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Aspetti legati alla riqualificazione energetica
Tra tutte le questioni tecniche ed operative valutate per la formazione dellarticolato progetto
complessivo, con questo articolo si fissa il focus su alcuni degli aspetti riguardanti lo studio
della riqualificazione energetica del fabbricato. Il gruppo di professionisti incaricati in tale
ambito (Ingg. Riva, Cattarina e Fornoni) ha avuto in primis il compito specifico di valutare lo
status delle prestazioni disolamento termico dellinvolucro esistente, al fine di individuare gli
interventi pi idonei ad ottenere miglior comfort interno degli ambienti lavorativi e
residenziali, nel rispetto dei parametri imposti dalla normativa regionale sul risparmio
energetico vigente al momento (DGR 8745/2008).
Del 2014 la redazione della diagnosi energetica, partita da una baseline validata, dalla quale
sono scaturite le diverse ipotesi progettuali presentate alla committenza.
In merito alle strutture opache verticali ed orizzontali sono stati valutati analiticamente i punti
critici e studiate le temperature superficiali significative pre e post intervento, in linea anche
con gli attuali decreti sullefficienza energetica DM 26/06/2015 e s.m.i.; quindi si sono
individuati i materiali, gli spessori degli isolanti e le tecniche di realizzazione, anche finalizzate
alla correzione dei ponti termici rilevati.
Il calcolo delle dispersioni degli elementi opachi e trasparenti stato eseguito tramite lutilizzo
di un software specialistico per il calcolo delle prestazioni energetiche in regime stazionario,
conforme alle specifiche tecniche in materia. In fase progettuale si sono anche realizzati studi
sul comportamento dellinvolucro mediante limpiego di software per la simulazione dinamica
(Energy Plus, figura 1). Si sono simulati i nodi pi critici con un software agli elementi finiti
bidimensionali, validato secondo la uni 10211:2008, al fine del controllo delle temperature
superficiali e delle dispersioni lineari causate dai ponti termici.
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Analisi invernale.
Tra gli elementi costruttivi esistenti presi in esame al fine di determinare i flussi termici si
annoverano, ad esempio, la muratura, le parti architettoniche a sbalzo, i serramenti, le banchine
e i cassonetti. Le diverse stratigrafie sono state rilevate durante sopraluoghi e indagini in sito;
ad oggi in fase di revisione i particolari costruttivi riscontrati durante le operazioni di
demolizione.
Figura 2 A sinistra particolare della muratura a cassavuota tipica del periodo di costruzione. A destra la
simulazione dei flussi termici agli elementi finiti.
La simulazione dei flussi termici riportata nel diagramma in Figura 2 rappresenta landamento
della temperatura superficiale dello stato di fatto.
Si rileva che la presenza della soletta in calcestruzzo armato e lelevata trasmittanza della
parete interna concorrono ad abbassare la temperatura superficiale, problema riscontrato
soprattutto in corrispondenza degli spigoli tra parete e solaio. E noto che temperature
superficiali inferiori ai 16/17 C comportano dis-comfort termico e rischio di formazione di
muffa e condensa.
Figura 3 A sinistra particolare della muratura a cassavuota post intervento di cappotto termico e facciata
ventilata e a destra la simulazione dei flussi termici agli elementi finiti.
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Lapplicazione del cappotto in lana di roccia sotto la facciata ventilata, avente densit di 70
kg/mc e dello spessore di 12 cm, ad elevata traspirabilit, permette di raggiungere temperature
superficiali superiori a 18 C e garantisce un buon comportamento igrometrico della muratura
(figura 4).
Tale materiale risulta essere anche compatibile con i dettami della circolare emanata dal Corpo
Nazionale dei Vigili del Fuoco prot. n. 0005043 del 15/04/2013 - Oggetto: GUIDA TECNICA su
Requisiti di sicurezza antincendio delle facciate negli edifici civili: infatti risulta completamente
incombustibile.
Figura 4 Particolare dello sbalzo in facciata, tipico del periodo di costruzione e la simulazione dei flussi termici
agli elementi finiti.
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Figura 5 Particolare dello sbalzo post intervento di cappotto termico e facciata ventilata e la simulazione dei
flussi termici agli elementi finiti.
La correzione dei ponti termici relativi ai serramenti esistenti, gi sostituiti dallanno 2007 al
2013, si rivelata uno dei punti pi delicati del progetto. Trattasi quasi in toto di serramenti
con telaio in PVC e doppio vetro basso-emissivo, con inserimento del nuovo telaio sullesistente.
Il che ha imposto una certa attenzione, soprattutto in merito al comportamento dei punti di
raccordo con la muratura.
Un altro dei punti critici si presentato relativamente allisolamento della banchina inferiore
(figura 6).
Figura 6 Particolare nodo banchina serramento tipico del periodo di costruzione a sinistra; a destra la
simulazione dei flussi termici agli elementi finiti.
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Come si nota dal particolare di cui sopra, il serramento appoggiato sulla banchina in pietra
passante. Questa tipologia di fissaggio impedisce, nella fase esecutiva delle opere, di poter
levare o tagliare la pietra. Le analisi termiche svolte indicano che le temperature superficiali in
questi punti sono estremamente basse ( attorno a 10C ).
Figura 7 Particolare nodo banchina serramento post intervento a sinistra; a destra la simulazione dei flussi
termici agli elementi finiti.
Analisi estiva.
Per il comportamento dellinvolucro nel periodo estivo, si sono svolte analisi energetiche con
lutilizzo del software PAN di Anit.
Prendendo in esame la parete esistente e di progetto in regime dinamico si riscontrato il
vantaggio, in termini dabbassamento della temperatura superficiale interna, derivante
dallapplicazione di una coibentazione termica (materiali con medio-alta densit), con
sovrastante facciata ventilata. Nel diagramma di seguito riportato, nellimmagine di destra si
pu notare che la temperatura superficiale interna ante intervento era superiore ai 30C.
(figura 8).
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Figura 8 Analisi del comportamento estivo della parete ante intervento
Come si evince dal diagramma, lapplicazione della facciata ventilata e del materiale isolante
comportano una diminuzione della temperatura superficiale nel lato interno della muratura,
con indubbi vantaggi sulla qualit del comfort termico in stagione calda.
Inoltre, al fine di limitare i fabbisogni energetici per la climatizzazione estiva e di contenere la
temperatura interna degli ambienti, si prevista linstallazione di sistemi schermanti ed
oscuranti esterni (frangisole e tapparelle avvolgibili in alluminio coibentati ad alta densit), che
riducono lapporto di calore per irraggiamento attraverso le strutture trasparenti, che
attualmente hanno un fattore solare g intorno a 0,55-0,60.
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Figura 10 A sinistra sistema schermante tipo veneziana esterna e a destra oscurante tapparella
Si anche convenuto di procedere con lisolamento dei lastrici solari, attraverso posa di
barriera al vapore sul solaio strutturale e sovrastante isolante termico costituito da materiale
in schiuma polyiso, con ottimo valore di conducibilit termica ed alto valore di calore specifico
ottenendo un valore della trasmittanza termica periodica pari a 0.028 W/m2K, ottenendo bassi
valori dattenuazione dellonda termica. A completamento del pacchetto stata posata sul
massetto delle pendenze una guaina con finitura superficiale esterna composta da micro-
scaglie di ardesia di colore bianco per coperture Cool Roof (figura 11).
Indagine termografica.
Nellambito iniziale dei rilievi, al fine di comporre lo status dei luoghi e ricavare i dati
necessari per lo studio preliminare delle proposte progettuali, anche stata condotta
un'ispezione dettagliata delle superfici opache delle strutture mediante termografia ad
infrarossi, per il rilievo delle caratteristiche superficiali di parete. Tale indagine stata curata
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da personale qualificato e condotta secondo le norme di riferimento delle indagini non
distruttive. Come noto, la termografia una tecnica diagnostica che misura la radiazione
infrarossa emessa dai corpi, della quale offre la rappresentazione bidimensionale della
distribuzione di temperatura superficiale. Se ne ricavano dati altamente significativi, da cui
partire per le relative correzioni ed implementazioni.
Lindagine termografica dar esiti in due fasi distinte: la prima battuta termografica stata
eseguita ante operam, per il rilievo dello stato esistente e prima della posa del sistema-
cappotto. La seconda battuta termografica sar realizzata post operam, a fine lavori ed a
seguito della posa del sistema di coibentazione, per ottenerne la certificazione e verificare che
non vi siano errori nella posa.
Figura 13 fonte Anit: Diagramma di flusso che lega il rapporto tra le ipotesi di progetto e lindagine termografica
Impianto raffrescamento.
Ledificio, allepoca della sua costruzione, risultava privo di impianto di raffrescamento. Nel
corso degli anni alcuni utenti hanno installato unit di climatizzazione autonome, tipo split, per
garantire un comfort degli ambienti interni anche in fase estiva. Tuttavia tali installazioni
risultavano disorganiche, non omogenee ed essenzialmente non coordinate da una visione
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progettuale globale. Nellottica di riqualificazione energetica delledificio, la Committenza ha
voluto una progettazione anche per il sistema di raffrescamento prediligendo impianti
autonomi rispetto ad un centralizzato. Il gruppo di lavoro ha coinvolto anche il progettista e
direttore artistico generale dellintervento: in tale modo si sono potuti coniugare sia gli aspetti
tecnici impiantistici che estetici per il posizionamento delle unit esterne (si ricorda che
ledificio si trova in un area di vincolo paesaggistico e di Soprintendenza).
Figura 15 Caratteristiche tecniche principali di una tipologia scelta come unit di climatizzazione
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