Anda di halaman 1dari 36

COMUNE DI FORTE DEI MARMI

UFFICIO LAVORI PUBBLICI

PROGETTO DI ADEGUAMENTO
DELL'IMMOBILE DA ADIBIRE A SEDE
POLIZIA MUNICIPALE - PERIZIA 27/14
PROGETTO DEFINITIVO - ESECUTIVO
Progetto Architettonico Ing. Gabriele Borri
Coordinatore per la Sicurezza Arch. Norberto Catelani
Progetto Strutture Ing. Angelo Cecchi
Progetto Impianti Tecnologici Ing. Renato Tofanelli
Geologo Dott. Claudia Giannecchini
Responsabile del Procedimento Ing. Gabriele Borri

rev. n. nota di revisione data

0 consegna progetto esecutivo 05/01/2015

1 revisione progetto esecutivo 24/04/2015

ultimo aggiornamento

A3 RELAZIONE TECNICA GENERALE


STR.01
24/04/2015
A3 - RELAZIONE TECNICA GENERALE

RELAZIONE TECNICA GENERALE

NORMATIVA DI RIFERIMENTO
CLASSIFICAZIONE DELLINTERVENTO
ANALISI DEI CARICHI
RELAZIONE DI CALCOLO
VALIDAZIONE SOFTWARE
(contestuali)

1
A3 - RELAZIONE TECNICA GENERALE

2
A3 - RELAZIONE TECNICA GENERALE

INDICE

1. PREMESSA..........................................................................................................................................................................5
2. NORMATIVA DI RIFERIMENTO ...........................................................................................................................................6
3. CLASSIFICAZIONE DELL'INTERVENTO ..............................................................................................................................7
4. VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA.....................................................................................................................................8
4.1. ANALISI STORICO CRITICA........................................................................................................................................8
4.2. RILIEVO ......................................................................................................................................................................8
4.3. CARATTERIZZAZIONE MECCANICA DEI MATERIALI.................................................................................................8
4.4. LIVELLI DI CONOSCENZA E FATTORI DI CONFIDENZA............................................................................................8
4.5. AZIONI.........................................................................................................................................................................9
5. ANALISI DEI CARICHI........................................................................................................................................................10
5.1. Carico neve................................................................................................................................................................10
5.2. Carico vento...............................................................................................................................................................10
5.3. Temperatura ..............................................................................................................................................................10
5.4. 2.5.3 tabella degli psi..................................................................................................................................................10
5.5. Carichi permanenti e accidentali .................................................................................................................................12
5.6. Azioni eccezionali par 3.6 INCENDIO..........................................................................................................................19
6. SPETTRI DI RISPOSTA DELLAZIONE SISMICA................................................................................................................20
7. MODELLAZIONE STRUTTURALE......................................................................................................................................21
7.1. Metodi di analisi e criteri di verifica 7.3, 7.8.4 e 8.7.3 ...................................................................................................21
8. CALCOLO DEL FATTORE DI STRUTTURA E CONSIDERAZIONI 7.4.3..............................................................................25
9. VERIFICA DEI PILASTRI IN C.A. ........................................................................................................................................25
10. GERARCHIA DELLE RESISTENZE ....................................................................................................................................25
11. CATEGORIA DI SUOLO E CATEGORIA TOPOGRAFICA ...................................................................................................26
12. VALIDAZIONE E AFFIDABILITA DEI RISULTATI ...............................................................................................................27
12.1. Validazione ................................................................................................................................................................27

3
A3 - RELAZIONE TECNICA GENERALE

4
A3 - RELAZIONE TECNICA GENERALE

1. PREMESSA

Forma oggetto della presente relazione il progetto di adeguamento sismico di un immobile posto nel comune di Forte dei Marmi (LU)
in Via Provinciale 96/A; tale zona classificata, secondo lattuale D.M. 14/01/2008, come zona sismica 3.
Limmobile attualmente a destinazione commerciale avr la destinazione indicata nel progetto esecutivo redatto da altro
professionista e comunque di propriet dellAmministrazione Comunale, per cui si ritiene ragionevole assegnare alla costruzione, in
relazione allazione sismica, una classe duso IV corrispondente, secondo quanto riportato al punto 2.4.2. delle norme tecniche delle
costruzioni, a costruzioni con funzioni pubbliche o strategiche importanti, anche con riferimento alla gestione della protezione civile
in caso di calamit; ne consegue lassunzione di un coefficiente duso pari a 2 per la determinazione del periodo di riferimento in
relazione al quale valutare lazione sismica agente sul fabbricato.
Classificazione sismica regionale DGRT n. 421 del 26/05/2014 Comune: Forte dei Marmi codice ISTAT: 09046013 Zona sismica:
Zona 3.

1.1. Descrizione delle caratteristiche del fabbricato esistente


Il fabbricato un edificio le cui pareti perimetrali portanti e le pareti di irrigidimento interne sono realizzata con blocchi doppio UNI,
inoltre presente un telaio centrale in cemento armato costituito da travi e pilastri.
Ledificio, da un punto di vista qualitativo pu essere suddiviso in tre parti principale fondamentali:
1. Blocco 1 - Lato nord completamente interrato sotto piazzale realizzato con setti in c.a e solaio in lastre di cemento con
soletta portante di completamento.
2. Blocco 2 - Lato nord tre piani fuori terra misto c.a.-muratura.
3. Blocco 3 - Lato sud tre piani fuori terra misto c.a.-muratura con solai interpiano a livelli diversi rispetto al blocco 2.
I solai sono realizzati in latero cemento con spessore 16+4.
La copertura a padiglione in latero cemento con spessore 16+4 e una piccola parte piana.
Le fondazioni sono realizzate mediante travi rovescie.
Ledificio ai fini della valutazione del coefficiente di struttura risulta non regolare in altezza e non regolare in pianta.

1.2. Descrizione delle opere di intervento


Gli interventi strutturali previsti secondo gli elaborati consegnati dalla committenza non risultano di rilevante entit;
Le operazioni previste possono essere cos riassunte:
a) demolizione dei solai del piano ammezzato
b) realizzazione di nuove fondazioni a platea inghisate alle travi rovesce esistenti
c) realizzazione di nuove pareti murarie portanti
d) cerchiatura dei pilastri esistenti
e) realizzazione di un vano scala esterno progettate con giunto sismico e struttura indipendente e pertanto non
rientrano nelle modellazioni di seguito svolte.
Analizziamo in dettaglio ogni tipologia di intervento.

I calcoli e verifiche effettuate sono state condotte ai sensi del DM 14 Gennaio 2008 Norme Tecniche per le costruzioni.
Ai sensi del DM 14/01/2008 lintervento ricade nella categoria di Adeguamento sismico.

I calcoli e le verifiche sono condotti secondo il Metodo Semiprobabilistico degli Stati Limite

5
A3 - RELAZIONE TECNICA GENERALE

2. NORMATIVA DI RIFERIMENTO

La normativa di riferimento la seguente:

- SISMICA

Legge n.64 del 2.2.1974: Provvedimenti per le costruzioni, con particolari prescrizioni per le zone sismiche.

D.M. 14.01.2008: Norme tecniche per le costruzioni

Circolare Min.LL.PP. n.617 del 2.42.2009: Istruzioni per lapplicazione delle Norme Tecniche per le costruzioni di cui al DM 14
Gennaio 2008.

- CEMENTO ARMATO

D.M. 14.01.2008: Norme tecniche per le costruzioni

Circolare Min.LL.PP. n.617 del 2.42.2009: Istruzioni per lapplicazione delle Norme Tecniche per le costruzioni di cui al DM 14
Gennaio 2008.

- MURATURA

D.M. 14.01.2008: Norme tecniche per le costruzioni

Circolare Min.LL.PP. n.617 del 2.42.2009: Istruzioni per lapplicazione delle Norme Tecniche per le costruzioni di cui al DM 14
Gennaio 2008.

D.M. LL.PP. 20 Novembre 1987 "Norme tecniche per la progettazione, esecuzione e collaudo degli edifici in muratura e per il loro
consolidamento".

Circolare 4 Gennaio 1989 n. 30787 Istruzioni in merito alle norme tecniche per la progettazione, esecuzione e collaudo degli
edifici in muratura e per il loro consolidamento.

UNI EN 1996-1-1:2006 26/01/2006 Eurocodice 6 - Progettazione delle strutture di muratura - Parte 1-1: Regole generali per
strutture di muratura armata e non armata.

UNI EN 1996-3:2006 09/03/2006 Eurocodice 6 - Progettazione delle strutture di muratura - Parte 3: Metodi di calcolo semplificato
per strutture di muratura non armata.

- ACCIAIO

D.M. 14.01.2008: Norme tecniche per le costruzioni

Circolare Min.LL.PP. n.617 del 2.42.2009: Istruzioni per lapplicazione delle Norme Tecniche per le costruzioni di cui al DM 14
Gennaio 2008.

- CARICHI

D.M. 14.01.2008: Norme tecniche per le costruzioni

Circolare Min.LL.PP. n.617 del 2.42.2009: Istruzioni per lapplicazione delle Norme Tecniche per le costruzioni di cui al DM 14
Gennaio 2008.

6
A3 - RELAZIONE TECNICA GENERALE

3. CLASSIFICAZIONE DELL'INTERVENTO

Gli interventi che riguardano limmobile sono atti a conseguire i livelli di sicurezza previsti dal D.M. 2008.
Gli interventi edilizi che riguardano limmobile:
- Apportano variazioni di classe e/o di destinazione duso che comportano incrementi dei carichi globali in fondazione
superiori al 10% e comunque sono tali da variare il comportamento statico delledificio.
- Variano la propriet che diventa di uso pubblico.
- Modificano la classe duso
- Trasformano la costruzione mediante un insieme sistematico di opere che portano ad un organismo edilizio diverso dal
precedente.

Per queste ragioni si classifica lintero intervento nella categoria definita come ADEGUAMENTO SISMICO.

Il progetto dovr essere riferito allintera costruzione e dovr riportare le verifiche dellintera struttura post-intervento, secondo le
indicazioni del presenti nel capitolo 8 del DM. 2008.

Gli interventi di adeguamento e miglioramento devono essere sottoposti a collaudo statico

Limmobile attualmente destinato in parte ad uso abitazione ed in parte ad uso magazzino e sala espositiva e sar destinato ad
essere occupato da locali di uso pubblico solo in parte suscettibili di affollamento. Sono previsti interventi alle strutture verticali e
orizzontali portanti.
Poich limmobile sar oggetto di cambio di destinazione duso della costruzione con variazione significativa dei carichi variabili e
della classe duso della costruzione risulta necessario eseguire la valutazione della sicurezza con riferimento ai soli SLU come
disposto dal paragrafo 8.3 del D.M. 14 gennaio 2008.

7
A3 - RELAZIONE TECNICA GENERALE

4. VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA

Il modello per la valutazione della sicurezza definito e giustificato tenendo conto delle indicazioni generali di seguito esposte.

4.1. ANALISI STORICO CRITICA


Non sono stati reperiti elaborati grafici o altra documentazione che permettano di valutare leventuale evoluzione del fabbricato.
Il fabbricato pu esser fatto risalire agli anni 60-70 e da documenti in nostro possesso non possibile risalire ad una data certa.

4.2. RILIEVO
Sulla base degli elaborati grafici prodotti e a seguito di una serie di indagini visive anche mediante rimozione di parte di intonaco
stato possibile desumere un quadro conoscitivo sufficientemente esaustivo dei metodi costruttivi presenti nellimmobile.
In particolare stato possibile ricavare le dimensioni delle travi rovesce di fondazione, delle travi in spessore di solaio, dei solai
esistenti e degli architravi realizzati con profili metallici.
Inoltre sono state eseguite delle indagini con pacometro per la rilevazione e la stima dei diametri di armatura.

In calce alla presente si allega lindividuazione degli elementi indagati e la stratigrafia dei solai.

4.3. CARATTERIZZAZIONE MECCANICA DEI MATERIALI


Le indagini visive in situ hanno permesso di individuare le tipologie costruttive delledificio ed in particolare, si assume che le travi
rovesce di fondazione siano state realizzate con conglomerato cementizio di resistenza R'ck=300 daN/cmq e barre di acciaio tipo
FeB44k di diametro 16 mm; per le travi in spessore di solaio si assume un conglomerato cementizio di resistenza R'ck=250 daN/cmq
e barre di acciaio tipo FeB44k di diametro 16 mm.
Gli architravi presenti sotto il piazzale ad uso parcheggio sono realizzati con 2 profili metallici IPE 200 affiancati.
Le caratteristiche meccaniche delle strutture murarie, sono stati dedotti dalla tabella C8A.2.1 dellallegato A della Circolare ed in
particolare dalla prova di taglio diagonale eseguita su una porzione significativa di muratura.

Sono stati una serie di sopralluoghi e di indagini con misurazioni pacometriche per le quali si rimanda allallegato indagini
pacometriche.

Si rimanda in gran parte alle indagini svolte dal sottoscritto e dal laboratorio delta.

4.4. LIVELLI DI CONOSCENZA E FATTORI DI CONFIDENZA


Per la definizione dei livelli di conoscenza si fatto riferimento a quanto indicato al par. 8.5.4 delle NTC 14/01/2008 e al par. C8A
della Circolare 02/02/ 2009 n. 617 CSLLPP.
Nel nostro caso ledificio realizzato con struttura mista e pertanto la definizione dei livelli di conoscenza seguir le procedure
indicate nella Circolare sia per le strutture in muratura portante che per le strutture in c.a..

4.4.1. COSTRUZIONI IN MURATURA


Geometria: La struttura stata oggetto di rilievo, piano per piano, di tutti gli elementi in muratura, dei solai e della copertura, delle
scale, sono stati individuati e stimati i carichi agenti, sono state rilevate le tipologie e la geometria delle fondazionali.

Dettagli costruttivi: Risultano estese ed esaustive in quanto sono state svolte ricorrendo a saggi nella muratura che hanno
consentito di esaminare le caratteristiche sia in superficie che nello spessore murario oltre che dellammorsamento tra muri
ortogonali e dei solai nelle pareti.
Propriet dei materiali: E stata eseguita una prova di compressione diagonale su un pannello di muratura caratteristico delle
murature presenti nelledificio da parte di laboratorio certificato i cui risultati sono allegati alla presente relazione.
Le indagini in situ risultano esaustive.

Per la muratura il livello di conoscenza raggiunto assunto pari a LC3 - caso c) Fattore di confidenza pari a 1.0.

4.4.2. COSTRUZIONI IN C.A.


Sono stati presi in considerazione tutti gli aspetti indicati al par. C8A.1.B.2 della Circolare ed stato assunto un livello di conoscenza
degli elementi resistenti in c.a. corrispondente a LC2: Conoscenza adeguata in quanto secondo quanto indicato nella circolare:

Geometria: La geometria della struttura nota in base ad un rilievo della struttura tale da consentire la messa a punto di un modello
strutturale idoneo ad un analisi lineare e/o non lineare.

Dettagli costruttivi: I dettagli costruttivi sono noti da unestesa verifica in situ. I dati raccolti sono tali da consentire la messa a punto
di un modello strutturale non lineare.

Propriet dei materiali: E stata eseguita una campagna di prove mediante carotaggi su almeno il 50% dei pilastri presenti in ogni
piano del fabbricato. Non sono stati prelevati campioni di armatura.

8
A3 - RELAZIONE TECNICA GENERALE

Per le strutture in c.a. il livello di conoscenza raggiunto assunto pari a LC2 - caso c) Fattore di confidenza pari a 1.2.

4.5. AZIONI
Il rilievo strumentale delledificio ha permesso di stimare i carichi agenti soprattutto in riferimento al valore dei carichi agenti sui solai
e al peso delle murature e dei tamponamenti.

9
A3 - RELAZIONE TECNICA GENERALE

5. ANALISI DEI CARICHI

Le azioni agenti sulla costruzione sono carichi di tipo permanente strutturale e non strutturale, derivanti dal peso proprio degli
elementi costituenti la costruzione stessa; azioni di tipo antropico, vento e neve e azioni eccezionali quali sisma. Nel presente
paragrafo vengono descritte le azioni sopra citate.

5.1. Carico neve

Il D.M. 14 gennaio 2008 consente di ricavare quello che il valore caratteristico del carico neve agente su una costruzione, nota
quella che la zona in cui ricade ledificio oggetto di studio e la forma della copertura.
Ledificio viene realizzato in provincia di Lucca ; secondo il D.M. 14/01/2008 si ricade quindi in zona 3 ; segue che il valore
caratteristico del carico neve al suolo per un periodo di ritorno di 50 anni pari a :

qsk = 100 daN/m2

Assunti :
CE =1
Ct =1
= 0.8

Segue :

qs = 80 daN/m2

5.2. Carico vento

Zona vento = 3
( Vb.o = 27 m/s; Ao = 500 m; Ka = 0.020 1/s )
Classe di rugosit del terreno: C
[Aree con ostacoli diffusi (alberi, case, muri, recinzioni...); aree con rugosit non riconducibile alle classi A, B, D]
Categoria esposizione: tipo III
( Kr = 0.20; Zo = 0.10 m; Zmin = 5 m )
Velocit di riferimento = 27.00 m/s
Pressione cinetica di riferimento (qb) = 46 daN/mq
Coefficiente di forma (Cp) = 1.00
Coefficiente dinamico (Cd) = 1.00
Coefficiente di esposizione (Ce) = 2.11
Coefficiente di esposizione topografica (Ct) = 1.00
Altezza dell'edificio = 9.61 m
Pressione del vento ( p = qb Ce Cp Cd ) = 96 daN/mq

Per la progettazione delladeguamento oggetto di verifica, lazione del vento viene trascurata perch da origine a caratteristiche della
sollecitazione nettamente inferiori rispetto a quelle prodotte dallazione sismica che diviene pertanto azione fondamentale nella
progettazione degli elementi strutturali.

5.3. Temperatura

Per la progettazione delladeguamento oggetto di verifica, lazione della temperatura viene trascurata in quanto ininfluente per
ledificio.

5.4. 2.5.3 tabella degli psi

In base alle destinazioni duso definite nel progetto si assumono i seguenti valori dei coefficienti di combinazione.

Tabella 2.5.I Valori dei coefficienti di combinazione


Categoria/Azione variabile 0j 1j 2i
Categoria B Uffici 0,7 0,5 0,3
Categoria F Rimesse e parcheggi (per autoveicoli di peso 30 kN) 0,7 0,7 0,6
Categoria G Rimesse e parcheggi (per autoveicoli di peso > 30 kN) 0,7 0,5 0,3
Categoria H Coperture 0,0 0,0 0,0

10
A3 - RELAZIONE TECNICA GENERALE

Neve (a quota 1000 m s.l.m.) 0,5 0,2 0,0


Neve (a quota > 1000 m s.l.m.) 0,7 0,5 0,2

11
A3 - RELAZIONE TECNICA GENERALE

5.5. Carichi permanenti e accidentali

5.5.1. STATO ATTUALE

Il sovraccarico Qk della seguente tabella dato dalla somma del carico neve Qn= 80 kg/mq e del carico variabile Qk= 50 kg/mq
dovuto allispezionabilit del sottotetto.
SOLAIO COPERTURA

2
Tegole maritate 50 kg/m

2
Impermeabilizzazione e coibentazione 20 kg/m

2
Solaio latero cemento 16+4 250 kg/m

2
Incidenza muretti 80 kg/m

2
Solaio latero cemento sottotetto 200 kg/m

2
Intonaco 25 kg/m

2
Totale CARICO PERMANENTE STRUTTURALE G 1 450 kg/m
2
Totale CARICO PERMANENTE NON STRUTTURALE G 2 175 kg/m
2
Sovraccarichi Variabili Q k 130 kg/m

Allo stato attuale, per questa tipologia di solai, i carichi dei tramezzi sono considerati al minimo indicato dalla normativa in quanto
quasi completamenti assenti.
SOLAIO AMMEZZATO (NORD) UFFICI

2
Incidenza tramezzi 40 kg/m

2
Pavimentazione 40 kg/m

2
Massetto s=6cm 120 kg/m

2
Isolamento termico acustico 10 kg/m

2
Massetto porta impianti 64 kg/m

2
Solaio latero cemento 16+4 250 kg/m

2
Intonaco 25 kg/m

2
Totale CARICO PERMANENTE STRUTTURALE G 1 250 kg/m
2
Totale CARICO PERMANENTE NON STRUTTURALE G 2 299 kg/m
2
Sovraccarichi Variabili Q k 200 kg/m

12
A3 - RELAZIONE TECNICA GENERALE

Allo stato attuale, per questa tipologia di solai, i carichi dei tramezzi sono considerati al minimo indicato dalla normativa in quanto
quasi completamenti assenti.
SOLAIO PIANO PRIMO UFFICI

2
Incidenza tramezzi 40 kg/m

2
Pavimentazione 40 kg/m

2
Massetto s=6cm 120 kg/m

2
Isolamento termico acustico 10 kg/m

2
Massetto porta impianti 64 kg/m

2
Solaio latero cemento 16+4 250 kg/m

2
Intonaco 25 kg/m

2
Totale CARICO PERMANENTE STRUTTURALE G 1 250 kg/m
2
Totale CARICO PERMANENTE NON STRUTTURALE G 2 299 kg/m
2
Sovraccarichi Variabili Q k 200 kg/m

Allo stato attuale, per questa tipologia di solai, i carichi dei tramezzi sono considerati al minimo indicato dalla normativa in quanto
quasi completamenti assenti.
SOLAIO PIANO PRIMO SALA D'ATTESA

2
Incidenza tramezzi 40 kg/m

2
Pavimentazione 40 kg/m

2
Massetto s=6cm 120 kg/m

2
Isolamento termico acustico 10 kg/m

2
Massetto porta impianti 64 kg/m

2
Solaio latero cemento 16+4 250 kg/m

2
Intonaco 25 kg/m

2
Totale CARICO PERMANENTE STRUTTURALE G 1 250 kg/m
2
Totale CARICO PERMANENTE NON STRUTTURALE G 2 299 kg/m
2
Sovraccarichi Variabili Q k 400 kg/m

13
A3 - RELAZIONE TECNICA GENERALE

Allo stato attuale, per questa tipologia di solai, i carichi dei tramezzi sono considerati al minimo indicato dalla normativa in quanto
quasi completamenti assenti.
SOLAIO PIANO PRIMO ESPOSIZIONE

2
Incidenza tramezzi 40 kg/m

2
Pavimentazione 40 kg/m

2
Massetto s=6cm 120 kg/m

2
Isolamento termico acustico 10 kg/m

2
Massetto porta impianti 64 kg/m

2
Solaio latero cemento 16+4 250 kg/m

2
Intonaco 25 kg/m

2
Totale CARICO PERMANENTE STRUTTURALE G 1 250 kg/m
2
Totale CARICO PERMANENTE NON STRUTTURALE G 2 299 kg/m
2
Sovraccarichi Variabili Q k 400 kg/m

SOLAIO AMMEZZATO (LEGNO)

2
Orditura in legno 100 kg/m

2
Totale CARICO PERMANENTE STRUTTURALE G 1 100 kg/m
2
Totale CARICO PERMANENTE NON STRUTTURALE G 2 0 kg/m
2
Sovraccarichi Variabili Q k 50 kg/m

14
A3 - RELAZIONE TECNICA GENERALE

Allo stato attuale, per questa tipologia di solai, i carichi dei tramezzi sono considerati al minimo indicato dalla normativa in quanto
quasi completamenti assenti.
SOLAIO INTERPIANO ACCIAIO UFFICI

2
Incidenza tramezzi 40 kg/m

2
Pavimentazione 40 kg/m

2
Strato impianto a pavimento 50 kg/m

2
Isolamento termico acustico 10 kg/m

2
Massetto portaimpianti 72 kg/m

2
Incidenza profili in acciaio 14.3 kg/m

2
Riempimento solaio in acciaio 120 kg/m

2
Intonaco 25 kg/m

2
Totale CARICO PERMANENTE NON STRUTTURALE G 1 14 kg/m
2
Totale CARICO PERMANENTE NON STRUTTURALE G 2 357 kg/m
2
Sovraccarichi Variabili Q k 200 kg/m

GRONDE

2
Tegole maritate 50 kg/m

2
Impermeabilizzazione e coibentazione 20 kg/m

2
Soletta c.a. s=20cm 500 kg/m

2
Intonaco 25 kg/m

2
Totale CARICO PERMANENTE NON STRUTTURALE G 1 500 kg/m
2
Totale CARICO PERMANENTE NON STRUTTURALE G 2 95 kg/m
2
Sovraccarichi Variabili - Neve 80 kg/m

SCALE

2
Pacchetto pavimentazione 110 kg/m

2
Soletta c.a. s=18cm 450 kg/m

2
Intonaco 25 kg/m

2
Totale CARICO PERMANENTE NON STRUTTURALE G 1 450 kg/m
2
Totale CARICO PERMANENTE NON STRUTTURALE G 2 135 kg/m
2
Sovraccarichi Variabili - Neve 400 kg/m

15
A3 - RELAZIONE TECNICA GENERALE

TERRAZZO

2
Pacchetto pavimentazione 110 kg/m

2
Soletta c.a. s=12cm 300 kg/m

2
Intonaco 25 kg/m

2
Totale CARICO PERMANENTE NON STRUTTURALE G 1 300 kg/m
2
Totale CARICO PERMANENTE NON STRUTTURALE G 2 135 kg/m
2
Sovraccarichi Variabili Qk 400 kg/m

SOLAIO PREDALLE PIAZZALE

2
Pavimento stradale 110 kg/m

2
Soletta c.a. s=20cm 440 kg/m

2
Solaio predalle 400 kg/m

2
Totale CARICO PERMANENTE STRUTTURALE G 1 400 kg/m
2
Totale CARICO PERMANENTE NON STRUTTURALE G 2 550 kg/m
2
Sovraccarichi Variabili Qk 250 kg/m

16
A3 - RELAZIONE TECNICA GENERALE

5.5.2. STATO MODIFICATO

Il sovraccarico Qk della seguente tabella dato dalla somma del carico neve Qn= 80 kg/mq e del carico variabile Qk= 50 kg/mq
dovuto allispezionabilit del sottotetto.
SOLAIO COPERTURA
2
Tegole maritate 50 kg/m
2
Impermeabilizzazione e coibentazione 20 kg/m
2
Solaio latero cemento 16+4 250 kg/m
2
Incidenza muretti 80 kg/m
2
Solaio latero cemento sottotetto 200 kg/m
2
Intonaco 25 kg/m
2
Totale CARICO PERMANENTE STRUTTURALE G 1 450 kg/m
2
Totale CARICO PERMANENTE NON STRUTTURALE G 2 175 kg/m
2
Sovraccarichi Variabili Q k 130 kg/m

SOLAIO COPERTURA PIANA


2
Impermeabilizzazione e coibentazione 20 kg/m
2
Solaio latero cemento 16+4 250 kg/m
2
Intonaco 25 kg/m
2
Totale CARICO PERMANENTE STRUTTURALE G 1 250 kg/m
2
Totale CARICO PERMANENTE NON STRUTTURALE G 2 45 kg/m
2
Sovraccarichi Variabili Q k 80 kg/m

GRONDE
2
Tegole maritate 50 kg/m
2
Impermeabilizzazione e coibentazione 20 kg/m
2
Massetto di pendenza 120 kg/m
2
Soletta c.a. s=15cm 375 kg/m
2
Intonaco 25 kg/m
2
Totale CARICO PERMANENTE NON STRUTTURALE G 1 375 kg/m
2
Totale CARICO PERMANENTE NON STRUTTURALE G 2 215 kg/m
2
Sovraccarichi Variabili - Neve 80 kg/m

SOLAIO PIANO PRIMO UFFICI Tipo 1


2
Incidenza tramezzi 120 kg/m
2
Pavimentazione 80 kg/m
2
Isolamento termico acustico 10 kg/m
2
Impianti 64 kg/m
2
Solaio latero cemento 16+4 250 kg/m
2
Controsoffitto e pendini 25 kg/m
2
Totale CARICO PERMANENTE STRUTTURALE G 1 250 kg/m
2
Totale CARICO PERMANENTE NON STRUTTURALE G 2 299 kg/m
2
Sovraccarichi Variabili Q k 300 kg/m

17
A3 - RELAZIONE TECNICA GENERALE

Trattasi di ufficio aperto al pubblico, si scelto di assumere un valore di Qk parti a 400 kg/mq, superiore al valore minimo riportato
nella tabella 3.1.II, secondo quanto permesso dal punto 3.1.4 delle NTC 2008.
SOLAIO PIANO PRIMO UFFICI Tipo 2
2
Incidenza tramezzi 120 kg/m
2
Pavimentazione 80 kg/m
2
Isolamento termico acustico 10 kg/m
2
Impianti 64 kg/m
2
Solaio latero cemento 16+4 250 kg/m
2
Controsoffitto e pendini 25 kg/m
2
Totale CARICO PERMANENTE STRUTTURALE G 1 250 kg/m
2
Totale CARICO PERMANENTE NON STRUTTURALE G 2 299 kg/m
2
Sovraccarichi Variabili Q k 400 kg/m

SOLAIO PIANO TERRA UFFICI


2
Incidenza tramezzi 120 kg/m
2
Pacchetto pavimentazione 110 kg/m
2
Soletta c.a. s=5cm 110 kg/m
2
CUPLEX h=50+5cm 150 kg/m
2
Fondazione c.a. s=30 cm 750 kg/m
2
Totale CARICO PERMANENTE STRUTTURALE G 1 750 kg/m
2
Totale CARICO PERMANENTE NON STRUTTURALE G 2 490 kg/m
2
Sovraccarichi Variabili Qk 300 kg/m

SOLAIO PIANO TERRA SALA D'ATTESA


2
Incidenza tramezzi 120 kg/m
2
Pacchetto pavimentazione 110 kg/m
2
Soletta c.a. s=5cm 110 kg/m
2
CUPLEX h=50+5cm 150 kg/m
2
Fondazione c.a. s=30 cm 750 kg/m
2
Totale CARICO PERMANENTE STRUTTURALE G 1 750 kg/m
2
Totale CARICO PERMANENTE NON STRUTTURALE G 2 490 kg/m
2
Sovraccarichi Variabili Qk 400 kg/m

SOLAIO PREDALLE PIAZZALE


2
Pavimento stradale 110 kg/m
2
Soletta c.a. s=20cm 440 kg/m
2
Solaio predalle 400 kg/m
2
Totale CARICO PERMANENTE STRUTTURALE G 1 400 kg/m
2
Totale CARICO PERMANENTE NON STRUTTURALE G 2 550 kg/m
2
Sovraccarichi Variabili Qk 250 kg/m

18
A3 - RELAZIONE TECNICA GENERALE

TERRAZZO
2
Pacchetto pavimentazione 110 kg/m
2
Soletta c.a. 300 kg/m
2
Intonaco 25 kg/m
2
Totale CARICO PERMANENTE NON STRUTTURALE G 1 300 kg/m
2
Totale CARICO PERMANENTE NON STRUTTURALE G 2 135 kg/m
2
Sovraccarichi Variabili Qk 400 kg/m

Lanalisi dei carichi del solaio ammezzato assente perch allo stato modificato viene demolito.

5.6. Azioni eccezionali par 3.6 INCENDIO

Al fine dellanalisi delle strutture di cui alla presente, lazione eccezionale derivante dalleventuale carico dincendio non stata presa
in considerazione in quanto non stata comunicata la presenza o meno di materiali infiammabili e la posizione dei generatori di
calore o altro. Se ne omette la valutazione.

19
A3 - RELAZIONE TECNICA GENERALE

6. SPETTRI DI RISPOSTA DELLAZIONE SISMICA

20
A3 - RELAZIONE TECNICA GENERALE

7. MODELLAZIONE STRUTTURALE
Ledificio oggetto delle presenti verifiche un edificio isolato classificabile come strutture miste (par. 8.7.3 del D.M. 14/01/2008).
Per queste situazioni necessario prevedere modellazioni che tengano in considerazione le particolarit strutturali identificate e
linterazione tra elementi strutturali di diverso materiale e rigidezza, ricorrendo come in questo caso a metodi di analisi non lineari di
comprovata validit. In questo caso si provveduto a effettuare una modellazione di tipo Push over.

7.1. Metodi di analisi e criteri di verifica 7.3, 7.8.4 e 8.7.3

Al fine di determinare le massime caratteristiche della sollecitazione ed effettuare le verifiche di sicurezza della struttura portante
delledificio in oggetto, il fabbricato stato modellato attraverso un programma agli elementi finiti denominato PROSAP distribuito da
2S.I.
Sono stati creati 2 modelli differenti in funzione delle verifiche da effettuare e pi precisamente :
a) Un modello agli elementi finiti dellintero fabbricato;
b) Un modello tridimensionale a telaio equivalente.

a) Modello agli elementi finiti dellintero fabbricato.

La creazione di tale modello ha come scopo quello di determinare le massime pressioni indotte sul terreno dalle varie combinazioni
di carico e quindi la valutazione della massima capacit portante del terreno stesso a seguito delle opere di adeguamento. Con tale
modello sono state eseguite le verifiche geotecniche e sulle fondazioni
Il modello stato creato mediante elementi shell (pareti murarie); lanalisi sismica condotta unanalisi modale. I dati di input sono
riportati nella relazione A8.02.
Tale modello servito inoltre per determinare le azioni sugli elementi strutturali in c.a. del telaio centrale e delle solette dei terrazzi.

Modello agli elementi finiti

21
A3 - RELAZIONE TECNICA GENERALE

22
A3 - RELAZIONE TECNICA GENERALE

23
A3 - RELAZIONE TECNICA GENERALE

b) Modello tridimensionale a telaio equivalente

Scopo di tale modello quello di effettuare una verifica della struttura mista esistente, attraverso unanalisi di tipo pushover (statica
non lineare). Tale analisi richiede che al sistema strutturale reale venga associato un sistema strutturale equivalente ad un grado di
libert al termine del quale, trovata la domanda in spostamento d*max per lo stato limite in esame si verifichi la condizione che sia
d*max d*u (d*u = spostamento massimo ) e si procede alla verifica della compatibilit degli spostamenti per gli
elementi/meccanismi duttili e delle resistenze per gli elementi/meccanismi fragili.
Nelleffettuare tale modellazione sono state prese in considerazione solo le strutture murarie resistenti e sono stati inseriti i solai di
copertura come membrane infinitamente rigide nel proprio piano; a livello della fondazione sono stati inseriti incastri perfetti.
Le verifiche condotte risultano soddisfatte come indicato dalle curve di capacit riportate nellallegato 3: fascicolo dei calcoli Push
over.

Modello a telaio equivalente

24
A3 - RELAZIONE TECNICA GENERALE

8. CALCOLO DEL FATTORE DI STRUTTURA E CONSIDERAZIONI 7.4.3

Calcolo del Fattore di struttura q per edificio nuovo o da verificare


Struttura non regolare in pianta, non regolare in altezza, progettata in bassa duttilit.
Sistema costruttivo principale adottato: Muratura
Tipologia strutturale: Costruzioni in muratura ordinaria
Tipologia di edificio: costruzioni in muratura ordinaria a due o pi piani
q0 =2.00
au/a1 =1.40
Kr =0.80
Valore fattore di struttura q da utilizzare: 2.24

9. VERIFICA DEI PILASTRI IN C.A.

Dalla valutazione dei risultati ottenuti dal modello strutturale le pilastrate in c.a. risultano insufficienti a sopportare le sollecitazioni di
progetto, tale carenza dovuta principalmente ad una scarsa presenza di armatura a taglio.
Lintervento ipotizzato quello dellincremento della sezione resistente di circa 5 cm per lato mediante linserimento di 8 barre
diametro 18 mm (tre per lato) e staffe diametro 8 passo 20 cm con raffittimento in prossimit dei nodi a 10 cm, previa scarifica
superficiale del copriferro dellarmatura esistente.
Le barre verticali saranno inghisate partendo dalle fondazioni mediante chimico bicomponente e dovranno svilupparsi per tutto lo
sviluppo delle pilastrate. Le staffe saranno poste in opera conformate a U e saldate sulle sovrapposizioni per tutta la lunghezza del
lato.
Nel calcolo e verifica degli elementi verticali nella nuova configurazione si ritiene di poter trascurare il contributo delle armature
attualmente presenti.

10. GERARCHIA DELLE RESISTENZE

Una volta ricavato il momento resistente per tutte le travate in cui sono stati inseriti i rinforzi strutturali con FRP, ad eccezione
dellultimo impalcato, si verificato il rispetto delle gerarchie delle resistenze secondo quanto indicato al par. 7.4.4.2.1 secondo cui
deve essere soddisfatta la seguente formula:
M C ,Rd Rd M b ,Rd (NTC 14/01/2008 [7.4.4])

Dove:
M C ,Rd = il momento resistente del generico pilastro convergente nel nodo, calcolato per livelli di sollecitazione assiale presenti
nelle combinazioni sismiche delle azioni
M b ,Rd = il momento resistente della generica trave convergente nel nodo
Rd = coefficiente di amplificazione della resistenza complessiva delle travi che per strutture in CD B pari a 1,1.

Si provveduto a eseguire il confronto della 7.4.4 prendendo a riferimento il massimo momento resistente delle travi (sia oggetto di
intervento di consolidamento con FRP che non) pari a 93.80 KN m che amplificato di Rd si ottiene il valore di 103,18 KN m. e
confrontarlo con il minimo momento resistente dei pilastri pari a 120.00 KN m.

Risultando sempre soddisfatta la disuguaglianza sopra indicata.

M C ,Rd Rd M b ,Rd

120.00 KN m 1.1 * 93.80 KN m = 103,18 KN m

25
A3 - RELAZIONE TECNICA GENERALE

Momento resistente dei pilastri

11. CATEGORIA DI SUOLO E CATEGORIA TOPOGRAFICA

Si assumono i seguenti parametri:

Categoria sottosuolo: C
Categoria topografica: T1

26
A3 - RELAZIONE TECNICA GENERALE

12. VALIDAZIONE E AFFIDABILITA DEI RISULTATI

I calcoli di verifica degli elementi che costituiscono le strutture in progetto sono effettuati secondo il seguente criterio:
1) Strutture semplici essenzialmente isostatiche in cui lanalisi della struttura e la successiva verifica riconducibile a schemi
semplificati
2) Strutture mediamente complesse che richiedono una modellazione agli E.F. su cui impostare lanalisi strutturale e
successiva verifica.

12.1.1. Informazioni sul codice di calcolo


Titolo: PRO_SAP PROfessional Structural Analysis Program
Versione: PROFESSIONAL (build 2014-07-168)
Produttore-Distributore: 2S.I. Software e Servizi per lIngegneria s.r.l., Ferrara
Dati utente finale: Ing. Angelo Cecchi
Codice Utente: dsi
Codice Licenza: Licenza dsi

12.1. Validazione
La validazione dei criteri sopra elencati, si intende soddisfatta nel primo caso per la semplicit dei processi di calcolo, evidenziati nel
proseguo, attraverso una breve analisi e verifica basata sulla pratica progettuale corrente. Nel secondo caso si allega la validazione
del programma di calcolo rilasciata dal produttore, attraverso esecuzione di tests su modelli. Inoltre si fa riferimento comunque a
schemi semplificati di parti strutturali con lottica di stabilire criteri di accettabilit dei risultati derivanti dalla analisi strutturale.

Per la valutazione dei risultati ottenuti tramite il programma di calcolo Pro Sap (2SI) sono state condotte verifiche e controlli di larga
massima e semplici calcoli analitici, con approssimazioni accettabili tra i due procedimenti.
E possibile reperire la documentazione inerente il programma di calcolo al seguente indirizzo:

http://www.2si.it/

Il software utilizzato (carbostru) per la verifica delle sezioni degli elementi in c.a. a seguito dellesecuzione dei rinforzi con FRP
stato sviluppato dalla INTERBAU della cui validit il sottoscritto si accertato direttamente mediante una verifica tipo.

Di seguito si riporta il calcolo delle sollecitazioni eseguito a mano per la trave 45 di sottotetto tra i pilastri P7 e P6.
Tali sollecitazioni sono confrontate con quelle ottenute dal software.

27
A3 - RELAZIONE TECNICA GENERALE

28

Anda mungkin juga menyukai