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I SEMI DELLA DISTRUZIONE

Con i finanziamenti della famiglia Rockefeller, la Rivoluzione Verde ha gettato le basi per la Rivoluzione Genetica, consentendo a una manciata di colossi
agroalimentari anglo-statunitensi di acquisire il controllo delle scorte alimentari a livello mondiale.

Una disamina di Seeds of Destruction: The Hidden Agenda of Genetic Manipulation di F.


William Engdahl

Alimenti geneticamente manipolati: un esperimento condotto sulle masse

Nel 2003 stato pubblicato Seeds of Destruction di Jeffrey Smith. Tale testo denuncia i pericoli
derivanti dagli alimenti geneticamente manipolati o modificati (GE/GM) che la maggior parte della
popolazione statunitense consuma quotidianamente, ignara dei potenziali rischi per la salute. Le
iniziative volte a informare il pubblico sono state invalidate, mentre le conoscenze scientifiche
degne di attendibilit sono state occultate.

Prendete in considerazione quanto accaduto ad Arpd Pusztai, principale esperto mondiale di


modificazione genetica di piante e lectine, di stanza a Londra. Pusztai stato diffamato e licenziato
dal suo incarico di ricercatore presso lo Scotlands Rowett Research Institute per aver pubblicato
dati, non congeniali allindustria, che gli erano stati commissionati in merito alla sicurezza degli
alimenti GM. Il suo studio della Rowett Research era il primo studio indipendente mai condotto su
tale soggetto; i risultati sono stati sconcertanti e presentano implicazioni per gli esseri umani che
consumano alimenti geneticamente manipolati/modificati.

Pusztai ha riscontrato che ratti alimentati con patate GM presentavano fegato, cuore, testicoli e
cervello di minori dimensioni, nonch un sistema immunitario compromesso; manifestavano
modifiche strutturali dei globuli bianchi, il che, rispetto ad altri ratti alimentati con cibo non GM, li
rendeva maggiormente vulnerabili a infezioni e malattie. La situazione peggior ulteriormente. Si
presentarono danni al timo e alla milza, nonch tessuti ingrossati, compresi pancreas e intestino. Vi
sono stati casi di atrofia del fegato, nonch una rilevante proliferazione delle cellule dello stomaco e
dellintestino, potenziale indice di maggiore rischio futuro di cancro. Analogamente allarmante il
fatto che tutto questo accaduto dopo soli 10 giorni di test e che le modifiche persistevano dopo
110 giorni lequivalente umano di 10 anni.

Attualmente gli alimenti GM impregnano il nostro regime alimentare, in particolar modo


negli USA, e sono contenuti in oltre l80 cento di tutti gli alimenti trattati in vendita nei
supermercati.

Fra i vari alimenti GM si annoverano cereali quali riso, mais e frumento; legumi quali fagioli di
soia (nonch una serie di prodotti da essa derivati); oli vegetali; bevande analcoliche; salse per
insalate; ortaggi e frutta; prodotti caseari e uova; carni e altri prodotti animali; persino
omogeneizzati per bimbi. Inoltre, in alcuni alimenti lavorati (quali salsa di pomodoro, gelati e
burro di arachidi) vi unampia gamma di additivi e ingredienti occulti, non segnalati ai
consumatori poich tale etichettatura vietata nondimeno quanti pi alimenti di questo tipo
consumiamo, tanto maggiori sono i rischi per la nostra salute.

Al giorno doggi siamo tutti ratti da laboratorio coinvolti in un esperimento su larga scala
condotto su esseri umani, privo di controlli e di regolamentazione, i cui risultati sono tuttora ignoti.
I rischi derivanti sono smisurati e per scoprirli occorreranno molti anni. Una volta introdotte
sementi GM in un ambiente, il genio della lampada libero per sempre.

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Comunque, nonostante gli enormi rischi, Washington e un numero sempre crescente di governi in
alcune zone di Regno Unito, Europa, Asia, America Latina e Africa attualmente permettono che
questi prodotti vengano coltivati sul proprio territorio o importati; vengono prodotti e venduti ai
consumatori poich colossi agroalimentari quali Monsanto, DuPont, Dow AgriSciences e Cargill
hanno unenorme influenza in tal senso e dispongono di un potente partner che li appoggia il
governo statunitense e le sue agenzie, fra cui il Dipartimento di Stato e il Dipartimento
dellAgricoltura, la Food and Drug Administration (FDA-Ente statunitense preposto al controllo
alimentare e farmacologico, ndt), lAgenzia per la Protezione dellAmbiente (EPA) e persino il settore
della difesa. Anche gli aspetti commerciali dellOrganizzazione Mondiale del Commercio (WTO)
relativi ai regolamenti sui diritti di propriet intellettuale (TRIPS) vanno a sostegno dei suddetti
colossi, nonch regolamenti del WTO favorevoli allindustria del settore, come quello del 7 febbraio
2006.

Il WTO ha appoggiato una contestazione degli USA contro le politiche europee di


regolamentazione inerenti agli OGM (organismi geneticamente modificati), nonostante la forte
contrariet dei consumatori europei ai suddetti alimenti e ingredienti; ha inoltre violato il Protocollo
di Cartagena sulla Biosicurezza, che dovrebbe consentire alle varie nazioni di regolamentare tali
prodotti nel pubblico interesse ma questo non avviene in quanto i regolamenti del WTO lo hanno
sabotato.

Comunque sia, lattivismo anti-OGM vivo e vegeto, i consumatori hanno ancora voce in capitolo e
nel mondo, Stati Uniti compresi, esistono centinaia di aree libere da OGM. Tutto questo, e molto
altro, necessario per tener testa ai colossi agroalimentari che sinora sono andati per la propria strada.

Washington lancia la Rivoluzione Genetica

Engdahl spiega che la scienza della modificazione biologica e genetica delle piante e di altre
forme di vita fece capolino per la prima volta negli anni settanta del secolo scorso.
Lamministrazione Reagan era determinata a rendere gli Stati Uniti la forza dominante in questo
settore emergente, laddove venne favorita in modo particolare lindustria agroalimentare biotech.
Agli inizi degli anni ottanta le aziende si affrettarono a elaborare piante e bestiame OGM, nonch
farmaci per animali a base di OGM. Washington rese loro le cose facili instaurando un clima non
regolamentato e favorevole al business, che da allora rimasto tale tanto sotto le amministrazioni
repubblicane quanto sotto quelle democratiche.

A capitanare liniziativa di elaborare OGM una societ caratterizzata da una lunga storia di frodi,
cover-up, corruzione, falsit e disprezzo per il pubblico interesse: la Monsanto. Il suo primo
prodotto fu la saccarina, in seguito dimostratasi sostanza cancerogena. Poi la societ si dedic alle
sostanze chimiche e plastiche, quindi divenne tristemente nota per lAgente Arancio utilizzato
come defoliante per le giungle vietnamite negli anni sessanta e settanta e che espose centinaia di
migliaia di civili e militari alla letale diossina, una delle sostanze pi tossiche fra tutti i composti
noti.

Assieme ad altri suoi analoghi, la Monsanto accusata di essere un impudente inquinatore; nota
per aver segretamente scaricato in acqua e nel suolo alcune fra le pi letali sostanze conosciute e
averla fatta franca. Ad ogni modo, attualmente la societ ignora tali addebiti e si definisce

una societ agraria [che applica] innovazione e tecnologia per aiutare gli agricoltori di tutto il
mondo a essere produttivi, a produrre alimenti pi salutari, migliore foraggio per gli animali e pi
fibra, riducendo al contempo limpatto dellagricoltura sullambiente.

Nella sua esauriente ricerca Engdahl dimostra il contrario.

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Nonostante il proprio passato, negli anni ottanta e in particolare dopo che George H. W. Bush
divenne presidente nel 1989 la Monsanto e altri colossi degli OGM ebbero mano libera;
lamministrazione Bush apr il vaso di Pandora, in modo tale che nessun regolamento superfluo
li ostacolasse. Da allora in avanti,

non una sola nuova legge di regolamentazione che disciplinasse la biotech o gli OGM venne
varata, n allora n in seguito, [nonostante] rischi ignoti e possibili pericoli per la salute.

In un mercato totalmente libero da impedimenti, ora le volpi fanno la guardia al pollaio, dato che il
sistema stato messo nelle condizioni di autoregolamentarsi. Ad assicurarlo stato un antecedente
decreto legislativo di Bush, il quale stabiliva che piante e alimenti OGM sono sostanzialmente
equivalenti a quelli ordinari della stessa variet, come nel caso di mais, frumento o riso. Il decreto
in questione sanciva il principio di sostanziale equivalenza come il fulcro dellintera rivoluzione
degli OGM. Si trattava di gergo pseudoscientifico, ma ormai era legge; Engdahl la paragona a un
ceppo di Andromeda potenzialmente catastrofico sotto il profilo biologico ma non pi relegato
al regno della fantascienza.

Come primo prodotto OGM la Monsanto scelse il latte, geneticamente manipolato con lormone
ricombinante della crescita bovina (rBGH), e lo commercializz con il nome di Posilac. Nel 1993,
nellera Clinton, la FDA lo dichiar sicuro e ne approv la vendita prima che fosse disponibile
qualsivoglia informazione a tutela del consumatore. Attualmente in vendita su tutto il territorio
statunitense e propugnato come metodo tramite cui il bestiame in grado di produrre sino al 30 per
cento di latte in pi. I problemi, comunque, non tardarono a presentarsi. Gli allevatori riferirono che
i loro animali si logoravano sino a due anni prima del normale, talora manifestavano gravi infezioni
e che alcuni non riuscivano pi a camminare; fra gli altri problemi si annoveravano mastite della
mammella, nonch vitelli deformi alla nascita.

Tali informazioni vennero eliminate e il latte rBGH privo di etichetta, quindi i consumatori non
hanno alcun modo di venirne a conoscenza; n sono stati informati che tale ormone provoca
leucemia e tumori nei ratti, e che un comitato della Commissione Europea ha concluso che gli
umani che consumano latte rBGH sono a rischio di cancro del seno e della prostata. Di conseguenza
lUnione Europea ha decretato un bando del prodotto, ma gli Stati Uniti non hanno seguito la
stessa procedura. Nonostante evidenti questioni relative alla sicurezza, la FDA non ha preso alcun
provvedimento e consente che pericoloso latte venga venduto senza controllo. Non era che linizio.

Manipolazione dei dati

Egdahl ripercorre la vicenda di Pusztai, il tributo che ha dovuto pagare alla sua salute, nonch il
modesto riconoscimento che ha infine ricevuto. Nel 1999 Pusztai era gi disoccupato, allorquando
la trecentenaria British Royal Society lo attacc, sostenendo che la sua ricerca era

viziata sotto molti punti di vista per progettazione, esecuzione e analisi, e che da essa non si
potevano trarre conclusioni.

Tali critiche in realt erano prive di fondamento, e lattacco venne sferrato poich la bomba di
Pusztai minacciava di far deragliare il treno dellassai lucrosa industria OGM britannica, e di
fare altrettanto con la sua controparte statunitense.

Quanto a Pusztai, dopo cinque anni, vari attacchi cardiaci e una carriera rovinata, infine apprese
quello che era successo in seguito allannuncio delle sue scoperte. La responsabile era la Monsanto,
la quale aveva protestato presso il presidente Bill Clinton il quale, a sua volta, aveva messo in
allerta il primo ministro Tony Blair. Le scoperte di Pusztai dovevano essere invalidate e per esse

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egli doveva essere screditato. Nondimeno egli riusc a replicare, avvalendosi del contributo della
rinomata rivista scientifica britannica The Lancet. Nonostante le minacce mosse dalla Royal Society
allindirizzo di Pusztai, il direttore della rivista pubblic larticolo di questultimo, ma dovette
pagarne lo scotto; dopo la pubblicazione, la societ e lindustria biotech attaccarono The Lancet per
la sua iniziativa, un ulteriore atto impudente.

Come nota a margine, attualmente Pusztai va in giro per il mondo tenendo conferenze riguardanti la
sua ricerca sugli OGM, ed consulente di gruppi in fase di avvio che si occupano di ricerche
inerenti agli effetti che questi alimenti hanno sulla salute. Assieme a lui e alla moglie, anche il suo
co-autore professor Stanley Ewen ebbe a soffrire della situazione; costui perse il posto presso la
University of Aberdeen, ed Engdahl nota che la prassi di sopprimere verit indesiderate e di punire
gli informatori costituisce non leccezione, bens la regola. Le pretese dellindustria del settore
sono poderose, in particolar modo quando concernono lutile netto.

Il governo Blair si spinse persino oltre. Infatti commission alla societ privata Grainseed la
conduzione di uno studio triennale per dimostrare la sicurezza degli alimenti OGM.
Successivamente il quotidiano londinese Observer entr in possesso di alcuni documenti del
Ministero dellAgricoltura britannico, indicanti che i test erano manomessi e determinavano alcuni
strani dati scientifici. Almeno un ricercatore della Grainseed manipol i dati allo scopo di far s
che determinate sementi dei test sembrassero rendere meglio di quanto in realt non accadesse.

Ciononostante il ministero raccomand che una variet di mais OGM venisse certificata e il
governo Blair eman un nuovo codice di condotta in base al quale

qualsiasi dipendente di un istituto di ricerca finanziato dallo Stato il quale si arrischiasse a


pronunciarsi pubblicamente sulle scoperte inerenti alle piante OGM potrebbe trovarsi ad affrontare
lesonero, uningiunzione del tribunale oppure essere citato in giudizio per inadempimento di
contratto.

In altri termini, a quel punto pronunciarsi a livello pubblico era illegale, anche se la salute pubblica
era a repentaglio. Non avrebbero permesso a nessun ostacolo di frapporsi lungo il cammino della
malefica macchina del settore agroalimentare.

Il piano Rockefeller per lagribusiness

Allepoca della Guerra Fredda il fattore alimentare divenne unarma strategica, camuffata da Food
for Peace. Si trattava di una copertura adottata dalle grandi aziende agricole statunitensi allo scopo
di organizzare la trasformazione dellagricoltura a conduzione familiare in agribusiness globale, con
i prodotti alimentari come strumento e i coltivatori diretti eliminati in modo che i loro terreni
potessero essere sfruttati in modo pi produttivo. Il dominio dellagricoltura a livello mondiale
doveva essere

uno dei pilastri centrali della politica postbellica di Washington, unitamente al [controllo de] i
mercati petroliferi mondiali e le vendite per la difesa del mondo non comunista.

Levento determinante del 1973 fu una crisi alimentare mondiale.

La penuria di cereali, assieme al primo dei due shock petroliferi degli anni settanta, favor una
rilevante svolta per la nuova politica di Washington. In un periodo nel quale gli Stati Uniti erano i
principali produttori mondiali di eccedenze alimentari, dotati del massimo potere di controllo su
prezzi e forniture, i prezzi di petrolio e cereali aumentarono da tre a quattro volte; il momento ideale

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per una nuova alleanza fra governo e aziende cerealicole statunitensi. Tale situazione gett le basi
per la successiva rivoluzione genetica.

Annotate quella che Engdahl definisce la grande rapina al treno, con Henry Kissinger come
responsabile. Costui decise che la politica agricola statunitense era troppo importante per essere
lasciata alla gestione del ministero dellAgricoltura, quindi ne assunse il controllo in prima
persona. Ormai i lettori si saranno resi conto del tipo di futuro che Kissinger aveva in mente nel
1970, allorquando dichiar:

Assumete il controllo del petrolio e avrete il controllo delle nazioni; assumete il controllo delle
derrate alimentari e avrete il controllo delle popolazioni.

Il mondo aveva disperato bisogno di cereali, gli Stati Uniti disponevano delle pi consistenti scorte,
quindi il piano era quello di utilizzare questo potere per modificare radicalmente il commercio e
i mercati alimentari a livello mondiale. I grandi trionfatori erano esponenti del commercio
cerealicolo quali Cargill, Archer Daniels Midland (ADM) e Continental Grain, coadiuvati dalla
nuova diplomazia alimentare [volta a creare] un mercato agricolo globale per la prima volta,
propugnata da Kissinger. La produzione alimentare avrebbe ricompensato gli amici e punito i
nemici, laddove i legami fra Washington e il business erano al centro di tale strategia.

Il mercato alimentare globale era sottoposto a una fase di riorganizzazione, gli interessi corporativi
venivano favoriti, si sfruttava il vantaggio politico e si gettavano le basi per la rivoluzione
genetica degli anni novanta. Nel dispiegarsi degli eventi dei due decenni successivi, gli interessi
dei Rockefeller, fra cui la Rockefeller Foundation, avrebbero giocato un ruolo decisivo. La
riorganizzazione ebbe inizio nel corso della presidenza di Richard Nixon, come pietra angolare
della politica agraria di questultimo; il mantra era il libero commercio, i beneficiari erano i
commercianti di cereali, e i coltivatori diretti furono costretti a farsi da parte affinch i colossi
dellagribusiness potessero subentrare.

Mandare in rovina i coltivatori diretti rappresentava il piano per eliminare un eccesso [di]
risorse umane. Engdahl definisce la questione come una forma sottilmente dissimulata di
imperialismo alimentare, parte di un piano finalizzato a far diventare gli Stati Uniti il granaio
mondiale. Lazienda agricola a conduzione familiare sarebbe diventata allevamento industriale e
lagricoltura si sarebbe trasformata in agribusiness, dominato da una manciata di colossi
corporativi provvisti di strettissimi legami con Washington.

Anche la svalutazione del dollaro faceva parte del New Economic Plan (NEP) di Nixon, che nel
1971 comport la chiusura della finestra delloro (ovvero la convertibilit del dollaro in oro, ndt)
per consentire alla valuta di fluttuare liberamente. Vennero presi di mira i paesi in via di sviluppo,
nellottica che si dimenticassero di essere autosufficienti sul piano dei cereali e dei prodotti carnei,
si affidassero agli USA per i prodotti fondamentali e, per le esportazioni, si concentrassero piuttosto
su frutti di piccole dimensioni, zucchero e ortaggi. La valuta estera guadagnata avrebbe allora
consentito di acquistare le importazioni dagli USA e ripagare i prestiti concessi dal Fondo
Monetario Internazionale (FMI) e dalla Banca Mondiale, che creano un interminabile ciclo di
schiavit del debito. Si utilizz anche lAccordo Generale sulle Tariffe doganali e il Commercio
(GATT), come accadde in seguito con il WTO, con regolamenti stilati dalle corporazioni affinch
fossero confacenti ai loro interessi finanziari.

Drastica riduzione della popolazione

Nel mezzo di una siccit mondiale e di un crollo del mercato azionario, prendete in considerazione
il memorandum classificato di Kissinger del 1974; il National Security Study Memorandum 200

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(NSSM 200) venne formulato in base agli interessi dei Rockefeller e mirava ad adottare un piano
di azione per la popolazione mondiale volto al drastico controllo della popolazione globale, vale
a dire una sua riduzione. A condurre liniziativa furono gli USA, che stabilirono il controllo delle
nascite nei paesi in via di sviluppo come prerequisito per beneficiare degli aiuti statunitensi.
Engdahl riassume la questione in termini recisi: se queste razze inferiori interferiranno nel
processo di procurarci abbondanti materie prime a basso costo, allora dovremo trovare il modo di
sbarazzarci di loro. Anche i nazisti puntavano a grandi risultati e ambivano al controllo; la
selezione della popolazione, o eugenetica, faceva parte del loro progetto di prendere di mira
razze inferiori allo scopo di salvaguardare la razza superiore.

Il piano di Kissinger relativo a metodi contraccettivi pi semplici tramite ricerca biomedica


suona quasi come il vecchio slogan della DuPont, tramite la chimica, cose migliori per una vita
migliore; in seguito, man mano che si accumulavano i riscontri sugli effetti tossici delle sostanze
chimiche, la DuPont abbandon la locuzione tramite la chimica e, nel 1999, la societ in fase di
cambiamento inizi a utilizzare lo slogan pubblicitario I miracoli della scienza.

LNSSM 200 era legato allagenda dellagribusiness, che ebbe inizio con la Rivoluzione Verde
degli anni cinquanta e sessanta volta a controllare la produzione alimentare di determinati paesi
africani, asiatici e latinoamericani. Il piano di Kissinger aveva un duplice scopo: garantire agli USA
nuovi mercati cerealicoli nonch tenere sotto controllo la popolazione, inclusa la selezione di 13
sventurati paesi, fra cui India, Brasile, Nigeria, Messico e Indonesia; lo sfruttamento delle loro
risorse dipendeva dallavvio di drastiche riduzioni della popolazione, onde ridurre la domanda interna.

Il piano era ripugnante, in puro stile Kissinger; raccomandava il controllo forzato della popolazione,
nonch altre misure volte ad assicurare agli USA obiettivi strategici. Kissinger voleva che entro lanno
2000 il numero complessivo si riducesse di 500 milioni e auspicava, da allora in avanti, il raddoppio
del tasso annuale di decessi, da 10 a 20 milioni. Egdahl lo definisce genocidio, in base alla rigorosa
definizione dello statuto della Convenzione ONU sulla Prevenzione e la Punizione del Reato di
Genocidio, anno 1948, che delinea tale crimine sotto il profilo legale. Nel contesto di tale quadro
Kissinger colpevole di aver voluto negare assistenza alimentare a persone che non sono o saranno in
grado di tenere sotto controllo la crescita della rispettiva popolazione in altri termini, se non ci
penseranno loro, ci penseremo noi al posto loro. La strategia comprendeva il controllo della fertilit,
denominato pianificazione familiare, che era connessa alla disponibilit di risorse fondamentali.
Alcuni membri della famiglia Rockefeller appoggiarono il piano; Kissinger era il loro prestatore
dopera e venne adeguatamente ricompensato per i suoi servizi, tant che, ad esempio, gli venne
evitato di essere perseguito allestero, dove era ricercato come criminale di guerra e poteva essere
arrestato.

A parte i suoi noti crimini, tenete presente quanto Kissinger fece alle donne brasiliane povere
tramite una politica di sterilizzazione di massa nel contesto dellNSSM 200. Dopo 14 anni di tale
programma, il ministero della Sanit brasiliano scopr sconvolgenti rapporti su una quantit
stimata nellordine del 44 per cento di tutte le donne brasiliane di et compresa fra i 14 e i 55 anni,
le quali venivano sterilizzate in modo permanente; erano implicate organizzazioni quali la
International Planned Parenthood Federation e la Family Health International, mentre la
direzione del programma era di competenza dellUSAID, la quale vanta una lunga e inquietante
storia di appoggio allimperialismo di marca statunitense, e nondimeno sul proprio sito sostiene di
tendere

una caritatevole mano alle popolazioni doltreoceano che lottano per una vita migliore, per
riprendersi da un disastro o si battono per vivere in un paese libero e democratico.

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Ancor pi inquietante la stima secondo cui fu sterilizzato il 90 per cento delle donne brasiliane di
origine africana, in una nazione in cui la popolazione nera seconda solo a quella della Nigeria.
Potenti personaggi appoggiarono il progetto, tuttavia i pi influenti furono i Rockefeller; di questi
John D. III ebbe il maggiore ascendente sulla politica demografica. Nel 1969 Nixon lo nomin a
capo della Commissione per la Crescita Demografica e il Futuro Americano; il precedente lavoro
della commissione gett le basi per lNSSM 200 di Kissinger e per la sua politica di sterminio
tramite il sotterfugio.

La Confraternita della morte

Molto prima che Kissinger (e il suo assistente Brent Scowcroft) rendessero la riduzione della
popolazione la politica estera ufficiale degli USA, i Rockefeller eseguivano esperimenti su esseri
umani, uniniziativa capitanata da JD III. Negli anni cinquanta, mentre Nelson sfruttava
manodopera portoricana a basso costo a New York e sullisola, il fratello JD III conduceva
esperimenti di sterilizzazione di massa sulle donne portoricane. Alla met degli anni sessanta il
ministero della Sanit Pubblica di Portorico esegu una stima del tributo pagato: un terzo o pi delle
povere ignare donne in et fertile era stata sterilizzata in modo permanente.

JD III espresse i suoi intenti in occasione di una conferenza tenuta nel 1961 presso
lOrganizzazione delle Nazioni Unite per lAlimentazione e lAgricoltura (FAO-ONU):

A mio avviso, in quanto attuale problema preminente la crescita [e la riduzione] demografica


seconda soltanto al controllo degli armamenti atomici.

Naturalmente quel che intendeva era ridurre le fasce indesiderate della popolazione, onde
preservare risorse pregiate a vantaggio dei privilegiati; inoltre, egli era influenzato dagli eugenisti,
dai teorici della razza e dai sostenitori del malthusianesimo in forza alla Rockefeller Foundation, i
quali erano convinti di avere il diritto di decidere chi doveva vivere e chi doveva morire.

Dietro le quinte delliniziativa stavano personaggi influenti e alcune fra le principali famiglie
imprenditoriali statunitensi; altrettanto dicasi per alcuni notabili del Regno Unito, di quellepoca e
precedenti, quali Winston Churchill e John Maynard Keynes.

Alan Gregg, per 34 anni a capo della Rockefeller Foundation Medical Division, afferm che la
gente inquina, quindi eliminiamo linquinamento eliminando le persone [indesiderate];
paragon i bassifondi delle citt a tumori cancerosi e li defin oltraggiosi per la decenza e la
bellezza. Meglio eliminarli e dare una ripulita al paesaggio.

Questa era la politica della Rockefeller Foundation, cruciale per comprendere [le sue seguenti
iniziative] nella rivoluzione della biotecnologia e nella genetica delle piante. Sin dagli esordi la
missione della fondazione fu quella di [eliminare] il volgo, oppure [ridurre] sistematicamente le
popolazioni di razze inferiori. Per coloro che credono nella supremazia della razza il problema
che troppi elementi inferiori significano guai, allorquando chiedono di pi di quello che i
privilegiati vogliono per s stessi. La soluzione: eliminarli impiegando qualsiasi mezzo, dal
controllo delle nascite e la sterilizzazione sino alla morte per fame e alle guerre di sterminio.

JD III era in perfetta sintonia con tale intendimento; venne allevato nellottica della
pseudoscienza malthusiana, della quale abbracci il dogma. Nel 1931 entr a far parte della
fondazione di famiglia, in cui venne influenzato da eugenisti quali Raymond Fosdick e Frederick
Osborn, entrambi membri fondatori della American Eugenics Society. Nel 1952 fece ricorso ai
propri mezzi finanziari per fondare il Population Council, con sede a New York, presso il quale
promosse studi di esplicito stampo razzista sui pericoli derivanti dalla sovrappopolazione. Nei 25

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anni successivi tale istituto destin 173 milioni di dollari alla questione della riduzione della
popolazione globale e divenne la pi influente organizzazione promotrice delle idee di supremazia
della razza. Ad ogni modo, evit di utilizzare il termine eugenetica in virt della sua associazione
allideologia nazista, preferendo invece impiegare locuzioni quali controllo delle nascite,
pianificazione familiare e libera scelta; si trattava della stessa minestra.

Prima della Seconda Guerra Mondiale, il socio e membro del direttivo della fondazione Frederick
Osborn appoggi con entusiasmo gli esperimenti nazisti di eugenetica che condussero agli stermini
di massa, in seguito denigrati. Allepoca egli credeva che leugenetica fosse la pi importante
sperimentazione mai tentata e, successivamente, scrisse un libro dal titolo The Future of Human
Heredity (1968), che nel sottotitolo riportava il termine eugenetica; dichiarava che le donne
potevano essere persuase a ridurre volontariamente la propria prole e inizi a sostituire con il
termine genetica lormai inviso eugenetica.

Durante la Guerra Fredda la selezione della popolazione attir sostenitori, fra cui il fior fiore
dellAmerica corporativa; costoro appoggiarono iniziative private di riduzione della popolazione,
come la International Planned Parenthood Federation (IPPF) di Margaret Sanger. Anche i
principali media diffusero la nozione che la sovrappopolazione nei paesi in via di sviluppo
provoca fame e ulteriore povert [che a loro volta diventano] terreno fertile per il
comunismo internazionale. In seguito lagribusiness statunitense sarebbe stato coinvolto tramite
una politica di controllo globale delle derrate alimentari. Il cibo potere. Quando viene impiegato
per selezionare la popolazione, si tratta di unarma di distruzione di massa.

Prendete in considerazione lattuale frangente, in cui la FAO riporta prezzi degli alimenti
marcatamente pi elevati, unitamente a gravi scarsit e al monito che la situazione drastica e inedita,
e minaccia milioni di persone di fame e di inedia. Dopo un incremento del nove per cento nel 2006,
nel 2007 i prezzi sono aumentati sino al 40 per cento, il che ha costretto i paesi in via di sviluppo a
pagare il 25 per cento in pi per gli alimenti di importazione, senza riuscire ad approvvigionarsi a
sufficienza.

Riguardo a tale problema la FAO cita varie spiegazioni, fra cui la crescente domanda, i pi elevati
costi di trasporto e di carburante, la speculazione finanziaria, limpiego di mais per la produzione di
etanolo (il che concerne un terzo delle coltivazioni, ovvero pi di quanto viene esportato a scopi
alimentari) e le condizioni climatiche estreme, ignorando le implicazioni di cui sopra: il potere
dellagribusiness nel manipolare gli approvvigionamenti per ottenere maggiori profitti e
selezionare la plebaglia nei paesi del Terzo Mondo presi di mira. Le nazioni colpite sono povere e
la FAO ne elenca venti in Africa, nove in Asia, sei in America Latina e due in Europa Orientale, il
che complessivamente rappresenta 850 milioni di persone in pericolo, che ora soffrono di fame
cronica e della povert connessa. Costoro dipendono dalle importazioni e per il loro regime
alimentare fanno forte affidamento sui tipi di prodotti controllati dallagribusiness frumento, mais,
riso e soia. Se gli attuali prezzi rimarranno elevati e la penuria persister, moriranno milioni di
persone forse secondo un piano deliberato.

Il sotterfugio di Food for Peace

Verso la fine degli anni trenta le lite statunitensi iniziarono a progettare un secolo americano nel
mondo postbellico una Pax Americana che subentrasse allevanescente impero britannico. A
condurre liniziativa fu il gruppo del Council on Foreign Relations War and Peace Studies, con
sede a New York e finanziato con denaro della Rockefeller Foundation. Come dice Engdahl, in
seguito sarebbero stati ripagati nellordine delle migliaia di volte. Prima, comunque, gli Stati
Uniti dovevano conseguire il dominio del pianeta, tanto sotto il profilo militare quanto sotto
quello economico.

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Lestablishment affaristico degli USA prefigurava una Grand Area che comprendesse la maggior
parte dei paesi esterni al blocco sovietico; per sfruttare tale situazione, occultarono le proprie mire
imperialiste dietro una veste benevola e liberale, definendo s stessi in quanto disinteressati
fautori della libert dei paesi coloniali [nonch] nemici dellimperialismo. Avrebbero inoltre
sostenuto la pace mondiale attraverso il controllo delle multinazionali. Vi suona familiare?

Come ai nostri giorni, si trattava soltanto di un sotterfugio che celava le loro vere finalit, perseguite
sotto il vessillo delle Nazioni Unite, del nuovo contesto [degli accordi] di Bretton Woods, dellFMI,
della Banca Mondiale e del GATT, istituzioni che vennero costituite con un unico scopo: integrare
i paesi in via di sviluppo nel Nord Globale a dominio statunitense, in modo che le loro
ricchezze potessero essere trasferite a favore dei potenti interessi economici e affaristici, per la
maggior parte negli USA. A capo delliniziativa vi fu la famiglia Rockefeller; vi erano coinvolti i
quattro fratelli, laddove Nelson e David furono coloro che la avviarono in prima persona.

Negli anni cinquanta e sessanta, mentre JD III architettava piani volti alla riduzione della
popolazione e per la purezza della razza, Nelson operava dallaltra parte della barricatain veste
di progressista uomo daffari di calibro internazionale. Propugnando maggiore efficienza e
produttivit nei paesi presi di mira, in realt egli pianificava di aprire i mercati mondiali a
importazioni cerealicole dagli USA prive di restrizioni, il che si trasform nella Rivoluzione
Verde. Nelson concentr la propria attenzione sullAmerica Latina. Nel corso della Seconda
Guerra Mondiale egli coordin lintelligence e le operazioni coperte statunitensi sul territorio
nazionale; tali attivit posero le basi degli interessi postbellici della famiglia, i quali erano connessi
al settore militare dellarea dato che benevoli uomini risoluti rappresentano il genere di leader
preferito onde garantire un clima favorevole agli affari.

A partire dagli anni trenta Nelson Rockefeller cominci ad avere rilevanti interessi commerciali in
America Latina, in particolare nei settori bancario e petrolifero. Agli inizi del decennio successivo
and alla ricerca di nuove opportunit e, assieme al fratello Laurance, acquist a buon mercato vasti
appezzamenti di terreni agricoli di elevata qualit che tuttavia non erano destinati ad aziende
agricole di piccole dimensioni: i Rockefeller volevano monopoli globali, proponendosi di fare in
agricoltura quello che il patriarca della famiglia aveva fatto nel settore petrolifero, utilizzando al
contempo i prodotti alimentari e le tecnologie agricole come armi nel quadro della Guerra Fredda.

Nel 1954 lAgricultural Trade Development and Assistance Act, altrimenti noto con la sigla PL
480 o come Food for Peace, assegn al surplus alimentare il ruolo di strumento della politica
estera statunitense. Nelson fece ricorso alla sua considerevole influenza presso il Dipartimento di
Stato, dal momento che dal 1952 sino al 1979 tutti i segretari di Stato dellera postbellica avevano
legami con la famiglia tramite la fondazione di questultima: nello specifico, John Foster Dulles,
Dean Rusk, Henry Kissinger e Cyrus Vance. Questi individui appoggiavano le opinioni dei
Rockefeller sulliniziativa privata ed erano coscienti del fatto che la famiglia poneva lagricoltura
sullo stesso piano del petrolio ovvero come merci da commerciare, controllare [e] rendere scarse
o abbondanti a seconda delle finalit di politica estera delle corporazioni dominanti che ne
controllavano la commercializzazione.

La famiglia entr nel settore agricolo nel 1947, allorquando Nelson fond la International Basic
Economy Corporation (IBEC), attraverso la quale egli introdusse

lagribusiness in grande scala in paesi in cui, negli anni cinquanta e sessanta, i dollari statunitensi
riuscirono ad acquisire unenorme influenza.

Allepoca Nelson si alle con il colosso del commercio cerealicolo Cargill in Brasile, dove costoro
iniziarono a sviluppare variet di sementi di mais ibride, destinate a grandi progetti; avrebbero reso

9
quel paese il terzo produttore mondiale di [tali] coltivazioni dopo USA e Cina. Questo rientrava
nella Rivoluzione Verde dei Rockefeller che, alla fine degli anni cinquanta, unitamente ai settori
petrolifero e militare, stava rapidamente assumendo per gli Stati Uniti unimportanza economica
strategica.

LAmerica Latina rappresentava linizio di una rivoluzione della produzione alimentare che
aveva grandi mire: controllare i bisogni fondamentali della maggioranza della popolazione
mondiale. Assieme allagribusiness degli anni novanta, era il partner perfetto per lintroduzione
di coltivazioni geneticamente manipolate o piante OGM. Questo connubio era mascherato da
efficienza del libero mercato, modernizzazione [e] metodo per sfamare un mondo denutrito. In
realt non si trattava di niente del genere; nascondeva ingegnosamente il pi ardito colpo maestro
mai sferrato a scapito del destino di intere nazioni.

Lagribusiness assume una connotazione globale

La Rivoluzione Verde ebbe inizio in Messico e negli anni cinquanta e sessanta si diffuse in
America Latina. Quindi venne introdotta in Asia, in particolar modo in India, in unepoca in cui
gli Statunitensi sostenevano che il loro scopo era quello di aiutare il mondo tramite lefficienza del
libero mercato. Si trattava di un percorso a senso unico, da loro a noi, affinch gli investitori
corporativi fossero in grado di trarne profitto; assegn ai colossi statunitensi della chimica e ai
principali esponenti del commercio cerealicolo nuovi mercati per i loro prodotti. Lagribusiness
stava diventando globale e gli interessi dei Rockefeller erano allavanguardia nel fornire il proprio
contributo affinch la globalizzazione dellindustria prendesse forma.

Nelson lavorava con il fratello JD III, il quale nel 1953 costitu il proprio Agricultural
Development Council. I due condividevano uno scopo comune:

la cartellizzazione dellagricoltura mondiale e delle derrate alimentari sotto la loro egemonia


corporativa;

essenzialmente si proponeva di introdurre tecniche agricole moderne destinate ad aumentare la resa


dei raccolti con la falsa rivendicazione di volere ridurre la fame nel mondo. La medesima lusinga
venne in seguito utilizzata per propugnare la rivoluzione genetica, appoggiata dagli interessi
commerciali dei Rockefeller e dai medesimi colossi dellagribusiness.

Negli anni sessanta anche il presidente Lyndon Johnson utilizz i prodotti alimentari come arma.
Egli voleva che le nazioni destinatarie acconsentissero al fatto che lamministrazione e i requisiti
indispensabili imposti dai Rockefeller, ovvero il controllo della popolazione e lapertura dei loro
mercati allindustria statunitense, facessero parte dellaccordo; inoltre, per gli scienziati agricoli e
gli agronomi dei paesi in via di sviluppo era prevista la formazione relativa alle pi recenti
concezioni della produzione, in modo che costoro fossero in grado di applicarle nei rispettivi paesi.
Tale aspetto costitu diligentemente una rete in seguito dimostratasi cruciale per la strategia dei
Rockefeller di diffondere nel mondo limpiego di coltivazioni geneticamente manipolate,
coadiuvata da finanziamenti dellUSAID e dalle birichinate della CIA.

Le tattiche della Rivoluzione Verde sono state dolorose e hanno richiesto un devastante
balzello agli agricoltori locali, distruggendo i loro mezzi di sussistenza e costringendoli a
trasferirsi a vivere in catapecchie nelle baraccopoli; questi individui, cercando disperatamente di
sopravvivere ed essendo facilmente preda di qualsiasi metodo per farlo, hanno fornito sfruttabile
manodopera a basso costo.

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La Rivoluzione ha inoltre arrecato danno ai terreni. Con landare del tempo le monoculture
soppiantano la diversit, distruggono la fertilit del suolo e riducono la produttivit dei raccolti. In
ultima analisi limpiego indiscriminato di pesticidi chimici pu determinare gravi problemi per la
salute. Engdahl cita un analista il quale ha definito la Rivoluzione Verde una rivoluzione chimica
che i paesi in via di sviluppo non si possono permettere; tale rivoluzione ha avviato il processo di
asservimento del debito a causa dei prestiti concessi dallFMI, dalla Banca Mondiale e da banche
private. I grandi proprietari terrieri se li sono potuti permettere, i piccoli coltivatori diretti invece no e,
come conseguenza, spesso sono andati in fallimento. Naturalmente lidea di fondo era proprio questa.

La Rivoluzione Verde si basata sulla proliferazione di nuove sementi ibride nei mercati dei
paesi in via di sviluppo sementi che tipicamente non dispongono della capacit di riproduzione.
Il calo di produttivit dei raccolti ha comportato il fatto che gli agricoltori hanno dovuto
acquistare ogni anno sementi dalle grandi aziende produttrici multinazionali, le quali controllano al
loro interno le proprie linee parentali delle sementi. Una manciata di colossi del settore ne ha
acquisito i brevetti e li ha utilizzati per porre le basi della successiva rivoluzione OGM. Il loro piano
diventato ben presto evidente: le coltivazioni tradizionali dovevano lasciare il posto a variet
ibride ad alto rendimento (HYV) di grano, mais e riso, con rilevanti immissioni chimiche.

Inizialmente i tassi di crescita sono stati sorprendenti, ma non sono durati a lungo. In paesi come
lIndia, la produzione agricola ha subito un rallentamento e quindi un declino; questi paesi sono
stati gli sconfitti, di modo che i colossi dellagribusiness potessero sfruttare vasti nuovi mercati per i
loro macchinari, prodotti chimici e di altro genere; stato linizio dellagribusiness, andato a
braccetto con la strategia della Rivoluzione Verde che in seguito avrebbe compreso le alterazioni
genetiche delle piante.

Agli albori furono implicati due professori della Harvard Business School: John Davis e Ray
Goldberg, i quali collaborarono con leconomista russo Wassily Leontief, furono finanziati dalle
fondazioni Rockefeller e Ford, quindi avviarono una rivoluzione quarantennale finalizzata al
dominio dellindustria alimentare. Essa si basava sullintegrazione verticale, del genere di quella
che il Congresso mise al bando dopo che colossali gruppi di controllo e trust come la Standard Oil
la utilizzarono per monopolizzare interi settori di industrie chiave e per schiacciare la concorrenza.

Tale integrazione verticale torn in auge durante la presidenza di Jimmy Carter, membro fondatore
della Commissione Trilaterale, e venne camuffata come deregolamentazione per smantellare
leggi a tutela del consumatore, della sicurezza alimentare e della salutediligentemente
formulate nel corso di decenni. In base a questa nuova integrazione verticale favorevole
allindustria, ora tali leggi avrebbero ceduto il passo. Una campagna propagandistica sosteneva che
il problema era il governo, il quale si intrometteva in maniera eccessiva nella vita dei cittadini e
doveva essere fatto arretrare a vantaggio di una maggiore libert personale.

Dagli inizi degli anni settanta i produttori dellagribusiness presero a tenere sotto controllo le scorte
alimentari statunitensi, tuttavia ben presto sarebbero passati a una scala globale mai vista in
precedenza. Lo scopo: ricavare sbalorditivi profitti tramite la ristrutturazione delle modalit
secondo cui gli Statunitensi coltivavano i prodotti vegetali per alimentare s stessi e il mondo.
Ronald Reagan diede seguito alla politica di Carter e lasci i principali quattro o cinque monopolisti
a dirigerla, il che determin uninedita concentrazione e trasformazione dellagricoltura
statunitense, con i coltivatori diretti indipendenti estromessi dai loro terreni attraverso fallimenti e
vendite forzate, in modo che i pi efficienti colossi dellagribusiness potessero subentrare con
aziende agricole industriali. I piccoli produttori rimanenti diventarono virtuali servi della gleba in
veste di agricoltori a contratto. Il paesaggio degli USA stava cambiando, con la gente calpestata
nellinteresse del profitto.

11
Engdahl spiega il processo graduale di fusione e consolidamento su larga scaladella
produzione alimentare statunitensein colossali concentrazioni corporative globalidai nomi
familiari: Cargill, Archer Daniels Midland, Smithfield Foods e ConAgra; man mano che queste
aumentavano di dimensione, lo stesso accadeva ai loro utili, con indici annuali di redditivit pari al
13 per cento nel 1993 per arrivare al 23 per cento nel 1999.

A rimetterci furono centinaia di migliaia di coltivatori diretti; dal 1979 al 1998 il loro numero
diminu di 300.000 unit; ancor peggio and agli allevatori di suini, passati nel medesimo periodo da
600.000 a 157.000 unit, cosicch il tre per cento dei produttori si trov nelle condizioni di controllare
il 50 per cento del mercato. I costi sociali furono (e continuano ad essere) sconcertanti, poich intere
comunit agricole andarono in rovina e citt rurali si trasformarono in citt fantasma.

Prendete in considerazione le conseguenze. Nel 2004:

i quattro principali industriali della carne in scatola controllavano l84 per cento della
macellazione di manzi e vitelle: Tyson, Cargill, Swift e National Beef Packing;
quattro colossi controllavano il 64 per cento della produzione suina: Smithfield Foods,
Tyson, Swift e Hormel Foods;
tre societ controllavano il 71 per cento della lavorazione della soia: Cargill, ADM e
Bunge;
tre colossi controllavano il 63 per cento di tutta la molitura del grano per ottenere la
farina;
cinque societ controllavano il 90 per cento del commercio cerealicolo globale;
altre quattro societ controllavano l89 per cento del mercato dei cereali per la prima
colazione Kellogg, General Mills, Kraft Foods e Quaker Oats;
dopo aver acquisito la Continental Grain nel 1998, la Cargill controllava il 40 per cento dei
silos per cereali a livello nazionale;
quattro grandi colossi del settore agrochimico/sementi controllavano il 75 per cento delle
vendite nazionali di grano da semina e il 60 per cento della soia, detenendo al contempo
la pi consistente quota del mercato agrochimico: Monsanto, Novartis, Dow Chemical e
DuPont;
sei societ controllavano i tre quarti del mercato globale dei pesticidi;
Monsanto e DuPont controllavano il 60 per cento del mais e della soia statunitensi tutti
brevettati come sementi OMG.

Inoltre:

nel 2002, 10 grandi rivenditori di alimenti controllavano 649 miliardi di dollari di vendite
globali, mentre i principali 30 rivenditori di alimenti rendevano conto di un terzo delle
vendite globali di generi alimentari e da drogheria.

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I SEMI DELLA DISTRUZIONE PARTE 2
Leggi anche: I SEMI DELLA DISTRUZIONE parte 1
La Rivoluzione Genetica, spronata da una manciata di societ transnazionali del settore delle biotecnologie e coadiuvata dai finanziamenti dei Rockefeller,
ha creato un mondo nel quale nutrire gli affamati affine a un atto di genocidio.

Seconda parte di due

Una disamina di Seeds of Destruction: The Hidden Agenda of Genetic Manipulation di F. William
Engdahl

La fusione fra le grandi multinazionali dei settori farmaceutico e alimentare

Allalba del nuovo secolo lagricoltura a conduzione familiare risultava decimata dai poteri
dellagribusiness corporativo integrati a livello verticale, i quali oltrepassarono il loro gi rigoglioso
dominio risalente ai primi anni Venti del secolo appena trascorso. A quel punto tale attivit
industriale, con vendite annuali superiori ai 400 miliardi di dollari, quanto a profitti si trovava a
livello nazionale al secondo posto dopo quella farmaceutica. Il passo successivo era quello di
fondere i colossi del settore farmaceutico con quelli del settore agroalimentare. In un documento
divulgato nel 2003, la National Defense University del Pentagono annotava:

Lagribusiness rappresenta [ora] per gli Stati Uniti quello che il petrolio rappresenta per il Medioriente.

Attualmente viene considerato una arma strategica nellarsenale dellunica superpotenza


mondiale, ma con costi enormi per i consumatori di ogni angolo del pianeta.

Lagribusiness andava a gonfie vele e il governo statunitense lo sosteneva con sussidi annuali di
decine di miliardi di dollari. Il Farm Bill del 1996 sospendeva la facolt del ministro statunitense
dellAgricoltura di equilibrare domanda e offerta, consentendo in tal modo una produzione priva di
limitazioni. I colossi agroalimentari sfruttarono appieno tale situazione per controllare le forze del
mercato; schiacciarono i piccoli agricoltori ricorrendo alla sovraproduzione e facendo calare i
prezzi, inoltre esercitarono pressioni sui prezzi dei terreni man mano che i piccoli gestori fallivano,
creando in tal modo opportunit per lacquisizione di terre a basso costo nellottica di maggiori
concentrazione e dominio.

Quindi vi fu la fase dellintegrazione della Rivoluzione Genetica nellagribusiness, secondo le


modalit in cui Ray Goldberg di Harvard intendeva si presentasse. Dallingegneria genetica
sarebbero stati creati interi nuovi settori, fra cui farmaci geneticamente modificati/manipolati
derivati da piante GE/GM nel contesto di un nuovo sistema agrofarmaceutico. Goldberg
prefigur una

rivoluzione genetica [tramite] la convergenza industriale dei settori di alimenti, salute,


medicina, tessile ed energia,

nellambito di un mercato del tutto privo di regolamentazione. Non si faceva menzione di un


minaccioso occulto incubo per il consumatore.

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Il cibo potere

Nel 1985 lelemento catalizzatore della Rivoluzione Genetica furono i finanziamenti della
Rockefeller Foundation; le mire erano assai ambiziose: verificare se le piante GM fossero
praticabili sotto il profilo commerciale e, in tal caso, diffonderle ovunque. Secondo Engdahl si
trattava della nuova eugenetica culmine delle precedenti ricerche avviate negli anni Trenta
disciplina peraltro basata sul concetto che i problemi dellumanit si possano

risolvere tramite manipolazioni chimiche e genetichecome fondamentale metodo di controllo


sociale e ingegneria sociale.

Gli scienziati della fondazione cercarono di conseguire tale risultato riducendo le infinite
complessit della vita a semplici, deterministici e predittivi modelli nel contesto del loro diabolico
piano mappando strutture genetiche allo scopo di correggere problemi di natura sociale e
morale fra cui criminalit, povert, fame e instabilit politica. Nel 1973, con lo sviluppo delle
essenziali tecniche di ingegneria genetica, il progetto era in atto.

La questione si basa su quello che viene denominato DNA ricombinante (rDNA) e funziona
introducendo a livello genetico in piante e animali DNA estraneo per creare organismi
geneticamente modificati (OGM), ma non senza rischi. La D.ssa Mae-Wan Ho, primo biologo
presso il London Institute of Science in Society, spiega che esistono pericoli in quanto il processo
impreciso.

incontrollabile e inaffidabile, e finisce tipicamente per danneggiare e scombinare il genoma


ospite, con conseguenze del tutto imprevedibili che potrebbero scatenare un letale e irrevocabile
Ceppo Andromeda.

La ricerca andata avanti comunque, fra le menzogne secondo cui i rischi erano minimi e che era in
vista un futuro radioso. Tutto quel che importava erano i potenziali enormi profitti e i vantaggi
geopolitici quindi approfittiamo della situazione e lasciamo che il denaro vada a finire dove
capita.

Uno dei progetti era quello di mappare il genoma del riso, il che determin lavvio di uniniziativa
della durata di 17 anni finalizzata a diffondere il riso OGM in tutto il mondo, spalleggiata dal
denaro della Rockefeller Foundation; questultima spese milioni di dollari per finanziare 46
laboratori scientifici in tutto il mondo, sovvenzion la preparazione di centinaia di neolaureati e
svilupp una confraternita dlite formata dai pi eminenti ricercatori scientifici presso gli istituti
di ricerca appoggiati dalla Fondazione stessa. Si trattava di un piano diabolico, che puntava molto in
alto: controllare i prodotti alimentari essenziali di 2.4 miliardi di persone e, al contempo,
distruggere la diversit biologica di oltre 140.000 variet sviluppate in grado di far fronte a
siccit e parassiti e di crescere in ogni clima immaginabile.

Lobiettivo primario era lAsia; Engdahl espone la sinistra vicenda dellInternational Rice
Research Institute (IRRI), di stanza nelle Filippine e finanziato dalla Fondazione. Tale istituto
disponeva di una banca del gene provvista di ogni rilevante variet di riso nota e che annoverava
un quinto di tutte le variet. LIRRI consent ai colossi dellagribusiness di utilizzare illegalmente
le sementi a scopo di modificazione genetica esclusiva e brevettata, in modo che costoro
potessero immetterle sul mercato e averne il controllo esigendo che gli agricoltori fossero muniti di
concessione nonch costretti a corrispondere annualmente somme per i diritti di licenza.

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Nel 2000 venne elaborato un riuscito Golden Rice arricchito con betacarotene (precursore della
vitamina A), poi commercializzato in base alla fraudolenta asserzione che una ciotola al giorno di
tale riso era in grado di prevenire la cecit e altre carenze di vitamina A. Si trattava di una truffa,
dato che altri prodotti sono fonti di gran lunga migliori di tale elemento nutritivo, laddove per
assumerne un quantitativo sufficiente necessario ingurgitare quotidianamente limpossibile massa
di nove chili di riso.

Nondimeno, i sostenitori della Rivoluzione Genetica erano pronti alla loro mossa successiva,
ovvero il consolidamento del controllo globale delle forniture alimentari dellumanit, per il
quale disponevano di un nuovo strumento: lOrganizzazione Mondiale del Commercio. I colossi
corporativi ne stilarono i regolamenti per avvantaggiare s stessi a scapito dei paesi in via di
sviluppo esclusi dal gioco.

La diffusione sfrenata delle sementi OGM: inizia la rivoluzione della produzione mondiale di
derrate alimentari

Alla fine degli anni Ottanta una rete globale di biologi molecolari preparati in ingegneria genetica
era pronta ad avviare la Seconda Rivoluzione Genetica. Il loro primo test di laboratorio fu
lArgentina, la prima nazione cavia coinvolta in un avventato esperimento con nuovi prodotti
alimentari non testati e potenzialmente pericolosi.

LArgentina si rivel un bersaglio facile quando, nel luglio 1989, Carlos Menem ne divenne
presidente. Costui rappresentava il sogno di ogni esponente delle corporazioni, un compiacente
suddito del Washington Consensus, e permise persino ai compari di David Rockefeller a Washington
e New York di stilare il suo programma economico innervato dal dogma della Scuola di Chicago:
privatizzazioni, deregolamentazione, mercati locali aperti alle importazioni e tagli ai gi ridotti servizi
sociali.

Nel 1991 lArgentina era gi un laboratorio sperimentale segreto per lo sviluppo di coltivazioni
geneticamente manipolate. Di fatto lagricoltura del paese era stata consegnata a Monsanto, Dow,
DuPont e ad altri colossi degli OGM affinch questi la sfruttassero per il loro profitto. Le cose non
sarebbero mai pi state le stesse. Verso la met degli anni Novanta Menem stava rivoluzion[ando]
la tradizionale produttiva agricoltura argentina per trasformarla in una monocoltura destinata
allesportazione globale.

Dal 1996 al 2004, a livello globale, la messa a dimora di coltivazioni OGM si espanse sino a
raggiungere i 167 milioni di acri, un incremento pari a 40 volte che sfruttava il 25 per cento di
tutti i terreni arabili disponibili a livello mondiale; due terzi della superficie in acri (106 milioni
di acri, ovvero 43 milioni di ettari) si trovavano in territorio statunitense. Nel 2004 lArgentina si
trovava al secondo posto, con 34 milioni di acri (14 milioni di ettari), mentre la produzione si stava
estendendo a Brasile, Cina, Canada, Sudafrica, Indonesia, India, Filippine, Colombia,
Honduras, Spagna ed Europa dellEst (Polonia, Romania e Bulgaria). La rivoluzione procedeva
a gonfie vele; a quel punto sembrava inarrestabile.

Nel 1995 la Monsanto introdusse i fagioli di soia Roundup Ready (RR), dotati del loro speciale
batterio inserito geneticamente che consente alla pianta di resistere allirrorazione dellerbicida
glifosato, il Roundup. La soia OGM risulta cos protetta dallo stesso prodotto che in Colombia si
impiega per sradicare le coltivazioni di piante adibite alla produzione di droghe ma che, al
contempo, danneggia coltivazioni lecite ed esseri umani. Dopo che, nel 1996, la soia RR della
Monsanto venne autorizzata dalla FDA (ente statunitense preposto al controllo alimentare e
farmacologico, ndt), in Argentina

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un sistema agricolo nazionale un tempo produttivo basato su aziende a conduzione familiare [fu
trasformato in] un sistema statale neo-feudale dominato da una manciata di potenti e facoltosi
proprietari che lo sfruttavano a loro profitto.

Menem and avanti. In meno di un decennio aveva permesso che la variet del paese, rappresentata
da frumento, granturco e bestiame, venisse sostituita da una monocoltura controllata dalle
corporazioni. Si tratt di un patto faustiano, che verso la fine del 2007 contribu a far toccare al
prezzo delle azioni della Monsanto un livello mai raggiunto in precedenza.

I precedenti decenni contraddistinti da variet e rotazione delle colture avevano preservato la qualit
del suolo argentino, tuttavia tale situazione cambi allorquando si attest la monocoltura della soia,
accompagnata dalla sua forte dipendenza dai fertilizzanti chimici. Le colture argentine
tradizionali scomparvero e il bestiame fu rinchiuso in sovraffollati ambienti confinati per
lallevamento intensivo, come negli Stati Uniti. Engdahl cita un eminente agro-ecologo il quale
prefigura che, se continueranno, queste pratiche distruggeranno il territorio nellarco di 50 anni.
Niente lascia intravedere che vi sar una qualche interruzione del processo.

La crisi economica che ha colpito lArgentina verso la fine degli anni Novanta-inizi del decennio
successivo ha reso disponibili ampi e ulteriori appezzamenti di terra, allorch gli agricoltori ridotti
sul lastrico si videro costretti a rinunciare alle loro tenute svendendole per pochi soldi. I predatori
corporativi e i proprietari terrieri latifondisti ne approfittarono. Con la monocoltura meccanizzata di
soia OGM i caseifici del paese si ridussero della met e centinaia di migliaia di lavoratori [furono
costretti a] lasciare le terre per andare a ingrossare le fila dei poveri.

La Monsanto attraversava un ottimo periodo e utilizz vari piani di sfruttamento; nel 1999 indusse
Menem a consentirle di riscuotere diritti prorogati, sebbene la legislazione argentina vietasse tale
prassi. Anche lesportazione illegale di sementi Roundup Ready in Brasile, Paraguay, Bolivia e
Uruguay si svolse di nascosto.

La Monsanto quindi esercit sul governo argentino pressioni affinch riconoscesse il suo diritto di
brevetto della tecnologia; si costitu un Fondo di Compensazione della Tecnologia, gestito dal
Ministero dellAgricoltura, che costrinse gli agricoltori a corrispondere una tassa pari a quasi luno
per cento sulle vendite di soia OGM; a beneficiare dei fondi furono la Monsanto e altri fornitori di
sementi OGM.

Nel 2004 quasi la met dei terreni coltivabili della nazione era adibita alla produzione di soia GM e
oltre il 90 per cento di tale frazione era destinato esclusivamente alla qualit Roundup Ready della
Monsanto. Engdahl la vede in questi termini:

LArgentina era diventata il pi grande incontrollato laboratorio sperimentale per gli OGM.

La sua popolazione si era a sua volta trasformata in ignari topi da laboratorio.

Nel 2005 il governo del Brasile venne a pi miti consigli e legalizz per la prima volta le sementi
OGM. Nel 2006 USA, Argentina e Brasile incidevano per oltre l81 per cento della produzione
mondiale di soia GM, il che comporta che praticamente ogni animale del pianeta alimentato con
pastoni alla soia consuma soia geneticamente manipolata e, inoltre, che chiunque mangi le carni di
questi animali fa inavvertitamente altrettanto.

LArgentina ha sperimentato ulteriori ricadute che rischiano di assumere maggiori dimensioni. La


sua monocoltura della soia ha avuto imponenti effetti sul territorio delle campagne, mentre ampi
tratti di foreste sono stati distrutti. Gli agricoltori tradizionali vicini alle colture di soia sono stati

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seriamente danneggiati dallirrorazione aerea di Roundup; i loro raccolti sono rimasti devastati,
perch questo che lerbicida in questione progettato a fare: uccidere tutte le piante prive della
resistenza geneticamente modificata. Gli agricoltori in questione raccontano che il loro pollame
morto e che i cavalli sono stati gravemente danneggiati dalle irrorazioni aeree. Anche gli esseri
umani hanno subito conseguenze e possono manifestare violenti sintomi di nausea, diarrea e
vomito, nonch lesioni cutanee. Altri riferiscono di ulteriori ricadute: animali nati con gravi
malformazioni degli organi, banane e patate dolci deformi, nonch laghi pieni di pesci morti. Per di
pi, alcune famiglie rurali affermano che in seguito alle irrorazioni aeree i loro figli hanno
sviluppato grottesche chiazze sul corpo.

Quanto al promesso maggior rendimento della soia GM, i risultati hanno evidenziato raccolti
ridotti del 5-15 per cento rispetto ai loro corrispondenti tradizionali, pi nuove tenaci erbe
infestanti per distruggere le quali necessita una quantit tripla di erbicida. Allorquando gli
agricoltori si rendono conto di tutto questo, ormai troppo tardi.

Engdahl riassume la situazione degli agricoltori:

Risulterebbe arduo immaginare uno schema pi perfetto di coercizione umana.

E la situazione era ancor peggiore. LArgentina stato il primo caso di sperimentazione in un


piano globale portato a compimento nellarco di decenni e di portata assolutamente sconvolgente e
terrificante.

LIraq beneficia dei semi statunitensi della democrazia

Per lIraq la democrazia ha comportato la cancellazione della culla della civilt a favore di un
capitalismo liberista privo di impedimenti. Nel 2003 lIraq stato invaso non solo per il suo
petrolio, ma anche per trasformare il paese in un gigantesco paradiso del libero commercio. Il
piano era diabolico, elaborato e orrendo: guerra lampo di tipo colpisci e terrorizza, elaborate
operazioni psicologiche, la paura usata come arma, occupazione repressiva, tortura e detenzione di
massa e, infine, la pi rapida e radicale riconfigurazione di un paese a memoria duomo. Tutto
accadde nellarco di alcune settimane. LIraq non esiste pi, il paese una terra desolata, la sua
popolazione devastata e si creato il terreno per uno sfrenato saccheggio da parte delle
corporazioni su scala pressoch inimmaginabile.

Parte del piano prevedeva che i colossi dellagribusiness OGM avessero mano libera sul relativo
settore delleconomia, onde trasformare radicalmente il sistema produttivo agroalimentare
dellIraq in un modello per sementi e piante OGM; questo fu affidato al mandato di svariate
delle 100 leggi Bremer celermente applicate, tuttavia al riguardo gli Iracheni non hanno avuto
voce in capitolo, dato che il paese era ormai governato da Washington e dalla sua filiale allinterno
della superprotetta Zona Verde, nella pi grande ambasciata statunitense al mondo.

Le leggi di Bremer hanno imposto la pi rigida terapia durto mai vista in puro stile Scuola di
Chicago, del genere di quelle che, sin dalla loro introduzione nel Cile di Pinochet, avvenuta nel
1973, devastarono paesi di tutto il mondo. La formula era quella consueta: licenziamenti di massa
dei dipendenti statali, nellordine delle centinaia di migliaia; importazioni illimitate in assenza
di tariffe, dazi, ispezioni o tasse; deregolamentazione; infine, il pi vasto piano di
privatizzazione e liquidazione del patrimonio statale dai tempi del collasso dellUnione
Sovietica. Le tasse imposte alle corporazioni sono state abbassate dal 40 al 15 per cento. Gli
investitori esteri potevano possedere il cento per cento dei beni iracheni, fatta eccezione per il
petrolio; potevano inoltre riportare in patria i loro profitti senza che questi venissero tassati, n
avevano lobbligo di reinvestire nel paese. Come se non bastasse, sono state date loro concessioni

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duso quarantennali per la produzione di petrolio. Le uniche leggi dellera Saddam sopravvissute
erano quelle concernenti le limitazioni imposte ai sindacati e alla contrattazione collettiva. Le
transnazionali straniere, in gran parte statunitensi, si sono avventate sulla preda e hanno
divorato ogni cosa. Gli Iracheni non erano in grado di competere e le leggi di occupazione hanno
garantito che ci non avvenisse.

Prendete in considerazione il Bremer Order 81 del 26 aprile 2004, concernente i brevetti e la


relativa durata; tale direttiva recita:

Agli agricoltori sar vietato riutilizzare sementi di variet tutelate o di qualsiasi altra variet.

Tale normativa conferiva ai proprietari dei brevetti delle suddette variet i diritti assoluti per 20
anni sullutilizzo delle loro sementi da parte degli agricoltori; si tratta di sementi geneticamente
manipolate e di propriet delle transnazionali. Gli agricoltori iracheni che ne fanno uso hanno
dovuto firmare un accordo in base al quale sono tenuti a pagare una tassa sulla tecnologia nonch
una tassa annuale di utilizzo. Limpiego di sementi simili a quelle brevettate e tutelate potrebbe
portare a multe assai salate e persino alla detenzione. Al centro della direttiva vi la Plant Variety
Protection (PVP) laddove le sementi OGM hanno conseguito la tutela per scalzare 10.000 anni
di sviluppo di variet di piante.

La fertile valle irachena compresa fra i fiumi Tigri ed Eufrate ideale per le colture. Sin dall8000
a.C. gli agricoltori la utilizzano per sviluppare abbondanti sementi di quasi ogni variet utilizzata
oggi nel mondo. Tali variet sono state ormai annientate tramite il piano di modernizzazione e
industrializzazione OGM, in modo che lagribusiness potesse prendere piede nella regione e
rifornire il mercato mondiale.

Mentre gli Iracheni soffrono e patiscono la fame, i colossi degli OGM gestiscono lagricoltura
del paese a scopo di esportazione. Ora gli agricoltori iracheni sono servi dellagribusiness e
costretti a coltivare prodotti estranei al regime alimentare locale, come il frumento destinato alla
produzione di pasta. A stabilirlo sono le Leggi Bremer, peraltro inviolabili in base allArticolo 26
della Costituzione redatta dagli Stati Uniti. Larticolo in questione recita che il governo iracheno
non ha la facolt di modificare le leggi formulate da un occupante straniero. Per garantirlo, in
ogni ministero sono presenti simpatizzanti degli Stati Uniti, i pi fidati dei quali collocati nei
dicasteri cruciali.

Engdahl riassume i danni arrecati allagricoltura:

La trasformazione forzata della produzione alimentare dellIraq in colture OGM brevettate uno
dei pi chiari esempi di [come] la Monsanto e altri colossi OGM stiano imponendo [tali] colture a
una popolazione mondiale ignara o riluttante.

Con esse stanno infestando il pianeta, un paese alla volta, e tentare di porre rimedio ai danni che
provocano futile.

Il Giardino delle Delizie in Terra

Il 1 gennaio 1995 fu costituito ufficialmente il WTO (Organizzazione Mondiale del


Commercio), dotato dei poteri di imporre e far osservare agli stati membri le sue leggi stilate dalle
corporazioni. Lagribusiness statunitense esercitava gi il predominio, nondimeno a questo punto
aveva a disposizione un nuovo ente sovranazionale e non eletto per promuovere la propria agenda
privata su scala globale. Il WTO svolge il ruolo di poliziotto del libero commercio globale nonch
quello di rapace ariete del multimiliardario agribusiness mondiale per conto dei colossi del

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settore. I suoi regolamenti sono stati stilati con la forza e gli strumenti di una autorit punitiva
adibita a imporre pesanti sanzioni economiche e di altro genere a coloro che violano i regolamenti
stessi, in base ai quali lagricoltura ha un ruolo prioritario poich le societ statunitensi sono
dominanti. La Cargill ha redatto i regolamenti che Engdahl definisce il Cargill Plan e che:

proibiscono a livello mondiale tutti i programmi agricoli governativi e i sostegni ai


prezzi (ma strizzano locchio, annuendo, ai considerevoli sussidi statunitensi);
vietano alle nazioni di imporre regolamentazioni alle importazioni allo scopo di tutelare
la propria produzione agricola;
proibiscono i controlli sullesportazione di prodotti agricoli, anche in tempi di carestia, in
modo che la Cargill possa dominare il commercio mondiale dellesportazione di cereali;
vietano alle nazioni di limitare gli scambi commerciali tramite leggi di tutela definite
barriere commerciali, il che fra laltro apre i mercati mondiali a importazioni senza
restrizioni di prodotti alimentari OGM, senza alcuna necessit di dimostrarne la sicurezza.

La lobby dellInternational Food & Agricultural Trade Policy Council (IPC) ha collaborato con
la Cargill e lagribusiness statunitense onde promuoverne lagenda in questione. A prendere il
comando sono stati i paesi del cosiddetto Gruppo dei Quattro (Quad): Stati Uniti, Canada,
Giappone e Unione Europea (UE). Riunendosi in segreto, costoro hanno stabilito per tutti i 134
membri del WTO le politiche agricole formulate dai colossi agroalimentari statunitensi, fra cui
Cargill, Monsanto, ADM e DuPont, unitamente a colossi europei quali Nestl e Unilever. La loro
politica era finalizzata a eliminare le leggi e le misure di protezione nazionali a favore di liberi
mercati privi di restrizioni a vantaggio dei paesi del Nord Globale.

Tramite i brevetti i colossi degli OGM detengono il controllo sulle sementi delle principali
colture e abbisognano dellautorit del WTO per imporle a un mondo diffidente, impresa
realizzata ricorrendo allAgreement on Agriculture (AoA) e al relativo Agreement on Trade
Related Aspects of Intellectual Property Rights (TRIPS Aspetti dei diritti di propriet
intellettuale inerenti al commercio, ndt).

Sino allavvento dellagribusiness la produzione alimentare e i mercati erano organizzati su base


locale. Ora tale situazione mutata, i colossi corporativi detengono il controllo e sono nelle
condizioni di stabilire i prezzi manipolando lofferta.

I regolamenti dellAoA sono stati decisi per favorire tale situazione e, inoltre, fanno valere la
massima priorit dellagribusiness: un mercato globale libero e integrato per i suoi prodotti, fra
cui quelli OGM che, in base a quanto stabilito dallamministrazione Bush senior, sono
sostanzialmente equivalenti a sementi e colture ordinarie e non necessitano di regolamentazione
governativa; tale disposizione scritta nei regolamenti del WTO nel contesto del Sanitary and
Phitosanitary (SPS) Agreement (accordo sulle misure sanitarie e fitosanitarie, ndt) e recita che le
leggi nazionali che mettono al bando i prodotti OGM sono prassi commerciali sleali, anche
quando tali prodotti mettono a repentaglio la salute umana.

Esistono altri regolamenti del WTO, nellambito dellAgreement on Technical Barriers to


Trade (Accordo sulle barriere tecniche al commercio, ndt), i quali proibiscono letichettatura
degli OGM. Di conseguenza, i consumatori non sanno cosa mangiano n sono in grado di
evitare questi prodotti alimentari potenzialmente pericolosi. Per risolvere tale problema nel
1996 stato stilato il Protocollo sulla Biosicurezza, che dovrebbe essere in vigore proprio a tale
scopo. Ad ogni modo alle richieste dei paesi in via di sviluppo stato teso un agguato da parte del
governo e della lobby dellagribusiness, potenti e organizzati, i quali hanno sabotato i negoziati e
insistito affinch le misure inerenti alla biosicurezza fossero subordinate ai regolamenti commerciali
del WTO a vantaggio dei paesi industrializzati. Come risultato i negoziati sono falliti, le

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problematiche relative alla sicurezza sono state ignorate e si spianata la strada allindiscriminata
diffusione delle sementi OGM su scala mondiale.

In base ai regolamenti TRIPS del WTO, tutti gli stati membri sono tenuti a varare leggi sulla
propriet intellettuale a tutela dei brevetti che, per lappunto, rendono il sapere una propriet, il
che a sua volta d libero sfogo pressoch ovunque alla proliferazione di sementi e alimenti OGM,
anche contravvenendo alle leggi nazionali in materia di sicurezza alimentare.

I colossi degli OGM hanno amici potenti nel governo; i secondi appoggiano lagenda dei primi.
Uno di costoro George W. Bush il quale nel 2003, dopo linvasione dellIraq, ha fatto della
proliferazione delle sementi OGM la sua priorit; con un sostegno di tal genere, le societ degli
OGM hanno spinto la situazione sino al limite.

Engdahl fornisce un calzante esempio che riguarda la societ biotecnologica texana RiceTec. La
RiceTec ha tramato per brevettare il riso basmati, da migliaia danni alimento principale in tutta
lAsia. Con la collusione dellIRRI, la societ ha trafugato le sementi e le ha brevettate in base ai
regolamenti stilati dalla Fondazione Rockefeller. A rendere questo possibile stata una sentenza
emessa nel 2001 dalla Corte Suprema degli Stati Uniti nel caso Ag Supply v. Pioneer Hi-Bred;

ha tutelato il principio in base al quale si ammettono brevetti su piante e altre forme di vita.

In base al regolamento, possibile brevettare variet di piante OGM e alcune agenzie


governative statunitensi sono complici nellaiutare i colossi dellagribusiness ad assicurarsi che
nulla si frapponga sulla loro strada. Di conseguenza, il furibondo attacco della monocoltura OGM
minaccia ovunque la diversit delle specie vegetali.

Con il pieno appoggio di Washington e del WTO, le principali societ di biotecnologie stanno
brevettando qualsiasi pianta immaginabile in forma OGM. Engdahl fa riferimento alla Rivoluzione
Genetica [come a una] forza torrenziale nellagricoltura mondiale allinizio del nuovo millennio,
con quattro societ dominanti che detengono il controllo degli OGM e dei relativi mercati
agrochimici: Monsanto, DuPont e Dow AgroSciences negli USA e, in Svizzera, Syngenta (creata
dalla fusione dei settori agricoltura della Novartis e della AstraZeneca).

Il numero uno a livello mondiale la Monsanto. Abbiamo esaminato tale societ nella prima
parte del presente articolo; Engdahl cita le parole del suo presidente, secondo cui lo scopo la
fusione globale di tre delle pi grandi industrie a livello mondiale agricoltura, prodotti
alimentari e salute che attualmente operano [separatamente, ma] alcuni cambiamentine
determineranno lintegrazione. Questa frase risale a sette anni orsono. Ora sta accadendo.

Engdahl prende in considerazione informazioni pertinenti sullindustria che altrimenti potrebbero


essere passate inosservate: che i tre colossi statunitensi degli OGM vantano prolungati e sordidi
rapporti di collaborazione con il Pentagono nella fornitura di agenti chimici altamente devastanti
come lAgente Arancio, il napalm e altri. Adesso costoro pretendono che ci fidiamo di loro per
quanto riguarda i prodotti pi importanti che ingeriamo alimenti e farmaci a dispetto di ben
fondate prove che le loro variet OGM sono nocive per la salute umana. I loro trascorsi di
attenzione per la salute pubblica sono atroci.

Piaccia o meno, stanno promuovendo la loro agenda, come peraltro evidenzia un rapporto della
Fondazione Rockefeller risalente al 2004. A partire dal 1996 la produzione di colture GM ha
conseguito incrementi percentuali a due cifre per nove anni consecutivi. Attualmente in 17 paesi
oltre otto milioni di agricoltori seminano colture OGM, per oltre il 90 per cento dei casi in paesi in

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via di sviluppo. Gli Stati Uniti sono di gran lunga il paese leader, con unaggressiva promozione
governativa, assenza di etichettatura e dominio sulla produzione agricola nazionale. Qui,

le colture geneticamente manipolate [hanno] fondamentalmente preso il sopravvento sulla


catena alimentare statunitense.

Nel 2004, oltre l85 per cento delle sementi di soia e il 45 per cento di quelle di granturco erano
geneticamente modificate e, dato che gli alimenti destinati agli animali provengono principalmente
da tali colture,

lintera produzione di carne della nazione [e le esportazioni] deriva da animali nutriti con
alimenti geneticamente modificati.

La faccenda assume toni ancor pi drammatici. Il vento e laria fanno proliferare le sementi GM
nei campi adiacenti, compresi quelli biologici, che ora sono in qualche misura contaminati.
Engdahl spiega:

dopo appena sei anni, una porzione stimata nellordine del 67 per cento della superficie agricola
statunitense totale rimasta [irreparabilmente] contaminata da sementi geneticamente manipolate. Il
genio era uscito dalla bottiglia;

per quel che noto a livello scientifico, niente in grado di invertire tale situazione.

Questo rende la coltivazione biologica pura impossibile, fatta eccezione, forse, per alcune aziende
assai isolate, che comunque costituiscono unesigua percentuale del settore. Pur tuttavia, le colture
biologiche sono pi sicure di quelle trattate con sostanze chimiche e incomparabilmente
preferibili a qualsiasi tipo di coltura geneticamente modificata. Detto questo, dato che la
Rivoluzione Genetica progredisce a livello mondiale, il futuro dellagricoltura biologica a rischio
il che lascia inorriditi coloro che, come il sottoscritto, vi fanno assegnamento.

Prendete inoltre in considerazione il modo in cui i colossi degli OGM acquisiscono quote di
mercato avvalendosi dellausilio del governo e del WTO, agevolati dallimposizione di rigidi
accordi sui diritti di utilizzazione e sulle tecnologie agli agricoltori, i quali sono tenuti a
corrispondere tasse su base annuale. Gli accordi in questione sono vincolanti e applicati tramite
accordi sullimpiego della tecnologia che gli agricoltori si trovano costretti a sottoscrivere,
rimanendo cos intrappolati in una nuova forma di servit della gleba. Ogni anno sono costretti
ad acquistare nuove sementi e hanno la proibizione di riutilizzare qualsiasi semente degli anni
precedenti, come invece accadeva abitualmente prima dellintroduzione degli OGM. Il mancato
rispetto degli accordi pu avere come esito gravi danni legali o persino la detenzione e,
potenzialmente, la perdita dei terreni.

Conniventi agenzie governative e astute strategie di commercializzazione favoriscono la


Rivoluzione Genetica, servendosi di menzogne, dannate menzogne secondo cui le colture
OGM hanno maggior rendimento e sono in grado di risolvere il problema della fame nel mondo. I
riscontri dimostrano tuttaltro. Per di pi, con landar del tempo si sviluppano super-erbe
infestanti resistenti e il rendimento dei raccolti cala. Gli agricoltori si vedono costretti a
utilizzare maggiori quantitativi di erbicidi, sono vincolati a elevate tasse di diritto duso e
finiscono per rimetterci del denaro. In sostanza: il caso delle sementi geneticamente manipolate per
lagricoltura [era] fondato su una roccaforte di frodi scientifiche e menzogne corporative. Queste
informazioni vengono tenute nascoste al pubblico e nel momento in cui sprovveduti agricoltori
si accorgono di essere stati imbrogliati, ormai troppo tardi.

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I riscontri inerenti ai pericoli rappresentati dagli OGM sono progressivamente aumentati e hanno
messo in allarme lindustria del settore. Nel 2005 ricerche scientifiche russe hanno dimostrato che
gli OGM provocano danni che possono avere inizio in utero: in oltre la met dei casi, ratti
alimentati con soia geneticamente modificata sono morti entro le prime tre settimane di vita vale a
dire sei volte il normale tasso di decessi.

Controllo demografico: Terminator, Traitor e sementi di mais anticoncezionale

Di importanza cruciale per la strategia dei colossi degli OGM era la necessit di una nuova
tecnologia che permettesse loro di commercializzare sementi che non si riproducessero, quindi
elaborarono tecnologie di restrizione alluso di piante geneticamente modificate (GURTs), che
produssero le cosiddette sementi Terminator. Il procedimento brevettato e si applica a sementi di
tutte le specie di piante. Ripiantarle non ha alcun esito: non cresceranno. Si tratta della soluzione
dellindustria al controllo della produzione alimentare mondiale e garantisce al contempo lauti profitti.
Che scoperta! Mais, soia e altre sementi Terminator sono state geneticamente modificate per
suicidarsi dopo una stagione di coltivazione a opera di un gene incorporato che produce una
tossina.

Una tecnologia di seconda generazione strettamente correlata, la T-GURT, produce sementi


soprannominate Traitor. Tale tecnologia verte sul controllo della fertilit e delle caratteristiche
genetiche di una pianta grazie a un promotore di gene che pu essere indotto denominato
interruttore del gene. Le colture OGM resistenti ai parassiti e alle malattie funzionano unicamente
tramite limpiego di uno specifico composto chimico realizzato dalle societ come la Monsanto. Gli
agricoltori che acquistano sementi illegalmente non avranno a disposizione il composto che accende
il gene resistente. In tal modo la tecnologia Traitor crea un nuovo mercato vincolato ai colossi degli
OGM, laddove le sementi Traitor risultano avere costi di produzione inferiori rispetto a quelle
Terminator.

Combinate, queste due tecnologie conferiscono ai colossi dellagribusiness poteri senza precedenti:

Per la prima volta nella storia, tale situazione [consente a] tre o quattro multinazionali private delle
sementidi dettare agli agricoltori di tutto il mondo le proprie condizioni.

Si tratta di uno strumento di guerra biologica quasi troppo valido per crederci, a fronte dellaperta
opposizione della cittadinanza che lindustria e il Dipartimento dellAgricoltura statunitense
(USDA) si propongono di mettere a tacere.

Engdahl cita il portavoce dellUSDA Willard Phelps il quale, in unintervista risalente a giugno del
1998, affermava che lente desiderava che la tecnologia Terminator fosse data ampiamente in
concessione e resa speditamente disponibile a numerose societ del settore sementi. La ragione di
fondo era occulta: introdurre le sementi in questione nei paesi in via di sviluppo in quanto
primaria strategia della Fondazione Rockefeller. Engdahl la definisce il Cavallo di Troia dei
colossi occidentali delle sementi OGM per acquisire il controllo delle forniture alimentari del
Terzo Mondo, in aree in cui le leggi sui brevetti sono assai permissive o addirittura inesistenti. Per
la Fondazione divent di importanza prioritaria diffondere le sementi in tutto il mondo, onde
impossessarsi in modo irreversibile dei mercati. LUSDA appoggi in pieno tale progetto.

Un tal genere di influenza (assieme al WTO) soverchiante; la tattica utilizzata allorquando il


Dipartimento di Stato e quello dellAgricoltura degli Stati Uniti coordinano interventi di lotta alle
carestie impiegando prodotti geneticamente modificati in eccedenza. Gli agricoltori che ricevono
le sementi OGM non vengono informati sulla loro natura: le piantano inconsapevolmente per
il raccolto successivo e cos vengono arpionati. La proliferazione, peraltro, non limitata

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allAfrica. Lo scopo dellindustria del settore quello di introdurre gli OGM ovunque, ricorrendo
alla coercizione, alla corruzione e ad altre tattiche illegali, soprattutto in paesi in via di sviluppo
pesantemente indebitati. Nel caso della Polonia il suolo che era uno dei pi fertili in Europa
risulta ormai deteriorato dalla contaminazione genetica.

Prendete ora in considerazione come il piano sia connesso con la strategia della Fondazione
Rockefeller per il controllo della popolazione. Nel 2001 il progetto ricevette agevolazioni quando
la compagnia biotech privata Epicyte annunci di aver sviluppato con successo la coltura OGM
definitiva: la semente di mais anticoncezionale; questa venne definita la soluzione alla
sovrappopolazione del pianeta, tuttavia le notizie in merito scomparvero dalla circolazione
dopo che la Biolex acquis la compagnia.

In un modo o nellaltro, la Fondazione Rockefeller tenta di ridurre la popolazione, come peraltro sta
facendo in collaborazione con lOrganizzazione Mondiale della Sanit (OMS) finanziando
sommessamente il suo programma di salute riproduttiva tramite limpiego di un vaccino contro il
tetano che, combinato con ormoni naturali hCG, opera come un agente abortivo che impedisce la
gravidanza, quantunque tale aspetto non venga reso noto alle donne che lo assumono.

Quanto alla prospettiva del Pentagono a riguardo della riduzione della popolazione come sofisticata
forma di guerra biologica [finalizzata a] risolvere la fame nel mondo, tutto tace.

Il panico dellinfluenza aviaria e i polli OGM

Nel 2005 George W. Bush indusse ingannevolmente lopinione pubblica a credere che, se
incontrastata, una cosiddetta epidemia di influenza aviaria si sarebbe trasformata in una pandemia.
Come di consueto, la soluzione fu quella di delegare al settore privato e premiare i suoi compari.
Nel caso specifico, egli chiese al Congresso di destinare uno stanziamento demergenza pari a un
miliardo di dollari dei contribuenti per un farmaco, il Tamiflu. Un fatto cruciale rimase sottaciuto: il
farmaco era elaborato e brevettato dalla Gilead Science il cui presidente, prima di assumere
lincarico di segretario alla Difesa, rispondeva al nome di Donald Rumsfeld, il quale peraltro ne
era ancora azionista di maggior rilievo. La paura, combinata agli stanziamenti del governo e un
prezzo delle azioni in aumento, mise Rumsfeld nelle condizioni di accumulare una fortuna,
esattamente nello stesso modo in cui Dick Cheney, nelle vesti di vicepresidente, aveva tratto profitto
dai propri legami con la Halliburton.

Engdahl pone il seguente quesito:

La paura dellinfluenza aviaria fu lennesimo stratagemma del Pentagono dalle finalit ignote?

Rifacendosi a note e insabbiate azioni passate del governo, un presumibilmente letale nuovo
ceppo di influenza doveva essere considerato decisamente con sospetto; veniva sfruttato per
promuovere gli interessi dellagribusiness e della pollicoltura secondo il modello della Tyson
Foods dellArkansas. Considerate i fatti. A causa degli spazi angusti e delle condizioni di
sovraffollamento cui sono costretti gli animali, gli allevamenti in batteria costituiscono il terreno di
coltura per una potenziale proliferazione di malattie, nondimeno tale aspetto non mai stato citato
come una minaccia. Al contrario, a essere additati come colpevoli sono stati i piccoli allevamenti
allaperto a conduzione familiare, in particolar modo quelli asiatici, quando in realt tale nozione
quantomeno assai poco plausibile; i piccoli allevamenti di questo tipo sono i pi sicuri, tuttavia la
campagna di propaganda di marca governativo-industriale ha sostenuto il contrario.

Lo schema palese. Cinque colossi multinazionali dominano la produzione e la lavorazione delle


carni di pollo: Tyson (la pi grande), Gold Kist, Pilgrims Pride, ConAgra Poultry e Perdue

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Farms, le quali producono carne di pollo in atroci condizioni sotto il profilo sanitario e della
sicurezza. Secondo il GAO (Government Accountability Office), i lavoratori impiegati presso
questi impianti di lavorazione presentano uno dei pi elevati tassi di lesioni e malattie di tutto il
settore industriale. Si citata lesposizione a pericolose sostanze chimiche, sangue, materia
fecale, il tutto esacerbato da scarsa ventilazione e, spesso, temperature estreme.

Oltre a ci, i polli sono racchiusi in spazi assai esigui e :

negli allevamenti in batteria viene loro impedito di muoversi o svolgere qualsivoglia esercizio motorio
[in modo da poter] cresceremolto di pi [e pi rapidamente] di quanto mai avvenuto in precedenza.

Si impiegano anche promotori della crescita, che a loro volta determinano problemi per la salute.

In misura sempre maggiore, gli esperti di animali ritengono che sono tali allevamenti e non
quelli asiatici di piccole dimensioni la reale fonte di pericolose nuove patologie come linfluenza
aviaria; tali informazioni sono assenti dal circuito ufficiale, di conseguenza il pubblico viene
ingannato. Questo il modo in cui i colossi della lavorazione della carne di pollo riescono a
globalizzare la produzione mondiale, coadiuvati come una manna dal cielo dalla paura
dellinfluenza aviaria. Se lintento di estromettere i piccoli allevatori asiatici avr esito positivo, la
Tyson e altre societ saranno in grado di accedere allenorme mercato asiatico del pollame; il loro
scopo questo, laddove il metodo leliminazione della concorrenza con lausilio di amici nelle alte
sfere.

Anche la creazione della prima popolazione di animali OGM fa parte del piano, nella prospettiva
di trasformare i polli di tutto il mondo in volatili OGM. Engdahl la mette in questi termini:

Allindomani del 2006, cavalcando la paura di unepidemia umana di influenza aviaria, i


rappresentanti degli OGM o della Rivoluzione Genetica miravano chiaramente a conquistare la pi
importante fonte di proteine a livello mondiale, ovvero il pollame.

Nondimeno si prospettava anche un altro piano volto a dominare la produzione globale di derrate
alimentari: Terminator stava per finire sotto il controllo del pi grande colosso mondiale
dellagribusiness delle sementi OGM.

Armageddon genetico: Terminator e brevetti sui maiali

Allo scopo di completare il suo abortito tentativo di acquisizione del 1999, nel 2007 la Monsanto
acquis la Delta & Pine Land (D&PL). La D&PL deteneva i diritti globali sul Terminator e li estese
con successo ai GURTs. Laccordo rese la Monsanto il soverchiante monopolista delle sementi
agricole di quasi tutte le variet, compresi frutti e ortaggi ottenuti lanno precedente nel contesto
dellacquisizione della Seminis, azienda grazie alla quale la Monsanto si ritrova ora la prima societ
nel settore frutta e ortaggi, la seconda nelle colture agronomiche, nonch la terza pi grande azienda
agrochimica a livello mondiale. Con la D&PL, la Monsanto detiene anche il controllo assoluto
sulla maggioranza delle sementi delle piante agricole e, inoltre, sta entrando nel settore
dellingegneria genetica e dei brevetti relativi agli animali.

Nel 2005, la Monsanto ha richiesto al WTO i diritti di brevetto internazionali per la sua rivendicata
manipolazione genetica di un mezzo per identificare i geni di maiale derivati da sperma suino
brevettato. La societ aspira inoltre ai brevetti e al diritto di riscuotere tasse di concessione per
particolari animali da fattoria e mandrie di bestiame. Se tali prerogative verranno concesse, qualsiasi
maiale prodotto utilizzando tale tecnica riproduttiva sar tutelato dai brevetti in questione. Man
mano che i patrocinatori legali degli OGM riescono a inoltrare istanze di mettere sotto chiave la vita

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animale come propriet intellettuale, altrettanto velocemente vengono impiegate e brevettate svariate
tecniche.

Societ come la Monsanto e la Cargill hanno investito ingenti quantit di denaro per modificare
geneticamente animali a scopo di profitto, di conseguenza esigono i diritti di brevetto e
concessione per i risultati ottenuti, quantunque tutto questo rappresenti il controverso obiettivo di
brevettare la vita stessa. Ad ogni modo nel 1980, nellambito del caso Diamond v. Chakrabarty, una
sentenza della Corte Suprema statunitense ha fornito loro uno spiraglio stabilendo che qualsiasi cosa
realizzata dalluomo sotto il sole brevettabile, decisione che spian la strada allepocale brevetto
del Oncomouse, manipolato geneticamente per risultare maggiormente suscettibile al cancro.

Engdahl descrive il modo in cui i colossi dellagribusiness hanno adottato una campagna di
menzogne e distorsioni furtiva, sistematica e debitamente appoggiata, volta ad avanzare in
direzione dello scopo ultimo di Henry Kissinger: assumere il controllo del petrolio e avere il
controllo delle nazioni; assumere il controllo delle derrate alimentari per avere il controllo delle
popolazioni. Il perseguimento di ambedue gli obiettivi in fase di realizzazione, con scarsa
consapevolezza da parte del pubblico su quanto sia avanzato lo stato delle cose e quanto sia
sconsiderato il piano manipolare geneticamente tutte le piante e le forme di vita e controllare
la popolazione mondiale selezionandone le parti indesiderate.

Postfazione: organizzare lopposizione

Nel 2006 un tribunale del WTO ha emesso una sentenza favorevole agli Stati Uniti a scapito
dellUnione Europea, sentenza che in tal modo minaccia di aprire questa importante area agricola
alla introduzione forzata [di] piante e prodotti alimentari geneticamente manipolati.

Raccomandava che il Dispute Settlement Body (DSB-Ente di Risoluzione delle Dispute, ndt) del
WTO richiedesse alla UE di rispettare i propri obblighi in base allaccordo SPS del WTO stesso,
che consente allagribusiness di ignorare diritti e leggi nazionali a tutela della salute e della
sicurezza pubbliche. Per i paesi della UE la mancata osservanza di tali obblighi pu comportare
costi nellordine delle centinaia di milioni di dollari in sanzioni annuali, quindi la questione di
importanza cruciale per ambo le parti in causa.

Allepoca dello scritto di Engdahl, non era chiaro se la mostruosa e malefica macchina degli OGM
sarebbe stata fermata a livello globale. La questione tuttora incerta, ma al dicembre 2007 nella
UE solo nove prodotti alimentari biotech hanno lautorizzazione alla vendita. Sinora le esportazioni
statunitensi di mais sono per la maggior parte bloccate e il commercio di altri prodotti viene
impedito, nonostante dozzine di richieste pendenti in cantiere il cui destino non ancora stato
deciso.

Alcuni paesi della UE, fra cui Francia, Germania, Austria e Danimarca, bandiscono persino
prodotti alimentari biotech approvati dalla UE, annebbiando ulteriormente le prospettive. I sondaggi
ne indicano la motivazione, dato che lopinione pubblica europea si opposta con pervicacia agli
alimenti e ingredienti OGM; in Francia i livelli di ostilit arrivano all89 per cento, mentre il 79 per
cento della popolazione vuole che i governi bandiscano i prodotti in questione.

Questo dimostra che i cittadini europei sono di gran lunga pi avanti dei loro corrispondenti
statunitensi, nonch molto meglio tutelati (sinora) dalla relativa esclusione complessiva e dalla
legislazione che impone letichettatura dei prodotti autorizzati alla vendita. Tale normativa di
importanza cruciale, in quanto mette i consumatori nelle condizioni di decidere se avvalersi o meno
di questi alimenti; se le persone se ne asterranno in numero consistente, gli esercizi del settore
prodotti alimentari non li terranno in vendita.

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[AGGIORNAMENTO, al 26/05/2017: nel frattempo, l11 Marzo 2015 il Parlamento Europeo
avrebbe varato la Direttiva UE 2015/42, che introduce nei paesi dellUE alcune tipologie brevettate
di grano OGM, quali il MON810 di Monsanto, il TC1507 della Pioneer, il GA21 e il Bt11 di
Syngenta, con la possibilit di esclusione geografica per i paesi UE che lo richiedessero: Ungheria,
Germania, Lettonia, Lituania, Polonia, Paesi Bassi, Lussemburgo, Grecia, Francia, Austria, Croazia,
Slovenia, Bulgaria, Danimarca, Cipro, Malta, Scozia, Irlanda del Nord, Galles (per approfondire,
vedi questo articolo). Inoltre attualmente in fase di approvazione il Canada and Europe Trade
Agreement (CETA) che permetterebbe la libera circolazione nellUE dei prodotti canadesi, tra cui
anche il grano OGM, legale in Canada, NDR].

Engdahl conclude facendo notare quanto i colossi degli OGM siano vulnerabili alle critiche.

Il fatto di ficcare in gola ai consumatori prodotti non testati costituisce la base su cui organizzare
una moratoria o bando globale sui prodotti stessi, sempre che si riesca a organizzare una
sufficiente opposizione che sappia farsi sentire.

In tutto il libro, Engdahl suona lallarme con dovizia di fatti accuratamente documentati
sullindustria, i suoi prodotti e le sue finalit.

Convertire lagricoltura mondiale agli OGM, consentire allagribusiness di gestirli a proprio piacere
e combinare tale piano con una diabolica agenda di eliminazione mirata della popolazione, tutto
questo equivale a risolvere la fame nel mondo tramite il genocidio, mettendo al contempo in
pericolo la parte restante.

Sinora Washington e lindustria procedono a gonfie vele verso il controllo del petrolio e del cibo.
Centinaia di milioni di persone in tutto il mondo vi si oppongono, ma non chiaro se ci sia
sufficiente.

Il libro di Engdahl rappresenta un accorato appello per far comprendere a ogni amico della Terra
che questioni talmente cruciali non possono essere lasciate nelle mani di colossi degli affari
privi di scrupoli e dei loro compiacenti amici delle alte sfere di ogni angolo del pianeta. Il libro
presenta pile di argomenti contro costoro; necessario leggerlo con attenzione e utilizzarne le
informazioni. La posta in gioco troppo alta. La salute e la sicurezza degli esseri umani non devono
mai essere sacrificate in nome del profitto.

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