EMOZIONI E PRESTAZIONE
Claudio Robazza
Claudio Robazza
Peak performance (1/2)
Attenzione focalizzata
Elevata fiducia ed ottimismo
Rilassamento mentale e
fisico
Elevata energia psicofisica
Automatismo esecutivo
Completo controllo
Peak performance (2/2)
Immersione totale
Focalizzazione nel presente
Forte motivazione
Distorsione spazio-temporale
Profonda soddisfazione
Temporaneit dellesperienza
...
Incremento della prestazione
FASE 1 FASE 2 FASE 3 FASE 4
Analisi del Assessment Concettua- Sviluppo
compito psicologico lizzazione abilit
dellatleta mentali,
strategie,
routines
Modulazione
Modulazione Controllo
Controllo delle
delle
dellarousal
dellarousal immagini
immagini
Modello teorico di ansia competitiva (Martens, Vealey e Burton, 1990)
Situazione
competitiva
oggettiva Stimoli
Percezione Percezione
di incertezza dell'importanza
del risultato del risultato
Percezione
dell'organismo
Ansia
Percezione
competitiva
di paura
di tratto
Ansia Risposta
di stato
Il modello IZOF applicato allansia (Hanin, 1986)
Allinterno
Atleta A della zona Al di fuori della zona ottimale
ottimale
Allinterno
Atleta C Al di fuori della zona ottimale della zona
ottimale
8
7
6
5
4
3
2
1
0
A B C D E F
Athletes
Cambiamenti viscerali e
muscolari
Esperienza soggettiva
Tendenze allazione
* Da Deci (1980)
Classificazione dei fenomeni affettivi
Emotional Temperament
Lifetime traits
Years
Month Moods
Weeks
Feelings
Days Emotions
Hours
Minutes
Seconds
FACILITANTI
Mobilizzazione Mobilizzazione
energie e utilizzo energie
(Spiacevoli)
NEGATIVE
(Piacevoli)
POSITIVE
Utilizzo Demobilizzazione
inappropriato energie e disturbo
energie e, a volte, nellutilizzo
sovraccarico
INIBENTI
U Intensity
nc
on
0
2
4
6
8
10
12
fid
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Profilo emozionale di un atleta delite (karateka)
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Punteggi medi degli scarti delle emozioni dalla prestazione ideale (10 gare)
N = 34 velocisti (100, 200, 400) e ostacolisti (100, 110, 400)
Et: 18-32; livello medio e alto; M e F
- la prestazione ideale corrisponde alla linea dello zero -
3
2
1
0
-1
-2
-3
CONSAPEVOLEZZA
Condizioni psicofisiche
associate alla prestazione
CONTROLLO
Per migliorare la
prestazione latleta deve:
Essere consapevole delle sue
zone ottimali e disfunzionali
Riconoscere le sue condizioni
ottimali e disfunzionali
Entrare e restare nelle sue zone
ottimali durante la prestazione
Ricerca di Annesi (1998)
sullansia
Ansia cognitiva
Ansia somatica
Fiducia
Programma mentale
Formulazione obiettivi
Ristrutturazione cognitiva
COG Controllo pensieri
Controllo attenzione
Rappresentazione mentale
Programma mentale
Controllo respirazione
SOM
Tensione e rilassamento
muscolare
Ricerca sulle emozioni
Robazza, C., Pellizzari, M., & Hanin Y. (2004)
Sviluppo di un profilo di
prestazione
Analisi delle strategie
individuali di preparazione
Sviluppo di strategie individuali
di autoregolazione
Autoregolazione
Obiettivi Procedure
1 2 3 4 5 6 7 8 9 1 2 3 4 5 6 7 8 9
Competitions
Participant H1 Participant G1
Performance scores
Participant H2 Participant G2
Participant H3 Participant G3