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Letteratura dello strumento Chitarra

A. A. 2015/2016

Mario Castelnuovo-Tedesco
(1895-1968)

Francesco DAngelo
Il contesto storico Il primo Novecento in Italia

Agli inizi del Novecento la classica scuola di Haydn, Mozart e Beethoven aveva
conquistato una posizione di predominio sul repertorio strumentale in Italia.
Anche in ambito operistico si era affermato con vigore il dramma wagneriano tuttavia
controbilanciato dalla personalit di Verdi, il quale era riuscito a conquistare, oltre che i
teatri italiani, anche quelli stranieri.
Nel Novecento, come nei due secoli precedenti, numerosi compositori italiani di musica
strumentale dovettero emigrare a causa del predominio assoluto del teatro dopera, unico
prodotto commerciabile col quale gli editori potevano soddisfare le richieste dei teatri.
Nel secondo Ottocento si assistette a vari tentativi di diffondere la musica strumentale in
Italia da parte di alcuni musicisti come Leone Sinigaglia, Camillo Sivori, Antonio Bazzini,
Giulio Briccialdi, Giovanni Bottesini, Stefano Golinelli, Giovanni Sgambati, Giuseppe
Martucci, Marco Enrico Bossi, Franco Faccio e Luigi Mancinelli.
Quasi tutti per si rifecero a modelli assimilati dal sinfonismo germanico, prendendo di
riferimento figure come Schumann, Beethoven, Listz, Wagner e Brahms.
Si pot parlare invece di un autentico rinnovamento della musica strumentale italiana con la
cosiddetta generazione dellOttanta, un gruppo di musicisti cos denominato per la
vicinanza anagrafica dei suoi esponenti. I portabandiera di questo fenomeno artistico
furono:

- il bolognese Ottorino Respighi, fra le numerose opere, autore di Tre suites orchestrali
intitolate Antiche danze ed arie per liuto, libere orchestrazioni di pagine liutistiche del
rinascimento italiano contenute nei volumi della Biblioteca di rarit musicali, riportate alla
luce da Oscar Chilesotti, animatore della crescente musicologia italiana;

- il veneziano Gian Francesco Malipiero, autore di un unico brano per chitarra, il


Preludio;
Spiega lo storico Elvidio Surian nel suo IV volume del suo Manuale di storia della musica
che << Attuata in parecchi lavori [di Malipiero] la tecnica costruttiva definita
a pannelli, costituita da una serie di brevi sezioni o episodi, ognuno di carattere diverso,
fantasiosi e improvvisatori nel contenuto, perlopi senza relazioni tematiche fra loro.
Il discorso musicale si articola quasi mai a sviluppo tematico, caro alla tradizione
romantica, ma ad invenzione musicale continua, alimentata da uno scaturire di idee
tematiche prima esposte e poi incessantemente rinnovate con piccole varianti. Molte
melodie rimangono ad uno stato atomico, rifiutandosi di divenire melodie interamente
articolate >>.
Sempre Surian aggiunge che tale costruzione si rivela adatta per lavori concepiti su piccola
scala. Un esempio che ci torna comodo quello della Sonatina op. 205 per flauto e chitarra
di Castelnuovo-Tedesco. Nel primo tempo specialmente troviamo difatti un vero e proprio
collage di cellule ritmico-motiviche. Un'altra importante pagina chitarristica
novecentesca di breve respiro che esemplifica questo approccio il Finale del Thme vari
et Finale del compositore messicano segoviano Manuel Ponce.
Ferruccio Busoni ci spiega questo tratto fondamentale della nuova classicit:
<< Il distacco definitivo dal tematismo e il rinnovato impiego della melodia (non nel senso
di motivo orecchiabile) quale dominatrice di tutte le voci, di tutti gli impulsi, supporto
dellidea e genitrice dellarmonia, in breve: della polifonia sviluppata (non complicata) al
massimo. >>
- il torinese Alfredo Casella il quale aiut Castelnuovo-Tedesco ad affermarsi
nellambiente italiano e doltralpe;

- il parmense Ildebrando Pizzetti, di cui Castelnuovo-Tedesco fu allievo di composizione


a Bologna.
Cenni biografici

Mario Castelnuovo-Tedesco nacque a Firenze il 3 aprile del 1895 da famiglia ebraica benestante.
Ricevette le prime lezioni di piano dalla madre, dimostrando un precoce talento musicale.
Quindi si iscrisse al Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze, dove studi pianoforte con Edgardo
Del Valle de Paz (1861-1920), pianista e compositore allievo di Beniamino Cesi. Studi
composizione con Ildebrando Pizzetti, che, giunto a Firenze da Parma nel 1908, era il musicista
allora pi significativo in citt (a lui Castelnuovo-Tedesco dedicher anche uno dei suoi Caprichos
de Goya).
Una volta raggiunto il diploma di pianoforte nel 1914 e quello di composizione nel 1918,
Castelnuovo-Tedesco riscosse un successo pi che discreto come concertista e compositore. Infatti
Alfredo Casella ne incluse i lavori nel repertorio della Societ Nazionale di Musica, fondata da
Casella nel 1917, e gi nel 1922 opere di Castelnuovo-Tedesco furono eseguite al primo festival
della International Society for Contemporary Music di Salisburgo. Nel 1925 vinse il Concorso lirico
nazionale con La mandragola, che fu rappresentata al Teatro La Fenice di Venezia.
Arturo Toscanini e la New York Philharmonic Orchestra presentarono in prima rappresentazione
diverse opere di Castelnuovo-Tedesco, inclusi I profeti (Concerto per violino no. 2) nel 1933
con Jascha Heifetz come solista e, nel 1935, il Concerto per violoncello con Gregor
Piatigorsky come solista.
Nel 1932 Castelnuovo-Tedesco incontr a Venezia per la prima volta Andrs Segovia con il quale
stabil una collaborazione destinata a protrarsi negli anni e che avrebbe fatto di Castelnuovo-
Tedesco uno dei pi importanti compositori del Novecento per chitarra classica.
A Firenze, dalla quale non si allontan mai, prese parte attiva alla vita musicale e culturale, non solo
con la sua musica ma con una vasta produzione saggistica e collaborando con Vittorio Gui alla
nascita del Maggio Musicale Fiorentino.
Nel 1939 a causa delle leggi razziali promulgate dal regime fascista, i compositori ebrei italiani si
trovarono senza lavoro e con le loro opere messe al bando.
Nel suo Manuale di storia della chitarra, Gianni Nuti parla della vita di Mario come di unesistenza
divisa in due da una data: il 13 luglio 1939, quando Castelnuovo-Tedesco (con la moglie Clara e
due figli) part per gli USA da Trieste.
Fu fondamentale l'aiuto offertogli da Arturo Toscanini, Jascha Heifetz e Albert Spalding.
Al suo arrivo a New York pot esibirsi come solista al pianoforte per la prima esecuzione del suo
Concerto n.2 per pianoforte con la New York Philharmonic Orchestra, in un concerto diretto
da John Barbirolli.
Ricevette quindi un contratto a Hollywood con la Metro-Goldwyn Mayer affermandosi come
stimato autore di colonne sonore per film. Undici sono quelle che furono a lui accreditate, ma tra
il 1940 e il 1971 furono oltre 200 quelle a cui collabor (non accreditato) nel ruolo di compositore
di musiche originali o come arrangiatore.
Accanto alla carriera cinematografica, port avanti la sua attivit di compositore di musica classica
e dal 1946 lavor come maestro di composizione al conservatorio di Los Angeles.
Ebbe tra i suoi allievi importanti musicisti come di Elmer Bernstein, Jerry Goldsmith, John
Williams, Henry Mancini, Andr Previn, Nelson Riddle.
Rimanendo comunque molto legato allItalia e tornandovi spesso, nel 1946 Castelnuovo-Tedesco
ottenne la cittadinanza statunitense. Nel 1958 vinse il Concorso Campari con l'opera Il mercante di
Venezia, rappresentata nel 1961 al Maggio Musicale Fiorentino.
Castelnuovo-Tedesco mor a Beverly Hills il 17 marzo 1968.
Nel 2000 il ricchissimo archivio contenente i manoscritti musicali e la corrispondenza epistolare del
compositore fu donato nella sua interezza dagli eredi alla Library of Congress di Washington a
formare la Mario Castelnuovo-Tedesco Collection. Il fondo che il compositore stesso aveva avviato
nel 1966, si era gi arricchito tra il 1970 e il 1978 con una serie di donazioni da parte della vedova.
Consiste oggi in 161 scatole di materiale manoscritto. Tra laltro il catalogo accessibile online.
Nel 2005 viene pubblicata in Italia, con il titolo Una vita di musica: un libro di ricordi,
l'autobiografia del compositore, da lui composta nel dopoguerra.
Castelnuovo-Tedesco fu un autore molto prolifico. Nel corso della sua carriera scrisse, tra l'altro,
sei opere liriche, undici ouverture per lavori shakespeariani, cinque oratori, quattro balletti, concerti
per pianoforte, chitarra, violino, violoncello, oboe e arpa, oltre cento composizioni per pianoforte e
altrettante per chitarra, pi di cento composizioni corali, quasi quattrocento composizioni vocali e
un gran numero di composizioni cameristiche.
Ho scritto una grande quantit di melodie vocali nella mia vita; ne ho pubblicate centocinquanta
(per non parlare di quante sono rimaste inedite nel cassetto) e le ho composte in tutte le lingue che
conosco - italiano, francese,inglese, tedesco, spagnolo, latino. La mia ambizione e, ancora pi, una
urgenza profonda, sempre stata quella di unire la mia musica ai testi poetici che hanno destato il
mio interesse e la mia emozione, per coglierne l'espressione lirica.
Music autori come Cavalcanti, Petrarca, Vogelweide, Cervantes, Shakespeare, Lorca, Whitman,
dimostrando di essere colto e raffinato.
Anche la propria cultura ebraica fu fonte di continua ispirazione per il compositore, che scrisse
opere di argomento biblico o per la liturgia sinagogale. La preparazione tecnica solidissima gli
permise di avere un dominio assoluto della forma e del contrappunto. Nel secondo dopoguerra fu
criticato talvolta anche aspramente per il suo linguaggio conservatore, legato in egual misura
al romanticismo tardo ottocentesco, all'impressionismo e al folklore spagnolo.
Il primo periodo Lincontro con Segovia

Castelnuovo Tedesco e Andrs Segovia si incontrarono a Firenze nei salotti fiorentini in


occasione di un concerto del chitarrista a Palazzo Pitti.
Fu per durante il festival di Venezia del 1932 che Segovia incontra la moglie di Mario,
Clara Forti, esprimendo il desiderio che suo marito componga qualcosa per lui.
Castelnuovo-Tedesco si dichiara apertamente alloscuro di come si scriva per chitarra.
Quindi Segovia manda al compositore fiorentino una descrizione delle caratteristiche dello
strumento nonch le Variazioni su un tema di Mozart di Sor e le Variazioni di Ponce.

Le Variations travers les sicles op. 71 vengono completate dopo pochi giorni.
Dal Preludio e dalla Ciaccona di ispirazione bachiane, ai due Valzer schubertiani, fino al
moderno Fox-trot, Castelnuovo-Tedesco ricerca lo spirito della chitarra e il fascino che ha
esercitato nella attraverso i secoli. Infatti il compositore pensa che Segovia abbia
valorizzato le qualit di uno strumento che ha << la verginit del liuto, lo spirito del
clavicembalo, la soavit dellarpa e si libra quasi (fra passato e futuro) fuori dal tempo >>.

Mario e Andres cominciarono quindi a lavorare insieme: il compositore faceva una prima
stesura e la inviava al chitarrista, il quale suggeriva soluzioni per la risoluzione di problemi
strumentali, spesso con discussioni anche animate. Le richieste di Segovia spesso
compromettevano la coerenza formale e la condotta delle voci, non trovando il favore di
Castelnuovo-Tedesco.
Una testimonianza di tali incomprensioni si ritrova nel Capriccio diabolico op. 85,
menomato in maniera ragguardevole da Segovia con vistose correzioni e un taglio di 23
battute della coda. Mario non sar infatti mai soddisfatto del brano in questione.

La Sonata (omaggio a Boccherini) op. 77 del 1934 unaltra importante composizione del
primo periodo di Castelnuovo-Tedesco. Boccherini fu un amante della chitarra come
dimostrato dai Quintetti. Il compositore fiorentino riprende il modus operandi di quello
lucchese.

Anche nella Tarantella op. 87/a Segovia taglia 21 battute, da lui considerate ridondanti.
Questa composizione del 1936 presenta tre temi principali che si articolano nella tipica
danza del Sud Italia, a testimonianza della volont di Mario di recuperare forme, stilemi e
tradizioni nazionali.

Il Concerto in re op. 99 nacque dopo due anni di sollecitazioni da parte di Segovia, nel
1939. Castelnuovo-Tedesco era infatti perplesso dal punto di vista dellorchestrazione:
immaginava troppo divario tra la sonorit della chitarra e quella dellorchestra.
Il secondo periodo

Nel 1939 Castelnuovo-Tedesco arriva negli USA con la famiglia. Non ritorna alla
composizione chitarristica fino al 43, quando nasce Srnade pour guitare et orchestre de
chambre op. 118.

Il Quintetto per chitarra e archi op. 143, composto per Segovia nel 50, viene eseguito la
prima volta a Los Angeles nel 51.

Romancero gitano op. 152 un lavoro per chitarra e quattro voci miste del 51 composto su
sette poesie di Federico Garcia Lorca.

Il Secondo concerto op. 160 del 53 il risultato della sollecitazione da parte di Segovia, il
quale desidera che il ruolo della chitarra venga rafforzato rispetto al primo concerto.
Passacaglia (omaggio a Roncalli) op. 180 viene alla luce nel 56 ed considerato il lavoro
per chitarra pi importante di questo periodo.

Il terzo periodo

Nellultima fase della vita, certi tratti psicologico-artistici di Mario si rafforzano: il legame
con un passato mitico e idealizzato, pregno della nostalgia per la terra natia e dellamarezza
dellespatrio. Egli stesso dichiarer di non essersi mai davvero attaccato al paese adottivo.

Le composizioni per due chitarre appartengono tutte a questo periodo. Affascinato e


sollecitato dal duo Presti-Lagoya, compone nel 61 la Sonatina canonica op. 196, nel 62 il
Concerto per due chitarre e orchestra op. 201 e nel 67 la Fuga elegiaca op. 210/a.
Il suo lavoro pi importante per due chitarre Les guitares bien tempres (24 prludes et
fugge por deux guitares op. 109.

Nel 59 compone i dieci Lieder che compongono la raccolta intitolata Vogelweide op. 186
per baritono e chitarra, su liriche del Minnesanger del XII secolo Walther von der
Vogelweide.

Nel 60 realizza Platero y yo para narrador y guitarra op. 190, un ciclo di 28 liriche di
Juan Ramon Jimenz basato su una storia di amicizia, valore molto importante per Mario.

I 24 caprichos de Goya op. 195 del 61 sono frutto di meditazioni poetiche sulle acqueforti
del pittore Francisco Goya y Lucientes, rappresentazioni dei lati pi oscuri e stranianti
delluomo.
Castelnuovo-Tedesco, nella sua originalit, stato un compositore definibile neoclassico,
per le tecniche prese in prestito dalla tradizione europea e per il rifiuto degli
sperimentalismi del XX secolo.

Bibliografia:

- Gianni nuti, Manuale di storia della chitarra vol. II La chitarra nel ventesimo
secolo Edizioni Brben;
- Elvidio Surian, Manuale di storia della musica vol. IV Il Novecento, Rugginenti.

Sitografia:

- http://www.treccani.it/enciclopedia/mario-castelnuovo-tedesco_(Dizionario-
Biografico)/

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