I Materiali Compositi
2
dimensione pu essere considerevolmente aumentata quando vengono
incorporati feltri1 di fibra tagliata oppure interi pezzi di tessuto [5]. Questi
rinforzi uni e bi-dimensionali sono poi trasformati in concreto anche in forme
tridimensionali, per esempio quando un filamento di fibra di rinforzo viene
avvolto su un mandrino per fabbricare un tubo. Come regola generale, i
materiali che contengono una quantit molto piccola della fase del materiale
disperso (come, per esempio, le materie plastiche cui vengono aggiunti
composti per ritardare la combustione o soppressori di fumo, oppure i metalli
in cui si ha la presenza accidentale di qualche impurit), non sono considerati
materiali compositi. Il termine composito, come gi detto, viene utilizzato in
questambito per indicare il derivato di un'aggiunta deliberata di una fase
dispersa in quantit che varia da pochi punti percentuali sino a circa il 60%, fase
dispersa che di solito ha maggior durezza della matrice e che viene aggiunta
allo scopo di ottenere alcuni netti miglioramenti di qualche specifica
caratteristica. Ci consente di poter progettare un materiale innovativo, con
particolari caratteristiche, come ad esempio la leggerezza, la resistenza agli
agenti atmosferici o la rigidit, e poi, solo successivamente, realizzarlo
praticamente [1, 3, 5, 6]. In ogni caso il materiale composito deve essere
formulato in modo tale che si possa verificare una buona adesione fra il
materiale di rinforzo e la matrice; ci pu essere ottenuto o per naturale quanto
casuale affinit, oppure, con maggiore affidabilit, utilizzando agenti leganti
che agiscono da fondo (primer) sulla superficie del materiale della fase dispersa.
La tabella n.1 evidenzia alcuni tipi di materiali compositi con le relative
applicazioni.
1 I feltri di fibra tagliata sono una delle forme fisiche, diverse dai tessuti, mediante le
quali possono essere inclusi i materiali di rinforzo nella matrice.
3
Tabella 1. Vari tipi di materiali compositi e loro applicazioni.
Rinforzo o carica Matrice Alcuni impieghi
4
1.2 Classificazioni.
5
dal tipo di matrice che non dal tipo di fibre, in quanto la prima deve poter
essere solida e non viscosa in modo da poter trasmettere gli sforzi esterni al
rinforzo fibroso. I compositi plastici sono utilizzabili fino a circa 150 C con
resine normali, o a temperature molto superiori (oltre i 2000 C) con resine
particolari ancora in fase sperimentale [12].
Il problema comune a tutti i tipi di compositi metallici consiste nelle
reazioni di corrosione reciproca che avvengono tra la matrice e le fibre di
rinforzo, a temperature in genere molto inferiori a quelle massime permesse
dalla matrice. Esiste quindi per i compositi metallici la necessit di individuare
la durata e la resistenza di un composito in funzione della temperatura di
esercizio. Inoltre i metalli, a caldo, sono soggetti al creep, o scorrimento di tipo
viscoso, sotto carichi inferiori ai limiti elastici [12], e ci pu compromettere la
resistenza del composito stesso. Bench uno dei vantaggi del rinforzo con fibre
sia quello di aumentare la resistenza alle deformazioni per creep, occorre notare
che questo fenomeno negativo non annullato del tutto e quindi pu
rappresentare un possibile punto debole per le strutture composite.
Generalmente un composito metallico ha un peso specifico superiore
rispetto ad un composito plastico: questo svantaggio pu essere almeno in parte
superato poich, a parit di altre caratteristiche, sono necessari per i compositi
metallici spessori minori.
Fra i compositi metallici pi diffusi possono essere annoverati quelli di
boro-alluminio, le cui applicazioni sono per limitate sia dalla scarsa
esperienza, sia dai costi relativamente alti delle fibre di boro. Le applicazioni
principali di questo tipo di materiali riguardano il settore aeronautico ed
aerospaziale.
I compositi ceramici nascono dalla fiducia nella possibilit di ottenere
nuovi materiali che combinino sinergicamente i pregi dei materiali ceramici ed
il principio dei compositi, eliminando i pi gravi difetti di entrambi.
noto che i materiali ceramici, in passato, non potevano essere impiegati
per la realizzazione di elementi strutturali a causa principalmente della fragilit
presentata dal tipo di struttura cristallina, a legame ionico o covalente, che non
permette possibilit di deformazione plastica. Tutto ci dovuto al fatto che, in
genere, non possibile ottenere con le normali tecnologie produttive un
materiale ceramico completamente compatto; poich la porosit presente
genera un elevato numero di intagli, le caratteristiche meccaniche del materiale
sono penalizzate [12]. Legata alla presenza di intagli e alla fragilit la bassa
resistenza a shock termici: le variazioni brusche di temperatura provocano
deformazioni e ritiri che danno origine, in pochi cicli termici, a micro o macro-
fratture che comportano la completa frantumazione della struttura.
Lintroduzione di fibre ad alta resistenza in una matrice ceramica sembra
essere lunico sistema concreto che permetta una radicale trasformazione delle
propriet meccaniche possedute da un ceramico, essendo completamente
variato il meccanismo di assorbimento di un eventuale carico esterno, rispetto
alla sola matrice, per la presenza delle fibre. Al riguardo, un ruolo importante
giocato dal tipo di legame esistente fra fibre e matrice, in quanto questo
responsabile dellandamento della linea di frattura allinterno del composito e
quindi delle caratteristiche di fragilit del materiale. Inoltre la presenza di
elementi fibrosi nella matrice, specialmente se questi sono migliori conduttori
6
termici, ha la capacit di distribuire pi uniformemente le temperature durante
le variazioni dovute a shock termici o a raffreddamento in fase di fabbricazione.
Tra i pericoli maggiori per la riuscita e per le propriet possedute dal
composito, alla fine del ciclo di lavorazione, rimane quello conseguente alla
porosit della matrice che permette a gas corrosivi di penetrare allinterno del
composito stesso ed eventualmente di intaccare le fibre, oltre a rappresentare
un elemento di debolezza strutturale.
Negli ultimi ventanni hanno avuto un notevole sviluppo due nuove classi
di materiali ceramici: le fibre ed i compositi ceramici rinforzati con fibre. I
materiali ceramici in generale, e i compositi ceramici in particolare, presentano
elevata resistenza allusura, refrattariet ed inerzia chimica. La loro bassa
densit li rende idonei per applicazioni strutturali. A queste caratteristiche
positive si contrappone, nel caso dei materiali ceramici, una eccessiva rigidit
che li rende fragili alle sollecitazioni meccaniche. A questo difetto si potuto
ovviare con la tecnica dei materiali compositi rinforzati con fibre, in modo da
combinare le caratteristiche pregiate dei ceramici con quelle complementari dei
materiali di rinforzo. I materiali ceramici sono utilizzati prevalentemente in
forma di fibra, ma di recente si stanno sviluppando anche compositi in cui essi
costituiscono la matrice. Alla produzione di fibre e compositi sono interessati i
seguenti materiali: vetro, carbonio, grafite, boro, carburo di silicio, allumina,
zirconia, boruro di titanio, carburo di boro, nitruro di boro, nitruro di silicio,
mullite ed altri [6]. Per quanto riguarda le fibre, queste sono di tipo amorfo-
vetrose, policristalline o monocristalline (whiskers2).