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SINTESI DEL PROGRAMMA DI STORIA PER LE CLASSI QUINTE

(dal testo Le forme della storia 3)

1. LINIZIO DEL XX SECOLO: FERMENTI SOCIALI E TENSIONI INTERNAZIONALI


La Belle poque
Il Novecento si apre in un clima di grande ottimismo. Il simbolo della Belle poque la grande torre di ferro progettata nel
1889 dallingegnere Eiffel per lEsposizione universale di Parigi.La Tour Eiffel rappresenta il progresso legato alle conquiste
scientifiche e tecnologiche, che lasciano sperare in un futuro migliore per tutti.
Le novit nella vita domestica
Tra la fine dellOttocento e linizio del Novecento, i progressi realizzati in campo scientifico si trasformano rapidamente in
invenzioni capaci di migliorare la vita di ogni giorno:
le case borghesi vengono dotate di acqua corrente e servizi igienici;
le strade delle citt si illuminano con lampioni elettrici;
linvenzione della lampadina favorisce la diffusione dellelettricit per uso domestico.
La rivoluzione nelle comunicazioni e nei trasporti
La diffusione di telefono, radio e telegrafo senza fili imprime un forte impulso al mondo delle comunicazioni.
Nel settore dei trasporti:
si sviluppano le reti ferroviarie;
dopo lautomobile e la metropolitana, fa la sua comparsa laereo;
grazie ai nuovi motori a turbina e agli scafi metallici aumenta anche la velocit dei trasporti marittimi.
I mezzi di comunicazione di massa
Fra Ottocento e Novecento nascono anche i mezzi di comunicazione di massa:
aumentano in modo esponenziale le copie di riviste e giornali;
prendono avvio le prime trasmissioni radiofoniche;
si diffonde il cinematografo ideato dai fratelli Lumire.
Il mondo della cultura e dellarte
Il mondo della cultura e delle arti attraversato da un profondo dinamismo.La scoperta dellinconscio e lelaborazione delle
teorie dei quanti e della relativit mettono in crisi le certezze del Positivismo.Si fa strada una nuova visione delluomo e
della realt, soggettiva e parcellizzata.Fioriscono le avanguardie artistiche, che interpretano sul piano estetico questa nuova
sensibilit.
Non solo luci
Questepoca, per, anche piena di profonde contraddizioni:
lo sviluppo industriale produce violenti squilibri sociali tra la borghesia e il proletariato;
buona parte degli abitanti dellEuropa vive al limite o al di sotto della soglia di sussistenza;
le principali potenze europee intraprendono politiche imperialistiche per motivi economici e di prestigio
politico.
I cambiamenti nella struttura sociale
La struttura della societ in forte trasformazione:
la vecchia aristocrazia resta ancora la classe dominante e concentra nelle proprie mani la maggior parte della
ricchezza;
la borghesia sempre pi stratificata e in forte espansione;
il nuovo ceto degli operai specializzati gode di condizioni di vita migliori e rivendica nuovi diritti.
I cambiamenti nelle fabbriche
Nel mondo delle fabbriche il progresso tecnologico porta a una migliore organizzazione del lavoro.Nelle industrie
automobilistiche americane, infatti, nascono le prime catene di montaggio.Sebbene aumentino la produttivit
e calino i prezzi dei prodotti, le innovazioni tecnologiche portano a una disumanizzazione del lavoro operaio.
Diseredati e emigranti
Lurbanizzazione diviene un fenomeno sempre pi massiccio: molte citt europee americane e asiatiche superano il milione
di abitanti.Nei centri urbani aumentano i derelitti e gli emarginati.Le diverse opportunit fra citt e campagna e fra Stato e
Stato spingono milioni di donne e uomini a emigrare dallEuropa alle Americhe.
Il diritto di voto e i partiti di massa
Nei Paesi pi industrializzati il processo di alfabetizzazione e di scolarizzazione di massa accresce il numero di coloro che
vogliono partecipare alle decisioni della vita politica.Si fanno pressanti le richieste di suffragio universale.
Le associazioni socialiste:
si trasformano in partiti di massa;
organizzano operai e contadini attorno a un programma politico ben definito.
Le associazioni sindacali
Anche le associazioni sindacali aumentano i loro iscritti e si riorganizzano.
Nei principali Paesi europei nascono sindacati unitari, che organizzano i lavoratori di tutti i settori industriali.
In seguito allenciclica Rerum novarum di papa Leone XIII, anche le associazioni cattoliche si mobilitano sul piano sociale in
aiuto dei ceti operai.
La nascita dei movimenti nazionalisti
Allinizio del Novecento nascono i movimenti nazionalisti, che:
si oppongono alla cosiddetta massificazione sociale espressa dal sistema democratico;
esaltano la forza militare e lamore verso la propria nazione, considerata superiore alle altre;
sostengono una politica estera aggressiva.
Lo scenario politico internazionale
Gli equilibri politici internazionali iniziano a entrare in crisi.La Gran Bretagna la principale potenza mondiale, ma alcune
parti del suo Impero diventano di fatto indipendenti.
La Germania avvia una politica estera aggressiva e desta le preoccupazioni di Francia, Gran Bretagna e Russia.
La Francia desidera lavare lonta della sconfitta nella guerra franco-prussiana del 1870.
Triplice Alleanza e Triplice Intesa
Allinizio del secolo le potenze europee sono divise in due blocchi di alleanze politico-militari:
la Triplice Alleanza, di cui fanno parte lImpero austro-ungarico, la Germania e lItalia;
la Triplice Intesa, di cui fanno parte la Gran Bretagna, la Francia e la Russia.
USA, Giappone e Cina
I primi anni del Novecento vedono gli USA uscire dal loro isolazionismo ed estendere la loro egemonia su tutto il continente
americano. In Cina la rivolta xenofoba dei Boxer viene repressa dalle potenze imperialiste.
Il Giappone avvia una politica di espansione militare, conquista la Corea e sconfigge la Russia in un conflitto per il controllo
della Manciuria.
In Italia va al potere Giolitti
In Italia, dopo il fallimento della politica autoritaria di Crispi e il regicidio di Umberto I a Monza, si apre una nuova fase
politica. Al potere vanno le forze della destra liberale e nel 1903 Giovanni Giolitti diventa capo del governo.
Giolitti rimane al potere per pi di dieci anni: per consentire al suo governo di operare cerca di volta in volta il sostegno di
socialisti, cattolici e nazionalisti.
La politica interna di Giolitti
In politica estera, il governo presieduto da Giolitti:
riconferma la Triplice Alleanza;
si avvicina alla Francia, in previsione di unespansione nel Mediterraneo;
punta a una possibile espansione nellarea balcanica;
nel 1911 riprende liniziativa coloniale e avvia la conquista della Libia.
Lemigrazione e la questione meridionale
Durante let giolittiana cresce in modo massiccio il fenomeno migratorio.Il dramma dellemigrazione ripropone la
questione meridionale e Giolitti interviene con provvedimenti tesi al rilancio delle regioni del Sud.
Non viene per affrontato il nodo della riforma agraria, per non intaccare i privilegi dei grandi latifondisti.

2. LA GRANDE GUERRA
La corsa al riarmo
Allinizio del Novecento lo scenario politico internazionale segnato da grandi tensioni.
Sul continente europeo le grandi potenze sono unite in due blocchi politico-militari contrapposti:
la Triplice Alleanza;
la Triplice Intesa.
La politica aggressiva della Germania innesca una corsa al riarmo.
Le tensioni in Marocco e nei Balcani
Le due zone di maggior tensione sono il Marocco e i Balcani.Nel 1905 e nel 1911, nel Mediterraneo la Francia e la Germania
si contrappongono in due crisi marocchine, che vengono risolte per via diplomatica.
LAustria e la Russia si fronteggiano nei Balcani, dove cercano di espandersi nei territori dellImpero ottomano ormai in crisi.
Lattentato di Sarajevo
Il 28 giugno 1914 in Bosnia, a Sarajevo, lerede al trono dAustria e sua moglie muoiono in un attentato per mano di un
giovane studente serbo.Il 23 luglio lAustria invia un ultimatum alla Serbia.
La risposta del governo serbo non viene ritenuta adeguata e il 28 luglio lAustria dichiara guerra alla Serbia.
Il meccanismo delle alleanze
La situazione precipita:
la Francia e la Russia si schierano a fianco della Serbia;
la Germania dichiara guerra alla Russia (1 agosto);
la Gran Bretagna entra in guerra con lIntesa (4 agosto);
il Giappone entra nel conflitto a fianco dellIntesa (23 agosto);
la Turchia si schiera con lAlleanza (1 novembre).
I fronti di guerra
La guerra ha inizio come guerra di movimento: i governi e i vertici militari sono certi che il conflitto sar molto breve.
Le operazioni vengono condotte su tre fronti:
lAustria invade la Serbia;
la Russia avanza nella Prussia orientale;
la Germania attacca la Francia, invadendo il Belgio neutrale.
Una guerra combattuta in trincea
Le previsioni sulla durata del conflitto si rivelano errate.Dopo pochi mesi la guerra di movimento si trasforma in guerra di
trincea:
sul fronte occidentale, i tedeschi puntano verso Parigi, ma vengono fermati dallesercito francese lungo
il fiume Marna;
sul fronte orientale, i russi vengono fermati dai tedeschi, ma riescono a penetrare in Galizia.
La posizione dellItalia
LItalia, confederata nella Triplice Alleanza, si tiene fuori dal conflitto e il 3 agosto 1914 dichiara la propria neutralit.
Il trattato, infatti, ha un carattere difensivo, mentre lImpero austro-ungarico ha aggredito la Serbia.
Inoltre, lalleanza con lAustria, che occupa ancora le terre irredente (Trentino e Friuli Venezia Giulia), ha oppositori in
Parlamento e non vista con favore dallopinione pubblica.
Interventisti e neutralisti
Durante il primo anno di guerra, il Paese si divide fra interventisti e neutralisti.
Sono a favore dellintervento:
gli irredentisti;
i democratici;
i liberal-conservatori;
i grandi industriali;
i nazionalisti;
i sindacalisti rivoluzionari.
Sono a favore della neutralit:
i socialisti;
i liberali giolittiani;
i cattolici.
Il patto di Londra
Il governo italiano, intanto, avvia trattative segrete sia con le potenze dellAlleanza sia con quelle dellIntesa.
Lobiettivo quello di ottenere:
le terre irredente;
il Tirolo meridionale;
la costa orientale dellAdriatico;
nuovi territori coloniali.
Il 26 aprile viene firmato un patto a Londra, con cui lItalia si impegna a scendere in guerra entro un mese.
Lentrata in guerra dellItalia
Il 24 maggio lItalia entra in guerra a fianco dellIntesa contro lAustria.Si apre cos il fronte meridionale, lungo lIsonzo e sul
Carso.Lesercito, impreparato e inadeguato, si trova coinvolto in una lunga guerra di trincea.
Dal 1914 al 1915
La prospettiva di una guerra molto lunga pone il problema delle risorse industriali e alimentari.
LIntesa sembra poter contare su una maggiore disponibilit di forze.Nel 1915 la Germania scatena una guerra sottomarina,
per forzare il blocco navale imposto dalla Gran Bretagna.Laffondamento del transatlantico Lusitania provoca una forte
tensione con gli USA.
1916: il terzo anno di guerra
Nel 1916 gli eserciti si fronteggiano in battaglie molto sanguinose, che non riescono a produrre risultati significativi.
Nel mese di maggio gli austriaci lanciano una spedizione punitiva contro gli Italiani traditori.Lesercito italiano, per,
contrattacca e conquista Gorizia.Le popolazioni, stanche, manifestano apertamente contro la guerra
Benedetto XV e linutile strage
Anche papa Benedetto XV nel 1917 chiede che venga sospesa linutile strage.
Lintervento del pontefice viene accolto in modo discordante:
qualcuno lo considera uningerenza indebita nelle cose dello Stato, in un momento delicato;
altri, come i socialisti, esaltano la sua presa di posizione;
lopinione pubblica in generale risulta divisa nel giudizio.
1917: lanno della svolta
Il 1917 un anno decisivo a causa di tre eventi che hanno pesanti conseguenze sul piano militare e politico:
in Russia scoppia la rivoluzione e i bolscevichi annunciano luscita dalla guerra;
nel mese di aprile gli USA entrano in guerra a fianco dellIntesa;
in ottobre gli Imperi centrali scatenano una grande offensiva contro lItalia e sfondano il fronte a
Caporetto.
La resistenza italiana
Dopo la rotta di Caporetto, il Paese reagisce.Il governo esautora il generale Cadorna e affida il comando supremo delle
forze armate al generale Armando Diaz. Diaz instaura un rapporto diverso con le truppe e ne risolleva il morale.
Lesercito si attesta in difesa del monte Grappa e sul Piave e riesce a bloccare lavanzata austriaca.
1918: lultimo anno di guerra
Nel marzo del 1918 la Russia firma a Brest-Litovsk una pace separata. La Germania scatena ben cinque offensive che vanno
a buon fine. In agosto gli alleati lanciano una controffensiva e i tedeschi sono costretti a indietreggiare.
La Germania, stremata, il 3 ottobre chiede larmistizio.
La fine della guerra sul fronte italiano
A fine ottobre lesercito italiano riorganizzato da Armando Diaz lancia una vasta controffensiva a Vittorio Veneto.
Il fronte austriaco viene sfondato e lesercito arriva fino a Trento e a Trieste.Il 4 novembre anche lAustria firma larmistizio.
Il drammatico bilancio del conflitto
La Grande Guerra si conclude con un bilancio tragico di morti:
oltre 500.000 soldati italiani;
circa 900.000 soldati inglesi;

circa 1.400.000 soldati francesi;


circa 1.800.000 soldati tedeschi;
circa 1.200.000 soldati austro- ungarici;
circa 1.700.000 soldati russi.
Moltissimi sono i feriti, i mutilati e gli invalidi. I disastrosi effetti continueranno a farsi sentire sulla societ ancora per anni e
la durezza delle condizioni di pace produrr sentimenti di risentimento molto aspri.

3. LA RIVOLUZIONE SOVIETICA
La Russia prima della rivoluzione
La Russia impegnata nella Grande Guerra in difficolt a causa di un sistema politico debole e uneconomia arretrata:
la produzione industriale insufficiente;
le campagne si spopolano perch i contadini sono al fronte;
la crisi alimentare aumenta il malcontento delle masse.
I partiti politici in Russia nel 1917
Nella Russia del 1917 sono presenti diversi partiti politici:
i cadetti (borghesia liberale), che chiedono una costituzione di stampo occidentale;
i socialisti rivoluzionari, che vogliono la riforma agraria;
i menscevichi (riformisti);
i bolscevichi (rivoluzionari).
La rivoluzione di febbraio
Il malcontento esplode a febbraio del 1917 a Pietrogrado con uno sciopero per la scarsit di cibo.La protesta assume un
significato politico, di denuncia del regime zarista.I soldati che devono reprimere la rivolta solidarizzano con gli operai e
danno vita a un soviet (consiglio).Lo zar costretto ad abdicare.
Il governo provvisorio
Nasce un governo provvisorio composto in prevalenza da borghesi liberali.Il governo punta a:
proseguire la guerra, nonostante le difficolt;
far nascere un sistema parlamentare elettivo sul modello occidentale.
La nascita dei soviet
Accanto al governo provvisorio si costituiscono numerosi soviet.I soviet:
sono assemblee di operai, soldati e contadini;
hanno un programma opposto a quello del governo provvisorio.
Essi chiedono:
la fine immediata della guerra;
la riforma agraria.
Le Tesi di aprile di Lenin
Lenin, leader dei bolscevichi, torna in patria dallesilio in Svizzera.Nellaprile del 1917 pubblica le famose Tesi di aprile in
cui sostiene:
la fine della guerra;
la nazionalizzazione di terre, industrie e banche.
Lenin ritiene che in Russia possa scoppiare una rivoluzione comunista e rifiuta di collaborare con il governo provvisorio.
Il nuovo governo Kerenskij
Nel maggio del 1917 sei ministri socialisti, tra i quali anche Aleksandr Kerenskij, entrano a far parte del governo
provvisorio.I bolscevichi rifiutano di collaborare e vengono costretti alla clandestinit.
Nel mese di luglio viene formato un nuovo governo a maggioranza socialista (guidato proprio da Kerenskij), che si dimostra
debole come il precedente.Intanto, la guerra continua con risultati deludenti e grandi perdite di vite umane.
La rivoluzione di ottobre
I bolscevichi vengono messi fuori legge dal governo, che per sempre pi in difficolt.
Dopo un fallito tentativo di colpo di Stato da parte dei sostenitori dello zar, Lenin decide che i tempi sono maturi per
uninsurrezione.Tra il 24 e il 25 ottobre 1917 le Guardie rosse bolsceviche occupano il Palazzo dInverno di Pietrogrado,
sede del governo.Kerenskij fugge e Lenin forma un governo rivoluzionario.
Le difficolt del governo rivoluzionario
Lenin si trova in una situazione delicata:
allinterno, menscevichi e socialrivoluzionari non intendono appoggiarlo;
allestero, le potenze europee non riconoscono il nuovo governo;
la situazione al fronte critica;
la rivoluzione, infine, si realizzata in un Paese arretrato, con un proletariato industriale debole e con masse di
contadini affamate.

I decreti di emergenza
Verso la fine del 1917 vengono emanati i decreti di emergenza:
viene attuata la riforma agraria;
vengono collettivizzate le terre e nazionalizzate banche e fabbriche;
viene ridotta la giornata lavorativa a 8 ore;
viene istituita la Ceka, la polizia politica incaricata di perseguire chi si oppone alla rivoluzione.

La guerra civile
Nel marzo del 1918, a Brest-Litovsk la Russia firma una pace separata con cui esce dal conflitto mondiale.
Allinterno del Paese, per, si scatena una guerra civile che contrappone:
lArmata rossa dei soviet;
le Armate bianche dei conservatori, sostenute e finanziate anche dalle potenze occidentali che temono il
diffondersi della rivoluzione.
La fine della guerra civile
Nel luglio del 1918 lo zar Nicola II e la sua famiglia vengono sterminati a Ekaterinenburg.
A met del 1920 lArmata rossa, riorganizzata da Trotzkij, scatena unoffensiva vincente che porta i bolscevichi alla
vittoria.La guerra, durata tre anni e costata milioni di morti, lascia il Paese in ginocchio
Il Comunismo di guerra
Per superare lemergenza della guerra civile Lenin vara il cosiddetto Comunismo di guerra, che prevede:
la confisca dei prodotti agricoli ai contadini;
il razionamento dei prodotti alimentari;
la limitazione delle libert politiche e civili;
un forte controllo statale sulla produzione industriale e laumento dei turni di lavoro nelle fabbriche.
La NEP (Nuova politica economica)
Finita la guerra civile, Lenin si rende conto che per migliorare le condizioni di vita della popolazione necessario avviare
una nuova politica economica.Nel 1921 vara la NEP.
Lo Stato continua a esercitare un controllo sulleconomia, ma:
viene reintrodotto in parte il libero commercio;
ai privati viene consentito il possesso di una piccola azienda (fino a 20 dipendenti).
La struttura del Partito comunista
In Russia, fin dal 1918 rimasto in vita solo il Partito comunista, che ha una struttura fortemente centralizzata e
gerarchica.Al vertice ci sono:
il Comitato centrale;
il suo ufficio politico (Politburo).
Le decisioni vengono prese negli organismi di vertice, che hanno il compito di scegliere:
il segretario del partito;
la linea politica.
Questo sistema viene definito centralismo democratico.
La nascita dellURSS
Nel 1922 nasce lURSS (Unione delle repubbliche socialiste sovietiche).
Il nuovo Stato ha una struttura federale, ma organizzato secondo uno schema piramidale:
tutti i poteri sono concentrati nel Consiglio dei commissari del popolo;
il Consiglio, a sua volta, controllato dal Politburo.

4. LAVVENTO DEL FASCISMO


LItalia in crisi del dopoguerra
LItalia esce vincitrice dalla Prima guerra mondiale, ma nel Paese si diffonde la delusione per la mancata estensione
territoriale e nasce il mito della vittoria mutilata.
La situazione sociale critica:
la riconversione industriale lenta;
molte aziende chiudono;
linflazione porta a un vistoso aumento dei prezzi.
Forte anche il disagio sociale dei reduci, che hanno grandi difficolt a reinserirsi nella vita civile.
Il biennio rosso
Si inaspriscono i conflitti sociali tra la classe dirigente liberale e le forze popolari, che rappresentano operai
e braccianti agricoli. Durante il cosiddetto biennio rosso, tra il 1919 e il 1920, fabbriche e terre incolte vengono occupate
dai lavoratori. La borghesia teme che anche in Italia possa scoppiare una rivoluzione come quella sovietica.
La nascita dei Fasci di combattimento
Nel marzo del 1919 a Milano Benito Mussolini, ex direttore de LAvanti!, fonda il movimento dei Fasci italiani di
combattimento per dare voce al malcontento sociale e politico.Il programma dei Fasci contiene:
istanze nazionalistiche;
rivendicazioni sociali di stampo rivoluzionario;
sentimenti anticapitalistici;
un anticlericalismo radicale.
Vi aderiscono reduci di guerra e borghesi delusi e colpiti dalla crisi economica
Le elezioni del 1919
Nel 1919 Gabriele DAnnunzio occupa la citt dalmata di Fiume, mentre il governo italiano resta incerto sulla posizione da
assumere. Le elezioni del 1919 premiano i partiti di massa:
il Partito socialista;
il Partito popolare, fondato da don Luigi Sturzo.
Anche i Fasci di combattimento partecipano alle elezioni, ma non riescono a conquistare nemmeno un seggio.

I liberali al governo
Nonostante i consensi ottenuti dai partiti di massa, alle elezioni del 1919 il governo resta in mano ai liberali.
Lanziano Giolitti torna al governo:
in politica interna, adotta una linea attendista di fronte alle proteste sociali;
in politica estera, con il trattato di Rapallo mette fine alla questione fiumana.
Le forze liberali, per, non riescono ad adeguarsi alle novit sociali e ideologiche del dopoguerra.
Lo squadrismo fascista
I fascisti, intanto, rivedono le proprie posizioni e diventano il braccio armato del capitalismo agrario reazionario del
Centro-Nord. Le camicie nere, strutturate in squadre paramilitari, effettuano:
pestaggi di oppositori politici;
spedizioni punitive, con saccheggi e devastazioni nelle sedi del PSI e del PPI, dei sindacati e dei giornali
avversari.
Cresce il consenso al fascismo
Le forze dellordine e lo stesso Giolitti tollerano la violenza fascista, perch pensano di poterla utilizzare contro i socialisti
per poi sbarazzarsene. I metodi violenti e antidemocratici dei fascisti fanno proseliti:
tra gli ex-legionari di Fiume;
nelle forze armate;
nella piccola e media borghesia, spaventata dal disordine sociale.

Le scissioni nel Partito socialista


Nel gennaio del 1921, al congresso socialista di Livorno, Antonio Gramsci e Amadeo Bordiga lasciano il PSI e fondano il
Partito comunista dItalia. Nellottobre del 1922 il Partito socialista, gi lacerato dalla scissione di Livorno, si indebolisce
ulteriormente: Giacomo Matteotti, che guida lala moderata, fonda infatti il Partito socialista unitario.
I fascisti in Parlamento
Nel maggio del 1921 Giolitti indice nuove elezioni, convinto di consolidare in Parlamento le forze dei liberali
a discapito dei socialisti. Il capo del governo vuole utilizzare le forze fasciste per consolidare la maggioranza di governo e
pensa di liberarsene dopo aver ristabilito lordine pubblico. Tuttavia, i risultati:
non premiano il Partito liberale;
sono un successo per i fascisti, che riescono a far eleggere 35 deputati
Il fascismo diventa partito
Nel novembre del 1921 il movimento dei Fasci si trasforma in Partito nazionale fascista e Mussolini imprime una svolta
conservatrice alla sua linea politica. Il Partito fascista si presenta come il difensore:
dellordine;
dellorgoglio e della dignit della nazione.
Nellideologia fascista lidea di nazione si sposa con quella di uno Stato forte e autoritario.
La marcia su Roma
Giolitti, privo di una solida maggioranza parlamentare, lascia lincarico e i suoi successori si dimostrano incapaci di
affrontare la violenza fascista, ormai incontrollabile.
Nel 1922 i dirigenti del Partito fascista organizzano la marcia su Roma, un colpo di mano paramilitare.
Il 28 ottobre 1922 colonne di camicie nere fasciste affluiscono a Roma da tutta Italia, senza incontrare resistenza.
Mussolini al governo
Il capo del governo Facta, per fermare le squadre fasciste, tenta invano di convincere il re a firmare il decreto per lo stato
dassedio. Invece Vittorio Emanuele III:
convoca a Roma Mussolini (che rimasto a Milano);
gli conferisce lincarico di formare e guidare un nuovo governo con il sostegno di liberali e popolari.
Il primo governo Mussolini
Il primo governo Mussolini un un governo di coalizione a cui partecipano fascisti, liberali di diverso orientamento, alcuni
popolari, nazionalisti ed esponenti delle gerarchie militari. Mussolini pu contare inoltre sul sostegno:
dei ceti imprenditoriali;
degli agrari;
delle gerarchie militari;
della burocrazia statale;
della corte;
di ampi settori della Chiesa.
Il lento indebolimento delle istituzioni
Nel 1922 viene istituito il Gran consiglio del fascismo e nel 1923 nasce la Milizia volontaria per la sicurezza nazionale.
Mussolini intanto si dimostra formalmente fedele alle istituzioni e al sovrano, ma governa in modo autoritario:
fa spesso ricorso ai decreti-legge;
esautora il Parlamento dalle sue funzioni.

Le elezioni del 1924 e il listone


Nellaprile del 1924 si tengono nuove elezioni. Si vota con un sistema maggioritario e i partiti conservatori
si presentano coalizzati nel cosiddetto listone. Le elezioni si svolgono in un clima di violenza e di intimidazione nei
confronti degli oppositori del fascismo. Il listone ottiene il 65% dei consensi e d a Mussolini una maggioranza
schiacciante.

Il delitto Matteotti
Il deputato socialista Giacomo Matteotti denuncia in Parlamento le violenze avvenute durante le elezioni.
Dopo pochi giorni, il 10 giugno viene rapito e il suo cadavere viene ritrovato il 16 agosto.
Lo sdegno provocato dallennesima e intollerabile violenza fascista fa vacillare il nuovo governo.
Verso il Regime
Mussolini, forte dellappoggio del re, riesce a superare la crisi politica. Il 3 gennaio 1925 il capo del governo in Parlamento:
si assume la responsabilit politica, morale, storica di quanto accaduto;
dichiara lintento di porre fine a ogni opposizione in modo fermo ed energico.
Il fascismo si trasforma in una vera e propria dittatura.
Le leggi fascistissime
Fra il 1925 e il 1926 vengono emanate le leggi fascistissime, che mettono fuori legge tutti i partiti tranne quello fascista.
Con questi provvedimenti:
il Parlamento viene privato di ogni potere;
la stampa viene sottoposta a una ferrea censura;
viene creata lOVRA, polizia segreta di Stato;
viene istituito il Tribunale speciale per la difesa dello Stato.
Per i dissidenti politici, infine, viene prescritto il confino.

La fascistizzazzione del Paese


Il fascismo cerca di fascistizzare il Paese attraverso una propaganda capillare e il controllo dei mezzi di comunicazione di
massa. Vengono create organizzazioni paramilitari che hanno il compito di organizzare il tempo libero:
lOpera nazionale balilla (ONB) per i giovani di ogni et;
lOpera nazionale dopolavoro (OND) per i lavoratori.
Dal 1928, infine, viene adottato un testo scolastico unico e approvato dal Regime per tutte le scuole del regno.

5. IL REGIME FASCISTA
Lorganizzazione del consenso
Dopo lemanazione delle leggi fascistissime ha inizio una vera e propria fascistizzazione del Paese, che si basa su un
progetto complesso di educazione e di controllo. Ogni momento della vita degli italiani viene organizzato e controllato:
la scuola;
i mezzi di informazione;
il tempo libero;
lo sport.
Il controllo sullinformazione
La stampa viene messa sotto controllo politico e i direttori delle testate che non si allineano al Regime vengono sostituiti.In
particolare, lUfficio stampa e propaganda (dal 1937: Minculpop), per mezzo delle veline, fornisce ogni giorno ai direttori
dei giornali indicazioni:
sulle notizie che possono essere diffuse;
sul modo in cui le notizie devono essere trattate.
Le organizzazioni del tempo libero
Le organizzazioni fasciste di carattere paramilitare, che organizzano il tempo libero di giovani e lavoratori, sono molto
radicate ed efficaci.LOpera nazionale balilla, ad esempio, raggiunge i 3 milioni e mezzo circa di iscritti, che sono divisi in:
figli della lupa (4-8 anni det);
balilla e piccole italiane (8-14);
avanguardisti e giovani italiane (dopo i 14 e fino ai 18);
giovent fascista (dopo i 18).
Il sistema corporativo
Il Regime cerca di fascistizzare anche il mondo del lavoro: nel 1927 viene approvata la Carta del lavoro, che instaura il
sistema corporativo. Le corporazioni sono associazioni che riuniscono tutti i lavoratori e gli imprenditori di un determinato
settore produttivo. Al loro interno, proprietari e salariati sono tenuti a collaborare pacificamente per lorganizzazione della
produzione. Qualora per in una stessa corporazione siano presenti dirigenti e operai, questi ultimi restano privi di ogni
tutela.
I Patti lateranensi
L11 febbraio 1929, per aumentare il consenso verso il Regime, Mussolini firma i Patti lateranensi con la Chiesa cattolica.
Con i Patti:
lo Stato italiano si impegna a risarcire la Santa Sede della perdita dello Stato pontificio del 1870;
il cattolicesimo diventa la religione di Stato;
il sacramento del matrimonio viene riconosciuto valido anche agli effetti civili;
viene introdotta lora di religione obbligatoria in tutte le scuole.
Un totalitarismo incompiuto
Il fascismo, per, non riesce a creare un sistema totalitario perfetto.Infatti, anche se alleate del Regime,
la Chiesa cattolica, la borghesia imprenditoriale e la monarchia continuano a mantenere relativi margini di autonomia.
Per questa ragione, gli storici parlano del fascismo come di un totalitarismo incompiuto.

Lopposizione al fascismo
Ogni opposizione al Regime viene messa fuori legge e il dissenso politico viene represso attraverso il Tribunale speciale. Nel
1931, inoltre, viene approvato il nuovo Codice penale (Codice Rocco), che:
introduce princpi fortemente riduttivi della libert dei cittadini;
riduce i diritti di difesa;
abolisce le giurie popolari;
mette la magistratura sotto il controllo del Regime.
Gli antifascisti in esilio
Di fronte alla repressione e alle violenze del Regime, molti antifascisti sono costretti allesilio.
Tra gli altri cercano rifugio allestero, soprattutto in Francia, esponenti del PSI, del PCI e del PPI come:
Gaetano Salvemini;
Filippo Turati;
Giovanni Amendola;
don Luigi Sturzo.
I principali partiti politici italiani, fuori legge in patria, si ricostituiscono e continuano a operare clandestinamente in
Italia, anche attraverso la diffusione di alcuni fogli clandestini.
La politica economica
Dopo la crisi del 29, il Regime accentua lintervento statale in economia:
nel 1931 nasce lIMI (Istituto mobiliare italiano) per finanziare le attivit industriali;
nel 1933 nasce lIRI (Istituto per la ristrutturazione industriale);
vengono create, inoltre, lAGIP (Azienda generale italiana petroli) e la SNAM (Societ nazionale
metanodotti).
Dal 1937 lo Stato acquisisce partecipazioni in settori strategici come siderurgia, metallurgia, cantieristica, telefonia e
industria bellica.
Le misure per fronteggiare la crisi
Per arginare i danni della crisi economica internazionale, dal 1929 Mussolini incrementa i lavori pubblici, in particolare con:
la creazione di infrastrutture (poste, scuole, ferrovie);
le opere di bonifica.
Inoltre, per fronteggiare la crisi il Regime attua una politica di bassi salari. Nel decennio 1927-1936, il potere dacquisto
delle retribuzioni si riduce del 15%. Durante il Ventennio, dunque, le condizioni di vita degli italiani peggiorano
notevolmente.
La politica estera: la guerra di Etiopia
Nellottobre del 1935 Mussolini invade lEtiopia e nel maggio del 1936 proclama la fondazione dellImpero italiano.
Poich lItalia ha attaccato uno Stato indipendente e sovrano, membro a tutti gli effetti della Societ delle Nazioni:
la Francia e la Gran Bretagna condannano apertamente lattacco;
la Societ delle Nazioni approva una serie di sanzioni contro lItalia.
La politica autarchica
Dopo le sanzioni internazionali la situazione economica italiana si complica e lItalia, priva di materie prime, si trova a
dipendere anche economicamente dalla Germania. Il Regime adotta una politica di autarchia economica (cio di
autosufficienza produttiva): ai cittadini viene imposto luso di prodotti italiani al posto di quelli di importazione.
Gli italiani, gi colpiti dalla contrazione del potere dacquisto, vedono cos ulteriormente peggiorare le loro condizioni di
vita.
Lalleanza con la Germania nazista
La condanna della Societ delle Nazioni spinge il governo italiano ad allearsi con la Germania di Hitler:
nellottobre del 1936 viene sottoscritto lAsse Roma-Berlino;
nel maggio del 1939 viene firmato il patto dAcciaio.
La differenza di forza politica tra i due alleati tale che lItalia diventa di fatto dipendente dalla Germania.
Le leggi razziali
Lavvicinamento alla Germania favorisce anche in Italia ladozione di una legislazione antisemita.
Nel luglio del 1938 viene pubblicato il Manifesto della razza, con cui gli ebrei vengono dichiarati non appartenenti alla razza
italiana: ci implica la loro esclusione dalle scuole e dai posti di lavoro.
A questo seguiranno vari provvedimenti legislativi discriminatori, che porteranno molti ebrei italiani nei campi di sterminio
nazisti.

6. IL NAZISMO
La Repubblica di Weimar
In Germania, nel novembre del 1918, la sconfitta subita nel primo conflitto mondiale porta allabdicazione dellimperatore e
alla proclamazione della Repubblica. La Costituzione del nuovo Stato, redatta nella citt di Weimar,
nasce da un compromesso politico tra:
le forze del grande Partito socialdemocratico, moderato e riformista;
i gruppi conservatori e tradizionalisti della societ e dellesercito.
Debolezza politica e crisi economica
Si succedono governi deboli, socialdemocratici e conservatori, che non hanno il consenso necessario per affrontare la
disastrosa crisi economica. I danni della guerra e il pagamento delle indennit previsto dai trattati di pace determina:
il crollo del valore del marco;
una spaventosa inflazione.
La rivolta spartachista
La situazione carica di tensione.La Lega di Spartaco, di ispirazione comunista e guidata da Karl Liebknecht e Rosa
Luxemburg:
avversa la neonata Repubblica;
incita alla rivoluzione le masse proletarie.
Nel gennaio del 1919 gli spartachisti organizzano alcune manifestazioni di protesta, che vengono duramente represse:
Liebknecht e la Luxemburg vengono rapiti e assassinati.
La nascita del Partito nazionalsocialista
Lincapacit dei governi nel risolvere i problemi economici e politici favorisce la proliferazione di movimenti estremisti
eversivi. Nel 1929 Adolf Hitler fonda il Partito nazionalsocialista dei lavoratori tedeschi (NSDAP), che raccoglie consensi fra i
reduci disoccupati, grazie a vaghe promesse di:
occupazione;
stabilit;
rivincita militare;
anticomunismo.
Il putsch di Monaco e il Mein Kampf
Nel novembre del 1923 a Monaco Hitler tenta uninsurrezione (il cosiddetto putsch di Monaco). Il tentativo fallisce e
Hitler viene arrestato e condannato a cinque anni di carcere (in gran parte condonati).
In prigione dedica molto del suo tempo alla stesura del testo base dellideologia nazista, il Mein Kampf (La mia lotta).
Il programma di Stresemann
Dopo la tentata insurrezione di Monaco, la Germania recupera stabilit politica con un governo di grande coalizione di forze
democratiche, presieduto da Gustav Stresemann. Il suo programma si basa su quattro punti precisi:
ottenere per via diplomatica la revisione dei trattati di Versailles;
usare pieni poteri contro leversione di destra e di sinistra;
emettere un nuovo marco stabile;
ridurre la spesa pubblica.
Il piano Dawes e la ripresa economica
A partire dal 1923 gli USA decidono di aiutare la ripresa economica tedesca, anche per permettere alla Germania di pagare
i danni di guerra. Gli aiuti finanziari americani previsti dal piano Dawes consentono:
la stabilizzazione del marco;
lavvio della ripresa economica;
una crescita costante fino al 1929.
Gli effetti della crisi di Wall Street
Nel 1929 gli effetti della crisi di Wall Street si ripercuotono anche in Europa e si fanno sentire con particolare forza in
Germania. Il crollo della Borsa statunitense spinge banche e investitori a richiamare negli USA i capitali impegnati in
Germania. La nuova crisi economico-finanziaria porta:
al fallimento di molte aziende;
allaumento della disoccupazione.
Il consenso al nazismo
Il Partito nazista di Hitler, schierato su posizioni ultra-nazionaliste e razziste, ottiene crescenti consensi, perch d voce:
al malcontento causato dalla crisi economica;
al risentimento verso le potenze che hanno vinto la Prima guerra mondiale.
Inoltre, Hitler pu contare anche sullappoggio della grande industria tedesca.
Le camicie brune
Il partito coadiuvato da un vero e proprio raggruppamento paramilitare, le Sturmabteilungen (SA o camicie brune) che:
sono composte per lo pi da reduci di guerra e disoccupati;
sono affidate al comando di Ernst Rhm.
Il Paese diventa preda della violenza nazista, che le forze dellordine non sono in grado di fermare.
Hitler cancelliere
Il Partito nazionalsocialista, nelle consultazioni elettorali del 1939 e del 1932, ottiene consensi sempre crescenti.
Il 30 gennaio 1933 il presidente della Repubblica incarica Hitler di formare un governo di coalizione.
Hitler riesce in poco tempo a:
farsi affidare pieni poteri di governo;
esautorare il Parlamento della funzione legislativa.
Gestapo e Schutz-Staffeln (SS)
In breve tempo vengono sciolti tutti i partiti, a eccezione di quello nazista, e i sindacati vengono sostituiti con i Consigli del
lavoro. Per coordinare lazione politica repressiva allinterno del Paese vengono create:
la Gestapo (polizia politica segreta), per controllare e schedare le opposizioni;
le SS (Schutz-Staffeln, squadre di difesa), al comando di Heinrich Himmler, uomo di fiducia di Hitler.
La notte dei lunghi coltelli
Hitler, contestato dalla base nazista, insofferente alla politica di compromesso con imprenditori e conservatori, decide di
sbarazzarsi dellopposizione interna. Il 30 giugno 1934, in quella che passer alla storia come la notte dei lunghi coltelli, i
vertici delle SA, accusati di cospirazione, vengono massacrati dalle SS per ordine di Hitler.

La nascita del Terzo Reich


Nellagosto del 1934, quando muore il presidente della Repubblica, Hitler assume anche questa carica.
Vengono cos cancellati formalmente anche gli ultimi residui della Repubblica di Weimar e nasce il Terzo Reich (Terzo
Impero), di cui Hitler il Fhrer (duce). La societ passa sotto il controllo istituzionale e sociale del Fhrer e del Partito
nazionalsocialista.
7. IL TERZO REICH
Comunicazione e propaganda
Lo Stato nazista reprime il dissenso politico e, contemporaneamente, avvia una capillare opera di propaganda basata sul
controllo e lutilizzo di ogni mezzo di comunicazione. Vengono istituiti il ministero della Propaganda, con a capo Joseph Paul
Goebbels, e la Camera per la cultura del Reich:
per controllare ogni espressione artistica e intellettuale;
per mobilitare artisti e intellettuali a favore del Regime.
I plebisciti
Hitler fa un uso strumentale del plebiscito, rivolgendosi direttamente al popolo per chiedere lapprovazione della propria
politica. Grazie a questa strategia:
il Regime pu dire di avere una legittimazione popolare di massa;
il Frher pu presentarsi come lincarnazione stessa del popolo tedesco.
Il controllo della societ e della scuola
Il controllo del Regime pervade la societ in tutte le sue espressioni: i programmi e i testi per le scuole vengono riscritti;
gli insegnanti sono costretti a iscriversi alla Lega nazionalsocialista;
i lavoratori vengono inquadrati nel Fronte del lavoro;
il tempo libero viene organizzato in modo capillare.
La Giovent hitleriana
Dai 6 ai 18 anni i ragazzi sono inquadrati nella Giovent hitleriana, unorganizzazione di tipo paramilitare in cui si riceve un
intenso allenamento sportivo e militare:
dai 6 ai 9 anni ha luogo una sorta di apprendistato;
a 10 anni si diventa parte dello Jungvolk (giovane popolo);
a 14 anni avviene il vero e proprio ingresso nei quadri dellorganizzazione.
La politica economica del nazismo
Gli interessi politici del Regime si fondono con gli interessi degli industriali, che apprezzano la soppressione:
dei partiti di sinistra;
dei sindacati;
del diritto di sciopero.
Questa alleanza favorita anche da un vasto piano di opere pubbliche lanciato dal Regime.
La disoccupazione diminuisce, anche se i salari subiscono un processo di livellamento verso il basso.
La corsa al riarmo
La dottrina nazista poggia su un nazionalismo aggressivo e razzista, che ha lo scopo di creare un nuovo Impero tedesco su
base razziale, privo di quelle che Hitler considera le razze inferiori. Per conquistare lo spazio vitale Hitler procede al
riarmo della Germania. Le commesse statali di armi finanziano lo sviluppo dellindustria pesante e rinsaldano il legame tra il
Regime e gli industriali.
La politica estera
Nel 1933 la Germania esce dalla Societ delle Nazioni. Fra il 1934 e il 1939 Hitler procede al riarmo e tenta lannessione
(Anschluss) dellAustria. La preoccupazione per il riarmo tedesco spinge nel 1935 Francia, Inghilterra e Italia a convocare la
conferenza di Stresa. Linvasione italiana dellEtiopia porta poi lItalia nellorbita della Germania.
Le leggi di Norimberga
Nel 1933 iniziano le persecuzioni contro gli ebrei. Nel 1935 vengono promulgate le leggi di Norimberga.
Con questi provvedimenti gli ebrei non possono:
occupare impieghi pubblici;
esercitare libere professioni;
avere diritto alla cittadinanza tedesca;
possedere immobili;
contrarre matrimonio con ariani.
La notte dei cristalli
La notte fra il 9 e il 10 novembre 1938 si verifica una mobilitazione di massa contro gli ebrei. Nella cosiddetta notte dei
cristalli, orchestrata dai nazisti, vengono:
distrutti negozi;
frantumate vetrine;
linciate in strada persone innocenti;
incendiate sinagoghe e ritrovi ebraici.
Nei giorni successivi molti ebrei vengono internati nei campi di prigionia.
Verso la guerra
Laggressivo espansionismo hitleriano porta inevitabilmente verso un conflitto.
La Germania si prepara alleventuale scoppio di una guerra, creando attorno a s una rete di alleanze:
nel 1936 nasce lAsse Roma-Berlino;
lo stesso anno Hitler stipula un patto con il Giappone, al quale lanno successivo aderisce anche lItalia.

8. LO STALINISMO
Stalin al potere
In Unione Sovietica la fine della guerra civile e la pacificazione interna consentono il consolidamento del sistema comunista.
Nel 1922 Lenin si ammala e si scatena la lotta per la successione tra Trotzkij e Stalin.
Questultimo pu contare sullappoggio dei quadri dirigenti del partito e nel 1924 riesce a prendere il potere.
Gli obiettivi economici
LURSS un Paese economicamente arretrato in cui assente unindustria moderna e lagricoltura scarsamente
meccanizzata.Stalin ritiene che sia necessario:
creare una grande industria pesante;
rendere leconomia sovietica competitiva sul piano internazionale.
Il primo piano quinquennale
Nel 1928 Stalin vara il primo piano quinquennale, un colossale tentativo di pianificare la produzione agricola e industriale.
Con questo piano:
si organizza la produzione in modo scientifico;
si fissano le quote di produzione che ogni settore (e ogni singola fabbrica) deve raggiungere.
Per la produzione industriale viene fissato un aumento del 180%.
Lo sviluppo dellindustria pesante
Gli obiettivi fissati dal primo piano quinquennale, di fatto impossibili da raggiungere, non vengono conseguiti.
La produzione industriale, comunque, grazie anche alle commesse militari, aumenta notevolmente.
In una decina di anni, lURSS diventa una delle tre prime potenze industriali del mondo.
Il basso tenore di vita
Lincremento della produzione riguarda quasi esclusivamente lindustria pesante e viene realizzata a scapito dei beni di
consumo e dei servizi.Lo sviluppo economico non ha dunque un impatto significativo sui consumi e sul benessere della
popolazione, che restano pressoch immutati.
Lo sviluppo dellagricoltura
La pianificazione sovietica presta molta attenzione allagricoltura e a tale scopo istituisce i sovchoz e i kolchoz.
I sovchoz sono aziende di Stato: i contadini sono dipendenti e vengono salariati come gli operai.
I kolchoz sono cooperative gestite direttamente dai contadini, ma la terra e i mezzi agricoli sono di propriet dello Stato.
La repressione dei kulaki
Ma lopera di collettivizzazione delle campagne suscita la reazione dei contadini e viene messa in atto facendo ricorso alla
violenza.Inoltre, nelle campagne vengono confiscate le terre dei kulaki, piccoli e medi proprietari arricchitisi durante la
NEP.
Fra il 1929 e il 1930, i kulaki, ritenuti nemici del comunismo, vengono deportati e uccisi spietatamente.
Il controllo sulla produzione
Lorganizzazione della produzione presupposta dai piani quinquennali richiede un rigido controllo sulla stessa produzione e
sui produttori:
i lavoratori vengono indottrinati ai principi del socialismo;
i sindacati vengono aboliti;
coloro che non lavorano secondo i ritmi previsti corrono il rischio di essere denunciati per sabotaggio.
Uno Stato autoritario
Ai piani quinquennali Stalin affianca la creazione di uno Stato fortemente accentrato e autoritario. Nel 1936 lURSS si d un
nuovo assetto istituzionale e una nuova Costituzione. Il nuovo sistema di governo formalmente d ampie garanzie di
democrazia politica e sociale.Nella realt, per, le regole costituzionali vengono applicate in modo poco democratico.
La repressione del dissenso
Durante gli anni in cui Stalin al potere il sistema sovietico dominato dallunico partito ammesso, quello comunista.
Il PCUS guidato da unlite che reprime il dissenso con le cosiddette purghe staliniane.
Chi si oppone alle decisioni dei vertici viene condannato a morte o deportato in Siberia nei campi di prigionia, detti gulag.
Un Regime totalitario
E cos anche in Russia, come in Italia e in Germania, nasce un Regime totalitario che reprime ogni forma di opposizione.
Negli anni Trenta milioni di cittadini vengono rinchiusi in carcere o condannati ai lavori forzati. La polizia di Stato procede ad
arresti e processi sommari.
La formazione dei giovani
Lo stalinismo si occupa in modo massiccio della formazione e dellindottrinamento delle nuove generazioni.I giovani:
vengono inquadrati in organizzazioni di partito;
devono partecipare a corsi di formazione politica e militare.
Il culto della personalit
Il culto della personalit di Stalin diviene un elemento determinante nella propaganda politica nel Paese.
Gli organi del partito controllano che gli artisti:
si adeguino al realismo socialista;
rappresentino le conquiste del proletariato e della rivoluzione sovietica.

9. LA SECONDA GUERRA MONDIALE


La politica espansionistica della Germania
Nella seconda met degli anni Trenta la Germania nazista avvia una politica espansionistica aggressiva.
Nel 1938 Hitler procede allannessione dellAustria e dei Sudeti. Per arginare lespansionismo nazista si tiene una
conferenza internazionale a Monaco di Baviera.Nel 1939, per, le truppe naziste occupano la Boemia e la Moravia.
Linvasione della Polonia
Nellagosto del 1939 Hitler stipula con lURSS un patto di non-aggressione che prevede anche la spartizione della Polonia.Il
1 settembre 1939 i carri armati tedeschi invadono la Polonia, mentre i Russi attaccano il Paese da est. Due giorni dopo
Francia e Inghilterra dichiarano guerra alla Germania.LEuropa di nuovo in guerra.
Loccupazione della Francia
Hitler occupa la Danimarca e la Norvegia e invade la Francia da nord passando per il Belgio, il Lussemburgo e lOlanda:
le truppe alleate non riescono a fermare lavanzata delle truppe tedesche;
il 14 giugno i tedeschi entrano a Parigi e occupano militarmente la Francia settentrionale.
Nel Sud della Francia nasce la repubblica collaborazionista di Vichy.
LItalia in guerra
Il 10 giugno 1940 Mussolini dichiara guerra alla Francia e d inizio alla cosiddetta guerra parallela.Le truppe italiane:
attaccano le colonie inglesi in Africa settentrionale;
invadono la Grecia.
Poich lesercito italiano inadeguato, sia in Grecia sia in Africa i tedeschi intervengono a sostegno degli italiani.
La battaglia dInghilterra
Nellautunno del 1940 Hitler lancia una massiccia operazione aerea contro la Gran Bretagna:
laviazione inglese infligge pesanti perdite a quella tedesca;
i nazisti devono accantonare lidea di invadere lisola.
Nel marzo del 1941 gli USA concedono aiuti economici alla Gran Bretagna, che cos riesce a resistere meglio alla pressione
militare nazista.
Linvasione dellURSS
Nella primavera del 1941 Hitler, per impadronirsi dei giacimenti petroliferi del Caucaso, pianifica l attacco allURSS.
Il 22 giugno 1941 la Germania attacca a sorpresa lUnione Sovietica:
lavanzata tedesca rallentata dallinverno;
la Wehrmacht si trova a presidiare un fronte molto lungo in condizioni climatiche terribili.
Gli USA in guerra
Nel Pacifico lespansionismo del Giappone si scontra con quello statunitense:
il 7 dicembre 1941 laviazione giapponese attacca la flotta americana alla fonda a Pearl Harbor, nelle Hawaii;
il giorno successivo gli USA e la Gran Bretagna dichiarano guerra al Giappone;
l11 dicembre la Germania e lItalia dichiarano guerra agli USA.
1942: landamento della guerra
A met del 1942 la Germania controlla lintera Europa continentale e gran parte dellAfrica settentrionale:
i nazisti governano i territori occupati con una ferrea organizzazione poliziesca;
in molti Paesi sono nati governi collaborazionisti e in altri sono al potere regimi alleati della Germania.
Nel Pacifico, lavanzata del Giappone minaccia lIndia britannica e lAustralia.
Il nuovo ordine tedesco
Il regime nazista impone nellEuropa occupata il nuovo ordine prospettato da Hitler nel Mein Kampf.
Le leggi antisemite vengono estese a tutti i territori occupati. Soprattutto nellEuropa orientale, il nuovo ordine si traduce
nel tentativo di sterminare le popolazioni considerate razzialmente inferiori.
La Shoa
Gli ebrei dellEuropa orientale vengono rinchiusi nei ghetti, dove, in condizioni di vita disumane, muoiono migliaia di
persone.I sopravissuti dei ghetti e gli ebrei provenienti dai Paesi occidentali occupati dai nazisti vengono deportati.
Nei campi di sterminio (lager) pi di 5 milioni di ebrei trovano la morte nelle camere a gas.
1942-1943: la svolta
A partire dalla seconda met del 1942 il conflitto ha una svolta:
nel giugno del 1942 gli americani sconfiggono la flotta giapponese presso le isole Midway;
nel febbraio del 1943 i tedeschi sono costretti alla resa a Stalingrado;
nel maggio del 1943 gli inglesi riprendono il controllo dellintera Africa settentrionale.

Lo sbarco in Sicilia e la caduta del fascismo


Nella notte tra il 9 e il 10 luglio 1943 le truppe alleate sbarcano in Sicilia. Fra il 24 e il 25 luglio il Gran Consiglio del fascismo
sfiducia il Duce, che viene arrestato. Il maresciallo Badoglio, nuovo primo ministro:
sostiene di voler continuare la guerra a fianco della Germania;
ma in segreto tratta un armistizio con gli Alleati.
La Repubblica di Sal
L8 settembre 1943 viene dato lannuncio dellarmistizio firmato dallItalia con gli Alleati:
il re e Badoglio fuggono nelle regioni gi liberate dagli Alleati;
i tedeschi occupano lItalia centro-settentrionale e liberano Mussolini;
nel Nord Italia nasce la Repubblica sociale italiana, con capitale Sal.

La resistenza partigiana
Sulle montagne e nelle citt si formano nuclei di resistenza partigiana:
composti da antifascisti, soldati sbandati, studenti;
guidati dal Comitato di liberazione nazionale (CLN), in cui confluiscono tutti i partiti antifascisti.
Nel 1944 i partiti del CLN si impegnano a lavorare insieme alla monarchia per la liberazione del Paese.
Dalla linea Gustav alla linea gotica
NellItalia centro-meridionale i tedeschi si attestano lungo la linea Gustav, che viene sfondata nella primavera
del 1944.Gli Alleati avanzano rapidamente verso nord e occupano Roma il 4 giugno e Firenze l11 agosto. I tedeschi
fermano lavanzata alleata sullAppennino tosco-emiliano e si attestano lungo la linea gotica, che corre fra Rimini e
Massa.
Lo sbarco in Normandia
Il 6 giugno 1944 le forze alleate effettuano uno sbarco in Normandia con grande dispiegamento di mezzi.
I tedeschi si trovano stretti in una morsa:
a ovest gli angloamericani avanzano verso Parigi;
a sud prosegue lavanzata in Italia;
a est lArmata rossa invade la Polonia.
25 aprile 1945: lItalia libera
Il 25 aprile 1945 il Comitato di liberazione nazionale proclama linsurrezione popolare.Mussolini tenta la fuga in Svizzera ma
viene arrestato dai partigiani e fucilato il 28 aprile.Il suo cadavere viene esposto al pubblico ludibrio in piazzale Loreto a
Milano. Il 29 aprile le truppe nazifasciste chiedono la resa.
La caduta del Terzo Reich
Tra lestate del 1944 e la primavera del 1945 vengono liberati Francia, Belgio e Olanda e loffensiva antinazista giunge al
termine:
da est continua lavanzata sovietica, che nel maggio 1945 mette sotto assedio Berlino.
da ovest gli alleati proseguono la marcia verso la capitale tedesca.
Il 30 aprile Hitler si suicida nel bunker della Cancelleria a Berlino; il Terzo Reich costretto alla resa.
La fine della guerra
Il Giappone, ormai solo a contrastare loffensiva americana, si prepara a una lunga e drammatica resistenza.
Poich occupare il Giappone unoperazione troppo complessa, gli americani decidono di sganciare due bombe atomiche
sulle citt di Hiroshima e Nagasaki, il 6 e il 9 agosto 1945. Il 14 agosto il Giappone si arrende. La guerra davvero finita.

10. LA GUERRA FREDDA


Lassetto post-bellico
A partire dalla met del 43 Stalin, Churchill e Roosevelt si incontrano tre volte per decidere lassetto politico post-bellico.In
seguito agli accordi presi a Yalta e a Potsdam nel 1945:
la Germania viene divisa in quattro zone di occupazione;
viene creata lONU;
lEuropa viene divisa in due zone di influenza, una sovietica e laltra americana.
I due blocchi
Le due sfere dinfluenza in cui viene divisa lEuropa si trasformano in due blocchi contrapposti, guidati da USA e URSS.
I blocchi hanno modelli sociali ed economici antitetici:
a ovest ci sono democrazie parlamentari fondate sul sistema capitalistico;
a est ci sono repubbliche popolari a partito unico, con un sistema economico basato sulla pianificazione statale.
La Guerra fredda
La contrapposizione tra i due blocchi stata chiamata Guerra fredda: Le due superpotenze, infatti, nonostante le
frequenti crisi diplomatiche:
non arrivano mai a uno scontro militare;
si combattono in modo indiretto, facendo ricorso allo spionaggio e alla propaganda.
La minaccia nucleare
Larma pi micidiale, durante la Guerra fredda, la minaccia di una guerra nucleare:
alla fine della Seconda guerra mondiale solo gli Stati Uniti disponevano di bombe atomiche;
nel 1949 lURSS fa esplodere la sua prima bomba nucleare;
nel 1953 sia gli USA che lURSS si dotano di bombe allidrogeno, molto pi potenti.
La corsa agli armamenti
Lelemento distintivo della Guerra fredda la cosiddetta corsa agli armamenti:
le due grandi potenze, infatti, ampliano in maniera esponenziale i loro arsenali militari a scopo offensivo e
difensivo;
in questo modo mirano a dissuadere lavversario da ogni tentativo di aggressione.
La divisione della Germania
Linizio della Guerra fredda congela la situazione della Germania, che stata divisa in quattro settori di occupazione.
Nel 1949 nascono:
la Repubblica federale tedesca (RFT) a ovest;
la Repubblica democratica tedesca (RDT) a est.
A Berlino, divisa in due settori, il 13 agosto 1961 viene eretto un muro, che diviene il simbolo della Guerra fredda.

Il piano Marshall
Nel 1947 gli USA si assumono il compito di proteggere il mondo libero e di contenere lespansionismo sovietico.
Nel 1948 lanciano il piano Marshall, per aiutare i Paesi europei a ricostruire le proprie economie. Nel 1949 lURSS avvia
con il Comecon un programma di aiuti economici per i Paesi dellEst europeo.
La NATO e il Patto di Varsavia
Tra il 1949 e il 1955 le due superpotenze costituiscono due alleanze militari contrapposte:
la NATO, unalleanza militare difensiva tra gli USA e dieci Stati dellEuropa occidentale;
il Patto di Varsavia, unalleanza militare tra i Paesi del blocco orientale.
Il maccartismo
Negli anni Cinquanta gli Usa si mobilitano per impedire la diffusione del comunismo allinterno della societ americana.Il
senatore McCarthy crea una Commissione speciale che interroga e arresta tutti coloro che sono sospettati di
filocomunismo.Il maccartismo diviene, cos, una vera e propria caccia alle streghe.
LURSS di Stalin
Nel secondo dopoguerra Stalin rafforza ulteriormente il proprio controllo sulla Russia:
il Partito comunista diviene una colossale macchina burocratica;
gli oppositori politici vengono deportati nei gulag.
Leconomia russa, intanto, malgrado lo sviluppo industriale non riesce a soddisfare la richiesta di beni di prima necessit.
Il controllo sovietico nellEuropa dellEst
Nel clima della Guerra fredda lURSS estende il proprio controllo sui Paesi dellEuropa orientale.
I Partiti comunisti locali:
obbediscono alle direttive che arrivano da Mosca;
eliminano le forze di opposizione;
creano regimi analoghi a quello stalinista.
Lunico Paese che riesce a mantenersi libero dallinfluenza sovietica la Jugoslavia di Tito.
KRUSCEV AL POTERE
Nel 1953, alla morte di Stalin Nikita Kruscv gli succede alla guida del Partito e della Russia.Nel 1956, durante il XX
Congresso del PCUS, Kruscv:
condanna i crimini staliniani;
denuncia il culto della personalit tributato al dittatore;
decreta la fine del sistema delle grandi purghe.

La rivolta in Ungheria
Dopo la condanna dei crimini di Stalin, i Paesi satelliti dellURSS pensano che sia possibile conquistare lautonomia da
Mosca. Nel 1956 in Ungheria scoppiano agitazioni di operai e studenti.Il governo concede timide riforme democratiche.
LURSS, per, invia i carri armati del Patto di Varsavia, che pongono fine alla rivolta.
La coesistenza pacifica
In politica estera Kruscv si dichiara a favore di una coesistenza pacifica tra URSS e USA.Dopo un momentaneo disgelo,
per, i rapporti tra le due superpotenze peggiorano.La Russia rompe anche i rapporti diplomatici con la Cina di
Mao.Nellottobre del 1964 Kruscv viene improvvisamente destituito.
La guerra di Corea
Uno scontro militare tra le due superpotenze si profila in occasione della guerra di Corea (1950-1953).
La Russia sostiene il governo comunista della Corea del Nord, che vuole riunificare il Paese, ma non interviene direttamente
nel conflitto. Lo scontro militare tra le due potenze viene evitato. Larmistizio, firmato nel 1953,
riconferma la divisione del Paese lungo il confine del 38 parallelo.
La corsa allo spazio
Per dimostrare al mondo intero la propria superiorit le due superpotenze avviano programmi di ricerca spaziali.
La Russia riesce per prima a inviare nello spazio:
un satellite artificiale, lo Sputnik, nel 1957;
lastronauta Jurij Gagarin, nel 1961.
Lo sbarco sulla Luna
Gli Stati Uniti investono enormi capitali per colmare lo svantaggio.Il 21 luglio del 1969 lamericano Neil Armstrong,
comandante della missione Apollo 11, il primo uomo che sbarca sulla Luna.
Negli anni successivi lURSS continua il suo impegno nelle ricerche spaziali ma non riesce a eguagliare i risultati americani.

11. LITALIA DELLA COSTITUENTE


Il governo di unit nazionale
In Italia, il 10 dicembre 1945, si forma un governo guidato dal democristiano Alcide De Gasperi, che:
formato da tutte le forze antifasciste;
avvia la normalizzazione amministrativa dello Stato;
concede unamnistia nei confronti dei fascisti che non si siano macchiati di crimini.
La sinistra fuori dal governo
Nel maggio del 1947 il quadro politico italiano cambia radicalmente. Gli Stati Uniti, infatti, concedono aiuti economici
allItalia solo se al governo non ci sono comunisti e socialisti.
Nel maggio del 1947 De Gasperi mette fine al governo di unit nazionale e forma un dicastero senza le sinistre.
2 giugno 1946: referendum ed elezioni
Il 2 giugno 1946 si svolgono sia il referendum istituzionale (monarchia o repubblica) sia le elezioni per lAssemblea:
il referendum vede la vittoria della repubblica;
per la prima volta in Italia le donne esercitano il diritto di voto;
tra i 226 eletti allAssemblea costituente ci sono anche 21 donne.
LAssemblea costituente
Dalle elezioni per la Costituente esce un quadro politico radicalmente mutato:
i partiti che ottengono maggiori consensi sono la Democrazia cristiana (DC), il Partito comunista (PCI) e il Partito
socialista.
i partiti storici, quello liberale e il Partito dAzione, possono contare solo su un seguito esiguo.
Il lavoro dei padri costituenti
La stesura della Costituzione d luogo a un confronto tra posizioni diverse: cattolici, liberali e comunisti.
I padri costituenti sono per accomunati da alcuni elementi:
la scelta repubblicana;
lantifascismo;
il desiderio di stabilire regole certe per il futuro.
1 gennaio 1948: la Costituzione
Il testo, che entra in vigore il 1 gennaio 1948, una sintesi di valori condivisi e afferma alcuni principi fondamentali:
lItalia una repubblica democratica fondata sul lavoro;
tutti i cittadini hanno uguali diritti e uguali doveri;
la guerra, come strumento di risoluzione delle controversie internazionali, viene ripudiata.
Le elezioni politiche del 1948
Nellaprile del 1948 si tengono le elezioni per il nuovo Parlamento in un clima di scontro politico acceso:
da un lato la Democrazia cristiana, appoggiata dalla Chiesa cattolica;
dallaltro il Partito comunista e il Partito socialista, riuniti nel Fronte popolare.
Nel mondo della Guerra fredda gli italiani scelgono di stare dalla parte delle potenze occidentali e la DC vince con il 48% dei
voti.
Lattentato a Togliatti
I sostenitori del Fronte non accettano la sconfitta, mentre si diffonde la convinzione che le elezioni siano state falsate.
La tensione cresce quando il leader comunista Togliatti subisce un attentato il 14 luglio 1948.
Si scatenano violente proteste di piazza. Il clima si rasserena, per, quando lo stesso Togliatti, ferito, invita alla pacificazione
ed esprime fedelt alle istituzioni.
I governi centristi
Dopo le elezioni del 1948 inizia il periodo dei cosiddetti governi centristi. Il Paese, infatti, fino allinizio degli anni Sessanta
sar governato da esecutivi:
a guida democristiana;
con la partecipazione dei piccoli partiti di centro (liberali, repubblicani e socialdemocratici).

12. LITALIA DAL CENTRISMO AL CENTROSINISTRA


La politica estera
Dal 1948 fino agli inizi degli anni Sessanta, in Italia si succedono governi centristi a guida democristiana.
In politica estera:
lItalia si schiera con gli USA e nel 1949 aderisce alla NATO;
con la Francia, la Germania e il Benelux il governo De Gasperi pone le basi pela futura Unione Europea
La politica interna
I governi centristi avviano la ricostruzione del Paese sfruttando gli aiuti economici americani del piano Marshall.
Vengono varati importanti provvedimenti:
la creazione dellENI;
la nascita dalla Cassa del Mezzogiorno;
la riforma fiscale.
La riforma agraria
Nel 1950 viene anche realizzata la riforma agraria, tanto attesa dai contadini del Meridione:
il governo distribuisce circa 700.000 ettari di terra non coltivata, che sottrae alle grandi propriet.
La mancanza di organicit dei provvedimenti per la ferma opposizione dei proprietari terrieri, per, limita fortemente i
benefici della riforma.
La legge-truffa
Nonostante le riforme del governo, nel Paese cresce il disagio sociale ed economico dei ceti meno abbienti.
Nel 1953 la DC fa approvare una legge elettorale a proprio vantaggio, ma alle elezioni si ferma al 48%.
Le sinistre contestano duramente quella che considerano una legge-truffa.
Il provvedimento viene abrogato e De Gasperi si ritira dalla scena politica
1956: la rottura tra PCI e PSI
Nel 1956 eventi internazionali di grande portata hanno profonde ripercussioni sul panorama politico italiano.
Infatti, di fronte allinvio di carri armati sovietici in Ungheria:
il PSI condanna linvasione;
il PCI accetta la versione ufficiale di Mosca.
La diversa posizione assunta dai due partiti pone fine al Fronte popolare e porta alla rottura tra socialisti e comunisti.
Il boom economico
Tra il 1958 e il 1963 lItalia attraversa un periodo di impetuoso sviluppo, detto boom o miracolo economico:
lItalia si trasforma da Paese agricolo a Paese industriale;
il PIL registra un notevole incremento e il reddito pro-capite raddoppia;
il tenore di vita migliora.
Simboli del benessere sono la diffusione di elettrodomestici e di alcuni veicoli come la Vespa e la Cinquecento.
Le due Italie
Lo sviluppo economico alimenta per le contraddizioni del Paese:
lindustrializzazione si concentra nel cosiddetto triangolo industriale (Milano-Torino-Genova);
il divario tra il Nord e il Sud aumenta.
Molti meridionali sono costretti a emigrare per cercare un lavoro nelle fabbriche del Nord.
Il governo Tambroni
Nel 1960 si conclude la stagione dei governi centristi.
La DC forma con lappoggio dei neofascisti del MSI un nuovo governo guidato da Fernando Tambroni.
Le proteste che seguono vengono represse dalla polizia e degenerano in scontri di piazza con morti e feriti.
Leco delle proteste costringe Tambroni alle dimissioni.
Il centrosinistra al governo
Dopo il fallimento del governo Tambroni, la DC rinuncia a cercare appoggi a destra e si allea con il PSI:
nascono governi di centrosinistra guidati soprattutto da Amintore Fanfani e Aldo Moro;
vengono avviate le riforme necessarie ad adeguare il Paese alle trasformazioni seguite al boom
economico.
Le riforme del centrosinistra
Nel febbraio del 1962 Fanfani forma un governo con DC, PRI, PSDI e il sostegno parlamentare del PSI di Pietro Nenni.
Questo governo realizza le riforme che ha in programma:
nazionalizza la produzione di energia elettrica;
aumenta a 14 anni lobbligo scolastico;
introduce lassicurazione obbligatoria per le malattie.
Il Concilio Vaticano II
Linizio degli anni Sessanta segna anche lapertura di una nuova stagione per il mondo cattolico.
Con Giovanni XXIII la Chiesa si apre alla societ moderna:
nel 1961 viene pubblicata lenciclica Mater et magistra, dedicata alla questione sociale;
nel 1962 viene convocato il Concilio Vaticano II, che rinnover la Chiesa proiettandola verso il nuovo millennio.
Il Sessantotto e lautunno caldo
Nel 1968 si diffondono anche in Italia i moti di protesta studenteschi che gi stanno animando le universit americane e
francesi:
vengono occupate scuole e universit;
scoppiano violenti scontri con le forze dellordine, identificate con il potere e la sua forza repressiva.
I giovani vogliono realizzare una societ pi giusta, che garantisca a tutti pari opportunit di studio e di lavoro.
Lautunno caldo del 1969
Nellottobre del 1969 alla protesta studentesca si aggiunge una formidabile mobilitazione operaia.
Con le proteste e gli scioperi del cosiddetto autunno caldo gli operai chiedono:
miglioramenti salariali;
la partecipazione alla gestione delle attivit produttive.
Nel dicembre del 1969 viene firmato un contratto nazionale che accoglie in parte le richieste degli scioperanti.
La bomba di piazza Fontana a Milano
Il clima di tensione sociale viene accentuato da un gravissimo attentato.
Il 12 dicembre 1969 una bomba scoppia in piazza Fontana a Milano allinterno della Banca nazionale dellAgricoltura:
i morti sono 16;
i feriti sono 88.
Il Paese traumatizzato dalla notizia.
Un disegno eversivo
Lattentato di piazza Fontana solo il primo di una lunga serie di azioni terroristiche.
Si tratta di un disegno eversivo che:
messo in atto da forze di estrema destra e da settori deviati dei servizi segreti;
vuole gettare discredito sulle istituzione democratiche e favorire linstaurazione di un governo autoritario.
La strategia della tensione
Con lattentato di piazza Fontana inizia il lungo periodo della strategia della tensione, in cui lItalia funestata da stragi.
Fra le pi devastanti:
nel 1974, a piazza della Loggia a Brescia, con 7 morti e un centinaio di feriti, e sul treno Italicus, con 12 morti e
circa 50 feriti;
nel 1980, alla stazione di Bologna, con 84 morti e circa 200 feriti.
I fatti di Reggio
Lestendersi di un clima di tensione segnalato anche da altre vicende, come la rivolta di Reggio Calabria nel 1970.
La protesta nasce dalla delusione per la scelta di Catanzaro come capoluogo della Regione.
La rivolta, che ha momenti di aspro scontro, dura un anno.
Alla fine il governo conferma Catanzaro capoluogo, ma concede che Reggio sia sede del Consiglio regionale.
La fine dei governi di centrosinistra
Allinizio degli anni Settanta finisce la stagione del centrosinistra.
Lopera di modernizzazione non stata completata, anche se il Paese ormai molto diverso da quello dei primi anni
Cinquanta. Anche il referendum che, nel 1974, conferma la legge sul divorzio, dimostra che la maggioranza del Paese non si
identifica pi nella DC e negli insegnamenti della Chiesa cattolica.

13. LA DECOLONIZZAZIONE
La decolonizzazione
Dopo la Seconda guerra mondiale inizia il processo di decolonizzazione. I Paesi africani e asiatici si liberano dal dominio
politico dei Paesi europei e ottengono lindipendenza:
a volte in modo pacifico;
pi spesso dopo una lotta armata.
Il neocolonialismo
Lindipendenza non porta ai nuovi Paesi ricchezza e benessere. Spesso, infatti, essi dipendono ancora dallex Paese
colonizzatore:
per lesportazione di materie prime e prodotti agricoli;
per limportazione di manufatti e tecnologie.
Lo scambio disuguale, detto neocolonialismo, lascia i Paesi del Terzo Mondo in uno stato di sudditanza economica.
I Paesi non allineati
Molti nuovi Stati si schierano con uno dei due blocchi che si fronteggiano nella Guerra fredda. Alcuni Paesi, invece, cercano
un equilibrio tra il mondo occidentale e quello comunista. Nel 1955, con la conferenza di Bandung, nasce il movimento
dei Paesi non allineati. I leader del movimento sono lo jugoslavo Tito, lindiano Nehru e legiziano Nasser.
Lo scontro tra ind e musulmani in India
Nel 1948 lIndia completa il lungo cammino verso lindipendenza grazie alla lotta non-violenta del Mahatma Gandhi.
La societ, per, attraversata dai conflitti tra gli ind e i musulmani. Nellagosto del 1947 il Paese si divide e nasce il
Pakistan, a maggioranza musulmana.
Lo stesso Gandhi, promotore della pacificazione, viene assassinato nel 1948 da un estremista ind.
La guerra civile in Cina
Alla fine della Seconda guerra mondiale, la Cina divisa tra due governi, ovvero i comunisti di Mao e i nazionalisti di Chiang
Kai-shek:
i comunisti controllano una parte del territorio settentrionale e una popolazione di quasi 160 milioni
di abitanti;
i nazionalisti, sostenuti dagli aiuti americani, controllano il resto del Paese.
La Repubblica popolare cinese
La guerra civile finisce nel 1949, quando Mao proclama la nascita della Repubblica popolare cinese.
I nazionalisti si rifugiano a Taiwan e non riconoscono il nuovo Stato. Mao vara una politica economica che
si rivela un fallimento.
Nel 1966 lancia allora la rivoluzione culturale, che smantella lopposizione interna al partito e rafforza il suo potere.
La guerra del Vietnam
Nel Sud-Est asiatico, dopo lindipendenza dalla Francia, nascono il Vietnam del Nord (comunista) e quello del Sud
(filoamericano).
Nel 1960 i contrasti tra i due Paesi sfociano in un vero e proprio conflitto.
Gli USA, che temono il passaggio dellintera regione sotto linfluenza sovietica, intervengono direttamente nel conflitto.
La fine del conflitto
La guerra del Vietnam impegna gli Stati Uniti per circa dieci anni con un grande dispiegamento di forze.
Gli USA, per, non riescono ad avere la meglio sui guerriglieri nord-vietnamiti (vietcong).
Nel 1973 gli americani si ritirano dal conflitto, che si chiude due anni pi tardi con loccupazione del Sud da parte delle
forze armate nordvietnamite.
Lo sviluppo del Giappone
Dopo la guerra, il Giappone diventa
in poco tempo una delle principali potenze economiche del pianeta.
Il successo giapponese dovuto a tre fattori:
la stabilit politica;
lassenza di conflittualit sociale e il forte legame tra operai e aziende;
la creativit tecnologica dellindustria elettronica, che rende i prodotti giapponesi competitivi su tutti i mercati
mondiali.
La guerra di Algeria
Nel Maghreb le ex colonie francesi Tunisia, Marocco e Algeria ottengono con relativa facilit lindipendenza, tranne
lAlgeria. La forte comunit francese, infatti, si oppone alla concessione dellindipendenza.
Scoppia una guerra civile che ha fine solo nel 1962 con un referendum, con il quale si concede lindipendenza allAlgeria.
I conflitti etnici nellAfrica nera
Guerre e violenze caratterizzano anche la decolonizzazione di molti Stati dellAfrica nera, come il Congo, la Nigeria e
lEtiopia:
in questi Paesi disegnati a tavolino dai Paesi europei vivono etnie diverse;
spesso i conflitti etnici vengono fomentati da Stati europei o da aziende multinazionali interessate a
sfruttare le risorse delle ex-colonie.
Lapartheid
NellAfrica del Sud si formano Stati come la Repubblica sudafricana e la Rhodesia, basati su un regime segregazionista,
lapartheid. In questi Paesi una minoranza bianca:
controlla la ricchezza;
nega alla maggioranza di colore il godimento dei diritti politici e civili.
La nascita di Israele
In Palestina, il 14 maggio 1948 David Ben Gurion, leader del movimento sionista, proclama la costituzione dello Stato di
Israele. I Paesi arabi limitrofi non riconoscono il nuovo Stato e lo attaccano militarmente.
Israele esce vincitore dal primo conflitto arabo-israeliano.
La nascita del nuovo Stato comporta, per, il sorgere del problema dei profughi palestinesi, costretti a lasciare la loro terra.
LOLP di Arafat
Nel 1964 i profughi palestinesi creano lOrganizzazione per la liberazione della Palestina (OLP), guidata dal 1969 da Yasser
Arafat. LOLP:
ha il proprio quartier generale in Giordania;
organizza azioni terroristiche contro Israele e i Paesi occidentali.
Lattentato pi clamoroso stermina la squadra israeliana che partecipa alle Olimpiadi di Monaco del 1972.
La crisi di Suez
Il principale avversario di Israele senza dubbio lEgitto, che dal 1952 una Repubblica guidata da Gamal Abd el-Nasser.
Nel 1956 Nasser nazionalizza il canale di Suez:
la Francia e la Gran Bretagna inviano nellarea dei soldati;
Israele occupa militarmente Gaza e il Sinai.
Lintervento degli USA e dellURSS ferma Israele, la Francia e la Gran Bretagna e il canale resta sotto il controllo egiziano.
La Guerra del Kippur
Nel 1973 lEgitto di Sadat attacca a sorpresa Israele durante la festivit ebraica dello Yom Kippur.
Israele riesce a riprendersi e la guerra si conclude lasciando le frontiere quasi invariate.
I Paesi arabi, per, accusano lOccidente di aver sostenuto Israele.
Decretano cos lembargo petrolifero, che causa una gravissima crisi energetica e produttiva (shock petrolifero).
Gli accordi di Camp David
Nel settembre del 1978 negli Stati Uniti, a Camp David, Israele ed Egitto siglano un trattato di pace.
Gli accordi prevedono:
il riconoscimento di Israele da parte dellEgitto;
la restituzione del Sinai.
La questione palestinese viene di fatto ignorata. LEgitto si trova isolato rispetto ai Paesi arabi, che continuano a non
riconoscere Israele.
La rivoluzione cubana
NellAmerica centrale, a Cuba, nel 1959 una rivoluzione, guidata da Fidel Castro, pone fine alla dittatura di Batista.
Nei mesi Castro instaura un regime socialista, alleato dellURSS e fortemente avversato dagli USA.
NellAmerica Latina nasce il mito della guerriglia, che lotta per liberare le popolazioni oppresse da regimi sostenuti dagli
Stati Uniti.
14. IL MONDO DIVISO
Un mondo diviso
Nel periodo che va dalla fine della guerra al 1973, lOccidente capitalistico vive un et di forte sviluppo.
Nel mondo sovietico, invece, si registrano i primi segnali di una crisi strutturale.
Aumenta, inoltre, il divario fra i Paesi ricchi e quelli poveri.
Kennedy e la nuova frontiera
Negli USA gli anni Sessanta si aprono con la presidenza di John Fitzgerald Kennedy.
Con il progetto della nuova frontiera il giovane presidente rilancia il sogno americano fatto di:
pace;
prosperit;
libert.
In politica interna, il suo governo appoggia la lotta per i diritti civili della popolazione di colore.
La politica estera degli USA
In politica estera, Kennedy si oppone fermamente a ogni tentativo di espansione dellarea di influenza sovietica.
Il Presidente assume posizioni ferme
in diverse occasioni come:
la crisi dei missili di Cuba;
la costruzione del muro di Berlino.
Sostiene poi, tramite linvio di consiglieri militari, il Vietnam del Sud in Indocina.
Lintervento in Vietnam
Nel novembre del 1963 Kennedy viene assassinato a Dallas e gli succede Lyndon Johnson:
il nuovo governo continua la politica a sostegno della lotta per i diritti civili dei neri;
gli USA intervengono direttamente nella guerra in Vietnam.
Ma lopinione pubblica protesta, perch vede negli Usa una potenza che mira solo a tutelare i propri interessi.
Nixon presidente
Le elezioni presidenziali del 1968 si svolgono in un clima molto acceso per le proteste contro la guerra in Vietnam.
Durante la campagna elettorale vengono uccisi:
Martin Luther King;
Robert Kennedy, candidato alle presidenziali.
Il nuovo presidente Richard Nixon riallaccia i rapporti con i Paesi comunisti (Russia e Cina) e pone fine alla guerra del
Vietnam.
La fine di Nixon e il caso Watergate
Nel 1972 Nixon incontra i governanti di Cina e Unione Sovietica. A Mosca firma il primo accordo per la limitazione delle
armi nucleari. In politica interna, avvia misure economiche per il contenimento dellinflazione.
Nel 1972 viene rieletto, ma nel 1974 costretto a dare le dimissioni in seguito allo scandalo Watergate.
Dittature e guerre civili nellAmerica Latina
In America Latina, zona economicamente e socialmente arretrata, gli Stati Uniti hanno molti interessi economici.
Per questa ragione appoggiano dittature sanguinarie e regimi corrotti, come la dittatura dei Somoza in Nicaragua.
Nel Paese, per, nasce il Fronte sandinista di liberazione nazionale e poco dopo scoppia una guerra civile.
Il golpe in Cile
Nellautunno del 1973 il generale Augusto Pinochet, appoggiato dalla CIA, protagonista di un golpe in Cile.
Il legittimo presidente Salvador Allende muore nella difesa del palazzo presidenziale.
Sotto il regime di Pinochet ogni opposizione politica viene soffocata nel sangue e ogni libert viene soppressa
Il populismo di Pern in Argentina
Nel Sud America nascono governi populisti come in Argentina, dove nel 1946 sale al potere il colonnello Pern.
Il suo programma si basa su un nazional-populismo anti-imperialistico e sulla gestione autoritaria delle istituzioni.
Anche questi governi, per, falliscono nel tentativo di assicurare il benessere al loro Paese.
LURSS, una potenza senza benessere
NellURSS leconomia pianificata perde il suo slancio:
vengono potenziate solo lindustria pesante e quella bellica;
non vengono soddisfatte n la domanda di beni di consumo n quella di generi alimentari.
Ai cittadini russi vengono assicurati solo i servizi essenziali, come la casa, listruzione e la sanit.
La normalizzazione di Breznev
Nel 1964 il leader sovietico Kruscv viene destituito e sale al potere Leonid Breznev. La scena politica si normalizza:
si riafferma il ruolo guida del Partito comunista;
viene rifiutata ogni prospettiva di dialogo.
In politica estera si avvia un periodo di distensione con gli USA e vengono firmati trattati per la limitazione degli arsenali
atomici.
I dissidenti sovietici
NellURSS la vita culturale si inaridisce, mentre i dissidenti vengono ridotti al silenzio o condannati al carcere.
Alcuni intellettuali, per, come lo scrittore Solgenitsyn e il fisico nucleare Sacharov, manifestano ugualmente il loro
dissenso politico. Le loro posizioni hanno vasta eco in Occidente ed entrambi ottengono anche il premio Nobel.
La primavera di Praga
I Paesi satelliti dellURSS iniziano a cercare delle vie nazionali al socialismo. In Cecoslovacchia il primo ministro Dubcek nel
1968:
vara riforme economiche;
concede una maggiore libert di discussione politica.
Il suo scopo realizzare un socialismo dal volto umano:
ha inizio la cosiddetta primavera di Praga.
La dottrina della sovranit limitata
In risposta alle aperture di Dubcek, Breznev espone la dottrina della sovranit limitata. LURSS ha infatti il dovere
di intervenire quando in uno Stato fratello viene messo in dubbio il ruolo guida del Partito comunista russo.
In agosto i carri armati del Patto di Varsavia invadono la Cecoslovacchia: la fine della primavera di Praga.
LEuropa occidentale
In Europa occidentale, la Francia, la Gran Bretagna e la Germania completano la ricostruzione postbellica.
In questi Paesi, la popolazione raggiunge livelli di benessere mai ottenuti in precedenza.
Lo sviluppo industriale e la diffusione del benessere sono favoriti anche dalla solidit delle istituzioni democratiche.
Il Sessantotto
Nella primavera del 1968 in tutti i maggiori Paesi occidentali esplode la contestazione giovanile. I giovani:
protestano contro lintervento americano in Vietnam;
contestano gli stili di vita e i valori etico-politici della societ borghese.
In Francia e in Italia il movimento giovanile si salda alle lotte operaie.
Le dittature resistono
In Europa negli anni Sessanta rimangono in vita regimi di ispirazione fascista:
in Spagna e Portogallo, la dittatura al potere dagli anni Trenta;
in Grecia, la breve dittatura dei colonnelli al potere dal 1967 al 1974.
Nel corso degli anni Settanta e dei primi anni Ottanta, per, anche in questi Stati si afferma la democrazia.
La questione dellIrlanda del Nord
A partire dagli anni Sessanta, esplode inoltre la questione dellIrlanda del Nord (Ulster) con lo scontro tra cattolici e
protestanti. LIrish Republican Army (IRA), braccio armato degli indipendentisti cattolici, scatena una guerriglia
antibritannica e antiprotestante.
Lorganizzazione armata ha il sostegno e lappoggio della popolazione cattolica.
La domenica di sangue
Il governo di Londra, per evitare che gli scontri tra protestanti e cattolici sfocino in una guerra aperta, invia lesercito.
Domenica 30 gennaio 1972 lesercito britannico apre il fuoco contro una folla di cattolici che manifestano per i diritti civili.
Nella cosiddetta domenica di sangue (Bloody Sunday), tra i manifestanti disarmati si contano 14 morti e 2 feriti

15. LA FINE DEL COMUNISMO E IL MONDO UNIPOLARE


Un mondo in crisi
Allinizio degli anni Settanta il mondo occidentale colpito da una grave crisi economica. Il dollaro si svaluta rispetto alle
valute di altre economie forti come quella tedesca e giapponese. I Paesi arabi nel 1973 decretano lembargo petrolifero.
Laumento del costo del petrolio porta a unintensa depressione, accompagnata da una forte inflazione.
La riduzione del Welfare State
I Paesi dellEuropa occidentale adottano una politica di tagli alla spesa pubblica e di riduzione del Welfare State.
Va in questa direzione soprattutto il governo conservatore inglese guidato da Margaret Thatcher.
Solo la Germania occidentale, grazie alla forza della sua economia, non intacca il Welfare State.
La ripresa degli anni Ottanta
Negli anni Ottanta, nei Paesi avanzati si registra un forte aumento dei consumi, ma emergono nuovi fenomeni:
aumenta la disoccupazione per lavvento della robotica e dellinformatica;
si avvia il processo di delocalizzazione;
si accentua, infine, il divario con i Paesi del Sud del mondo.
Gli USA di Carter
Negli USA, nel 1976 diventa presidente il democratico Jimmy Carter, che cerca di portare il Paese fuori dalla crisi:
viene aumentata la spesa a sostegno dei servizi pubblici;
viene firmato con lURSS un accordo di disarmo bilaterale.
Nel 1980, per, Carter non viene confermato alla presidenza e al suo posto viene eletto il repubblicano Ronald Reagan.
Il reaganismo
Ronald Reagan fautore di un acceso anticomunismo e di un maggior intervento nelle aree calde del pianeta:
definisce lURSS Impero del Male ;
per contrastare lespansionismo sovietico riprende la corsa agli armamenti.
Tra il 1985 e il 1988, per, si accorda con il nuovo segretario del PCUS Gorbaciov per una riduzione degli armamenti
nucleari.
Gorbaciov e la perestrojka
Nel 1985, infatti, in URSS salito al potere Michail Gorbaciov, che vuole rinnovare il Paese. Le parole dordine del nuovo
corso sono:
glasnost (trasparenza);
perestrojka (ristrutturazione).
La crisi del sistema per molto profonda e le riforme si rivelano molto pi complesse del previsto
La caduta del muro di Berlino
I Paesi dellEst europeo chiedono maggiore libert e i dirigenti dei Partiti comunisti sono costretti a concedere le riforme.
Nella Germania orientale, le proteste costringono il leader comunista Erich Honecker alle dimissioni.
La sera del 9 novembre 1989 a Berlino il muro, simbolo della Guerra fredda, viene abbattuto.
Nelle settimane seguenti si dissolve il sistema sovietico.
Gorbaciov contestato
In URSS a causa della crisi economica cala il consenso per Gorbaciov, mentre cresce la richiesta di nuove e pi incisive
riforme. Nellagosto del 1991 un tentativo di colpo di Stato conservatore viene fermato dalle proteste di piazza guidate da
Eltsin. Gorbaciov, reo di non avere una posizione esplicita contro il golpe, perde ogni peso politico.
Il crollo dellURSS
Nelle settimane successive Eltsin mette al bando il Partito comunista sovietico. Le repubbliche che formavano lURSS
proclamano la loro indipendenza. Nel dicembre 1991 nasce la Comunit degli Stati indipendenti (CSI) e lURSS cessa di
esistere.
La rivoluzione di velluto
Anche in Cecoslovacchia il Partito comunista viene travolto dalla contestazione e dalle manifestazioni popolari.
Nel 1990 la rivoluzione di velluto porta al potere Vaclav Havel, che avvia la transizione pacifica verso la democrazia.
Nel 1993, sempre in modo pacifico, la Cecoslovacchia si divide e nascono la Repubblica ceca e la Slovacchia.
La dissoluzione della Jugoslavia
La crisi sovietica ha conseguenze drammatiche in Jugoslavia, dove convivono etnie diverse.
A partire dal 1991 alcune repubbliche proclamano la secessione. Nel 1992 scoppia una guerra civile tra serbi e croati per il
controllo della Bosnia.
Le guerre in Bosnia e nel Kosovo
Durante la guerra di Bosnia, ai danni delle popolazioni locali vengono condotte cruente operazioni di pulizia etnica.
Il conflitto ha fine solo nel 1995 con gli accordi di Dayton. Nel 1998, per, la guerra si riaccende in Kosovo.
Nel 1999 interviene la NATO, che bombarda la Serbia e invia nel Kosovo una forza di pace.
LUnione Europea
NellEuropa occidentale, intanto, continua il processo di integrazione e la Comunit economica europea si allarga ad altri
Stati. Per la prima volta nel 1979, circa 185 milioni di cittadini europei eleggono i propri rappresentanti al Parlamento di
Stasburgo. Per mantenere la stabilit delle valute dei Paesi membri viene inoltre istituito il Sistema monetario europeo.
La rivoluzione iraniana
Il Medio Oriente continua a essere una delle zone pi calde del pianeta:
nel 1979 con la rivoluzione iraniana nasce la Repubblica islamica
dellayatollah Khomeini;
il Paese diventa uno Stato confessionale, in cui le leggi si ispirano ai dettami del Corano.
Il nuovo regime reprime ogni dissenso e fa dellantioccidentalismo, e in particolare dellantiamericanismo, una delle sue
bandiere.
La guerra tra Iran e Iraq
LIran degli ayatollah diventa velocemente un modello per i fondamentalisti di tutto il mondo musulmano.
Nel 1980, forte dellappoggio politico di Mosca e dellOccidente, il dittatore iracheno Saddam Hussein attacca lIran.
La guerra dura otto anni e si conclude con un nulla di fatto.
Il conflitto, per, costituisce un forte elemento di destabilizzazione nellarea mediorientale.
LAfghanistan dei talebani
Nel 1979 la Russia invade lAfghanistan, per difendere il governo filosovietico locale da una guerriglia legata allintegralismo
islamico. Nel 1988 i russi si ritirano senza aver domato la guerriglia.
Il Paese in preda a una violenta guerra civile.
Nel 1996 il potere viene assunto dai talebani, che instaurano un rigidissimo regime islamico integralista.
La guerra in Libano
Gli anni Settanta e Ottanta vedono un peggioramento anche della questione arabo-israeliana.
I guerriglieri palestinesi (feddayin) fanno del Libano la base per i loro attacchi a Israele e trascinano il Paese in una guerra
civile. Il conflitto si complica quando il Libano viene invaso prima dalla Siria e poi da Israele.
Il dramma dei palestinesi
Negli anni Ottanta Israele incrementa gli insediamenti di coloni nei territori occupati.
Nel 1987 i palestinesi scatenano lintifada, una violenta rivolta popolare.
LOLP di Arafat cerca di avviare con Israele un dialogo per la creazione di uno Stato palestinese.
Gruppi di palestinesi fondamentalisti come Hamas, per, scatenano una campagna terroristica contro Israele.

16. LITALIA DAGLI ANNI SETTANTA A OGGI


LItalia dellausterity
Nel 1973 lembargo petrolifero e laumento dei prezzi del greggio colpiscono duramente leconomia italiana.
Per far fronte alla crisi vengono prese misure per ridurre i consumi: ha inizio il periodo dellausterity.
Un clima instabile
Intanto, nel Paese si genera una forte instabilit istituzionale. Il clima politico aggravato da:
stragi terroristiche di matrice neofascista;
scandali legati alla corruzione di uomini di governo.
Si diffondono inoltre associazioni eversive, come la loggia massonica P2 di Licio Gelli.
Le Brigate Rosse
In questa situazione si sviluppa anche il terrorismo di sinistra e nel 1974 nascono le Brigate Rosse (BR), che:
ritengono che lItalia sia uno Stato imperialista controllato dalle multinazionali;
vogliono colpire gli apparati dello Stato;
teorizzano la lotta armata per stimolare uninsurrezione popolare contro lo Stato.
I governi di solidariet nazionale
Il difficile momento attraversato dal Paese spinge il leader del PCI Berlinguer a fare un compromesso storico con la DC.
Il Partito comunista, inoltre, prende definitivamente le distanze dallURSS. Nascono cos dei governi di solidariet
nazionale:
guidati dalla DC;
con lappoggio esterno del PCI.
DC e PCI divisi sul fronte referendario
DC e PCI si trovano per contrapposti nelle campagne referendarie per il divorzio nel 1974 e per laborto nel 1981.
Contro la legge 194,che permette linterruzione della gravidanza entro il terzo mese, si schiera il mondo cattolico, mentre il
movimento femminista sul fronte opposto. Entrambi i referendum si concludono con la vittoria del fronte laico.
Il sequestro Moro
Il 16 marzo 1978 Aldo Moro, statista democristiano e fautore dellapertura al PCI, viene rapito dalle BR.
Il 9 maggio il suo cadavere viene ritrovato a Roma in via Caetani. Si intensifica la lotta al terrorismo, che viene sconfitto
grazie:
alla legislazione sui pentiti;
allazione del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa.
La questione morale
Dopo la morte di Moro, la DC mette fine a ogni collaborazione col PCI. Berlinguer assume posizioni critiche verso il governo
e sottolinea la cosiddetta questione morale:
la necessit di avere amministratori lontani dalla corruzione, che in quegli anni sta aumentando.
Il pentapartito
Dopo la rottura col PCI, la DC torna allalleanza con il PSI e con gli altri partiti di centro.
Nascono i governi del cosiddetto pentapartito, formati dallalleanza DC-PSI-PSDI-PRI-PLI.
Ben presto, per, il Partito socialista, sotto la guida di Bettino Craxi, diviene il perno degli equilibri politici italiani.
I governi Craxi
Durante gli anni del pentapartito la corruzione si estende e cresce la lottizzazione dei posti di potere.
Nel 1987 il pentapartito entra in crisi, incapace di:
far fronte allindebitamento pubblico;
affrontare i problemi dordine pubblico, come la lotta alla mafia;
combattere levasione fiscale e la corruzione della pubblica amministrazione.
Muta il quadro politico
In Italia, allinizio degli anni Novanta il quadro politico muta radicalmente. Nel 1991:
il PCI si trasforma in Partito democratico della sinistra;
nasce la Lega Nord.
Nel 1994 si scioglie il Movimento sociale italiano e nasce Alleanza nazionale.
Le stragi mafiose del 1992
Il 1992 lanno in cui la mafia sferra un duro attacco al cuore dello Stato.
Vengono uccisi, insieme agli uomini della scorta, due giudici simbolo della lotta contro la mafia:
Giovanni Falcone, a Capaci;
Paolo Borsellino, a Palermo.
Tangentopoli e Mani pulite
A far crollare la Prima repubblica contribuiscono anche le indagini anti-corruzione condotte da un pool di magistrati
milanesi. Nel 1992 linchiesta Mani pulite porta alla luce la cosiddetta Tangentopoli, un sistema basato su una corruzione
diffusa.
Il terremoto politico colpisce sopratutto la DC e il PSI.
Il leader del PSI Bettino Craxi viene condannato ed espatria in Tunisia, mentre la Democrazia cristiana si scioglie
Il centrodestra al potere
Per far fronte alla crisi politica nasce un governo tecnico, che avvia il risanamento economico.
Nel 1994 le elezioni sono vinte da unalleanza di centrodestra formata da Forza Italia, un nuovo partito fondato da Silvio
Berlusconi, la Lega Nord e Alleanza nazionale. Pochi mesi dopo la Lega ritira il proprio appoggio.
Il governo cade e viene sostituito da un esecutivo tecnico.
Dal 1996 al 2008
A partire dalle elezioni del 1996, in Italia si succedono governi di centrosinistra e di centrodestra.
La politica deve affrontare sfide molto difficili:
i problemi legati allimmigrazione;
la riduzione del deficit pubblico;
le riforme necessarie per modernizzare il Paese.
Verso il bipolarismo
Nel 2008 si assiste a una semplificazione del quadro politico.
A sinistra viene fondato il Partito democratico (PD), con i DS e i cattolici progressisti che si collocano in unaerea moderata.
A destra nasce il Popolo delle libert (PDL), un partito che unisce Forza Italia e Alleanza nazionale.
Il quarto governo Berlusconi
Nel 2008 il PDL, alleato con la Lega, vince le elezioni e Berlusconi torna a guidare il governo per la quarta volta.
Il suo programma prevede:
la riduzione della pressione fiscale;
lattuazione del federalismo;
la lotta contro limmigrazione clandestina.
Governare con la crisi
Il pesante debito pubblico e la grave crisi internazionale portano il governo a rivedere in parte il suo programma.
Vengono introdotte misure per la riduzione della spesa pubblica e non viene ridotta la pressione fiscale.
Viene poi introdotto il reato di clandestinit, mentre sulle questioni bioetiche il governo si allinea con le posizioni della
Chiesa cattolica.
17. 1990-2011: LO SCENARIO AMERICANO
La Prima guerra del Golfo
Nel 1990 il dittatore iracheno Saddam Hussein invade il Kuwait per impadronirsi delle sue immense risorse petrolifere.
Nel gennaio del 1991 gli USA attaccano lIraq con una vasta coalizione, che comprende anche numerosi Paesi arabi, e con il
benestare dellONU. Nel giro di poche settimane Saddam costretto ad abbandonare il Kuwait
La presidenza Clinton
Nel 1992 negli USA al repubblicano George Bush succede nella carica di presidente il democratico Bill Clinton.
Il suo programma prevede una maggiore attenzione ai problemi dei meno abbienti.
Negli otto anni di presidenza Clinton, gli USA vivono una fase economica espansiva quasi ininterrotta, fra le pi lunghe della
storia americana recente
L11 settembre
L11 settembre 2001 gli Stati Uniti sono colpiti da un attacco terroristico condotto da kamikaze islamici:
due aerei si schiantano a New York contro le Torri gemelle;
un aereo colpisce il Pentagono;
un quarto aereo precipita in volo per ragioni mai chiarite.
Dietro lattentato c lorganizzazione islamica al Qaeda di Osama bin Laden, che ha base in Afghanistan.
La guerra contro lAfghanistan
Quando i talebani si rifiutano di consegnare bin Laden, gli USA decidono lintervento armato contro lAfghanistan.
Il 7 ottobre 2001 truppe americane e della NATO attaccano lAfghanistan.
Il regime talebano viene abbattuto, ma Osama bin Laden sfugge alla cattura.
La guerra preventiva
Di fronte alla minaccia del terrorismo, gli USA adottano la politica della guerra preventiva contro gli
Stati-canaglia. Uno di questi lIraq, accusato di:
finanziare il terrorismo islamico internazionale;
possedere armi di distruzione di massa. Entrambe le accuse, per, si riveleranno infondate.
Lattacco a Saddam Hussein
Il 20 marzo 2002 gli USA attaccano lIraq di Saddam Hussein e loperazione Enduring Freedom ha inizio:
malgrado lopposizione dellONU e di gran parte dellopinione pubblica internazionale;
con lappoggio di Inghilterra, Spagna e Italia.
Il 9 aprile le truppe alleate entrano a Baghdad e abbattono il regime di Saddam.
La crisi economica
Durante il secondo mandato di Bush jr. gli USA sono travolti da una gravissima crisi economica, che:
nasce in seguito allo scoppio di una bolla speculativa legata al settore immobiliare;
si estende rapidamente allEuropa e al mondo e mette a rischio le economie di molti Paesi
industrializzati.
Barak Obama presidente
Nel 2008 viene eletto presidente degli Stati Uniti il democratico Barak Obama, che:
il primo presidente americano di colore;
rappresenta la nuova America multietnica e multiculturale.
Il suo governo:
cerca di porre un freno alla crisi;
si dissocia dallinterventismo di Bush e cerca il dialogo con i Paesi musulmani.
LAmerica Latina verso la democrazia
La maggior parte dei Paesi dellAmerica centro-meridionale prosegue il cammino verso la democrazia.
Le disomogeneit economiche e sociali tipiche del continente, per, permangono anche pi forti di prima.
Per rispondere al problema della povert in alcuni Paesi, come il Venezuela di Chvez, nascono governi populistici.

18. 1990-2011: LO SCENARIO EUROPEO


La riunificazione della Germania
Nel 1990, sotto la guida del cancelliere Helmut Kohl, la Germania raggiunge lobiettivo della riunificazione.
I costi della riunificazione vengono riassorbiti dalla forte economia tedesca.
In poco tempo la ex Germania dellEst raggiunge i livelli di benessere della ex Germania dellOvest.
LInghilterra di Major e di Blair
In Gran Bretagna vanno al potere prima il conservatore Major (1990) e poi il laburista Blair (1997).
Con Major proseguono i tagli alla spesa pubblica, che determinano una forte insoddisfazione sociale.
Blair, invece, rilancia la politica sociale. Sotto il suo governo nel 1994 si conclude il conflitto nellUlster.
I governi di destra in Francia
Anche in Francia i governi di destra cercano di ridurre la spesa pubblica e riducono fortemente il Welfare State.
Cresce, intanto, il consenso per le forze di estrema destra, xenofobe e razziste.
Nellautunno del 2005 nella banlieue parigina scoppiano violente proteste da parte degli immigrati.
Nel 2007 sale al potere il gollista Nicholas Sarkozy.
La nascita dellUnione Europea
Negli anni Novanta procede il processo di integrazione europea e i Paesi membri arrivano a 25:
nel 1990 laccordo di Schengen assicura la libera circolazione delle persone allinterno della Comunit;
nel 1992 il trattato di Maastricht sancisce la nascita dellUnione Europea (UE).
La nascita delleuro
Il 1 gennaio 2002 nasce leuro, la moneta unica che sostituisce in molti Paesi le monete nazionali.
Negli anni successivi si verifica un momento di stasi nel processo di integrazione, con la mancata approvazione della
Costituzione europea.
Ma il cammino dellintegrazione riprende slancio nel 2009 con la firma del trattato di Lisbona.
La Russia di Putin
La Russia, superata la crisi degli anni Novanta, riappare sullo scenario internazionale sotto la guida di Vladimir Putin.
Il suo governo:
risana leconomia;
pone un limite al crimine e alla corruzione.
Questo, per, avviene con la repressione del dissenso e in contrasto con le regole della democrazia.
La guerra in Georgia e in Cecenia
In politica estera, la Russia cerca di allargare la propria sfera di influenza alle ex repubbliche dellURSS. Questa politica,
per, porta:
a una guerra con la Georgia, che si conclude con lindipendenza dellOssezia;
al conflitto con i separatisti della Cecenia.
La Chiesa verso il nuovo millennio
Il lungo pontificato di Giovanni Paolo II (1978-2005) traghetta la Chiesa cattolica nel nuovo millennio. Il papa polacco:
da un lato, sollecita il rigoroso rispetto della tradizione cattolica;
dallaltro, rinnova la politica sociale della Chiesa, criticando la visione economicistica tipica della societ
consumista.
19. 1990-2011: LO SCENARIO AFRO-ASIATICO
Il fondamentalismo islamico
Nellarea afro-asiatica si pongono in primo piano le tensioni allinterno del mondo musulmano.
Un grande fattore di instabilit infatti il fondamentalismo islamico, diventato particolarmente aggressivo dopo:
la rivoluzione in Iran del 1979;
la presa del potere da parte dei talebani in Afghanistan.
Iran e Afghanistan
In Iran nel 2005 sale al potere Mahmud Ahmadinejad, esponente dellala oltranzista che continua a minacciare gli USA e
Israele.
Il regime di Ahmadinejad reprime duramente le proteste per il mancato rispetto dei diritti umani.
In Afghanistan, invece, il presidente Karzai detiene solo un potere simbolico, mentre gran parte del Paese ancora sotto il
controllo della guerriglia talebana.
Il Maghreb
Il fondamentalismo islamico arriva a toccare solo marginalmente lAfrica settentrionale.
Negli anni Novanta in Algeria il tentativo dei fondamentalisti di trasformare il Paese in uno Stato islamico porta allo scoppio
di una guerra civile.
La crisi economica nel 2011 destabilizza la regione e porta alla caduta del tunisino Ben Ali, dellegiziano Mubarak
e del libico Gheddafi.
Gli accordi di pace israelo-palestinesi
Un altro nodo caldo la questione israelo-palestinese, che sembra giungere a una svolta con gli storici accordi di Oslo del
1993:
Israele, con il premier Rabin, riconosce lOLP come legittimo rappresentante del popolo palestinese;
lOLP di Arafat, a sua volta, riconosce il diritto allesistenza dello Stato di Israele.
Nuove tensioni in Palestina
Negli anni successivi, per, il processdi pace in Palestina si ferma:
i fondamentalisti di Hamas avviano una campagna terroristica contro Israele;
i governi di destra israeliani adottano una posizione intransigente.
Nel 1995 Rabin viene assassinato da un estremista israeliano e il nuovo premier Netanyahu disattende gli accordi di Oslo.
Una pace lontana
Nel 2000 una provocazione del leader della destra israeliana Ariel Sharon porta allo scoppio di una seconda intifada.
La situazione diventa sempre pi incandescente.
Nel 2003 Israele avvia la costruzione di un muro lungo circa 350 chilometri al confine tra Israele e Cisgiordania.
I conflitti successivi mostrano limpossibilit di giungere in tempi brevi alla pace
LAfrica: miseria e sottosviluppo
Intanto il sottosviluppo e la miseria continuano a tormentare lAfrica.
Il continente nero colpito:
da ricorrenti emergenze alimentari;
dal flagello dellAIDS, che contagia milioni di africani.
Lo sviluppo umano ed economico viene ostacolato anche dallo scoppio di sanguinose guerre civili e da odiose dittature.
La fine dellapartheid
In Sudafrica, per, alla fine degli anni Ottanta ha termine il regime dellapartheid.
Il premier moderato De Klerk e il leader nero Nelson Mandela procedono alla pacificazione del Paese.
Il 10 maggio 1994 si tengono le prime elezioni multirazziali e Mandela viene eletto alla presidenza del Paese.
Le tigri asiatiche
In Estremo Oriente, negli anni Novanta il primato economico del Giappone messo in difficolt dalle cosiddette tigri
asiatiche. Corea del Sud, Taiwan, Hong Kong e Singapore, guidati da regimi non democratici, vivono un boom economico
straordinario grazie soprattutto alla manodopera a basso costo.
Il fenomeno Cindia
Gli anni pi recenti sono contrassegnati soprattutto dallemergere della Cindia.
Questo termine fonde le parole Cina e India, per mettere in evidenza la formidabile crescita economica di questi due Paesi.
Essi possono essere considerati come una sorta di entit unica asiatica, capace di rivaleggiare con le economie occidentali.

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