Corso di:
“TERMOTECNICA 1”
Ing. G. Bovesecchi
gianluigi.bovesecchi@gmail.com 06-7259-7127 (7249)
CS4
G
CS4
G
Impianti di riscaldamento ad acqua
Quando l’ultimo corpo scaldante è situato vicino al generatore,
l’impianto assume un altro aspetto, e si chiama ad anello. In tale
caso non si ha più l’inconveniente dei tre tubi.
CS1 CS2
CS4 CS3
CS4
G
Impianti di riscaldamento ad acqua
L’impianto può anche essere realizzato come circuito
parzialmente in parallelo ottenendo una temperatura più
uniforme ma la superficie di scambio deve essere maggiorata
perché la portata è inferiore.
CS1 CS2 CS3
CS4
G
Impianti ad acqua – Componenti
CALDAIE
Sono principalmente a tubi di fumo.
Dati caratteristici di una caldaia sono:
potenza resa all’acqua;
potenza di combustione;
contenuto d’acqua;
pressione di esercizio;
dimensioni e peso.
Il rendimento varia tra 0,7 (piccole caldaie a pieno carico) e 0,85
(grosse caldaie).
dove n vale tra 1,25 e 1,30. e C è una costante specifica del corpo
scaldante, fornita tra i dati del costruttore (tiene conto anche
dell’area effettiva di scambio). Il motivo dei valori dell’esponente
n sta nelle relazioni empiriche utilizzate per determinare hac: per
la convezione naturale l’esponente che si trova in tali relazioni
varia tra 0,25 per il moto laminare e 0,33 per quello turbolento. Il
moto dell’aria che lambisce i corpi scaldanti nelle condizioni
generali di utilizzo è praticamente sempre laminare.
Impianti ad acqua – Componenti
I corpi scaldanti possono essere ad elementi o a piastre. Gli
elementi sono modulari e possono essere in ghisa, alluminio o
acciaio. Le piastre sono in alluminio o acciaio.
Oltre ai dati di cui sopra (C e n) spesso può essere data la resa
nominale Q RN, flusso termico quando (Tm,ac − Ta ) = 60°C .
In condizioni differenti si avrà:
n
⎛T −T ⎞
Q cs = QRN ⎜ mac a ⎟ .
⎝ 60 ⎠
Impianti ad acqua – Componenti
TUBAZIONI
Sono in rame o acciaio (a volte in plastica). In rame si piegano più
facilmente e si possono anche giuntare a freddo o a bassa
temperatura. In acciaio costano meno, ma vanno saldate con
fiamma ossiacetilenica. Sono inoltre più soggette a corrosione. Per
il dimensionamento si utilizzano le formule viste per le perdite di
carico concentrate e distribuite già viste.
La velocità dell’acqua si fa in modo che sia è compresa tra 0,3m/s
(per trascinare l’aria che si infiltra nei condotti sino ai punti
previsti per lo spurgo) e 1,5 m/s (per evitare una rumorosità troppo
elevata dell’impianto).
Impianti ad acqua – Componenti
VASO D’ESPANSIONE
!
Impianti ad acqua – Componenti
Se è aperto deve essere nella posizione più alta dell’impianto.
Deve avere un troppo pieno e spesso è inserito all’interno di esso
il condotto di alimentazione, con una valvola di chiusura collegata
con un galleggiante. Se β è il coefficiente di dilatazione cubica e C
il volume dell’impianto, β ⋅C ⋅80°C è il volume dell’espansione
dell’acqua (ci si aspetta un riscaldamento da 10°C, minimo di
temperatura, a 90°C, massimo). Per sicurezza il volume totale del
vaso di espansione deve essere circa 3 volte questo valore. Una
relazione empirica tra il volume del vaso di espansione e la
potenza dell’impianto è:
⎛ 1 1 ⎞
Vi − V f = β C 80 = paV ⎜ − ⎟⎟ ⇒
⎜p
⎝ i pf ⎠
β C 80
⇒V =
⎛ 1 1 ⎞
pa ⎜ −
⎜ pi p f ⎟⎟
⎝ ⎠
Impianti ad acqua – Componenti
POMPA
questo componente è previsto solo per gli impianti a circolazione
forzata.
Sono di tipo centrifugo ad azionamento elettrico. Per ogni pompa
esiste la curva caratteristica Δp = f ( m ac ), con parametro il numero
di giri al minuto di rotazione n. Il rendimento della pompa è
definito come:
Leff Δp V Δp v m
η= = =
Ldisp L L
Dove:
v = volume specifico massico,
Δp = prevalenza ed
L = potenza.
Leff è la potenza meccanica effettivamente resa all’acqua
Impianti ad acqua – Componenti
Ldispè la potenza meccanica che la pompa ha disponibile (se il
motore elettrico avesse rendimento unitario sarebbe la potenza
elettrica consumata).
Impianti ad acqua – Componenti
L’impianto d’altra parte possiede una sua curva caratteristica
Δp = f ( m acq ) che ha un andamento all’incirca parabolico (come
visto precedentemente le perdite di carico dipendono dalla
velocità, e quindi dalla portata, con un esponente che varia tra 1,75
e 2).
Dall’intersezione della curva caratteristica della pompa e di quella
dell’impianto si ha il “punto di funzionamento”. E’ meglio
chiaramente che il punto di funzionamento si trovi in una zona del
piano dove il rendimento è maggiore, e da tale considerazione si
effettua la scelta della pompa sulla base della sua curva
caratteristica, fornita insieme alla documentazione tecnica. Se
nell’impianto si vuole diminuire la portata, si può ad esempio
chiudere parzialmente una valvola aumentano le perdite di carico.
Pertanto il punto di funzionamento si sposta da A ad A’.
Impianti ad acqua – Componenti
Però così si aumenta la prevalenza (e quindi la potenza e l’energia
spesa). Anziché utilizzare le valvole di strozzamento è preferibile
se è possibile ridurre il numero di giri della pompa ottenendo il
nuovo punto di funzionamento A”, in quanto ci si muove in zone a
rendimento della pompa maggiore.
Δp
m
Impianti ad acqua – Componenti
.
Δp
A’
A
A”
m
Impianti ad acqua – Componenti
Se l’impianto è di dimensioni notevoli, e sono previste due pompe
in parallelo, la diminuzione di portata si può ottenere chiudendo
una delle due pompe. Generalmente nel circuito è istallata anche
una pompa di riserva, in modo tale da poter effettuare, ad esempio,
la manutenzione su una delle pompe mantenendo in esercizio
l’impianto.
Impianti ad acqua – Componenti
SFIATI D’ARIA
Sono tratti del percorso in cui l’aria contenuta nell’acqua
dell’impianto e trascinata dalla corrente (se la velocità è maggiore
di 0.3 m/s) si raccoglie per poter essere eliminata. Negli impianti a
vaso di espansione aperto si fa in modo che l’aria arrivi al vaso di
espansione, dove è eliminata automaticamente. Negli impianti a
vasi di espansione chiuso si mettono degli allargamenti delle
tubazioni (bottiglie di sfiato) che permettono di far uscire l’aria
manualmente o automaticamente. In genere i corpi scaldanti hanno
uno sfiato manuale sulla sommità.
Impianti ad acqua – Componenti
CENTRALI TERMICHE
sono i locali dove sono istallati gli impianti. Devono soddisfare a
certi requisiti di dimensioni, isolamento termico delle pareti,
posizione e ingresso/uscita rispetto all’esterno e ventilazione del
locale che dipendono sia dal tipo di combustibile che dalla potenza
termica installata (secondo la normativa).