commentario al testo di
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Parte V°
Il bardo del momento della morte (III)
c
Guru Padmasambhava scrisse un piccolo testo in cui spiega i i segni
sottili associati all'arrivo della morte. Secondo gli insegnamenti
dello hi tro, ci sono due tipi di morte: la morte accidentale e la
morte karmica naturale. La morte karmica è come lo spegnersi di
una candela: brucia per un certo numero di ore finché non finisce.
Questo è un esempio della durata della vita karmica. Sia che noi
viviamo per 100 anni oppure per 30, ciò dipende dal nostro karma.
La forza karmica è potente, ma permette anche che altre cose
accadano, come la morte accidentale. Il karma di una persona può
prevedere un¶aspettativa di vita di 100 anni, ma un ostacolo
accidentale può apparire all¶improvviso come un soffio di vento.
Istantaneamente la candela della vita viene spenta, anche se
avrebbe potuto bruciare per altri 50 anni.
Una sezione del libro tratta di come distinguere una morte karmica
da una morte accidentale. Secondo Guru Padmasambhava, ci sono
dei segni. Un¶altra sezione del libro tratta di come rimuovere gli
ostacoli associati ai segni della morte accidentale. Questi segni si
dividono in esterni, interni e segreti.
La vita è la morte sono come le due facce di una moneta. Esse sono
altrettanto inevitabili come la notte e il giorno. Possiamo preferire la
luce del giorno ed essere spaventati da tutto ciò che accade la
notte. Dal punto di vista della realizzazione più elevata, la morte è
l'esperienza del dharmakaya e del sambhogakaya. L'esperienza
della vita è una manifestazione nirmanakaya. Attraverso il
nirmanakaya, possiamo entrare nel sambhogakaya e nel
dharmakaya, così non dovremmo essere sconvolti o esitanti nel
momento della morte. Dovremmo procedere con saggezza e
affrontare il processo della morte gioiosamente.