DIAGRAMMI DI BODE
jarg ( G ( jω) )
G ( jω ) = G ( jω ) e
p q ⎛ s2 2δ ⎞
∏ (1 + Tjs) ∏ ⎜ 2 + h s + 1⎟
j=1
⎜
h =1⎝ ωnh ωnh
⎟
G(s) = K ⎠ .
v w ⎛ s2 2δ ⎞
sμ ∏ (1 + Tis) ∏ ⎜ 2 + k s + 1⎟
i =1
⎜
k =1⎝ ωnk ωnk
⎟
⎠
p q ⎛ 2δ ω2 ⎞
∏ (1 + jTjω) ∏ ⎜1 − 2 + j h ω ⎟
j=1
⎜ ω
h =1⎝ ωnh ⎟⎠
nh
G( jω) = K .
v w ⎛ ω 2
2δ ⎞
( jω)μ ∏ (1 + jTiω) ∏ ⎜1 − 2 + j k ω ⎟
i =1
⎜ ω
k =1⎝ ωnk ⎟⎠
nk
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1
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In entrambi i diagrammi di Bode (delle ampiezze e delle fasi) sull’asse delle ascisse
non viene direttamente riportata la pulsazione ω, bensì la quantità log10ω. In questo
modo l’asse delle ascisse viene suddiviso in decadi: gli estremi di una decade sono
due valori di pulsazione di cui quello finale è pari a 10 volte quello iniziale. Si
osserva che, nonostante la scala usata per le ascisse sia quella logaritmica, i valori
numerici riportati sono quelli effettivi della pulsazione ω espressa in radianti, in
modo da facilitare la lettura del diagramma.
Per quanto riguarda l’asse delle ordinate, nel diagramma dei moduli non viene
riportato direttamente il modulo G( jω) , bensì la quantità 20log10 G( jω) , ossia il
modulo di G(jω) espresso in dB (decibel). Nel diagramma delle fasi viene riportata
direttamente la fase arg(G(jω)) espressa in gradi o radianti.
ω
log 10 ω
20(rad
log )10 G ( jω)
20log10|G(jω)|
3dB
2dB
1dB
-2 -1 1 2 3
-1dB log10ω
-2 -1 1 2 3
log10ω
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2
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log10 2 0.3
Quindi la pulsazione 2 rad s-1 si troverà in scala logaritmica ad un terzo nel segmento
della prima decade 1-10 rad s-1.
log10 5 0.7
Quindi la pulsazione 5 rad s-1 si troverà in scala logaritmica a due terzi nel segmento
della prima decade 1-10 rad s-1.
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5
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Osserviamo che, nel caso di diagrammi di Bode delle ampiezze, un diagramma (o una
parte di diagramma) rappresentato da una curva disposta al di sopra dell’asse delle
ascisse (o asse a 0 dB) corrisponde a un diagramma in cui 20log10|G(jω)|>0, ovvero
|G(jω)|>1 e quindi ad un intervallo di pulsazioni in cui il sistema amplifica a regime
l’ampiezza dei segnali in ingresso: per il teorema della funzione di risposta armonica,
infatti, la risposta in regime sinusoidale ad un segnale periodico di ampiezza ω
nell’intervallo in questione ha una ampiezza data dall’ampiezza X di tale segnale
periodico moltiplicata per il valore del modulo |G(jω)| ed è dunque maggiore di X.
Inoltre osserviamo che, nel caso di diagrammi di Bode delle fasi, un diagramma (o
una parte di diagramma) rappresentato da una curva disposta al di sopra dell’asse
delle ascisse (o asse a 0 rad) corrisponde ad un diagramma in cui sia arg(G(jω))>0 e
quindi ad un intervallo di pulsazioni in cui il sistema sfasa con un anticipo di fase a
regime la fase dei segnali in ingresso: per il teorema della funzione di risposta
armonica, infatti, la risposta in regime sinusoidale ad un segnale periodico di
ampiezza ω nell’intervallo in questione ha una fase pari alla fase iniziale φ0 di tale
segnale periodico sommata al valore della fase arg(G(jω)) ed è dunque maggiore di
φ0.
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6
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p q ω2 2δh
∏ |1 + jT ω
j ∏| 1 − 2
+ j ω
j=1 h =1 ωnh ωnh
| G( jω) |=| K | ⇒
v w 2
ω 2δ
| jω |μ ∏ |1 + jTiω | ∏ 1 − 2 + j k ω
i =1 k =1 ωnk ωnk
p q ω2 2δ
20log10 | G( jω) |= 20log10 | K | + ∑ 20log10 |1 + jTjω | + ∑ 20log10 1 − +j hω
j=1 h =1 ω2nh ωnh
μ
v w 2δ ω2
−20log10 | jω | − ∑ 20log10 |1 + jTiω | − ∑ 20 log10 1 − + j k ω.
i =1 k =1 ω2nk ωnk
Pertanto si ha:
p q ω2 2δ
| G( jω) |dB =| K |dB + ∑ |1 + jTjω |dB + ∑ 1 − +j hω +
j=1 h =1 ω2nh ωnh dB
μ
v w ω2
2δ
− | jω | dB − ∑ |1 + jTiω | − ∑ 1− +j kω
2
i =1 dB k =1 ωnk ωnk dB
p q ⎛ ω2 2δ ⎞
)G( jω) = )(K) + ∑ )(1 + jTjω) + ∑ ) ⎜1 − + j h ω⎟ +
j=1 h =1 ⎜⎝ ω2nh ωnh ⎟⎠
.
w ⎛ 2 ⎞
( )
v ω 2δ
−) jωμ − ∑ )(1 + jTiω) − ∑ ) ⎜1 − + j k ω⎟
i =1 k =1 ⎜⎝ ω2nk ωnk ⎟⎠
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7
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p q ⎛ ω2 2δh ⎞
∏ (1 + jT ω
j ∏⎜
) ⎜ 1 − + j ω⎟
j=1 h =1⎝
2
ωnh ωnh ⎟⎠
G( jω) = K .
v w ⎛ ω 2
2δ ⎞
( jω)μ ∏ (1 + jTiω) ∏ ⎜1 − 2 + j k ω ⎟
i =1 k =1⎝
⎜ ω ωnk ⎟⎠
nk
K
( jω) −μ
(1 + jωT )±1
±1
⎛ ω2 2δ ⎞
⎜1 − 2 + j ω ⎟⎟
⎜ ω ω
⎝ n n ⎠ .
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8
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20log10|K|
Inoltre la fase del sistema dipende dal segno di K: se K è positivo la fase è 0, mentre
se K è negativo la fase è -π.
− π(10Gω( jωarg(G(jω))
arg
log ))
K>0
K<0
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9
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ESEMPIO
Tracciare i diagrammi di Bode asintotici delle ampiezze e delle fasi della funzione di
trasferimento
G(s) = −0.1 .
Si ha:
G( jω) = −0.1
Vediamo ora il diagramma di Bode delle fasi. L’argomento della funzione vale:
20log10|G(jω)|
0 dB log10ω
ω=1
-20 dB
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10
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arg(G(jω))
0 rad log10ω
ω=1
-π rad
Nella figura seguente, inoltre, sono rappresentati i diagrammi di Bode del sistema
ottenuti in ambiente Matlab. Si osservi che il diagramma di Bode delle fasi
rappresentato è una retta di valore costante +180°, che naturalmente corrisponde ad
una fase di ±π rad.
Bode Diagram
-19
Magnitude (dB)
-19.5
-20
-20.5
-21
181
180.5
Phase (deg)
180
179.5
179
0 1
10 10
Frequency (rad/sec)
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1
La seconda funzione elementare è G ( jω) = , corrispondente a uno o più poli
μ
( jω )
nulli nella funzione di trasferimento del sistema.
−μ
G ( j ω ) = ( jω ) = ω−μ ⇒ G( jω) dB = 20log10 ω−μ = −20μ log10 ω .
−1
G ( jω ) = ( jω ) .
−1
G ( j1) = ( j1) = 1 ⇒| G ( j1) |dB = 0dB
−1 1
G ( j10 ) = ( j10 ) = ⇒| G ( j10 ) |dB = −20dB
10
pertanto la pendenza della retta passante per l’origine vale -20 dB/decade.
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20( log
log
G j10ω )ω10= G
( j ω( j)ω− 1)
20log10|G(jω)|
-20dB
-20(dB/decade)
Osserviamo che una decade è definita come un intervallo di pulsazioni il cui rapporto
sia dieci. Analogamente, è possibile definire una ottava come un intervallo di
pulsazioni in rapporto doppio. Ad esempio, l’intervallo 1 rad s-1 – 2 rad s-1 è una
ottava.
−μ
G ( jω ) = ( j ω ) = ω−μ ⇒ G( jω) dB = 20log10 ω−μ = −20μ log10 ω
−1
G ( j1) = ( j1) = 1 ⇒| G ( j1) |dB = 0dB
−1 1
G ( j2 ) = ( j2 ) = ⇒| G ( j2 ) |dB = −6dB
2
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13
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−2
G ( jω ) = ( j ω ) .
20( log
log
G )10= G
j10ω ω ( j ω( j)ω− 2)
20log10|G(jω)|
log10ω
0.1 10 102
-20dB
-40dB
-40(dB/decade)
−μ
Passiamo ora al diagramma delle fasi della funzione G ( jω) = ( jω) . Si ha:
⎧ π
⎪− 2 μ=1
−μ
⎡ 1 ⎤ ⎪
arg G ( jω) = arg ⎡⎢( jω) ⎤⎥ = arg ⎢ ⎥ = ⎨−π μ=2 .
⎣ ⎦ ⎢⎣ ( jω)μ ⎥⎦ ⎪
π
⎪−μ μ>2
⎩ 2
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log(10Gω( jω
arg ))
arg(G(jω))
K>0 log10ω
-180° μ=2
h=2
ESEMPIO
Tracciare i diagrammi di Bode asintotici delle ampiezze e delle fasi della funzione di
trasferimento
10
G(s) = .
s2
Si ha:
10
G( jω) =
( jω ) 2
Pertanto la funzione di risposta armonica è costituita da una funzione elementare
guadagno e da una funzione elementare polo doppio nell’origine.
10 1
20log10 G( jω) = 20log10 = 20dB + 20log10
( jω ) 2 ( jω ) 2
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15
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Vediamo ora il diagramma di Bode delle fasi. L’argomento della funzione vale:
⎛ 10 ⎞ ⎛ 1 ⎞
arg G( jω) = arg ⎜ ⎟ = 0 + arg ⎜ ⎟ = 0 − π = −π
⎜ ( jω)2 ⎟ ⎜ ( jω ) 2 ⎟
⎝ ⎠ ⎝ ⎠
pertanto l’unico contributo al diagramma delle fasi è dato dal sistema elementare
avente polo doppio nell’origine. Quindi il diagramma di Bode delle fasi è la retta
orizzontale di valore -π a tutte le pulsazioni (il sistema ritarda la fase a tutte le
pulsazioni).
20log10|G(jω)|
-20 dB
arg(G(jω))
0 rad log10ω
ω=1
-π rad
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Nella figura successiva, inoltre, sono rappresentati i diagrammi di Bode del sistema
ottenuti in ambiente Matlab. Si osservi che in questo caso il diagramma di Bode delle
fasi rappresentato è una retta di valore costante -180°, che corrisponde alla fase di -π
rad.
Bode Diagram
30
20
Magnitude (dB)
10
-10
-20
-179
-179.5
Phase (deg)
-180
-180.5
-181
0 1
10 10
Frequency (rad/sec)
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1
G ( jω ) = ,
(1 + jωT )
corrispondente ad un polo reale negativo disposto in -1/T. Il modulo della funzione è
1 1
G( jω) = =
1 + jω T 1 + ω2T 2
1 1
G( jω) dB = 20log10 = 20log10 =
1 + j ωT 2 2
1+ ω T
= −20log10 1 + ω2T 2 = −10log10 1 + ω2T 2 ( )
Per determinare l’andamento di questa funzione in funzione di ω possiamo osservare
quello che accade per ω molto piccolo e per ω molto grande.
1
→ G( jω) dB ≅ −10log10 1 = 0(dB) .
Se ω <<
T
1 ω
Se ω >> → G( jω) dB ≅ −20log10 ωT = −20log10 = −20log10 ω + 20log10 ωB .
T ωB
1
Detta quindi ωB = la pulsazione di break (o di rottura), si osserva che l’andamento
T
di G( jω) dB è una retta coincidente con l’asse orizzontale per ω<<ωB, mentre per
ω>>ωB è una retta passante per il punto (0,ωB) con pendenza di -20 dB/decade.
In particolare, si può assumere che ω<<ωB indichi le pulsazioni poste una decade al
di sotto di ωB e ω>>ωB indichi le pulsazioni poste una decade al di sopra di ωB.
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Possiamo così tracciare il diagramma dei moduli da -∞ (cioè ω=0) fino a una decade
prima di ωB e da una decade dopo ωB fino a +∞ (cioè ω=+∞).
ω
log
10ω Bω
j10ω
20B(Blog
G (1(+jωjω) T )−1
)10= G
10 20log10|G(jω)|
-20dB
-20(dB/decade)
Per l’andamento del diagramma nell’intorno di ωB, ossia tra ωB/10 e 10ωB, si
potrebbe calcolare G( jω) dB in corrispondenza di tre o quattro punti nell’intervallo
considerato e interpolare i valori ottenuti al fine di raccordare i due tratti estremi.
Si ottiene in tal modo un diagramma approssimato, che approssima molto bene (come
si può verificare analiticamente) il diagramma reale delle ampiezze. In particolare è
possibile mostrare che l’errore massimo si ha alla pulsazione, dove risulta ω = ωB e
19
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ω
log
10ω Bω
j10ω
20B(Blog
G (1(+jωjω) T )−1
)10= G
10 20log10|G(jω)|
3 dB Diagramma
asintotico
-20dB
Diagramma -20(dB/decade)
effettivo
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20
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1
Passiamo ora al diagramma delle fasi della funzione G ( jω) = . Si ha:
(1 + jωT )
⎡ 1 ⎤
arg G( jω) = arg ⎢
1 + j ω T ⎥ = − arctg ( ωT )
⎣ ⎦
Analizziamo dunque l’andamento asintotico del diagramma di Bode delle fasi. Si ha:
1
per ω ωB → arg G( jω) ≅ arg =0
1 + j0
1
per ω = ωB → arg G( jω) ≅ arg = −arctg(1) = −45°
1 + j1
1
per ω ωB → arg G( jω) ≅ arg = −90°
+ j ωT
In base a questi risultati, possiamo tracciare una parte del diagramma delle fasi
qualitativo, in cui indichiamo con ωa e ωb gli estremi di validità di tale
approssimazione.
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ω
arg
log
10ω G ( jω)
BB 10B ω
10 arg(G(jω))
ωa ωB ωb
log10ω
-45°
-90°
Per quanto riguarda l’andamento del diagramma nell’intorno della pulsazione di
1
break ωB= , approssimiamo il diagramma delle fasi con un segmento di pendenza
T
pari alla tangente nel punto (ωB,-45°).
d ( arg G( jω) ) d
= ⎡ −arctg ( ωT ) ⎤⎦ =
d ( log10 ω ) d ( log10 ω ) ⎣
ω=ωB ω=ωB
.
d dω
= ⎡⎣ −arctg ( ωT ) ⎤⎦
dω d ( log10 ω )
ω=ωB
Si ha:
dω
=
(
d 10log10 ω
=
) ( )
d 10 x
= 10 x log e 10 con x = log10 ω , ovvero
d ( log10 ω ) d ( log10 ω ) dx
dω
= 10log10 ω log e 10 = ω log e 10 .
d ( log10 ω )
Quindi
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argB 1210G ω
ω
log
arg(G(jω)) ( jω )
arg(G(jω))
ωa ωB ωb log10ω
Diagramma
asintotico
-45°
Diagramma
effettivo
-90°
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π π
4 = 4 = 1.15 →
log10 ωB − log10 ωa log10 ωb − log10 ωB .
ω ω π ω ω
→ log10 B = log10 b = 0.683 → B = b = 100.683 4.81
ωa ωB 4 ⋅ 1.15 ωa ωB
Pertanto si ha:
ωB
ωa , ωb 4.81ωB .
4.81
ω
ωa B , ωb 5ωB .
5
Tale relazione fondamentale è detta regola del 4.81 (o del 5): essa consente di
tracciare il diagramma delle fasi semplicemente conoscendo la pulsazione ωB.
Infatti, nota la pulsazione di break ωB, dividendo tale pulsazione per 4.81 (o per 5, in
prima approssimazione) si individua il punto ωa in cui il diagramma delle fasi
interseca l’asse delle ascisse e fino al quale il diagramma è costituito dalla retta
orizzontale di ordinata 0°. Analogamente, moltiplicando la pulsazione ωB per 4.81 (o
per 5) si ottiene ωb, pulsazione a partire dalla quale il diagramma ha una fase pari
asintoticamente a -90°. Tra i valori ωa e ωb il diagramma è costituito da un segmento
di pendenza -1.15 rad/decade e che assume nella pulsazione di break fase pari a -45°.
log e 10 ω 4.81ω
f (ω) = − log10 −1.15log10
2 ωa ωB
log e 10 ω log 10
f (ωa ) = − log10 a = − e log10 1 = 0rad
2 ωa 2
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π
log e 10
log 10 ω log 10 log 10 4 π
f (ωB ) = − e log10 B = − e log10 4.81 = − e log10 10 2 = − rad
2 ωa 2 2 4
e infine
π
log e 10
log 10 ω log 10 2 log 10 4 π
f (ωb ) = − e log10 b = − e log10 ( 4.81) = −2 e log10 10 2 = − rad
2 ωa 2 2 2
ESEMPIO
Tracciare i diagrammi di Bode asintotici delle ampiezze e delle fasi della funzione di
trasferimento
10
G(s) = .
s(1 + 0.1s)
Si ha:
10
G( jω) = .
jω(1 + 0.1jω)
10 10
20log10 G( jω) = 20log10 = 20log10
( jω)(1 + j0.1ω) ω2
ω 1+
100
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Pertanto nel diagramma di Bode asintotico dei moduli per pulsazioni inferiori a ωB il
terzo contributo è ininfluente (essendo pari sempre a 0 dB) ed esso interviene solo a
partire da pulsazioni maggiori (contribuendo con una pendenza di -20 dB/dec). In
definitiva per ω<10 rad/sec il diagramma di Bode asintotico dei moduli è una retta di
pendenza -20 dB/dec che interseca l’asse delle ordinate a +20 dB, mentre per ω>10
rad/sec il diagramma di Bode asintotico dei moduli è una retta di pendenza -40
dB/dec che interseca l’asse delle ascisse proprio nel valore 10 rad/sec.
20log10|G(jω)|
+40 dB
0 dB
ω=0.1 ω=1 ω=10 ω=100 log10ω
-20 dB -40 dB/dec
-40 dB
Vediamo ora il diagramma di Bode delle fasi. L’argomento della funzione vale:
⎛ 10 1 ⎞ π π
arg G( jω) = arg ⎜ ⎟ = arg(10) − − arctg ( 0.1ω) = − − arctg ( 0.1ω)
⎝ jω (1 + j0.1ω) ⎠ 2 2
pertanto il diagramma asintotico delle fasi coincide con quello di un polo semplice
disposto in -10, quindi con pulsazione di break ωB=10 rad/sec e costante di tempo
pari a 0.1 secondi, traslato di -π/2.
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riconosciuti e citati.
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Nella figura seguente è rappresentato il diagramma di Bode asintotico delle fasi del
sistema, tracciato utilizzando la regola del 5.
arg(G(jω))
0 rad
ω=2 ω=10 ω=50 ω=100 log10ω
-π/4 rad ω=1
-π/2 rad
-3/4π rad
-π rad
Nella figura successiva sono rappresentati i diagrammi di Bode del sistema ottenuti in
ambiente Matlab. Si osservi che in questo caso i diagrammi di Bode rappresentati
sono entrambi quelli effettivi.
Bode Diagram
50
Magnitude (dB)
-50
-90
Phase (deg)
-135
-180
-1 0 1 2 3
10 10 10 10 10
Frequency (rad/sec)
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ESEMPIO
0.12
G( jω) = .
jω(1 + j20ω)
1 1
G1( jω) = 0.12 , G 2 ( jω) = e G 3 ( jω) = .
jω 1 + j20ω
0.12 0.12
20log10 G( jω) = 20log10 = 20log10
( jω)(1 + j20ω) ω 1 + 400ω2
0.12
| G( jω) |≅ ,
ω
da cui
0.12
G( jω) dB ≅ 20log10 ,
ω
quindi per tali pulsazioni il diagramma dei moduli è la retta a -20dB/decade traslata
di 20log10k≈-18 dB (con k=0.12), che nell’origine degli assi (ω=1) vale proprio:
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riconosciuti e citati.
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ω
20log 103k=42dB 20log10|G(jω)|
20B 10log1010 k
42dB
40dB
20dB
30dB
22dB
20dB
-20dB/decade
(-6dB/ottava)
10dB
8dB
ωB=0.05 2dB
ω
10ω
20Blog
20log 3
10 k
10B1010k=42dB 20log10|G(jω)|
42 dB
40dB
20dB -20dB/decade
30dB
22 dB
20dB
10dB
8 dB
2 dB
-10dB
40dB
-40dB/decade -18 dB
(-12dB/ottava) -20dB
1 decade 1 ottava
-30dB
-32 dB
-40 dB
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riconosciuti e citati. -44 dB
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Vediamo ora il diagramma di Bode asintotico delle fasi. L’argomento della funzione
vale:
⎛ 0.12 1 ⎞ π π
arg G( jω) = arg ⎜ ⎟ = arg(0.12) − − arctg ( 20ω) = − − arctg ( 20ω) .
⎝ jω (1 + j20ω) ⎠ 2 2
Quindi il diagramma asintotico delle fasi coincide con quello di un polo disposto in
-1/T=-1/20 =-0.05 traslato di -π/2.
arg
log ( jω )B
ω B10G=ω
ω B1 arg(G(jω))
4.81
-90°
-180°
-135°
-180°
-270°
Bode Diagram
50
Magnitude (dB)
-50
-90
Phase (deg)
-135
-180
-3 -2 -1 0
10 10 10 10
Frequency (rad/sec)
Nella figura precedente sono rappresentati i diagrammi di Bode del sistema ottenuti
in Matlab: in questo caso i diagrammi di Bode sono entrambi quelli effettivi.
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riconosciuti e citati.
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ESEMPIO
Tracciare i diagrammi di Bode asintotici delle ampiezze e delle fasi della funzione di
trasferimento
1
G(s) = .
(1 + s)(1 + 0.1s)
Si ha:
1
G( jω) = .
(1 + jω)(1 + 0.1jω)
1 1
20log10 G( jω) = 20log10 = 20log10 .
(1 + jω)(1 + j0.1ω) ω 2
1 + ω2 1 +
100
Pertanto nel diagramma di Bode asintotico dei moduli per pulsazioni inferiori a ω2 il
secondo termine elementare è ininfluente (avendo modulo pari sempre a 0 dB),
mentre esso interviene a partire da pulsazioni maggiori (contribuendo con una
pendenza di -20 dB/dec).
In definitiva per ω<10 rad/sec il diagramma di Bode asintotico dei moduli è quello
del polo con pulsazione di break ω1=1 rad/sec (ovvero è pari a 0 dB sino a ω1 ed è
una retta di pendenza -20 dB/dec che interseca l’asse delle ascisse in ω1 e giunge sino
ad un’ordinata di -20 dB una decade dopo, ovvero proprio in ω2), mentre per ω>10
rad/sec il diagramma di Bode asintotico dei moduli è una retta di pendenza -40
dB/dec che quindi giunge sino ad un’ordinata di -60 dB una decade dopo, ovvero nel
valore 100 rad/sec.
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20log10|G(jω)|
+20 dB
0 dB
ω=1 ω=10 ω=100 log10ω
-20 dB -20 dB/dec
-60 dB
Vediamo ora il diagramma di Bode delle fasi. L’argomento della funzione vale:
⎛ 1 ⎞
arg G( jω) = arg ⎜ ⎟ = −arctg(ω) − arctg ( 0.1ω) .
⎝ (1 + jω)(1 + j0.1ω) ⎠
Pertanto nel diagramma di Bode asintotico delle fasi per pulsazioni inferiori a ω2a il
secondo contributo è ininfluente (essendo pari sempre a 0 rad) ed esso interviene solo
a partire da pulsazioni maggiori (contribuendo con una fase complessiva alle alte
pulsazioni di –π/2 rad).
In definitiva per ω<ω2a=2 rad/sec il diagramma di Bode asintotico delle fasi è dato
unicamente dal primo contributo (ovvero è pari a 0 rad sino a ω1a=0.2 rad/sec ed è
una retta di pendenza negativa che interseca l’asse delle ascisse in ω1a e giunge sino
ad un’ordinata di –π/4 rad in ω1 e di –π/2 rad in ω1b); quindi per ω2a=2
rad/sec<ω<ω1b=5 rad/sec il diagramma di Bode asintotico dei moduli è dato dalla
somma dei due contributi e dunque è una retta di pendenza doppia che giunge in ω1b
sino ad un’ordinata data dalla somma di –π/2 rad (dovuti al primo contributo) e del
valore di ordinata del secondo contributo in tale ascissa ω1b; per ω1b=5
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Nella figura seguente è rappresentato il diagramma di Bode asintotico delle fasi del
sistema.
arg(G(jω))
Nella figura successiva sono rappresentati i diagrammi di Bode del sistema ottenuti in
ambiente Matlab. Si osservi che in questo caso i diagrammi di Bode rappresentati
sono entrambi quelli effettivi.
Bode Diagram
0
Magnitude (dB)
-50
-100
45
0
Phase (deg)
-45
-90
-135
-180
-2 -1 0 1 2 3
10 10 10 10 10 10
Frequency (rad/sec)
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G ( jω) = (1 + jωT) ,
(1(+jωjω) T )+1
20log10|G(jω)|
ωB(Blog
log
10ω
20
G Bω
j10ω)10= G +20(dB/decade)
10
20dB
Diagramma
asintotico
3 dB
ωB/10 ωB 10ωB
log10ω
Diagramma
effettivo
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Rispetto al caso precedente del polo a fase minima le fasi in gradi sono positive,
dunque il diagramma delle fasi si ottiene semplicemente ribaltando rispetto all’asse
−1
delle ascisse quello di G( jω) = (1 + jωT ) . Abbiamo quindi i seguenti diagrammi
asintotico (ottenuto con la regola del 4.81) ed effettivo.
arg Gω
ω
log ( jω)
arg(G(jω))
B1210
90°
Diagramma
effettivo
45°
Diagramma
asintotico
ωa ωB ωb
log10ω
1
G ( jω ) = ,
(1 − jωT )
corrispondente ad un polo reale positivo. Il modulo della funzione è
1 1
G( jω) = =
1 − j ωT 1 + ω2T 2
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che coincide con il modulo della funzione di risposta armonica relativa ad un polo a
fase minima. Quindi anche i diagrammi di Bode delle due funzioni, rispettivamente
asintotici ed effettivi, coincidono.
ω
10ω
log Bω
j10ω
20B(Blog
G (1(−jωjω) T )−1
) 10= G
10 20log10|G(jω)|
ωB/10 ωB 10ωB
3 dB
Diagramma log10ω
asintotico
-20dB
Diagramma
effettivo
-20(dB/decade)
che coincide con la fase della funzione di risposta armonica con zero a fase minima.
Abbiamo quindi i seguenti diagrammi asintotico ed effettivo.
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ω
arg ωω
GB(12j10G )( j=ω()1 − jωT )
−1
log
arg(G(jω))
90°
Diagramma
45° effettivo
Diagramma
asintotico log10ω
ωa ωB ωb
G ( jω ) = 1 − j ω T ,
che coincide con il modulo della funzione di risposta armonica relativa ad uno zero a
fase minima. Quindi anche i diagrammi asintotico ed effettivo coincidono.
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20log10|G(jω)|
ω
20B(Bωlog
10
log
G Bω
j10ω (1(−jωjω) T )+1
) 10= G +20(dB/decade)
10
20dB
Diagramma
asintotico
3 dB
ωB/10 ωB 10ωB
log10ω
Diagramma
effettivo
che coincide con la fase della funzione di risposta armonica con polo a fase minima.
Abbiamo quindi i seguenti diagrammi asintotico ed effettivo.
ω
arg ωω
(12j10G )( j=ω()1 − jωT )
+1
log
G B
+40 dB
20 dB
arg(G(jω))
ωa ωB ωb
Diagramma
asintotico log10ω
-45° Diagramma
effettivo
-90°
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In conclusione, una funzione elementare che presenta un polo o uno zero reale ha un
diagramma di Bode asintotico dei moduli costituito dalla semiretta orizzontale a 0 dB
fino alla pulsazione di break, la quale è pari all’inverso della costante di tempo in
modulo, e da una retta a pendenza -20 dB/decade nel caso di un polo, e +20
dB/decade nel caso di uno zero.
Inoltre, una funzione elementare che presenta un polo o uno zero reale ha un
diagramma di Bode asintotico delle fasi che è una spezzata. Esso è dato da una
semiretta orizzontale di ordinata 0° fino alla prima pulsazione ottenuta da quella di
break con la regola del 4.81 (5), da una retta orizzontale di ordinata -90° per poli a
fase minima e zeri a fase non minima (+90° per poli a fase non minima e zeri a fase
minima), e dal segmento congiungente le due pulsazioni ottenute con la regola del
4.81 (5), il quale ha pendenza negativa nel primo caso e positiva nel secondo.
Tracciare i diagrammi di Bode asintotici delle ampiezze e delle fasi della funzione di
trasferimento
1 + ατs
G(s) = con τ=0.1 e α=0.1.
1 + τs
1 + jατω
G( jω) = .
1 + jτω
1
G1( jω) = e G 2 ( jω) = 1 + jατω .
1 + jτω
1 + jατω 1 + α 2τ2ω2
20log10 G( jω) = 20log10 = 20log10 .
1 + jτω 2 2
1+ τ ω
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1
Si hanno due pulsazioni di break, quella del primo contributo, pari a ω1 = =10 e
τ
1
quella del secondo contributo, che vale ω2 = >ω1 , da cui ω2=100.
ατ
⎛ 1 + jατω ⎞
arg(G( jω)) = arg ⎜ ⎟ = arctg ( ατω) − arctg ( τω) .
⎝ 1 + jτω ⎠
1
Si hanno quattro pulsazioni di break: quelle del primo contributo, pari a ω1a =
4.81τ
4.81 1
e ω1b = , e quelle del secondo contributo, che valgono ω2a = e
τ 4.81ατ
4.81
ω2b = . Con α=0.1 e τ=0.1 si ha: ω1a 2.079 , ω1b = 48.1, ω2a 20.79 e
ατ
ω2b = 481 .
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punto in poi il diagramma procede con fase 0°. Infatti la fase della funzione di
risposta armonica per pulsazioni ω → ∞ è nulla.
Approssimazioni asintotiche delle ampiezze
10
1/τ 1/(τα)
0
ωm 0 dB
Ampiezze (dB)
-10
20log10α
-20
-30
-1 0 1 2 3
10 10 10 10 10
-50
-90°
-100
-150
-180°
-200
-1 0 1 2 3
10 10 10 10 10
Frequenze (rad/sec)
Diagramma reale ed approssimazioni asintotiche delle ampiezze
10
0
1/τ ωm 1/(τα)
0 dB
Ampiezze (dB)
-10
20log10α
-20
-30
-1 0 1 2 3
10 10 10 10 10
0 1/τ 1/(τα) 0°
ω1a ω2a ωm ω1b
ω2b
Fasi (Gradi)
-50
ϕm
-90°
-100
-150
-180°
-200
-1 0 1 2 3
10 10 10 10 10
Frequenze (rad/sec)
Le figure precedenti riportano sia il diagramma dei moduli che quello delle fasi
asintotico e reale, tracciati con il software di calcolo Matlab per α=0.1 e τ=0.1.
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1
ωm = .
τ α
1 + jατωm τ
1
1 + jατ
α 1+ j α
⎛
1 + j α ⎜1 − j
⎝
1 ⎞
α⎠
⎟ ( )
G( jωm ) = = = = =
1 + jτωm 1 1 1
1 + jτ 1+ j 1+
τ α α α
.
1 ⎛ 1 ⎞ ⎛ 1⎞
1− j + j α + 1 2 + j⎜ α − ⎟ 2 + j α ⎜1 − ⎟
= α = ⎝ α⎠
= ⎝ α⎠
1 1 1
1+ 1+ 1+
α α α
Quindi
α ( α − 1)
ϕm = )G( jωm ) = arctg
2α
da cui si ottiene
tgϕm =
( α − 1)
2 α
sin ϕm ( α − 1)
=
cos ϕm 2 α
da cui si ha
sin ϕm
=
( α − 1) .
1 − ( sin ϕm )
2 2 α
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42
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Quindi risulta
2
sin 2 ϕm
=
( α − 1)
1 − sin 2 ϕm 4α
ovvero
( 4α + ( α − 1) )sin2 2
ϕm = ( α − 1)
2
per cui si ha
2
sin 2
ϕm =
( α − 1)
( α + 1)2
ed in definitiva, trattandosi di un ritardo (ossia di una fase negativa), risulta:
1− α
ϕm = − arcsin .
1+ α
1 + τs
G(s) = α con τ=0.1 e α=0.1.
1 + ατs
1 + jτω
G( jω) = α .
1 + jατω
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1
G1( jω) = α , G 2 ( jω) = 1 + jτω e G 3 ( jω) = .
1 + jατω
1 + jτω 1 + τ2ω2
20log10 G( jω) = 20log10 α = 20log10 α .
1 + jατω 2 2 2
1+ α τ ω
Si hanno poi due pulsazioni di break dei moduli: quella del secondo contributo, pari a
1 1
ω1 = e quella del terzo contributo, che vale ω2 = >ω1 . Per α=0.1 e τ=0.1 si ha
τ ατ
ω1=10 e ω2=100.
⎛ 1 + jτω ⎞
arg(G( jω)) = arg ⎜ α ⎟ = arctg ( τω) − arctg ( ατω) .
⎝ 1 + jατω ⎠
Si hanno quattro pulsazioni di break delle fasi: quelle del primo contributo, pari a
1 4.81
ω1a = e ω1b = , e quelle del secondo contributo, che valgono
4.81τ τ
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1 4.81
ω2a = e ω2b = . Con α=0.1 e τ=0.1 si ha: ω1a 2.079 , ω1b = 48.1,
4.81ατ ατ
ω2a 20.79 e ω2b = 481 .
1/τ 1/(τα)
0 0 dB
ωm
Ampiezze (dB)
-10 20log10α
-20
-30
-1 0 1 2 3
10 10 10 10 10
50
ω2a ω1b
0 ω1a ω2b 0°
1/τ ωm 1/(τα)
Fasi (Gradi)
-50
-100 -90°
-150
-180°
-200
-1 0 1 2 3
10 10 10 10 10
Frequenze (rad/sec)
0 1/τ 1/(τα) 0 dB
ωm
Ampiezze (dB)
-10 20log10α
-20
-30
-1 0 1 2 3
10 10 10 10 10
50 ϕm φ
1/τ m ω1b
0
ω1a ω2a ωm 1/(τα) ω2b 0°
Fasi (Gradi)
-50
-100 -90°
-150
-180°
-200
-1 0 1 2 3
10 10 10 10 10
Frequenze (rad/sec)
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Le figure precedenti riportano sia il diagramma dei moduli che quello delle fasi
asintotico e reale, tracciati con il software di calcolo Matlab per α=0.1 e τ=0.1.
1
ωm = .
τ α
1 + jτωm τ
1
1 + jτ
α
1+ j
1
α
⎛
⎜
⎝
1+ j
1 ⎞
α⎠
⎟ 1− j α ( )
G( jωm ) = α =α = = =
1 + jατωm 1 1 + j α 1 + α
1 + jατ
τ α .
1 ⎛ 1 ⎞ ⎛ 1⎞
1− j α + j + 1 2 − j⎜ α − ⎟ 2 − j α ⎜1 − ⎟
= α = ⎝ α⎠
= ⎝ α⎠
1+ α 1+ α 1+ α
Quindi
α (1 − α )
ϕm = )G( jωm ) = arctg
2α
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da cui si ha
tgϕm =
(1 − α )
2 α
sin ϕm (1 − α )
=
cos ϕm 2 α
da cui si ha
sin ϕm
=
(1 − α ) .
1 − ( sin ϕm )
2 2 α
Quindi risulta
2
sin 2 ϕm
=
(1− α)
1 − sin 2 ϕm 4α
ovvero
( 4α + ( α − 1) )sin2 2
ϕm = (1 − α )
2
per cui si ha
2
sin 2
ϕm =
(1− α)
(1 + α )2
ed in definitiva, trattandosi di un anticipo (ossia di una fase positiva), si ottiene:
1− α
ϕm = arcsin .
1+ α
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(1 + τ1s)(1 + τ2s)
G(s) = con α=0.5, τ1=0.5, τ2=0.1.
τ1
(1 + s)(1 + ατ2s)
α
(1 + τ1 jω)(1 + τ2 jω)
G( jω) = .
τ1
(1 + jω)(1 + ατ2 jω)
α
1 1
G1( jω) = , G 2 ( jω) = 1 + jτ1ω , G 3 ( jω) = 1 + jτ2ω e G 4 ( jω) = ,
τ1 1 + j ατ ω
1+ j ω 2
α
α 1 1
cui corrispondono quattro pulsazioni di break dei moduli: ω1 = , ω2 = , ω3 =
τ1 τ1 τ2
1
e ω4 = . Poiché α=0.5, τ1=0.5, τ2=0.1, si ha ω1=1, ω2=2, ω3=10 e ω4=20.
ατ2
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⎛ ⎞
⎜ (1 + τ1 jω)(1 + τ2 jω) ⎟
arg(G( jω)) = arg ⎜ ⎟=
τ1
⎜ (1 + jω)(1 + ατ2 jω) ⎟ .
⎝ α ⎠
⎛ τ ω⎞
= arctg ( τ1ω) + arctg ( τ2ω) − arctg ⎜ 1 ⎟ − arctg ( ατ2ω)
⎝ α ⎠
Si hanno quindi otto pulsazioni di break delle fasi: quelle del primo contributo dato
α 4.81α
dal primo polo, pari a ω1a = e ω1b = , quelle del secondo contributo
4.81τ1 τ1
1 4.81
dato dal primo zero, che valgono ω2a = e ω2b = , quelle del secondo
4.81τ1 τ1
1 4.81
zero, date da ω3a = e ω3b = e quelle del secondo polo, che sono
4.81τ2 τ2
1 4.81
ω4a = e ω4b = . In particolare, con α=0.5, τ1=0.5 e τ2=0.1 si ha:
4.81ατ2 ατ2
ω1a 0.2079 , ω1b = 4.81, ω2a 0.4158 , ω2b = 9.62 , ω3a 2.0790 , ω3b = 48.1 ,
ω4a 4.158 , ω4b = 96.2 .
1 1
ωm = = 4.47 rad/sec
τ1τ2 0.05
Le figure successive riportano sia il diagramma dei moduli che quello delle fasi
asintotico e reale, tracciati con il software di calcolo Matlab.
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-5
-10
-1 0 1 2 3
10 10 10 10 10
20
0 0°
ω4a ω1b ω4b
-20
-40
-1 0 1 2 3
10 10 10 10 10
Frequenze (rad/sec)
0 0 dB
-5
-10
-1 0 1 2 3
10 10 10 10 10
20
0 0°
ω4a ω1b ω4b
-20
-40
-1 0 1 2 3
10 10 10 10 10
Frequenze (rad/sec)
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ESEMPIO
Tracciare i diagrammi di Bode asintotici delle ampiezze e delle fasi della funzione di
trasferimento
30
G(s) = .
(1 − 0.5s)(1 + 0.1s)
Si ha:
30
G( jω) = .
(1 − 0.5jω)(1 + 0.1jω)
30 30
20log10 G( jω) = 20log10 = 20log10 .
(1 − 0.5jω)(1 + j0.1ω) ω 2
ω 2
1+ 1+
4 100
Pertanto nel diagramma di Bode asintotico dei moduli per pulsazioni inferiori a ω2 il
contributo del polo a fase minima è ininfluente (avendo modulo pari sempre a 0 dB
per tali pulsazioni) ed esso interviene solo a partire da pulsazioni maggiori
(contribuendo con una pendenza di -20 dB/dec).
In definitiva per ω<10 rad/sec il diagramma di Bode asintotico dei moduli è quello
del polo con pulsazione di break ω1=1 rad/sec traslato del contributo di 30 dB dovuto
al guadagno (ovvero è pari a 30 dB sino a ω1 e da tale pulsazione è una retta di
pendenza -20 dB/dec che giungerebbe sino ad un’ordinata di 10 dB una decade dopo,
ovvero in ω=20 rad/sec, e quindi giunge ad un’ordinata di 16 dB in ω2=10 rad/sec
essendo questa pulsazione una ottava prima dei 20 rad/sec); inoltre per ω>10 rad/sec
il diagramma di Bode asintotico dei moduli è una retta di pendenza -40 dB/dec che
quindi giunge sino ad un’ordinata di -24 dB una decade dopo, ovvero nel valore
ω=100 rad/sec.
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20log10|G(jω)|
+30 dB
-20 dB/dec
+20 dB
+16 dB
+10 dB ω1=2 ω2=10 ω=50 ω=100
0 dB ω=1 ω=5 ω=20 log10ω
-10 dB -40 dB/dec
-20 dB
-30 dB
-40 dB
Vediamo ora il diagramma di Bode delle fasi. L’argomento della funzione vale:
⎛ 30 ⎞
arg G( jω) = arg ⎜ ⎟ = +arctg(0.5ω) − arctg ( 0.1ω) .
⎝ (1 − 0.5jω)(1 + j0.1ω) ⎠
Pertanto nel diagramma di Bode asintotico delle fasi per pulsazioni inferiori a ω2a il
secondo contributo è ininfluente (essendo pari sempre a 0 rad) ed esso interviene solo
a partire da pulsazioni maggiori (contribuendo con una fase complessiva alle alte
pulsazioni di –π/2 rad).
In definitiva per ω<ω2a=2 rad/sec il diagramma di Bode asintotico delle fasi è dato
unicamente dal primo contributo (ovvero è pari a 0 rad sino a ω1a=0.4 rad/sec ed è
una retta di pendenza positiva che interseca l’asse delle ascisse in ω1a e giunge sino
ad un’ordinata di +π/4 rad in ω1 e di +π/2 rad in ω1b); quindi per ω2a=2
rad/sec<ω<ω1b=10 rad/sec il diagramma di Bode asintotico dei moduli è dato dai due
contributi e dunque è una retta orizzontale avente un’ordinata di +π/4 rad; per ω1b=10
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Nella figura seguente è rappresentato il diagramma di Bode asintotico delle fasi del
sistema.
arg(G(jω))
primo contributo secondo contributo
π/2 rad
π/4 rad
ω=ω1a=0.4 ω=ω1=ω2a=2 ω=20 ω=100
ω=0.1 ω=0.2 ω=0.50 rad ω=1 ω=5 ω=ω2=ω1b=10 ω=ω2b=50 log10ω
-π/4 rad
-π/2 rad
Nella figura successiva sono rappresentati i diagrammi di Bode del sistema ottenuti in
ambiente Matlab. Si osservi che in questo caso i diagrammi di Bode rappresentati
sono entrambi quelli effettivi.
Bode Diagram
40
20
Magnitude (dB)
-20
-40
-60
60
Phase (deg)
30
0
-1 0 1 2 3
10 10 10 10 10
Frequency (rad/sec)
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−1
⎛ ω2 2δ ⎞
SISTEMA ELEMENTARE G(jω)= ⎜ 1 − +j ω ⎟ CON 0≤δ<1
⎜ ω2 ω ⎟
⎝ n n ⎠
(POLI COMPLESSI E CONIUGATI A FASE MINIMA)
1
G ( jω ) = , con 0≤δ<1 e ωn>0,
⎛ ω2 2δ ⎞
⎜1 − 2 + j ω ⎟
⎜ ω ωn ⎟⎠
⎝ n
1 1
G( jω) = =
ω2 2δ 2
⎛ ω2 ⎞ ⎛ 2δ ⎞
2
1− +j ω
ω2n ωn ⎜1 − 2 ⎟ + ⎜ ω⎟
⎜ ω ⎟ ⎜ω ⎟
⎝ n⎠ ⎝ n ⎠
1 1
G( jω) dB = 20log10 = 20log10 =
ω2 2δ ⎛ ω 2 ⎞2
⎛ 2δ ⎞
2
1− 2 + j ω
ωn ωn ⎜1 − 2 ⎟ + ⎜⎜ ω⎟
⎟
⎜ ω ⎟ ω
⎝ n⎠ ⎝ n ⎠
2
⎛ ω2 ⎞ ⎛ 2δ ⎞
2 ⎛⎛ 2 ⎞2 ⎛ 2⎞
⎜ ω 2δ ⎞ ⎟
= −20log10 ⎜1 − ⎟ +⎜ ω ⎟ = −10log10 ⎜1 − ⎟ +⎜ ω⎟
⎜ ω2 ⎟ ⎜ ω ⎟ ⎜⎜ ⎜ ω2 ⎟ ⎜ ω ⎟ ⎟⎟
⎝ n⎠ ⎝ n ⎠ ⎝⎝ n⎠ ⎝ n ⎠ ⎠
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log
10ω
20 10n ω
ωnnlog ⎛ ( jωω) 2
10 G 2δ ⎞
−1
G ( j ω ) = ⎜ 1 − + j ω ⎟⎟
10 ⎜ ω2 20log10|G(jω)|
ωn ⎠
⎝ n
ω=ω2b=50
-40dB
-40(dB/decade)
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2 1
ω = ωn → G( jωn ) dB = −10log10 ( 2δ ) = 20log10
2δ
1
G( jω) dB = 20log10 = −20log10 2 ≅ −6.0206 dB .
2
Infatti per tale valore del coefficiente di smorzamento i poli sono reali coincidenti di
valore pari all’opposto della pulsazione naturale. Pertanto il diagramma di Bode dei
moduli coincide con quello ottenuto nel caso di polo a fase minima doppio con
pulsazione di break pari alla pulsazione naturale, quindi presenta un errore massimo
in corrispondenza della pulsazione di break pari a due volte 3dB, ovvero a 6 dB.
2
Invece, per δ = si ha:
2
1
G( jω) dB = 20log10 = −10log10 2 ≅ −3.0103 dB .
2
1
Inoltre, per δ = si ha:
2
G( jω) dB = 20log10 1 = 0 dB .
1
Ancora, per δ = si ha:
4
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G( jω) dB = 20log10 2 ≅ −6 dB .
Oltre al fatto che per piccoli valori del coefficiente di smorzamento δ il diagramma
asintotico si discosta molto da quello effettivo, si riscontra poi che esso non è molto
fedele a quest’ultimo, perché non per tutti i valori di δ nell’intervallo [0,1] il
diagramma effettivo dei moduli è decrescente, anzi questo può presentare un
massimo.
⎛ ω2 ⎞ ⎛ ω ⎞ ⎛ 2δ ⎞ 2δ
2 ⎜1 − ⎟ ⋅ ⎜ −2 ⎟ + 2⎜ ω ⋅
d ( G( jω) ) 1 ⎜ ω2 ⎟ ⎜ ω2 ⎟ ⎜ ω ⎟⎟ ω
n⎠ ⎝ n⎠ ⎝ n ⎠ n
=− ⋅ ⎝
dω 2 2 2 2
⎛ ω2 ⎞ ⎛ 2δ ⎞ ⎛ ω2 ⎞ ⎛ 2δ ⎞
⎜1 − 2 ⎟ + ⎜ ω⎟ 2 ⎜1 − ⎟ +⎜ ω⎟
⎜ ω ⎟ ⎜ω ⎟ ⎜ ω2 ⎟ ⎜ ω ⎟
⎝ n⎠ ⎝ n ⎠ ⎝ n⎠ ⎝ n ⎠
quindi
d ( G( jω) ) ⎛ ω2 ⎞ 2
= 0 ⇔ −2ω ⎜1 − ⎟ + ( 2δ ) ω = 0
dω ⎜ ω2 ⎟
⎝ n⎠
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ω2
= 1 − 2δ2 .
ω2n
ωR = ωn 1 − 2δ2 .
Si osserva che tale pulsazione, in cui si ha un massimo del modulo della funzione di
2
risposta armonica, detta pulsazione di risonanza, esiste solo per 0 ≤ δ < . In
2
particolare, sostituendo il valore della pulsazione di risonanza nell’espressione del
modulo si ottiene il valore del cosiddetto picco di risonanza (l’ampiezza del massimo
modulo):
1 1
M R = G( jωR ) = = =
2 ⎞2
( ( ))
22 2
⎛ ω ⎛ 2δ ⎞ 1 − 1 − 2 δ 2
+ ⎜⎛ 2δ 1 − 2δ2 ⎟⎞
R
⎜1 − 2 ⎟ + ⎜ ωR ⎟ ⎝ ⎠
⎜
⎝ ωn ⎟⎠ ⎜⎝ ωn ⎟
⎠
1 1 1
= = =
(
4δ 4 + 4δ 2 1 − 2δ 2 )
4δ2 − 4δ4 2δ 1 − δ2
che in dB vale
M R dB = −20log10 ⎜⎛ 2δ 1 − δ2 ⎟⎞ .
⎝ ⎠
2
Quindi per 0 ≤ δ < il diagramma asintotico e quello effettivo sono piuttosto
2
diversi, e il massimo errore si ottiene proprio nella pulsazione di risonanza ωR.
Evidentemente, al diminuire di δ, tale punto di massimo si approssima al valore ωn,
confermando una volta di più la differenza tra il diagramma reale e quello asintotico.
In particolare, per δ=0 (poli immaginari puri) si ha:
ωR = ωn , M R = +∞ .
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2
Possiamo allora affermare quanto segue: se 0 ≤ δ < , la funzione G( jω) dB
2
presenta un andamento reale diverso (anche notevolmente, se δ è molto piccolo) da
quello asintotico, quindi quest’ultimo va corretto, utilizzando il picco e la pulsazione
2
di risonanza effettivi. Se invece risulta δ > , allora la funzione G( jω) dB non
2
presenta un massimo e il diagramma asintotico è accettabile (in quanto G( jω) dB
presenta un andamento monotono decrescente come il diagramma asintotico), con un
2
errore compreso tra 3 dB (per δ = ) e 6 dB (per δ=1).
2
2
Evidentemente, qualora il picco di risonanza sia presente, ossia per 0 ≤ δ < , il
2
diagramma reale, avendo un massimo, presenta anche una intersezione con l’asse
delle pulsazioni per un valore ω0 detto pulsazione di crossover delle ampiezze.
Si ha infatti:
2 2
⎛ ω2 ⎞ ⎛ 2δ ⎞
G( jω) dB = 0 ⇔ G( jω) = 1 ⇔ G( jω) = ⎜1 − ⎟ +⎜ ω⎟ = 1
⎜ ω2 ⎟ ⎜ ω ⎟
⎝ n⎠ ⎝ n ⎠
ovvero per
ω4 ω2
1+
ω4n
( 2
+ 4δ − 2 ) ω2n = 1
da cui
ω2
ω4n
( ω2 + 4δ2 − 2ω2n ) = 0
ed escludendo il caso ω=0 si ha il seguente valore dell’intersezione del diagramma
effettivo dei moduli con l’asse delle ascisse:
ω0 = ωn 2(1 − 2δ2 ) .
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Si ha quindi:
40 δ=0
Ampiezza (dB)
20 δ=0.1
ωn/10 ωn 10ωn
0
-6 dB log10ω
-20
δ=0.5
δ=1
-40
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1
G ( jω ) = , con 0≤δ<1 e ωn>0,
⎛ ω2 2δ ⎞
⎜1 − 2 + j ω ⎟
⎜ ωn ⎠⎟
⎝ ωn
Si ha:
1
arg G( jω) = arg .
ω2 2δω
1− 2 + j
ωn ωn
Anche la fase è quindi una funzione, oltre che della pulsazione, del coefficiente di
smorzamento δ, nonché della pulsazione naturale ωn. Quindi, supponendo fissata la
pulsazione naturale ωn, si ottiene una famiglia di curve al variare di δ. In particolare,
fissata ωn calcoliamo argG(jω) in alcuni punti notevoli. Si ha:
1
ω<<ωn → arg G( jω) ≅ − arg = 0° ;
1 + j0
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1
ω=ωn → arg G( jωn ) = arg = − arg( j2δ) = −90°
0 + j2δ
1 ⎛ ω2 ⎞
ω>>ωn→ arg G( jω) ≅ arg = arg ⎜ − n ⎟ = −180°
ω 2 ⎜ ω2 ⎟
− 2 ⎝ ⎠
ωn
-135
δ=0.5
δ=1
-180
-225
Ragionando come nel caso di un polo semplice negativo, è possibile dunque costruire
il diagramma di Bode asintotico delle fasi.
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ω G ( jω)
n 10 ω
arg
log
arg(G(jω))
ωa ωb
Diagramma log10ω
asintotico
-90° Diagramma
effettivo
-180°
Infatti per determinare l’andamento del diagramma di Bode delle fasi asintotico
nell’intorno della pulsazione naturale ωn, basta osservare che, al diminuire di δ, le
curve diventano più ripide nell’intorno della pulsazione naturale. Approssimiamo
quindi il diagramma delle fasi con un segmento di pendenza pari alla tangente nel
punto (ωn,-90°).
⎡ ⎛ 2δω ⎞⎤
d ( arg G( jω) ) d ⎢ ⎜ ω ⎟⎥
= ⎢ − arctg ⎜ n 2 ⎟⎥ =
d ( log10 ω ) d ( log10 ω ) ⎢ ⎜⎜ 1 − ω2 ⎟⎟ ⎥
ω=ωn
⎢⎣ ⎝ ωn ⎠ ⎥⎦ ω=ω
n
.
=
d
⎡
⎢
⎛ 2δω
⎜ ω
⎢ − arctg ⎜ n 2
⎞⎤
⎟⎥
(
⎟ ⎥ d 10 10
log ω
) =
dω ⎢ ⎜⎜ 1 − ω2 ⎟⎟ ⎥ d ( log 10 ω )
⎢⎣ ⎝ ωn ⎠ ⎥⎦ ω=ωn
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2δ ⎛ 1 − ω2 ⎞ − 2δω ⎛ − 2ω ⎞
1 ωn ⎜ ω2
⎟ ωn ⎜ ω2 ⎟
=− ⋅ ⎝ n ⎠ ⎝ n ⎠ 10log10 ω ⋅ log 10 =
2 2 e
⎛ 2δω ⎞ ⎛ ω ⎞ 2
⎜ ω ⎟ ⎜1 − 2 ⎟
1+ ⎜ n 2 ⎟ ⎝ ωn ⎠
⎜⎜ 1 − ω2 ⎟⎟
⎝ ωn ⎠ ω=ωn
=−
(
2δ ω2n − ω2 + 4δω 2 ) ω log e 10 =
⎛ 2 2⎞
3 ⎜⎛ ω2 ⎞ ⎛ 2δω ⎞ ⎟
ωn ⎜1 − ⎟ +⎜ ⎟
⎜⎜ ⎜ ω2 ⎟ ⎜ ω ⎟ ⎟⎟
⎝⎝ n⎠ ⎝ n ⎠ ⎠
ω=ωn
=−
(
2δ ω2n + ω2 ) ω log e 10
1
= − 2.3 = −2
1.15
⎛⎛ 2 ⎞2 ⎛ ⎞
2⎞ δ δ
ω 2 δω
ω3n ⎜ ⎜1 − ⎟ + ⎜⎜ ⎟⎟ ⎟
⎜⎜ ⎜ ⎟
ωn ⎠ ⎝ ωn ⎠ ⎟⎟
2
⎝⎝ ⎠ ω=ωn
π π
2 2 2 ⋅ 1.15
= = →
log10 ωn − log10 ωa log10 ωb − log10 ωn δ .
ω ω πδ ω ω
→ log10 n = log10 b = = 0.683 ⋅ δ → n = b = 100.683⋅δ = 4.81δ
ωa ωn 4 ⋅ 1.15 ωa ωn
Tale relazione fondamentale è detta la regola del 4.81 modificata, per il fatto che il
valore notevole 4.81 è elevato al valore del coefficiente di smorzamento.
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In definitiva, nota la pulsazione di break ωn, dividendo il valore di tale pulsazione per
4.81δ si individua il punto ωa in cui il diagramma interseca l’asse delle ascisse.
Analogamente, moltiplicando tale pulsazione per 4.81 δ si ottiene ωb, pulsazione a
partire dalla quale il diagramma ha una fase pari asintoticamente a -180°. Tra i valori
ωa e ωb il diagramma è costituito da un segmento di pendenza -2.3/δ e assume nella
pulsazione di break fase pari a -90°.
1
⎛ ω2 2δ ⎞
SISTEMA ELEMENTARE G(jω)= ⎜ 1 − +j ω ⎟ CON 0≤δ<1 E ωn>0
⎜ ω2 ω ⎟
⎝ n n ⎠
(ZERI COMPLESSI E CONIUGATI A FASE MINIMA) – SISTEMA
1
⎛ ω2 2δ ⎞
ELEMENTARE G(jω)= ⎜ 1 − +j ω ⎟ CON -1<δ≤0 E ωn>0 (ZERI
⎜ ω2 ω ⎟
⎝ n n ⎠
COMPLESSI E CONIUGATI A FASE NON MINIMA); SISTEMA
−1
⎛ ω2 2δ ⎞
ELEMENTARE G(jω)= ⎜ 1 − +j ω ⎟ CON -1<δ≤0 E ωn>0
⎜ ω2 ω ⎟
⎝ n n ⎠
(POLI COMPLESSI E CONIUGATI A FASE NON MINIMA)
Ragionando in modo del tutto analogo al caso di una funzione elementare contenente
un polo o uno zero reale, si possono dedurre, a partire dai diagrammi di Bode della
funzione elementare con due poli complessi e coniugati a parte reale negativa
(0≤δ<1) quelli relativi a due poli complessi e coniugati a parte reale positiva (-
1<δ≤0), a due zeri complessi e coniugati a parte reale negativa (0≤δ<1), nonché a due
zeri complessi e coniugati a parte reale positiva (-1<δ≤0).
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retta orizzontale a -180° per poli a fase minima e zeri a fase non minima (+180° per
poli a fase non minima e zeri a fase minima), e dal segmento congiungente le due
pulsazioni ottenute con la regola del 4.81 modificata, avente pendenza negativa nel
primo caso e positiva nel secondo.
ESEMPIO
4(1 + j0.5ω)
G( jω) = .
ω2 0.4ω
jω(1 + j2ω)(1 − +j )
64 8
1 1
G1( jω) = 4 , G 2 ( jω) = , G 3 ( jω) = , G 4 ( jω) = (1 + j0.5ω) e
jω 1 + j2ω
1
G 5 ( jω) = ,
ω2 0.4ω
(1 − +j )
64 8
1
cui corrispondono tre pulsazioni di break dei moduli, pari a ω1 = = 0.5 rad/sec,
2
1
ω2 = = 2 rad/sec, e ω3 = ωn = 8 rad/sec, dove l’ultima pulsazione di break è pari
0.5
alla pulsazione naturale dei poli complessi e coniugati presenti a denominatore, ai
quali è anche associato un coefficiente di smorzamento δ=0.2.
Il diagramma di Bode delle ampiezze inizia come una retta di pendenza -20
dB/decade, per via del polo nell’origine, che interseca l’asse delle ordinate nel valore
20log104=12 dB e quindi assume ordinata 12 dB+20 dB=32 dB in ω=0.1 rad/sec,
ovvero una decade prima, nonché ordinata 12 dB+6 dB=18 dB in ω=0.5 rad/sec,
ovvero un’ottava prima.
1
Dopo la prima pulsazione di break ω1 = = 0.5 rad/sec, in cui interviene il polo a
2
fase minima, la pendenza diventa pari a -40 dB/decade=-12 dB/ottava sino alla
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1
pulsazione dello zero a fase minima ω2 = = 2 rad/sec, dopo la quale la pendenza
0.5
ritorna pari a -20 dB/decade=-6 dB/ottava. Osserviamo che la pulsazione dello zero
1
ω2 = = 2 rad/sec si trova due ottave dopo la prima pulsazione di break
0.5
1
ω1 = = 0.5 rad/sec, pertanto il diagramma di Bode in tale pulsazione giunge ad un
2
valore di ordinata 18dB-24dB=-6 dB circa.
1
Dopo la seconda pulsazione di break ω2 = = 2 rad/sec, in cui interviene lo zero a
0.5
fase minima, la pendenza ritorna pari a -20 dB/decade=-6 dB/ottava sino alla
pulsazione naturale dei poli ω3 = ωn = 8 rad/sec. Questa si trova due ottave dopo,
pertanto il diagramma di Bode in tale pulsazione avrà ordinata -6dB-12dB=-18 dB
circa.
Osserviamo che, poiché è presente nella funzione da analizzare una coppia di poli
⎡ 2⎤
complessi con coefficiente di smorzamento δ=0.2 che ricade nell’intervallo ⎢ 0, ⎥,
⎣ 2 ⎦
il diagramma asintotico dei moduli e quello effettivo sono piuttosto diversi e il primo
va corretto tenendo conto della presenza della pulsazione di risonanza ωR. Infatti, la
funzione G 5 ( jω) dB presenta un massimo alla pulsazione
1 1
M R = G 5 ( jωR ) = = 2.55
2 2
2δ 1 − δ 0.4 1 − (0.2)
che in dB vale
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20log10|G(jω)|
+40 dB
-20 dB/dec +32 dB
+30 dB
+20 dB
+18 dB
+12 dB
ω=0.2 +10 dB -40 dB/dec ω3=8 ω=10 ω=50 ω=80 log10ω
ω=0.1 ω=ω1=0.50 dB ω=1 ω=ω2=2 ω=5 ω=20 ω=100
-6 dB -20 dB/dec
-10 dB
-18 dB
-20 dB -22 dB
-30 dB -26 dB
-40 dB
-60 dB/dec
-50 dB
-60 dB
-70 dB
-80 dB -78 dB
⎛ ⎞
⎜ 4(1 + j0.5ω) ⎟
arg(G( jω)) = arg ⎜ ⎟=
⎜ ω2 0.4ω ⎟
⎜ jω(1 + j2ω)(1 − +j )⎟
⎝ 64 8 ⎠
.
⎛ ⎞
π ⎜ 1 ⎟
= − − arctg ( 2ω) + arctg ( 0.5ω) + arg ⎜ ⎟
⎜ 2
2 ω 0.4ω ⎟
⎜ (1 − +j )⎟
⎝ 64 8 ⎠
Si hanno quindi sei pulsazioni di break delle fasi: quelle del primo polo, pari a
ω1a 0.1 rad/sec e ω1b 2.5 rad/sec, quelle associate allo zero, che valgono
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ω2a 0.4 rad/sec e ω2b 10 rad/sec e quelle relative ai poli complessi e coniugati,
8
date da ω3a = 6 rad/sec e ω3b = 4.810.2 ⋅ 8 11 rad/sec.
0.2
4.81
Il diagramma di Bode delle fasi inizia con un primo contributo che parte da -90°, per
via del polo nell’origine, ed ha tale ordinata fino alla pulsazione di break ω1a 0.1
rad/sec, in cui interviene il polo a fase minima. La pendenza diventa negativa e le
1
fasi, passando per -135° nella pulsazione di break del polo ω1 = = 0.5 rad/sec,
2
decrescono sino alla prima pulsazione di break di fase dello zero ω2a 0.4 rad/sec,
dopo la quale la fase rimane costante poiché interviene il secondo contributo, che è
anticipativo, dello zero a fase minima. L’andamento è invariato sino alla pulsazione
ω1b 2.5 rad/sec, in cui termina l’intervento del polo a fase minima e la pendenza
8
cresce per la presenza dello zero, sino alla pulsazione ω3a = 6 rad/sec. A
0.2
4.81
questo punto interviene un terzo contributo dovuto ai poli complessi e coniugati e la
pendenza diviene negativa, sino alla pulsazione ω2b 10 rad/sec. Da questo punto in
poi resta attivo il solo contributo dei poli complessi e quindi la pendenza del
diagramma è ancora più negativa rispetto al caso precedente. La fase decresce sino
alla pulsazione ω3b = 4.810.2 ⋅ 8 11 rad/sec, in cui termina di variare anche il terzo
contributo in fase e la fase rimane fissa a -270°.
Nella figura seguente è rappresentato il diagramma di Bode asintotico delle fasi del
sistema.
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arg(G(jω))
+π rad
+3/4π rad
+π/2 rad
+π/4 rad ω=ω3a=6
ω=0.2 ω=ω1=0.5 ω=ω1b=2.5 ω=ω2b=10 ω=ω3b=11 log10ω
ω=ω1a=0.1 ω=ω2a=0.4 0 rad ω=1 ω=ω2=2 ω=5 ω=ω3=8 ω=20 ω=50 ω=100
-π/4 rad
-π/2 rad
-3/4π rad
- π rad
-5/4π rad
-3/2π rad
-7/4π rad
-2π rad secondo contributo
primo contributo terzo contributo
Nella figura successiva sono rappresentati i diagrammi di Bode del sistema ottenuti in
ambiente Matlab. Si osservi che in questo caso i diagrammi di Bode rappresentati
sono sia quelli asintotici che quelli effettivi.
20
ω2
0
ω1 ω3 0 dB
Ampiezze (dB)
-20
-40
-60
-80
-100
-1 0 1 2
10 10 10 10
-50
-90°
-100
Fasi (Gradi)
-150
-180°
-200
-250
-300
-1 0 1 2
10 10 10 10
Frequenze (rad/sec)
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ESEMPIO
2(−ω2 + 0.2 jω + 9)
G( jω) = .
(1 + j0.2ω)3
⎛ ω2 0.1 ω ⎞
18 ⎜1 − + j2 3 ⎟
⎜ 9 3 ⎟
G( jω) = ⎝ ⎠.
3
(1 + j0.2ω)
⎛ ω2 0.1 ω ⎞
1
G1( jω) = 18 , G 2 ( jω) = ⎜1 − + j2 3 ⎟ e G 3 ( jω) = ,
⎜ 9 3 ⎟ (1 + j0.2ω) 3
⎝ ⎠
cui corrispondono due pulsazioni di break delle ampiezze, pari a ω1=3 rad/sec e
ω2=1/0.2=5 rad/sec, dove la prima è pari alla pulsazione naturale degli zeri complessi
e coniugati a fase minima presenti a numeratore, ai quali è anche associato un
coefficiente di smorzamento δ=0.1/3≈0.033, mentre la seconda è la pulsazione di
break del polo triplo a fase minima disposto in -5.
Il diagramma di Bode delle ampiezze inizia come una retta di pendenza nulla e di
ordinata 20log1018=25 dB sino alla prima pulsazione di break.
Dopo la prima pulsazione di break ω1=3 rad/sec, in cui intervengono gli zeri
complessi a fase minima, la pendenza diventa pari a +40 dB/decade=+12 dB/ottava
sino alla pulsazione del polo triplo a fase minima ω2=1/0.2=5 rad/sec.
Costruendo questo primo contributo del diagramma osserviamo che l’ordinata del
diagramma nella pulsazione del polo triplo a fase minima ω2=1/0.2=5 rad/sec vale
+33 dB circa. Pertanto nella pulsazione di break ω=5x10=50 rad/sec, che si trova una
decade dopo, il diagramma di Bode ha ordinata +33dB-20dB=+13 dB circa.
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71
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Il secondo contributo interviene dopo la pulsazione del polo triplo a fase minima
ω2=1/0.2=5 rad/sec: successivamente a tale pulsazione la pendenza diventa pari a -20
dB/decade=-6 dB/ottava.
Osserviamo che, poiché è presente nella funzione da analizzare una coppia di zeri
complessi con coefficiente di smorzamento δ=0.03 che ricade nell’intervallo
⎡ 2⎤
⎢ 0, ⎥ , il diagramma asintotico e quello effettivo sono piuttosto diversi e il primo
⎣ 2 ⎦
va corretto tenendo conto della presenza della pulsazione di risonanza ωR. Infatti, la
funzione G 2 ( jω) dB presenta un minimo alla pulsazione
1 1
M R = G 2 ( jωR ) = = 15
2 2
2δ 1 − δ 0.06 1 − (0.03)
che in dB vale
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20log10|G(jω)|
+60 dB +65 dB
+40 dB
+33 dB primo contributo
+25 dB
+20 dB +40 dB/dec -20 dB/dec
-20 dB
-60 dB/dec
-40 dB
⎛ ⎛ ω2 0.1 ω ⎞ ⎞
⎜ 18 ⎜1 − + j2 3 ⎟ ⎟
⎜ ⎜ 9 3 ⎟⎟ ⎛ ω2 0.1 ω ⎞
arg(G( jω)) = arg ⎜ ⎝ ⎠ ⎟ = −3arctg ( 0.2ω) + arg ⎜ 1 − + j2 3 ⎟ .
⎜ (1 + j0.2ω) 3 ⎟ ⎜ 9 3 ⎟
⎝ ⎠
⎜ ⎟
⎜ ⎟
⎝ ⎠
Si hanno quindi quattro pulsazioni di break delle fasi, quelle degli zeri, praticamente
3
coincidenti e pari a ω1a = ω1b = 4.810.03 ⋅ 3 3 rad/sec, e quelle associate
0.03
4.81
al polo triplo date da ω2a 1 rad/sec e ω2b 25 rad/sec.
Il diagramma di Bode delle fasi inizia dunque con un primo contributo che parte da
0° ed ha tale ordinata fino alla pulsazione di break ω2a 1 rad/sec, in cui interviene il
polo triplo a fase minima e la pendenza diventa negativa: le fasi, passando per -135°
nella pulsazione di break del polo ω2 = 5 rad/sec, decrescono.
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In realtà tale andamento è valido solo sino alla pulsazione ω1a = ω1 = ω1b 3 rad/sec,
in cui interviene il secondo contributo dovuto agli zeri complessi e coniugati e nel
quale, tracciando il diagramma, si legge che esso assume una ordinata di circa -90°.
L’effetto di tale secondo contributo è semplicemente quello di sfasare la fase di
+180° a partire da tale pulsazione. Pertanto, dopo tale gradino positivo di fase a
questa pulsazione, la fase, riprendendo a variare da -90°+180°=+90°, continua a
decrescere sino alla pulsazione ω2b 25 rad/sec. A tale pulsazione la fase assume il
valore finale di -270°+180°=-90° che tiene conto dei due contributi complessivi. Per
pulsazioni maggiori la fase rimane costante a -90°.
Nella figura seguente è rappresentato il diagramma di Bode asintotico delle fasi del
sistema.
arg(G(jω))
+3/2π rad
+π rad
-π/2 rad
-3/2π rad
Nella figura successiva sono rappresentati i diagrammi di Bode del sistema ottenuti in
ambiente Matlab. Si osservi che in questo caso i diagrammi di Bode rappresentati
sono solo quelli effettivi.
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Bode Diagram
30
Magnitude (dB)
20
10
-10
90
45
Phase (deg)
-45
-90
-1 0 1 2 3
10 10 10 10 10
Frequency (rad/sec)
G(s) = e−τs
G( jω) = e − jτω
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che è quindi una funzione esponenziale decrescente che, a partire dal valore 0 rad
assunto per pulsazione nulla, giunge al valore -∞ rad per pulsazione infinita. Il
diagramma delle fasi è rappresentato in figura.
Completiamo l’argomento osservando che, nel caso il sistema sia a fase minima,
ovvero tutti i poli e zeri siano disposti nel semipiano sinistro e non vi siano ritardi
puri, allora il diagramma di Bode delle fasi è univocamente determinabile a partire
dal solo diagramma delle ampiezze (infatti ad ogni cambio di pendenza corrisponde
un polo se si tratta di una riduzione e uno zero se si tratta di un aumento cui
corrispondono dei ritardi di fase nel primo caso e degli anticipi nel secondo), che è
quindi sufficiente per fornire informazioni complete sul sistema.
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