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(Tomado de http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1350884 - Ver ms abajo, pgina 10)

DIFENDERE LA VERIT. RIEPILOGO ESPLICATIVO DELLA VISITA


APOSTOLICA

Ufficialmente, il nunzio apostolico nel Paraguay inform in una conferenza stampa del 2 luglio
2014 che la Diocesi di Ciudad del Este avrebbe presto ricevuto una visita apostolica "il cui fine era
offrirle assistenza per il bene di quella Chiesa particolare".

Ufficiosamente, i media diedero notizia che si stava profilando un vero e proprio "intervento sulla
diocesi", cio un processo la cui conclusione sarebbe stata o la rinuncia o la destituzione del nostro
vescovo ed il blocco dell'opera che sta portando avanti.

Presentiamo qui di seguito un riepilogo che inquadra i punti chiave di questa vicenda con i suoi fatti
e documenti probatori. Lo facciamo nello stile chiaro e diretto del popolo di Dio, e con l'onest e la
trasparenza alla quale ci ha abituati mons. Rogelio.

INDICE

I capitolo di questa storia

1. LUGO E LIVIERES
2. LA COMUNIONE ECCLESIALE
3. I RELIGIOSI
4. IL CLERO
5. NUOVI SEMINARI PER IL TERZO MILENNIO
6. LA PIETRA DI SCANDALO
7. IL PADRE CARLOS URRUTIGOITY
8. MONS. PASTOR CUQUEJO
9. NUOVE COMUNIT
10. QUESTIONI ECONOMICHE
11. JAVIER MIRANDA
12. PERCH LA STORIA NON SI RIPETA

1. LUGO E LIVIERES

Il Vescovo paraguaiano pi famoso , indubbiamente, il "padre-vescovo" Fernando Lugo, ex-


presidente della Repubblica. Assunse la carica come Presidente ad agosto del 2008, dopo aver
ricevuto la dispensa dai suoi obblighi come consacrato, tornando allo stato laicale. Fu destituito nel
2012, dopo un giudizio politico nel Congresso.

Lugo e la minuscola ma intraprendente sinistra del paese non sarebbero mai arrivati al potere,
sconfiggendo il Partito Colorado, senza una alleanza con la principale forza minoritaria, il Partito
Liberale, ed il sostegno massiccio (dichiarato o silenzioso) della Chiesa gerarchica. Sono decenni
ormai che in Paraguay si scelgono sistematicamente come vescovi solo candidati di certe tendenze
anti-Colorado, per di pi imbevuti in larga misura dei derivati ideologici della teologia della
liberazione.
Come tutte le regole, anche questa ebbe la sua eccezione: mons. Livieres lev la sua voce (in
pubblico, molto in pubblico) per opporsi alla candidatura di Lugo, ritrovandosi ad essere l'unico
difensore della posizione del Vaticano. Le critiche da lui espresse furono di due tipi. Da una parte,
egli si oppose alla confusione fondamentalista tra religione e politica, che trascin Lugo e tanti altri
consacrati ad abbandonare i propri impegni evangelici per "mettersi in politica". Dall'altra, lev
l'allarme sull'irresponsabilit morale e amministrativa del candidato, tenuta nascosta da tanti
ecclesiastici e religiosi sebbene tutti la conoscessero.

Documenti: (fare click alla pagina della Diocesi)

1. Opinin de Mons. Rogelio respecto de Fernando Lugo. [Entrevista]


2. Obispos piden a Lugo renunciar para evitar violencia.
3. Mons. Livieres haba manifestado en varios momentos su postura con relacin a Fernando Lugo cuando ste an era
Obispo de San Pedro.

2. LA COMUNIONE ECCLESIALE

La polemica riguardante Lugo non fu la prima occasione nella quale Mons. Livieres mise sottosopra
l l'episcopato. L'accusa di "rompere con la comunione ecclesiale" sorse ancor prima che mettesse
piede nella diocesi e, dunque, potesse "mettere lo zampino". Effettivamente, la conferenza
episcopale scrisse a san Giovanni Paolo II ed espresse il suo vivo disaccordo con la nomina del
nuovo fratello, che nemmeno era entrato nella terna dei candidati, in quanto "imposto" da Roma.
Alcuni leader laici si fecero eco anche loro di queste proteste. La Santa Sede non cedette. E anche
dopo, sfidando ogni tempesta come la barca del Vangelo, ha sostenuto il nuovo vescovo nella sua
gestione.

Ma la conferenza episcopale non non era poi tanto a malpartito. Indubitabilmente mons. Livieres,
dell'Opus Dei, rappresentava un'orientamento ecclesiale diverso dal ferreo modello dominante. Ma
a onor del vero bisogna riconoscere che egli non pretese mai di imporre le sue linee pastorali agli
altri Vescovi. Non prese un atteggiamento di contrapposizione, bens di complementariet
arricchente per la Chiesa. (Spesso si confonde l'unit nella fede e nell'amore la vera "comunione
ecclesiale" con l'imposizione di un'uniformit).

Un momento particolarmente difficile per la convivenza episcopale ebbe luogo con la fuga di una
lettera confidenziale e personale che mons. Rogelio aveva consegnato con le proprie mani a papa
Benedetto XVI, su richiesta di Sua Santit, durante la visita "ad limina". Come accaduto in seguito
con "Vatileaks", la fuga di informazioni alla stampa aveva la sua origine nel Vaticano stesso (ad
opera di alcuni che cercavano di danneggiare il papa emerito?). La lettera insisteva sulla necessit di
scegliere i futuri vescovi tra i migliori candidati dal punto di vista della vita di fede e della sapienza
liturgica e di governo, se si voleva veramente superare la crisi della Chiesa; e non tra quelli "graditi
aa tutti" per mantenere lo status quo.

Il vescovo di Ciudad del Este, degno figlio di suo padre esiliato sei volte dal governo militare di
Stroessner, stato un instancabile combattente per la libert religiosa, sua e dei suoi fedeli.

Algunas noticias sobre la "comunin eclesial" vivida por nuestra dicesis:

1. Mons. Rogelio Livieres participa de la 193 Asamblea Plenaria Ordinaria de la CEP.


2. Mons. Rogelio Livieres asistir a la toma de posesin del nuevo Obispo Castrense.
3. La Pastoral Social se une para ayudar a los ms necesitados del Chaco.
4. Mons. Rogelio Livieres recibi la visita de los miembros de la Pastoral Familiar Nacional.
5. Mons. Livieres participa de la Asamblea Plenaria Extraordinaria de la CEP.
6. Dicesis de Ciudad del Este ser la sede de la XIV asamblea nacional de la Pastoral Familiar.
7. Mons. Rogelio Livieres participa de la 197 Asamblea Plenaria Ordinaria de la CEP.
8. Miembros de la Vicara para Catequesis de nuestra Dicesis participaron de la Reunin de Coordinacin Nacional.
9. Mons. Rogelio Livieres participa del retiro de los Obispos del Paraguay.
10. Sacerdote de nuestra Dicesis, especialista en Sagrada Liturgia particip del 1er. Encuentro Nacional de Liturgia.
11. Mons. Livieres participa de la ltima reunin del ao de la CEP.
12. Mons. Rogelio Livieres participar en la 199 Asamblea Plenaria Ordinaria de la CEP.

3. I RELIGIOSI

Vi sono stati dei disaccordi anche con la conferenza dei religiosi del Paraguay, dovuti non a
un'incomprensione della vita religiosa chiaramente incoraggiata da Mons. Rogelio nella sua
Diocesi , quanto piuttosto a una profonda crisi d'identit e di disciplina in molte comunit,
specialmente di origine o formazione europea.

Buona parte dei religiosi a livello nazionale si sono sentiti identificati con il modo di agire di Lugo.
Inoltre, quando si sono avverati casi acuti di crisi sociale, come il massacro di Curuguaty in questa
diocesi, che favor la caduta politica dell'ex vescovo Lugo, molti si sono pronunciati ed hanno
assunto atteggiamenti dissonanti con la fede. In forza del diritto canonico Livieres viet, sotto pena
di sanzioni, la strumentalizzazione politica o ideologica della pastorale sociale. Si oppose anche a
una falsa "pastorale indigena" che, in contrapposizione ai santi missionari di tanti secoli, vuole
impedire il diritto dei nativi a che sia loro predicata la Buona Novella del Vangelo.

I numerosi sacerdoti, seminaristi, religiosi e laici che il vescovo ha mobilitato, concretamente,


durante le crisi sociali e le catastrofi naturali, sono intervenuti energicamente, ma sempre sotto un
profilo strettamente spirituale e umanitario. Il principio da seguire era semplice: "A Dio quel che
di Dio e a Cesare quel che di Cesare".
Notas sobre la masacre de Curuguaty.

1. Carta abierta del Obispo de Ciudad del Este con motivo de los graves actos ocurridos en Curuguaty.
2. Misin Pastoral en Curuguaty: Estamos llegando casa por casa y transmitiendo la paz y el corazn de Cristo en esta
enlutada ciudad, indic el Vicario Pastoral para Canindey.
3. Mons. Livieres anim a la ciudadana de Curugaty durante la celebracin Eucarstica.
4. Jefe de Relaciones Pblicas de la Polica Nacional recibi a la comitiva Diocesana de Ciudad del Este en el lugar de la
tragedia armada.
5. En Curuguaty sacerdotes piden paz y tranquilidad
6. Vicario Territorial de Canindey logra que los pobladores y campesinos se unan por la paz y no sean objeto de
instrumentalizacin poltica.
7. Seis de los siete sacramentos fueron administrados durante las Misiones Juveniles Catlicas.
8. Santa Misa por las vctimas de Curuguaty.
9. Misin en Curuguaty con administracin de sacramentos.

4. IL CLERO

Alcuni dei 16 sacerdoti diocesani che mons. Livieres trov al suo arrivo espressero riserve dinnanzi
alle nuove linee pastorali e al rinnovamento della disciplina ecclesiale. L'incomprensione arriv a
tal punto che, con il sostegno di alcuni vescovi, 10 di questi sacerdoti scrissero a papa Benedetto
XVI chiedendo "un intervento". Alcuni mesi dopo, circa 150 sacerdoti del resto del paese, nella
maggior parte religiosi, fecero la stessa cosa. Fu l'arcivescovo di Asuncin, abile e impegnato
oppositore di mons. Rogelio, la persona incaricata di portare la protesta a Roma. Ma il papa non
rispose; bens sugger a mons. Livieres l'esigenza di "formare un nuovo clero". La proposta si
dimostr un saggio consiglio: la maggior parte del clero diocesano, oggi giovane e numeroso (sono
poco pi di 70), considerano il vescovo come il loro padre, il loro pastore e condividono i suoi
orientamenti pastorali.

Per quanto riguarda i laici locali, soltanto un gruppo molto ridotto, ma vociferante e sostenuto
dall'esterno della diocesi, ha mantenuto un atteggiamento critico, in particolare un certo Javier
Miranda, di cui parleremo pi avanti. A parte alcune eccezioni, i laici ed i loro dirigenti, sia di
movimenti autorizzati a livello nazione o internazionale, sia di movimenti riconosciuti, promossi e
guidati da mons. Rogelio durante il suo ministero, tutti hanno sostenuto e continuano a sostenere il
loro vescovo, che ha dato loro tanta libert di azione e di spazio "para hacer lo" e portare avanti
l'evangelizzazione e la missione continentale di Aparecida.
1. 10.000 fieles agradecen al Papa el Ao Sacerdotal y el Seminario Mayor diocesano. [Noticia]
2. Declaracin de los Curas Prrocos en apoyo al Obispo. [Noticia]
3. Curas Prrocos apoyan con firmas a Livieres Plano. [Noticia]
4. Carta enviada por el clero diocesano al Papa Francisco en apoyo a Mons. Livieres. [Carta]
5. Carta enviada por las Congregaciones y Comunidades Religiosas al Papa. [Carta]
6. Carta a Su Santidad, de los Movimientos y Comunidades laicales. [Carta]

5. NUOVI SEMINARI PER IL TERZO MILENNIO

Quando il 3 ottobre 2004 monsignor Livieres assunse la sua carica come vescovo di Ciudad del
Este, subito scopr la grande sfida che aveva davanti a s: aveva poco pi di 70 sacerdoti (tra
religiosi e diocesani) per la cura spirituale di una popolazione di circa un milione di anime, cio, 1
pastore per ogni 10 mila pecore. La prospettiva per il futuro era ancora peggio, con appena una
decina di seminaristi in formazione nel seminario nazionale di Asuncin.

Non c' bisogno di precisare ancor di pi la gravit della situazione a chi riconosce con umilt
"teocentrica" che la Chiesa fondata de Ges Cristo "vive dell'eucaristia", cio, dei sacramenti nei
quali Egli " con noi tutti i giorni, fino alla fine del mondo", e la cui amministrazione fedele ha
affidato ai sacerdoti.

Senza fondi a disposizione e senza studi di fattibilit, monsignore prese subito la decisione
strategica di assumere come priorit del suo ministero quanto indicato dal Direttorio per i vescovi e
dal Codice di diritto canonico: decidere l'apertura di un proprio Seminario diocesano.

Presto si scopr perch il Padrone della vigna lo aveva scelto come vescovo: padre Rogelio aveva
attirato e coltivato molte vocazioni all'Opus Dei. Fece lo stesso nella sua diocesi, dove la pastorale
vocazionale non si delega. Ogni domenica, con la collaborazione di un vivace gruppo di formatori,
il vescovo riceveva e intratteneva nella propria casa tutti gli interessati alla vocazione sacerdotale.
Un po' di sport, un colloquio di formazione, guida spirituale e confessione, l'adorazione del
Santissimo, la preghiera del Rosario, un dialogo con domande "a bruciapelo" e una appetitosa
merenda portano al magico risultato di circa 130 persone coinvolte in un anno, delle quali sono
ammesse mediamente fra 30 e 40. Il segreto del successo, oltre all'impegno diretto e personale del
vescovo, risiede nell'entusiasmo con il quale i giovani aspiranti ed i seminaristi escono a loro volta a
cercare vocazioni tra gli amici, i parenti e i conoscenti (marketing "virale").

Il Seminario Maggiore San Jos gi stato valutato positivamente dalla Santa Sede in diverse
lettere, ed ha ordinato oltre 60 sacerdoti in 10 anni. Ma Mons. Rogelio, preoccupato per migliorare
la qualit della sua pesca e per la crisi del sistema educativo in genere, cre nel 2012 il Seminario
Minore San Andrs. Contemporaneamente, nel tentativo di poter applicare in maniera pi radicale
le lineamenta/linee guida del Concilio Vaticano II ed i documenti postconciliari sulla formazione
sacerdotale, inizi l'esperienza dell'Istituto di Formazione Sacerdotale San Ireneo di Lione. Per
adesso, questa casa di formazione funziona soltanto nel suo ciclo propedeutico, dove si
impartiscono le arti liberali classiche e si discute in lezioni-seminario sui Grandi Libri della cultura
occidentale.
1. Cartas Laudatorias de la Santa Sede respecto del Seminario Diocesano.
2. El Plan de Formacin Intelectual.
3. Carta de la secretara de Estado del Vaticano sobre la relacin presentada por el Seminario Diocesano.
4. P. Emilio Grasso escribe interesante artculo sobre su visita al Seminario Mayor San Jos.

6. LA PIETRA DI SCANDALO

La decisione di formare i propri seminaristi come un padre educa i propri figli fu colta con sorpresa
dalla Chiesa in Paraguay. Inizialmente ai vescovi non piacque questa decisione perch avrebbe
potuto rompere (ed infatti, lo fece) lo schema monolitico di formazione sacerdotale (diocesano
come religioso) che si era concordato con la creazione del seminario nazionale ed il suo istituto di
teologia, nel secolo scorso.

Fu inutile che la Santa Sede richiamasse il diritto e l'opportunit, se possibile, di ogni vescovo ad
avere un proprio seminario. "Perch avere un nuovo seminario, se sempre ce n' stato uno solo?",
la domanda che si pongono ancora oggi quelli che non sembrano aver riflettuto sull'indicazione del
n. 33 della "Evangelii gaudium": "abbandonare il comodo criterio pastorale del 'si fatto sempre
cos'.

7. IL PADRE CARLOS URRUTIGOITY

Un capitolo a parte in questa storia di opposizione al nostro vescovo e al suo nuovo seminario lo
merita, indubbiamente, l'attacco contro padre Carlos. Arrivato in diocesi nel 2005, assieme ad altri
sacerdoti e laici che avrebbero costituito successivamente le Comunit sacerdotali di San Juan, e
raccomandato da alcuni cardinale con funzioni nella Santa Sede (uno di loro fu eletto pochi giorni
dopo successore di Pietro), port con s, come bagaglio, una dura campagna di diffamazione e
calunnie negli Stati Uniti, sulla quale mons. Livieres ha scritto una dettagliata lettera chiarendo i
fatti.

Sin dall'inizio padre Carlos si rivel uno stretto collaboratore del vescovo. Per questo motivo, il suo
caso fu utilizzato come pedina per mettere in dubbio i successi pastorali nella diocesi e, in
particolare, la formazione del nuovo clero, dal momento che nei primi tempi egli collabor nel
nuovo seminario alla formazione, attivit che pi tardi lasci per assistere il vescovo nella curia
diocesana.

Nonostante le ripetute smentite del vescovo, una parte dei media, ripetitivi ed autoreferenziali,
hanno continuato a citarsi l'un l'altro su presunte "accuse di pedofilia" che, in realt, non sono mai
esistite. Nel Paraguay, queste campagne sono sempre state orchestrate dallo stesso giornale che, in
precedenza, aveva forzato la rinuncia di un altro vescovo. (La giustizia, anche in questo caso, fu
chiara nel dimostrare la falsit delle accuse, presentate da falsi testimoni pagati, in una manovra che
voleva portare alla destituzione). La stampa, nel caso di padre Carlos, fu aizzata dagli oppositori
ecclesiastici paraguaiani che abbiamo gi menzionato prima, e che hanno contatti influenti negli
Stati Uniti e a Roma, con i quali condividono uguali tendenze e lobby.

In conclusione usc di tutto, tranne che prove di pedofilia: perch, a dispetto dei detrattori, non vi
sono state accuse da parte di nessuna vittima. Esiste soltanto un pasticcio di calunnie fatte da terze
parti interessate. Per questa ragione mai ci fu alcun processo penale, n alcuna condanna nel
tribunale di qualche paese o nella Santa Sede. Tutt'al contrario, l'eterosessualit di padre Carlos
stata confermata da due valutazioni psicologiche indipendenti, una negli Stati Uniti e l'altra nel
Canada, che hanno escluso anche la presenza di psicopatie o disordini di personalit.

Non neppure vero che ogni volta si siano aggiunte nuove accuse, anche se, come sempre, senza
poter essere provate. Tutte si riducono alla testarda ripetizione della accuse inventate tanti anni fa,
non da presunte vittime, bens dai due persecutori ideologici del padre Carlos i quali, uno in
Argentina e l'altro negli USA, nutrono vere e proprie campagne: una, conventuale; l'altra, mediatica
e cibernetica. Il primo un sacerdote "sedevacantista" argentino che non riconosce nessun papa da
san Giovanni XXIII a Francesco e che per di pi si fatto "consacrare vescovo" in maniera del tutto
invalida per la Chiesa cattolica. Il secondo un nordamericano, un ex impiegato diocesano
scontento perch il vescovo di Scranton, mons. Timlin, lo aveva tolto da un progetto educativo del
quale voleva impossessarsi.

L'unica accusa presentata contro padre Urrutigoity davanti a un tribunale penale americano (a nome
di una persona adulta chiamata Michael Prorock) fu rigettata in via preliminare dalle indagini
indipendenti di due procuratori in Pennsylvania.

Si chiariscono, allora, due conclusioni chiave: 1) che l'accusa contro padre Carlos non implicava
comunque un caso di pedofilia, poich il denunciante era maggiorenne all'epoca dei presunti fatti;
2) che a motivo dell'archiviazione da parte dei procuratori una causa penale negli USA non ha mai
avuto inizio.

Nei tribunali della Chiesa, la congregazione per la dottrina della fede escluse la possibilit di aprire
un processo canonico penale per la stessa ragione: non c'era nessuna accusa di pedofilia.

Questo fallimento dell'accusa penale nocque seriamente agli avvocati del denunciante, nel suo
proposito di ottenere una ricca indennit nel foro civile, come abituale negli USA, dove hanno
accusato di diversi delitti il vescovo James Timlin, la diocesi di Scranton, alcuni suoi sacerdoti, la
Fraternidad San Pedro, l'Accademia Saint Gregorys e la Society of Saint John fondata da padre
Carlos.

Per le persone non abituate alle tortuosit legali, bisogna chiarire che per uno stesso motivo si
possono avviare due cause indipendenti: una nel tribunale penale e l'altra nel civile. Il successo di
quest'ultima, cio, la quantit di danaro che si pu ottenere per danni, debole se fallisce la
denuncia penale.

Ma negli USA vale la pena tentare comunque, perch anche se le accuse nel tribunale penale non
arrivano nemmeno a giudizio per mancanza di fatti o di prove in quel sistema legale ci sono pi
probabilit di ricevere dei soldi tramite una causa civile. In effetti, a causa degli elevatissimi costi
per difendere l'innocenza davanti alla giustizia civile americana (si calcola che in media una diocesi
debba spendere 2 milioni di dollari per ogni caso), consuetudine arrivare a un patteggiamento
prima del giudizio, con l'approvazione del giudice del caso.

La Society of Saint John, che inizialmente non voleva arrivare a un patteggiamento, fu forzata dalla
diocesi di Scranton, alla cui testa c'era gi mons. Martino, ad accettare un accordo complessivo di
450 mila dollari, dei quali essa era tenuta a versare 55 mila dollar, una cifra insignificante per le
somme abituali in questi casi, che si spiega nel fatto che gli avvocati dell'accusa non avevano prove
minimamente solide per poter chiedere pi soldi alla Society, o per rifiutare il patteggiamento ed
avviare il processo civile. La Society of Saint John impose come condizione per firmare l'accordo
che i denuncianti riconoscessero per iscritto, una volta di pi, la sua innocenza e che l'accusa, da
parte sua, rinunciasse in ugual modo a qualsiasi altra campagna successiva di accuse o a un'altra
azione civile.

Come si dice da noi "por la plata baila el mono", per i soldi balla la scimmia, ed chiaro che
ovunque c' chi si agita per i soldi, e non importa se si inganna la gente e si screditano gli innocenti.
Parlando adesso dei "ballerini" di Ciudad del Este, il 23 luglio di quest'anno, nella causa 2014-6130
del Tribunale Penale di Garanzie N. 6 dell'Alto Paran, il pubblico ministero in carico, Mara
Graciela Vera Colmn, ha chiesto l'archiviazione, per mancanza assoluta di prove, delle accuse
inoltrate via telefono (!) alla procura da una radio di Asuncin contro il sacerdote Urrutigoity "per
preteso abuso sessuale su bambini, non menzionando il nome delle vittime n altri elementi di
identificazione n l'indirizzo e/o le date o i luoghi dei fatti denunciati". Tutto questo proveniva
dalle chiacchiere fatte e registrate in un programma di Radio Unin dal noto accusatore seriale
Javier Miranda il quale, intimato dal pubblico ministero a comparire al fine di provvedere a una
"dichiarazione in qualit di testimone", non si mai presentato n ha inviato prova alcuna,
confermando cos le sue inequivocabili propensioni di attore.

Pastore, e non mercenario che fugge davanti ai lupi, mons. Livieres stato inflessibile nella difesa
degli innocenti. Nel caso di padre Carlos lo ha fatto anche dinnanzi a quelli che, seppur
riconoscendo la bont del suo impegno, pensavano fosse imprudente dapprima accoglierlo nella
diocesi e poi promuoverlo a diversi incarichi, poich tali azioni avrebbero messo in pericolo
l'immagine della gestione e la "carriera ecclesiastica" del vescovo. Ma monsignor Rogelio giudic
pi realista e appropriato far tesoro delle risorse umane concrete che la Provvidenza gli metteva a
portata di mano.

Nonostante l'occasionale caos mediatico e la protesta clericale, il Vaticano rispett la decisione del
vescovo e, dopo un prudente tempo di attesa e di esperienza nella nuova diocesi, autorizz
l'incardinamento di padre Carlos in Ciudad del Este, tramite il suo rappresentante, il nunzio
apostolico in Paraguay, con il permesso del vescovo escardinante. Inoltre, quello stesso anno la
Santa Sede emise la lettere laudatoria con la quale riconosceva ufficialmente come societ di vita
apostolica le Comunit Sacerdotali di San Juan.

Per quanto riguarda il giudizio del popolo di Dio nella diocesi, i seminaristi, i sacerdoti, i religiosi e
i laici della diocesi nel loro insieme hanno sostenuto, e continuano a farlo, il vescovo e sacerdote, e
sono ormai da dieci anni testimoni diretti del suo magistero esemplare, delle sue qualit umane e
della sua onest morale. Questi appoggi non vanno solo supposti; sono visibili, per chi voglia
esaminarli, negli attestati scritti e firmati per la stampa e per il grande pubblico in genere. Inoltre,
quando arriv il momento di nominare un nuovo vicario generale, una volta sentiti i sacerdoti e i
dirigenti del laicato, tutti proposero quasi all'unanimit padre Carlos come il candidato di loro
scelta. Anche se lui si oppose all'idea perch gli sembrava imprudente, il vescovo conferm e
fiancheggi la decisione dei suoi sacerdoti e laici.

Bisogna sottolineare, da ultimo, che quando mons. Livieres ha dovuto affrontare i veri casi di
corruzione o violazione del celibato sacerdotale, in qualsiasi loro forma, non ha esitato ed ha
proceduto conforme al diritto, anche davanti a forti pressioni contrarie, punendo in maniera
proporzionata e medicinale i colpevoli.
1. Carta Informativa sobre el Pbro. Carlos Urrutigoity [Resumen de la cuestin].
a) Informes psicolgicos. Padre Groeschel y Southdown Institute [Documentos].
b) Recomendaciones. [Documentos]
c) Conclusiones sobre las supuestas acusaciones de pedofilia. [Documentos]
d) Proceso de incardinacin a Ciudad del Este. [Documentos]
2. Carta de los Seminaristas sobre campaa de calumnias contra el Obispo y Formadores.
3. Pedido de los fieles solicitando la permanencia del P. Carlos Urrutigoity.
4. Transparencia y coherencia de Mons. Livieres frente a casos de pederastia. [Entrevista]
5. Las Comunidades Sacerdotales de San Juan. Documentos y recomendaciones. [Documentos]
6. Fiscala desestima la denuncia contra el Pbro. Carlos Urrutigoity. [Documentos]

8. MONS. PASTOR CUQUEJO

L'arcivescovo di Asuncin si aggiunto pubblicamente alla nuova ondata di attacchi contro padre
Carlos dichiarando alla stampa che il suo caso non era chiarito e che lui poteva, come arcivescovo
metropolita, richiedere alla nuova amministrazione di Roma di riaprire le indagini presso la
congregazione per la dottrina della fede, indagini chiuse preliminarmente sotto Benedetto XVI per
mancanza di accuse da parte di minorenni.

Indignato, mons. Livieres gli rispose sul terreno nel quale l'arcivescovo si era espresso. Lo fece
perch si gettava aperto discredito sui suoi ripetuti chiarimenti e perch si chiedeva, contro ogni
giustizia, la riapertura di un'indagine senza che fossero intervenute nuove accuse n nuovi elementi
di giudizio. La pietra scagliata da mons. Cuquejo era indirizzata a mettere in dubbio la probit di
quanto fatto non solo da mons. Livieres ma anche dalla stessa Santa Sede.

Senza preamboli da parte sua, anche se forse con eccesso, mons. Livieres rinfacci all'arcivescovo
l'incongruenza di gridare allo scandalo e di chiedere indagini pubbliche quando lo stesso mons.
Cuquejo era stato non soltanto accusato, ma anche processato per attivit omosessuale, e non da
terze parti, ma dalle stesse persone coinvolte.
1. Nuevo ataque a la Iglesia Catlica con viejos argumentos. [Noticia]
2. Monseor Cuquejo, vocero de disidentes. [Vea final del artculo].

9. NUOVE COMUNIT

Nello stesso modo con cui si criticano i genitori con pi di due figli, si messo in questione il
numero di vocazioni sacerdotali e di nuovi carismi laicali e religiosi, prospettando una falsa
opposizione tra quantit e qualit. Incredibilmente, alcuni si chiedono se possibile che Dio
benedica cos generosamente una diocesi, o se la moltiplicazione non sia piuttosto frutto di
negligenza e di smania per le statistiche.

L'albero si giudica dai suoi frutti. Il giudizio della gente sui suoi nuovi pastori molto positivo, e ci
si felicita per la variet di servizi che offrono le comunit religiose d i movimenti laicali. Certo, si
pu sempre fare meglio e di pi. Molto probabilmente la visita apostolica apporter suggerimenti e
correzioni che favoriranno l'andare oltre.

Ma innegabile che Ciudad del Este, fino a poco fa nota per il suo contrabbando e altri traffici, si
sta trasformando in un centro di vitalit spirituale, religiosa e culturale riconosciuto nel paese.
difficile percorrere le sue strade senza osservare giovani in abito talare e abiti religiosi. Ogni fine
settimana, circa duemila persone escono dalle loro periferie e povert umane per partecipare a ritiri
di conversione e formazione, organizzati per la maggior parte da laici accompagnati dai loro
cappellani. Anche i molteplici corsi di formazione per dirigenti sulla Bibbia, la liturgia e la
catechesi annoverano un gran numero di partecipanti.

Nuevas comunidades y espiritualidad


1. Mons. Rogelio admite a nuevas comunidades eclesiales en nuestra dicesis.
2. Mons. Livieres inaugur el Comedor para indgenas San Juan Diego.
3. Obispo promueve nueva experiencia de vida religiosa contemplativa: Monjas Faustinas.
4. Comunidad Misionera de Jess, aprobada por Mons. Livieres en el 2006.
5. Mons. Livieres inaugura y consagra el templo del Seminario Menor de los Agustinos

Cultura

1. Requiem de Mozart, un evento sin precedentes en Paraguay.


(Video completo : https://www.youtube.com/watch?v=BCHaVRa8kBM)
2. Murales de la Parroquia Espritu Santo.

10. QUESTIONI ECONOMICHE

Occupiamoci adesso degli allegati che riguardano le finanze. Due sono le accuse su questo
soggetto: la malversazione delle donazioni elargite dalla Binacional Itaip e lo sperpero del
patrimonio immobiliare della Diocesi.

Itaip don alla Diocesi un'importante somma di danaro (circa U$ 300.000) che il vescovo destin
totalmente alla manutenzione del Seminario. Fu accusato dal sig. Javier Miranda di malversazione
di fondi e di truffa ai danni dei poveri e bisognosi della regione. Mons. Rogelio giustific la sua
decisione spiegando che i futuri sacerdoti sarebbero stati i pi effettivi agenti di promozione sociale
e, pertanto, che quello era il modo migliore di servire i poveri a lungo termine. La giustizia del
Paraguay diede ragione a Mons. Rogelio a tutti livelli, compresa la corte suprema, riconoscendo le
ragioni del suo operato e verificando che tutto era stato speso fino all'ultimo centesimo per coprire i
bisogni della Chiesa, senza deviazioni verso tasche di privati.

Sempre con l'urgenza di avere fondi per pagare la formazione di circa 200 seminaristi e lo sviluppo
di opere pastorali sempre pi attive e varie, e cio per poter capitalizzare spiritualmente la sua
diocesi, il vescovo, senza rendite a sua disposizione a motivo della recente creazione della stessa,
mise in vendita alcuni immobili che non avevano un uso pastorale, n producevano dei benefici
economici. La stessa cosa avevano fatto i suoi predecessori, anche senza avere un Seminario
proprio da mantenere. Anche di questo il sig. Miranda lo denunci, come se avesse compiuto una
manovra dolosa e irresponsabile.

In ogni modo, per cercare una soluzione definitiva a questa precariet economica, il vescovo,
seguendo la raccomandazione che aveva ricevuto dal nunzio apostolico quando assunse la sua
carica, ha chiesto a dei laici qualificati lo studio e la realizzazione di progetti che producssero
redditi nel futuro, per coprire almeno il 75 per cento delle spese operative stimate.
DOCUMENTI (Cliquear enlaces a la pgina de la Dicesis)

1. Nuestra Dicesis debe generar rentas para cubrir los gastos de la evangelizacin. [Entrevista]
2. Sentencia de desestimacin de la causa de las falsas denuncias contra Mons. Rogelio Livieres. [Documento]
3. Proyecto de rentas de la Dicesis: Camposanto San Marcos.

11. JAVIER MIRANDA

La nota tragicomica di questa saga corrisponde a Javier Miranda, un agitatore politico poco
familiarizzato con il rigore della verit. Autoproclamatosi "Presidente dei Laici dell'Alto Paran" e
nonostante nessun movimento laico lo assecondi, egli accusa in maniera tanto ostinata quanto
contraddittoria mons. Rogelio e i suoi collaboratori dei crimini pi vari; nelle sue fantasie arriva ad
affermare nei media di avere prove certe che il Vescovo abbia contratto in un casin dell'Uruguay
un debito di milioni di dollari (sic).
Anche se i fatti gli danno torto persino nei fallibili tribunali umani egli continua a essere una
marionetta utile a certi gruppi della sinistra e ai contestatori ecclesiastici di sempre. A dire il vero
con uno scarsissimo successo e sostegno popolare.
DOCUMENTI (Cliquear enlaces a la pgina de la Dicesis)

1. Respuesta de Mons. Rogelio al seor Javier Miranda. [Carta]


2. Los 70 Movimientos laicales de la Dicesis repudian la actitud del ex catequista Javier Miranda. [Noticia]
3. Manifiesto de fieles autoconvocados en apoyo al Obispo Rogelio Livieres.
4. Solicitada de los Movimientos y Comunidades Laicales en repudio a miembros de la ex-JUDILA.
5. Asociacin de Abogados defiende inocencia de Mons. Livieres.

12. PERCH LA STORIA NON SI RIPETA

La crescita e la forza del Popolo di Dio in Paraguay furono crudelmente mutilatE a causa
dell'ingiusto processo e soppressione dei missionari gesuiti alla fine del XVIII secolo. Anche loro
furono accusati da infidi ecclesiastici alleati di potenti uomini politici e lobby.

Quelli che desiderano che la storia si ripeta adesso nella nostra diocesi probabilmente si
sorprenderanno nello scoprire che, questa volta, il vescovo di Roma un erede dei gesuiti calunniati
e soppressi, disposto a scrivere la storia in un modo nuovo.

Lo stesso testo in lingua originale nel sito della diocesi di Ciudad del Este, con in pi, capitolo per capitolo, i
link alla relativa documentazione:

> Resumen explicativo

PRESENTACIN DEL RESUMEN ANTERIOR POR SANDRO MAGISTER


(Italiano y espaol. Tambin est en francs, incluida la traduccin del Resumen Explicativo)

Il vescovo destituito in Paraguay. La parola alla difesa


stato rimosso senza poter leggere i capi d'accusa. Ha bussato alla porta del papa senza essere
da lui ricevuto. Ecco la sua ricostruzione dei fatti, sullo sfondo drammatico della Chiesa del suo
paese

di Sandro Magister

ROMA, 2 ottobre 2014 raro che un papa destituisca un vescovo. Ed quasi romanzesco che
un papa gesuita cacci un vescovo dell'Opus Dei.

Eppure ci che accaduto a Ciudad del Este, la diocesi del Paraguay al confine col Brasile e
l'Argentina, affacciata sulle cascate dell'Iguaz, nel territorio che tre-quattro secoli fa fu civilizzato e
cristianizzato dai missionari gesuiti delle "Reducciones".

Rogelio Ricardo Livieres Plano, il vescovo che papa Jorge Mario Bergoglio ha destituito, era a
Roma da alcuni giorni quando il 25 settembre ha avuto notizia della sua avvenuta rimozione.
Ne ha avuto notizia per telefono dal cardinale Marc Ouellet, prefetto della congregazione per i
vescovi, proprio mentre in Paraguay il nunzio la rendeva pubblica, poco prima del comunicato
vaticano ufficiale.

In una nota che ha accompagnato il comunicato, la sala stampa della Santa Sede ha fatto risalire la
destituzione di Livieres ai risultati delle visite apostoliche compiute a Ciudad del Este nei mesi
precedenti.

Papa Francesco aveva inviato come visitatore un porporato di sua fiducia, lo spagnolo Santos Abril
y Castell, gi nunzio in Argentina dal 2000 al 2003 e oggi presidente della commissione
cardinalizia di vigilanza sullo IOR.

E questi avrebbe riscontrato nel comportamento del vescovo Livieres stando alla nota vaticana
un attentato "all'unit della Chiesa di Ciudad del Este e alla comunione episcopale in Paraguay".

Non una riga, per, del dossier accusatorio elaborato dal visitatore apostolico stata mostrata al
vescovo destituito. N egli, pur presente a Roma, ha avuto esaudita la richiesta di un colloquio con
papa Francesco.

A Livieres stato chiesto ripetutamente di dimettersi. Ma lui non si piegato. Rimosso d'autorit,
ha accettato in obbedienza questa decisione e ha incoraggiato i suoi fedeli a fare altrettanto,
bench la giudichi "infondata e arbitraria", frutto di "persecuzione ideologica", come ha spiegato in
una lettera al cardinale Ouellet, scritta di getto il giorno stesso della sua destituzione:

> "Eminencia Reverendsima"

Questa assenza di chiarezza sui reali motivi della rimozione di Livieres ha indotto inoltre i media di
tutto il mondo ad associarla al clamoroso arresto avvenuto due giorni prima in Vaticano, "per
espressa volont del papa", dell'ex nunzio Jozef Wesolowski. Come per costui l'imputazione era di
gravi abusi sessuali compiuti su minori, cos per Livieres la colpa enfatizzata dai media era di avere
"coperto" le analoghe malefatte di un sacerdote da lui accolto in diocesi e promosso a proprio
vicario.

Padre Federico Lombardi, intervistato dal "New York Times", ha negato che questo fosse "il
problema centrale" all'origine della destituzione di Livieres. Ma nei media questa rimasta la
spiegazione principale della sanzione inflitta da papa Francesco al vescovo di Ciudad del Este.

Al quale non resta che dare la parola, per avere un quadro il pi possibile bilanciato della vicenda.

Quella che segue la versione dei fatti dal punto di vista del vescovo Livieres, pubblicata sul sito
della diocesi di Ciudad del Este poco prima della sua rimozione.

Nella giustizia civile ogni sentenza di condanna seguita dalla pubblicazione delle sue motivazioni.

Nel caso di Ciudad del Este la condanna arrivata, le motivazioni no. Nell'attesa di un confronto,
ecco l'impressionante autodifesa del condannato :

El obispo destituido en Paraguay. La palabra a la defensa


Ha sido destituido sin poder leer las acusaciones. Ha llamado a la puerta del Papa sin que ste lo
haya recibido. He aqu su reconstruccin de los hechos, en el fondo dramtico de la Iglesia de su
pas.

De Sandro Magister

ROMA, 2 de octubre de 2014 Es raro que un Papa destituya a un obispo. Y es an ms


novelesco que un Papa jesuita expulse a un obispo del Opus Dei.

Y, sin embargo, esto es lo que ha sucedido en Ciudad del Este, la dicesis de Paraguy, en la
frontera con Brasil y Argentina, que se asoma a las cataratas de Iguaz, en el territorio que hace
tres-cuatro siglos fue civilizado y cristianizado por los misioneros jesuitas de las "Reducciones".

Rogelio Ricardo Livieres Plano, el obispo que el Papa Jorge Mario Bergoglio ha destituido, estaba
en Roma desde hacia unos das cuando el 25 de septiembre recibi la noticia de su expulsin.

Le dio la noticia por telfono el cardenal Marc Ouellet, prefecto de la congregacin para los
obispos, precisamente mientras en Paraguay el nuncio la hacia pblica, poco antes del
comunicado oficial del Vaticano.

En una nota que acompaaba el comunicado, la sala de prensa de la Santa Sede ha atribuido la
destitucin de Livieres al resultado de las visitas apostlicas de los meses precedentes, realizadas
en Ciudad del Este.

El Papa Francisco haba enviado como visitador a un purpurado de su confianza, el espaol


Santos Abril y Castell, que fue nuncio en Argentina del 2000 al 2003 y que actualmente es
presidente de la comisin cardenalicia de vigilancia sobre el IOR.

Parece ser que ste ha hallado en el comportamiento del obispo Livieres, segn consta en la
nota vaticana, un desacato "a la unidad de la Iglesia de Ciudad del Este y a la comunin
episcopal en Paraguay".

Pero ni siquiera una lnea del dossier acusatorio elaborado por el visitador apostlico ha sido
mostrada al obispo destituido. Ni ha visto acogida su peticin, a pesar de estar en Roma, de un
coloquio con el Papa Francisco.

A Livieres se le he pedido repetidamente su dimisin. Pero l no se ha doblegado. Destituido por la


autoridad, ha aceptado con obediencia esta decisin y ha animado a sus fieles a hacer lo mismo, a
pesar de juzgarla "infundada y arbitraria", fruto de una "persecucin ideolgica", como ha explicado
en una carta el cardenal Ouellet, escrita el mismo da de su destitucin:

> "Eminencia Reverendsima"

Esta ausencia de claridad sobre los motivos reales de la expulsin de Livieres ha llevado adems a
los medios de comunicacin de todo el mundo a asociarla al clamoroso arresto, que tuvo lugar dos
das antes en el Vaticano "por expresa voluntad del Papa", del ex nuncio Jozef Wesolowski. Como
para ste las acusaciones eran de graves abusos sexuales sobre menores, del mismo modo para
Livieres la culpa enfatizada por los medios de comunicacin era de haber "cubierto" las anlogas
fechoras de un sacerdote que l haba acogido en la dicesis y promovido como vicario.

Padre Federico Lombardi, entrevistado por el "New York Times", ha negado que este fuera "el
problema central" en el origen de la destitucin de Livieres. Pero en los medios de comunicacin
esta ha permanecido como la explicacin principal de la sancin infligida por el Papa Francisco al
obispo de Ciudad del Este.

Al cual no le queda ms opcin que dar la palabra, para tener una imagen lo ms equilibrada
posible de toda esta situacin.
De hecho, la que sigue es la versin de los hechos desde el punto de vista del obispo Livieres,
publicada en la pgina web de la dicesis de Ciudad del Este poco antes de su destitucin.

En la justicia civil toda sentencia de condena es seguida por la publicacin de sus motivaciones.

En el caso de Ciudad del Este la condena ha llegado, las motivaciones no. Mientras se espera una
comparacin, he aqu la impresionante autodefensa del condenado :

ESTADSTICAS DIOCESANAS EN LOS 10 AOS DE MONS. LIVIERES COMO OBISPO DE C. DEL ESTE

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