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FILM IN CONCORSO della 23 EDIZIONE DEL FESTIVAL

PE: Prima europea


PN: Prima nazionale

Concorso Lungometraggi Finestre sul Mondo

7 cajas di Juan Carlos Maneglia Tana Schmbori, Paraguay, 2012, 105 - PN


Ad Asuncin il diciassettenne Victor, che esegue piccoli lavori nellimmenso mercato municipale,
attratto dai film polizieschi hollywoodiani e immagina di diventare una star trovando nel cinema
fama e fortuna. Senza soldi, sogna inoltre di acquistare un cellulare. La svolta arriva quando un
uomo gli promette di dargli cento dollari per trasportare sette casse in un luogo segreto del mercato.
Il ragazzo e la sua amica Liz, che innamorata di lui e non lo lascia mai solo, intraprendono un
viaggio sempre pi pericoloso nel labirintico mercato, inseguiti da ladri, gangster e
dallonnipresente polizia.

Chroniques d'une cour de rcr di Brahim Fritah, Francia/Marocco, 2012, 85 - PN


1980. Brahim, dieci anni, vive a Pierrefitte-sur-Seine, nella periferia di Parigi. Abita con la famiglia,
di origine marocchina, in un appartamento accanto alla fabbrica dove il padre lavora come
guardiano. Ispirato ai ricordi dinfanzia del regista, il film descrive con tenerezza le giornate di
Brahim: la scuola, i compagni di classe, gli scherzi, la relazione con una coetanea, lamicizia con
Salvador, scappato dal Cile con la madre, la televisione, le tensioni fra gli operai e i padroni della
fabbrica, gli scioperi e il trasloco. Brahim scopre lamicizia, lamore e la passione per la fotografia.

Coming Forth by Day di Hala Lotfy, Egitto, 2012, 96 - PN


Soad vive in un quartiere popolare del Cairo con la madre, infermiera di notte in ospedale, e il padre
paralizzato. Ad accudire il genitore Soad, che sacrifica la sua vita sostituendosi nelle quotidiane
attivit casalinghe alla madre stanca e rassegnata. Soltanto alla sera Soad esce di casa per aggirarsi
da sola nella metropoli notturna, tra un breve viaggio su un taxi collettivo e una telefonata. Le
condizioni del padre peggiorano e un nuovo giorno, identico ma forse portatore di cambiamento, sta
per iniziare. Il titolo del film la traduzione letterale di quello del Libro dei morti degli antichi
Egizi.

The Cremator di Peng Tao, Cina, 2012, 90 - PN


Cao lavora nel crematorio di un piccolo villaggio. Secondo le usanze, la cremazione riservata solo
ai morti il cui corpo non viene reclamato da familiari o amici. Per guadagnare denaro, Cao e
lamico Xie trasformano quei cadaveri in spose fantasma da proporre ai familiari dei defunti non
sposati. Quando la polizia consegna allobitorio il corpo non identificato di una giovane suicida,
Cao, scopertosi malato terminale, decide di prendere quella defunta come sua sposa. Larrivo di
Xiuqiao, sorella della donna, complica le intenzioni di Cao. Mentre fra i due si instaura un profondo
rapporto affettivo.

Le Djassa a pris feu di Lonesome Solo, Costa D'Avorio/Francia, 2012, 70 - PN


Alla morte del padre, Tony ha dovuto lasciare la scuola. Vende sigarette nelle strade di Wassakara,
un ghetto di Abidjan, e spera in un futuro migliore giocando dazzardo. Anche la sorella Ange
scontenta del suo lavoro di apprendista parrucchiera e, allinsaputa di Tony, fa la prostituta. Il loro
fratello maggiore Mike un poliziotto e, fedele alla parola data alla madre, si occupa di Tony e
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Ange. Ma la sua severit porta i ragazzi ad allontanarsi da lui. Per difendere la sorella, Tony si fa
coinvolgere in attivit che lo trasformano in un criminale noto con il soprannome di Dabagaou.

Round Trip di Meyar Al Roumi, Siria/Francia, 2012, 73


Walid, studente, fa il taxista part-time a Damasco. Suhair la sua smaliziata fidanzata. Non essendo
sposati, lunico posto dove i due giovani possono baciarsi tranquillamente in auto, in strade poco
frequentate. Un giorno, Suhair parla a Walid dellamica Sulmaze che vive a Teheran e gli propone
di andarla a trovare. In tal modo, lei e il fidanzato potranno trascorrere del tempo insieme lontano
da Damasco. Intraprendono cos un lungo viaggio in treno, dove iniziano a godere di momenti di
intimit impensabili nella loro citt. Quel viaggio rischia per di incrinare seriamente la loro
relazione.

Ruta de la luna di Juan Sebastin Jcome, Ecuador/ Panama, 2012, 75 - PN


Road movie da Panama a S. Jos in Costa Rica: Tito, 32 anni, albino, decide di percorrere mille
chilometri attraverso lAmerica Centrale per competere in un torneo di bowling e il padre, ex
allenatore di boxe e da sempre poco sostenitore dellattivit del figlio, insiste per accompagnarlo. Il
viaggio far loro scoprire le ragioni per cui si sono allontanati luno dallaltro per cos tanti anni. Un
viaggio anche interiore tra un padre burbero e macho e un figlio diverso e solitario, che non
sanno quasi nulla luno dellaltro e ritrovano insieme lamicizia e il senso della vita.

Tanta Agua di Ana Guevara Pose, Leticia Jorge Romero, Uruguay/Messico/Paesi Bassi, 2013,
102 - PN
Alberto, divorziato, passa a prendere a casa dellex moglie la figlia quattordicenne Luca e il figlio
pi piccolo Federico per trascorrere un weekend insieme a loro in un residence con piscina a Salto.
Un temporale che sembra non finire mai rovina la breve vacanza di Alberto e dei suoi figli, costretti
a reinventarsi le giornate. Mentre Federico passa il suo tempo con il padre, Luca esplora la zona, fa
amicizia con una ragazza e incontra Santiago, che la invita in un locale della citt vicina. La festa
deluder Luca, al contrario della vacanza, che servir a intensificare i rapporti fra lei, il fratello e il
padre.

With You, Without You di Prasanna Vithanage, Sri Lanka/India, 2012, 90 - PN


Nello Sri Lanka, dove la guerra fra esercito e popolo tamil terminata da non molto tempo,
Sarathsiri, ex militare, fa lusuraio gestendo un banco dei pegni e conducendo una vita riservata nel
modesto appartamento situato al primo piano dello stesso edificio. Come molte altre persone in
difficolt economiche, la giovane rifugiata Tamil Selvi si reca al banco dei pegni per ottenere pochi
soldi in prestito. Catturato dalla bellezza della donna, Sarathsiri la segue e scopre che sta per
sposarsi con un vecchio solo per denaro. Si offre cos di prenderla in moglie. Tratto da La mite di
Fdor Dostoevskij.

Concorso Documentari Finestre sul mondo

Assistance Mortelle di Raoul Peck, Haiti/Francia, 2013, 99 - PN


Raoul Peck ritorna al documentario per affrontare la pi grande tragedia della storia recente del suo
Paese, il terremoto del 12 gennaio 2010. I morti furono 250.000 e un milione e 200.000 i senzatetto.
Allindomani della catastrofe, da tutto il mondo partirono in poco tempo carovane di missioni
umanitarie, si istitu la Interim Haiti Recovery Commission (con Clinton al vertice), cominci il
vergognoso business degli aiuti e arriv a Port-au-Prince perfino Sean Penn. Ma nessuno ascolt i
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reali bisogni della popolazione haitiana, n chi governava il paese. Limbarazzo e lo sconforto degli
stessi cooperanti fanno scivolare noi, spettatori costernati, verso lo sconcertante epilogo del film,
che il presente di Haiti.

Dgage di Mohamed Zran, Tunisia, 2012, 96 - PN


Le rivoluzioni del mondo arabo sono cominciate in Tunisia, quando Mohamed Bouazizi si dato
fuoco un mattino di dicembre dopo la confisca della bancarella del mercato che gli dava modo di
guadagnarsi da vivere. Un film che inizia come molti altri, che dal 2010 raccontano quel che furono
i movimenti di protesta e come arrivarono a essere storici momenti di passaggio verso qualcosa che
sta ancora succedendo. Ma soprattutto un film che va dove molti altri non hanno voluto e potuto,
ed entra nella disperazione delle case e delle vite dei giovani, poverissimi protagonisti di quelle
rivoluzioni e delle loro famiglie.

Denok & Gareng di Dwi Sujanti Nugraheni, Indonesia, 2012, 89 - PN


La povert di una famiglia nellIndonesia di oggi. La loro lotta quotidiana per guadagnare il
necessario per vivere e pagare debiti ereditati dal passato. La straordinaria capacit di guardare
avanti, di sorridere nonostante tutto, di pensare sempre alla vita con dignit e rispetto. Lo sguardo
del regista si posa con affetto e attenzione sui volti di Denok e Gareng, giovane coppia che si
incontrata un giorno per le strade di Yogyakarta e ha deciso da quel momento di dividere pene e
felicit di una famiglia allargata, capace di stringersi per affrontare le avventure di ogni giorno.

The Gardener di Mohsen Makhmalbaf, Iran, 2012, 87 - PN


Il regista iraniano e il figlio Maysam compiono un viaggio in Israele per approfondire la conoscenza
della religione bah, che conta sette milioni di fedeli nel mondo e ha il suo centro a Haifa, dopo
essere nata nella met del diciannovesimo secolo in Persia, dove i seguaci furono ben presto
perseguitati. Persone da tutto il mondo si recano a Haifa in pellegrinaggio. I giardini che circondano
i luoghi sacri sviluppano pace e armonia con la natura. Al tempo stesso, il film diventa una
riflessione sul potere e sul cinema, e padre e figlio due persone che rappresentano punti di vista
completamente diversi a proposito della religione.

Jeppe on a Friday di Arya Lalloo, Shannon Walsh, Sudafrica/Canada, 2012, 87 - PE


Un esperimento di film partecipato nato in Canada e trasportato in Sudafrica, con un gruppo di
giovani filmmaker donne capitanate da due registe. Il progetto prevede uno studio sociale (e
urbano) da sviluppare lungo una giornata e da filmare tutto in ununica location, Jeppe, quartiere
alla periferia di Johannesburg. Il risultato per certi versi sorprendente: il ritratto di una comunit
piena di contraddizioni e di cambiamenti (primo tra tutti, il processo di gentrification dilagante)
accompagna lo spettatore alla scoperta di luoghi e persone, offrendo una chiave di lettura della
societ sudafricana contemporanea.

No hay lugar lejano di Michelle Ibaven, Messico, 2012, 82 - PE


Mogotavo un luogo di straordinaria bellezza, nello stato di Chihuahua, nel Messico nord-
occidentale. Ma anche e soprattutto una comunit che rischia di scomparire, perch il capitalismo
ha le sue regole, e i paradisi naturali sono prima di tutto potenziali ricchezze da sfruttare. Senza
pensare troppo che sono abitati da persone, nate e cresciute tra quelle montagne, e che una volta
comprato il terreno non facile sradicare vite umane. E ora, mentre un grande albergo in fase di
espansione e la funivia attrae lo sguardo dei bambini del villaggio, c chi disposto a resistere fino
alla fine.
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mon corps! di Laurent At Benalla, Qatar/Francia, 2012, 70 - PE
Il coreografo Abou Lagraa e sua moglie, la danzatrice Nawal Lagraa, con lintenzione di intrecciare
le culture mediterranee lavorano ad Algeri per allestire la prima accademia di danza contemporanea
del Paese. Per la performance inaugurale, Nya, Abou e Nawal Lagraa hanno scelto dieci ballerini
di street dance non professionisti. Il film descrive le loro emozioni, paure, tensioni, e lo sviluppo di
unesperienza culturale innovativa, nel corso della giornata di prove che terminer con la sera della
prima al Teatro Nazionale di Algeri.

La revolucin de los alcatraces di Luciana Kaplan, Messico, 2012, 96 - PE


Eufrosina appartiene a una comunit indigena della regione di Oaxaca, in Messico. La sua storia
personale si intreccia con quella del suo villaggio, delle donne e dei loro mariti, del lavoro e della
famiglia, della rappresentanza delle minoranze e di un risveglio necessario alla coscienza sociale.
Forse troppo per le spalle di una giovane donna che voleva solo avere diritto di voto. La regista, che
ha conosciuto e seguito la vicenda di Eufrosina dal 2009, si chiesta se fosse cos e ha indagato
sulle conseguenze dellimpegno politico di una donna nel Messico di oggi.

True Story of Love, Life, Death and Sometimes Revolution di Nidal Hassan, Siria, 2012, 65 -
PN
Un progetto di documentario sostenuto da un importante festival europeo (il Cph:Dox di
Copenaghen) per raccontare le donne siriane oggi, il loro desiderio di vivere, amare, lottare per
laffermazione della loro libert personale: questo il punto di partenza del viaggio comune di
Nidal, regista siriano, e della collega danese Lilibeth, che si ritrovano a Damasco proprio
allindomani dello scoppio delle prime manifestazioni di protesta contro loppressione governativa.
Il prosieguo del progetto e lo sviluppo del film saranno poi tutti nella mani di Nidal, capace di
registrare storie di donne assenti e perseguitate quanto di restituire fedelmente testimonianze di
resistenza e lotta.

Concorso per il Miglior Film Africano

A batalha de Tabat di Joo Viana, Guinea Bissau/Portogallo, 2013, 80 - PN


Il padre di Fatu torna in Guinea Bissau dal Portogallo per partecipare al matrimonio della figlia. La
giovane donna insegna alluniversit, mentre il futuro marito un noto musicista. La cerimonia
nuziale prevista a Tabat, villaggio celebre per la sua cultura musicale. Ma il padre porta con s
un passato dal quale non riesce a separarsi, il trauma delle sue esperienze di soldato durante la
guerra coloniale. Il suo viaggio verso Tabat porta cos luomo a contatto con luoghi della memoria
(un cimitero, un cinema, il porto) e con la sofferenza di un popolo, tra guerra e pace, passato
drammatico e speranza nel futuro.

Beauts caches di Nouri Bouzid, Tunisia/Emirati Arabi Uniti/Francia, 2012, 105 - PE


Zeinab fidanzata con un imprenditore che vive in Francia, la cui madre vorrebbe imporle di
indossare il velo. Aicha la migliore amica di Zeinab, lavora in una panetteria e il suo capo fa di
tutto per convincerla a togliere il velo per offrire ai clienti unimmagine pi seducente. Entrambe
rifiutano le imposizioni maschili e, in maniera opposta, combattono in nome della libert allinterno
delle proprie famiglie. Contemporaneamente, nelle strade di Tunisi si fa sempre pi evidente il
desiderio di cambiamento. Con coraggio, Zeinab e Aicha si ribellano e manifestano tra la folla il
loro diritto alla libert.
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Chroniques d'une cour de rcr di Brahim Fritah, Francia/Marocco, 2012, 85 - PN
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Coming Forth by Day di Hala Lotfy, Egitto, 2012, 96 - PN


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Le Djassa a pris feu di Lonesome Solo, D'Avorio/Francia, 2012, 70 - PN


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O grande Kilapy di Zez Gamboa, Angola/Brasile/Portogallo, 2012, 101 - PN


Joo Fraga, soprannominato Joozinho, un gran viveur, un donnaiolo implacabile e un
imbroglione. Interessato pi al denaro e ai piaceri che alla lotta politica, truffa lamministrazione
coloniale ma finisce in carcere con la fama di prigioniero politico. Ritratto arguto e divertente di un
antieroe africano che, negli ultimi dieci anni di dominazione portoghese in Angola, si ritrova
intrappolato tra il mondo ricco e spensierato delllite al tramonto dellimpero coloniale e i
movimenti di liberazione nazionale del popolo angolano.

Parfums d'Alger di Rachid Benhadj Algeria, 2012, 108 - PE


Karima, celebre fotografa che vive a Parigi da molti anni, costretta a rientrare ad Algeri, su
richiesta della madre, nella casa di famiglia che aveva lasciato per sfuggire alla tirannia del padre.
Siamo nel 1998 e lAlgeria devastata dalla guerra contro il fondamentalismo. Appena giunta nella
dimora cos carica di ricordi, Karima viene a conoscenza che il padre in agonia e che il fratello
stato arrestato con laccusa di attivit terroristiche ed recluso in una prigione di massima
sicurezza. Inizialmente ritrosa, Karima dovr affrontare dure prove e interrogarsi sulla propria
identit.

Toiles daraignes di Ibrahima Tour, Mali, 2012, 92 - PE


Mariama e Lamine si giurano fedelt e amore con un patto di sangue quando il ragazzo decide di
recarsi in citt in cerca di fortuna. Promessa allanziano e ricco Bakary, verso il quale il padre
debitore, Mariama rifiuta di sposarlo e a nulla valgono le suppliche della madre. La ragazza viene
arrestata, torturata e imprigionata in un carcere popolato quasi esclusivamente da detenuti maschi.
In quello stesso carcere condotto Yoro, privato della libert per le sue idee politiche, critiche nei
confronti del potere militare. Simbolo di resistenza, Mariama non smette di lottare per la sua
dignit.

Virgem Margarida di Licnio Azevedo, Mozambico, 2012, 90 - PN


Mozambico, 1975. I mozambicani innalzano per la prima volta la loro bandiera dopo cinquecento
anni di colonizzazione portoghese. Secondo gli ideali rivoluzionari, le prostitute devono essere
rieducate per servire alla nuova causa. Centinaia di donne, prostitute o presunte tali, sono arrestate,
torturate e portate in campi di rieducazione. Fra loro c Margarida, una contadina adolescente,
arrestata perch trovata senza documenti didentit. Nel campo isolato, fra le guardiane e le
prigioniere nasce una solidariet. La visita dei comandanti e la loro violenza fanno scattare nelle
donne il desiderio di ribellione.

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Concorso Cortometraggi Africani

Bobby di Mehdi M. Barsaoui, Tunisia, 2013, 18 - PE


Compiuti otto anni, Fares ha il permesso di andare a scuola da solo. Sulla strada incontra un
simpatico cagnolino randagio che comincia a chiamare Bobby. linizio di una grande amicizia.
Con la complicit della mamma, Fares si prende cura di Bobby contro il volere del padre, fervente
musulmano, che rifiuta i cani in quanto creature impure.

Ce chemin devant moi di Mohamed Bourokba detto Ham, Francia, 2012, 15 - PN


Noir nella banlieue parigina piantonata dalla polizia. La violenza e i metodi brutali delle forze
dellordine scatenano la guerriglia urbana dei giovani del quartiere. Il figlio maggiore, illegittimo,
inviato dalla madre alla ricerca di Mehdi, il figlio prediletto. Degrado, gelosia e solitudine, un
cocktail di frustrazione che non potr che sfociare in tragedia.

Crop di Marouan Omara, Johanna Domke, Egitto/Germania, 2013, 49 - PN


Tutto girato allinterno della redazione di Al Ahram, il pi grande quotidiano dellEgitto con
almeno sedicimila impiegati, il film analizza la rappresentazione dei leader politici egiziani in una
prospettiva storica e riflette sullutilizzo delle immagini da parte dei media egiziani, controllati sino
a oggi dallo Stato, e sul ruolo e il potere delle immagini durante la rivoluzione del 2011. La voce
narrante ispirata alle interviste con la scrittrice e teorica dei media Maria Golia e con il fotografo
Yasser Alwan.

Il debito del mare di Adil Tanani, Marocco/Italia, 2012, 15


Il trauma del passaggio dei clandestini dalla Tunisia allItalia un peso insostenibile quando in
mare si sono persi i propri cari, ma diventa unossessione quando ci si assume la colpa di ci che
accaduto. Redouane consumato dal debito con il fratello che ha venduto tutto per partire con lui.

Fela-Sidy di Damola Adelaja, Nigeria, 2012, 8 - PE


Tra le mura del suo appartamento di lusso, un uomo vive le giornate dei violenti scioperi che hanno
infiammato la Nigeria al riparo da tutto. Le notizie drammatiche gli arrivano solo attraverso i media
o gli appaiono in sogno, turbando le sue notti. Soltanto un Cd di Fela Kuti, il pi grande leader che
la Nigeria abbia mai avuto, riuscir a risvegliarlo dal torpore e a ricordargli la sua appartenenza al
popolo nigeriano. Metafora della classe privilegiata del Paese che ha perso ogni contatto con la
realt e attende di essere svegliata per passare allazione.

Je suis Malien di Soumala Diallo, Mali/Senegal/Francia, 2012, 23 - PN


Il film nasce da un laboratorio di regia del documentario. Alcuni giovani maliani riuniti nella stessa
stanza discutono animatamente delle sorti del Paese, mentre il terzo colpo di Stato depone il
presidente e i tuareg occupano il Nord del Mali. Sono studenti che provengono da ogni parte della
nazione. Increduli, rifiutano di essere caratterizzati etnicamente. Una sola cosa li accomuna:
lamore per il Mali e la preoccupazione per il futuro del loro paese.

The Long Way Down Yasser Howaidy, Egitto/Emirati Arabi Uniti, 2012, 13 - PN
Larabo Aly e loccidentale Ed si scontrano al 59 piano di un grattacielo di Abu Dhabi
rinfacciandosi ogni sorta di luogo comune. Durante la lunga discesa in ascensore i due finiscono per
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conoscersi meglio e lostilit svanisce. Nel frattempo, la squadra di sicurezza del palazzo li scambia
per terroristi...

Loot di Greg Rom, Sudafrica, 2012, 11 - PN


Storia sorprendente di uninsolita rapina in banca, dove realt e fantasia, bene e male si confondono
e la forza dellimmaginazione supera quella della violenza e delle armi.

Miseducation di Nadine Cloete, Sudafrica, 2012, 5 - PN


Breve e intesa testimonianza di una bambina di undici anni di Cape Town che racconta, con
semplicit, la paura di attraversare il quartiere dove vive per andare a scuola.

Mon enfant di Meriem Amari, Algeria/Francia, 2012, 6 - PN


Ritratto provocatorio che vuole ribaltare lo stereotipo della mamma araba tradizionale e sottomessa
che si dedica anima e corpo ai figli, spesso ingrati.

Olongo di Clarisse Muvuba Mwimbu, Repubblica Democratica del Congo, 2012, 23 - PN


Un cantore tradizionale di riti funebri immagina il giorno del suo funerale. Chi pianger me, che
piango per gli altri?. Commedia grottesca che svela lignoranza e la superstizione che circondano
lavvento della morte e i retroscena falsi e meschini dei funerali. Grande ironia e al tempo stesso
acuta riflessione sulla vita e la morte. La vita non vale niente e niente vale la vita

Paper Boat di Helmy Nouh, Egitto, 2012, 17' - PN


Un uomo e una donna al Cairo, nella notte, discutono del destino del Paese. la prima volta che lei
osa uscire di notte da sola, bere una birra in un bar e conversare con uno sconosciuto. Forse il
segno che qualcosa sta cambiando?

Prsident Dia di Ousmane William Mbaye, Senegal/Francia, 2012, 54 - PN


Nel 1962, Mamadou Dia, primo ministro del Senegal, arrestato e condannato allergastolo, con
laccusa di aver preso parte a un colpo di stato, dallamico Lopold Sdar Senghor. Insieme a Dia
sono arrestati quattro ministri, tra cui Joseph Mbaye, lo zio del regista. Eppure per ben diciassette
anni Senghor e Dia avevano camminato insieme, inseparabili e complementari, per costruire lo
sviluppo del Senegal. Cinquanta anni dopo, mentre la campagna presidenziale del 2012 agita il
Paese intorno al tema della democrazia, testimoni e protagonisti degli avvenimenti del 1962
prendono la parola.

Quand ils dorment di Maryam Touzani, Marocco, 2012, 18


Sara molto legata al nonno, che sostituisce la figura paterna. Quando allimprovviso anche il
nonno verr a mancarle, la piccola infranger tutte le regole della tradizione islamica, che vieta alle
donne di presenziare alle esequie, per stargli accanto...

Tu seras mon alli di Rosine Mfetgo Mbakam, Camerun/Belgio, 2012, 20 - PN


Dom, una donna del Gabon viene fermata allaeroporto di Bruxelles e sottoposta a un lungo
interrogatorio. I suoi documenti risultano falsi. Per entrare nel Paese chiede protezione agli spiriti e
giunge a un atto estremo.

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Concorso ExtrA

Los aviones que se caen di Mario Piredda, Italia/Cuba, 2012, 12


Il sogno di un ragazzino cubano che vuole diventare un campione di baseball come Carlos Tabares.
Lo zio, che il suo mentore, gli insegna quanto sia importante credere in un obiettivo per vedere un
giorno realizzarsi i propri sogni.

Babylon Fast Food di Alessandro Valori, Italia, 2012, 14


Mamad, un ragazzo nato in Italia da genitori senegalesi, combatte quotidianamente la sua
personalissima battaglia per essere riconosciuto a tutti gli effetti come cittadino italiano. Ma n gli
immigrati di prima generazione n tantomeno la sua padrona di casa italiana gliela vogliono dare
vinta. Breve e divertente commedia che nasce da un laboratorio di cinema per ragazzi.

Dalle onde del mondo di Matteo Lolletti, Lisa Tormena, Italia, 2013, 38
Nel luglio del 2011, il Teatro dei Due Mondi di Faenza d vita a un progetto teatrale con alcuni
rifugiati provenienti dalla Libia. Attraverso il teatro di strada, i rifugiati riescono a rielaborare e
raccontare le loro storie, spesso drammatiche e dolorose: la rappresentazione del viaggio nel
deserto, la paura, la traversata. Le varie fasi del progetto sono correlate alla vita e alle parole dei
migranti. I ricordi si fondono con quelli storici dellimmigrazione italiana, creando unintensa
riflessione sulla reciprocit, lintegrazione e la comprensione tra le culture.

Effetto Thioro di Alessandro Penta, Italia/Senegal, 2012, 60


Il viaggio di andata e ritorno tra Milano e il Senegal di Thioro, che non ha ancora compiuto un anno
ed figlia di una coppia mista. Nel villaggio del pap, Diol Kadd, fervono i preparativi per il
battesimo della piccola toubab. la prima bambina del villaggio nata da una coppia mista, una
assoluta novit che generer lentusiasmo di molti, lincomprensione di alcuni, un cambiamento in
tutti.

Futuro non futuro di Mohammad Reza Haririan, Italia/Iran, 2012, 12 - PE


Quando vai via dalla tua patria alla ricerca della felicit non sicuro che la trovi. Breve racconto
in forma di diario intimo, riflessioni ed emozioni sui sentimenti di libert e solitudine di una ragazza
iraniana a Milano.

Grazie per tutto Signor Presidente di Matteo Bennati, Italia, 2012, 50


La quotidianit di una famiglia nigeriana in provincia di Mantova. Dopo il ricongiungimento
familiare, il padre perde il lavoro. Tra mille difficolt le figlie si impegnano a studiare litaliano per
garantirsi un futuro in Italia. La lingua il primo ostacolo da superare per coltivare un nuovo senso
di appartenenza. La mamma, Agnes, che non parla italiano, fa pi fatica e riflette su come la sua
vita sia diventata pi silenziosa. Racconto spontaneo e delicato di una storia di ordinaria ricerca di
integrazione.

I Dont Speak Very Good, I Dance Better di Maged El Mahedy, Italia/Egitto, 2012, 80
La vita privata di un artista sintreccia con le grandi trasformazioni culturali e politiche dellEgitto.
Per far fronte alla malattia che ha colpito il fratello e la sorella, Maged, il regista, deve tornare al
Cairo, dove si trova coinvolto nei movimenti di piazza Tahrir e scopre che il venticinque percento
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della popolazione malato di epatite. Pi filoni narrativi si sovrappongono in questo film
dallandamento non lineare e frammentario: dalla denuncia della situazione sanitaria alle proteste
contro il governo, allomaggio al grande danzatore egiziano Mahmoud Reda.

Imaginaires en exil. Cinq cinastes d'Afrique se racontent di Daniela Ricci, Italia/ Francia,
2013, 52 - PE
Newton Aduaka, John Akomfrah, Haile Gerima, Dani Kouyat e Jean Odoutan, cinque registi
africani in esilio: i loro percorsi artistici e personali da Parigi a Washington, da Ouagadougou a
Londra, passando per Uppsala e Ouidah; le loro lotte e le loro identit complesse costantemente
alla ricerca di un equilibrio tra le diverse culture.

In nome del popolo italiano di Gabriele Del Grande, Stefano Liberti, Italia, 2012, 7
Mini documentario di denuncia, viaggio per immagini e voci nel Cie (Centro di identificazione ed
espulsione) di Ponte Galeria a Roma, un carcere a tutti gli effetti, dove vengono detenuti padri di
famiglia, lavoratrici, ragazzi e ragazze stranieri che non hanno i documenti in regola. Non hanno
commesso alcun reato, eppure rischiano di passare diciotto mesi dietro le sbarre in attesa di essere
espulsi. La loro detenzione convalidata da un giudice di pace, in nome del popolo italiano.

In uno stato libero di Paola Piacenza, Italia/Tunisia, 2012, 74


Nei giorni della rivoluzione tunisina, tre ragazzi di Zarzis, il porto da cui salpano le barche dei
clandestini alla volta di Lampedusa, creano una web Tv per fornire alla popolazione informazioni
non filtrate dal regime. Zarzis Tv, grazie ai video immessi in rete, conquista nellarco di pochi
giorni novemila utenti. Le immagini del documentario, quelle di backstage dellattivit dei giovani
videogiornalisti e quelle girate da loro stessi si confondono: ne risulta un resoconto molto spontaneo
e partecipato dei cambiamenti della vita nella citt dalla rivoluzione alle prime elezioni.

Il limite di Rossella Schillaci, Italia, 2012, 55


La storia del peschereccio Priamo di Mazara del Vallo con tutti i suoi lavoratori, italiani e tunisini, e
al tempo stesso la storia ancestrale degli uomini in mare e delle donne che aspettano a casa. Un bel
ritratto della vita in quel tratto di mare tra Italia e Tunisia, con i difficili rapporti di convivenza e i
rari dialoghi. Attorno solo mare e gabbiani, e i suggestivi orizzonti del Mediterraneo a un passo
dallAfrica, dove il peschereccio incrocia i migranti diretti in Europa.

Mduses di {movimentomilc}, Italia, 2012, 5 - PE


Il viaggio dei migranti come il movimento delle meduse. Immigrazione: trasferimento permanente o
temporaneo di gruppi di persone in un paese diverso da quello di origine. Clandestini o immigrati?
La differenza enorme.

Il rifugio di Francesco Cannito, Luca Cusani, Italia, 2012, 56


Nel giungo 2011, centosedici profughi provenienti dalla Libia sono stati trasferiti in un albergo
disabitato sulle Alpi, a 1800 metri. Per mesi hanno vissuto in completo isolamento nellattesa che
venisse riconosciuto il loro status di rifugiati. Il documentario racconta la loro vita sospesa tra sogni
e aspettative. Tra i ritratti che emergono: un nigeriano profeta scappato dal suo Paese per le
grandi tensioni tra il movimento islamico e i cristiani; un profugo del Gambia fuggito per motivi
politici; un nigeriano calciatore professionista in Libia che spera di ricostruirsi una vita anche grazie
allo sport.

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I segreti di Kabiria di Gianpaolo Rampini, Italia/Kenya, 2012, 65 - PE
Ragazze madri dello slum di Kabiria in Kenya. Il documentario segue la giovanissima Wairimu per
tre anni, dalla vita con i bambini di strada al ritorno a casa e al tentativo di entrare nel mondo del
lavoro, dove viene messa incinta. Obbligate a prostituirsi per guadagnarsi da vivere, Wairimu e altre
ragazze madri ritrovano, nel lavoro di gruppo di un progetto sociale, lautostima e la forza per
denunciare la loro situazione in un evento pubblico. Red carpet e riflettori da sfilata le accolgono
per raccontare al pubblico la loro esistenza ai margini della societ.

Stelle contate sulle dita di Giuseppe Carrieri, Italia/India, 2012, 51


Nei villaggi remoti dellIndia stanno arrivando solo oggi le prime lampadine. Abituati al buio
profondo della notte, al rispetto delle tenebre e dei loro spiriti, alla magia della luce della luna e
delle stelle, gli anziani temono lavvento della corrente elettrica e ricordano con semplicit e
saggezza tutta la loro vita trascorsa in accordo con la natura. Per i giovani, invece, una grande
rivoluzione che li proietter nel futuro.

Swahili Tales di Alessandro Baltera, Matteo Tortone, Italia/Tanzania, 2012, 37


Breve trilogia in bianco e nero sullAfrica di oggi, tre storie di uomini in Tanzania
ai margini del progresso: Lo sterco del diavolo, sul lavoro nelle miniere doro
che vengono vendute alle multinazionali; La lingua cinese, su un villaggio di pescatori acquistato
da una compagnia cinese che vuole realizzarvi un resort; Il porto della pace, sui guaritori esorcisti
della fede evangelica.

Ten Months Later di Andrea Balossi Restelli, Lucrezia Botton, Matteo Vivianetti, Italia/Egitto,
2012, 23 - PE
Ritratti colti nella vita quotidiana di alcuni rappresentanti del popolo egiziano, girati dieci mesi
dopo la caduta del regime di Mubarak, nel corso delle elezioni che porteranno al governo il gruppo
conservatore dei Fratelli musulmani: una musulmana spera che non vincano i salafiti per non fare
passi indietro come donna; unattrice si dichiara delusa dallassenza di candidate donne; unanziana
si lamenta che il popolo abbia lasciato la piazza dopo la caduta di Mubarak.

Youths of Shasha di Emanuele Cicconi, Italia/Etiopia, 2013, 45 - PE


Shashamane, una citt vicino ad Addis Abeba, dal 1948 stata popolata dai rastafariani provenienti
dalle isole caraibiche, i cosiddetti Figli della Diaspora Africana, in seguito alla donazione di terra
fatta dallimperatore Hail Selassi I per favorirne il rimpatrio. La giovent di Shasha, oggi,
rappresentata dai figli di quei pionieri, ragazzi cresciuti tra due mondi che esprimono la nuova
cultura jamaric (unione della cultura jamaicana con quella amarica) e sognano di sfondare nel
mondo della musica.

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