e Open Format
nei processi di ricerca archeologica
a cura di
La pubblicazione degli Atti `e stata finanziata col contributo del Dipartimento dei Beni Culturali:
archeologia, storia dellarte, del cinema e della musica dellUniversit`a degli Studi di Padova.
ISBN: 978-88-7140-483-7
cb Il volume ed i singoli contributi degli Atti nella versione digitale sono distribuiti con licenza
Creative Commons Attribuzione 3.0 Italia; ci` o significa che il lettore `e libero di riprodurre,
distribuire, comunicare al pubblico, esporre in pubblico, rappresentare ed eseguire questopera,
di modificarla e di usarla per fini commerciali, a condizione che venga attribuita la paternit` a
dellopera ai curatori del volume e ai singoli autori dei contributi nei modi indicati dagli stessi
o da chi ha dato lopera in licenza.
Indice
Presentazione
Jacopo Bonetto, Giovanni Leonardi V
Introduzione
Luca Bezzi, Denis Francisci, Piergiovanna Grossi,
Damiano Lotto IX
1. RELAZIONI 1
Libert`
a di accesso, ricerca e riserva di pubblicazione nelle scoperte
archeologiche
Maddalena Mazzoleni, Zeno Baldo 95
Laccessibilit`
a allInformazione Territoriale: i programmi regionali e le
iniziative nazionali ed europee
Maurizio De Gennaro, Luca Zennaro 107
2. POSTER 115
Roma citt`
a aperta. Virtual Rome e il paesaggio archeologico
di Roma sul web
Luigi Calori, Carlo Camporesi, Andrea Negri, Augusto
Palombini, Sofia Pescarin 141
Flessibilit`
a della scelta Open Source in archeologia: i casi di Villa di Villa
(TV) e Fondo Paviani (VR)
Damiano Lotto 183
RELAZIONI
Open Archaeology : i Fasti e la pubblicazione online
Sommario. Fasti Online si pone nel panorama dei siti web che si occupano di
archeologia come un database multilingue, liberamente fruibile, dedicato agli
scavi archeologici in corso in Italia e in altri Paesi del Mediterraneo. Linizia-
tiva, nata nel 2003 per riprendere la tradizione Fasti Archaeologici. Annual
Bulletin of Classical Archaeology, `e curata dallAssociazione Internaziona-
le di Archeologia Classica (AIAC) in collaborazione con i Ministeri dei Beni
Culturali dei Paesi partecipanti. Archeologi di soprintendenze, universit` a,
accademie e istituti che si occupano di archeologia sono i principali fruito-
ri/attori coinvolti nel progetto e sono attualmente impegnati a costituire una
vera e propria comunit` a scientifica on-line che arricchisce quotidianamente il
database, condividendo un patrimonio di informazioni.
Abstract. Fasti Online takes its place in the panorama of archaeological web
sites as a freely accessible, multilingual database of archaeological excavations
undertaken since 2000 in Italy and other countries of the Mediterranean. Ini-
tiated in 2003 to replace the Fasti Archaeologici. Annual Bulletin of Classical
Archaeology, it is also curated by the International Association of Classical
Archaeology, in collaboration with the ministries of culture of the participat-
ing countries. It is destined for and animated by archaeologists in Cultural
Heritage agencies and universities, and has become a real on-line scientific
community, which collaborates to enrich the database with the wealth of infor-
mation at their disposal.
LAIAC `e stata responsabile dal 1946 al 1997 della pubblicazione della rivista
scientifica Fasti Archaeologici. Annual Bulletin of Classical Archaeology, che
raccoglieva notizie brevi inerenti il mondo dellarcheologia classica e tardoantica
nel Mediterraneo1.
Costi sempre maggiori e ritardi nella pubblicazione hanno spinto nel 1998
il consiglio direttivo dellAIAC ad abbandonarne ledizione per passare ad una
formula pi` u economica e maggiormente adatta alla registrazione, fruizione e dif-
fusione di una gran quantit` a di dati archeologici. A differenza della precedente
rivista e in considerazione delle metodologie di indagine attuali basate sulla ricer-
ca in siti pluristratificati e su approcci multidisciplinari, Fasti Online prende in
considerazione ogni tipo di scavo archeologico. Dal punto di vista geografico, li-
niziativa `e partita in Italia e si `e estesa allAlbania, Bulgaria, Catalogna, Croazia,
Kosovo, Macedonia, Malta, Marocco, Montenegro, Romania, Serbia, Slovenia e
Ucraina; contatti si stanno prendendo per inserire altri Paesi del Mediterraneo.
Attualmente tredici sono le lingue impiegate nel sito e ogni scavo viene pubblicato
in inglese e nella lingua madre del Paese che si sta consultando2.
1Peruna storia della nascita e sviluppo del progetto Di Giuseppe 2004a, Di Giuseppe
2004b, Di Giuseppe 2006, Fentress, Di Giuseppe 2004, Fentress, Di Giuseppe, Hunt
2009.
2Responsabile delle traduzioni in inglese per lItalia `
e Sally Cann.
OPEN SOURCE 87
1. Open Source
Grazie al generoso finanziamento della fondazione Packard Humanities Insti-
tute e alla collaborazione con gli enti menzionati, `e nata dunque una banca dati
per la copertura sistematica degli scavi archeologici in corso in Italia e negli altri
Paesi facenti parte del progetto. Il database viene aggiornato quotidianamente ad
ogni nuovo arrivo di notizia e, a sette anni dallinizio del progetto, contiene 2.564
(aggiornato al 24/12/2010) scavi condotti dal 2000 ad oggi da soprintendenze,
universit`a, accademie e istituzioni italiane coinvolte nella ricerca archeologica.
Il database utilizza un software open source denominato ARK, appositamente
creato dalla L P : Archaeology per immagazzinare, elaborare e pubblicare dati
archeologici. Si tratta di un database correlato ad un GIS capace di immagazzi-
nare informazioni archeologiche che possono poi essere rielaborate attraverso una
serie di motori di ricerca e visualizzati su mappe tematiche. Per quanto riguar-
da la natura della pubblicazione, non si vuole puntare solo alle grandi scoperte,
ma si intende fornire lopportunit`a di pubblicare qualunque tipo di intervento
archeologico, dallo scavo in estensione a quello di emergenza, dando spazio a tut-
ti e lasciando alla discrezione del direttore dei lavori la scelta della formula di
pubblicazione breve o approfondita.
Il censimento delle notizie avviene tramite una semplice scheda elaborata in
Word scaricabile dal sito (sotto contatti) che prevede la registrazione di dati ana-
grafici (stato in cui si svolge lo scavo, soprintendenza che ne ha le competenze,
provincia, comune, localit` a, nome di sito e coordinate), dei dati pi`u propriamen-
te archeologici (tipo/i di evidenza rinvenuta, periodi di occupazione di un sito,
88 OPEN ARCHAEOLOGY : I FASTI E LA PUBBLICAZIONE ONLINE
Fig. 2. In contatti `e possibile scaricare la scheda di sito (Scheda di sito e norme - it)
che, una volta compilata, va mandata via mail al responsabile del Paese in cui si trova
lo scavo. Ultimo accesso 24/12/2010.
2. I motori di ricerca
Le carte di distribuzione e i dati spaziali rappresentano il cuore del sistema
Fasti, il che vuol dire che Fasti pu`o essere interrogato usando un range di pos-
sibilit`a e che i dati possono essere anche semplicemente scorsi in modo visivo.
Linterfaccia delle mappe fa uso di una combinazione di software open source
che forniscono un panorama navigabile e uno zoom (fig. 3). I dati stessi della
mappa coprono tredici Paesi europei, fornendo non solo una cartografia di base,
ma anche confini amministrativi e riferimenti topografici. Le coordinate immesse
secondo il sistema geodetico WGS84 lat/long generano le informazioni inerenti
I MOTORI DI RICERCA 89
Fig. 4. Il campo della ricerca libera in Fasti Online permette di digitare qualunque
tipo di informazione: nome di un sito, provincia, comune, localit`a, direttore dei lavori,
tipo di evidenza ecc. I risultati vengono visualizzati in una lista di siti e su una mappa
geografica. Ultimo accesso 24/12/2010.
3. La pubblicazione
Come `e a tutti noto ledizione completa di uno scavo richiede molta energia
e tempo necessario allelaborazione della gran quantit`a di dati che viene di volta
in volta prodotta. Poiche si tratta di un tempo non quantificabile, accade spesso
che gli scavi rimangano inediti o che vengano pubblicati dopo molti anni rispetto
al momento della conclusione delle indagini. Per questo Fasti sono stati concepiti
non tanto per mettere a disposizione di tutti lintero corpus dei dati archeologici
prodotti da uno scavo (sequenza stratigrafica, overlays, studio dei reperti, imma-
gini ecc.), cosa al momento riservata a singole iniziative, quanto per fornire un
livello informativo semplice - ma comunque gi`a elaborato - affinche gli archeologi
possano condividere nuovi dati senza compromettere il bisogno di sicurezza dei
siti archeologici e riconoscendo i diritti dei ricercatori a ricevere il credito dovuto
LA PUBBLICAZIONE 91
Fig. 5. La ricerca avanzata di Fasti Online permette di combinare pi` u filtri (tipo di
evidenza, regione dItalia, periodo ecc.): es. le fornaci in Lombardia. Ultimo accesso
24/12/2010.
per il loro lavoro. Alla base di questa scelta c`e una consapevolezza ben precisa,
ovvero che uno scavo archeologico ha come oggetto un patrimonio che `e dellu-
manit` a e che questo patrimonio viene indagato con soldi pubblici o comunque
con soldi che non appartengono a chi fa le indagini. Questi due principi sono pi` u
che sufficienti per giustificare la trasparenza e il dovere allinformazione e sono
ben noti a tutti coloro che operano in archeologia. Purtroppo, per`o, il dovere alla
comunicazione spesso diventa secondario rispetto alla gran quantit`a di lavoro bu-
rocratico che gli operatori del settore si trovano a dover svolgere. Ed `e proprio la
mancanza di comunicazione archeologica ad ampio raggio tra le cause che hanno
generato un fastidio generale presso la comunit`a civile, che subisce larcheologia,
con tutti i disagi che essa comporta in termini di ritardi nella conclusione delle
opere pubbliche e nel maggiore impiego di denaro rispetto a quanto preventiva-
to, piuttosto che parteciparla e sostenerla. Sarebbe possibile aggirare, almeno in
parte, lostacolo facendo leva su quella gran quantit`a di lavoro intellettuale che
viene comunque prodotta su uno scavo, che viene pagato e i cui risultati finali
confluiscono in relazioni complete destinate ad essere conservate negli archivi di
soprintendenza e di universit` a difficilmente consultabili. Fasti `e pienamente in
linea con le attuali tendenze del Ministero di rendere liberamente fruibili i dati
darchivio. Agli inizi del secolo scorso era previsto lobbligo di pubblicazione degli
scavi effettuati e una rivista come Notizie Scavi, principale fonte di tutte le nostre
ricerche, accoglieva sistematicamente notizie brevi, cos` come faceva anche Fasti
92 OPEN ARCHAEOLOGY : I FASTI E LA PUBBLICAZIONE ONLINE
4. FOLD&R
Per soddisfare le esigenze di approfondimento su uno scavo specifico `e nata
anche la rivista scientifica FOLD&R (Fasti On Line Documents & Research),
linkata al sito (fig. 6). La rivista `e regolata dal sistema anglo-americano del
5. Prospettive future
Nel novembre 2007 Fasti `e arrivata alla seconda generazione, con la quale `e
stata migliorata la fruibilit`a del sito e cambiata la veste grafica. Sono prossimi
miglioramenti inerenti dettagli grafici e soprattutto la velocit`a di consultazione
del sito. Le possibilit`
a di sviluppare ulteriormente il sistema sono tuttavia ancora
moltissime in termini di aggiunte di servizi e di nuove possibilit`a di far ricerca.
Nella prossima generazione verr`a migliorata linterfaccia per gli utenti, per
cui la ricerca sar`
a ancora pi` u intuitiva e semplice. Si potranno aggiungere nuovi
campi destinati, ad esempio, ai progetti di ricognizione o ai progetti di natura
storica. Si sta anche pensando di inserire nuovi campi di ricerca, lasciando uno
spazio per le immagini e aggiungendo aree poligonali per i progetti sul campo. Lo
sviluppo dei servizi web potrebbe prevedere laccesso ad altri sistemi dal data-
base a partire da Fasti, come, ad esempio, la visualizzazione dei siti in Google
Earth.
In conclusione, se il futuro dellarcheologia `e legato alla comunicazione, non
resta che auspicare una continuit`a di partecipazione e un progressivo sviluppo del
senso civico degli archeologi.
Bibliografia
Di Giuseppe H. 2004a, Progetto Fastionline, AIACNews, 38 [maggio]. (http://
www.aiac.org/ita/Aiac_News/Archivio.html. Ultimo accesso: 10.12.2011).
Di Giuseppe H. 2004b, Progetto Fastionline. Lavori in corso, AIACNews, 39-40
[dicembre], pp. 13. (http://www.aiac.org/ita/Aiac_News/Archivio.html.
Ultimo accesso: 10.12.2011).
Di Giuseppe H. 2006, Novit` a sui FastiOnline 2006, AIACNews, 2, p. 2. (http://
www.aiac.org/ita/Aiac_News/Archivio.html. Ultimo accesso: 10.12.2011).
Fentress E., Di Giuseppe H. 2004, Dai Fasti archaeologici ai Fastionline,
Ostraka, 2004.1, pp. 129132.
Fentress E., Di Giuseppe H., Hunt G. 2009, Fasti OnLine. La comunicazione
archeologica via web, in Coralini A. (a cura di), Vesuviana. Archeologie a
confronto. Atti del Convegno Internazionale (Bologna, 14-16 gennaio 2008),
Citt`a di Castello (PG), pp. 801808.