LINTUIZIONISMO IN PSICANALISI
di Antonello Sciacchitano
Premessa logico-autobiografica
Intermezzo filosofico
Le conseguenze della sospensione del terzo escluso non sono, per, solo
negative come lincompletezza e lindecidibilit. Ci sono le positive, o i
rafforzamenti, di cui parler ora.
La prima obiezione che i detrattori formularono contro lintuizionismo fu
limpoverimento della logica classica. Infatti in logica intuizionista non valgono
certe tesi classiche, come il gi citato terzo escluso o la doppia negazione, per cui
la negazione della negazione afferma. Poco male, direbbe il filosofo. Secondo
Hegel la doppia negazione, proprio perch non unaffermazione categorica,
introduce nel discorso linfinito.
Ma lobiezione fu sostanzialmente confutata dal metateorema di Kolmogorov,
secondo cui ogni tesi classica diventa intuizionista proprio doppio-negandola,
cio negandone la negazione; per esempio, la negazione del terzo escluso falsa
anche nellintuizionismo, come abbiamo visto nel caso del numero finito di
palline, quindi la sua negazione vera. Ci significa non solo che il numero
delle tesi intuizioniste non inferiore al numero delle tesi classiche, ma
addirittura che la logica classica intuizionisticamente coerente. Infatti in logica
intuizionista impossibile negare una tesi classica. Cos si dimostra che la logica
classica coerente proprio allinterno dellintuizionismo. Un risultato non da
poco, per cui la logica classica debitrice allintuizionista.
Accenno di sfuggita al fatto che le tesi classiche sono valide in semantiche
atemporali con un solo stato epistemico. Gdel dimostrer che la semantica
della logica intuizionista deve essere infinita, cio deve avere uninfinit di stati
epistemici, come quella temporale riflessiva e transitiva dei mondi accessibili,
realizzata da Kripke. Lintuizionismo d spazio allinfinito. Purtroppo questo
un discorso che non posso affrontare, perch andrei fuori tema.
La seconda obiezione allintuizionismo fu che la richiesta di dimostrazioni
costruttive le tedesche Durchfhrungen o Durchleitungen escluderebbe
dallintuizionismo quelle per assurdo, che dimostrano lesistenza di un oggetto
mostrando lassurdit dellinesistenza. Questo un falso luogo comune.
Lintuizionismo non accetta la famosa consequentia mirabilis secondo cui
unaffermazione vera se la deduco dalla sua negazione. Il ragionamento binario
semplice. Unaffermazione deriva da s stessa per il principio di identit. Se
deriva dalla propria negazione, allora deriva sempre e comunque, non essendoci
altre possibilit oltre laffermazione e la negazione (terzo escluso). Heyting, il
pi brillante allievo di Brouwer, formalizz la logica intuizionista indebolendo la
consequentia mirabilis. Il suo nono assioma suppone che, se da p si deriva una
contraddizione, allora per assurdo vero non p.
In realt nellintuizionismo c molto di pi che nella logica classica. Lo si
vede considerando gli operatori logici proposizionali, che sono quattro: non per
la negazione, et per la congiunzione, vel per lalternativa debole, se allora per
limplicazione. Nella logica intuizionista sono effettivamente quattro; nella
classica si possono ridurre a due, purch uno sia la negazione, esprimendo gli
altri due in funzione di quelli. Perci la logica intuizionista sintatticamente pi
ricca di connessioni discorsive della classica.
Analogo discorso vale per i due quantificatori della logica dei predicati: il
quantificatore universale (per ogni) e lesistenziale (esiste almeno uno). Nella
logica intuizionista sono indipendenti, mentre nella classica si possono definire
luno attraverso laltro mediante la doppia negazione; cos il per ogni diventa non
esiste uno che non e lesiste almeno uno diventa non per tutti si verifica che non.
Ma ricorda Lacan nel gi citato seminario del 9 gennaio 1973: La negazione
dellesistenza non la stessa cosa della negazione della totalit. Simpatie
intuizioniste? Nel seminario del 10 aprile 1973 Lacan fece esplicito riferimento
allintuizionismo.
Va infine detto che la mossa intuizionista di Brouwer ebbe esiti culturali
rilevanti. La sospensione del terzo escluso diede la stura a una valanga di logiche
non classiche, impensabili ai tempi di Aristotele. Oggi abbiamo a che fare con
molte e diverse logiche modali del necessario e del possibile, con logiche
epistemiche del sapere e dellignoranza, deontiche della condotta morale,
temporali dei tempi verbali. La stessa logica intuizionista contiene una
sottologica epistemica non estranea alla logica dellinconscio.
In proposito accenno a un mio piccolo contributo. Da tempo, dal 1988,
smanetto con tesi classiche non intuizioniste, come il principio del terzo escluso
o la legge della doppia negazione. Li uso come operatori logici. Cosa voglio
dire? Dico che, se applico loperatore sapere allaffermazione X, tale
affermazione diventa X vel non X, unapplicazione del terzo escluso che veicola
una connotazione epistemica intorno a X, precisamente che X o vale o non vale;
se applico loperatore desiderio allaffermazione X, tale affermazione diventa
se non non X, allora X, unapplicazione della doppia negazione, che non nega del
tutto qualcosa del desiderio dellaltro intorno a X.
Con stupore ho riscontrato che le propriet di questi operatori sono molto
freudiane. Cito alcuni semplici teoremi come modelli di freudismo. Per
loperatore sapere vale che non puoi non sapere (anche se ora non sai produrrai
un sapere); se non sai, allora puoi venire a sapere (prima o poi). Per loperatore
desiderio valgono teoremi analoghi a quelli del sapere: non puoi non
desiderare (anche se preferiresti non avere desideri); se non desideri, allora
desideri (la negazione freudiana afferma). Ne ho parlato pi estesamente in Il
tempo di sapere. Saggio sullinconscio freudiano, pubblicato da Mimesis nel
2013.
Tanto mi basta per riconoscere nellinconscio freudiano una struttura
cartesiana, cio epistemica, poich posso produrne un modello epistemico, in
particolare intuizionista. Che il desiderio inconscio abbia una base epistemica
avvicina il soggetto dellinconscio al soggetto cartesiano della scienza, emergente
dal dubbio che tutto il verosimile sia falso. Devo pubblicamente riconoscere che
per questa congettura, che ha ispirato il mio ricorso allintuizionismo, sono in
modo essenziale debitore allinsegnamento di Lacan.
E Lacan rientrerebbe nellintuizionismo? Perch no? Spiego in breve come
potrebbe rientrare.
Sospendere il terzo escluso nellinsiemistica significa dire che il sottoinsieme
Y dellinsieme X e il suo complemento non restituiscono tutto linsieme X.
Limpossibilit di ricostituire il tutto dalle parti secondo Lacan il tratto
rilevante, anche se non specifico, della femminilit, che non si universalizza mai.
La logica classica, dove il tutto si ricompone in un intero a partire dalle sue parti,
sarebbe la logica del maschile. La logica intuizionista, dove tale ricomposizione
impossibile, sarebbe la logica del femminile; la prima sarebbe categorica, la
seconda no; la prima hegeliana (il vero il tutto intero, Prefazione alla
Fenomenologia dello Spirito, 1806), la seconda adorniana (il tutto intero il
falso, aforisma 29 di Minima moralia, 1951). Messe insieme, le due logiche di
genere sono contraddittorie e portano al teorema dellinesistenza del rapporto
sessuale che possa essere scritto, come tante volte Lacan ha ripetuto ma non
dimostrato.
Mi fermo qui con le considerazioni teoriche e passo alle pratiche.