1.REGOLATORI ON-OFF
Abbiamo detto che i regolatori sono quei sistemi che cercano di mantenere l’uscita costante.
On-Off sta per indicare che il regolatore viene acceso e spento in funzione dell’uscita.
I regolatori On-Off hanno la capacità di far assumere alla variabile i(t) (valore d’ingresso
dell’attuatore) due soli valori: i0(t) e i1(t), a seconda se l’uscita del sistema oltrepassa in alto o
in basso un margine d’errore (detto gap) che si trova intorno al valore set-point(valore
d’uscita che vogliamo raggiungere).
u(t)
+a
Set-point
-a
t
i0(t) i1(t) i0(t) i1(t)
i(t)
Potremmo stringere l’intervallo gap, ma questo non è conveniente poiché si avrebbe un numero
elevatissimo di oscillazioni e il sistema si romperebbe.
2.REGOLATORI PROPORZIONALI
i0= è il valore del segnale di controllo e corrisponde al set-point (valore che uscirebbe dal
sistema di controllo in assenza d’errore; è sempre lo stesso).
Kp= costante di proporzionalità o guadagno del sistema, il segno dipende dal tipo di sistema
(ad esempio guadagno positivo per un Frigorifero, negativo per un Forno).
Tale relazione fa capire che il segnale i(t) è proporzionale all’errore e(t) poiché i0 è fisso
(Quindi il legame tra l’errore e il segnale di comando è proporzionale).
Rispetto al regolatore On-Off, in questo tipo di regolatore l’azione varia (ci sono anche
posizioni intermedie).
Se e(t)=0 l’ingresso è solo quello relativo al riferimento:
i(t)= i0
i’(t)=0
Ciò significa che il sistema non è in grado di rilevare errori costanti ma solo disturbi
variabili(difetto).
u(t)
e(t)
i max
io(set point)
i min e
e min e max
Banda proporzionale
Possiamo individuare l’ interavallo d’errore che il sistema è in grado di correggere.
Infatti per un punto passano infinite rette, quindi cambiando la retta cambia anche l’angolo
e, quindi cambia anche la banda proporzionale.
Infatti:
tg Kp
Diminuendo il guadagno allarghiamo il campo degli errori su cui il regolatore può agire, a
discapito della velocità di risposta.
3.REGOLATORE INTEGRALE
t
i (t ) i0 K i e(t )dt
0
i’(t)= Ki .e(t)
t
Regolatore P.I. i(t ) i0 Kp.e(t ) Ki e(t )dt
0
4.REGOLATORE DERIVATIVO
Il problema di questo regolatore sta nel fatto che già all’inizio non ha azioni.
Infatti:
i’(t)=0
Sia il regolatore proporzionale che quello integrale, agiscono sul sistema in base all’errore
quando questo si è già verificato.
Il regolatore derivativo, invece, cerca di anticipare il disturbo.
t
La curva rossa si discosta velocemente. Pertanto la derivata sarà un valore alto perché la
pendenza è maggiore.
Nel caso della curva blu l’azione del regolatore è più lenta, quindi la derivata sarà un valore
piccolo.
Generalmente tale regolatore viene utilizzato con il regolatore proporzionale ottenendo, così
il regolatore P.D.
*RICAPITOLAZIONE*
Queste tre caratteristiche non sono in conflitto, quindi possiamo unire tutti e 3 i regolatori
ed ottenere il regolatore P.I.D.
t
i(t ) i0 Kp.e(t ) Ki e(t ) K D e' (t )
.
Regolatore P.I.D. 0