UNA STORIA
ILLUSTRATA
LUNGA
50 ANNI
ISBN 978-92-79-09697-6
Allargamento
Allargamento dell’Unione Europea
1957 Belgio
Paesi Bassi
Lussemburgo
Francia
Italia
Germania Occidentale
1973 Danimarca
Irlanda
Regno Unito
1981 Grecia
1986 Portogallo
Spagna
1995 Austria
Finlandia
Svezia
2004 Cipro
Repubblica Ceca
Estonia
Ungheria
Lettonia
Lituania
Malta
Polonia
Slovacchia
Slovenia
2007 Bulgaria
Romania
Unità Comunicazione interna ed esterna Il Centro Comune di Ricerca ha il compito di fornire un sostegno scientifico
Tel.: +39 0332 78 9180 e tecnico alla progettazione, allo sviluppo, all’attuazione e al controllo delle
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Web: http://www.jrc.ec.europa.eu per le questioni di carattere scientifico e tecnologico in seno all’Unione. Vicino
agli ambienti in cui vengono formulate le politiche, il Centro Comune di Ricerca
agisce nell’interesse comune degli Stati membri, senza essere legato ad interessi
privati o nazionali.
1
JRC ISPRA
Una storia illustrata
lunga 50 anni
Commissione Europea
Centro Comune di Ricerca
Avviso legale
Né la Commissione Europea, né alcuna persona che agisca per suo conto, è responsabile
dell’uso che dovesse essere fatto delle informazioni che seguono.
Per ulteriori informazioni sull’ Unione Europea potete consultare il seguente indirizzo:
http://europa.eu/.
JRC49907
ISBN: 978-92-79-09697-6
Numero di catalogo: LB-81-09-557-IT-C
DOI: 10.2788/70327
Stampato in Belgio
INDICE
3
PREFAZIONE DI ROLAND SCHENKEL.............................................5
In celebrazione del 50esimo anniversario del sito
di Ispra del JRC
IL FUTURO...................................................................................59
La zona scienza
I primi progetti terminati nel 2009
PAESAGGIO E NATURA................................................................65
Una veduta in direzione nord-ovest del sito del JRC di Ispra e della sponda
orientale del Lago Maggiore, Italia. Foto realizzata negli anni ottanta.
Prefazione
IN CELEBRAZIONE DEL 50 ESIMO ANNIVERSARIO
DEL SITO DI ISPRA DEL JRC
5
Sin dagli inizi del Centro Comune di Ricerca (JRC), c’è sempre stata un gran nu-
mero di pubblicazioni dedicate ai vari campi della ricerca svolti nel sito di Ispra.
Tuttavia, nessuna ha mai illustrato in modo altrettanto “pittoresco”, come questo
opuscolo, come il JRC si sia trasformato durante il cinquantennio passato.
Sono certo che per molti di voi che hanno lavorato a Ispra, l’opuscolo riporterà
alla memoria cari ricordi. Ad altri, mostrerà quanto il sito di Ispra del JRC sia cam-
biato negli ultimi 50 anni. Oggi Ispra è il terzo sito in ordine di grandezza della
Commissione Europea, ben noto fra le Istituzioni dell’Unione Europea e ricono-
sciuto nel mondo scientifico e tecnologico.
Roland Schenkel
Direttore Generale, JRC
6
Paesaggio rurale
Consegna del computer IBM 7090 per applicazioni scientifiche.
Sviluppo del sito di Ispra
I PRIMI ANNI
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Nello stesso tempo, furono realizzate una rete stradale e le necessarie infra-
strutture per la produzione e la distribuzione dell’elettricità e del calore, per la
fornitura dell’acqua, per il trattamento degli scarti e per le telecomunicazioni. Gli
alloggi per il personale rappresentavano un serio problema ma il CNEN e la Com-
missione prestarono la loro opera per risolvere il problema.
8
Firma dei trattati di Roma Il sito del JRC nel 1956 (alto) e 1959 (basso).
Il 25 marzo 1957 ebbe luogo la firma del Trattato
della Comunità Economica Europea (CEE) e del Trat-
tato della Comunità Europea dell’Energia Atomica
(EURATOM). L’articolo 8 istituiva un Centro Comune
di Ricerca Nucleare per garantire i programmi di
ricerca e i compiti ad esso assegnati dalla Commis-
sione e per definire una terminologia sul nucleare
uniforme e un sistema standard per le misurazioni.
Sviluppo del sito di Ispra
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9
22 Luglio 1959 a Roma - firma formale e cerimonia del passaggio di consegne del
Centro di Ispra (Centro del Comitato Nazionale per l’Energia Nucleare) alla Comunità.
Cerimonia ufficiale, a Varese, del passaggio di con-
segne del sito di Ispra dal CNEN alla Comunità, dopo
la ratifica del Parlamento Italiano.
Ispra-1
La costruzione da parte del CNEN del primo reattore di ricerca fu
completata il 24 marzo 1959 ed inaugurata nello stesso anno. Il primo
reattore nucleare in Italia fu chiamato Ispra-1.
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Sviluppo del sito di Ispra
STRUTTURE NUCLEARI
11
Ispra-1 Ispra-1
1958-La sala controllo di Ispra-1, in attesa che il reattore diventi critico. Strumento di controllo a distanza per il cambio delle barre di combusti-
bile nel reattore Ispra-1.
12
1958
Ampliamenti al 1964
Ampliamenti al 1995
1958 1958-1995
2005 2008
Sviluppo del sito di Ispra
Nel 1958 il sito di Ispra aveva solo un rete stradale di base. Gli impianti disponi-
bili ad Ispra coprivano un’ area di 9.500 m2 . Nel marzo 1961 l’area era già stata
estesa a 125.000 m2. Il 31 marzo 1961 il personale EURATOM di Ispra ammontava
complessivamente a 810 persone, inclusi 250 addetti, precedentemente impie
gati al CNEN.
All’inizio del 1961 numerosi studi europei di architettura iniziarono a ideare pro-
getti per migliorare il Centro. Nell’ottobre 1962, due società sottoposero progetti
dettagliati. Entro il 1962 lo spazio totale occupato da laboratori ed uffici aveva
raggiunto i 155.000 m2.
L’apice della capacità fu raggiunto nel 1968 con circa 2.300 membri del perso
nale, inclusi i membri temporanei, i visitatori scientifici, gli studenti e i borsisti.
La maggior parte degli edifici e delle installazioni delle infrastrutture è stata co
struita a cavallo degli anni 1958-1975, durante un periodo in cui le considerazioni
ambientali e di risparmio energetico non erano ritenute di primaria importanza.
Tuttavia, nel 1992, i risultati di uno studio spinsero a convertire il sito del JRC
Ispra in un sito modello ottimizzato sotto il profilo ambientale-”l’Eco-Center”.
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T R A S F E R I M E N T O D E L la M A D O N N A D I M O N T E G G I A
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Experience Critique Orgel (ECO) Essai Orgel (ESSOR): fase della costruzione
Foto di gruppo con il primo Direttore dell’EURATOM, Dr Gerhard Ritter, Nel 1962 si prese la decisione di costruire ESSOR. Il reattore è inserito in un
dopo la cerimonia per la posa della prima pietra. recipiente in pressione di 45 m2, ad un’altezza di 45 m, di cui 12 m si trovano inter-
rati. Gli edifici che circondano il reattore sono laboratori caldi (nucleari), officine
e laboratori convenzionali. Il reattore è stato costruito da un consorzio europeo
che comprende Groupement Atomique Alsacienne Atlantique (GAAA, Francia),
Interatom (Germania) e Montecatini (Italia).
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Officina Centrale
Personale di fronte all’Officina Centrale negli anni sessanta, durante la fase della costruzione.
Sviluppo del sito di Ispra
Apertura dell’Officina Centrale, l’11 maggio 1962. Costruzione dell’Officina Centrale con edifici in legno in primo piano per i
costruttori. È evidente come la densità abitativa fosse alquanto bassa a Ispra
nel 1964.
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Torre Meteorologica 1 1
La torre meteorologica è stata costruita al fine di monitorare para-
metri meteorologi critici. È stata anche utilizzata come principale
para-fulmini nel JRC. La torre è stata collocata di fronte alla Mensa.
Sviluppo del sito di Ispra
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Ingresso 2
L’ingresso/uscita principale del JRC agli inizi degli anni sessanta e un cartello
stradale in diverse lingue.
Gestione delle scorie
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Sviluppo del sito di Ispra
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Il complesso ESSOR
All’inizio degli anni ottanta, iniziò un processo di riesame del mandato e della valutazione delle attività del
JRC. Si decise di continuare le attività di supporto alla realizzazione delle politiche della Comunità. Inoltre
nel 1986 furono lanciati importanti programmi comunitari di Ricerca & Sviluppo, con un chiaro orientamento
industriale e questo spinse verso la costruzione di grandi installazioni in tutto il JRC.
Uffici per società esterne Studi di materiali e
ricerca a raggi X
Laboratorio per
elementi di
combustibile
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Sviluppo del sito di Ispra
29
ESSOR
La costruzione del reattore ESSOR iniziò nel 1963
mentre nel 1962 fu lanciata la costruzione del reat-
tore ECO (ORGEL Critical Experiment).
Campo dei Fiori
Valcuvia
i
ator
ei Labor
Viale d
Area ricerca
Foto aerea che mostra le principali installazioni di ricerca.
Sviluppo del sito di Ispra
Varese
Edif. Chimica 29
Deposito per le
bombole di gas
Acceleratore
32
1
3
2
SUPERSARA PERLA
Le attrezzature per gli esperimenti SARA e SUPERSARA furono ideate e realizzate PERLA è un laboratorio per la valutazione della prestazione delle misure non
negli anni 1982/83 al fine di eseguire esperimenti sul comportamento di PWR distruttive di campionamento (NDA) applicate nella protezione dei materiali
(pressurized water reactor) (reattore ad acqua pressurizzata), BWR (boiling wa- nucleari.
ter reactor) (reattore ad acqua bollente) e i fasci di elementi combustibili CIRENE
(CISE-centro Italiano Studi Esperienze Reattore a Nebbia).
Development of the Ispra site
Ciclotrone
Oggi, il Ciclotrone Scanditronix MC40 del JRC è un acceleratore versatile a ioni leggeri con sette linee di
fascio. È stato commissionato agli inizi degli anni ottanta e utilizzato inizialmente per studi sui danni delle
radiazioni su materiali per reattori a fusione nucleare. Oggigiorno è utilizzato principalmente per applicazioni
riguardanti la salute, con produzione giornaliera di radionucleidi per tomografie mediche e un certo numero
di progetti di ricerca di Medicina Nucleare e Nanotecnologie.
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Development of the Ispra site
37
38
Sviluppo del sito di Ispra
Nel 1994, si elaborò un piano di sviluppo del sito per un’azione correttiva progressiva
a lungo termine, rimodellando il sito secondo un modello sensibile alle problematiche
ecologiche ed estetiche e nello stesso tempo sostenibile a livello economico. Si decise
di suddividere il sito nelle seguenti aree:
L’area ad alta densità, quella che viene oggi definita l’ “Area Scienza” – con nuovi labo-
ratori, uffici e una struttura edilizia relativamente compatta dove gli edifici sono collegati
da passaggi pedonali. Quest’area doveva diventare il cuore del futuro Eco Centre.
La zona ingresso – con l’edificio della reception, la Mensa, gli spazi amministrativi e un
nuovo Centro per i Visitatori.
L’area Est – con tutte le installazioni nucleari e alcuni servizi infrastrutturali. Fu ideata al
fine di recintare quest’area nel rispetto delle norme di sicurezza nucleare.
L’area Ovest – con spazio a sufficienza per un successivo ampliamento verso Nord. Il siste-
ma stradale avrebbe dovuto essere rimosso e trasformato in un percorso per cicli e pedoni.
ELSA ESTI
(European Laboratory for Structural Assessment) (European Solar Test Installation)
(Laboratorio Europeo per le Verifiche Strutturali) (Installazione Europea per Prove Solari) Centro Conferenze
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Sviluppo del sito di Ispra
IES / IPSC 1
Gli edifici gemelli 26 A e 26 B, conosciuti anche come “I Gemelli”, ospitano l’Istituto dell’Ambiente e della
Sostenibilità (sinistra) e l’Istituto per la Protezione e la Sicurezza dei Cittadini (destra) Questi edifici sono
parte del progetto dell’ ECO Centre che ebbe inizio nel 1996.
Sviluppo del sito di Ispra
ISPRA OGGI
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48
Amministrazione (Edif.6) 1
L’edifico dell’amministrazione ospita parte dei servizi di supporto del JRC, inclusa la sede
della Direzione del Sito di Ispra, l’ufficio del Personale, il Dipartimento Contabilità e Pia
nificazione così come pure i servizi dell’Ufficio Pagamenti della Commissione (PMO).
Sviluppo del sito di Ispra
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3
4
1
51
ESTI 3 IHCP 4
L’Installazione Europea per Prove Solari (ESTI) (European Solar Test Instal- (The Institute for Health and Consumer Protection) L’Istituto per la Salute e la
lation) inizialmente sviluppò tecniche di misurazione e caratterizzazione a Protezione dei Consumatori (IHCP) offre supporto scientifico per lo sviluppo e
sostegno delle attività sull’energia non nucleare della DG XII della Commis- l’attuazione delle politiche dell’UE in relazione alla protezione della salute e del
sione Europea (ora DG Ricerca). consumatore.
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Foresteria
Nel 1960 il governo italiano avrebbe dovuto costruire un totale di 1500 appartamenti per il personale del
JRC di Ispra che avrebbero dovuto essere ultimati entro il 1965. Le così dette “Residenze” consistevano in
38 appartamenti per il personale che aveva l’esigenza di vivere nelle vicinanze del luogo di lavoro. Solo 30
Foresterie per gli ospiti e 18 appartamenti al Fontanone per famiglie furono costruite accanto al Centro. Altri
50 appartamenti furono costruiti dal CNEN a Cardana (paese nei pressi di Ispra) così come 50 appartamenti a
Cocquio, vicino a Besozzo. Inoltre, furono terminate più di 50 case in legno a Brebbia.
Strutture sociali e infrastrutture
ALLOGGI FAMILIARI E ISTRUZIONE
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Tennis Club
Il Club nacque nel 1962 e il suo sviluppo fu alquanto lento. Il primo campo
da tennis fu affittato in un giardino di una villa privata. Non molto tempo
dopo, il campo da tennis di Taino e quello di Luvinate si unirono al Club. Con
l’assistenza finanziaria per le attività sociali della Commissione, si costruirono
il Club House e i campi da tennis. Oggi il Club è certamente uno dei migliori
della zona, con 7 campi, 3 dei quali coperti.
Mensa 1
La “vecchia mensa” o il vecchio refettorio già esisteva quando il sito di Ispra fu
consegnato al JRC. In principio la mensa riusciva a servire circa 300 pasti ed era
aperta anche per la cena serale.
Strutture sociali e infrastrutture
Area scienza
Progetto “Area Scienza” ideato per concentrare le attività scientifiche al centro
del sito di Ispra, con comodo accesso alle strutture per conferenze.
Il futuro
LA ZONA SCIENZA
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Il nido è diventato operativo nel marzo 2009 mentre gli edifici per la ricerca
ambientale e di scienze naturali sono in uno stato avanzato di progettazione.
Mappa che evidenzia la dispersione degli Istituti
nel sito e la programmata “Area Scienza”.
Fabbricato per la
ricerca sulla sicurezza
60
1
3
2
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Il nuovo auditorium
Questa struttura fornisce al sito di Ispra moderni spazi per conferenze, con una capacità di 270 posti a
sedere, una tecnologia audio/visiva all’avanguardia e cabine per interpreti. Locali più piccoli per incontri
e riunioni sono disponibili accanto alla sala centrale. L’auditorium è stato ufficialmente inaugurato il 10
ottobre 2008.
Il futuro
Il JRC di Ispra copre una superficie di circa 166 ettari ed è attraversato da una rete
stradale di 36 km, con un perimetro di 6 km di recinto. 109 ettari sono rappre-
sentati da aree verdi curate e circa 27 ettari sono zona boschiva. Il JRC è diviso in
diverse aree verdi:
• Aree ornamentali che sono piccoli giardini con arbusti e cespugli, principal-
mente intorno alle costruzioni
• Aree verdi naturali che sono più lontane dalle costruzioni e coprono aree più
vaste con rampicanti, alberi, siepi e fiori
• Boschi
• Prati
Nei boschi e nei prati la natura è lasciata libera di prosperare, il che rappresenta
un considerevole valore ambientale. Queste aree relativamente selvatiche sono
un rifugio per flora e fauna con un disturbo minimo da parte dell’uomo.
È politica del JRC di preservare e proteggere queste aree allo stato naturale.
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Giardini Fagiani
Un benvenuto floreale all’ingresso principale. La fauna selvatica può prosperare nel sito di Ispra.
Landscape and Nature
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Sentieri
Sentieri che attraversano il sito di Ispra e che incoraggiano una passeggiata fino alla mensa.
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Il sito di Ispra
Il sito copre un’area di 166 ettari e ha una rete stradale di 36 km con un perimetro recintato di 6 km. Ci sono
circa 140 edifici riscaldati con circa 1850 membri del personale oltre agli addetti di varie organizzazioni es-
terne e ai visitatori giornalieri. Ospita tre istituti scientifici e numerosi servizi di supporto.
Epilogo
D avid W ilkinson
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David R. Wilkinson
Direttore del Sito di Ispra
Struttura del JRC
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Commissione Europea
JRC ISPRA
Una storia illustrata lunga 50 Anni
JRC49907
ISBN: 978-92-79-09697-6
Numero di catalogo : LB-81-09-557-IT-C
DOI: 10.2788/70327
Grafica e impaginazione: Nadine Bähr
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Il Centro Comune di Ricerca ha il compito di fornire un sostegno scientifico e tecnico alla progettazione, allo sviluppo,
LB-81-09-557-IT-C
all’attuazione e al controllo delle politiche dell’Unione Europea, adeguato alle esigenze poste. Come servizio della
Commissione europea, il Centro Comune di Ricerca funge da centro di riferimento per le questioni di carattere scien-
tifico e tecnologico in seno all’Unione. Vicino agli ambienti in cui vengono formulate le politiche, il Centro Comune di
Ricerca agisce nell’interesse comune degli Stati membri, senza essere legato ad interessi privati o nazionali.
http://www.jrc.ec.europa.eu/
Publications Office
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