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TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 2630 del 25 febbraio 2017


Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di
ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della
nonviolenza (anno XVIII)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac@tin.it , centropacevt@gmail.com

Sommario di questo numero:


1. Di nuovo verso Auschwitz, di nuovo verso Hiroshima
2. Due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e
la schiavitu' in Italia
3. "Una persona, un voto". Un appello all'Italia civile
4. Quattro bozze di lettere: ai parlamentari, agli enti locali, ai mass-media, a
movimenti e associazioni
5. Verso l'otto marzo
6. XXV congresso del Movimento Nonviolento
7. Segnalazioni librarie
8. La "Carta" del Movimento Nonviolento
9. Per saperne di piu'

1. LE ULTIME COSE. DI NUOVO VERSO AUSCHWITZ, DI NUOVO VERSO HIROSHIMA

Dove ci stanno portando i potenti del mondo, i signori della terra, i signori
della guerra?
Il nuovo presidente americano e tutti i suoi imitatori, ma anche il nostro
governo che nell'indifferenza generale vara provvedimenti razzisti e bellicisti
di tale illegalita', di tale protervia, di tale follia, di tale disumanita', che
ogni persona senziente e pensante dovrebbe indignarsene, dovrebbe insorgere.
E tutti i dittatori grandi e piccini che menano strage attorno a se' senza
neppure piu' sentire il bisogno di nascondere i massacri, di mascherare gli
orrori.
Dove ci stanno portando i potenti del mondo, i signori della terra, i signori
della guerra?
*
A questo orrore, a questa catastrofe, tu devi opporti.
A questo orrore, a questa catastrofe, occorre opporre una ferma, una nitida, una
intransigente resistenza nonviolenta.
*
Hic et nunc occorre organizzare la lotta nonviolenta delle oppresse e degli
oppressi contro la guerra, contro il riarmo, contro il militarismo.
Hic et nunc occorre organizzare la lotta nonviolenta delle oppresse e degli
oppressi contro il razzismo e contro la schiavitu'.
Hic et nunc occorre organizzare la lotta nonviolenta delle oppresse e degli
oppressi contro il maschilismo e tutte le ideologie e le prassi dello
sfruttamento, della violenza, della disumanizzazione.
Hic et nunc occorre organizzare la lotta nonviolenta delle oppresse e degli
oppressi in difesa dei diritti umani di ogni essere umano e in difesa dell'unico
mondo vivente casa comune dell'umanita'.
*
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

2. REPETITA IUVANT. DUE PROVVEDIMENTI INDISPENSABILI PER FAR CESSARE LE STRAGI


NEL MEDITERRANEO E LA SCHIAVITU' IN ITALIA

Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in
modo legale e sicuro.
Riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.

3. INIZIATIVE. "UNA PERSONA, UN VOTO". UN APPELLO ALL'ITALIA CIVILE


Un appello all'Italia civile: sia riconosciuto il diritto di voto a tutte le
persone che vivono in Italia.
Il fondamento della democrazia e' il principio "una persona, un voto"; l'Italia
essendo una repubblica democratica non puo' continuare a negare il primo diritto
democratico a milioni di persone che vivono stabilmente qui.
Vivono stabilmente in Italia oltre cinque milioni di persone non native, che qui
risiedono, qui lavorano, qui pagano le tasse, qui mandano a scuola i loro figli
che crescono nella lingua e nella cultura del nostro paese; queste persone
rispettano le nostre leggi, contribuiscono intensamente alla nostra economia,
contribuiscono in misura determinante a sostenere il nostro sistema
pensionistico, contribuiscono in modo decisivo ad impedire il declino
demografico del nostro paese; sono insomma milioni di nostri effettivi
conterranei che arrecano all'Italia ingenti benefici ma che tuttora sono privi
del diritto di contribuire alle decisioni pubbliche che anche le loro vite
riguardano.
Una persona, un voto. Il momento e' ora.
*
All'appello "Una persona, un voto" hanno gia' espresso il loro sostegno
innumerevoli persone, tra cui tra le prime:
padre Alex Zanotelli
Lidia Menapace, partigiana, femminista e senatrice emerita
Gianfranco Aldrovandi, del "Collettivo nonviolento uomo-ambiente"
Rocco Altieri, docente e saggista, direttore dei "Quaderni Satyagraha", Centro
Gandhi di Pisa
Simonetta Astigiano, biologa e ricercatrice
Lino Balza, ecologista
don Franco Barbero
Daniele Barbieri, blogger
Davide Barillari, consigliere regionale del Lazio
Vittorio Bellavite, coordinatore nazionale di "Noi Siamo Chiesa"
Eleonora Bellini, bibliotecaria e scrittrice
Giuliana Beltrame, sociologa e attivista
Maurizio Benazzi, quacchero, curatore della newsletter "Ecumenici"
don Gianni Bergamaschi
Ascanio Bernardeschi, saggista e militante
Massimiliano Bernini, deputato
Norma Bertullacelli, dell'"ora in silenzio per la pace" di Genova
Michele Boato, ecologista
Franco Borghi, attivista per la pace e la legalita'
Dario Borso, filosofo
Paolo Bosi, docente universitario
Silvio Bozzi, docente universitario
Anna Bravo, storica
Giuseppe Burgio, pedagogista, Universita' di Enna
Alberto Cacopardo, antropologo
Alessandro Capuzzo, ecopacifista
Gennaro Carotenuto, storico
Maria Luigia Casieri, dirigente scolastica
Pilar Castel, autrice e attrice No War
Marco Catarci, pedagogista e docente universitario
Olindo Cicchetti, figura storica dei movimenti ecopacifisti e per i diritti,
narratore di comunita'
Giancarla Codrignani, saggista e deputata emerita
Francesco Coletta, docente e coordinatore della Federazione Gilda-Unams di
Viterbo
don Franco Corbo, parroco, presidente del gruppo di volontariato "Solidarieta'"
Lucia Cruschelli, associazione "Mestizaje" di Cecina
Pasquale D'Andretta, formatore
Massimo Dalla Giovanna, impiegato, delegato Rsu
Tiziana Dal Pra, presidente dell'associazione "Trama di terre" di Imola
Emanuela Dei, giornalista
Tonio Dell'Olio, presidente Pro Civitate Christiana di Assisi, gia' coordinatore
nazionale di Pax Christi, gia' responsabile di Libera International
Giorgio Demurtas, docente universitario
Lucia De Sanctis, associazione "Mestizaje" di Cecina
Maria Rosa De Troia, attivista in difesa della Costituzione
Mario Di Marco, responsabile della formazione dei volontari in servizio civile
della Caritas diocesana di Viterbo
Domenico Di Pietro, associazione "Mestizaje" di Cecina
Angela Dogliotti, peace-researcher
Luciano Dottarelli, docente e saggista, presidente Club Unesco Viterbo-Tuscia
Massimo Duranti, giudice di pace emerito
Osvaldo Ercoli, figura storica dell'impegno per la pace, i diritti umani,
l'ambiente
Carla Ermoli, pensionata
suor Maria Stella Fabbri
Valentina Franchi, associazione "Mestizaje" di Cecina
Sancia Gaetani, Wilfp Italia
Haidi Gaggio Giuliani, senatrice emerita
Elena Gajani Monguzzi, docente, poetessa, impegnata per i diritti umani di tutti
gli esseri umani
Francuccio Gesualdi, animatore del "Centro nuovo modello di sviluppo"
Agnese Ginocchio, cantautrice per la pace e la nonviolenza
Miguel Gotor, senatore
Carmine Grassimo, docente, formatore, capo scout e barelliere a Lourdes
Carlo Gubitosa, saggista e mediattivista
Paolo Henrici De Angelis, architetto
Paolo Hutter, giornalista
Luca Kocci, docente, giornalista, saggista
Francesca Koch, presidente della "Casa Internazionale delle Donne" di Roma
Alberto L'Abate, presidente onorario dell'Ipri
Federico La Sala, docente di filosofia e saggista
Raniero La Valle, senatore emerito, direttore di "Vasti", presidente del
Comitato per la democrazia internazionale
Paolo Limonta, maestro elementare e consigliere comunale
Antonella Litta, dell'Associazione italiana medici per l'ambiente
Anna Lodeserto, internazionalista ed esperta di politiche migratorie,
cittadinanza e mobilita'
Eugenio Longoni, militante antifascista
Franco Lorenzoni, maestro elementare e coordinatore della Casa-laboratorio di
Cenci
Paolo Lucchesi, dal lungo curriculum d'impegno sociale
Daniele Lugli, presidente onorario del Movimento Nonviolento
Monica Luisoni, attivista
Antonio Lupo, medico
Maria Immacolata Macioti, sociologa, docente universitaria
Agnese Manca, docente universitaria, impegnata in molte iniziative di
solidarieta'
Giovanni Mandorino, del Centro Gandhi di Pisa
Cristina Maranesi, blogger
Luisa Marchini, operatrice culturale, saggista e narratrice
don Mario Marchiori
Alessandro Marescotti, fondatore e presidente di Peacelink
Gian Marco Martignoni, Cgil Varese
Rachele Matteucci, insegnante di lingua italiana per stranieri presso
l'Associazione San Martino de Porres
Cristina Mattiello, insegnante, giornalista
Clementina Mazzucco, docente universitaria, saggista
Alessandra Mecozzi, presidente di "Cultura e' liberta'. Una campagna per la
Palestina"
Enrico Mezzetti, presidente dell'Anpi provinciale di Viterbo
Pierangelo Monti, del Mir di Ivrea
Luisa Morgantini, gia' vicepresidente del Parlamento Europeo
Rosangela Mura, attivista
Alessandro Murgia, medico impegnato nella solidarieta'
Loretta Mussi, Rete romana di solidarieta' con la Palestina
Amalia Navoni, educatrice e attivista per i diritti umani e i beni comuni
Giorgio Nebbia, ecologista
Giovanna Niccoli, attivista
don Gianni Novelli, direttore emerito del Cipax
Emilia Pacelli, casalinga
Giovanna Pagani, Wilpf Italia
Vittorio Pallotti, fondatore del Centro di documentazione del manifesto
pacifista internazionale
Maria Paola Patuelli, Comitato in difesa della Costituzione di Ravenna e
Associazione femminile maschile plurale
Donato Perreca, pensionato
Enrico Peyretti, saggista e peace-researcher
Giorgio Piacentini, presidente emerito del Cipax
Leo Piacentini, pensionato
Rosanna Pirajno, architetta, presidente dell'associazione "Mezzocielo" di
Palermo
Alessandro Pizzi, gia' sindaco di Soriano nel Cimino, docente di matematica e
fisica, volontario nel carcere di Viterbo
Rocco Pompeo, presidente della "Fondazione Nesi"
Pier Paolo Poncia, geologo
Giuliano Pontara, filosofo
Franco Porcu, operaio
Alessandro Presicce, giurista
Andrea Pubusa, giurista
Pasquale Pugliese, segreteria nazionale del Movimento Nonviolento
Mauro Pugni, Cdb di Modena
Laura Quagliuolo, redattrice e attivista del Coordinamento italiano di sostegno
alle donne afghane
Fabio Ragaini, Gruppo Solidarieta'
Roberto Rampi, deputato
Massimo Ribelli, Universita' di Roma "La Sapienza"
Annamaria Rivera, antropologa
Giorgio Roversi, pensionato
Vincenzo Sanfilippo, sociologo, della Comunita' dell'Arca di Lanza del Vasto
Lavinia Sangiorgi, volontaria di Focus - Casa dei diritti sociali di Roma
Antonia Sani, Wilpf Italia
Adriano Sansa, magistrato e poeta
Delfino Santaniello, figura storica dell'impegno per la legalita' e la
democrazia
Eugenio Santi, presidente del Gavci
don Alessandro Santoro, della comunita' delle Piagge
padre Pietro Sartorel, sacerdote, missionario in Brasile
Giovanni Sarubbi, direttore de "Il dialogo"
Renato Sasdelli, docente universitario e saggista
Eugenio Scardaccione, dirigente scolastico
Manlio Schiavo, docente, referente del Comitato cittadino di Bagheria per la
Costituzione
Marco Scipioni, presidente del Centro studi e documentazione "Don Pietro
Innocenti"
Rosa Scognamiglio, docente impegnata in difesa dei diritti umani e della
Costituzione
Arturo Scotto, capogruppo di Sinistra Italiana alla Camera dei Deputati
Giovanni Battista Sgritta, sociologo e docente universitario
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani"
di Viterbo
Matteo Soccio, "Casa per la Pace" di Vicenza
Pietro Soldini, responsabile immigrazione della Cgil
Irene Starace, Wilpf Italia
Michelangelo Tumini, dei "Cantieri di pace" di Osimo, Offagna, Castelfidardo e
Loreto
Olivier Turquet, educatore ed editore, coordinatore di "Pressenza"
Laura Tussi, giornalista e scrittrice
Mao Valpiana, presidente del Movimento Nonviolento
Leonardo Varvaro, docente universitario
Antonio Vermigli, direttore di "In dialogo"
Giulio Vittorangeli, presidente dell'Associazione Italia-Nicaragua di Viterbo
Luciano Zambelli, della Lega per il disarmo unilaterale
Rina Zardetto, presidente dell'Associazione Reggiana per la Costituzione
Franco Zunino, ingegnere
*
Per adesioni: centropacevt@gmail.com, crpviterbo@yahoo.it
Per dare notizia delle adesioni ai presidenti del Parlamento:
- on. Laura Boldrini, Presidente della Camera: laura.boldrini@camera.it
- on. Pietro Grasso, Presidente del Senato: pietro.grasso@senato.it

4. MATERIALI. QUATTRO BOZZE DI LETTERE: AI PARLAMENTARI, AGLI ENTI LOCALI, AI


MASS-MEDIA, A MOVIMENTI E ASSOCIAZIONI

Vi mettiamo a disposizione quattro bozze di lettere che potreste inviare


rispettivamente: 1) alle ed ai parlamentari; 2) agli enti locali; 3) ai mass-
media; 4) a movimenti e associazioni, con cui chiedere il loro impegno.
Vi segnaliamo che e' possibile contattare tutti i parlamentari attraverso i siti
della Camera e del Senato; a nostro avviso sarebbe opportuno scrivere anche
almeno ai seguenti indirizzi:
- on. Laura Boldrini, Presidente della Camera: laura.boldrini@camera.it
- on. Pietro Grasso, Presidente del Senato: pietro.grasso@senato.it
- e per opportuna conoscenza: on. Paolo Gentiloni, Presidente del Consiglio dei
Ministri:presidente@pec.governo.it (quest'ultimo indirizzo e' "pec", ma riceve
anche da caselle di posta elettronica non certificate).
Sperando che condividiate questa proposta, grazie fin d'ora per quanto vorrete
fare.
*
1) Bozza di lettera alle ed ai parlamentari
Gentile parlamentare,
poiche' nelle prossime settimane il Parlamento sara' impegnato nella definizione
della nuova legge elettorale le saremmo assai grati se volesse adoperarsi
affinche' nel dibattito che portera' ad essa sia introdotto il tema del
riconoscimento del diritto di voto ai milioni di persone presenti in Italia cui
attualmente tale diritto non e' riconosciuto essendo nate altrove.
Come e' a tutti noto vivono stabilmente in Italia oltre cinque milioni di
persone non native, che qui risiedono, qui lavorano, qui pagano le tasse, qui
mandano a scuola i loro figli che crescono nella lingua e nella cultura del
nostro paese; queste persone rispettano le nostre leggi, contribuiscono
intensamente alla nostra economia, contribuiscono in misura determinante a
sostenere il nostro sistema pensionistico, contribuiscono in modo decisivo ad
impedire il declino demografico del nostro paese; sono insomma milioni di nostri
effettivi conterranei che arrecano all'Italia ingenti benefici ma che tuttora
sono privi del diritto di contribuire alle decisioni pubbliche che anche le loro
vite riguardano.
L'occasione e' propizia perche' si pervenga finalmente a riconoscere loro il
diritto di voto:
a) con legge ordinaria per quanto concerne le elezioni amministrative (nelle
quali peraltro fin dal secolo scorso il diritto di voto e' gia' riconosciuto
agli stranieri provenienti da altri paesi dell'Unione Europea);
b) con legge costituzionale per quanto concerne le elezioni politiche.
Come e' noto, esistono gia' significative esperienze di altri paesi cui far
riferimento, e in Italia un prezioso dibattito in materia (con particolar
riferimento ai profili non solo giuridici, ma anche politici ed etici) e'
iniziato negli ultimi decenni del Novecento, ovvero da quando l'Italia da paese
di emigrazione si e' progressivamente trasformata in paese di crescente
immigrazione.
E' ben noto che il fondamento della democrazia e' il principio "una persona, un
voto"; l'Italia essendo una repubblica democratica non puo' continuare a negare
il primo diritto democratico a milioni di persone che vivono stabilmente qui.
Peraltro non sfugge a nessuno che il riconoscimento dei diritti politici e' il
modo migliore, la guarentigia indispensabile, per contrastare adeguatamente il
razzismo e lo schiavismo, due crimini da cui anche il nostro paese e' aggredito.
Last, but not least, il riconoscimento dei diritti politici e' il modo migliore,
la guarentigia indispensabile, per contrastare adeguatamente l'emarginazione e
la disperazione di persone che private degli elementari diritti democratici
divengono ipso facto vittime reali o potenziali di ogni sorta di abusi e
umiliazioni; e quindi e' anche il modo migliore, la guarentigia indispensabile,
per contrastare adeguatamente il conseguente montare dello smarrimento e del
risentimento e con essi le possibili derive violente e criminali da parte di
persone cosi' brutalmente sopraffatte e fin annichilite da perdere la cognizione
del bene e del male e divenir preda di poteri mafiosi e terroristi, di
farneticanti, sadici e necrofili criminali predicatori d'odio e seminatori di
strage.
La barbarie si contrasta con il diritto, con la civilta', con l'umanita'.
Le saremmo assai grati se lei volesse impegnarsi a promuovere tra i suoi
colleghi parlamentari la consapevolezza dell'esigenza del riconoscimento del
diritto di voto a milioni di persone che vivono con noi, lavorano con noi, sono
i nostri vicini di casa, le persone con cui condividiamo la nostra
quotidianita', e che tuttora sono paradossalmente e iniquamente prive del
diritto a prendere parte alle decisioni pubbliche qui nel luogo in cui
concretamente si svolge la loro esistenza.
Ringraziandola per l'attenzione, auspicando un suo persuaso interessamento ed
effettivo impegno, la salutiamo cordialmente
Luogo, data, firma, indirizzo del mittente
*
2) Bozza di lettera agli enti locali
Oggetto: Proposta di sostegno all'appello "Una persona, un voto"
Egregio Sindaco del Comune di ... / Egregio Presidente della Provincia di ... /
Egregio Presidente della Regione ...,
vi proponiamo che l'ente locale da voi rappresentato esprima - attraverso un
ordine del giorno, una mozione o un altro atto amministrativo che riterrete
adeguato e opportuno - il vostro sostegno alla richiesta che il Parlamento nella
nuova legge elettorale voglia finalmente riconoscere il diritto di voto a tutte
le persone residenti nel nostro paese, essendovi in Italia "oltre cinque milioni
di persone non native, che qui risiedono, qui lavorano, qui pagano le tasse, qui
mandano a scuola i loro figli che crescono nella lingua e nella cultura del
nostro paese; queste persone rispettano le nostre leggi, contribuiscono
intensamente alla nostra economia, contribuiscono in misura determinante a
sostenere il nostro sistema pensionistico, contribuiscono in modo decisivo ad
impedire il declino demografico del nostro paese; sono insomma milioni di nostri
effettivi conterranei che arrecano all'Italia ingenti benefici ma che tuttora
sono privi del diritto di contribuire alle decisioni pubbliche che anche le loro
vite riguardano".
L'occasione e' propizia perche' si pervenga finalmente a riconoscere loro il
diritto di voto:
a) con legge ordinaria per quanto concerne le elezioni amministrative (nelle
quali peraltro fin dal secolo scorso il diritto di voto e' gia' riconosciuto
agli stranieri provenienti da altri paesi dell'Unione Europea);
b) con legge costituzionale per quanto concerne le elezioni politiche.
Hanno gia' espresso tra i primi il loro sostegno a questa proposta illustri
personalita' impegnate in difesa dei diritti umani e per il bene comune come
padre Alex Zanotelli ed innumerevoli altre persone.
Il fondamento della democrazia e' il principio "una persona, un voto"; l'Italia
essendo una repubblica democratica non puo' continuare a negare il primo diritto
democratico a milioni di persone che vivono stabilmente qui.
Ringraziandovi fin d'ora per l'attenzione, un cordiale saluto
Luogo, data, firma, indirizzo del mittente
*
3) Bozza di lettera ai mass-media
Oggetto: Un appello al Parlamento
Spettabile redazione / Egregia/o direttrice/direttore / Gentile giornalista,
sempre piu' numerose persone stanno sottoscrivendo la richiesta che il
Parlamento italiano nella nuova legge elettorale voglia finalmente riconoscere
il diritto di voto a tutte le persone residenti nel nostro paese, essendovi in
Italia "oltre cinque milioni di persone non native, che qui risiedono, qui
lavorano, qui pagano le tasse, qui mandano a scuola i loro figli che crescono
nella lingua e nella cultura del nostro paese; queste persone rispettano le
nostre leggi, contribuiscono intensamente alla nostra economia, contribuiscono
in misura determinante a sostenere il nostro sistema pensionistico,
contribuiscono in modo decisivo ad impedire il declino demografico del nostro
paese; sono insomma milioni di nostri effettivi conterranei che arrecano
all'Italia ingenti benefici ma che tuttora sono privi del diritto di contribuire
alle decisioni pubbliche che anche le loro vite riguardano".
L'occasione e' propizia perche' si pervenga finalmente a riconoscere loro il
diritto di voto:
a) con legge ordinaria per quanto concerne le elezioni amministrative (nelle
quali peraltro fin dal secolo scorso il diritto di voto e' gia' riconosciuto
agli stranieri provenienti da altri paesi dell'Unione Europea);
b) con legge costituzionale per quanto concerne le elezioni politiche.
Hanno gia' espresso tra i primi il loro sostegno a questa proposta illustri
personalita' impegnate in difesa dei diritti umani e per il bene comune come
padre Alex Zanotelli.
Il fondamento della democrazia e' il principio "una persona, un voto"; l'Italia
essendo una repubblica democratica non puo' continuare a negare il primo diritto
democratico a milioni di persone che vivono stabilmente qui.
Vi saremmo assai grati se la vostra testata desse notizia dell'iniziativa e
ancor piu' se volesse sostenerla.
Ringraziandovi fin d'ora per l'attenzione, un cordiale saluto
Luogo, data, firma, indirizzo del mittente
*
4) Bozza di lettera a movimenti e associazioni
Oggetto: Proposta di sostegno all'appello "Una persona, un voto"
Cari amici, egregi signori,
come forse gia' saprete sempre piu' numerose persone stanno sottoscrivendo la
richiesta che il Parlamento italiano nella nuova legge elettorale voglia
finalmente riconoscere il diritto di voto a tutte le persone residenti nel
nostro paese, essendovi in Italia "oltre cinque milioni di persone non native,
che qui risiedono, qui lavorano, qui pagano le tasse, qui mandano a scuola i
loro figli che crescono nella lingua e nella cultura del nostro paese; queste
persone rispettano le nostre leggi, contribuiscono intensamente alla nostra
economia, contribuiscono in misura determinante a sostenere il nostro sistema
pensionistico, contribuiscono in modo decisivo ad impedire il declino
demografico del nostro paese; sono insomma milioni di nostri effettivi
conterranei che arrecano all'Italia ingenti benefici ma che tuttora sono privi
del diritto di contribuire alle decisioni pubbliche che anche le loro vite
riguardano".
L'occasione e' propizia perche' si pervenga finalmente a riconoscere loro il
diritto di voto:
a) con legge ordinaria per quanto concerne le elezioni amministrative (nelle
quali peraltro fin dal secolo scorso il diritto di voto e' gia' riconosciuto
agli stranieri provenienti da altri paesi dell'Unione Europea);
b) con legge costituzionale per quanto concerne le elezioni politiche.
Hanno gia' espresso tra i primi il loro sostegno a questa proposta illustri
personalita' impegnate in difesa dei diritti umani e per il bene comune come
padre Alex Zanotelli.
Il fondamento della democrazia e' il principio "una persona, un voto"; l'Italia
essendo una repubblica democratica non puo' continuare a negare il primo diritto
democratico a milioni di persone che vivono stabilmente qui.
Vi saremmo assai grati se anche voi voleste condividere, sostenere e diffondere
questa proposta.
Ringraziandovi fin d'ora per l'attenzione, un cordiale saluto
Luogo, data, firma, indirizzo del mittente
5. INIZIATIVE. VERSO L'OTTO MARZO

Avvicinandosi l'otto marzo, Giornata internazionale di lotta delle donne per la


liberazione dell'umanita' dalla violenza maschilista, ovunque si promuovano
iniziative di riflessione e di azione.

6. INCONTRI. XXV CONGRESSO DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

Si svolgera' ai primi di aprile a Roma il XXV congresso del Movimento


Nonviolento.
Per informazioni: tel. 0458009803, e-mail: serviziocivile@nonviolenti.org,
siti:www.azionenonviolenta.it, www.nonviolenti.org

7. SEGNALAZIONI LIBRARIE

Letture
- Primo Di Nicola, Antonio Pitoni, Giorgio Velardi, Orgoglio e vitalizio, Il
fatto quotidiano, Roma 2017, pp. 288, euro 10,50.
*
Riletture
- Tacito, Annali, Mondadori, Milano 1994, 2007, 2 voll. per pp. XLVI + 732 (vol.
I) + II + 732 (vol. II).

8. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di


gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e
internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento
dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della
creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo
di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali,
l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di
nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica,
al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la
creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile
gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono
patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e
contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto
dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna,
dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la
persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il
boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo
paralleli.

9. PER SAPERNE DI PIU'

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per


contatti:azionenonviolenta@sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono
essere consultati nella rete telematica alla pagina
web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO


Numero 2630 del 25 febbraio 2017
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