2. LA GRANDE GUERRA
La corsa al riarmo
Allinizio del Novecento lo scenario politico internazionale segnato da grandi tensioni.
Sul continente europeo le grandi potenze sono unite in due blocchi politico-militari contrapposti:
la Triplice Alleanza;
la Triplice Intesa.
La politica aggressiva della Germania innesca una corsa al riarmo.
Le tensioni in Marocco e nei Balcani
Le due zone di maggior tensione sono il Marocco e i Balcani.Nel 1905 e nel 1911, nel Mediterraneo la Francia e la Germania
si contrappongono in due crisi marocchine, che vengono risolte per via diplomatica.
LAustria e la Russia si fronteggiano nei Balcani, dove cercano di espandersi nei territori dellImpero ottomano ormai in crisi.
Lattentato di Sarajevo
Il 28 giugno 1914 in Bosnia, a Sarajevo, lerede al trono dAustria e sua moglie muoiono in un attentato per mano di un
giovane studente serbo.Il 23 luglio lAustria invia un ultimatum alla Serbia.
La risposta del governo serbo non viene ritenuta adeguata e il 28 luglio lAustria dichiara guerra alla Serbia.
Il meccanismo delle alleanze
La situazione precipita:
la Francia e la Russia si schierano a fianco della Serbia;
la Germania dichiara guerra alla Russia (1 agosto);
la Gran Bretagna entra in guerra con lIntesa (4 agosto);
il Giappone entra nel conflitto a fianco dellIntesa (23 agosto);
la Turchia si schiera con lAlleanza (1 novembre).
I fronti di guerra
La guerra ha inizio come guerra di movimento: i governi e i vertici militari sono certi che il conflitto sar molto breve.
Le operazioni vengono condotte su tre fronti:
lAustria invade la Serbia;
la Russia avanza nella Prussia orientale;
la Germania attacca la Francia, invadendo il Belgio neutrale.
Una guerra combattuta in trincea
Le previsioni sulla durata del conflitto si rivelano errate.Dopo pochi mesi la guerra di movimento si trasforma in guerra di
trincea:
sul fronte occidentale, i tedeschi puntano verso Parigi, ma vengono fermati dallesercito francese lungo
il fiume Marna;
sul fronte orientale, i russi vengono fermati dai tedeschi, ma riescono a penetrare in Galizia.
La posizione dellItalia
LItalia, confederata nella Triplice Alleanza, si tiene fuori dal conflitto e il 3 agosto 1914 dichiara la propria neutralit.
Il trattato, infatti, ha un carattere difensivo, mentre lImpero austro-ungarico ha aggredito la Serbia.
Inoltre, lalleanza con lAustria, che occupa ancora le terre irredente (Trentino e Friuli Venezia Giulia), ha oppositori in
Parlamento e non vista con favore dallopinione pubblica.
Interventisti e neutralisti
Durante il primo anno di guerra, il Paese si divide fra interventisti e neutralisti.
Sono a favore dellintervento:
gli irredentisti;
i democratici;
i liberal-conservatori;
i grandi industriali;
i nazionalisti;
i sindacalisti rivoluzionari.
Sono a favore della neutralit:
i socialisti;
i liberali giolittiani;
i cattolici.
Il patto di Londra
Il governo italiano, intanto, avvia trattative segrete sia con le potenze dellAlleanza sia con quelle dellIntesa.
Lobiettivo quello di ottenere:
le terre irredente;
il Tirolo meridionale;
la costa orientale dellAdriatico;
nuovi territori coloniali.
Il 26 aprile viene firmato un patto a Londra, con cui lItalia si impegna a scendere in guerra entro un mese.
Lentrata in guerra dellItalia
Il 24 maggio lItalia entra in guerra a fianco dellIntesa contro lAustria.Si apre cos il fronte meridionale, lungo lIsonzo e sul
Carso.Lesercito, impreparato e inadeguato, si trova coinvolto in una lunga guerra di trincea.
Dal 1914 al 1915
La prospettiva di una guerra molto lunga pone il problema delle risorse industriali e alimentari.
LIntesa sembra poter contare su una maggiore disponibilit di forze.Nel 1915 la Germania scatena una guerra sottomarina,
per forzare il blocco navale imposto dalla Gran Bretagna.Laffondamento del transatlantico Lusitania provoca una forte
tensione con gli USA.
1916: il terzo anno di guerra
Nel 1916 gli eserciti si fronteggiano in battaglie molto sanguinose, che non riescono a produrre risultati significativi.
Nel mese di maggio gli austriaci lanciano una spedizione punitiva contro gli Italiani traditori.Lesercito italiano, per,
contrattacca e conquista Gorizia.Le popolazioni, stanche, manifestano apertamente contro la guerra
Benedetto XV e linutile strage
Anche papa Benedetto XV nel 1917 chiede che venga sospesa linutile strage.
Lintervento del pontefice viene accolto in modo discordante:
qualcuno lo considera uningerenza indebita nelle cose dello Stato, in un momento delicato;
altri, come i socialisti, esaltano la sua presa di posizione;
lopinione pubblica in generale risulta divisa nel giudizio.
1917: lanno della svolta
Il 1917 un anno decisivo a causa di tre eventi che hanno pesanti conseguenze sul piano militare e politico:
in Russia scoppia la rivoluzione e i bolscevichi annunciano luscita dalla guerra;
nel mese di aprile gli USA entrano in guerra a fianco dellIntesa;
in ottobre gli Imperi centrali scatenano una grande offensiva contro lItalia e sfondano il fronte a
Caporetto.
La resistenza italiana
Dopo la rotta di Caporetto, il Paese reagisce.Il governo esautora il generale Cadorna e affida il comando supremo delle
forze armate al generale Armando Diaz. Diaz instaura un rapporto diverso con le truppe e ne risolleva il morale.
Lesercito si attesta in difesa del monte Grappa e sul Piave e riesce a bloccare lavanzata austriaca.
1918: lultimo anno di guerra
Nel marzo del 1918 la Russia firma a Brest-Litovsk una pace separata. La Germania scatena ben cinque offensive che vanno
a buon fine. In agosto gli alleati lanciano una controffensiva e i tedeschi sono costretti a indietreggiare.
La Germania, stremata, il 3 ottobre chiede larmistizio.
La fine della guerra sul fronte italiano
A fine ottobre lesercito italiano riorganizzato da Armando Diaz lancia una vasta controffensiva a Vittorio Veneto.
Il fronte austriaco viene sfondato e lesercito arriva fino a Trento e a Trieste.Il 4 novembre anche lAustria firma larmistizio.
Il drammatico bilancio del conflitto
La Grande Guerra si conclude con un bilancio tragico di morti:
oltre 500.000 soldati italiani;
circa 900.000 soldati inglesi;
3. LA RIVOLUZIONE SOVIETICA
La Russia prima della rivoluzione
La Russia impegnata nella Grande Guerra in difficolt a causa di un sistema politico debole e uneconomia arretrata:
la produzione industriale insufficiente;
le campagne si spopolano perch i contadini sono al fronte;
la crisi alimentare aumenta il malcontento delle masse.
I partiti politici in Russia nel 1917
Nella Russia del 1917 sono presenti diversi partiti politici:
i cadetti (borghesia liberale), che chiedono una costituzione di stampo occidentale;
i socialisti rivoluzionari, che vogliono la riforma agraria;
i menscevichi (riformisti);
i bolscevichi (rivoluzionari).
La rivoluzione di febbraio
Il malcontento esplode a febbraio del 1917 a Pietrogrado con uno sciopero per la scarsit di cibo.La protesta assume un
significato politico, di denuncia del regime zarista.I soldati che devono reprimere la rivolta solidarizzano con gli operai e
danno vita a un soviet (consiglio).Lo zar costretto ad abdicare.
Il governo provvisorio
Nasce un governo provvisorio composto in prevalenza da borghesi liberali.Il governo punta a:
proseguire la guerra, nonostante le difficolt;
far nascere un sistema parlamentare elettivo sul modello occidentale.
La nascita dei soviet
Accanto al governo provvisorio si costituiscono numerosi soviet.I soviet:
sono assemblee di operai, soldati e contadini;
hanno un programma opposto a quello del governo provvisorio.
Essi chiedono:
la fine immediata della guerra;
la riforma agraria.
Le Tesi di aprile di Lenin
Lenin, leader dei bolscevichi, torna in patria dallesilio in Svizzera.Nellaprile del 1917 pubblica le famose Tesi di aprile in
cui sostiene:
la fine della guerra;
la nazionalizzazione di terre, industrie e banche.
Lenin ritiene che in Russia possa scoppiare una rivoluzione comunista e rifiuta di collaborare con il governo provvisorio.
Il nuovo governo Kerenskij
Nel maggio del 1917 sei ministri socialisti, tra i quali anche Aleksandr Kerenskij, entrano a far parte del governo
provvisorio.I bolscevichi rifiutano di collaborare e vengono costretti alla clandestinit.
Nel mese di luglio viene formato un nuovo governo a maggioranza socialista (guidato proprio da Kerenskij), che si dimostra
debole come il precedente.Intanto, la guerra continua con risultati deludenti e grandi perdite di vite umane.
La rivoluzione di ottobre
I bolscevichi vengono messi fuori legge dal governo, che per sempre pi in difficolt.
Dopo un fallito tentativo di colpo di Stato da parte dei sostenitori dello zar, Lenin decide che i tempi sono maturi per
uninsurrezione.Tra il 24 e il 25 ottobre 1917 le Guardie rosse bolsceviche occupano il Palazzo dInverno di Pietrogrado,
sede del governo.Kerenskij fugge e Lenin forma un governo rivoluzionario.
Le difficolt del governo rivoluzionario
Lenin si trova in una situazione delicata:
allinterno, menscevichi e socialrivoluzionari non intendono appoggiarlo;
allestero, le potenze europee non riconoscono il nuovo governo;
la situazione al fronte critica;
la rivoluzione, infine, si realizzata in un Paese arretrato, con un proletariato industriale debole e con masse di
contadini affamate.
I decreti di emergenza
Verso la fine del 1917 vengono emanati i decreti di emergenza:
viene attuata la riforma agraria;
vengono collettivizzate le terre e nazionalizzate banche e fabbriche;
viene ridotta la giornata lavorativa a 8 ore;
viene istituita la Ceka, la polizia politica incaricata di perseguire chi si oppone alla rivoluzione.
La guerra civile
Nel marzo del 1918, a Brest-Litovsk la Russia firma una pace separata con cui esce dal conflitto mondiale.
Allinterno del Paese, per, si scatena una guerra civile che contrappone:
lArmata rossa dei soviet;
le Armate bianche dei conservatori, sostenute e finanziate anche dalle potenze occidentali che temono il
diffondersi della rivoluzione.
La fine della guerra civile
Nel luglio del 1918 lo zar Nicola II e la sua famiglia vengono sterminati a Ekaterinenburg.
A met del 1920 lArmata rossa, riorganizzata da Trotzkij, scatena unoffensiva vincente che porta i bolscevichi alla
vittoria.La guerra, durata tre anni e costata milioni di morti, lascia il Paese in ginocchio
Il Comunismo di guerra
Per superare lemergenza della guerra civile Lenin vara il cosiddetto Comunismo di guerra, che prevede:
la confisca dei prodotti agricoli ai contadini;
il razionamento dei prodotti alimentari;
la limitazione delle libert politiche e civili;
un forte controllo statale sulla produzione industriale e laumento dei turni di lavoro nelle fabbriche.
La NEP (Nuova politica economica)
Finita la guerra civile, Lenin si rende conto che per migliorare le condizioni di vita della popolazione necessario avviare
una nuova politica economica.Nel 1921 vara la NEP.
Lo Stato continua a esercitare un controllo sulleconomia, ma:
viene reintrodotto in parte il libero commercio;
ai privati viene consentito il possesso di una piccola azienda (fino a 20 dipendenti).
La struttura del Partito comunista
In Russia, fin dal 1918 rimasto in vita solo il Partito comunista, che ha una struttura fortemente centralizzata e
gerarchica.Al vertice ci sono:
il Comitato centrale;
il suo ufficio politico (Politburo).
Le decisioni vengono prese negli organismi di vertice, che hanno il compito di scegliere:
il segretario del partito;
la linea politica.
Questo sistema viene definito centralismo democratico.
La nascita dellURSS
Nel 1922 nasce lURSS (Unione delle repubbliche socialiste sovietiche).
Il nuovo Stato ha una struttura federale, ma organizzato secondo uno schema piramidale:
tutti i poteri sono concentrati nel Consiglio dei commissari del popolo;
il Consiglio, a sua volta, controllato dal Politburo.
I liberali al governo
Nonostante i consensi ottenuti dai partiti di massa, alle elezioni del 1919 il governo resta in mano ai liberali.
Lanziano Giolitti torna al governo:
in politica interna, adotta una linea attendista di fronte alle proteste sociali;
in politica estera, con il trattato di Rapallo mette fine alla questione fiumana.
Le forze liberali, per, non riescono ad adeguarsi alle novit sociali e ideologiche del dopoguerra.
Lo squadrismo fascista
I fascisti, intanto, rivedono le proprie posizioni e diventano il braccio armato del capitalismo agrario reazionario del
Centro-Nord. Le camicie nere, strutturate in squadre paramilitari, effettuano:
pestaggi di oppositori politici;
spedizioni punitive, con saccheggi e devastazioni nelle sedi del PSI e del PPI, dei sindacati e dei giornali
avversari.
Cresce il consenso al fascismo
Le forze dellordine e lo stesso Giolitti tollerano la violenza fascista, perch pensano di poterla utilizzare contro i socialisti
per poi sbarazzarsene. I metodi violenti e antidemocratici dei fascisti fanno proseliti:
tra gli ex-legionari di Fiume;
nelle forze armate;
nella piccola e media borghesia, spaventata dal disordine sociale.
Il delitto Matteotti
Il deputato socialista Giacomo Matteotti denuncia in Parlamento le violenze avvenute durante le elezioni.
Dopo pochi giorni, il 10 giugno viene rapito e il suo cadavere viene ritrovato il 16 agosto.
Lo sdegno provocato dallennesima e intollerabile violenza fascista fa vacillare il nuovo governo.
Verso il Regime
Mussolini, forte dellappoggio del re, riesce a superare la crisi politica. Il 3 gennaio 1925 il capo del governo in Parlamento:
si assume la responsabilit politica, morale, storica di quanto accaduto;
dichiara lintento di porre fine a ogni opposizione in modo fermo ed energico.
Il fascismo si trasforma in una vera e propria dittatura.
Le leggi fascistissime
Fra il 1925 e il 1926 vengono emanate le leggi fascistissime, che mettono fuori legge tutti i partiti tranne quello fascista.
Con questi provvedimenti:
il Parlamento viene privato di ogni potere;
la stampa viene sottoposta a una ferrea censura;
viene creata lOVRA, polizia segreta di Stato;
viene istituito il Tribunale speciale per la difesa dello Stato.
Per i dissidenti politici, infine, viene prescritto il confino.
5. IL REGIME FASCISTA
Lorganizzazione del consenso
Dopo lemanazione delle leggi fascistissime ha inizio una vera e propria fascistizzazione del Paese, che si basa su un
progetto complesso di educazione e di controllo. Ogni momento della vita degli italiani viene organizzato e controllato:
la scuola;
i mezzi di informazione;
il tempo libero;
lo sport.
Il controllo sullinformazione
La stampa viene messa sotto controllo politico e i direttori delle testate che non si allineano al Regime vengono sostituiti.In
particolare, lUfficio stampa e propaganda (dal 1937: Minculpop), per mezzo delle veline, fornisce ogni giorno ai direttori
dei giornali indicazioni:
sulle notizie che possono essere diffuse;
sul modo in cui le notizie devono essere trattate.
Le organizzazioni del tempo libero
Le organizzazioni fasciste di carattere paramilitare, che organizzano il tempo libero di giovani e lavoratori, sono molto
radicate ed efficaci.LOpera nazionale balilla, ad esempio, raggiunge i 3 milioni e mezzo circa di iscritti, che sono divisi in:
figli della lupa (4-8 anni det);
balilla e piccole italiane (8-14);
avanguardisti e giovani italiane (dopo i 14 e fino ai 18);
giovent fascista (dopo i 18).
Il sistema corporativo
Il Regime cerca di fascistizzare anche il mondo del lavoro: nel 1927 viene approvata la Carta del lavoro, che instaura il
sistema corporativo. Le corporazioni sono associazioni che riuniscono tutti i lavoratori e gli imprenditori di un determinato
settore produttivo. Al loro interno, proprietari e salariati sono tenuti a collaborare pacificamente per lorganizzazione della
produzione. Qualora per in una stessa corporazione siano presenti dirigenti e operai, questi ultimi restano privi di ogni
tutela.
I Patti lateranensi
L11 febbraio 1929, per aumentare il consenso verso il Regime, Mussolini firma i Patti lateranensi con la Chiesa cattolica.
Con i Patti:
lo Stato italiano si impegna a risarcire la Santa Sede della perdita dello Stato pontificio del 1870;
il cattolicesimo diventa la religione di Stato;
il sacramento del matrimonio viene riconosciuto valido anche agli effetti civili;
viene introdotta lora di religione obbligatoria in tutte le scuole.
Un totalitarismo incompiuto
Il fascismo, per, non riesce a creare un sistema totalitario perfetto.Infatti, anche se alleate del Regime,
la Chiesa cattolica, la borghesia imprenditoriale e la monarchia continuano a mantenere relativi margini di autonomia.
Per questa ragione, gli storici parlano del fascismo come di un totalitarismo incompiuto.
Lopposizione al fascismo
Ogni opposizione al Regime viene messa fuori legge e il dissenso politico viene represso attraverso il Tribunale speciale. Nel
1931, inoltre, viene approvato il nuovo Codice penale (Codice Rocco), che:
introduce princpi fortemente riduttivi della libert dei cittadini;
riduce i diritti di difesa;
abolisce le giurie popolari;
mette la magistratura sotto il controllo del Regime.
Gli antifascisti in esilio
Di fronte alla repressione e alle violenze del Regime, molti antifascisti sono costretti allesilio.
Tra gli altri cercano rifugio allestero, soprattutto in Francia, esponenti del PSI, del PCI e del PPI come:
Gaetano Salvemini;
Filippo Turati;
Giovanni Amendola;
don Luigi Sturzo.
I principali partiti politici italiani, fuori legge in patria, si ricostituiscono e continuano a operare clandestinamente in
Italia, anche attraverso la diffusione di alcuni fogli clandestini.
La politica economica
Dopo la crisi del 29, il Regime accentua lintervento statale in economia:
nel 1931 nasce lIMI (Istituto mobiliare italiano) per finanziare le attivit industriali;
nel 1933 nasce lIRI (Istituto per la ristrutturazione industriale);
vengono create, inoltre, lAGIP (Azienda generale italiana petroli) e la SNAM (Societ nazionale
metanodotti).
Dal 1937 lo Stato acquisisce partecipazioni in settori strategici come siderurgia, metallurgia, cantieristica, telefonia e
industria bellica.
Le misure per fronteggiare la crisi
Per arginare i danni della crisi economica internazionale, dal 1929 Mussolini incrementa i lavori pubblici, in particolare con:
la creazione di infrastrutture (poste, scuole, ferrovie);
le opere di bonifica.
Inoltre, per fronteggiare la crisi il Regime attua una politica di bassi salari. Nel decennio 1927-1936, il potere dacquisto
delle retribuzioni si riduce del 15%. Durante il Ventennio, dunque, le condizioni di vita degli italiani peggiorano
notevolmente.
La politica estera: la guerra di Etiopia
Nellottobre del 1935 Mussolini invade lEtiopia e nel maggio del 1936 proclama la fondazione dellImpero italiano.
Poich lItalia ha attaccato uno Stato indipendente e sovrano, membro a tutti gli effetti della Societ delle Nazioni:
la Francia e la Gran Bretagna condannano apertamente lattacco;
la Societ delle Nazioni approva una serie di sanzioni contro lItalia.
La politica autarchica
Dopo le sanzioni internazionali la situazione economica italiana si complica e lItalia, priva di materie prime, si trova a
dipendere anche economicamente dalla Germania. Il Regime adotta una politica di autarchia economica (cio di
autosufficienza produttiva): ai cittadini viene imposto luso di prodotti italiani al posto di quelli di importazione.
Gli italiani, gi colpiti dalla contrazione del potere dacquisto, vedono cos ulteriormente peggiorare le loro condizioni di
vita.
Lalleanza con la Germania nazista
La condanna della Societ delle Nazioni spinge il governo italiano ad allearsi con la Germania di Hitler:
nellottobre del 1936 viene sottoscritto lAsse Roma-Berlino;
nel maggio del 1939 viene firmato il patto dAcciaio.
La differenza di forza politica tra i due alleati tale che lItalia diventa di fatto dipendente dalla Germania.
Le leggi razziali
Lavvicinamento alla Germania favorisce anche in Italia ladozione di una legislazione antisemita.
Nel luglio del 1938 viene pubblicato il Manifesto della razza, con cui gli ebrei vengono dichiarati non appartenenti alla razza
italiana: ci implica la loro esclusione dalle scuole e dai posti di lavoro.
A questo seguiranno vari provvedimenti legislativi discriminatori, che porteranno molti ebrei italiani nei campi di sterminio
nazisti.
6. IL NAZISMO
La Repubblica di Weimar
In Germania, nel novembre del 1918, la sconfitta subita nel primo conflitto mondiale porta allabdicazione dellimperatore e
alla proclamazione della Repubblica. La Costituzione del nuovo Stato, redatta nella citt di Weimar,
nasce da un compromesso politico tra:
le forze del grande Partito socialdemocratico, moderato e riformista;
i gruppi conservatori e tradizionalisti della societ e dellesercito.
Debolezza politica e crisi economica
Si succedono governi deboli, socialdemocratici e conservatori, che non hanno il consenso necessario per affrontare la
disastrosa crisi economica. I danni della guerra e il pagamento delle indennit previsto dai trattati di pace determina:
il crollo del valore del marco;
una spaventosa inflazione.
La rivolta spartachista
La situazione carica di tensione.La Lega di Spartaco, di ispirazione comunista e guidata da Karl Liebknecht e Rosa
Luxemburg:
avversa la neonata Repubblica;
incita alla rivoluzione le masse proletarie.
Nel gennaio del 1919 gli spartachisti organizzano alcune manifestazioni di protesta, che vengono duramente represse:
Liebknecht e la Luxemburg vengono rapiti e assassinati.
La nascita del Partito nazionalsocialista
Lincapacit dei governi nel risolvere i problemi economici e politici favorisce la proliferazione di movimenti estremisti
eversivi. Nel 1929 Adolf Hitler fonda il Partito nazionalsocialista dei lavoratori tedeschi (NSDAP), che raccoglie consensi fra i
reduci disoccupati, grazie a vaghe promesse di:
occupazione;
stabilit;
rivincita militare;
anticomunismo.
Il putsch di Monaco e il Mein Kampf
Nel novembre del 1923 a Monaco Hitler tenta uninsurrezione (il cosiddetto putsch di Monaco). Il tentativo fallisce e
Hitler viene arrestato e condannato a cinque anni di carcere (in gran parte condonati).
In prigione dedica molto del suo tempo alla stesura del testo base dellideologia nazista, il Mein Kampf (La mia lotta).
Il programma di Stresemann
Dopo la tentata insurrezione di Monaco, la Germania recupera stabilit politica con un governo di grande coalizione di forze
democratiche, presieduto da Gustav Stresemann. Il suo programma si basa su quattro punti precisi:
ottenere per via diplomatica la revisione dei trattati di Versailles;
usare pieni poteri contro leversione di destra e di sinistra;
emettere un nuovo marco stabile;
ridurre la spesa pubblica.
Il piano Dawes e la ripresa economica
A partire dal 1923 gli USA decidono di aiutare la ripresa economica tedesca, anche per permettere alla Germania di pagare
i danni di guerra. Gli aiuti finanziari americani previsti dal piano Dawes consentono:
la stabilizzazione del marco;
lavvio della ripresa economica;
una crescita costante fino al 1929.
Gli effetti della crisi di Wall Street
Nel 1929 gli effetti della crisi di Wall Street si ripercuotono anche in Europa e si fanno sentire con particolare forza in
Germania. Il crollo della Borsa statunitense spinge banche e investitori a richiamare negli USA i capitali impegnati in
Germania. La nuova crisi economico-finanziaria porta:
al fallimento di molte aziende;
allaumento della disoccupazione.
Il consenso al nazismo
Il Partito nazista di Hitler, schierato su posizioni ultra-nazionaliste e razziste, ottiene crescenti consensi, perch d voce:
al malcontento causato dalla crisi economica;
al risentimento verso le potenze che hanno vinto la Prima guerra mondiale.
Inoltre, Hitler pu contare anche sullappoggio della grande industria tedesca.
Le camicie brune
Il partito coadiuvato da un vero e proprio raggruppamento paramilitare, le Sturmabteilungen (SA o camicie brune) che:
sono composte per lo pi da reduci di guerra e disoccupati;
sono affidate al comando di Ernst Rhm.
Il Paese diventa preda della violenza nazista, che le forze dellordine non sono in grado di fermare.
Hitler cancelliere
Il Partito nazionalsocialista, nelle consultazioni elettorali del 1939 e del 1932, ottiene consensi sempre crescenti.
Il 30 gennaio 1933 il presidente della Repubblica incarica Hitler di formare un governo di coalizione.
Hitler riesce in poco tempo a:
farsi affidare pieni poteri di governo;
esautorare il Parlamento della funzione legislativa.
Gestapo e Schutz-Staffeln (SS)
In breve tempo vengono sciolti tutti i partiti, a eccezione di quello nazista, e i sindacati vengono sostituiti con i Consigli del
lavoro. Per coordinare lazione politica repressiva allinterno del Paese vengono create:
la Gestapo (polizia politica segreta), per controllare e schedare le opposizioni;
le SS (Schutz-Staffeln, squadre di difesa), al comando di Heinrich Himmler, uomo di fiducia di Hitler.
La notte dei lunghi coltelli
Hitler, contestato dalla base nazista, insofferente alla politica di compromesso con imprenditori e conservatori, decide di
sbarazzarsi dellopposizione interna. Il 30 giugno 1934, in quella che passer alla storia come la notte dei lunghi coltelli, i
vertici delle SA, accusati di cospirazione, vengono massacrati dalle SS per ordine di Hitler.
8. LO STALINISMO
Stalin al potere
In Unione Sovietica la fine della guerra civile e la pacificazione interna consentono il consolidamento del sistema comunista.
Nel 1922 Lenin si ammala e si scatena la lotta per la successione tra Trotzkij e Stalin.
Questultimo pu contare sullappoggio dei quadri dirigenti del partito e nel 1924 riesce a prendere il potere.
Gli obiettivi economici
LURSS un Paese economicamente arretrato in cui assente unindustria moderna e lagricoltura scarsamente
meccanizzata.Stalin ritiene che sia necessario:
creare una grande industria pesante;
rendere leconomia sovietica competitiva sul piano internazionale.
Il primo piano quinquennale
Nel 1928 Stalin vara il primo piano quinquennale, un colossale tentativo di pianificare la produzione agricola e industriale.
Con questo piano:
si organizza la produzione in modo scientifico;
si fissano le quote di produzione che ogni settore (e ogni singola fabbrica) deve raggiungere.
Per la produzione industriale viene fissato un aumento del 180%.
Lo sviluppo dellindustria pesante
Gli obiettivi fissati dal primo piano quinquennale, di fatto impossibili da raggiungere, non vengono conseguiti.
La produzione industriale, comunque, grazie anche alle commesse militari, aumenta notevolmente.
In una decina di anni, lURSS diventa una delle tre prime potenze industriali del mondo.
Il basso tenore di vita
Lincremento della produzione riguarda quasi esclusivamente lindustria pesante e viene realizzata a scapito dei beni di
consumo e dei servizi.Lo sviluppo economico non ha dunque un impatto significativo sui consumi e sul benessere della
popolazione, che restano pressoch immutati.
Lo sviluppo dellagricoltura
La pianificazione sovietica presta molta attenzione allagricoltura e a tale scopo istituisce i sovchoz e i kolchoz.
I sovchoz sono aziende di Stato: i contadini sono dipendenti e vengono salariati come gli operai.
I kolchoz sono cooperative gestite direttamente dai contadini, ma la terra e i mezzi agricoli sono di propriet dello Stato.
La repressione dei kulaki
Ma lopera di collettivizzazione delle campagne suscita la reazione dei contadini e viene messa in atto facendo ricorso alla
violenza.Inoltre, nelle campagne vengono confiscate le terre dei kulaki, piccoli e medi proprietari arricchitisi durante la
NEP.
Fra il 1929 e il 1930, i kulaki, ritenuti nemici del comunismo, vengono deportati e uccisi spietatamente.
Il controllo sulla produzione
Lorganizzazione della produzione presupposta dai piani quinquennali richiede un rigido controllo sulla stessa produzione e
sui produttori:
i lavoratori vengono indottrinati ai principi del socialismo;
i sindacati vengono aboliti;
coloro che non lavorano secondo i ritmi previsti corrono il rischio di essere denunciati per sabotaggio.
Uno Stato autoritario
Ai piani quinquennali Stalin affianca la creazione di uno Stato fortemente accentrato e autoritario. Nel 1936 lURSS si d un
nuovo assetto istituzionale e una nuova Costituzione. Il nuovo sistema di governo formalmente d ampie garanzie di
democrazia politica e sociale.Nella realt, per, le regole costituzionali vengono applicate in modo poco democratico.
La repressione del dissenso
Durante gli anni in cui Stalin al potere il sistema sovietico dominato dallunico partito ammesso, quello comunista.
Il PCUS guidato da unlite che reprime il dissenso con le cosiddette purghe staliniane.
Chi si oppone alle decisioni dei vertici viene condannato a morte o deportato in Siberia nei campi di prigionia, detti gulag.
Un Regime totalitario
E cos anche in Russia, come in Italia e in Germania, nasce un Regime totalitario che reprime ogni forma di opposizione.
Negli anni Trenta milioni di cittadini vengono rinchiusi in carcere o condannati ai lavori forzati. La polizia di Stato procede ad
arresti e processi sommari.
La formazione dei giovani
Lo stalinismo si occupa in modo massiccio della formazione e dellindottrinamento delle nuove generazioni.I giovani:
vengono inquadrati in organizzazioni di partito;
devono partecipare a corsi di formazione politica e militare.
Il culto della personalit
Il culto della personalit di Stalin diviene un elemento determinante nella propaganda politica nel Paese.
Gli organi del partito controllano che gli artisti:
si adeguino al realismo socialista;
rappresentino le conquiste del proletariato e della rivoluzione sovietica.
La resistenza partigiana
Sulle montagne e nelle citt si formano nuclei di resistenza partigiana:
composti da antifascisti, soldati sbandati, studenti;
guidati dal Comitato di liberazione nazionale (CLN), in cui confluiscono tutti i partiti antifascisti.
Nel 1944 i partiti del CLN si impegnano a lavorare insieme alla monarchia per la liberazione del Paese.
Dalla linea Gustav alla linea gotica
NellItalia centro-meridionale i tedeschi si attestano lungo la linea Gustav, che viene sfondata nella primavera
del 1944.Gli Alleati avanzano rapidamente verso nord e occupano Roma il 4 giugno e Firenze l11 agosto. I tedeschi
fermano lavanzata alleata sullAppennino tosco-emiliano e si attestano lungo la linea gotica, che corre fra Rimini e
Massa.
Lo sbarco in Normandia
Il 6 giugno 1944 le forze alleate effettuano uno sbarco in Normandia con grande dispiegamento di mezzi.
I tedeschi si trovano stretti in una morsa:
a ovest gli angloamericani avanzano verso Parigi;
a sud prosegue lavanzata in Italia;
a est lArmata rossa invade la Polonia.
25 aprile 1945: lItalia libera
Il 25 aprile 1945 il Comitato di liberazione nazionale proclama linsurrezione popolare.Mussolini tenta la fuga in Svizzera ma
viene arrestato dai partigiani e fucilato il 28 aprile.Il suo cadavere viene esposto al pubblico ludibrio in piazzale Loreto a
Milano. Il 29 aprile le truppe nazifasciste chiedono la resa.
La caduta del Terzo Reich
Tra lestate del 1944 e la primavera del 1945 vengono liberati Francia, Belgio e Olanda e loffensiva antinazista giunge al
termine:
da est continua lavanzata sovietica, che nel maggio 1945 mette sotto assedio Berlino.
da ovest gli alleati proseguono la marcia verso la capitale tedesca.
Il 30 aprile Hitler si suicida nel bunker della Cancelleria a Berlino; il Terzo Reich costretto alla resa.
La fine della guerra
Il Giappone, ormai solo a contrastare loffensiva americana, si prepara a una lunga e drammatica resistenza.
Poich occupare il Giappone unoperazione troppo complessa, gli americani decidono di sganciare due bombe atomiche
sulle citt di Hiroshima e Nagasaki, il 6 e il 9 agosto 1945. Il 14 agosto il Giappone si arrende. La guerra davvero finita.
Il piano Marshall
Nel 1947 gli USA si assumono il compito di proteggere il mondo libero e di contenere lespansionismo sovietico.
Nel 1948 lanciano il piano Marshall, per aiutare i Paesi europei a ricostruire le proprie economie. Nel 1949 lURSS avvia
con il Comecon un programma di aiuti economici per i Paesi dellEst europeo.
La NATO e il Patto di Varsavia
Tra il 1949 e il 1955 le due superpotenze costituiscono due alleanze militari contrapposte:
la NATO, unalleanza militare difensiva tra gli USA e dieci Stati dellEuropa occidentale;
il Patto di Varsavia, unalleanza militare tra i Paesi del blocco orientale.
Il maccartismo
Negli anni Cinquanta gli Usa si mobilitano per impedire la diffusione del comunismo allinterno della societ americana.Il
senatore McCarthy crea una Commissione speciale che interroga e arresta tutti coloro che sono sospettati di
filocomunismo.Il maccartismo diviene, cos, una vera e propria caccia alle streghe.
LURSS di Stalin
Nel secondo dopoguerra Stalin rafforza ulteriormente il proprio controllo sulla Russia:
il Partito comunista diviene una colossale macchina burocratica;
gli oppositori politici vengono deportati nei gulag.
Leconomia russa, intanto, malgrado lo sviluppo industriale non riesce a soddisfare la richiesta di beni di prima necessit.
Il controllo sovietico nellEuropa dellEst
Nel clima della Guerra fredda lURSS estende il proprio controllo sui Paesi dellEuropa orientale.
I Partiti comunisti locali:
obbediscono alle direttive che arrivano da Mosca;
eliminano le forze di opposizione;
creano regimi analoghi a quello stalinista.
Lunico Paese che riesce a mantenersi libero dallinfluenza sovietica la Jugoslavia di Tito.
KRUSCEV AL POTERE
Nel 1953, alla morte di Stalin Nikita Kruscv gli succede alla guida del Partito e della Russia.Nel 1956, durante il XX
Congresso del PCUS, Kruscv:
condanna i crimini staliniani;
denuncia il culto della personalit tributato al dittatore;
decreta la fine del sistema delle grandi purghe.
La rivolta in Ungheria
Dopo la condanna dei crimini di Stalin, i Paesi satelliti dellURSS pensano che sia possibile conquistare lautonomia da
Mosca. Nel 1956 in Ungheria scoppiano agitazioni di operai e studenti.Il governo concede timide riforme democratiche.
LURSS, per, invia i carri armati del Patto di Varsavia, che pongono fine alla rivolta.
La coesistenza pacifica
In politica estera Kruscv si dichiara a favore di una coesistenza pacifica tra URSS e USA.Dopo un momentaneo disgelo,
per, i rapporti tra le due superpotenze peggiorano.La Russia rompe anche i rapporti diplomatici con la Cina di
Mao.Nellottobre del 1964 Kruscv viene improvvisamente destituito.
La guerra di Corea
Uno scontro militare tra le due superpotenze si profila in occasione della guerra di Corea (1950-1953).
La Russia sostiene il governo comunista della Corea del Nord, che vuole riunificare il Paese, ma non interviene direttamente
nel conflitto. Lo scontro militare tra le due potenze viene evitato. Larmistizio, firmato nel 1953,
riconferma la divisione del Paese lungo il confine del 38 parallelo.
La corsa allo spazio
Per dimostrare al mondo intero la propria superiorit le due superpotenze avviano programmi di ricerca spaziali.
La Russia riesce per prima a inviare nello spazio:
un satellite artificiale, lo Sputnik, nel 1957;
lastronauta Jurij Gagarin, nel 1961.
Lo sbarco sulla Luna
Gli Stati Uniti investono enormi capitali per colmare lo svantaggio.Il 21 luglio del 1969 lamericano Neil Armstrong,
comandante della missione Apollo 11, il primo uomo che sbarca sulla Luna.
Negli anni successivi lURSS continua il suo impegno nelle ricerche spaziali ma non riesce a eguagliare i risultati americani.
13. LA DECOLONIZZAZIONE
La decolonizzazione
Dopo la Seconda guerra mondiale inizia il processo di decolonizzazione. I Paesi africani e asiatici si liberano dal dominio
politico dei Paesi europei e ottengono lindipendenza:
a volte in modo pacifico;
pi spesso dopo una lotta armata.
Il neocolonialismo
Lindipendenza non porta ai nuovi Paesi ricchezza e benessere. Spesso, infatti, essi dipendono ancora dallex Paese
colonizzatore:
per lesportazione di materie prime e prodotti agricoli;
per limportazione di manufatti e tecnologie.
Lo scambio disuguale, detto neocolonialismo, lascia i Paesi del Terzo Mondo in uno stato di sudditanza economica.
I Paesi non allineati
Molti nuovi Stati si schierano con uno dei due blocchi che si fronteggiano nella Guerra fredda. Alcuni Paesi, invece, cercano
un equilibrio tra il mondo occidentale e quello comunista. Nel 1955, con la conferenza di Bandung, nasce il movimento
dei Paesi non allineati. I leader del movimento sono lo jugoslavo Tito, lindiano Nehru e legiziano Nasser.
Lo scontro tra ind e musulmani in India
Nel 1948 lIndia completa il lungo cammino verso lindipendenza grazie alla lotta non-violenta del Mahatma Gandhi.
La societ, per, attraversata dai conflitti tra gli ind e i musulmani. Nellagosto del 1947 il Paese si divide e nasce il
Pakistan, a maggioranza musulmana.
Lo stesso Gandhi, promotore della pacificazione, viene assassinato nel 1948 da un estremista ind.
La guerra civile in Cina
Alla fine della Seconda guerra mondiale, la Cina divisa tra due governi, ovvero i comunisti di Mao e i nazionalisti di Chiang
Kai-shek:
i comunisti controllano una parte del territorio settentrionale e una popolazione di quasi 160 milioni
di abitanti;
i nazionalisti, sostenuti dagli aiuti americani, controllano il resto del Paese.
La Repubblica popolare cinese
La guerra civile finisce nel 1949, quando Mao proclama la nascita della Repubblica popolare cinese.
I nazionalisti si rifugiano a Taiwan e non riconoscono il nuovo Stato. Mao vara una politica economica che
si rivela un fallimento.
Nel 1966 lancia allora la rivoluzione culturale, che smantella lopposizione interna al partito e rafforza il suo potere.
La guerra del Vietnam
Nel Sud-Est asiatico, dopo lindipendenza dalla Francia, nascono il Vietnam del Nord (comunista) e quello del Sud
(filoamericano).
Nel 1960 i contrasti tra i due Paesi sfociano in un vero e proprio conflitto.
Gli USA, che temono il passaggio dellintera regione sotto linfluenza sovietica, intervengono direttamente nel conflitto.
La fine del conflitto
La guerra del Vietnam impegna gli Stati Uniti per circa dieci anni con un grande dispiegamento di forze.
Gli USA, per, non riescono ad avere la meglio sui guerriglieri nord-vietnamiti (vietcong).
Nel 1973 gli americani si ritirano dal conflitto, che si chiude due anni pi tardi con loccupazione del Sud da parte delle
forze armate nordvietnamite.
Lo sviluppo del Giappone
Dopo la guerra, il Giappone diventa
in poco tempo una delle principali potenze economiche del pianeta.
Il successo giapponese dovuto a tre fattori:
la stabilit politica;
lassenza di conflittualit sociale e il forte legame tra operai e aziende;
la creativit tecnologica dellindustria elettronica, che rende i prodotti giapponesi competitivi su tutti i mercati
mondiali.
La guerra di Algeria
Nel Maghreb le ex colonie francesi Tunisia, Marocco e Algeria ottengono con relativa facilit lindipendenza, tranne
lAlgeria. La forte comunit francese, infatti, si oppone alla concessione dellindipendenza.
Scoppia una guerra civile che ha fine solo nel 1962 con un referendum, con il quale si concede lindipendenza allAlgeria.
I conflitti etnici nellAfrica nera
Guerre e violenze caratterizzano anche la decolonizzazione di molti Stati dellAfrica nera, come il Congo, la Nigeria e
lEtiopia:
in questi Paesi disegnati a tavolino dai Paesi europei vivono etnie diverse;
spesso i conflitti etnici vengono fomentati da Stati europei o da aziende multinazionali interessate a
sfruttare le risorse delle ex-colonie.
Lapartheid
NellAfrica del Sud si formano Stati come la Repubblica sudafricana e la Rhodesia, basati su un regime segregazionista,
lapartheid. In questi Paesi una minoranza bianca:
controlla la ricchezza;
nega alla maggioranza di colore il godimento dei diritti politici e civili.
La nascita di Israele
In Palestina, il 14 maggio 1948 David Ben Gurion, leader del movimento sionista, proclama la costituzione dello Stato di
Israele. I Paesi arabi limitrofi non riconoscono il nuovo Stato e lo attaccano militarmente.
Israele esce vincitore dal primo conflitto arabo-israeliano.
La nascita del nuovo Stato comporta, per, il sorgere del problema dei profughi palestinesi, costretti a lasciare la loro terra.
LOLP di Arafat
Nel 1964 i profughi palestinesi creano lOrganizzazione per la liberazione della Palestina (OLP), guidata dal 1969 da Yasser
Arafat. LOLP:
ha il proprio quartier generale in Giordania;
organizza azioni terroristiche contro Israele e i Paesi occidentali.
Lattentato pi clamoroso stermina la squadra israeliana che partecipa alle Olimpiadi di Monaco del 1972.
La crisi di Suez
Il principale avversario di Israele senza dubbio lEgitto, che dal 1952 una Repubblica guidata da Gamal Abd el-Nasser.
Nel 1956 Nasser nazionalizza il canale di Suez:
la Francia e la Gran Bretagna inviano nellarea dei soldati;
Israele occupa militarmente Gaza e il Sinai.
Lintervento degli USA e dellURSS ferma Israele, la Francia e la Gran Bretagna e il canale resta sotto il controllo egiziano.
La Guerra del Kippur
Nel 1973 lEgitto di Sadat attacca a sorpresa Israele durante la festivit ebraica dello Yom Kippur.
Israele riesce a riprendersi e la guerra si conclude lasciando le frontiere quasi invariate.
I Paesi arabi, per, accusano lOccidente di aver sostenuto Israele.
Decretano cos lembargo petrolifero, che causa una gravissima crisi energetica e produttiva (shock petrolifero).
Gli accordi di Camp David
Nel settembre del 1978 negli Stati Uniti, a Camp David, Israele ed Egitto siglano un trattato di pace.
Gli accordi prevedono:
il riconoscimento di Israele da parte dellEgitto;
la restituzione del Sinai.
La questione palestinese viene di fatto ignorata. LEgitto si trova isolato rispetto ai Paesi arabi, che continuano a non
riconoscere Israele.
La rivoluzione cubana
NellAmerica centrale, a Cuba, nel 1959 una rivoluzione, guidata da Fidel Castro, pone fine alla dittatura di Batista.
Nei mesi Castro instaura un regime socialista, alleato dellURSS e fortemente avversato dagli USA.
NellAmerica Latina nasce il mito della guerriglia, che lotta per liberare le popolazioni oppresse da regimi sostenuti dagli
Stati Uniti.
14. IL MONDO DIVISO
Un mondo diviso
Nel periodo che va dalla fine della guerra al 1973, lOccidente capitalistico vive un et di forte sviluppo.
Nel mondo sovietico, invece, si registrano i primi segnali di una crisi strutturale.
Aumenta, inoltre, il divario fra i Paesi ricchi e quelli poveri.
Kennedy e la nuova frontiera
Negli USA gli anni Sessanta si aprono con la presidenza di John Fitzgerald Kennedy.
Con il progetto della nuova frontiera il giovane presidente rilancia il sogno americano fatto di:
pace;
prosperit;
libert.
In politica interna, il suo governo appoggia la lotta per i diritti civili della popolazione di colore.
La politica estera degli USA
In politica estera, Kennedy si oppone fermamente a ogni tentativo di espansione dellarea di influenza sovietica.
Il Presidente assume posizioni ferme
in diverse occasioni come:
la crisi dei missili di Cuba;
la costruzione del muro di Berlino.
Sostiene poi, tramite linvio di consiglieri militari, il Vietnam del Sud in Indocina.
Lintervento in Vietnam
Nel novembre del 1963 Kennedy viene assassinato a Dallas e gli succede Lyndon Johnson:
il nuovo governo continua la politica a sostegno della lotta per i diritti civili dei neri;
gli USA intervengono direttamente nella guerra in Vietnam.
Ma lopinione pubblica protesta, perch vede negli Usa una potenza che mira solo a tutelare i propri interessi.
Nixon presidente
Le elezioni presidenziali del 1968 si svolgono in un clima molto acceso per le proteste contro la guerra in Vietnam.
Durante la campagna elettorale vengono uccisi:
Martin Luther King;
Robert Kennedy, candidato alle presidenziali.
Il nuovo presidente Richard Nixon riallaccia i rapporti con i Paesi comunisti (Russia e Cina) e pone fine alla guerra del
Vietnam.
La fine di Nixon e il caso Watergate
Nel 1972 Nixon incontra i governanti di Cina e Unione Sovietica. A Mosca firma il primo accordo per la limitazione delle
armi nucleari. In politica interna, avvia misure economiche per il contenimento dellinflazione.
Nel 1972 viene rieletto, ma nel 1974 costretto a dare le dimissioni in seguito allo scandalo Watergate.
Dittature e guerre civili nellAmerica Latina
In America Latina, zona economicamente e socialmente arretrata, gli Stati Uniti hanno molti interessi economici.
Per questa ragione appoggiano dittature sanguinarie e regimi corrotti, come la dittatura dei Somoza in Nicaragua.
Nel Paese, per, nasce il Fronte sandinista di liberazione nazionale e poco dopo scoppia una guerra civile.
Il golpe in Cile
Nellautunno del 1973 il generale Augusto Pinochet, appoggiato dalla CIA, protagonista di un golpe in Cile.
Il legittimo presidente Salvador Allende muore nella difesa del palazzo presidenziale.
Sotto il regime di Pinochet ogni opposizione politica viene soffocata nel sangue e ogni libert viene soppressa
Il populismo di Pern in Argentina
Nel Sud America nascono governi populisti come in Argentina, dove nel 1946 sale al potere il colonnello Pern.
Il suo programma si basa su un nazional-populismo anti-imperialistico e sulla gestione autoritaria delle istituzioni.
Anche questi governi, per, falliscono nel tentativo di assicurare il benessere al loro Paese.
LURSS, una potenza senza benessere
NellURSS leconomia pianificata perde il suo slancio:
vengono potenziate solo lindustria pesante e quella bellica;
non vengono soddisfatte n la domanda di beni di consumo n quella di generi alimentari.
Ai cittadini russi vengono assicurati solo i servizi essenziali, come la casa, listruzione e la sanit.
La normalizzazione di Breznev
Nel 1964 il leader sovietico Kruscv viene destituito e sale al potere Leonid Breznev. La scena politica si normalizza:
si riafferma il ruolo guida del Partito comunista;
viene rifiutata ogni prospettiva di dialogo.
In politica estera si avvia un periodo di distensione con gli USA e vengono firmati trattati per la limitazione degli arsenali
atomici.
I dissidenti sovietici
NellURSS la vita culturale si inaridisce, mentre i dissidenti vengono ridotti al silenzio o condannati al carcere.
Alcuni intellettuali, per, come lo scrittore Solgenitsyn e il fisico nucleare Sacharov, manifestano ugualmente il loro
dissenso politico. Le loro posizioni hanno vasta eco in Occidente ed entrambi ottengono anche il premio Nobel.
La primavera di Praga
I Paesi satelliti dellURSS iniziano a cercare delle vie nazionali al socialismo. In Cecoslovacchia il primo ministro Dubcek nel
1968:
vara riforme economiche;
concede una maggiore libert di discussione politica.
Il suo scopo realizzare un socialismo dal volto umano:
ha inizio la cosiddetta primavera di Praga.
La dottrina della sovranit limitata
In risposta alle aperture di Dubcek, Breznev espone la dottrina della sovranit limitata. LURSS ha infatti il dovere
di intervenire quando in uno Stato fratello viene messo in dubbio il ruolo guida del Partito comunista russo.
In agosto i carri armati del Patto di Varsavia invadono la Cecoslovacchia: la fine della primavera di Praga.
LEuropa occidentale
In Europa occidentale, la Francia, la Gran Bretagna e la Germania completano la ricostruzione postbellica.
In questi Paesi, la popolazione raggiunge livelli di benessere mai ottenuti in precedenza.
Lo sviluppo industriale e la diffusione del benessere sono favoriti anche dalla solidit delle istituzioni democratiche.
Il Sessantotto
Nella primavera del 1968 in tutti i maggiori Paesi occidentali esplode la contestazione giovanile. I giovani:
protestano contro lintervento americano in Vietnam;
contestano gli stili di vita e i valori etico-politici della societ borghese.
In Francia e in Italia il movimento giovanile si salda alle lotte operaie.
Le dittature resistono
In Europa negli anni Sessanta rimangono in vita regimi di ispirazione fascista:
in Spagna e Portogallo, la dittatura al potere dagli anni Trenta;
in Grecia, la breve dittatura dei colonnelli al potere dal 1967 al 1974.
Nel corso degli anni Settanta e dei primi anni Ottanta, per, anche in questi Stati si afferma la democrazia.
La questione dellIrlanda del Nord
A partire dagli anni Sessanta, esplode inoltre la questione dellIrlanda del Nord (Ulster) con lo scontro tra cattolici e
protestanti. LIrish Republican Army (IRA), braccio armato degli indipendentisti cattolici, scatena una guerriglia
antibritannica e antiprotestante.
Lorganizzazione armata ha il sostegno e lappoggio della popolazione cattolica.
La domenica di sangue
Il governo di Londra, per evitare che gli scontri tra protestanti e cattolici sfocino in una guerra aperta, invia lesercito.
Domenica 30 gennaio 1972 lesercito britannico apre il fuoco contro una folla di cattolici che manifestano per i diritti civili.
Nella cosiddetta domenica di sangue (Bloody Sunday), tra i manifestanti disarmati si contano 14 morti e 2 feriti