LA MONETA
Sapere:
acquisire il concetto di commercio internazionale
acquisire il concetto di protezionismo e di libero scambio
conoscere gli strumenti della politica commerciale
conoscere la funzione della moneta
Saper fare:
comprendere le ragioni dello scambio internazionale
comprendere gli effetti della svalutazione del cambio di una moneta
La moneta
I pagamenti internazionali
Negli scambi di beni che avvengono allinterno di uno stesso Paese il mezzo di scambio
riconosciuto ed accettato da tutti gli operatori economici la moneta nazionale. Quando invece
gli scambi avvengono tra operatori appartenenti a Paesi diversi si pone il problema di quale
moneta usare: bisogna infatti trovare un mezzo di pagamento che riscuota la fiducia di tutti gli
operatori.
Per lungo tempo i pagamenti internazionali sono stati fatti in oro; poi, con il progredire del
commercio internazionale, loro stato sostituito da alcune monete forti come la sterlina o il
dollaro, che erano monete largamente accettate perch emesse da Paesi economicamente forti
e che quindi garantivano la loro convertibilit in oro.
Oggi le monete pi utilizzate nei pagamenti internazionali sono il dollaro e leuro.
Il cammino che ha portato dalla creazione della CEE alla nascita dellUnione Europea, ha
segnato il progressivo passaggio da un mercato comune ad una unione economica. Vediamo le
tappe che hanno portato alla moneta unica.
1957 Con il Trattato di Roma, sei Paesi europei (Belgio, Francia, Italia, Lussemburgo, Paesi
Bassi e Repubblica Federale di Germania) danno avvio alla creazione del Comunit Economica
Europea (CEE), prevedendo labbattimento delle tariffe doganali interne agli Stati membri ed
ununica tariffa doganale verso lesterno (i Paesi Terzi), con lobiettivo di accrescere il
benessere economico e di contribuire ad una unione sempre pi stretta fra i popoli europei.
1986 - LAtto Unico Europeo prevede leliminazione, entro la fine del 1992, di tutte le barriere
alla circolazione dei beni, dei servizi, delle persone e dei capitali, ancora esistenti allinterno
della CEE.
1992 Con il Trattato di Maastricht sullUnione Europea si da vita allUnione Economica e
Monetaria e si gettano le basi per la moneta unica. Il Trattato prevede di rendere omogenee le
politiche economiche degli Stati membri e definisce un regolamento di partecipazione che
dovr portare alla moneta unica fissando alcuni criteri di fondamentale importanza: bassa
disoccupazione, bassa inflazione, debito pubblico contenuto, stabilit del cambio, ecc.
1998 Dal 1 maggio, con lintroduzione della moneta unica (euro) stata avviata lUnione
economica e monetaria europea (UEM) e comincia la stampa delle banconote e il conio delle
monete. La Banca Centrale Europea (BCE) , istituita il 1 giugno 1998, ha sede a Francoforte
sul Meno, in Germania. Essa ha il compito di mantenere la stabilit dei prezzi, di condurre una
etroina 2
La moneta
politica monetaria unica per tutta larea delleuro ed inoltre responsabile dellintroduzione
della moneta unica.
1999 Dal 1 gennaio, lEuro diviene la moneta scrittuale (cio usata solo tra banche e grandi
gruppi finanziari ed industriali) unica europea: si pu usare lEuro per tutti i pagamenti che non
richiedono luso di contanti; i Titoli di Stato vengono emessi esclusivamente in Euro e i tassi di
cambio fra lEuro e le altre monete nazionali vengono definitivamente fissati. Per lItalia stato
stabilito che 1 Euro equivale a 1936,27 Lire. A partire da questo momento, gli Stati membri
dellarea euro (Austria, Belgio, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia,
Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo e Spagna) iniziano a condurre una politica monetaria
comune..
2002 - Il 1 gennaio entrano in circolazione le banconote e le monete in Euro; i tagli delle
banconote sono sette: da 5, 10, 20, 50, 100, 200, 500 ed hanno colori ben definiti, su di esse
sono raffigurati la bandiera europea, un profilo geografico dellEuropa ed ogni banconota
dedicata a uno stile architettonico della storia del vecchio continente; le monete sono da 1 e 2
Euro e anche da 1, 2, 5, 10, 20 e 50 centesimi; una faccia della moneta comune per tutti gli
Stati membri dellUnione Europea, mentre laltra faccia raffigura un simbolo collegato
allidentit di ciascun paese.
10 colore rosso,
dimensione 127x67 mm
20 colore blu,
dimensione 133x72 mm
50 colore arancione,
dimensione 140x77 mm
Dal 1 luglio 2002 le monete nazionali dei Paesi della Zona Euro (Lira, Franco, Marco) hanno
perso corso legale e possono essere convertite in Euro tramite le Banche Centrali (Banca
dItalia per le Lire italiane). Lunica moneta valida lEuro ().
etroina 3
La moneta
L'Unione Europea allo stato attuale e la moneta unica sono solo la punta ed
alcuni dei risultati di un lungo processo di unificazione e convergenza.
Storicamente, si fa risalire l'inizio delle trattative e degli accordi multilaterali in
questo campo al 1 gennaio 1958, data di entrata in vigore del Trattato di
Roma, dell'istituzione della CEE (Comunit Economica Europea) e
dell'EURATOM.
In realt, questi primi trattati di coordinamento, hanno dei prodromi molto importanti. In
particolare, bisogna citare almeno due date: il 1950 con l'istituzione dell'Unione Europea dei
Pagamenti (si tratta di un organo tecnico, non politico, ma ugualmente importante) e il 1951
con l'accordo sul carbone e l'acciaio tra Francia e Germania, noto come CECA (Comunit
Europea del Carbone e dell'Acciaio).
A partire dal 1958, poi, il processo di unificazione europea procede
sostanzialmente attraverso quattro tappe. La prima di queste (che
pu essere cronologicamente situata nei primi anni Sessanta)
consiste nella realizzazione di una semplice area di libero scambio.
Tale processo consiste nella progressiva eliminazione delle barriere
tariffarie (e, in parte, anche di quelle NON tariffarie), che culminer
nell'unione doganale (la seconda tappa, databile tra la seconda
met degli anni Sessanta e tutti gli anni Ottanta). Le differenze tra
un'area di libero scambio e l'unione doganale sono sostanzialmente in
materia di politiche doganali con il resto del mondo. Nell'area di
libero scambio si vuole evidenziare l'eliminazione delle barriere
tariffarie (dazi e contingenti) tra gli stati aderenti, mentre con "unione doganale" si vuole porre
l'attenzione sulla realizzazione di una unicit di dazi esterni che cerca di uniformare i paesi
membri riguardo agli scambi extra-comunitari.
Tuttavia, a met anni Settanta, pur dopo aver gi compiuto notevoli passi verso l'unificazione,
la vera "unione economica" risulta ancora molto lontana. In particolare, un primo grande
problema consiste nella realizzazione di una completa ed effettiva libert di circolazione non
solo delle merci (praticamente gi realizzata con l'unione doganale, anche se permangono
alcune barriere di tipo non tariffario), ma anche dei servizi, dei capitali e delle persone. Un
secondo problema di notevole rilevanza riguarda il progressivo coordinamento delle
politiche economiche nei paesi europei. Il passaggio al mercato unico (terza tappa)
avviene molto progressivamente e, a riguardo, non si pu non sottolineare il fondamentale
contributo della nota Commissione Delors (le cui idee e progetti verranno formalizzati e
sintetizzati nell'Atto Unico Europeo del 1 febbraio 1986). La data formale di riferimento
relativamente al processo di realizzazione del mercato unico il 7 febbraio 1992, con la firma
del Trattato di Maastricht.
Il quarto ed ultimo passo consiste nella creazione di una moneta unica
(UEM Unione Economica e Monetaria). Non senza polemiche e opinioni
assai divergenti sull'auspicabilit e sulla fattibilit di un simile progetto, il 2
maggio 1998 vengono individuati definitivamente gli 11 paesi che dal 1
gennaio dell'anno successivo entrano nella UEM, adottando
progressivamente l'euro come moneta comune ed unificando
completamente la propria politica monetaria.
etroina 4
La moneta
Dal 1 maggio, l'Unione Europa diventer una potenza non indifferente (la terza al mondo
per popolazione, dopo Cina e India), ma le notevoli, profonde e marcate differenze
strutturali, ma anche culturali, socio-politche ed economiche, tra i diversi paesi preoccupano
molte persone. E' indubbio che queste differenze, soprattutto culturali, possono rappresentare
una forma di ricchezza, nonch una sfida ad aprire gli orizzonti e il confronto, con benefici da
entrambe le parti. Tali marcate disparit, soprattutto socio-economiche sono particolarmente
evidenti nei confronti con i paesi dell'Est, che si sono convertiti in tempi recenti e con fatica
all'economia di mercato, peraltro non senza elevati "costi di transizione". Come stato
scritto su "Il Sole 24 ore" del 19 aprile 2004, ci sar "bisogno di nuove regole che consentano
processi decisionali efficaci e al tempo stesso trasparenti. Tutti dicono di volerli [i nuovi dieci
paesi entranti], ma come dimostra l'esperienza della Conferenza intergovernativa sulla
Costituzione europea, sulle regole per il futuro si gioca la vera partita fra i Paesi che non
vogliono perdere status e quelli che, invece, proprio attraverso i nuovi criteri cercano di
consolidare il proprio peso negoziale".
etroina 5
La moneta
A questi Stati vanno aggiunti: la Repubblica di San marino, lo Stato della Citt del Vaticano ed
il Principato di Monaco
Questi tre Paesi, che precedentemente utilizzavano i primi due la lira e Monaco il franco
francese, hanno anch'essi aderito all'euro, stipulando convenzioni con la Zecca italiana (San
Marino e Citt del Vaticano) e quella francese (Monaco) per il conio di proprie serie di monete,
mantenendo la gi affermata tradizione nel campo delle emissioni numismatiche.
A tutt'oggi, quindi, gli Stati che coniano monete in euro sono 15, ognuno con la propria faccia
nazionale caratterizzante.
Ma vediamo la situazione negli altri Stati che utilizzavano "vecchie" monete europee e dove
ora, invece, possiamo trovare dei "nuovi" euro:
Gli Stati di Montenegro e Kosovo utilizzano ora l'euro in sostituzione della valuta tedesca.
Le isole francesi Runion, Guadalupa, Martinica, St-Martin (la parte settentrionale
dell'isola), Mayotte, San Pierre e Miquelon, cos come la Guyana francese, utilizzano l'euro
in quanto fanno ufficialmente parte della Francia.
Le Canarie, Ceuta e Melilla, utilizzano l'euro in quanto fanno parte della Spagna.
Andorra utilizza l'euro in sostituzione del franco francese e della peseta spagnola.
Le Azzorre e Madeira utilizzano l'euro in quanto fanno parte del Portogallo.
land, che ufficialmente provincia autonoma della Finlandia, utilizza l'euro.
Le Antille Olandesi (di cui fa parte anche la parte meridionale di Sint Maarten) utilizzano
l'euro assieme al fiorino olandese delle Antille e al dollaro americano.
Il Suriname utilizza l'euro assieme al fiorino olandese del Suriname e al dollaro americano.
Ma i confini dellUE e ladozione delleuro sono destinati ad ampliarsi, non solo per lingresso
degli Stati UE che al momento sono rimasti fuori (Gran Bretagna, Danimarca e Svezia), ma
anche perch molti Paesi dellest europeo che intrattengono gi oggi consistenti rapporti
monetari con i Paesi dellUnione (Estonia, Polonia, Repubblica Ceca, Slovenia, Ungheria)
bussano alle porte. Anche la Svizzera, circondata da Paesi delleuro, medita lingresso.
etroina 6
La moneta
L' Islanda, la Norvegia, il Liechtenstein e la Svizzera avrebbero le carte in regola per aderire,
ma allo stato non ne sono intenzionati.
etroina 7
La moneta
La libera circolazione delle merci, dei servizi, delle persone e dei capitali nellUnione
Europea.
La libera circolazione delle merci, dei servizi, delle persone e dei capitali nel territorio
dellUnione Europea, che il presupposto fondamentale per lunione economica (insieme con la
armonizzazione delle politiche economiche degli Stati membri), stata in larga parte
raggiunta.
Per quanto riguarda il movimento di merci, nei Paesi dellUE sono ormai stati aboliti da tempo i
dazi doganali, i contingentamenti di importazione e le altre forme classiche del protezionismo;
tuttavia esistono ancora alcuni ostacoli, rappresentati da certe forme di barriere non tariffarie
come i regolamenti in specifiche materie (sanitaria, veterinaria, ecc.)
Ancora oggi, ad esempio, un regolamento sanitario vigente in Francia potrebbe impedire limportazione nel Paese di
carne in scatola italiana se contenesse una quantit eccessiva di conservanti, ritenuti dannosi per il consumatore.
Non quindi stato ancora completato quel processo di armonizzazione delle leggi nazionali
(sanitarie, di sicurezza, di protezione dei consumatori, fiscali, ecc.) previsto dallAtto unico
europeo e necessario a garantire la totale libert di circolazione delle merci.
La libera circolazione dei servizi, in particolare quelli bancari, stata realizzata: dal 1 gennaio
1993 qualunque banca di un Paese della UE pu vendere liberamente i propri servizi in tutto il
territorio dellUnione.
Una banca tedesca, ad esempio, pu aprire una filiale in Italia ed i cittadini italiani sono liberi di valersi dei suoi servizi
(depositi, vendita di titoli, sconto delle cambiali, ecc.) e di depositarvi i propri risparmi.
Anche la libera circolazione delle persone una realt dopo lentrata in vigore, nel 1995, del
Trattato di Schengen.
Ogni cittadino di uno stato membro dellUE pu recarsi in qualsiasi Paese dellUnione, soggiornarvi liberamente e
svolgervi una attivit lavorativa. Il titolo di studio (diploma, laurea) conseguito in un Paese dellUE riconosciuto in
tutti gli altri Paesi dellUnione e ci permette lesercizio delle professioni in tutto il territorio dellUnione. Un laureato in
medicina che abbia superato lesame di abilitazione alla professione in Italia, ad esempio, potr esercitare la
professione di medico in qualsiasi Paese dellUE.
La libera circolazione dei capitali (o liberalizzazione dei movimenti di capitali) stata raggiunta
gi nel 1990.
Questo significa che un cittadino italiano residente in Italia pu acquistare buoni del Tesoro emessi dalla Francia, azioni
di societ tedesche, ecc.
Merci
Servizi
LUnione Europea ha come obiettivi la libera
(trattato di economici circolazione di
Maastricht)
Persone
Capitali
La politica agraria comunitaria (PAC) mirata a favorire lo sviluppo delle attivit agricole e ad
assicurare un giusto reddito agli agricoltori, per garantire alla UE una certa autosufficienza
negli approvvigionamenti alimentari. Questo obiettivo fondamentale viene perseguito:
eliminando ogni ostacolo alla libera circolazione interna dei prodotti agricoli e fissando u prezzo
comune per i singoli prodotti; proteggendo il mercato interno con la imposizione di dazi sui
prodotti di importazione e con aiuti allesportazione dei prodotti dellUE; ricorrendo alla
etroina 8
La moneta
solidariet tra i Paesi membri per sostenere e finanziare programmi di intervento volti a
sviluppare lagricoltura.
La politica dei trasporti mira a facilitare il libero movimento delle persone e dei beni nel
territorio dellUnione.
Oltre alle politiche di intervento nei principali settori delleconomia, la UE attua una politica
regionale, tesa a ridurre gli squilibri economici tra le diverse regioni dellUnione ed una politica
sociale, i cui obiettivi sono quelli di sostenere loccupazione e migliorare le condizioni di lavoro
nel territorio dellUnione.
Strumento di attuazione delle politiche sociali il Fondo sociale europeo, attivo dal 1960, che
concede contributi per sostenere interventi di riconversione (trasformazione) delle industrie, di
formazione professionale dei lavoratori e di inserimento dei giovani nel mondo del lavoro.
Politica Agraria comunitaria
(PAC)
Esercizio: Completa il diagramma ad albero, inserendo negli spazi vuoti i termini appropriati.
* 1957 * 1999 * Comune * Maastricht * Roma * 1992 * circolazione * euro * monetaria *
La Comunit Economica Europea
CEE
etroina 9
La moneta
EUROPEA
Con la introduzione
dell
Quali sono i principali organismi dellUE per quanto riguarda il settore economico-monetario?
Nelle epoche pi antiche, nel Paleolitico, ogni gruppo di trib viveva in modo autonomo con i
prodotti provenienti dallattivit della caccia e dalla raccolta di frutti spontanei. Quando, in
tempi successivi, luomo impar a coltivare certe piante alimentari e ad allevare il bestiame, si
and probabilmente sviluppando la necessit di praticare degli scambi fra diversi gruppi.
Molti ritengono che la prima forma di trattazione sia stata quella del baratto, che prevedeva
inizialmente lo scambio di cosa contro cosa: per ottenere un bene se ne offriva un altro in
cambio. Questo sistema aveva per un grave limite: il baratto era possibile solo se i contraenti
erano entrambi interessati alle merci oggetto dello scambio. Nel caso contrario, cio quando il
prodotto di scambio non interessava ad una delle parti, si creava una situazione di stallo
insormontabile.
Ad esempio poteva non interessare lo scambio di strumenti per lavorare la terra con altri per pescare: il baratto era in
questo caso impossibile.
Un passo avanti pu dirsi quello in cui i gruppi di individui, per tacito accordo reciproco,
finirono con ladottare una merce particolare, una terza merce, al cui valore generalmente
riconosciuto si poteva far riferimento per determinare il controvalore di tutti gli altri beni che si
desiderava permutare.
Per molte comunit pastorali questo port a considerare "moneta" il bestiame, consuetudine
che rimase peraltro valida ancora fino a tempi recentissimi e ha lasciato tracce in diverse
lingue. Il latino pecunia, infatti, da cui l'italiano peculio, deriva da pecus = bestiame; la rupia
indiana viene da roupa = gregge, e in semitico lo stesso termine, semel, indica sia il cammello
che il salario. In fondo, il bestiame si pu considerare la prima forma di ricchezza che produce
interessi in quanto, prolificando, aumenta il patrimonio iniziale.
Nellantichit il sale rappresent una merce di scambio e da qui deriva il termine salario.
Un salto di qualit dobbiamo riconoscerlo con lavvento della metallurgia, quando, attorno al III
millennio a.C., ci si rese conto che taluni prodotti metallici avevano meglio di altri la
caratteristica di essere riconosciuti agevolmente da tutti. In questa fase un posto importante
occupato dai pani di fusione, soprattutto di rame, utilizzati appunto come materiale base di
scambio. I vantaggi che una moneta metallica offriva erano molteplici: la conservabilit nel
etroina 10
La moneta
tempo, la facilit di trasporto e la possibilit di essere divisa senza che essa perdesse di valore.
Per lungo tempo la moneta stata realizzata in metalli pregiati (oro, argento, rame) ed il
valore intrinseco era dato dalla quantit di metallo, prezioso in quanto tale, di cui la moneta
era costituita.
Pi avanti, con lintensificarsi degli scambi, luso dei metalli si rivelato insufficiente e sono
state usate monete sussidiarie fatte di metalli meno pregiati (nichelio, acciaio, ecc.), nonch di
carta (biglietti di banca convertibili in moneta preziosa e, in seguito, carta-moneta, il
danaro oggi corrente, la cui convertibilit praticamente esclusa).
Quando si cerca di risalire a usanze pi o meno antiche, molto spesso si fa riferimento a quelle
praticate dalle popolazioni indigene attuali in cui prevale una cultura originale, non
contaminata dal mondo "civilizzato". Questo della premonetazione uno degli argomenti pi
convincenti per tale confronto di carattere etnografico.
Ecco allora un vastissimo campo di indagine, dove troviamo trib che utilizzano tuttora
uninfinit di oggetti al posto della moneta.
Risalente ad epoca sicuramente remota luso di conchiglie, tra le quali quella del mollusco Cuprea, nota anche come
Cauri, proveniente dalloceano Indiano, da cui ebbe vastissima diffusione verso la Cina e poi in tutto il continente
africano: spesso queste conchiglie, usate come mezzo di scambio, costituivano al tempo stesso oggetti di ornamento
personale, soprattutto femminile.
Luso delle conchiglie molto diffuso. Tra le popolazioni indigene centro africane dei Lega, prima dellarrivo degli
Europei, la moneta corrente era costituita dal Musanga, un frammento di conchiglia bivalva che serviva, tra laltro, a
convalidare il patto matrimoniale, cio come compenso dato dalla famiglia dello sposo a quella della sposa.
Se ci spostiamo nelle isole Salomone troviamo ancora conchigliette, questa volta infilate come tanti dischetti a formare
preziose collane, non molto dissimili da quelle tenute insieme da fibre vegetali, in uso presso le trib dei Papua che
vivono sulle montagne della Nuova Guinea.
Anelli ottenuti da una grossa conchiglia marina del genere Conus, chiamati mwali, costituivano uno degli oggetti usati
negli scambi cerimoniali dai Kula della Melanesia, insieme alle collane di conchiglia dette soulava.
Luso premonetale delle conchiglie si trova anche presso i nativi dAmerica, dove ebbero un importantissimo ruolo i
manufatti ottenuti con lo Spondilo, detto Mullu in lingua quechua, particolarmente ricercato per il colore rosso
smagliante della sua conchiglia. Forse ancora prima del II millennio a.C. conchiglie di questo tipo, associate talvolta a
quelle dello Strombo, costituirono la base di intensi traffici tra il Per e il Centroamerica.
Non si pu tuttavia dimenticare che nel continente americano un ruolo di primissimo piano come unit di scambio lo
ebbero per secoli i semi di cacao. A quanto risulta, tra i Maya dellaltopiano del Guatemala, i semi di cacao furono
utilizzati come moneta fin dallinizio del XX secolo e per molto tempo ancora essi rimasero come valore di riferimento.
Sembra addirittura che Cortez, il conquistatore dellimpero azteco, abbia dovuto pagare le proprie truppe proprio con
semi di cacao.
Tra gli altri oggetti usati come mezzo di scambio dalle popolazioni primitive, troviamo denti di animali feroci, piume di
uccelli rari, infinite variet di perline multicolori, utensili metallici che comprendono lance, asce, cuspidi, cavigliere,
barrette di filo come quelle di ferro intrecciate con fibre vegetali un tempo in uso presso le popolazioni seminomadi del
Gabon. Famose infine le ben note Croci di SantAndrea, conosciute anche come Croci del Katanga, lingotti in rame a
forma appunto di croce, usati presso molte popolazioni del bacino del Congo.
Potremmo citare ancora molti esempi di queste realizzazioni di carattere premonetale, per alcuni dei quali si possono
ricordare direttrici famose come la Via della Seta in Asia, la Via dellAmbra in Europa, la Via del Sale in Africa, la Via
dellOssidiana nel Mediterraneo, la Via della Coca in Per.
Tra la copiosa casistica cui si fatto cenno, un posto unico pu dirsi quello delle monete di pietra dellisola di Yap, note
localmente come Fae, oggetti di scambio e, al tempo stesso di tesaurizzazione e di prestigio. La particolarit di questi
oggetti che gli indigeni vanno a procurarsi il materiale in un arcipelago lontano pi di 600 chilometri, trasportandolo
sulle piroghe. Si dice che in occasione di un fortunale, uno dei preziosi carichi venne perso in mare, ma il proprietario
si guard bene dal tentare un'improba operazione di recupero, dato che, agli occhi di tutta la trib, era sempre il
legittimo proprietario dei beni e il suo prestigio e la sua ricchezza rimanevano pertanto invariati.
etroina 11
La moneta
I metalli monetabili
L'introduzione dei metalli monetabili al posto della generica moneta-merce. Il
TITOLO di un metallo e il FINO. I CARATI dell'oro e i MILLESIMI dell'argento.
Storicamente pare che gi verso il VII-VI secolo si sia iniziato ad utilizzare dei metalli "preziosi"
(con determinate caratteristiche) come moneta. Si utilizzano in particolare bronzo, rame,
argento, ma soprattutto oro. Questa pratica di utilizzare dei metalli preziosi come moneta per
gli scambi sancise il passaggio all'uso dei cosiddetti metalli monetabili. Un metallo per poter
essere "monetabile" deve tuttavia possedere alcune caratteristiche come, ad esempio, la
rarit, l'inalterabilit nel tempo, l'omogeneit e la lavorabilit. Tanto pi un determinato
metallo soddisfa queste condizioni, tanto pi adatto risulta essere come moneta.
Con l'introduzione dei metalli monetabili si ha il passaggio ai cosiddetti "sistemi metallici",
con la distinzione tra due tipologie di metalli: i metalli "nobili" (o "monetabili") e i metalli
"vili". I metalli "nobili" sono, appunto, quelli preziosi che soddisfano tutte le caratteristiche
precedentemente illustrate. E' evidente che, fin dalle origini, un
posto di particolare riguardo tra i metalli nobili lo ebbero l'argento e
l'oro.
Inizialmente, sia l'argento che l'oro, venivano commerciati e
scambiati in "verghe" e lingotti. Tuttavia, i metalli nobili allo stato
puro sono assai poco resistenti al tempo e all'usura e si prestano
assai poco al commercio. Pertanto, per "rinforzare" tali metalli,
occorre mescolare al metallo "nobile" anche una certa quantit di
metallo "vile" (solitamente si usa nichel-rame). Fondendo insieme al
metallo nobile anche del metallo vile si ottiene la cosiddetta lega. E'
tuttavia evidente che il valore della lega dipende dalla quantit di
metallo prezioso presente. Tale quantit, all'interno della lega viene
definita fino. Il fino , pertanto, il peso del metallo nobile contenuto nel lingotto o nella verga
(talvolta viene anche detto "peso netto"). Il rapporto tra il fino (cio il peso del metallo
prezioso puro contenuto nella verga o lingotto) e il peso totale della lega viene detto titolo. Il
titolo rappresenta il "grado di finezza" di una lega.
Il titolo di un metallo quindi un rapporto tra due valori. Il
titolo dell'oro viene normalmente espresso in carati,
indicando convenzionalmente con 24 carati l'oro puro (cio
24/24 di oro). Quando si parla, ad esempio, di oro a 18 carati,
significa che in quella lega i 18/24 sono di oro puro e
costituiscono i 18/24 del peso totale.
Per quanto riguarda l'argento, invece, si attribuisce
convenzionalmente a 1000/1000 il titolo di argento puro.
Pertanto, un metallo 700/1000 costituito per 7/10 del suo
peso da argento puro. Anche l'oro talvolta utilizza, anzich la
misurazione in carati, il rapporto in millesimi.
etroina 12
La moneta
Esercizi sul titolo dei metalli Esercizi RISOLTI sul titolo dei metalli monetabili.
PRIMO ESERCIZIO
Si dispone di 1,2 Kg di oro puro e si vogliono coniare monete a 18 carati. Quante monete del
peso totale di 80 gr. si potranno coniare con quella quantit di metallo prezioso? Quanto
metallo "vile" si dovr aggiungere?
SOLUZIONE
L'oro a 18 carati indica che nella moneta i 3/4 del peso totale devono essere di oro puro. Se
pertanto la moneta dovr pesare 80 gr. significa che di quegli 80 gr. i 3/4 (cio 60 gr.)
dovranno essere di oro puro.
Disponendo di 1,2 Kg = 1200 gr., si potranno coniare 1200/60 = 20 monete.
Inoltre, se in ogni moneta da 80 gr., 60 gr. sono di oro, significa che i restanti 20 gr. dovranno
essere di metallo vile. Ci significa che occorreranno complessivamente 20 gr. x 20 monete =
400 gr. di metallo vile.
SECONDO ESERCIZIO
Fondendo insieme 6 Kg. di argento puro con 593 gr. di metallo vile si ottiene una certa lega.
Quale il suo titolo?
Se poi si volesse abbassare il titolo a 900/1000, quanto metallo vile si dovrebbe aggiungere?
SOLUZIONE
6 Kg. di argento puro (1000/1000) uniti a 593 gr. di metallo vile formano una lega del peso
complessivo di 6593 gr. Ci significa che il titolo della lega (che il rapporto tra la quantit di
fino e il peso totale) sar dato da (6000/6593) x 1000 = 910.
Se si vuole abbassare il titolo a 900 (sempre utilizzando i 6 Kg. di argento puro), per ottenere
il peso totale della lega si dovr risolvere la seguente equazione di primo grado: 6000/x = 900,
cio (6000/900) x 1000 = 667. In sostanza, anzich 593 gr. di metallo vile, ne occorreranno
667 gr., cio 74 gr. in pi.
etroina 13
La moneta
Fin dallantichit, quindi, si cercato di allargare gli scambi dei beni economici oltre la forma
elementare e ristretta del baratto (scambio in natura).
In senso tecnico-finanziario scambio significa cessione di un bene in cambio di un altro bene.
etroina 14
La moneta
Nella moneta bisogna distinguere il suo valore legale (o nominale) dal suo valore di scambio:
Il valore legale quello attribuito alla moneta dalla legge e che la moneta porta scritto
o impresso su una sua superficie (mille lire, cinquemila lire, dieci franchi, un
dollaro; da gennaio 2002 un euro, cinque euro ecc.). Nei sistemi economici
moderni, la moneta viene emessa dalle autorit monetarie dello Stato (o dellunione di
Stati: Euro) e tutti sono tenuti ad accettarla come mezzo di pagamento di beni e
servizi: nellUnione Europea tutti gli abitanti hanno lobbligo di riconoscere lEuro come
lunica unit monetaria per acquistare beni e servizi.
Il valore di scambio detto anche potere dacquisto la quantit di beni e servizi che
con una data quantit di moneta consente di avere (che cosa posso comprare, di fatto,
con uno, cinque euro?) in cambio della sua cessione (pagamento).
Appare chiaro che il valore della moneta che pi interessa il suo valore di scambio. Poco
importa di avere moneta per un valore nominale 200.000 anzich 100.000 come ne avevo due
anni fa, se con i 50 euro attuali posso acquistare meno di quanto allora potevo con 100.000
lire.
Le monete dei vari Paesi hanno una loro quotazione, che esprime il valore della moneta di un
Paese rispetto a quella degli altri. Ti sar certamente capitato di leggere sui giornali o di
sentire parlare di monete forti: le monete forti sono quelle che, per unit di moneta, ottengono
una maggiore quantit di bene rispetto ad altre e sono talmente stabili da servire da
riferimento per la valutazione internazionale delle altre (ad esempio il Dollaro USA, lEuro, la
Sterlina inglese, il Franco svizzero, lo Yen giapponese).
Il valore della moneta dipende, soprattutto, dalla situazione economica del Paese. Se in un
Paese le imprese funzionano bene, producono reddito, esportano merci e lo Stato ha pochi
debiti, gli investitori stranieri hanno fiducia e investono i propri capitali nelle Azioni,
Obbligazioni e Titoli di Stato: la moneta acquista valore; se questo non avviene la moneta
svalutata.
Segui per 1 mese il loro prezzo e annota quotidianamente le oscillazioni del loro valore. A fine
mese realizza un diagramma cartesiano e rispondi alle seguenti domande:
Quali monete si sono apprezzate?
Quali monete si sono deprezzate? Se a inizio mese avessi acquistato 100$ ti saresti arricchito o
impoverito? E con le altre monete cosa sarebbe successo?
etroina 15
La moneta
Esercizio
Lo scorso 9 maggio 2003 per comprare un euro ci volevano 1,148 dollari oppure 1,509 franchi
svizzeri oppure 134,790 yen. Come si vede ci sono tanti cambi quante sono le valute estere
presenti sul mercato.
In altri termini, il cambio euro/dollaro era pari a 1euro=1,148dollari; il cambio euro/franco
svizzero era 1euro=1,509franchi svizzeri; il cambio euro/yen era pari a 1euro=134,790yen.
Ma se, per semplificare, il cambio euro/yen fosse 1/100, quale sarebbe il cambio yen/euro?
Esattamente il reciproco 1=1/100, cio per comprare uno yen ci vorrebbe un centesimo di
euro.
Pi beni posso scambiare con la moneta e minore la sua quantit e velocit di circolazione,
pi alto il suo valore di scambio; e viceversa.
Daltra parte, ricordando che il prezzo il valore di scambio di un bene espresso in moneta, si
deduce che il prezzo una grandezza reciproca del valore di scambio della moneta: cio varia
in ragione inversa di questultimo. Pi alti sono in media i prezzi, pi basso il valore di
scambio o potere dacquisto della moneta; e viceversa.
Che cos la moneta? Quale la sua funzione? Quali requisiti deve avere?
Una terza merce
Essere di uso generale ed uniforme sul mercato; essere un bene di largo consumo; consentire
in qualsiasi momento il suo consumo immediato.
Inflazione e svalutazione
Si parla spesso di perdita di potere dacquisto di una moneta, sia allinterno di un Paese, sia
negli scambi internazionali e questo accade in seguito allinflazione (termine inglese derivato
dal latino inflare, gonfiare), quando cio laumento generale e costante dei prezzi richiede
sempre maggiori quantit di moneta per acquistare la stessa quantit di beni o servizi: ad
esempio, per acquistare al bar una tazza di caff, agli inizi dellanno 2002, occorrevano 0,77
euro, oggi, per avere lo stesso caff occorre spendere 0,80 euro.
Linflazione un fenomeno di mercato e si verifica per un eccesso di domanda rispetto
allofferta; tutti desiderano un VolksWagen Golf, ma la fabbrica non in grado di soddisfare
tutte le domande: di conseguenza il prezzo della VW Golf sale.
Unaltra causa della perdita di potere dacquisto di una moneta la svalutazione: essa si
verifica quando la moneta di un Paese perde valore nei confronti della moneta di altri Paesi.
Ecco allora che, per esempio, occorre una maggiore quantit di Pesos Argentini per acquistare
la stessa quantit di beni e monete estere.
Linflazione e la svalutazione sono due piaghe dei sistemi economici moderni. Esse provocano
gravi conseguenza che vanno a colpire particolarmente i soggetti economici pi deboli, come i
lavoratori a reddito fisso e i pensionati: i prezzi aumentano prima che gli stipendi e le pensioni
vengano adeguati ad essi.
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La moneta
Esercizio
Indica con una crocetta se le seguenti affermazioni sono vere o false:
Laumento dellofferta di una valuta fa crescere il suo tasso di cambio V F
La svalutazione del cambio di una moneta determina laumento del suo potere V F
dacquisto
La rivalutazione del cambio di una moneta fa diminuire le importazioni V F
Approfondimenti:
Gli effetti della svalutazione e della rivalutazione del cambio
Cambi fissi e cambi flessibili.
etroina 17
La moneta
Esercizio
Procurati un giornale quotidiano, cerca nelle pagine dedicate alleconomia la tabella che riporta
i valori percentuali di aumento dei prezzi rispetto allanno precedente e che riporta un indice
generale e voci come alimentazione, abbigliamento, elettricit, ecc. il cui valore non mai
uguale allindice generale, ma che seguono andamenti diversi.
Esercizio
Traccia un diagramma cartesiano che metta in evidenza le variazioni dei prezzi al consumo,
usando un colore diverso per ogni voce della tabella, e discuti il risultato.
etroina 18