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La morsa della repressione si abbatte sul Movimento No Tap che come Terra Rossa contribuiamo

giorno dopo giorno a far vivere.

Decine di verbali di contestazione sono stati consegnati o stanno per essere consegnati ad attivisti,
cittadine e cittadini che hanno partecipato con noi ai blocchi stradali per impedire il passaggio dei mezzi
che dovevano trasportare gli Ulivi espiantati da Tap.

Decine, forse centinaia di migliaia di euro di multe ci saranno notificate come tentativo vano di
piegare il nostro impegno militante. Ma noi non indietreggeremo, perch la nostra stessa ragione
desistere la difesa del nostro territorio da chi lo vuole stuprare e piegare agli interessi delle
multinazionali a cui il Governo italiano assolutamente subalterno. Per non parlare dei procedimenti
penali che quasi certamente saranno avviati nelle prossime settimane. Il nuovo Questore, in linea con il
Ministero degli Interni, porta avanti in modo indegno la politica del pugno duro in Salento, cos come lo
stesso stile repressivo sembra essere utilizzato in tutta Italia contro le tante esperienze di resistenza
sociale che si realizzano contro gli abusi del potere. E evidente che i governi di centrodestra e di
centrosinistra nel nostro paese hanno fatto la scelta del blocco al servizio delle multinazionali e a
discapito dei popoli a cui viene impedita qualunque forma di autodeterminazione. Cercano di reprimerci
con laggressivit dei reparti mobili e intasando le procure di provvedimenti con cui si cerca in tutti i
modi di nascondere la realt di centinaia di donne e uomini che non rinunciano alla possibilit di
cambiare lo stato di cose esistenti.

Ma la storia dimostra che la repressione, quando il popolo determinato, non produce riflusso, ma
radicalizzazione del conflitto.

Noi condanniamo questa linea governativa e la condotta di chi (Questori e Prefetti) hanno scelto di
servirla supinamente. La loro aggressivit ci rende solo pi forti e determinati. Chiediamo per che il
popolo salentino sia al nostro fianco e si sollevi in massa contro larroganza del potere. Chiediamo che
le istituzioni (deputati, eurodeputati, consiglieri regionali e comunali, Sindaci) prendano posizione contro
questo scempio. Oltre 90 sindaci del Salento firmarono il documento contro TAP a dimostrazione che la
provincia di Lecce la TAP non la vuole, n ora n mai. Chiediamo una volta per tutte che i
rappresentanti delle istituzioni esercitino il loro dovere di rappresentanza della volont popolare.

Adesso occorre passare a una nuova fase della lotta. Quella in cui il popolo si ribella al potere
esercitando in massa il proprio diritto di resistenza.

Non ci piegheranno . MAI!

Collettivo Terra Rossa Potere al Popolo

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