musica, afferma Marco Lenzi, psicologo musico terapeuta, come se il loro cervello fosse biologicamente programmato per apprezzarla. Infatti, le attivit di propedeutica musicale porta grandi benefici ai bambini sin dalla tenera et, anche se in Italia non sono stati fatti studi che lo attestano, questo non significa che non sia vero. La matematica e le lingue straniere vengono assimilate meglio dai bambini che praticano uno strumento, aumentando anche la loro sensibilit alla scoperta del modo. La musica dovrebbe essere introdotta anche tra le materie di tutti i licei, non solo la pratica di uno strumento ma anche la storia della musica, analisi della partitura e tecnologie musicali. Bisognerebbe aggiungere unaltra materia dedita al solo ascolto di musica, dalle opere liriche alle sinfonie. Sicuramente questo integrerebbe ulteriormente la cultura generale degli studenti ma non solo, una ricerca condotta allospedale di Boston ha scoperto che I musicisti tra i sedici e venti anni rispetto ai non musicisti hanno mostrato migliori prestazioni per quanto riguarda la flessibilit cognitiva, la memoria, e la fluenza verbale e anche nei processi cognitivi come la conoscenza del vocabolario, lattenzione selettiva per il discorso e la percezione metrica. Quindi per listruzione dei giovani la scienza ci dimostra che la musica fondamentale per migliorare la cultura generale dellindividuo e per facilitarne il processo di apprendimento. Forse giusto che sia il nostro paese, il primo a rivoluzionarsi sotto questo punto di vista.
Un'altra ragione per cui i genitori dovrebbero far
conoscere la musica ai propri figli sin da piccoli quello di garantire un futuro alla musica colta. Questo discorso va fatto alla luce della situazione di stallo che la storia della musica ha in questo periodo. Il rock, il blues, il jazz, lHip-Hop, il Reggae, il folk, per non parlare della musica classica, hanno finito la loro storia da tempo ormai. Non esistono pi autori e compositori allaltezza dei grandi del passato e questo un dato di fatto. La causa di questo sta nella scarsa conoscenza della musica in tutte le sue sfaccettature. Le ripercussioni le vediamo tutti i giorni: lunico genere musicale a cui il giovane medio si interessa quello della musica commerciale. Di conseguenza le infinite proposte che il mondo della musica di spessore offre, non trovano terreno fertile. Con questo sintende dire che il pubblico diventa sempre pi ristretto perch interessato esclusivamente a generi opposti quali il pop, lhouse, ecc Ne una prova il fatto che il musicista medio tra i meno pagati. In Italia, prima dellavvento dei licei musicali, un insegnante di scuola civica riesce a tirare a casa una cifra che va dai dieci ai venti euro netti lora, escluse le sue spese. Nelle migliori delle ipotesi riesce ad ottenere una media di quaranta ore mensili dinsegnamento per otto mesi (la media dobbligo perch ci sono festivit, ponti). Se si considera una paga oraria media di 17 euro netti lora e si moltiplica prima per le quaranta ore mensili e poi per gli otto mesi si ottiene circa 5440 euro lanno: questo non un reddito. Quindi lunico modo per avere un provento dignitoso come musicista, quello di trovare un posto in unorchestra importante o in una grande scuola. Basti pensare che ormai la musica si pu scaricare gratuitamente da appositi siti, riducendo notevolmente la possibilit di guadagnare cifre importanti attraverso concerti dal vivo. Un esempio ne Get Lucky, la canzone dei Daft Punk, nel 2014 stata ascoltata in streaming su Spotify 104.760.000 volte. I due membri della band hanno guadagnato 13.000 dollari a testa. Una cifra che non paga il conto se la principale fonte di guadagno.
Tutto questo discorso deve servire per
sensibilizzarci riguardo limportanza del musicista come lavoro, ricordandoci che senza le adeguate misure da parte dello stato riguardo la formazione musicale nelle scuole, questo mestiere andr estinguendosi. Non possiamo permettere che accada, soprattutto nel nostro paese che in passato stato il fulcro dellarte e della musica Europea.