Per indagare la verit delle cose bisogna porre al centro non l'oggetto da
conoscere, ma il soggetto che conosce.
IL METODO
Le regulae ad directionem ingenii
Nella sua opera sul metodo sono posti in risalto due procedimenti grazie ai
quali la matematica diventata una scienza rigorosa: l'intuito e la
deduzione.
0 L'intuito il sapere non dubbio, cio certo e vero, di una mente pura
e attenta che nasce dal solo lume della ragione;
2 La prima regola evidenza: "non accogliere mai nulla per vero che non
conosca essere tale con evidenza";
LA METAFISICA
La res cogitan
Dio il garante della verit cio della validit del criterio dell'evidenza. In
quanto perfezione infinita Dio infinitamente buono e perci non pu
ingannarci quando possediamo delle idee assolutamente evidenti. Ci che
viene concepito con chiarezza dalla mente vero; non possiamo dubitarne
altrimenti dovremmo dubitare della perfezione di Dio, ma questo
impossibile. Dunque ci che evidente vero.
La res extensa
Oltre alla res cogitans c' una seconda sostanza: la res extensa cio la
sostanza estesa.
Per Cartesio la sostanza una realt che esiste in modo tale da non aver
bisogno di nessun'altra realt per esistere. Quindi solo Dio dovrebbe essere
considerato tale, ma Cartesio considera sostanze anche il pensiero e
l'estensione. Ne consegue una visione dualistica della realt e dell'uomo
stesso. La sostanza estesa diversa dalla sostanza pensante; le 2 sostanze
costituiscono realt parallele, incomunicanti. L'unico luogo dove esse si
incontrano nell'uomo la ghiandola pineale che si trova nel cervello e
corrisponde all'episifi.
La filosofia morale
La morale "provvisoria"