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Ondarock / Speciali / Storia del rock / Kraut-rock - La rinascita della Germania

Storia del rock


Kraut-rock
La rinascita della Germania
Valerio D'Onofrio, Valeria Ferro

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Genesi del krautrock

Quando si parla di kraut-rock ci si riferisce a quella variegata scena musicale nata nella
Germania degli anni Sessanta, un paese ancora alle prese con le conseguenze disastrose della
Seconda Guerra Mondiale e diviso in due da un algido muro. Tra il 1967 e il 1977, lobiettivo che
una nuova generazione di musicisti si stava ponendo era quello di trascendere il recente
passato di una patria in cui stentavano ormai a riconoscersi, al ne di creare una proposta
musicale altamente iconoclasta, che potesse essere sinonimo di una nuova era. Inconsapevoli
del ruolo che stavano rivestendo, i protagonisti del kraut-rock hanno creato una pagina
irripetibile della storia della musica rock. Se c' stata una vera opposizione, una reale
alternativa alla "dittatura" della musica anglofona, questa certamente nata in Germania.

Negli anni Sessanta in Germania abbiamo avuto un conflitto generazionale


molto particolare. La generazione prima di noi aveva sperimentato il nazismo e
la guerra. Dopo la guerra c stato un clima politico completamente diverso, ma
in molte istituzioni, lodore del vecchio era ancora presente. I bambini hanno
chiesto ai loro genitori informazioni sulla guerra e sul nazismo e, soprattutto, il
ruolo che loro avevano avuto; gli studenti hanno chiesto lo stesso ai loro
insegnanti, ed stato difficile ottenere risposte adeguate. Tra i giovani, gli artisti
e gli studenti delle universit cera questo forte desiderio di libert. Da questa
situazione nato un grande attrito tra il vecchio e il nuovo, che si concluso in
una rivoluzione culturale. Gli Amon Dl erano una parte di questo.
(John Weinzierl, Amon Dl II)

La situazione politico-sociale della Germania del dopoguerra


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anni Sessanta, la musica tedesca dominata dal cosiddetto
genere "Schlager", un pop inoffensivo intriso di arrangiamenti - Storia del progressive
- Storia della new wave
di facile presa e melodie orecchiabili, un esperimento gi
- Storia del glam-rock
perfezionato dal ministro della propaganda del Terzo Reich, - Storia del metal
Joseph Goebbels, che aveva investito energie e denaro - Storia dell'hard-rock
- Storia del grunge
nell'industria musicale per i suoi ni di propaganda politica.
- Storia del trip-hop
Di fatto, il boom economico degli anni Cinquanta e Sessanta
- Storia dell'hardcore
di cui si legge oggi qualcosa di molto lontano da ci che - Storia del black metal
stava accadendo nelle strade e le uniche persone che ne - Grindcore: invito all'ascolto
- Storia di Canterbury
beneciavano erano, molto spesso, le stesse che si trovavano al potere durante il nazismo. In
- Storia del kraut-rock
questo contestomolto peculiare, probabilmente unico,si crea il substrato su cui nasce il rock
sperimentale tedesco (kraut-rock e kosmische musik): una nazione che nel giro di pochi
decenni esce scontta da ben due guerre mondiali, da lei stessa provocate; un profondo
senso di colpa e il bisogno di espiazione nato dall'essere stato il popolo creatore della pi
crudele e sanguinaria dittatura che la storia europea ricordi, oltre che essere stati la causa del
pi terricante genocidio della storia umana: lOlocausto. Tutte responsabilit che pesano
Discografia consigliata
sulle spalle dei propri padri, nonni, insegnanti e connazionali. I protagonisti del kraut-rock
vivono la loro infanzia in una Germania ridotta in macerie; i loro primi anni di vita non devono Lavanguardia kraut
essere stati molto diversi dall'infanzia del bambino protagonista del capolavoro neorealista di
Faust
Roberto Rossellini, "Germania anno zero". evidente quanto queste caratteristiche messe
insieme non siano riscontrabili altrove e quanto, con ogni probabilit, non lo saranno mai pi;
Faust (1971)
questo rende il contesto storico, sociale, culturale e politico assolutamente unico. So Far (1972)
The Faust Tapes (1973)
Faust IV (1973)
Quando si parla della musica tedesca degli anni Settanta si usano indistintamente due
termini: uno proprio il sommario "kraut-rock" - un vocabolo coniato dalla rivista Melody Can
Maker - secondo il gergo anglosassone in voga allepoca nellindicare il popolo tedesco
("Kraut"). Un termine che nasconde un malcelato e snobistico senso di supponenza, ricalcato Monster Movie (1969)
Soundtracks (1970)
sarcasticamente poi dai brani omonimi dei Faust e di Conrad Schnitzler. Laltro invece
Tago Mago (1971)
"kosmische musik": la "musica cosmica", che deve il suo nome a una storica doppia antologia Ege Bamyasi (1972)
pubblicata nel Natale del 1972, un epiteto che per pare alquanto fuorviante quando viene Future Days (1973)
Soon Over Babaluma (1974)
accostato a gruppi come Can, Faust e Neu!, i quali di cosmico nel loro suono non hanno
Landed (1975)
proprio nulla. Unlimited Edition (1976)
Forse la denizione generica di "rock sperimentale tedesco" sarebbe quella che meglio Flow Motion (1976)
compendia il suono di ognuna delle band presenti sul territorio germanico, premettendo che Saw Delight (1977)
Out Of Reach (1978)
seppur tutte queste formazioni abbiano costantemente mantenuto uno spiccato gusto per
Can (1979)
lartigianato e per limprovvisazione a oltranza, stando sempre al riparo dalle smanie Rite Time (1989)
commerciali, non tutte hanno raggiunto il medesimo risultato artistico e musicale. Al
Guru Guru
contrario: la parola d'ordine del kraut-rock proprio la diversit.

Ufo (1970)
Cosa pu far entrare in un unico calderone gruppi tanto Hiten (1971)
diversi tra loro? Cosa pu accomunare gli incubi Kngaru (1972)
Guru Guru (1973)
post-atomici dei Faust, il misticismo laico/religioso dei
Dont Call Us We Call You (1973)
Popol Vuh, le avventure cosmiche dei Tangerine Dream e di Dance Of The Flames (1974)
Klaus Schulze, il motorik beat dei Neu!, i deliri anarchici degli Mani Und Seine Freunde (1975)

Amon Dl e i viaggi lisergico-spaziali degli Ash Ra Tempel? Tango Fango (1976)

Forse soltanto tre elementi: in primis, come gi accennato, le Corrieri cosmici


condizioni geograco-politico-culturali insite nella
Germania del Dopoguerra, un periodo talmente Tangerine Dream

caratterizzante da essere stato in grado di dare vita a un


Electronic Meditation (1970)
movimento non riconducibile per genealogica musicale ad Alpha Centauri (1971)
alcuna esperienza anglofona (un dato unico, se si pensa al resto della cultura occidentale). Zeit (1972)

Come secondo elemento, essenziale la voglia di assoluta libert, di essere pionieri di un Atem (1973)
Phaedra (1974)
nuovo modo di intendere l'arte e la musica. Arte che nasce libera, non colonizzata. Arte
Rubycon (1975)
ribelle e anarchica, non restauratrice di antichi splendori nazionali, che guarda Ricochet (1975)
esclusivamente al futuro, mai al passato. Sorcerer (1977)

Un terzo elemento l'inuenza del gigante dell'avanguardia Karlheinz Stockhausen: il


Ash Ra Tempel
perentorio allontanamento dalle consuetudini del rock passa anche attraverso l'esperienza di
questo musicista straordinario. difcile per noi comprendere limportanza della personalit Ash Ra Tempel (1971)

e della musica che questo compositore moderno e rivoluzionario ha in quegli anni. Per i Schwingungen (1972)
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stesso della nuova Germania: innovativo, colto, estremamente moderno e sperimentale, con
Starring Rosi (1973)
uno sguardo al futuro tanto profondo da essere, ancor oggi, di difcile lettura. Le sue lezioni Inventions For Electric Guitar (1975)
di musica, che si svolgono presso la storica scuola di Darmstad, sono ambitissime e New Age Of Earth (1977)

seguitissime da una serie di fedeli proseliti. Molti dei krautrocker le ascoltano, in particolare i Blackouts (1977)
Correlations (1979)
Can sono tra i suoi pi fervidi studenti, cos come Ralf Hutter e Florian Schneider dei
Kraftwerk. In quelle aule a Darmstad succede qualcosa di unico e forse irripetibile: musicisti Sergius Golowin
rock frequentano gli stessi ambienti che avevano contribuito a formare compositori del
Lord Krishna Von Goloka (1973)
calibro di Pierre Boulez, Luciano Berio, Bruno Maderna,Iannis Xenakis e altri. I musicisti
tedeschi non sono gli unici a frequentare le lezioni di Stockhausen; anche i Jefferson Airplane Walter Wegmller
e i Grateful Dead le seguono per sei mesi, nel 1966, presso la University of California, e ne
rimangono altamente impressionati. Tarot (1973)

Cosmic Jokers
Tutti questi fattori tengono insieme esperienze tanto "diversamente" sovversive, ed
interessante notare come le stesse visioni si possano rintracciare nei lm contemporanei di The Cosmic Jokers (1974)
Galactic Supermarket (1974)
Rainer Werner Fassbinder, Werner Herzog e Wim Wenders, tanto per citare i tre registi pi
Planeten Sit-In (1974)
rappresentativi del Nuovo cinema tedesco, che collaboreranno a pi riprese con i musicisti Sci-Fi Party (1974)
del kraut-rock. Wim Wenders lma infatti alcuni concerti degli Amon Dl II a Monaco e Gilles Zeitschiff (1974)

Rainer Werner Fassbinder li omaggia perno con un cameo nel lm "Die Niklashauser Fart",
Wellenstein
oltre a includere i Kraftwerk di "Radioactivity" in due pellicole come "Berlin Alexanderplatz" e
"Chinese Roulette", mentre Werner Herzog lavoracoi misticiPopol Vuh nelle sue colonne Blitzkrieg (1972)
sonore; una formazione tra laltro guidata dallo sciamanico Florian Fricke, suo vecchio amico Mother Universe (1972)
Cosmic Century (1973)
dai tempi della scuola. Questi registi andranno anche oltre, rmando una propria
Stories Songs & Symphonies (1975)
dichiarazione (il cosiddetto Manifesto di Oberhausen) in cui auspicano la rinascita di un
Nuovo cinema tedesco, libero dalle leggi del mercato e dall'estetica del passato. I corrieri solitari

Insomma, senza dubbio possibile tracciare una ideale linea di collegamento fra il kraut-rock
Klaus Schulze
di cui trattiamo in questo articolo, con il violento neorealismo e limpetuosa ironia della
Nuova Oggettivit (Otto Dix, Christian Shad, George Grosz) e con gli ineluttabili destini dei Irrlicht (1972)
claustrofobici lm kammerspiel degli anni Venti (Friedrich Wilhelm Murnau, Georg Wilhelm Cyborg (1973)
Blackdance (1974)
Pabst, Lupu Pick), espressione delle tremende condizioni imposte dopo la Grande Guerra alla
Picture Music (1975)
Repubblica di Weimar e della funesta crisi del 29. Inquietudine, rassegnazione e nichilismo Timewind (1975)
mirabilmente dipinti da Erich Maria Remarque in "Drei Kameraden" ("Tre camerati"). Moondawn (1976)
Un'eredit culturale che, entrata in contatto con la cultura in lingua inglese portata dalle Mirage (1977)
X (1978)
truppe occupanti inglesi e americane ha fatto s che, per quanto negli anni 60 e 70, anche in
Dune (1979)
Germania passassero le canzoni di Doors, Beatles, Rolling Stones, Jefferson Airplane, Frank
Zappa e 13th Floor Elevators, questo apporto musicale d'oltremanica e oltreoceano non Gnter Schickert

venisse accettato passivamente, limitandosi a obliterare il passato e a creare una colonia


Samtvogel (1975)
capace solo di imitare i modelli esterni, ma spingesse semmai ad andare alla ricerca di sound
Uberfallig (1977)
diversi, unici, peculiari, diretti al nuovo, al futuro.
Deuter

La Germania era veramente in una brutta situazione: era stata cos stupida e
D (1971)
irresponsabile da avere iniziato due guerre e poi perderle. Ma permettetemi di Aum (1972)
fare un appunto, cera una cosa positiva: non aveva pi nulla da perdere. Aveva
Edgar Froese
perso tutto.
(Edgar Froese, Tangerine Dream) Aqua (1974)
Epsilon In Malaysian Pale (1975)
Poliedrico e nichilista per denizione, il kraut-rock una
Achim Reichel
(non)scena al confronto della quale "Sister Ray" dei Velvet
Underground pare un gioco da ragazzi (parafrasando il Die Grune Reise (1971)
kraut-guru Julian Cope, autore del saggio
"Krautrocksampler"). Ne costituiscono il collante soltanto i Il kraut-rock sovversivo

tecnici e produttori Dieter Dierks e Conny Plank, oltre che il


Amon Dl I
mecenate e giornalista Rolf-Ulrich Kaiser, ed proprio
questultimo il discograco e critico rock per antonomasia Psychedelic Underground (1969)
Collapsing / Singvgel Rckwrts & Co.
della scena sperimentale tedesca, colui che al celebre
(1970)
Festival di Essen del 25-29 settembre 1968 accanto ai nomi Paradieswrts Dl (1970)
pi blasonati - Frank Zappa, Alexis Korner e Brian Auger - Disaster (1972)

presenta anche una serie di gruppi conterranei che non trovavano spazio nei canali ufciali.
Amon Dl II
Proprio durante quelle cinque giornate la stampa inglese utilizza per la prima volta il termine
spregiativo di "kraut-rock" - ispirandosi al brano degli Amon Dl "Mama Dl Und Ihre Phallus Dei (1969)
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proprio la Gran Bretagna diventer successivamente la cassa di risonanza del nuovo rock
Carnival In Babylon (1972)
tedesco, grazie anche allinsistente programmazione di John Peel sulle onde radiofoniche Wolf City (1973)
della Bbc. Live In London (1973)
Vive La Trance (1974)
Hijack (1975)
Nel presente lavoro sono inclusi tutti i musicisti le cui esperienze sono riconducibili alla Pyragony X (1976)
Germania degli anni che vanno dal 1966 al 1977; ne restano fuori quei musicisti tedeschi Almost Alive (1977)
invece troppo vicini alla cultura musicale anglofona e quindi lontani dal substrato culturale
Agitation Free
kraut. Si scelto, per la non facile classicazione qui adoperata, di individuare un gruppo da
ritenere come embrione di tutto il movimento, se non altro per motivi temporali (Psy Free) e Malesch (1972)
di cercare di trovare punti di convergenza in tutte le band successive. Questi trait d'union 2nd (1973)

possono essere rintracciati nell'approccio pi legato all'avanguardia (Faust, Can), alla musica
Floh De Cologne
elettronica (Kraftwerk, Cluster), ai ritmi ossessivi (Neu!), alla musica cosmica (Tangerine
Dream) o agli aspetti pi mistico-religiosi (Popol Vuh). Vedremo anche i musicisti kraut che Vietnam (1968)
hanno intrapreso fortunate carriere soliste. Inne, saranno trattati tutti quei gruppi che, pur Fliessbandbabys Beat-Show (1970)
Rockoper Profitgeier (1971)
inseriti in un contesto kraut, sono comunque fortemente debitori di una tradizione anglofona
Lucky Streik (1972)
(in particolare, prog e jazz-rock); da qui nascono quattro capitoli sul kraut-folk, kraut-prog, Geyer Symphonie (1973)
kraut-jazz e kraut-rock psichedelico. L'ultimo capitolo , inne, dedicato agli album Mumien (1974)

dimenticati del genere, molto spesso introvabili, alcuni dei quali veri reperti storici. Tilt (1975)
Rotkppchen (1977)

Gli inizi Checkpoint Charlie


Psy Free
Gr Gott Mit Hellem Klang (1970)

Per dare vita al kraut-rock ci volevano tutte le premesse Il kraut-rock mistico


sopracitate. Ma ci voleva anche un'idea, una voglia di essere
unici, un desiderio di suonare rock ma in modo totalmente Popol Vuh

diverso da quanto avveniva nel resto del mondo. Questo


Affenstunde (1971)
inseguimento alla sperimentazione pi estrema mette anche In Der Grten Pharaos (1972)
in discussione il concetto stesso che il musicista dovesse Hosianna Mantra (1973)
Seligpreisung (1974)
vendere i propri dischi: lidea di dover piacere, di avere un
Einsjger Und Siebanjger (1974)
pubblico a cui dare conto sembra quasi volgare. Das Hohelied Salomos (1975)
interessante notare quanto questa rivoluzione nasca quasi Aguirre (1975)
improvvisamente. Due anni prima della nascita del Coeur De Verre (1976)
Bruder Des Schattens (1978)
movimento, nel 1965, alcuni dei suoi pi famosi protagonisti
Nosferatu (1978)
si trovavano a suonare in contesti in cui era assolutamente inimmaginabile pronosticare Letzte Tage Letzte Nchte (1976)
quello che poi sarebbe successo. Edgar Froese futura mente dei Tangerine Dream fa parte Fitzcarraldo (1982)

di un gruppo giovanile che propone classici brani rock'n'roll; Holger Czukay, prossimo leader
Kalacakra
dei Can, pur partecipando alle lezioni di Stockhausen, suona semplice musica da ballo,
mentre il leggendario Klaus Schulze suona con i Les Barons cover dei Rolling Stones. Crawling To Lhasa (1972)
La data di nascita della kosmische musik il 1967, anno in cui ha origine il trio dei Psy Free,
Yatha Sidhra
formati da Klaus Schulze (batteria), Joachim Schuhmann (tastiere) e Alex Conti (chitarra). I Psy
Free sono l'embrione di quelli che poi diverranno i futuri corrieri cosmici: in pratica il primo A Meditation Mass (1974)
vero gruppo kraut-rock. Ritenendo addirittura offensiva lidea di farsi pagare, suonavano per
ore gratuitamente nei pi svariati locali di Berlino, tra cui in particolare lo storico Zodiak. Between

Della loro musica non esistono registrazioni live n album, ma la loro era una miscela tra la
Einstieg (1971)
sperimentazione di Stockhausen - legata alla pi libera improvvisazione - e la psichedelia And The Waters Opened (1973)
americana e britannica. Dharana (1974)
Hesse Between Music (1975)
I Psy Free si sciolgono nel 1969, anno in cui Schulze va a far parte dei Tangerine Dream. Il
Contemplation (1977)
seme era gi piantato. Per diventare grande, per, questa musica aveva bisogno di case Silence Beyond Time (1980)
discograche indipendenti che non pensassero esclusivamente al protto, di luoghi adatti in
cui suonare e di mecenati pronti a scommettere in questa straordinaria avventura. Per nostra Baba Yaga

fortuna, il destino ha voluto che, da l a poco, tutte queste condizioni si realizzassero.


Collage (1974)
Baba Yaga (1974)
Lo Zodiak Free Arts Lab
Il kraut-rock elettronico

Come gi accennato, la multiformit del kraut-rock Kraktwerk


inevitabilmente collegata anche alla vasta rete di citt attive
nella produzione avanguardistica, in gran parte situate tra Kraftwerk (1971)
Krafwerk 2 (1972)
Francoforte e Dsseldorf, ma una menzione speciale si pu
Ralf Und Florian (1973)
fare anche per Monaco, terra dorigine di Amon Dl II e Autobahn (1974)
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la Berlino divisa in due dal muro rappresenta la base
Die Mensch Maschine (1978)
operativa di una sorta di circolo diartisti che componevano
musica sperimentale, alcuni dei quali passano da una Kluster

formazione allaltra, scrivendo diverse pagine del rock


Klopfzeichen (1970)
tedesco. Tra questi musicisti ne ricordiamo due in Zwei - Osterei (1971)
particolare, Hans-Joachim Roedelius (Kluster, Cluster, Harmonia) e Conrad Schnitzler Eruption (1971)
(Tangerine Dream, Kluster), che nel 1968 fondano a Berlino il gi citato Zodiak Free Arts Lab,
Cluster
un club che diventa il nodo cruciale della musica elettronica in Europa, un ponte strategico
tra la musica psichedelica e d'avanguardia, traendo ispirazione da unidea concertistica di Cluster (1971)
John Cage. Questo importante club viene creato nel grande retrobottega di un teatro: proprio Cluster II (1972)

come un perfetto yin e yang, una met della stanza viene dipinta di bianco, mentre l'altra Zuckerzeit (1974)
Sowiesoso (1976)
viene dipinta di nero con gli strumenti, gli altoparlanti e gli amplicatori posizionati tutto
intorno. Il locale propugna con fermezza le idee che tutta l'arte deve essere libera e che le Cluster & Eno
canzoni sono considerate borghesi e, nonostante la sua esistenza non duri che pochi mesi, d
Cluster & Eno (1977)
i natali a numerosi artisti elettronici inuenti come Kluster e Tangerine Dream. Questi ultimi,
After The Heat (1979)
soprattutto, vi suonano per ore e ore improvvisando, anche per notti intere.
Liliental

Rolf Ulrich Kaiser, Timothy Learye le etichette del kraut-rock


Liliental (1978)

Una tappa fondamentale della nascita del kraut-rock tuttavia listituzione della sua etichetta Moebius & Plank
fondamentale, ovvero la Ohr (Orecchio), promossa dallestroso Rolf-Ulrich Kaiser nel 1970 e
Rastakraut Pasta (1980)
nota per il palloncino posto in allegato alle edizioni originali. Il suo slogan - "Macht Das Ohr
Material (1981)
auf" (aprire le orecchie) - viene ideato, con una certa dose di umorismo, dal graco Reinhard
Hippen: si tratta infatti di un sottile gioco linguistico sulla parola d'ordine "Macht Das Tor auf" Il motorik beat
(aprire il cancello) che compare a quel tempo nel logo dell'edizione del tabloid "Bild" della
Neu!
Berlino Ovest, incorniciato da un lo spinato che allude proprio alla Porta di Brandeburgo.
Kaiser crede molto alla sua realt discograca e ingaggia due geniali tecnici del suono come Neu! (1972)
Dieter Dierks e Conny Plank, i quali per gli standard tedeschi del tempo, erano due Neu! 2 (1973)
Neu! 75 (1975)
personaggi decisamente allavanguardia.In pochissimo tempo Ruk recluta per la sua Ohr
Neu! 86 (1976)
circa trenta artisti: tra di loro ci sono band di prima classe come Tangerine Dream, Guru
Guru, Popol Vuh e Ash Ra Tempel, oltre che alcuni nomi meno conosciuti come Emtidi, Harmonia
Hlderlin, Wallenstein e Witthser & Westrupp. Senza lilluminazione di Kaiser
Music Von Harmonia (1974)
probabilmente non saremo qui oggi a parlare di kraut-rock: mentre nel 1969 gli Amon Dl II
Harmonia De Luxe (1975)
sono costretti a pubblicare il loro primo disco, "Phallus Dei", con unetichetta inglese, la Tracks And Traces (1976)
Liberty, la maggior parte dei grandi album successivi ha potuto contare su unetichetta
garante di assoluta libert, fattore fondamentale per la futura pubblicazione di opere La Dsseldorf

eccezionali.
La Dsseldorf (1976)
Altre due realt discograche cruciali che emergono dalla Ohr sono la Brain (Cervello) dei Viva (1978)
transfughi Bruno Wendel e Gunther Korber: i due si associano alla Metronome diventando i Individuellos (1980)

maggiori rivali della label-madre. Laltra realt discograca, pi sfortunata, la Pilz (Fungo) -
Klaus Dinger
nata a Berlino sempre per mano di Rolf-Ulrich Kaiser, come serbatoio per i gruppi folk esclusi
dalla Ohr - che si dimostra pi favorevole a pubblicare le proposte psichedeliche. Neondian (1985)

Thomas Dinger
Un altro personaggio che accende inconsapevolmente la
miccia di questo movimento, portando allestremo le idee di Fr Mich (1982)
Kaiser, il santone lisergico Timothy Leary, ovvero, secondo
Il kraut-folk cosmico
Richard Nixon, "luomo pi pericoloso del mondo".
Evaso dal carcere con l'aiuto di militanti hippie, si rifugia in Emtidi
Svizzera paese della casa farmaceutica Sandos - dove il
dottor Albert Hoffman aveva per primo sintetizzato l'Lsd. Emtidi (1970)
Saat (1972)
Proprio l, Leary viene accolto da una variopinta comunit
formata dal pittore Walter Wegmuller, dal poeta Sergius Dom
Golowin e dal graco R.H. Giger (quello di "Alien"). Nel 1972 vi
The Edge Of Time (1970)
arriva anche il tedesco Hartmut Henke, bassista degli Ash Ra
Tempel, in veste di osservatore per conto di Rolf-Ulrich Kaiser, talmente elettrizzato dall'idea Witthser & Westrupp
di mettere in musica le vibrazioni acide di Leary da creargli ad hoc un'etichetta nuova di zecca
(Die Kosmichen Kuriere), ribadendo nel nome i concetti cosmici della musica che intendeva Lieder Von Vampiren, Nonnen Und Toten
(1970)
promuovere. Se in primo luogo i messaggi psichedelici venivano cifrati o tagliati con grandi
Trips Und Trume (1971)
dosi di umorismo, con i "corrieri cosmici" qualcosa cambia: Kaiser, infatti, vede ora gli Der Jesuspilz (1971)
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allusiva dei primi atti kraut-rock viene lasciata da parte a favore di una accesa propaganda
lisergica. Hlderlin
Con tre etichette che portano la sua rma, Rolf-Ulrich Kaiser pu essere a ragione
considerato come il pi autentico "Garibaldi del kraut-rock": colui che ha saputo unire la Hlderlin's Traum (1972)
Hoelderlin (1975)
variegata scena sperimentale tedesca. Non a caso, proprio con la scomparsa di "Ruk" dalle Clowns And Clouds (1976)
scene, si cominciano a perdere le tracce anche del kraut-rock. Nel 1975, infatti, dopo essere Rare Birds (1977)
stato oggetto di una campagna diffamatoria promossa da molti dei musicisti che aveva New Faces (1979)
Fata Morgana (1981)
contribuito a lanciare a livello internazionale - accusato di aver pagato le band non in denaro
ma in stupefacenti -Kaiser si ritira dalla vita pubblica e taglia ogni legame con la societ, Brselmaschine
trovando esilio a Colonia assieme alla compagna cartomante Gille Lettmann: la "ragazza delle
stelle" che compare negli ultimi due dischi del super-gruppo dei Cosmic Jokers.Nello stesso Brselmaschine (1971)
Peter Bursch und Die Brselmaschine (1976)
anno, il kraut-rock sta emettendo i suoi ultimi respiri: dopo alcuni anni di discreta notoriet
culminata nel "periodo berlinese" di David Bowie il Rock sperimentale tedesco comincia a Anima Sound
scivolare inesorabilmente verso loblio, con leccezione dei Kraftwerk, i quali per virano
Strmicher Himmel (1974)
verso sonorit pi pop. Nel frattempo, Kaiser e la Lettmann si trasferiscono nella pi
completa solitudine in una piccola citt del Sauerland: il nostro mondo non pi il loro.O Il kraut-prog
forse viceversa.
Xhol Caravan

Il kraut-rock verr rimosso dalla storiograa musicale sino alla met degli anni Novanta,
Get In High (1967)
quando il genere riappare, ma supercialmente collocato dentro quel serbatoio Electrip (1969)
omnicomprensivo che viene etichettato per comodo come "progressive rock". Il silenzio dura Hau-Ruk (1970)
Motherfuckers Gmbh & Co. Kg (1972)
no al 1995, anno in cui Julian Cope d alle stampe un libretto intitolato "Krautrocksampler",
un breve ma fondamentale compendio della storia del krautrock, in cui lex-leader dei Embryo
Teardrop Explodes presenta, con sincera passione, quasi adolescenziale, tutte le band pi
importanti del rock sperimentale tedesco degli anni Settanta: sottolineando come il Opal (1970)
Embryos Rache (1971)
kraut-rock sia stato, prima di tutto, un "fenomeno soggettivo britannico, basato sul modo in
Father Son And Holy Ghosts (1972)
cui esso fu percepito in Gran Bretagna piuttosto che sulleffettiva scena musicale tedesca Stieg Aus (This is Embryo) (1973)
dalla quale si svilupp". Rocksession (1973)
We Keep On (1973)
Surfin (1975)
Sperimentazioni post-atomiche Lavanguardia kraut-rock
Apocalypso (1977)
Faust
Can Grobschnitt

Guru Guru
Grobschnitt (1972)
Ballerman (1974)

Non esiste gruppo pi mitico dei Faust. Jumbo (1975)

(Julian Cope, "Krautrocksampler") Rockpommels Land (1977)


Merry-Go-Round (1979)

Nel kraut-rock sperimentale troviamo tre band molto diverse tra loro che, per ragioni Novalis
differenti, prendono prepotentemente le distanze dal passato e che quindi sono riconducibili
Banished Bridge (1973)
solo marginalmente a passate esperienze musicali. Rientrano in questa triade i Faust, che
Novalis (1975)
sono forse il gruppo-emblema di tutto il movimento; i Can, che portano l'avanguardia di Sommerabend (1976
Stockhausen all'interno del kraut-rock, e i Guru Guru che pur essendo quelli pi vicini a un Brandburg (1977)
contesto rock - hendrixiano, in questo caso - ne prendono talmente le distanze da diventare Vielleicht Bist Du Ein Clown? (1978)
Flossengel (1979
vera avanguardia.
Nach Uns Die Flut (1985)

I Faust sono il gruppo da cui vogliamo cominciare, quello Eloy

osannato a pi riprese da Julian Cope, il quale nel suo saggio


Eloy (1971)
asserisce con entusiasmo che siano stati coloro che pi di
Inside (1973)
ogni altro ha incarnato l'essenza stessa del movimento Floating (1974)
kraut-rock, quello probabilmente pi libero (o del tutto Power And The Passion (1975)
Dawn (1976)
svincolato) dalle inuenze del mondo musicale anglofono.
Ocean (1977)
Estremamente sperimentali e innovativi, praticamente
sconosciuti no a non molti anni fa anche agli addetti ai Kraut-jazz

lavori, i Faust hanno coniato un nuovo linguaggio musicale


Annexus Quam
capace di conciliare la potenza wagneriana, la ricerca
estrema di Stockhausen, l'elettronica descrittiva, la Osmose (1970)
psichedelia, l'avanguardia e la canzone ora barrettiana ora velvettiana,la musica concreta e Beziehungen (1972)

l'espressionismo teatrale, l'arte del collage e il viaggio lisergico senza Lsd.


Dzyan
I Faust sono stati unici: non c la descrizione delluso delle droghe dei Velvet Underground,
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all'interno della Germania restano un caso a parte. Manca in loro linteresse per luniverso
Electric Silence (1975)
tipico dei corrieri cosmici tedeschi o il connubio tra musica e religione dei Popol Vuh. I Faust
sono molto pi focalizzati sulla psiche, sulle nevrosi e le paure delluomo del ventesimo Limbus 3

secolo. Con i loro percorsi nella moderna societ post-industriale, negli incubi della guerra
Cosmic Music Experience (1969)
atomica hanno realizzato una delle pagine pi nobili che la storia del rock ricordi.
Tutto inizia nel 1971, quando un tale di nome Uwe Nettelbeck - anche associato alla violenta Limbus 4
Banda Baader Meinhof -si propone come produttore e manager della band, riuscendoa far
Mandalas (1970)
strappare ai Faust un contratto con la Polydor senza neanche farli suonare una nota,
convincendo lignara etichetta di avere tra le mani i nuovi Beatles. La Polydor, galvanizzata Exmagma
dallidea, includer nella sua proposta di pubblicazione anche la fornitura
dellequipaggiamento, un tecnico del suono e una sistemazione pagata per un anno Exmagma (1973)
Goldball (1974)
intero.Inizialmente con una formazione a sei elementi: Werner "Zappi" Diermaier (batteria),
Hans Joachim Irmler (tastiere), Arnold Meifert (percussioni), Jean Herv Peron (basso), Rudolf Il kraut-rock psichedelico
Sosna (chitarra) e Gunter Wuesthoff (sassofono) realizzano cos il loro album d'esordio, ancora
Walpurgis
oggi ammantato di leggenda. La copertina trasparente dell'album rafgurante la radiograa
di un pugno chiuso gioca sia sul nome del gruppo che sull'incubo della guerra nucleare, vera Queen Of Saba (1972)
e motivata ossessione della generazione vissuta negli anni della Guerra fredda. Anche un
personaggio come John Peel, il pi famoso disc-jockey dellunderground inglese, si innamora Curly Curve

subito della copertina, e del vinile trasparente.


Curly Curve (1973)
Forgotten Tapes (1981)

Appena vidi la copertina e il vinile trasparente di 'Faust', decisi che dovevo


Gila
averlo.
(John Peel) Free Electric Sound (1971)
Night Works (1973)
Il loro primo album "Faust" (1971) inizia con "Why Dont You Bury My Heart At Wounded Knee (1973)

Eat Carrots?" che contiene una delle intro pi distruttive e


Brainticket
allo stesso tempo descrittive che si possano immaginare,
scivolando brutalmente su alcune note echeggianti Cottonwoodhill (1971)
Psychonaut (1972)
"Satisfaction" dei Rolling Stones e "All You Need Is Love" dei
Celestial Ocean (1973)
Beatles. Un'elettronica furiosa come mai si era sentita prima
dipinge, come in un quadro, le folate di radiazioni nucleari: Il kraut-rock dimenticato
sia il mondo che la musica come li conosciamo sono distrutti
Sand
da questa intro. "Lidea era di non copiare nulla che
accadessenella scena rock anglosassone", avrebbe rivelato in Golem (1974)
seguito Uwe Nettelbeck. E si sente.
Il vecchio mondo cerca di resistere e riemergere dalle ondate distruttive, ma viene subito Epitaph

spazzato via dalla imponente furia devastatrice. Ed ecco i Faust in un bunker post-atomico,
Epitaph (1971)
mentre un piano zappiano ci introduce in unatmosfera da cabaret. Tutto continua con Stop Look And Listein (1972)
trombe, chitarre, ati alla "Lumpy Gravy", rumori, riprese di folate radioattive, dialoghi in
Frumpy
tedesco, cori goliardici. L'inizio dei Faust non solo musica, anche visione, racconto,
magnica sublimazione della realt o della eventuale realizzazione di una possibile realt. Si All Will Be Change (1970)
continua con "Meadow Meal", in cui trova spazio un'inattesa jam rock-blues che si perde in Frumpy 2 (1972)

una terricante pioggia radioattiva che sotterra del tutto ogni residuo della nostra civilt. Il By The Way (1972)

nale il grande capolavoro "Miss Fortune": un po' musica tribale, un po' musica cosmica, che
Ardo Dombec
alterna fredda elettronica a un nale a due voci poetico e commovente che trova nel "Are we
supposed to be or not to be?" e nella sua risposta "Nobody knows if it really happened" uno Ardo Dombec (1971)

dei vertici massimi della musica popolare.


Thrice Mice

Di fronte a tanta grandezza non era facile per i Faust ripetersi. Il successivo "So Far" (1972) Thrice Mice (1971)

rimanda almeno dalla copertina all'unico gruppo da cui i Faust sembrano essere stati
Zweinstein
inuenzati, i Velvet Underground di "White Light/White Heat". Stavolta i brani sono nove, la
durata media ovviamente minore. Si va dai ritmi compulsivi di "Its A Rainy Day, Sunshine Trip - Flip Out Meditation (1970)
Girl", che gli Stereolab riprenderanno con "Anmie", agli arpeggi folk di "On The Way To
Seesselberg
Abamae", alla demenziale "No Harm", no al capolavoro dell'album, l'elettronica oscura e senza
speranza di "Mama Is Blue". Synthetik 1 (1973)
Nello stesso anno i Faust pubblicano insieme al compositore minimalista Tony Conrad
"Outside The Dream Syndicate", che per viene pubblicato dopo il loro terzo album, "The Brave New World

Faust Tapes". La genesi del loro terzo lavoro problematica: notati dal leggendario John Peel, i
Impressions On Reading Aldous Huxley (1972)
Faust vengono scritturati addirittura dalla Virgin. Il problema che hanno tanto materiale
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tutti i brani e gli abbozzi di brani insieme in un unico grande calderone diviso
Earwax (1970)
apparentemente in 26 pezzi. La promozione dell'album non da meno; viene venduto al
prezzo bassissimo di 0,49 centesimi. Questo fa s che i Faust vendano quasi centomila copie, Wolfgang Dauner

cifra stratosferica che probabilmente nell'anemico mercato di oggi li porterebbe in vetta alle
Output (1970)
classiche. Ma nel 1973 non bast a farli entrare nelle chart, anche a causa del prezzo troppo
basso dell'album. Os Mundi
L'operazione si rivela comunque fortunata: in tanti ora conoscono il gruppo. E "The Faust
Latin Mass (1970)
Tapes" resta un album geniale, con la sua sperimentazione estrema, nella quale troviamo di
43 Minuten (1972)
tutto: dalle citazioni del jazzista Lennie Tristano ai germi della new wave, dalla pura free-form
alla musica concreta, dal minimalismo ai dialoghi nonsense. Out Of Focus

Wake Up (1970)
Ancora nel 1973 esce "Faust IV", album che riprende formati musicali pi classici; a molti
Out Of Focus (1971)
all'epoca appare come un tentativo di normalizzarsi. Un punto di vista che non tiene conto di
quanto i Faust riescano a dare nobilt al formato "canzone". Si va dalla barrettiana "The Sad Sameti

Skinhead" alla splendida ballata "Jennifer", no al lungo trip psichedelico stile "Ummagumma"
Sameti (1971)
di "Just A Second" di cui anni dopo sar disponibile la versione denitiva di 11 minuti allo Hungry For Love (1974)
psych-folk di "It's A Bit Of A Pain", alla delirante "Picnic On A Frozen River" e soprattutto alla
incredibile suite "Krautrock", che d vita a una sorta di versione elettronica dei Velvet Siloah

Underground. Brano-emblema stesso del genere, "Krautrock" un mix tra suite elettronica,
Siloah (1972)
viaggio lisergico, rumori cosmici, destrutturazione, incubo sonoro. Dodici minuti folli, con cui Sukram Gurk (1972)
i Faust si auto-celebrano come padri del rock tedesco.
Gnter Schickert
"Faust IV" per un tonfo commerciale inaccettabile per la Virgin, che conseguentemente
nega ai Faust la pubblicazione del loro quinto album. La loro avventura, momentaneamente, Samtvogel (1974)
nisce. Torneranno molti anni dopo con Lp sempre di ottimo livello, quali: "Rien" (1995), "You
Know Faust" (1996), "Faust Wakes Nosferatu" (1997), "Ravvivando" (1999). Code III

Planet Of Man (1974)


Simili ai Faust per irriverenza e audacia sperimentale, i Can
iniziano la loro avventura nel 1968, quando i due ex-allievi di Ga

Stockhausen - il polacco Holger Czukay (basso) e Irmin


Auf Der Bahn Zum Uranus (1974)
Schmidt (piano) - incontrano a Colonia Jaki Liebezeit
(batteria) e il giovanissimo Michael Karoli (chitarra), fondando Satin Whale

un collettivo senza idee precostituite e per giunta privo di un


Desert Places (1974)
vero e proprio leader. Tuttavia, proprio come i Faust con
Nettelbeck, il quartetto ha presto la fortuna di incontrare il Electric Sandwich
suo mecenate, ovvero Vohwinkel, un ricco proprietario di un
Electric Sandwich (1973)
castello fuori citt (lo Schloss Norvenich), che gli concede a
titolo gratuito luso di alcune stanze che poi diventano la loro Necronomicon
base operativa degli "Inner Space".
Trovato un luogo in cui plasmare la propria poliedrica musica, la band trova la sua sigla in Tips Zum Selbstmord (1972)

"Can", chenella sua accezione anglosassone pi nota signica "lattina" o "potere" (verbo), ma
German Oak
che allude anche ad "anima" in turco e "sentimento" in giapponese e pu rimandare perno
allacronimo di "Comunismo Anarchia Nichilismo". Messi insieme i pezzi, i Can ingaggiano German Oak (1972)

inne come cantante lo scultore afroamericano Malcolm Mooney, con cui nel 1969 realizzano Niebenlungenieg (1972)

unedizione privata dello psichedelico "Monster Movie", in sole 600 copie stampate su
etichetta Music Factory. Nel 1970 rilasciano inoltre alcune colonne sonore, riunite poi col
titolo appropriato di "Soundtracks". Proprio in questultimo disco, in quattro brani si pu
sentire per la prima volta la voce diabolica del nuovo vocalist, il giapponese Damo Suzuki: un
musicista di strada incontrato un giorno per caso fuori da un locale di Monaco e ingaggiato
quella stessa sera,dopo labbandono della band di Mooney sotto consiglio insistente del suo
psicologo (a suo dire, il gruppo sarebbe stato infatti pericoloso per la sua salute
mentale).Lafroamericano il Syd Barrett dei primi Can e gli ex-compagni sono devastati dalla
sua partenza. Per alcuni mesi, dal dicembre 1969 al maggio 1970, rimangono quindi fermi, no
allincontro con il busker giapponese.

Andai dal tizio e gli dissi: Questa sera teniamo un concerto davanti a qualche
migliaio di persone. Vuoi cantare?. E lui: Ok, non ho altro da fare. E cos venne
con noi. Non facemmo nessuna prova. () Allinizio cant in maniera
concentrata e drammatica, con unintensit da meditazione giapponese e un fare
calmo. E poi, allimprovviso, scatt come un samurai, afferr il microfono e
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si innervosirono, ci fu un principio di rissa, e poi lasciarono in massa il locale.
Rimasero una sessantina di entusiasti, met americani (uno dei quali era David
Niven) e met tedeschi, e per il resto della serata suonammo per loro. Fu
bellissimo.
(Holger Czukay)

Con la folle gura del giapponese Suzuki in primo piano, i Can vivono la loro pi avvincente
stagione: con lui scolpiscono la loro prima pietra miliare, il colossale doppio Lp "Tago Mago"
(1970), il cui titolo riprende uno scritto del celebre satanista Aleister Crowley, rasentando
spaventosamente le idee di musica globale teorizzata da Stockhausen. Vi includono contorte
sperimentazioni metasiche ("Halleluhwah"), terricante elettronica ("Aumgn"), latrati
orientali ("Oh Yeah"), lavanguardia di John Cage e molto altro ancora, in un album
contrassegnato da un atteggiamento apertamente nichilista verso tutte le strutture
musicali,con una distruzione violenta dellumano senso di armonia perpetuata dalla prima
allultima traccia. Ha ragione Julian Cope quando scrive che "Tago Mago" "suona solo come se
stesso, e come nessuno prima o dopo".

Due anni dopo, i Can ci riprovano con pi fortuna commerciale con "Ege Bamyasi" (1972),
ponendo in copertina una lattina warholiana che racchiude molto meno acido lisergico e pi
idee concrete, seppure sia ancora forte la suggestione in episodi come la decadente
alienazione di "Sing Swan Song" e il funk-psichedelico di "Vitamic C". Questa ricetta multi-
vitaminica verr poi meglio rinita per "Future Days" (1973), in cui ormai lampante come la
musica dei Can avesse perso molte delle intuizioni dei primi giorni, a favore di una maggior
coesione di fondo, in una serie compatta di melodie sperimentali ("Moonshake") e sussurri
embrionali ("Spray"), quasi a met tra il sonno e la veglia, trovando una sonorit trasversale
che deriva dalle lezioni di Stockhausen ma che approda qui in una nuova dimensione a
espansione variabile. Il paesaggio malignamente esoterico dei due album precedenti cede il
posto auna esuberanza di fenomeniciritmi afro-beat miscelati a un ambient iperuranico,
anche a causa di una serie di eventi che sconvolgono il nucleo dei Can:dallulcera perforata di
Michael Karoli ai disastrosi problemi nanziari della band ma, soprattutto, ladesione ai
testimoni di Geova di Damo Suzuki, che sposa la sua devota moglie abbandonando la band
dopo la pubblicazione diFuture Days.

Il successivo Soon Over Babaluma (1974) fa da simbolico spartiacque tra la parte pi


sperimentale della carriera dei Can e quella segnata da un sound decisamente pi ortodosso:
molto emblematica di questo iato lesotica Come sta la Luna, una ballabile litania rivolta
alle domande di Galilei.
Con il successo inglese, la band perde lo smalto ma ottiene un contratto con la Virgin per
"Landed" (1975) e per la raccolta di inediti "Unlimited Edition" (1976).
Nel 1976 i Can riescono perno a entrare in classica con il kraut-funk di "Flow Motion"
(1976), mentre per "Saw Delight" (1977) si trincerano nellambiente della world music grazie
allaggiunta della sezione ritmica dei Trafc (Rosko Gee e Reebop Kwaku Baah).
La loro storia si conclude al termine degli anni Settanta con "Out Of Reach" (1978) e con
lomonimo "Can" (1979), uscito quando il gruppo si ormai gi sciolto. Da allora, nel mezzo
delle proprie carriere soliste, c stata una sola reunion ufciale a tutti gli effetti per "Rite
Time" (1989), con il ritorno sulle scene del redivivo Malcolm Mooney.

Pi lunga ma meno fortunata invece la storia dei Guru


Guru: iniziata nel lontano 1967, quando il futuro leader della
band Marcus Mani Neumeier (batteria) e Uli Trepte (basso)
si staccano dal trio di supporto alla pianista svizzera Irene
Schweizer per dar vita ai Guru Guru Groove, le cui recitazioni
free-jazz li portano a farsi conoscere sul palco del Festival di
Essen nel settembre dello stesso anno. In una vecchia
cascina dellOdenwald, la band vive in quel periodo assieme a
una serie di amici, conoscenti e musicisti, di cui il batterista
Mani Neumeier lindiscusso "guru". Proprio intorno a lui
ruota non solo tutta la musica (lo ricordiamo, inoltre, anche
come linventore del cosiddetto tamburo gonabile Mani-Tom), ma anche le dinamiche
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abbandona la band e viene rimpiazzato da Ax Gernich, il primo chitarrista degli Agitation
Free: pochi mesi pi tardi, con questa formazione e col nome accorciato in Guru Guru, la
band registra lalbum di debutto "UFO" (1970): un "disco volante" pubblicato dalla leggendaria
etichetta Ohr tra grandi dosi di follia psichedelica e rantoli vocali ("Stone In"), aggressivit
viscerale ("UFO"), spettri di Jimi Hendrix ("Girl Call") e underground tipicamente berlinese
("Der LSD/Marsch"), con lintento dichiarato sulle note di copertina di preparare la razza
umana allimminente sbarco di una forma dintelligenza extraterrestre.

Questo minaccioso proclama sar seguito, un anno pi tardi, dal secondogenito "Hinten"
(1971), un disco composto anchesso da quattro lunghi pezzi improvvisati, da cui si scorge per
uninedita ironia, evidente nel sedere posto beffardamente in copertina (come da titolo) e nei
testi apparentemente senza senso, in quattro brani di oltre dieci minuti di improvvisazioni
spazio-lisergiche e anarchia psichedelica. Lavanguardia dei Guru Guru, partita dalle
improvvisazioni hendrixiane di Ax Gernich e dalle sinusoidali onde percussive del suo leader
Mani Neumeier, approda qui a una nuova dimensione di grunge primordiale, capace di
pietricare lascoltatore come lo sguardo di Medusa.

Con "Knguru" (1972) le cose tuttavia cambiano denitivamente. Nel marzo del 1972, il trio si
reca per una settimana negli studi di registrazione assieme al tecnico del suono Conny
Plankper produrre il terzoalbum, nel quale i musicistisuonano triangolarmente una musica
meticolosa e rafnata, con laggiunta di una inedita componente melodica, mescolando con
saggezza le inuenze di Pink Floyd, Jimi Hendrix e Frank Zappa, e restando sempre
inequilibrio tra lR&B e il pi lisergicoacid-rock. Lestroso produttore trasforma in "Kngaru"
la materia grezza del trio in un diamante scintillante: il suo contributo alle tastiere (non
accreditato) ha saputo, inoltre, arricchire notevolmente il suono dei Guru Guru che, gi
attraverso lepifania di "Hinten", si erano resi conto che una mentalit politica radicale non
doveva mancare di un preciso senso dellumorismo, manifestando apertamente questidea in
un brano come "Immer Lustig" ("sempre divertente"), un freak-rock a mano libera con
cadenze itineranti, tra presentazioni circensi, sviluppi blues e intermezzi spaziali.

Con la defezione di Trepte, "Guru Guru" (1973) perde notevolmente spessore in favore di brani
pi convenzionali, la cui strada viene proseguita lo stesso anno con un nuovo contratto
internazionale per la Atlantic in "Dont Call Us We Call You", privando il gruppo di una
specica connotazione tedesca a favore di un jazz-rock di maniera, inaugurando peraltro un
lungo periodo di incertezze e precariet dorganico. La fuoriuscita di Genrich (sostituito da
Conny Veit, dai Gila) lascia poi i Guru Guru in balia di una formazione sempre pi instabile e
senza una chiara direzione artistica. La band decide di sospendere lattivit per qualche
tempo, con Neumaier che collaborer con gli Harmonia di "De Luxe", ma sar anche
impegnato a effettuare svariate jam session negli studi di Conny Plank, poi incise su disco in
"Mani und Seine Freunde" (1975).
Da "Tango Fango" (1976) in avanti, la storia dei Guru Guru inestricabilmente legata a quella
degli umori sonori del suo leader Mani Neumeier, con unattivit sporadica che continua
tuttoggi, tra pochi dischi di gruppo, tante antologie e una discreta serie di iniziative soliste.

I corrieri cosmici
Tangerine Dream
Ash Ra Tempel
Cosmic Jokers
Wallenstein

I Tangerine Dream sono la trascendentale creatura del


pittore, scultore e musicista Edgar Froese, uno dei "corrieri
cosmici" pi ispirati di tutto il kraut-rock. Questo poliedrico
artista dapprima forma la cover-band degli Ones nel 1965 ma,
dopo svariati concerti privati i pi noti dei quali per
Salvador Dal, in Spagna nel settembre del 1967cambia il
nome della sua band in Tangerine Dream, omaggiando in tal
modo i Beatles di "Lucy In The Sky With Diamonds" che
cantano "tangerine trees and marmalade skies.Nonostante
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modo di farsi notare allo Zodiak di Berlino, dove diviene
celebre soprattutto per unconcerto improvvisato durato ben sei ore.
Nellautunno del 1969 la formazione viene tuttavia completamente rifondata da Froese, che
per il Festival di Essen chiama a s Conrad Schnitzler proprietario di un night-club
berlinese, gi componente dei Kluster e un giovane Klaus Schulze (futuroAsh Ra Tempel),
entrambi impiegati part-time, insieme ai quali, sotto la guida dello studioso di musica
contemporanea professor Kessler, Froese si dirige verso la strada del rock elettronico,
divenendone uno dei pi inuenti precursori.

Nel 1969, ho incontrato Klaus a Berlino. Era un pessimo batterista, ma aveva


quella sorta di pazzia che stavo cercando. Questo quanto successo con i
Tangerine Dream nel corso degli ultimi 10 anni. Le persone che hanno fatto
parte della band vi sono entrate perch avevano questa sorta di follia. Questo
quello che penso: il genere di musica che non si pu creare se si
assolutamente normali.
(Edgar Froese)

"Electronic Meditation" (1970) il primo capitolo della saga dei Tangerine Dream e di un
catalogo discograco che, per quantit, trova pochi eguali nella storia. Anche se risulta
appartato in un mondo proprio rispetto al resto della produzione del gruppo, si tratta un
album che anticipa alcuni ingredienti chiave del suono dei Tangerine Dream. Considerata la
risposta tedesca a "A Saucerful Of Secrets" (come viene specicato anche sulle note di
copertina), questa meditazione elettronica viene recitata dai mantra acidi della chitarra di
Froese e dalloriginalit da neota dei violini di Schnitzler, in una sorta di oscuro
concept-album del ciclo vitale delluomo, prima e dopo la morte, iniziando proprio dalla
Genesi dellapertura no alla Resurrezione dellultima traccia.
Gi dalla copertina, con una bambola decapitata racchiusa nei marchingegni di un
sintetizzatore, si capisce che si ha a che fare con un album del tutto peculiare: registrato in
una fabbrica in aftto a Berlino Ovest nellottobre del 1969, utilizzando solo un duplice
registratore Revox. Il disco sposa in un unico prodotto atmosfere free-jazz, musica elettronica
e rock psichedelico, passando da strumenti convenzionali come la chitarra, lorgano, la
batteria e il violoncello ai vari dispositivi eseguiti da Froese (organo Farsa, pianoforte
elettrico), no a suoni pi casuali come vetri rotti, pergamene a fuoco e piselli secchi scossi in
un setaccio. Un demo esce da queste sessioni e viene consegnato a Rolf-Ulrich Kaiser, che ha
appena fondato la Ohr Records: il discograco estremamente entusiasta della loro musica e
offre ai Tangerine Dream la possibilit di produrre un album, a condizione che accogliessero
il suo suggerimento per il titolo e il disegno di copertina. I Tangerine Dream accettano questa
offerta, anche se il nome del disco, "meditazione elettronica", risultava piuttosto fuorviante,
dato che non un solo strumento elettronico vero e proprio stato utilizzato al suo interno.

Conitti personali e divergenze artistiche pongono ne al terzetto originale, mentre la


seconda formazione composta dal solito Froese con il batterista Christopher Franke
(ex-Agitation Free) e il tastierista Steve Schroeder, si fa conoscere in un famoso concerto per
sei ipper amplicati, sui cui suoni la band d sfogo alla pi eclettica sperimentazione.
Questo trio lartece del passaggio dal rock del primo album alla kosmische musik di "Alpha
Centauri" (1971). Album che si contende, insieme ad "Affenstunde" dei Popol Vuh, il titolo di
primo disco di musica cosmica. In questo lavoro, intitolato come la costellazione pi prossima
al nostro sistema solare - evocata nel disegno di copertina della moglie di Froese -vengono
iniettate maggiori dosi di elettronica. Per quanto possa sembrare strano, la svolta del gruppo
verso sonorit pi elettroniche avviene proprio grazie allabbandono di Schulze, il quale
sarebbe diventato poco dopo uno dei guru dellelettronica, mettendo da parte le percussioni a
favore di tastiere e sintetizzatori. Se le meditazioni elettroniche dellanno prima erano pi che
altro viaggi psichedelici allinterno della mente - come si evince dal titolo di uno dei brani,
"Journey Through A Burning Brain" - trip che solo marginalmente si avvicinavano al cosmo,
con "Alpha Centauri" lo spazio diventa il vero e unico protagonista. come se Froese
smettesse di guardare il cosmo dalla Terra per guidare una navicella, superare l'atmosfera per
addentrarsi nello spazio, e da l descriverlo. "Alpha Centauri", pur non superandole del tutto,
va oltre le spiccate sonorit psichedeliche degli esordi e crea la prima vera colonna sonora
dellUniverso, dando cos origine alla musica cosmica.
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Schulze solista, gli spaventosi abissi dello spazio profondo. Il lunghissimo nale (22 minuti) di
"Alpha Centauri" , in un certo senso, il manifesto fondativo della nuova kosmische musik. il
primo lungo brano dei Tangerine Dream con un'assoluta mancanza di ritmo, caratteristica
fondamentale che preannuncia i rivoluzionari album successivi. questo il nuovo suono che
descrive loscurit dello spazio: luogo ostile, freddo e inospitale. I cori nali, accompagnati da
sintetizzatori maestosi e raccapriccianti allo stesso tempo, danno unaria religiosa al brano,
come se a cantare fossero preti di una nuova religione che celebra gli inniti spazi
dellUniverso.

Ma il vero incubo doveva ancora arrivare: Conrad Schnitzler se ne va per formare i Cluster e al
suo posto subentra Peter Baumann. In questo modo Froese crea la formazione "classica" dei
Tangerine Dream e determina una vera svolta.
"Zeit"(1972) spinge ancora oltre l'acceleratore verso una musica fredda e integralista. Eccoci
di fronte quattro suite cupe e claustrofobiche che superano radicalmente ogni concetto di
ritmo e che conciliano i dettami minimalisti con la sperimentazione elettronica di
Stockhausen.

La storia dei Tangerine Dream continua senza ripetersi: se Atem (1973) chiude una sorta di
trilogia iniziata con Alpha Centauri, in cui spicca la marziale title track, negli anni successivi
si giunge a sonorit molto diverse. Gli album della Virgin - "Phaedra" (1974) e "Rubycon" (1975)
- introducono infatti l'elemento ritmo e rappresentano una svolta verso un'elettronica meno
rigida e pi suadente: insieme diventano una sorta di manuale per la nuova musica elettronica
che ha fatto e fa tutt'ora scuola a pi generazioni di musicisti.

Sempre nel 1974, i Tangerine Dream diventano gli assoluti protagonisti di un evento unico,
quando vengono chiamati a suonare nella cattedrale francese di Reims assieme a Nico;
unincoronazione cosmica a cui partecipano quasi seimila persone, le quali per tengono un
comportamento poco rispettoso verso la struttura religiosa, portando Papa Paolo VI a
decidere di bandire da allora in poi qualsiasi esibizione di musica popolare nelle chiese
cattoliche. Il giorno successivo, il giornalista del New Musical Express, Chris Salewicz,
riferisce di aver parlato con Padre Bernard Goureau, che era rimasto cos sconvolto da
asserire che la cattedrale necessitava di una immediata puricazione, mentre il critico
musicale statunitense Lester Bangs, anchegli impegnato, tra gli altri, col New Musical
Express, dichiara invece di aver visto Dio al concerto dei Tangerine Dream.Al di l dei punti di
vista, ci che rimane certo che soltanto la Chiesa Anglicana avrebbe in seguitoinvitato i
Tangerine Dream a suonare simbolicamente nella cattedrale di Coventry, ricostruita dopo gli
attacchi nazisti, ma il giorno seguente un giornale inglese avrebbe riservato alla band
unenorme prima pagina: "Quaranta anni fa sono venuti con le bombe, oggi sono tornati coi
sintetizzatori".

Dal live "Ricochet" (1975), registrato quellanno proprio durante il tour europeo tra cattedrali e
teatri, i Tangerine Dream iniziano a prediligere lutilizzo cinematograco delle loro opere, a
cominciare da "Sorcerer" di William Friedkin (1977): da quel momento la musica di Froese & C.
ha inglobato elementi sempre pi convenzionali, diluiti in una successione discograca che
conta pochi eguali per quantit, superando ad oggi i cento titoli.

Al pari dei Tangerine Dream, gliAsh Ra Tempel sono stati


una delle prime band della scena sperimentale tedesca. Le
loro origini risalgono al 1967, quando a Berlino il
giovanissimo chitarrista Manuel Gttsching tenta la strada
del rock con il compagno di classe e bassista Hartmut Enke,
in un duo denominato dapprima come Bomb Proofs, poi
Steeple Chase Blues Band. Un viaggio a Londra nellagosto
del 1970 convince la band a dedicarsi al rock a tempo pieno,
dividendo per un periodo una sala prove con gli Agitation
Free e i Tangerine Dream: proprio con il batterista di questi
ultimi, Klaus Schulze, che la coppia forma gli Ash Ra Tempel.
Nel 1971 la band registra il primo omonimo album per la Ohr, con lausilio del tecnico del
suono Conny Plank, un abilissimo catalizzatore di idee e gura fondamentale della scena
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una doppia porta di ingresso al tempio egizio del Sole (Ra), con al suo interno il celebre poema
beat di Allen Ginsberg, "Lurlo".Cos, il trio si presenta sulle scene con un breviario di musica
elettronica tedesca, un capolavoro di acid-rock con due soli brani in45 minuti non-stop di
inceppamenti cosmici a luci stroboscopiche ("Amboss") ed estatici affreschi interstellari
("Traummaschine"), ispirati agli stimoli visivi del libro di William Grey Walter The Living
Brain. Non c alcun senso di montaggio, matutto parecomunque molto uido e organico:
ancestrali immagini entrano nella testa dellascoltatore come nubi temporalesche,
lasciandolo inerme dentro a una claustrofobica gabbia musicale che lo
intrappolamentalmente in un luogo da cui sar difcile fare ritorno.

Dopo il primo album, Klaus Schulze preferisce andarsene per la sua strada ededicarsi alla sua
carriera solista, venendo sostituito da Wolfgang Muller, anche lui ex-Steeple Chase:
ufcialmente schierati ancora come un trio ma con qualche ospite di supporto (tra cui il
controverso cantante John L.), gli Ash Ra Tempel incidono Schwingungen (1972), altra
molecola fondamentale della musica cosmica tedesca, in un continuum logico con il debutto,
anche se in apparenza tutto pi tranquilloe meno strutturale. Lapporto di Wolfgang Muller
al sound del gruppo grazie allaggiunta di voce, vibrafono e sassofono il medium di
unesperienza mistica pi terrena, sotto il velo di Maya di un falso senso di sicurezza che
viene smascherato gi nel primo lato del disco (composto dalla duplice suite di "Light And
Darkness") mentre nella seconda facciata si dipana la ribollente "Suche & Liebe", che
secerneun effetto lenitivo dopo latmosfera psicotica precedente, in un modo molto vicino al
gran nale diA Saucerful Of Secrets dei Pink Floyd: si tratta di una visione pi serena, ma
non meno potente, con la musica che lentamente va alla deriva attraverso una ciclone
interstellare di vibrafoni e pulsante elettronica che virano poi dritti verso un climax
paradisiaco di cori celesti e orgiastiche melodie.

Nel 1973, con il successivo "Seven Up", entra nel tempio delle ceneri di Ra anche il lisergico
vocalist e strumentista Timothy Leary, sperimentando nel primo numero della nuova etichetta
di Kaiser (Kosmichen Kuriere) un suono decisamente pi orientato verso lacid rock,
soprattutto a causa delle interpretazioni vocali del santone dellLsd. Sette sono i brani
esattamente come sette sono i livelli di coscienza teorizzati da Leary; il titolo pare, inoltre, si
riferisca proprio al fatto che il fuggiasco fosse solito mettere Lsd nei bicchieri di Seven Up
degli ignari musicisti.

Nello stesso anno avviene unaltra imprevedibile svolta: con


"Join Inn" (Ohr, 1973) viene reintegrato nel nucleo anche
Schulze, mentre lingresso nella band della poetessa e
cantante Rosi Mller, la giovane musa che diverr per anni
inseparabile compagna di Gttsching, contribuisce alla
formazione di un album dai toni pi mistici e sognanti,
ancora una volta suddiviso in due dilatate e antitetiche suite.
Tuttavia, una serie di problemi stavano minando gli equilibri
interni della band e quando Gttsching, la Mllere Harald
Grosskopf registrano il sottovalutato "Starring Rosi" (1973),
ormai evidente la transizione verso un suono completamente
diverso, che mantiene i suoi connotati cosmici ma ingloba melodie chitarristiche sempre pi
consistenti. questo il caso di Inventions for Electric Guitar (1975), con cui Gttsching sotto
la vecchia sigla Ash Ra Tempel inizia una fase di carriera per certi versi solistica, inuenzato
dal colto minimalismo americano di Terry Riley e Steve Reich.
La discreta notoriet della band attirer lattenzione della Virgin, da sempre attenta alle nuove
proposte oltre-Manica, che scrittura Gttsching ma insiste afnch la sigla venga accorciata
in Ashra. lui lindiscusso custode del Tempio di Ra: la sua presenza preminente negli
album targati Virgin, in primis in "New Age of Earth" (1977), un ibrido di pop elettronico e
meditazioni new age, ma anche in "Blackouts" (1977) e "Correlations" (1979). "Walking The
Desert" (1990) lultimo album con la nuova sigla per qualche tempo, poi la produzione
successiva viene contrassegnata essenzialmente da colonne sonore e incisioni dal vivo.

Linuenza di Timothy Leary anche evidente in due album che anticipano la nascita dei
corrieri cosmici per antonomasia, ad opera dei Cosmic Jokers. Il primo atto incentrato sulla
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dalla lisergica corte di Timothy Leary. Jurgen Dollase e JerryBerkers dai Wallanstein, Klaus
Schulze, il duo Witthser & Westrupp e Jork Mierke accorrono in accompagnamento allo
svizzero, in una suite intre parti di folk cosmico, sordida elettronica ed enigmatico rock, su
etichetta Kosmichen Kuriere, al suo secondo numero dopo "Seven Up" degli Ash Ra Tempel. Si
tratta di unalbum intriso di misticismo ed estasi, portati ecletticamentein musica per creare
una cornice ultraterrena adatta al bellissimo viaggio cosmicodel mastro di cerimonieSergius
Golowin, che col suo racconto sospinge lascoltatore lontano dalle smanie materialiste del
nostro piccolo mondo.
sempre il santone dellLsd Timothy Learya generare indirettamente un altro album atipico,
"Tarot" (1973), opera basata sui dipinti del pittore gitano Walter Wegmuller, dedicati ai
tarocchi; dallopera di Sergius Golowin rimangono Jurgen Dollase, JerryBerkers eWestrupp,
mentre si aggiungono Harald Grosskopft, Hartmund Henke e Manuel Gttsching dagli Ash Ra
Tempel, il tecnico Dieter Dienks e Rosi Mller, in un disco molto pi potente di quello dello
svizzero. Si tratta di due Lp con un totale di 21 brani basati sui rispettivi arcani maggiori:
unrecitativo tedesco molto enfatico avvolgealcune delle tracce, ergendosi su possenti sfondi
mobili di space-rock tra innesti psichedelici e trip blues direttamente dalla copertina
lussuosa dipinta dallo stesso Wegmuller, rendendo questo lavoro uno tra i dischi pi
sorprendenti e visionari del panorama kraut-rock, il prologo perfetto per lepica galattica dei
Cosmic Jokers, con cui Rolf-Ulrich Kaiser entra in scena di persona.

I Cosmic Jokers sono un supergruppo "a tema" che riunisce Manuel Gttsching (Ash Ra
Tempel), Klaus Schulze (Tangerine Dream, Ash Ra Tempel), Jrgen Dollase e Harald Grosskopf
(Walleinstein) oltre allonnipresente tecnico del suono Dieter Dierks. Le sessioni ufciali
hanno luogo nei primi mesi del 1973, negli studi quadrifonici di Dierks a Stommeln (Colonia),
con un modus operandi molto simile ai trip acidi dei Grateful Dead: nelle intenzioni avrebbero
dovuto essere degli spunti per alcuni progetti futuri, ma il lungimirante Kaiser effettua un
lavoro di taglia e cuci -la William Burroughs, senza neppure informare i musicisti coinvolti,
e mette insieme alcune lunghe suite.
Nel 1974, nel giro di un solo anno, il discograco rilascia ben cinque album per la stessa
collana, che nel frattempo aveva cambiato nome da "Kosmische Kuriere" a "Kosmische Musik":
il primo atto "The Cosmic Jokers", probabilmente il lavoro meglio riuscito del conio, capace
di bilanciare nelle due lunghe facciate di "Galactic Joke" e "Cosmic Joy" gli impulsi dei diversi
musicisti, in una specie di lunghissimo prototipo di "dub music". Il secondo, "Galactic
Supermarket" (1974), anchesso pesantemente criticato al momento della sua uscita, ancora
contraddistinto dalle stesse guerre stellari, mentre le sinfonie allucinogene di "Planeten
Sit-In", al contrario degli album precedenti, vengono canalizzate in brani pi brevi, legati
insieme in un usso cosmico continuo. Gli ultimi due dischi vedono lingresso della danzata
di Kaiser, Gille Lettmann, osannata come Sternenmdchen ("ragazza delle stelle") in "Sci-Fi
Party" e "Gilles Zeitschiff"; proprio in questultimo si narra come Timothy Leary sia riuscito a
sfuggire alla Cia e del suo incontro con gli Ash Ra Tempel. A Kaiser non va per bene come a
Leary: quando i musicisti si accorgono della pubblicazione del loro materiale, decidono di
avviare una pesante causa contro il discograco, che porta alla rapida sparizione del
medesimo dalla scena e alla chiusura della sua Ohr.

Jrgen Dollase e Harald Grosskopf dei Cosmic Jokers


scrivono un altro importante capitolo del kraut-rock coi
Wallenstein, una delle storiche band dello space/prog-rock
tedesco, nata dal loro incontro con il bassista olandese Jerry
Berkers e con il chitarrista americano Billi Barone. Nel 1971,
dopo aver ultimato le registrazioni del primo Lp sotto nome
"Blitzkrieg", vengono a conoscenza di un gruppo inglese
omonimo e ripiegano su Wallenstein, noto generale della
Guerra dei Trentanni, intitolando per con il primo nome il
loro Lp desordio ("Blitzkrieg", 1972). Prodotto dal
lungimirante Dieter Dierks, il disco si compone di quattro
lunghi brani quasi interamente strumentali: un incantesimo sinfonico con furiose sezioni
heavy-rock che perde defcacia soltanto quanto subentrano le voci. Il secondo "Mother
Universe"(1972), con lanziana nonna di Dollase in copertina, viene largamente segnato dai
tentativi di Rolf-Ulrich Kaiser di forzare la band verso un sound pi canonico, ai limiti del folk.
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Walleinstein e viene sostituito da Dieter Maier: a questo punto, inuenzati dalla recente
esperienza coi Cosmic Jokers, Dollase e Grosskopf incidono su disco la loro personale idea di
rock cosmico in "Cosmic Century" (1973), un album che contiene tuttavia una serie di brani
molto pi accostabili al prog-rock sinfonico che alla kosmische musik, specie nei dieci minuti
di "Silver Arms". Il successivo "Stories Song & Symphonies" (1975) deraglia quasi sui binari del
jazz-rock, ma a uscire di strada sono i Wallenstein, che si separano lo stesso anno, con Barone
che torna repentinamente negli Usa.

I corrieri solitari: i solisti del kraut-rock


Klaus Schulze
Gnter Schickert
Deuter
Edgar Froese
Holger Czukay
Achim Reichel

Klaus Schulze stato l'autore dalla carriera solista pi


importante e prolica dei musicisti assimilibili al kraut-rock.
Dopo le esperienze con Tangerine Dream e Ash Ra Tempel,
Schulze supera gli aspetti psichedelici e lisergici che erano
comunque sempre presenti nella prima musica cosmica per
volgere lo sguardo in modo deciso verso lo spazio profondo.
Se i primi Tangerine Dream e gli Ash Ra Tempel avevano
guardato le stelle immaginando viaggi spaziali, Schulze riesce
per la prima volta a dare una sensazione quasi percettiva
dello spazio profondo. Schulze il primo a rompere davvero
l'obl dell'astronave in cui i primi corrieri cosmici erano
rimasti saldamente intrappolati, buttandosi nudi e privi di tute spaziali nell'oscurit e nel
freddo assoluti. Schulze volge lo sguardo in luoghi bui e silenziosi dove non presente nulla
che ricordi le esperienze umane, superando perno la volta celeste della musica rock.

Nella mia musica non c mai stato un riferimento speciale n univoco. Allinizio
degli anni Settanta ascoltavo il rock di quel periodo, perch era molto semplice
da capire, ma le mie opere non avevano nulla a che vedere con quei suoni. Io
stavo sperimentando delle sonorit che tendevano a svelare nuove frontiere
dellarte. A parte le opere di Mozart, di Beethoven, di Schubert, di Bach, di Grieg
e di Rossini, per me realmente difficile ascoltare una musica che non sia la
mia. un riflesso inconscio, che mi allontana dai consumatori abituali che
continuano a operare il banale distinguo fra i titoli di breve durata del pop e le
opere di lunga durata, identificate nella musica classica.
(Klaus Schulze)

L'obiettivo quello di creare una musica per la mente, non per il corpo, che ambisce a essere
immortale, non lefmera moda di una breve stagione. Il suo esordio "Irrlicht" (1972) una
monumentale opera per trenta elementi, una sinfonia quadrifonica per orchestra e macchine
elettroniche, che resta nella storia come il manifesto stesso della musica cosmica, nonch il
suo lavoro pi compiuto. La potenza wagneriana delle sue composizioni, per esempio nellaria
di sortita "Satz Ebene", quasi stordente e mostra una capacit descrittiva mai udita nella
musica cosmica. La potenza si disperde per tramutarsi in impotente disperazione nel nale
"Exil Sils Maria".
"Cyborg" (1973) si mantiene su ottimi livelli e non sgura di fronte a un lavoro tanto
imponente. Stavolta sono presenti dodici violoncelli, trenta violini, quattro auti, oltre alla
strumentazione elettronica. Vi troviamo quattro suite di venti minuti che si accostano alla
glaciale elettronica di "Zeit" dei Tangerine Dream.

Negli anni successivi Schulze continuer a produrre album di ottimo livello come
"Blackdance" (1974) e "Moondawn" (1976), alternandoli ad altri pi deludenti come "Body Love"
(1977), creando perno una sua etichetta, la Innovative Communication, e una propria scuola
di musica elettronica. Nel 1978 torner ad alti livelli col colossale "X" (due ore e trentotto
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magniloquente. Il 1979 la volta di "Dune" con la collaborazione alla voce del leggendario
Arthur Brown.
Tuttavia, nel prosieguo di carriera, la quantit dei dischi del maestro elettronico tedesco
diventa addirittura esagerata, venendo alimentata, peraltro, da una serie innita di raccolte e
cofanetti autocelebrativi.

Gnter Schickert, attivo inizialmente come tecnico del suono e roadie di Klaus Schulze, si
dedica dalla met degli anni Settanta alla sua carriera solista, dopo aver collaborato con
l'ex-Ash Ra Tempel in "Home Session" (1975). I suoi primi due album "Samtvogel" (1975) e
"Uberfallig" (1979) esplorano le esperienze acide del kraut-rock, con particolare attenzione
agli effetti eco della chitarra, strumento del quale sperimenta ogni tipo di sonorit, lasciando
da parte i sintetizzatori e percorrendo una strada davanguardia gi tentata da Manuel
Gttsching ("Inventions For Electric Guitar) e, pi recentemente, sia da Glenn Branca che dai
pionieri della musica industrial.

Viene spesso dimenticato, quando si parla di kraut-rock,


anche il nome di Georg Deuter, che negli anni in cui
l'Universo sembrava la meta prediletta di gran parte dei
musicisti elettronici, cercava invece di trovare quello stretto
spazio che collega la musica orientale con quella occidentale,
diventando un pioniere di quella che verr chiamata new age.
Il suo esordio, "D" (1971), contiene chiare inuenze raga
("Krishna Eating Fish and Chips"), scherzi cacofonici ("Der
Turm/Fluchtpunkt"), ambient con percussioni tribali
("Atlantis"), no alla complessa suite elettronica "Babylon",
che una tipica sperimentazione elettronica tra
Stockhausen, Can e Tangerine Dream.
Il successivo "Aum" (1972) si arricchisce ancor di pi di spiritualismo orientale e rappresenta il
suo lavoro pi compiuto. I suoni ambientali aiutano Deuter a immergerci in un paesaggio, ora
marino, ora rupestre. Le percussioni tribali, libere su un delicato tappeto sonoro segnano uno
dei momenti pi alti dell'album ("Offener Himmel I"), come anche le varie sperimentazioni
raga ("Morning Glory", "Phoenix") rappresentano pagine molto originali della scena tedesca e
legittimano Deuter come uno dei padri fondatori della musica new age. Successivamente
Deuter si trasferisce in India dove approfondir ancor pi gli aspetti orientali e new age, ma
allontanandosi ormai in modo denitivo dalla scena del kraut-rock.

Anche Edgar Froese, padre della musica cosmica, artece di una carriera solista, vissuta pi
che altro come pausa tra le svariate pubblicazioni dei Tangerine Dream. Tra i suoi lavori
spicca "Aqua" (1974) che continua la strada gi intrapresa con "Phaedra" (1974), poi proseguita
con "Rubycon" (1975), in particolare nel brano "Panorphelia". Il successivo "Epsilon In
Malaysian Pale" (1975) contiene due lunghi brani di circa 16 minuti che accentuano l'aspetto
meditativo e intimista, specialmente nella title track, rispetto all'elettronica cosmica e ci
offrono un nuovo aspetto della musica di Froese.

Il bassista dei Can, Holger Czukay, autore di una poco nota carriera solista che ha origine
nel lontano 1968, anno della registrazione di "Canaxis 5", pubblicato nel 1969 a nome
Technical Space Composer's Crew. Registrato con la collaborazione di Rolf Dammers alla
produzione, "Canaxis 5" oltre a rappresentare il vero esordio di Czukay un caso unico
all'interno dell scena tedesca di quegli anni. Ci troviamo di fronte a una manipolazione di
canti pre-registrati della tradizione vietnamita, modicati e sovrapposti a registrazioni
elettroniche che gli conferiscono una potenza evocativa tale da trasformarsi in un grido
straziante che richiama le sofferenze del popolo vietnamita durante la lunga guerra nel paese
asiatico.

Nella stessa terra di mezzo tra visioni cosmiche e meditazione orientale, troviamo un altro
viandante alle prese con uno strano "viaggio verde" ("Die Grune Reise", 1971). Stiamo parlando
del factotum Achim Reichel, storico fondatore dei Rattles, la risposta tedesca ai Beatles. Alla
ne degli anni Settanta, Reichel torna dal servizio militare completamente cambiato,
rilasciando il suo disco d'esordio solista. A leggere i titoli delle tracce, l'album sembrerebbe
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opere soliste di Manuel Gttsching che alle cosmiche cacofonie degli Amon Duul II, questo
canzoniere psichedelico porta tuttavia i segni evidenti dei tempi, seppur molta della musica
odierna sia chiaramente debitrice della follia di Reichel.

Gli anarchici: il kraut-rock sovversivo


Amon Dl I
Amon Dl II
Agitation Free
Floh de Cologne
Checkpoint Charlie

Eravamo alla ricerca di un nuovo modo di vivere insieme in modo libero e


creativo. Conoscevamo il tipo di vita che la societ industriale ci proponeva;
mangiare, crescere, invecchiare, morire, come delle amebe. Noi volevamo altro.
(John Weinzierl)

Sul fronte anarchico-tribale, gli Amon Dl non trovano eguali per carica e suggestione.
Leader e promotore di questa fondamentale band liconico Christoph Carrer, chitarrista,
sassofonista, violinista ecantante con una fede cieca nel jazz di John Coltrane e di Ornette
Coleman, in scena dalla met degli anni Sessanta con piccole formazioni in compagnia
diEdgar Hoffman e Christian Burchard degli Embryo. Tuttavia, dopo aver visto un concerto di
Jimi Hendrix, Chris fa letteralmente a pezzi i suoi dischi e decide di convertirsi al rock,
sfruttandone per le svariate interazioni con lespressivit del jazz e la follia psichedelica del
periodo hippie.
In una comune politico-artistica di Monaco di Baviera Carrer si allea coi primi compagni e
sceglie il nome programmatico di Amon Dl, fondendo nella sigla concetti solari egizi e
quelli lunari turchi e sperimentando una musica improvvisata e tribale sullo stile degli inglesi
Hapshash & The Coloured Coat. Nellestate del 1968 Karrer e Rogner si recano inne a Londra,
dove incontrano la sibilla luciferina Renate Knaup-Krotenshwanz, che nisce per unirsi alla
comune.

In occasione dello storico Festival di Essen del settembre 1968 emergono i primi dissidi, che
dividono di fatto il gruppo in due fazioni: la prima, rivoluzionaria e politica, viene guidata da
Rainer Brauer e Ulrich Leopold, dal cui raggruppamento emergono anche alcuni personaggi
curiosi come i terroristi della "Frazione Armata Rossa", Andreas Baader e Gudrun Ensslin; la
seconda, pi interessata alle vicende artistiche e musicali, fa invece capo a Chris Karrer e
Peter Leopold, e sceglie la carriera rock a tempo pieno.
La storia estemporaneo-discograca della fazione degli Amon Dl I dura a malapena no al
1971. Lunico risultato musicale una interminabile seduta in studio di ben 48 ore, i cui nastri
rabbiosi e deliranti vengono spalmati su ben quattro album di folk-rock psichedelico
imbastardito con la musica tradizionale teutonica e slava: "Psichedelic Underground" (1969),
"Collapsing" (1970), "Paradieswarts Dl" (1970), il doppio "Disaster" (1972), con questultimo
che sfrutta chiaramente la fama nascente degli Amon Dl II.

Nello schieramento degli Amon Dl II, capeggiato dal


polistrumentista Chris Karrer, si raggruppano la cantante
Renate Knaup-Krtenschwanz, Falk Rogner (tastiere),
Johannes Weinzierl (chitarra), Christian "Shrat" Thiereld
(bonghi, violino), linglese Dave Anderson (basso), Dieter
Serfas (percussioni) e Peter Leopold (batteria). La loro
ignoranza tecnica viene bilanciata da una grande spavalderia
improvvisativa, che suscita subito linteresse della
Liberty/United Artists.
"Phallus Dei" (1969) nasce cos, rivoluzionario sin
dalloltraggioso titolo, brutale nellimpatto sonoro, un trip
acido e terricante spalmato su supporto vinilico, tra improvvisazioni collettive ed esorcismi
naif. La rivoluzionaria produzione di Olaf Kubler dietro le quinte garant inoltre alla band la
massima libert di espressione, con due ospiti deccellenza: Christian Burchard (Embryo) e
Holger Trutzsch (Popol Vuh).
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risate maniacali della Knaup che si riverberano in unentropia satura di effetti spaziali,
scanalature estasianti e dissonanze alla Stockhausen. Il mellotron cerbero che apre la porta a
"Dem Guten, Schnen, Wahren" ci fa poi proseguire questo viaggio da incubo tra falsetti
spiritati e violini maligni; il trinomio rassicurante del titolo ("la bont, la bellezza, la verit")
cela al suo interno la raccapricciante storia di un pedolo e della sua esecuzione. In seguito, il
satanismo psichedelico di "Luzifers Ghilom" si evolve in diversi macabri passaggi sul canto
scat di Chris Karrer, mentre la Menade del kraut-rock, Renate Knaup, evoca poi la notte
dellInquisizione in "Henriette Krtenschwanz", mettendo al rogo quella che pare una
versione stregata di "White Rabbit" dei Jefferson Airplane. I venti minuti della title track
coprono inne tutto il secondo lato del disco, in una improvvisazione sardonica e strutturata
che si sposta dallurlante space-rock del preludio ai patemi tribali dellintermezzo, no alla
parte conclusiva, in cui la voce di Chris combatte col tentacolare violino elettricocome se
fosse Ercole con lIdra di Lerna.
Musicalmente, gli Amon Dl II offrono una sorta di rock psichedelico, una sarabanda
demoniaca in gran parte ostacolata da inceppamenti percussivi e da un malato senso
dellumorismo, con un tripudio di parti di chitarra grezze, violini sabbatici e le voci infestate
dalla bella Renate Knaup, tutti ingredienti presenti anche nel secondo album "Yeti" (1970), un
conturbante doppio Lp con in copertina lex-percussionista Wolfgang Krischke morto di
ipotermia dopo essere svenuto in un bosco sotto leffetto dellLsd venendo poi dilaniato dagli
animali in unallegoria fotograca della Grande Mietritrice.
Se il primo lato viene dominato dai 14 minuti della rappresentativa suite "Soap Shock Rock",
diabolicamente in bilico tra Kosmos e Chaos, nel secondo disco live suona le trombe
dellApocalisse la tortuosa "Sandoz In The Rain", che vede le due formazioni Amon Dl riunite
per lultima volta: alcuni auti luciferini aforano dalla nebbia acustica che d anima alla
traccia, la cui dedica tutta per la societ farmaceutica svizzera che per prima cre lLsd.

Nel 1970 Anderson se ne va con gli Hawkwind e gli Amon Dl II perdono un importante
tassello: se il suo spirito ancora presente nel doppio "Tanze Der Lemminge" (1971), in
"Carnival In Babylon" (1972), a dispetto del titolo, la danza infernale sembra quasi mettersi a
sedere, in un disco di tanto rock e poco caos. Questo quarto album porta a compimentoquel
che "Tanz Der Lemminge" aveva appena accennato, snellendone ulteriormente la struttura
delle canzoni, che si fa sempre pi coincisa, e virando verso sonorit pi tradizionali: non a
caso, il disco del successo in Gran Bretagna, anche grazie alla battente programmazione
radiofonica che John Peel offre a All The Years Round.
Ma imembri della band hanno molte divergenze sui futuri sviluppi della loro musica e le
tensioni crescono in fase di registrazione: di conseguenza, lalbum risente di queste
indecisioni, perdendo qualcosa della freschezza e della spontaneit dei lavori precedenti, ma
acquistando qualcosa in termini di compattezza, oltre a una certa malinconia di fondo.
Tuttavia, sono indubbiamente niti i tempi dei doppi Lp farciti di improvvisazioni, e le
connessioni con i primi due albumsi possono ormai contare su una mano sola.
Per il primo tour americano del 1972 la band perde nel frattempo altri pezzi importanti, ma
con "Wolf City" (1973) rientrano Meid e Rogner, in un altro disco non straordinario ma ancora
solido, tenuto insieme dalla splendida "Surrounded By The Stars", nonostante nel resto dei
brani sia lampante la perdita di ispirazione.
Nel 1974 "Vive la Trance", lultimo per la United Artists, porta inne a compimento un percorso
di semplicazione e mercicazione del suono, in balia di una formazione ormai instabile e
frequenti concessioni alle mode inglesi del momento.

Negli anni Settanta, dopo il deludente "Hijack" (1974) e il buon "Made In Germany" (1975), la
Knaup va a far parte dei Popol Vuh, lasciando Karrer e Weinzierl da soli e in piena crisi
artistica: con "Pyragony X" (1976) e "Almost Alive" (1977) gli Amon Dl II superano la doppia
cifra nel loro catalogo discograco, ma si sciolgono poco dopo. Il resto storia superua,
scandita da qualche tiepida reunion e trascurabili carriere soliste.

Meno longevi degli Amon Dl II, ma dotati della stessa


carica tribale e anarchica, gli Agitation Free prendono forma
nel 1967 dallunione di due piccole formazioni beat berlinesi,
guidate rispettivamente da Lutz Ulbrich (chitarra) e Micheal
Gunther (basso). Inizialmente, sotto la sigla Agitation, si
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riproponendo i famosi Light Show dei Pink Floyd, assieme al
batterista Christopher Franke ma soprattutto al vocalist John
L., noto non tanto per le sue discutibili qualit vocali, ma per
la sua bizzarra usanza di presentarsi nudo sul palco col pene
colorato.
Allontanato lo scomodo cantante, alla ne degli anni Sessanta gli Agitation Free conoscono il
maestro artistico e compositore Thomas Kessler, che li spinge verso un free-rock
dispirazione elettronica ed etnica, in bilico tra jazz e world music. Nel 1971, nalmente la
formazione si stabilizza: Burghard Rausch sostituisce Franke (unitosi ai Tangerine Dream),
mentre si aggrega al progetto anche lesperto di musica elettronica Michael Hoenig.

Grazie al nanziamento del Goethe Institute, la band pu recarsi in Medio Oriente,


rientrando con una serie di nastri registrati coi musicisti locali: il risultato di questa autoctona
interazione "Malesch"(1972) termine egizio che invita a prendere con losoa le avversit
un album molto diverso dal resto del rock tedesco contemporaneo, edito dalla Vertigo con
vorticosi richiami psichedelici e sequenze elettroniche tenute insieme da una strumentazione
etnica, come se i Grateful Dead si fossero trasferiti da Haight-Asburyal Cairo e fossero stati
pronti a rapirti in un affollatissimo Suq, tra muezzin al sintetizzatore ("You Play For Us Today",
"Pulse"), tempeste di sabbia funk ("Ala Tunk") e danze del ventre psichedeliche ("Sahara City").
Con un secondo chitarrista aggiunto (Stefan Diez), la band nalizza in seguito il camaleontico
"2nd" (1973), spostando il baricentro etno-cosmico verso le sonorit elleniche (soprattutto per
luso dei bouzouki), oltre a includere incubi alla Edgar Allan Poe ("Haunted Island"), psycho-
trance per oranti ("Silence Of The Morning Sunrise") e fantasmi di Jerry Garcia ("Laila"). Nel
1974, labbandono prematuro di Hoenig segna inesorabilmente le sorti degli Agitation Free.

La trattazione dellanima pi anarchica del kraut-rock non si


ferma qui. Non si possono, infatti, ignorare i pur
misconosciuti Floh De Cologne, originati da un gruppo
teatrale studentesco di Colonia e da subito accostati alla
satira rock del Frank Zappa sprezzante censore del
malcostume. Guidati dal batterista e cantante Hans-Jorg
Frank, unico punto fermo di tutta la loro storia, i Floh de
Cologne sono tra i primi a esordire con "Vietnam" (1968), un
album provocatorio sin dal titolo, anche se poco accessibile a
chi non parla il tedesco. Con un gesto altrettanto polemico, i
proventi del disco vengono donati a un'organizzazione a
sostegno del popolo vietnamita, mentre la partecipazione alle cinque giornate di Essen
contribuisce a diffondere la fama del gruppo, raccogliendo soprattutto il favore del fervente
popolo studentesco. Il loro "Fliessbandbabys Beat Show" (1970) il primo disco in assoluto
delletichetta Ohr, un repertorio di rock e cabaret che contiene, tra le altre, anche una ironica
guida in 19 punti su come darsi alla politica, mentre con il successivo "Rockoper Protgeier"
(1971), stampato su vinile rosso, i Floh De Cologne perfezionano il loro stile: tra teatro e rock,
Fugs e Mothers of Invention, puntano il dito verso "gli avvoltoi del protto" in un disco di
sarcastici proclami espressi in titoli come "Der Kapitalismus Stinkt" (il capitalismo puzza) o
"Wir Brauchen Keine Millionre" (non abbiamo bisogno di milionari).
La loro miglior annata tuttavia il 1973, anno in cui registrano il doppio album live "Lucky
Streik" con il geniale tecnico Dieter Derks, seguito dalloltraggioso "Geyer-Symphonie", un
concept-album in tre movimenti sugli affari sporchi del magnate dellindustria e criminale di
guerra Friederich Flick (morto nel 1972), in un ambizioso guazzabuglio di satira, blues, jazz,
rock e cabaret. Da qui in avanti la loro musica perde in abrasivit e carica sovversiva,
guadagnando una compattezza quasi progressive: "Mumien" (1974) un altro concept-album,
questa volta sul colpo di stato cileno, ma labbandono dellorganista e paroliere Gerd Wollshon
dopo "Tilt" (1975) manda in crisi la band, il cui ultimo atto degno di menzione prima dello
scioglimento la folle rilettura di Cappuccetto Rosso di "Rotkppchen" (1977).

Considerati come i "rivali" dei Floh De Cologne, i Checkpoint


Charlie (dal nome del celebre posto di blocco nel muro di
Berlino) sono uno dei gruppi pi radicali e meno
convenzionali della scena kraut. Formatisi gi nel 1967 da
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(batteria), Krebs Joachim (organo), Linder Harald (basso) e
Trotha Uwe (voce), esordiscono con il pionieristico "Gr
Gott Mit Hellem Klang" nel 1970. L'album formato per la
maggior parte da un insieme di declamazioni politiche urlate
a squarciagola con momenti di esplosioni sonore di rara
potenza. La missione artistica dei Checkpoint Charlie sta a
met tra i collettivi anarchici gi menzionati del kraut-rock e, almeno in parte, quello che
negli Usa avrebbero fatto, appena un anno dopo, i fautori del psych-rock pi estremo e
tribale; i Cromagnon con il loro unico album "Orgasm", seppur con obiettivi e ambizioni
totalmente differenti.

Scorci dal cosmo: il kraut-rock mistico


Popol Vuh
Kalacakra
Yatha Sidhra
Between
Baba Yaga

Quando si parla di aspetti mistico-religiosi, il primo nome


che afora nella mente certamente quello dei Popol Vuh, i
massimi esponenti del kraut-rock pi sublimato dal sacro e
dalla losoa orientale. Florian Fricke, gi critico e regista
cinematograco, riuscito nell'arco di pochi anni (dal 1971 al
1973) a portare la musica occidentale a livelli tali da
legittimare la dichiarazione di Cope che di "Hosianna Mantra"
dice: "Non ho mai sentito nulla nel genere". La loro musica
molto distante dall'elettronica sperimentale dei Faust, dai
demoniaci Amon Duul o dai monoliti cosmici schulziani.
Fricke cerca una via di congiunzione tra le varie culture,
losoe, religioni, orientali e occidentali, cercando di creare una musica che possa
contenerle e che non sia di genere o di "parte", sia in grado di parlare all'intero genere umano,
di qualsiasi fede, religione, paese di provenienza. Questa idea nasce per successivamente al
primo album, lo storico "Affenstunde" (1971), storico in quanto pu ritenersi tra i primissimi
lavori di musica cosmica mai realizzati, non intendendo in questo modo l'esordio dei
Tangerine Dream "Electronic Meditation" (1970) ancora autenticamente cosmico.
"Affenstunde" interamente elettronico, una sperimentazione che supera quasi del tutto i
tratti psichedelici ancora presenti nei primi Tangerine Dream e rivolge il suo sguardo verso il
cosmo. Lalbum viene denito da Fricke come la descrizione del momento in cui "lessere
umano diventa un essere umano e non pi una scimmia": uscito nel 1968, il lm di Stanley
Kubrick "2001 Odissea nello spazio" stato sicuramente uninuenza diretta sull'opera,
soprattutto se si considera che, al momento del rilascio della pellicola, Fricke era ancora un
critico cinematograco per importanti testate come "Sddeutsche Zeitung" e "Der Spiegel".
Questo dato pi che evidente sul secondo lato del disco, dove la title track viaggia attraverso
lentropia primordiale, con il moog che quasi accenna alla colonna sonora dellungherese
Gyrgy Ligeti, con il risultato di un nale trascendente ed edicante.

Ma questa non era la vera strada che interessava a Fricke. "In Den Garten Pharaos" (1971),
registrato in parte in una chiesa, il disco della svolta. Lelettronica dei Popol Vuh mostra per
la prima volta le vere aspirazioni del leader, che guarda allOriente e al misticismo pi che agli
immensi vuoti delluniverso. La presenza molto pi massiccia di percussioni frenetiche crea
intense atmosfere tribali, invocanti paesaggi antichissimi. Non a caso Julian Cope descrive
questalbum come un trip di Adamo ed Eva, probabilmente anche per linuenza esercitata su
Florian dalla moglie Bettina. Il rumore dellacqua, la sensazione di trovarsi in uno dei magnici
giardini dei faraoni egizi, il canto funesto di ambigue sacerdotesse, il suono primitivo delle
tablas sono tra gli elementi che rendono la fase elettronica dei Popol Vuh molto distante dalle
coordinate sonore dei Tangerine Dream o di Klaus Schulze. "In Den Garten Pharaos" un
solenne inno alla natura e a una spiritualit pagana, forse panteista, mentre le religioni
occidentali o orientali qui hanno ancora poco a che spartire.
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stesso anno con "Hosianna Mantra" (1972) denito dallo
stesso Fricke "una messa per il cuore". Lo sciamano tedesco
dice addio al cosmo, all'antichit, abbandona ogni velleit
elettronica, poco adatta al clima mistico-religioso che vuole
ricreare, cambia strumentazione e propone una musica
incentrata su pianoforte e strumenti acustici: chitarra
elettrica, oboe, clavicembalo e violino. Dopo aver venduto il
suo moog a Klaus Schulze, ingaggia anche la soprano
giapponese Djong Yun e il giovanissimo chitarrista Conny
Veit. Lidea che ha in mente rivoluzionaria: fondere sonorit
religiose culturalmente differenti, creare un clima mistico, contaminare gli strumenti classici
con la chitarra elettrica di Veit. Esperimenti del genere erano gi stati proposti, ma i risultati
erano stati molto pi immaturi (per esempio, la "Mass In F Minor" degli Electric Prunes).
Dentro troviamo Oriente e Occidente legati in modo inscindibile, classicismo e innovazione,
cristianit e induismo, modernit e antichit, strumenti classici e strumenti rock. Tutto quello
che sembra opposto qui coincide, perch per Fricke anche nell'apparente diversit ci sono
tratti comuni che devono essere esaltati, perch ogni religione ha una cosa in comune:
l'amore. "Hosianna Mantra" davvero un album unico, tanto grandioso e complesso da
rendere difcile la prosecuzione sulla stessa strada da parte di altri musicisti.

La storia dei Popol Vuh continua negli anni, pur senza raggiungere tali vertici, con album di
tutto rispetto, tra i quali spiccano le collaborazioni con il regista Werner Herzog per le
colonne sonore di "Aguirre" (1974), "Coeur De Verre" (1976), "Nosferatu" (1978) - diviso in due
album, "Bruder Des Schattens" e "Nosferatu" e "Fitzcarraldo" (1982). Tra questi, Fricke
continua la sua ricerca nei testi sacri con la trilogia "Seligpreisung" (1972), "Einsjager Und
Siebenjager" (1973) e "Das Hohelied Salomos" (1974). Con "Letze Tage Letzge Nchte" (1976),
un disco al quale partecipa anche Renate Knaup degli Amon Dl II, lispirazione mistica di
Fricke pare tuttavia ormai essersi esaurita.

Linuenza dei Popol Vuh enorme anche nelle piccole


formazioni del kraut-rock. I Kalacakra, per esempio, sono un
duo auto-didatta e multi-strumentista formato da Claus
Rauschenbach e Heinz Martin, che d vita nel 1972 a
"Crawling To Lhasa", un album auto-prodotto e rilasciato in
sole 1.000 copie, concepito nel loro appartamento in aftto
a Duisburg e poi partorito negli studi di Willy Neubauer
aDsseldorf.Il moniker dalla coppia,Kalacakra, si riferisce a
una delle principali divinit tantriche del Buddhismo, la cui
traduzione ruota del tempo (e appare nel mandala di
copertina), mentre la loro allarmante psichedelica raga-rock
imprime le sue radici nel folk e nel blues, tra sproloqui orientali, miraggi chitarristici e
tecniche di registrazione relativamente lo-fi, strizzando locchio allaThird Ear Band ma anche
ai Popol Vuh, e prendendo inoltremolta della follia del duoClark-Hutchinson, come nella
ballata negromantica di "Naerby Shiras", che rievoca la catastroca peste nera.

Unaltra mistica "one-shot band" dalla Germania, gli Yatha


Sidhra, sforna invece "A Meditation Mass" nel 1974, oggi una
rarit discograca. L'ensemble, il cui nome originale era
Brontosaurus, si forma allo scadere degli anni Sessanta grazie
ai fratelli Rolf (chitarre, sintetizzatore, piano, voce) e Klaus
Fichter (percussioni), Peter Elbracht (auto) e al francese
Jean-Michel Boivert (basso), poi sostituito da Matthias
Nicolai. Tuttavia, nel1973 la formazione decide di stravolgere
completamente la propria direzione musicale, cambiando
anche il proprio nome nel pi solenne Yatha Sidhra e
iniziando a lavorare alla ieratica suite "A Meditation Mass",
suscitando con unesibizione dal vivo anche linteresse del prodottore e musicista Achim
Reichel (AR & Machines), che sottopone loro un contratto per la rinomata Brain Records. Si
tratta di un crescendo di quattro parti olisticamente collegate: un'illuminante suite scorre
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combinazione di criptico kraut-rock, musica ambient e sapori orientali.

Lo stesso retrogusto mistico si pu ritrovare nei Between, il cui nome programmatico si


riferisce al semplice fatto che la musica di Peter Michael Hamel (tastiere, voce),Robert Eliscu
(oboe),Roberto Detree (chitarra, arpa),Cotch Black (congas),Duru Omson (auto, percussioni)
e Fabian Arkas (elettronica) si trova "nel mezzo" di un celestiale connubio tra la "musica
popolare" e la "musica colta".Il sestetto esordisce con "Einstieg" (1971), annunciando con esso
l'orientamento musicale a venire, una mescolanza di diversi fattori acustici ("Song For Two"),
musica da camera ("Memories") e sperimentazione ("Flight Of Ideas").
Con i primi due album, "Einstieg" (1971) e "And The Waters Opened" (1973), i Between portano
avanti le loro improvvisazioni acustiche, ma i viaggi di Peter Hamel fanno aprire le porte della
coscienza e inondano il suono del gruppo di una certa spiritualit cosmogonica, canalizzata
in un disco puro contro la supercialit del mondo. Con"Dharana" (1974) siamo davanti a un
lavoro che segna un nuovo passo nel lancio della world music: una sacra simbiosi poi rafnata
per "Hesse Between Music" (1975), un concept-album, sempre improvvisato, tra recitazione e
meditazione. "Contemplation" (1977) e "Silence Beyond Time" (1980) rappresentano poi il canto
del cigno dei Between, prima della fervente carriera solista di Peter Michael Hamel sulla scia
del minimalismo di Terry Riley.

I Baba Yaga sono la contemplativa creatura del duo composto da Ingo Werner (tastiere) e
dalliraniano Nemat Darman (percussioni, sitar, santur), dal nome di un personaggio
dellimmaginario abesco russo. Il loro album di debutto "Collage" (1974), registrato negli studi
di Dieter Dierks a Colonia, fondamentalmente un medley di improvvisazioni etniche e
trattamenti elettronici, con un risultato altamente esoterico paragonabile a certi atti letterari
di Aldous Huxley ("Moksha"). Il secondo album omonimo, rilasciato nello stesso anno
dellesordio, si evolve verso certe tendenze progressive tra Cressida e Greenslade, anche
grazie alla collaborazione con gli ospiti Bernd Weidmann (basso, voce), Jrgen Dyrani
(chitarra), Winfried Schreiber (chitarra) e Joska Fledermutz (batteria); si tratta di un disco in
cui il cambiamento si verica a pieni polmoni, in un mix aerodinamico di prog-rock e
avant-folk, complicato dagli interventi del pianoforte elettrico e del sintetizzatore, oltre che
dalluso massiccio delle percussioni.

Danze robotiche: il kraut-rock elettronico


Kraftwerk
Kluster
Cluster
Liliental

Per quanto riguarda il kraut-rock elettronico, i Kraftwerk


non avrebbero bisogno di presentazioni, essendo una delle
pi inuenti formazioni della scena tedesca di tutti i tempi. Il
primo capitolo della creatura sintetica dei due "music
worker" Ralf Htter e Florian Schneider un progetto con gli
Organisation, materializzatosi in alcuni bozzetti registrati da
Conny Plank, che niscono in un raro e dimenticato Lp
("Tone Float", 1970). Dopo qualche sventurata esibizione, il
duo decide per di cambiare registro e allestire i propri studi
di registrazione privati, i Kling Klang di Dusseldorf: lidea di
base quella di rivisitare e commercializzare gli
insegnamenti di Karlheinz Stockhausen, applicandoli alla musica rock ed elettronica. Cos,
dopo un cambio programmatico di sigla (Kraftwerk = centrale elettrica), con lausilio del
percussionista Klaus Dinger, alla ne del 1970 pronto il primo Lp omonimo: un album di
strumenti acustici ltrati elettronicamente non proprio straordinario, ma che riesce
comunque a entrare nella top 10 tedesca. Con luscita temporanea di Htter dalla band, in
seguito Schneider prova in tutti i modi a tenere in corsa i Kraftwerk con laiuto di Klaus
Dinger e Michael Rother e inizia a lavorare al secondo album. Con il ritorno di Ralf, questi
ultimi vengono per allontanati dal progetto e vanno a formare i Neu!, mentre Ralf e Florian
proseguono nella loro classica formazione a due, con solo qualche ospite occasionale come
contributo esterno.
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non abbia proprio laspetto sonoro di un disco da grande pubblico, ma con "Ralf Und Florian"
(1973) che la klingklangmusik dei Kraftwerk trova la propria naturale direzione in un redditizio
tecno-pop, merito anche della celebre copertina in cui il duo appare quasi come una vecchia
coppia sposata in un ritratto di famiglia. Ledizione originale vede invece sul retro di copertina
il cibernetico duo allinterno dei Kling-Klang, nonostante lalbum fosse stato registrato con
Conny Plank negli studi di Monaco, Colonia e Dsseldorf, ma i due music worker, con laiuto
del graco Emil Schult, volevano cos rafforzare il concetto di self-made men. La direzione
del tecno-pop annunciata anche dai titoli dei brani, divisi tra visioni robotiche
("Elektrisches Roulette") e prodromi di musica techno a progressione algebrica ("Tanzmusik"),
dove si pu scorgere il senso robotico ed estatico dei futuri Kraftwerk, anche se manca
lelegante malinconia che ha dato poi peso alle loro future composizioni.

Un altro incredibile grande loro successo avviene con il quarto album "Autobahn" (1974),
entrato nelle classiche di mezza Europa. Il tema quello della monotonia del viaggio in
autostrada, dove sul sedile posteriore possiamo sentire i contributi del minimalista Wolfgang
Flr, un percussionista di formazione accademica, e Klaus Roeder, che suona la chitarra e il
violino come veicolo di texture complementari agli strati elettronici di base forniti da Ralf
Htter e Florian Schneider sui synth e sulle varie tastiere, tra visioni pastorali
("Morgenspaziergang"), radiazioni luminose ("Kometenmelodie") ed elettronica dilatata
("Autobahn"), ponendo sempre in primo piano la dualit tra luomo e la macchina, tra i fasti
della vecchia Europa e la moderna societ industriale, sulla strada del minimalismo di Philip
Glass e La Monte Young che deraglia sui nuovi binari pop.

Da qui in avanti la storia dei Kraftwerk allinsegna del look


in giacca e cravatta, con un'abile campagna promozionale
fatta di pose robotiche, eleganza altezzosa e un lessico da
corso base di elettronica. Con il celebre album "Radio-
Activity" (1975) i Kraftwerk sono ufcialmente in quattro,
inglobando nel loro nucleo anche il percussionista
elettronico Karl Bartos e Wolfgang Flr. "Trans-Europe
Express" (1977) sostituisce poi lautostrada con la ferrovia, ma
ormai chiaro quanto i Kraftwerk abbiano preso una strada
molto diversa dal resto del rock contemporaneo tedesco, che
tuttavia getter le basi per tutti i successivi sviluppi delle
ibridazioni tra elettronica e popular music. Dopo le visioni robotiche di "The Man Machine"
(1978) e quelle cibernetiche di "Computerworld" (1981), negli anni Ottanta lattivit diventa
sempre pi intermittente. Nel 2009 Florian lascia inne i Kraftwerk nelle mani di Ralf,
ufcialmente per stanchezza, sostituito dal video-operatore Stefan Pfaffe.

I tre polistrumentisti Conrad Schnitzler, Hans-Joachim Roedelius e Dieter Moebius -prima di


diventare i pi conosciuti Cluster - formano i Kluster nel 1969. I loro due album
"Klopfzeichen" (1970) e "Zwei-Osterei" (1971) sono primordiali esperimenti proto-industriali
con una genesi perlomeno divertente: a corto di soldi per poter pubblicare lalbum, i Kluster
fanno infatti ricorso alla sovvenzione di una chiesa cattolica che li paga alla curiosa
condizione di poter scrivere i testi. I Kluster accettano, sia per l'assoluto bisogno di soldi, sia
per il disinteresse nei confronti dell'aspetto testuale.
E cos, il primo Lp del gruppo, "Klopfzeichen", si articola tra frammenti di accordi e
declamazioni ecclesiastiche, a costruire un disco talmente strano che la stampa tedesca lo
denisce "progressivo, fatto da una chiesa progressiva". Dagli altri nastri della stessa session
vengono ricavati i brani di "Zwei-Osterei" (1971), che fondamentalmente un bizzarro
monologo di un predicatore cattolico con sottofondi di avanguardia estrema e ben poco
accessibile.
Nel frattempo, Schnitzler si impegna su vari fronti, tra i Tangerine Dream e le prime
apparizioni live dei Kluster accanto a Jimi Hendrix. In questo periodo pubblica in edizione
privata Kluster & Eruption, terzo Lp del gruppo che, di fatto, un progetto del solo
Schnitzler, tanto che Roedelius e Moebius annunciano la scissione.

Cambiato il nome in Cluster e assoldato il celebre


manipolatore di suoni Conny Plank, il duo esordisce con
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suoni ostili e industriali degli inizi a quelli che diventeranno
negli anni fondamentali per la genesi della musica ambient e
per la crescita della musica elettronica. "Cluster", con i suoi
tre brani senza titolo, resta comunque uno degli album pi
duri e inaccessibili del kraut-rock, in uno stile ancora in fase
di sviluppo, anche se ben accolto dalla stampa tedesca
dellepoca, che lo include tra i 10 migliori album dellanno.
Lasciato Plank al solo ruolo di produttore, la band pubblica il
successivo "Cluster II" (1972), che mostra un grande passo in avanti verso la strada del nuovo
ambient/ambient drone. I sei minuti iniziali di "Plas" ricordano i primi Suicide e il post-rock
cupo dei Labradford, mentre i dodici minuti di "Im Suden", con i suoni aridi e asciutti della
chitarra, rimandano alle peggiori nevrosi dei Faust.

Dopo il 1972 i Cluster collaborano con Michael Rother dei Neu! e formano gli Harmonia. A
questo punto il duo si trasferisce in un piccolo paesino di campagna, Forst, dove allestisce
uno studio di registrazione privato, i cui nastri l incisi verranno poi meglio riniti negli studi
di Plank. Dopo la breve esperienza con gli Harmonia, dove pi che altro "incontrano" per la
prima volta ritmo e melodia, i Cluster tornano con "Zuckerzeit" (1974), smussando gli spigoli
grazie anche alla collaborazione con Rother, nelle vesti di coproduttore. I suoni qui appaiono
molto pi ammorbiditi - "Zuckerzeit" vuol dire "Tempo dello zucchero" -ma pur nel suo pi
semplice impatto, anche questo album da segnalare in quanto ancora una volta i Cluster si
mostrano avanti rispetto ai loro tempi. Brian Eno ritiene "Zuckerzeit" uno degli album che pi
lo ha inuenzato.
Arricchito il loro armamentario di batteria elettronica e chitarra hawaiana, abbandonate le
lugubri sonorit dei primi anni e assunto ormai un tono a met tra l'ironico e il pastorale, i
Cluster sono pronti per nuove strade. Emblematici di questo nuovo corso sono i due brani
"Hollywood" e "Caramel", che rendono facile l'accostamento con "Autobahn" (1974) dei
Kraftwerk.
Rimasti di nuovo in due, i Cluster con "Sowiesoso" (1976) aprono una nuova svolta verso
atmosfere molto pi ambient e rilassate, un dato che si evince n dalla copertina. L'inuenza
di Rother ormai evidente e tutto sembra avvicinare i Cluster a Brian Eno. Ecco infatti la loro
storica collaborazione, immortalata nell'album Cluster & Eno (1976) splendido esempio di
ambient ormai libero e maturo. In quest'album suonano anche il bassista dei Can, Holger
Czukay, e il compositore d'avanguardia, Asmus Tietchens, alle tastiere.

Liliental , inne, il nome del progetto parallelo di Dieter


Moebius dei Cluster, alla ricerca di qualcosa di pi innovativo
in termini di musica elettronica. Moebius invita per
loccasione due illustri membri dei jazzisti Kraan: il bassista
Helmut Hattler e il sassofonista Johannes Pappert.A questa
inedita band si unisce anche Conny Plank. Lo scopo di
questo unicum discograco omonimo, datato 1978, quello di
sosticare latmosfera verso un ambient elettronico che vira
verso loscurit, avvalendosi di chitarre distorte, percussioni
esotiche, conturbanti ati e splendidi passaggi di
sintetizzatori, tra minimalismo meditativo
("Stresemannstrasse") e sperimentazione elettronica ("Adel", "Wattwurm"). Dopo questo
episodio, Dieter Moebius e Conny Plank lavoreranno insieme su molti altri album sotto alla
sigla Moebius & Plank, mettendo sempre l'accento sulla componente elettronica in due album
come Rastakraut Pasta (1980) e "Material" (1981), collaborando inoltre con Mani Neumeier dei
Guru Guru per "Zero Set" (1983).

I palpiti industriali del krautrock - il motorik beat


Neu!
Dalla scissione dei Neu!
Harmonia
La Dsseldorf
La! Neu?
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Era una protesta contro la societ dei consumi, ma anche contro i nostri colleghi
della scena kraut-rock che avevano un gusto completamente diverso.
(Klaus Dinger)

Separatisi per divergenze, il batterista Klaus Dinger e il


chitarrista Michael Rother provenienti dai Kraftwerk, creano
un nuovo tipo di suono il motorik beat che risulta
talmente innovativo al momento della sua creazione e
talmente inuente per la musica degli anni a venire da poter
essere tranquillamente denito rivoluzionario grazie ai ritmi
accelerati e alla ossessivit industriale. Le pulsazioni
martellanti danno in effetti limpressione di essere prodotte
pi da una macchina che da un uomo, per questo sono
denite motorik beat. Da questo punto di vista i Neu! sono la
perfetta colonna sonora di una societ industriale che si
appresta a diventare post-industriale. Per quanto le inuenze con i gruppi storici del kraut
siano presenti, i Neu! restano pur sempre un caso a parte. Dinger e Rother non guardano
affatto alluniverso, la loro musica non pu quindi denirsi cosmica in senso stretto, a
cominciare dalla loro scelta di una graca scarna. Guardano al nuovo (Neu), e il nuovo come
ci insegna La Monte Young non deve essere per forza bello e piacevole, pu anche essere
orribile, ma proprio in quanto nuovo deve interessarci. Il nuovo in questo caso il ritmo
ossessivo sempre uguale a se stesso, il rumore metallico di un martello pneumatico o di una
sega circolare. In loro coesistono due anime: quella di Rother, che traccia una strada di mezzo
tra la musica cosmica e la psichedelia precorrendo la musica ambient. Laltra, espressa da
Dinger pi dinamica e aggressiva, arrivando addirittura a precorrere la musica punk, in
particolare nel loro terzo album.

Il loro esordio "Neu!" (1972) viene denito da Julian Cope "di una bellezza a cui non ci si
abitua mai". Nei vari brani possibile riconoscere chiaramente lesperienza dei Faust, da cui i
componenti del gruppo traggono linteresse per lindustria che aliena, snatura e umilia luomo
("Negativeland"), dei Popol Vuh, che sono rintracciabili nei brani pi meditativi ("Weinensee" e
"In Gluck"), dei Pink Floyd di "A Sacerful Of Secrets" ("Weinensee") con le lunghe scorribande
psichedeliche e, inne, della musica cosmica (Tangerine Dream e Klaus Schulze) che viene
per modicata e resa ritmica e pulsante. In "Hallogallo" e "Negativeland" i due brani
manifesto dei Neu! un basso e una batteria formano un tappeto continuo: un ritmo che
accelera e rallenta periodicamente viene lacerato (soprattutto in "Negativeland") da una
chitarra dura, distorta che apre la strada a trentanni di rock futuro (Cope li descrive come un
mantra pop-rock).

Dopo un esordio tanto potente i Neu! durante la registrazione di "Neu!2" si trovano di


fronte a un grosso problema: la ne del budget a disposizione della loro etichetta. I nostri
sono quindi costretti a trovare, come dice Dinger, "una soluzione pop per un problema pop". Il
primo lato dell'Lp pronto e contiene brani molto pi dediti al motorik beat che alla psiche
cosmica di "Weinensee". "Fr Immer" col suo ritmo motorik inarrestabile in pratica una
rivisitazione di "Hallogallo", "Spitzenqualitat" e "Gedenkminute (Fr A + K)" la prima sempre
con un incessante ritmo di batteria e la seconda con le angoscianti campane a morto (quasi da
ambient isolazionista) esplorano territori pi oscuri. "Lila Engel" una splendida e delirante
litania proto-punk, nonch uno dei brani fondamentali dei Neu!, uno di quelli che traccia
strade ancora sconosciute ai contemporanei. Per completare la seconda facciata dell'Lp, l'idea
quella di accelerare o rallentare i nastri di registrazioni pre-esistenti. Cope dice di essere di
fronte a una "presa per il culo" e in effetti non semplice stabilire se questa fosse la vera
versione o se ci si trovasse di fronte a una crisi di ispirazione. Proseguendo si passa dalla
onirica Neuschnee alla lancinante Super con le loro versioni modicate. Neuschnee ha
solo una versione accelerata (78 giri) mentre Super ha anche una versione rallentata (78 e 16
giri).

La doppia anima dei Neu! non riesce a trovare, temporaneamente, una sintesi e i due si
separano, formando uno gli Harmonia, l'altro i La Dsseldorf. Bisogna aspettare il 1975 per far
ritrovare a Rother e Dinger il gusto compromesso, quello che ha reso leggendari i Neu!. Ecco
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album diviso in due. Stavolta per la divisione totale; il lato A va al chitarrista Michael
Rother, il lato B al batterista Klaus Dinger. Le due facciate sono totalmente differenti. Rother
continua con suoni lenti e introspettivi seguendo sulla strada degli Harmonia e dei Cluster,
Dinger con il kraut-punk degli La Dsseldorf. Il lato A di Rother davvero splendido: sono tre
brani di cui uno, "Seeland", potrebbe essere il migliore in assoluto dei Neu! insieme a
"Negativeland" del primo album. musica meditativa, un vero viaggio onirico che commuove
e lascia sospesi in un trip senza tempo. "Seeland" una summa delle due anime dei Neu!, che
propone l'unione tra il classico ritmo ossessivo, loro marchio di fabbrica, e il piano, creando
un insieme di antico e moderno. "Leb' Wohl" abbandona ogni ritmo per una musica ambient
che ha come sottofondo il rumore del mare e la voce sussurrata di Rother.
Nel lato B siamo davvero agli antipodi: il suono si fa duro e indigesto, a iniziare proprio dalla
voce. Siamo in pieno territorio proto-punk, prima che dei Sex Pistols si avvertisse persino il
sentore. L'inuenza di "Neu! 75" sul rock futuro praticamente incalcolabile.
Dopo il 1975 Rother e Dinger si separano per intraprendere strade diverse. Troppo differenti
erano le loro ambizioni e le loro personalit. Tornano insieme nel 1986 per il quarto capitolo
della loro discograa con "Neu! 86", che poco pi di unappendice alla loro fantastica
carriera.

Come gi accennato, dalla scissione delle due anime dei Neu! sono nati gli Harmonia e i La
Dsseldorf. Separatosi da Dinger, Rother chiede asilo ai Cluster del duo Moebius e Roedelius,
che ritiene adatti alle sue scelte musicali. Cos viene a formarsi il trio degli Harmonia,
denito da Brian Eno "la pi importante rock band di sempre". Il loro esordio "Musik Von
Harmonia" (1974) una riuscita fusione degli stili dei Neu! e dei Cluster. Si va dalla maestosit
cosmica di "Sehr Kosmisch", alle cavalcate alla Neu! di "Dino" e "Veterano", dalle placide
atmosfere di "Ahoi alla delirante marcetta elettronica di "Sonnenschein".
Il disco successivo Deluxe (1975) non mantiene i livelli dell'esordio, anche se il brano
"Monza", che ricorda stranamente i Neu! di Dinger, merita una segnalazione.
Da non perdere la collaborazione degli Harmonia con Brian Eno che si trova nell'album
"Tracks And Traces" pubblicato nel 1976 ma che raccoglie registrazioni live del 1974.

Quando Michael Rother se ne va con gli Harmonia, Klaus


passa denitivamente alla chitarra e conuisce nei La
Dsseldorf assieme a suo fratello Thomas (percussioni), a
Harald Honietzko (basso) e allassistente di studio di Conny
Plank, oltre che a Hans Lampe (elettronica). Il primo Lp
omonimo (1976) rappresenta una naturale evoluzione del
suono dei Neu!. Un disco di quattro brani elettro-rock che
vogliono rappresentare i diversi aspetti della citt di
Dsseldorf, modellando artigianalmente le sonorit
klingklang deiKraftwerk ("Silver Cloud") e qualche spolverata
dei Velvet Underground ("Dsseldorf").
I La Dsseldorf offrono poi qualche tiepida concessione al kraut-pop in "Viva" (1978), un disco
che ottiene un discreto successo di pubblico grazie a due singoli come "Rheinita" e "Cha Cha
2000".
Da questo punto in poi la band di Klaus Dinger imbocca una china discendente: la fama
culmina nel terzo e ultimo "Individuellos" (1980), unopera che per incespica su sonorit
molto pi melodiche, grazie anche al contributo del pianista Andreas Schell. Proprio dopo il
suicidio di questultimo, il gruppo si scioglie. Nel 1985 Dinger riunisce il materiale per il quarto
album nel postumo Neondian, pubblicandolo a suo nome, mentre anche suo fratello scaglia
il suo dardo "solitario" con Fr Mich (1982).
Nel 1996 avviene, inne, lefmera rinascita dei La! Neu?, una sigla che somma le concezioni
musicali dei Neu! e dei La Dsseldorf, non aggiungendo per nulla di nuovo alla storia dei due
gruppi, entrambi fondamentali nella denizione della cosiddetta Neue Deutsche Welle di inizio
anni Ottanta.

Allucinazioni acustiche: il folk cosmico


Emtidi
Dom
Witthser & Westrupp
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Brselmaschine

Nel kraut-rock, il folk appare un esempio emblematico di


quanto le inuenze anglosassoni fossero soltanto marginali,
dando vita a un genere inedito, capace di miscelare armonie
acustiche e divagazioni elettroniche condotte da strumenti
non convenzionali per il rock. Gli Emtidi, in particolare,
hanno saputo incarnare alla perfezione questa nuova
frontiera del folk. Il duo formato da Maik Hirschfeldt
(chitarra, auto, voce) e dalla canadese Dolly Holmes
(tastiere, voce), gi collaboratrice della Incredible String
Band, era inizialmente ispirato dal folk classico di Donovan e
Bob Dylan, tuttavia sviluppa poi uno stile personale e atipico,
molto lontano dalle sonorit inglesi. Nel 1970 registra il primo Lp ("Emtidi", 1970), un disco di
folk piuttosto canonico, in cui spicca soltanto leretica "Space Age", con uno strano nale al
sintetizzatore. Il suo curioso stile spinge tuttavia la coppia dal mecenate discograco del
kraut-rock Rolf-Ulrich Kaiser, che la manda a registrare nel santuario di Dieter Dierks. Ne
scaturisce cos il secondo e ultimo album, "Saat" (1972), un inaudito folk con tendenze
cosmiche ed elettroniche, con grandi momenti delle tastiere e della voce, in cui lemblema del
cambio di rotta rimane lidilliaca "Touch The Sun", un paradiso multi-dimensionale di folk
elettronico.

Tra i capolavori dimenticati del genere, un nome che spicca indubbiamente quello del
quartetto multi-nazionale dei Dom, i cui membri provengono da tutti gli angoli del vecchio
impero austro-ungarico. Il loro unico album "Edge Of Time" (1970) una disarmante mistura
di acid-folk cosmico e space-rock, anche se non manca qualche incursione nell'elettronica e
nella drone music. Il leit-motiv dell'album si basa su un bad trip, un viaggio malvagio in grado
di alterare le percezioni della mente e quelle del tempo. Un viaggio perlopi strumentale,
scosso stavolta da sussurri e gemiti spettrali. Il disco dei Dom trova molte analogie con gli atti
del kraut-rock pi sperimentale, sviluppandosi in quattro segmenti lunghi, che in realt
costituiscono un'unica odissea nello spazio senza interruzioni.

Un altro duo, questa volta di folk cosmico/circense, quello


formato dal chitarrista Bernd "Barnelli"Witthser (titolare di
un piccolo club di Essen e tra i nanziatori del celebre
Festival di Essen del 1968) e dal poli-strumentista Walter
Westrupp. Il primo Lp dal bizzarro titolo "Lider von
Vampiren, Nonnen und Toten" ("Canti di vampiri, suore e
morti") un lavoro semi-serio a nome di Witthser sulla
letteratura vampiresca: un disco di enorme valore
collezionistico in quanto uscito nella prima tiratura Ohr con
il palloncino allegato. Tuttavia, con il secondo Lp "Trips und
Trume" (1971) che la coppia attira linteresse del pubblico,
spinta soprattutto dal paragone mediatico con lIncredible String Band: si tratta di un
discofolk quasi recitato in tedesco, formato da brani dai titoli tipicamente hippie e da trip
psichedelici, in cui spicca linno allo spinello di "Nimm Einen Joint, Mein Freund" ("prenditi un
joint, amico mio"), ricavato direttamente dal "Dont Bogart That Joint" dei Fraternity of Man, in
seguito gurati nel cast di "Easy Rider". Lirriverente "Der Jesuspliz" (1971), sottotitolato
"Musica dal Vangelo", prende poi labbrivio da un testo che sostiene legami semiseri tra la
Bibbia e la droga, e si caratterizza ancora per la scelta del tedesco recitato, tra momenti di
ortodosso folk acustico di "Nehmet Hin und Esset" e i blasfemi tripudi psichedelici di
"Beasuch Aus Dem Kosmos. In "Bauer Plath" (1972) sono invece presenti come ospiti i
Wallenstein, virando con questa collaborazione verso un progressive-rock pi convenzionale,
mentre il doppio "Live '68-'73" (1973) sigilla la storia del duo, uscendo peraltro quando la
coppia si era gi separata. Alla ne degli anni Settanta, Bernt Witthser trover perno la
fama in Italia come Barnelli (laltra met di "Otto") nella trasmissione "Laltra domenica" di
Renzo Arbore.

Ben pi numerosi sono invece gli Hlderlin;una formazione


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Nanny DeRuig, dai fratelli polistrumentisti Joaquim e
Christian Grumbkow, da Michael Bruchmann (batteria), Peter
Gaseberg (basso) e Christoph Noppeney (violino, auto). Gli
Hlderlin sono uno dei primi gruppi prog-folk insieme a
Witthser & Westrupp, i quali hanno prodotto uno dei pi
sorprendenti esordi del genere, per poi scomparire a causa
del fallimento della loro etichetta. Il primo album della band
un omonimo (1972): una miscela bilanciata di rock, jazz e
folk, tra madrigali medievali e inuenze etniche, il tutto
cosparso di un po di idealismo hippie ("Wetterbericht") e grandi arrangiamenti progressivi
("Traum"), tra cui spiccano sicuramente le scorribande delle tastiere.
I problemi iniziano quando il loro produttore Rolf-Ulrich Kaiser cerca di forzare la band verso
un approccio pi "cosmico". Ci vogliono quasi tre anni e molti conitti giuridici per
sbarazzarsi del contratto, ma alla ne sotto il nuovo nome Hoelderlin (in tedesco la pronuncia
di "oe" la stessa della ""), la band esce con il secondo Lp omonimo nel 1975, un disco molto
pi romantico, con potenti echi di King Crimson e Genesis. Nel 1976 gli Hoelderlin
pubblicano "Clowns And Clouds", inserendovi molti elementi teatrali e surreali. Un anno dopo,
tuttavia, Christian ha un forte crollo mentale, non riuscendo pi a combinare il lavoro con la
band con la sua vita familiare. Il chitarrista spagnolo Pablo Weeber si unisce quindi agli
Hoelderlin, che pubblicano nel 1977 l'album "Rare Birds", ma lincantesimo si era gi esaurito.
"New Faces" (1979) e "Fata Morgana" (1981) macchiano inne indelebilmente il sound della band
con un rock melodico molto pi manieristico.

Un'altra folk-band del tutto caratteristica quella dei


Brselmaschine, che viene fondata dal chitarrista e scrittore
Peter Bursch, fortemente ispirato dalla musica popolare
americana di Bob Dylan, Joan Baez e Joni Mitchell. La prima
line-up dei Brselmachine del 1968, e include Jenni
Schcker (auto e voce), Willi Kissmer (voce e chitarra), Lutz
Ringer (basso) e il poli-strumentista Mike Hellbach.Il primo
album omonimo del 1971 si compone di una serie di brani
cantati in inglese, esprimendo un folk fortemente
impregnato di chitarre blues, inussi orientali, testi
eccentrici e sinfonie folcloristiche.Il quintetto si scioglie lo
stesso anno dopo la pubblicazione del primo album e il secondo "Bursch" maniene soltanto
Bursch e Kissmer dalla formazione originale, ricostruendo sotto al nome di "Peter Bursch Und
Die Broselmaschine una nuova e numerosa line-up, in cui spiccano il percussionista Mani
Neumeier (Guru Guru) e il batterista Jan Fride (Kraan).

Guerra alla Gran Bretagna - il kraut-prog


Xhol Caravan
Embryo
Grobschnitt
Novalis
Eloy
Mythos

Lontano dalla corte inglese dei Re Cremisi, il progressive nel


kraut-rock ha saputo regalare molti momenti interessanti,
soprattutto grazie alle numerose contaminazioni etniche e
jazz concesse a un genere che, per eclettismo, non ha mai
avuto rivali, ma che nel rock sperimentale tedesco trova
nuove sinapsi e una dimensione se possibile ancora pi
multiforme. Detto questo, si deve comunque ammettere che
se il kraut-folk ha avuto caratteristiche molto peculiari e
originali, queste appaiono meno evidenti nel kraut-prog,
dove l'inuenza della musica d'oltremanica appare, in vari
casi, tanto forte da far perdere una delle caratteristiche
fondamentali che erano state premesse nell'introduzione, cio la libert assoluta rispetto alla
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Agli albori del kraut-rock, alla met degli anni Sessanta, gli Xhol Caravan si formano nella
citt termale di Wiesbaden (in Assia), con il nome Soul Caravan, che lascia trapelare molto sul
loro soul-rock dimpostazione americana, con tanto di due sassofonisti (Hansi Fischer e Tim
Belbe) e due cantanti (James Rhodes e Ronnie Swinson). Nel 1967 esordiscono su disco con
"Get In High" (1967), in un repertorio molto debitore della scena Motown americana.
A questo punto, con il rock psichedelico che si stava diffondendo come un virus sul terreno
inglese, la band decide di abbracciare il nuovo credo e cambiare il proprio nome in Xhol
Caravan, licenziando i due cantanti e dando vita a una psichedelia sui generis, vivacizzata
dalluso del sax e dai disturbi eclettici propri del progressive-rock. "Electrip" (1969) prende
vita tra farneticamenti freak ("Raise Up High"), allucinazioni etniche ("Walla Mashalla") e
musica sperimentale -la Frank Zappa ("Electric Fun Fair"): un documento storico di
transizione verso quello che diventer loriginalissimo kraut-rock.
Per evitare desser confusi coi canterburiani Caravan, la band decide in seguito di accorciare
la sigla in Xhol, perdendo assieme a parte del suo nome anche il sassofonista Hansi Fischer,
che si unisce agli Embryo. Nel 1970, rimasti in quattro, gli Xhol passano alla Ohr per Hau Ruk,
spostando il loro baricentro verso la libera improvvisazione. Lultimo "Motherfuckers Gmbh &
Co.Kg" (1972) esce con la band ormai in frantumi, rispolverando alcuni vecchi nastri. La
copertina rappresenta proprio una scatola di bobine: assieme a quelle, anche la storia degli
Xhol Caravan destinata a prendere inesorabilmente polvere in softta, assieme a molti altri
gruppi dimenticati del kraut-rock.

Pi fortunata lepica formazione kraut-prog degli Embryo,


paragonata dalla stampa tedesca dellepoca a un biglietto
aereo senza destinazione. Una similitudine azzeccatissima
per quella che una delle prime band di world music senza
frontiere, osannata perno da Miles Davis. Caposaldo
dellintera storia del gruppo il polistrumentista Christian
Burchard, che da bambino a Hof incontra per la prima volta il
batterista Dieter Serfas, con il quale poi fonda gli Amon Dl
II e suona in "Phallus Dei". Il nucleo originale degli Embryo
nel primo disco ("Opal", 1970) abbastanza numeroso e
comprende, oltre al vocalist Christian Burchard, Ralph
Fischer (basso), Edgar Hofmann (ati, percussioni), il futuro Ten Years After John Kelly
(chitarra), oltre a una numerosa schiera di ospiti tra cui spiccano Robert Detre (motocello
una specie di violino stridente home-made) e Lothar Meid (basso). Si tratta di un disco non
facilmente etichettabile, grazie anche alla combinazione di molti talenti di diversa
provenienza, sotto lhumus di un rock con un certo gusto per il free-jazz.
Il resto della carriera segnato dalla stessa frenesia creativa, frutto di diverse suggestioni:
"Embryos Rache" (1971), registrato con una formazione rimaneggiata e senza chitarra, nasce
allinsegna dell'etno-jazz ("Revenge") e di isterie freak ("Tabarinmans Return"), aggregando
perno un proclama antifranchista ("Espana Si, Franco No") che provoca lannullamento di
alcune date spagnole. In "Father Son And Holy Ghosts" (1972) le tastiere scompaiono, in favore
dellinserimento del autista americano Dave King e del sitarista Sigfried Schwab: ancora una
volta i pezzi vengono costruiti su lunghe jam strumentali, sotto legida della contaminazione
musicale tra Oriente e Occidente, frutto dei frequenti viaggi di Burchard e del suo crescente
interesse verso le tradizioni arabe e indiane.

I successivi "Steig Aus (This Is Embryo)" (1973) e "Rocksession" (1973) vengono rilasciati dalla
Brain, perdendo in originalit rispetto ai primi album, mentre "We Keep On" (1973) raccoglie
alcune registrazioni effettuate con il negasuram (un oboe indiano) dellamericano Charlie
Mariano. Giunta a questo punto, la storia degli Embryo si riduce a quella di Christian Burchard
e Roman Bunka, di volta in volta accompagnati da vari musicisti, ma frequentemente anche in
duo.
Dopo "Surn" (1975) gli Embryo decidono di fondare la propria etichetta, la April/Schneeball,
con lintento di garantirsi una maggior libert despressione ma, nei risultati, questa scelta si
traduce in una discograa pi leggera, sotto legida del jazz-rock e con qualche
contaminazione etno-funk, specie nellinserimento della cantante anglo-ghanese Maria
Archer e del percussionista Trilok Gurtu, che rompono i conni sonori di "Apocalypso" (1977),
spingendoli prepotentemente verso lIndia.
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musicisti, provenienti da ogni parte del mondo (persino in un'orchestra afgana).
Nel 1979 la band inizia perno un tour di nove mesi in autobus per lIndia: una vicenda che
stata documentata dal lm "Vagabunden Karawane" e nel doppio Lp "Embryos Raise", lultima
prova notevole di questa longeva band, che continu per decenni a esplorare ogni angolo del
mondo, rimaneggiandone le tradizioni allinterno della propria musica.

Meno attivi sul fronte discograco rispetto al vasto catalogo


degli Embryo, i Grobschnitt sono invece una delle live band
pi popolari del kraut-rock. Formata da Stefan "Wildschwein"
Daneliak (voce e chitarra ritmica), Gerd "Lupo" Khn
(chitarra), Bernhard "Br" Uhlemann (basso, auto), Hermann
"Quecksilber" Quetting (tastiere), Axel Felix Harlos
(percussioni) e Joachim "Eroc" Ehrig (batteria, effetti). Nel
1972 esordiscono su Brain con il disco omonimo, sotto la
supervisione di Conny Plank, in due brani lunghi e due pi
brevi, tra melodie recitate in tedesco, arrangiamenti di
matrice progressiva ("Sun Trip") e unironia pungente nei testi
che strizza locchio a Frank Zappa.
Un altro disco in bilico tra musica e performance teatrale, il secondo "Ballermann" (1974), un
concept-album sul viaggio di Ballermann dal Sahara allo spazio, passato alla storia per le due
facciate improvvisate di "Solar Music", che offriranno alla band molte future variazioni
concertistiche sul tema. Il successivo "Rockpommels Land" (1977) viene accolto dalla stampa
dellepoca come un capolavoro, ed ancora un concept-album: questa volta inerente un
ragazzo annoiato che intraprende un viaggio verso la terra immaginaria del titolo, con tanto di
copertina alla Roger Dean dipinta dal misconosciuto tedesco Heinz Dofein.
Nonostante le ottime recensioni, lo stile dei Gobbschnitt ha per gradualmente perso in
abrasivit e in "Merry-Go-Round" (1979) la loro musica si gi notevolmente alleggerita,
anche se la band rimane in scena per tutti gli anni Ottanta.

Pionieri del rock romantico tedesco, anche se n troppo


inuenzati dalla musica britannica, i Novalis (nome che
deriva guarda caso dallalter-ego di un poeta del primo
Romanticismo, Karl Friedrich Von Hardenberg) - si formano
nel 1971 ad Amburgo, quando, in cerca di una band, Jrgen
Wentzel (voce, chitarra acustica) e Heino Schnzel (basso)
inseriscono un annuncio sul giornale, un appello al quale
rispondono Lutz Rahn (organo) e Hartwig Biereichel
(batteria).Dopo l'uscita di un primo album ("Banished Bridge",
1973) dai romantici riverberi crimsoniani, Wentzel abbandona
il gruppo, abdicando al ruolo di vocalist in favore di Heino e
lasciando la sua chitarra a Carlo Kerges.
I successivi due dischi, "Novalis" (1975) e "Sommerabend" (1976), mostrano poi lo sviluppo dello
stile del gruppo, fortemente calibrato in un mix sinfonico di progressive-rock, musica classica
e accenni al folk, iniziando a usare il tedesco nella parte testuale e trovando un carismatico
leader nel nuovo vocalist: laustriaco Fred Mhlbck. Proprio sulla scia della sua potente e
inconfondibile voce, si inserisce la stagione migliore dei Novalis con i dischi concettuali di
"Brandburg" (1977), "Vielleicht Bist Du Ein Clown?" (1978) e Flossengel (1979), questultimo
fondamentalmente un concept-album sulloceano e sulla caccia alle balene.

A Hannover, nel 1969, ha invece inizio la storia degli Eloy:


nome prelevato dal romanzo di Herbert George Wells "La
macchina del tempo", dove gli Eloi senza y sono creature
gentili e paciche che conducono una vita dedita al
divertimento. Membro fondatore il chitarrista Frank
Bornemann, che con Eric Schriever (cantante), Helmuth
Draht (batteria, auto), Wolfgang Stcker (basso) e Manfred
Wieczorke (organo) d vita a una creatura hard-rock,
fortemente debitrice del sound inglese. Lesordio con lalbum
omonimo (1971) non dei pi felici, e porta anzitempo a un
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gruppo: Frank Bornemann, infatti, non era troppo felice della direzione politica che la band
stava intraprendendo, sostenendo che affari di stato e musica non dovessero interagire.
Dopo due anni di pausa, Frank Bornemann si auto-promuove quindi cantante e Fritz Randow
sostituisce lamico Helmuth Draht alla batteria, dopo che questi rimane seriamente ferito in
un incidente stradale. Con questa rimaneggiata formazione e un contratto per la Harvest, si
denisce anche un nuovo stile: "Inside" (1973) sembra unopera uscita dalla mente di unaltra
band, glia di un cosmico space-rock progressivo, al crocevia tra i primi Hawkwind e i Pink
Floyd di "Meddle". Una combinazione vincente di canzoni prog-sinfoniche ("Land Of Nobody")
e qualche bisbetica jam session ("Future City"). La stampa dellepoca paragona da subitoFrank
Bornemann a un "Ian Anderson senza auto" (lostesso leader avrebbe in seguito affermato di
aver voluto imitare il famoso autista in quel periodo), ma lonnipresente organista
Wieczorkea dominare il disco coi suoi umori.
Il successivo "Floating" (1974) viene realizzato negli stessi studi in cui gli Scorpions stavano
registrando "Fly To The Rainbow" e risente di questa vicinanza anche stilisticamente,
componendosi infatti di un hard-rock molto pi multiforme, con gli istinti kraut-rock sedati e
tenuti sotto controllo a favore di accordi pi sviluppati in stile sinfonico. Una maggiore
qualit del suono porta, inevitabilmente, a un disco che pur nel generale equilibrio cercato,
propende inevitabilmente verso jam spaziali pi nitide rispetto allalbum precedente.
Nonostante la perdita di originalit, il quarto "Power And The Passion" (1975), concept-album
saturo di monologhi parlati, e il quarto "Dawn" (1976), con cui Bornemann ricostituisce il
gruppo per la terza volta, spingono gli Eloy in prima linea nel rock tedesco. Lultimo album
interessante rimane "Ocean" (1977), altro concept-album, questa volta sul mito di Atlantide.
Successivamente, Bonemann rinnova pi volte lorganico ma non lo stile, mentre la fortuna
degli Eloy gradualmente si esaurisce.

Vale la pena di ricordare i Mythos, band che dar successivamente vita al gruppo kraut-jazz
dei Morpheus. Difcilmente etichettabili, con il loro esordio "Mythos" (1972), hanno segnato
uno strano punto di congiunzione tra il prog-rock dei Jethro Tull, inuenze della musica raga,
sino a momenti heavy-psych molto energici.

Improvvisazioni cosmiche - il kraut-jazz


Annexus Quam
Dzyan
Limbus
Anima Sound
Exmagma
Morpheus

Anche se il jazz ha trovato maggior fortuna allinterno della Repubblica Democratica Tedesca,
nella Germania dellOvest possiamo comunque annoverare alcune formazioni inuenzate dal
jazz-rock di ispirazione a volte vagamente canterburiana e altre dal free-jazz pi estremo,
meritevoli dattenzione.

Cominciamo dagli Annexus Quam, unoriginalissima


kraut-band di jazz-rock sperimentale che nasce nei dintorni
di Dsseldorf nel 1967 con il nome Ambition Of Music, per
poi ampliare il proprio organico no a inglobare ben sette
musicisti, facendosi conoscere per i suoi vivacissimi live. Nel
1970 la formazione si ssa con i poliedrici Uwe Bick (batteria,
percussioni), Jrgen Jonuschies (basso), Werner Hostermann
(clarinetto, organo), Peter Werner (chitarra, voce), Hans
Kmper (chitarra, trombone), Ove Volquartz (sassofono) e
Harald Klemm (auto), che esordiscono su disco per la Ohr
con "Osmose", un album di elettronica psichedelica a
sfumature jazz in stile Keith Tippett, con eccentricit sonore offerte come contorno, per non
dimenticare la prevalenza degli strumenti a ato (perlopi auto e tromba). In questa opera c
anche molto dei primissimi Pink Floyd ("Osmose III"). Lepitome dellintero album rimane,
per, la suite che copre tutta la seconda facciata, la tenebrosa "Osmose IV", diciotto minuti di
claustrofobica cosmic-fusion.
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unaria pi equilibrata, grazie soprattutto a una formazione ridotta a cinque elementi e le
frequentazioni dei festival jazz. "Beziehungen" (1972) nasce quindi nella luce di un approccio
stilistico piuttosto free-jazz, legato allestro dei singoli componenti e non pi sotto legida
dellarmonia collettiva. Dopo questo album, dei musicisti si perdono le tracce.

Nello stesso anno, inizia a Francoforte sul Meno la storia


degli sfortunati Dzyan, con un nome preso da un antico testo
tibetano sulla creazione. Inizialmente in formazione a
cinque, nel marzo dello stesso anno la band registra il primo
disco omonimo edito dalla piccola etichetta Aronda. Un
concept-album sulla genesi, che porta in scena una musica
jazz-prog di stampo inglese, tra Gentle Giant e King Crimson,
con la voce molto "soul" del cantante Jochen Leuschner.
Senza riscuotere alcun successo, questa band si sfalda quasi
subito, e un nuovo gruppo con lo stesso nome viene formato
dal bassista Reinhardt Karwatky, che con Eddie Marron
(chitarra e voce) e Peter Ginger (batteria) registra il pi innovativo "Time Machine" (1973).
Senza la voce di Leuschner, il muro sonoro ha quindi modo di inttirsi e acquisire spessore,
tra perizie chitarristiche ("Magika") e granitici sassofoni ("Kabisrain"), in quattro brani di rock
psichedelico e jazz-fusion in cui spicca limpetuosa title track. Lultimo loro Lp - "Electric
Silence (1975) - si discosta dal rock e prende inne la strada gi aperta dalle improvvisazioni
della Third Ear Band, con molto sitar, mellotron e invocazioni etno-psichedeliche, spaziando
dalla nenia oppiacea di "Khali" no ai sentieri selvaggi di "The Road Not Taken".

Unaltra piccola leggendaria band della scena tedesca


quella dei Limbus, la cui storia inizia confusamente a
Heidelberg nel 1968, con una formazione di cui si conosce
molto poco salvo una certa predisposizione alla libera
improvvisazione. Deniti supercialmente dalla critica come
"una versione etnica dei Cluster", pubblicano il loro primo
album "Cosmic Music Experience" (1969), che esce col titolo
"Limbus 3" per richiamare la formazione triangolare dei
polistrumentisti: Odysseus Artner, Bernd Henninger, Gerd
Kraus. Per il secondo atto, "Mandalas" (1970), si unisce inne
a questa formazione poliedrica anche Matthias Knieper,
dando vita a un disco di improvvisazioni psico-etniche e capricci esotici. Si tratta di un'opera
difcile e molto radicale: i venti minuti di "Plasma" e i dieci di "Dhyana" ben esemplicano lo
spirito del quartetto, perso tra divagazioni amelodiche e sproloqui di kazoo, percussioni, ati,
organo ed effetti elettronici il tutto sempre allinsegna dellimprovvisazione free-jazz.

Il duo formato dalla coppia Paul e Limpe Fuchs e noto col nome Anima Sound d invece alle
stampe nel 1974 "Strmicher Himmel" per la Ohr: una sorta di avanguardia acustica, atonale e
organica, che cerca di fondere il free-jazz pi estremo con la musica concreta di Pierre
Schaeffer. Dopo gli iniziali muggiti delle vacche, si arriva allentrata in scena delle percussioni.
Cinque soltanto sono i brani, ognuno dei quali pu essere suddiviso in altri frammenti che
non tolgono continuit a un usso tanto meditativo quanto allucinogeno, non privo di colpi di
scena, in una totale libert despressione gi intuibile dal nudo posto in copertina.

Dal nome simile ai francesi Magma (i "kobaiani" per


antonomasia) gli Exmagma si distinguono da qualsiasi altra
band kraut-rock per avere creato un jazz-rock assolutamente
libero nella forma e nelle strutture. Il batterista Fred Braceful
nasce a Detroit, ma vola in Germania con l'esercito degli Stati
Uniti alla ne degli anni Cinquanta, dove costruisce la band
con Thomas Balluff Wolgang (tastiere) e Andy Goldner (basso,
chitarra, sax). I loro album - "Exmagma" (1973), "Goldball"
(1974) ed "Exmagma 3" (1975) - rimandano a sonorit pi
assimilabili al jazz-rock canterburiano o agli italiani Area che
alla scena kraut.
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I Morpheus, originari della regione tedesca della Westfalia, hanno registrato un solo album,
"Rabenteuer" (1976). Uniscono l'anima free-jazz di una parte della band con quella pi vicina al
jazz-rock (dei musicisti provenienti dal gruppo prog-rock con inuenze raga dei Mythos).
L'album un ottimo esempio di jazz-rock elegante e perfettamente suonato, ricco di
improvvisazioni e divagazioni fusion, molto lontano dal rock tedesco pi sperimentale ma non
privo di interesse e originalit.

Visioni allucinogene: il kraut-rock psichedelico


Walpurgis
Curly Curve
Gila
Brainticket

Tantissimo kraut-rock stato inuenzato dalla musica psichedelica americana e britannica:


basterebbe ricordare i primi Tangerine Dream o gli Ash Ra Tempel che hanno superato di gran
lunga l'inuenza iniziale per raggiungere lo status di veri pionieri. I prossimi quattro gruppi,
inuenzati dallo psych-rock, sono rimasti pi fermamente all'interno dei suoi conni,
creando una pagina interessante di psichedelia tedesca, pur senza raggiungere le vette dei
gruppi maggiori.

Cominciamo quindi dai Walpurgis, la cui storia una delle


pi brevi e originali del kraut-rock: i due chitarristi Jerzy
Sokolowski e Ryszard Kalemba fuggono dalla Polonia
comunista alla ne degli anni Sessanta, rifugiandosi a Berlino
Ovest, dove allestiscono insieme al batterista Manfred
Stadelmann un gruppo specializzato in psichedelia
americana, con un repertorio costituito da cover dei Grateful
Dead e dei Quicksilver Messenger Service. Nel 1972,
nonostante i dubbi di Rolf-Ulrich Kaiser, sulla spinta
dell'interesse discograco di Frank Oeser, il trio riesce ad
approdare alla Ohr, con la quale pubblica il suo unico album:
"Queen Of Saba", assieme al autista George Fruechtenicht e al tastierista Jrgen Dollase
(Wallenstein). Sei brani di rumorosa psichedelica dispirazione americana, caduta nelle fauci
del blues pi cosmico ("Daily") e frequenti divagazioni hard-rock ("My Last Illusion").

Unaltra delle band psichedeliche di culto allinterno del


panorama underground berlinese quella dei Curly Curve,
fondata nella Berlino Ovest del 1968 dal bassista gi
Tangerine Dream, Kurt Herkenberg, dopo il suo incontro con
Hans "Hansi" Wallbaum (batteria), Alex Conti(chitarra), Chris
Axel Klber (tastiere) e Heiner Pudelko (voce). La prima
line-up viene tuttavia presto soppiantata dallinserimento dei
nuovi chitarristi e cantanti (Hanno Bruhn e Martin Knaden)
nel primo album omonimo del 1973: disco di grintoso
blues-rock guidato dalle tastiere e intervallato da brevi
momenti elettronici, in otto brani in lingua inglese e dai
contorni piuttosto sfumati.
L'album riceve molteplici consensi e questincoraggiamento mediatico porta la band a
preparare un secondo capitolo discograco. Otto nuovi brani vengono quindi registrati nel
1974 ma, nonostante le buone recensioni, i Curly Curve non sono in grado di ottenere un altro
contratto che possa garantirne la pubblicazione, abbandonando il materiale per sette anni.
Nel 1981, con unedizione limitata promossa dal collezionista Kurt Wehrs, vede nalmente la
luce il vecchio demo della band, opportunamente intitolato "Forgotten Tapes" e distribuito in
sole mille copie. Un po alla volta la formazione si sfalda, i vari componenti si dedicano ad altri
progetti no a quando Kurt Herkenberg viene trovato morto in circostanze misteriose nel
1983, anno in cui i Curly Curve chiudono denitivamente i battenti.

Tra i nomi pi originali del kraut-rock non ci si pu


dimenticare dei Gila; formati dal chitarrista Conny Veit
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percussioni), Fritz Scheyhing (tastiere, mellotron ed effetti
elettronici) e Walter Wiederkehr (basso), sono una
formazione capace di fondere sorprendenti alchimie rock
con nuove sperimentazioni psichedeliche. La loro musica
inquadrabile dentro il grande calderone della psichedelia
cosmica che guardava sia ai primi Pink Floyd che agli Ash Ra
Tempel, senza per tralasciare mai sonorit pi tipicamente
acid-rock-blues che ricordano pi Jimi Hendrix.
Il loro esordio - "Free Electric Sound (1971), diviso in sei brani - pu intendersi come un lungo
trip acido senza soluzione di continuit.
Nel 1972 registrano il loro secondo album "Night Works", che per viene pubblicato solo nel
1999. Il 1973 l'anno del loro ultimo lavoro, "Bury My Heart At Wounded Knee, che vede la
partecipazione di Florian Fricke dei Popol Vuh e che abbandona le sonorit acid degli inizi per
una svolta psych-folk. Il titolo ripreso dal libro pubblicato nel 1970 dello scrittore e
storico statunitense Dorris Alexander Dee Brown; nelle pagine di questo libro si esponevano
senza retorica e pregiudizi il tema e le vicende della conquista dei territori dei coloni bianchi
a scapito dei pellerossa. Lo scopo del libro quello di chiarire una volta per tutte quanto
grave e drammatico fosse stato lo sterminio perpetrato ai danni degli indiani dAmerica, della
loro cultura e della saggezzadei loro secolari territori. Tant che Wounded Knee proprio
uno dei luoghi in cui si consuma, il 29 dicembre del 1890, un vero e proprio massacro dei
pellerossa.

Ascoltare solo una volta al giorno. Il tuo cervello potrebbe danneggiarsi.


Hallelujah Records non si assume nessuna responsabilit.
(Note di copertina dell'album Cottonwoodhill)

I Brainticket sono solitamente inseriti nell'ambito del


kraut-rock pur essendo di origine belga, anche se la
formazione composta da Joel Vandroogenbroeck (organo,
tastiere, auto, voce), Ron Bryer (chitarra), Werni Frhlich
(basso), Cosimo Lampis (batteria), Wolfgang Paap
(percussioni, tabla), Dawn Muir (voce) e Hellmuth Kolbe
(tastiere ed effetti sonori) una vera comune aperta a
musicisti di varie nazionalit. Resta leggendaria la nota di
copertina dellalbum d'esordio "Cottonwoodhill" (1971), vero
colpo di genio della loro etichetta discograca: "Ascoltare
solo una volta al giorno. Il tuo cervello potrebbe
danneggiarsi. Hallelujah Records non si assume nessuna responsabilit". A causa di questa
frase l'album stato persino vietato in diversi paesi governati da regimi di destra (Spagna,
Portogallo e Grecia). Parliamo di un Lp psichedelico molto originale, parecchio acido, con
espliciti riferimenti sessuali, che vede nella suite ripetitiva, divisa in tre parti, "Brainticket part
I-II-III" il suo delirante vertice. La loro carriera continua con i successivi "Psychonaut" (1972) e
"Celestial Ocean" (1973).

Il krautrock dimenticato
Sand
Epitaph
Frumpy
Ardo Dombec
Thrice Mice
Zweinstein
Seesselberg
Brave New World
Association
Wolfgang Dauner
Os Mundi
Out of Focus
Sameti
Siloah
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Satin Whale
Necronomicon
Electric Sandwich
German Oak

Credere che tutti i gruppi teutonici dei primi Settanta suonassero kraut-rock
un errore.
(Julian Cope)

Passando al setaccio il panorama tedesco degli anni Settanta, accanto a formazioni pi


sintomaticamente kraut-rock troviamo anche una serie di gruppi pi manieristicamente
votati al rock tradizionale di matrice anglosassone, come i Jane, i Birth Control o gli
Scorpions, solo per addurre gli esempi pi noti. Per essere equanimi, in quel ginepraio di
nomi riconducibili allessenza anti-conformista e avanguardista del "kraut-rock", abbiamo
scelto di stilare un piccolo e marginale elenco che si pone lobiettivo di riportare alla luce gli
album pi dimenticati del panorama germanico coevo, quelli che per un motivo o per laltro
non hanno riscosso la stessa fortuna dei loro conterranei, pur manifestando gli stessi
fermenti compositivi e ottenendo lo stesso risultato in termini di impatto sonoro e snobismo
rispetto ai gusti dei media, molti anni prima che letichetta "indie" andasse di moda.

Iniziamo dai Sand, provenienti dalla piccola citt di


Bodenwerder (Bassa Sassonia) e formati per mano di
Johannes Vester (voce, synth, chitarra) e dei fratelli Ludwig
(batteria, organo) e Ulrich Papenberg (basso, percussioni),
questi ultimi ispirati inizialmente dai Pink Floyd e dal rock
psichedelico inglese. Dopo una breve parentesi concertistica
a Colonia, nel 1971 Vester si trasferisce a Berlino per studiare
psicologia seguito dai fratelli Papenberg. Proprio in quel
periodo, Klaus Schulze stava sviluppando uno speciale
processo di registrazione assieme all'ingegnere Manfred
Schunke chiamato Articial Head Stereo Sound, il quale
doveva dare l'illusione di un suono proveniente da ogni dove, come il noto dolby surround.
Schulze aveva gi incontrato il gruppo in un concerto a Colonia e scelse di prenderlo sotto la
propria ala protettrice, facendolo registrare nei suoi studi con le sue nuove tecniche,
imprimendo la propria impronta cosmica in un disco in bilico tra gli Ash Ra Tempel e i Cosmic
Jokers. Nasce cos lunicum discograco dei Sand: "Golem" (1974), un album che per lascia
insoddisfatti gli stessi membri del gruppo che se ne sentono violati. La band si scioglie, cos, a
pochi giorni dopo luscita del disco, Vester avvia una breve carriera solista sotto linnita
insegna di Johannes Vester and His Vester Bester Tester Electric Folk Orchestra.

Altri due gruppi che danno vita a un curioso episodio di progressive teutonico sono
gliEpitaph e i Frumpy. Gli Epitaph si formano a Dortmund nel 1969 per mano di Cliff Jackson
(voce, chitarra), Bernd Kolbe (basso, mellotron, voce) e Jim McGillivray (batteria). Le prime
sessioni per il loro album di debutto omonimo (uscito nel 1971 per la Polydor) vengono
registrate in uno studio inglese ma, per ragioni sconosciute, sono state completate ai
Windrose Studios di Amburgo, con laggiunta di un quarto membro: Klaus Walz (voce). Nel
1972, gli Epitaph partoriscono il loro secondogenito, "Stop Look And Listen", nellalgida
Berlino, con cinque tracce stilisticamente simili al loro debutto. Trattasi di un melodico
hard-rock/progressive decisamente grintoso, con forti rimandi al blues nella title track.

Ad Amburgo inizia anche la storia dei Frumpy, trio composto da Inga Rumpf
(voce),Karl-Heinz Schott (basso) e Carsten Bohn Bandstand (batteria), costituitosi nel 1965
come City Preachers, per poi cambiare sigla e fede musicale nel 1970, quando registra "All Will
Be Change" con il fondamentale supporto strumentale del tastierista francese Jean-Jacques
Kravetz, il quale introduce elementi classicheggianti all'interno del rock-blues della band.
Il secondo Lp "Frumpy 2" (1972) denisce lo stile del gruppo: uno strano prog-rock in bilico tra
jazz, rock e folk, in quattro suite di media lunghezza, con alcuni eccellenti inserti
classicheggianti eseguiti sempre dalle tastiere. Alcune divergenze tra i componenti portano in
seguito a una momentanea rottura dopo "By The Way" (1972).
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Kravetz, Schott e Rumpf costituirono assieme ad altri musicisti una nuova formazione,
denominata Atlantis.

Sempre nella fervente Amburgo erano di stanza anche altri


due gruppi molto caratteristici. Uno di questi era il quartetto
formato da Harald Gleu (chitarra e voce),Helmut Hachmann
(sax e auto), Michael Ufer (basso) e Wolfgang Spillner
(batteria) sotto il curioso nome di Ardo Dombec. Il suo stile
fondamentalmente un rock progressivo -la Colosseum,
truccato dalle ampie possibilit cromatiche offerte daljazz,
conla preminenza delsax di Hachmann in quasi tutti i brani,
spesso controbilanciati dalla chitarra di Gleu. Lalbum
omonimo viene registrato poco prima dello scioglimento del
gruppo nel 1971, per poi essere rilasciato con una copertina-
gelato al curioso gusto di "vaniglia, sangue e cactus", in otto "palline" in apparenzaaltrettanto
gustose, ma che sono conditeda testi asprie metaforici, come lagghiacciante "Supper Time",
capace di trasportare in musica la paura endemica degli animali verso gli avvoltoi.

Un altro gruppo amburghese che ci sentiamo di segnalare quello dei Thrice Mice, un
sestetto capitanato dal polistrumentista Wolfgang Buhre, molto inuenzato dallo stile di Ian
Underwood dei Mothers of Invention nel suo modo di suonare il sax. Il loro album omonimo
vede la luce nel 1971 in quattro brani, ognuno dei quali si basa su un proprio tema, sempre
sotto legida di un progressive-rock plasmato da un innito carosello di strumenti: il
classicismo di "Vivaldi", la losoa idiosincratica di "Jo Joe", il western-jazz di "Pancy Desiree"
(ispirato a un romanzo di Joachim Ringelnatz) e la sinistra sensualit di "Torekov", circa le
esperienze di alcuni membri della band con una ragazza nlandese.

I fan pi accaniti del kraut-rock gi sapranno che uno degli


album pi ricercati , senza dubbio, "Trip Flip Out
Meditation" dei Zweinstein (epiteto che omaggia Einstein),
duo formato dalle sorelle Suzanne e Diane Doucet sotto
mentite spoglie, che nel 1970 d vita a un leggendario triplo
Lp con un titolo che stando a quanto si dice allude alle tre
fasi dellesperienza lisergica. Si tratta di un album che sfugge
a ogni catalogazione, snodandosi in oltre cento minuti di
suoni inquietanti e collage sonori, musica concreta e
sperimentazioni psicotiche, in unatmosfera atonale e
surreale, ben lontana dallammiccante singolo promozionale
("Im a Melody Maker", eseguito con amici) e fomentata anche dalle varie storie che circolano
attorno alla sua composizione. Le sorelle compongono lintero Lp nel corso di quattro mesi
tra Monaco e Praga su un registratore portatile a nastro, ultimando gli effetti con il
fondamentale aiuto dellingegnere Peter Kramper nella citt bavarese. Susanne Doucet negli
anni precedenti la pubblicazione dell'album aveva iniziato una carriera da popstar di discreto
successo; nel 1964 la sua versione tedesca di "Be My Baby" delle Ronettes raggiunge le vette
delle classiche tedesche. L'estremismo dell'album"Trip Flip Out Meditation" a un certo
punto la preoccupa enon volendo ostacolare la sua carriera con un simile progetto, quando la
Philips la contatta per la produzione dell'album, decide di celare il suo nome usando lo
pseudonimo di Jacques Dorian.
Negli anni, iniziano a circolare varie leggende metropolitane su "Trip Flip Out Meditation",
in particolare quella sulla supposta storia damore tra Suzanne e il produttore Wolfgang
Kretschmar che, innamorato dellartista, l'avrebbe fatta incidere per la Philips per poi venir
licenziato dall'etichetta. Si invece rivelato fondato il fatto che George Harrison sia stato uno
dei primi a ricevere una copia dellalbum, consegnatagli a mano direttamente dalle sorelle
nella sua tenuta fuori citt.

Un altro curioso caso di kraut-rock "in famiglia" quello dei dimenticatissimi fratelli
Seesselberg (Eckart e Wolf); del 1973 il loro "Synthetik 1", un tetro lavoro di sublimazione
elettronica, ostruzione dei sensi e avanguardia intimidatoria, stampato in sole 1.000 copie e
capace di plasmare una musica allucinante e implacabile, altrettanto stravagante da
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L'album composto da nove pezzi, in cui non vi alcun ritmo ma solo una lunga turbolenza
astrale ed elettrica: tutto imperscrutabile, un luogo oscuro in cui la natura viene
letteralmente eterizzata per mezzo del sintetizzatore.

Una realt altrettanto distopica quella creata dai Brave New World, gruppo dalla vita molto
breve e di stanza ad Amburgo, formato da musicisti tedeschi e irlandesi. Risale al 1972 il loro
"Impressions On Reading Aldous Huxley", una sorta di concept-album basato sulle letture de "Il
mondo nuovo" del celebre fanta-scrittore. Essendo quasi interamente un album strumentale,
il sestetto ha saputo creare un suono eloquente, capace di combinare diversi stili: ne un
fulgido esempio "Alpha Beta Gamma Delta Epsilon... Ford", canzone che anticipa di qualche
anno le vicende del futuro rock in opposition.

Sul fronte pi propriamente jazz vogliamo invece ricordare in particolare tre nomi. In primis,
gli Association,un gruppo multi-nazionale atipico, con una formazione instabile di musicisti
tedeschi e olandesi. Questi nel 1970 danno vita aun disco interamentestrumentale, "Earwax".
La loro musica si aggira come un ladro nei territori del jazz e del rock, rubando un po a
entrambi, come nellapertura tortuosa di "Spider" o nel bizzarro free-jazz di "Hit The P. Tit".
Molto carismatico il chitarrista Toto Blanke, che spalma su vinile uno spettacolo unico nel
suo stile, ma in copertina afora il nome del batterista ammingo Pierre Courbois: proprio
lui il catalizzatore compositivo di questo corrosivo ensemble jazz-rock, le cui folate ritmiche
donano alla band un suono particolarmente fragoroso.

Altro nome da evidenziare quello di Wolfgang Dauner (pianoforte, clavinet, effetti) che,
coadiuvato per loccasione da Eberhard Weber (contrabbasso, violoncello, chitarra) e Fred
Braceful (percussioni, voce), d vita allintrigante Output (1970), in cui si fondono jazz ed
elettronica. Il futuro fondatore dellUnited Jazz + Rock Ensemble e degli Et Cetera registra un
disco carico di provocazione e umorismo, gi visibile nellelettrica e villosa copertina, in una
scoppiettante miscela di rock, free-jazz, musica etnica e avanguardia.

Non hanno nulla da invidiare a Dauner in termini di originalit nemmeno gli Os Mundi, un
progetto di Udo Arndt (organo, chitarra, voce), Chris Busse (batteria), Dietrich Markgraf (sax) e
Andreas Villain (basso) che sfocia nella messa latina del primo album "Latin Mass" (1970),
umoristica eucarestia satura di momenti teatrali e fantasmi dei Vanilla Fudge. Il loro secondo
album - 43 minuten! (1972) - risulta pi denito, inglobando una line-up che esemplica il
meglio della scena jazz-rock tedesca in un disco molto simile per evocazione agli atti musicali
dei vivaci Annexus Quam.

Dalleclettica Baviera, segnaliamo poi gli Out of Focus di Moran Neumuller (voce e ati),
Hennes Herring (organo Hammond), Remi Dreschler (chitarre) e i fratelli Klaus e Stefan Spri
Wisheu (batteria e basso), che nel 1971, dopo un discreto esordio con "Wake Up" (1970),
dannovita a un disco omonimo comparabilein qualche modo ai primi vagiti del progressive
britannico, ma che evolve gradualmente verso certe tendenze jazz-rock alla Soft Machine,
con forti connotazioni politico-sociali e qualche cenno folk. Si tratta di un album
indubbiamente molto passionale, anche se non manca qualche grande momento, come
lalienante litania di "Blue Sunday Morning", una narcotica ballata kraut-folk.

Rimanendo nella Baviera coeva, ricordiamo anche la storia dei Sameti,una band nata da ben
due costole degli Amon Dl II (precisamente, quelle di Dieter Serfas e Christian Shrat
Thiele) assieme a Walter Bratengeier (chitarra) e Klaus Gtzner (batteria). Il primo omonimo
"Sameti" (1971) vede la luce per la Brain in un innito trip psichedelico condotto dal
lunghissimo brano "Anotherwaytosee Improvisation" con ospiti Robert Eliscu (Popol Vuh,
Between) e Jrgen Benz, in un sound chiaramente inuenzato dai cerimoniali sabbatici degli
Amon Dl II. Nel 1974 il secondo album "Hungry For Love" vira verso un rock decisamente
pi tradizionale e pone ne allefmero progetto dei Sameti.

Vicina a quella dei succitati Amon Dl, la breve storia della trib hippie dei Siloah, che dura
appena il tempo di rilasciare due album "Siloah" (1972) e "Sukram Gurk" (1972). Lavori che,
partendo dal folk, attraverso una decisa componente etnica, hanno rappresentato uno dei
momenti pi gioiosi e leggeri, lontani dall'avanguardia pi intellettuale o dal kraut mistico pi
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Anche Gnter Schickert gura tra i nomi di culto all'interno del kraut-rock dimenticato. Il
suo primo album "Samtvogel" (1974) mostra tutto il talento di un abile manipolatore del suono.
Schickert ha saputo plasmare una musica elettronica rudimentale e misteriosa, fatta di echo
guitar e melodie alienanti, costruite ciclicamente su densi strati che suonano ancora del tutto
unici, fuori dal tempo e da ogni catalogazione.

Amico di Schickert e grande solista del kraut-rock, Klaus Schulze ha lasciato il segno anche
come batterista nei Code III, improvvisando un quartetto assieme a Manfred Schunke
(elettronica), Apama Chakravarti (harmonium, tambura, voce) e Ed Key (voce, strumenti vari). Il
loro unicum discograco "Planet Of Man" (1974) un oscuro concept-album sulla vita della
Terra, formato da tre lunghe tracce che presentano un tripudio di interferenze cacofoniche e
virulente vibrazioni sullo sfondo. E' un continuo ululato elettro-acustico, scandito talvolta da
voci robotiche e prodotto con la nuova tecnica kunstkopf (testa articiale), una forma di
registrazione pensata per ottimizzare al meglio l'esperienza dell'ascolto in cufa.

Pi sacri almeno nel nome, evocando la dea greca della terra i numerosissimi Ga. Si
formano nel 1973, quando Helmut Heisel (chitarra), Peter Bell (basso) e Stefan Drr (batteria),
amici sin dai tempi della scuola, incontrano Gnther Lackes (tastiere), Werner Frey (chitarra,
voce) e Werner Jungmann (congas). Dopo essersi esibiti in lungo e in largo in una serie di
concerti, i Ga ottengono un contratto discograco dall'etichetta Kerston e nel 1973 si
mettono al lavoro per il loro primo album nello studio di Alfred Kersten, in pessime
condizioni di registrazione. Da quelle stressanti sessioni emerge tuttavia il loro clamoroso
disco di esordio, rilasciato nel 1974 col titolo di "Auf Der Bahn Zum Uranus": una vera rarit
per i collezionisti, prima della riedizione in cd del 1992. L'opera rappresenta una splendida
pagina del rock tedesco, inglobando importanti elementi psichedelici ("Tanz Mit Dem Mond")
e progressivi (Mutterherd"), con alcune velature cosmiche e frustate hard-rock.

Gli stessi ingredienti li possiamo assaporare anche nel rock


"cetaceo" (aggettivo riferito al nome scelto dal gruppo) dei
Satin Whale da Bonn, formati da Thomas Bruck (basso),
Gerald Dellmann (tastiere), Dieter Roesberg (chitarra) e Horst
Schoffgen (batteria), una band di hard-rock spaziale a
striature jazz, con frequenti cambi di tempo e duelli allultimo
sangue tra lorgano Hammond e la chitarra elettrica. Il loro
primo Lp viene inciso nel 1974 per la Brain, col titolo"Desert
Places", in cinque lunghi brani affogati in certe acque
pinkoydiane. Il disco viene praticamente registrato live in
studio e la popolarit dei Satin Whale trova la sua apoteosi in
un tour di supporto ai Barclay James Harvest nel 1974. In seguito registrano altri cinque dischi
mediocri, suonando no allinizio degli anni Ottanta, quando il kraut-rock entra in collisione
con la Neue Deutsche Welle.

Sempre sul fronte dellhard-rock pi psichedelico, del 1972 il primo e unico Lp dei
Necronomicon, "Tips Zum Selbstmord"("consigli per il suicidio"), un disco disperatamente
cupo, ma allo stesso tempo molto coinvolgente. Provenienti da Aachen, al conne con
lOlanda, furono inuenzati n dal loro nome dallopera letteraria dello scrittore visionario
Howard Phillips Lovecraft. Guidati dai chitarristi e vocalist Walter Sturm e Norbert Breuer,
prediligono languide atmosfere dark, chitarre elettriche acide, cori mestofelici e una
granitica sezione ritmica, in un miscuglio di progressive-rock, psichedelia americana e
tendenze proto-punk, reso unico anche dalla loro totale estraneit ai compromessi col
business discograco.Lalbum, infatti, stato autoprodotto e stampato in sole 500 copie.

In quegli stessi anni a Bonn era attiva anche unaltra singolare formazione, quella degli
eclettici Electric Sandwich. Formati alla ne del 1969 da un gruppo di quattro studenti: Klaus
Lormann (basso), Jorg Ohlert (chitarra, mellotron), Wolf Fabian (basso) e Jochen Carthaus
(voce). Il loro primo e unico album omonimo stato registrato negli studi di Dieter Dierks e
poi edito dalla Brain nel 1973, in una baraonda senza ne di improvvisazioni freak, con
qualche eccentrico accenno al folk e al blues, oltre ad alcune pericolose scorribande del
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Want You).

Dimenticatissimi, inne, anche i German Oak, che nulla per avevano da invidiare alle
formazioni pi blasonate. Si tratta di una band fondata da una piccola comunit di cinque
hippie: Wolfgang Franz Czaika (chitarra), i fratelli Ullrich (percussioni) e Harry Kallweit (basso,
voce), Manfred Uhr Warlock (organo) e Norbert Luckas (chitarra, effetti). Tra i deliri dei
Magma e quelli dei Guru Guru, il loro primo sforzo vinilico autoprodotto viene pubblicato nel
1972 a Dsseldorf: il disco viene registrato in un bunker per poi essere rilasciato in poche
copie con un ritratto stilizzato di un soldato del Reich in copertina, esorcizzando in tal modo
la rabbia per la Seconda guerra mondiale verso i propri parenti e genitori.La musica riette
questa bellica kunstlerschuld in modo molto oscuro, detonando in pesanti chitarre distorte e
rumori elettronici che riverberano direttamente dal rifugio anti-atomico.
Con il secondo album "Niebenlungenieg" (1972) siamo ancora dinanzi a un tripudio di
improvvisazioni soniche basate sulla "Canzone dei Nibelunghi" che aveva gi ispirato Richard
Wagner. Chiss, fosse vissuto centanni pi tardi, magari anche Wagner avrebbe suonato
kraut-rock.

Bibliograa

Krautrocksampler. Guida personale alla Grande Musica Cosmica dal 1968 in poi Julian Cope 2006 Fazi
The Prog Side of the Moon. Suoni e leggende del rock europeo. Anni '70 Cesare Rizzi 2010 Giunti
Solchi Sperimentali, una guida alle musiche altre - Antonello Cresti - Crac Edizioni
Guida alla musica pop Rolf Ulrich Kaiser 1975 - Mondadori
La musica rock-progressiva europea Al Aprile, Luca Mayer 2009 Calypso
Il krautrock e la musica cosmica Enrico Bassi 1991 Ed. Musica DiagonaleProg.
Una suite lunga mezzo secolo - Donato Zoppo 2011 Arcana
The crack in the cosmic egg. Encyclopedia of Krautrock, Kosmische musik & other progressive, experimental &
electronic musics from Germany 1996 Steve Freeman, Alan Freeman - Audion
Future Days: Krautrock and the Building of Modern Germany David Stubbs 2015 Melville Pub House
Una Storia della Musica Rock Piero Scaruf 2005
Cosmic Dreams at Play. Guide to German Progressive and Electronic Rock Dag Erik Asbjornsen 1996
Borderline Productions
Krautrock: Cosmic Rock and It's Legacy Nikolaos Kotsopoulos 2009 Black Dog Pub Ltd
Krautrock The rebirth of Germany Benjamin Whalley 2009 BBC (documentario)

Sitograa

http://www.maltoni.co.uk/cosmica.html
https://venerato-maestro-oppure.com
http://www.progarchives.com/
https://www.headheritage.co.uk/
http://radiognomeinvisible1.altervista.org
https://lultimathule.wordpress.com/
http://www.scaruf.com/itmusic.html
http://www.audiocentralmagazine.com/
http://detritidipassaggio.blogspot.com/
http://www.psycanprog.com
http://krautrockgroup.blogspot.it
http://distorsioni-it.blogspot.com/
http://janreetze.blogspot.com
http://doyourealize.it/
http://www.ondarock.it
https://ornitorinconano.com/

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