Corso di aggiornamento
Unit 4: PIASTRE IN C.A. E INSTABILIT
25 Giugno 2010
ANALISI STRUTTURALE
1
fessurate potr essere assunta pari alla met della rigidezza delle sezioni
interamente reagenti);
- per gli stati limite di esercizio, rigidezze intermedie tra quelle delle sezioni
interamente reagenti e quelle delle sezioni fessurate.
Per le sole verifiche agli stati limite ultimi, i risultati dellanalisi elastica possono
essere modificati con una ridistribuzione dei momenti, nel rispetto
dellequilibrio e delle capacit di rotazione plastica delle sezioni dove si
localizza la ridistribuzione. In particolare la ridistribuzione non ammessa per i
pilastri e per i nodi dei telai, consentita per le travi continue e le solette,
a condizione che le sollecitazioni di flessione siano prevalenti ed i rapporti tra le
luci di campate contigue siano compresi nellintervallo 0,5-2,0. Per le travi e le
solette che soddisfano le condizioni dette la ridistribuzione dei momenti
flettenti pu effettuarsi senza esplicite verifiche in merito alla duttilit delle
membrature, purch il rapporto tra il momento dopo la ridistribuzione ed il
momento prima della ridistribuzione risulti: 1 0,70 (max 30%).
I valori di si ricavano dalle espressioni:
2
VERIFICHE ALLO S.L.U.
VRd VEd
dove VEd il valore di calcolo dello sforzo di taglio agente.
con:
k = 1 + (200/d)1/2 2;
vmin = 0,035k3/2fck1/2;
d = altezza utile della sezione (in mm);
1 = Asl /(bwd) il rapporto geometrico di armatura longitudinale ( 0,02);
cp = NEd/Ac la tensione media di compressione nella sezione ( 0,2 fcd);
bw = larghezza minima della sezione (in mm).
3
4.1.2.1.3.4 Verifica al punzonamento di lastre soggette a carichi concentrati
Le lastre devono essere verificate nei riguardi del punzonamento allo stato limite ultimo, in
corrispondenza dei pilastri e di carichi concentrati. In mancanza di unarmatura trasversale
appositamente dimensionata, la resistenza al punzonamento deve essere valutata,
utilizzando formule di comprovata affidabilit, sulla base della resistenza a trazione del
calcestruzzo, intendendo la sollecitazione distribuita su di un perimetro efficace di
piastra distante 2d dallimpronta caricata, con d altezza utile (media) della piastra
stessa. Nel caso in cui si disponga una apposita armatura, lintero sforzo allo stato limite
ultimo dovr essere affidato allarmatura. Nel caso di piastre di fondazione si adotteranno
opportuni adattamenti del modello sopra citato.
RESISTENZA AL FUOCO
Per i metodi analitici si fa esplicita menzione degli Eurocodici sia che sia stata
pubblicata lAppendice Nazionale o no. Nel caso di elementi strutturali di c.a.
si far riferimento a:
EN 1992-1-2 Progettazione delle strutture di calcestruzzo - Parte 1-2:
Regole generali - Progettazione strutturale contro l'incendio
4
Per i metodi tabellari da applicarsi a solai e piastre viene fornito il seguente
prospetto, in cui sono riportati spessori e copriferri minimi per garantire un
determinato livello di resistenza al fuoco:
VERIFICA DI DEFORMABILIT
5
(C4.1.13)
dove fck la resistenza caratteristica a compressione del cls in MPa, e sono i rapporti
darmatura tesa e compressa, rispettivamente, As,eff ed As,calc sono, rispettivamente,
larmatura tesa effettivamente presente nella sezione pi sollecitata e larmatura di calcolo
nella stessa sezione, fyk la tensione di snervamento caratteristica dellarmatura (in MPa)
e K un coefficiente correttivo, che dipende dallo schema strutturale.
I valori da attribuire a K sono riportati in Tabella C4.1.I, insieme con i valori limite di
calcolati assumendo fck =30 MPa e il secondo fattore nellespressione di pari a 1, nel
caso di calcestruzzo molto sollecitato (=1,5%) o poco sollecitato (=0,5%).
6
EUROCODICE 2
ANALISI STRUTTURALE
(1)P Lo scopo dellanalisi strutturale stabilire la distribuzione delle forze interne e dei
momenti o delle tensioni, delle deformazioni e degli spostamenti, nellintera struttura o in
una parte di essa. Unanalisi locale aggiuntiva deve essere svolta ove necessario.
Nota: Nella maggioranza dei casi normali lanalisi utilizzata per calcolare la distribuzione delle forze interne e
dei momenti; la completa verifica o dimostrazione della resistenza delle sezioni trasversali basata sugli effetti
di queste azioni interne; tuttavia, per alcuni elementi particolari, i metodi di analisi utilizzati (per esempio
lanalisi agli elementi finiti) forniscono tensioni, deformazioni e spostamenti piuttosto che forze interne e
momenti. Per utilizzare questi risultati e ottenere unappropriata verifica necessario adottare metodi
particolari.
In realt nel caso delle piastre lanalisi F.E.M. viene effettuata con
elementi formulati in termini di sforzi generalizzati, cio momenti,
tagli e azioni normali, valutati come risultanti lungo lo spessore e
per unit di lunghezza, quindi sono direttamente utilizzabili, previa
integrazione su una predeterminata lunghezza (p.e. lato
dellelemento).
(omissis)
(3) Per stati di tensione piani possibile utilizzare un metodo semplificato per il calcolo
delle armature (vedi Appendice F).
(omissis)
7
(7) Le idealizzazioni generalmente utilizzate nellanalisi sono:
- comportamento elastico lineare (vedere punto 5.4);
- comportamento elastico lineare con ridistribuzione limitata (vedere punto 5.5);
- comportamento plastico (vedere punto 5.6), comprendente la modellazione tirante-
puntone (vedere punto 5.6.4);
- comportamento non lineare (vedere punto 5.7).
(8) Negli edifici, le deformazioni delle travi e delle solette dovute al taglio e alle forze
normali possono essere trascurate se si prevede che esse siano minori del 10% di quelle
dovute alla flessione.
APPENDICE F
ESPRESSIONI PER IL CALCOLO DELLE ARMATURE TESE
IN STATI DI TENSIONE PIANI
(1) La presente appendice non include espressioni per il calcolo delle armature
compresse.
(2) Larmatura tesa in un elemento soggetto allo stato piano di tensioni Edx, Edy e Edxy
pu essere calcolata utilizzando il metodo mostrato qui di seguito. Si raccomanda che le
tensioni di compressione siano considerate come positive, con Edx > Edy, e che la
direzione delle armature coincida con gli assi x e y. Si raccomanda di determinare le
resistenze a trazione fornite dallarmatura mediante:
Nelle zone in cui Edx e Edy sono entrambi di compressione e Edx Edy > 2Edxy
non si richiede armatura di progetto. Tuttavia si raccomanda che la massima
tensione di compressione sia non maggiore di fcd;
Si richiede armatura nelle zone in cui Edy di trazione oppure Edx Edy 2Edxy.
Larmatura ottimale, indicata con lapice, e le corrispondenti tensioni sul
calcestruzzo sono determinate mediante:
8
Si raccomanda che la tensione del calcestruzzo, cd, sia verificata con un modello
realistico di sezioni fessurate (vedi la parte sui ponti), ma non sia generalmente maggiore
di fcd (coefficiente di riduzione della resistenza a causa del taglio).
In altre parole:
Al fine di evitare fessure inaccettabili nello stato limite di esercizio e assicurare la capacit
di deformazione richiesta allo stato limite ultimo, si raccomanda che larmatura ottenuta
dalle espressioni (1) e (2) sia, in ciascuna direzione, non maggiore di due volte e non
minore di met dellarmatura determinata con le espressioni precedenti. Cio:
1ftdx ftdx 2ftdx e 1ftdy ftdy 2ftdy
Si raccomanda che larmatura sia completamente ancorata su tutti i bordi liberi, per
esempio con barre a U o simili.
9
Nella vecchia edizione dellEC2 (appendice p. 2.8.) questa prescrizione era
scritta in modo pi esplicito per le piastre e direttamente applicabile nel caso
in cui si possedessero i valori dei momenti nelle direzioni x e y (come si pu
osservare in realt le prescrizioni sono le stesse gi definite sopra):
(2) Si sceglie un sistema di assi ortogonali e si calcolano i momenti nelle direzioni di tali
assi in modo da definire i momenti per unit di lunghezza mx, my e mxy con my mx.
Larmatura disposta nelle direzioni x ed y in modo da assorbire i momenti di calcolo
ultimi mudx, mudx , mudy e mudy .
mudx e mudy sono momenti che generano trazione nella parte inferiore della piastra
mentre mudx e mudy generano trazione nella parte superiore della piastra.
(3) Per stabilire i valori dei momenti di calcolo ultimi a partire dai valori di mx, my e mxy
viene utilizzato il diagramma di flusso seguente.
(4) In alternativa a quanto indicato in (3), i momenti di calcolo richiesti possono essere
ottenuti dalle relazioni da:
mudx = m x + m xy
mudy = m y + (1 / ) m xy
m ' udx = m x + ' m xy
m ' udy = m y + (1 / ' ) m xy
10
e sono coefficienti che vengono di regola scelti in modo che le equazioni diano valori
compresi tra la met e il doppio dei valori forniti da (3).
(5) La capacit di una sezione di sopportare una data combinazione di momenti
adeguata se sono soddisfatte le seguenti condizioni:
2
(mudx m x ) (mudy m y ) + m xy 0
2
(m ' udx + m x ) (m ' udy + m y ) + m xy 0
m x mudx
m y mudy
m x m ' udx
m y m ' udy
(omissis)
(4) Una soletta un elemento la cui la larghezza o lunghezza minima non inferiore a 5
volte lo spessore complessivo.
(omissis)
11
5.6. Analisi plastica
5.6.1 Generalit
(omissis)
(3)P Si raccomanda che lanalisi plastica sia basata sul metodo del limite inferiore (statico)
o sul metodo del limite superiore (cinematico).
(omissis)
(omissis)
(2) Si pu ritenere che la duttilit richiesta sia raggiunta senza una verifica esplicita, se
tutte le condizioni seguenti sono soddisfatte:
(3) Si raccomanda che i pilastri siano verificati per i momenti plastici massimi che possono
essere trasmessi dagli elementi di collegamento. Per collegamenti a solette piane si
raccomanda che questi momenti siano inclusi nella verifica a punzonamento.
(4) Quando si esegue lanalisi plastica di piastre, si raccomanda di tener conto delle
armature non uniformi, delle reazioni di vincolo agli angoli e della torsione alle estremit
libere.
(5) I metodi plastici possono essere estesi alle solette non piene (nervate, cave o
alleggerite) se il loro comportamento simile a quello di una piastra piena, con particolare
riferimento agli effetti torsionali.
6.2 Taglio
6.2.1 Procedimento generale di verifica
Se, sulla base dei calcoli di progetto a taglio, non richiesta armatura a taglio, si
raccomanda di disporre comunque unarmatura minima secondo il punto 9.2.2. Questa
armatura minima pu essere omessa in elementi quali piastre (piene, nervate, cave) dove
la ripartizione trasversale dei carichi pu avvenire. Larmatura minima a taglio pu anche
essere omessa in elementi di minore importanza (per esempio architravi di luce 2 m) che
non contribuiscono in modo significativo alla resistenza e alla stabilit complessiva della
struttura.
SOSTANZIALMENTE LA VERIFICA LA STESSA RIPORTATA DALLE NTC
12
6.4 Punzonamento
6.4.1 Generalit
(1)P Le regole contenute nella presente Sezione sono complementari a quelle date nel
punto 6.2 e trattano il caso di punzonamento di solette piene, solette nervate a sezione
piena sopra le colonne, e di fondazioni.
(3) Un modello appropriato di verifica al punzonamento allo stato limite ultimo indicato
nella figura 6.12.
a) Sezione
b) Pianta
B Area di verifica di
base Acont
C Perimetro di verifica
di base, u1
13
4) Si raccomanda che la resistenza a taglio sia verificata lungo la faccia del pilastro e il
perimetro di verifica u1. Se richiesta unarmatura a taglio, si raccomanda che un ulteriore
perimetro di verifica uout,ef sia trovato laddove larmatura a taglio non pi richiesta.
(5) Le regole date al punto 6.4 sono formulate essenzialmente per il caso di carico
uniformemente distribuito. In casi speciali, quali fondazioni, il carico allinterno del
perimetro di verifica contribuisce alla resistenza del sistema strutturale e pu essere
sottratto nella determinazione del valore di progetto della tensione resistente al taglio-
punzonamento.
Laltezza utile della soletta supposta costante e pu generalmente essere presa pari a:
dove dy e dz sono le altezze utili relative alle armature poste nelle due direzioni ortogonali.
14
(2) Si raccomanda che perimetri di verifica a distanza minore di 2d siano presi in conto
se la forza concentrata equilibrata da una forte pressione (per esempio pressione del
suolo su una fondazione) o da effetti di carichi o reazioni entro una distanza 2d dalla
periferia dellarea di applicazione della forza.
(3) Per aree caricate in prossimit di aperture, se la minor distanza fra il perimetro
dellarea caricata e il bordo dellapertura non supera 6d, si ritiene inefficace la parte del
perimetro di verifica contenuta entro le due tangenti tracciate dal centro dellarea caricata
fino al contorno del foro (vedere figura).
(5) Nel caso di aree caricate situate vicino a un bordo o a un angolo, cio ad una distanza
minore di d, si raccomanda che siano disposti in ogni caso speciali armature di bordo,
vedere punto 9.3.1.4.
(6) La sezione di verifica quella definita dal perimetro di verifica e che si estende
sull'altezza utile d.
Per piastre di spessore costante, la sezione di verifica perpendicolare al piano medio
della piastra. Per piastre o fondazioni di spessore variabile, diversamente dalle fondazioni
a scalino, come altezza utile si pu assumere quella corrispondente al perimetro dell'area
caricata come mostrato nella figura seguente.
15
(7) Si raccomanda che ulteriori perimetri, ui, all'interno o all'esterno dell'area di verifica di
base abbiano la stessa forma del perimetro di verifica di base.
(8) Per piastre con pilastri muniti di capitello circolare per le quali lH < 2,0hH (vedere figura
seguente), una verifica delle tensioni di taglio-punzonamento secondo il punto 6.4.3
richiesta solo sulla sezione di verifica al di l del capitello. La distanza di questa sezione
dal centro del pilastro rcont pu essere assunta come:
rcont = 2d + lH + 0,5c
dove:
lH la distanza della faccia del pilastro dal bordo del capitello;
c il diametro del pilastro circolare.
16
6.4.3 Calcolo del taglio-punzonamento
(1)P Il procedimento di calcolo per il taglio-punzonamento si fonda sulle verifiche alla
faccia del pilastro e al perimetro di verifica di base u1.
Se richiesta larmatura a taglio, si raccomanda che un ulteriore perimetro di verifica uout,ef
(vedere figura 6.22) sia trovato laddove larmatura a taglio non pi richiesta. Si
definiscono le seguenti tensioni di taglio di progetto [Megapascal] lungo le sezioni di
verifica:
(a) lungo il perimetro del pilastro, o il perimetro dell'area caricata, si raccomanda che la
massima tensione di taglio-punzonamento non sia superata:
vEd < vRd,max
(c) Se vEd supera il valore vRd,c per la sezione di verifica considerata, si raccomanda che
sia disposta l'armatura per il taglio-punzonamento secondo quanto indicato nel punto
6.4.5.
dove:
d l'altezza utile media della piastra;
u i la lunghezza del perimetro di verifica considerato;
dato da:
dove:
u1 la lunghezza del perimetro di verifica di base;
k un coefficiente che dipende dal rapporto fra le dimensioni del pilastro c1 e c2: il suo
valore funzione delle proporzioni del momento sbilanciato trasmesso da taglio non
uniforme e da flessione e torsione(vedi prospetto dopo);
W1 corrisponde a una distribuzione di taglio come indicato nella figura seguente ed
funzione del perimetro di verifica di base u1
17
dl la lunghezza infinitesima del perimetro (differenziale);
e la distanza di dl dall'asse intorno al quale agisce il momento MEd.
dove:
c1 la dimensione del pilastro parallela all'eccentricit del carico;
c2 la dimensione del pilastro perpendicolare all'eccentricit del carico.
ha l'espressione:
18
Per un pilastro rettangolare interno, se il carico eccentrico in entrambe le direzioni,
si pu usare la seguente espressione approssimata di :
dove:
ey e ez sono le eccentricit MEd/VEd secondo gli assi y e z rispettivamente;
by e bz sono le dimensioni del perimetro di verifica (vedere figure precedenti).
(4) Nel caso dei pilastri di bordo, in cui l'eccentricit perpendicolare al bordo della piastra
(risultante da un momento rispetto a un asse parallelo al bordo della piastra) verso
l'interno e non vi eccentricit parallela al bordo, la forza di punzonamento pu
considerarsi uniformemente distribuita lungo il perimetro di verifica u1* come
mostrato nella figura seguente
dove:
u1 il perimetro di verifica di base (vedere figure precedenti);
u1* il perimetro di verifica di base ridotto (vedere immediatamente precedente);
epar l'eccentricit parallela al bordo della piastra prodotta da un momento rispetto a un
asse perpendicolare al bordo della piastra;
k pu essere determinato dal prospetto precedente con il rapporto c1/c2 sostituito da
c1/2c2;
W1 calcolato per il perimetro di verifica di base u1.
19
Per un pilastro rettangolare come indicato nella figura che ha preceduto
(*)
Si raccomanda che nel calcolo di W1 l'eccentricit e sia misurata dal centro del perimetro
di verifica.
(5) Nel caso dei pilastri d'angolo, se l'eccentricit verso l'interno della piastra, si
assume che la forza di punzonamento sia uniformemente distribuita lungo il perimetro di
verifica ridotto u1*, come definito nella figura che ha preceduto (caso b). Il valore di pu
allora essere considerato come:
(6) Per strutture la cui stabilit trasversale non dipende dal funzionamento a telaio del
complesso piastra-pilastri, e se le luci adiacenti non differiscono in lunghezza pi del 25%,
per si possono adottare valori approssimati.
Nota Valori di da adottare in uno Stato possono essere reperiti nella sua appendice
nazionale. I valori raccomandati sono dati nella figura che segue.
20
(7) Se un carico concentrato applicato a una piastra in prossimit di un sostegno a
piastra piana di un pilastro la riduzione della forza di taglio secondo i punti 6.2.2(6) e
6.2.3(8) rispettivamente non ammessa e si raccomanda di non prenderla in conto.
(9) La componente verticale Vpd della forza di precompressione di armature inclinate che
incrociano la sezione di verifica pu essere presa in conto come azione favorevole se
pertinente.
(1) Si raccomanda che la resistenza a punzonamento di una piastra sia verificata per la
sezione di verifica di base secondo quanto contenuto nel punto 6.4.2. La resistenza di
progetto a punzonamento [MPa] pu essere calcolata come segue:
dove:
fck espresso in Megapascal
d in mm
cp = (cy + cz)/2
dove:
cy, cz sono le tensioni normali (in MPa e positive se di compressione) nel calcestruzzo
della sezione critica nelle direzioni y e z:
e
NEdy , NEdz sono le forze longitudinali che agiscono sulle semi-campate adiacenti per
colonne interne e la forza longitudinale che interessa la sezione di verifica per le colonne
di bordo. La forza pu essere originata da carichi o da precompressione;
21
Nota I valori di CRd,c, vmin e k1 da adottare in uno Stato possono essere reperiti nella sua
appendice nazionale. Il valore raccomandato per CRd,c 0,18/c, per vmin dato
dall'espressione gi vista per il taglio e per k1 0,1.
dove:
a la distanza dal contorno del pilastro al perimetro di verifica considerato;
CRd,c , vmin e k sono gi stati definiti.
22
Resistenza a punzonamento di piastre o fondazioni di pilastri munite di
armature a taglio
(1) Dove richiesta l'armatura a taglio, si raccomanda che questa sia calcolata i
conformit all'espressione seguente
dove:
Asw l'area di armatura a taglio a punzonamento situata su di un perimetro intorno al
pilastro [mm2];
sr il passo radiale dei perimetri dellarmatura a taglio di punzonamento [mm];
fywd,ef la resistenza di progetto efficace dell'armatura a taglio-punzonamento, pari a:
Se disposta una sola fila di barre piegate verso il basso, allora al rapporto d/sr = 0,67.
(2) Requisiti dettagliati di armature a taglio-punzonamento sono dati nel punto 9.4.3.
dove:
u0 per un pilastro interno u0 = sviluppo del perimetro del pilastro [mm],
per un pilastro di bordo u0 = c2 + 3d c2 + 2c1 [mm],
per un pilastro d'angolo u0 = 3d c1 + c2 [mm];
c1, c2 sono le dimensioni del pilastro;
con v e gi visti.
Nota Il valore di vRd,max da adottare in uno Stato pu essere reperito nella sua appendice
nazionale. Il valore raccomandato 0,5 vfcd.
(4) Si raccomanda che il perimetro di verifica lungo il quale l'armatura a taglio non
richiesta, uout (o uout,ef , vedere figura seguente) sia calcolato con l'espressione:
(5) Qualora siano utilizzati come armatura a taglio prodotti con marchio, si raccomanda
che il valore di vRd,cs sia determinato con le prove in conformit al Benestare Tecnico
Europeo pertinente.
23
ARMATURE
(1) La presente sezione si applica a piastre mono e bidirezionali per le quali b e leff sono
non minori di 5h (vedi definizione di soletta)
(1) Per le percentuali minima e massima di armatura nella direzione principale si applicano
i punti 9.2.1.1 (1) e (3), relativi alle travi.
Nota In aggiunta alla nota 2 del punto 9.2.1.1 (1), per piastre dove esiste un basso rischio
di rottura fragile, As,min pu essere assunta pari a 1,2 volte larea richiesta nelle verifiche
allo stato limite ultimo.
Nelle zone in prossimit degli appoggi larmatura trasversale alle barre principali superiori
non necessaria se non presente momento flettente trasversale.
24
(3) Si raccomanda che il passo delle barre sia non maggiore di smax,slabs che pu essere
reperito nellAppendice Nazionale e d a i seguenti valori raccomandati:
- per larmatura principale smax,slabs = 3h 400 mm, essendo h laltezza totale della piastra;
- per larmatura secondaria smax,slabs = 3,5h 450 mm.
(4) Si applicano anche le regole date nei punti 9.2.1.3 da (1) a (3), 9.2.1.4 da (1) a (3) e
9.2.1.5 da (1) a (2), ma con a l = d.
(2) Dove si verifica una continuit parziale lungo un bordo di piastra, ma tale continuit
non considerata nel calcolo, si raccomanda che le armature superiori siano in grado di
sopportare un momento pari almeno al 25% del massimo momento agente nella campata
adiacente. Si raccomanda che queste armature si estendano almeno a 0,20 volte la
lunghezza della campata adiacente, misurata a partire dalla faccia dellappoggio. Si
raccomanda che esse siano continue su appoggi intermedi e ancorate agli appoggi di
estremit. Su un appoggio di estremit il momento resistente pu essere assunto pari al
15% del massimo momento nella campata adiacente.
(1) Se i particolari costruttivi sugli appoggi sono tali da impedire il sollevamento della
piastra in corrispondenza di un angolo, si raccomanda di prevedere una adeguata
armatura.
(1) Si raccomanda che lungo un bordo libero (non appoggiato) una piastra contenga
armature longitudinali e trasversali collocate come indicato nella figura seguente.
(2) Le normali armature di una piastra sono utilizzabili come armature di bordo.
25
9.3.2 Armature a taglio
(1) Si raccomanda che una piastra in cui siano previste armature a taglio abbia spessore
almeno di 200 mm.
(2) Per la disposizione delle armature a taglio, si applicano il valore minimo e la definizione
del rapporto di armatura dati per le travi, eccetto per quanto di seguito modificato.
(3) Nelle piastre, se |VEd| 1 VRd,max, (vedere punto 6.2), le armature a taglio possono
essere realizzate esclusivamente con armature rialzate o assemblaggi a taglio.
dove:
linclinazione dellarmatura a taglio.
(5) Si raccomanda che la massima distanza trasversale di armature a taglio sia non
maggiore di 1,5d.
(1) Si raccomanda che la disposizione delle armature nella costruzione di piastre senza
nervature si basi sul comportamento nelle condizioni di esercizio. In generale ci comporta
una concentrazione di armatura sui pilastri.
(2) In corrispondenza di pilastri interni, a meno che non siano eseguiti calcoli pi rigorosi in
esercizio, si raccomanda di disporre armature di estradosso di area 0,5At entro una
larghezza pari alla somma di 0,125 volte le larghezze dei pannelli presi su ciascun lato dei
pilastri.
At rappresenta larea di armatura necessaria per sopportare lintero momento negativo
agente su una larghezza pari alla somma di due met pannelli prese su ciascun lato del
pilastro.
(3) Si raccomanda che in corrispondenza di pilastri interni siano disposte armature inferiori
(2 barre) in ogni direzione e che tali armature attraversino il pilastro.
26
9.4.2 Piastra in corrispondenza di pilastri di bordo o dangolo
(1) Si raccomanda che le armature perpendicolari a un bordo libero richieste per
trasmettere momenti flettenti dalla piastra a un pilastro di bordo o dangolo siano collocate
entro la larghezza efficace be mostrata nella figura che segue.
27
9.4.3 Armature per il taglio-punzonamento
(1) Dove sono necessarie armature per il taglio-punzonamento si raccomanda che queste
siano disposte tra larea caricata/pilastro e kd dentro il perimetro di verifica oltre il quale le
armature per il taglio non sono pi necessarie.
Si raccomanda di disporre almeno due serie perimetrali di bracci di cuciture con distanza
non maggiore di 0,75d. Si raccomanda che la distanza dei bracci delle cuciture attorno a
un perimetro non sia maggiore di 1,5d entro il primo perimetro di verifica (2d dallarea
caricata), e non maggiore di 2d per perimetri esterni al primo perimetro di verifica se si
ritiene che quella parte di perimetro contribuisca alla capacit a taglio. Per barre piegate
verso il basso disposte come nella figura b) si considera sufficiente un unico perimetro di
cuciture.
(2) Dove sono necessarie armature a taglio, larea di un braccio di cucitura (o equivalente),
Asw,min, data dallespressione:
Asw,min = (1,5 sin+ cos)/(sr st) 0,08 (9.11)
dove:
langolo compreso tra larmatura a taglio e quella principale (per esempio, per cuciture
verticali = 90 e sin = 1);
sr il passo delle cuciture per il taglio in direzione radiale;
st il passo delle cuciture per il taglio in direzione tangenziale;
fck in Megapascal.
28
Nella verifica a taglio si pu considerare la componente verticale delle sole armature di
precompressione che passano entro una distanza pari a 0,5d dal pilastro.
(3) Barre ripiegate che attraversano larea caricata o passano entro una distanza non
maggiore di 0,25d da tale area possono considerarsi come armature per il taglio-
punzonamento (vedere figura b).
(1) Per le finalit della presente Sezione le solette senza nervature possono essere di
spessore costante oppure presentare capitelli (ingrossamenti sopra i pilastri).
(2) Si raccomanda che le solette senza nervature siano analizzate adottando un metodo di
analisi comprovato, quali a graticcio (in cui la soletta schematizzata come una serie di
elementi discreti collegati tra loro), con elementi finiti, con le linee di snervamento od a
telaio equivalente. Si raccomanda di adottare propriet geometriche e meccaniche
appropriate.
(2) Si raccomanda che i momenti flettenti totali ottenuti dallanalisi siano distribuiti sulla
larghezza della soletta. Nellanalisi elastica i momenti flettenti negativi tendono a
concentrarsi in prossimit agli assi dei pilastri.
29
(4) Se la larghezza della zona su pilastro diversa da 0,5lx come illustrato nella figura (per
esempio) e posta uguale alla larghezza dei capitelli, si raccomanda che la larghezza della
fascia centrale sia modificata di conseguenza.
(5) A meno che non siano presenti travi perimetrali adeguatamente progettate a torsione,
si raccomanda che i momenti trasferiti ai pilastri di bordo o dangolo siano limitati al
momento resistente di una sezione rettangolare pari a 0,17 be d2 fck (vedere figura gi
riportata per la definizione di be). Si raccomanda che il momento positivo nella campata di
estremit sia modificato di conseguenza.
Nota Se si adottano capitelli (drop panels) di larghezza > ly /3 le zone sui pilastri possono
essere assunte pari alla larghezza dei capitelli. Si raccomanda di modificare la larghezza
delle zone centrali di conseguenza.
30
I.1.3 Disposizione irregolare dei pilastri
(1) Se, a causa dellirregolare disposizione dei pilastri, una soletta senza nervature non
pu essere ragionevolmente calcolata col metodo del telaio equivalente, si pu ricorrere
ad uno schema a graticcio o ad altri metodi elastici. In tali casi generalmente sufficiente
la seguente analisi semplificata:
31