di carta che viene rovesciata nel plici da risolvere. La sensazione per che una parte
mercato, un mercato che per non si allargato, della risposta sia proprio in questa dieta allingrasso,
rimasto pi o meno della stessa grandezza.Le con- iniziata proprio nel pieno degli anni Ottanta, esat-
seguenza sono molteplici: pi libri vuol dire meno tamente quando leditoria italiana diventata una
tempo per sceglierli, lavorarli e promuoverli. Ma vera e propria industria, quando sono cominciate le
anche meno tempo a disposizione di ogni libro per concentrazioni editoriali, quando ha iniziato a svi-
trovare i propri lettori. Il risultato? Abbassamento lupparsi la grande distribuzione organizzata (la mo-
della qualit, crollo del tempo di permanenza sullo dalit di distribuzione pi in crisi negli ultimi anni).
scaffale, ridotto a volte a poche settimane, vendite questa industrializzazione che ha trasformato il
medie sempre pi basse. campo di gioco delleditoria italiana in una giun-
Negli ultimi dieci anni lindustria editoriale ha chia- gla affollata, in cui ogni anno vengono fatti piove-
mato tutto ci crisi delleditoria, dando la respon- re sessantaseimila libri sei volte la quantit che si
sabilit ai lettori.Gi, perch lindustria editoriale pubblicava quarantanni fa , libri che per, pi che
parecchio brava a scaricare le colpe sui propri clienti: arrivare ai propri lettori elettivi, assomigliano a una
In Italia stanno sparendo i lettori si dice sempre, moneta di scambio. Una moneta in forte svaluta-
tanto che ormai diventato un ritornello, un mantra zione che alimenta il circolo vizioso delle rese, che
che ci siamo ripetuti di continuo negli ultimi anni. permetter anche alle case editrici pi grandi di te-
Eppure, a vedere i numeri, non esattamente cos. nere in piedi i propri fatturati, ma che, non essendo
O meglio, vero che la maggior parte degli italiani prodotta per soddisfare nessuna esigenza particolare
non leggono, ma non una novit. Era cos anche dei lettori, sta soffocando lintero settore.

Il risultato?Abbassamento della qualit, crollo del tempo


di permanenza sullo scaffale, ridotto a volte a poche
settimane, vendite medie sempre pi basse.

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#fakenews #postverit #bufale #web #social #facebook #instagram

Cristina Nadotti

Non credono ai social ma tre giovani su dieci rilanciano le bufale


la Repubblica, 28 gennaio 2017

L87% diffida della rete, ma il 28,5% ha condiviso almeno


un fake e l11% diffonde sempre e comunque

Consapevoli che quanto si legge sui social andreb- strettamente legata agli strumenti culturali. Tra chi
be verificato, ma comunque pronti al clic veloce che ha il solo diploma di scuola media, la condivisione
diffonde la bufala. Ci sono soprattutto due dati, di un bufala al 31,7%, scende al 24% tra i laure-
nellindagine dellOsservatorio giovani dellistitu- ati. Con un titolo di studio universitario si indivi-
to G. Toniolo su diffusione, uso, insidie dei social duano le notizie false condivise da altri (77,8%,
network, capaci di fotografare la societ della post contro il 74,6% di chi ha un titolo intermedio e il
verit: tra i giovani che hanno dai venti ai trenta- 70,4% di chi ha un titolo basso) e anche la reazione
quattro anni circa uno su tre (il 28,5%) ammette di dipende dal livello culturale: il 79,1% dei laurea-
aver condiviso uninformazione poi rivelatasi falsa. ti pronto a cancellare un contatto facile alle fake
Eppure il pericolo bufala noto: l86,6% afferma news, contro rispettivamente il 76,7% e 71,4% di
che i social non vanno presi troppo sul serio perch chi ha un titolo intermedio o basso. Confermati
i contenuti che vi si pubblicano possono essere tan- anche il primato di facebook tra i social network e
to veri quanto inventati. luso dello smartphone. Il 90,3% degli intervistati
[] I dati raccolti sulla diffusione delle bufale in rete presente sul social di Zuckerberg, il 56,6% su
lasciano tuttavia qualche speranza su un mutamento Instagram, Google+ cattura il 53,9% degli utenti,
di tendenza, su una maggiore consapevolezza nellu- mentre twitter resta al 39,9% . Chi usa facebook
so dei social. Se, come detto, il 28,5% ha condiviso pi assiduo (oltre il 90% presente con cadenza quo-
informazioni poi risultate false, il 75,4 riferisce che, tidiana) e lo strumento privilegiato per connettersi
dopo unesperienza personale o la diffusione di una il telefonino (72,7%), sul quale si leggono post
bufala da parte di un amico, ha aumentato la sensi- di amici e follower (74,1%), news (63,2%), si con-
bilit sul tema e lattenzione ai contenuti sospetti. versa via messenger (57,8%) e si commentano post
In particolare, il 55,6% ha smesso di condividere dei contatti (49,1%). Non vacilla il binomio rete/
contenuti da contatti a rischio e il 41,7% ha rimosso libert: il 69,2% degli intervistati considera i social
dalla propria rete chi diffondeva notizie false. Ma uno strumento dove pi semplice comunicare stati
resta un 11,2% che tende a condividere sempre e danimo ed emozioni ed esprimere apertamente il
comunque, tanto impossibile appurare lattendi- proprio punto di vista sulle questioni pi contro-
bilit di quello che circola in rete. La capacit di verse dellattualit (71,3%) con un linguaggio pi
fiutare linganno e di aumentare lattenzione poi schietto e diretto (70,1%).

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#poesia #ebook #collanediversi #risveglioculturale #ossimori #metafore

Franco Manzoni

Il rinascimento della poesia


la Lettura del Corriere della Sera, 29 gennaio 2017

Grandi editori lanciano collane di versi, i piccoli perse-


verano, gli ebook sono una nuova risorsa e c chi paga
gli autori in cambio di presentazioni

Torna a risuonare vincente il ritmo della poesia. Altro segnale assai positivo viene da Garzanti, che
un dato di fatto, considerando le scelte editoriali per riprende a pubblicare poesia contemporanea con
lanno appena iniziato. vero, in Italia la gente non Via provinciale di Giampiero Neri, riservato mae-
compera libri in versi, se non numeri davvero esigui stro della poesia doggi, classe 1927, che fotogra-
di copie. Ma questa una costante non certo del fa la realt a frammenti nel suo tipico andamento
nuovo millennio. E il nostro paese resta la nazione a cavallo fra pensiero e ritmo prosastico dal ruvido
probabilmente unica al mondo per il valore dei suoi nitore etico-lombardo. A seguire opere di Antonio
poeti. In tal senso non si riscontrano una decadenza Riccardi e Antonella Anedda. Di grande rilievo la
o segnali di resa. Al contrario, assistiamo alla ritro- volont di Guanda di riaffermarsi ai vertici delledi-
vata vitalit attraverso la nascita di collane e la vo- toria italiana in versi con la collana tascabile, che
glia di rischiare da parte di editori grandi e piccoli, propone le voci poetiche pi significative e ormai
nellassicurazione che vi sia la certezza di unetica del classiche: Bukowski, Heaney, Prvert, Dylan Tho-
pubblicare, che non preveda, come spesso succede, mas, Pasolini. E la novit assoluta La foresta dellamo-
di realizzare un libro dietro il versamento di un im- re in noi di Adonis, il pi importante poeta arabo
portante contributo in denaro da parte dellautore. contemporaneo.
il caso della nuova collana Strumenti umani di Rizzoli punta invece moltissimo su Guido Catala-
Corsiero edizioni che, dopo le sillogi Occhio e orec- no, straordinario fenomeno pop, con un successo in
chio di Pier Damiano Ori e Quarantadue limerick prevendita su Amazon anche nella versione ebook:
mediopadani di Umberto Di Raimo, annuncia con il 2 febbraio sar in libreria la raccolta Ogni volta che
Andrea Casoli, il direttore editoriale, lattesa uscita mi baci muore un nazista, antologia che racconta i
della silloge Cavalli e poesia di Alberto Bertoni, do- differenti aspetti della vita quotidiana italiana.
cente di Letteratura italiana contemporanea alluni- Sempre il 2 febbraio Chiarelettere presenta la sua
versit di Bologna. Una rivista alternativa, il quadri- prima raccolta di versi intitolata Cedi la strada agli
mestrale il Maradagl, tra le proposte di Marco alberi. Poesie damore e di terra del paesologo irpino
Saya, che punta decisamente su giovani autori come Franco Arminio, in cui ecologia e desiderio, scon-
Francesco Lioce, Giorgia Meriggi, Giovanni Catel- volgimenti erotici e passioni civili si intersecano,
li, Ginevra Lilli, ma anche sul pluripremiato Nicola avviluppandosi in un nucleo unico. in uscita una
Vacca con la raccolta Commedia ubriaca. nuova collana anche da Laurana, che pubblica solo

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retabloid gennaio 2017

I tempi sono maturi per lavvio di un nuovo Rinascimento.


Basta con il culto dellapparenza e del dio denaro.
La poesia deve avere un ruolo fondamentale nel risveglio
culturale italico. il momento della battaglia da
combattere fino in fondo in nome della bellezza.

in formato ebook la silloge Frammenti di un odioso intitolata Elps, che in greco significa speranza,
discorso di Paolo Grugni. Dopo otto intensi roman- il nome della moglie del filosofo latino Severino
zi, lautore, milanese ma che ha scelto Berlino come Boezio. E in contemporanea luscita dellomonima
sua citt delezione, classe 1962, fa il suo esordio in collana, diretta da Annitta Di Mineo, che prevede
poesia. Dal titolo evidente il richiamo a uno dei opere di Arianna Scollo, Giuseppe Lorenzetti, An-
suoi maestri, Roland Barthes, spirito guida per la drea Testa e Gabriella Colletti.
comprensione di un testo come della societ intera. Novit rivoluzionaria in casa Jaca Book, che ha
La poesia di Grugni si struttura quale commistio- affidato a Tomaso Kemeny, poeta, anglista, dram-
ne di frammenti presi dalla comunicazione verba- maturgo ungherese con cittadinanza italiana, la
le e no, una lirica arricchita da ossimori e metafore collana Cantos. Spiega il curatore a la Lettura:
spiazzanti, ma al tempo stesso lontana da ogni for- Daremo spazio ad autori di tutto il mondo. Il ti-
ma di liricismo ermetico fine a s stesso. tolo della collana si rif a Ezra Pound. I tempi sono
Ancora. La New Press di Como ha dato vita alla maturi per lavvio di un nuovo Rinascimento. Basta
collana poetica Il cappellaio matto, diretta dal poeta con il culto dellapparenza e del dio denaro. La po-
e critico Vincenzo Guarracino. Ogni uscita com- esia deve avere un ruolo fondamentale nel risveglio
prende una coppia di autori: dopo Silvio Raffo e culturale italico. il momento della battaglia da
Alina Rizzi, ecco Alberto Mari e Fausta Squatriti. combattere fino in fondo in nome della bellezza.
Interessante la formula contrattuale: gli autori ven- Le prime uscite vedono la traduzione in italiano
gono gratificati a livello economico con un compen- con testo a fronte di unantologia dellirlandese
so del sessanta percento sul prezzo di copertina a Brendan Kennelly e della raccolta N lesistenza n
fronte di un impegno diretto nella promozione sotto la scala di Gza Szcs, autore ungherese nativo del-
forma di numerose presentazioni. la Transilvania.
Segnaliamo nel nuovo catalogo di Aragno autori Da non dimenticare, infine, la storica collana Lo
come Edoardo Albinati, Mariasole Ariot, Mariano Specchio di Mondadori con le sillogi di Milo De
Baino, oltre alle raccolte Il tempo diviso di Gabriel Angelis e Nicola Vitale, mentre Einaudi offre Il pra-
De Sarto, Forse in cielo di Michele Porzio, La rosa to bianco di Francesco Scarabicchi, Dallinterno del-
sepolta di Matteo Veronesi, Nella grazia del tempo la specie di Andrea De Alberti, Mausoleum di Hans
di Renzo Ricchi e La perfezione del giorno di Ales- Magnus Enzensberger, Fatti vivo di Chandra Livia
sandra Giappi. Intanto leditore C.a.s.a di Galla- Candiani, Paradossalmente e con affanno di Maurizio
rate-Saronno annuncia il via di una rivista poetica Cucchi e Tutto qui di Franco Marcoaldi.

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#poesia #poeti #milodeangelis #jacoporicciardi #collanediversi #poetryslam

Fabio Chiusi

Poesia
lEspresso, 29 gennaio 2017

Sembra che non ci sia, poi la incontri in un film, in un


centro sociale, tra i libri pi venduti. Perch i tre milioni
di poeti dItalia scrivono, leggono e si finanziano

C una disperata vitalit nel mondo della poesia di pubblico e critica: Dopo il cannibalismo da rea-
in Italia. Disperata come in Pier Paolo Pasolini, lity sulle vite maledette dei poeti commenta Al-
perch la vita in versi prosegue, muta e si rinnova, berto Pellegatta, classe 1978 e presto in libreria con
eppure ciclicamente bisogna tornare a tastarne il Ipotesi di felicit per Mondadori, film come Pa-
polso, accertarsi che il cuore del paziente batta anco- terson e Neruda cercano di avvicinare la poesia con
ra. Colpa di un mercato inesistente o quasi, che vale maggiore rispetto, e con la cura che si deve alle cose
oggi secondo i dati dellAssociazione italiana editori pi fragili e preziose, ai dettagli minimi che fanno
appena il 6% del totale dei libri pubblicati per, scrive la differenza, e che quasi tutti trascurano. Anco-
Nielsen, un venduto complessivo di mezzo milione ra, c il rinnovato interesse per Giacomo Leopardi,
di copie. Se le stime parlano di circa tre milioni di riletto da Alessandro DAvenia in un libro in vetta
poeti nel nostro paese, si comprende che i versi si alle classifiche di narrativa, e gi nel 2014 da Mario
scrivono pi di quanto si leggono. Un problema cul- Martone nel film Il giovane favoloso. Non solo: ci
turale, certo, ma anche un dato che testimonia come sono i nuovi modi attraverso cui la poesia diventa
la poesia sia e resti una necessit profonda, dice a partecipata. In rete, per esempio, il sito Interno
lEspresso uno dei massimi autori viventi, Milo Poesia sfrutta il crowdfunding, cio il finanziamen-
De Angelis, qualcosa che parla alla nostra sete. to tramite le donazioni on line dei lettori, per lancia-
Un modo per capire quanti per davvero se ne abbe- re e sostenere le raccolte di autori conosciuti e non.
verino, e come, misurare le sortite della cultura di un modo per ovviare alla richiesta, di buona parte
massa in quella che, anche allra del tutto connes- degli editori del settore, di un contributo monetario
so, resta una nicchia. C una nuova sensibilit nel per pubblicare. E funziona. I progetti, spiega lidea-
cinema, per esempio, che si accompagna a successo tore Andrea Cati, vengono sviluppati tramite vere
e proprie campagne promozionali della durata di
trenta, cinquanta giorni basate su presentazioni delle
La poesia una necessit anteprime dei libri proposti, ma anche condividendo
profonda, qualcosa che parla sui social network, nelle newsletter, perfino in video
su YouTube dellautore alle prese con la sua opera.
alla nostra sete.
Si fa una prevendita, come nella musica dice Cati,
parlando di centinaia di partecipanti, la maggior

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retabloid gennaio 2017

I poetry slam sono creature senza solitudine e riguardano,


pi che la poesia, lintrattenimento o il cabaret.

parte giovani, e di budget - duemila euro di norma attacca De Angelis. Lintrattenimento intratte-
- raggiunti e superati. nimento conferma Maurizio Cucchi, curatore del-
Pi partecipazione del lettore nellideazione stessa la prestigiosa collana Lo Specchio di Mondadori e
del libro, insomma, ma anche pi cura per limma- autore tra i protagonisti del panorama poetico con-
gine, il marketing, il fare della poesia, un prodotto temporaneo. Quanto alla musica, ho sempre avu-
di mercato. Idee da cui gli addetti ai lavori rifug- to simpatia per i cantanti, ma ognuno ha la propria
gono, secondo Cati, ma sbagliando: Senza una arte. Insomma,prima di darci qualsiasi risposta
buona promozione, le vendite non aumenteranno. sulla vitalit del mondo poetico necessario defi-
Unaltra innovazione che fa storcere il naso a chi nire cos per ognuno poesia, sostiene Mary Bar-
tradizionalmente detiene le chiavi della poesia sono bara Tolusso, giornalista e poetessa pordenonese.
i poetry slam. Lanciate in Italia da Lello Voce nel Per me mantiene il suo carattere di eccellenza nella
2001, queste gare tra poeti con tanto di giuria - vo- forma scritta, in ci che stato limprinting di for-
tante - selezionata casualmente tra il pubblico sono mazione che deriva cio dai manuali scolastici e dai
diventate rapidamente un luogo abituale di aggrega- libri. E invece, prosegue, lepoca impone che tutto
zione per poeti e aspiranti tali, ibridando il mondo spettacolo, un fenomeno che mira a parlare ai pi e
dei versi con quello dello spettacolo, le qualit del di conseguenza deve semplificare i codici. il moti-
poeta con quelle del performer, ma anche aprendolo vo per cui si scambiano i cantanti per poeti, i blogger
a fasce della popolazione che altrimenti non vi en- per scrittori e cos via.
trerebbero in contatto. I numeri sono impressionan- Ma anche limitandosi alla sua forma tradizionale, la
ti: duecentocinquanta slam in tutto il paese per il poesia viva e vegeta. Guanda ha appena rilanciato
campionato ufficiale, e presenze dalle poche decine in tascabile la sua storia collana. Elisa Donzelli, re-
di persone alle centinaia, a seconda della capienza sponsabile del catalogo di poesia dellomonimo edi-
dei luoghi - taverne, centri sociali, biblioteche. tore, dice che dal lancio nel 1994 siamo cresciuti,
Ma a Perugia ne ho fatto uno con seimila perso- dimostrando che non vero che con la poesia si
ne dice Voce, che rivendica lorigine delloralit del va in debito. E non solo pubblicando giganti del
componimento poetico, e disegna scenari interna- calibro di Andrea Zanzotto e Charles Simic: il libro
zionali anche pi partecipati. come in Sudamerica, pi venduto Notti di pace occidentale di Antonel-
dove un autore come Arnaldo Antunes, gi musici- la Anedda. Linteresse per la buona poesia, in al-
sta coi Tribalistas, vende cinquantamila copie; ma tre parole, resiste anche limitandosi a quella scritta.
anche nel resto dEuropa. A partire dalla Germania: Tolusso lo conferma come selezionatrice del premio
A Monaco ottocento persone hanno pagato quin- Cetonaverde Poesia, affollato dai componimenti
dici euro luna per partecipare spiega Voce, le cui di ragazzi giovanissimi che, nonostante i tam tam
commistioni di poesia e musica sono reperibili su delle odierne ambizioni, si concentrano su qualcosa
Spotify, e che non ha timore di parlare di cantautori di cui sanno in anticipo non dar n soldi n fama e
come poeti a tutto tondo. lo fanno concentrandosi sulla parola, senza apporto
Posizioni che dividono molto, e con asprezza. I poe- di musica o microfoni.
try slam sono creature senza solitudine e riguarda- La stessa divisione, e altrettanto netta, si impone ri-
no, pi che la poesia, lintrattenimento o il cabaret spetto al ruolo di internet e dei social media nella

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autorevoli. Cucchi concorda: Il problema che con
questi nuovi mezzi di comunicazione si pensa pi
Non c soltanto il alla propria presenza che alla ricerca politica. Occor-
rerebbero mezzi pi selettivi.
narcisismo iperconnesso, Il rischio che lautore prevalga sul libro, il conte-
c anche un vizio antico, nitore sul contenuto, e si finisca travolti da un mare
lobbligo di appartenere a di componimento mediocri, che sembrano perfino
adottare le forme comunicative e il linguaggio del-
clan o sparire dal circuito le conversazioni virtuali in rete. E tuttavia, spiega
dei premi e dei festival pi Donzelli, i mi pace sui social si traducono davvero
prestigiosi. in libri venduti. E il bisogno di ricambio, pur urlato
spesso con eccessiva insofferenza proprio on line, a
sua volta reale. Per dire che ci sia una nuova vita
produzione e diffusione di versi. Limpressione che della poesia c bisogno di cambiare facce, uscendo
ci sia a una frattura generazionale, ma anche concet- dallautoreferenzialit dei soliti noti dice Miche-
tuale e di potere, che riflette il dibattito in corso in langelo Camelliti, che da trentanni anima Lieto-
altri settori delleditoria e nel giornalismo. Da un lato, Colle, una piccola ma prestigiosa realt editoriale
nuove voci che cercano spazio sfruttando la disinter- con sede in provincia di Como.
mediazione e la disruption fornite dalle tecnologie
di comunicazione digitale, che consentono di evitare
il passaggio da editori e riviste; dallaltro, i detento- Non c soltanto il narcisismo iperconnesso, insom-
ri delle forme e dei canali tradizionali di creazione e ma: c anche un vizio antico, aggiunge, lobbligo di
diffusione del sapere poetico, terrorizzati dalla marea appartenere a clan o sparire dal circuito dei premi e
montante di incompetenza. Nel mezzo, il problema dei festival pi prestigiosi. Che pure ci sono, e co-
di mantenere la complessit della poesia senza ba- stituiscono un altro dei fattori di vitalit della poesia
nalizzarla in memi su Instagram - come nel feno- in Italia. Protagonista indiscusso, secondo tutti gli
meno di successo, degli Instapoets - e insieme il interpellati, Pordenonelegge, che tramite la cura e
tentativo di non esiliare i versi da facebook e twitter, lorganizzazione del poeta Gian Mario Villalta por-
facendo in modo diventino luogo di confronto co- ta centinaia di spettatori a confronto con i massimi
struttivo e serio tra autori e appassionati. Per alcuni, autori internazionali, ma anche con quelli emergenti
una battaglia persa. Tra loro il poeta romano Jacopo e locali. Camelliti per esempio ne presenta quattro,
Ricciardi, per cui i social non permettono un rea- giovani, alla manifestazione friulana, dopo attenta
le confronto tra poeti. Anzi, su facebook si trova selezione. La poesia, a Pordenone, ha una propria
una socialit fatta di coloro che vogliono essere poeti casa, sempre aperta per letture e confronti, e una li-
e non lo sono, mentre i poeti che lo sono non vo- breria dedicata, dove - giura Camelliti - i libri si ven-
gliono pubblicarsi su facebook, ma cercano luoghi dono. Ma gli eventi sono distribuiti durante tutto

Su facebook si trova una socialit fatta di coloro che


vogliono essere poeti e non lo sono, mentre i poeti che lo
sono non vogliono pubblicarsi su facebook.

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lanno, con cento, centocinquanta partecipanti alla


volta.
La questione non insomma meramente tecnolo-
gica. Del resto, alcune riviste cartacee, come Nuo- Il mondo della poesia non
vi Argomenti, sembrano vivere pi sul web che pi capace di concentrarsi su
in edicola. Per Villalta, semmai, i problemi sono
uno stesso tema, e affrontarlo
di natura pi profonda. Il primo il settarismo
esasperato, dovuto alla mancanza di un centro cul- con un discorso comune.
turale capace di riunire e mettere in dialogo gruppi
e istanze di realt territoriali e culturali diverse. Il
secondo, conseguente, che il mondo della poe- avanguardie di Nanni Balestrini e del Gruppo 63
sia non pi capace di concentrarsi su uno stesso con i giovani sperimentatori di oggi, dagli anima-
tema, e affrontarlo con un discorso comune. tori del sito Gammm a chi prende parte agli slam.
allincirca quanto mostra con insofferenza Cucchi Lintenzione che ci sia baruffa spiega Francesco
dicendo di rimpiangere quasi la pletora di mani- Terzago, consulente di comunicazione per una so-
festi di poetica che tanto detestava da giovane: ciet di robotica, ma anche poeta e organizzatore.
oggi quella problematizzazione teoretica manca, Perch il confronto aperto, anche aspro, salutare,
cos come manca un orizzonte ideologico di fon- vitale, e i tempi per il ricambio generazionale sono
do. Difficile sia altrimenti, di fronte a uno scenario maturi. Soprattutto, perch oggi non pi pos-
cos composito, cos atomizzato e allo stesso tempo sibile ignorare il pubblico, standosene chiusi nella
conflittuale. propria cameretta.
Ma non mancano nemmeno i tentativi di cucire gli Resta da capire come conciliare lera della condivi-
strappi. A La Spezia, per esempio, a fine febbraio sione con lintimit indispensabile alla poesia - al
si terr un evento, Militanza #1, gli spazi mobi- farla, come leggerla. forse su questo che si gio-
li della poesia, che si propone di riunire le diverse cher il futuro di unarte che resta la pi sempli-
realt che indagano il limite del versificare contem- ce e difficile che esista, come dice Cucchi. E che,
poraneo, con tavole rotonde su street poetry - chi tutto sommato, non ha bisogno di ritornare, perch
scrive, ma sui muri e i volantini - ma anche nuo- - conclude De Angelis - ogni volta che un poeta
ve forme delleditoria, incroci con teatro e musica, va nelle scuole o nelle carceri a parlare dei suoi versi,
e soprattutto lincontro con la generazione delle getta un seme che verr raccolto.

Il rischio che lautore prevalga sul libro, il contenitore


sul contenuto, e si finisca travolti da un mare di
componimenti mediocri, che sembrano perfino adottare
le forme comunicative e il linguaggio delle
conversazioni virtuali in rete.

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#criticauniversitaria #arbasino #gadda #narrativa #accademici #scrittori #enumerazione

Alessandro Piperno

Il colmo del gran romanziere? Essere un saggista impazzito


la Lettura del Corriere della Sera, 29 gennaio 2017

Ormai da tempo ho a noia la critica universitaria: mi sembra


un dotto esercizio per discettare con sussiego di ci che non
si soliti praticare e si conosce per sentito dire.

Ho incontrato Alberto Arbasino una manciata di buona educazione e snobismo) ha eletto le superfici
volte in tutto: a un premio in Versilia parecchi anni a terreno dindagine. quello il suo regno, il campo
fa, a una premire di qualche cosa non cos memo- di battaglia, ma non al modo caro ai decadenti pra-
rabile se non la ricordo pi, al funerale laico di un ziani, ma a quello di certi moralisti alla Saint-Simon
caro e comune amico. Durante la cerimonia funebre in cui i gesti valgono pi dei pensieri e il modo di
mi chiese come mai il giovane commosso scrittore vestire assai pi dei sentimenti. Nel mondo di Ar-
sul palco si ostinasse a interrompere lorazione con basino labito fa sempre il monaco, e daltronde il
piccoli sorsi da una bottiglietta di plastica di acqua nudo stato abolito. A dispetto delle apparenze,
Panna: Perch non usa un bicchiere?. Arbasino non ha mai atteggiamenti egotisti, tipo
In seguito avrei avuto la ventura di intervistarlo per Carmelo Bene o Aldo Busi. Fa un uso parco, e del
questo stesso giornale in occasione delluscita del tutto funzionale, della prima persona singolare, pre-
suo secondo Meridiano. Che esperienza vertigino- ferendo, se proprio deve, una prima persona plurale
sa. Non mi pi capitato di rivolgere a un inter- quasi accademica, o ricorrendo a formule imperso-
locutore domande tanto inappropriate e di ricevere nali, alla francese: Ce lo si domandava, si aveva
risposte cos cortesemente elusive. Capii allora che il per cena, si stava proprio pensando.
bleso balbettio di Arbasino (cos prossimo alla prosa tedioso e fuorviante psicoanalizzare gli scritto-
ellittica, scandita da punti sospensivi e vezzeggiativi ri ma vi confesso che se qualcuno mi chiedesse di
di chiara marca gaddiana) funzionale allesigenza scegliere tra due buste chiuse una contenente il
di schivare qualsiasi pettegola questione personale, nome dellassassino di Kennedy e laltra linsonda-
liquidando con unalzata di spalle ogni indugio su bile mistero dellinteriorit arbasiniana , indugerei
massimi sistemi vacui e pretenziosi. Si sa, la conver- come Amleto.
sazione di Arbasino funziona per accumulazione e
per analogie imprevedibili. Tutto in me diventa al-
legoria, scriveva Baudelaire. Non altrettanto potreb- Dopo tanti anni che la compulso e la pratico (vado
be dire Arbasino. Lallegoria presuppone un salto per i quarantacinque) la critica cosiddetta univer-
verso lalto, e per antifrasi uno scavo in profondit. sitaria mi venuta a noia. Nel migliore dei casi
Arbasino aborrisce sia lalto che il profondo. Per un mi sembra un dottissimo esercizio onanistico nel
mix di attitudini (pudicizia, sprezzatura, autoironia, quale si discetta con sussiego in modo fin troppo

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dettagliato di ci che non si soliti praticare, e si per un lettore come me, con tutta evidenza non
conosce per sentito dire. Mentre ho un debole per abbastanza colto e informato). qui che il cre-
gli scrittori che scrivono di scrittori. Percepisco su- do artistico arbasiniano (temo che allinteressato
bito lonest di chi implicato, la complicit di chi spiacerebbe tale locuzione, ma fa lo stesso) rivela
parte in causa. Forse anche per questo trovo sempre una coerenza stupefacente, almeno per uno scritto-
delizioso e folgorante Arbasino che scrive di altri re italiano: tanto pi se si tiene conto che di norma
scrittori (assai pi utile che intervistarlo). luomo di lettere nostrano trasformista e modaio-
Questi Ritratti e immagini poi (che seguono gli al- lo, soprattutto quando finge di essere intransigente
trettanto mirabili Lingegnere in blu e Ritratti ita- e quando elargisce ex cathedra lezioni di civismo
liani) sono un pasto pantagruelico in cui la causerie democratico ai suoi compatrioti. Arbasino non ha
letteraria, storico-artistica, musicologica, morali- niente da insegnare e non tradisce mai s stesso.
stica e mondana d un godimento unico, a tratti Le sue buone maniere gli consentono di tenere il
entusiasmante, talvolta incomprensibile (almeno punto con grande eleganza. E lo fa da pi di mezzo

La conversazione di Arbasino funziona per accumulazione


e per analogie imprevedibili.

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secolo (fu assai precoce) con limplacabilit del gran anche Le vite di Vasari e Le memorie di Saint-Simon
signore. si leggono meglio che un Poema o una Tragedia,
perch le traversie del Rosso Fiorentino e di Elisa-
betta Farnese van sempre meglio di una Cleofe che
Parlando dellabitudine degli scrittori americani, in- rattristossi o di un Poro che procombe. Vi pre-
glesi e francesi di occuparsi di ambienti altolocati, go di notare la malevola allusione metatestuale alla
Arbasino scrive non senza rammarico: Nessun pa- Ginzburg e alla Morante.
ragone possibile con noi: inammissibile immaginare Un vecchio adagio (al quale mi attengo scrupolo-
Moravia o Pasolini o Calvino o chiunque altro come samente) sostiene che sempre meglio non cono-
narratori di balli Colonna o Torlonia o allambascia- scere i propri miti, n letterari, n calcistici, tanto
ta francese su Nuovi argomenti o riviste simili. O meno sessuali. Arbasino la pensa altrimenti. Per lui
Un weekend a Villar Perosa descritto da un ro- conoscere i Grandi, o almeno conoscere chi li ha
manziere, un saggista, un poeta?. conosciuti o chi millanta di averlo fatto, istrut-
Arbasino ha un debole per i grandi eventi (mica per tivo. Ti consente di desimbolizzare, demistificare.
forza mondani, ma anche artistici, politici, mostre, Ti difende da quel vizio in cui indulgono parecchi
retrospettive, vernissage, dinner party) e per le per- lettori della nostra epoca di trasfigurare qualcuno
sonalit di spicco (in qualsiasi campo abbiano avuto solo perch ha avuto la ventura di scrivere un buon
voglia di distinguersi). Il che lo spinge a deridere libro o addirittura un capolavoro. un vaccino con-
ogni tipo di fiction realistica, tardo-ottocentesca, tro lidolatria, un modo per restituire umanit alla
popolata di figurine scipite e sentimentali, per non letteratura e togliere letterariet allumanit. Come
dire dei memoir vetero-proustiani per cui ostenta quando ricorda una conversazione notturna e pa-
una schietta ostilit. Nel saggio su Isherwood con- recchio alcolica in casa di Edmund Wilson in cui
fessa come con let prevalga il desiderio di scrivere il grande critico marxista inizia a demolire quello
di cose viste e autentiche sulle invenzioncine di Scott Fitzgerald che lui stesso ha contribuito a ri-
una fiction debole poco interessante perch rife- esumare dalle ceneri degli sguaiati anni Venti. Alle
risce dei non eventi e i pensierini da caro diario di domande incalzanti di Arbasino su Fitzgerald, sui
autori che non hanno avuto vita e inoltre non vi- suoi romanzi, sulla sua cultura umanistica, sul mi-
vono (n per dono creativo, n per grazia stilistica) rabile crack up, Wilson borbotta spazientito: Cosa
sulla paginetta. E tanto per essere chiari rincara la volete mai che leggesse quello brava persona
dose: Insomma Palazzeschi and a trovare Ma- prodigiosamente dotato ma non sapeva niente.
rinetti, o Edmund Wilson ribatt a Nabokov, Come a dire: sono uomini, non semidei.
o anche Montgomery Clift sal in macchina con
Elizabeth Taylor sono spesso pi attraenti che mi
svegliai di soprassalto, o Elsa e Natalia tacquero Cosa intende con questo, che tra letteratura e gos-
a lungo, o Bob cucin la bistecca. Ma del resto sip non esiste alcuna differenza? La parodia di

Che cos la buona narrativa per Arbasino? Qualcosa che


somiglia pi alla saggistica che ai romanzi sentimentali
di George Sand, pi alla satira che alla poesia lirica, pi
a una performance che a una pala daltare del Rinascimento

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da Gadda che ha appreso la funzione parodica delle


enumerazioni. Vuoi descrivere un milieu? Affastella a
casaccio ogni dettaglio di quel mondo ed esso apparir
grottesco e commovente com grottesca e commovente
la nostra vita

Sainte-Beuve smerciata capziosamente ai posteri da e disperato alluso parossistico della madornale figura
quel bisbetico di Proust? O che il meglio che possa retorica dellenumerazione. E qui Arbasino parla di
fare un narratore raccontarci i cazzi propri, se pos- Gadda certo, ma anche di s stesso. da Gadda che
sibile mettendo in piazza e alla berlina i segreti indi- ha appreso la funzione parodica delle enumerazioni.
cibili di amici e confidenti? Ma neanche per sogno. Vuoi descrivere un milieu? Affastella a casaccio ogni
In un saggio Arbasino sembra biasimare Truman dettaglio di quel mondo ed esso apparir grottesco e
Capote il quale, nel suo celebre Preghiere esaudite, commovente com grottesca e commovente la no-
gett fango sui suoi amici del jet set, facendo nomi stra vita.
e cognomi, ottenendo come solo effetto di essere
da essi giustamente e per sempre messo alla porta
e ostracizzato. Come mai non cap si chiesero Ricordo che quando lo intervistai gli chiesi quale
tutti che sarebbe stato cacciato e bandito proprio fosse il suo Flaubert preferito. La sua risposta mi
da quellambiente ricchissimo che gli era indi- scontent non poco: Bouvard e Pcuchet. Mi sembr
spensabile per continuare il suo promesso capolavo- uno snobismo, un insulto alla narrativa che amo, un
ro? Del resto, lambizione di Capote di scrivere la oltraggio alla Bovary e una perniciosa sottovalutazio-
Recherche americana non poteva certo limitarsi alla ne di Leducazione sentimentale. Leggendo Ritratti e
cinica messa in scena di ambienti viziosi e altolo- immagini capisco invece che si trattava di una scelta
cati, visto che Proust ben altro. Ci che manca a di campo, un partito preso implacabile. Linteresse
Capote e alle sue preghiere la critica strutturale e di Arbasino per lidiozia umana (la btise) di chiara
formale per cui la Recherche non tanto un romanzo marca flaubertiana, o se preferite, cervantesiana. Per
a chiave, bens una cattedrale con le sue ampie na- lui la divagazione conta pi dei personaggi e del-
vate e i suoi mostricini gotici. le scene madri: Come quando Manzoni racconta
lentrata della peste con le bande alemanne nel Mi-
lanese, o Balzac spiega come si stampano i libri in
E allora che cos la buona narrativa per Arbasi- caratteri Didot. O Melville misura lo scheletro della
no? Qualcosa che somiglia pi alla saggistica che balena, Dostoevskij entra nei particolari dellordina-
ai romanzi sentimentali di George Sand, pi alla mento monastico. Per Arbasino un grande roman-
satira che alla poesia lirica, pi a una performance ziere non altri che un saggista impazzito.
che a una pala daltare del Rinascimento Lo ca-
pisci quando in LIngegnere in blu elogia linsuperato
primato di La cognizione del dolore. La vera gran-
dezza dellIngegnere consiste nellaver risolto i suoi
Arbasino aborrisce sia lalto
possibili Buddenbrook milanesi rifiutando ogni na- che il profondo.
turalismo crepuscolare, ogni elegia autunnale, ogni
Come le foglie, ricorrendo invece con gusto esplosivo

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Emanuele Coen

Affari di classe
lEspresso, 29 gennaio 2017

Autori invitati nelle scuole. E per gli alunni lobbligo di


acquistarne i libri. Dopo la presa di distanza di Saviano,
si scopre che la tendenza pi diffusa del previsto.

Lantefatto noto. Una circolare scolastica, in un li- Ora la macchina si fatta complessa e costosa, il
ceo classico di Forl, prevede lobbligo di acquistare mercato sempre pi concorrenziale: a organizzare gli
il romanzo La paranza dei bambini per gli studenti eventi tra i banchi sono librai volenterosi che tengo-
interessati a partecipare allincontro con lautore: no i legami con scuole, autori e case editrici, consi-
Roberto Saviano. La decisione provoca un vespa- gliano i volumi pi adatti. Un crinale stretto, in cui
io di polemiche: Il Giornale solleva il caso, alcuni i soldi scarseggiano e le spese viaggio, ospitalit
politici (Maurizio Gasparri e Matteo Salvini) inter- lievitano. E allora le scuole chiedono talvolta in
vengono indignati, finch lo scrittore decide di an- maniera obbligatoria agli studenti di acquistare il
nullare lincontro e affida a facebook la sua replica: libro a tariffa scontata, leggerlo e prepararsi allin-
Da quando ho pubblicato Gomorra vado spesso nel- contro con gli scrittori. Con il risultato che le fami-
le scuole, dove ho conosciuto persone meravigliose, glie, gi chiamate a contribuire di tasca propria al
insegnanti curiosi e stimolanti, studenti che hanno funzionamento della scuola, sono costrette a sob-
voglia di confrontarsi, si legge nel lungo post: Ci barcarsi un altro onere. E in molti casi protestano.
sono sempre andato nelle scuole, senza porre condi- Non sono daccordo con lobbligo di acquisto del
zioni, perch non ho bisogno di obbligare nessuno libro, avrei fatto anche io come Saviano. Anche se,
ad acquistare copie dei miei libri. per chi vende centinaia di migliaia di copie, poche
Stavolta sotto i riflettori finito Saviano, ma la vi- decine in pi non fanno la differenza dice Giusep-
cenda la spia di una tendenza diffusa, che inizia a pe Catozzella, scrittore di successo con i romanzi
suscitare polemiche. Per tenere viva lattenzione sui Non dirmi che hai paura e Il grande futuro (entrambi
libri, gli scrittori da best seller si lanciano in este- per Feltrinelli). Negli ultimi anni Catozzella ha par-
nuanti tourne: ricevono inviti da librerie, festival, tecipato a centinaia di incontri, da Trento a Agri-
associazioni culturali. E naturalmente dalle scuole, gento. un circolo virtuoso. Le scuole non hanno
dove spesso e volentieri vanno gratis. Oggi le pre- i soldi, sarebbe impossibile per i professori invitare
sentazioni tra i banchi costituiscono un tassello im- gli scrittori. E cos i librai organizzano progetti im-
portante nella promozione dei libri, un tempo era pegnativi, anche dal punto di vista economico, e i
meno complicato: leditore fissava un certo numero presidi invitano in maniera facoltativa a comprare il
di presentazioni a ridosso dalluscita, in molti casi libro. Del resto si tratta di un lavoro didattico. Sul-
gli autori riuscivano a sfuggire alla sovraesposizione. la stessa lunghezza donda Chiara Gamberale, un

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retabloid gennaio 2017

romanzo tra i pi venduti del 2016 (Adesso, per Fel-


trinelli) e un altro in uscita il 10 febbraio per Lon-
ganesi: Qualcosa, una riflessione sulla societ che Sono i librai i veri agitatori
in apparenza offre strumenti per riempire il vuoto culturali.
della vita, in realt ritarda solo lappuntamento con
il dolore e lamore. Intorno al libro la scrittrice ha
messo a punto un format che verr proposto in tren- San Carlo a Milano, che annovera ben tre titoli nella
tacinque presentazioni nelle scuole, una ventina en- top ten, tutti pubblicati da Mondadori, cos come il
tro la fine dellanno scolastico e altre quindici dopo quarto Larte di essere fragili. Come Leopardi pu sal-
lestate. Si tratta di un laboratorio di educazione varti la vita, saldamente in vetta alla classifica. Fi-
sentimentale che dura tre ore, unattivit didattica nora ha venduto quasi un milione e mezzo di copie.
che va preparata con cura. Quando accetto un invito Larte di essere fragili anche un racconto teatrale (a
chiedo che la scuola adotti il libro e che i ragazzi lo ingresso gratuito) con la regia di Gabriele Vacis, che
leggano spiega Gamberale: Partecipare senza aver linsegnante scrittore sta portando in scena in giro
letto il romanzo tempo buttato per tutti: studenti, per lItalia. Gli inviti da parte delle scuole erano di-
scrittori, professori. Capisco la decisione di Saviano, ventati troppi, ma il mio mestiere fare linsegnan-
ma io non mi sarei tirata indietro continua lautrice te. Fino al terzo romanzo ho fatto le presentazioni,
di Le luci nelle case degli altri (Mondadori), che non poi ho deciso di inventare questo racconto teatrale
si scandalizza di fronte allinvito a comprare copie dice DAvenia.
da parte dei presidi, anche se prende le distanze da Ma cosa pensano gli editori di questo boom di pre-
circolari come quelle del liceo di Forl. Era mal sentazioni tra i banchi? Se si vendono pi libri
scritta, ma non trovo scandalosa la richiesta facol- meglio, ovvio, ma non sono loro a contattare pre-
tativa agli studenti. Allora cosa dire dei soldi per le sidi e insegnanti. Non abbiamo piani commerciali
gite scolastiche o per gli spettacoli teatrali? Dietro pensati per le scuole. Sono i librai i protagonisti di
al libro esiste un lavoro, e come tale va retribuito questa attivit, i veri agitatori culturali spiega Filip-
aggiunge. po Guglielmone, direttore commerciale Mondado-
In un paese in cui si legge sempre meno, qualche se- ri libri, che fa una previsione: un fenomeno che
gnale positivo arriva proprio dalla popolazione gio- crescer nei prossimi anni. La crescita delleconomia
vanile e che frequenta la scuola. Secondo lultimo dellesperienza laltra faccia dellesplosione dei so-
rapporto sullo stato delleditoria dellAssociazione cial network, in un mondo che fa della condivisione
italiana editori (Aie), tra il 2014 e il 2015 si riac- una delle proprie linee di sviluppo.
quista un +0,8% di lettori nelle et che vanno da sei Pone infine laccento sulla funzione didattica delle
a diciannove anni e il segmento delleditoria per ra- presentazioni Gianluca Foglia, direttore editoria-
gazzi registra buone performance (+16,9%). Intan- le del gruppo Feltrinelli: Siamo felici che i nostri
to, le scuole primarie e secondarie italiane aspettano autori vadano nelle scuole. Come editori, per dif-
un milione e trecentomila euro per comprare i dieci fondere le opere, e anche come cittadini, per far di-
libri scelti da tre milioni e mezzo di studenti con il scutere e innescare dibattiti dice. E aggiunge: Alle
concorso #imiei10libri del ministero dellIstruzione, scuole non chiediamo nulla, se non che gli studenti
che andranno ad arricchire le biblioteche scolasti- conoscano i libri. Educare un ragazzo di quattordici,
che. E la stessa Aie promuove da qualche anno, in quindici anni a comprare un romanzo, con la stessa
collaborazione con le librerie, una grande raccolta di cifra con cui acquista un hamburger, un fatto mol-
libri a sostegno delle biblioteche (io leggo perch). to positivo. Nessun obbligo, ma far capire che un
Tra gli studenti delle superiori spopolano i romanzi libro contiene un valore coerente con la missione
di Alessandro DAvenia, prof di Lettere al collegio educativa della scuola.

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#rivisteculturali #lostraniero #goffredofofi #criticamilitante #letteratura #realt #google

Davide Rondoni

Se con il www tutti sono esperti


Avvenire, 31 gennaio 2017

La chiusura della rivista Lo straniero apre nuove


domande sul rapporto tra letteratura e realt

Recentemente su queste pagine stato dato lestre- della fine della Critica Militante con la maiuscola.
mo saluto alla rivista Lo straniero. Goffredo Fofi Il lavoro svolto allinterno di questo assetto di pen-
e Alfonso Berardinelli salutavano orgogliosi e mesti siero, di paradigma, imponente. Ha sostenuto in
la cessazione di una rivista che stata importante modo prodigioso e necessario la giustificazione stes-
come fucina e dibattito. Le due firme lamentavano sa della esistenza dellarte nel Novecento il secolo
la morte della critica militante: mi allaccio alle loro dove morte o superfluit della medesima sono stati
riflessioni per rilanciare qualche domanda. Dirigo pi volte augurate, con teorie e prassi non di rado
una rivista da quando avevo diciotto anni, si chiama violente. E ha sostenuto il lavoro di molti artisti,
clanDestino, vita povera e grama, ma credo che, collegandosi alla medesima tradizione per cui non
a giudicare da tanti poeti che vi hanno scritto an- ci sarebbe stato Michelangelo senza uno scrittore di
che in esordio, faccia un lavoro vero. Dura da quasi vite come Vasari, suo critico a dire il vero grande
trentanni e da uno dopo lazione meritoria di vari artista pure lui, e non critico puro.
editori passata in versione on line; stata e conti- Forse in questa presunta purezza del critico o al-
nua a essere palestra e fucina di idee e di talenti. Na- meno di una parte di sue figure sta il primo ger-
turalmente, lidea di rivista che i due critici rimpian- me della sua dissoluzione. Esperto di una cosa che
gono altro da questo seminascosto, febbrile, alle- non fa o non sa fare. Dunque, esperti possono di-
gro e serissimo lavoro di semina e di sorpresa. Non ventarlo tutti, grazie a maggiore o minore studio.
ho mai concepito clanDestino come critica mili- Probabilmente non ci fideremmo se si trattasse
tante. Ma come un ragazzo inquieto. Loro invece di medicina, o anche di cucina. Se chiudono rivi-
prendono atto, con moderato e signorile rimpianto, ste prestigiose come Lo straniero la causa non

Esperti possono diventarlo tutti, grazie a maggiore o minore


studio. Probabilmente non ci fideremmo se si trattasse di
medicina, o anche di cucina.

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pi noti sono quelli politici o comici, significa che


il paradigma principale, il modo di ragionare che ri-
Forse il momento di dare chiedeva lesistenza del critico militante (uno che ti
illumina sul nesso arte/societ) si talmente imposto
meno per scontato cosa sia come luogo comune da renderne inutile la presenza
oggi avere senso critico, rilevante.
e di conseguenza cosa sia Intendiamoci, il problema di interpretare in modo
profondo il rapporto tra letteratura e movimenti
militante, ora che le tante nella societ esiste e rimane molto interessante, ma
forme di presunta critica il luogo comune che si diffuso e imposto quasi
alla vita e alla societ sempre a sostegno delle direttive della antropologia
sono esse stesse in crisi e della etica (e quindi della politica culturale) domi-
nanti. La critica accademica dal canto suo trop-
e cercano nuove linfe po occupata a raggiungere numero e standard di
e nuovi modi. pubblicazioni valutati su criteri bizantino-furboal-
chemici. Forse giunto il momento anche in que-
sto campo di dare meno per scontato cosa sia oggi
riguarda la diminuzione di spazi concessi. Oggi sem- avere senso critico, e di conseguenza cosa sia mili-
mai di spazio disponibile (e illusorio) ce n fin trop- tante, ora che le tante forme di presunta critica alla
po, esaltando nuovamente il problema di fondare vita e alla societ sono esse stesse in crisi e cercano
una autorevolezza, nella grande ragnatela mondiale nuove linfe e modi. Questo giornale ha promosso
www. La causa della dissoluzione di una certa idea un premio intitolato a Giuseppe Bonura, che ha
di critica militante sta a mio avviso nel suo aver mu- fatto del feriale lavoro di lettore una vocazione e un
tuato lo statuto dalla politica, da una concezione servizio. Che cosa sia davvero avere senso critico
tutta solamente politica della vita e della societ. E oggi una domanda interessante e micidiale, nel mo-
ora il critico militante, nel momento in cui i valori mento in cui dalle neuroscienze ai rivolgimenti di
estetici sono praticamente ridotti da un lato al puro un passaggio depoca, come lo ha chiamato papa
intrattenimento e dallaltro alla sola funzione mo- Francesco, sale la richiesta di avere una nuova idea
rale e sociale della letteratura, vede smarrirsi la sua allargata di ragione, secondo la definizione di papa
ragion dessere. Il suo lavoro, infatti, superfluo ma Benedetto XVI. In questo senso, e solo in questo,
non perch non lo vuole pi nessuno, al contrario. il saluto a una rivista che muore e la consape-
Il fatto che lo fan tutti, insegnanti, libri di testo, volezza di quel che vive pu essere unoccasione
curatori di festival, giornalisti, accademici, radio, per affrontare nuove domande a cui nessuno ha una
tv. Tutti esperti. Nel momento in cui gli scrittori risposta gi certa.

La causa della dissoluzione di una certa idea di critica


militante sta a mio avviso nel suo aver mutuato lo statuto
dalla politica, da una concezione tutta solamente politica
della vita e della societ.

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#criticaletteraria #criticamilitante #debenedetti #letteratura #etica #realt

Roberto Carnero

Valorizzare chi scrive partendo dalla vita


Avvenire, 31 gennaio 2017

Quale spazio rimane per la critica militante? Al disgre-


garsi delle scuole critiche tradizionali non seguita
lelaborazione di nuove categorie interpretative

In quali condizioni versa oggi, in Italia, la critica spesso non seguita lelaborazione di nuove catego-
letteraria? La domanda piuttosto impegnativa, a rie interpretative. Ci ha prodotto negli addetti ai
meno di voler liquidare la questione, come spesso si lavori disorientamento e mancanza di punti fermi di
fa, rispondendo con una generica lamentazione sul ancoraggio, sicch continua a mancare il riferimento
decadimento di unattivit che, almeno da un paio di a precisi valori letterari in base ai quali individuare
secoli, stata fondamentale per costruire il rapporto il maggior o minor grado di riuscita di un testo. Un
tra produzione letteraria e pubblico dei lettori. Cer- tempo si era soliti distinguere tra critica accademica
to, i problemi non mancano, e forse conviene partire e critica militante, essendo la prima quella praticata
proprio da essi, prima ancora di provare a offrire una nelle universit, con ricerche a pi ampio raggio e di
positiva prospettiva dazione. Il primo problema pi vasta portata, e la seconda quella che si esercita
esterno alla critica stessa, e ha a che fare con il siste- nei media generalisti (quotidiani, settimanali ecce-
ma editoriale. Negli ultimi decenni e ancor pi negli tera, a cui oggi dobbiamo aggiungere i blog e i social
ultimissimi anni, il numero di opere stampate cre- sul web), con interventi pi brevi e veloci. Ebbene,
sciuto in modo esponenziale. Sembra essere venuto in entrambi i casi oggi si assiste alla crescente man-
meno, insomma, il ruolo di vaglio che ciascun edito- canza di coraggio nellesprimere una valutazione:
re in passato rivendicava per s. Pare quasi che certi gli studi universitari sono sempre pi tecnici e spe-
testi acquistino lo statuto di pubblicabili soltanto cialistici, mentre le recensioni sulla stampa e su in-
per il fatto di essere stati pubblicati. Altre proble- ternet spesso si limitano ad affrontare la trattazione
matiche, invece, riguardano pi da vicino la critica di alcuni libri piuttosto che di altri per largomento
stessa. Al disgregarsi delle scuole critiche tradizio- che trattano, in funzione un po strumentale, come
nali (marxista, strutturalista, psicanalitica eccetera) se la letteratura potesse essere interessante soltanto

Il numero di opere stampate cresciuto in modo esponenziale.


Sembra essere venuto meno il ruolo di vaglio che ciascun
editore in passato rivendicava per s.

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quando presenta certi temi dattualit (come pos-


sono essere, poniamo, la condizione giovanile, la
scuola o il terrorismo internazionale). Ma non c C nel lavoro del critico una
da stupirsi. Il decadimento dello spessore epistemo- dimensione etica che non pu
logico dellattivit del critico molto probabilmen- essere misconosciuta.
te conseguenza diretta di una crisi pi generale dei
paradigmi antropologici ed esistenziali. Ha scritto
lo studioso francese Lucien Dllenbach: La criti- una strada che potremmo indicare da percorrere
ca ha la sua molla nel desiderio di comprendere o, senzaltro: valorizzare quei libri che non sono giochi
il che lo stesso, nel rifiuto di lasciarsi ingannare fini a s stessi, ma che partono dalla vita di chi scri-
(soprattutto dal conformismo). Se la complessit del ve per parlare alla vita di chi legge; i libri capaci di
mondo attuale, le sfide planetarie alle quali siamo legare insieme io e mondo; i testi in cui lurgen-
costretti a far fronte, il pensiero unico, il politi- za soggettiva dellautore si esprime attraverso una
cally correct, il peso dei media e lonnipresenza del forte tensione stilistica; le opere la cui lingua sappia
mercato spingono sempre pi a rinunciare ad agire, mettersi in rapporto, in maniera feconda e originale,
non forse normale che anche la critica letteraria con la contemporaneit senza per prescindere dalla
appaia prostrata?. Da qui studi accademici o recen- tradizione. C nel lavoro del critico una dimensio-
sioni giornalistiche che si limitano a descrivere e a ne etica che non pu essere misconosciuta. Innan-
informare, senza mai provare a interpretare. Viene zitutto nei termini del rigore intellettuale che chi
in mente, per contrasto, la grande lezione di un criti- recensisce dovrebbe possedere ed esercitare. E poi
co come Giacomo Debenedetti (1901-1967), di cui nel senso della capacit di far emergere dai testi le
il Saggiatore ha ripubblicato di recente il volume di grandi questioni e le grande domande di senso che
saggi Il personaggio uomo. In questopera, come nel- luomo di oggi continua a porsi, spesso anche con
le sue altre, uscite quasi tutte postume, Debenedetti angoscia. Lo scrittore Giuseppe Pontiggia sosteneva
leggeva la grande tradizione narrativa e poetica del che letica il fondamento dellestetica. Il ruolo dei
Novecento sullo sfondo della crisi dei riferimenti critici cattolici anche se un po dispersi e non pi
fondamentali in campo filosofico, scientifico, re- aggregati attorno a specifiche testate o a determinati
ligioso che fino allOttocento avevano sostenuto luoghi istituzionali qui davvero importante: non
la generale visione del mondo. Il suo era uno sforzo tanto al fine di una lettura confessionale o peggio
ermeneutico davvero notevole, di ampio respiro e di ancora ideologica dei fenomeni artistici, quanto per
alti risultati, nella misura in cui dal testo passava al il contributo che essi possono portare attraverso le-
contesto, per poi tornare al testo illuminandone cos sercizio di una sensibilit interpretativa che si nutre
i significati pi profondi e reconditi (tra laltro, con di una continua riflessione fondata su chiari valori
una straordinaria affabilit espositiva). Ecco allora morali e su una limpida prospettiva esistenziale.

Ecco allora una strada che potremmo indicare da percorrere


senzaltro: valorizzare quei libri che non sono giochi fini
a s stessi, ma che partono dalla vita di chi scrive
per parlare alla vita di chi legge.

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#traduzione #tariffe #translationstudies #finanziamenti #editoria #rapportoaie

Marina Pugliano e Anna Rusconi

Anche i traduttori nel loro piccolo riflettono


LIndice dei libri del mese, gennaio 2017

Perch degli imprenditori dovrebbero puntare a una qualit


destinata a innalzare i costi di produzione fino a renderli
insostenibili? Proviamo a leggere la realt in modo nuovo

Nel 1929 Antonio Gramsci scriveva dal carcere a Negli anni Settanta nascevano poi i Translation
Tatiana Schucht: I traduttori sono pagati male Studies, che tentavano di proporre un modello
e traducono peggio. Il disappunto nasceva dagli scientifico-teorico capace di analizzare un processo
spropositi stampati dagli editori, che pubblicavano empirico complesso e articolato per mezzo dellar-
traduzioni affidate a mediatori linguistici improvvi- mamentario offerto da discipline come la lettera-
sati; nel caso specifico, a un avvocato-traduttore tura comparata, la linguistica, la sociolinguistica, la
che aveva piazzato un gran bastimento su una mon- semiotica, la filosofia, la psicologia e compagnia
tagna, laddove non si trattava del monte Ararat e bella, avrebbe detto il giovane Holden di Adriana
quindi dellArca di No, ma di una montagna sviz- Motti. Parliamo dellaffermarsi di concetti e prati-
zera e di un grande albergo. che di tutto rispetto, quali ad esempio la traduzione
Certo, un secolo fa in Italia il traduttore editoriale come opera di negoziazione, leducazione allo stra-
di professione non esisteva e le traduzioni, opera di niamento, il movimento verso laltro e laltrove, le
persone colte, accademici o altri scrittori, non era- riflessioni sul dopo Babele, gli alberghi nella lonta-
no sottoposte al controllo di revisori competenti. Nel nanza, letica e larte dellospitalit.
2016, dunque, come vanno le cose? Dai primi del Parallelamente, negli anni Ottanta partivano i primi
Novecento a oggi di acqua sotto i ponti ne passata esperimenti formativi e si affacciavano sul mercato
tanta, ma dopo essersi evoluta la situazione sembra i primi traduttori professionisti, formati in apposite
essere implosa. Vediamo come. scuole e dotati delle competenze necessarie ad af-
Dai tempi di Gramsci leditoria italiana ha, o meglio frontare il lavoro sul testo in maniera culturalmente
aveva, compiuto notevoli passi avanti: basti pensare e deontologicamente consapevole. Un simile pro-
ai mercoled torinesi in cui Einaudi, Calvino, Pave- filo ben dialogava con uneditoria non ancora in-
se, Ginzburg e molti altri si riunivano per pianifica- dustrializzata e globalizzata nei modi e nei tempi
re insieme titoli e uscite, o alle redazioni brulicanti di produzione, qual invece quella odierna. E un
di redattori attenti e motivati, con i quali i tradutto- simile traduttore etico legittimamente aspirava, e
ri potevano intrattenere un confronto quanto meno aspirerebbe ancora, a operare su queste premesse,
vivace (come dimenticare la signora vedova di che significano salvaguardia della qualit del proprio
bianciardiana memoria, con la sua ciurma che alz lavoro e dei suoi prodotti. In questo senso ci piace
i loro cappelli?). sottolineare che gli interessi di traduttori e editori in

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retabloid gennaio 2017

linea di principio coincidono, e dovrebbero quindi


poterlo fare anche nella pratica quotidiana.
La passione e la seriet dei traduttori letterari non
Quante croci, il
sono infatti soltanto oggetto di mera retorica, bens traduttore, in cambio di
ci che ogni giorno anima e sostanzia forum, liste qualche estasi vicaria!
specializzate, laboratori, articoli e libri in cui questi
professionisti entrano, meglio di qualunque trattato
teorico-scientifico, nel vivo di unimpresa che Ge- perci lecito chiedersi quale sia stato nel tempo
sualdo Bufalino ha riassunto con magistrale pen- il destino del traduttore etico e consapevole, il fa-
nellata nella frase: Quante croci, il traduttore, in moso alchimista, traghettatore, ballerino incatena-
cambio di qualche estasi vicaria!. to, traslocatore di parole, contrabbandiere, artigiano
Il 2016, dunque. Non essendo economiste, non pre- invisibile, sempre esitante e anche un filo masochi-
tendiamo di descrivere in maniera esauriente uno sta. Un destino abbastanza inglorioso, almeno nella
scenario macroeconomico complesso e intricato, ma maggioranza dei casi. Perch, privato per logiche
traducendo libri si finisce non solo per imparare a mercantili di un contesto che riconosca il giusto
decifrare le intenzioni e il lavoro dellautore, o per valore della sua professionalit, del suo ruolo e dei
immaginare il destinatario finale del testo nella lin- suoi diritti, il traduttore davvero funzionale a questo
gua darrivo, ma anche per leggere tra le righe in- mercato di beni fortemente deperibili diventato il
tenzioni e operato di editori, redattori e uffici mar- traduttore smart: disponibile in modo incondizio-
keting. In altre parole, del mercato. E la cosa sicura nato, privo di cognizione o di memoria storica della
che il concetto di obsolescenza programmata si cultura e della dignit del lavoro, convinto di valere
ormai esteso anche al settore della cultura, quindi al poco e dunque altrettanto poco remunerabile, pron-
libro. A chi lo fa e a chi lo consuma. to a consegnare secondo i ritmi impazziti del mondo
Secondo le stime dellOsservatorio degli editori globale testi che un redattore di analoga tempra, e
indipendenti, oggi il tempo di vita medio di una sempre pi spesso digiuno della lingua di partenza,
novit sugli scaffali di una libreria italiana si aggira provveder a rendere sostanzialmente scorrevoli e
intorno ai trenta, quaranta giorni, e quel che non in piacevole italiano standard. In barba a san Gi-
si vende si rende. A questa fragilit congenita si rolamo, ai Translation Studies e, in generale, alla
sommano il fatto che il nostro un paese di lettori civilt di cui la traduzione, secondo Iosif Brodskij,
storicamente deboli (secondo lAie, nel 2015 solo il sarebbe letteralmente madre.
42% degli italiani ha letto almeno un titolo) e che, Negli ultimi anni di crisi, inoltre, il trend italiano
in un sistema ormai improntato al monopolio, la di- stato tradurre sempre meno, e questo perch, mal-
stribuzione pu assorbire fino al 63% del prezzo di grado i compensi bassi che da sempre caratterizzano
copertina di un libro. Quel che ci interessa arrivare il nostro mercato, nel bilancio di una casa editrice la
a evidenziare che nel contesto attuale domina una traduzione rappresenta un costo a perdere, cos come
dinamica produttiva regolata soprattutto dallinde- lacquisto dei diritti sui titoli stranieri. Da qui la pa-
bitamento e quasi per niente da vere politiche di rallela tendenza a ritradurre invece, per compensi
investimento. E perch mai degli imprenditori do- non di rado forfetari e da fame, classici e long seller
vrebbero puntare a una qualit destinata a innalzare gi nel pubblico dominio. Se nelle librerie trovia-
i costi di produzione fino a renderli, per qualcuno, mo ancora opere di valore ben tradotte, spesso lo si
addirittura insostenibili? Limportante che il libro deve quindi, oltre che alla coscienza dei singoli, al
attiri con un titolo accattivante e una copertina a sostegno e ai finanziamenti degli istituti di cultura
effetto per quei pochi giorni che rester esposto in stranieri. Mentre nei paesi europei la cultura con-
libreria. siderata una risorsa anche economica e beneficia di

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sostegni e investimenti mirati, in Italia i pochi e poco ciononostante investono nel libro fondi sia pubblici
incisivi interventi statali nellmbito della traduzio- sia privati, e moltissimo nella traduzione, cio nel
ne, a parte il premio nazionale, sono inoltre orien- segmento gravato da costi di produzione pi alti ma
tati esclusivamente allexport, cio alla promozione che, evidentemente, rappresenta una risorsa vitale
del libro italiano allestero. Ma perch non guardare per la crescita culturale ed economica della societ.
anche al libro straniero come risorsa per la cultura e Svilita questa risorsa nella sua natura, e depredata
leconomia nazionali? del suo potenziale, in Italia anzich vivere di inter-
Secondo il rapporto Aie 2016, a fronte di oltre ses- venti congiunti di ampio respiro il mercato editoria-
santacinquemila nuovi titoli pubblicati (circa cen- le tira a campare di miopi stratagemmi (la politica
tottanta al giorno!), di uno 0,2% di aumento del suicida di indebitamento di cui sopra, il taglio indi-
fatturato e di una leggera ripresa nel numero dei scriminato dei costi eccetera), sognando giorni mi-
lettori, i titoli in traduzione continuano la loro ine- gliori che arriveranno solo se si decider, di comune
sorabile discesa, attestandosi sul 17,6% di tutto il accordo, di gettarne oggi stesso il seme.
pubblicato (negli anni Novanta la percentuale era Molte sarebbero le azioni auspicabili e virtuose, ma
stabile intorno al 25%, e nel 2003 ancora del 24%). ci limitiamo qui a due soli esempi. Da un lato, un
Si dipende sempre meno dalle traduzioni! esulta fondo per i traduttori (come ne esistono in Francia,
lAie in fiero grassetto. Ma questa indipendenza Svizzera, Germania, Norvegia e in molti altri paesi)
davvero un buon segnale per la nostra crescita cul- costituirebbe uno strumento efficace per incoraggiare
turale ed economica, o piuttosto sintomo di un gli editori a non rinunciare ai titoli stranieri pi im-
impoverimento? Se lerosione proseguisse al ritmo pegnativi, o anche solo meno di grido e meno com-
attuale, fra trentanni tradurremmo poco o nulla, merciali, e per incentivarli a riconoscere fattivamente
nonostante fonti autorevoli ci informino che la fic- la qualit e il ruolo decisivo dei traduttori. Dallaltro,
tion straniera continua a essere la pi venduta: passi occorrerebbero misure di promozione della lettura
per Il giovane Holden, che i nostri nipoti saranno ben parimenti efficaci e capillari, non demandate allini-
capaci di godersi in lingua originale, ma Anna Kare- ziativa dei singoli e dei volontari (scuole, biblioteche,
nina dovranno leggerla per forza in cirillico. associazioni culturali) e con un Centro per il libro e
Nel giro di questi trentanni, pochi o tanti che sia- la lettura che non si limitasse a svolgere una funzione
no, sarebbe auspicabile impedire che questo muro prevalente di coordinamento e raccolta dati.
invisibile finisca per separarci definitivamente dal Il nostro contributo sulla traduzione si risolve quindi
resto del mondo. Molte nazioni europee hanno una nellappello, nientaffatto retorico e rivolto agli inte-
platea di lettori grande il doppio della nostra e fat- ressati di ogni ordine e grado, ad abbandonare logi-
turati che leditoria italiana nemmeno si sogna, e che divisive fallimentari e categorie analitiche ormai
improduttive, per pensare in modo libero nuove for-
me di coesione e dialogo fra tutti i soggetti coinvolti
nella filiera editoriale. Contro il senso dimpotenza
In Italia il mercato editoriale
generato da una crisi pi grande di noi e da uno sta-
tira a campare di miopi tus quo apparentemente granitico non servono ul-
stratagemmi sognando giorni teriori, costose e scintillanti vetrine, bens occasioni
migliori che arriveranno solo di incontro e di confronto coraggiose, mirate a un
progetto condiviso e ad azioni concrete che vedano
se si decider di gettarne legislatori, editori, traduttori e collaboratori dellin-
oggi stesso il seme. tera filiera seduti come alleati allo stesso tavolo per
salvare il vero bene comune: il libro. Noi ci siamo.
Vogliamo cominciare?

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Lincoln Michel

Lit Mag Submissions 101: How, When, and Where to Send Your Work
ElectricLit, primo dicembre 2016

Everything you need to know about getting your work


published

We all know that writing is a solitary pursuit. You magazine can easily get a thousand submissions in
go into a room with your computer or notepad, a year for only a handful of spots, and big magazi-
lock the door, and then spend four hours pulling nes will get many thousands. Combine this with the
at your hair and slacking off online. Then you go fact that many of a magazines spots will be taken by
get a drink. Still, no matter how much time you solicited pieces instead of unsolicited submissions
spend alone chugging coffee, smacking your head aka the slush and that means that acceptance
against the keyboard, and throwing crumpled drafts rates at good magazines are only about 1% or less.
of chapters into the trash, eventually youll need to Why Submissions Are Rejected: pieces are accepted
send your work out into the world. For most be- because an editor loves them. They find the voice
ginning writers, this means stories, essays, or poems fresh, the ideas unique, the characters gripping, or
that will be sent to literary magazines. This guide in some other way theyre just floored by the piece.
will give you an overview of how magazines work, It is hard to know what makes an editor accept so-
and what you can do to give your own manuscript mething, but it is easier to understand what makes
the best shot of being accepted. an editor reject. Because there are so many submis-
sions, lit mag staff read to reject. If your piece is fil-
led with typos, scrawled in pencil instead of typed,
How Literary Magazines Read Submissions or otherwise lacking in professionalism, it will pro-
The 1% rule: before getting into what you, the writer, bably be instantly rejected.
should do when submitting, it is important to un- But you should also remember that because magazi-
derstand the basics of how literary magazines work. nes get so many more submissions than they can use,
Literary magazines run the gamut from small blogs most submissions are read very quickly. Frequently,
operated as hobbies by one or two people to maga- the first readers are interns or volunteers who cull
zines like The Paris Review or The New Yorker the hundreds or thousands of submissions down to
with large staffs. Some pay writers for work, some just a handful of maybes for the editors to choose
dont. Some are online only, some are print only. from. Normally, each manuscript will get two reads
But in general, you should know that no matter the before being rejected, but if the reader doesnt like
size, most magazines get far more submissions than the work they may only read a couple pages if that
they can use or than they can carefully read. A small before saying pass. However, if there is a huge

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Tom Gauld

backlog of submissions, then the staff might host a work, and when do you know when a piece is fini-
reading party and have everyone plow through the shed? Sadly, there is no simple answer. As a writer
submissions as fast as possible. you have to decide. It is always a good idea to have a
The point is that there are a million reasons your few trusty readers take a look at your piece to see if
work may be rejected that have nothing to do with they feel it is finished, but otherwise it is up to you.
the quality of the work. Your submission may sim- Still, you should make sure that it actually is fini-
ply not have been read carefully enough, or perhaps shed to the best of your abilities. Many beginning
the magazine filled their fiction slots for the next writers send out work that they know has a weak
three issues and rejected the rest. Maybe the maga- ending, or a story that starts two pages before it
zine already has two poems about ravens and your should, with the thought that the editors at a lite-
brilliant Ode to the Stork would be one bird poem rary magazine will take the time to edit the piece
too many. Even if the editors read your work care- to completion. This is just not how it works. Yes,
fully and loved it, they may simply have had to make once in a blue moon an editor might love a pieces
a tough call between your story and several others potential enough to heavily revise it with the author,
that they loved. A rejection is not a reflection of the but normally the editors do not have time and as
quality of your work. Keep that in mind at all times. noted above the readers may reject the piece long
before the editors could see it. Most lit mag editors
are not paid much, if anything, and simply do not
Preparing Your Manuscript for Submission have the time to work through many revisions with
Send us your best work: when you read the an author. So send your best work.
submission guidelines to a magazine something Formatting: You want your submission to look
you should always do they almost invariably say professional, which means, first of all, following
to send us your best work. But what is your best the guidelines of the magazine. Beyond that, your

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retabloid gennaio 2017

personalized rejection from the magazine before,


you should mention that. If you know anyone on
What is your best work, staff, or met staff members at a recent event, you
and when do you know when can list that too. Otherwise, keep it short and to
a piece is finished? Sadly, the point and avoid describing your story or trying
to pitch yourself. Most editors will simply roll
there is no simple answer. their eyes when they see a cover letter that starts:
As a writer you have What would happen if vampires drank orange
to decide. juice instead of blood? In my thrilling short story,
Juice Suckers from Transylvania, this reality is ex-
plored in a fashion that will blow your mind and
formatting should be simple and unadorned. No make you burn your volumes of that hack called
wacky fonts, centered text, or weird colors not Shakespeare. You are lucky that Im even allowing
unless you are submitting work to a childrens hu- you to read such genius work, so please accept it
mor magazine at least. Instead, use a standard font promptly!.
like Times New Roman in 12 points, double spa-
ced, with page numbers at the bottom. In the hea-
der section, you should put your name and possibly Finding the Right Magazines for Your Work
your email, phone number, and/or story title. If you Reading as Research: the best way to understand
are mailing the submission, staple or paper clip. which magazines publish the kind of work you
Oh, and proofread, proofread, proofread. like is, well, to read them. Go to a bookstore and
Thats it. browse their literary magazines section, or else look
at the credits in collections you love to see where
Cover Letters: One thing that seems to dispropor- your favorite authors published their work. Getting
tionately stress emerging writers is the cover letter. published by a magazine that works with writers
What should you say? Can you grab the editors at- that you admire is always going to be more satis-
tention? Will the cover letter give you an advantage? fying that being published by a magazine youve
Honestly, the cover letter is mostly unimportant. never read.
Cover letters are typically given only a quick glance
and are almost never a deciding factor for a submis- Other Resources: Clifford Garstang annually pub-
sion. Your cover letter should be short and sweet lishes a ranking of literary magazines based on the
along these lines: number of Pushcart Prize wins and nominations
each has received. This list should not be viewed
Dear [editors name], as any kind of definitive ranking, but it is a great
I loved [piece X and Y] from your last issue. starting point to find the magazines that are both
My own work has been previously published in respected in the literary world and that might like
[list three to five magazines]. I have an Mfa from your work. Duotrope is also a great resource for
[X university] and live in [some town]. writers. It lists almost every lit mag, and lets you
Thank you for your consideration. search by pay rate, genre, and other factors. How-
Sincerely, ever, it does cost money to use.
Scribbly McWriter
Tiers: a good way to organize your magazine sub-
If you dont have an Mfa or previous publications, missions is to figure out a handful of magazines you
dont worry. If you were lucky enough to get a want to submit to (perhaps between ten and thirty)

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and organize them into tiers of about five. Send that politely says the piece isnt for that magazine,
your story to the five magazines you most want your but they wish you the best of luck elsewhere. Some-
work to appear in. If they all reject, send the story times youll find a form rejection that is more posi-
to the next five magazines, and so on until you have tive, talking about the evident merit or equiva-
gone through all your tiers. If no magazine takes the lent phrasing of the submission. And now and
story, perhaps it is time to heavily revise. then, you may get a personal note from an editor
Using tiers means you wont be the annoying writer telling you how much they liked the piece. If you
carpet-bombing one hundred magazines with the got either a positive form rejection or a personal
same submission at the same time, but it also means note, you should be sure to submit to the magazine
you wont have a story accepted by The Podunk Re- again. They like your work, even if the last submis-
view only to find out the next day that The New sion was not quite right, and want to see more.
Yorker wants it. While it may still sting to be rejected in a positive
manner, keep in mind that very few submissions
get a personal rejection. You should consider it a
Dealing with Rejection compliment.
If you are submitting your work, you will inevitably
deal with rejection. The average short story or poem Resubmitting After Rejection: for all three types of
may be rejected twenty times before it is accepted, rejection, you should never submit the same piece
and even famous writers deal with rejection daily. again not unless the editor explicitly asks for a re-
When you receive a rejection, you should try as hard vision. If an editor tells you the work came close,
as possible to not take it personally. Nothing good they want to see something new from you. Instead,
has ever come from angrily writing back to editors wait until you have a new piece that is finished to
telling them they are fools for not seeing your ge- the best of your abilities and send that one out.
nius, or from insulting a literary magazine online. There is no need to rush out a new submission, even
If you cant handle rejection, then perhaps writing if you got a personal rejection. Submitting unfin-
is not for you. ished work will only harm your chances, and editors
Types of Rejection: when your rejections start roll- are unlikely to read your new submission for a few
ing in, youll notice that they come in three differ- months anyway. Do note in your cover letter if you
ent types. Most will be a standard form rejection got a personal rejection last time.

The average short story or Keep at It


poem may be rejected twenty The best thing you can do as a writer, beyond writ-
ing the best work you are capable of, is to keep
times before it is accepted, on submitting. Submitting takes a lot of time and
and even famous writers deal work, but it is the only way to get published as an
with rejection daily. When emerging writer. Remember, only about 1% of sub-
missions are accepted. Even if only 5% of all sub-
you receive a rejection, missions are truly great, that still means four times
you should try as hard as many great submissions are rejected as accepted.
as possible to not take So dont take rejection personally, keep on writing,
it personally. and submit again and again like it is your job. Be-
cause, well, it is.

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Benedetta Ventrella

Unestate fredda

l che dorme sul divano, gli ho dato una coperta tire irrimediabilmente perduta. Qualche chilo in pi
di lana che risale ai tempi delluniversit. Lo osser- sotto il maglione e adesso potevo, chiuse per sempre
vo e mi sembra cos fragile, in posizione fetale, cos le scuole, pensare a lui solo come a un uomo.
fragile e facilmente attaccabile. Mi ha abbracciata con prudenza, la mia mano stro-
Non che allepoca non avesse messo in mostra an- finava il jeans sulla sua schiena.
che le sue debolezze ma qui, adesso, nel mio appar- Vengo dal treno, scusami Carla
tamento in affitto diverso. Dorme e non emette Il bagno l. Vuoi bere qualcosa? Hai fame? Faccio
suono. un caff?
arrivato nel tardo pomeriggio con una giacca di Un caff va benissimo.
jeans e una sacca da viaggio. Mi aveva avvertito con Stefano in bagno e io sto svitando le due parti della
un sms stringato. Stupita ho risposto solo ti aspet- moka. Nel barattolo di latta del caff vedo la nostra
to, e quando ha suonato il citofono ho iniziato a aula, le vecchie luci al neon, vedo il cestino, i ban-
sentirmi come prima di un esame. chi sporchi, il proiettore. Non sento lacqua scorrere
Stefano, il mio prof, era davanti a me dopo undici ma la sua voce ammonirci. E leggere Dante, Ma-
anni, un po invecchiato ma non al punto da farmi sen- chiavelli, Foscolo, Zeichen. Prima una lettura senza

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Gli rispondo con una frase che non finisce mai,
Nel barattolo di latta del piena di ma, di per. Lui non aggiunge niente,
guarda la gente seduta di fronte a noi, i volti e le
caff vedo la nostra aula, scarpe, li studia. Io osservo e studio lui.
le vecchie luci al neon, Ci fermiamo a mangiare un hamburger sotto un
vedo il cestino, i banchi baracchino, in piedi. Ne prende due. Lo osservo
masticare e sorridere, dalla bocca non mi esce nien-
sporchi, il proiettore. te. Lui parla dello Scriba Rosso, dice che aveva un
Non sento lacqua scorrere alunno tale e quale, un pazzo, sembrava saltato fuori
ma la sua voce ammonirci. dallinferno.
E leggere. Prima di Parigi dove sei stato?
Aix-en-Provence, La Rochelle il viaggio ini-
ziato da poco.
interruzioni. Poi una seconda, commentata. Alzo la Conosci qualcuno in ognuna di queste citt?
mano per chiedergli e lui dietro le mie spalle. Ex studenti. Fanno i cuochi negli alberghi. Eppure
bello rivederti dico. sono qui a mangiare cibo spazzatura.
Anche per me. Come sono andati questi ultimi dieci anni? Sei ri-
Dove stai andando? masto sempre l o ti hanno spostato?
Anversa. Ma sto facendo molte tappe intermedie. Ho girato. Anni pi belli, anni meno. Dipende
Tutto in treno? sempre da voi, dalle persone, da come siete. Certo,
S, allungo il percorso per vedere alcune cose in cit- dipende anche da me. Certi anni ci ho creduto di
t dove non sono mai stato. pi, mi sono impegnato di pi. E il mondo cambia,
Qui da vedere beh ce n per tutta la vita. e voi cambiate, e cambio io. In questa giostra co-
Stasera il Louvre aperto fino a mezzanotte. Se nosci tante persone che si sparpagliano. Non ce la
non sei troppo stanca, ci andiamo allarga le palpe- faccio a stare fermo nella stessa scuola. Ho paura di
bre. Attende la mia risposta come un bambino. sprofondare. Ma ovviamente se giri pi difficile.
Volentieri ma non hai fame? Volevo cucinarti Devi ricominciare sempre da zero. Ogni anno devi
qualcosa. rifare lalfabeto.
Non stare a preoccuparti, mangiamo fuori. Ce la Non ce ne sono tanti come te. Quando entravi
facciamo a essere l alle otto? tutto ci riguardava.
S, la metro a cinque minuti. Non sono cos bravo sorride. Ti assicuro. Non
Verso il caff in due tazzine e nel cerchio marrone riesco pi come prima a sopportare tutta quella fati-
che si slarga dentro la ceramica c il cortile della ca con alcuni. Eppure non si pu curare solo i sani e
scuola allagato, le pozzanghere, Stefano, di spalle, respingere i malati. Serve qualcosa che non ho pi.
si affaccia a una finestra dallinterno degli Uffizi e La giovinezza.
guarda fuori, guarda fuori a lungo con gli occhi pie- Ma hai solo quarantanni.
ni di quella che a me sembra rabbia. Ne ho molti di pi.
Vado a cambiarmi.
Quando torno sta leggendo i titoli sul dorso dei libri
sulla mensola sopra il divano. Il Louvre era pieno di gente. Stefano sapeva bene cosa
voleva vedere, e si muoveva molto rapido tra i corri-
doi. Io gli andavo dietro. Si fermava davanti a quadri
Nella metropolitana mi chiede del lavoro: Stai enormi, a lungo. A guardarlo di spalle, sembrava un
bene, quindi? Sei contenta?. ragazzo. Si piantava davanti alla tela e non si muoveva.

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retabloid gennaio 2017

Gli facevo qualche domanda per capire come mai si


fermasse proprio davanti a un certo quadro, erano an-
che dipinti non famosi. Lui evitava di rispondere, se Adesso dorme sul mio divano
la cavava con due parole: Nota il pugnale. come un ragazzo che per me
Sei stanca? Scusa ma dovevo riguardarli per una stato sempre un uomo.
cosa che sto scrivendo.
Cosa stai scrivendo? Solo, in viaggio per
Mah non capisco neanche io cos. lEuropa in treno. Cose
Ho sempre pensato che scrivessi, quando tornavi a che si fanno a ventanni.
casa dopo la lezione.
Lo facevo molto poco, allepoca.
ci fu pi nessuna cena. Al funerale di Abdel non ri-
uscii a parlare, eravamo annichiliti, io quasi neanche
Adesso dorme sul mio divano come un ragazzo che lo vidi, piangevo cos tanto che non vedevo niente.
per me stato sempre un uomo. Solo, in viaggio per Tutti si dispersero.
lEuropa in treno. Cose che si fanno a ventanni. Ma
unestate fredda, e lui si muove su una carta senza
muri. Stefano sta facendo il viaggio che non ha fatto La mattina dopo esco per andare in drogheria e lo
da ragazzo, penso. In piedi, in cucina, fingo di bere lascio dormire. Lavoro. A met mattinata lo vedo
lacqua del rubinetto dal bicchiere, che sa di ferro entrare in negozio. Ha la sua sacca sulle spalle. Capi-
e argilla, solo perch voglio osservarlo. unesta- sco che il nostro tempo era ridotto a ieri, ed finito.
te fredda, e Stefano sta dormendo in mutande sul Sto partendo.
mio divano, sotto la coperta che usavo per andare Vorrei fermarlo, ma sono dietro il bancone.
la domenica a Ostia. Torno in camera, sotto il mio Resta un altro giorno riesco a dire.
piumino nordeuropeo. Passo la notte a immagina- Stefano mi guarda e non capisco a cosa sta pensan-
re tante cose della sua vita, che non so, le donne do.
che ha amato, le pagine che ha scritto e non ha mai A che ora finisci?
pubblicato, gli alberi di campagna, solitari, sotto i Alle sette.
quali si seduto a leggere, per lennesima volta, la Allora quando stacchi raggiungimi nellala egizia.
pagina sulla vigna di Renzo. Io me lo ricordo, Stefa- Tieni dico, e gli passo un panino che ho preparato
no. Lultimo giorno non dissi nulla, uscii per ultima due ore prima.
dalla classe, come per inerzia, senza riuscire a tirar
fuori quello che pensavo e quello che sentivo. Non
Lavoro tutto il giorno pensando a Stefano e a questo
testo che sta scrivendo. Mi chiedo di che si tratta,
Passo la notte a immaginare mi piacerebbe leggerlo, gli chieder di farmene leg-
gere una parte. Se lo conosco, dir di s ma poi non
tante cose della sua vita,
me la invier mai. Penso alla lista che ci diede prima
che non so, le donne che di separarci. Era un foglio A4 stampato fronte retro,
ha amato, le pagine che solo titoli e autori. Li ho letti tutti. Ho visto i film,
ha scritto e non ha mai ho visitato i musei, ho ascoltato le canzoni. Avevo
tutto il tempo. Dieci anni dopo mi chiedo se ce lho
pubblicato. ancora. Laltra notte potevo frugare nella sacca. Non
lho fatto.

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di jeans, descrivo la sacca. Niente. Esco dal Louvre
e piove forte, non ho un ombrello, ma mi copro la
Non si pu curare solo i
testa col cappuccio del giubbotto mentre mi bagno le
sani e respingere i malati. scarpe di tela tra le pozzanghere.
Serve qualcosa che non ho unestate fredda ma scelgo di tornare a casa a piedi.
pi. La giovinezza. A met del tragitto sono bagnata fino alle ginocchia,
prendo lautobus per le ultime fermate, mi lascia sotto
casa. Salgo le scale, Stefano potrebbe essere sul pia-
Nel salone principale dellala egizia lui non c. Gli nerottolo, potrebbe essere tornato a casa, ma non c.
mando un sms. Attendo, non risponde. Lo chiamo, I giorni successivi continuo ad andare al lavoro sot-
non prende. Sar qui, nei sotterranei, nella sezione to il cielo grigio, continuo a pensare a Stefano e al
assira o sumera. modo balordo in cui sparito nel nulla senza nean-
Siamo parte della storia, ragazzi, lo sentite? Siamo che dirmi ciao. Non gli scrivo, non lo chiamo, sono
parte di questa lunga storia. Non avete le vertigini offesa? Sono delusa? Forse sono solo dispiaciuta, il
al pensiero? suo comportamento era prevedibile, Stefano ha sem-
Abitava laula con le larghe braccia aperte e in tutta pre fatto cos.
la sua altezza. La faceva sua in pochi istanti, una Lestate fredda prosegue, e io continuo ad andare al
volta entrato, e noi, incoscienti, incapaci di control- lavoro cinque giorni su sette, ogni tanto vado al cine-
lare i nostri movimenti, ci assiepavamo come sta- ma da sola, altre volte invito qualcuno a casa. Amici.
tuette da giardino. Il momento in cui era pi debo- Mentre gli ospiti sono sul divano e vado in cucina a
le era quando Edoardo lo attaccava, lo provocava. prendere una bottiglia penso a Stefano sdraiato che
Stefano restava sempre un po imbelle. Era giovane, dorme e poi sparisce senza emettere suono. Allora
non gli era facile tirare fuori una dura forma di au- una sera prendo il telefono e gli scrivo sono passate
toritarismo. Chiss poi che insegnante diventato, tre settimane da quando era qui: Dove sei? Non mi
che insegnante adesso. Fanno tutti la stessa strada? hai neanche salutato. Se vuoi, torna pure.
A parte qualche riga lanciata come esca qua e l, nei Due giorni dopo provo a chiamare e mi accorgo che
temi, non sono mai riuscita a dirgli niente. rima- il cellulare staccato.
sto tutto compresso nei tubi trasparenti delle biro,
o scritto sopra i muri del bagno delle donne, negli
angoli. settembre, mi siedo sul divano mentre fuori pio-
Adesso appare come la luce che rimbalza tra due ve, il cielo grigio sui tetti compressi delle case, e
vetri di finestre, la gibigiana. Questa parola sua. non penso pi allestate, guardo il telegiornale, c
Appare come un lampeggiamento, qui di fronte a un campo profughi da qualche parte tra Grecia e
me ma anche dentro i miei occhi. Macedonia, file interminabili per avere un sacchet-
Attraverso tutta lala egizia e non lo trovo, entro nel to di carta con un panino vuoto, per un secondo o
bagno, non c. Chiedo alle maschere, se possono due inquadrano Stefano che, da dentro a un camion,
aiutarmi, agli assistenti, lo descrivo, parlo della giacca sposta i sacchi del pane.

Lestate fredda prosegue, e io continuo ad andare al


lavoro cinque giorni su sette, ogni tanto vado al cinema
da sola, altre volte invito qualcuno a casa. Amici.

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