Corso di Fisiologia
Neurofisiologia
Enrico Colombo
Sezione I
Fisiologia dei sistemi motori
1 ad esempio pensare mentre si utilizzano utensili oppure parlare mentre si cammina o si guida.
- Monosinaptico: è il circuito più semplice, composto solo da un neurone agonista/antagonista sia specificata precisamente a livello superiore
and coordinated contraction of many different muscles (Chapter 38).
sensitivo primario e da un motoneurone - Gli schemi di coordinazione dei circuiti spinali sono relativamente stereotipati.
- Polisinaptici: mediano la maggior parte dei riflessi, possiedono uno o più
neuroni interposti tra il neurone sensitivo primario e il motoneurone.
Gli interneuroni e i motoneuroni ricevono anche connessioni da assoni dei centri
superiori:
- tali afferenze possono
- Modificare le risposte riflesse agli stimoli periferici → facilitano o inibiscono
differenze popolazioni di interneuroni
- Coordinano le azioni motorie attraverso tali interneuroni
- Esempio, se viene flessa un’articolazione, viene attivato un
motoneurone, e l’interneurone che ad esso è connesso inibisce il
muscolo antagonista estensore.
- Tutti i comandi motori, tuttavia, finiscono per convergere sui motoneuroni, i
cui assoni si portano ad innervare i muscoli scheletrici → via finale comune di
tutte le azioni motorie
Il livello successivo di organizzazione gerarchica è il tronco dell’encefalo:
- due sistemi di neuroni (laterale e mediale)
- ricevono afferenze dalla corteccia cerebrale e da nuclei sottocorticale
- Proiettano al midollo spinale
- Sistemi discendenti mediali: implicati nel controllo della postura e integrano
informazioni visive, vestibolari e somatosensitive
- Sistemi discendenti laterali: controllano in misura maggiore i muscoli distali
degli arti → importanti per i movimenti finalizzati, specialmente quelli della mano
e del braccio.
La corteccia costituisce il livello più elevato dell’organizzazione gerarchica del
controllo motorio:
- corteccia motoria primaria (area F1) e aree premotorie → proiettano
direttamente al midollo spinale attraverso il tratto corticospinale
- Aree premotorie → importanti per la coordinazione e la pianificazione delle
sequenze motorie complesse
- Ricevono informazioni dalle cortecce associative parietali posteriori e
prefrontali Figure 33-12 The motor systems have three levels of control—the spinal cord, brain stem, and forebrain—org
- Proiettano alla corteccia motoria primaria e al midollo spinale. both serially and in parallel. The motor areas of the cerebral cortex can influence the spinal cord either directly or thro
descending systems of the brain stem. All three levels of the motor systems receive sensory inputs and are also under th
of two independent subcortical systems: the basal ganglia and the cerebellum. (The basal ganglia and cerebellum act on
cerebral cortex through relay nuclei in the thalamus, which are omitted from the diagram for clarity.)
2 anche nel tronco encefalico son presenti simili circuiti che mediano movimenti riflessi della faccia e della bocca, attraverso i nervi cranici motori
Motoneuroni.
I corpi cellulari dei motoneuroni sono collocati nei nuclei motori, che formano nel
midollo spinale delle colonne longitudinali di cellule che occupano da 1 a 4 segmenti
spinali:
- sono organizzati secondo la regola prossimo-distale
- i motoneuroni che innervano i muscoli più prossimali sono mediali
- I motoneuroni che innervano i muscoli più distali sono progressivamente
posti più lateralmente.
- Tale separazione dei motoneuroni che innervano i muscoli assiali e prossimali da
quelli che innervano i muscoli distali è conservata per tutta l’estensione del
midollo spinale.
Interneuroni
Anche l’organizzazione degli interneuroni subisce ripercussioni della regola
prossimo-distale nel midollo spinale:
- interneuroni della parte più mediale della zona intermedia del midollo spinale
proiettano ai nuclei motori mediali → controllano i muscoli assiali di entrambi i
lati del corpo
- Interneuroni disposti lateralmente → proiettano ai motoneuroni → muscoli
ipsilaterali dei cingoli
- Interneuroni in posizione ancora più laterale → proiettano a motoneuroni →
muscoli ipsilaterali distali.
Tronco encefalico
Il tronco encefalico contiene,
- nuclei motori che controllano i muscoli facciali,
- molti gruppi di neuroni che proiettano alla sostanza grigia del midollo spinale,
suddivise in
- Vie mediali
- Vie laterali
Le vie mediali del tronco encefalico sono il sistema di controllo della postura:
- permettono alle aree motorie corticali di organizzare movimenti più differenziati
- Sono formate da tre tratti principali:
- Tratti vestibolospinali (mediale e laterale): è importante per il
mantenimento dell’equilibrio e della postura eretta. Regola i tono dei muscoli
antigravitari sulla base dei movimenti del capo e del suo orientamento
rispetto alla verticale gravitazionale.
- Tratti reticolospinali (mediale e laterale): regolazione del tono
muscolare, postura, locomozione. Si attiva prima dei movimenti volontari per
stabilizzare il corpo in previdenza del movimento successivo.
- Tratto tettospinale.
Figure 33-14 Medial and lateral descending pathways from the brain stem control different groups of neurons and
- Discendono nelle colonne ventrali ipsilaterali del midollo spinale different groups of muscles.
3 ad esempio l’atto di frenare quando si vede che il semaforo diventa rosso (o accelerare quando diventa arancio)
and motor neurons depending on the context of the behavior. We consider reflexes in greater detail in Chapter 36.
Neurofisiologia
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- Tale contrazione anticipatoria precede l’impatto con la palla sempre Regolazione dei movimenti volontari
dello stesso intervallo temporale → indipendentemente dall’altezza dalla
quale la palla viene vista cadere. I sistemi motori svolgono un compito opposto a quello dei sistemi sensoriali:
- Si deduce che il giocatore utilizzi l’esperienza pregressa per selezionare - elaborazione sensoriale → genera una rappresentazione interna del modo
in modo accurato il tempo di avvio della contrazione muscolare. esterno o delle condizioni in cui si trova il corpo
Dopo l’impatto con la pala, di norma, lo spostamento rapido di un muscolo evoca un - L’elaborazione motoria → inizia dalla rappresentazione interna relativa al risultato
riflesso controllato da circuiti spinali: del movimento che si desidera compiere
- il muscolo stirato si contrae L’analisi psicofisica dei processi di elaborazione sensoriale fornisce indicazioni sulle
capacità e sulle limitazioni dei sistemi sensoriali
- Il muscolo antagonista si rilascia
L’analisi psicofisica delle prestazioni motorie fornisce informazioni rilevanti sui
Tuttavia, quando si è pronti ad afferrare una palla che sta cadendo, si ha la
meccanismi attraverso i quali il sistema nervoso centrale genera i movimenti volontari.
contrazione sia del muscolo agonista sia del muscolo antagonista:
- tali contrazioni rendono più rigida l’articolazione del gomito → smorzano in via Gli studi di psicofisica hanno dimostrato che i movimenti volontari sono governati da
particolari leggi, che possono essere modificate con l’esperienza:
transitoria il movimento dell’articolazione.
1) il sistema nervoso centrale si prefigura il risultato delle azioni motorie in modo
- Sono rapidi aggiustamenti a feedback mediati da circuiti spinali.
indipendente dal tipo di effettore utilizzato e dalle modalità attraverso le quali le
azioni vengono compiute
2) Il tempo necessario per rispondere ad uno stimolo dipende dalla quantità di
informazioni che debbono essere analizzate per eseguire il compito motorio
3) La velocità di esecuzione è inversamente correlata con la loro precisione
quanto si ritiene che sia sdrucciolevole l’oggetto e di quanto sia il suo Dall’analisi dell’effetto della scelta → ipotesi che le risposte volontarie vengano
peso presunto (feedforward) elaborate per tappe successive,
- Se l’attivazione dei recettori cutanei indica che l’oggetto può scivolare - ciascuna scelta sarebbe costituita dalla selezione della risposta appropriata tra
tra le dita → aumentata la forza di presa (feedback) le risposte alternative diverse
Il sistema nervoso scompone le azioni complesse in movimenti elementari dalle - Sono necessari intervalli temporali di 100-150 ms per elaborare un singolo bit di
caratteristiche spaziali e temporali molto stereotipate: informazione
- il movimento quasi continuo per disegnare un 8 è in realtà composto da una - È tuttavia noto che più stimoli e più risposte possano essere elaborati in
serie di segmenti di movimento di durata costane, indipendentemente dalla loro parallelo.
ampiezza. - Permette di ovviare alla lentezza dell’elaborazione seriale
- I singoli elementi spazio-temprali che compongono un movimento sono stati - L’efficienza dell’elaborazione in parallelo aumenta con l’apprendimento.
denominati elementi basilari del movimento o schemi del movimento
- Possono variare per dimensioni e durata Nei movimenti volontari, la velocità è inversamente
- Si ritiene che insieme di tali elementi basilari siano la base di correlata con la precisione
rappresentazioni nervose di azioni complesse, quali
I movimenti rapidi sono meno accurati di quelli lenti, a causa di:
- Prensione
- Scrittura - nei movimenti rapidi c’è meno tempo per la correzione a feedback.
- I movimenti più rapidi hanno una durata inferiore degli stessi tempi di
- Disegno
reazione
- Reclutamento di successive unità motrici per generare rapidi incrementi di forza,
Il tempo di reazione varia in funzione della quantità di poichè l’eccitabilità dei motoneuroni è soggetta a variazioni casuali
informazioni che vengono elaborate - Un progressivo aumento di forza può venir prodotto reclutando un numero
Il tempo di reazione, tempo che intercorre tra lo stimolo e la risposta conseguente, progressivamente minore di motoneuroni
varia in relazione a: - Quando aumenta la forza → fluttuazione del numero di motoneuroni
- quantità di informazioni che vengono elaborate dal sistema nervoso centrale reclutati → fluttuazioni maggiori di forza, quindi di velocità
nell’intervallo temporale tra stimolo e risposta - I soggetti non possono essere subito certi di quali siano le forze e i carichi che si
- Distanza che i segnali nervosi devono percorrere oppongono al movimento
- Modalità dello stimolo - Tale incertezza diminuisce con la pratica → accuratezza e velocità del
I tempi di reazione volontari sono più lunghi delle risposte riflesse evocate da stimoli movimento aumentano con l’esercizio.
equivalenti:
- la maggiore durata dei tempi di reazione delle risposte volontarie è giustificata
dal fatto che tra l’ingresso afferente e l’uscita motoria è interposto un maggior
numero di sinapsi.
- Non è possibile risalire al numero di sinapsi in base al tempo di reazione → il
tempo di sommazione delle sinapsi è molto variabile.
Il tempo di reazione è:
- più breve se il soggetto conosce già la risposta che deve dare quando
viene presentato lo stimolo
- Più lungo quando esso deve scegliere tra diverse possibili risposte
- Se sono presentati più stimoli, ciascuno dei quali implica una scelta della
risposta, il tempo di riflesso è maggiore (effetto della scelta)
- Il tempo di reazione aumenta con l’aumentare delle scelte possibili.
- Nel caso di compiti complessi → tempi di reazione di 0,5-1 s
This principle is beautifully illustrated by expert pistol shooters, who achieve accuracy by synchronizing trigger actions with their
Neurofisiologia
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involuntary tremors. Only beginners seek to immobilize themselves when pulling the trigger.
Il tempo di reazione aumenta con l’aumento del numero di possibili scelte e diminuisce
con l’apprendimento.
A. Il tempo di reazione aumenta in modo non lineare con l’aumento de numero di risposte
alternative che il soggetto può dare.
B. Secondo questo modello tra la presentazione dello stimolo e la risposta motoria possono
essere distinte tre fasi: identificazione dello stimolo, scelta della risposta, programmazione
della risposta scelta
C. Il tempo di reazione diminuisce con l’apprendimento, perché gli stimoli diventano prevedibili.
Ciascun blocco rappresenta 10 repliche di una sequenza di 10 prove. Nel corso di ciascuna
prova, uno stimolo luminoso veniva presentato in corrispondenza di una sede tra quattro
possibili e i soggetti dovevano premere un pulsante sotto lo stimolo luminoso. In a in ciascun
blocco viene ripetuta sempre la stessa sequenza, con riduzione del tempo di reazione. In b la
posizione dello stimolo variava ad ogni prova in modo casuale, senza alcuna riduzione
significativa del tempo di reazione.
spinali In condizioni normali, le attività riflesse spinali non sono autonome, ma sottoposte al
controllo continuo di strutture sovraspinali:
- tronco dell’encefalo
- Corteccia motoria
Back
Il midollo spinale è un’importante struttura sensitiva e motoria: Il controllo dei centri superiori è esercitato attraverso vie discendenti che terminano a
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tutti i livelli della sostanza grigia midollare:
- nella parte più ventrale della sostanza grigia
Spinal Reflexes
- comandi motori dei centri superiori agiscono solo in piccola parte direttamente
- motoneuroni α → innervano le fibre muscolari scheletriche
sui motoneuroni
- Motoneuroni γ → innervano i fusi neuromuscolari Keir Pearson
- Generalmente, l’attività delle vie discendenti agisce sugli stessi circuiti utilizzati
James Gordon
- Nella parte centro-ventrale della sostanza grigia midollare sono contenuti anche i dai riflessi spinali
DURING NORMAL MOVEMENTS the central nervous system uses information from a vast array of sensory receptors to ensure the generation of the correct pattern of muscle activity.
neuroni pregangliari delle componenti toraco-lombare e sacrale del sistema Sensory information from muscles, joints, and skin, for example, is essential for regulating movement. Without this somatosensory input, gross movements tend to be imprecise, while
tasks requiring - Permette l’invio di comandi motori relativamente semplificati.
nervoso autonomo fine coordination in the hands, such as fastening buttons, are impossible (see Chapter 33).
Il segnale
Charles inwasuscita
Sherrington among the dai
first motoneuroni α va
to recognize the importance considerato
of sensory com ilmovements.
information in regulating risultato diinfluential monograph published in 1906 he proposed that
In an
Il midollo spinale è dunque il punto di passaggio obbligato di tutti i comandi motori simple reflexes, stereotyped movements elicited by the activation of receptors in skin or muscle, are the basic units for movement. He further proposed that complex sequences of
un’integrazione
can be produced continua tra:reflexes. This view has been the guiding principle in motor physiology for much of this century. Only relatively recently has it been
diretti sia ad interagire con l’ambiente esterno che a regolare le funzioni viscerali. movements by combining simple
modified by the recognition that many coordinated movements can be produced in the absence of sensory information. For example, in a variety of species locomotor patterns can be
initiated-and
afferenze periferiche
maintained in the absence of patterned sensory input (Chapter 37). Nevertheless, the notion that reflexes play an important role in the patterning of motor activity is beyond
Le funzioni midollari di tipo sensitivo e motorio non si svolgono in modo disgiunto e doubt. The contemporary view is that reflexes are integrated with centrally generated motor commands to produce adaptive movements.
spinali, pur essendo elementari, sono il risultato di elaborazioni relativamente A. Perturbation of one arm causes an excitatory reflex response in the contralateral elbow extensor muscle when the contralateral limb is used to prevent the body from moving forward,
but the same stimulus produces an inhibitory response in the muscle (reduced EMG) when the contralateral hand holds a filled cup. (Adapted from Marsden et al. 1981.)
complesse, che implicano integrazioni sia intrasegmentarie che intersegmentarie.
B. Loading the thumb during a rhythmic sequence of finger-to-thumb movements produces a reflex response (shaded blue area) in the muscle moving the finger as well as the loaded
Ad esempio, quando si calpesta un oggetto acuminato, si flette automaticamente la thumb muscle. The additional movement of the finger ensures that the pinching movement remains accurate. (Adapted from Cole et al. 1984.)
In this chapter we consider the principles underlying the organization and function of reflexes, focusing on spinal reflexes. The sensory stimuli for spinal reflexes arise from receptors in
muscles, joints, and skin and the neural circuitry responsible for the motor response is entirely contained within the spinal cord. Reflexes have been viewed traditionally as automatic,
6 indirettamente: attraverso l’interposizione di uno o più interneuroni. stereotyped movements in response to stimulation of peripheral receptors. This view arose primarily from early studies on reduced animal preparations in which reflexes were examined
under a set of standard conditions. However, as investigators extended their studies to measure reflexes during normal behavior, our concept of reflexes changed substantially. We now
know that under normal conditions reflexes can be modified to adapt to the task. This flexibility allows reflexes to be smoothly incorporated into complex movements initiated by central
commands.
Vie discendenti
Tutte le varie componenti del midollo spinale sono sottoposte ad un controllo
gerarchico dei centri superiori, attraverso le vie discendenti:
- insieme eterogeneo di varie vie nervose, con diversa origine e funzione.
- I terminali delle vie discendenti, per esempio, possono contrarre sinapsi con
- Interneuroni delle corna dorsali → effetti presinaptici sulle terminazioni
afferenti → intervengono sull’ingresso sensitivo
- Attivazione di interneuroni eccitatori o inibitori → influenzano l’attività dei
circuiti neuronali della zona intermedia
- Sinapsi sull’uscita motoneuronale.
A seconda della zona di terminazione nel midollo, le vie discendenti hanno funzioni
molto differenti:
Figure 36-5 Inhibitory interneurons play special roles in coordination of reflex actions.
A. The Ia inhibitory interneuron allows higher centers to coordinate opposing muscles at a joint through a single command. This inhibitory interneuron
stretch reflex circuits. In addition, it receives inputs from corticospinal descending axons, so that a descending signal that activates one set of muscles
Enrico Colombo - www.bluejayway.it of the antagonists. Other descending pathways make excitatory and inhibitory connections to this interneuron. When the balance of input is shifted to
inhibitory interneuron, reciprocal inhibition will be decreased and co-contraction of opposing muscles will occur.
B. Renshaw cells produce recurrent inhibition of motor neurons. These spinal interneurons are excited by collaterals from motor neurons and then inhib
This negative feedback system regulates motor neuron excitability and stabilizes firing rates. Renshaw cells also send collaterals to synergist motor neu
Neurofisiologia
17
7 C5-T1
8 L4-S2
Excitation of one group of muscles and inhibition of their antagonists is what Sherrington first called reciprocal innervation. (Antagonist muscles are those that act in the opposite
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direction of a given muscle; for example, knee extensors are the antagonists of knee flexors.) Reciprocal innervation is a key principle of motor organization and is discussed later in this 19
chapter.
Along with flexion of the stimulated limb, the reflex can produce an opposite effect in the contralateral limb, that is, excitation of extensor motor neurons and inhibition of flexor motor
neurons. This crossed-extension reflex serves to enhance postural support during withdrawal of a foot from a painful stimulus. Contraction of the extensor muscles in the opposite leg
- se ci si oppone alla flessione del pollice mentre si sta cercando di toccare
counteracts the increased load caused by lifting the stimulated limb. Thus, flexion withdrawal is a complete, albeit simple, motor act
- Si appoggia il dito indice della mano su un elettrodo, che scarica associato ad
ritmicamente la punta del pollice con quella dell’indice → risposta riflessa sia un suono
While flexion reflexes are relatively stereotyped in form, both the spatial extent and the force of muscle contraction depend on stimulus intensity (Chapter 33). Touching a stove that is
dell’indice
only slightly che moderately
hot may produce del pollice fast withdrawal only at the wrist and elbow, while touching a stove that is very hot invariably leads to- aDopo
forceful alcune
contractionprove conleading
at all joints, stimoli accoppiati → il tono è sufficiente a evocare il
to a rapid withdrawal of the entire limb. The duration of the reflex usually increases with stimulus intensity, and the contractions produced in a flexion reflex always outlast the stimulus.
- Se il pollice da solo sta eseguendo movimenti ritmici → risposta riflessa solo a
Thus, reflexes are not simply repetitions of a stereotyped movement pattern; they are modulated by properties of the stimulus.
riflesso di retrazione
livello del flessore del pollice. - La maggior parte dei soggetti, ritrae il dito, contraendo i muscoli opposti, anche
se invece del palmo poggia il dorso dell’indice sull’elettrodo →
- il riflesso condizionato in risposta al tono costituisce una risposta
comportamentale appropriata allo stimolo
In relazione a questi esempi, si illustrano tre importanti principi
Innervazione reciproca
Riflessi di origine cutanea
Un riflesso spinale relativamente familiare è il riflesso flessorio di retrazione:
- rapida detrazione dell’arto (contrazione dei flessori dell’arto implicato) in risposta
ad uno stimolo dolorifico
- È un riflesso di natura protettiva → uno stimolo localizzato provoca la
contrazione coordinata di parecchi muscoli, che agiscono a livello di più
articolazioni
Figure 36-2 Spinal reflexes involve coordinated contractions of numerous muscles in the limbs. Attraverso vie riflesse divergenti polisinaptiche, i segnali dello stimolo si portano
Un terzo esempio è costituito dal riflesso flessorio condizionato di retrazione:
- Attivazione dei flessori
A. Flexion and crossed-extension reflexes are mediated via polysynaptic pathways in the spinal cord. An excitatory pathway activates motor neurons supplying ipsilateral flexor muscles,
which -withdraw
si associa
the limbad unnoxious
from tonostimuli.
acustico la risposta
At the same flessoria
time, motor di retrazione
neurons supplying daextensor
contralateral uno stimolo
muscles are excited to provide support during withdrawal of the limb.
- Inibizione degli estensori.
doloroso
Inhibitory interneurons ensure that the motor neurons supplying antagonist muscles are inactive during the reflex response. (Adapted from Schmidt 1983.)
P.716
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Assieme alla flessione dell’arto implicato, lo stimolo può comportare effetti opposti a
livello dell’arto controlaterale: Tipo Recettori Calibro (µm) Guaina Sensibili a
- eccitazione dei motoneuroni dei muscoli estensori
II Terminazioni 6-12 Mieliniche Lunghezza del muscolo
- Inibizione dei muscoli flessori secondarie del fuso (modesta sensibilità alla
Tale fenomeno, è detto riflesso di estensione crociata, e aumenta il sostegno neuromuscolare velocità di allungamento)
posturale sull’unica gamba che resta a terra, per controbilanciare l’aumento del
carico. III Terminazioni 2-6 Mieliniche Dolore, stimoli chimici e termici
Si veda come il riflesso flessorio di retrazione è tuttavia un atto motorio completo. nervose libere (importanti per la risposta
fisiologica all’esercizio fisico)
Nonostante i riflessi flessori siano generalmente stereotipati nella forma, sia
l’ampiezza del movimento che la forza sviluppata dipendono dall’intensità dello
IV Terminazioni 0,5-2 Amieliniche Dolore, stimoli chimici e termici
stimolo. nervose libere
In generale, la durata del riflesso aumenta con l’aumentare dell’intensità dello stimolo
e la contrazione prodotta da un riflesso flessorio persiste anche quando è cessato lo L’organizzazione delle vie riflesse del midollo spinale è stata studiata principalmente attraverso la
stimolo. stimolazione elettrica delle fibre sensitive e la registrazione delle risposte evocate nelle diverse
classi di neuroni spinali:
I riflessi, non sono solo semplici ripetizioni di uno schema motorio stereotipato, ma - tale metodo presenta alcuni vantaggi
sono modulati dalle proprietà dello stimolo. - Possibile stabilire accuratamente il tempo di attivazione delle afferente periferiche,
graduando l’intensità degli stimoli elettrici
Riflesso da stiramento - Possibile analizzare le risposte centrali evocate dalle diverse classi di fibre sensitive
Il riflesso più importante, e senza dubbio il più studiato, è il riflesso da stiramento o - Possibile attivare in modo selettivo alcune classi di recettori
riflesso miotatico: L’intensità degli stimoli elettrici necessaria per attivare una fibra sensitiva viene espressa in
funzione dell’intensità necessaria per attivare le fibre afferenti di maggiore diametro:
- prevede la contrazione di un muscolo provocata dal suo allungamento
- le fibre di diametro maggiore hanno la soglia generalmente più bassa
- Sherrington dimostrò che il riflesso necessitava di segnali afferenti al midollo - Le fibre di gruppo I sono generalmente attivate con stimoli 1 o 2 volte più elevati dello
spinale e di segnali che dal midollo spinale ritornassero ai muscoli stimolo soglia per le fibre di maggior diametro
- Il recettore → fusi neuromuscolari → rileva variazioni di lunghezza - La maggior parte delle fibre di gruppo II necessita di stimoli 2-5 volte superiori allo stimolo
soglia,
- Fibre afferenti dai fusi neuromuscolari stabiliscono connessioni eccitatorie - Le fibre di gruppo III e IV necessitano di stimoli di 10-50 volte lo stimolo soglia.
dirette con i motoneuroni α
- Oltre alla contrazione del muscolo stirato, si ha anche l’inibizione dei muscoli
antagonisti (innervazione reciproca)
Attivazione selettiva delle fibre sensitive del muscolo
Le fibre sensitive sono classificate in base al diametro: Recettori muscolari
- fibre di maggior diametro conducono potenziali d’azione più rapidamente
- Ogni classe di recettori da origine a fibre con diametro che varia di poco → la classificazione
in base al diametro permette di distinguere il tipo di recettore sensitivo da cui pro vengono Fusi neuromuscolari
- In tabella sono elencate le principali fibre sensitive provenienti dal muscolo
I fusi neuromuscolari sono dei piccoli recettori sensitivi provvisti di capsula:
Tipo Recettori Calibro (µm) Guaina Sensibili a
- forma allungata
Ia Terminazioni 12-20 Mieliniche Lunghezza e velocità di
- Situati nelle parti carnose dei muscoli
primarie del fuso variazione della lunghezza del - Funzione principale: segnalare variazioni di lunghezza del muscolo in cui si
neuromuscolare muscolo trovano
- Le variazioni di lunghezza si accompagnano a modificazioni degli angoli
Ib Organi tendinei di 12-20 Mieliniche Tensione del muscolo delle articolazioni su cui agiscono → i fusi possono essere utilizzati dal SNC
Golgi
per rilevare le posizioni relative dei diversi segmenti corporei
I fusi neuromuscolari sono costituiti da tre componenti principali:
- fibre muscolari intrafusali: fibre muscolari specializzate, la cui regione Fusi neuromuscolari
centrale non è contrattile A. Le componenti principali del fuso neuromuscolare sono
le fibre muscolari intrafusali, le terminazioni libere delle
- Terminazioni di fibre sensitive mieliniche: fibre sensitive di grande diametro
fibre sensitive e le terminazioni degli assoni dei
(fibre Ia) che innervano la regione centrale delle fibre muscolari intrafusali motoneuroni. Le fibre intrafusali sono fibre muscolari
- Terminazioni motorie mieliniche: fibre di piccolo diametro, provenienti dai specializzate. L terminazioni libere delle fibre sensitive
motoneuroni γ, che innervano le regioni polari, contrattili, delle fibre intrafusali si avvolgono a spirale attorno alla regione centrale non
contrattile delle fibre intrafusali e vengono attivate dallo
Quando le fibre muscolari intrafusali vengono stirate9 vengono stirate anche le stiramento delle fibre intrafusali stesse. I motoneuroni γ
terminazioni sensitive → aumento dell’attività di scarica: innervano le regioni polari, contrattili, delle fibre
intrafusali, la cui contrazione stira la regione centrale da
- i fusi neuromuscolari sono in parallelo con le fibre muscolari extrafusali, che sono entrambe le estremità e modifica la sensibilità delle
la massa principale del muscolo terminazioni sensitive allo stiramento del muscolo.
- Quando viene aumentata la lunghezza del muscolo → aumentata anche la
lunghezza delle fibre intrafusali → aumenta l’attività delle terminazioni sensitive
del fuso neuromuscolare
- Quando il muscolo si accorcia → il fuso neuromuscolare è privo del carico →
diminuita attività delle terminazioni sensitive.
L’innervazione motoria delle fibre muscolari intrafusali, proviene dai motoneuroni γ:
- motoneuroni di piccolo diametro
- La contrazione delle fibre intrafusali → accorciamento delle regioni polari delle
fibre muscolari → stirano la regine centrale non contrattile → aumento della
frequenza di scarica delle terminazioni sensitive
- non contribuisce allo sviluppo della forza contrattile
- I motoneuroni γ contribuiscono al meccanismo di regolazione della sensibilità
dei fusi neuromuscolari.
Quando un muscolo viene stirato, nella sua variazione di lunghezza, si distinguono
due fasi: Figure 36-3
- dinamica: periodo durante il quale la lunghezza del muscolo si modifica Si distinguono due tipi di fibre muscolari intrafusali:
A. The main components of the muscle spindle are intrafusal muscle fibers, afferent sensory fiber endings, and efferent motor fiber endings. The intrafusal fibers are
- Stazionaria: periodo in cui la nuova lunghezza del muscolo è mantenuta - fibre a sacco di nuclei: presenti circa 2-3 per fuso, possono essere
muscle fibers; their central regions are not contractile. The sensory fiber endings spiral around the central regions of the intrafusal fibers and are responsive to stretc
fibers. ulteriormente
Gamma motor neuronsdistinteinnervate
in the contractile polar regions of the intrafusal fibers. Contraction of the intrafusal fibers pulls on the central regions from both
Le caratteristiche di ciascuna componente dei fusi neuromuscolari conferiscono alle
terminazioni nervose del fuso la proprietà di rilevare separatamente gli eventi che
changes the - Fibre dinamiche
sensitivity of the sensory fiber endings to stretch. (Adapted from Hulliger 1984.)
The organization of reflex pathways in the spinal cord has been established primarily by electrically stimulating the sensory fibers and recording evoked responses in d
of neurons in the spinal cord. This method of activation has three advantages over natural stimulation. The timing of afferent input can be precisely established, the c
Enrico Colombo - www.bluejayway.it responses evoked by different classes of sensory fibers can be assessed by grading the strength of the electrical stimulus, and certain classes of receptors can be acti
isolation (impossible in natural conditions).
The strength of electrical stimuli required to activate a sensory fiber is measured relative to the strength required to activate the largest afferent fibers since the large
the lowest threshold for electrical activation. Thus group I fibers are usually activated over the range of one to two times the threshold of the largest afferents (with Ia
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22
Figure 36-3
A. The main components of the muscle spindle are intrafusal muscle fibers, afferent sensory fiber endings, and efferent motor fiber endings. The intraf
muscle fibers; their central regions are not contractile. The sensory fiber endings spiral around the central regions of the intrafusal fibers and are respo
fibers. Gamma motor neurons innervate the contractile polar regions of the intrafusal fibers. Contraction of the intrafusal fibers pulls on the central reg
changes the sensitivity of the sensory fiber endings to stretch. (Adapted from Hulliger 1984.)
B. The muscle spindle contains three types of intrafusal fibers: dynamic nuclear bag, static nuclear bag, and nuclear chain fibers. A single Ia sensory f
of fibers, forming a primary sensory ending. A group II sensory fiber innervates nuclear chain fibers and static bag fibers, forming a secondary sensory
neurons innervate different intrafusal fibers. Dynamic gamma motor neurons innervate only dynamic bag fibers; static gamma motor neurons innervat
chain and static bag fibers. (Adapted from Boyd 1980.)
C. Selective stimulation of the two types of gamma motor neurons has different effects on the firing of the primary sensory endings in the spindle (the
stimulation the Ia fiber shows a small dynamic response to muscle stretch and a modest increase in steady-state firing. When a static gamma motor n
state response of the Ia fiber increases but there is a decrease in the dynamic response. When a dynamic gamma motor neuron is stimulated the dyna
markedly enhanced but the steady-state response gradually returns to its original level. (Adapted from Brown and Matthews 1966.)
Informazioni
motoneuroni γ Fibre a sacco di fibre sensitive
sulla velocità del
dinamici nuclei dinamiche tipo Ia
movimento
Figure 36-10 Activity in the fusiform system (dynamic and static gamma motor neurons) is set at different levels for different types of behavior. During activities in
which muscle length changes slowly and predictably only static gamma motor neurons are active. Dynamic gamma motor neurons are activated during behaviors in which muscle length
may change rapidly and unpredictably. (Adapted from Prochazka et al. 1988.)
Proprioceptive signals can also contribute to the generation of motor activity during ongoing movements. This has been demonstrated in recent studies on individuals with sensory
neuropathy of the arms. These patients have abnormal reaching movements and have difficulty in accurately positioning the limb (see Chapter 33) because the lack of proprioception
results in a failure to compensate for the complex inertial properties of the human arm.
The primary function of proprioceptive reflexes in regulating voluntary movements is to adjust the motor output according to the biomechanical state of the body and limbs. This ensures
a coordinated pattern of motor activity during an evolving movement, and it provides a mechanism for compensating for the intrinsic variability of motor output.
Reflexes Involving Limb Muscles Are Mediated Through Spinal and Supraspinal Pathways
Reflexes involving the limbs are mediated by multiple pathways acting in parallel via spinal and supraspinal pathways (Figure 36-11A). Consider the response evoked by a sudden stretch
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of a flexor muscle of the thumb. This response has two discrete components. The first, the M1 response, is generated via the monosynaptic connection of muscle spindle afferents to the
spinal motor neurons. The second response, the M2 response, is also a reflex response since its latency is shorter than the voluntary reaction time.
Neurofisiologia
24
n the spinal cord has been established primarily by electrically stimulating the sensory fibers and recording evoked responses in different classes
Neurofisiologia
25
Le fibre Ia eccitano: - Esempio, i flessori e gli estensori del gomito si contraggono all’unisono appena
- motoneuroni che innervano il muscolo da dove proviene l’afferenza → prima di afferrare una palla.
connessioni omonime. Gli interneuroni Ia ricevono segnali sia inibitori che eccitatori da tutte le principali vie
- Muscoli che hanno azioni meccaniche simili (agonisti) → connessioni eteronime. discendenti:
- Interneuroni inibitori Ia → contraggono sinapsi con i motoneuroni dei muscoli - i centri sovraspinali modificano il rapporto tra segnali eccitatori e inibitori → in
antagonisti. questo modo possono
- Secondo il principio di innervazione reciproca: quando un muscolo viene - Ridurre l’inibizione reciproca
stirato, l’antagonista si rilascia. - Determinare una co-contrazione, controllando il grado di rigidezza
dell’articolazione
Neurofisiologia
This mechanism maintains the spindle firing rate within an optimal range for signaling length changes, whatever the actual length of the muscle. In many voluntary movements alpha 26
motor neurons are normally activated more or less in parallel with gamma motor neurons, a pattern referred to as alpha-gamma coactivation. This results in an automatic maintenance of
sensitivity
Pare dunque che le fibre Ib provenienti dagli organi tendinei di Golgi facciano parte di In base a esperimenti sul gatto, si scoprì che ogni fibra stabilisce connessioni
In addition to the axons of the gamma motor neurons, collaterals from alpha motor neurons also innervate the intrafusal fibers. These are referred to as skeletofusimotor, or beta,
una rete riflessa spinale che regola i movimenti di tutto l’arto. eccitatorie con tutti i motoneuroni del muscolo omonimo:
efferents. A significant, though still unquantified, amount of skeletofusimotor innervation has been found in spindles in both cats and humans. These efferents provide the equivalent of
Inizialmente, agli organi tendinei di Golgi era attribuita una funzione protettiva, per
alpha-gamma coactivation; when skeletofusimotor neurons are activated, unloading of the spindle by contraction - in talofmodo, le fibre
extrafusal Iaisprovocano
fibers un’intensa
at least partially eccitazione
compensated due todel muscolo
autogena
by loading
evitare lesioni
intrafusal muscolari da tensione eccessiva:
contraction. da cui origine → amplificazione
- oggi si sa che tali recettori rivelano anche modeste variazioni della tensione del - I muscoli sinergici (eteronime) ricevono fibre per il 40-60% dei motoneuroni →
Nevertheless, the existence of a skeletofusimotor system, with its forced linkage of extrafusal and intrafusal contraction, serves to highlight the importance of the independent fusimotor
systemmuscolo
made up → forniscono
of the al SNC
gamma motor informazioni
neurons. anche
Apparently, sullo stato
mammals havedievolved
contrazione.
a mechanism that allows non efficaci come
for uncoupling quelleofdel
the control muscolo
muscle omonimo
spindles from the control of their parent
- L convergenza
muscles. di uncoupling
In principle, this afferenze dagli
wouldorgani tendinei,
allow greater da recettori
flexibility cutaneithe
in controlling e articolari
spindle output for Questo, permette
different types di trarre
of motor la conclusione che i meccanismi del riflesso da
tasks.
su interneuroni che inibiscono i motoneuroni → permette al SNC di operare un stiramento forniscono il substrato del principale meccanismo mediante il
This conclusion is supported by recordings in primary spindle afferents during a variety of natural movements in cats. The amount and type of activity in gamma motor neurons (static or
controllo della tensione durante particolari attività motorie. quale le contrazioni di muscoli possono essere combinate insieme per le
dynamic) are preset at a fairly steady level but vary according to the specific task or context. In general, both static and dynamic gamma motor neurons are set at higher levels as the
- Esempio quando si afferra un oggetto delicato. azioni motorie, sia volontarie che involontarie.
speed and difficulty of the movement increase. Unpredictable conditions, as when a cat is picked up or handled, lead to marked increases in dynamic gamma activity reflected in
- L’azione
increased spindledei segnali provenienti
responsiveness da questi
when muscles recettori →
are stretched. eccita
When gli interneuroni
an animal is performing a difficult task, such as walking across a narrow beam, high levels of both static and
inibitori
dynamic gamma Ibactivation are present
quando l’arto entra (Figure l’oggetto → ridotto il livello di
36-10).
in contatto con
contrazione del muscolo → presa idonea e delicata. Modulazione del SNC
Intensità e segno della trasmissione sinaptica a livello di vie riflesse spinali possono
essere modificati nel corso dell’esecuzione di atti comportamentali:
- nel corso del cammino, le fibre Ib producono
- Eccitazione diretta dei motoneuroni dei muscoli estensori
- Inibito il neurone disinaptico inibitorio Ib
- Quando non si ha attività motoria, le fibre afferenti Ib provenienti dai muscoli
estensori → inibizione dei muscoli estensori
Tale fenomeno è stato denominato inversione del riflesso mediato dallo stato
funzionale.
Un’altro esempio è dato dalla diminuzione dell’intensità della risposta del riflesso da
stiramento dei muscoli estensori, osservabile in un uomo, quando da freno, in
posizione eretta, passa al cammino e poi alla corsa.
In questi due esempi, segnali discendenti modificano le proprietà di
ritrasmissione delle vie riflesse spinali.
Aumento di eccitamento tonico dei motoneuroni α → modificazione del potenziale di Efferenze scheletro-fusimotorie (β)
membrana di queste cellule, verso la loro soglia → più facilmente attivabili da un
segnale riflesso di modesta intensità. Le fibre muscolari intrafusali possono essere innervate anche da collaterali di
motoneuroni α, dette efferenze scheletro-fusimotorie (β):
L’intensità dei riflessi può essere modulata anche in modo dinamico a seconda
del compito motorio e dello stato comportamentale in corso: - sono equivalenti alla coattivazione α-γ
- i meccanismi paiono simili a quelli della modulazione tonica - Quando i neuroni scheletro-fusimotori vengono attivati → compensazione della
variazione della diminuzione dello stiramento delle fibre intrafusali, quando il
- Però particolarmente importante è l’inibizione presinaptica delle fibre afferenti
muscolo si contrae11
primarie (Ia)
I mammiferi, tuttavia, hanno sviluppato il meccanismo dei motoneuroni γ
- Locomozione → Il livello di inibizione presinaptica è modificato in modo
probabilmente perché permette di disaccoppiare il controllo dei fusi
ritmico
neuromuscolari dal controllo dei muscoli in cui si trovano i fusi:
- Tale azione, probabilmente, modula l’intensità dei riflessi durante il cammino.
- meccanismo di disaccoppiamento → maggiore flessibilità nel controllo
dell’attività fusale, durante diversi compiti motori
Motoneuroni γ
I riflessi iniziati a seguito della stimolazione dei fusi neuromuscolari possono essere
Disaccoppiamento dei motoneuroni
modulati anche modificando il livello di attività dei motoneuroni γ:
- contrazione muscolare intensa → fuso neuromuscolare si de-tende → non è più In base al tipo di compito che il Gatto compie, in un esperimento, si può osservare
in grado di segnalare ulteriori variazioni di lunghezza del muscolo che i motoneuroni γ (statici e dinamici) sono attivati in misura maggiore con
l’aumentare di velocità e difficoltà del movimento:
- Il motoneurone γ mantiene in tensione il fuso neuromuscolare durante la
contrazione attiva del muscolo - situazioni impreviste → aumento dell’attività γ dinamica → ↑ della risposta del
fuso quando i muscoli vengono stirati
- Lo mette in condizione di rispondere a lunghezze muscolari differenti
- Locomozione semplice → aumento attività γ statica
In altre parole:
- Compiti complessi → aumento di attività γ sia statica che dinamica.
- stimolazione motoneurone α senza motoneurone γ → contrazione del muscolo
→ perdita di tensione del fuso → mancanza di stimolazione sensitiva Il SNC, modulando il rapporto tra motoneuroni γ statici e dinamici, regola in maniera
accurata la sensibilità dei fusi neuromuscolari:
- Stimolazione motoneurone α e motoneurone γ → contrazione delle fibre
intrafusali → mantenuta in tensione la regione centrale del fuso - attraverso il sistema fusimotorio
Di conseguenza, un ruolo essenziale dell’innervazione delle fibre intrafusali da parte - Permette di fornire le informazioni necessarie per la corretta esecuzione di
dei motoneuroni γ è quello di impedire che le fibre sensitive del fuso specifici atti motori.
neuromuscolare cessino di scaricare quando le fibre extrafusali si accorciano
a seguito di una contrazione attiva10 :
- le fibre Ia possono continuare a segnalare variazioni di lunghezza de muscolo in
Riflessi propriocettivi: regolazione dei
tutta la gamma delle lunghezze che esso può raggiungere. movimenti volontari e automatici
- Viene mantenuta la frequenza di scarica del fuso neuromuscolare entro un
ambito ottimale di scarica → può continuare a segnalare le variazioni di Tutti i movimenti provocano l’attivazione di recettori:
lunghezza del muscolo - muscolari
Nell’esecuzione di molti movimenti, vengono di norma attivati in parallelo sia - Articolari
motoneuroni α che motoneuroni γ → coattivazione α-γ: - Cutanei
- viene automaticamente mantenuta la sensibilità del fuso. Tali segnali sensitivi generati dai movimenti del corpo sono detti segnali
propriocettivi:
- esempio è il riflesso di Hering-Breuer: stimolati recettori da stiramento del
polmone durante l’inspirazione → passaggio all’espirazione.
- Nel cammino di molti animali, si verifica una situazione simile, per cui verso il I riflessi da stiramento rinforzano i comandi motori
termine della fase di appoggio → stimolo propriocettivo → inizio fase di
oscillazione. centrali
I segnali propriocettivi possono contribuire anche alla genesi di attività motorie nel I riflessi propriocettivi → modulano l’uscita motoria durante l’esecuzione dei
corso di movimenti già avviati. movimenti, perché:
La funzione primaria dei riflessi propriocettivi nella regolazione dei movimenti volontari - generano singole risposte riflesse
è aggiustare l’uscita motoria in relazione alle condizioni biomeccaniche del - Operano in circuiti chiusi.
corpo e degli arti:
- Esempio: stiramento di un muscolo → aumento della frequenza di scarica
- permette di generare un’attività motoria coordinata nel corso dell’esecuzione dei dai fusi → contrazione ed accorciamento del muscolo
movimenti
- Tuttavia, la contrazione, con relativo accorciamento porta a → riduzione
- Permette di compensare la variabilità intrinseca dell’uscita motoria. della frequenza di scarica dei fusi → riduzione della contrazione del muscolo
→ allungamento.
Riflessi degli arti: vie spinali e sovraspinali Il circuito del riflesso miotatico è continuamente attivo → tende a mantenere la
I riflessi in cui sono coinvolti gli arti, sono mediati da vie diverse che agiscono in lunghezza del muscolo vicino a ad un valore desiderato (set point):
parallelo attraverso circuiti spinali e sovraspinali:
- è dunque un circuito a feedback → il segnale di uscita ritorna al muscolo
- improvviso stiramento del pollice → risposta stesso, diventando nuovamente segnale in ingresso
- M1: prodotta attraverso le connessioni monosinaptiche che le fibre afferenti - È un feedback negativo, poichè tende a controbilanciare o ridurre le deviazioni
del fuso stabiliscono con i motoneuroni spinali dal valore di riferimento.
- M2: risposta riflessa, osservata praticamente in tutti i muscoli. Garnit, ipotizzò correttamente che nei movimenti volontari, il valore di riferimento (set
- Nei muscoli distali, le risposte M2 sono evocate attraverso vie che point) fosse stabilito da segnali discendenti, che agiscono sia sui motoneuroni α
passano per la corteccia motoria. che sui γ:
Le risposte riflesse mediate dalla corteccia motrice e da altre formazioni sovraspinali, - la frequenza di scarica dei motoneuroni α → ad un livello tale da produrre
sono dette riflessi a circuito lungo: l’accorciamento desiderato
- la via transcorticale dei riflessi a circuito lungo è di primaria importanza nella - Frequenza di scarica dei motoneuroni γ → ad un livello in grado di provocare un
regolazione delle contrazioni dei muscoli distali accorciamento equivalente a quello delle fibre extrafusali
- Le vie rilesse subcorticali sono responsabili in larga misura della regolazione In tal modo, si possono avere due situazioni:
afferente dei muscoli prossimali. - accorciamento del muscolo è inferiore a quello richiesto dal compito motorio (es.
Carico superiore a quello previsto) → il fuso si stira → ↑ freq. scariche afferenti
Controllo prevalente
→ maggiore contrazione
Muscoli distali Via riflessa transcorticale - Accorciamento del muscolo maggiore di quanto richiesto → fuso si allenta → ↓
freq. scariche afferenti → si allenta il muscolo.
Muscoli prossimali Via riflessa subcorticale Una funzione di tale circuito monosinaptico potrebbe dunque essere di
compensazione per le alterazioni inattese dei carichi muscolari:
Tale organizzazione è in rapporto con le esigenze funzionali a cui devono fare fronte i - è dimostrato che nell’uomo i motoneuroni α e γ vengono co-attivati per
movimenti con gli arti: l’esecuzione dei movimenti volontari
- compiti in cui sono coinvolti i muscoli distali richiedono generalmente
- I motoneuroni γ sono attivati in modo sincrono con i motoneuroni α
un’accurata regolazione dei comandi volontari
Si è osservato che quando si cerca di compiere movimenti lenti a velocità costante, la
- La ritrasmissione di segnali afferenti alla corteccia motoria implicata nel controllo
traiettoria presenta piccole deviazioni di velocità rispetto a quella prescelta:
dei movimenti volontari → permette che i comandi motori possano essere
- dovuto a seconda che il muscolo aumenti o diminuisca la propria velocità di
rapidamente adattati alle esigenze dei compiti motori, man mano che vengano
accorciamento.
eseguiti.
- Funzioni motorie più automatiche (es mantenimento dell’equilibro e esecuzione - La frequenza di scarica delle fibre sensitive presenta variazioni che hanno
andamento speculare a quelle delle irregolarità della traiettoria.
di movimenti ampi del corpo) → sufficienti le vie spinali e sovraspinali.
Dovuto al fatto che elementi della rete nervosa del riflesso flessorio partecipano al
circuito della locomozione:
- i movimenti locomotori sono infatti controllati da informazioni cutanee e
propriocettive generate dal movimento stesso.
La convergenza con afferenze cutanee spiega come mai il riflesso flessorio possa
essere evocato in animale/uomo con midollo sezionato anche da stimoli cutanei non
nocivi:
- in condizioni normali gli interneuroni del riflesso flessorio sono inibiti da vie
reticolo-spinali → la stimolazione tattili non può attivarli
- Tale inibizione può essere rimossa nel contesto dell’attività motoria.
Tra le efferenze cutanee che convergono sugli interneuroni del riflesso flessorio,
potrebbero esserci anche quelle provenienti dai termocettori:
- nell’uomo integro, il riscaldamento della cute facilita il riflesso flessorio prodotto
dalla stimolazione nocicettiva.
I riflessi nocicettiva, nonostante il controllo sopraspinale, a differenza dei
meccanocettori che si adattano alle esigenze dell’attività motoria, modificano
l’attività motoria in modo da poter operare la retrazione dell’arto.
Il riflesso flessorio può utilizzare anche interneuroni associati ad altri tipi di riflessi:
- le FRA possono attivare interneuroni che mediano l’inibizione crociata originante
dalle vie di gruppo Ia → inibizione dei motoneuroni estensori ipsilaterali e dei
flessori controlaterali
Le vie del riflesso flessorio, d’altro canto, possono essere utilizzate anche in altre
attività motorie riflesse:
- interneuroni che mediano l’estensione dell’arto controlaterale → attivi anche
dalla via vestibolo-spinale laterale → permette il tono posturale in relazione alla
posizione della testa nello spazio
Locomozione
- schemi ritmici di attività motoria possono essere evocati in preparati spinali
attraverso somministrazione di farmaci adrenergici.
- In gatti decelerati su una piattaforma mobile, la stimolazione elettrica di una
regione limitata del tronco encefalico può provocare movimenti locomotori.
Le prime registrazioni elettromiografiche del cammino, dimostrarono la complessità
degli schemi locomotori.
Venne messo in luce il problema di come i riflessi spinali si integrano con circuiti
La capacità di spostarsi è una caratteristica essenziale della vita animale.
intrinseci del midollo spinale, per produrre gli schemi locomotori.
Nel corso dell’evoluzione sono comparse diverse forme di locomozione (nuoto,
cammino, volo, striscio, ecc…), ma tutte hanno in comune la caratteristica di basarsi
su movimenti ritmici alternati:
- la ritmicità è un’azione motoria stereotipata, costituita da una serie ripetitiva degli
stessi movimenti Biomeccanica del cammino
- Ripetitività → permette il controllo automatico da centri del SNC a livello basso,
senza l’intervento dei centri superiori. La locomozione umana consiste in movimenti ciclici e alternati degli arti inferiori,
- la locomozione si svolge normalmente in ambienti che possono presentare durante i quali:
imprevedibili ostacoli → devono essere continuamente modificati per - ciascun arto entra in contatto con il terreno
adattare gli schemi motori stereotipati alle variazioni dell’ambiente - Sostiene per un certo periodo di tempo il peso corporeo
circostante. - Viene portato in avanti.
Lo studio del controllo nervoso della locomozione, pone dunque 2 problemi: Il cammino è suddiviso in 2 periodi:
- come gli schemi motori ritmici dei movimenti vengono generati da reti di cellule
- periodo di appoggio: periodo in cui l’arto resta a contatto con la superficie
nervose?
- Periodo di oscillazione: intervallo temporale in cui l’arto è sollevato e
- Attraverso quali meccanismi le informazioni sensoriali riescono a modificare i traslocato in avanti
movimenti locomotori in rapporto a eventi attesi e inattesi dell’ambiente
Generalmente, i movimenti degli arti inferiori sono accompagnati da movimenti
circostante?
alternati delle braccia, che hanno un rapporto di fase speculare.
Attraverso esperimenti su cani e gatti si scopre:
- stimolazione elettrica non ritmica del midollo spinale disconnesso dai centri
superiore → movimenti di locomozione con frequenza correlata all’intensità della Baricentro corporeo
corrente di stimolazione.
- Movimento passivo di un arto eseguito dallo sperimentatore → avvio di una Movimenti degli arti inferiori determinano la progressiva traslocazione del
serie di movimenti attivi di deambulazione. baricentro corporeo.
- Immediatamente dopo la sezione del midollo spinale → possono venir evocate La traiettoria durante un ciclo del passo descrive un moto paragonabile a quello di un
contrazioni ritmiche alternate nei muscoli degli arti posteriori pendolo invertito:
Da tali esperimenti si possono trarre alcune conclusioni - fase ascendente: il baricentro sale e raggiunge l’apice della traiettoria,
1) per generare gli schemi motori di base del cammino non sono necessarie decelerando
formazioni sovraspinali - La spinta degli arti inferiori fornisce energia cinetica necessaria per spostare
2) La ritmicità di base del cammino è prodotta da circuiti neuronali situati il baricentro in alto e in avanti
interamente nel midollo spinale. - Fase discendente: il moto del baricentro è accelerato in basso e in avanti.
3) I circuiti della locomozione possono essere attivati da segnali tonici
discendenti, provenienti da livelli più craniali del SNC
4) Le reti neuronali spinali che generano gli schemi motori ritmici, pur non
richiedendo l’arrivo di segnali sensitivi per l’attivazione, sono regolate
efficacemente da segnali dei propriocettori.
Successivamente, in tempi moderni, si giunse ad altre scoperte:
- Cade verso il basso in virtù del gradiente di energia potenziale accumulata - In tal modo, il piede avanza vicino al suolo, preparando l’arto a sostenere il peso
Un periodo del moto pendolare del baricentro corporeo è determinato da uno del corpo
scambio di energia cinetica con energia potenziale gravitazionale: Fase E2
- a tale scambio può contribuire anche la restituzione dell’energia elastica
Al contatto del piede con il suolo, si ha la transizione del periodo d’appoggio, durante
immagazzinata in strutture muscolo-tendinee12. il quale:
- Il recupero dell’energica meccanica, tuttavia, non è completo → parte del lavoro
- il peso del corpo viene trasferito sull’arto in estensione → flessione passiva di
muscolare viene dissipato come calore ginocchio e caviglia → ammortizzano il carico del peso del corpo
- Efficienza meccanica dei movimenti di locomozione → voltata alla massima
- I muscoli estensori, causa la flessione passiva, si contraggono in allungamento
conservazione di energia → limitazione della spesa → accumulano energia elastica
La traslocazione del baricentro corporeo, richiede inoltre alcuni meccanismi che
provvedono al mantenimento della stabilità: Fase E3
- cammino lento → baricentro mantenuto nella base d’appoggio L’energia elastica accumulata durante l’estensione eccentrica (in allungamento) dei
- Cammino veloce o corsa → equilibrio dinamico risultante dalla sommatoria di muscoli estensori e la prosecuzione dell’estensione completa di ginocchio, anca e
caviglia → spinta in avanti (propulsione).
diverse componenti, quali
- Forza di supporto, quantità di moto Considerazioni
- Forze inerziali che agiscono sul centro di massa.
La classificazione di Philippson fornisce una descrizione utile, ma semplificata, delle
caratteristiche cinematiche del passo e dei profili di attivazione muscolare.
Figure 37-4 Elements of the central pattern generator are revealed by electrical stimulation of high-threshold cutaneous and muscle afferents
(flexor reflex afferents, FRA) in spinal cats treated with L-DOPA (L-dihydrox-yphenylalanine) and nialamide.
A. Brief stimulation of ipsilateral FRA evokes a short sequence of rhythmic activity in flexor and extensor motor neurons. (Adapted from Jankowska et al. 1967a.)
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B. Reciprocal inhibition between interneurons in the pathways mediating long-latency reflexes from the ipsilateral and contralateral FRA. This half-center
organization of the flexor and extensor interneurons is likely the basis for central rhythm generation for stepping. MN = motor neuron.
C. Interneurons in the half-centers are located in the intermediate region of the gray matter. Delayed, long-duration bursts of activity are evoked in these
Neurofisiologia
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On each side of the network excitatory interneurons (E) drive the motor neurons (MN) and two classes of inhibitory interneurons (I and L). The axons of the I
interneurons cross the midline and inhibit all neurons in the contralateral half of the network, ensuring that when muscles on one side of the network are
Neurofisiologia
active, muscles on the other side are silent. The L interneurons inhibit the I interneurons on the same side. (Adapted from Grillner et al. 1995.)
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ritmiche. A. Reciprocal pattern of activity recorded from flexor and extensor nerves in an immobilized spinal cat treated with L-DOPA and nialamide. G = gastrocnemius; Q
= quadriceps; ST = semitendinosus. (Adapted from Edgerton et al. 1976.)
Lo schema motorio espresso dipende da molti attori, tra cui
B. Complex motor pattern recorded from a walking decerebrate cat with deafferented hind-leg muscles. LG = lateral gastrocnemius; EDB = extensor digitorum
- segnali sovraspinali
Integrazione spinale dei segnali
brevis; IP = iliopsoas; ST = semitendinosus. (Adapted from Grillner and Zangger 1984.)
- Segnali sensitivi tonici C. Fictive motor patterns recorded in an immobilized decorticate cat when the ipsilateral and contralateral paw is squeezed. The pattern is radically altered by
changing the site of the sensory stimulus. SART = sartorius; RF = rectus femoris; ST = semitendinosus. (Adapted from Perret and Cabelguen 1980.)
semi-centri che si inibiscono a vicenda: altering the functioning of interneurons in the patterning network.
13 canali NMDA sono canali voltaggio-dipendenti che riconoscono glutammato ed hanno un’alta permeabilità ai Ca²⁺, Na⁺ e K⁺. Mediano generalmente l’EPSP tardivo. Al potenziale di riposo (-65 mV), Mg²⁺
si pone in una tasca, bloccando il canale. Quando la membrana si depolarizza, gli Mg²⁺ vengono espulsi, permettendo a Na⁺ e Ca²⁺ di entrare nella cellula.
- È dimostrato, tuttavia, che i segnali afferenti cutanei forniscono importanti - L’azione eccitatoria degli organi tendinei durante il cammino è opposta a quella
informazioni a feedback riguardo i movimenti del corpo inibitoria che esercitano in assenza di movimenti locomotori → inversione del
riflesso
- Conseguenza → la fase di oscillazione non comincia
Segnali propriocettivi: ampiezza e - finché la gamba non è privata del peso dell’animale
caratteristiche temporali degli schemi del - Finché le forze esercitate dagli estensori non sono sufficientemente
diminuite14
cammino - Sottrazione del carico all’arto (il peso si sposta sull’altra gamba) → gli estensori
si accorciano → non sviluppano i livelli di forza ottimali.
I segnali afferenti somatosensitivi provenienti dagli arti → regolano il ciclo del
Oltre a regolare la transizione dalla fase di appoggio a quella di oscillazione, i segnali
passo:
feedback dei fusi neuromuscolari e degli organi tendinei di Golgi contribuiscono alla
- la frequenza del passo dipende dalla velocità con cui si muove la piattaforma genesi dell’attività a raffica dei motoneuroni dei muscoli estensori:
mobile su cui gatti decerebrati vengono fatti camminare
- nel gatto: riduzione dei segnali a feedback da tali recettori → riduce il livello di
- I segnali afferenti regolano la durata della fase di appoggio. attività degli estensori del 50%
- Quando la frequenza del passo aumenta diminuisce la fase d’appoggio - Nell’uomo: 30% dei segnali eccitatori che raggiungono i motoneuroni degli
- La fase di oscillazione rimane relativamente costante. estensori giunge da fibre Ia dei muscoli estensori stessi
Da tali osservazioni → alcuni segnali sensitivi indicano la fine della fase di appoggio → Almeno 3 vie eccitatorie ritrasmettono informazioni dalle fibre sensitive dei muscoli
facilitano l’inizio dell’oscillazione: estensori ai motoneuroni:
In gatti e cani spinali cronici: - via monosinaptica delle fibre Ia con motoneuroni dei muscoli estensori
- estensione rapida dell’articolazione → contrazione dei flessori - Via disinaptica delle fibre Ia e Ib: eccitatoria, attiva solo durante l’estensione,
- Estensione dell’articolazione del ginocchio e della caviglia → nessun effetto - Probabilmente attivata da segnali eccitatori che dal semi-centro dei muscoli
- Impedita l’estensione dell’anca → arresto del ciclo del passo dell’arto ipsilaterale estensori raggiungono i gli interneuroni di tale via.
- Movimento ritmico dell’anca → avvio della locomozione. - Via polisinaptica delle fibre Ia e Ib: comprende il semi-centro dei muscoli
In tali condizioni, l’inizio dell’attività a raffica dei motoneuroni dei flessori è sincrono estensori del generatore centrale del ritmo → regola
con l’estensione dell’anca: - Livello di attività dei muscoli estensori
- fibre afferenti che portano informazioni propriocettive dell’angolo - Durata della fase di appoggio
dell’articolazione dell’anca derivano dai fusi neuromuscolari dei flessori La regolazione continua del livello di attività dei motoneuroni nei muscoli estensori,
dell’anca attraverso questo circuito a feedback proveniente dai propriocettori:
- stiramento dei muscoli flessori dell’anca imita l’allungamento dei questi muscoli - assicura l’adeguamento automatico di forza e lunghezza dei muscoli estensori,
fino alla fine della fase di appoggio (estensione) → inibito il semi-centro dei in relazione all’applicazione/sottrazione di carichi inattesi sulla gamba
muscoli estensori → facilitato l’avvio dell’attività a raffica dei flessori durante il
cammino.
Altri segnali importanti nella regolazione del ciclo del passo giungono da:
- organi tendinei di Golgi degli estensori
- Fusi neuromuscolari dei muscoli estensori
Stimolazione elettrica di fibre afferenti provenienti da tali recettori:
- prolunga la fase di appoggio
- Riesce a ritardare l’inizio della fase di oscillazione, finché non cessa la
stimolazione.
Entrambi i tipi di afferenze sono attivi nella fase di appoggio.
Gli organi tendinei di Golgi → info sul carico applicato alla gamba.
14 ovvero fino a quando l’attività di scarica degli organi tendinei di Golgi non è diminuita, in seguito alla riduzione del peso applicato.
Figure 37-9 Initiation of the swing phase of walking is controlled by feedback from Golgi tendon organs and muscle spindles in extensor muscles.
Inizio della fase di oscillazione Figure
del cammino, controllato
37-9 Initiation daswing
of the segnali a feedback
phase of walking is controlled by Vie afferentifrom
feedback dei muscoli
Golgi tendonestensori
organs che
andregolano la fase diinappoggio.
muscle spindles extensor muscles.
provenienti
A. dagli organi
Electrical stimulation tendinei
of the group Ibdi Golgi fibers
sensory e dai from
fusi ankle
neuromuscolari degliinhibits
extensor muscles estensori. Il GCS and
bursting in ipsilateral flexors è stato rappresentato
prolongs the burst in dathe
due gruppi di interneuroni (Ext e Flex) che si inibiscono
ipsilateral
extensors during walking in a A. Electrical
decerebrate cat. Thestimulation
timing of of the
flexor group
activity Ib
in sensory
Stimolazione elettrica in gatto decerebrato delle fibre sensitive di gruppo Ib provenienti dai
the fibers
contralateralfrom
leg ankle
is not extensor
altered. muscles
Stimulatinginhibits
group bursting
Ib in
afferents ipsilateral
from the flexors
extensorsand prolongs the burst in the ipsilateral
reciprocamente. I segnali a feedback dalle fibre Ia e Ib dei muscoli estensori influenzano l’attività
muscoli estensori
prevents della
the initiation of caviglia,
the swingdurante
phase, il cammino
extensors
as during
can → in
be seen inibisce
walking a l’attivazione
theinposition
decerebrate dei
cat.
of the leg flessori ipsilaterali
The timing
during of flexor
a stimulated activity
trial dei muscoli
in the
(bottom). estensori
contralateral
The arrow legattraverso
shows is not
the at3 which
vie Stimulating
altered.
point eccitatorie:
the 1. Connessioni
group monosinaptiche
Ib afferents delle
from the extensors fibre Ia
e nonphase
swing altera would
le caratteristiche
normally havetemporali
occurreddei
prevents
hadflessori
the controlaterali.
theinitiation
extensor Lanot
ofafferents
the swing stimolazione
phase, delle
as can
been stimulated. afferenze
be seen in thefrom
(Adapted position
Whelanofcon
the ileg
et al. during a stimulated
1995.)
motoneuroni trial
dei muscoli (bottom).
estensori The2.arrow
(MN) shows the
Connessioni point at which
disinaptiche the
provenienti dalle fibre
Ib provenienti dagli estensori inibisce l’inizio
swing della
phase fasenormally
would di oscillazione, come èhad
have occurred possibile vedere afferents not Ia
the extensor been
e Ibstimulated.
che diventano(Adapted
attivefrom Whelan
durante et al.
la fase di 1995.)
estensione 3. Via polisinaptica eccitatoria passate
B. Afferent
dalla pathway
posizione dellafrom extensor
gamba dellomuscles
schemaregulating
in basso.stance. The central pattern generator is represented by mutually inhibiting groups of interneurons (Ext and
attraverso gli interneuroni del generatore centrale dello schema motorio, che controllano i
Flex). Feedback from Ia and Ib afferent fibers from
B. Afferent extensor
pathway frommuscles
extensorinfluences
musclesextensor activity
regulating via The
stance. threecentral
excitatory (+) pathways: is
pattern (1) monosynaptic
muscoligenerator
estensori. represented by mutually inhibiting groups of interneurons (Ext and
connections from Ia fibers to extensor motorFeedback
Flex). neurons (MN);
from Ia(2)anddisynaptic connections
Ib afferent from
fibers from Ia and muscles
extensor Ib fibers influences
that are functional during thevia
extension phase; and pathways: (1) monosynaptic
Questeextensor activity
vie aumentano threediexcitatory
il livello attività dei(+)
motoneuroni dei muscoli estensori durante la fase di
(3) a polysynaptic excitatory pathway via the extensor
connections from Iainterneurons of the central
fibers to extensor motorpattern
neurons generator.
(MN); (2) These pathways
disynaptic increase the
connections fromlevel of activity
Ia and in extensor
appoggio, e assicurano il Ib fibers that aredella
mantenimento functional during
loro attività the extension
quando phase; and
viene applicato un carico.
motor neurons during stance and maintain extensor activity
(3) a polysynaptic when the
excitatory extensor
pathway via muscles are loaded.
the extensor interneurons of the central pattern generator. These pathways increase the level of activity in extensor
motor neurons during stance and maintain extensor activity when the extensor muscles are loaded.
Transizione nell’uomo dalla fase di appoggio alla fase di oscillazione.
Nell’uomo, esistono essenzialmente 2 tipi di afferenze propriocettive che contribuiscono a regolare
Sensory Input From the Skin Allows Stepping to Adjust to Unexpected la transizione
Obstacles tra fase di supporto e fase di oscillazione:
Sensory
Exteroceptors in the skin have a powerful influence Input From
on the central the
pattern Skin
generator forAllows Stepping
walking. One to- segnale
important function Adjust dai to
fusi Unexpected
for these receptors
neuromuscolari dei muscoli flessori prossimali
Obstacles
is to detect external
obstacles and adjust the stepping movements to avoid them. A well-studied example is the stumbling-corrective reaction - Recettori
in cats. Adi tensione
mild dei muscoli
mechanical stimulusestensori.
Exteroceptors in the skin have a powerful influence on the central pattern generator for walking. One important function for these receptors is to detect external
Il primo
applied to the dorsal part of the paw during the swing phase produces excitation of flexor motor neurons and inhibition segnale, motor
of extensor proviene dai fusi
neurons, neuromuscolari
leading to rapid dei muscoli flessori prossimali che
obstacles and adjust the stepping movements to avoid them. A well-studied example is the stumbling-corrective reaction in cats. A mild mechanical stimulus
flexion of the paw away from the stimulus and elevation of the leg in an attempt to step over the object. Because agiscono a livello
this corrective dell’articolazione
response dell’anca
is readily observed in (es ileopsoas):
applied to the dorsal part of the paw during the swing phase produces excitation of flexor motor neurons and inhibition of extensor motor neurons, leading to rapid
spinal cats, it must be produced to a large extent by circuits entirely contained within the spinal cord. - proporzionale al grado di estensione dell’arto durante la fase di supporto
flexion of the paw away from the stimulus and elevation of the leg in an attempt to step over the object. Because this corrective response is readily observed in
One of the interesting features of thespinal cats, it must bereaction
stumbling-corrective produced to a corrective
is that large extent by circuits
flexion entirely
movements arecontained - Segue
within
produced only thelothe
when schema
spinal
paw is del
cord. riflesso during
stimulated miotatico
the
- Attivazione
swing phase. An identical stimulus applied during the stance phase produces an opposite response: excitation of extensor muscles legata allo
that reinforces thestiramento
ongoing dei muscoli flessori durante la fase di supporto →
One of the interesting features of the stumbling-corrective reaction is that corrective flexion movements are dei
produced only when the paw is stimulated during the
extensor activity. This extensor action is appropriate; if a flexion reflex were produced, the animal might collapse because its aumenta l’eccitabilità
weight is being supported motoneuroni
by the limb. dei muscoli flessori → attiva la flessione dell’arto
swing phase. An identical stimulus applied during the stance phase produces an opposite response:
e l’inizio excitation of extensor muscles that reinforces the ongoing
dell’oscillazione
This is an example of a phase-dependent reflex reversal: the
extensor activity. This extensor action is appropriate; if a flexion reflex were produced, the animal might collapse because its weight is being supported by the limb.
P.750 Il secondo segnale deriva dai recettori di tensione dei muscoli estensori (organi tendinei di
This is an example of a phase-dependent reflex reversal: the
Golgi) attraverso le fibre Ib:
same stimulus will excite one group ofP.750
motor neurons during one phase of locomotion and excite the antagonist motor neurons during another phase.
- proporzionale al carico dell’arto durante la fase di supporto
same stimulus will excite one group of motor neurons during one phase of locomotion and excite the antagonist motor neurons during another phase.
- Produce, attraverso vie polisinaptiche, un aumento di eccitabilità dei motoneuroni che Quando la stimolazione tattile sulla superficie plantare giunge nella fase di supporto si
innervano i muscoli estensori ha una risposta diversa:
- Esercita un feedback positivo → è tuttavia un’inversione stato-dipendente dell’azione - poggiando il piede su superficie inavvertitamente irregolare → segnali tattili →
inibitoria esercitata da questi segnali in condizioni di riposo aumento del tono estensorio dell’arto → compensa l’irregolarità della superficie
- Il significato di tale feedback positivo → assicurare tono estensorio sufficiente per tutta di supporto e conferisce maggiore stabilità.
la fase di supporto → evita il cedimento dell’arto di supporto prima che il baricentro del
corpo sia stato definitivamente trasferito all’arto controlaterale Si veda come la risposta ad un medesimo stimolo tattile possa essere differente a
L’integrazione dei segnali di natura propriocettiva da parte dei circuiti spinali permette di regolare seconda della fase del cammino.
la transizione tra le fasi di supporto e di oscillazione, assicurando che avvengano quando È un esempio di inversione di riflesso che dipende dalla fase del passo:
l’arto è:
- lo stesso stimolo esercita
- completamente esteso.
- Scaricato dal peso corporeo - Un gruppo di motoneuroni durante una fase
- Il gruppo opposto durante l’altra fase.
I circuiti spinali interpretano il flusso di informazioni afferenti e dai centri
Segnali esterocettivi superiori, traducendolo nella cinematica del passo, attraverso appropriate
sequenze di attivazione spazio-temporali dei diversi gruppi muscolari.
Anche i segnali esterocettivi contribuiscono a:
- modellare l’attività dei circuiti spinali
- Regolare lo schema del passo.
Controllo sopraspinale della
deambulazione.
I meccanismi che stanno alla base della generazione del passo sono spinali, ma il
controllo da parte dei centri superiori è indispensabile per:
- avviare la locomozione
- Adattarla alle diverse esigenze ambientali e comportamentali
Il controllo è la risultante dell’attività integrata di popolazioni neuronali di:
- tronco encefalico
- Cervelletto
- Striato
- Corteccia cerebrale
Ciascuna popolazione neuronale contribuisce ad aspetti differenti del controllo
motorio.
La regolazione sovraspinale del cammino, può essere operata da tre sistemi funzionali
distinti:
- Regione locomotoria mesencefalica: attiva il sistema locomotorio spinale e
controlla la velocità complessiva della locomozione
Se il soggetto urta inaspettatamente un ostacolo con la superficie dorsale del piede - Vie reticolospinali: conferisce maggior grado di precisione allo schema
locomotorio, in risposta a feedback provenienti dagli art
durante la fase di oscillazione:
- segnali tattili → flessione repentina dell’arto → evita di inciampare, quindi di - Sistema visivo guida i movimenti degli arti in riposta a segnali visivi.
perdere stabilità.
- Entra in gioco anche il riflesso miotatico, dei muscoli flessori, che contribuisce a
determinare la retrazione dell’arto.
B. Afferent pathway from extensor muscles regulating stance. The central pattern generator is represented by mutually inhibiting groups of interneurons (Ext and
Flex). Feedback from Ia and Ib afferent fibers from extensor muscles influences extensor activity via three excitatory (+) pathways: (1) monosynaptic
connections from Ia fibers to extensor motor neurons (MN); (2) disynaptic connections from Ia and Ib fibers that are functional during the extension phase; and
Neurofisiologia
39 level of activity in extensor
(3) a polysynaptic excitatory pathway via the extensor interneurons of the central pattern generator. These pathways increase the
motor neurons during stance and maintain extensor activity when the extensor muscles are loaded.
Regione locomotoria mesencefalica - Indiretto attraverso i nuclei della base, interposti tra le aree corticali e le
Sensory Input From
strutture the Skin Allows Stepping to Adjust to Unexpected Obstacles
troncoencefaliche.
La regione locomotoria mesencefalica (RLM) è una popolazione di neuroni Exteroceptors in the skin have a powerful influence on the central pattern generator for walking. One important function for these receptors is to detect external
15 nel caso del quadrupede controlla la transizione passo-trotto-galoppo, mentre nel caso dell’uomo controlla il passaggio dal cammino alla corsa.
16 aumento della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa, aumento della ventilazione
- Reticolo-spinale
- L’attività delle aree motorie della corteccia cerebrale, attraverso la via cerebello-
talamo-corticale.
facilitazione Regione locomotoria
Le modalità di controllo cerebellare della funzione locomotoria, sono centrali anche della fase
flessoria
ipotalamica (RLM)
per:
- processi di correzione on line della traiettoria del passo in caso di perturbazioni Attivazione/frequenza
del passo
esterne
- Programmazione di aggiustamenti anticipatori dello schema locomotorio.
Tronco dell’encefalo Cervelletto
Coordinazione
Controllo volontario e visuomotorio intersegmentaria/ regolazione
on line e anticipatoria
- Circuiti cerebellari.
L’attività delle aree motrici: Apparato muscolo-scheletrico
- cammino automatico (es superficie pianeggiante o su un tapis roullant) → non è
molto influente
- Necessità di controllare o modificare volontariamente il camino → molto
importante
Vie cortico-spinali
e cortico-bulbari
Midollo spinale
Neurofisiologia
41
Per vie discendenti si intende un gruppo eterogeneo di vie nervose caratterizzate dal Vie cortico-spinali
fatto di aver come bersaglio ventri nervosi situati ad un livello gerarchicamente e cortico-bulbari
Vie cortico-
inferiore: reticolari
- in massima parte originano dalla corteccia cerebrale o dal tronco encefalico
Le vie cortico-discendenti originano da specifici strati corticali e differiscono per
aree d’origine e ruolo funzionale → 3 principali categorie
Tronco encefalico
- Vie dei circuiti sottocorticali cerebellare e dei nuclei della base
- Vie di filtro e modulazione sulle afferenze alla corteccia stessa
- Vie discendenti motorie: originano da aree corticali che programmano ed Vie discendenti dal
eseguono programmi motori, destinati a giungere ai motoneuroni Nuclei dei nervi cranici tronco
Le vie originate dal tronco encefalico terminano in gran parte nel midollo spinale o
nei nuclei dei nervi cranici:
- Differiscono per origine e terminazione nella sostanza grigia midollare Midollo spinale
- Possono essere considerate come
- vie destinate al controllo della trasmissione di informazioni
somatosensoriali
- Vie destinate all’organizzazione o esecuzione di attività motorie.
Vie mediali Le vie discendenti dal tronco e le vie corticodiscendenti hanno un’organizzazione
topografica delle proprie terminazioni su motoneuroni dei nuclei dei nervi cranici →
Le vie mediali originano da strutture situate più centralmente nel tronco: analogo alla organizzazione topografica del midollo.
- coinvolte in
- Controllo di movimenti integrati del tronco e del tronco con gli arti
- Sinergie muscolari degli arti Sistema delle vie mediali
- Terminano nelle parti più mediali e ventrali del midollo spinale → motoneuroni dei
Il sistema delle vie mediali ha tre componenti principali:
muscoli assiali e prossimali e interneuroni relativi.
- vie vestibolo-spinali (laterale e mediale)
- Gli assoni hanno un alto grado di divergenza
- Vie reticolo-spinali (mediale/pontina e laterale/bulbare)
- Inviano collaterali assoniche a diversi livelli
- Via tetto-spinale
- Divergenza amplificata anche da neuroni propriospinali lunghi → connettono
segmenti spinali anche molto distanti tra loro
Vie vestibolo-spinali
Grazi a tali connessioni, le vie mediali sono adatte a controllare in modo
coordinato i muscoli assiali e prossimali in:
Fascio vestibolo-spinale laterale
- mantenimento e modifica della postura
Origine → nucleo vestibolare laterale (di Deiters)
- Esecuzione di sinergie globali degli arti.
Gli assoni scendono nel cordone anteriore ipsilaterale.
Vie laterali Terminazione → gruppi motoneuronale mediali e parte mediale della zona intermedia,
lungo tutti i segmenti del midollo spinale.
Le vie laterali originano da strutture più laterali nel tronco:
Il nucleo vestibolare laterale è bersaglio di afferenze che originano dagli organi
- terminano nella parte dorsolaterale della sostanza grigia midollare otolitici (labirinto del vestibolo):
- Influenzano i motoneuroni dei muscoli distali - la via vestibolo spinale contribuisce all’emissione di risposte motorie di tipo
- Azione più selettiva → vi sono neuroni propriospinali più brevi, con minore raggio posturale che dipendono dalla posizione statica o da eventi di accelerazione
d’azione della testa
- Sinergie motorie più ristrette - Il nucleo è sotto il controllo di centri superiori → controllo inibitore dal cervelletto.
- Controllo più preciso dell’uscita motoria. La via vestibolo spinale laterale → azione a livello motoneuronale → responsabile della
rigidità α che si osserva in animali decerebrati o decerebellati.
Vie aminergiche
Le vie aminergiche sono vie che si aggiungono ai due gruppi precedenti, che Fascio vestibolo-spinale mediale
utilizzano come mediatori chimici: Origine → nucleo vestibolare mediale
- catecolamine Decorre nel cordone anteriore
- Serotonina Termina → livelli cervicali e toracici alti su motoneuroni e interneuroni mediali del
midollo spinale.
Nuclei motori dei nervi cranici Il nucleo vestibolare mediale è bersaglio di afferenze dai canali semicircolari,
producendo, con le proprie efferenze:
Le vie discendenti del tronco terminano anche sui nuclei motori dei nervi cranici:
- riflessi vestibolo-oculari
- organizzazione simile al midollo spinale
- Risposte del tronco o del collo in relazione a spostamenti del capo.
- La maggior parte dei nuclei motori riceve terminazioni in modo simile ai nuclei
midollari che innervano i muscoli assiali
Vie reticolo-spinali
- Vero per parti del nucleo del facciale che innervano il muscolo corrugatore e
orbicolare o per il nucleo motore del trigemino Via reticolo-spinale mediale
- Altri nuclei sono analoghi a gruppi laterali del midollo. La via reticolo-spinale mediale:
- origine: formazione reticolare medio-pontina
- Decorso: cordone anteriore ipsilaterale - Decorso: dorsalmente nel cordone laterale controlaterale
- Terminazione: zone mediali della sostanza grigia - Terminazione: zone più laterali del midollo spinale
- Azione: eccitatoria a livello di motoneuroni α e γ dei muscoli assiali e prossimali - Nei rigonfiamenti cervicale e lombare → terminazioni rubro-spinali anche
di tipo estensorio. nelle zone motoneuronale più dorsolaterale, corrispondenti ai nuclei motori
La via reticolo-spinale mediale, contribuisce al mantenimento e al controllo della dei muscoli distali degli arti
postura → responsabile della rigidità γ. - Azione: controllo della muscolatura distale19
Vestibolo-spinale laterale Nucleo vestibolare laterale Cordone anteriore ipsilaterale Motoneuroni mediali e parte mediale Risposte motorie posturali dipendenti
della zona intermedia del midollo da afferenze del sistema vestibolare
spinale
vestibolo-spinale mediale nucleo vestibolare mediale Cordone anteriore ipsilaterale Motoneuroni e interneuroni mediali Risposte vestibolo-oculari; risposte di
del midollo spinale a livello toracico e capo e collo in relazione a
cervicale spostamenti della testa
Reticolo-spinale mediale Formazione reticolare medio-pontina Cordone anteriore ipsilaterale Zone mediali della sostanza grigia Eccitazione dei motoneuroni α e γ
dei muscoli estensori prossimali e
assiali → Mantenimento e controllo
della postura (rigidità γ)
Reticolo-spinale laterale Formazione reticolare bulbo Cordone laterale bilateralmente Parti laterali e mediali della sostanza Opposta al precedente. Inibisce gli
grigia estensori e facilita i flessori
Tetto-spinale Strati profondi del collicolo superiore Cordone anteriore controlaterale Segmenti cervicali del midollo Risposte di capo e collo in relazione
a stimoli visivi
Via rubro-spinale Porzione magnocellulare del nucleo Cordone laterale controlaterale Zone laterali della sostanza grigia. Controllo della muscolatura degli arti
rosso Cordoni laterali cervicale e sacrale
Via ceruleo-spinale Locus coeruleus, neuroni reticolari Cordone laterale Midollo spinale Inibitorio su tutto il midollo spinale
Via rafe-spinale Nuclei del rafe Cordoni laterali e anteriore Midollo spinale Inibizione delle afferenze sensitive, a
livello delle corna dorsali. Eccitatorio
a livello delle corna ventrali
Via piramidale
La via piramidale è la più cospicua delle vie discendenti motorie:
- permette alla corteccia cerebrale di avere controllo diretto su
- Midollo spinale (via cortico-spinale)
- Nuclei dei nervi cranici (via cortico-bulbare)
- Origine: aree corticali situate davanti e dietro la scissura centrale di Rolando
- Decorso: nella sua discesa, la via piramidale attraversa
- Capsula interna: ne occupa il braccio posteriore, in cui le fibre sono
disposte secondo un ordine topografico (cortico-bulbare è posta
anteriormente, seguono le componenti cortico-spinali, in senso antero-
posteriore dalla cervicale alla sacrale)
- Peduncolo cerebrale: posizione intermedia
- Ponte: la via piramidale si frazione in fasci separati, che passano attorno ai
nuclei pontini
- Bulbo: le fibre si ritrovano tutte riunite e isolate, sulla faccia ventrale, dove
formano le piramidi bulbari20
- Decussazione: a livello della parte caudale del bulbo, si ha una
suddivisione delle fibre in
- Via cortico-spinale laterale: l’80% delle fibre decussa, portandosi
controlateralmente
Vie discendenti dalla corteccia - Via cortico-spinale mediale: 20% delle fibre che non decussano,
portandosi nel cordone anteriore ipsilaterale.
La via cortico-spinale laterale, dopo essere decussata, decorre nel cordone
La corteccia motoria dispone di due vie principali, attraverso le quali può agire in laterale del midollo spinale:
parallelo su motoneuroni della muscolatura scheletrica:
- proietta nelle parti più laterali della sostanza grigia midollare, terminando a livello
- via diretta: corrisponde alla via piramidale di
- Via indiretta: costituita da vie dirette ai nuclei del tronco (sostanza reticolare, - Corna dorsali (lamine IV e V)
nucleo rosso), che poi vengono riproiettate al midollo spinale attraverso vie
- Sostanza intermedia
discendenti
- Zone motoneuronale (lamina IX)
La via piramidale, attraverso le componenti cortico-spinale e cortico-bulbare,
consente alla corteccia motoria di controllare in modo diretto o relativamente diretto - Collaterali al nucleo rosso
l’uscita motoneuronale: La via cortico-spinale ventrale, invece, decorre nel cordone anteriore ipsilaterale
- essenziale per lo svolgimento di attività motorie qualitativamente raffinate del midollo spinale:
Le vie dirette al tronco encefalico: - proietta in tutto il midollo bilateralmente, soprattutto nelle parti mediali della
- permettono alla corteccia motoria di controllare con meccanismi di tipo sostanza grigia
anticipatorio (feedforward) le attività riflesse che si svolgono a questo livello - Ha un’ampia collateralizzazione
- Importanti nel controllo della muscolatura assiale e prossimale - Anche collaterali alla sostanza reticolare.
Le fibre cortico-bulbari, analogamente, possono distribuirsi in modo
prevalentemente sia controlaterale che bilaterale ai nuclei dei nervi cranici:
20 si rammenta, che a livello delle piramidi bulbari, l componente corticobulbare ha già abbandonato la via piramidale per raggiungere i nuclei dei nervi cranici.
- Alcune sono l’equivalente del tratto cortico-spinale ventrale, in quanto si - Nucleo rosso → via cortico.rubro-spinale → ulteriore modalità di
distribuiscono bilateralmente su controllo sulla muscolatura distale da parte della corteccia motoria
- nuclei sensitivi e motori del nervo trigemino
- Componenti motorie del nucleo del nervo facciale
- Altre sono l’analogo del tratto cortico-spinale laterale, in quanto si distribuiscono
solo controlateralmente, a
- Nucleo dei nervi ipoglosso
- Motoneuroni del nervo facciale per la pare inferiore della faccia
- Tale modalità di innervazione del nucleo del nervo facciale → lesione unilaterale
della corteccia motoria o della via cortico-bulbare → paresi solo dei muscoli
inferiori della faccia.
Tale via non ha funzioni esclusivamente motorie:
- termina anche su nuclei sensitivi del tronco encefalico e sulle corna dorsali della
sostanza grigia midollare
La via piramidale non origina solo dall’area motoria primaria (area 4 di Brodmann), ma
anche da aree situate nella corteccia precentrale e postcentrale.
Le cellule che danno origine ai fasci piramidali, sono:
- Cellule piramidali giganti di Betz
- Cellule piramidali più piccole
Nella scimmia, si è dimostrato che:
- 60% delle fibre origina dalle aree motorie (aree 4 e 6)
- 40% dalle aree 1, 2, 3 ovvero dalle aree somatosensoriali primarie
Fibre piramidali di origine pre e postcentrale hanno diverse modalità di terminazione a
livello del tronco e del midollo.
Le fibre che originano a livello delle aree somatosensotoriali primarie e dall’area SII
- terminano a livello di:
- nucleo sensitivo del trigemino
- Nuclei gracile e cuneato
- Corna dorsali della sostanza grigia midollare
- Hanno dunque funzioni sensoriali → modulazione e controllo della
ritrasmissione delle informazioni somatosensoriali verso i centri superiori
Le fibre che originano dalle aree 4 e 6:
- terminano sui nuclei motori dei nervi cranici e nella sostanza grigia midollare
- Una sottopopolazione di cellule piramidali dell’area 4, corrispondente alle
cellule piramidali giganti di Betz, proietta direttamente nella lamina IX a livello
dei rigonfiamenti cervicale e lombare, nei nuclei più laterali
- Tali fibre sono la componente motoria della via piramidale → la regione di
origine corrisponde ad aree motorie primaria e supplementare
- In tali aree è sufficiente una stimolazione elettrica a bassa intensità di
corrente per evocare movimenti muscolari.
- L’area 4 può dare origine a proiezioni a
Peduncolo cerebrale,
posizione intermedia
Ponte, fibre si
separano tra i nuclei
Fibre
pontini cortico-bulbari
Nuclei motori dei
nervi cranici
Bulbo, le fibre si
riuniscono, formando
le piramidi bulbari
Nucleo Rosso
Natura dei comandi motori discendenti - Operano in parallelo con la via piramidale nel controllo motorio → vie
extrapiramidali.
La via piramidale è formata da: Sono presenti numerose vie nervose che dalla corteccia dirigono su nuclei del tronco
- fibre mieliniche di piccolo calibro: per la maggior parte (90%), gli assoni e che non fanno parte della via cortico-bulbare. Quelle importanti per il controllo del
hanno calibro sotto i 4 µm → bassa velocità di conduzione. movimento sono:
- Fibre mieliniche di grosso calibro: piccola percentuale (circa 2%) con calibro - vie cortico-rubre: dirette al nucleo rosso magnocellulare
tra 10 e 20 µm - Vie cortico-reticolari: dirette alla formazione reticolare.
- Conduzione veloce (circa 70 m/s)
- Corrispondono alla componente cortico-motoneuronale della via piramidale Vie cortico-rubre
- Si possono identificare solo tardivamente nella maturazione postnatale Le vie cortico rubre, dirette al nucleo rosso magnocellulare:
- Il numero di fibre veloci corrisponde al numero di cellule di Betz, da cui - origine: area 4
probabilmente originano le fibre veloci - Costituzione: collaterali della via cortico-spinale laterale + fibre dirette
L’attività elettrica di una singola fibra veloce, nelle vie piramidali, è dunque la forma più specificamente al nucleo magnocellulare.
elementare di comando motorio discendente: - Funzione: via cortico-rubro-spinale per controllare, in parallelo alle vie
- l’informazione nervosa inviata al midollo spinale codifica l’attività di più piramidali, i movimenti a carico delle estremità distali
muscoli. - Responsabile del recupero parziale delle funzioni degli arti dopo lesione
- Contattano motoneuroni appartenenti a diversi muscoli selettiva della via piramidale.
- Possono contattare
- motoneuroni Vie cortico-reticolari
- Interneuroni inibitori di muscoli antagonisti → corrispondono agli La corteccia controlla la sostanza reticolare → vie reticolo spinali → muscolatura
interneuroni inibitori di tipo Ia responsabili dell’inibizione nel riflesso assiale e prossimale → controllo della postura e dei movimenti globali degli arti:
miotatico di stiramento. - il controllo gerarchico corticale agisce anche attraverso dei meccanismi di
- Una singola cellula cortico-motoneuronale può codificare sia l’attivazione di controllo a feedforward
un muscolo, che l’inibizione del suo antagonista. - La corteccia agisce con tali meccanismi anticipatori sulle strutture del tronco
Studi di correlazione tra stimolazione elettrica e elettromiografia (EMG) hanno portato - Vengono modulate le attività riflesse per il controllo tonico e fasico della
alla conclusione che: postura.
- ogni fibra cortico-spinale non termina su motoneuroni di un solo muscolo → ha La via cortico-reticolo-spinale esercita un controllo
relazioni divergenti con motoneuroni di più muscoli - tonico → provvede a mantenere il livello di attività equilibrato tra strutture
- Il numero di muscoli innervati dallo stesso neurone varia secondo il tipo di eccitanti e strutture inibenti il tono dei muscoli antigravitari
movimento controllato dal neurone. - È attiva in parallelo con la via piramidale per coordinare le attività posturali che
- Cellule corticomotoneuronali vicine tra loro hanno campi muscolari diversi. accompagnano qualsiasi esecuzione motoria
- Tale controllo, non riguarda solo un controllo della muscolatura assiale in senso
stretto → controlla sinergie complesse che coinvolgono anche gli arti.
Vie dirette a nuclei del tronco Le vie cortico-reticolari originano da regioni corticali solo parzialmente sovrapposte a
quelle di origine della via piramidale:
Le vie corticodiscendenti al tronco encefalico controllano il movimento in modo
più globale, con particolare riferimento ad attività posturali di tipo fasico e tonico. - originano da tutta l’area 6 di Brodmann, ma non dall’area 4
La via piramidale è essenziale solo per alcune specifiche capacità motorie:
- dopo lesione selettiva di tale via → una scimmia è ancora in grado di operare,
ma in modo più grossolano
Le capacità motorie sono anche dovute all’esistenza di vie nervose indirette:
- terminano su strutture del tronco → dal tronco originano vie discendenti al
midollo spinale
- Agiscono per riportare il corpo stesso in vicinanza della posizione di - Necessaria dunque un’attività tonica dei muscoli
equilibrio - Soleo
- Movimento volontario → i comandi motori centrali danno origine a modificazione - Gastrocnemio
dell’attività di muscoli che, con la loro azione, possono prevenire le conseguenze - L’attività del muscolo tibiale anteriore si registra raramente.
destabilizzanti del movimento medesimo (aggiustamenti posturali)
- Altri muscoli in cui si nota attività EMG in posizione eretta di riposo sono
- Retto femorale
- Erettori spinali lombari.
Figure 41-3 Appropriate anticipatory responses to postural disturbances can be learned. (Adapted from Nashner 1976.)
Figure 41-2 Anticipatory motor action in response to postural disturbance adapts to the behavioral context. The illustrations show the postural activity
of the gastrocnemius muscle in four behavioral contexts. (Adapted from Cordo and Nashner 1982.) A. Backward movement of the sliding platform tilts the body forward, calling for countervailing action in the stretched gastrocnemius to maintain balance. In
A. The subject stands on a firm platform and pulls on a fixed handle as soon as possible after an auditory cue. To maintain posture, backward-acting contraction of
the leg muscle (gastrocnemius) starts before the biceps begin pulling the handle. Meccanismi segmentali e soprasegmentali
successive trials the muscular response is enhanced and its latency reduced.
B. When the platform is tilted up, action by the gastrocnemius would worsen the backward body tilt. Accordingly, in successive trials the muscle's response is
B. When the chest is supported and the handle is suddenly pulled forward, there is a very early reflex response in the biceps and the gastrocnemius remains silent. decreased, with a corresponding decrease of backward sway.
Tono posturale
C. When the handle suddenly pulls the unsupported subject forward, the early biceps reflex is suppressed so that counterbalancing arm and leg muscles can act
simultaneously.
Scarica tonica delle afferenze fusali
P.820
D. Finally, when the foot support unexpectedly slides forward, tilting the subject backward, the gastrocnemius is silent (otherwise it would tilt the subject further
back) and an early biceps response is brought into play.
Un fattore molto importante per il mantenimento del tono posturale → scarica tonica
Anticipatory responses depend on feed-forward control. The central command for a voluntary limb movement is associated with a simultaneous feed-forward
IlE. tono posturale
The feed-forward and feedbackè la contrazione
components continua
of postural control. (Adapted from dei
Gahérymuscoli antigravitari:
and Massion 1981.) delle afferenze fusali gruppo Ia:
command anticipating an expected postural perturbation. Postural adjustments to unexpected disturbances depend on feedback, however. These adjustments may
be relatively simple and fast, as in the biceps stretch reflex (Figure 41-2B), but usually they are the product of complex motor reactions that are learned and
- animale bipede → il tono posturale non deve essere elevato - scarica presente anche quando i muscolo non è tonicamente contratto
released as a whole (Figure 41-2C). The interaction of feed-forward and feedback control of posture is summarized in Figure 41-2E.
P.819
- l’azione dei muscoli posturali deve contrastare solo la componente della - Aumenta quando il muscolo implicato in un compito posturale
While the basic elements of postural control are innate, they nevertheless can be greatly modified by learning. The rigid stance of the decerebrate quadruped is
(basse fibre, con generazione di segnali più deboli). contratto → aumenta la percentuale di afferenze propriocettive attive
response. They trained animals with deafferented limbs to remove the support of one limb by actively lifting one paw in response to an auditory cue. Recordings of
postural muscle activity showed that the trained animals always appropriately activated the antigravity muscles of the other three limbs before raising the paw.
Nell’uomo, la proiezione del centro di massa sulla base appoggio cade davanti alla Later, Lew Nashner devised an ingenious way to demonstrate adaptive learning of postural control in humans. The subject stands erect on a platform, which can be
caviglia: made to slide backward without tilting or to tilt toe-up without sliding. Both maneuvers stretch the gastrocnemius. But while forward sway calls for contraction of th
muscle, backward sway calls for its relaxation. In both conditions there is clear evidence that the subject learns the appropriate response (Figure 41-3).
- la caviglia tende dunque a flettersi Figure 41-3 Appropriate anticipatory responses to postural disturbances can be learned.
A. Backward movement of the sliding platform tilts the body forward, calling for countervailing act
successive trials the muscular response is enhanced and its latency reduced.
21 EMG è l’elettromiografia, ovvero la registrazione delle variazioni di potenziale in un muscolo. B. When the platform is tilted up, action by the gastrocnemius would worsen the backward body ti
decreased, with a corresponding decrease of backward sway.
P.820
Enrico Colombo - www.bluejayway.it
Anticipatory responses depend on feed-forward control. The central command for a voluntary limb
command anticipating an expected postural perturbation. Postural adjustments to unexpected distu
be relatively simple and fast, as in the biceps stretch reflex (Figure 41-2B), but usually they are th
released as a whole (Figure 41-2C). The interaction of feed-forward and feedback control of postur
Neurofisiologia
51
Influenze cerebellari sul tono posturale Nelle scimmie, gli effetti delle lesioni al lobus anterior del verme sono meno evidenti rispetto ai
carnivori:
probabilmente i meccanismi corticali del controllo motorio sono più potenti → mascherano gli
In mammiferi carnivori → elione bilaterale della corteccia cerebellare del verme del effetti delle lesioni
lobus anterior → esagerazione del normale atteggiamento posturale: Producono aumento del tono posturale simile a quello nei mammiferi carnivori se vengono
- rigidità estensoria molto marcata nei quattro arti praticate lesioni al lobus anterior dopo asportazione delle aree corticali motorie o decerebrazione.
- iperestensione del collo23 e della coda Nell’uomo:
la lesione del lobus anterior → non ha effetti sul tono posturale
Tal sindrome non scompare dopo deafferentazione dell’arto → dovuta ad azione
Lesioni che interessano gli emisferi → atonia degli arti e del tronco.
diretta su motoneuroni α.
Se si distrugge il nucleo del fastigio cerebellare, struttura sotto diretto controllo
inibitorio della corteccia cerebellare vermiana del lobus anterior → diminuzione del
tono estensorio e atonia posturale.
Le connessioni che spiegano bene tale fenomeno sono tra: Controllo dell’orientamento del corpo
- corteccia cerebellare
- Nucleo fastigiale Normale atteggiamento posturale dell’uomo → posizione eretta, con asse
- Nucleo vestibolare laterale longitudinale del corpo allineato alla verticale:
Le vie cerebello vestibolari sono organizzate somatotopicamente, come quelle - strategia posturale → stabilizzare la posizione del corpo nello spazio → evitare
vestibolospinali. che la proiezione del centro di massa esca dalla base di appoggio
Le cellule di Purkinje, sono gli elementi di uscita della corteccia cerebellare: - Oscillazioni del corpo attorno alla verticale sono un continuo spostamento del
- neuroni inibitori che utilizzano GABA come neurotrasmettitore centro di pressione:
- Attività tonica → tiene a freno la scarica - Comprese in un’area estremamente limitata, inferiore al cm2.
- dei neuroni VS nel nucleo vestibolare laterale di Deiters - Maggiori in senso anteroposteriore che in senso trasversale
- Dei neuroni fastigiale - Possono essere considerate come l’espressione di meccanismi riflessi
che stabilizzano la postura, attraverso un controllo a feedback
I neuroni del nucleo del fastigium cerebellare, invece → azione tonica eccitatoria su
negativo
neuroni VS:
È possibile che a tali oscillazioni contribuiscano anche comandi motori centrali, anche
La corteccia del verme nel lobus anterior contemporaneamente inibisce e
involontari:
disfacilita i neuroni VS.
- generano un moto oscillatorio attorno alla posizione di riferimento
- Probabile che siano generati anche in maniera predittiva, sulla base di
Nucleo informazioni sensoriali → prevengono lo spostamento del centro di massa
Fastigium vestibolare
Il primo fattore che tende a stabilizzare la posizione del corpo è la stiffness intrinseca
laterale della muscolatura:
- dipende dalle proprietà del muscolo tonicamente attivo, che si comporta come
disfacilita una molla con una certa costante elastica
- Se il corpo si inclina in vanti → rotazione attorno alala caviglia → tricipite ella
sura aumenta la tensione (attivamente in quanto i riflessi che concorrono alla
stabilizzazione posturale lo fanno contrarre e passivamente ad opera della
Cellule di Purkinje
inibisce componente elastica)
L’orientamento posturale si modifica quando cambiano le forze agenti sul corpo.
23 opistotono
Riflessi somatosensoriali
Le informazioni somatosensoriali che possono indicare immediatamente
l’allineamento del corpo → dagli arti inferiori:
- blocco ischemico della coscia 24 → aumento dell’instabilità posturale (almeno
con soggetto ad occhi chiusi)
- Tale operazione elimina le info propriocettive che originano dai fusi dei
muscoli che agiscono sulla caviglia.
- Blocco ischemico della caviglia → effetto molto più lieve sulla stabilità posturale.
Nel controllo posturale, le informazioni propriocettive originanti dal moto
della caviglia sembrano più importanti rispetto a quelle della pianta del piede.
Entrambi i sistemi recettoriali (piede e caviglia) sono comunque in grado di generare
risposte posturali spazialmente orientate:
- buio, vibrazione di punti specifici della pianta del piede → attiva i meccanocettori
→ segnalano sovraccarico della zona stimolata → sbandamento del corpo in
direzione opposta25
- Analoghi risultati sono stati osservati quando vibrano i tendini muscolari
- Vibrazione → aumento selettivo della scarica delle afferenze propriocettive di
Figure 41-10 Two hypotheses of adaptive adjustment in the vestibulo-ocular reflex. gruppo Ia → contrazione del muscolo medesimo → sbandamento del
A. Ito's original hypothesis proposed that the “teaching line” is represented by the climbing fiber pathway from the inferior olivary nucleuscorpo.
to Purkinje cells of the
cerebellar cortex, while the site of adaptative “learning” is in the cerebellar cortex at the synapses of vestibular parallel fibers onto the Purkinje cells. (Adapted from
Ito 1984.)
B. in
24
Thetal modo si blocca
Miles-Lisberger selettivamente
hypothesis la conduzione
proposes that lungo
the “teaching line” is le fibre sensoriali
represented di grande
by the Purkinje cell diametro, mathesisite
output, while lascia inalteratais quella
of “learning” degli
at Purkinje assoni
cell target motori
25 ad esempio, se vibra il tallone, si hastem.
sbandamento in avanti
neurons in the vestibular nuclei of the brain If the direction of gaze is properly stabilized in space by the vestibulo-ocular reflex during head rotation, the
vestibular signal of head rotation relative to space and that of the motor copy of eye motion relative to the head (conveyed in mossy fiber projections to cerebellar
cortex) should normally be equal and opposite. That is, during normal head movement the two signals cancel one another by summation at the Purkinje cell level.
Thus there would appropriately be no “teaching” signal discharged by the Purkinje cell output from the cerebellar cortex.
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However, if the vestibulo-oculomotor output is too low for retinal image stabilization (as when first donning magnifying spectacles or in the early stages of clinical
oculomotor paresis), visual pursuit will force increased eye movement and thus increase the motor copy signal fed into the cerebellar cortex relative to that of the
opposing vestibular input. As a result the Purkinje cells now carry a difference signal that represents the relevant underperformance of the vestibulo-ocular reflex.
Neurofisiologia
56
Gli effetti della vibrazione non sono tuttavia attribuibili alla semplice contrazione del In un uomo in posizione eretta: stimolazione catodica di un labirinto → attivate le fibre
muscolo vibrato: vestibolari afferenti → sbandamento verso il lato opposto, dovuto:
- i soggetti percepiscono anche un movimento soggettivo in direzione opposta a - ad una rotazione della testa sul tronco
quello di sbandamento - Rotazione del tronco sul bacino
- Pare che le modificazioni dell’attività propriocettiva indotte dalla vibrazione → - Rotazione del bacino nello spazio
interpretate come un allungamento dei muscoli corrispondenti prodotto da un I riflessi posturali prodotti dalla stimolazione galvanica del labirinto si manifestano solo
cambiamento di posizione del corpo nello spazio quando il soggetto è attivamente coinvolto nel controllo posturale:
- Lo sbandamento in risposta a vibrazione, è dunque una risposta posturale. - possono interessare anche i muscoli dell’arto superiore, se questo è implicato
In potenza, le info propriocettive dei diversi segmenti corpore possono essere nel mantenimento dell’equilibrio
integrate → generare una rappresentazione della posizione di ogni segmento - L’estensione dei riflessi aumentano di ampiezza quando il soggetto è in piedi ad
corporeo rispetto alla base d’appoggio: occhi chiusi su una piattaforma cedevole.
- catena propriocettiva che comprende anche i muscoli del collo e i muscoli Stimolazione elettrica del nervo statoacustico (VIII):
extraoculari.
- non genera attivazione recettoriale paragonabile a quella di un movimento
- Infatti, anche la vibrazione dei muscoli della parte superiore del tronco, del collo naturale
e della muscolatura extraoculare → sbandamento.
- Lo stimolo elettrico è interpretato da parte del SNC → se viene mantenuto
fermo, il soggetto percepisce una sensazione di caduta in direzione del
Riflessi vestibolari agenti sugli arti labirinto stimolato.
- Il dato percettivo corrisponde alla natura della risposta riflessa, ovvero lo
I riflessi vestibolospinali (VS) agenti sugli arti sono stati studiati su preparato sbandamento dal lato opposto
decerebrato:
- si impongono stimoli rotazionali che spostano tutto il corpo mantenendo
costante la posizione relativa della testa e del tronco. Interazione dei riflessi vestibolari e cervicali
- Ricerche integrate dall’osservazione degli atteggiamenti posturali normali di agenti sugli arti
uomo e animali.
Oscillazione su piano: Per poter stabilizzare la posizione del corpo, è necessaria l’interazione tra:
- frontale → tono estensorio aumenta sul lato verso cui avviene la rotazione e - riflessi vestibolo-spinali (VS) prodotti in risposta all’accelerazione della testa
diminuisce sul lato opposto - Riflessi cervico-spinali (CS) prodotti dalla rotazione dl collo
- sagittale → aumento del tono estensorio degli arti anteriori durante la rotazione Il medesimo segnale vestibolare, infatti, può essere ottenuto con:
verso il basso e diminuzione quando la rotazione avviene verso l’alto. Negli arti - rotazione della testa rispetto al tronco (vedi figura d) → non sono necessari
posteriori avviene l’opposto. aggiustamenti posturali
Tali risposte appaiono adeguate a rinforzare il tono posturale sugli arti - Rotazione della testa e del tronco in modo solidale (vedi figura b) → necessario
maggiormente caricati, a seguito dello spostamento del corpo nello spazio. aumento del tono estensorio dell’arto inferiore ipsilaterale al lato di rotazione.
Nell’uomo, i riflessi VS sono difficili da evidenziare, soprattutto quando la posizione del
corpo nello spazio cambia lentamente:
- il controllo volontario della postura, può spesso oscurare i meccanismi riflessi
Si possono avere chiare modificazioni dell’attività muscolare con stimoli più dinamici
soggetto quadrupede, sottoposto ad una brusca rotazione attorno all’asse longitudinale del corpo
→ estensione degli arti sul lato verso cui avviene la rotazione e flessione sul lato opposto
Risposta non presente in soggetti che hanno perso funzionalità vestibolare.
Caduta libera → incremento bilaterale dell’attività EMG del muscolo soleo
Per assorbire l’energia di impatto
Risposta dovuta all’attivazione di recettori del sacculo → sensibili alle accelerazioni verticali
Accelerazioni lineari imposte alla testa → risposte compensatorie nel soleo o nel tibiale anteriore, a
seconda della direzione di moto.
Eccitati disfacilitati
disinibiti inibiti
L’interazione dei riflessi VS e CS agenti sugli arti fa in modo che le modificazioni del
tono posturale avvengono solo quando si verifica uno spostamento effettivo del corpo
nello spazio:
- l’integrazione delle informazioni vestibolari e cervicali a livello del sistema nervoso
In figura b viene prodotto un riflesso VS → aumenta il tono estensorio sull’arto porta ad una ricostruzione della posizione del corpo nello spazio.
caricato
In figura d → rotazione della testa sul tronco e nello spazio → produce riflessi VS e Meccanismi neurofisiologici dei riflessi vestibolari e
CS che si sommano in modo quasi lineare a livello della muscolatura degli arti → cervicali
poichè hanno segno opposto → tendono ad annullarsi reciprocamente.
I riflessi posturali di origine VS e CS sugli arti → attribuibili a modificazioni di attività di
Il riflesso CS, in figura c → la testa è dritta, ma il tronco è ruotato rispetto ad essa → neuroni:
stimolazione di recettori cervicali:
- troncoencefalici
- aumento del tono estensorio sul lato opposto a quello di rotazione del collo26
- Cerebellari
- Diminuzione del tono posturale sul lato di rotazione del collo.
Tali modificazioni di attività sono indotte dai recettori cervicali e vestibolari.
I riflessi CS sono dovuti ai segmenti C1-C3 del midollo spinale. Opinione diffusa che
I riflessi CS sono profondamente diversi dal riflesso miotatico dei muscoli del collo.
siano responsabili i recettori da stiramento dei muscoli del collo.
Le informazioni vestibolari e cervicali raggiungono neuroni localizzati in:
I riflessi VS e CS producono variazioni opposte di tono anche quando sono generati
sul piano sagittale: - nucleo vestibolare laterale
- figura c → quando la testa è ruotata indietro rispetto al tronco → stimolazione - Formazione reticolare bulbare
dei recettori cervicali → tono posturale aumenta agli arti anteriori e diminuisce in Le risposte neuronali a stimolazione dei recettori vestibolari o cervicali:
quelli posteriori - generalmente sono fuori fase tra loro
- Figura d → modificazioni reciproche prodotte da una rotazione all’indietro della - Ad esempio
testa e del tronco nello spazio (vestibolare) - Durante stimoli rotazionali sul piano frontale → attività della maggior parte
- Figura e → la testa è ruotata in avanti rispetto al tronco → aumento del tono dei neuroni VS → eccitatorio su motoneuroni estensori degli arti ipsilaterali
delle zampe posteriori (es figura b precedente)
- Figura b → posizione reciproca alla e, ovvero con il tronco ruotato indietro → - Rotazioni del collo come in figura c precedente → diminuzione della scarica
aumento del tono sulle gambe posteriori. dei neuroni VS
- I neuroni vestibolo-spinali si comportano dunque come i muscoli estensori.
- I neuroni reticolospinali (inibiscono il tono posturale), invece, mostrano
risposte reciproche rispetto a neuroni VS e muscoli estensori
Tali osservazioni suggeriscono che, durante i riflessi: - Ampollari → risposta proporzionale al coseno dell’angolo tra il piano del
- i motoneuroni spinali sono contemporaneamente canale semicircolare corrispondente e quello su cui avviene la rotazione.
- Eccitati e disinibiti - Riflessi CS: la specificità direzionale deriva dal fatto che la forza dello
stiramento impartito su un dato muscolo dipende dalla direzione del movimento
- Inibiti e disfacilitati
della testa sul tronco.
- Tali azioni combinate aumentano l’ampiezza della risposta riflessa.
L’organizzazione spaziale dei riflessi VS e CS agenti sugli arti è modificata
dall’orientamento posturale assunto:
- ruolo fondamentale delle informazioni cervicali → segnalano la posizione della
testa rispetto al tronco
- In genere, le informazioni propriocettive → indicano la posizione relativa dei
diversi segmenti corporei
Nell’uomo si può osservare come → direzione dello sbandamento prodotto dalla
stimolazione del labirinto dipende dalla posizione della testa in quel momento:
- stimolazione a destra con soggetto che guarda in avanti → sbanda verso sx sul
piano frontale
- Stimolazione a destra con soggetto a testa ruotata a sx → sbanda all’indietro
sul piano sagittale → attivazione bilaterale del muscolo soleo
- Se la testa ruota verso dx → sbanda in avanti e rilascia il muscolo soleo.
Il medesimo fenomeno avviene con rotazione tra tronco e bacino.
Osservazioni effettuate sul preparato decerebrato indicano che:
Tali dati indicano che la risposta posturale, per quanto data dalla stimolazione
- modificazioni dell’attività tonica di tali neuroni possono regolare l’ampiezza dei
labirintica, non dipende direttamente dal segnale vestibolare:
riflessi posturali
- Aumenta l’attività di neuroni reticolospinali inibitori → diminuzione del tono - presente una elaborazione centrale che si avvale di informazioni propriocettive
posturale + aumento della risposta riflessa agli stimoli vestibolari e cervicali - Le informazioni propriocettive permettono di integrare le informazioni vestibolari
- Inattivazione funzionale del Locus coeruleus → facilitato il tono estensorio con l’informazione circa la posizione relativa dei vari segmenti corporei.
Un identico stimolo (vestibolare, visivo o cervicale) può produrre risposte posturali
Le strutture ponto-bulbari, coinvolte nella regolazione del tono posturale durante il
diverse, in relazione all’orientamento posturale del soggetto:
ritmo sonno-veglia27 :
- deve esistere una possibilità estesa di accoppiamento tra recettori con diverse
- aumentano l’ampiezza dei riflessi posturali quando il tono diminuisce
caratteristiche direzionali e i motoneuroni che controllano i singoli muscoli
- Diminuiscono l’ampiezza dei riflessi posturali quando il tono aumenta.
- Tale accoppiamento dipende in ultima analisi dall’atteggiamento posturale.
Tutte le strutture che regolano il tono posturale, dunque, partecipano anche alle sue
- Pare che il cervelletto giochi in questo un ruolo fondamentale.
modificazioni riflesse.
questo sembra avvenire in virtù del fatto che quando il tono posturale è elevato, la stiffness intrinseca del muscolo è in grado di fornire maggior resistenza passiva alle variazioni di carico prodotte da
27
- Anche in una scimmia che salta tra i rami l’orientamento del piano di Francoforte Circular vection led to experiments with alert head-fixed monkeys in which neural activity was recorded in the brain stem vestibular nuclei during pure optokinetic
Rotazione della testa sul tronco → riflesso cervicocollico → contrazione dei
è stabile stimulation. This stimulation generates a response in the nuclei even though there is no concurrent peripheral vestibular stimulation, thus accounting for the human
muscoli stirati dal movimento:
vestibular-like illusion of circular vection described earlier. Further experiments suggested that optokinetic and vestibular peripheral inputs converged on the
- La testa, inoltre, è più stabile del corpo quando l’equilibrio su un piano è - si oppone
vestibular nuclei, as al movimento
would passivo
occur during natural della testa,
rotation of thestabilizzandone latoposizione
whole body relative rispetto
a stationary visual scene.
difficoltoso. al tronco
David Robinson first pointed out another important advantage of converging vestibular and optokinetic signals during natural rotational movement. If one suddenly
Il controllo dell’orientamento della testa sembra avere un duplice significato: Durante
starts-rotating la rotazione
relative passiva
to space at della
a constant testa
speed withsul tronco
clear vision → riflessi
of the vestibolocollico
space-stationary surrounding scene, the vestibular nuclei initially receive an accurate
- stabilizzare la testa significa rendere stabile lo sguardo e cervicocollico
peripheral agiscono
vestibular input, but in maniera
with continued rotation thesinergica.
input decays exponentially to zero, resulting in high-pass filtering of the vestibular signal (Figure 41-11).
Meanwhile, the optokinetic pathway simultaneously feeds an exponentially rising signal of similar time
- Garantire un punto di riferimento sicuro per controllare l’orientamento degli altri Quando la rotazione viene imposta a tutto il corpo:
P.829
segmenti corporei, quando non sono utilizzabili le informazioni propriocettive - il riflesso vestibolocollico fa ruotare la testa sul tronco → evoca riflessi
- Ad esempio, quando si è sospesi o non c’è contatto stabile con il supporto constant into the vestibular nuclei, resulting in low-pass filtering of the signal (Figure 41-11). In these normal circumstances the summed output of these two
cervicocollici → agiscono in modo antagonistico rispetto a quelli labirintici.
different responses to the same rotational stimulus emerges as a single constant neural signal, resulting in broad band-pass filtering of the signal (see bottom right
Alla base della stabilizzazione della posizione della testa → inerzia: - In41-11)
of Figure tale condizione → the
that represents contrazione contemporanea
actual constant dei muscoli
rotation of the subject relativecervicali
to space. dei due
In the abnormal situation of purely optokinetic stimulation the subject
- impedisce alla testa di seguire il movimento del tronco, almeno alle alte lati →
experiences aumento
a false, della rigidità
exponentially del collo. sensation of self-rotation.
rising, vestibular-like
frequenze di oscillazione.
Anche gli archi riflessi giocano un ruolo fondamentale:
- partono dai recettori vestibolari e innervano la muscolatura cervicale
Riflessi vestibolocollici
I riflessi VS possono interessare anche la muscolatura cervicale → riflessi
vestibolocollici:
- rotazione della testa sul piano di un canale semicircolare → movimento riflesso
in direzione opposta sullo stesso piano di rotazione
- Il riflesso vestibolocollico si oppone al movimento della testa che lo ha generato.
- Meccanismo adatto a stabilizzare la posizione della testa, quindi la posizione
dello sguardo
Un esempio, sono le piccole oscillazioni della testa durante la locomozione umana →
compensano i movimenti verticali della testa → permettono di mantenere il punto
Figure 41-11 Integration of vestibular and optokinetic signals in the vestibular nuclei of the brain stem. The vestibular signal is fed in through its
fissato.
inherent high-pass (first-order lea) transfer function (1). The optokinetic signal is fed back through the low-pass (first-order lag) transfer function as a summed
Le afferenze provenienti dalle ampolle, stabiliscono potenti connessioni signal of eye movement relative to the head and image slip relative to the retina. This sum represents the visual “estimate” of head movement relative to space
disinaptiche, eccitatorie e inibitorie, con i motoneuroni della muscolatura cervicale: (2), closing a positive feedback loop at the vestibular nuclei (VN). Ideally the vestibular and optokinetic signals will cancel out their individual “errors” to
reconstruct a veridical central representation of actual rotation that is independent of stimulus duration and quite different from either of the original sensory inputs,
- ampolla → nuclei vestibolari mediali (→ tratto VS mediale) → motoneuroni as indicated by the inset diagram at the bottom right of the figure. (Adapted from Wilson and Melvill Jones 1979.)
cervicali
- Afferenze ampollari di un lato Mantenimento dell’equilibrio
Circular vection can also have a powerful destabilizing effect relative to the geocentric framework. If one stands in front of a large-diameter circular disc that is
- Eccitano i motoneuroni della muscolatura cervicale dorsale controlaterale
rotating in a frontal plane about a horizontal fore-aft axis, circular vection gradually leads to a sensation of body rotation (tilt) in the direction opposite to that of the
- Inibiscono i motoneuroni dei muscoli dorsali ipsilaterali. Stimolidisc.
turning destabilizzanti → correction
In time, postural reazioni posturali cheleads
for this illusion coinvolgono numerosi
one to tilt the muscoli
whole body agenti
in the same a
direction as the turning disc, even to the point of losing one's
Quando il movimento della testa comporta un cambiamento della sua posizione livello di
balance anddiverse
falling inarticolazioni.
that direction.
rispetto alla gravità → recettori otolitici contribuiscono ai riflessi vestibolocollici → Uno dei modelli sperimentali più utilizzati per studiare tale fenomeno → slittamento
azioni disinaptiche e trisinaptiche su motoneuroni cervicali. antero-posteriore della superficie di supporto:
- attivazioni muscolari che prevengono la caduta
28 piano immaginario che passa per il margine delle orbite e i meati acustici esterni,
- Hanno latenza, nell’uomo, tra 70 e 100 ms → troppo breve per una d’appoggio diminuiscono di ampiezza.
reazione volontaria Il controllo posturale va incontro a fenomeni di apprendimento:
- Attribuibili a segnali sensoriali evocati dalla perturbazione. - perturbazione della postura in seguito a rotazione della base d’appoggio verso
- Organizzazione spazio-temporale di tali risposte → dipende dalla velocità e dalla l’alto → generati segnali propriocettivi (stiramento gastrocnemio) normalmente
direzione di spostamento della piattaforma d’appoggio associati ad una caduta in avanti
- Ogni muscolo è massimamente attivato in corrispondenza di una particolare - Le prime perturbazioni generano infatti contrazione riflessa del gastrocnemio
direzione di spostamento - Proseguendo l’attivazione del gastrocnemio diminuisce fino a scomparire
- Condizioni d’appoggio - In tale forma di apprendimento è necessario il cervelletto
- Base d’appoggio è rigida e ampia spostamento indietro → strategia - La soppressione della risposta destabilizzante non si osserva in soggetti con
della caviglia: attiva i muscoli della parte posteriore del corpo in patologie del lobus anterior cerebellare.
sequenza disto-prossimale → rotazione della caviglia → riallinea il corpo
alla verticale
- attivati i muscoli tibiale anteriore, quadricipite e Movimento volontario e aggiustamento
addominali
- Base d’appoggio ristretta e cedevole slitta indietro → strategia
posturale.
dell’anca: tronco piegato in avanti, testa ruota indietro sul tronco e la
Durante un movimento volontario, i primi muscoli che si attivano:
caviglia si estende, portando all’indietro l’arto inferiore e il bacino.
Attivazione sequenziale di muscoli del collo, addominali e quadricipiti. - non sono quelli che operano sulle articolazioni direttamente impegnate
La strategia dell’anca e quella della caviglia non sono nettamente separabili → estremi - Sono quelli che contribuiscono alla stabilizzazione posturale
di uno spettro continuo di aggiustamenti posturali. Un soggetto che tira verso di sé una maniglia che offre un po’ di resistenza:
L’esperienza è un fattore importante: - il primo muscolo che si attiva è il gastrocnemio e il bicipite femorale
- passando da una superficie ristretta a una larga, le prime risposte posturali - Solo dopo si attiva il bicipite dell’arto impegnato
mostrano ancora un grande impegno dell’anca Tale attivazione è necessaria per evitare che il soggetto cada in avanti → stabilizza il
Altri fattori che possono influenzare le risposte posturali sono: tronco:
- posizione iniziale - non si verifica quando il soggetto ha il tronco stabilizzato da un supporto
esterno e non rischia di cadere avanti
- Attività motoria al momento della perturbazione
- Istruzione data al soggetto - Tale attivazione posturale ha la stessa organizzazione disto-prossimale che
si verificano durante uno sbilanciamento reale
Le reazioni posturali che preservano l’equilibrio sono di natura riflessa:
- Un’identica sinergia motoria può essere prodotta come
- principalmente dovute all’attivazione di informazioni somatosensoriali
- Risposta riflessa ad un segnale sensoriale
- recettori da stiramento dei muscoli che agiscono sulla caviglia → ruolo
- Movimento anticipatorio nel contesto di un movimento volontario
primario
- recettori plantari → ruolo secondario Un unico comando che parte dalle strutture corticali motorie è responsabile
tanto del movimento quanto degli aggiustamenti posturali che lo precedono:
- Anche le informazioni vestibolari possono generare reazioni posturali
- quando un quadrupede alza una delle zampe anteriori → peso del corpo viene
- Soggetto sottoposto ad uno stimolo roto-traslatorio che sbilancia il soggetto
scaricato sulla zampa anteriore controlaterale e posteriore ipsilaterale
in avanti senza modificare l’angolo tra tibia e piede → bloccate le
informazioni somatosensoriali - Aggiustamento posturale che si verifica anche quando il movimento è
generato dalla stimolazione elettrica della corteccia motoria controlaterale
- Si osserva ancora l’attivazione disto-prossimale dei muscoli della parte
posteriore del corpo, anche se aumenta la latenza - Il segnale che parte dalla corteccia motoria per generare un movimento
abbastanza localizzato
- Le informazioni visive non sono in grado di produrre rapide attivazioni riflesse
- Influenza porzioni estese della muscolatura → permette il mantenimento
- Pare che non partecipano alle reazioni posturali
dell’equilibrio
- Osservato che quando il campo visivo è reso solidale con la testa →
- Probabilmente agisce con neuroni a livello del nucleo vestibolare laterale.
informazioni non possono segnalare il movimento del soggetto rispetto
all’ambiente → le attivazioni muscolari prodotte dallo slittamento della base
The cerebellum influences the motor systems by evaluating disparities between intention and action and by adjusting the operation of motor centers in the cortex and
Neurofisiologia
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brain stem while a movement is in progress as well as during repetitions of the same movement. Three aspects of the cerebellum's organization underlie this function.
First, the cerebellum is provided with extensive information about the goals, commands, and feedback signals associated with the programming and execution of
movement. The importance of this input is evident in the fact that 40 times more axons project into the cerebellum than exit from it. Second, the output projections of
the cerebellum are focused mainly on the premotor and motor systems of the cerebral cortex and brain stem, systems that control spinal interneurons and motor
neurons directly. Third, synaptic transmission in
Cervelletto
P.833 - Riduzione del tono muscolare
the circuit modules can be modified, a feature that is crucial for motor adaptation and learning.
- Deficit dell’apprendimento motorio e di alcune funzioni cognitive.
- Informazioni motorie: segnali discendenti da centri motori e programmi motori A. Dorsal view. Part of the right hemisphere has been cut out to show the underlying cerebellar peduncles.
in via di elaborazione in diverse aree della corteccia B. Ventral view of the cerebellum detached from the brain stem.
Alla base del funzionamento del cervelletto stanno 3 aspetti della sua organizzazione
cervelletto
Removal of the cerebellum does not alter sensory thresholds or the strength of muscle contraction. Thus the cerebellum is not necessary to basic elements of
1) riceve informazioni precise sugli scopi delle azioni motorie, sui comandi motori
perception or movement. Rather, damage to the cerebellum disrupts the spatial accuracy and temporal coordination of movement. It impairs balance and reduces
muscle tone. It also markedly impairs motor learning and certain cognitive functions.
e sui segnali a feedback associati alla programmazione ed esecuzione dei In this chapter we first consider briefly the functional organization of the cerebellum into regions with different inputs and outputs. We then examine how these
regions are connected to see how information is processed within the cerebellum. Finally, we describe in detail the contributions of each region to sensorimotor
movimenti processing and the disorders that result from damage to each region.
Il cervelletto occupa la maggior parte della fossa cranica posteriore.
2) Le proiezioni efferenti del cervelletto sono dirette principalmente verso i sistemi
Costituito
The da: Has Three Functionally Distinct Regions
Cerebellum
motori e premotori della corteccia cerebrale e del tronco dell’encefalo29 The cerebellum occupies most of the posterior cranial fossa. It is composed of an outer mantle of gray matter (the cerebellar cortex), internal white matter, and three
3) La trasmissione sinaptica a livello dei moduli dei circuiti elementari può essere - corteccia: mantello esterno di sostanza grigia (corteccia cerebellare)
modificata → base per l’apprendimento e l’adattamento motorio. - Sostanza bianca: sostanza bianca all’interno della corteccia
Il cervelletto non è indispensabile per l’elaborazione degli elementi di base delle - Nuclei profondi (mediale → laterale)
percezioni e dei movimenti: - Nucleo del fastigio
- non altera le soglie sensoriali o la forza delle contrazioni muscolari - Nucleo interposito
- Le lesioni - Nucleo globoso
- alterazioni della precisione spaziale e della coordinazione temporale dei - Nucleo emboliforme
movimenti - Nucleo dentato
- Deficit dell’equilibrio
- Regione mediale
- Regione laterale
Spinocerebello
Cerebellar Circuits Consist of a Main Excitatory Loop and an Inhibitory Side-Loop
Ciascuna di queste regioni riceve afferenze da strutture diverse e proietta a diversi The cerebellar cortex is a simple three-layered structure consisting of only five types of neurons: the inhibitory stellate, basket, Purkinje, and Golgi neurons; and th
sistemi motori. Il verme è una porzione intermedia dal punto dello sviluppo filogenetico:
excitatory granule cells.
- Funzione:
The innermost postura,
or granular layer contains locomozione
a vast number (estimatede direzione dellocells
at 1011) of granule sguardo.
(so called because they appear as small and densely packed darkly
stained nuclei in histological sections) and a few larger Golgi interneurons. The mossy fibers, the major source of afferent input to the cerebellum (see below),
La regione intermedia degli emisferi, adiacente al verme:
terminate in this layer. The bulbous terminals of the mossy fibers contact granule cells and Golgi neurons in synaptic complexes called cerebellar glomeruli (Figure 4
4).
- afferenze: somatosensitive dagli arti
- Efferenze: proietta al nucleo interposito (globoso+emboliforme) → sistemi
The Purkinje Cells Receive Excitatory Input From Two Afferent Fiber Systems and Are Inhibited by
corticospinale e rubrospinale → controlla i muscoli distali di arti e dita.
Three Local Interneurons
- Funzione: controllo
main types ofdella
afferentmuscolatura eand
deiclimbing
movimenti
fibers. Bothcon parti distali degli arti.
Vestibolocerebello
The cerebellum receives two inputs, mossy fibers groups of
Poichè
P.836
il verme e la regione intermedia degli emisferi sono le uniche regioni che
ricevono
P.837 afferenze somatosensitive dal midollo spinale, sono denominati nel
Il lobo flocculo-nodulare è la porzione più antica del cervelletto: complesso
fibers form excitatoryspinocerebello.
synapses with cerebellar neurons, but the two groups terminate differently in the cerebellar cortex and produce different patterns of firing in t
Purkinje neurons.
- afferenze: fibre vestibolari primarie
- Proiezioni: direttamente ai nuclei vestibolari laterali
Sistemi afferenti
Il cervelletto riceve due tipi principali di afferenze:
- fibre muscoidi
- Fibre rampicanti
Entrambe i tipi di fibre formano sinapsi eccitatorie, ma influenzano in maniera
Organizzazione dei circuiti cerebellari differente l’attività delle cellule di Purkinje.
Fibre muscoidi
Organizzazione della corteccia cerebellare Le fibre muscoidi
- originano da varie strutture, portando
La corteccia cerebellare ha una struttura semplice ed uniforme, in quanto costituita da - Informazioni sensitive dalla periferia (midollo spinale e tronco encefalico)
tre strati, contenenti solo 5 tipi di neuroni: - Informazioni dalla corteccia cerebrale
- cellule stellate (I) - Decorso: stabiliscono sinapsi con i dendriti dei granuli a livello dello strato
- Cellule a canestro (I) granulare
- Cellule di Golgi (I) - Gli assoni dei granuli si portano nello strato molecolare, biforcandosi nelle
- Cellule di Purkinje (I) fibre parallele
- Granuli (E) - Le fibre parallele decorrono per grande distanza lungo l’asse longitudinale
Gli strati della corteccia, dall’esterno all’interno sono: del folium in cui sono
- strato molecolare - Sinapsi: la sinapsi dei granuli avviene a livello delle fibre parallele, con i dendriti
delle cellule di Purkinje
- Strato delle cellule di Purkinje
Nell’Uomo, ogni cellula di Purkinje riceve afferenze perfino da un milione di granuli,
- Strato dei granuli
ciascuno dei quali riceve afferenze da un gran numero di fibre muscoidi.
Strato molecolare Fibre rampicanti
Lo strato molecolare contiene:
Le fibre rampicanti
Figure 42-6 Synaptic organization of the basic cerebellar circuit module. Mossy and climbing fibers conv
loop through the deep nuclei. This loop is modulated by an inhibitory side-loop passing through the cerebellar co
Figure 42-4 The cerebellar cortex is organized into three layers and contains five types of neurons. A vertical section of a single cerebellar folium, in both
Circuito di base del cervelletto
inhibitory (-) connections among the cell types. Figures 42-4, 42-5, and 42-7 show the geometry of the divergen
longitudinal and transverse planes, illustrates the general organization of the cerebellar cortex. The detail of a cerebellar glomerulus in the granular layer is also
shown. A glomerulus is a clear space where the bulbous terminal of a mossy fiber makes synaptic contact with Golgi and granule cells.
Sia le fibre rampicanti che le fibre muscoidi, una volta giunte nel cervelletto, si
biforcano, per innervare sia i nuclei cerebellari sia la corteccia cerebellare.
La corteccia, a sua volta, innerva i nuclei cerebellari, tuttavia attraverso una sinapsi
inibitoria.
I neuroni dei nuclei cerebellari sono l’unica via d’uscita dal cervelletto31 .
FIG 28.2
I segnali, dunque, attraversano il cervelletto attraverso 2 vie:
30differenza sostanziale, rispetto all’origine delle fibre muscoidi, il fatto che le fibre rampicanti derivino da un solo nucleo.
31eccetto il vestibolocerebello, in cui gli assoni delle cellule di Purkinje fuoriescono per portarsi ai nuclei vestibolari laterale e mediale. Tuttavia, i neuroni dei nuclei vestibolari innervati da fibre cerebellari, si
hanno proprietà funzionali identiche ai neuroni dei nuclei cerebellari, quindi sono da considerarsi a tutti gli effetti come neuroni cerebellari localizzati fuori dal cervelletto
Interneuroni inibitori
Gli interneuroni inibitori che intervengono nell’elaborazione dei segnalai sono:
- cellule di Golgi
- Cellule stellate
- Cellule a canestro
Cellule di Golgi
Nello strato dei granuli, gli interneuroni inibitori sono le cellule di Golgi:
- ricevono sinapsi da
- Fibre muscoidi
- Fibre parallele
Cellule stellate e cellule a canestro
- Efferenze → assone termina sui glomeruli cerebellari → IPSP sui granuli, Gli interneuroni dello strato molecolare, sono cellule stellate o cellule a canestro:
attraverso due circuiti - eccitati dalle fibre parallele
- Inibizione a feedforward: fibra muscoide, cellula di Golgi, granulo - Inibiscono le cellule di Purkinje
- Inibizione a feedback negativo: fibra muscoide-granulo-cellula di Golgi- - Cellule stellate: sinapsi asso-dendritiche
granulo
- Cellule a canestro: sinapsi asso-somatiche
- L’attività delle fibre muscoidi, dunque, eccita contemporaneamente
Tali cellule esplicano dunque un’inibizione a feedforward:
- Granuli
- le fibre parallele eccitano contemporaneamente
- Cellule di Golgi
- Cellule di Purkinje
- Produce dunque un’attivazione monosinaptica dei granuli e una loro inibizione
- Cellule stellate e cellule a canestro
disinaptica (feedforward)
- Dopo poco, le cellule inibitorie produrranno IPSP nelle cellule di Purkinje.
- Quando i granuli sono sufficientemente eccitati → la loro scarica attiva
ulteriormente le cellule di Golgi → inibizione a feedback dei granuli stessi. - L’effetto è quello di abbreviare la scarica delle cellule di Purkinje
L’effetto complessivo di questo tipo di circuito è di abbreviare la durata della È stato tuttavia dimostrato che il ruolo delle cellule stellate e cellule a canestro è quello
scarica dei granuli eccitati e distribuire l’inibizione anche ai granuli vicini: di inibizione laterale:
- eccitazione di un gruppo di granuli da parte delle fibre muscoidi → eccitazione - le cellule stellate e a canestro eccitate da un fascio di fibre parallele → inibiscono
contemporanea di le cellule di Purkinje soprattutto nei fasci adiacenti.
- Cellule di Purkinje - L’attività di un gruppo di granuli, provoca l’eccitazione di una fila di cellule di
- Cellule di Golgi Purkinje, circondata da due file di cellule di Purkinje inibite.
Il significato è probabilmente simile a quello dei sistemi sensoriali → aumentare il
- Segnale eccitatorio iniziale non è ancora inibito dalle cellule di Golgi → passa
contrasto tra le cellule eccitate e quelle circostanti.
inalterato alle cellule di Purkinje
- Cellule di Golgi, quando sono sufficientemente eccitate → iniziano ad inibire i
granuli → smorzano o ne troncano la scarica.
Fibra parallela
inibizione a feedforward
Fibra muscoide
inibizione a feedback
Figure 42-5 Bundles of parallel fibers, called beams, run transversely and excite the dendrites of Purkinje cells and basket cells. The basket cells then
inhibit the Purkinje cells flanking the parallel fiber beam.
una microzona. - Una cellula di Purkinje riceve normalmente segnali di vari tipi da diverse fibre
parallele, ma questi hanno una scarsa influenza sui segnali di uscita
- Se alcune sinapsi s modificano (potenziamento o depressione sinaptica)
La microarchitettura della corteccia cerebellare è estremamente omogenea → ogni → il segnale specifico può iniziare ad influire sulle informazioni in uscita dal
microzona compie lo stesso tipo di elaborazione: cervelletto
- una microzona è un’unità funzionale del cervelletto
- Per apprendere un compito, la via obbligata è l’allenamento
- Anatomicamente una microzona funzionale corrisponde ad - Necessario un segnale d’errore, che indichi se il movimento è sbagliato
- un gruppo di neuroni all’interno di un nucleo cerebellare Pare che tale segnale d’errore necessario per correggere i movimenti sia dato dalle
- Una striscia sagittale di corteccia cerebellare fibre rampicanti:
- Fibre rampicanti che giungono da un gruppo di neuroni olivari - durante l’apprendimento di un compito motorio → aumentano i potenziali
- Fibre efferenti dalle cellule della stessa porzione del nucleo cerebellare complessi
Per ogni microzona esiste un circuito complementare, che compie il percorso: - Dopo l’apprendimento → 1-3 potenziali complessi al secondo.
- gruppo di neuroni dall’oliva inferiore → striscia sagittale di corteccia cerebellare Ciò che cambia è l’efficacia delle sinapsi tra le fibre parallele e le cellule di Purkinje:
→ insieme di neuroni di un nucleo cerebellare - l’efficacia delle fibre parallele nel determinare la scarica di potenziali semplici si
- I neuroni nucleari, sono di due tipi modifica per tutto il periodo in cui il movimento è fatto in modo sbagliato
- Eccitatori → proiettano ad un centro motorio - Finché è presente il segnale d’errore, sotto forma di potenziale complesso →
- GABAergici inibitori → chiudono il circuito con feedback negativo sull’oliva. modifica della efficienza sinaptica.
Per completare il quadro, è necessario osservare anche le afferenze dalle fibre Nel caso di una depressione sinaptica a livello di una fibra parallela (LTD, long term
muscoidi: depression) → minore scarica delle cellule di Purkinje → maggiore scarica dei neuroni
- fanno sinapsi con i granuli → fibre parallele del nucleo cerebellare al quale questa proietta → maggiore contributo cerebellare al
movimento:
- Le fibre parallele distribuiscono alla corteccia cerebellare segnali di varia natura
- la diminuzione della scarica è causata dalla depressione a lungo termine della
- Decorrono in direzione ortogonale rispetto alle strisce sagittali di corteccia
sinapsi fibra parallela-cellula di Purkinje
→ segnali di varia natura sono distribuiti dalle fibre parallele a più strisce
sagittali di corteccia cerebellare
Si da grande importanza ai punti in cui si ha la coincidenza di un segnale provenente Calibrazione dei riflessi
dalle fibre parallele con quello proveniente dalle fibre rampicanti.
Un compito di base dell’apprendimento cerebellare → mantenere calibrati i riflessi e i
movimenti che devono raggiungere un bersaglio.
Coordinazione visuomanuale → importanza del cervelletto nella calibrazione del
Plasticità sinaptica cerebellare e movimento:
- il soggetto deve lanciare freccette contro un bersaglio e lo sperimentatore ne
apprendimento motorio misura la distanza dal centro
- Se ad un certo punto vengono fatte indossare lenti prismatiche → piegano
I segnali forniti dal circuito collaterale cerebellare sono modificabili: lateralmente la luce → spostano a sinistra il bersaglio → l’immagine vista dal
- il cervelletto è in grado di accorgersi se un atto motorio non avviene soggetto non corrisponde al reale
esattamente → impara a modificare i propri segnali in uscita → migliora - Inizialmente le freccette sono lanciati nella direzione del proprio sguardo,
l’esecuzione motoria mancando il bersaglio
- I circuiti cerebellari sono plastici, anche nell’adulto - Poco alla volta, il soggetto impara a compensare, lanciando sempre più a
destra le freccette, finché non centra nuovamente il bersaglio
La sinapsi che ha ricevuto più attenzione → sinapsi tra fibre parallele e cellula di
Purkinje:
- il punto in cui il circuito cerebellare presenta la massima divergenza
33 dato il fatto che il cervelletto proietta controlateralmente nell’area motoria, ed i fasci che discendono dall’area motoria (rubro-spinale e cortico-spinale) si portano nuovamente controlateralmente, il danno
sarà ipsilaterale alla porzione di cervelletto lesa
34 astenia è usato per indicare una diminuita forza di contrazione durante il movimento.
P.842
35 ad esempio la difficoltà a riconoscere un oggetto con la manipolazione manuale.
Direct pathways originate from interneurons in the spinal gray matter and terminate as mossy fibers in the vermis or intermediate cortex. Two important pathways are
the ventral and dorsal spinocerebellar tracts. These pathways from spinal interneurons provide the cerebellum with somatic sensory information from the legs—
notably from muscle and joint proprioceptors—and with information about descending commands reaching the interneurons.
Enrico Colombo - www.bluejayway.it
Recordings from neurons in the dorsal and ventral spinocerebellar tracts of decerebrate cats walking on a treadmill show that both systems are modulated
rhythmically and in phase with the step cycle. However, when the dorsal roots are cut, preventing spinal neurons from receiving phase-dependent peripheral
excitation, dorsal spinocerebellar neurons fall silent while ventral spinocerebellar neurons continue to be modulated. This finding demonstrates that the ventral tract
Neurofisiologia
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Le funzioni dei nuclei della base sono complesse, e non ancora totalmente chiarite:
- non hanno solo funzioni motorie
Nell’insieme, i nuclei della base sono un sistema eterogeneo per:
- citoarchitettura
- Neurotrasmettitori coinvolti
La disposizione dei neuroni nei diversi nuclei è complessa → non ancora identificati i
circuiti neuronali con un’organizzazione ben definita.
Lo striato è formato da:
- nucleo caudato
- Putamen
La sostanza nera è composta da:
- parte compatta (neuroni dopaminergici che proiettano al corpo striato)
- Parte reticolata.
Il globus pallidus è formato, a sua volta, da:
- segmento interno
distinguished: the pyramidal tract syndrome, characterized by spasticity and paralysis, and the extrapyramidal syndrome, characterized by
- Possiede cellulemuscular
glutammatergiche
rigidity, and → uniche without
proiezioni eccitatorie dei nuclei
Organizzazione anatomo-funzionale
involuntary movements, immobility paralysis.
della base.
Il nucleo subtalamico (NST) è disposto immediatamente sotto il talamo e sopra la Tutte le aree della corteccia cerebrale inviano proiezioni eccitatorie
sostanza nera: glutammatergiche
There are several reasons a zone specifiche
why this simple classification dello
is no longer striato First, we now know that, in addition to the basal ganglia and
satisfactory.
- connesso con Lo striato riceve
corticospinal anche
systems, othersegnali
parts ofeccitatori da:
the brain participate in voluntary movement. Thus, disorders of the motor nuclei of the brain stem, red
- GPI nucleus, and cerebellum also result in disturbances of movement. Second, the extrapyramidal and pyramidal systems are not truly independent
- nuclei intralaminari del talamo
but are extensively interconnected and cooperate in the control of movement. Indeed, the motor actions of the basal ganglia are mediated in
- GPE - Proiezioni dopaminergiche dal mesencefalo
- Sostanza nera - Segnali serotoninergici dai nuclei del rafe.
- Aree libiche → striato ventrale e tubercolo olfattivo. - Nuclei anteriori latero-ventrali (parte parvicellulari e magnocellulare)
Il fatto che siano circuiti segregati in parallelo che connettono i nuclei basali a - Nucleo centromediano
proiezioni talamo-corticali specifiche consente una preziosa informazione, utile Il circuito scheletro-motorio si chiude con le proiezioni dei nuclei
per: - ventrale laterale e anteirore ventrale → area motoria supplementare
- capire i diversi disturbi del movimento dati da alterazioni patologiche dei nuclei
- Nuclei anteirore latero-ventrale e ventrale laterale → corteccia premotoria
della base
- Nuclei ventrale laterale e centromediano → campi motori precentrali
- Comprendere multiformi disturbi neurologici e psichiatrici
Convergenze e integrazioni → avvengono preferenzialmente all’interno del circuito
- rare o scarse delle interconnessioni tra i vari circuiti. Il ruolo dei circuiti motori
- Ad esempio → nel circuito scheletro-motorio esistono subcircuiti relativi ai
diversi campi motori precentrali, dotati di vie distinte organizzate Studio del circuito scheletromotorio dei primati, a livello del GPi, mentre gli animali
somatotopicamente eseguono particolari compiti comportamentali:
- In ciascuno di tali subcircuiti possono essere presenti vie specifiche responsabile - presentazione di un segnale d’avvio per movimenti rapidi del braccio
di aspetti diversi dell’elaborazione motoria. - Inizialmente aumenta la scarica dei neuroni dei circuiti motori corticali
Data l’organizzazione somatotopica altamente selettiva → improbabile che esistano - In un secondo tempo → variazione dell’attività dei nuclei della base
significative convergenze tra circuiti: - Si deduce che a livelli dei circuiti che mettono in connessione i nuclei della
- tuttavia vi son prove della convergenza di diversi circuiti a livello della SNr base con le proiezioni talamo-corticali vi sia una elaborazione in serie
delle informazioni, attivata a livello corticale
- Esecuzione di un particolare atto motorio (flessione o estensione del polso)
Circuito scheletro-motorio - Aumenta l’attività spontanea dei neuroni del GPi in rapporto al movimento,
anche se talvolta diminuisce
Il circuito scheletro-motorio, nei primati, origina dalla corteccia cerebrale di:
- Neuroni con diminuzione fasica di attività → possono disinibire il nucleo
- campi motori precentrali ventrale laterale → sbloccano o facilitano i movimenti iniziati a livello
- Aree somatosensitive postcentrali corticale.
Le proiezioni corticali principali sono al putamen: - Neuroni con aumento dell’attività fasica → inibiscono altri neuroni talamo-
- importante sede di integrazioni delle informazioni relative al movimento e ai corticali → sopprimono movimenti antagonisti o altri movimenti competitivi.
segnali a feedback in rapporto all’esecuzione del movimento Si conosce poco sui meccanismi attraverso i quali i segnali correlati con il movimento
- Riceve delle vie diretta ed indiretta siano integrati a livello del GPi, ai fini del controllo delle vie
- proiezioni organizzate topograficamente dalla corteccia motrice primaria e efferenti dei nuclei della base. Esistono due ipotesi.
dalle aree premotorie 1° ipotesi. I segnali associati ad un particolare movimento sono convogliati da
- Proiezioni dalle aree somatosensitive 3a, 1, 2, 5 che si sovrappongono alle entrambe le vie (diretta e indiretta) alla stessa popolazione neuronale del GPi:
proiezioni motorie al putamen. - via indiretta → frenano i movimenti o li rendono più scorrevoli
- L’organizzazione topografica delle proiezioni dalla corteccia → i neuroni del - Via diretta → facilitano il movimento
putamen hanno un’organizzazione somatotopica. - Tale meccanismo è compatibile col ruolo dei nuclei della base nella graduazione
- Il circuito scheletromotorio può essere suddiviso in subcircuiti indipendenti dell’ampiezza e della velocità del movimento.
tra loro, ciascuno specificamente in rapporto con un particolare campo 2° ipotesi. Segnali correlati con un particolare movimento, dalla via diretta ed
motorio precentrale indiretta, sono diretti a popolazioni diverse di nuclei afferenti:
I neuroni efferenti del putamen proiettano in maniera topograficamente organizzata: - il circuito scheletromotorio, può svolgere dunque un duplice ruolo
- porzioni caudo-ventrali di GPi e GPe - Via diretta → facilita particolari caratteristiche dei movimenti volontari
- Porzioni caudo-laterali della SNr - Via indiretta → sopprime componenti antagoniste al movimento
Alla GPi e dalla SNr → proiezione topograficamente organizzata ai nuclei talamici: Altre scoperte sugli animali da esperimento sono:
- tre nuclei ventrali - l’attività di una notevole parte dei neuroni che scaricano durante al movimento
- Nucleo ventrale laterale (parte orale) dipende dalla direzione di moto dell’arto
- La scarica dei neuroni del segmento interno del globus pallidus interno è in
rapporto con l’ampiezza e la velocità dei movimenti Alterazioni dei movimenti dovute a
Il circuito scheletro-motorio non è solo implicato nell’esecuzione, ma anche nella
preparazione del movimento:
squilibri tra via diretta e indiretta
- campi motori precentrali (corteccia motoria, premotoria, motoria supplementare)
I disturbi motori dei nuclei della base si possono distinguere in:
→ presentazione di segnali che indicano la direzione di movimento del braccio
→ modificazioni della frequenza di scarica - ipocinetici (es morbo di Parkinson)
- Le variazioni dell’attività neuronale permangono fino a quando non viene dato il - Ipercinetici (es morbo di Huntington o emiballismo).
segnale d’inizio del movimento I disturbi ipocinetici sono caratterizzati da:
- Tali variazioni d’attività precedenti il movimento sono state documentate in - acinesia: incapacità di iniziare il movimento
- Putamen - Bradicinesia: riduzione di ampiezza e velocità dei movimenti volontari.
- GPi - Altri sintomi
- In tali formazioni, i neuroni danno risposte - Rigidità muscolare
- O preparatorie (set-related, correlate all’atteggiamento o posizione da - Tremore
assumere) I disturbi ipercinetici sono caratterizzati da eccessiva attività motoria, che provoca:
- O correlate all’esecuzione - discinesia: comparsa di movimenti involontari
- Tale alternatività indica → preparazione ed esecuzione sono mediate da canali di - Atetosi: movimenti lenti con torsione delle estremità
ritrasmissione diversi del circuito scheletromotorio - Corea: movimenti repentini casuali di arti e muscoli facciali
- Popolazioni di neuroni x attività set-related
- Ballismo: movimenti violenti di grande ampiezza dei segmenti prossimali
- Popolazioni di neuroni x risposte fasiche correlate all’esecuzione del degli arti
movimento.
- Distonia: posture abnormi e durature associate a movimenti più lenti
In definitiva, si può affermare dunque che eseguiti con la contrazione dei muscoli agonisti e antagonisti
Il circuito scheletromotorio è composto da diversi subcircuiti connessi con - Ipotonia: riduzione del tono muscolare
regioni distinte dei campi motori precentrali.
Entrambi gli estremi dello spettro di tali disturbi → conseguenza di alterazioni del
Tali subcircuiti hanno ruoli diversi, sia nel controllo motorio che nella patogenesi di circuito motorio che connette i nuclei della base con le proiezioni talamo-corticali:
malattie.
- necessario un adeguato bilanciamento tra via diretta e via indiretta, che dallo
striato giungono al GPi
- Alterazioni dell’equilibrio La distruzione chirurgica del pallido in pazienti con Parkinson → ristabiliti livelli normali
- Povertà e lentezza dei movimenti di flusso ematico nelle aree motorie (motrice supplementare e premotoria):
- Espressione facciale fissa - favorita l’ipotesi che la componente pallido-talamo-corticale abbia un importante
ruolo funzionale nel movimento normale
- Tremore
- Variazioni di questa via → acinesia e bradicinesia
Il Parkinson è una malattia che si instaura per carenza di dopamina:
- dimostrata la degenerazione dei neuroni dopaminergici della SNc
- L’iniezione di L-DOPA o la somministrazione per via orale, riduce i sintomi, ma Ipoattività della via indiretta: malattie
dopo 5 anni, qualsiasi terapia non ha più efficacia.
Basandosi su un modello di primate, si è scoperta la fisiopatologia della malattia: ipercinetiche.
- perdita delle afferenze dopaminergiche verso lo striato (SNc → striato) determina
I movimenti involontari (ipercinesia) di pazienti affetti da processi patologici dei nuclei
- Aumento di attività della via indiretta (recettore per dopamina D2) della base possono essere prodotti da:
- Diminuzione dell’attività della via diretta (recettore per dopamina D1) - squilibri tra sistemi di neurotrasmettitori
- Conseguente aumento di attività del GPi → aumento dell’inibizione dei neuroni - Lesione di un nucleo.
talamo-corticali e del tegmento mesencefalico → ipocinesia.
Emiballismo, ben conosciuta → lesioni localizzate del nucleo subtalamico → sintomi:
Su scimmie trattate con MPTP (farmaco che induce parkinsonismo) attraverso
- movimenti involontari degli arti controlaterali, sia delle regioni prossimali, ma
registrazioni microelettrodiche:
anche degli arti
- dimostrato che il GPe diminuisce attività tonica, mentre l’attività tonica
- Movimenti di contorsione protratti
aumenta su GPi e NST
Esperimenti di lesione del nucleo subtalamico nella scimmia → le discinesie
- Iperattività della via indiretta (a livello del NST, non più inibito dal GPe)
compaiono quando le lesioni interessano solo il NST e lasciano intatte le strutture
- La lesione del nucleo subtalamico, in tali animali trattati con MPTP → adiacenti (pallido → talamo).
riduzione della sintomatologia
Altre informazioni sul ballismo permettono di dedurre che:
- Lesione chirurgica della regione posteriore (sensitivo-motoria) del GPi →
- nucleo subtalamico non funzionante → ridotte le scariche in uscita dal GPi →
riduce la sintomatologia in pazienti che non rispondono alla terapia
disinibizione del talamo → movimenti involontari
farmacologica
- L’aumentata scarica del talamo potrebbe essere generata
Le manifestazioni ipocinetiche del morbo di Parkinson, quindi, dipendono da un
aumento dei segnali inibitori efferenti dal GPi, causati da un aumento dei - Spontaneamente
segnali eccitatori provenienti dal NST: - In seguito a stimolazioni dalla corteccia cerebrale o da altre fonti
- acinesia e bradicinesia non sono segni negativi indotti dalla perdita di funzione
dei nuclei della base, ma segni positivi che derivano da iperattività abnorme di
strutture indenni.
- Iperattività motoria è curata riducendo o eliminando i segnali efferenti patologici. Morbo di Huntington
Riduzione della concentrazione di dopamina nel Una forma di disturbo frequentemente associata ad alterazioni funzionali dei nuclei
morbo di Parkinson della base è il morbo di Huntington:
Il modello fisiopatologico del Parkinson è confermato da saggi biochimici e PET: - colpisce uomini e donne in egual misura
- riassunzione di dopamina ridotta a livello del putamen - Interessa circa 10/100000 individui
- Assunzione del precursore F-DOPA ridotta, confermato attraverso una PET - Ha 5 principali caratteristiche
- Riduzione dell’attività sinaptica sia quando i pazienti muovono un joystick che - Ereditarietà
quando stanno fermi - Corea
- Somministrazione di agonisti della dopamina → aumento del flusso ematico - Disturbi comportamentali e psichiatrici
nell’area motoria supplementare e nella regione anteriore del giro del cingolo, - Deterioramento cognitivo (demenza)
durante l’esecuzione di compiti motori.
- Morte dopo 15-20 dall’esordio
- eccita tutti i neuroni centrali - Dal nucleo caudato partono vie diretta e indiretta → GPi e SNr → nuclei talamici
- Presente nei terminali sinaptici a concentrazioni molto elevate (10-3 M) ventrale anteirore e dorsomediale → area prefrontale dorsolaterale
- Trasmissione sinaptica normale → aumento transitorio del glutammato - Funzioni: funzioni esecutive, che assicurano lo svolgimento di compiti cognitivi,
extracellulare → solo nello spazio sinaptico quali
- Aumento di glutammato fuori dallo spazio sinaptico → morte delle cellule - Organizzazione di risposte comportamentali
- Il glutammato agisce in maniera prolungata su recettori NMDA → ingresso - Utilizzazione di abilità verbali per soluzione di problemi
eccessivo di Ca²⁺ - Lesioni della corteccia prefrontale o di altre aree sottocorticali di tale circuito
- attivazione di calpaine (caspasi → morte cellulare), → comparsa di anormalità comportamentali correlate con tali funzioni cognitive.
- fosfolipasi A2 (acido arachidonico → eicosanoidi → infiammazione e
formazione di ROS → lesione tissutale) Circuito orbitofrontale laterale
Gli eventi tossici causati dal glutammato (eccito-tossicità da glutammato) provocano Il circuito orbitofrontale laterale:
lesioni cellulari e morte cellulare nelle lesioni cerebrali acute, come quelle in seguito a - origine → corteccia prefrontale laterale → nucleo caudato
- ictus - Dal nucleo caudato → via diretta e indiretta verso GPi e SNr → nuclei talamici →
- Convulsioni eccessive corteccia orbitofrontale
L’eccito-tossicità può contribuire alla patogenesi di malattie croniche cerebrali La corteccia orbitofrontale sembra avere un ruolo di mediazione delle risposte
degenerative: empatiche e socialmente appropriate:
- agonisti NMDA nello striato di ratto → perdite simili a quelle del morbo di - lesioni di tale area → irritabilità, labilità emozionale, incapacità di rispondere agli
Huntington stimoli sociali, mancanza di empatia
- Probabile che il gene abnorme del cromosoma 4 determini un’anomalia che - Sindrome ossessivo-compulsiva → associata ad alterazione di corteccia
provoca attivazione eccessiva dei recettori NMDA o eccessiva liberazione di prefrontale laterale.
glutammato.
Circuito della regione anteriore della corteccia del
cingolo (limbico)
Il circuito della regione anteriore della corteccia del cingolo:
Nuclei della base in processi cognitivi, - origine → parte anteriore del giro del cingolo → proietta allo striato ventrale
emotivi e comportamentali non motori - Lo striato ventrale riceve anche proiezioni limbiche da
- Ippocampo
Alcuni circuiti dei nuclei della base sono implicati in forme di comportamento non - Amigdala
motorio: - Cortecce entorinali
- originano da regioni di corteccia - Dallo striato ventrale → proiezioni al globus pallidus e alla SNr → neuroni della
- Prefrontale porzione paramediana del nucleo dorsomediale del talamo → regione anteriore
dei giro del cingolo.
- Limbica
- Funzione: ruolo nel comportamento motivato.
- Comprendono aree dei nuclei della base
- Può ritrasmettere stimoli di rinforzo ad aree diffuse dei nuclei della base e
- Striatali
della corteccia cerebrale mediante segnali dalle aree tegmentali ventrali e
- Del globus pallidus dalla SNc
- Della sostanza nera - Tali ritrasmissioni hanno un importante ruolo funzionale
nell’apprendimento procedurale.
Circuito della corteccia prefrontale dorsolaterale - Lesioni:
Il circuito della corteccia prefrontale dorsolaterale:
- Bilaterali nella regione anteriore della corteccia del cingolo → mutismo
- origina dalle aree 9 e 10 di Brodmann acinetico (carenze nella capacità di iniziare il movimento)
- Proietta alla testa del nucleo caudato
Il movimento volontario
- Tali fibre originano da neuroni piramidali di Betz, nella lamina V della
corteccia cerebrale.
Si scoprì solo in seguito che un muscolo può essere attivato da più siti corticali,
ovvero ad un muscolo proiettano neuroni di più siti corticali.
L’osservazione dell’attivazione di singoli muscoli avviene raramente
I movimenti volontari differiscono per diversi aspetti dai riflessi: - le terminazioni dei singoli assoni cortico-spinali divergono → si distribuiscono a
motoneuroni che innervano diversi muscoli
- organizzati in funzione dell’esecuzione di compiti verso uno scopo
- Esperimenti sulla scimmia hanno dimostrato che i siti che influenzano i muscoli
- La risposta al medesimo stimolo può essere differente a seconda
distali sono disposti al centro di un’area più vasta, che contiene anche siti che
dell’obiettivo comportamentale
influenzano i muscoli prossimali:
- L’efficacia dei movimenti volontari aumenta con l’esperienza e l’apprendimento
- I siti disposti perifericamente all’area centrale controllano solo i muscoli
- I movimenti volontari possono essere generati da istruzioni interne. prossimali
I livelli superiori dei sistemi motori possono dissociare due aspetti di uno stimolo - Una conseguenza → I segnali provenienti da altre aree corticali che
- contenuto informativo raggiungono la corteccia motrice possono mettere in azione
- Capacità di indurre un movimento. combinazioni diverse di muscoli prossimali e distali, secondo il
A livello corticale, il contenuto informativo relativo ad uno stimolo segnala quale compito motorio
direzione o cosa fare, ma la presenza di uno stimolo non induce necessariamente un
movimento.
Aree premotorie
È possibile indurre movimenti anche mediante la stimolazione elettrica delle aree
premotorie:
Organizzazione della corteccia - corrisponde all’area 6 di Brodmann, situata anteriormente alla corteccia
motrice primaria, a livello delle superfici laterale e mediale della corteccia
cerebrale - Necessaria una stimolazione superiore rispetto a quella della corteccia motrice
primaria
Nel 1870 si scopre che stimolando diverse regioni del lobo frontale si provocano - Nel V strato sono contenuti neuroni piramidali che proiettano al midollo spinale,
movimenti muscolari dal lato opposto: ma più piccoli.
- elaborate le mappe motorie, ovvero le rappresentazioni che correlano una Nei primati sono presenti 4 aree premotorie, 2 sulla superficie mediale e 2 sulla
porzione di corteccia ad un muscolo specifico. superficie laterale
- L’area 4 di Brodmann, o giro precentrale è stata denominata corteccia motrice - aree laterali
primaria → area in cui con la minima intensità di stimolazione è possibile
- Aree premotoria laterale ventrale
evocare movimenti.
- Area premotoria laterale dorsale
- Attivazione di neuroni situati in prossimità della punta dell’elettrodo, che
stabiliscono connessioni con il midollo spinale o direttamente o attraverso - Aree mediali
interposizione di poche sinapsi. - Area motrice supplementare
Le mappe motorie mostrano una disposizione caratteristica delle aree che controllano - Area motrice del giro del cingolo
la faccia, le dita, la mano, il braccio, tronco, gamba e piede: Anche nell’uomo sono presenti aree simili, ma con dimensioni differenti e differente
- disposte ordinatamente lungo tutto il giro precentrale disposizione.
- Le aree che richiedono un controllo più fine (es dita della mano) occupano aree In ciascuna area premotoria → mappe della faccia e delle estremità:
più estese rispetto alle altre aree - diversamente dalla corteccia motrice primaria → stimolazione delle aree
- Le lesioni di una parte di area motoria, comportano la degenerazione delle fibre premotorie evoca movimenti complessi, ovvero che interessano più articolazioni
mieliniche che si portano al midollo spinale e sono simili ai movimenti coordinati di prensione e raggiungimento
- Stimolazione delle regioni mediali dell’area 6 → comparsa di movimenti bilaterali
→ implicata nella coordinazione dei movimenti di entrambi i lati
mary motor area and several premotor areas. Each area contains populations of neurons that
Tutte le aree premotorie proiettano sia alla corteccia motoria che al midollo
spinale: Afferenze corticali e sottocorticali alle aree
- proiezioni al midollo → meno numerose di quelle della corteccia motrice
chapter we first describe the organization of the motor areas of the cerebral cortex, showing how they motorie
primaria.
ciation areas. We then examine how Tali
theseproiezioni, si sovrappongono
different motor a livello
areas control simple spinale.aspects of
and complex
- Tali connessioni monosinaptiche dirette → i neuroni premotori possono La corteccia motrice primaria riceve afferenze organizzate somatotopicamente da
controllare i movimenti indipendentemente dalla corteccia motrice primaria. 2 fonti:
- corteccia somatosensitiva primaria (aree 1, 2, 3): i neuroni della corteccia
motrice, dunque, sono dotati di campi recettivi periferici.
- Area 5: le aree 5 e 7 della corteccia parietale posteriore sono implicate
nell’integrazione di diverse modalità sensoriali, indispensabili per la pianificazione
motoria
Le aree premotorie ricevono le loro principali afferenze dalle aree 5, 7 e dall’area
46 della corteccia prefrontale:
- ciascuna area motoria riceve afferenze distinte dalle aree 5 e 7
- L’area 46 proietta principalmente all’area premotoria ventrale → memoria
operativa
- Immagazzina informazioni relative alla localizzazione spaziale degli oggetti,
solo per il tempo necessario a guidare il movimento.
Sono presenti anche ricche interconnessioni tra le aree premotorie → la memoria
operativa influenza singoli aspetti del piano motorio, mediati da zone diverse delle
aree premotorie.
Le aree premotorie e la corteccia motrice primaria ricevono afferenze anche dai
nuclei della base e dal cervelletto, attraverso vari nuclei del complesso
ventrolaterale del talamo:
- tra area sottocorticale e corticale vi sono connessioni reciproche
- Esistono numerosi circuiti cortico-sottocorticali, ciascuno dei quali fornisce
un diverso contributo al comportamento motorio
- una cellula poteva modificare la propria frequenza di scarica quando compariva - suppose che il movimento in una direzione può essere determinato non dai
un segnale che dava l’istruzione su un certo movimento, che doveva partire ad singoli neuroni, ma dall’attività complessiva di una vasta popolazione di
un segnale acustico cellule nervose
- Tale attività è detta set related (correlata all’atteggiamento o posizione da - Il contributo di ogni cellula è un vettore, la cui
assumere) → è un atteggiamento di preparazione a rispondere ad uno stimolo - direzione è data dal muscolo a cui è connesso
successivo. - Intensità è data dalla frequenza di scarica
- L’intenzione a compiere un movimento modifica la scarica di alcuni neuroni della
- La somma dei vettori attivati, contribuisce a generare un vettore di
corteccia motrice alcune centinaia di ms prima che il movimento venga popolazione → le direzioni calcolate e sommate negli esperimenti
eseguito. corrispondono discretamente alla direzione del movimento globale.
Non per forza l’attività neuronale dei neuroni set related prima di un movimento è I neuroni sensibili alla direzione del movimento sono modulati in misura ampia
collegata al movimento: dalla presenza di carichi nel corso di movimenti di raggiungimento eseguiti in
- era necessario stabilire l’esistenza di una relazione di causalità tra la scarica set una particolare direzione:
related e la scarica fasica del movimento - la attività di tali neuroni dipende dalla forza necessaria per spostare l’arto
- Dimostrazione operata da Fetz e collaboratori attraverso la tecnica della risposta - Carico che si oppone → scarica aumentata
media innescata dai potenziali d’azione (spike-triggered averaging)
- Carico che facilita → scarica diminuita
- Identificarono le cellule cortico-motoneuronali (CM), ovvero quelle che
proiettano direttamente sui motoneuroni - Relazione tra frequenza di scarica dei neuroni e carichi applicati all’arto →
l’attività ehi neuroni della corteccia motoria vari a seconda
- Dimostrarono che le singole cellule CM proiettano
monosinapticamente a più di un nucleo motore, talvolta anche a - delle forze sviluppate dai muscoli
muscoli che controllano articolazioni diverse - Della direzione per il movimento di raggiungimento.
- A livello corticale, dunque, i muscoli non sono rappresentati secondo una Globalmente si può affermare che l’attività dei neuroni della corteccia motrice primaria
relazione di 1:1 dai neuroni di uscita della corteccia motrice codifica sia:
La maggior parte dei neuroni studiati da Fetz aveva un’attività di tipo fasico- - parametri di livello inferiore → forze, ecc…
tonico: - Parametri di livello superiore → traiettoria, ecc…
- scaricano ad alta frequenza nella fase dinamica del movimento Solo i parametri superiori, quali la traiettoria, la direzione, sono caratteristica
- Quando raggiunta una forza stabile tornano ad un livello tonico più basso distintiva della corteccia motrice primaria, rispetto ai motoneuroni α.
Si è dimostrato che la relazione tra forza e frequenza di scarica, in un certo
ambito di attività, è quasi lineare:
- si tratta di un ambito molto ristretto
Attivazione dalla stimolazione periferica
- La frequenza max di scarica è raggiunta anche quando sono sviluppate forze La forma più semplice di comportamento motorio controllata a livello della corteccia
piccole. motoria primaria è quella indotta direttamente da stimoli sensitivi:
- i neuroni motori corticali ricevono segnali sensitivi molto efficaci dall’arto i cui
muscoli sono sotto il suo controllo.
Codifica della direzione di moto - Solo quando il soggetto è istruito ad opporsi ad una perturbazione →
un’opposizione al movimento, che stira un muscolo → rapida risposta di
La maggior parte dei movimenti coinvolge più articolazioni → richiesta attivazione
opposizione allo stiramento, con latenza intermedia tra
sequenziale ed accurata nel tempo di molti muscoli:
- Tempo di reazione semplice
- quali aspetti del movimento sono codificati dalla corteccia motrice?
- Riflesso spinale.
- Ovvero quali neuroni controllano direttamente le caratteristiche spazio-temporali
dell’attivazione dei muscoli o codificano aspetti più globali del movimento? - Sono aggiustamenti motori rapidi mediati da circuiti transcorticale
semplici
Georgopulos riscontrò che tutti i neuroni scaricano vivacemente prima dell’inizio del
movimento e durante la sua esecuzione, con una sensibilità direzionale piuttosto - I segnali somatosensitivi raggiungono direttamente la corteccia motrice
ampia: primaria, attraverso il talamo o la corteccia somatosensitiva primaria.
- Conferisce flessibilità maggiore rispetto a quella dei riflessi spinali.
Conclusione
La corteccia motrice primaria, dunque, ha 2 livelli di organizzazione:
- basso livello: cellule CM controlla gruppi di muscoli che possono essere
reclutati assieme, secondo combinazioni diverse, per eseguire compiti motori
particolari
- Livello alto: sistema di controllo che permette di regolare caratteristiche più
globali del movimento.
Le relazioni tra tali due livelli organizzativi sono regolate da
- esercizio
- Apprendimento.
Aree premotorie A. The major inputs to the primary motor cortex. (PMd = dorsal premotor area; PMv = ventral premotor area; S1 = primary sensory cortex; SMA = supp
supplementare
motor area.)
Nonostante la sovrapposizione a livello spinale, le proiezioni delle aree premotorie B. The major inputs to the premotor areas. Dense interconnections between the premotor areas are not shown here.
Ruolo funzionale importante nell’apprendimento di sequenze di movimenti
sono molto diverse da quelle dell’area motrice primaria. distinti
Le lesioni alle aree premotorie → più gravi rispetto a quelle motorie: Le azioni motorie spesso vengono avviate da istruzioni interne:
P.760
- incapacità di integrare le informazioni visuo-spaziali nel piano cinematica - 1 sec prima dell’inizio di un movimento generato da istruzioni interne → nei
necessario per un movimento finalizzato tracciati EEG si osserva un’onda negativa nelle regioni premotorie mediali, a
- Implicate nella pianificazione del movimento Premotor Cortical
livello dell’area Areas
motrice Project to the Primary Motor Cortex and Spinal Cord
supplementare
Sono state identificate parecchie caratteristiche di base dell’organizzazione neuronale In the- late 1930s it was discovered that movements can also be elicited
Tale onda negativa è detta potenziale preparatorio by direct electrical
(o Bereitschaft stimulation of the premotor areas, Brodmann's area 6, although
potential)
inerente alla preparazione del movimento: of stimulation necessary to produce movement is greater here than in the primary motor cortex. Brodmann's area 6 lies anterior to the precentral gyrus, on
- È un segnale in rapporto all’elaborazione di un piano motorio, prima
and medial surfaces of the cortex. Like the primary motor cortex, the premotor areas contain pyramidal (output) neurons in layer V that project to the spin
1) i movimenti che iniziano da istruzioni interne → corteccia motrice dell’esecuzione delsmaller
movimento.
although the cell bodies are than those in the primary motor cortex.
supplementare La dell’area motrice supplementare è stata localizzata analizzando l’aumento del
2) Movimenti avviati da eventi sensoriali esterni → aree premotorie laterali flusso ematico cerebrale in relazione ad azioni del soggetto:
- Popolazioni diverse di neuroni di aree premotorie laterali codificano la - movimenti ripetitivi di flessione delle dita → aumento del flusso circoscritto alle
relazione intercorrente tra stimolo e risposta regioni di controllo della mano delle cortecce somatosensitiva e motrice primaria
- Area premotoria laterale dorsale → anche nell’esecuzione di compiti motori - Sequenza di movimenti delle dita → interessata anche l’area motrice
ritardati supplementare
- Area premotoria laterale ventrale → adegua l’atteggiamento della mano alla - Immaginazione di sequenze dei movimenti delle dita → aumento in un’area
forma degli oggetti da afferrare corticale disposta anteriormente all’area motrice supplementare di entrambi gli
3) La ripetizione mentale di un movimento evoca a livello delle aree corticali emisferi → area pre-supplementare
premotorie e parietali posteriori lo stesso tipo di attività evocato dal movimento Si può dedurre che:
4) Le aree premotorie attivate durante un movimento non sono sempre le stesse - le sequenze complesse di movimenti richiedono maggior grado di pianificazione
→ cambiano progressivamente, man mano che l’esecuzione si automatizza. - L’immaginazione di sequenze complesse pare richiedere il medesimo grado di
pianificazione dei movimenti eseguiti realmente
Il ruolo specifico svolto dall’area motrice supplementare nella rappresentazione interna
di sequenze di movimento è stato analizzato in un esperimento:
- registrazione da neuroni di
- Corteccia motrice primaria
tactile stimuli applied to specific regions of the digits and palms. These so-called transcortical circuits are discussed la
Neurofisiologia
88
inputs from posterior parietal area 5. Posterior parietal areas 5 and 7 are involved in integrating multiple sensory mod
L’attività set-related è presente prima dell’esecuzione di un movimento, a livello di: - raggiungimento: neuroni dell’area 5 (parietale) codificano la direzione del
- corteccia motrice primaria → codifica i parametri di un movimento movimento
- Corteccia motrice supplementare → codifica una successione particolare di - Scaricano dopo i neuroni dell’area premotoria dorsale, con i quali sono
risposte connessi
- Aree premotorie laterali → codifica il modo in cui stimoli visivi o di altra - Potrebbero ricevere informazioni sui movimenti in fase di svolgimento e
natura devono essere utilizzati per dirigere il movimento migliorare la pianificazione e l’esecuzione delle fasi successive dei movimenti
di raggiungimento
L’attività set-related dell’area premotoria laterale dorsale:
- Prensione: neuroni diversi dell’area premotoria laterale ventrale di scimmia
- correlata con stimoli sensoriali che non forniscono informazioni spaziali per
scaricano in rapporto alla forma degli oggetti
dirigere il movimento (es stimolo luminoso che non indica una direzione)
- Neuroni attivi durante il movimento di raggiungimento, prima che inizi la
- Implicata dunque nell’apprendimento associativo → apprendimento
prensione
dell’associazione di un particolare evento sensoriale con un certo movimento
- Alcuni neuroni sono attivi solo durante un atto di precisione, altri diventano
attivi solo quando l’atto da eseguire è un pezzo di cibo o altri sono attivati
solo in necessità di una presa di potenza.
- Sono quindi guidati da informazioni visive, dalla corteccia parietale
Raggiungimento e prensione: circuiti Figure 38-15 posteriori.
Cortical neurons that govern finger movements are distributed throughout the hand-control area of the primary motor cortex. (From
parieto-premotori Nell’area
Schieber and
neuroni
premotoria laterale ventrale sono stati scoperti neuroni particolari, detti
Hibbard 1993.)
specchio (mirror):
A. View of the frontal pole of the monkey cortex, showing the interhemispheric fissure and the lateral convexity. The colored dots and spheres represent sites of
single- neurons
scaricano quando
in the la scimmia
hand-control region ofesegue un motor
the primary movimento di prensione,
cortex from ma scaricano
which recordings were made.
Esecuzione di movimenti diretti ad uno scopo richiede un processo di anche quando l’animale osserva un’altra scimmia o lo sperimentatore che
B. A plot of each neuron's maximal activity shows that neurons that are maximally active for a particular digit or for the wrist are not grouped together but instead are
trasformazione sensitivo-motoria: eseguono
distributed throughoutil medesimo movimento
the hand-control area of the primary motor cortex. Each digit and the wrist are represented by a different color. The diameter of the sphere is
- trasformazioni di rappresentazioni sensoriali dell’ambiente in segnali di controllo proportional
Tutti i diversito the neuron's
neuroni activity
delle aree(the radii of the
parietali, white spheres
premotoria represent
laterale changes
ventrale in firing frequency of 0, 40, 80, 120, 160, and 200 spikes per second.)
o dorsale
per muscoli codificano un vocabolario dei comportamenti finalizzati, ma non codificano
Il movimento di raggiungimento è un tipico movimento finalizzato: come devono esser eseguiti.
- necessario integrare informazioni visive circa sede dell’arto e la posizione
dell’arto superiore
- Info necessarie per il corretto movimento del braccio
- I parametri del movimento di raggiungimento (ampiezza e direzione) →
dipendono dalla sede del bersaglio rispetto a
- Corpo
- Spalla
- mano
Il movimento di prensione è regolato principalmente dalla forma e dalle dimensioni
dell’oggetto
- richiede
- Separazione delle dita in maniera tale da poter contenere l’oggetto →
durante il raggiungimento dell’oggetto
- Chiusura quando l’oggetto è stretto tra le dita.
- La cinematica della prensione dipende dalla forma dell’oggetto e non dalla sua Figure 38-16 Whether an individual corticomotoneuronal (CM) cell is active depends on the motor task. The activity of a CM cell and the activity in its targe
sede. muscle are not directly related. Cumulative histograms show the activity of a single neuron during a precision grip and a power grip. During the precision grip the
neuron's activity is the same whether overall force is light or heavy and the level of electromyographic (EMG) activity in the target muscle is similar for both forces.
Le trasformazioni visuomotorie durante movimenti di raggiungimento e
During the power grip there is almost no activity in the neuron despite a greater amount of EMG activity in the muscle. Thus, even if a given motor neuron is
prensione sono mediate da canali parieto-premotori distinti, ma in parallelo monosynaptically connected to a given CM cell, their firing patterns do not have to parallel each other because the multiplicity of connections to motor neurons allows
tra loro task flexibility. (imp/s = impulses per second.) (Maier et al 1993.)
The specific role of the supplementary motor area in the internal representation of sequences of movements was examined in another experiment, in which recordings
were made from neurons in the primary motor cortex, supplementary motor area, and lateral premotor areas of monkeys while the animals performed two variations o
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an instructed-delay task. In this type of task subjects are taught which movements to make and later given a cue telling them when to make the movements. The
monkeys in this experiment were instructed to touch three panels in a specific sequence. In one variation the instruction was visual: Three panels were lit up in a
sequence that the monkeys had to follow. In the other variation the monkeys were instructed to perform a previously memorized sequence. As expected, neurons in th
Neurofisiologia
90
Sezione II
Fisiologia dei sistemi sensoriali
40 la modalità sensoriale è il tipo di stimolo, per esempio stimolo visivo oppure acustico
41 mentre la sensazione cosciente è data dalla descrizione meramente sensoriale dell’oggetto, ovvero come esso viene veicolato nei sistemi sensoriali, la percezione consiste nell’attribuzione di significato
alla sensazione cosciente di un dato sensoriale. La sensazione cosciente di una sfera può diventare una percezione di un pallone.
42 i principali fondatori della psicologia sperimentale furono Ernest Weber, Gusta Fechner, Herman Helmholtz, Wilhelm Wundt
Sistema sensoriale Modalità sensoriale Energia dello stimolo Classe del recettore Tipo del recettore Classe recettoriale Localizzazione della
sensoriale sensoriale cellula gangliare
Somato-viscerale Tatto Pressione Meccanocettori Corpuscolo di Pacini Classe I Gangli delle radici dorsali
del midollo o ganglio di
Corpuscolo di Meissner Classe I Gasser del trigemino
Visivo Vista Luce Fotorecettore Coni, bastoncelli Classe III Cellule gangliari retiniche
Uditivo Udito Suono Meccanocettori Cellule cigliate cocleari Classe II Ganglio di Corti
Vestibolare Equilibrio Gravità, accelerazione Meccanocettori Cellule cigliate dei labirinti Classe II Ganglio di Scarpa
La complessità dei meccanismi biochimici alla base del processo di trasduzione → Modalità
ampie possibilità di modulazione del processo (amplificazione o inibizione):
- il medesimo sistema stimolo sensoriale può suscitare una risposta maggiore o La legge delle energie sensoriali specifiche (legge di Müller) enuncia che
minore secondo le condizioni La codifica della modalità una proprietà della fibra sensoriale, legata al tipo
- La trasduzione è il primo dei punti di modulazione del segnale sensoriale di energia dello stimolo, in grado di stimolare un unico tipo di recettore e la
via sensoriale ad esso collegata
In altre parole ogni fibra nervosa viene attivata da un certo tipo di stimolo e stabilisce
connessioni specifiche con le formazioni del sistema nervoso centrale:
- la legge di Müller indica dunque il meccanismo per la codificazione della
modalità di uno stimolo
In cui ∆S è la differenza minima di intensità tra uno stimolo S di riferimento e K è una Le caratteristiche quantitative degli stimoli sensoriali sono codificate dalla f scarica
costante. della popolazione di neuroni sensoriali attivati dagli stimoli:
Tale differenza minima di intensità è detta differenza appena percepibile o - i parametri dell’attività neuronale (durata della scarica di un neurone, numero di
differenza soglia. neuroni attivi, frequenza di scarica) codificano l’intensità e il decorso temporale.
Dalla relazione si desume che la differenza di intensità necessaria per poter Frequenza di scarica → aumenta con l’intensità dello stimolo:
discriminare uno stimolo di riferimento (differenza soglia) da un secondo stimolo - l’attività dei recettori sensoriali è funzione dell’intensità dello stimolo
aumenta con l’intensità dello stimolo. - La modificazione del potenziale di membrana del recettore è trasformato in un
Nel 1860 Fechner estese la validità della legge di Weber alla descrizione della codice digitale di impulsi → la frequenza dei potenziali d’azione diventa funzione
relazione tra: dell’ampiezza del potenziale di recettore.
- intensità dello stimolo (S) - Stimoli intensi → potenziali di recettore più ampi → frequenze di potenziali
- Intensità della sensazione percepita dal soggetto (I) d’azione più elevati
I = K log S/S0 La trasformazione dell’intensità del potenziale recettoriale in codice di frequenza è simile al
Questa è la legge di Weber-Fechner, dove: processo che regola la scarica in risposta a potenziali sinaptici:
- S0 è l’intensità soglia dello stimolo - tempo di insorgenza dei potenziali dipende dalla soglia di scarica del neurone
- Questa è condizionata dall’attività di scarica del neurone stesso
- K è una costante
- Frequenza limite di scarica → 1000 Hz → a causa del periodo refrattario assoluto di 1 ms,
Stevens, tuttavia, notò che per un’ampia gamma di intensità di stimolazione, dato dall’inattivazione dei canali Na⁺
l’intensità della sensazione viene descritta meglio da una funzione esponenziale,
La fibra nervosa genera un secondo impulso quando l’ampiezza del potenziale di
piuttosto che da una funzione logaritmica (Legge di Stevens):
recettore supera la soglia di scarica:
I = K (S-S0)n
- potenziali di recettori di ampiezza piccola → solo poco più ampi del potenziale
In alcune forme di esperienza sensoriale, quale il senso di pressione su una mano, → di riposo → generato solo al termine del periodo refrattario relativo → frequenza
relazione lineare tra intensità dello stimolo ed intensità della sua percezione → n=1. bassa
La soglia sensoriale è la più bassa intensità dello stimolo che un soggetto può - Potenziali recettoriali ampi → la soglia viene raggiunta precocemente nel periodo
percepire: refrattario relativo → frequenza maggiore
- determinata con procedimento statistico, per cui per convenzione, la soglia è Oltre ad aumentare la frequenza di scarica nei singoli neuroni sensoriali → stimoli
definita come l’intensità dello stimolo percepita in circa la metà dei casi. intensi → attivazione di maggior numero di recettori:
- È possibile determinare le soglie anche con il metodo dei limiti. - l’intensità dello stimolo è codificata anche dalla grandezza della popolazione
- Il soggetto, alla presentazione di stimoli decrescenti, riferisce quello che non recettoriale attivata
percepisce più - Codici di popolazione → dipendono dal fatto che i singoli recettori di un sistema
- Oppure con la presentazione di stimoli crescenti, riferisce quello alla quale sensoriale hanno soglie differenti
inizia la percezione. - La maggior parte dei sistemi sensoriali ha due tipi di recettori
La determinazione delle soglie è utile anche in ambito diagnostico: - Alta soglia
- aumento della soglia → processo patologico a carico dei recettori sensoriali,
- Bassa soglia
deficit della conduzione delle fibre o lesione di aree cerebrali devolute
- Quando l’intensità dello stimolo passa da un livello basso a un livello
all’elaborazione delle informazioni sensoriali
maggiore, prima sono reclutati quelli a bassa soglia, poi quelli con soglia
Le soglie possono anche essere alterate ad opera di fattori emozionali o psicologici. maggiore.
La soglia sensoriale di una modalità dipende dalla sensibilità dei recettori:
- energia soglia dipende dall’intensità minima dello stimolo che è in grado di
provocare l’insorgenza di potenziali d’azione nelle fibre sensoriali Durata delle sensazioni
Codifica dell’intensità Le proprietà temporali di uno stimolo sono codificate dalle variazioni della
L’intensità dello stimolo viene codificata dalla frequenza dei potenziali frequenza di scarica dei neuroni sensoriali:
d’azione dei nervi di senso - gli stimoli, normalmente
- Iniziano
Trasmissione in serie
Le vie che compongono i sistemi sensoriali sono organizzate in modo seriale:
- Recettori → neuroni di primo ordine → neuroni di 2° ordine → … → ordine X
- Tali connessioni disposte in sequenza generano una particolare gerarchia
funzionale
I nuclei di ritrasmissione hanno la funzione di elaborare preliminarmente le
informazioni sensoriali e di stabilire se trasmetterle alla corteccia:
- filtrano il rumore di fondo
- Filtrano l’attività sporadica di singole fibre
- Ritrasmettono solo le sequenze ripetitive con attività ben marcata di singole fibre
sensoriali o l’attività trasmessa simultaneamente da parecchi recettori.
A livello dei nuclei di ritrasmissione, le fibre sensoriali attuano connessioni convergenti Figure 21-12 Inhibition of selected projection neurons in a sensory relay nucleus enhances the contrast between stimuli. The illustratio
inhibitory pathways in the circuitry of the dorsal column nuclei, the first relay in the system for touch. The projection (or relay) cells (brown) send t
→ permettono ai neuroni di ordine superiore di interpretare il messaggio nervoso nel
thalamus. They receive excitatory input from touch receptor axons traveling in the dorsal columns. These afferent fibers also excite inhibitory intern
that make feed-forward inhibitory connections onto adjacent projection cells. In addition, activity in the projection cells can inhibit surrounding cells
feedback connections. Finally, neurons in the cerebral cortex can modulate the firing of projection cells by distal inhibition of either the terminals of p
Enrico Colombo - www.bluejayway.it neurons or the cell bodies of projection neurons.
Neurofisiologia
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Interneuroni inibitori
Gli interneuroni inibitori dei nuclei di ritrasmissione contribuiscono ad
accentuare il contrasto tra gli stimoli
I campi recettivi eccitatori dei neuroni di primo ordine sono uniformi.
I campi recettivi dei neuroni sensoriali di ordine superiore del sistema visivo e
somatosensitivo possiedono sia regioni eccitatorie che regioni inibitorie:
- inibizione: interneuroni inibitori dei nuclei di ritrasmissione.
- La regione inibitoria del campo recettivo è un’importante meccanismo per
aumentare il contrasto tra gli stimoli → conferisce un’ulteriore capacità di
risolvere i dettagli spaziali degli stimoli
Gli interneuroni inibitori vengono attivati da differenti circuiti:
1) fibre afferenti dai recettori o neuroni di ritrasmissione di ordine inferiore →
stabiliscono connessioni con interneuroni inibitori → questi si connettono a
neuroni di proiezione contigui nel nucleo
- inibizione a feedforward → le fibre afferenti più attive diminuiscono i
segnali efferenti dai neuroni di proiezione adiacenti meno attivi:
- strategia del tipo “chi vince prende tutto” → tra due risposte concorrenti
prevale la maggiore
2) Neuroni di proiezione del nucleo di ritrasmissione attraverso collaterali assonali
ricorrenti
- Inibizione a feedback → i neuroni di proiezione più attivi limitano l’attività
dei neuroni meno attivi
- Crea nel SNC, zone con differenti livelli di attività
- Zona centrale di neuroni molto attivi
- Anello di neuroni meno attivi
3) corteccia cerebrale → i centri cerebrali modulano il flusso di informazione
attraverso i nuclei di ritrasmissione
We begin the study of the individual sensory systems with somatic sensation, the modality that was the subject of the first electrophysiological studie
Somatic sensibility arises from information provided by a variety of receptors distributed throughout the body. Somatic sensibility has four major mod
Sistema
- Uno proietta alla periferia
discriminative touch (required to recognize the size, shape, and texture of objects and their movement across the skin), proprioception (the sense of
- L’altro
and movement proietta
of the limbsal SNC
and body), nociception (the signaling of tissue damage or chemical irritation, typically perceived as pain or itch), and tem
- Laand
(warmth funzione
cold). è determinata dalle proprietà delle terminazioni nervose.
somatosensoriale - La restante parte della fibra è detta fibra afferente primaria → ritrasmette al
Each of these modalities is mediated by a distinct system of receptors and pathways to the brain. However all share a common class of sensory neuro
P.431
midollo spinale e al tronco encefalico le info sullo stimolo.
Le terminazioni periferiche dei neuroni gangliari dorsali sono di due tipi:
dorsal root ganglion neurons. Individual dorsal root ganglion neurons respond selectively to specific types of stimuli because of morphological and mo
- terminazioni libere: mediano sensazioni dolorifiche e termiche → fibre
specialization of their peripheral terminals.
mieliniche o amieliniche a lenta conduzione (Aγ o C)
Le fibre nervose trasmettono le informazioni dai recettori modulando la frequenza di In this chapter we describe in general the sensory responseil properties of dorsal root ganglion neurons that innervate the skin and mediate the sense
- Terminazioni nervose incapsulate: mediano tatto e la propriocezione
impulsi elettrici. temperature, pain, and itch. We consider how specialization of the nerve terminals allows these receptors to sense specific forms of energy. We will le
- Rilevano stimoli che modificano o deformano la superficie recettoriale
La dottrina di Müller prevede che recettori morfologicamente differenti trasducono tipi receptors sense light touch and others pressure, and why a painful stimulus, such as burning the skin, activates small-diameter sensory nerve fibers
- Dotate
neurons with thickerdimyelinated
assoni mielinici
fibers ad
thatalta velocità
respond (fibretouch.
to light Αβ) In addition, we briefly consider nociceptors, proprioceptors, and visceral receptors
diversi di energia e trasmettono le informazioni al sistema nervoso centrale, attraverso
fibre nervose diverse a seconda della modalità sensoriale. I neurologi
discussed in distinguono
detail in later in due grandi
chapters whengruppi le sensazioni:
we consider, respectively, pain perception, voluntary movement, and the autonomic nervous system. Finall
two major anatomical pathways that convey somatosensory information to the forebrain. Understanding the anatomy of these pathways is necessary
Zotterman dimostrò che il dolore deriva dall’attività elettrica di specifici nocicettori, non - sensazioni epicritiche: aspetti fini del tatto, mediate da recettori capsulati.
why certain lesions of the spinal cord may interrupt ipsilateral sensations of touch but not pain or temperature, while contralaterally producing the op
dalla sovrastimolazione di qualsiasi recettore cutaneo. Hanno la capacità di
the next chapter, where we concentrate on touch, we will see how these afferent pathways convey somato-sensory information to the cerebral cortex
Le sensazioni somatiche insorgono a seguito dell’attivazione di diversi tipi di recettori, - Rilevare
cortex processes andi leggeri
integratescontatti degli stimoli con la cute e localizzare la sede
this information.
distribuiti su tutto il corpo. Si distinguono 4 tipi di modalità: cutanea stimolata
- tatto discriminativo: riconosce dimensioni, forma, caratteristiche della - Riconoscere stimoli vibratori, determinandone frequenza e ampiezza
superficie degli oggetti e il loro movimento sulla cute The Dorsal - AnalizzareRoot Ganglion
dettagli spaziali delleNeuron
sensazioniIs the
tattili (es Sensory Receptor
superficie degli oggetti o in the Somatic Sensory System
- Propriocezione: senso di posizione statica e di movimento degli arti e del Irrespectivediscriminazione di due punti evocati)
of modality, all somatosensory information from the limbs and trunk is conveyed by dorsal root ganglion neurons. Somatosensory inform
corpo structures- (the face, lips, la
Riconoscere oral cavity,
forma conjunctiva,
degli and dura
oggetti tenuti mater) is transmitted by the trigeminal sensory neurons, which are functionally and morp
in mano.
homologous to dorsal root ganglion neurons. As we have seen in Chapter 5, the dorsal root ganglion neuron is well suited to its two principal function
- Nocicezione: segnala il danno o l’irritazione chimica dei tessuti, percepita come - Sensazioni protopatiche: dolore e sensibilità termica (con prurito e solletico),
transduction and (2) transmission of encoded stimulus information to the central nervous system. The cell body lies in a ganglion on the dorsal root o
dolore o prurito mediate da recettori con terminazioni nervose libere
The axon has two branches, one projecting to the periphery and one projecting to the central nervous system (Figure 22-1). The terminal of the perip
- Senso termico: sensazioni di caldo o freddo the axon is- Considerate
the only portion piùofgrossolane, in quanto
the dorsal root ganglionhanno
cell thatunais soglia di stimolazione
sensitive to natural stimuli. The properties of the nerve terminal determine the sen
Ciascuna modalità → diverso sistema recettoriale e diverse vie centrali: each dorsalmaggiore
root ganglion neuron. The remainder of the peripheral branch, together with the central branch, is called the primary afferent fiber; it tra
- in comune ci sono i gangli delle radici dorsali Tale distinzione
encoded stimulus tra sensazioni
information epicritiche
to the spinal corde protopatiche
or brain stem.aiuta a spiegare le
- Rispondono selettivamente a particolari tipi di stimoli per effetto delle modificazioni che si verificano a seguito di lesioni dei nervi periferici.
particolari caratteristiche morfologiche e molecolari delle loro terminazioni
periferiche.
The peripheral terminals of dorsal root ganglion neurons are of two types. The terminal may be a bare nerve ending or the nerve ending may be enca
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nonneural structure (Figure 22-2). Dorsal root ganglion neurons with encapsulated terminals mediate the somatic modalities of touch and propriocep
They sense stimuli that indent or otherwise physically deform the receptive surface. In contrast, dorsal root ganglion neurons with bare nerve ending
or thermal sensations. Mechanoreceptors and proprioceptors are innervated by dorsal root ganglion neurons with large-diameter, myelinated axons t
Stretch-sensitive free endings A# III Excess stretch or force
1 See Table 22-2.2 Pacinian corpuscles are also located in the mesentery, between layers of muscle, and on interosseous membranes.
Figure 22-2 The location and morphology of mechanoreceptors in hairy and hairless (glabrous) skin of the human hand. Rece
Meccanocettori
Meissner's corpuscles, located in the della cute
dermal papillae; Merkelsuperficiale
superficial skin, at the junction of the dermis and epidermis, and more deeply in the dermis and subcutaneous tissue. The receptors of the
disk receptors, located between the dermal papillae; and bare nerve endings.
skin are hair receptors, Merkel's receptors (having a slightly different organization than their counterparts in the glabrous skin), and bare n
Subcutaneous receptors, beneath both glabrous and hairy skin, include Pacinian corpuscles and Ruffini endings. Nerve fibers that terminate
Corpuscoli
the skin are branched atdi Meissner
their distal terminals, innervating several nearby receptor organs; nerve fibers in the subcutaneous layer innervat
organ. The structure of the receptor organ determines its physiological function.
Il corpuscolo di Meissner è un recettore ad adattamento rapido (recettore RA),
- meccanicamente accoppiato ad un margine della cresta papillare → elevata
The two principal mechanoreceptors in the superficial layers of the skin are the Meissner's corpuscle and the Merkel disk receptor. The Meiss
sensibilità meccanica
adapting receptor, is coupled mechanically to the edge of the papillary ridge, a relationship that confers fine mechanical sensitivity. The rece
- Formazione
filled structure globulare
that encloses a stack ofpiena di epithelial
flattened liquido,cells;
chethe
contiene all’interno
sensory nerve cellule
terminal is epiteliali
entwined between the various layers of the co
appiattite
- La terminazione nervosa si avviluppa sugli strati del corpuscolo
Dischi di Merkel
I recettori
Figure 21-1 The sensory systems encode four elementary attributes of stimuli—modality, location, intensity, a disco di are
and timing—which Merkel sono recettori
manifested in ad adattamento lento (SAI):
sensation. The four attributes of sensation are illustrated in this figure for the somatosensory modality of touch.
- cellula epiteliale (di Merkel) che circonda la terminazione nervosa
A. In the human hand the submodalities of touch are sensed by four types of mechanoreceptors. Specific tactile sensations - Laoccur
cellula
whendidistinct
Merkeltypes
racchiude unaare
of receptors struttura semirigida → trasmette la tensione
activated. Firing of all four receptors produces the sensation of contact with an object. Selective activation of Merkel cells and Ruffini endings produces sensations of
sviluppata dalla cute in risposta alla compressione
steady pressure on the skin above the receptor. When the same patterns of firing occur only in Meissner's and Pacinian corpuscles, the tingling sensation of vibration
is perceived.
B. Location and other spatial properties of a stimulus are encoded by the spatial distribution of the population of activated receptors. Each receptor fires action
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potentials - www.bluejayway.it
only when the skin close to its sensory terminals is touched, ie, when a stimulus impinges on the receptor's receptive field (see Figure 21-5). The receptive
fields of mechanoreceptors—shown as red areas on the finger tip—differ in size and response to touch. Merkel cells and Meissner's corpuscles provide the most
precise localization of touch, as they have the smallest receptive fields and are also more sensitive to pressure applied by a small probe.
receptor, a slowly adapting receptor, is a small epithelial cell that surrounds the nerve terminal. The Merkel cell encloses a semirigid structure that transmits
compressing strain from the skin to the sensory nerve ending, evoking sustained, slowly adapting responses. Merkel disk receptors are normally found in clusters at
the center of the papillary ridge.
Neurofisiologia
103
The two mechanoreceptors found in the deep subcutaneous tissue are the Pacinian corpuscle and the Ruffini ending. These receptors are much larger than the Merkel
cells and Meissner's corpuscles, and less numerous. The Pacinian corpuscle is physiologically similar to the Meissner's corpuscle. It responds to rapid indentation of the
skin but not to steady pressure because of the connective tissue lamellae that surround the nerve ending (see Figure 21-10). The large capsule of this receptor is
flexibly attached to the skin, allowing the receptor to sense vibration occurring several centimeters away. These receptors are activated selectively by the common
neurological test of touching a tuning fork (oscillating at 200-300 Hz) to the skin or bony prominence. Ruffini endings are slowly adapting receptors that link the
subcutaneous tissue to folds in the skin at the joints and in the palm or to the fingernails. These receptors sense stretch of the skin or bending of the fingernails as
- Disposti a grappolo al centro della cresta papillare. - fibra afferente con campo ricettivo di un’area circolare di 2-10 mm
these stimuli compress the nerve endings. Mechanical information sensed by Ruffini endings contributes to our perception
P.434
- Le fibre nervose che innervano gli strati superficiali della cute sono attivate da
Meccanocettori del sottocute of the shape of grasped objects. The anatomical arrangement of mechanoreceptors in glabrous skin is shown in Figure 22-2.
numerosi recettori dello stesso tipo
Corpuscoli di Pacini
I corpuscoli di pacini sono fisiologicamente simili al corpuscolo di Merkel:
- rispondono all’infossamento rapido della cute,
- Recettori a rapidissimo adattamento (PC)
- Tessuto connettivale a lamelle attorno alla terminazione → non da risposta alla
pressione stazionaria
- La capsula è attaccata in maniera flessibile alla cute → stimoli vibratori, anche
applicati a alcuni cm di distanza
Recettori di Ruffini
Il recettore di Ruffini è un recettore a lento adattamento (SAII):
- mette in connessione il tessuto sottocutaneo con pliche cutanee a livello delle
articolazioni, del palmo delle mani e delle unghie
- Sensibile allo stiramento della cute o al piegamento delle unghie, in quanto
vengono compresse le sue terminazioni nervose
- Contribuisce alla percezione della forma degli oggetti
Altri meccanocettori
Figure 22-3 Mechanoreceptors in glabrous skin vary in the size and structure of their receptive fields. Each colored area on the hands indicates the
Meccanocettori simili a quelli per la cute glabra sono identificati nella cute con peli. I Al contrario, per la cute profonda, il rapporto fibra-corpuscolo recettoriale è di 1:1:
receptive field of a different sensory nerve fiber in the human median nerve. (Adapted from Johansson and Vallbo 1983.)
Le differenze nelle dimensioni dei campi recettivi tra recettori degli strati superficiali e
profondi
Similar sonoareimportanti
mechanoreceptors found in the hairynel definire
skin that leofproprietà
covers most the body surface.funzionali deiadapting
The principal rapidly recettori.
mechanoreceptors of the hairy skin are the
Campi recettivi
hair follicle receptor and the field receptor. Hair follicle receptors respond to hair displacement. The three separate classes of these receptors (down, guard, and
Le dimensioni dei campi recettivi dipendono anche dalla regione del corpo in
cui sono situati i diversi tipi di recettori: Proprietà di adattamento e soglia
- campi recettivi più piccoli → punta delle dita → risoluzione spaziale massima
Perchè 2 recettori differenti in ogni strato cutaneo con il medesimo campo recettivo →
- Campi recettivi più grandi → falangi prossimali, proprietà funzionali diverse dei diversi meccanocettori:
- Ancora più grandi → palmo della mano - ogni meccanocettore trasmette info differenti
- Anche i campi recettivi della cute fornita di peli aumentano progressivamente di Alla stimolazione tattile i meccanocettori danno risposte:
dimensioni in senso disto-prossimale.
- prolungate a lento adattamento
Variazioni delle dimensioni dei campi recettivi determinate da variazioni della
- Raffica di attività a rapido adattamento all’inizio e alla fine della stimolazione
densità dei meccanocettori nelle diverse regioni cutanee:
I recettori a lento adattamento segnalano la pressione esercitata dagli oggetti e la
- un neurone gangliare è connesso sempre al medesimo numero di recettori
loro forma, attraverso il valore medio della frequenza di scarica:
- Ciò che varia → distanza tra i recettori (minore a livello più distale)
- il numero complessivo di potenziali d’azione è proporzionale alla forza che
induce l’infossamento
- Rispondono quando cambia la posizione dello stimolo
- Cessano quando lo stimolo si arresta
- Frequenza di scarica è proporzionale alla velocità del movimento dello
stimolo
- La durata della scarica è proporzionale alla durata del movimento
- Rilevano l’impatto dello stimolo con la cute o le vibrazioni prodotte
dall’oscillazione di un oggetto..
I recettori a rapido adattamento sono stimolati anche da:
- Movimento laterale sulla cute
I meccanocettori differiscono anche per la soglia, ovvero l’intensità minima di stimolo
Figure 22-4 The distribution of receptor types in the human hand varies. The number of sensory nerve fibers innervating an area is indicated by the stippling per generare un potenziale d’azione a livello della fibra afferente:
Le dimensioni
density, dei ofcampi
with the highest density recettivi
receptors shown a livello
by the heaviest di(RA
stippling. una regione
= 5 rapidly cutanea
adapting, SA = 5 slowly contribuiscono a (RA) and
adapting.) Meissner's corpuscles
Merkel disk receptors (SA I) are the most numerous receptors; they are distributed preferentially on the distal half of the fingertip. Pacinian corpuscles (PC) and
determinare capacità
la much
Ruffini endings (SA II) are less common;di theyrilevare
are distributed la
morestimolazione di due
uniformly on the hand, showing o più punti:
little differentiation of the distal and proximal regions. The
- corpuscoli di Pacini: meccanocettori più sensibili → rilevano le piccole
fingertips are the most densely innervated region of skin in the human body, receiving approximately 300 mechanoreceptive nerve fibers per square centimeter. The
number-ofneurone
vibrazioni o spostamenti minimi della cute, provocate dallo sfregamento.
mechanoreceptive sensitivo che
fibers is reduced innerva
2
to 120/cm corpuscoli
in the proximal di toMeissner
phalanges, and 2
o recettori
50/cm in the palm. (Adapted from di Merkel
Vallbo →1978.)
and Johansson
solo info relative all’infossamento massimo. - Corpuscoli di Meissner: sensibili alle variazioni nette di forma degli oggetti
- Stimolati due punti nello stesso campo recettivo → segnalato solo (margini e angoli) e alle irregolarità delle superfici → rilevare e localizzare
Mechanoreceptors in the Superficial and Deep Layers of Skin Have Different Receptive Fields
protuberanze o creste su superfici lisce.
l’infossamento
Each individual dorsal root ganglion neuron conveysmaggiore.
sensory information from a limited area of skin determined by the location of its receptive endings. As we saw in
Chapter 21, the region of skin from which a sensory neuron is excited is called its receptive field. - Recettori di Merkel: lento adattamento, occorrono protuberanze o margini più
- Stimolati due punti in campi ricettivi di 2 neuroni diversi → segnalate
The size and structure of receptive fields differ for receptors in the superficial and deep layers of the skin. A single dorsal root ganglion cell innervating the superficial marcati
layers receives inputinformazioni
from a cluster of 10-25 suMeissner's
entrambi corpusclesi punti
or Merkel disk receptors. The afferent fiber has a receptive field that spans a small circular area
with a diameter ranging from 2 to 10 mm (Figure 22-3). These receptive fields are at least an order of magnitude greater in diameter than that of an individual
- Quando sono attivati → modificazione della frequenza di scarica →
receptor.-Therefore,
Maggiore è la
nerve fibers distanza
innervating tra punti
the superficial stimolati,
layers of the skin sample themaggiore è la probabilità
activity of many different sensory receptors ofdi oneattivare 2In
particular sort.
contrast, each nerve fiber innervating the deep layers of skin innervates a single Pacinian corpuscle or Ruffini ending. Consequently, the receptive fields of these immagine più netta dei contorni degli oggetti
distinte
receptors cover large areasfibre,
of skin, separate
and their bordersda 1 fibra
are indistinct non
(Figure attivata.
22-3). Usually, these receptive fields have a single “hot spot” where sensitivity to touch is
greatest; this point is located directly above the receptor. The large receptive fields result from the ability of these receptors to sense mechanical displacement at - Superficie piatta → scarica a bassa frequenza
- Per
some distance from the endrisolvere
organ. dettagli spaziali → necessaria la presenza di un contrasto tra
fibre
The difference in size of theattive e inattive.
receptive fields of receptors in the superficial and deep layers of the skin plays an important role in the functions of the receptors. - Superficie convessa → infossamento della cute → aumento della
Meissner's corpuscle and Merkel disk receptors in the superficial layers resolve fine spatial differences because they transmit information from a restricted area of skin.
frequenza di scarica
Capacità di risoluzione misurata in termini quantitativi:
As these receptors are smaller in diameter than the fingerprint ridges of glabrous skin, individual receptors can be stimulated by very small bumps on a surface. This
very fine spatial resolution allows humans to perform fine tactile discrimination of surface texture and to read Braille. Pacinian corpuscles and Ruffini endings in the
- Superficie concava → manca lo stimolo → no scarica
- soglia dei due punti: minima distanza percepibile tra due stimoli
deep layers resolve only coarse spatial differences. They are poorly suited for accurate spatial localization or for resolution of fine spatial detail. Mechanoreceptors
P.436
- Le risposte sono proporzionali alla superficie di curvatura degli oggetti
in the deep layers of the skin sense more global properties of objects and detect displacements from a wide area of skin.
- un’unico
A. Slowly adaptingrecettore non sarespond
mechanoreceptors segnalare queste
throughout due proprietà
a continuous senza
stimulus. Each ambiguità
successive trace illustrates the response to increases in the pressure applied
Le info
to the- skin; su forma
the trace below e spike recorddegli
dimensione
each oggetti
illustrates sono segnalate
the amplitude and time da popolazioni
course of the stimulus.di As the pressure increases, the total number of action
recettori stimolate da parti diverse degli oggetti Altre sensazioni somatiche
potentials discharged rises, leading to higher firing rates. The firing rate is higher at the beginning of skin contact than during steady pressure, as these receptors
also sense how rapidly pressure is applied to the skin. When the probe is removed from the skin, the spike activity ceases. (Adapted from Mountcastle et al. 1966.)
- Oggetto piccolo → focolaio di attività limitato, poiché fa scaricare ad alta
B. Rapidly adapting mechanoreceptors respond only at the beginning and end of the stimulus, signaling the rate at which the stimulus is applied or removed. The
frequenza pochi recettori adiacenti
- Oggettoburst
evokes a long-lasting di forme
of low arrotondate
frequency firing; a contatto con un’area
rapid indentation producespiù ampia
a very → risposte
brief burst
Termocezione
slope of the pressure pulse indicates the speed of skin indentation in millimeters per second; all the stimuli have the same final amplitude. Slowly applied pressure
of high frequency firing. Motion of the probe against the skin is
più deboli
signaled by both the ratesuanduna popolazione
duration of firing of più vasta diThe
this receptor. recettori
receptor is silent when the indentation is maintained at a fixed amplitude and fires again when
the probe is removed from the skin. (Adapted from Talbot et al. 1968.) Le qualità termiche degli oggetti vengono riconosciute solamente tramite il sistema
Le caratteristiche della superficie sono date anch’esse da meccanocettori:
somatosensitivo:
- distanze e orientamento degli elementi possono essere rilevate dall’uomo
- l’uomo riconosce 4 tipi di sensazioni termiche
- Nel
Although theleggere l’alfabeto
continuous firing of aBraille
sensory→ recettori
neuron di the
encodes Merkel ed of
intensity i corpuscoli
the stimulus,diif Meissner
the stimulus persists for several minutes without a change in position or
amplitude, its intensity diminishes and sensation is lost. This decrease is called adaptation. All sensory receptors adapt to constant - Freddo intenso
stimulation. Receptor adaptation is
- producono una raffica di potenziali d’azione ogni volta che un puntino entra
thought to be an important neural basis of perceptual adaptation in which a constant stimulus fades from consciousness. - Freddo
in contatto con il loro campo ricettivo
Receptors can adapt slowly or rapidly. Receptors that respond to prolonged and constant stimulation are designated slowly adapting - Caldoreceptors. These receptors are
- cessano quando il campo ricettivo si trova in presenza di uno spazio
able to signal stimulus magnitude for several minutes. The stimulus duration is signaled by persistent depolarization and generation of action potentials throughout
P.425- La scarica periodica indica la disposizione spaziale della trama dei puntini.
- Caldo intenso
Ogni
the fibra
period afferente, (Figure
of stimulation tuttavia, è stimolata
21-9A). solo da
These receptors unagradually
adapt piccolatoparte di tutta
a stimulus as a la trama:
result of slow inactivation of Na+ or Ca2+ channels by the depolarizing
- informazioni
receptor potential, or assulla trama
a result complessiva
of activation sono forniteKdall’attività
of calcium-dependent + channels. complessiva di
tutte le fibre afferenti, sia attive che inattive, la cui distribuzione
Some receptors cease firing in response to constant-amplitude stimulation and are active only when the stimulus intensity increases or decreases. These rapidly
adapting receptors respond only at the beginning and end of a stimulus, signaling the rate or velocity of stimulation (Figure 21-9B). Adaptation of rapidly adapting
receptors depends on two factors. First, in many of these receptors the prolonged depolarization of the receptor potential inactivates the spike generation mechanism
in the axon.
Enrico Second,
Colombo the receptor structure filters the steady components of the stimulus by changing shape, thus decreasing the electrical signal generated by the
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receptor (Figure 21-10)
The existence of two kinds of receptors—rapidly and slowly adapting sensors—shows another important principle of sensory coding. Sensory systems detect contrasts
in discrete stimuli, ie, changes in the pattern of stimulation in time and space. Rapidly adapting receptors sense the time derivatives of stimuli (velocity and
does not increase or decrease monotonically if the skin is slowly warmed or cooled. Instead, each class of thermal receptor shows
temperature. Cold receptors fire most vigorously at skin temperatures of 25°C, whereas warmth receptors are most active at 45°C
these values evoke progressively weaker responses. Therefore, individual cold and warmth receptors do not give a precise reading
Neurofisiologia
same firing rate can be evoked by stimuli greater than or less than the preferred value. Rather, the code106
for skin temperature invo
of the different populations of thermal receptors and nociceptors.
- Superiore a 50°C → non eccitati i recettori per il caldo, ma i nocicettori → dolore Nocicettori
sensitivities. Cold receptors respond to steady-state temperatures of 5-40°C. Warmth receptors are tonically active at steady temp
receptors fire at highest rates at a skin temperature of 25°C, while warmth receptors are most active at 45°C. At the normal skin
da calore are more active than warmth receptors. (Adapted from Darian-Smith 1973.)
I recettori che rispondono a stimoli lesivi → nocicettori. Rispondono:
B. Dynamic temperatures. Both receptors are more sensitive to changes in skin temperature than to constant temperatures. Cooli
- direttamente a certi stimoli nocivi (chimici o fisici)
evokes a sharp rise in the firing rate of cold receptors and silences warmth receptors. If the cold temperature is maintained, the fi
adapt.- When
Indirettamente → intermediazione
the skin temperature is rewarmed to di
theuna o più
resting sostanze
level, liberate
cold receptors dallesilenced,
are briefly cellule whereas
dei warmth receptors
the skintessuti
produceslesi
the(mediatori delpatterns
opposite firing dolore)in warmth and cold receptors. (Adapted from Hensel 1973.)
- Istamina
- K⁺ liberati dalle cellule lese
- Bradichinina
43 la medesima frequenza di scarica può essere infatti provocata da temperature superiori o inferiori a quello ottimale
- Sostanza P e altri peptidi correlati I nocicettori termici sono eccitati da stimoli termici particolarmente intensi :
- Acidità (basso pH) - calore elevato (superiore a 45°C)
- ATP - Freddo intenso, quando diventa lesivo (inferiore a 5°C)
- Serotonina I nocicettori polimodali rispondono a diversi tipi di stimoli nocivi (meccanici, termici
- ACh o chimici):
È probabile che la maggior parte dei nocicettori siano chemocettori sensibili a - attivati da
sostanze chimiche irritanti liberate nei tessuti a causa di stimoli nocivi: - stimoli nocivi (pizzicotto, puntura, freddo)
- alcuni nocicettori rispondono all’istamina → prurito - Sostanze irritanti
- Fibre tonicamente attive quando in un tessuto c’è infiammazione, con - Non sono sensibili a stimoli meccanici lievi (strofinamento o pressione leggera
liberazione di istamina e peptidi o della presenza di sostanze chimiche (es della cute)
allergeni) - Stimolazione → dolore lento e urente
In base allo stimolo efficace, si distinguono 3 tipi di nocicettori:
- nocicettori meccanici
- Nocicettori termici Propriocettori
- Nocicettori polimodali → sensibili agli effetti lesivi degli stimoli piuttosto che alle
Per propriocezione si intende il senso di posizione e di movimento degli arti e del
proprietà fisiche. corpo, indipendente dalla vista:
- comprende due submodalità
- Senso di posizione statica degli arti
- Senso di movimento degli arti (cineseria)
- Sensazioni importanti per
- Controllo motorio
- Manipolazione di oggetti di forma e massa diverse
- Mantenimento della postura eretta
Tre tipi di meccanocettori presenti in muscoli e articolazioni:
- recettori del fuso neuromuscolare: recettori da stiramento situati nei muscoli
- Organi tendinei di Golgi: recettori localizzati nei tendini, sensibili alla tensione
- Recettori nelle capsule articolari: sensibili alla flessione o all’estensione delle
articolazioni.
Alcuni recettori sensibili alla deformazione cutanea (Ruffini, Meissner, recettori della
cute fornita di peli, recettori di campo) → informazioni di natura posturale:
- importanti per controllo dell’emissione della parola e dell’espressione facciale.
Recettori viscerali
L’uomo non ha generalmente sensazioni coscienti dai visceri, ma l’innervazione
Figure 22-11 Mechanical
I nocicettori nociceptors
meccanici are activated
richiedono by strong intensi,
stimoli meccanici stimuli and mediate
spesso sharp, pricking sensations. Pressure on the cell's receptive field with a
dolorifici: sensitiva dei visceri ha un ruolo importante nel controllo nervoso delle funzioni
blunt-tipped probe elicits no response even if the skin is indented by 2 mm (A), but the tip of a needle that punctures the skin produces a clear response (B). The
bottom- traces
attivati
in anche da oggetti
parts A and B are theaguzzi che
output of penetrano
a force nella
transducer cute,tooppure
coupled da oggetti
the stimulator. chethe skin with
Pinching vegetative:
serrated forceps (C), which is more traumatic
schiacciano
than a pin o pizzicano
prick, produces → response.
the strongest dolore puntorio
(Adapted from Perl 1968.) - Innervati da neuroni dei gangli delle radici dorsali attraverso terminazioni libere
- Frequenza di scarica direttamente proporzionale al grado di lesività degli stimoli - meccanocettori: simili a nocicettori meccanici della cute, attivati dallo
- Fibre afferenti hanno terminazioni nervose libere mieliniche → sono le fibre stiramento della muscolatura viscerale o dalla distensione di una parete di
P.443
nocicettiva a più elevata velocità di conduzione un’organo
Mechanical nociceptors require strong, often painful tactile stimuli, such as a pinch, in order to respond. They are also excited by sharp objects that penetrate,
squeeze, or pinch the skin (Figure 22-11), and therefore mediate sensations of sharp or pricking pain. Their firing rates increase with the destructiveness of
mechanical stimuli, from near-damaging to overtly destructive of the skin. The afferent fibers for mechanical nociceptors have bare nerve endings and, because they
areEnrico Colombo
myelinated, are -the
www.bluejayway.it
fastest-conducting nociceptive afferents.
Thermal nociceptors are excited by extremes of temperature as well as by strong mechanical stimuli. One group of thermal nociceptors is excited by noxious heat
(temperatures above 45°C). A second group responds to noxious cold (cooling the skin below 5°C).
type of afferent are listed in Table 22-1.
Neurofisiologia 108
- Chemocettori: importante ruolo nel monitoraggio delle funzioni viscerali → - Sclerosi multipla → degenerazione del rivestimento mielinico delle fibre di
sono la branca afferente di molti riflessi vegetativi grande diametro → riduzione di velocità di conduzione → incapacità di
trasmettere impulsi.
In clinica, la cognizione della velocità di conduzione delle fibre afferenti dei nervi
periferici è utilizzata per la diagnosi di malattie degenerative a carico di fibre afferenti:
- diabete e altre malattie → degenerazione selettiva di alcune fibre nervose →
riduzione d’ampiezza dei relativi picchi, velocità di conduzione ridotta →
capacità sensitive diminuite
Large fibers conduct action potentials more rapidly because the internal resistance to curr
spaced along its length (see Chapter 8). The conduction velocity of large myelinated fiber
myelinated fibers is five times the axon diameter. The factor for converting axon diamete
Dermatomal maps are an important diagnostic tool for locating the site of injury to the
Neurofisiologia
109
Termocettori (sensibilità Recettori per il freddo Aδ III Raffreddamento della cute (25°)
termica)
Recettori per il caldo C IV Riscaldamento della cute (45°C)
Meccanocettori muscolari Terminazioni fusali primarie Aα Ia Lunghezza e velocità di allungamento dei muscoli
e scheletrici
(propriocezione9 Terminazioni fusali Aβ II Stiramento dei muscoli
secondarie
P.445
44 rami secondari terminano nel corno dorsale
P.446
45 aree somestesiche primarie (aree 1, 2, 3 di Brodmann)
The clinician takes advantage of the known distribution of conduction velocities of afferent fibers in peripheral nerves to diagnose diseases that result in degeneration
of the fibers. In certain conditions there is a selective loss of axons; in diabetes, for example, large sensory fibers degenerate (large-fiber neuropathy). This selective
loss is reflected in a reduction in the peak of the compound action potential (Figure 22-12), a slowing of nerve conduction, and a corresponding diminution of sensory
capacity. Similarly, in multiple sclerosis the myelin sheath of large-diameter fibers degenerates, producing slowing of nerve conduction or failure of impulse
transmission.
P.448
ipsilateral sacral, lumbar, and lower thoracic segments. The cuneate fascicle is located laterally and contains fibers from the upper thoracic and cervical segments.
Neurofisiologia
Axons in the two bundles terminate in the lower medulla in the gracile nucleus and cuneate nucleus, respectively (Figure111
22-14A). Mechanosensory information from
the face and scalp is transmitted to the principal trigeminal nucleus (Figure 22-14), which is in the pons rostral to the dorsal column nuclei.
46 situata nel giro postcentrale del lobo parietale, posteriormente alla scissura principale di Rolando
B. The relationship of the S-I to the S-II cortex is illustrated in a coronal section through the cortex. The S-II cortex lies lateral to S-I, and extends laterally to the
Enrico Colombo
insular cortex, - the
forming www.bluejayway.it
superior bank of the lateral sulcus. The numbers on the section indicate Brodmann's cytoarchitectural areas.
C. S-I is subdivided into four distinct cytoarchitectonic regions (Brodmann's areas). This sagittal section illustrates the spatial relationship of these four regions to
area 5 of the posterior parietal cortex. Somatosensory input to the cortex originates from the ventral posterior lateral nucleus of the thalamus. Neurons in this
nucleus project to all areas in S-I, mainly to Brodmann's areas 3a and 3b but also to areas 1 and 2. In turn, neurons in areas 3a and 3b project to areas 1 and 2,
vertically, parallel to the stellate cell axons. The thalamocortical input is therefore relayed to a narrow vertical column of pyramidal cells whose apical dend
Neurofisiologia
115
contacted by the stellate cell axons. This means that the same information is relayed up and down through the thickness of the cortex in columnar fashion
In addition to sharing a common focal location on the skin, all of the neurons in a column usually respond to only one modality: touch, pressure, temperat
pain.-This is not surprising,
Afferenze talassicheas→
weIV
have seendithat
strato the various
cellule stellatesomatosensory
→ proiezioni modalities
verticali inare conveyed by anatomically separate pathways. The cells that m
Connessioni convergenti e divergenti a these pathways have distinctive response properties inasmuch as each pathway conveys information from a different class of receptor. Sensory receptors
direzione ella superficie → contraggono sinapsi con i dendriti dei neuroni
primary sensory neurons responsive to one submodality, such as pressure or vibration, are connected to clusters of cells in the dorsal column nuclei and th
livello dei nuclei di ritrasmissione piramidali → gli assoni dei neuroni piramidali proiettano verticalmente
that receive inputs only for that submodality. These relay neurons in turn project to modality-specific cells in the cortex.
- Le stesse informazioni vengono dunque ritrasmesse in modo colonnare, verso
Although each of the four areas of the primary somatic sensory cortex (3a, 3b, 1, and 2) receives input from all areas of the body surface, one modality te
L’aumento dell’area dei campi recettivi dei neuroni corticali è dovuto alle l’alto e verso il basso, per tutto lo spessore della corteccia.
dominate in each area. In area 3a the dominant input is from proprioceptors signaling muscle stretch. Area 3b receives input primarily from cutaneous
caratteristiche dei circuiti anatomici nei sottostanti nuclei di ritrasmissione47: Tutti i neuroni di una
mechanoreceptors. Herecolonna,
the inputsrispondono generalmente
from a discrete ad are
site on the skin una sola modalità di
- Nuclei composti da stimolazione
P.458 (tattile, pressoria, termica o dolorifica):
- neuroni di proiezione → assoni al nucleo di ritrasmissione successivo - le info relative alle varie modalità somestesiche sono trasmesse da vie
divided into two sets of columns, one each for inputs from rapidly adapting and slowly adapting receptors (Figure 23-7). In area 1 rapidly adapting cutane
della via sensitiva anatomicamente distinte → le cellule di queste vie hanno proprietà di risposta
receptors predominate, and the receptive fields of these cells are considerably larger than those of cells in area 3b, often covering several adjacent fingers
- Interneuroni → terminano a livello dei nuclei di ritrasmissione del nucleo diverse, in quanto ricevono da diversi recettori
and higher cortical areas the modality segregation is much weaker. Columns of neurons in area 2 receive convergent input from slowly and rapidly adaptin
stesso - Anche
cutaneous a livello
receptors or della submodalità
from cutaneous (es vibrazione
receptors o pressione)
and proprioceptors in thesiunderlying
ha organizzazione
muscles and joints. Thus, the receptive fields and response properti
- Le afferenze sensitive ad un nucleo di trasmissione → connessioni convergenti e neurons distinta
in areasa 1livello
and 2dei nuclei delle
represent colonne
convergent dorsali
input o del talamo
from regions → nella
of the hand corteccia
and fingers that are represented separately in areas 3a and 3b.
divergenti sono proiettate a cellule di modalità specifica.
- Ogni fibra sensitiva emette branche terminali che innervano parecchi neuroni
postsinaptici → un neurone riceve afferenze da parecchi assoni sensitivi
- Disposizione divergente dei neuroni presinaptici e convergenza su neuroni
postsinaptici → ripetuta in ogni nucleo di ritrasmissione annesso ad una via
sensitiva
47
A. The dendrites and axons of most cortical neurons extend vertically from the surface to white matter, forming the anatomical basis of the columnar stru
ad esempio i nuclei delle colonne dorsali o quelli situati a livello del talamo
the cortex.
B. Morphology of the relay neurons of layers III-V. Stellate neurons (small spiny cell) are located in layer IV. These neurons are the principal target of
Enrico Colombo - www.bluejayway.it thalamocortical axons. The axons of the stellate neurons project vertically toward the surface of the cortex, terminating on the apical dendrites of a narro
pyramidal cells whose somas lie in layers II, III, and V above or below them. Stellate cell axons also terminate on the basal branches of pyramidal cells in
and III. The axons of pyramidal neurons project vertically to deeper layers of the cortex and to other cortical or subcortical regions; they also send horizo
branches within the same cortical region to activate columns of neurons sharing similar physiological properties.
(PET scan), allow neurologists to image the somatotopic functioning of the cortex in individual patients. While these i
Neurofisiologia
116
microelectrode maps made in animals, they are useful diagnostic tools in clinical neurology.
Ciascuna delle 4 aree somatosensitive corticali (3a, 3b, 1, 2) riceve afferenze da tutte
le aree somatiche:
- tuttavia, in ciascuna area tende a dominare una particolare modalità
- Area 3a: afferenze dominanti dai propriocettori di stiramento dei muscoli
- Area 3b: afferenze da meccanocettori cutanei. Le afferenze formano 2 tipi
di colonne
- Colonne che ricevono da recettori a rapido adattamento
- Colonne che ricevono da recettori a lento adattamento
- Area 1: afferenze dai recettori cutanei a rapido adattamento → campi
ricettivi più grandi di quelli dell’area 3b e spesso coprono anche dita
adiacenti.
- Area 2: afferenze convergenti da recettori cutanei a lento e rapido
adattamento o da recettori cutanei e propriocettori dei muscoli e delle
articolazioni.
- A livello delle aree 1 e 2 → i campi recettivi e le proprietà di risposta dipendono
dalla convergenza delle afferenze delle diverse regioni rappresentate nelle aree
3a e 3b
Le cellule di ogni strato corticale stabiliscono connessioni con parti diverse del
sistema nervoso centrale:
- strato IV: afferenze dal talamo
- Strato VI: proietta al talamo
- Strati II e III: proiettano ad altre regioni corticali
- Strato V: proietta a formazioni sottocorticali
Le informazioni elaborate nelle colonne circa la sede degli stimoli e le loro modalità →
ritrasmesse a regioni diverse del SNC
Figure 23-7 Each region of the somatic sensory cortex receives inputs from primarily one type of recepto
A. In each of the four regions of the somatic sensory cortex—Brodmann's areas 3a, 3b, 1, and 2—inputs from one ty
organized in columns of neurons that run from the surface to the white matter. (Adapted from Kaas et al. 1981.)
B. Detail of the columnar organization of inputs from digits 2, 3, 4, and 5 in a portion of Brodmann's area 3b. Alterna
rapidly adapting (RA) and slowly adapting (SA) receptors in the superficial layers of skin. (Adapted from Sur et al. 1
C. Overlapping receptive fields from RA and SA receptors project to distinct columns of neurons in area 3b.
Enrico Colombo - www.bluejayway.it Spatial Resolution in the Cortex Is Correlated With the Innervation De
The somatotopic arrangement of somatosensory inputs in the human cortex is called a homunculus; it corresponds cl
columns determined by single neuron recordings in monkeys. However, the internal representation of the body within
Neurofisiologia
117
Il campo recettivo di un - 2 stimoli applicati a due punti sufficientemente distanziati instaurano a livello
neurone di ordine superiore di ogni stazione di ritrasmissione dei gradienti eccitatori di attività in due
dei nuclei delle colonne popolazioni cellulari.
dorsali presenta zone - Se gli stimoli vengono avvicinati → attività delle due popolazioni tende a
In later stages of cortical processing, however, the responses are more abstract. For example, activity in neurons in area 1 does not reproduce the shape of the
letters but instead signals specific features common to groups of letters, such as the presence of vertical or horizontal line segments. Since certain cortical neurons
eccitatorie ed inibitorie
sovrapporsi → scompare la distinzione tra i picchi
represent letter stimuli faithfully and neurons at a later stage do not, it should be possible to determine the intermediate step by which the initial representation
contribuiscono ad aumentare - Nella zona di sovrapposizione, tuttavia, si somma anche l’inibizione prodotta da
Neurons in Higher
ciascuno Cortical→
stimolo Areas
maggiore Have Complex
inibizione Feature-Detecting
tra i due picchiProperties → l’estensione dei
le capacità di risoluzione
To produce a coherent sensation of an object the nervous system must integrate information from a large number and variety of receptors as well as the modalities
spaziale degli stimoli. picchi diandattività
of touch, proprioception, si How
temperature. riduce → rimangono
is this integration accomplished? Atspazialmente separate le due
least four factors are involved:
convergenti
C. La distribuzione asimmetrica
Dettagli spaziali a livello corticale
B. Stimulation of two adjacent points activates two populations of receptors, each with a peak of activity (dotted lines). Normally the convergence of the two
active populations in the central nervous system would result in a single large group of undistinguished inputs (all excitatory). However, lateral inhibitory networks
suppress excitation of the neurons between the points, sharpening the central focus and preserving the spatial clarity of the original stimulus (solid line).
degli interneuroni inibitori
genera l’inibizione laterale: I segnali ritrasmessi alla corteccia riproducono fedelmente le caratteristiche
stimolazione della parte degli stimoli inviate dai recettori:
We have seen that neurons in area 3b provide a detailed representation of the properties of an individual object such as an embossed letter. They respond to a
particular form and amount of energy at a specific location in space and together reproduce its shape. As information flows from the initial stages of cortical
superiore del campo recettivo processing toward higher-order cortical areas, specific combinations of stimuli or stimulus patterns are needed to excite individual neurons. Neurons in areas 1 and 2
- sia i recettori di Merkel che i corpuscoli di Meissner → trasmettono immagine
genera un vivace eccitamento are concerned with more abstract properties of tactile stimuli than simply the site of stimulation. These cells ignore many of the myriad details of a stimulus and
La stimolazione della parte allows the brain to find patterns common to stimuli of a particular class.
- Tali immagini giungono conservate fino all’area 3b della corteccia
inferiore, invece, genera Experiments using alert animals have revealed a variety of feature-detection neurons in the cortex. Some cortical neurons in area 2 respond preferentially to specific
combinationssomatosensitiva
of simultaneously stimulatedprimaria
receptors. Such (1° livello di elaborazione
orientation-sensitive neurons sense the anglecorticale)
of edges contacted by the skin (Figure 23-13A). This
un’inibizione a feedforward. information is extremely important in reconstructing the shapes of objects. Other cells are direction sensitive. They respond vigorously when the skin is stroked in a
Stimolando la zona di - La
preferred direction scarica
and are diwhen
unresponsive untheneurone
same region of dell’area
skin is stroked 3b
in the riproduce
opposite direction fedelmente
(Figure 23-13B). Some laneurons
forma di2 are
in area tutto
even more
sovrapposizione si riduce la specialized, sensing the spacing or alignment of ridges in a grating when the hand is rubbed over its surface.
lo stimolo percepito (es una lettera Braille)
risposta del neurone. The ability of a cortical neuron to detect the orientation of an edge or direction of motion results from the spatial arrangement of its input neurons (Figure 23-14).
Quando
The la mano
excitatory receptive fields ofsi
themuove
input neurons→ margini
are aligned along thedelle lettere
preferred escono
axis and produce dal
a strong campo
excitatory responserecettivo
when the stimulus orientation
matches that of the receptive fields. In addition, the inhibitory receptive fields are placed to one side of the excitatory fields, suppressing inputs with the “wrong”
eccitatorio
orientation di neuroni
or approaching → direction.
from the “wrong” entrano nella frangia periferica inibitoria:
Figure 23-10 The receptive field of a higher-order neuron in the dorsal column nuclei has a characteristic pattern of excitation and inhibition that
increases spatial resolution. P.465
- la rappresentazione corticale è ulteriormente affinata dalla cessazione
The convergent projections from areas 3a and 3b onto areas 1 and 2 permit neurons in area 2 to respond
dell’attività nervosa.
Inibizione laterale
A. Many peripheral receptors converge onto a single second-order sensory neuron in the dorsal column nuclei. As asense,
the central neuron is made up of the receptive fields of all the presynaptic cells.
to other complex features, such as the shape of objects. Whereas neurons in 3b and 1 respond only to touch, and neurons in areas 3a respond only to position
consequence,
certain neurons the
respond-moreIl contrasto
in areaexcitatory
vigorously to round objects
receptive
2 have both inputs.
tra le than
raffiche
to objectsdi
field respond
These neurons of
withpotenziali
best when an object of a specific shape is grasped by the hand. Some of these cells
e gli
distinct edges, while othersintervalli silenti by→rectangular
are activated selectively riduce il disturbo
objects. As we shall seedel
below,
rumore di fondo
this information is thought to provide the necessary tactile clues for skilled movement of the fingers.
Le interazioni
B. The inibitorie
receptive field →inimportanti
of a neuron per lanuclei
the dorsal column discriminazione tattile
and in the ventral fine. nuclei of the thalamus typically has a central excitatory receptive field
posterior
surrounded
La capacità or flanked by an inhibitory
di riconoscere region. The
due stimoli addition ofuno
puntiformi, inhibitory
vicinointerneurons
all’altro è (gray) narrows the dischargeI zone.
un buon
neuroni dell’areainhibition
Feed-forward 3b → segnalano
sharpens theaccuratamente la forma delle lettere → x’ i campi
representation of a punctate stimulus by limiting the spread of excitation through convergent neural networks. On eitherricettivi side sonoof thepiù piccoliregion
excitatory dellethe lettere:
discharge
esempio:
rate is driven below the resting level by inhibition.
- i singoli segmenti di lettera sono rilevati uno per volta, man mano che
- si distinguono due stimoli quando vengono stimolate 2 distinte popolazioni
C. The asymmetric distribution of inhibitory interneurons produces lateral inhibition. In this schematic network, stimulation attraversano
in the upper portion i campi recettivi
of the receptive deifieldsingoli neuroni
cellulari
produces strong excitation of the relay neuron. Stimulation of the lower portion of the receptive field inhibits firing because the interneurons produce feed-forward
inhibition. Stimulation in the zone of overlap of excitation and inhibition reduces the responsiveness of the relay neuron to the stimulus. Lateral inhibition is
particularly important for feature detection.
Enrico
P.463
Colombo - www.bluejayway.it
The cortical representation of each letter is further sharpened by a pause in firing as the moving edges exit the excitatory receptive field and enter its inhibitory
surround. The contrast between the spike bursts and subsequent silent intervals permits the letters to stand out from the noisy background activity.
Neurofisiologia
119
- Alle regioni cutanee attivate e non attivate corrispondono colonne corticali attive - Sensibili alla direzione: rispondono solo quando la cute viene strofinata in una
o silenti. particolare direzione
A livello delle stazioni corticali successive (es area 1), le risposte diventano più vaghe: - Altri
- area 1: non riproduce la forma delle lettere, ma segnala caratteristiche comuni a
gruppi di lettere (es segmenti lineari verticali o orizzontali)
- Neuroni dell’area 7
in
actionparallelo
potentials followedin areeas distinte
by inhibition della
the stimulus moves corteccia
into the inhibitory field. Motion in the opposite directio
inhibitory postsynaptic potential evoked from the inhibitory field decreases the ability of the cell to respond when the
- Alcuni integrano informazioni tattili e visive → funzione nel processo di Particolari caratteristiche degli stimoli sono rappresentate a livello di aree corticali
coordinazione occhio-mano B. Convergence of three relay neurons with the same arrangement of excitatory and inhibitory fields confers directio
somatosensitive specifiche:
example the preferred stimulus is a horizontal bar moving downward. 1. Motion of a horizontal bar across the cortica
- Rispondono più vivacemente quando le scimmie osservano la mano - area
trace). 3b: campi
Downward motionrecettivi piccoli
of the bar → quale
produces falange
a strong di unresponse
excitatory dito è abecause
contatto con the excitatory fields of
it crosses
mentre manipola oggetti motionl’oggetto
of the bar strongly inhibits firing because it enters all three inhibitory fields first. The neuron responds poorly
- Utilizzati per controllare i movimenti guidati dalla vista. because the initial inhibition outlasts the stimulus. 2. Motion of a vertical bar across the cortical receptive field evoke
- Area 1: campi recettivi che coprono più dita → dimensioni degli oggetti
and inhibitory fields of the relay neurons simultaneously. Motion to the left and right are not distinguished in this exa
(scaricano a maggiore frequenza quando viene toccata la maggior parte del
campo recettivo, mentre a minor frequenza quando è stimolata solo una parte)
-
P.467 Area 2: caratteristiche più complesse (direzione del movimento, grado di
curvatura della superficie, orientamento dei margini, distanza tra le creste)
The somatosensory information necessary for stereognosis is processed in parallel in these areas because palpation in
- Area 5: integrazione di informazioni tattili con quelle propriocettive
several seconds. Such information is not simply relayed from point to point in the brain, as are the somatosensory ev
Instead, tactile sensory information transmitted to higher cortical areas must be compared with more recent informat
the activity that occurs simultaneously in different cortical areas is produced by events that happen at different mom
occur 20 ms after touch or movement and therefore reflect stimuli in the immediate past. The more posterior cortical
Enrico Colombo - www.bluejayway.it latencies, processing stimuli presented 30-100 ms earlier.
P.468
Neurofisiologia
121
- Area 7 (corteccia parietale posteriore): integra info tattili con info visive degli - distruzione dei neuroni dei gangli delle radici dorsali aventi assoni di grande
oggetti toccati diametro → degenerazione delle fibre afferenti mieliniche delle colonne dorsali.
Le informazioni somatosensitive per la stereognosia vengono elaborate in parallelo a - Sintomi: deficit della sensibilità tattile e del senso di posizione degli arti, ma non
livello di queste aree, deficit di natura termocettiva e nocicettiva.
- poichè la palpazione degli oggetti richiede un contatto ripetitivo protratto nel Sezione delle colonne dorsali:
tempo - provoca deficit cronici in compiti discriminativi di natura tattile
- Tali informazioni, non vengono trasmesse semplicemente da un punto all’altro, - Capacità di rilevare la direzione di movimento di uno stimolo cutaneo
ma nelle aree superiori devono essere confrontate con informazioni più precoci - Frequenza di stimoli vibratori
- L’attività presente simultaneamente in aree corticali diverse dipende da eventi - Posizione relativa di 2 stimoli cutanei
che si sono svolti in momenti diversi.
- Discriminazione di 2 punti
Le modalità e i meccanismi con cui i neuroni di aree corticali distinte interagiscono tra
- Deficit compaiono nel lato ipsilaterale alla lesione ed interessano i livelli
loro non sono del tutto noti:
sottostanti alla lesione stessa.
- dalle ricerche sulla visione → pare che il SNC può collegare tra loro le
- Oltre ai deficit sensitivi
informazioni relative alle varie caratteristiche degli stimoli attraverso al
sincronizzazione dell’attività dei neuroni appartenenti ad aree corticali diverse - Gravi distorsioni dei movimenti naturali della mano, soprattutto nel controllo
dei movimenti fini
Le lesioni sperimentali di varie aree somatosensitive della corteccia cerebrale:
Attenzione selettiva e modificazione - informazioni sulle funzioni svolte dalle diverse aree di Brodmann
dell’attività dei livelli superiori di - Rimozione totale della S-I: deficit di senso di posizione e capacità di
discriminare dimensioni, caratteristiche superficiali e forma degli oggetti. Non
elaborazione corticale scompaiono ma sono alterate la sensibilità termica e dolorifica. Deficit motori a
carico della mano.
L’attenzione selettiva può modificare l’attività dei neuroni dei livelli superiori di - Lesioni piccole a livello della zona di rappresentazione della mano dell’area
elaborazione corticale: 3b: deficit della capacità di discriminare le caratteristiche di superficie, forma e
- i neuroni della S-II non codificano le proprietà spaziali delle lettere dimensioni degli oggetti
- Le risposte dei neuroni della S-II dipendono dal contesto comportamentale o - Lesioni area 1: deficit della capacità di valutare le caratteristiche della superficie
dallo stato motivazionale. degli oggetti
Attraverso la corteccia dell’insula, la S-II → via d’ingresso al lobo temporale → regioni - Lesioni area 2: alterano la capacità di discriminare dimensioni e forma degli
del lobo temporale (specialmente l’ippocampo) sono importanti per la formazione di oggetti.
tracce di memoria. - Suffragata l’ipotesi che l’area 3b riceve informazioni sia su superficie, forma
Nei magazzini della memoria non vengono accumulati tutti i frammenti delle e dimensioni (proietta a entrambe le aree 1 e 2)
informazioni tattili che raggiungono il SNC → memorizzate solo le informazioni La S-II riceve proiezioni da tutta la S-I → ablazione della S-II → deficit nella capacità di
con significato dal punto di vista comportamentale. discriminare la forma e la superficie degli oggetti → scimmie incapaci di apprendere
nuove discriminazioni tattili basate sulla forma degli oggetti
Lesioni della corteccia parietale posteriore → manifestazioni patologiche di natura
sensitivo-motoria (es:
Lesioni delle aree somatosensitive - capacità di analizzare stimoli presentati nel campo visivo controlaterale o in
rapporto con la metà controlaterale
cerebrali - Scarsa coordinazione occhio-mano
Le lesioni traumatiche del midollo spinale e altre forme patologiche → informazioni per
le funzioni del sistema somatosensitivo.
La sifilide del Sistema Nervoso → tabe dorsale:
Il dolore
- Polimodali: attivati da stimoli meccanici intensi, stimoli chimici e termici.
Fibre C, piccolo diametro, amieliniche, con velocità di conduzione inferiore a
1 m/s
- Tre classi sono distribuite estensivamente sia nella cute che nei tessuti profondi.
Spesso operano in simbiosi.
La maggior parte dei nocicettori → terminazioni libere:
Le sensazioni dolorose sono diverse da tutte le lare modalità sensoriali:
- Meccanismo attraverso cui vengono depolarizzati non è totalmente noto
- il dolore è una submodalità della sensibilità somatica
- Probabilmente la membrana dei nocicettori contiene particolari proteine, che
- Funzione protettiva → mette in guardia dalle condizioni che arrecano danni ai
convertono energia termica, meccanica o chimica degli stimoli in potenziali
tessuti
depolarizzanti.
- Le sensazioni di dolore si presentano con caratteristiche di urgenza e
primordialità → alto contenuto emozionale nella percezione del dolore Dolore lento e dolore rapido
- Lo stimolo doloroso può inoltre essere modificato dalle condizioni esterne e Se i nocicettori polimodali e i recettori termici o meccanici sono attivati assieme, si
interne percepiscono due differenti tipi di dolori, a causa della differenza delle fibre:
Occorre distinguere tra il dolore e i meccanismi della nocicezione:
- dolore rapido: dolore iniziale, puntorio, subito dopo lo stimolo lesivo,
- la maggior parte dei tessuti possiedono recettori sensitivi specializzati, i - Dato dall’attivazione dei recettori termici o meccanici → fibre Aδ → velocità
nocicettori, attivati da stimoli lesivi periferici di conduzione elevata
- L’attivazione dei nocicettori non provoca necessariamente un’esperienza di - Dolore lento: dolore urente, che provoca senso di indolenzimento che può
dolore. diventare un vero e proprio dolore.
- Relazione tra nocicezione e percezione del dolore → la percezione è il prodotto - Dato dall’attivazione dei nocicettori polimodali → fibre C → velocità di
di elaborazione e astrazione dei segnali afferenti sensitivi operato dal SNC. conduzione lenta.
Il dolore può essere:
- persistente: caratteristico di molte condizioni patologiche Nocicettori silenti
- Cronico: sembra inutile, fa solo soffrire i pazienti I nocicettori silenti si trovano nei visceri:
Il dolore persistente può essere distinto in: - normalmente non sono attivati dagli stimoli nocivi
- nocicettivo: insorge a seguito dell’attivazione diretta dei nocicettori della cute o - Tuttavia, la soglia viene abbassata in misura considerevole dai processi
dei tessuti molli, avvertito generalmente nel corso di un processo infiammatorio infiammatori e da varie sostanze chimiche → facilmente attivabili → possono
- Neuropatico: provocato da lesioni dirette a fibre nervose periferiche o centrali, comparire
spesso presentandosi come una sensazione urente o provocata da una - Iperalgesia secondaria
stimolazione elettrica. - Sensibilizzazione centrale
Figure 24-1 Propagation of action potentials in sensory fibers results in the perception of pain. (Modified from Fields 1987.)
Noxious Insults Activate Nociceptors
Neurofisiologia
123
A. This electrical recording from a whole nerve shows a compound action potential representing the summated action potentials of all the component axons in the nerve.
Harmful stimuli to the skin or subcutaneous tissue, such as joints or muscle, activate several classes of nociceptor terminals,
Even the
though the peripheral
nerve endings
contains mostly of primaryaxons,
nonmyelinated sensory
the major voltage deflections are produced by the relatively small number of myelinated axons. This is
neurons whose cell bodies are located in the dorsal root ganglia and trigeminal ganglia. We consider here three major classes
because of nociceptors—thermal,
action potentials mechanical,
in the population of more and
slowly conducting axons are dispersed in time, and the extracellular current generated by an action potential in a
- agitarewell
la mano pertermed
una scottatura, in via riflessa, attenua il dolore x’ stimola le
Fibre afferenti nocicettive
polymodal—as as a class silent nociceptors. nonmyelinated axon is smaller than the current generated in myelinated axons.
fibre di grande diametro B. First and second pain are carried by two different primary afferent axons. First pain is abolished by selective blockade of A! myelinated axons (middle) and second pain
Thermal nociceptors are activated by extreme temperatures (>45°C or < 5°C). They have small-diameter, thinly myelinated A! fibers that conduct signals at about 5-30 m/
by blocking C fibers (bottom).
InMechanical
s. situazioninociceptors
patologiche, l’attivazione
are activated dei nocicettori
by intensive può determinare
pressure applied la comparsa
to the skin. They also have di 2
Le fibre afferenti nocicettive terminano principalmente nel corno dorsale del midollo
situazioni dolorose anomale:
P.474
spinale
allodinia:A!ilfibers
thinly -myelinated dolore è provocato
conducting at 5-30da stimoli
m/s. innocui.
Polymodal Es toccare
nociceptors la cutebyscottata
are activated high-intensity mechanical, chemical, or thermal (both hot and cold) stimuli.
These-nociceptors have risposta
Iperalgesia: small-diameter, nonmyelinated
eccessiva C fibers
agli stimoli that conduct
dolorifici, slowly, generally
con percezione ancheat velocities of less than 1.0 m/s (Figure 24-1A).
Figure 24-2 Nociceptive afferent fibers terminate on projection neurons in the dorsal horn of the spinal cord. Projection neurons in lamina I receive direct input
corno
Ilfrom dorsale
myelinated può essere
(A!) nociceptive suddiviso
afferent fibers in 6input
and indirect lamine → ogni lamina
from unmyelinated riceveafferent
(C) nociceptive tipi di neuroni
fibers via stalk cell interneurons in lamina II. Lamina V
afferenti
neurons are diversi → stretta
predominately corrispondenza
of the wide dynamic-range type.organizzazione funzionale/organizzazione
They receive low-threshold input from the large-diameter myelinated fibers (A") of mech-anoreceptors as well
as both direct and indirect input from nociceptive afferent fibers (A! and C). In this figure the lamina V neuron sends a dendrite up through lamina IV, where it is contacted
anatomica:
by the terminal of an A" primary afferent. A dendrite in lamina III arising from a cell in lamina V is contacted by the axon terminal of a lamina II interneuron. (Adapted
- lamina
from Fields 1987.) I (zona marginale): presenta neuroni nocicettivi. Molti neuroni
ricevono da fibre C
conduction occurs because these fibers have a higher metabolic demand than C fibers and, as a result, large motor axons no longer conduct impulses and the arm is
paralyzed. In
Figure 24-1 Propagation of action potentials in sensory fibers results in the perception of pain.P.475 (Modified - Afferenze
from Fieldsda strutture viscerali
1987.)
A. This electrical recording from a whole nerve shows a compound action potential representing the summated - Lamina
addition, VI: afferenze
there is no touch,
action potentials vibration, or da
of all the jointfibre afferenti
sensation
component because di grande
axonsconduction
in diametro
along
the nerve. A" sensorydai muscoli
fibers e into
that project dallethe dorsal column-medial lemniscal system is blocked.
In the absence of conduction by the A# and A" fibers, the perception of pain is not normal. For example, a pin prick, a pinch, or ice cannot be distinguished from each other.
Even though the nerve contains mostly nonmyelinated axons, the major voltage deflections are producedRather,
by thearticolazioni
relatively
each
→ rispondono
small
of these normally number a manipolazione
of myelinated
distinct stimuli now producesaxons.
non
This
burning pain. is dolorosa delle articolazioni
because action potentials in the population of more slowly conducting axons are dispersed in time, and the extracellular current generated by an action potential in a
nonmyelinated axon is smaller than the current generated in myelinated axons.
B. First and second pain are carried by two different primary afferent axons. First pain is abolished by selective blockade of A! myelinated axons (middle) and second pain
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by blocking C fibers (bottom).
Neurofisiologia
124
- Lamine VII e VIII: molti neuroni rispondono a stimoli nocivi, con proprietà di
risposte più complesse, poichè vi sono afferenze polisinaptiche. Glutammato e neuropeptidi
- La maggior parte dei neuroni della lamina VII → rispondono a stimoli da La trasmissione tra nocicettori e neuroni del corno dorsale è mediata da sinapsi
entrambi i lati del corpo chimiche:
- Attraverso la formazione reticolare → contribuiscono a generare forme di - principale neurotrasmettitore eccitatorio delle fibre Aδ e C → glutammato
dolore diffuso
- Agisce su recettori AMPA
Dolore riferito - Provoca potenziali sinaptici rapidi nei neuroni del corno dorsale
- Le fibre afferenti nocicettive provocano l’insorgenza di potenziali d’azione anche
Il dolore riferito è una forma di dolore da lesione di un organo viscerale viene
attraverso il rilascio di mediatori proteici (neuropeptidi)
avvertito sistematicamente in altre zone della superficie corporea:
- spiegabile con la convergenza a livello della lamina V di - Sostanza P → liberata dalle fibre C in risposta a stimoli lesivi per il tessuto o
in seguito a intense stimolazioni dei nervi periferici.
- Fibre sensitive viscerali
Glutammato e neuropeptidi sono liberati assieme → azioni fisiologiche diverse, anche
- Afferenze nocicettive somatiche se agiscono in maniera coordinata nella regolazione delle proprietà di scarica dei
Pazienti con infarto miocardico, oltre al dolore toracico, possiedono dolore al braccio neuroni postsinaptici.
sinistro: - i neuropeptidi aumentano e prolungano l’azione del glutammato.
- i singoli neuroni di proiezione, nel midollo, ricevono afferenze sia dal braccio che - Non sono riassorbiti così velocemente come il glutammato → diffondono a
dal cuore. distanza dai siti di liberazione →
- I centri superiori, dunque, non riescono a discriminare la fonte delle afferenze - aumento del dolore
dolorifiche → attribuiscono erroneamente il dolore alla cute, probabilmente
- Dolore diffuso.
perchè i segnali cutanei sono dominanti.
Iperalgesia
Sensibilizzazione periferica
La sensibilizzazione è un fenomeno, per cui i nocicettori situati vicino ad un’area a
cui sono stati applicati ripetutamente stimoli lesivi (es un’infiammazione) iniziano a
rispondere a tali stimoli:
- provocata da sostanze chimiche rilasciate da cellule lesionate e dei tessuti
circostanti alla sede della lesione
- Tali sostanze sono
- Bradichinina
- Istamina
- Prostaglandine
- Leucotrieni, acetilcolina (ACh)
- Serotonina
- Sostanza P
- Ciascuna sostanza provoca un abbassamento della soglia di attivazione
dei nocicettori,
Figure 24-3 Signals from nociceptors in the viscera can be felt as pain elsewhere in the body. The source of the pain can be readily predicted from the site of
referred pain. - alcune li attivano direttamente, es l’istamina
A. Myocardial infarction and angina can be experienced as deep referred pain in the chest and left arm. (From Teodori and Galletti 1962.)
B. Convergence of visceral and somatic afferent fibers may account for referred pain. According to this hypothesis nociceptive afferent fibers from the viscera and afferents
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from specific - www.bluejayway.it
somatic areas of the periphery converge on the same projection neurons in the dorsal horn. The brain has no way of knowing the actual source of the noxious
stimulus and mistakenly identifies the sensation with the peripheral structure. (Adapted from Fields 1987.)
project through the dorsal columns of the spinal cord (together with the axons of large-diameter myelinated primary afferent fibers) and terminate in the cuneate and
gracile nuclei of the medulla.
The spinohypothalamic tract comprises the axons of neurons in laminae I, V, and VIII. It projects directly to supraspinal autonomic control centers and is thought to
Neurofisiologia
activate complex neuroendocrine and cardiovascular responses.
125
Tali modificazioni a lungo termine del corno dorsale costituiscono una sorta di
The Cerebral
memoria Cortex
dei segnali afferentiContributes
delle fibre C: to the Processing of Pain
Until recently most research on the central processing of pain has concentrated on the thalamus. However, pain is a complex perception that is influenced by prior
experience and by the context within which the noxious stimulus occurs. Neurons in several regions of the cerebral cortex respond selectively to nociceptive input. Some of
these neurons
48 long are located inpotenziamento
term potentiation, the somatosensory cortex
a lungo and have small receptive fields. Thus, they may not contribute to the diffuse aches that characterize most clinical
termine
pain.
Positron emission tomography (PET) imaging studies of humans also indicate that two other regions of cortex, the cingulate gyrus and the insular cortex, are involved in the
response to nociception
Enrico Colombo (Box 24-1). The cingulate gyrus is part of the limbic system and is thought to be involved in processing the emotional component of pain (Chapter
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Neurofisiologia
126
- Decorso: maggior parte degli assoni del tratto cervicotalamico attraversano la - Tali neuroni hanno campi recettivi piccoli, pari a quelli di cui ricevono le
linea mediana → salgono nel lemnisco mediale del tronco → nuclei proiezioni.
mesencefalici e nuclei VPL e VPM del talamo Funzione del talamo laterale → mediazione delle informazioni relative alla
Il50).tratto
The insular spinoipotalamico:
cortex receives direct projections from the medial thalamic nuclei and from the ventral and posterior medial thalamic nucleus. localizzazione della sede dello stimolo nocivo.
P.482
- origine: assoni dei neuroni delle lamine I, V, VIII
The neurons in the insular cortex process information on the internal state of the body, contributing to the autonomic component of the overall pain response. Indeed,
Elaborazione corticale
Il dolore è una percezione complessa, influenzata dall’esperienza pregressa e dal
contesto:
- neuroni di parecchie regioni corticali rispondono in modo selettivo ai segnali
nocicettivi
- Alcuni neuroni sono nella corteccia somatosensitiva ed hanno campi recettivi
piccoli →contribuiscono a forme di dolore persistente diffuso, che caratterizza la
maggior parte delle condizioni dolorifiche di origine patologica.
Altre due porzioni di corteccia sono implicate nella risposta agli stimoli nocicettivi:
Figure 24-8 Three of the major ascending pathways that transmit nociceptive information from the spinal cord to higher centers. The spinothalamic tract is - giro del cingolo
the most prominent ascending nociceptive pathway in the spinal cord. (Adapted from Willis 1985.)
- Corteccia dell’insula
Trasmissione alla corteccia
Pain Can Be Controlled by Central Mechanisms
Il giro del cingolo è parte del sistema limbico → elaborazione della componente
One of the most remarkable discoveries in pain research is that the brain has modulatory circuits whose main function is to regulate the perception of pain. Several
emozionale del dolore
Le informazioni
modulatory systems within thenocicettive
central nervous system sono elaborate
affect responses to noxiousda diversi
stimuli. The initial nuclei talamici.
site of modulation Due
is in the spinal
between nociceptive and nonnociceptive afferent pathways can control the transmission of nociceptive information to higher centers in the brain.
cord,gruppi
where interconnections
La corteccia dell’insula:
nucleari sono particolarmente importanti: - riceve afferenze dai nuclei talamici mediali e dai nuclei VPL e VPM del talamo
- gruppo
The Balance nucleare
of Activity laterale and Nonnociceptive Primary Afferent Fibers Can Modulate Pain:
in Nociceptive
- Elaborano informazioni relative ai visceri → Contribuiscono all’elaborazione della
The Gate Control Theory
- Gruppo nucleare mediale.
Pain is not simply a direct product of the activity of nociceptive afferent fibers but is regulated by activity in other myelinated afferents that are not directly concerned with componente vegetativa nella risposta agli stimoli dolorosi
the transmission of nociceptive informa-tion. The idea that pain results from the balance of activity in nociceptive and nonnociceptive afferents was
formulated in the 1960s and was called the gate control theory (Figure 24-10). This theory incorporates several key observations. First, neurons of lamina V, and possibly
lamina I, receive convergent excitatory input from both nonnociceptive A!fibers and nociceptive A" and C fibers. Second, the large-diameter A! fibers inhibit the firing of - Funzione: la corteccia dell’insula dovrebbe integrare componenti sensitiva,
gruppo
Ilneurons in lamina Vnucleare laterale
by activating inhibitory interneuronsdel talamo
in lamina comprende:
II. Third, the A" and C fibers excite lamina V neurons but also inhibit the firing of the inhibitory
affettiva e cognitiva degli stimoli dolorifici.
interneurons in lamina II, which are activated by the A! fibers. Simply put, nonnociceptive afferents “close” and nociceptive afferents “open” a gate to the central
The gate control theory also provides a neurophysiological basis for the observation that a vibratory stimulus that selectively activates large-diameter afferents can reduce
pain. The- gate
Nucleo ventrale
control theory posterolaterale
is the rationale (VPL)
for the use of transcutaneous electrical stimulation (TENS) and dorsal column stimulation for the relief of pain. In TENS,
electrodes are used to activate large-diameter afferent fibers that overlap the area of injury and pain. Stimulation of the dorsal columns via surface electrodes presumably
relieves - Nucleo
pain posteriore
because it activates large numbers of A! fibers synchronously.
This mechanism of analgesia is topographically specific. The area of the body in which pain is regulated is linked anatomically to the segments of the spinal cord where the
Tale gruppo
nociceptive di nuclei
and nonnociceptive afferents riceve
terminate. Oneafferenze
does not shakeattraverso
the left leg to relieveilpain
tratto spinotalamico:
in the right arm.
Stimulation of the periaqueductal gray matter also blocks spinally mediated withdrawal reflexes that are normally evoked by noxious stimulation. Blockade occurs because
stimulation recruits descending pathways that inhibit nociceptive neurons in the spinal cord. It also inhibits the firing of nociceptive neurons in laminae I and V. Stimulation-
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Neurofisiologia
127
of the bowel and the anal sphincter and account for constipation, a common side effect of the action of opiates. Receptors in the cells of the nucleus of the solitary tract in
the brain stem account for respiratory depression and cardiovascular changes.
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understood in terms of the distribution of these receptors. For example, receptors are present in the muscles
P.487
Neurofisiologia
of the bowel and the anal sphincter and account for constipation, a common side effect of the action of opiates. Receptors in the cells of the nucleus of the solitary tract in 128
the brain stem account for respiratory depression and cardiovascular changes.
Oppioidi endogeni
49 espressa prevalentemente nella ghiandola pituitaria e da origine anche all’ACTH. Sia ACTH che β-endorfine sono rilasciate in risposta a stress
To minimize the side effects of systemic injection, morphine is now also administered locally into the spinal cord. The dorsal horn has a high concentration of opioid
receptors, and morphine administration inhibits the firing of dorsal horn neurons responsive to nociceptive stimuli. Indeed, intrathecal or epidural injection of morphine into
Neurofisiologia
the cerebrospinal fluid of the spinal cord subarachnoid space produces a profound and prolonged analgesia. These routes of administration are now commonly used in the 129
treatment of postoperative pain, such as the pain that sometimes follows a Caesarean section. In addition to its prolonged effect, the analgesia achieved by intrathecal
opiates is associated with minimal side effects because the drug does not diffuse far from the site of injection. Continuous infusion of morphine to the spinal cord has also
been used for the treatment of cancer pain.
- Regione rostro-ventrale del bulbo e corno distale del midollo → encefalina e
dinorfina.
superficial dorsal horn contains a high density
Controllo del dolore da parte della morfina
How does spinal administration of morphine produce its profound analgesic effects? Morphine acts by mimicking the action of the endogenous opioids in this region. The
P.488
- Ipotalamo che proietta a nuclei noradrenergici del tronco e alla sostanza grigia
of interneurons containing enkephalin and dynorphin, and the terminals of these cells lie close to the synapses between nociceptive afferents and Iprojection
recettori degli
neurons oppioidi → presenti anche in regioni diverse da quelle della
(Figure
periacqueduttale → β-endorfina
24-13A). Opioid receptors of all three classes are located on the terminals of the nociceptive afferents and on the dendrites of postsynaptic dorsalmodulazione
horn neurons del dolore → effetti collaterali dovuti all’utilizzo di narcotici:
- es recettori per morfina sono situati nella muscolatura intestinale e dello sfintere
Table 24-2 Amino Acid Sequences of Endogenous Opioid Peptides1
Name Amino acid sequence2 anale → la morfina provoca stitichezza
Leucine-enkephalin Tyr-Gly-Gly-Phe-Leu-OH
Methionine-enkephalin Tyr-Gly-Gly-Phe-Met-OH - Per minimizzare gli effetti collaterali → somministrazione sistemica locale a livello
!-Endorphin
Dynorphin
Tyr-Gly-Gly-Phe-Met-Thr-Ser-Glu-Lys-Ser-Gln-Thr-Pro-Leu-Val-Thr-Leu-Phe-Lys-Asn-Ala-Ile-Val-Lys-Asn-Ala-His-Lys-Gly-Gln-OH
Tyr-Gly-Gly-Phe-Leu-Arg-Arg-Ile-Arg-Pro-Lys-Leu-Lys-Trp-Asp-Asn-Gln-OH
del midollo spinale.
Tyr-Gly-Gly-Phe-Leu-Arg-Lys-Tyr-Pro-Lys
- Concentrazione di recettori molto elevata → la morfina inibisce la scarica dei
"-Neoendorphin
1From Fields 1987.
2 Amino acid sequence in italic is essential for action at opioid receptors.
neuroni del corno dorsale che rispondono a stimoli nocicettivi.
- L’iniezione epidurale di morfina nel liquor → analgesia profonda e prolungata
- Bassa diffusione ad altri tessuti
L’iniezione intarsiante di morfina agisce mimando l’azione degli oppioidi endogeni:
- nelle corna dorsali → gran quantità di interneuroni contenenti encefalina e
dinorfina, con terminazioni che si situano vicino alle sinapsi tra fibre afferenti e
neuroni di proiezione
- Nei dendriti dei neuroni postsinaptici e nelle fibre afferenti → molti recettori per
oppioidi, di tutte e 3 le classi
- Morfina e peptidi oppioidi modulano la trasmissione dei segnali nocicettivi
attraverso 2 meccanismi inibitori
- Inibizione postsinaptica dovuta in parte ad un aumento della conduttanza al
K⁺
- Inibizione presinaptica della liberazione di glutammato, sostanza P e altri
mediatori, attraverso meccanismi
- Indiretto → riduzione dell’ingresso di Ca²⁺ data dall’aumento di
conduttanza al K⁺
- Diretto → riduzione della conduttanza Ca²⁺
I recettori per oppioidi sono situati anche nelle terminazioni periferiche della cute, delle
articolazioni e dei muscoli:
- iniezione locale di morfina in un’articolazione → blocca il dolore, qualora non si
riesca attraverso la somministrazione sistemica
- Non è dimostrata con certezza la popolazione che rilascia oppioidi endogeni a
livello periferico, ma si suppone:
- cellule cromaffini della midollare del surrene
- Cellule del sistema immunitario, che migrano verso la sede delle lesioni.
Assuefazione e tolleranza
L’utilizzo prolungato di morfina provoca 2 problemi:
Figure 24-13 Local-circuit interneurons in the superficial dorsal horn of the spinal cord integrate descending and afferent pathways.
- tolleranza: resistenza agli effetti del farmaco → necessità di dosi sempre
maggiori.
A. Possible interactions between nociceptor afferent fibers, local interneurons, and descending fibers in the dorsal horn of the spinal cord. Nociceptive fibers terminate on
second-order spinothalamic projection neurons. Local enkephalin-containing interneurons (ENK) exert both presynaptic and postsynaptic inhibitory actions at these
synapses. Serotonergic and noradrenergic neurons in the brain stem activate the local opioid interneurons and also suppress the activity of spinothalamic projection
neurons.
B. 1. Activation of nociceptors leads to the release of glutamate and neuropeptides from sensory terminals in the superficial dorsal horn, thus depolarizing and activating
projection neurons. 2. Opiates decrease the duration of the nociceptor's action potential, probably by decreased Ca2+ influx, and thus decrease the release of transmitter
from primary afferent terminals. In addition, opiates hyperpolarize the membrane of the dorsal horn neurons by activating a K+ conductance. Stimulation of the nociceptor
Enrico
normally Colombo - www.bluejayway.it
produces a fast excitatory postsynaptic potential in the dorsal horn neuron; opiates decrease the amplitude of the postsynaptic potential.
Opiates such as morphine and opioid peptides regulate nociceptive transmission with two inhibitory actions:
Neurofisiologia
130
50 ad esempio i riflessi di retrazione, le reazioni di fuga, l’immobilità e altre forme di comportamento di difesa
- Resto dell’arteria ialoidea, che nel feto irrora il cristallino. Il deflusso uveosclerale, indipendente dalla pressione, è il 15% del deflusso
dell’umore acqueo in condizioni normali.
Il deflusso irideo, poco rilevante → assorbimento diretto da parte dell’iride.
Umore acqueo e tensione endoculare
Regolazione della produzione e del deflusso
L’umore acqueo, che riempie le due camere dell’occhio, è un liquido scorrevole
La pressione intraoculare si mantiene su livelli relativamente costanti, suggerendo la
come l’acqua, trasparente, incolore, senza elementi morfologici:
presenza di meccanismi di regolazione per l’omeostasi del sistema:
- le funzioni sono
- sistema nervoso autonomo: ruolo fondamentale.
- Ottica → costituisce parte del sistema diottrico oculare Back
- Parasimpatico → contrazione del muscolo cigliare e del muscolo sfintere
- Statica → consente, grazie alla propria pressione, il mantenimento di forma 26 dell’iride → aumentato deflusso trabecolare
e volume del globo oculare Visual Processing
- Simpatico by the Retina
- Trofica → interviene nel trofismo delle strutture avascolari (cornea e
- recettori β2 sono localizzati nell’epitelio non pigmentato dei corpi ciliari
cristallino) → fornisce anche l’ossigeno e il glucosio, allontanando CO₂ e Marc Tessier-Lavigne
→ stimolati sintetizzano cAMP → aumento della produzione di umore
acido lattico.
acqueo.
VISUAL PERCEPTION BEGINS in the retina and occurs in two stages. Light entering the cornea is projected onto the back of the eye, where it is converted into an
electrical signal by a specialized sensory organ, the retina. These signals are then sent through the optic nerve to higher centers in the brain for further processing
Produzione dell’umore acqueo Recettori α 1 localizzati a livello dei vasi e del muscolo dilatatore dell’iride
:
necessary for perception. In this chapter we describe the neural processing of visual signals in the retina. The next three chapters explain, in cell-physiological terms,
how processing in higher centers underlies the perception of form, motion, and color.
La produzione dell’umore acqueo → processi cigliari → circa 70 creste lamellari Recettori α : due localizzazioni principali (presinaptica e nei corpi cigliari). Stimolare i:
2 examination for several reasons. First, it is useful for understanding sensory transduction in general because photoreceptors in the retina are
The retina bears careful
perhaps the best understood of all sensory cells. Second, unlike other sensory structures, such as the cochlea or somatic receptors in the skin, the retina is not a
inserite nella faccia interna del corpo cigliare: - recettori presinaptici ha un forte effetto simpatico-litico → diminuzione della
peripheral organ but part of the central nervous system, and its synaptic organization is similar to that of other central neural structures. At the same time, the retina
- secrezione → trasporto unidirezionale di soluti, seguiti dall’acqua per gradiente liberazione di noradrenalina
is relatively simple compared with other brain regions. It contains only five major classes of neurons, linked in an intricate pattern of connections but with an orderly,
layered anatomical arrangement. This combination of physiological diversity and relatively simple structural organization makes the retina useful for understanding
ultrafiltrazione Dimostrati
P.508 recettori D1 per dopamina a livello dei corpi cigliari:
- I meccanismi attivi → 75% della produzione, dati dal trasporto di Na⁺ Cl⁻ acido - la stimolazione provoca un aumento di produzione dell’umore acqueo
how synaptic connections among the retinal neurons are organized to accomplish this processing. Before discussing phototransduction, however, we shall review the
organization of the retina and the basic physiological properties of the photoreceptor cells.
- Superato il trabecolato cribriforme → parete interna del canale di Schlemm → layers of nerve cells and their processes before it reaches the photoreceptors. In the center of the fovea, or foveola, these proximal neurons are shifted to the side
so that light has a direct pathway to the photoreceptors. As a result, the visual image received at the foveola is the least distorted.
probabilmente è la sede principale della fisiologica resistenza al deflusso.
Una volta attraversato il trabecolato uveale, l’umore acqueo devia lateralmente,
lungo le lamelle trabecolari, fino a giungere al tessuto uveale che riveste la faccia The Retina Contains the Eye's Receptor Sheet
interna del muscolo cigliare. The eye is designed to focus the visual image on the retina with minimal optical distortion. Light is focused by the cornea and the lens, then traverses the vitreous
humor that fills the eye cavity before reaching photoreceptors in the retina (Figure 26-1). The retina lies in front of the pigment epithelium that lines the back of the
eye. Cells in the pigment epithelium are filled with the black pigment melanin, which absorbs any light not captured by the retina. This prevents light from being
reflected off the back of the eye to the retina again (which would degrade the visual image).
Enrico Colombo - www.bluejayway.it Because the photoreceptors lie in the back of the eye, immediately in front of the pigment epithelium, all other retinal cells lie in front of the photoreceptors, closer to
the lens. Therefore, light must travel through layers of other retinal neurons before striking the photoreceptors. To allow light to reach the photoreceptors without
being absorbed or greatly scattered (which would distort the visual image), the axons of neurons in the proximal layers of the retina are unmyelinated so that these
layers of cells are relatively transparent. Moreover, in one region of the retina, the fovea, the cell bodies of the proximal retinal neurons are shifted to the side,
enabling the photoreceptors there to receive the visual image in its least distorted form (Figure 26-1). This shifting is most pronounced at the center of the fovea, the
Neurofisiologia
133
ma un cerchio:
Formazione delle immagini sulla retina - tale cerchio contribuisce a formare delle immagini fuori fuoco.
- Gli oggetti lontani appaiono sfuocati.
L’occhio è dotato di un apparato di rifrazione:
La distanza di un oggetto la cui immagine si forma esattamente sulla retina, in un
- permette di formare immagini sulla retina. paziente miope, è detta punto remoto:
- Costituito principalmente da - il reciproco della distanza tra punto remoto e occhio → entità della miopia,
- Cornea espressa in diottrie
- Cristallino Nella miopia, l’unico modo per produrre sulla retina un’immagine distinta di un
Le proprietà ottiche delle superfici rifrangenti sono date da: oggetto lontano → lenti divergenti → modificano la convergenza dei raggi di luce
- raggio di curvatura nell’occhio → sembrano originarsi alla distanza del punto remoto:
- Indice di rifrazione all’interfaccia dei mezzi che separano. - esiste una relazione semplice tra la distanza del punto remoto e la lunghezza
focale della lente correttiva
Le caratteristiche del sistema ottico nell’insieme sono date dalla somma delle singole
superfici e dalla distanza tra esse. - La lunghezza focale di una lente correttiva per la miopia deve essere negativa →
un fascio di raggi paralleli ne deve uscire divergente, per entrare nell’occhio
L’unità di misura della forza di rifrazione è la diottria → reciproco della distanza focale
come se provenisse dal punto remoto.
espressa in metri:
- 1 diottria è il potere di una lente che fa convergere i raggi paralleli ad 1 m da Ipermetropia
essa.
L’ipermetropia si instaura quando la lunghezza assiale è troppo breve rispetto alla
- Una lente più potente, che li faccia convergere a 1/2 metro → 2 diottrie.
sua lunghezza focale:
- Nell’occhio - l’immagine si forma dietro la retina, la quale intercetta i raggi prima che diventino
- Maggiore diottria → cornea → +48,2 a fuoco.
- Cristallino → 8,3 diottrie - Necessario ulteriore potere diottrico → lenti convergenti → consentono alle
immagini di oggetti lontani di formarsi sulla retina, non dietro.
Emmetropia Astigmatismo
L’occhio non è perfettamente simmetrico, ma si può individuare un’asse antero-
Un occhio normale, ad accomodazione rilassata → produce sul suo piano focale
posteriore in corrispondenza dell’asse ottico:
(circa 24 mm dopo la cornea) un oggetto posto a distanza infinita.
- linea su cui si trovano i centri di curvatura delle varie superfici diottriche
Uno stato di emmetropia è la corrispondenza della lunghezza focale della
componente ottica dell’occhio con quella del suo asse: Un piano di sezione dell’occhio che contenga tale asse è detto meridiano:
- Se la retina si trova sul piano focale → visione nitida - meridiano orizzontale → divide l’occhio in due semisfere (superiore e inferiore)
- condizione che soddisfa i requisiti per visione retinica distinta - Meridiano verticale → semisfere nasale e temporale
Gli effetti della mancata corrispondenza tra retina e piano focale: Astigmatismo → anomalia ottica in cui la curvatura di una superficie ottica (spesso
la cornea) non è la stessa in tutti i meridiani:
- miopia
- una cornea può avere una curvatura maggiore lungo il meridiano verticale → i
- Ipermetropia
raggi sul meridiano saranno rifratti di più di quelli che si trovano sul meridiano
- Astigmatismo orizzontale → un oggetto puntiforme avrà forma di ellisse, allungata.
- Si può correggere con lenti asimmetriche (astigmatiche esse stesse) che
Miopia compensino l’astigmatismo.
La miopia si forma quando il piano focale è anteriore alla retina, a causa di:
- sistema rifrattivo oculare troppo potente
- Lunghezza focale normale, ma lunghezza assiale dell’occhio troppo lunga.
Nella miopia, i raggi provenienti dall’infinito convergono nel corpo vitreo, anteriormente
alla retina → divergono nuovamente → raggiungono la retina non formando un punto,
- coni
Azione della luce sulla retina - Bastoncelli
La luce, prima di giungere alla retina, passa attraverso: La luce interagisce con i pigmenti visivi situati nei segmenti esterni dei coni e dei
- cornea bastoncelli:
- Cristallino - i pigmenti trattengono e assorbono la luce
- Corpo vitreo - Piccole molecole fotosensibili
- Fotorecettori della retina - Sono legati a proteine di membrana di grandi dimensioni.
La retina è in stretto rapporto con l’epitelio pigmentato: I fotorecettori sono in grado di ospitare molte di queste proteine di membrana, in
quanto il segmento esterno ha sviluppato un complesso sistema di dischi di
- cellule che contengono grandi quantità di melanina
membrana sovrapposti:
- Funzioni
- aumentano enormemente la superficie complessiva della membrana plasmatica,
- Assorbono la luce che non è stata trattenuta dalla retina, per evitare che si di cui sono una serie continua di invaginazioni
rifletta sulla retina stessa
- Nei bastoncelli → i dischi si separano dalla membrana citoplasmatica →
- In grado di risintetizzare i pigmenti visivi e fagocitare le estremità del diventano organuli
segmento esterno dei fotorecettori stessi.
I fotorecettori, come gli altri neuroni, non vanno incontro a mitosi:
La luce deve attraversare tutti gli altri strati della retina prima di colpire un recettore:
- segmenti esterni rinnovati continuamente
- i neuroni degli strati retinici superficiali sono però amielinici → trasparenti → non
- Nei bastoncelli i dischi crescono a partire dalla base e migrano verso
assorbono o distorcono la luce in maniera apprezzabile.
l’estremità del segmento stesso
Nella retina, esiste una regione, la fovea in cui i corpi cellulari dei neuroni degli strati
- Processo rapido (3 dischi/ora)
sovrastanti i recettori sono spostati lateralmente → immagine meno distorta:
- L’estremità del segmento esterno → si stacca e viene fagocitata dalle cellule
- disposizione particolarmente accentuata nella foveola, il centro ella fovea
dell’epitelio pigmentato
- L’uomo muove gli occhi in modo che le immagini che gli interessano cadano
- Anche i coni, rinnovano il proprio segmento esterno comunque
nelle fovee.
In posizione nasale rispetto alla fovea - papilla ottica → punto in cui le fibre del nervo
ottico lasciano la retina → non esistono fotorecettori → presente una macchia cieca Bastoncelli
nel campo visivo. I bastoncelli:
- quantità di pigmento molto maggiore dei coni → catturano maggior quantità di
luce
- Possono amplificare i segnali luminosi più dei coni → basta un solo fotone per
generare una risposta apprezzabile in un bastoncello
Il sistema dei bastoncelli presenta un elevato grado di convergenza → parecchi
bastoncelli fanno sinapsi sullo stesso interneurone (cellula bipolare)
- segnali convergenti → rinforzo reciproco → esaltazione della risposta evocata →
aumentano la capacità di rispondere a stimoli luminosi di bassa intensità.
Coni
Figure 21-3 Transduction of stimulus energy into neural activity by chemoreceptors and photoreceptors requires intracellular second messengers.
(Adapted from Shepherd 1994.)
Esistono tre tipi di coni → ciascuno con un pigmento51 visivo che risponde ad una
A.1. The olfactory hair cell is a chemoreceptor that mediates the sense of smell. The olfactory cilia on the mucosal surface bind specific odorant molecules and
banda diversa dello spettro luminoso:
Fotorecettori
depolarize the sensory nerve via a second-messenger system. The firing rate signals the concentration of odorant in the inspired air. 2. Chemoelectric transduction is
produced when the appropriate odorant binds to a receptor protein on the cell membrane, which activates G proteins linked to the receptor. Channel opening and
depolarization in olfactory receptors and certain gustatory receptors are mediated by a second messenger (cAMP) stimulated by G protein activation. 3. Receptor - il cervello elabora le informazioni relative ai colori confrontando le risposte di
currents evoked by the appropriate odorant. (Reproduced with permission from Maue and Dionne 1987).
questi tre tipi di coni
fotorecettori
IB.1. sono di due tipi:
Rod and cone photoreceptors are the sensory receptors of the retina. The outer segment of both receptors contains the photopigment rhodopsin, which changes
configuration when it absorbs light. 2. Stimulation of the chromophore by light reduces the concentration of cGMP in the cytoplasm. This hyperpolarizes the
photoreceptor by closing cation channels, decreasing the transmitter released by the photoreceptor terminals in the inner segment. 3. Receptor currents evoked by
light flashes. (Reproduced with permission from Baylor et al. 1979.)
- Alresolving
contrario, i bastoncelli hanno un intervallo di assorbimento dei fotoni di
respond slowly, so that the effects of all the photons absorbed during a 100 ms interval are summed together. This helps rods detect small amounts of light, but
prevents them from light that is flickering faster Al buio → concentrazione cGMP elevata → canali Na⁺ aperti → fotorecettori in uno
Phototransduction Results From a Three-Stage Cascade of Biochemical Events in the
P.510
100 ms → sommazione dello stimolo → evidenziati stimoli luminosi di stato di depolarizzazione.
Photoreceptors
intensità molto bassa, ma con frequenza bassa (non superiore a 12 Hz)
than about 12 Hz. The response of cones is much faster; they can detect flicker up to at least 55 Hz.
Alla luce, avviene il processo di fototrasduzione, in tre stadi:
The absorption of light by visual pigments in rods and cones triggers a cascade of events that leads to a change in ionic fluxes across the plasma membrane of these
cells, and consequently a change in membrane potential. A key molecule in the cascade is the nucleotide cyclic guanosine 3°-5° monophosphate (cGMP). In rods the
- Ithrough
information fotopigmenti attivati
the cytoplasm connecting stimolano
the freely floating discs,una cGMP-fosfodiesterasi
where light → riduzione
is absorbed, to the cell's plasma membrane, della
where ionic fluxes are altered. In
cones, since the discs are continuous with the plasma membrane, a cytoplasmic messenger is not necessary; nonetheless, cGMP is used in these cells in the same
concentrazione
way as in rods. Cyclic GMP controls ionic citoplasmatica delspecies
fluxes by opening a specialized cGMP of ion channels, the cGMP-gated ion channels, which allow an inward current carried
+
largely by Na ions to flow into the cell.
- Chiusura dei canali attivati dal cGMP → iperpolarizzazione dei recettori
Figure 26-2 The two types of photoreceptors, rods and cones, have similar structures. (Adapted from O'Brien 1982 and Young 1970.)
A. Both rod and cone cells have inner and outer segments connected by a cilium. The inner segment contains the cell's nucleus and most of its biosynthetic
Pigmenti visivi
machinery. The outer segment contains the light-transducing apparatus.
B. The outer segment consists of a stack of membranous discs, which contain the light-absorbing photopigments. In both types of cells these discs are formed by
- retinale tutto-trans - Canali Na⁺ chiusi (luce intensa) → i Ca²⁺ non possono entrare → ↓ Ca²⁺ → ↓
disc membrane and does not by itself absorb light. The light-absorbing portion, retinal, is a derivative of vitamin A. Retinal can assume several different i
conformations, two of which are important in different phases of the visual cycle. In its nonactivated form rhodopsin contains the 11-cis isomer of retinal,
Il retinale tutto-trans è trasportato alle cellule dell’epitelio pigmentato → ridotto a inibizione della guaiolato ciclasi → ↑ cGMP → canali Na⁺ tornano ad aprirsi →
snugly into a binding site in the opsin molecule (Figure 26-3A).
retinolo tutto-trans (vitamina A) → retinale 11-cis → ritrasformato ai bastoncelli. cessano di inviare stimoli nervosi iperpolarizzanti.
Il retinolo deve essere per forza assunto con la dieta → indispensabile per la vista
degli umani.
Ciascuno dei 3 tipi di coni nella retina → pigmento diverso, che risponde ad una
banda di luce diversa:
- anche nei coni si ha il pigmento+opsina dei coni
- Alla base della visione tricromica.
Al buio → cGMP fosfodiesterasi è poco attiva: activates pigment molecules (rhodopsin in rods) in the disc membrane (the green rectangle in the rhodopsin molecule represents the light-absorbing p
- 1 rodopsina attivata → 105 molecole di cGMP idrolizzate/secondo. Passando dalla luce al buio e vice-versa, gli occhi si devono abituare alla luce/buio più
conformational change to a semistable conformation called metarhodopsin II, which triggers the second step of phototransduction discussed below.
cGMP - retina
blindness and, if untreated, to a deterioration of receptor outer segments and eventually total blindness.
In the retina of primates each of the three types of cone cells contains a different pigment optimized for absorption of light in a different part of the visibl
La trasducina è membro della famiglia delle proteine G tirreniche: - Tutto l’occhio (es contrazione della pupilla, per ridurre la quantità di luce che
spectrum. As in rods, the visual pigments in cones are composed of two parts: a protein called cone opsin and a light-absorbing portion, 11-cis retinal. Ea
Stage 3: The Reduction in Cyclic GMP Concentration Closes cGMP-Gated Ion Channels, Thus
Hyperpolarizing the Photoreceptor
Neurofisiologia
The light-evoked decrease in cGMP results in the closure of cGMP-gated ion channels in the photoreceptor (Figure 26-4). Cyclic GMP gates these channels by binding
137
directly to the cytoplasmic face of the channel; the channel is activated by the cooperative binding of at least three molecules of cGMP. The cGMP-gated channel in
photoreceptors was the first known example of an ion channel regulated by a cyclic nucleotide acting directly on the channel rather than through a protein kinase.
Similar channels are also present in some retinal bipolar cells (see below) and in olfactory neurons (see Chapter 32).
- attività spontanea anche al buio, modulata dalle afferenze provenienti dai diversi
Cellule gangliari: neuroni d’uscita
In the absence of a light stimulus the cGMP-gated channels conduct an inward current that tends to depolarize the photoreceptor. The light-evoked closing of
P.515
these channels reduces this current and therefore hyperpolarizes the cell (Box 26-1).
interneuroni retinici.
Afferenze ad una cellula gangliare → da gruppi di fotorecettori circonvicini localizzati in
una ristretta area di retina:
- il campo recettivo di una cellula gangliare è l’area di retina che proietta ad una
cellula gangliare.
- I campi recettivi delle cellule gangliari hanno due caratteristiche importanti:
- Sono approssimativamente circolari.
- I campi recettivi della maggior parte delle cellule gangliari si possono
dividere in due parti
- Centro: zona circolare al centro
- Periferia: parte che circonda il centro.
Le cellule gangliari danno una risposta ottimale se l’illuminazione al centro del
campo recettivo è differente da quella della periferia.
Le cellule gangliari si possono distinguere in 2 classi diverse a seconda della risposta
che forniscono a una piccola macchia luminosa proiettata nel centro del loro campo
recettivo:
- cellule gangliari centro-on: eccitate quando si proietta la luce nel centro del
campo recettivo
I neuroni di uscita dalla retina sono le cellule gangliari: - Luce applicata alla periferia del campo recettivo → inibito l’effetto prodotto
- trasmettono le proprie informazioni sotto forma di scariche di potenziali d’azione dall’illuminazione del centro.
- I loro assoni vanno a formare il nervo ottico, che proietta a - Stimolo inibitorio più efficace → anello di luce proiettato su tutta la periferia
- Talamo - Cellule gangliari centro-off: inibite dalla luce proiettata nel centro del loro
- Corpo genicolato laterale campo recettivo
- Collicolo superiore - La frequenza di scarica di queste cellule aumenta per breve tempo, subito
dopo la scomparsa dello stimolo luminoso → eccitate quando la luce viene
- Pretetto
spenta
- Altri nuclei
- Gli stimoli luminosi, sono in grado di eccitare le cellule gangliari centro-off
Tra i fotorecettori e le cellule gangliari sono interposte tre diverse classi di quando cadono sulla periferia del campo recettivo
interneuroni:
In entrambi questi tipi di cellule la risposta evocata da un anello di luce proiettato su
- cellule bipolari tutta la periferia del campo recettivo → cancella quasi completamente la risposta
- Cellule orizzontali evocata da uno stimolo luminoso proiettato nel centro del campo stesso:
- Cellule amacrine - l’illuminazione diffusa in tutto il campo → debole risposta in entrambi i tipi di
Gli interneuroni non solo trasmettono i segnali dai fotorecettori alle cellule gangliari → cellule
combinano i segnali luminosi trasmessi da numerosi fotorecettori: Non tutte le cellule gangliari hanno campi recettivi con organizzazione basata
- fanno in modo che le risposte elettriche che nascono nelle cellule gangliari sull’antagonismo centro-periferia:
dipendano in modo critico dalle caratteristiche spaziali e temporali degli stimoli - alcune cellule gangliari sono deputate al controllo dei riflessi pupillari →
luminosi che hanno colpito la retina. rispondono alle variazioni dell’illuminazione complessiva.
Le cellule centro off e centro-on sono più o meno lo stesso numero:
- ogni fotorecettore invia segnali d’uscita a cellule gangliari di entrambi i tipi
Campi recettivi delle cellule gangliari - Le cellule gangliari costituiscono due vie in parallelo per l’elaborazione
Le cellule gangliari non sono mai completamente silenti: dell’informazione visiva.
The first change in cones during light adaptation is the slow recovery of the membrane potential. A very bright light closes all cGMP-gated channels, hyperpolarizing
Neurofisiologia
138
the cones to -70 mV, the equilibrium potential for K+. In this state the cones cannot respond to further increases in light intensity. If this illumination is maintained,
the cones slowly depolarize to a membrane potential between -70 and -40 mV (the resting potential), and are once again capable of hyperpolarizing in response to
further increases in light intensity—the bright light is no longer blinding. The second change in cones during light adaption is the desensitization of the receptor.
During prolonged illumination by a background light, the smallest increment in light intensity capable of evoking a detectable change in membrane potential increases
Le dimensioni dei campi recettivi delle cellule gangliari variano notevolmente da una
regione della retina all’altra:
potential and desensitization—are due to a slow
Contrasti di luminosità e mutamenti rapidi
in proportion to the background intensity, in accordance with Weber's law (Chapter 21). Both changes in the responses of cones—slow recovery of the membrane
P.516-
fovea dei primati → massima acuità visiva → campi recettivi piccoli, con centro delle immagini
P.517 piccolo (0,25 mm)
- Periferia
decrease della retina
in Ca2+ concentration, → bassa
a decrease acuitàthevisiva
that affects →ofcampi
function recettivi
several proteins piùphototransduction
in the
Le cellule gangliari analizzano i contrasti di luminosità presenti nello scenario visivo,
grandi, con pathway (Box 26-2).
zone centrali di circa 1-2 mm non l’illuminazione assoluta:
- rispondono poco quando l’illuminazione è uniforme tra centro e periferia
- Rispondono meglio quando tra periferia e centro vi sono illuminazioni diverse.
La maggior parte delle informazioni utili → nei contrasti di luminosità:
- i valori assoluti di luce → poca informazione, poichè dipendono dall’intensità
della sorgente stessa
- L’antagonismo centro-periferia → adattamento funzionale utile per
evidenziare le informazioni che contano in uno scenario visivo.
Percezione di luminosità e colore degli oggetti → basato sulle informazioni relative ai
contrasti → influenzata dal contrasto tra un oggetto e il suo sfondo.
Il riconoscimento dei contrasti avviene a livello retinico:
- permette di evitare la distorsione che si ha nella ritrasmissione da una stazione
sinaptica all’altra
- Le cellule gangliari misurano esse stesse le differenze di luminosità e
trasmettono i relativi segnali
- La frequenza di scarica → info sulle differenze di illuminazione tra centro e
periferia
- L’informazione trasmessa ai centri superiori → proporzionale alle differenze
dell’intensità di illuminazione presenti in ciascun campo recettivo.
L’analisi delle informazioni separata in due vie parallele52 migliora le prestazioni del
sistema visivo:
- ogni tipo di cellula gangliare segnala in maniera ottimale → rapidi aumenti e
rapide diminuzioni del livello di illuminazione.
- Cellule centro-on: scaricano a bassa frequenza con luce attenuata →
aumento rapido della luce sul centro → aumento rapido di scarica
- Cellule centro-off: bassa frequenza di scarica con esposizione alla luce →
aumento rapido della frequenza di scarica segnala una diminuzione rapida
dell’illuminazione al centro del campo recettivo.
I segnali che provengono dai coni localizzati alla periferia del campo recettivo di
una cellula bipolare sono mediati dalle cellule orizzontali.
L’anacronismo tra centro e periferia è dato da una cellula bipolare centro-on. La cellula
orizzontale riceve un’afferenza da un cono posto alla periferia del campo recettivo della
cellula bipolare centro-on e stabilisce un contatto postsinaptico con un altro cono al
centro del campo recettivo della stessa cellula bipolare. Al buio, le cellule orizzontali
liberano neurotrasmettitore inibitorio → iperpolarizza i coni postsinaptici che controllano il
centro del campo recettivo di una cellula bipolare. Illuminazione di un cono che controlla la
periferia → iperpolarizzazione del cono → iperpolarizzazione della cellula orizzontale →
diminuisce la quantità di neurotrasmettitore inibitorio liberato dalle cellule orizzontali sui
coni postsinaptici che controllano il centro del campo recettivo → depolarizzazione dei
coni del centro del campo recettivo (effetto opposto a quello che fa la luce sui medesimi
coni) → la cellula bipolare centro-on si iperpolarizza → non scarica sulla cellula gangliare
centro-on (azione opposta della luce nel centro del campo recettivo)
- Convergono attraverso vie diverse disposte in parallelo i segnali provenienti - Convogliano informazioni. provenienti da coni localizzati a distanza, alle cellule
dai medesimi fotorecettori. bipolari
La maggior parte delle cellule gangliari dei primati sono classificate in due gruppi: - Le cellule orizzontali non trasmettono direttamente alle cellule bipolari, ma
- cellule M (magnae): tramite i coni situati al centro del campo recettivo della cellula bipolare stessa.
- Cellule P (parvae) - Anche alcune cellule amacrine trasmettono a cellule gangliari informazioni
provenienti da cellule bipolari molto lontane.
Le cellule M hanno campi recettivi grandi e danno risposte fugaci durante
l’esposizione protratta alla luce: La gran parte dei contatti sinaptici retinici sono raccolti in due strati plessiformi (a mo’
- rispondono bene a stimoli rappresentati da oggetti grandi di rete)
- Frequenza di scarica può seguire fedelmente variazioni rapide dell’intensità degli - plessiforme esterno: ha i processi dei fotorecettori, delle cellule bipolari e di
quelle orizzontali
stimoli
- Plessiforme interno: processi delle cellule bipolari, amacrine e gangliari.
- Funzione: analisi delle caratteristiche grossolane degli stimoli luminosi e del loro
movimento Le cellule bipolari → ponte tra i due strati plessiformi.
Le cellule P sono più piccole e molto più numerose: I fotorecettori rispondono alla luce con modificazioni graduali del potenziale di
- campi recettivi più piccoli membrana e non come potenziali d’azione:
- anche le cellule bipolari propagano la scarica in maniera elettrotonica
- Risposte selettive per diverse lunghezze d’onda
- Non hanno canali Na⁺ voltaggio-dipendenti
- Funzione: percezione di forma e colori. Analisi dei dettagli piccoli delle
immagine visive. - La trasmissione dipende solo dalle proprietà passive della membrana
La retina dei primati contiene anche altre cellule, che non sono né P né M: - I segnali raggiungono le terminazioni sinaptiche perchè queste cellule sono
- funzioni ignote piccole e hanno processi molto brevi.
- Uno di tali aspetti è di rilevare la luminosità globale dell’ambiente. Gli assoni delle cellule gangliari, al contrario → distanze considerevoli:
- propagano i messaggi attraverso scariche di potenziali d’azione
Antagonismo centro-periferia
Rete di interneuroni
Anche le cellule bipolari hanno campi recettivi con organizzazione basata
sull’antagonismo centro-periferia:
Tutti i tipi di interneuroni della retina (cellule orizzontali, bipolari e amacrine) →
modificano i segnali dei fotorecettori, modulando l’immagine visiva trasmessa - attivazione di coni nel centro del campo recettivo,
attraverso la retina. - Cellula bipolare centro-on → depolarizza
- Cellula bipolare centro-off → iperpolarizza
Cellule bipolari: via diretta o indiretta - attivazione di coni nella periferia del campo recettivo,
- Cellula bipolare centro-on → iperpolarizza
L’informazione visiva dai coni alle cellule gangliari può attraversare diverse vie. - Cellula bipolare centro-off → depolarizza
I coni che si trovano nel centro del campo recettivo di una cellula gangliare → in
contatto con cellule bipolari, che passano il segnale direttamente alle cellule gangliari:
- queste connessioni sono della via diretta o verticale.
Connessioni eccitatorie con le cellule
I segnali provenienti dalla periferia del campo recettivo della cellula gangliare la gangliari
raggiungono attraverso una via indiretta, che comprende:
- cellule orizzontali Le proprietà dei campi recettivi delle cellule gangliari → riflettono l’organizzazione dei
tipi di cellule bipolari a cui sono connesse:
- Qualche cellula amacrina.
Tali connessioni sono dette via laterale: - infatti, tutti i tipi di cellule bipolari (centro-on e centro-off) hanno connessioni
sinaptiche eccitatorie con le cellule gangliari corrispondenti.
- le cellule orizzontali hanno un albero dendritico molto esteso
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P.524
Enrico Colombo - www.bluejayway.it
The Retinal Image Is an Inversion of the Visual Field
For both clinical and experimental purposes it is important to distinguish between the retinal image and the visual field. The surface of the retina is divided with
Neurofisiologia
142
- non contiene fotorecettori → insensibile alla luce → macchia cieca nella retina
- Posto medialmente ad entrambe le fovee → la luce proveniente da un punto
La retina proietta a tre diverse regioni
qualunque ella regine binoculare non può mai cadere simultaneamente su sottocorticali
entrambe le macchie cieche → non percepibile normalmente
Necessario tener presente la corrispondenza tra diverse regioni del campo visivo e le Gli assoni di tutte le cellule gangliari retiniche:
rispettive immagini retiniche → difficile per due ragioni: - confluiscono nel disco ottico → diventano mielinici → formano il nervo ottico
- il cristallino inverte le immagini → la metà superiore del campo visivo è - Nervo ottico → chiasma ottico → decussazione delle fibre nasali
proiettata nella metà inferiore della retina e vice versa - Le fibre si ricompongono dopo il chiasma → tratti ottici
- La zona binoculare di ciascun emicampo visivo proietta su parti diverse - I tratti ottici proiettano a tre principali stazioni sottocorticali:
delle due retine: un punto luminoso nella parte binoculare dell’emicampo visivo - Collicolo superiore
di destra care su
- Pretetto
- Emiretina temporale dell’occhio sinistro
- Corpo genicolato laterale
- Emiretina nasale dell’occhio destro.
Gi assoni di tutte le cellule gangliari → nervo ottico → a livello del chiasma ottico: Collicolo superiore
- le fibre nasali di ogni retina si incrociano → proiettano all’emisfero controlaterali Il collicolo superiore è una struttura costituita da strati di sostanza grigia alternati a
- Le fibre temporali delle retine non si incrociano. strati di sostanza bianca, formando il tetto del mesencefalo:
In tal modo, le fibre del chiasma ottico provenienti dalle due retine entrano a far parte Gli strati superficiali:
dei tratti ottici destro e sinistro. - ricevono afferenze
In tal modo: - dirette dalle cellule gangliari retiniche, organizzate a formare una mappa del
- le fibre provenienti dalla metà sinistra di ogni retina53 proiettano nel tratto campo visivo controlaterale
ottico sinistro → contiene una rappresentazione completa dell’emicampo - Dalla corteccia visiva
visivo destro. - proiettano attraverso il nucleo talamico del pulvinar, a larghe aree di corteccia
- le fibre provenienti dalla metà destra di ogni retina54 proiettano nel tratto cerebrale → via indiretta, che dalla retina raggiunge la corteccia cerebrale
ottico destro → contiene una rappresentazione completa dell’emicampo Gli strati profondi:
visivo sinistro.
- ricevono afferenze da
Tale separazione dell’emicampo visivo → mantenuta in tutte le proiezioni ai nuclei
- Altre regioni di corteccia, non quella visiva
visivi sottocorticali.
- Udito
- somestesia
- Possiedono la stessa mappa del campo visivo presente negli strati superficiali,
ma rispondono anche ad afferenze uditive e somatosensitive
- Le localizzazioni spaziali date da queste afferenze multisensoriale sono
allineate le une alle altre → i neuroni che rispondono all’immagine di un
uccello nel campo visivo controlaterale, risponderanno anche al cinguettio
se proviene dal medesimo punto
- I diversi tipi di informazioni sensoriali riguardanti lo stesso oggetto →
indirizzati ad una medesima porzione del collicolo superiore
- Condizioni in cui le mappe uditive e somatosensitive divergono rispetto alla
mappa visiva (es con la testa ruotata verso un lato) → modificazioni in modo
Figure 27-3 The lens of the eye projects an inverted image on the retina in the same way as a camera. (Adapted from Groves and Schlesinger 1979.)
- Molte cellule degli starti profondi scaricano prima dell’inizio dei movimenti oculari
saccadici
- Formano una mappa del movimento saccadico rapido, allineata con la
mappa visiva
- Cellule che rispondono a stimoli presenti nel campo visivo di sx → scaricano
molto prima di un movimento saccadico a sx
- Si ritiene ce il controllo dei movimenti saccadici sia maggiormente in
relazione con afferenze cerebrali, e non ad afferenze retiniche dirette.
Figure 27-4 A simplified diagram of the projections from the retina to the visual areas of the thalamus (lateral geniculate nucleus) a
(pretectum and superior colliculus). The retinal projection to the pretectal area is important for pupillary reflexes, and the projection to the sup
55 contributes to visually guided eye movements. The projection to the lateral geniculate nucleus, and from there to the visual cortex, processes visua
contiene i neuroni pregangliari parasimpatici, situato adiacente al nucleo del nervo oculomotore (III)
56 contiene i neuroni postgangliari che innervano il muscolo sfintere costrittore della pupilla. perception.
Enrico Colombo - www.bluejayway.it Many cells lying in the deeper layers of the colliculus also discharge vigorously before the onset of saccadic eye movements, those movements that
rapidly from one point in the visual scene to another. These cells form a movement map in the intermediate layers of the colliculus, and this map is
the visual map: Cells responding to stimuli in the left visual field will discharge vigorously before a leftward-directed saccade. Although the superior
direct retinal input, the control of these saccadic eye movements is thought to be determined more by the inputs from the cerebral cortex that reac
Neurofisiologia
144
recettivo:
Corpo genicolato laterale
- i campi recettivi dei neuroni del corpo genicolato sono simili a quelli delle cellule
Il corpo genicolato laterale riceve il 90% degli assoni retinici → più importante gangliari retiniche
stazione sottocorticale di trasmissione alla corteccia visiva.
- Costituiti da campi concentrici del diametro di circa 1°
Lesioni di tali afferenze → perduta la percezione visiva,
- Vi sono cellule centro-on e centro-off
- anche se è ancora possibile l’identificazione di qualche stimolo visivo e restano i
- Stimolazione del centro del campo recettivo → risposta ottimale delle cellule del
movimenti oculari diretti verso oggetti presenti nel campo visivo.
corpo genicolato laterale
- Tale visione residua, detta visione cieca → mediata alle vie visive dirette al
- Stimolazione uniforme del campo recettivo → risposta lieve
collicolo superiore.
La somiglianza delle proprietà recettive delle cellule gangliari e delle cellule del corpo
Le cellule gangliari della retina proiettano nei diversi punti del corpo genicolato laterale
genicolato laterale è dovuta a:
→ si forma una rappresentazione retinotopica della metà controlaterale del
campo visivo: - ciascun neurone del corpo genicolato laterale riceve la maggior parte delle
afferenze retiniche dagli assoni di pochissime cellule gangliari.
- la superficie della retina, non è tuttavia rappresentata in maniera uniforme → la
fovea ha una rappresentazione maggiore
- Nella fovea e zone limitrofi → alta densità di cellule gangliari (x via della
concavità l’area centrale della retina è minore di quella della sua periferia)
- Nel corpo genicolato laterale → nessuna limitazione geometrica →
distribuzione dei neuroni è uniforme.
- Quindi i neuroni provenienti dalla fovea (+ numerosi) → area maggiore nella
corteccia e nel corpo gelificato laterale.
- Fattore di amplificazione: rapporto tra l’area del corpo genicolato laterale e
l’area della retina deputate alla rappresentazione di 1° di campo visivo.
Nel corpo genicolato laterale → 6 strati di sostanza grigia separati da strati
intralaminari di fibre nervose e dendriti:
- numerati (1-6) in senso ventro-dorsale
- Gli assoni delle cellule gangliari retiniche M e P → restano separati anche nel
corpo genicolato laterale
- Strati 1, 2 → strati magnocellulari: contengono cellule grandi, ricevono da
cellule M
- Strati 3, 4, 5, 6 → strati parvicellulari: cellule piccole, ricevono afferenze
dalle cellule gangliari P della retina.
- Entrambi gli strati comprendono cellule centro-on e centro-off, come nella retina.
- Ogni strato riceve afferenze da un solo occhio
- Strati 1, 4, 6 → emiretina nasale controlaterale
- Strati 2, 3, 5 → emiretina temporale ipsilaterale.
Le afferenze provenienti da ciascun occhio restano dunque separate:
- afferenze dell’emiretina nasale controlaterale → hanno rappresentazione
completa dell’emicampo visivo controlaterale
- Afferenze dell’emiretina temporale dell’occhio ipsilaterale → solo il 90%
dell’emicampo, poichè non includono la semiluna temporale.
Figure 27-6 The lateral geniculate nucleus is the principal subcortical site for processing visual information. Inputs from the right hem
Relazione centro-periferia project to different layers of the right lateral geniculate nucleus to create a complete representation of the left visual hemifield. Similarly, fibers fro
hemiretina of each eye project to the left lateral geniculate nucleus (not shown). The temporal crescent is not represented in contralateral inputs (
Come le cellule gangliari retiniche, anche le cellule del corpo genicolato laterale hanno Layers 1 and 2 comprise the magnocellular layers; layers 3 through 6 comprise the parvocellular layers. All of these project to area 17, the primar
= contralateral input; I = ipsilateral input.)
un’organizzazione basata sull’antagonismo centro-periferia del campo
Enrico Colombo - www.bluejayway.it Magnocellular and Parvocellular Pathways Convey Different Information to the Visual Co
We have already seen that the M ganglion cells of the retina project to the magnocellular layers of the lateral geniculate nucleus and that the P gan
P.530
to the parvocellular layers. The parvocellular and magnocellular layers in turn project to separate layers of the primary visual cortex as we shall se
Neurofisiologia
145
Luminance contrast is a measure of the difference between the brightest and darkest parts of the stimulus—M cells respond when contrast is as low as 2%, whereas P
cells rarely respond to contrasts less than 10%. The M and P cells also differ in their response to spatial and temporal frequency. Spatial frequency is the number of
- difficile il riconoscimento di strutture formate dall’alternanza di strisce chiare e 10 times over a visual angle of one degree have a spatial
Via magnocellulare e parvicellulare
repetitions of a pattern over a given distance. For example, alternating light and dark bars each occurring
frequency of 10 cycles per degree. Temporal frequency is how rapidly the pattern changes over time; turning the bars of a grating on and off 10 times per second
scure con
would produce a temporal frequency of 10 Hz. The M cells tend to have lower spatial resolution and higher temporal resolution than P cells.
Gli strati magnocellulari e parvicellulari → proiettano a strati diversi della - bassa frequenza spaziale (strisce grandi)
One way to explore further the contribution of the M and P pathways is by selectively removing one or the other in a monkey and then measuring the monkey's ability
corteccia visiva primaria. - frequenza temporale elevata (illuminazione intermittente della struttura, ad
to perform a task that is thought to depend on the ablated pathway. Because the M and P cells are in different layers in the lateral geniculate nucleus, removal of a
Tale singolare separazione anatomica di cellule gangliari retiniche, cellule del corpo alta frequenza)
pathway is possible through localized chemical lesions (Figure 27-7).
genicolato e neuroni corticali visivi ha portato alla supposizione che esistano due vie - Necessario inoltre un contrasto di luminanza maggiore
parallele, distinte dal punto di vista funzionale:
- via M
- Via P
Contrasto di colore No Si
Il contrasto di luminanza: misura della differenza tra la parte più illuminata e la parte
più scura di uno stimolo:
- cellule M: rispondono anche quando il contrasto si riduce al 2%
- Cellule P: rispondono difficilmente se il contrasto è minore del 10%
Le cellule M e P differiscono anche per le risposte alle frequenze spaziali e temporali:
Figure 27-8 Visual losses after selective lesioning of the magnocellular and parvocellular layers of the lateral geniculate nucleus in monkeys. The
- frequenza spaziale → numero di volte con cui una certa struttura è replicata Si può dedurre che le vie M e P portano contributi diversi alla percezione
monkeys were trained to look at a fixation spot on a TV monitor and then grating stimuli were presented at one location in the visual field. The location was selected
nello spazio visiva:
to coincide with the part of the visual field affected by a lesion in the lateral geniculate nucleus (such as those shown in Figure 27-7). Each lesion was centered on
- Frequenza temporale: misura della rapidità con cui una struttura visiva varia - cellule
one layer P: fondamentale
that received perone
information from la visione
eye, so indei
thecolori,
test themassima importanza
eye unaffected perwas covered. On each presentation the monkeys indicated whether
by the lesion
the gratings were vertical or horizontal, and this distinction became more difficult as the luminance contrast of the gratings became very low or the spatial frequency
nel tempo discriminazioni visive con alta frequenza spaziale e basso potere risolutivo
became very high.
Le cellule M → risoluzioni spaziali minori, ma temporali maggiori delle cellule P. temporale.
A. Luminance contrast is the difference between the brightest and darkest parts of the grating. Spatial frequency is the number of light and dark bars (cycles) in the
Lesione selettiva delle cellule P: - Cellule M: massimo contributo visivo alle discriminazioni spaziali in cui è
grating per degree of visual angle. Temporal frequency (not shown) is how fast the stationary grating is turned on and off per second (Hz).
- perdita completa del senso del colore richiesto un basso potere risolutivo spaziale e alto potere risolutivo temporale.
B. Contrast sensitivity is the inverse of the lowest stimulus contrast that can be detected. Contrast sensitivity for all spatial frequencies is reduced when only the
- Difficile riconoscere stimoli luminosi con alta frequenza spaziale e bassa Non è tuttavia ancora chiara quale sia la funzione del nucleo del corpo genicolato
magnocellular (M) pathway remains after parvocellular (P) lesion. The solid blue line in B and C shows sensitivity of the normal monkey; filled circles show the
laterale:
frequenza temporale contribution of the P pathway (after M lesions) and open squares the contribution of the M pathway (after P lesions).
- solo il 10-20% delle afferenze a tale nucleo è di origine retinica
Lesione selettiva delle cellule M
- La maggioranza delle altre afferenze che proviene da
- nessun deficit visivo
- Tali connessioni sono connessioni a feedback → potrebbe avere la funzione - Cellule stellate spinose: eccitatorie, glutammato o aspartato
di controllare il flusso delle afferenze retiniche alla corteccia. - Cellule stellate lisce: inibitorie, GABA
P.531
L’informazione visiva, nella corteccia, circola da uno strato corticale all’altro, secondo
un pianoThesistematico,
effects of thesechefocal lesions
inizia nella on colorIV:
lamina vision are striking. Removal of P cells (leaving M cells alone) lea
Organizzazione della corteccia visiva explained by the color sensitivity of these cells. Lesions in the M cell layers (leaving P cells alone) do not
- dal corpo genicolato laterale, le proiezioni giungono nello strato IV su cellule
sensitivity in these cells. Selective lesions of M cells make it difficult for monkeys to perceive a pattern of
stellate spinose.
La corteccia visiva primaria è la prima stazione di ritrasmissione delle vie visive in (more widely spaced bars) and high temporal frequency (bars turned on and off at higher rates). To mak
cui le proprietà dei campi recettivi cellulari cambiano in maniera significativa rispetto a - Queste
and dark distribuiscono le informazioni
bars must be higher ricevute,
than for normal monkeys (Figure 27-8B, C). Lesions in the P cell layers pro
quelle delle cellule retiniche: - Le celluletopiramidali,
monkey discriminate attraverso collaterali
between stimuli thatdei propri
have bothassoni, integrano
high spatial l’attività
frequency (more closely spaced bars)
- detta anche area visiva 1 o area 17 di Brodmann delle cellule di strati soprastanti e sottostanti di V1
rates).
Thus both the response properties of single cells and the behavioral consequence of removing the cells sh
perception. The P cells are critical for color vision and are most important for vision that requires high spa
As we have seen in Chapter 17, the cortex contains two basic classes of cells. Pyramidal cells are large and have long spiny dendrites; they are projection neurons
whose axons project to other brain regions as well as
P.533
Neurofisiologia
interconnecting neurons in local areas. Nonpyramidal cells are small and stellate in shape and have dendrites that are either spiny (spiny stellate cells) or smooth
147
(smooth stellates). They are local interneurons whose axons are confined to the primary visual cortex (Figure 27-10B). The pyramidal and spiny stellate cells are
excitatory and many use glutamate or aspartate as their transmitters; the smooth stellate cells are inhibitory and many contain !-aminobutyric acid (GABA).
Tali campi recettivi rettilinei possono prendere origine dalla convergenza di molti
campi recettivi circolari se le connessioni presinaptiche provenienti dal
corpo genicolato laterale vengono fatte convergere in maniera opportuna su
singole cellule:
- le zone eccitatorie dei campi recettivi delle cellule semplici (zone on) →
afferenze di cellule centro-on del corpo genicolato laterale
- Le zone inibitorie (zone off) dei campi recettivi → afferenze delle cellule centro-off
del corpo genicolato laterale.
I campi recettivi delle cellule complesse:
- hanno dimensioni maggiori di quelli delle cellule semplici
Figure 27-10 The primary visual cortex has distinct anatomical layers, each with characteristic synaptic connections. (Adapted from Lund 1988.)
- Possiedono anch’essi un asse di orientamento specifico, ma la posizione esatta
dello stimolo nel campo recettivo non appare essenziale → esistono zone
Cellule semplici e cellule complesse
A. Most afferent fibers from the lateral geniculate nucleus terminate in layer 4. The axons of cells in the parvocellular layers (P) terminate primarily in layer 4C",
with minor inputs to 4A and 1, while the axons of cells in the magnocellular layers (M) terminate primarily in layer 4C#. Collaterals of both types of cells also eccitatorie e inibitorie ben definite
terminate in layer 6. Cells of the intralaminar regions (I) of the lateral geniculate nucleus terminate in the blob regions of layers 2 and 3.
Le cellule semplici e le cellule complesse decompongono i contorni delle
B. Several types of neurons make up the primary visual cortex. Spiny stellate and pyramidal cells, both of which have spiny dendrites, are excitatory. Smooth
- Per alcune cellule complesse, il movimento di un oggetto nel campo
immagini visive in brevi segmenti rettilinei, di diverso orientamento
stellate cells are inhibitory. Pyramidal cells project out of the cortex, whereas both types of stellate cells are local neurons.
recettivo → stimolo particolarmente efficace.
C. Conception of information flow based on anatomical connections. (LGN = lateral geniculate nucleus; MT = middle temporal area.)
I requisiti necessari per ottenere una risposta da parte delle cellule degli strati - Si è dimostrato che alcune cellule complesse ricevono afferenze significative
Inputs. Axons from M and P cells in the lateral geniculate nucleus end on spiny stellate cells in the sublayers of 4C, and these cells project axons to layer 4B or the
soprastanti
upper layers 2 and 3.e sottostanti
Axons from cells in the del IV strato
intralaminar zones of the sono molto nucleus
lateral geniculate più complessi rispetto
project directly to layers 2 and 3. a quelli che da gruppi di cellule semplici con il medesimo asse di orientamento, ma
eccitano le cellule
Intracortical connections. Axondella retina
collaterals e del
of pyramidal corpo
cells in genicolato
layers 2 and 3 project to layerlaterale:
5 pyramidal cells, whose axon collaterals project both to layer 6 campi recettivi retinici leggermente sfasati tra loro.
pyramidal cells and back to cells in layers 2 and 3. Axon collaterals of layer 6 pyramidal cells then make a loop back to layer 4C onto smooth stellate cells.
Output. - Each
le piccole macchie
layer, except for 4C, has outputs diforluce, efficaci
V1 and each a The
is different. livello
cells indella
layers 2, retina, del tocorpo
3, and 4B project genicolato,
extrastriate visual cortical areas. Cells in layer
1. The cell's response to a bar of light is strongest if the bar of light is vertically oriented in the center of its receptive field.
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2. Spots of light consistently elicit weak responses or no response. A small spot in the excitatory center of the field elicits only a weak excitatory response (a). A
small spot in the inhibitory area elicits a weak inhibitory response (b). Diffuse light produces no response (c).
3. By using spots of light, the excitatory or “on” areas (+) and inhibitory or “off” areas (-) can be mapped. The map of the responses reveals an elongated “on” area
Neurofisiologia
148
Convergenza progressiva
Il tipo di convergenza delle afferenze che si osserva fino alle cellule complesse,
suggerisce che:
- una cellula complessa riceva da più cellule semplici
- una cellula semplice riceva da più cellule del corpo genicolato
- Una cellula dal corpo genicolato governa l’attività di un gruppo di cellule
gangliari della retina
Ad ogni livello, una cellula ha maggiori capacità di elaborazione delle cellule del livello
inferiore
- le proprietà dello stimolo capace di attivare una cellula diventa sempre più
specifica
- Cellule gangliari della retina e cellule del corpo genicolato → rispondono ai
contrasti di luminosità.
- Attività rimodellata dalle cellule semplici e complesse della corteccia →
campi recettivi rettilinei → segmenti netti e margini precisi
- Passaggio importante per riconoscere le sagome degli oggetti.
- La semplice info sul contorno è generalmente sufficiente a riconoscere
un oggetto.
- La parte interna ed uniforme degli oggetti e le superfici di uno sfondo,
non contengono generalmente info importanti
- A livello della lamina IV in V1, le cellule semplici e complesse ricevono afferenze
sia dalle cellule M che dalle cellule P
- Probabilmente queste vie contribuiscono entrambe a costituire l’abbozzo
primitivo delle immagini, → rappresentazione approssimativa e
bidimensionale della forma e dei contorni.
Figure 27-12 The receptive fields of simple cells in the primary visual cortex are different and
and lateral geniculate nucleus.
A. Cells of the retina and lateral geniculate nucleus fall into two classes: on-center and off-center. The r
organization due to antagonistic excitatory (+) and inhibitory (-) regions.
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B. The receptive fields of simple cells in the primary visual cortex have narrow elongated zones with eit
variety, the receptive fields of simple cells share three features: (1) specific retinal position, (2) discrete
orientation.
P.538
P.539
Neurofisiologia
2 and 3 of V1 (Figure 27-15). The cells in the blobs frequently respond to different color stimuli, and their
149 receptive fields, like those of cells in the lateral geniculate
nucleus, have no specific orientation.
Colonne
La corteccia visiva primaria è organizzata in sottili colonne, disposte dalla superficie
piale alla sostanza bianca:
- larghezza 30-100 µm e spessore 2 mm
- Contiene uno strato IVC di cellule a campi recettivi concentrici.
- Sopra e sotto → cellule semplici, con campi recettivi e asse di orientamento
quasi identici (dette a tal proposito colonne di orientamento)
- Ogni colonna di orientamento contiene cellule complesse
- Ogni cellula complessa pare riceva connessioni dirette da cellule
semplici della stessa colonna
- Le colonne del sistema visivo, sono organizzate in modo tale da favorire le
interconnessioni tra diversi tipi di cellule locali → possibile livelli sempre più
complessi di elaborazione visiva
- Le colonna fanno in modo che le cellule corticali possano generare campi
recettivi con proprietà lineari, partendo da cellule del corpo genicolato
laterale, che rispondono in maniera ottimale a piccole macchie di luce.
Le colonne con assi di orientamento diversi sono organizzate in maniera molto
precisa, comportando uno spostamento ordinato dell’asse da una colonna a
quella successiva:
- in un tratto di corteccia di circa 1 mm → direzione preferenziale delle colonne
varia in modo tale da coprire l’intera gamma delle variazioni possibili
Lo spostamento sistematico dell’asse preferenziale, passando da una colonna alla
successiva, viene interrotto dai blob:
- formazioni cellulari di forma cilindrica, localizzati negli strati II e III di V1
- Le cellule di questi blob rispondono elettivamente a stimoli colorati
- I loro campi recettivi non hanno orientamento specifico.
Esiste anche un terzo sistema di colonne, a disposizione alternata, che analizza le
afferenze che provengono da ciascun occhio:
- colonne di dominanza oculare → disposizione ordinata di cellule che
ricevono afferenze solo da un occhio
- Grande importanza per le interazioni binoculari.
A. Image of a 9 by 12 mm rectangle of cortical surface taken while the monkey viewed contours of different orientations (indicated on the right). This image was
- Cellule dello
obtained strato
through IVBand→
optical imaging proiettano
by comparing al inlobo
local changes mediotemporale
reflectance, which indicate activity. Areas(V5)
that were most active during the presentation of a
particular orientation are indicated by the color chosen to represent that orientation (bars on the right). Complementary colors were chosen to represent orthogonal
- Cellule strato
delloHence, red and V Figure
→indicate
collicolo27-16 The
superiore, ocular dominance
toponte, pulvinar. columns.
orientations.
right oblique.
green maximal activities in response horizontal and vertical, while
Tutte queste unità funzionali sono organizzate in ipercolonne, che controllano piccole
blue and yellow indicate greatest activation by left and
that are more concerned with color than orientation; and (3) ocular dominance columns, which receive inputs from one or the other eye. These units are organized
activity. The cortex was sectioned tangentially. (Courtesy of D. Ts'o, C. Gilbert, and T. Wiesel.)
B. Organization of the blobs in relation to the orientation columns. Only the upper layers of the cortex are shown with the blobs extending though these layers. The
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blobs interrupt
into hypercolumns that monitor small areas of the visual field.
the pattern of the orientation columns.
These vertically oriented systems communicate with one another by means of horizontal connections that link cells within a layer. Axon collaterals of individual
In addition to columns of cells responsive to axis of orientation and blobs related to color processing, a third system of alternating columns processes separate inputs
pyramidal cells in layers 3 and 5 run long distances, parallel with the layers, and give rise to clusters of axon terminals at regular intervals that approximate the width
from each eye. These ocular dominance columns, which we shall consider again in Chapter 56, represent an orderly arrangement of cells that receive inputs only from
the left or right eye and are important for binocular interaction. The ocular dominance columns have been visualized using transsynaptic transport of radiolabeled
Neurofisiologia
151
- Molte di tali coppie → rispondono a stimoli con lo stesso asse di - Il principio psicofisico dell’effetto del contesto → la valutazione degli oggetti
orientamento e che si muovono nella stessa direzione. dipende dal contesto generale nel quale li vediamo
- Per esempio → cellule blob selettive per i colori sono connesse con cellule - Può essere mediato da tali connessioni orizzontali.
di altri blob con le stesse caratteristiche di risposta.
Figure 27-17 Organization of orientation columns, ocular dominance columns, and blobs in primary visual cortex.
Esistono dunque delle connessioni orizzontali tra cellule dotate di analoghe
A. An array of functional columns of cells in the visual cortex contains the neural machinery necessary to analyze a discrete region of the visual field and can be
proprietà di risposta,
thought of as a functional macontains
module. Each module appartenenti
one complete setaof colonne diverse.
orientation columns, one set of ocular dominance columns (right and left eye), and
several blobs (regions of the cortex associated with color processing). The entire visual field can be represented in the visual cortex by a regular array of such
modules.- cellule corticali con campi recettivi con lo stesso asse di orientamento sono
reciprocamente connesse da una rete nervosa a disposizione orizzontale
B. Images depicting ocular dominance columns, orientation columns, and blobs from the same region of primary visual cortex. (Courtesy of Gary Blasdel.) 1. Images
of ocular dominance columns were obtained using optical imaging and independently stimulating the left and right ocular dominance columns in a particular region.
Si può concludere che l’organizzazione funzionale della corteccia visiva si basa su due
Because neural activity decreases cortical reflectance, the subtraction of one left eye image from one right eye image produces the characteristic pattern of dark and
light bands, representing the right and left eyes respectively. 2. In this image the borders of the ocular dominance columns shown in 1 appear as black lines
sistemi
superimposeddi connessioni
on the che si columns
pattern of orientation-specific intersecano reciprocamente:
depicted in Figure 27-14. 3. The borders of the ocular dominance columns shown in 1 are superimposed
on tissue reacted for cytochrome oxidase, which visualizes the blobs. The blobs are thus seen localized in the centers of the ocular dominance columns.
- sistema verticale: formato da colonne che occupano tutti gli strati corticali
- Sistema orizzontale: connette le colonne funzionali con le medesime proprietà
di risposta.
Tali connessioni orizzontali pare che integrano informazioni che interessano la
corteccia per estensione di diversi mm:
- una cellula può esser influenzata da stimoli che cadono fuori dal campo
recettivo.
28
Neurofisiologia
152
Perception of Motion, Depth, and Form
B. Connections between V1 and V2. The blobs in V1 connect primarily to the thin stripes in V2, while the interblobs in V1 connect to interstripes in V2. Layer 4B
projects to the thick stripes in V2 and to the middle temporal area (MT). Both thin and interstripes project to V4. Thick stripes in V2 also project to MT.
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P.549
Neurofisiologia
153
Anche le operazioni di blocco selettivo di una delle due vie portano ad affermare che - Da una stazione all’altra cambia il tipo di elaborazione visiva
la separazione tra via M e via P è incompleta in V1. - Le funzioni delle aree corticali delle due vie sono particolarmente diverse per
Blocco selettivo delle vie M e P mette anche in evidenza il contributo relativo di quanto attiene
ciascuna di queste vie alle cortecce parietale e infratemporale: - Connessioni anatomiche
- blocco strati magnocellulari nel corpo genicolato laterale - Attività dei neuroni
- Elimina risposte di cellule MT
- Riduce la risposta di tutte le altre cellule
- Blocco strati parvicellulari Movimento delle immagini: via dorsale
- Effetti più lievi sulle cellule di MT
Il movimento di un oggetto nel campo visivo → evidenziato paragonando la posizione
- Entrambi i blocchi selettivi → riducono sempre l’attività dei neuroni di V4 che la sua immagine assume sulla retina in tempi successivi:
- Via M → afferenze prevalenti della via dorsale, che porta a MT, - la maggior parte delle cellule del sistema visivo sono molto sensibili alla
- Via P + M → afferenze entrambi per la via ventrale posizione retinica delle immagini → distinguono eventi separati nel tempo da
Si può
inferior dedurre
temporal cortex, andche:
that the M pathway becomes the dorsal pathway that extends to the posterior parietal cortex. However, the actual relationships are 10-20 ms
probably not so exclusive.
- fino
The evidence a V1 esiste
for separation of function un
of thenotevole grado
dorsal and ventral pathwaysdi separazione
begins traor striate,
in the primary visual, vie PcortexeM (V1). Staining for the mitochondrial
- La maggior parte dei neuroni dovrebbe poter ottenere tutte le informazioni
enzyme cytochrome oxidase reveals a precise and repeating pattern of dark, peg-like regions about 0.2 mm in diameter called blobs. The blobs are especially
- Nella necessarie paragonano la localizzazione di un oggetto sulla retina istante per
prominent via dorsale
in the superficial layers 2 and 3,(fino
where a MT)
they → prevalenza
are separated della
by intervening regions thatvia
stain M
lighter, the interblob
P.550 istante.
- Nella via ventrale (fino alla corteccia inferotemporale) → mescolanza di afferenze
regions. The same stain also reveals alternating thick and thin stripes separated by interstripes of little activity (Figure 28-1 in the secondary visual cortex, or V2).
Le prime prove dell’esistenza di sottoinsiemi neurali deputati all’analisi del movimento
delle due vie
giungono dalle osservazioni psicofisiche sul moto apparente:
- illusione ottica, tipo quando al buio si accendono e spengono alternativamente
sorgenti di luce ad una certa distanza
- La percezione di movimento di oggetti che non hanno mai cambiato posto porta
a pensare che posizione e movimento sono segnalati da vie diverse
Cells in the parvocellular layers of the lateral geniculate nucleus project to layer 4C" in the striate cortex, from which cells project to the blobs and interblobs of V1.
The blobs send a strong projection to the thin stripes in V2, whereas interblobs send a strong projection to the interstripes in V2. The thin stripe and interstripe
areas of V2 may in turn project to discrete subregions of V4, thus maintaining this separation in the P pathway into V4 and possibly on into the inferior temporal
cortex. A pathway from the P cells in the lateral geniculate nucleus
P.551
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to the inferior temporal cortex can therefore also be identified (Figure 28-2).
type of global motion in the visual field called optic flow, which is important for a person's own movements through an environ
- Le cellule con specificità direzionali analoghe sono organizzate in colonne in the everyday world complex two- and three-dimensional patterns often give rise to ambiguous or illusory perception. Consid
verticali shows three gratings moving in three directions. When viewed through a small circular aperture, all three gratings appear to m
Una struttura a righe che si muove in tre direzioni diverse, se viene osservata
attraverso una apertura circolare molto piccola pare muoversi nella medesima
direzione in tutti e tre i casi:
- l’osservatore riesce a rilevare solo al componente del movimento,
perpendicolare all’orientamento delle linee dell’immagine
- Tale fenomeno è detto problema dell’apertura
- La maggioranza dei neuroni di V1 e di MT → campi recettivi piccoli, soggetti al
problema dell’apertura quando devono giudicare le dimensioni di un oggetto più
grande del loro campo recettivo.
Per risolver il problema dell’apertura, i neuroni possono ricavare le info necessarie
circa il movimento attraverso il loro campo visivo in due stadi successivi:
1) i neuroni che rispondono ad assi di orientamento specifici → segnalano le
componenti del movimento perpendicolari al loro asse d orientamento
preferenziale
2) Percezione del movimento dell’intera struttura complessa → i singoli neuroni di
ordine superiore integrano le diverse componenti del moto analizzate dai
neuroni dello stadio iniziale di elaborazione.
L’ipotesi dei 2 stadi successivi → saggiata sperimentalmente guardando le risposte Le informazioni codificate da neuroni di MT sono tali da determinare la valutazione
delle cellule di V1 e MT al movimento di strutture con un disegno a reticolo, risultante percettiva dell’animale in relazione alla direzione di movimento:
dalla sovrapposizione di due strutture a righe: - se si induce una modificazione della frequenza di scarica di tali neuroni →
- neuroni V1 e buona parte dei neuroni MT → mettono in evidenza la direzione del percezione del moto alterata
movimento delle singole componenti del reticolo - Stimolazione elettrica di neuroni agisce come se aggiungesse un segnale visivo
- Rispondono meglio quando le linee si muovono nella direzione per cui la costante a quello trasmesso da tutta la popolazione dei neuroni di MT
cellula è preferenzialmente selettiva La scarica di neuroni di MT sensibili alla direzione del movimento è in grado di fornire
- Non rispondono alla direzione globale dell’intero reticolo. un contributo efficace alla percezione.
- Queste cellule sono dette neuroni selettivi per le componenti della
direzione del movimento
- Il 20% circa dei neuroni MT → risponde solo al movimento globale dell’intera La visione tridimensionale
struttura → neuroni selettivi per la direzione globale.
Una delle funzioni principali del sistema visivo → conferire alle immagini retiniche
- Afferenze dalle cellule selettive per le componenti della direzione di moto. bidimensionali una valenza 3D.
Il movimento globale degli oggetti, dunque, è analizzato dai neuroni MT selettivi Gli studi psicofisici indicano che il passaggio dalla visione a 2D a quella a 3D si basa
per il movimento dell’intera struttura, in base alle afferenze dei neuroni di V1 su 2 tipi di elementi di valutazione:
e MT selettivi per le singole direzioni.
- elementi monoculari relativi alla profondità di campo
Lesioni di MT - Elementi stereoscopici basati sulla disparità binoculare
Le lesioni dell’area mediotemporale alterano selettivamente la valutazione Elementi monoculari
del movimento
Gli elementi monoculari sono in grado di creare il senso della profondità di
Lesioni chimiche ben localizzate in singole zone della mappa retinotopica di MT
campo per le lunghe distanze
- l’animale non è più in grado di valutare la velocità delle immagini in movimento
Per distanze maggiori di 30 metri → immagini retiniche dei due occhi sono
nelle regioni del campo visivo controllate dall’area lesa.
praticamente identiche:
- Non alterano i movimento oculari di inseguimento in altre regioni del campo
- ad una certa distanza siamo essenzialmente monocoli
visivo
- Ci si può rendere conto delle distanze con un occhio solo utilizzando una serie
- Non influenzano la fissazione di oggetti immobili
di elementi monoculari di profondità di campo.
Dunque l’elaborazione dei segnali visivi in MT è selettiva per i movimenti dello
Tali elementi, sono:
stimolo visivo.
- familiarità con l’oggetto: conoscere le dimensioni di un oggetto aiuta a
Lesioni alla corteccia parietale → talvolta deficit di movimenti lenti di inseguimento
valutare la distanza dall’osservatore
degli occhi:
- Interposizione: immagine di un individuo è parzialmente nascosta da quella di
- deficit comportamentale è differente da quello della lesione di MT
un’altra persona, si conclude che la persona che sta davanti è la più vicina
- Non seguono il movimento di uno stimolo bersaglio, quando questo si muove
- Prospettiva lineare: le linee parallele appaiono convergenti con la distanza.
verso il lato leso
Tanto maggiore è la convergenza, tanto maggiore è la distanza, e il nostro
- Per esempio → lesione nell’emisfero destro → difficoltà a muoversi verso sistema visivo è in grado di interpretarlo.
destra
- Dimensioni degli oggetti: se due oggetti simili hanno dimensioni diverse -< il
più piccolo è il più distante.
Percezione del movimento alterata da lesioni e
- Distribuzione delle ombre e dell’illuminazione: la distribuzione della luce e
microstimolazione di MT delle zone d’ombra contribuiscono a dare il senso di profondità.
Risultati di esperimenti indicano che lesioni di MT riducono la capacità di - Movimento di parallasse: muovendo la testa o il corpo da una parte o
percepire il movimento nel camp visivo: dall’altra, le immagini proiettate dagli oggetti nel campo visivo si muovono sulla
- le lesioni danno solo disturbi transitori → cellule selettive per la direzione di moto retina.
presenti in altre aree possono sopperire. - Gli oggetti più vicini paiono muoversi più rapidamente e in senso inverso ai
- Il recupero funzionale, tuttavia, rallenta se le lesioni interessano anche MST nostri movimenti,
Neurofisiologia
P.559 156
Understanding stereopsis begins with an understanding of the simple geometry of the image
!
point falls upon corresponding points on the center of the retina in each eye (Figure 28-12).
Motion (or monocular movement) parallax. Perhaps the most important of the monocular cues, this is not a static pictorial cue and therefore does not come
to us from the study of painting. As we move our heads or bodies from side to side, the images projected by an object in the visual field move across the plane of points on which it lies is called the fixation plane. The distance of an image from the
- Gli oggetti più lontani si muovono più lentamente e nella stessa direzione dei
retina. Objects closer than the object we are looking at seem to move quickly and in the direction opposite to our own movement, whereas more distant
objects move more slowly and in the same direction as our movement (Figure 28-11B).
- Parti dell’oggetti
distance ofpiùthevicine
objecta relative
noi → sulle due
to the retinepoint.
fixation avranno proiezioni
Any point on thepiù
object that is nearer or
nostri movimenti. distanti from
sul piano orizzontale
the center of the retina. Parts of the object that are closer to us will be farther apart on
- Parti piùfarther from
distanti da us
noiwill
→ project closer
proiezioni piùtogether on the
vicine sulle duetwo retinas.
retine.
Tale differenza di posizione è detta disparità binoculare:
Clearly, the difference in position, called binocular disparity, depends on the distance of the
- dipende dalla just outside dell’oggetto
distanza the fixation plane stimulate
dal piano different points on each eye, and the multiple dispar
di fissazione
- I punti di unSurprisingly,
oggetto tridimensionale che stanno fuori
not one of the great early students dal piano di fissazione,
of optics—Euclid, Archimedes, Leonardo da
stimolano punti diversi
readily havedi ciascun occhio
discovered it with the methods available to them. Stereoscopic vision was not d
- Tali disparitàthemultiple → elementi
stereoscope. utili alla visione
Two photographs stereoscopica,
of a scene 60-65 mmche da one taken from the position
apart,
percezione di eye sees only
solidità the
degli picture taken from one position and the left eye sees only the other pictur
oggetti.
Elementi stereoscopici
Gli elementi stereoscopici creano il senso della profondità di campo per brevi
distanze
Percezione della profondità di campo per distanze inferiori a 30 metri si basa anche
sulla visione stereoscopica:
- possibile in quanto i due occhi sono posti ad una certa distanza nel piano
orizzontale (6 cm) → ciascun occhio vede il mondo da una posizione
leggermente diversa
- Oggetti posti a distanze diverse producono immagini differenti sulle due retine.
Fissando un punto, l’immagine di quel punto cade nel centro di ciascun occhio, su
punti corrispondenti delle due retine:
- punto di fissazione: il punto focale
- Piano di fissazione: piano verticale dei punti in cui giace il punto di fissazione
- Il sistema visivo calcola la distanza delle immagini rispetto al punto di fissazione
attraverso la distanza delle immagini del punto centrale nei due occhi.
- Qualsiasi punto che sia pi vicino o lontano del punto di fissazione → proietta Figure 28-12 When we fix our eyes on a point the convergence of the eyes causes
la sua immagine aa una certa distanza dal punto centrale della retina. each retina. Cues for depth are provided by points just proximal or distal to the fixation po
different parts of the retina of each eye. When the lack of correspondence is in the horizonta
disparity is perceived as a single, solid (three-dimensional) spot.
Neurofisiologia 157
Information From the Two Eyes Is First Combined in the Primary Visual Cortex
Le cellule sensibili ala disparità, nelle diverse zone della corteccia visiva, utilizzano le
Analisi corticale delle informazioni dai due occhi How is stereopsis accomplished? Clearly the brain must somehow calculate the disparity between the images seen by the two eyes and then estimate distance
informazioni relative alla disparità per scopi diversi:
based on simple geometric relations. However, this cannot occur before information from the two eyes comes together, and cells in the primary visual cortex (V1)
Il SNC deve saper calcolare in qualche modo la disparità tra le immagini viste dai due - percezione
are the delsystem
first in the visual senso to di profondità
receive input from the two eyes (Chapter 27). Stereopsis, however, requires that the inputs from the two eyes be slightly
occhi e valutare la loro distanza in base a semplici considerazioni geometriche:
- Sintonizzare
different—there must begli occhi in disparity
a horizontal modo da mettere
in the a fuoco
two retinal imagesuna particolare
(Figure 28-13). Theprofondità di that certain neurons in V1 are actually selective for
important finding
- necessario che l’informazione proveniente dai due occhi confluisca in un’unica horizontal disparity was
campo
struttura → la corteccia V1 è la prima stazione del sistema visivo, in cui i singoli P.561
- Gli occhi possono esser fatti convergere o divergere in modo da mettere a
neuroni ricevono afferenze dai due occhi made in 1968 by Horace Barlow, Colin Blakemore, Peter Bishop, and Jack Pettigrew. They found that a neuron that prefers an oriented bar of light at one place in
fuoco oggetti più distanti
- X visione stereoscopica → necessarie afferenze dai due occhi leggermente the visual field responds better when that stimulus appears in front of the screen (referred to as a near stimulus) or when the stimulus is beyond the screen (a far
- Capacità
stimulus). There di additional
is thus an focalizzarelevelgli occhi su un
of organization bersaglio in→the
of information si ocular
sviluppa nei primi
dominance mesi
columns in V1.
diverse
di vita.
- Deve esservi disparità orizzontale tra le due immagini retiniche.
Alcuni neuroni di V1 sono specificamente selettivi per la disparità orizzontale delle
immagini
- tra i neuroni che rispondono ad una sbarretta luminosa con un certo asse
preferenziale di orientamento ve ne sono
- alcuni che rispondono meglio quando lo stimolo è dietro lo schermo
- Altri che rispondono meglio quando lo stimolo è davanti allo schermo
(vicino)
- Nelle colonne di dominanza oculare di V1 deve esistere un’ulteriore livello di
organizzazione delle informazioni.
Cellule sensibili alla disparità binoculare sono presenti in numerose aree corticali:
- oltre alle cellule di V1, anche alcune cellule delle aree extrasriate V2 e V3
rispondono alla disparità
- Molte cellule di MT selettive per la direzione di moto rispondono meglio a stimoli
localizzati a distanze particolari
- Piano di fissazione
- Più vicino del punto di fissazione
- Più lontano dal punto di fissazione.
Figure 28-13 Neuronal basis of stereoscopic vision. (Adapted from Ohzawa et al. 1996.)
- In MST, stazione di analisi successiva a MT, alcune cellule rispondono meglio ad
una combinazione di disparità binoculare e direzione del movimento. A. When an observer looks at point P the image P! falls on corresponding points on the retina of each eye. These images
- La direzione di moto preferita da tali cellule varia al variare della disparità zero binocular disparity. When looking at a point to the left and closer, point Q, the image Q! in the left eye falls on the
- Una cellula che risponde bene al movimento verso sinistra di uno stimolo percezione delle forme B. A cortical neuron receiving binocular inputs is maximally activated when the inputs from the two eyes have zero disp
lontano dovrebbe dare una risposta ottimale anche ad uno stimolo vicino La fusione stereoscopica delle immagini eC.laAnother cortical neuron receiving binocular inputs responds best when the inputs from the two eyes are spatially disp
percezione del senso di profondità non
che si muove verso destra sensitive to near stimuli.
richiedono il riconoscimento monoculare delle forme:
- Cellule come queste portano info che riguardano la direzione del movimento
- necessaria solo la disparità retinica.
a diversi livelli di profondità del campo. Cells sensitive to binocular disparity are found in several cortical visual areas. In addition to V1, some cells in the extrast
Si possono classificare tali neuroni della corteccia striata ed extrastriata in diverse and many direction-selective cells in MT respond best to stimuli at specific distances, either at the plane of fixation or ne
MST, the next step in the parietal pathway, fire in response to combinations of disparity and direction of motion. That is,
grandi categorie:
varies with the disparity of the stimulus. For example, a cell that responds to leftward-moving far stimuli might also resp
- tra queste vi sono cellule che sembrano essere sintonizzate per fornire la migliori These cells can convey information not only about the direction of motion but about the direction of motion at different d
Figure 28-13 Neuronal basis of stereoscopic vision. (Adapted from Ohzawa et al. 1996.)
risposta a stimoli che abbiano una particolare disparità, spesso nello stesso 11B).
piano di fissazione A. When an observer looks at point P the image P! falls on corresponding points on the retina of each eye. These images completely overlap and therefore have
Studies of cells in the striate and extrastriate cortex that respond selectively to binocular disparity fall into several broad
zero binocular disparity. When looking at a point to the left and closer, point Q, the image Q! in the left eye falls on the same point as P!, but the image in the right
- Altre cellule, forniscono la miglior risposta a stimoli di disparità diversa, localizzati respond best to stimuli at a specific disparity, frequently on the plane of fixation. Other cells respond best to stimuli at a
eye is laterally displaced. These images have binocular disparity.
o davanti al piano di fissazione o oltre questo. fixation plane (“near cells”) or beyond the plane (“far cells”) (Figure 28-14)
B. A cortical neuron receiving binocular inputs is maximally activated when the inputs from the two eyes have zero disparity as at P!.
Just as the motion information processed in MT is used both for the visual guidance of movement and for visual percepti
regions
C. Another cortical neuron receiving binocular inputs of visual
responds cortexthe
best when may use disparity
inputs information
from the two eyes arefor different
spatially purposes.
disparate Onetwo
on the useretinas
is the perception of depth, which w
(Q!); it is most
sensitive to near stimuli. aligning the eyes to focus at a particular depth in the field. The eyes rotate toward each other (convergence) to focus on
to focus on more distant objects. The ability to align the eyes develops in the first few months of life and disparity inform
Enrico Colombo - www.bluejayway.it
this alignment.
Cells sensitive to binocular disparity are found in several cortical visual areas. In addition to V1, some cells in the extrastriate areas V2 and V3 respond to disparity,
and many direction-selective cells in MT respond best to stimuli at specific distances, either at the plane of fixation or nearer or farther than the plane. Some cells in
Random Dot Stereograms Separate Stereopsis From Object Vision
the pattern but in one copy the inner square of dots is positioned slightly differently from the other copy. The inner square of dots is visible only when the identical
copies of the pattern are viewed in a stereoscope. If one inner square is displaced so the two squares are closer together, in binocular view the square appears to lie
in front of the pattern. If one inner square is shifted so the two squares are further apart, the perceived square appears to lie behind the surrounding dots (Figure
Neurofisiologia
28-15). By itself, each random-dot pattern will not produce any depth clues. Only with stereoscopic vision can one see the square within the pattern. With this 158
method, Julesz demonstrated that humans can detect form based strictly on binocular disparity.
Cellule di V2
considered in Chapter 25.
P.563
Le cellule di V2 sono sensibili a:
Many cells in V2 responded to the illusory contours just as they responded to edges (Figure 28-16). In contrast, few cells in V1 responded to the same illusory
- orientamento
contours Figure
(although other experiments have shown responses of V1 cells to more limited illusory contours). These results 28-17that
suggest Many
V2 inferior temporal
carries out neurons
an analysis of respond both to form and color.
- Colore
contours at a level beyond that of V1, and they are further evidence of the progressive abstraction that occurs in each of the two pathways of the visual system.
A. Average responses for a single neuron to stimuli with different shapes. The height of each bar indicates the average dischar
- Disparità retinica stimulus. The dashed line indicates the background discharge rate.
Proseguono l’analisi delle sagome degli oggetti, che inizia in V1 B. Responses of the same neuron to colored stimuli. Discharge rates are indicated by the size of each circle. The open circle r
spikes/s. The responses are plotted on a color map with the relative location of colors, red, green, and blue given for reference
primary colors. (Adapted from Komatsu and Ideura 1993.)
Enrico Colombo - www.bluejayway.it One of the major issues in understanding the brain's analysis of complex objects is the degree to which individual cells respond
objects. Certain critical elements of faces are sufficient to activate some inferior temporal neurons. For example, instead of a fa
positioned might activate the cell (Figure 28-18). Other experiments suggest that some cells respond to facial dimensions (dista
the familiarity of the face. There is also evidence that cells responding to similar features are organized in columns.
Neurofisiologia
159
- Quando si passa da un oggetto all’altro → le risposte di 1/3 dei neuroni di V4 si - Are che la sincronia possa collegare assieme l’attività delle cellule che
modificano. rispondono ai diversi attributi del medesimo oggetto
- Quando la scelta è tra più oggetti → aumento dell’attività anche di V1 e V2 - Perchè il collegamento si estenda ai diversi attributi visivi dello stesso oggetto →
(stazioni iniziali) sincronizzazione della scarica neuronale deve estendersi a neuroni localizzati in
L’effetto dell’attenzione aumenta tanto maggiore è il numero delle scelte possibili tra aree corticali diversi.
gli oggetti presentati. Altri autori ancora:
Variazioni dell’attività cellulare si verificano anche quando l’attenzione si deve - la quantità di informazioni trasportata dalla via ventrale (corpo genicolato laterale
focalizzare su un oggetto particolare, non su una localizzazione dell’oggetto. → corteccia inferotemporale) è maggiore se vengono esaminate le differenze di
frequenza di scarica
- La presentazione dei diversi attributi è correlata al diverso tipo di frequenza
Collegamento del sistema visivo di scarica
- In ogni cellula, ciascun tipo di scarica rappresenti l’informazione relativa a un
Le informazioni relative al movimento, senso di profondità, forme, colori, sono singolo attributo
elaborate in aree visive diverse, e organizzate in almeno due vie corticali distinte.
- Il problema di un collegamento tra diverse cellule, ciascuna delle quali ha un
In che modo una serie di analisi indipendenti è in grado di fornire au percezione unica particolare attributo, viene meno.
e coerente con il mondo esterno?
- Tutte le cellule di diverse aree contengono alcune informazioni relative a un certo
Probabilmente, esiste un processo costruttivo che permette di ricostruire le numero di attributi, anche se ciascuna cellula può contenere comparativamente,
immagini complesse in maniera progressiva, dall’elaborazione individuale di più o meno informazioni relative a ciascun attributo, a seconda della cellula
stazioni nervose di carattere sempre più elevato. presa in esame.
Esiste una via finale comune, a livello della quale tutti i singoli elementi di una
costruzione percettiva complessa confluiscono?
- esiste un meccanismo di interazione reciproca tale da produrre costruzioni
percettive coerenti?
- Non esiste ancor una risposta al problema del collegamento del sistema visivo. La visione dei colori
Il processo associativo attraverso il quale le diverse proprietà di un oggetto
confluiscono insieme a formare una percezione coerente richiede l’attenzione: La visione dei colori → arricchimento delle nostre esperienze visive:
- ipotizzato che, nel corso di uno stadio percettivo preattenzionale, le diverse - consente di distinguere oggetti e strutture altrimenti non visibili.
proprietà di un oggetto vengano codificate in mappe di caratteristiche differenti - La visione cromatica → aggiunge qualcosa di particolare alla semplice
- L’attenzione, poi, seleziona le caratteristiche particolari di queste mappe, percezione della luminosità (bianco e nero)
collegandole assieme. - Perchè le differenze di colore risaltino, tuttavia, è necessaria la luminosità, che
Altre ricerche: definisce una percezione precisa dei diversi oggetti.
- i campi recettivi dei neuroni diventano progressivamente più grandi I colori → esperienza soggettiva legata alla composizione dello spettro di luce che
colpisce l’occhio:
- Prestare attenzione ad uno dei diversi stimoli accentua la risposta del neurone
verso lo stimolo. - l’occhio umano → lunghezze d’onda tra 400 e 700 nm
- L’attenzione pare agisca in modo da aumentare il vantaggio competitivo dello - Ogni singola lunghezza d’onda ha un colore caratteristico → definito dallo
stimolo a cui si presta attenzione, → restringe la dimensione efficace del campo spettro del visibile
visivo alla regione dove è localizzato lo stimolo stesso. - miscele di luci a lunghezze d’onda diversa → vasta gamma di colori.
- Nel campo recettivo non vi saranno più molti stimoli dotati di caratteristiche
differenti (colore e forma, ecc…) → presente un solo stimolo
- Poichè nelle dimensioni efficaci del campo ricettivo è presente un solo stimolo
→ tutte le caratteristiche collegate insieme.
Altri autori → quando un oggetto attiva una popolazione di neuroni della corteccia
visiva → tutti i neuroni entrano in oscillazione e scaricano all’unisono:
- tali oscillazioni indicano un sincronismo tra le cellule
riflessa.
Neurofisiologia
coni Scolors.
- luminosità:
and the light-sensitive compound 11-cis retinal.
partecipano
spectrum. This iseffetto
a small part
Light drawn from
Figure 29-3 Context influences the appearance of color. The crosses in the two parts of the figure are printed in the same ink (confirm this by looking at where
Figure 29-3 Context influences the appearance of color. The crosses in the two parts of the figure are printed in the same ink (confirm this by looking at where
oggetto
they are joined at the left, yet they look different because they are surrounded by different backgrounds. The perceived color in the cross tends toward the
they are joined at the left, yet they look different because they are surrounded by different backgrounds. The perceived color in the cross tends toward the
complement of the background color. (From Albers 1975.)
complement of the background color. (From Albers 1975.)
wavelengths
varies with wavelength is not the form of the electrical response but the probability that a photon will be absorbed.
su tutti
The nervous system cannot determine from the response of a particular cone whether the cone is illuminated with a weak light at a wavelength to which it is sensitive
between
The nervous system cannot determine from the response of a particular cone whether the cone is illuminated with a weak light at a wavelength to which it is sensitive
or a more intense light at a wavelength to which it is less sensitive, or even a combination of lights of several wavelengths. If we had only one type of cone (as some
Anche il contesto dello scenario, è importante per determinare i colori:
e tre
or a more intense light at a wavelength to which it is less sensitive, or even a combination of lights of several wavelengths. If we had only one type of cone (as some
rare individuals do), we would not be able to experience color. Color vision therefore requires at least two sets of photoreceptors with different spectral sensitivities.
about
rare individuals do), we would not be able to experience color. Color vision therefore requires at least two sets of photoreceptors with different spectral sensitivities.
della composizione spettrale dello sfondo contro il quale viene visto.
i tipi
A two-receptor, or dichromatic, system would generate two different signals for each wavelength. By comparing the two signals the brain could distinguish lights of
A two-receptor, or dichromatic, system would generate two different signals for each wavelength. By comparing the two signals the brain could distinguish lights of
different wavelengths. For example, if an object reflected primarily long-wavelength light, the response of the cone system sensitive to longer wavelengths would be
I colori che vediamo → giungono da luce riflessa dalla superficie degli oggetti:
400 and
different wavelengths. For example, if an object reflected primarily long-wavelength light, the response of the cone system sensitive to longer wavelengths would be
variazioni della composizione di luce che riflette (es del sole, di una lampadina al
- Saturazione: grado di diluizione di ciascuna tinta con il grigio. Dipende da
stronger than the response of the other system, and higher processing centers would interpret the object as being red or yellow. If the object reflected primarily
shorter wavelengths, it would evoke a stronger response in the short-wavelength system and the object would be seen as blue. Objects that reflect all wavelengths
In compenso → un oggetto mantiene il proprio colore anche a dispetto di notevoli
di coni
shorter wavelengths, it would evoke a stronger response in the short-wavelength system and the object would be seen as blue. Objects that reflect all wavelengths
equally are perceived as colorless (black, gray, or white, depending on the brightness of the background against which they are seen).
- l’aspetto di un oggetto può cambiare semplicemente per via del cambiamento
A two-cone system will never confuse light of one wavelength with light of any other single wavelength. However, the light reflected from real surfaces in the world
A two-cone system will never confuse light of one wavelength with light of any other single wavelength. However, the light reflected from real surfaces in the world
rarely contains just one wavelength; rather, it is usually characterized by a continuous distribution of wavelengths (Figure 29-4). A dichromatic visual system must
rarely contains just one wavelength; rather, it is usually characterized by a continuous distribution of wavelengths (Figure 29-4). A dichromatic visual system must
a hyperpolarization of the cell membrane. The absorption of a photon always results in the same electrical response, whatever the wavelength of the photon, so
represent this mixture with just two signals that arise from the photon catches in the two classes of cones. Many physically different mixtures of wavelengths could
a narrow band of wavelengths is called monochromatic Monochromatic lights are rarely seen in nature
individual cones do not transmit information about the wavelength of a light stimulus. Cones do, however, respond preferentially to particular wavelengths: What
represent this mixture with just two signals that arise from the photon catches in the two classes of cones. Many physically different mixtures of wavelengths could
Light absorption triggers the isomerization of the light-absorbing portion of retinal from the 11-cis to the all-trans form (see Chapter 26). This results ultimately in
P.575
P.575
that reflect light quite differently might appear to be the same color.
that reflect light quite differently might appear to be the same color.
gli oggetti:
superfici,
illumina l’oggetto.
tinte rosse e verdi.
della superficie
- 11-cis retinale
superfici stesse
- Proteina opsina
- Intensità luminosa
Figure 29-4 An object's surface reflectance function describes the fraction of incident light that its surface reflects at each wavelength. A reflectance
quanto lo sia la luce riflessa in superficie.
Figure 29-4 An object's surface reflectance function describes the fraction of incident light that its surface reflects at each wavelength. A reflectance
of 1 means that all the incident light is reflected. The pigments in natural surfaces generally have reflectance functions that vary slowly and smoothly across the
of 1 means that all the incident light is reflected. The pigments in natural surfaces generally have reflectance functions that vary slowly and smoothly across the
- Il colore percepito tuttavia dipende anche da
visible spectrum, while synthetic pigments often have a more complex structure.
che la superficie riflette, per ogni lunghezza d’onda
visible spectrum, while synthetic pigments often have a more complex structure.
A Surface reflectance functions of flowers. (1) Pale yellow gladiolus reflects little light at short wavelengths but quite uniformly reflects light at wavelengths greater
A Surface reflectance functions of flowers. (1) Pale yellow gladiolus reflects little light at short wavelengths but quite uniformly reflects light at wavelengths greater
than about 520 nm. (2) Bright orange gladiolus reflects light mostly at wavelengths greater than 580 nm. (3) Pale violet rose of Sharon reflects light at long
- Composizione spettrale della luce che riflettono.
than about 520 nm. (2) Bright orange gladiolus reflects light mostly at wavelengths greater than 580 nm. (3) Pale violet rose of Sharon reflects light at long
wavelengths and short wavelengths, but not at middle wavelengths (the yellowish-green part of the spectrum). (4) Wine-colored gladiolus reflects light at long
wavelengths and short wavelengths, but not at middle wavelengths (the yellowish-green part of the spectrum). (4) Wine-colored gladiolus reflects light at long
wavelengths and a little at short wavelengths. (From Evans 1948.)
wavelengths and a little at short wavelengths. (From Evans 1948.)
B Surface reflectance functions of human skin: (1) white skin; (2) black skin. (From Evans 1948, after Edwards and Duntley 1939.)
B Surface reflectance functions of human skin: (1) white skin; (2) black skin. (From Evans 1948, after Edwards and Duntley 1939.)
- ogni cono contiene un pigmento fotosensibile, composto da
La visione dei colori dipende dai fotorecettori del sistema dei coni:
C Surface reflectance function of light green enamel paint. The surface reflectance functions of synthetic pigments often vary less smoothly with wavelength than do
C Surface reflectance function of light green enamel paint. The surface reflectance functions of synthetic pigments often vary less smoothly with wavelength than do
distinguere le funzioni di riflettanza delle superfici stesse.
Esistono anche altre caratteristiche luminose che dipendono dal tipo di luce che
Tali proprietà sono dette funzione di riflettanza → percentuale della luce incidente
- tali caratteristiche, dette riflessi speculari → dipendono anche dall’uniformità
- le info disponibili sulla funzione di riflettanza → contenute nella luce riflessa delle
Tale compito può risultare complicato per via delle condizioni generali in cui si vedono
161
Neurofisiologia
162
P.577
A two-cone system will never confuse light of one wavelength with light of any other single wavelength. However, the light reflected from real surfaces in the world
rarely contains justFigure
one wavelength; rather,
29-7 Spectral it is usually
sensitivities characterized
of the byof
three classes a cones
continuous distribution
and the of wavelengths
rods. Sensitivity (Figure
varies over a large29-4). A dichromatic
range and visual
thus is shown on a system must
logarithmic scale.
Sensibilità spettrale dei tre tipi di coni e dei bastoncelli.
represent this mixture with justclasses
The different two signals that arise from
of photoreceptors the photon
are sensitive catches
to broad in the two ranges
and overlapping classesofofwavelengths.
cones. Many physically
The different
rods normally mixtures
do not of to
contribute wavelengths could
vision in daylight.
Le sensibilità variano su un ambito molto largo, pertanto sono rappresentate su scala
give rise to the same twoSchnapf
(From signals,
etso
al. surfaces
1988.)
logaritmica. Le diverse classi dei fotorecettori sono sensibili bande di lunghezza d’onda larghe e
P.575
parzialmente sovrapposte.
In condizioni
that reflect lightnormali, i bastoncelli
quite differently mightnon contribuiscono
appear alla color.
to be the same visione diurna.
La funzione di riflettanza
Signals From Cones Are Transformed Early in the Visual Pathway
di una superficie
Although the three kinds of cones can capture and represent the reflectances of natural surfaces, information would not be conveyed efficiently in a system in which
naturale comprende
each type of cone was connected to its own distinct neural pathway. This is easy to see if we consider the signals that arise in the L and M cones exposed to the kinds
of spectral distributions that characterize the samples of flowers and skin in Figure 29-4. Because the reflectance functions vary slowly across the spectrum, and the
diverse componenti.
spectral sensitivities of the L and M cones are similar over a broad spectral region, these classes of cones will generate highly correlated signals when they absorb A. Nel maggior numero dei
light from natural surfaces. The correlation between these signals and the signals from the S cones is lower, but still substantial. casi, le funzioni di
riflettanza in natura
The visual pathway could transmit information more efficiently by first removing from the cone signals possono essere
P.578 descritte attraverso tre
those parts that are shared. The simplest way to do this is to transmit the differences among signals. The best transformation would be one that yielded, for the kinds
funzioni elementari,
of visual stimuli the eye normally encounters, the smallest correlation among signals in three pathways. Given the spectral composition of the light entering the eye,
mescolate in maniera
and the spectral sensitivities of the cone photoreceptors, the best transformations are the following: opportuna. Una di
queste curve
rappresenta la
luminosità
dell’immagine, le altre
due possono
rappresentare l’entità
Figure 29-4 An object's surface reflectance function describes the fraction of incident light that its surface reflects at each wavelength. A reflectance delle variazioni della
Funzione
of di riflettanza
1 means that della
all the incident superficie
light di The
is reflected. un oggetto. Una
pigments in riflettanza
natural 1 significa
surfaces generallyche tutta
have la
reflectance functions that vary slowly and smoothly across the proporzione rosso-verde
e blu-giallo
luce incidente
visible spectrum,viene
whileriflessa.
syntheticI pigmenti
pigmentsdelle
oftensuperfici naturali
have a more hanno
complex funzioni
structure. di riflettanza che
B. Nel punto con il + è
variano in maniera graduale e continua lungo tutto lo spettro del visibile.
A Surface reflectance functions of flowers. (1) Pale yellow gladiolus reflects little light at short wavelengths but quite uniformly reflects light at wavelengths greater
A. Funzioni di riflettanza delle superfici dei fiori. 1. Gladiolo giallo pallido 2. Gladiolo arancio chiaro stata campionata la
than about 520 nm. (2) Bright orange gladiolus reflects light mostly at wavelengths greater than 580 nm. (3) Pale violet rose of Sharon reflects light at long
3. Rosa di Sharon, color violetto pallido (non riflette le lunghezze d’onda intermedie, tra giallo funzione di riflettanza
wavelengths andGladiolo
e verde) 4. short wavelengths,
color rossobut not at middle wavelengths (the yellowish-green part of the spectrum). (4) Wine-colored gladiolus reflects light at long
vino.
wavelengths
B. Funzioni and a little at della
di riflettanza short superficie
wavelengths. (From
della pelleEvans 1948.)
umana. 1. Pelle bianca. 2. Pelle nera
B Surface reflectance functions of human skin: (1) white skin; (2) black skin. (From Evans 1948, after Edwards and Duntley 1939.)
C Surface reflectance function of light green enamel paint. The surface reflectance functions of synthetic pigments often vary less smoothly with wavelength than do
those of natural surfaces. (From Wyszecki and Stiles 1982.)
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Neurofisiologia
164
M cells are arranged much too sparsely to account for our capacity to resolve detail. They are important in the analysis
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they cannot convey information about detailed spatial variations in brightness. P cells, on the other hand, are very den
are two P cells for every cone—and could easily represent the detail that we can resolve in an image. The problem is th
suited to conveying information about color than to conveying information about the lightness variations that define str
Neurofisiologia
165
- Si depolarizzano in risposta a lunghezze d’onda diverse - In realtà → organizzazione spaziale antagonista dei campi recettivi delle cellule P
Nei primati, le cellule orizzontali si comportano in maniera diversa → risposte della → permesso di trasmettere un segnale complesso che contiene
medesima polarità a luci di ogni lunghezza d’onda: informazioni riguardanti
- l’opponenza pare avvenire nelle cellule bipolari, ma non è ancora dimostrato. - Luminosità
In che modo le variazioni dei contrasti giallo-blu e rosso-verde sono convogliate nelle - Colore.
cellule gangliari? Luce sul capo recettivo di una cellula P e ne copre sia il centro che la periferia →
Esistono categorie distinte di cellule gangliari, che differiscono per caratteristiche eccitata da certe tinte e inibita da altre.
anatomiche e fisiologiche: Luce molto piccola e copre solo il centro, oppure è distribuita su tutto il campo
- cellule M recettivo, ma non altera il livello medio della luce sulla periferia → genera segnale solo
la parte centrale del campo recettivo.
- Cellule P
Tale segnale nasce da un solo tipo di coni → la cellula risponde alla luce su un largo
Nelle cellule M:
ambito di lunghezze d’onda, ma non manifesta opponenza cromatica:
- i campi recettivi hanno semplice organizzazione antagonista centro-periferia
- rispondono bene a luminosità → se l’immagine ha fini variazioni di struttura
- Alcune cellule hanno campi centro-on e altre centro-off
- Rispondono bene alle variazioni di colore → se la struttura dell’immagine è
- In entrambi i casi, sia il centro che la periferia hanno sensibilità spettrali simili
grossolana.
e di largo raggio → non trasmettono informazioni cromatiche
Il sistema visivo è in grado di produrre immagini nitide per lunghezze d’onda
- Le cellule M → segnali acromatici
intermedie e lunghe:
I colori sono trasportati quasi esclusivamente dal sistema delle cellule P:
- immagini offuscate quando riceve lunghezze d’onda corte
- sono distinguibili in due diversi sottotipi
- I coni S sono solo meno del 10% del totale
- Neuroni che ricevono dai coni S che si oppongono a un segnale misto da
- Sono del tutto assenti nel centro della fovea
coni L e M
- Le cellule gangliari che ricevono le loro afferenze sono una piccola
- Neuroni che ricevono segnali opposti da coni L e M
percentuale di cellule, diffusa uniformemente in tutta la retina.
- Cellule P → opponenza cromatica L-M e S-LM
Le cellule P in grado di trasmettere sia segnali di opponenza cromatica che segnali di
Tali sottotipi di neuroni hanno le caratteristiche necessarie per corrispondere all’ipotesi luminosità → afferenze solo dai coni L e M:
dell’opponenza di Hering: - segnali codificati da potenziali d’azione delle cellule gangliari
Variazione di luminosità. - Come i singoli coni trasmettono assieme differenze d’onda e di luminosità,
avviene così anche nelle cellule P
La maggior parte delle informazioni sui particolari delle immagini dipende dalle
- Le ambiguità nella scarica delle cellule P sono chiarite da meccanismi
variazioni di luminosità, piuttosto che dalle differenze di colore:
corticali.
- la maggior parte delle potenzialità del SNC → riservate all’analisi delle
differenze di luminosità
- La capacità di distinguere piccole differenze spaziali di luminosità è maggiore Trasformazione dei segnali relativi ai colori
della capacità di discriminare le piccole variazioni di tinte.
Le cellule M hanno disposizione troppo diffusa, da giustificare la capacità di nella corteccia visiva primaria
distinguere i particolari delle immagini:
Nella corteccia → modificazione delle informazioni dei colori più complessa rispetto a
- importanti per distinguere le immagini in movimento. quanto avviene nella retina e nel corpo genicolato laterale.
- non possono trasmettere informazioni inerenti le piccole variazioni.
Le cellule P → distribuite molto fittamente nella fovea e attorno a questa (2 cellule P Tre o più canali cromatici diversi
ogni cono presente): È comunemente accettata l’idea che esistano tre diversi meccanismi di secondo
- probabilmente adatte a raffigurare i particolari dell’immagine livello nella visione dei colori:
- Sembrano tuttavia più adatte a trasportare informazioni di colori piuttosto che - a livello più alto, tuttavia, pare che vi siano parecchi meccanismi, ciascuno con
piccole differenze di luminosità una sensibilità differente verso combinazioni limitate di colori e luminosità.
- proiettano a V4, che contiene molte cellule selettive per il colore degli stimoli
visivi
- V4 è considerata come un’area la cui funzione è di analizzare le informazioni
relative ai colori delle immagini visive.
Se si ammette che i neuroni ad opponenza cromatica di V1 provengono dai blob →
esiste una via corticale specializzata per l’analisi del colore:
- le informazioni che riguardano gli attributi cromatici sono limitate ad una via:
corteccia striata → V2 → V4 → lobo temporale.
- Studi sperimentali su lesioni specifiche → alterazioni della percezione dei colori,
assieme ad altri difetti nella percezione di oggetti.
Figure 29-12 Numerals embedded in this color pattern can be distinguished by people with trichromatic vision but not usually by dichromats who
are weak in red-green discriminations. (From Ishihara 1993.)
P.584
If a person with normal color vision fails to distinguish between two physically different surface reflectance functions, a dichromat will also fail to distinguish them.
The failure means that each class of cone gives rise to the same signal when absorbing light reflected by either surface, so the fact that the dichromat is confused by
the same surfaces that confuse a trichromat proves that the cones in the dichromat have normal pigments.
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In principle, there could be three forms of dichromacy, corresponding to the loss of each of the three types of cones. This is in fact the case, though two kinds of
dichromacy are much more common than the third. The common forms correspond to the loss of the L cones, or the loss of the M cones, and are called protanopia
Neurofisiologia
168
Stabilizzazione visiva I movimenti saccadici o i movimenti lenti di inseguimento sono coniugati → entrambi
gli occhi compiono movimenti nella stessa direzione.
Con la posizione dell’occhio stazionaria rispetto al mondo esterno → risoluzione I movimenti di vergenza sono disgiuntivi → gli occhi si muovono in direzione opposta
spaziale del sistema di trasduzione visivo è limitata da: e talvolta con ampiezza diversa.
- densità retinica dei recettori
- Grado di convergenza delle vie visive
Se la stazionarietà dell’immagine retinica è compromessa → capacità di discriminare i
dettagli viene ridotta: Caratteristiche generali dei movimenti
- pochi gradi/secondo di scivolamento dell’immagine sulla retina → sensibile
degrado dell’acuità visiva. oculari
- Necessità di stabilizzare lo sguardo durante i movimenti della testa → indotto il
sistema oculomotore a sviluppare movimenti oculari compensatori in direzione Movimenti del globo oculare → approssimabili a rotazioni semplici attorno ad un
opposta a quella della testa. centro di rotazione situato circa 13 cm dietro l’apice corneale:
- I primi movimenti oculari evolutisi → per produrre un’efficace stabilizzazione - l’occhio è soggetto solo a minime traslazioni nella cavità orbitale
dell’occhio durante le rotazioni della testa. - Per spostamenti fino a 25° → solo 1 mm di scarto sull’asse di rotazione.
Le risposte oculari di stabilizzazione dello sguardo definiscono la prima delle due - Si considera dunque l’occhio come una sfera con diametro di 24-25 mm che
classi principali di movimenti oculari, costituita da risposte riflesse originate da: può ruotare attorno a qualsiasi asse arbitrario passante per il centro di rotazione.
- riflesso vestiboloculare: stimoli vestibolari L’orientamento del globo nell’orbita → in relazione alla posizione primaria →
- Riflesso optocinetico: stimoli visivi posizione dell’occhio quando il soggetto fissa un punto dritto di fronte a sé, con la
testa i posizione eretta.
Le deviazioni dell’occhio rispetto alla posizione primaria sono:
- movimenti orizzontali: adduzione (verso il naso) e abduzione (verso la tempia)
Neurofisiologia
B. Superior view of the left eye with the roof of the orbit cut away. The superior rectus passes over the169
superior oblique and inserts in front of it.
- Movimenti verticali: elevazione o abbassamento, quando ruota sull’asse - Si inserisce nel globo oculare posteriormente all’equatore, con decorso
latero-laterale. The Six Extraocular
posteriore e laterale Muscles Form Three Complementary Pairs
- Movimenti di torsione: quando la rotazione dell’occhio è attorno all’asse Six muscles attach to each
- Movimento: eye: four
torsione rectusl’interno,
verso muscles (superior, inferior, medial,
con componente and lateral)
verticale di and two oblique (superior and inferior). The recti originate at the apex of
the orbit and insert on the sclera, the outer coat of the eyeball, anterior to the equator of the eye (Figure 39-5).
P.786
orizzontale postero-anteriore abbassamento oculare
- Non
Torsional movements induce
do not change thespostamento
line of sight, but rotate dello sguardo
the eye around it: Intorsion rotates the top of the cornea toward the nose and extorsion rotates it Il muscolo
The obliquo
obliques approach theinferiore
eye from theè antero-medial
antagonistaaspectal superiore
and insertquasi
behindperfettamente:
the equator. Because the obliques attach behind the equator, they pull the back of
away from the nose. Torsional movements maintain the perceptual stability of vertical lines. The eye must maintain the same amount of torsion in all positions in the eye toward their insertions, tilting the pupil away. Thus the superior oblique depresses the eye and the inferior oblique elevates it. The superior oblique muscle
the orbit, or else-lines
Definiti verso l’interno se il polo superiore della cornea ruota verso il naso e
perceived as vertical in some positions of gaze would be perceived to tilt in others. Torsional movements become apparent only when they are - movimento: torsione verso l’esterno, con componente di elevazione oculare.
exaggerated by pathological processes.
travels first through a pulley (trochlea) of bone and then to the eye.
verso l’esterno in direzione opposta. - Origina: dalla parete mediale dell’orbita
The medial rectus adducts the eye; the lateral rectus abducts it. The actions of the four remaining muscles are complicated because they do not perform purely
- Decorre
vertical indietro,
or torsional rotations but a combination of the two. The proportion of torsional and vertical rotation performed by each muscle depends on the horizontal
position of the eye in the orbit (Table 39-1 and Figure 39-6).
- Inserzione: porzione infero-laterale della sclera, posteriormente al piano
equatoriale.
For all but vergence movements the two eyes are yoked together: To follow a target moving upward to the left, the left eye moves upward and away from the nose
while the right eye moves upward and toward the nose. This requires that each pair of muscles in one orbit have a functional complement in the other so that the
Mentre i movimenti orizzontali sono controllati quasi esclusivamente dai muscoli retti,
eye can rotate in the same plane, but in the opposite direction. The horizontal recti complement each other, but the vertical muscles do not. The superior oblique
per eseguire movimenti verticali e torsionali è necessario un complesso
muscle of one eye has roughly the same pulling plane as
coordinamento
P.787 degli altri 4 muscoli oculari:
- retti superiore e inferiore
the inferior rectus of the other, and the inferior oblique of one eye has the same pulling plane as the superior rectus of the other.
- Obliqui superiore e inferiore.
A. Lateral view of a left eye with the orbital wall cut away. The recti insert in front of the equator of the globe, so that contraction rotates the cornea toward the
B. Superior view of the left eye with the roof of the orbit cut away. The superior rectus passes over the superior oblique and inserts in front of it.
postero-anteriore
eye
muscoli
all but vergence movements the
but in all’inserzione
mediale,
are yoked together: To follow
tendinea
the opposite direction. The
superiore
a target movinge
nella
horizontal recti
inferiore)
upward
sclera,
complement
to the left,decorrono
the left eye moves in
anteriormente
each other,
direzione
upward
al piano
but the vertical muscles
Segnali di comando motorio dei muscoli
and away from the nose
while the right eye moves upward and toward the nose. This requires that each pair of muscles in one orbit have a functional complement in the other so that the
do not. The superior oblique
equatoriale dell’occhio:
muscle of one eye has roughly the same pulling plane as
P.787 extraoculari
- occhio
the inferior rectus of thein posizione
other, and the inferiorprimaria
oblique of one→ eye azione
has the samemeccanica
pulling plane as thedei retti
superior è ofquella
rectus the other.di tirare il
punto di inserzione sclerale verso la parte posteriore dell’orbita L’attivazione dei muscoli estrinseci dell’occhio è controllata dall’attività di motoneuroni
- Retti mediale e laterale → adduzione-abduzione oculari situati nel tronco dell’encefalo.
- Retti superiore e inferiore → elevazione-abbassamento Il muscolo retto laterale:
L’attività dei motoneuroni oculari codifica sia la posizione sia la velocità dell’occhio:
- fissazione di un bersaglio: attività di scarica tonica dei motoneuroni,
proporzionale all’eccentricità della posizione oculare
- Spostamenti dello sguardo: motoneuroni presentano una modulazione fasica,
proporzionale alla velocità oculare
Non esistono neuroni specializzati per l’uno o l’altro tipo di movimento (saccadici,
vergenza, inseguimento lento, ecc…)
In un movimento saccadico di un occhio, si riscontrano:
- impulso: attività di scarica fasica ad alta frequenza
- Induce un brusco aumento della tensione muscolare → necessaria a vincere
la resistenza viscosa dei tessuti orbitali e muovere l’occhio più velocemente
possibile verso la destinazione
Figure 39-9 Motor neurons signal eye position and velocity.
A. Relation of the discharge rate of a right abducens neuron in the monkey to eye position and velocity. When the eye is p
cell is silent (position !0). As the monkey makes a rightward saccade there is a burst (D1), but in the new position (!1) th
Enrico Colombo - www.bluejayway.it to discharge. During the next saccade there is a burst (D2), and at the new position (!2) there is a tonic position-related d
saccade (D3) there is again a pulse of activity and a higher baseline discharge when the eye is at the new position (!4). W
there is a period of silence during the saccade (D4) even though the eye ends up at a position associated with a tonic disch
Neurofisiologia
171
L’ampiezza della componente tonica dell’attività motoneuronale varia in funzione - Movimenti verticali → nel mesencefalo, a livello del nucleo interstiziale di
lineare dell’eccentricità della posizione dell’occhio nell’orbita: Cajal
- ciascun motoneurone presenta una soglia di reclutamento (eccentricità alla Per un corretto funzionamento dell’integratore neuronale → necessaria la presenza
quale il neurone inizia a scaricare) e pendenza caratteristiche del vestibolocerebello, che interconnette questi nuclei.
- Nella posizione primaria → attivi più della metà dei motoneuroni, con frequenze
che superano spesso i 100 spike/s
- Quando l’occhio si sposta nella direzione di trazione del muscolo → scariche Base neurofisiologica per la genesi dei
fino a 200/300 spike/s movimenti coniugati
Da questo si possono trarre alcune considerazioni:
- mantenere fermo l’occhio → azione attiva, in cui vengono generati appropriati Eccetto i movimenti di vergenza, tutti gli altri movimenti oculari (spostamento e
livelli di attività. stabilizzazione visiva) sono coniugati:
- Maggior parte dei motoneuroni oculari scarica normalmente a frequenze - necessaria elevata coordinazione bilaterale dei muscoli extraoculari
elevatissime, senza che insorga fatica muscolare Ad esempio: abduzione di un’occhio deve accompagnarsi ad abduzione dell’occhio
Nonostante la notevole resistenza alla fatica → i muscoli extraoculari hanno una controlaterale:
velocità di contrazione molto elevata: - necessario uno stretto accoppiamento tra le attività dei muscoli retto laterale
- fusione tetanica a 350 Hz e retto mediale dell’altro lato.
Diversamente dai motoneuroni spinali, non sono sottoposti ad un controllo inibitorio - Garantito da neuroni di proiezione internucleare tra il nucleo abducente e il
ricorrente di Renshaw. nucleo oculomotore comune
- Circa la metà dei neuroni del nucleo abducente è motoneuroni → la restante
Integratore neuronale parte è data da interneuroni → inviano il proprio assone nel fascicolo
L’accurata esecuzione di un movimento oculare richiede comandi motori che longitudinale mediale → entrano nella divisione del nucleo oculomotore
codificano: controlaterale → muscolo retto mediale.
- posizione - Entrambi i tipi di neuroni dell’abducente (interneuroni e motoneuroni)
- Velocità - ricevono le stesse afferenze di ingresso
Tuttavia, nella scarica della maggior parte dei neuroni premotori e delle afferenze - Hanno proprietà di scarica molto simili
sensoriali è presente solo un segnale di velocità oculare: - Deriva il ruolo centrale che il nucleo abducente svolge nella coordinazione dei
- il riflesso vestiboloculare origina da segnali afferenti vestibolari → controllano la movimenti oculari orizzontali.
velocità angolare della testa. Tutte le strutture premotorie che controllano i movimenti coniugati → proiettano
- Neuroni delle aree corticali visive e del cervello che codificano movimenti lenti di monosinapticamente sia a motoneuroni che interneuroni del nucleo abducente:
inseguimento → combinazioni di - nuclei vestibolari
- Segnali di velocità dell’errore foveale retinico - Formazione pontina paramediana (controlla i saccadici orizzontali)
- Segnali di velocità oculare - Nucleo preposito dell’ipoglosso (integratore neuronale)
- Anche i neuroni di tipo burst nel ponte codificano la velocità oculare. I motoneuroni del retto mediale, ricevono tutte queste informazioni attraverso le
Da dove origina il segnale tonico per mantenere stabile lo sguardo in posizione proiezioni degli interneuroni del nucleo abducente:
eccentrica? - ecco perchè una lesione del nucleo abducente produce paralisi di:
- necessario un circuito nervoso che operi una sorta di integrazione matematica - Muscolo retto laterale ipsilaterale
→ convertire i segnali fasici di codifica della velocità in segnali tonici di codifica - Muscolo retto mediale controlaterale
della posizione oculare.
- Lesione del fascicolo longitudinale mediale → paresi dei soli movimenti di
- Un circuito simile esiste, ed è detto integratore neuronale. adduzione dell’occhio ipsilaterale (oftalmologia internucleare) → i motoneuroni
- movimenti orizzontali → nel nucleo preposito dell’ipoglosso del retto mediale non possono ricevere comandi motori dal nucleo abducente
- Situato medialmente al complesso vestibolare e caudalmente al nucleo I movimenti di vergenza sono risparmiati per entrambe le lesioni → nei movimenti
abducente disgiuntivi i motoneuroni del retto mediale ricevono comandi di adduzione attraverso
proiezioni alternative.
- Eccitamento dei muscoli retto laterale destra e retto mediale di sinistra. - circa la metà dell’ampiezza necessaria per produrre una perfetta stabilizzazione
- Inibizione dei muscoli retto laterale di sx e retto mediale di dx. oculare durante le rotazioni della testa attorno all’asse postero-anteriore.
- Movimento globale → rotazione degli occhi verso dx, opposta alla rotazione
del capo
Il nucleo abducente ha un ruolo centrale nella coordinazione dei movimenti oculari
Vie centrali del riflesso optocinetico
coniugati: La maggior parte dei neuroni dei nuclei vestibolari modula la propria attività anche in
- i motoneuroni del muscolo retto laterale ricevono proiezioni dirette dai nuclei risposta a stimolazioni optocinetiche
vestibolari - informazioni visive giungono a nuclei vestibolari → codifica di velocità e direzione
- Eccitatorie per il nucleo controlaterale dello scivolamento retinico, a sua volta prodotto da spostamenti del capo non
- Inibitorie per il nucleo ipsilaterale compensati perfettamente dal riflesso vestiboloculare.
- I motoneuroni del retto mediale → attivati dagli interneuroni del nucleo - I nuclei vestibolari sono dunque sede di integrazione multisensoriale:
abducente controlaterale - Generano una stimola della velocità dei movimenti della testa sulla base di
- Gli assoni degli interneuroni attraversano la linea mediana e proiettano al informazioni sia vestibolari che visive.
nucleo motore controlaterale, attraverso il fascicolo longitudinale mediale. - I nuclei vestibolari non sono in grado di distinguere i due segnali (visivi o
Per generare un movimento oculare corretto, i motoneuroni devono ricevere segnali vestibolari)
proporzionali a: - Sensazioni soggettive, possono insorgere sia per rotazione del capo che a
- velocità: derivato dalle afferenze vestibolari seguito di stimolazione optocinetica
- Posizione oculare: integrazione neuronale che richiede l’intervento del nucleo Il riflesso optocinetico utilizza lo stesso circuito motorio delle risposte
preposito dell’ipoglosso (integratore neuronale) vestibolari.
- Ha forti interconnessioni con i nuclei vestibolari e manda efferenze dirette al
nucleo abducente (motoneuroni e interneuroni) Via sottocorticale
Filogeneticamente più antica → nella maggior parte dei vertebrati, la retina proietta
Canali semicircolari verticali direttamente a formazioni mesencefaliche:
Le connessioni per il riflesso vestiboloculare indotto dalla stimolazione dei canali - nucleo del tratto ottico (rostralmente al collicolo superiore)
semicircolari verticali sono molto più complesse, in quanto: - Sistema ottico accessorio
- non vi è esatta corrispondenza tra Tali nuclei:
- piani su cui giacciono le due paia di canali semicircolari verticali - variano la scarica proporzionalmente alla velocità dello scivolamento retinico
- Piani su cui agiscono le coppie antagoniste dei muscoli retti superiore/ lungo direzioni preferite.
inferiore e obliqui interno/esterno - Rispondono a stimoli che si muovono a bassa velocità
- Sia i muscoli verticali che i muscoli obliqui producono movimenti oculari con - Se la stimolazione è monoculare → preferenzialmente a movimenti temporo-
componenti sia verticali che torsionali nasali
- Necessario un coordinamento complesso di entrambe le coppie I nuclei del tratto ottico e il sistema ottico accessorio proiettano ai nuclei
muscolari vestibolari attraverso stazioni di ritrasmissione situate nel bulbo e nel ponte.
- L’esecuzione di movimenti coniugati → necessaria l’attivazione di muscoli
completamente diversi per l’occhio di dx e l’occhio di sx. Via corticale
- Dovuto alla disposizione speculare delle inserzioni muscolari delle due Nell’uomo, la componente corticale contribuisce a determinare le risposte
orbite. optocinetiche:
- Movimento di un occhio è dato dall’attivazione dei muscoli retti verticali, - aree coinvolte → aree extrasriate deputate all’analisi visiva del movimento
lo stesso movimento dell’occhio controlaterale richiede l’attivazione - Area temporale mediale (TM)
prevalente dei muscoli obliqui.
- Area temporale mediale superiore (TSM)
L’ampiezza nell’uomo della componente torsionale del riflesso vestiboloculare è
- Proiettano ai nuclei vestibolari attraverso
minore di quella delle componenti orizzontale e verticale:
- Sistema ottico accessorio
Sistema saccadico
Le saccadi sono i movimenti oculari più frequenti nell’uomo e nei primati:
- presenti fin dalla nascita
- Osservando una scena visiva → frequenti e inconsapevoli movimento saccadici
(2-4 al secondo)
- Durante la lettura → gli occhi compiono piccoli movimenti saccadici,
inframezzati da pause di fissazione di circa 250 ms.
Durante un movimento saccadico → soppressione saccadica, ovvero ridotte le Circuito di controllo
Figure 39-2 The human saccade. saccadico
Eye position, targetnel tronco
position, and eye velocity are shown plotted
target—the traces representing eye and target positions are superimposed. Suddenly the target jump
capacità visive, dell’encefalo
later, the eye moves to bring the target back to the fovea. Note the smooth symmetric velocity profil
- impedire la fastidiosa percezione di offuscamento visivo legata al rapido orbit they are described in terms of the angle of rotation. Similarly, objects in the visual world are de
movimento degli occhi Nel tronco encefalico
viewed at arm's → presenti
length circuiti
subtends an neuronali per trasformare
angle of about il segnale
1°. A saccade from oned’errore
side of the thumb to the o
- Il mondo esterno è percepito come stazionario, nonostante il ripetersi dei in comandi motori per il movimento oculare:
movimenti saccadici - componenti orizzontali e verticali dei movimenti saccadici sono controllate da
Scopo del movimento saccadico → portare il più rapidamente possibile nella fovea due aree separate situate in
l’immagine di un’oggetto di interesse: - Ponte: coordinamento dei muscoli retti mediali e laterali
- movimenti molto stereotipati - Mesencefalo: coordinamento dei muscoli obliqui e retti verticali
- Estremamente rapidi → risultati della simultanea attivazione ad alta frequenza
dei motoneuroni oculari (impulso), Componente orizzontale dei movimenti saccadici
- Impartiscono al globo oculare la massima accelerazione possibile Il controllo per i movimenti saccadici orizzontali → nella formazione reticolare
- Velocità e durata dipendono esclusivamente dall’ampiezza del movimento paramediana (FRPP), situata tra nucleo abducente e nucleo trocleare:
che deve essere eseguito57 - stimolazione elettrica FRPP → movimenti saccadici orizzontali ipsilaterali in
- La durata è estremamente breve, solitamente inferiore al decimo di pazienti sani,
secondo. - Pazienti con lesioni di FRPP → non eseguono più movimenti saccadici
Ampiezza e direzione → derivate da informazioni retiniche che determinano la orizzontali verso il lato della lesione.
posizione rispetto alla fovea dell’oggetto di interesse: - Non è dovuto a paralisi dei muscoli oculari
- tale informazione è detta segane di errore motorio
The lateral rectus motor neurons in the pons are driven directly by medium-lead burst neurons, which
P.791
supply the burst, and the vestibular and prepositus nuclei neurons, which supply the tonic signal. The medial rectus motor neurons in the midbrain are not directly
excited by these burst and tonic neurons. Instead, the burst and tonic signals for the medial recti are first sent to a population of interneurons in the abducens
Neurofisiologia
nucleus, which in turn project to motor neurons in the contralateral oculomotor nucleus through a tract that crosses the midline and ascends in the medial 175
longitudinal fasciculus (Figure 39-10A). This tract is critical for coordinating the medial lateral recti for all lateral gaze processes, and its length and vulnerability
make it clinically important.
In monkeys, lesions of the posterior parietal cortex result in increases in the latency of saccades an
58 analogia con il concetto di campo recettivo nei sistemi sensoriali neglect. Monkeys with unilateral parietal lesions preferentially attend to stimuli in the contralateral
right parietal lesions, initially cause dramatic attentional deficits (Chapter 19). Patients act as if the
difficulty making eye movements into that field. Patients with Balint's syndrome, which is usually th
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cortex, tend to see and describe only one object in their visual environment at a time. These patien
their attention from the fovea, and thus can only describe the foveal target. Even after these patien
saccades are inaccurate and they take more time to initiate contralateral saccades.
Neurofisiologia
177
- Non scaricano: saccadi automatiche che deviano lo sguardo verso stimoli visivi - i movimenti di inseguimento sono detti lenti poichè la velocità angolare
inattesi. raggiungibile dall’occhio è molto minore di quella dei movimenti saccadici (max
100°/s)
Corteccia parietale posteriore - Tale velocità diventa più bassa con
La corteccia parietale posteriore ospita molte aree essenziali per selezionare gli - Fatica
oggetti dell’attenzione visiva: - Sonnolenza
- stretta relazione tra movimenti saccadici e attenzione visiva - Alcol o farmaci
- Generalmente, l’attenzione su un oggetto è accompagnato da un L’adattamento della velocità dell’occhio a spostamenti della scena visiva and
è compito
Figure 39-2 The human saccade. Eye position, target position, eye velocity are shown plotted against time. At the beginning of
movimento saccadico di foveazione su di esso del sistematarget—the
optocinetico.traces representing eye and target positions are superimposed. Suddenly the target jumps to the right (dotted line). Almo
- Alcuni neuroni di tali aree rispondono a stimoli visivi che cadono nel proprio Quando si muove invece
later, the un bersaglio
eye moves to bring di
thepiccole
target dimensioni:
back to the fovea. Note the smooth symmetric velocity profile. Because eye movements are ro
campo recettivo solo quando costituiscono anche il bersaglio di un movimento
- ridurreorbit they are described in terms of the angle of rotation. Similarly, objects in the visual world are described by the angle of arc they su
lo scivolamento della sua immagine su una piccola porzione di retina →
saccadico
porta viewed at arm's length subtends an angle of about 1°. A saccade from one side of the thumb to the other traverses 1° of arc.
a un aumento dello scivolamento retinico del resto della scena visiva.
- Rispondono a stimoli che attraggono l’attenzione anche quando il
- Ne consegue la soppressione delle risposte optocinetiche.
movimento saccadico è volontariamente soppresso
- Lo loro scarica è correlata allo spostamento dell’attenzione visivo-
spaziale, senza implicare necessariamente l’esecuzione di un movimento
oculare.
Le aree parietali posteriori:
- forti connessioni reciproche con i campi oculari frontali
- Proiezioni verso gli strati intermedi del collicolo superiore.
nuclei oculomotori
Vie cortico-spinali
Figure 39-12 Pathways for smooth pursuit eye movements in the monkey. The cerebral cortex processes information about motion in the visual field and
e cortico-bulbari
sends it to the motor neurons via the dorsolateral pons, the vermis and flocculus of the cerebellum, the vestibular nuclei, and the paramedian pontine reticular
formation. The initiation signal for smooth pursuit may come in part from the frontal eye field. (Courtesy of Dr. R. J. Krausliz.)
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Neurons in both MT and MST calculate the velocity of the target. When the eye speeds up to match target speed, the relative speed of the target's motion on the
Eye Movements Rotate the Eye in the Orbit
To understand how the eyes move it is necessary to understand the geometry of the eye and the extraocular muscles. To a good approximation, ey
Neurofisiologia
the rotation of the globe of the eye in the socket of the orbit. The eye's orientation can be179
defined by three axes of rotation—horizontal, vertical, an
intersect at the center of the eyeball, and eye movements are described as rotations around these axes.
Movimenti di vergenza
I movimenti di vergenza si sono sviluppati nelle specie dotate di visione binoculare,
in cui è necessario che un oggetto di interesse cada in entrambe le fovee:
- evita lo sdoppiamento dell’immagine (diplopia)
- Vi è in realtà una ristretta regione spaziale in cui, anche se gli oggetti proiettano
l’immagine in punti non corrispondenti delle due retine l’immagine non risulta
sdoppiata (disparità retinica).
- In tale regione il limitato grado di disparità retinica viene utilizzato dal cervello
per creare la stepposi (percezione di profondità)
- Oltre un certo limite, la disparità retinica da percezione di immagine
sdoppiata.
Quando un oggetto si avvicina all’osservatore
- in assenza di movimenti oculari la sua immagine si sposterebbe in direzione
temporale su entrambe le retine → sdoppiamento dell’immagine percepita:
- movimento disgiunto degli occhi → ruotano verso l’interno (convergenza)
- Se un oggetto si allontana, gli occhi ruotano in direzione temporale →
divergenza.
I movimenti di vergenza richiedono la coordinazione dei soli muscoli retti orizzontale
(laterale e mediale)
La maggior parte degli spostamenti dello sguardo nella scena visiva → movimenti
saccadici tra oggetti situati a distanze diverse dall’osservatore:
- se l’immagine di un nuovo bersaglio deve proiettarsi sulla fovea di entrambi gli
occhi - necessario movimento angolare diverso tra i due occhi
Per sua natura, il movimento saccadico genera movimento coniugato dei due
occhi:
- sul piano orizzontale sonno garantiti dal rigido accoppiamento dei motoneuroni
dei muscoli
- Retto laterale
- Retto mediale controlaterale
- Tale accoppiamento avviene attraverso le proiezioni internucleari tra
- Nucleo abducente
- Nucleo oculomotore comune.
La componente di vergenza → x compensare la diversa profondità del bersaglio → Figure 39-4 Vergence movements. When the eyes focus on a distant mountain, the nearer tree occupies relatively different retinal positions in
generata da un sistema completamente indipendente e sommata al is seen as a double image. When the viewer wishes to look at the tree, the vergence system must rotate each eye inward. Now the tree image occ
movimento saccadico:
- movimento più lento
Attivazione del sistema di vergenza
position on both retinas and is seen as one object, but the mountain occupies different locations on the retinas and appears double. (From Dr. F. A
- Nella formazione reticolare mesencefalica → un piccolo gruppo di neuroni Il grado di convergenza dei globi oculari → determinato dal centro di controllo della
Abduction rotates the eye away from the nose and adduction rotates the eye toward the nose. Elevation rotates the eye vertically up; depression ro
agisce da centro di controllo della vergenza vergenza in base a una stima della distanza del punto di fissazione:
- Le efferenze raggiungono i motoneuroni oculari attraverso vie indipendenti - esistono 4 segnali capaci di attivare il sistema di vergenza
da quelle del sistema saccadico.
- Disparità binoculare → vergenza fusionale
HUMAN EXPERIENCE IS enriched by our ability to distinguish a remarkable range of sounds—from the complexity of a symphony, to the warmth of a conversation, to
Misure fisiche
La misura dell’intensità degli stimoli sonori è la misura del contenuto di energia,
espressa come potenza attraverso l’unità di superficie (W/m2):
- la gamma delle intensità (I) sonore che possono essere udite e distinte è enorme
→ espressa come logaritmo del rapporto tra
- Intensità dello stimolo applicato (Ex)
- Intensità di un valore di riferimento convenzionale (Er = 10-12 W/m2).
Figure 30-1 The structure of the human ear. The external ear, especially the prominent auricle, focuses sound into the external auditory meatus. Alternating
increases and decreases in air pressure vibrate the tympanum. These vibrations are conveyed across the air-filled middle ear by three tiny, linked bones: the
malleus, the incus, and the stapes. Vibration of the stapes stimulates the cochlea, the hearing organ of the inner ear. (Adapted from Noback 1967.)
- Data la natura del suono → più conveniente smurarne l’intensità come La prestazione dell’apparato uditivo dell’uomo non è uniforme per tutte le frequenze:
variazione pressoria o livello di pressione sonora (SPL) - sia la sensibilità che la capacità discriminativa sono costantemente migliori alle
- Il contenuto di energia di uno stimolo sonoro è proporzionale al quadrato frequenze intermedie
della pressione - Peggiorano spostandosi ai limiti della banda udibile.
- L’unità di misura della pressione sonora, il Bell (B SPL), sarà - Proprietà comune ad altri sistemi sensoriali in cui esistono regioni, come
polpastrelli o fovea, dove la capacità di discriminazione o rilevazione è maggiore.
- Associate ad una maggiore densità di recettori e ad una più ampia
rappresentazione nelle funzioni centrali.
- In cui Pr è la minima intensità udibile dall’orecchio umano per un tono puro a - Tali differenze sono dovute alla particolare funzione svolta da queste superfici
1000 Hz, ovvero 2•10-5 N/m2. sensoriali
- Correntemente, si utilizza il decimo di Bell, ovvero il decibel (dB SPL), calcolato - Nell’apparato uditivo, la superficie sensoriale è la frequenza della banda
da udibile.
- La fovea è costituita dalle frequenze più rilevanti, → nell’uomo sono quelle
intermedie, tipiche del linguaggio parlato.
is attached to the tympanic membrane; its other extreme makes a ligamentous connection to the incus, which is sim
Neurofisiologia
termination of the stapes, the footplate, inserts in an opening—the oval window—in the bony 184
covering of the cochlea
their antecedents served as components of the jaw in reptilian ancestors.
- Scala timpanica: scala che discende dall’elicottero sino alla base della attraverso la perilinfa delle scali vestibolari e timpanica → trasmessa alla scala
coclea, dove termina nella finestra rotonda, un foro dell’osso temporale media, che entra in vibrazione.
tappato da una membrana elastica. Contiene perilinfa. - Le membrane basilare e tectoria vibrano → fanno perno sul punto d’inserzione
is approximately logarithmic.
- Scala media: situata tra la scala timpanica e la scala vestibolare, contiene del modiolo
endolinfa, delimitata da 3 membrane
F. The basilar membrane performs spectral analysis of complex sounds. In this example a sound with three prominent frequencies (such as the three dominant
- Hanno punti d’inserzione diversi → compiono movimenti di scivolamento
components of human speech) excites basilar-membrane motion in three regions, each of which represents a particular frequency. Hair cells in the corresponding
- basilar-membrane
positions transduce the Membrana basilare →intolareceptor
oscillations separa dalla scala
potentials, which intimpanica reciproco
turn excite the nerve fibers that innervate these particular regions.
- Membrana di Reissner → spara dalla scala vestibolare - In tal modo trasmettono ai ciuffi delle cellule cigliate esterne e interne.
- Stria vascolare → separa dalla faccia esterna della coclea. - Il movimento dei ciuffi - riproduce ampiezza e frequenza di vibrazione
impressa dalla membrana basilare dello stimolo sonoro
59
A. The inner ear's receptor organ is the organ of Corti, an epithelial strip that surmounts the elastic basilar membrane along its 33 mm spiraling course. The organ
P.597
frequency component. Moreover, each traveling wave reaches its peak excursion at the basilar-membrane position appropriate for the relevant frequency component.
Neurofisiologia
The basilar membrane thus acts as a mechanical frequency analyzer by distributing stimulus energy to the hair cells arrayed along its length according to the various 186
pure tones that make up the stimulus. In doing so, the basilar membrane's pattern of motion begins the encoding of the frequencies and intensities in a sound.
Cellule cigliate
Le cellule cigliate sono elementi epiteliali specializzati per la trasduzione
sensoriale meccanoelettrica:
- situati in regioni specifiche dell’epitelio che ricopre la superficie interna del
labirinto membranoso (es macule del acculo e dell’urticolo, creste ampollari dei
canali semicircolari, organo di Corti nella coclea)
- Forma cilindrica
- Porzione basale → poggia sugli elementi epiteliali di sostegno
- ha strutture specializzate per la trasmissione sinaptica
- prende contatto con
- i prolungamenti periferici del ganglio di Corti
- Terminazioni degli assoni efferenti provenienti dal
SNC (cellule esterne)
- La porzione apicale
- affaccia nel lume della scala media
- Sigillata da giunzioni serrate
- Le due porzioni della cellula cigliata sono esposte a differenti condizioni
ambientali
- Apicale → nell’endolinfa
- Basale → circondata da normale liquido extracellulare.
Nonostante queste caratteristiche comuni, le due popolazioni di cellule recettrici
hanno profonde differenze di:
- struttura
- Innervazione
- Funzione
A. A conceptual drawing of an uncoiled cochlea displays the flow of stimulus energy. Sound vibrates the tympanum, which sets the three ossicles of the middle ear
in motion. The stapes, a piston-like bone set in the elastic oval window, produces oscillatory pressure differences that rapidly propagate along the scala vestibuli and
scala tympani. Low-frequency pressure differences are shunted through the helicotrema.
B. A further simplification of the cochlea converts the spiral organ into a linear structure and reduces the three fluid-filled compartments to two, separated by the
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elastic basilar membrane.
C. If the basilar membrane had uniform mechanical properties along its full extent, a compression would drive the tympanum and ossicles inward, increasing the
pressure in the scala vestibuli and forcing the basilar membrane downward (top). Note that the increased pressure in the scala tympani is relieved by outward
Neurofisiologia
187
- solo i upon
5% dei neuroni del ganglio di Corti
the flexibility and mass of its tines. The flexible elements that restore a bundle to its resting upright position include
both gating springs and the actin rootlets at the stereociliary bases. Because the bundle moves through a viscous
In many auditory organs the lengths of hair bundles vary systematically along the frequency axis of the organ. Hair cells
Tali differenze, indicano
that respond che:acoustical, vibrational, and accelerational stimuli have the longest bundles, while receptors
to low-frequency
for the highest-frequency acoustical signals have the shortest bundles. In the human cochlea, for example, an inner hair
- cellulecellinterne
responsive to→ funzione
frequencies as greatrecettoriale
as 20 kHz bears a 4 vera e propria,
!m hair bundle. conextreme
At the opposite notevoli capacità
a cell sensitive to a di
20 Hz stimuli has a bundle over 7 !m high. The systematic relation between anatomical position and the frequency to
discriminazione
which cells are mostesensitive
analisi dello
is termed stimolo
tonotopic mapping.acustico
This phenomenon is widespread in the auditory system, as we
have seen in Chapter 30.
- Cellule esterne → diversa funzione, che necessita di fine controllo centrale.
Figure 31-6 The resonant electrical response of a hair cell from the internal ear of a turtle. (From Crawford
Trasduzione meccanoelettrica delle cellule cigliate
anddell’organo
Fettiplace 1985.)
di Corti
Importante caratteristica della cellula cigliata → situata all’interfaccia tra:
A.1. When the hair bundle is deflected the hair cell's receptor potential displays sinusoidal oscillation, or ringing, at a
- endolinfa (scala media)
frequency of about 180 Hz. 2. Passing electrical current into the same hair cell through a microelectrode evokes
- Liquido extracellulare (porzione basale)
oscillation of the membrane potential at a similar frequency, an indication that the cell is tuned to a specific stimulus
L’endolinfa ha una composizione ionica particolare:
frequency by an electrical resonator.
- Le pompe Na⁺/K⁺ nelle cellule marginali della stria vascolare determinano
B. A model - alta concentrazione
of electrical di ioni K⁺in a hair cell. Positive deflection of the hair bundle or injection of current with a
resonance
microelectrode- bassaallows
concentrazione
K+ influxNa⁺that depolarizes the cell. The depolarization opens voltage-sensitive Ca2+ channels,
- Tale condizione, instaura tra endolinfa
which augment the depolarization by permitting e liquido extracellulare
Ca2+ entry. unaAsddp
Cadi2++80 mV
accumulates in the cytoplasm, however, it activ
2+ - Il potenziale+di riposo delle cellule cigliate è circa -60 mV, quindi tra l’interno
+ del
Ca - sensitive K channels, which, along with voltage-sensitive K channels, allow K+ efflux that repolarizes the cell
recettore e l’endolinfa vi sono ddp di -140 mV
Figure 31-5 A model of adaptation by hair cells. A hair bundle may be subjected to prolonged deflection in the maintain an appropriate cytoplasmic Ca2+ concentration, the Ca2+ must be sequestered and eventually pumped from
positive or negative direction. The electrical response to a positive stimulus displays an initial depolarization, followed by
a decline to a plateau and an undershoot at the cessation of the stimulus. Negative stimulation elicits a complementary cell.
response: The receptor potential largely abates during stimulation but shows a rebound at the end. Bundle movement in
response to positive stimulation increases tip link tension and opens transduction channels. As stimulation continues,
however, the tip link's upper attachment moves down the stereocilium, allowing each channel to close during adaptation.
P.621
Computer modeling shows that the tuning-fork mechanism tunes hair cells with free-standing hair bundles, those that are
Neurofisiologia
188
La trasduzione del segnale acustico in segnale nervoso è determinata dal ciuffo di Il ciuffo ha quindi un preciso asse di polarizzazione morfologica parallelo al
ciglia: gradiente d’altezza delle stereociglia:
- stimolo meccanico → deflessione del ciuffo → variazione della permeabilità - ciuffo in posizione di riposo → tip-link non sono completamente rilasciati →
ionica della membrana, quindi del potenziale di membrana del recettore canali di trasduzione in parte aperti
- La struttura del ciuffo differisce in cellule esterne e interne, ma il meccanismo di - Permette alla cellula recettrice di rilevare le deflessioni dirette in entrambe le
trasduzione è simile. direzioni lungo l’asse di polarizzazione
Ogni ciuffo → alcune decina di stereociglia60 che protrudono nella scala media: - Deflessione verso stereociglia più alte → depolarizzazione del recettore
- le stereociglia che compongono un ciuffo hanno diversa lunghezza → ordinate - Deflessione verso stereociglia più basse → iperpolarizzazione
in file parallele secondo l’altezza. In tal modo, il potenziale di membrana del recettore varia secondo il movimento delle
- La punta di ogni stereociglia → connessa con lo stereociglia adiacente stereociglia → riproduce fedelmente le fasi di compressione-decompressione
appartenente alla fila successiva, attraverso un filamento proteico, detto tip- dell’onda sonora, almeno fino a frequenze di alcuni Hz
link. Nella fase di compressione:
- All’estremità il tip-link è connesso con una proteina canale, detta canale di - stimolo sensoriale spinge il ciuffo verso la stereociglia più alta → apertura dei
trasduzione, inserita nella membrana della stereociglia. canali
- Il tip-link funziona come una molla → - La ddp di -140 mV tra l’interno della cellula e l’endolinfa genera un flusso di
- se viene messo in trazione la porta del canale si apre → flusso di ioni. ioni K⁺ entrante → depolarizzazione della cellula → apertura canali Ca²⁺
- Se viene rilasciato → la porta si chiude e il canale si chiude. voltaggio-dipendenti sulla membrana basolaterale → ingresso Ca²⁺ → ulteriore
depolarizzazione → rilascio di neurotrasmettitore
- La disposizione scalare delle file di stereociglia di diversa lunghezza, fa in modo
chelittle
quando il ciuffo
or no response from a si
hairflette
cell. verso la fila di stereociglia più lunghe i canale si apra, Nella fase successiva, decompressione:
mentre un movimento in direzione opposta chiude i canali di trasduzione. - lo stimolo meccanico spinge il ciuffo verso la fila delle stereociglia più basse:
- Chiusura canali di trasduzione → interrotto il flusso di ioni K⁺
- Gli ioni Ca²⁺ fluiti all’interno
- Determinano l’apertura di canali K⁺ sulla membrana basolaterale → flusso di
ioni K⁺ all’esterno61
- Ca²⁺ sono estrusi attivamente attraverso pompe ioniche sulla membrana
basale del recettore.
- Viene determinato dunque un flusso di cariche positive verso l’esterno →
iperpolarizzazione della membrana del recettore → interruzione della
trasmissione sinaptica.
Alla fine del ciclo dell’onda sonora → le stereociglia tornano in posizione di partenza
→ raggiunto il potenziale di riposo.
Le deflessioni delle stereociglia sono proporzionali a:
- quantità di neurotrasmettitore liberato → Attività dei neuroni del ganglio di corti
- Intensità dello stimolo che le ha innescate
In questo modo → il recettore misura l’intensità dello stimolo meccanico → traduce in
un preciso codice i segnali bioelettrici.
La risposta della cellula cigliata agli stimoli meccanici → dipendente dalle
caratteristiche strutturali del ciuffo. A spostamenti di pochi nm avviene una risposta → 60 dB spostano +/- 10 nm →
alta sensibilità.
- organizzazione delle file a gradiente d’altezza
- Disposizione dei tip-link, che collegano le ciglia di file adiacenti
Figure 31-3 A model for the mechanism of mechanoelectrical transduction by hair cells.
Neurofisiologia
189
Figure
Nella 30-6dei
coclea Hair cells in athe
mammiferi, cochlea
seguito are stimulated
dell’estensione when
del campo the basilar
udibile verso lemembrane
alte is driven up and down by differences i
the scala per
frequenze, vestibuli and
compiere scala tympani.
un’analisi adeguataBecause this motion
dello stimolo, si sonoissviluppate
accompanied
due by shearing motion between the tectorial membrane
bundles that
popolazioni link the two are deflected. This deflection initiates mechanoelectrical transduction of the stimulus. (Adapted from Miller
recettoriali:
A. When the basilar membrane is driven upward, shear between the hair cells and the tectorial membrane deflects hair bundles in t
their tall edge.
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B. At the midpoint of an oscillation the hair bundles resume their resting position.
C. When the basilar membrane moves downward, the hair bundles are driven in the inhibitory direction.
Neurofisiologia
190
Figure 30-9 Cochlear amplification is mediated by movement of hair cells. When this isolated outer hair cell is d
cell body shortens (left). Hyperpolarization, on the other hand, causes the cell to lengthen (right). The oscillatory mot
- cellule cigliate interne → trasduzione sensoriale - Attivazione delle fibre di tale sistema → riduzione della scarica evocata da
mechanical energy that amplifies basilar-membrane motion and thus enhances the sensitivity of human hearing. (From
- Cellule cigliate esterne → amplificazione attiva uno stimolo uditivo nel nervo acustico
Le cellule cigliate esterne hanno sviluppato la capacità di contrarsi in risposta allo - Applicazione di acetilcolina in vitro → iperpolarizzazione delle cellule cigliate
stimolo: esterne → allungamento delle cellule esterne
- In vitro Cochlear - L’attivazione
Nerve Fibers delle fibreEncode
in vivo → inibisce l’eleteromotilità
Stimulus Frequency → modifica
and ilIntensity
livello
- depolarizzate → si accorciano di sensibilità di tutto l’apparato recettoriale
The acoustical sensitivity of axons in the cochlear nerve mirrors the innervation pattern of spiral ganglion cells. Each ax
- Iperpolarizzate → si allungano. Attraverso
particular il sistema
frequency efferente
of sound, laterale,frequency.
its characteristic il SNC controlla
Stimuli ofil lower
guadagno e ilfrequency
or higher livello di also evoke responses, b
attività
An axon'sdell’amplificatore
responsiveness may cocleare:
be characterized by a
- In vivo, grazie alle proprietà intrinseche e alla posizione sulla membrana basilare,
P.602- fondamentale ruolo funzionale nel filtrare le frequenze non rilevanti e
ogni cellula esterna risponde a stimoli di frequenza caratteristica con una serie di
nell’integrare l’attività e il flusso di informazioni sensoriali provenienti dalle due
contrazioni alla stessa frequenza tuning curve, which, like the curves for basilar-membrane motion or hair-cell sensitivity, is a V-shaped relation. The tun
cocleefrequencies resemble one another but are shifted along the abscissa so that their characteristic frequencie
characteristic
- La trasduzione meccanoelettrica mediata dal ciuffo di stereociglia è seguita
to the- variety
In condizioni di stimolazione
of frequencies that we canintensa
hear. - sistema efferente agisce come protezione
da un processo di trasduzione elettromeccanica
sull’apparato recettoriale.
- Le variazioni del potenziale di membrana → variazioni della lunghezza della
cellula, alla stessa frequenza dello stimolo sonoro.
- Questo è un meccanismo a feedback positivo → amplifica il movimento
della membrana basilare, soprattutto nella regione caratteristica per la frequenza
dello stimolo applicato
- Al tempo stesso aumenta
- Sensibilità
- Capacità di discriminazione in frequenza
Tale meccanismo → necessaria capacità di contrarsi a frequenze dell’ordine di decine
di kHz
- caratteristica peculiare delle cellule cigliate esterne
- Cicli a frequenze così elevate possono avvenire esclusivamente in assenza di
modificazioni di volume della cellula, ovvero di flussi d’acqua e ioni attraverso la
membrana
- Escluso che il motore possa essere ionico.
- La membra basolaterale delle cellule esterne → molte proteine fittamente
addensate, connesse a un reticolo citoscheletrica
- Si ritiene che sia questo apparato il motore molecolare della cellula →
funziona attraverso un sensore di voltaggio,
- Le variazioni del potenziale di membrana → spostamento di cariche
elettriche → modificazione conformazionale della proteina → trasmessa al
citoscheletro
- La somma dei piccoli movimenti prodotti simultaneamente da migliaia di
molecole nella membrana determina la variazione di lunghezza.
Regolazione centrale dell’amplificatore cocleare
Il funzionamento corretto del dispositivo di amplificazione cocleare richiede che la
contrazione delle cellule cigliate esterne sia finemente regolata:
- operata da sistema efferente laterale, che innerva tale popolazione
recettoriale
Rispetto agli altri sistemi sensoriali, il sistema uditivo ha alcune caratteristiche peculiari
→ condizionano struttura e funzione dei centri nervosi deputati all’analisi degli stimoli
sonori:
- la superficie sensoriale non rappresenta la distribuzione degli stimoli nello spazio
esterno
- I campi recettivi dei neuroni sensoriali uditivi non rappresentano regioni spaziali,
ma frequenze
- La mappa dello spazio uditivo esterno deve essere ricostruita attraverso
meccanismi di computazione centrale, basati sull’analisi di fini differenze con cui
lo stesso stimolo giunge alle due orecchie.
Differentemente dagli altri sistemi, che sono totalmente crociati → le stazioni della
via acustica centrale ricevono proiezioni da entrambe le orecchie.
- Alle basse frequenze può capitare che le membrane basilari delle due orecchie
non vibrino in fase → differenze utilizzate per localizzare la sorgente sonora nello
spazio
- A frequenze superiori a 4000 Hz → il potenziale di recettore non è più in
grado di riprodurre l’andamento dell’onda sonora → perduta l’informazione
relativa alla fase.
Oltre a segnalare la fase, i neuroni del ganglio di Corti inviano al SNC informazioni
riguardo all’intensità dello stimolo sonoro:
- tono sostenuto nel tempo
- Brusco incremento di scarica in coincidenza dello stimolo (Burst)
- Assestamento ad un livello più basso (plateau) → costante per tutta la
durata dello stimolo.
- Durante ciascuna di queste fasi → scarica dei potenziali d’azione è in relazione
lineare con l’intensità dello stimolo.
- Un neurone del ganglio di Corti può misurare variazioni di intensità di un
ambito di circa 40 dB
- Un singolo neurone non può quindi segnalare lungo l’intera gamma delle
intensità udibili (120 dB)
- Il problema è risolto dal fatto che sono presenti 10 cellule circa con soglia di
attivazione differente che ricevono dallo stesso recettore → segnalano
ambiti di intensità differenti
- L’informazione relativa all’intensità dello stimolo non è codificata dalla
scarica di un singolo neurone, ma dall’attività globale dei diversi neuroni
connessi con la stessa cellula recettrice (codice di popolazione).
- Salendo la via centrale, tuttavia, le curve tonali tendono a farsi più strette → i I nuclei cocleari contengono diversi tipi cellulari, caratterizzati dal particolare albero
neuroni rispondono sempre più esclusivamente alla propria frequenza dendritico:
caratteristica. - cellule stellate: rispondono a corrente depolarizzanti, evocando potenziali ad
- Alcuni neuroni acustici sono eccitati da stimoli della frequenza caratteristica intervalli regolari → responsabile delle risposte ritmiche.
e inibiti dalle frequenze circostanti → inibizione laterale per aumentare il - Scaricano a frequenze regolari anche in presenza di disturbi
contrasto - Poichè ogni cellula risponde ad una determinata frequenza caratteristica,
- La risposta allo stimolo sonoro è molto diversa nelle varie popolazioni di neuroni l’insieme delle cellule stellate sembra codificare le diverse frequenze in un
acustici centrali. dato stimolo uditivo.
- Alcuni scaricano come le cellule del ganglio di corti - Cellule a cespuglio: nei nuclei cocleari ventrali. Ogni cellula a cespuglio riceve
- Altri si attivano all’inizio/fine della stimolazione una o più terminazioni assonali di grandi dimensioni (bulbi terminali)
- Altri hanno pattern di attività complesse - Stimolazione elettrica → un solo potenziale d’azione → rispondano alle
- La maggior parte dei neuroni risponde a stimoli provenienti dalle due orecchie → sollecitazioni acustiche con una sola scarica all’inizio del suono.
analisi di segnali binaurali, utile per localizzare il suono nello spazio esterno. - Accurate informazioni sulla successione temporale degli stimoli acustici →
Figure 30-12 The permettono la localizzazione
central auditory pathways deglinucleus
extend from the cochlear stimoli lungo
to the auditoryl’asse orizzontale.
cortex. Postsynaptic neurons in the cochlear nucleus send
their axons to other centers in the brain via three main pathways: the dorsal acoustic stria, the intermediate acoustic stria, and the trapezoid body. The first binaural
Ilinteractions
nucleo cocleare
occur in the superiordorsale è which
olivary nucleus, organizzato
receives input viain
thestrati, come
trapezoid body. la corteccia
In particular, cerebellare:
the medial and lateral divisions of the superior olivary
nucleus are involved in the localization of sounds in space. Postsynaptic axons from the superior olivary nucleus, along with axons from the cochlear nuclei, project
- origine
to the inferior colliculus in comune
in the midbrain via the lateral lemniscus. Each lateral lemniscus contains axons relaying input from both ears. Cells in the colliculus send
their axons to the medial geniculate nucleus of the thalamus. The geniculate axons terminate in the primary auditory cortex (Brodmann's areas 41 and 42), a part of
- Letemporal
the superior cellule fusiformi
gyrus. (Adapted di1981.)
from Brodal tale nucleo → risposte sia eccitatorie che inibitorie
- La frequenza di scarica pare dipendere dalla localizzazione degli stimoli
ei and their responses to brief current pulses. A stellate cell has several dendrites that receive numerous
Nuclei cocleari
cell to brief depolarizing and hyperpolarizing current pulses are shown. Depolarizing pulses cause the cell to fire
er response. A bushy cell has a single dendritic trunk that receives a few very large synaptic terminals called
Dal nervo statoacustico (VIII) le fibre cocleari giungono nei nuclei cocleari, localizzati
d to a depolarizing current pulse with a single action potential and are therefore thought to signal the onset or
allacurrents.
ells to hyperpolarizing giunzione bulbo-pontina.
(Adapted Tale
from Oertel et complesso
al. 1988.) comprende 3 principali strutture:
- nucleo cocleare dorsale
- Nucleo cocleare antero-ventrale Figure 30-13 The representation of stimulus frequency in the three divisions of the cochlear nucleus. Stimulation with three frequencies of sound vibrates
the basilar membrane at three positions (top), exciting distinct populations of afferent nerve fibers (right, showing three fibers). The fibers project to the
- Nucleo cocleare postero-ventrale
Mediate Localization of Sound Sources Nuclei di ritrasmissione del tronco encefalico
components of the cochlear nucleus in an orderly pattern (left, showing three fibers).
Ogni fibra del nervo acustico si biforca appena entrata nel tronco:
uclei project to several nuclei at more rostral levels of the brain stem. Because of the complexity of the auditory localizzano la provenienza dei suoni
P.604
- le informazioni acustiche sono elaborate secondo numerose vie in parallelo, - Le proiezioni provenienti dal nucleo cocleare anteroventrale
ciascuna delle quali analizza una particolare caratteristica uditiva controlaterale si distribuiscono ordinatamente lungo una delle superficie
- I diversi tipi di cellule nei nuclei cocleari proiettano a nuclei di ritrasmissione del nucleo olivare mediale
specifici → la separazione inizia già nei nuclei cocleari. - Man mano che i potenziali d’azione evocati dalla stimolazione acustica
- Esiste una estesa serie di interazioni tra le strutture uditive localizzate ai due lati si diffondono progressivamente attraverso il nucleo stesso → potenziali
del tronco encefalico. sinaptici eccitatori in successive cellule.
- La maggior parte dei neuroni fornisce la migliore risposta eccitatoria in - L’eccitamento di uno dei due orecchi è insufficiente a superare la soglia
seguito alla stimolazione di uno dei due orecchi di eccitazione dei neuroni olivari mediali
- In alcuni casi la risposta neuronale necessita di stimolazioni bilaterali - Alcuni neuroni localizzati in una particolare posizione del nucleo,
particolari ricevono simultaneamente afferenza dall’orecchio opposto
- Raramente, in virtù di ciò, una lesione unilaterale delle vie uditive determina - Solo le cellule che ricevono afferenze simultanee dai due orecchi
deficit uditivi limitati ad un solo orecchio. raggiungono la soglia di scarica → le successive posizioni occupate
dalle cellule del nucleo olivare mediale, sono le graduali differenze
interaurali.
Nucleo cocleare anteroventrale
- Il nucleo olivare mediale contiene una mappa della localizzazione dei
Il nucleo cocleare anteroventrale è il punto di origine del fascio più cospicuo di suoni lungo l’asse azimutale.
fibre ascendenti, il corpo trapezoide → a livello del ponte innerva i tre nuclei del
complesso dell’oliva superiore:
- nucleo mediale dell’oliva superiore
- Nucleo laterale dell’oliva superiore
- Nucleo del corpo trapezoide.
Anche dal nucleo cocleare posteroventrale partono fibre per il corpo trapezoide.
Il nucleo cocleare dorsale non da proiezioni a livello pontino.
Enrico Colombo - www.bluejayway.it The axons from the superior olivary complex constitute the principal component of the lateral lemniscus, a
P.608
prominent tract that extends to the midbrain. The lateral lemniscus also includes the axons of cells in the contralateral do
Neurofisiologia
195
- Le proiezioni controlaterali giungono attraverso il nucleo del corpo - comprende almeno tre suddivisioni diverse, delle quali la principalmente
trapezoide. conosciuta è il nucleo principale
- I due lati → effetto antagonista - Riceve proiezioni dal nucleo centrale del collicolo inferiore
- I neuroni del OSL rispondono meglio quando l’intensità di uno stimolo - Le altre componenti sono multimodali (afferenze anche somatosensitive e visive)
sonoro che arriva ad un lato del corpo è maggiore di una certa entità Anche il nucleo principale del corpo genicolato mediale → organizzazione tonotopica:
rispetto a quello del lato opposto - neuroni che hanno la stessa frequenza caratteristica sono riuniti in uno unico
- Organizzato tonotopicamente → il tipo di attività neuronale può strato
rappresentare le differenze di intensità del suono percepite dai due orecchi, - Il nucleo consiste di un gruppo di lamine neuronali che rappresentano in
per tutta la gamma di frequenze udibili sequenza le possibili frequenze degli stimoli acustici.
Per localizzare i suoni nello spazio, sono utilizzati due diversi tipi di informazioni, per - La maggior parte delle cellule
un certo senso mutuamente complementari:
- Finemente sintonizzate alle frequenze
- differenze interaurali di tempo → per suoni di frequenza bassa
- Sensibili agli stimoli provenienti da entrambi gli orecchi.
- Elementi interaurali di intensità → più importante per stimoli di frequenza elevata.
- Molti sono ancora sensibili alle differenze interaurali di intensità e latenza.
Lemnisco laterale
Gli assoni dai nuclei del complesso dell’oliva superiore costituiscono i principali
componenti del lemnisco laterale:
- fascio di fibre nervose che si estende fino al mesencefalo
Analisi corticale delle informazioni
- Ciascun lemnisco comprende assoni delle cellule del nucleo cocleare dorsale uditive
controlaterale, giunti attraverso al stria acustica controlaterale
- La maggioranza delle fibre → collicolo inferiore (tetto del mesencefalo) Le vie ascendenti → terminano a livello della corteccia cerebrale, che possiede
diverse aree uditive, distinte sulla superficie laterale del lobo temporale:
Collicolo inferiore - proiezione più cospicua dal corpo genicolato mediale → area uditiva primaria
Il collicolo inferiore è suddivisibile in due componenti principali: (area A1 o aree 41 e 42 di Brodmann), localizzata nel giro trasverso di Esche
- porzione dorsale: 4 strati di neuroni che ricevono afferenze somatosensitive e - Contiene una rappresentazione tonotopica di tutte le frequenze
uditive → significato funzionale incerto caratteristiche
- Nucleo centrale: corpi cellulari disposti in numerosi strati. Ciascuno strato La sensibilità di stimolazione ai segnali provenienti da entrambi gli orecchi non è la
possiede cellule che simili frequenze caratteristiche stessa → suddivisione in zone alternate, con caratteristiche differenti:
- La mappa tonotopica si estende in senso ortogonale rispetto alla - colonne di sommazione: metà delle strisce, contengono neuroni eccitati dalla
disposizione dei diversi strati stimolazioni di entrambe le orecchie (cellule EE)
- Ogni strato riceve afferenze da tutti i nuclei le cui proiezioni vanno a - Colonne di soppressione: contengono neuroni eccitati dalle afferenze
costituire il lemnisco laterale62 , addensate in gruppi ipsilaterali (cellule EI), ma inibite dalla stimolazione dell’orecchio del lato opposto
Il collicolo inferiore contiene molti neuroni sensibili alle differenze di intensità e di ritardo Le colonne di sommazione e soppressione → disposte ad angolo retto rispetto
interaurali: all’asse della mappa tonotopica:
- probabilmente interessato anch’esso alla localizzazione dei suoni. - la corteccia uditiva primaria è suddivisa in colonne che nel complesso sono
in grado di rispondere ad ogni frequenza udibile e ad ogni tipo di
interazione interaurale.
Corpo genicolato mediale
L’area uditiva primaria è circondata da numerose regioni distinte, interessate all’analisi
Il corpo genicolato mediale è la stazione talamica di ritrasmissione del sistema di aspetti articolari delle informazioni uditive:
uditivo:
- probabile che la corteccia uditiva dell’uomo sia suddivisa in diverse aree
funzionali, ma non sono ancora note
The early origin of the vestibular system is seen in the outputs of the labyrinthine receptors, which flow to vestibular nuclei that occupy a prominent
position in the brain stem. As we shall learn in the next chapter, various components of the vestibular system subserve a variety of postural reflexes,
Neurofisiologia
197
including those that make possible upright, bipedal posture. Finally, through pathways involving the ocular motor nuclei and cerebellum,
P.802
Apparato vestibolare
- Direzione
the vestibular opposta
system also controls corrente
→ reflex ampullifuga.
eye movements that stabilize retinal images despite head and body motions.
Canali semicircolari
Il labirinto vestibolare è localizzato nella rocca petrosa del temporale, posteriormente
al labirinto acustico:
- costituito dalle cavità ossee di
- 3 canali semicircolari ossei
- Vestibolo a forma di cavità ovale
- Nelle cavità vi sono canali e sacchi membranosi contenenti endolinfa
- Tra le cavità e le membrane circola perilinfa.
Alle estremità anteriori ehi canali sono presenti delle dilatazioni, dette ampolle:
- contengono le creste ampollari, organi recettoriali che segnalano le
accelerazioni angolari della testa.
- Nel vestibolo si trovano i recettori otolitici (sacculo e urticolo) che rilevano le
accelerazioni rettilinee del capo.
Accelerazioni angolari
Lo stimolo dei recettori dei canali semicircolari → accelerazione angolare della
testa:
- rotazione in un lato della testa → movimento relativo63 dell’endolinfa in senso
opposto rispetto alla testa → deflessione delle creste ampollari
- Lo spostamento, secondo la direzione dell’accelerazione angolare, può avvenire:
- Direzione delle ampolle → corrente ampullipeta
63 in realtà, è la testa che si muove, solidalmente con le strutture ossee e membranose dei canali semicircolari, mentre l’endolinfa in essi contenuti resta ferma
La deflessione delle creste ampollari provoca l’eccitazione degli elementi recettoriali Circuito inibitorio internucleari
cigliati contenuti nelle creste ampollari:
La scarica dei neuroni secondari → modificata da un sistema di connessioni
- i recettori sono cellule ciliate provviste di
Figure 40-1 The vestibular labyrinth. inibitorie tra i nuclei vestibolari dei due lati:
- Stereociglia
A. Location of vestibular and cochlear divisions of the inner ear with respect to the head. - neuroni dei nuclei vestibolari ipsilaterali: stimolazione → attivati dalla rotazione
- Chinociglio. del capo
B. The- Depolarizzati quando
inner ear is divided into ilbony
movimento dell’endolinfa
and membranous provoca
labyrinths. l’avvicinamento
The bony delle by the petrous portion
labyrinth is bounded of the temporal bone. Lying
within stereociglia
this structure alis chinociglio
- Inibiscono i neuroni vestibolari controlaterali attraverso un sistema
the membranous labyrinth, which contains the organs of hearing (the cochlea) and equilibrium (the utricle, saccule, and
semicircular ducts). The space between bone and membrane is filled with perilymph, while the membranous labyrinth commissurale inibitorio GABAergico.
is filled with endolymph.
- Iperpolarizzate per movimenti in direzione opposta (allontanamento delle
Sensory cells in the utricle, saccule, and the ampullae of the semicircular ducts respond to motion of the head. (Adapted - I neuroni fromcontrolaterali
Iurato 1967.)del nucleo vestibolare
stereociglia e del chinociglio)
- Inibiti dal decremento della scarica delle fibre afferenti primarie del proprio
- Orientamento del chinociglio rispetto alle stereociglia è uguale in tutte le cellule lato
di una cresta ampollare → le cellule sono tutte eccitate o tutte inibite dallo
- Inibiti ulteriormente dalla scarica GABAergica commissurale dei neuroni
The spostamento
Vestibulardi Labyrinthuna cresta. Houses Five Receptor Organs
dell’altro lato
Gli effetti della variazione di potenziale → variazione di neurotrasmettitore rilasciato
- Questo circuito inibitorio internucleari esalta le differenze di scarica tra i due
nelle sinapsi tra cellula recettrice e terminali delle fibre afferenti primarie:
Hair Cells Transduce Mechanical Stimuli into Receptor Potentials lati.
- neurotrasmettitore: glutammato → depolarizzante.
The two vestibular labyrinths are mirror-symmetric structures within the inner ears (Figure 40-1). Each vestibular labyrinth comprises five receptor
- La frequenza di scarica dunque
organs that, complemented by those of the contralateral ear, can measure linear acceleration along any axis Tipi di cellule
and angular accelerationrecettrici
about any
axis. Linear - Depolarizzazione → aumenta
accelerations, including those produced by gravity and those resulting from body motions are detected by the utricle sono
and the
Le cellule recettrici disaccule.
due tipi:
- Iperpolarizzazione
Angular accelerations → si riduce
caused by rotation of the head or the body are measured by the semicircular canals. The receptive organs are ensheathed by
- cellule di tipo
the connective tissue that delineates the membranous labyrinth; a layer of laminar bone, the bony labyrinth, invests the membranous labyrinth and
I
Considerando i canali semicircolari orizzontali → rotazione a destra della testa:
separates it from the cancellous bone of the skull. - Cellule di tipo II
- corrente ampullipeta nel canale semicircolare dx → depolarizzazione recettori →
Le cellule di tipo I sono a forma di fiasco:
Although the labyrinth's very name betokens its geometric complexity, the fundamental organization of the five constituent receptors is not
aumento della frequenza di scarica
dauntingly complicated. In keeping with its origin from the embryonal surface ectoderm, each organ is lined with- alocalizzate continuous → apice
sheet della cresta
of epithelial
-
cells. Bycorrente ampullifuga
the action of ion pumps,nelcertain
canalecells
semicircolare sx →produce
in this epithelium iperpolarizzazione
the endolymph, →a special extracellularW fluid that bathes the apical cellular
- Fibre afferenti: fibre spesse, che avvolgono la base e il corpo della cellula
P.803 decremento della frequenza di scarica.
recettrice, formando multipli contatti sinaptici.
Tali segnali raggiungono in prevalenza i nuclei vestibolari mediale e superiore:
surfaces. Like cochlear endolymph, this fluid is rich in K+ but relatively poor in Na+ and Ca2+. A junctional complex - Sull’espansione
girdling the apex terminale
of each cellfa contatto sinaptico una fibra efferente.
- letight
includes cellule primarie
junctions separate glutammato
thatliberano → aumento
the endolymph from della
the ordinary scarica dei
extracellular neuroni
fluid, the perilymph, that surrounds the membranous labyrinth
Le cellule di tipo II sono di forma cilindrica:
secondari
and bathes a dx e diminuzione
the basolateral della scarica a sx.
epithelial surfaces.
- localizzazione → lati della cresta
- Innervazione
- Terminazione sinaptica afferente
- Una fibra afferente sottile (tipo II)
- Una fibra efferente che fa sinapsi direttamente sulla cellula recettrice.
A questa diversità strutturale e di localizzazione corrispondono diversità di:
- soglia
- Guadagno
- Adattamento delle risposte.
La frequenza di scarica di base delle fibre nervose di tipo I è
- bassa e irregolare,
- ha un comportamento fasico con notevole sensibilità all’accelerazione angolare
- Adattamento significativo.
Le fibre nervose sottili di tipo II, hanno invece:
Figure 40-2 Hair cells in the vestibular labyrinth transduce mechanical stimuli into neural signals. At the apex of each cell is a hair
- un comportamento tonico con frequenza di base maggiore e regolare
bundle in which a number of stereocilia taper in length toward a single kinocilium. The membrane potential of the receptor cell depends on the
direction in which the hair bundle is bent. Deflection toward the kinocilium causes the cell to depolarize and thus- increasesMinore sensibilità
the rate ofdinamica
firing in the
afferent fiber. Bending away from the kinocilium causes the cell to hyperpolarize, thus decreasing the afferent firing rate. (Adapted from Flock
1965.)
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During its development the labyrinth progresses from a simple sac to a complex of interconnected organs. However, its fundamental topological
organization persists: Each organ originates as an epithelium-lined pouch that buds from the otic cyst, and the endolymphatic spaces within the
Neurofisiologia
199
- Scarso adattamento.
Relazione temporale
Tra questi due tipi di fibre sono stati individuati anche neuroni afferenti con
La relazione temporale esistente tra l’applicazione dell’accelerazione angolare e la
caratteristiche intermedie.
scarica delle fibre afferenti:
- stimolo che muove l’endolinfa → presente solo quando cambia la velocità di
rotazione della testa (accelerazione angolare)
- L’effetto sulla cresta ampollare, tuttavia, ha un adattamento temporale diverso,
- A causa delle forze viscoso-elastiche del sistema endolinfa-cresta
- La cresta tende a spostarsi con ritardo e continua lo spostamento alcuni ms
dopo → attua una sorta di integrazione dell’energia dello stimolo
accelerativo
- La scarica di neuroni afferenti continua dopo la cessazione dello stimolo
- Per effetto dell’integrazione, in senso matematico, dell’energia dello stimolo di
accelerazione → la scarica afferente è in fase più con la velocità angolare che
con l’accelerazione.
La posizione della testa (traccia nera) varia nello spazio in modo sinusoidale → variano
ugualmente anche:
- velocità angolare (blu)
- Accelerazione angolare (rossa)
Queste oscillano sinusoidalmente, ma differiscono dalla testa per relazione temporale con
posizione, velocità.
Se si esamina il punto di:
- massima accelerazione verso destra → quando il capo cambia direzione (a)
- Massima velocità nel punto di mezzo della semisinusoide (b) → massima pendenza della
curva
- Spostamento spaziale più ampio nel punto c
A. A thickened zone of epithelium, the ampullary crista, contains the hair cells. The hair bundles of the hair cells extend into a gelatinous diaphragm
called the cupula, which stretches from the crista to the roof of the ampulla.
Pare che:
- lecupula
B. The fibre fasiche, irregolari,
is displaced by the →flow
principalmente
of endolymphimplicate
when the riflessi
neihead spinali
moves. As a(riflesso
result, the hair bundles extending into the cupula are also
vestibolocervicale)
displaced.
- Le fibre toniche, regolari, → principali nel riflesso vestiboloculare
La risposta in anticipo delle fibre fasiche → utile nei sistemi motori con maggiore carico e viscosità
The vestibular
Anche labyrinths
in ambito on the
del riflesso two sides of tuttavia,
vestiboloculare, the headleare systematically
fibre arranged
irregolari hanno with
un ruolo respect to one another. The two horizontal canals thus lie in
specifico:
a common plane and hence function together (Figure 40-7). Each anterior vertical canal, in contrast, lies in the same plane as the contralateral
- partecipano alla parte della via del riflesso sottoposta a cancellazione e modulazione
posterior vertical canal.
volontaria
- La modulazione dell’attività di tali fibre fasiche irregolari sarebbe pertanto utile ad adeguare il
guadagno del riflesso vestiboloculare alle diverse necessità funzionali
Most Movements Elicit Complex Patterns of Vestibular Stimulation
Although the actions of the vestibular organs may be separated conceptually and experimentally, as may be the operation of the right and left
vestibular labyrinths, actual human movements generally elicit a complex pattern of excitation and inhibition in several receptor organs on both sides
of the body. Consider, for example, the act of rising from the driver's seat of an automobile. As one begins to swivel toward the door, both horizontal
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semicircular canals are strongly stimulated. The simultaneous lateral movement out the car's door stimulates hair cells in both utricles in a pattern
that changes continuously as the orientation of the turning head changes with respect to the direction of bodily movement. An appropriately oriented
complement of hair cells in each of the saccules is excited, and an oppositely oriented group inhibited, by the vertical acceleration that accompanies
Neurofisiologia
200
La maggior deflessione della cresta avviene quando essa si trova nel punto B, ovvero nel
momento di massima velocità, e non nel punto di massima accelerazione.
L’attività di scarica del neurone appare dunque essere in fase con la velocità dello stimolo,
piuttosto che con l’accelerazione:
- risulta essere l’integrale dell’accelerazione
- Integrazione importante ai fini di risposte riflesse di ampiezza adeguata
Questa differenza è dovuta alla diversa disposizione del chinociglio rispetto alle Given that hair cells are essentially strain gauges, explained in Chapter 31, the key to understanding how each vestibular organ operates lies in
stereociglia. Recettori otolitici
grasping how mechanical stimuli are delivered to the constituent hair cells. Distinctive mechanical linkages account for the contrasting sensitivit
Nei movimenti, vengono attivati o inibiti in combinazione i vari canali semicircolari: the utricle and saccule, on the one hand, and the three semicircular canals, on the other.
- il modo in cui si combinano attivazioni e inibizioni dei canali → permette di Gli organi recettoriali degli otoliti sono le macule del sacculo e dell’urticolo.
riconoscere l’orientamento dello stimolo accelerativo
- Rotazione della testa sul piano frontale → attiva i canali semicircolari verticali
del lato di rotazione e inibisce gli altri
- Rotazione della testa sul piano sagittale mediano → attivi i canali
semicircolari anteriori ipsilaterali alla rotazione e inibiti i controlaterali
- Rotazione della testa sul piano orizzontale → attivi i canali semicircolari
laterali ipsilaterali al lato rotatorio e inibiti gli altri.
Figure 40-3 The utricle is organized to detect tilt of the head. The hair cells in the epithelium of the utricle have apical hair bundles that
project into the otolithic membrane, a gelatinous material embedded with calcium carbonate stones (otoconia). The hair bundles are polarized,
Accelerazioni rettolineari
not all cells are oriented in the same direction. The response of an individual hair cell in the utricle to a tilt of the head depends on the direction
which its hairs are bent by the gravitational force of the otoliths. When the head is tilted in the direction of the axis of polarity for a particular h
cell, that cell depolarizes and excites the afferent fiber. When the head is tilted in the opposite direction, the hair cell hyperpolarizes and inhibit
Le macule sono in grado di rilevare le accelerazioni rettolineari:
afferent fiber (see Figure 40-2). (Adapted from Iurato 1967.)
- localizzate nel sacculo e nell’urticolo
- Segnalano l’orientamento della forza di gravità rispetto alla posizione del capo
P.804→ percezione della posizione della testa rispetto alla verticale.
Costituite da un epitelio sensoriale che proietta le cigli verso la membrana otolitica
posta sulla superficie delle cellule recettrici:
The- sopra
Utricle and the
la membrana Saccule
otolitica → strato Detect
otoconiale,Linear
compostoAccelerations
di sali di calcio, con
densitàlabyrinthine
The simplest superiore aorgans
quellaaredell’endolinfa.
the utricle (or utriculus) and the saccule (or sacculus), each of which consists of an ovoidal sac of membra
labyrinth -about
Strato3 relativamente
mm in the longestlibero di muoversi
dimension. Therispetto alla base,
complement dove
of hair cellssono
in each organ is localized to a roughly elliptical patch, called the
Figure 40-10 Horizontal vestibulo-ocular reflex. macula. The collocate le cellule
human utricle recettoriali
contains about 30,000 hair cells, while the saccule contains some 16,000.
A. Counterclockwise head rotation excites the left horizontal canal, which then excites neurons that evoke rightward eye movement. One population
of first-order neurons lies in the medial vestibular nucleus (M): Its axons cross the midline and excite neurons in the right abducens nucleus (VI) The hair bundle at the apex of each hair cell extends into the endolymphatic space of the utricle or saccule, where the bundle's top is attached
and nucleus prepositus hypoglossi (P). The other population is in the lateral vestibular nucleus (L). Its axons ascend ipsilaterally in the ascending
tract of Deiters and excite neurons in the left oculomotor nucleus (III), which project in the oculomotor nerve to the left medial rectus muscle.
gelatinous sheet, the otolithic membrane, that covers the entire sensory macula (Figure 40-3). Embedded within and lying on the otolithic
Enrico
There are Colombo - www.bluejayway.it
two populations of neurons in the right abducens nucleus (VI): motor neurons that project in the abducens nerve and excite the right
membrane are fine, dense particles, the otoconia (“ear dust”); consisting of calcium carbonate in the form of the mineral calcite. Otoconia are
lateral rectus muscle and interneurons whose axons cross the midline and ascend in the left medial longitudinal fasciculus to the oculomotor
nucleus, where they excite the neurons that project to the left medial rectus muscle. These connections facilitate the rightward horizontal eye typically 0.5-10 !m long and millions of these particles fill the endolymphatic cavities of the utricle and the saccule. Because of the prominence
movement that compensates for counterclockwise head movement. The illustration also shows the superior (S) and descending (D) vestibular
nuclei, the trochlear nucleus (IV), and the nucleus prepositus hypoglossi (H).
otoconia, the utricle and saccule are named the otolithic organs.
Neurofisiologia
202
Figure 40-4 The axis of mechanical sensitivity of each hair cell in the utricle is oriented toward the striola, a curved border running
across the surface of the macula. The drawing shows the resulting variation in axes (arrows)in the population of hair cells. Because of this
arrangement, tilt in any direction depolarizes some cells and hyperpolarizes others, while having no effect on a third group. (Adapted from
Spoendlin 1966.)
SezioneFisiologia
III del sonno
Il sonno
- EMG → attività muscolare tonica con sovrapposti episodi fasici, associati a
movimenti volontari
Prima di addormentarsi, il soggetto si rilassa e chiude gli occhi:
- EEG → attività α (8-13 cicli/sec)
- Attività prevalente nelle regioni occipitali → associata al riposo delle aree
Il sonno è uno dei comportamenti umani più importanti: visive
- occupa quasi 1/3 della vita - Appena il soggetto è stimolato (ad esempio, viene richiesto di fare un calcolo,
ma sempre con gli occhi chiusi) → scompare l’onda α → l’EEG torna ad essere
- Caratteristica principale → riduzione reversibile della soglia di risposta a stimoli
irregolare, rapido e di bassa ampiezza.
esterni, associata a immobilità
- Tale scomparsa è definita reazione di arresto.
- Fenomeno universale, presente in tutte le specie → funzione essenziale
Registrazioni elettrofisiologiche
L’EEG registra l’attività sinaptica sincrona di milioni di neuroni sottostanti gli elettrodi
posizionati sul cuoio capelluto.
L’elettroculogramma (EOG), registrato da elettrodi applicati alla cute vicino alle
orbite, registra campi elettrici generati dai movimenti oculari. Stadio 1
Figure 47-1 Electroencephalogram (EEG) patterns in the stages of human sleep. Non-REM sleep has four stages. Stage 1 is characterized by a slight
slowing of the EEG, stage 2 by high-amplitude K complexes and spindles (low-amplitude clusters). Slow, high-amplitude delta waves characterize stages 3 and 4.
REM sleep is characterized by eye movements and loss of muscle tone, in conjunction with a stage 1 EEG. The higher-voltage activity in the EOG tracings during
L’elettromiogramma (EMG), con elettrodi applicati al mento → modificazioni toniche stages 3 and 4 reflects high-amplitude EEG activity in prefrontal areas rather than eye movements. EOG = electro-oculogram; EMG = electromyogram. (From
neurons-resemble
Capacità diactive
rispondere a stimoli sensoriali ridotta
REM sleep and wakefulness are similar. For this reason REM sleep has also been called paradoxical sleep. Indeed, during REM sleep the discharge patterns of most
- Sonno NREM those during wakefulness. Certain neurons—those in the pons, the lateral geniculate nucleus, and the occipital cortex—actually fire in more
intense bursts during REM sleep than during wakefulness.
Durante la veglia: - Tuttavia, un soggetto svegliato, è convinto di non essersi addormentato
These intense bursts of firing generate high-voltage spike potentials in the EEG called ponto-geniculo-occipital spikes (PGO spikes), after the brain structures in which
the spikes appear most prominently. PGO spikes originate in the pontine reticular formation and propagate through the lateral geniculate nucleus to the occipital
- EEG caratterizzato da onde irregolari di bassa ampiezza e alta frequenza. cortex. Waves resembling PGO spikes can be evoked in alert subjects by abrupt stimuli, similar to those that elicit the startle response, suggesting that the
spontaneous PGO spikes of REM sleep may be generated by internal activation of the neural circuit for the startle response. PGO spikes are correlated with the bursts
- EOG → frequenti movimenti oculari volontari e ammiccamenti of eye movements in REM sleep.
Consistent with the overall increase in neural activity during REM sleep, brain temperature and metabolic rate rise; in some brain regions these levels can be equal to
or greater than those during the waking state. In contrast to the waking state, however, almost all skeletal muscle tone is lost (atonia); the skeletal muscles that
remain active are those controlling the movements of the eyes, middle ear ossicles, and diaphragm. In addition, some small, phasic twitches occur.
Enrico Colombo - www.bluejayway.it During REM sleep penile erections occur regularly in men, and women show clitoral engorgement. In both sexes the pupils become highly constricted (miosis),
reflecting the high ratio of parasympathetic to sympathetic output to the pupil. Homeostatic mechanisms are attenuated: respiration is relatively unresponsive to
changes in blood CO2, and responses to heat and cold are greatly reduced or even absent. As a result, body temperature drifts toward ambient temperatures.
These observations make it clear that sleep does not easily fit a continuum from “light” to “deep” but consists of distinctive phases. Each phase is behaviorally
complex and each is the expression of a distinctive configuration of physiological mechanisms representing a
Neurofisiologia
207
- L’attività motoria può proseguire per alcuni secondi → talvolta improvvise - L’EEG presenta un’attività rapida irregolare ad alta frequenza
contrazioni muscolari, spesso accompagnate da sensazione di caduta e - Spesso con aumentata attività υ (3-7 cicli/secondo)
immagini oniriche. Il sonno REM non è suddiviso in stadi, ma si distinguono fenomeni:
In individui deprivati del sonno → frequenti i microfoni, episodi della durata di 10-15
- tonici (persistenti): includono:
secondi.
- tracciato EEG attivato
- profonda atonia dei muscoli antigravitazionali
Stadio 2 - Tono muscolare persistente nei muscoli extraoculari e nel diaframma
- Fasici (episodici): includono
Lo stadio 2 compare alcuni minuti dopo lo stadio 1: - Scosse muscolari rapide
- sul tracciato EEG mostra - Scariche irregolari di movimenti oculari
- Complessi K: onda acuta negativa di grande ampiezza seguita da un’onda
Da un punto di vista comportamentale, il sonno REM è una fase di sonno profondo:
lenta positiva
- soglia per il risveglio molto alta, quanto quella del sonno ad onde lente (sonno δ
- Fusi di sonno: oscillazioni di ampiezza crescente e decrescente con
degli stadi 3 e 4)
frequenza di 12-14 cicli/secondo
- Tuttavia, soggetti svegliati dal sonno REM → riferiscono sogni vividi e prolungati
- Movimenti oculari e tono muscolare ridotti
- Aumentata soglia per il risveglio
Metabolismo cerebrale
Studi di imaging mediante PET → attività metabolica e flusso sanguigno cerebrale
sono ridotti durante il sonno NREM rispetto alla veglia:
- negli stadi 3 e 4 → attività ridotta fino al 40%
- La riduzione è dovuta allo stato di iperpolarizzazione → minore scariche di
potenziali d’azione → minore spesa energetica.
Il talamo → area cerebrale in cui l’attività è particolarmente ridotta durante il sonno
NREM:
- profonda iperpolarizzazione dei neuroni talamici durante questa fase del sonno
- Nella corteccia cerebrale, le zone più depresse sono
- Corteccia orbitofrontale
- Corteccia cingolata anteriore
- Corteccia prefrontale dorsolaterale.
- Deattivazione parziale avviene anche in
- Corteccia parietale
- Corteccia cingolata posteriore
- Corteccia temporale mediale
- Il cervelletto e i gangli della base sono anch’essi deattivati → a causa della
ridotta attività sinaptica delle aree corticali succitate.
- Non subiscono deattivazione NREM → cortecce sensoriali primarie
Nel sonno REM il flusso cerebrale e l’attività metabolica sono elevati → livelli simili a
quelli della veglia:
- in tale fase, infatti → depolarizzazione tonica e alta frequenza di scarica
neuronale
- Presenti tuttavia delle differenze tra le varie regioni cerebrali
Capacità di rispondere agli stimoli
- Aree limbiche (amigdala e corteccia paraippocampale) → più attive nel La conseguenza comportamentale più eccitante dell’addormentamento →
sonno REM che nella veglia disconnessione progressiva dal mondo esterno:
- Aree che ricevono proiezioni cospicue dall’amigdala (corteccia cingolata - la risposta agli stimoli periferici aumenta gradualmente dallo stadio 1 allo stadio
anteriore e lobulo parietale, corteccia extrastriata, ecc...) → fortemente 4 del sonno NREM e resta elevata durante il sonno REM
attivate - Vi sono diversi meccanismi che contribuiscono a questa disattivazione
- Il resto della corteccia parietale, precuneo, corteccia cingolata posteriore e - Cancello talamico
corteccia prefrontale → deattivate
- Oscillazione lenta del potenziale di membrana
Le differenze regionali tra veglia e sonno REM sono in accordo con le differenze tra:
- Spostamento dell’attenzione (fase REM)
- attività mentale di veglia
- Attività onirica (intensa in fase REM) Cancello talamico
- intensa componente emotiva (attivazione dell’amigdala e aree connesse)
Durante il sonno NREM un fattore è la chiusura del cancello talamico:
- riduzione del pensiero razionale (deattivazione della corteccia prefrontale
- addormentamento → riduzione del rilascio di ACh e altri neuromodulatori →
dorsolaterale)
iperpolarizzazione dei neuroni talamo-corticali
- Gli stimoli sensoriali, normalmente trasmessi dalla via talamo-corticale, sono
parzialmente bloccati a livello talamico
- L’iperpolarizzazione ritmica dei neuroni talamici durante i fusi del sonno → - L’altra metà aumenta durante il sonno.
efficiente nel bloccare gli stimoli in arrivo dalla periferia → impone un ritmo - Tali geni sensibili allo stato di sonno/veglia appartengono a diverse categorie
oscillatorio intrinseco che disaccoppia gli ingressi dalle uscite. funzionali
I più espressi durante la veglia codificano per proteine che aiutano il cervello a
Oscillazione lenta del potenziale di membrana far fronte alle maggiori richieste
Durante il sonno NREM, soprattutto durante gli stadi 3 e 4 → oscillazione lenta del - Energetiche (geni mitocondriali)
potenziale di membrana dei neuroni corticali: - Di attività sinaptica eccitatoria (geni legati all’attività glutammatergica)
- per centinaia di ms i neuroni corticali sono fortemente iperpolarizzati → - Di aumentato stress cellulare (HSP)
improbabile che raggiungano la soglia - Potenziamento a lungo termine (P-CREB, Arc, BDNF, ecc…)
- Tale meccanismo si somma all’inattivazione talamica Tali geni, sono indotti dal rilascio di noradrenalina da parte del locus coeruleus:
- rilascio elevato durante la veglia
Fase REM: attenzione selettiva - Basso in NREM
Durante il sonno REM, tuttavia: - Assente nella fase REM
- cancello talamico è aperto Durante il sonno, sono espressi geni coinvolti in:
- Neuroni corticali sono tonicamente depolarizzati e non mostrano oscillazioni - consolidamento/depressione delle sinapsi dopo che sono state potenziate/
lente del potenziale di membrana depresse
Durante il sonno REM, secondo un’ipotesi, vi sarebbe un’attenzione rivolta - Sintesi proteica →
all’attività intrinseca del cervello invece che agli stimoli esterni: - Movimento degli organuli intracellulari (es dalla membrana cellulare al reticolo
- il meccanismo alla base dello spostamento selettivo dell’attenzione non è molto endoplasmatico e al complesso di Golgi)
chiaro - Mantenimento delle membrane e della mielina.
- Le regioni corticali prefrontali e parietali → deattivate nel sonno REM rispetto alla Nonostante l’immobilità comportamentale, anche il sonno è caratterizzato da
veglia
- intensa attività nervosa
- Contengono aree importanti a rivolgere e mantenere l’attenzione su ciò che
- Aumentata espressione genica che può favorire funzioni cellulari specifiche
avviene nelle cortecce sensoriali
Le modificazioni di espressione molecolare avvengono anche nel cervelletto e altri
- Probabile dunque che siano ignorati gli stimoli che giungono alle cortecce
organi del SNC.
sensoriali.
- La riduzione delle cortecce parietali e prefrontali → probabilmente dovuta al
cessare della scarica, durante il sonno REM, di sistemi neuromodulatori, quali il
sistema serotoninergico del rafe dorsale.
Una serie di meccanismi nervosi, dunque, si preoccupa di isolare l’individuo che Centri nervosi che regolano il sonno e
dorme per parecchie ore al giorno:
- scopo → far dormire il cervello. la veglia
Tuttavia, stimoli intensi o con particolare significato possono svegliare l’individuo in
qualunque fase del sonno. L’alternanza sonno/veglia è regolata da due gruppi di aree cerebrali antagoniste:
- sistema reticolare attivante (RAS): favorisce la veglia, localizzato nella parte
rostrale del tronco encefalico e nell’ipotalamo posteriore.
Modificazioni molecolari - Sistema ipotalamico del sonno (HSS): favorisce il sonno, ha sede
nell’ipotalamo anteriore.
Sonno e veglia si associano anche a modificazioni molecolari dell’espressione Altre strutture sono correlate con la regolazione del sonno:
genica:
- centro per la regolazione del sonno REM, nel bulbo e nella parte dorsale del
- il 5% di tutti i geni espressi nella corteccia, varia il livello di espressione in ponte
relazione allo stato di sonno o veglia
- Orologio circadiano, nel nucleo soprachiasmatico dell’ipotalamo (SCN) →
- Circa metà aumentano durante la veglia influenza l’attività di
- RAS
- HSS
- Centro pontino generatore del REM
L’orologio circadiano, fa in modo che il sonno non sia frammentato, ma avvenga in un
unico periodo, nella fase più consona dei cicli di luce-buio.
La via di proiezione extratalamica del ponte raggiunge gli altri nuclei colinergici del potenziamento a lungo termine (LTP).
proencefalo basale64: - In tal modo → ricordare i risultati delle nostre interazioni con l’ambiente.
- questi nuclei colinergici a loro volta inviano un ingresso eccitatorio a tutta la - Assenza di scarica, durante il sonno → impedisce l’espressione di questi geni,
corteccia cerebrale quando
Other neuronal machinery l’attività nervosa
important for REM sleep resides èinindipendente daloralis,
the nucleus reticularis pontis mondo esterno
which extends → permette
from the rostral dimidbrain
pons to the caudal non(Figure
47-4). Bilateral destruction of this nucleus eliminates REM sleep for extended periods. Many of the neurons in the nucleus reticular pontis oralis critical for REM sleep
- Farmaci anticolinergici (psicofarmaci) o malattia di Alzheimer → inattivazione di confondere
receive input i sogni
from cholinergic cells con
located dorsal la realtà
and lateral to them. Microinjection of the ACh agonist carbachol into the nucleus elicits extended periods of REM
tale via → sedazione, con aumento di onde lente nel tracciato EEG sleep
Il sistema noradrenergico è il principale componente del RAS che limita alla
Three classes of neurons in the nucleus reticularis pontis oralis are of particular interest. The cholinergic PGO-on cells fire in bursts to initiate PGO spikes in cells of the
- Farmaci agonisti colinergici → nicotina → attivazione corticale veglia
lateral l’attivazione
geniculate dell’espressione
nucleus. Destruction of PGO-on cells blocks the PGO spikes genica necessaria
but does not interfere per
with other aspects of REMil sleep.
potenziamento
Conversely, stimulation of this
area produces PGO spikes even in the absence of REM sleep.
I neuroni colinergici dei nuclei PPT e LDT proiettano anche all’ipotalamo posteriore, in sinaptico a lungo termine.
cui sono presenti cellule istaminergiche del nucleo tuberomammillare:
- queste proiettano all’intera corteccia → scarica a massima frequenza durante la
veglia e sono inibite durante il sonno
- Importanti nel mantenere la veglia
- Lesione del nucleo tuberomammillare (TM) → riduce la durata della veglia e
aumenta quella del sonno.
- Molti farmaci che facilitano il sonno hanno azione antistaminica.
Il gruppo cellulare più numeroso di RAS → neuroni sparsi per tutta la formazione
reticolare, che liberano glutammato:
- se si lega ai recettori metabotropici → neuromodulatore → influenza l’eccitabilità
neuronale
- Non è ancora chiaro il profilo di scarica sonno/veglia del glutammato
Il sistema colinergico è il principale componente del RAS per l’attivazione del
tracciato EEG durante la veglia e il sonno REM
- Sistema serotoninergico
Serotonina, dopamina e ipocretina
During REM sleep these cell groups cause muscle tone to be turned off and the high-voltage electroencephalogram (EEG) of slow wave sleep to be replaced by the
low-voltage EEG of REM sleep. A key event in this process is the activation of GABA-ergic neurons in the pons. The reason for the activation of GABA-ergic cells is not
known. The GABA activation causes the inhibition of noradrenergic and serotonergic neurons and the activation (or disinhibition) of cholinergic neurons in the pons.
Le cellule noradrenergiche del locus coeruleus (LC):
Serotonina
Muscle tone is turned off by a descending system. The cholinergic neurons of the pons excite glutamatergic neurons in the pons. The glutamatergic neurons project
to the medulla, where they terminate on interneurons that release glycine onto motor neurons. This release of glycine hyperpolarizes the motor neurons, producing
- proiettano all’intero cervello the motor paralysis of REM sleep. Reduced release of serotonin and norepinephrine may also contribute to muscle tone reduction by disfacilitating motor neurons.
Le cellule
A pontine serotoninergiche
system with ascending connections causes thedel rafe
reduction in EEGdorsale proiettano
voltage during REM a gran
sleep. Some cholinergic cellsparte delnoncholinergic
and adjacent cervello cellsin
- Hanno scariche differenti in base a activated during REM sleep project to GABA-ergic cells in the thalamus. The release of acetylcholine by these cells blocks the burst firing mode of these neurons. It is
maniera diffusa:
the burst firing mode that produces high voltage waves in the EEG. ACh = acetylcholine; NE = norepinephrine; 5-HT = serotonin.
- REM → scarica assente
- scaricano a frequenza più elevata durante la veglia
- NREM → scarica ridotta P.942
- Bassa frequenza durante NREM
- Veglia → scarica con frequenza massima The PGO-on cells are regulated by serotonergic REM-off cells in the raphe nuclei of the brain stem. The firing of the REM-off cells during waking activity (Figure 47-3)
- Lesione di questi neuroni → sedazione leggera, ma con effetto transitorio cells allows the PGO cells to begin discharging in bursts, generating PGO waves. Noradrenergic neurons in the locus ceruleus and histaminergic neurons in the
posterior hypothalamus have a pattern of activity that is similar to that of the serotonergic REM-off cells. Cessation of activity in these three cell groups may
- Tuttavia
contribute to changes in autonomic tone, EEG, and muscle tone during REM sleep.
- Il rilascio di noradrenalina in quanto tale non è sufficiente per l’attivazione.
- Cessano di scaricare → se l’animale presta attenzione ad uno stimolo
Another class of cells in the nucleus reticularis pontis oralis, the REM-waking-on cells, fire during active
- la scarica neuronale dei neuroni noradrenergici durante la veglia, associata a the limbs, and the eyes. Their firing during REM sleep produces rapid eye movements and muscle twitches, breaking through the concurrent inhibition of motor
neurons.
scelte comportamentali → facilita l’induzione di geni importanti per il The third class of cells in the nucleus reticularis pontis oralis, the REM-on cells, show little or no activity during waking and non-REM sleep but have high levels of
activity in REM sleep (Figure 47-3). Although few in number, these cells play a key role in REM sleep control. One subtype of these cells is GABA-ergic and is
responsible for the inhibition of activity in serotonergic and noradrenergic cells during REM sleep; another subtype, possibly glutamatergic, is responsible for the loss
of muscle tone in REM sleep.
64 nucleo basale, sostanza innominata, banda diagonale di Broca, setto Muscle tone is lost during REM sleep because motor neurons are actively inhibited. The circuitry mediating inhibition of muscle tone resides in the pons and medulla. A
small lesion within a portion of the nucleus reticularis pontis oralis critical for REM sleep releases motor activity during REM sleep. Cats with this lesion have normal
non-REM sleep episodes, but when they enter REM sleep they raise their heads, walk, and engage in a variety of vigorous motor activities. A similar syndrome can be
produced by lesions of the medial medulla.
The suppression of muscle tone in REM sleep is mediated by interconnections between several types of REM-on neurons. Abnormal activity in these neurons during
Enrico Colombo - www.bluejayway.it
Neurofisiologia
214
- La mancata attività durante il sonno REM delle cellule serotoninergiche → - ridotta stimolazione sensoriale, facilitata dalla chiusura degli occhi e da un luogo
aumento della soglia per il risveglio durante questa fase tranquillo
- Inibizione dei neuroni del RAS da parte di gruppi nervosi che costituiscono il
Dopamina HSS 66.
La dopamina agisce come neuromodulatori. I neuroni dopaminergici della Studi recenti hanno focalizzato l’importanza nell’induzione del sonno nell’ipotalamo
sostanza nera e dell’area tegmentale ventrale innervano anteriore, specificamente nell’area pretonica ventrolaterale (VLPO):
- corteccia frontale - neuroni che rilasciano GABA e guanina , che inibiscono molti dei gruppi
neuronali facenti parte del RAS
- Proencefalo basale
- I neuroni di VLPO son a loro volta inibiti dal RAS
- Strutture limbiche
L’inibizione reciproca tra il sistema RAS (promuove la veglia) e quello HSS (sonno)
I neuroni dopaminergici non variano la frequenza in funzione dello stato
tende a favorire la stabilità dei due stati comportamentali.
comportamentale.
La lesione del sistema dopaminergico, tuttavia, può ridurre la capacità di
rispondere agli stimoli:
- può accadere anche in presenza di un normale tracciato EEG di attivazione
corticale
- La dopamina ha un ruolo in motivazione e gratificazione.
- Stimolanti come amfetamine e cocaina bloccano la ricaptazione delle
monoamine (dopamina, noradrenalina e serotonina) → stato di veglia
prolungata, aumentano l’attivazione corticale e comportamentale.
Ipocretina
Il peptide ipocretina ha un ruolo anch’esso importante nel mantenere la veglia:
- implicato nella patogenesi della narcolessia65
- Prodotta da neuroni localizzati nell’ipotalamo laterale, che inviano ingressi
eccitatori a tutte le componenti del RAS
- LC
- PPT
- LDT
- Area tegmentale ventrale
- Proencefalo basale
- TM
- Particolarmente attivi durante la veglia, soprattutto con l’attività motoria.
65 malattia caratterizzata da eccessiva sonnolenza diurna e da perdita improvvisa del tono muscolare
66 sistema ipotalamico del sonno
Figure 47-3 The patterns of activity of key cell groups during waking and slow wave and REM sleep are illustrated in these samples of electrode
- cellule colinergiche dei nuclei PPT e LDT nella parte dorsale della giunzione
recordings from a cat. Each vertical line represents an action potential. EEG = sensorimotor electroencephalogram; EMG = dorsal neck electromyogram; EOG = - coordina e sincronizza con il ciclo delle 24h molte funzioni endocrine e molti
eye movement; LGN = lateral geniculate nucleus electrode showing ponto-geniculo-occipital (PGO) spike activity during REM sleep.
ponto-mesencefalica (facenti parte del RAS) aspetti comportamentali,
Cortical and thalamic cells. The rate of firing of cortical and thalamic cells increases slightly during non-REM sleep and again in REM sleep. These bursts are
- Altri
synchronized withgruppi di neuroni
individual waves localizzati
of the EEG (sleep nella
spindles and slow formazione reticolare pontina e bulbare.
waves). - Tra questi vi è il ciclo sonno-veglia.
Non-REM-on cells. These cells are located in the anterior hypothalamus and the basal forebrain region and participate in the generation of non-REM sleep.
Lesioni di questi gruppi cellulari → elimina il sonno REM. - Negli uomini e negli animali diurni, il SCN
REM-waking-on cells. These cells predominate in the brain stem reticular formation and are active in both waking and REM sleep. Many excite motor neurons;
I neuroni
others PPT
control the EEG. e LDT sono attivi sia nella veglia che nel sonno REM: - Attiva RAS e inibisce HSS durante la fase di luce
- producono attivazione del tracciato EEG attraverso rilascio di Acetilcolina
PGO-on cells. These pontine cells fire in high-frequency bursts before PGO waves recorded in the lateral geniculate nucleus.
- Inibisce il RAS e attiva HSS durante la fase notturna.
REM-off cells. These cells include noradrenergic, adrenergic, and serotonergic cells in the brain stem and histaminergic cells in the forebrain. Most skeletal motor
neurons have a-similar
nel pattern.
talamo - L’influenza di SCN su RAS e HSS → facilita l’addormentamento di notte, ma
- Nei nuclei colinergici del prosencefalo basale → attivano il sistema limbico e
REM-on cells. These cells are maximally active in REM sleep and are involved in various aspects of this state. rende difficile dormire di giorno o stare svegli di notte.
la corteccia cerebrale Lesione sperimentale di SCN → altera la distribuzione giornaliera dei ritmi di sonno.
P.940
- Durante la veglia, l’attivazione di PPT e LDT è associata alle altre componenti del - il sonno si presenta in brevi periodi di 1/2 ore dispersi nell’arco delle 24 ore
Non-REM RAS (sistema
Sleep noradrenergico
Is Regulated by Interacting e serotoninergico),
Sleep-Inducing and Arousal Mechanisms - Ciascuno dei 20000 neuroni del SCN ha un orologio molecolare che modifica
- Durante il sonno REM, → sistema serotoninergico e noradrenergico sono
Non-REM sleep is characterized by EEG spindles and slow waves that are produced by synchronized synaptic potentials in cortical neurons. These synchronized
synaptic potentials are generated by the rhythmic firing of thalamic relay neurons that project to the cortex. The rhythmic firing of the relay neurons is a result of the
l’eccitabilità nervosa di queste cellule con un ritmo di 24 ore.
profondamente
actions of GABA-ergic inhibitory neurons in theinibiti.
nucleus reticularis, a nucleus that forms a shell around the thalamus (Chapter 45).
Fattore di vigilanza
Il fattore di vigilanza consente di essere svegli e pronti a reagire in caso di
emergenza:
- può promuovere la veglia anche in piena notte e in condizioni di stanchezza
- Attivazione transitoria di RAS → liberazione dei neuromodulatori che inducono
attivazione corticale.
- Emozioni, stati d’ansia e pensieri costanti possono mantenerci svegli → azione
Figure 47-4 The major regions of the brain stem and forebrain involved in sleep control are shown in this sagittal section. Nuclei in the pontine region
critical for triggering REM sleep are shown in a coronal section through the center of the region (upper right). Stimulation of neurons in the nucleus reticularis
diretta del RAS sui circuiti limbici e neocorticali.
- Farmaci e sostanze possono aiutare a rimanere svegli
Orologio circadiano: nucleo
pontis oralis/caudalis (RPO/RPC) region produces various characteristics of REM sleep. Depending on their exact size and location, bilateral lesions within this region
completely block REM sleep or block components of REM sleep. CG = central gray; LC = locus ceruleus; LDT = lateral-dorsal tegmental nucleus; PPN =
pedunculopontine nucleus; PT = pyramidal tract; 5ME = mesencephalic nucleus of the trigeminal nerve; 7G = genu of the seventh cranial nerve; 6 = nucleus of the
- Caffeina → blocca i recettori per l’adenosina nei neuroni colinergici del
soprachiasmatico
sixth nerve.
Fattore circadiano
Il fattore circadiano è responsabile del fatto che il sonno ha luogo nella fase della
giornata evolutivamente più adatta per la specie umana:
- l’uomo è fortemente dipendente dal sistema visivo → normale essere svegli nei
periodi di luce
- Per molti animali, è inverso
- La regolazione dell’attività di RAS e HSS da parte di SCN è responsabile del
consolidamento del sonno e della veglia nella fase più appropriata della giornata.
Fattore omeostatico
Il fattore omeostatico intende che la tendenza ad addormentarsi aumenta tanto più
si è rimasti svegli:
- più si sta svegli e più aumenta il bisogno di dormire
- Dopo una veglia prolungata → aumento dell’intensità e della durata del sonno.
- Dopo deprivazione di sonno anche di poche ore → ampiezza e prevalenza delle
onde lente aumentano notevolmente → aumento relativo degli stadi 3 e 4 Funzioni del sonno
Non sono ancora chiari i meccanismi responsabili del fattore omeostatico.
Anche la quantità di sonno REM aumenta dopo la deprivazione di sonno soprattutto Il motivo del sonno è ancora un mistero.
se la deprivazione è protratta. Può darsi che il sonno si sia evoluto dal ciclo circadiano di attività → modo sicuro per
evitare comportamenti pericolosi nelle ore meno favorevoli agli esseri viventi.
Borbely e coll.
Osserviamo alcuni fattori:
Considerando il fattore circadiano (processo C) e quello omeostatico (processo S) →
costruito un modello che può predire in modo preciso: - Un animale addormentato ha anche una soglia del risveglio aumentata →
perde la capacità di rispondere agli stimoli esterni → condizione potenzialmente
- variazioni della tendenza ad addormentarsi
pericolosa.
- Pressione di sonno nelle 24 ore.
- Il sonno è un fenomeno universale → presente in tutte le specie.
Il processo C fa in modo che la tendenza dell’uomo ad addormentarsi sia:
- Nelle specie in cui è necessaria una veglia costante, si è sviluppata una
- minima nel tardo pomeriggio strategia quale dormire con metà cervello
- Massima nell’ultima parte della notte - È un fenomeno regolato in maniera molto precisa → la deprivazione di sonno
Il processo S fa sì che la pressione di sonno induce una maggiore pressione di sonno → il sonno successivo è più lungo
- aumenti durante la veglia - Una deprivazione cronica di sonno ha effetti deleteri
- si riduca durante il sonno - Nell’Uomo si presentano irritabilità, riduzione della vigilanza e
L’addormentamento è dovuto principalmente al fattore omeostatico (S), mentre il suo deterioramento delle capacità cognitive.
mantenimento è dovuto al processo C. - Esiste una malattia genetica, dovuta alla mutazione di una proteina prionica,
l’insonnia familiare → porta a morte.
Molte ipotesi sulla funzione del sonno sono state sviluppate. Un’ipotesi soddisfacente
dovrebbe rendere conto dei seguenti fenomeni:
- il sonno implica una disconnessione parziale dell’ambiente esterno
- Deve favorire qualche processo che non può avvenire nella veglia quieta
- Durante il sonno il cervello è attivo più o meno quanto durante la veglia - I marker molecolari dell’acquisizione di nuove memorie sono attivi durante la
- È universale veglia
- In molte specie è composto da sonno REM e NREM → l’alternarsi del ciclo ha - Soppressione prolungata del sonno REM non ha effetti negativi sulla memoria
una funzione importante o entrambe le fasi hanno funzioni simili? - Lo sviluppo dei circuiti visivi può essere ostacolato dalla deprivazione selettiva
del sonno REM