Con l'avvento dell'ONU, il cui statuto condanna lo Stato aggressore e consente allo
Stato aggredito di difendersi con immediatezza, la dichiarazione di guerra
praticamente scomparsa dallo scenario internazionale. Molte Costituzioni, fra le
quali quella italiana, ammettono la guerra di sola difesa. Nessuno Stato infatti
disposto a dichiararsi aggressore con una tale procedura, mentre infiniti sono gli
appigli per dichiararsi aggredito. In definitiva lo Statuto dell'ONU, che nelle
intenzioni doveva servire a far scomparire la guerra, ha fatto invece scomparire
soltanto la dichiarazione di guerra.[senza fonte]
un armistizio, che riguardi cio tutti i teatri e tutte le forze armate delle parti
che lo stipulano;
la resa incondizionata di una parte;
la debellatio di una parte, cio il completo annientamento delle sue forze armate,
l'occupazione totale o annessione del suo territorio e la cessazione di ogni
attivit politica anche interna.
Talora, un Paese che vuole entrare in conflitto compie azioni per provocare a
guerra l'aggressore e poter reagire, non necessariamente si inizia un conflitto con
un'occupazione militare di un territorio straniero. Dalla seconda met del XX
secolo a seguire, molte guerre sono state combattute senza essere dichiarate, con
interventi militari giustificati come aiuti a governi "fratelli" come la guerra del
Vietnam, l'invasione sovietica dell'Afghanistan, o semplicemente con un'azione
militare diretta come o guerra di Corea o l'invasione del Kuwait. A volte a queste
guerre hanno fatto seguito altre azioni ad esse collegate, come la prima guerra del
Golfo nella quale una coalizione, in forza di un mandato dell'ONU, ha schierato sul
campo un potente esercito appoggiato da forze navali ed aeree che hanno rimosso il
contingente iracheno di occupazione dal Kuwait e distrutto gran parte
dell'armamento terrestre ed aereo delle forze armate irachene disarticolandone le
unit operative ma non occupando permanentemente il territorio dell'Iraq.