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ANALISI PUSH-OVER

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Analisi push-over
Lanalisi push-over rappresenta lultima evoluzione dellanalisi statica
delle costruzioni in zona sismica

Lidea di fondo quella di ricondurre lanalisi dinamica non lineare ad


unanalisi statica equivalente

Lequivalenza tra analisi dinamica e statica, acquisita in campo lineare,


appare poco realistica nel caso di comportamento non lineare e non
supportata da valide considerazioni teoriche, ma i risultati ottenuti
tramite analisi push-over sono confortanti

La tecnica di applicazione dellanalisi push-over per la verifica di edifici


esistenti dettagliatamente descritta nelle NTC 2008

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Analisi push-over
C7.3.4.1 Analisi non lineare statica
Questo metodo danalisi utilizzabile solo per costruzioni il cui
comportamento sotto la componente del terremoto considerata
governato da un modo di vibrare naturale principale,
caratterizzato da una significativa partecipazione di massa.
Lanalisi richiede che al sistema strutturale reale venga associato
un sistema strutturale equivalente ad un grado di libert.

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Analisi push-over
Formulazione del metodo
Il metodo pi accurato per la verifica sismica delle strutture lanalisi
dinamica completa

Limiti e difficolt di applicazione

- Selezione degli accelerogrammi da utilizzare nellanalisi


- Interpretazione dei risultati derivanti dalle analisi

- Complessit computazionali nel caso di strutture a comportamento


non lineare
Lanalisi push-over consente di
superare tali difficolt introducendo
apposite ipotesi semplificative 4
Formulazione del metodo
Sistemi a comportamento elastico
Equazione del moto del sistema strutturale

(t ) + Cu (t ) + Ku(t ) = M ug (t )
Mu

ag(t)
t

Accelerogramma

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Formulazione del metodo
Sistemi a comportamento elastico
Sviluppo in serie dei modi dello spostamento (decomposizione modale)
u(t ) = un (t ) ; un (t ) = n qn (t )
n

1 2 3

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Formulazione del metodo
Sistemi a comportamento elastico
Integrazione delle equazioni del moto nello spazio modale

qn (t ) + 2 nn qn (t ) + n2 qn (t ) = nug (t ) n = 1, 2,

u(t ) = un (t ) un (t ) = n qn (t )
n

Risposta
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Formulazione del metodo
Sistemi a comportamento elastico
Lanalisi push-over prende spunto dallosservazione che la risposta
dinamica associata ad ogni singola forma modale un(t) pu essere
ottenuta tramite analisi statica

K un (t ) = f n( eq ) (t )

Forze equivalenti

f n( eq ) (t ) = Kn qn (t ) = n2 Mn n qn (t ) = sn An (t )

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Formulazione del metodo
Sistemi a comportamento elastico
Lanalisi push-over prende spunto dallosservazione che la risposta
dinamica associata ad ogni singola forma modale un(t) pu essere
ottenuta tramite analisi statica

K un (t ) = f n( eq ) (t )

Forze equivalenti

f n( eq ) (t ) = Kn qn (t ) = n2 Mn n qn (t ) = sn An (t )

sn = M
Mn n - distribuzione spaziale delle forze

An (t ) = n2 qn (t ) - variabilit temporale delle forze


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Formulazione del metodo
Sistemi a comportamento elastico
Si considerano gli effetti legati alla sola principale forma modale (n=1)

u1 (t ) = K 1 f1( eq ) (t ) f1( eq ) (t ) = s1 A1 (t )

La variabilit nel tempo della funzione A1(t) assunta lineare

A1(t)

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Formulazione del metodo
Sistemi a comportamento elastico
Si applicano le forze alla struttura monotonicamente crescenti con
legge A1(t), si determina lo spostamento di controllo uc(t) (usualmente
quello in cima alledificio)

uc(t)

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Formulazione del metodo
Sistemi a comportamento elastico
Si applicano le forze alla struttura monotonicamente crescenti con
legge A1(t)

f1( eq ) (t ) = s1 A1 (t )

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Formulazione del metodo
Sistemi a comportamento elastico
Si applicano le forze alla struttura monotonicamente crescenti con
legge A1(t) , si determina lo spostamento di controllo uc(t) (usualmente
quello in cima alledificio) e lo si rappresenta in funzione del tagliante
alla base Vb(t)

uc(t)

Vb

uc
Vb(t) 13
Formulazione del metodo
Sistemi a comportamento non lineare
Si applicano la medesima procedura anche per i sistemi non lineari.

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Formulazione del metodo
Sistemi a comportamento non lineare
Si applicano la medesima procedura anche per i sistemi non lineari.
Si fanno crescere le forze seguendo levoluzione delle cerniere
plastiche

Vb

uc
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Formulazione del metodo
Sistemi a comportamento non lineare
Si applicano la medesima procedura anche per i sistemi non lineari.
Si fanno crescere le forze seguendo levoluzione delle cerniere
plastiche

Vb

uc
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Formulazione del metodo
Sistemi a comportamento non lineare
Si applicano la medesima procedura anche per i sistemi non lineari.
Si fanno crescere le forze seguendo levoluzione delle cerniere
plastiche

Vb

uc
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Formulazione del metodo
Sistemi a comportamento non lineare
Si applicano la medesima procedura anche per i sistemi non lineari.
Si fanno crescere le forze seguendo levoluzione delle cerniere
plastiche fino al raggiungimento della crisi

Vb

curva di capacit

uc
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Formulazione del metodo
Sistemi a comportamento non lineare
Si applicano la medesima procedura anche per i sistemi non lineari.
Si fanno crescere le forze seguendo levoluzione delle cerniere
plastiche fino al raggiungimento della crisi

La crisi pu manifestarsi per:


- formazione di un cinematismo;
- collasso fragile di una membratura;
- eccesso di rotazione in una cerniera plastica;

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Formulazione del metodo
Rotazione ultima cerniera plastica

y : rotazione rispetto alla corda allo snervamento


up : rotazione plastica ultima della cerniera
u = y + up : rotazione ultima rispetto alla corda
y : curvatura allo snervamento
Lv = M / T : luce di taglio
db : diametro medio barre, h : altezza della sezione
fc, fy : resistenza del calcestruzzo e resistenza snervamento barre
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Verifica di sicurezza
Capacit del sistema
La curva di capacit rappresenta una misura della capacit del
sistema strutturale di deformarsi sotto leffetto dei carichi orizzontali
(misura della duttilit strutturale)

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Verifica di sicurezza
Capacit del sistema

Dalla curva di capacit del sistema si determina quella delloscillatore


elementare equivalente (spettro ADSR), usualmente approssimata con
una bilatera

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Verifica di sicurezza
Capacit del sistema

Dalla curva di capacit del sistema si determina quella delloscillatore


elementare equivalente (spettro ADSR), usualmente approssimata con
una bilatera

Lo spettro ADSR rappresenta una misura della capacit di


spostamento delloscillatore equivalente al sistema strutturale

Possono quindi essere determinate le caratteristiche dinamiche


(periodo, rigidezza iniziale, limite elastico) delloscillatore equivalente

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Verifica di sicurezza
Domanda sismica

Si definisce domanda sismica la richiesta di spostamento sotto sisma


(spettro anelastico dello spostamento SDe(T) )
Lo si determina a partire dallo spettro elastico delle accelerazioni
fornito dalla norma Se(T)
2
T
S De (T ) = Se (T )
2

d max = d e ,max = S De (T ) T TC
S De (T ) m
d e ,max TC q=
d
max = 1 + ( ) T < TC
q 1 Fy
*

q T
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Verifica di sicurezza
Domanda sismica

Noto il periodo T * delloscillatore equivalente si determina il massimo


spostamento richiesto dal sisma di progetto

*
(T )
TB TC TD T

d
T*

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Verifica di sicurezza
Verifica

La verifica di vulnerabilit si conduce confrontando la capacit di


spostamento delloscillatore elementare equivalente con la richiesta
(domanda) di spostamento dallo spettro di progetto

Nello spirito D.M. 2008 la verifica di sicurezza sismica ricondotta da


una verifica di resistenza (confronto fra tensioni agenti ed ammissibili)
ad una verifica di duttilit (confronto fra spostamento richiesto e
disponibile)

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Verifica di sicurezza
Verifica

Si definiscono sulla curva i vari livelli di prestazioni in termini di


capacit di spostamento, e verificando che la domanda di
spostamento dovuto al sisma atteso per quel livello di prestazione sia
inferiore.

27
Verifica di sicurezza
Verifica allo S.L.O.

28
Verifica di sicurezza
Verifica allo S.L.O.

29
Verifica di sicurezza
Verifica allo S.L.V.

30
Verifica di sicurezza
Verifica allo S.L.V.

31
Verifica di sicurezza
Verifica

La verifica sismica tramite analisi push-over tiene conto, seppur in forma


approssimata, del comportamento non lineare del sistema strutturale

La duttilit strutturale interviene direttamente nellanalisi e non si traduce


in una fittizia riduzione delle azioni sismiche tramite fattore di struttura q

La verifica tramite analisi push-over non richiede quindi lapplicazione del


criterio della gerarchia delle resistenze , e risulta quindi il metodo di
verifica pi efficace (se non unico) per gli edifici esistenti progettati prima
dellavvento delle norme sismiche

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Modello strutturale
Per il tracciamento della curva di capacit necessaria la definizione di
un modello non lineare del sistema strutturale

Possono essere adottati:


- modello a plasticizzazione concentrata (cerniere plastiche)
- modello a plasticizzazione distribuita

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Modello strutturale
Modello a plasticizzazione concentrata
le sezioni dellasta hanno comportamento elastico fino al
raggiungimento del momento plastico, cui corrisponde la formazione
della cerniera plastica

p 2
p 1

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Modello strutturale
Modello a plasticizzazione concentrata
in OpenSees adottato lelemento beamWithHinges

35
Modello strutturale
Modello a plasticizzazione concentrata
in OpenSees adottato lelemento beamWithHinges

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Modello strutturale
Modello a plasticizzazione distribuita
le sezioni dellasta hanno comportamento sempre non lineare in ogni
sezione congruentemente con i legami costitutivi adottati per i materiali

in OpenSees adottato lelemento nonlinearBeamColumn

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Modello strutturale
Sezioni
per le sezioni degli elementi strutturali adottato il modello a fibre

38
Modello strutturale
Sezioni: modello a fibre
Si suddivide la sezioni in fibre

39
Modello strutturale
Sezioni: modello a fibre
Si suddivide la sezioni in fibre

A partire dalle deformazioni, dai legami costitutivi adottati per i materiali


si associa ad ogni fibra la tensione corrispondente

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Modello strutturale
Sezioni: modello a fibre
- si tiene conto della reale distribuzioni di tensioni nei materiali e non di
valori mediati sulla sezione

- la parzializzazione della sezione dovuta alla modesta resistenza a


trazione del calcestruzzo tenuta in conto in maniera accurata

- possibile cogliere gli effetti locali (espulsione copriferro,


plasticizzazione singola armatura etc..)

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Modello strutturale
Sezioni: modello a fibre
in OpenSees possibile definire sezioni a fibre di geometria qualsiasi

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Modello strutturale
Legami costitutivi dei materiali
in OpenSees sono presenti diversi legami costitutivi per calcestruzzo
ed acciaio
Calcestruzzo: i legami costitutivi tengono conto della resistenza a
trazione del materiale, del ramo di softening a compressione e del
comportamento isteretico del materiale
200

150

100

50

-5 0 43
-1 0 1 2 3 4 5
Modello strutturale
Legami costitutivi dei materiali
in OpenSees sono presenti diversi legami costitutivi per calcestruzzo
ed acciaio
Calcestruzzo

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Modello strutturale
Legami costitutivi dei materiali
in OpenSees sono presenti diversi legami costitutivi per calcestruzzo
ed acciaio
Calcestruzzo

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Modello strutturale
Legami costitutivi dei materiali
in OpenSees sono presenti diversi legami costitutivi per calcestruzzo
ed acciaio
Acciaio: i legami costitutivi tengono conto del ramo di hardening
(incrudimento) e del tratto di raccordo fra comportamento elastico e
plastico
4500

3000

1500

-1500

-3000

-4500
-10 -8 -6 -4 -2 0 2 4 6 8 10
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Modello strutturale
Legami costitutivi dei materiali
in OpenSees sono presenti diversi legami costitutivi per calcestruzzo
ed acciaio
Acciaio

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Analisi senza piani rigidi
T*Spf = Fi*Si

dove :
T = Tagliante alla base
Spf = Spostamento del Punto di controllo Fittizio
Fi = Forza applicata al nodo i-esimo
Si = Spostamento del nodo i-esimo

48
ANALISI PUSH-OVER
FINE

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