Per la riclassificazione del Conto economico a costo del venduto necessario procedere alla
ripartizione dei costi per destinazione, ossia in base alle diverse aree gestionali (industriale,
commerciale, amministrativa).
Lanalisi della situazione di liquidit tende ad accertare in quale misura la combinazione fonti-
impieghi in grado di produrre, nel breve periodo, flussi monetari equilibrati, in grado cio di far
fronte in ogni momento alle uscite derivanti dalle operazioni di gestione.
Capitale circolante netto = Ab Pb
E la differenza tra attivit correnti e passivit correnti; indica la capacit dellazienda di far fronte
agli impegni finanziari a breve utilizzando i mezzi liquidi prontamente disponibili e le entrate
monetarie derivanti dallattivo corrente (incassi di crediti, trasformazione e vendita delle rimanenze
di magazzino). Se Ab > Pb si ottiene un capitale circolante netto positivo che significa che lazienda
in grado di fronteggiare le uscite a breve con le entrate che otterr entro i 12 mesi. Tanto pi il
valore positivo tanto pi lazienda opera in condizioni di buona liquidit. Il capitale circolante netto
(se positivo) indica anche quale quota di attivo corrente finanziata da fonti permanenti di capitali.
Per evidenti motivi di equazioni patrimoniali il valore del capitale circolante netto esattamente
uguale al margine di copertura globale delle immobilizzazioni. Infatti:
Ab (attivo corrente) + I (immobiliz.) = Pb (passivit correnti) + Pc (passivit cons) + Cp (capitale
proprio)
da cui si ottiene:
(Cp + Pc) I = Ac - Pb
Indice di disponibilit = Ab/Pb
Si ricollega al capitale circolante netto, infatti il rapporto tra attivit correnti e passivit correnti,
Anche in questo caso per esprimere un giudizio sulla situazione di liquidit aziendale si pu fare
ricorso a valori soglia: se il quoziente maggiore o uguale a 2 la posizione di liquidit ottimale, se
il valore compreso tra 1,5 e 2 la posizione di liquidit soddisfacente, se lindice compreso tra 1
e 1,5 la situazione da controllare, mentre un valore inferiore a 1 segnala una situazione di
squilibrio.
Margine di tesoreria = (Li + Ld) - Pb
Si ottiene per differenza tra le liquidit (immediate e differite) e le passivit correnti; segnala in quale
misura lazienda in grado di pagare con le liquidit immediatamente disponibili e con lincasso dei
crediti a breve termine i debiti di prossima scadenza (entro i 12 mesi)
Quoziente di liquidit = (Li + Ld)/Pb
Si ricollega al margine di tesoreria, in quanto si ottiene come rapporto tra gli stessi valori. I valori
soglia solitamente utilizzatati per esprimere un giudizio sono i seguenti: valore maggiore o uguale a
1 situazione di liquidit ottimale; valore compreso tra 0,50 e 1 situazione accettabile, indice
compreso tra o,33 e 0,50 squilibrio non grave, indice minore di 0,33 squilibrio grave.
Rotazione del capitale investito = V/Ci
E dato dal rapporto tra ricavi netti di vendita e capitale investito; indica quante volte nel periodo di
tempo preso in considerazione (un anno) il capitale investito ritorna in forma liquida attraverso i
ricavi di vendita. Per esempio un indice pari a due significa che il capitale investito viene recuperato
2 volte nel corso dellanno per effetto delle vendite o, il che lo stesso, che 1 euro di investimenti ha
generato vendite per 2 euro. Tanto pi questo indice alto tanto pi significa che lazienda
efficiente. Il giudizio si esprime tuttavia tenendo conto del settore in cui pera limpresa. E evidente
che nelle imprese industriali e di servizi dove prevalente il peso degli investimenti in
immobilizzazioni il recupero degli investimenti pi lento che in unimpresa mercantile, dove invece
prevale lattivo circolante e, conseguentemente questo indice assumer valori pi bassi.
Rotazione del magazzino = V/Dm
E il rapporto tra vendite nette e giacenze di scorte in magazzino. Indica quante volte nel periodo di
tempo preso in considerazione il capitale investito in scorte di magazzino rientra in forma liquida
attraverso i ricavi di vendita; ad esempio un valore pari a 6 indica che le scorte di magazzino si
sono rinnovate completamente 6 volte nel corso dellanno. Oggi le imprese, che sempre pi
operano con politiche di just in time, ossia tendono a tenere basso il livello delle scorte e a produrre
praticamente su ordinazione, tendono a una elevata rotazione del magazzino. Per le considerazioni
fatte sullindice precedente possiamo dire che la rotazione del magazzino pi alta per le imprese
mercantili.
Giacenza media del magazzino = Dm/Vx365
Indica quanti giorni mediamente le scorte restano ferme in magazzino; linverso dellindice di
rotazione, ovviamente pi alta la rotazione di magazzino minore sar la giacenza media delle
scorte. La tendenza quella di tenere il minor tempo possibile le scorte in magazzino (le politiche di
just in time migliorano lefficienza e la competitivit aziendali in quanto si traducono in minori costi di
magazzino e minori costi finanziari per investimenti in scorte).
Con la stessa logica possono essere calcolati gli indici di rotazione dellattivo circolante e dei
crediti, ossia si rapportano le vendite a tali classi di valori, il risultato ottenuto indica quante volte
lattivo circolante o i crediti si rinnovano in un anno per effetto delle vendite.
Durata media dei crediti commerciali = Crediti commerciali/ (V+iva) x365
E dato dal rapporto tra crediti commerciali e fatture di vendita (vendite nette + iva) moltiplicato per i
365 giorni dellanno; esprime la durata media delle dilazioni di pagamento concesse ai clienti.
Durata media dei debiti commerciali = Debiti commerciali/(A+iva)x365
E dato dal rapporto tra debiti commerciali e fatture di acquisto (acquisti + iva) moltiplicato per i 365
giorni dellanno; esprime la durata media delle dilazioni di pagamento ottenute dai fornitori.
Relativamente agli ultimi due indici le imprese cercano di ridurre la durata media dei crediti
commerciali (ossia cercano di recuperare velocemente i crediti) e di aumentare la durata media dei
debiti commerciali, ossia di ottenere maggiori dilazioni dai fornitori. Ci si traduce in una riduzione
del ciclo monetario che incide positivamente sulla gestione finanziaria dellimpresa
Per situazione economica di unimpresa si intende la sua attitudine a remunerare in misura congrua
il capitale proprio investito nei processi produttivi, ossia il capitale di rischio.
Rn Ro Ci Rn
ROE = = x x
Cp Ci Cp Ro
Questa relazione evidenzia che la redditivit del capitale proprio varia in misura direttamente
proporzionale al variare:
della redditivit del capitale investito che misura leconomicit della gestione tipica intesa
come efficienza degli impieghi di capitale;
della struttura finanziaria dellimpresa definita dallindice di indebitamento;
del peso degli oneri finanziari e degli altri e proventi e oneri atipici, definito dal rapporto tra
reddito netto e reddito operativo.
In particolare si pu notare che se lazienda si finanziata in parte con capitale di terzi lindice di
indebitamento assume valori maggiori di uno e la struttura finanziaria agisce come fattore
moltiplicativo del ROI producendo un effetto espansivo sul ROE.
Questo effetto viene definito effetto leva (o leva finanziaria), perch lindice di indebitamento
(leverage) spinge la redditivit del capitale proprio al di sopra della redditivit del capitale investito
con unintensit tanto maggiore quanto pi elevato il peso dei mezzi di terzi nella struttura
finanziaria dellazienda. Il tasso di incidenza della gestione non caratteristica esercita invece un
effetto demoltiplicativo sulla reddititivit del capitale proprio in quanto, come gi detto, solitamente
assume valori minori di uno per effetto dellincidenza degli oneri finanziari, e tale incidenza sar
tanto pi elevata quanto pi aumenta lindebitamento aziendale.
Per verificare quale effetto produce sul ROE un aumento dellindebitamento occorre pertanto tenere
conto anche del ROD (onerosit dei debiti) e confrontare il suo valore con il ROI:
se ROI > ROD laumento dellindebitamento produrr un effetto leva positivo sul ROE, per
esempio se si chiede un finanziamento e si paga un interesse del 6% mentre
dallinvestimento effettuato si ottiene un ROI (rendimento del capitale investito) del 10%
evidente che loperazione economicamente conveniente e che a parit di capitale proprio,
si avr un aumento del reddito netto che provocher un aumento del ROE (nel rapporto il
reddito netto a numeratore aumenta, il capitale proprio a denominatore resta invariato);
se ROI = ROD laumento dellindebitamento non avr alcun effetto sul ROE (effetto
neutrale), in quanto sar annullato da un effetto di segno opposto dellindice di incidenza
della gestione non caratteristica, per esempio se si chiede un finanziamento e si paga un
interesse del 7% e dallinvestimento effettuato si ottiene un ROI (rendimento del capitale
investito) sempre del 7% evidente che loperazione economicamente neutrale in quanto i
costi delloperazione (interessi passivi) sono esattamente uguali ai rendimenti, pertanto
anche lutile rester invariato e, a parit di capitale proprio, non subir nessuna modifica
neanche il ROE;
se ROI < ROD laumento dellindebitamento produrr un effetto leva negativo sul ROE, per
esempio se si chiede un finanziamento e si paga un interesse del 10% mentre
dallinvestimento effettuato si ottiene un ROI (rendimento del capitale investito) del 6%
evidente che loperazione economicamente non conveniente e che a parit di capitale
proprio, si avr una diminuzione del reddito netto (gli interessi pagati per ottenere il
finanziamento sono maggiori del rendimento dellinvestimento) che provocher una
diminuzione del ROE (nel rapporto il reddito netto a numeratore diminuisce, il capitale
proprio a denominatore resta invariato).
E questo laspetto pi rilevante da prendere in considerazione per valutare la convenienza
complessiva dellinvestimento.
Altro indice da esaminare come risultato di altri indici il ROI:
Il ROI cresce in misura direttamente proporzionale al crescere del ROS (redditivit delle vendite) e
del tasso di rotazione degli impieghi. Ovviamente a parit di valori la lettura diversa in base al
settore di appartenenza dellazienda, per esempio due aziende di cui una industriale e una
mercantile con un ROI entrambe del 12% sono pervenute allo stesso risultato in modo differente,
limpresa industriale esprime pi alti tassi di redditivit delle vendite mentre limpresa mercantile ha
pi elevati tassi di rotazione degli impieghi.
Per concludere unosservazione: affinch i numeri indice abbiano valore segnaletico occorre
prendere in considerazione il loro valore per diversi anni consecutivi (solitamente 3-5 anni)
confrontare i risultati ottenuti con quelli medi del settore e, in base alle finalit per cui viene
effettuata lanalisi (per esempio se decidere di diversificare e operare in settori produttivi diversi)
anche coni risultati di altri settori.