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Gennaio: mese della pace, dei migranti e dei rifugiati

La Terra:
casa comune
Periodico di informazione e cultura fondato nel 1892
ONLINE
21 Gennaio 2018
Numero 1
L'EDITORIALE
di Nicola Del Gobbo

www.lavocedellemarche.it
2 PRIMA PAGINA
21 Gennaio 2018 • numero 1

L'EDITORIALE MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO

Migranti e rifugiat
di Nicola Del Gobbo per essere tale, deve avere come 1. Augurio di pace In vista del Grande Giubileo per i

N
madre la giustizia. Pace a tutte le persone e a tutte le 2000 anni dall’annuncio di pace degli
essuno decide di Tutto il mondo ha goduto quando nazioni della terra! La pace, che gli angeli a Betlemme, San Giovanni
essere povero. Nes- è caduto il Muro di Berlino cre- angeli annunciano ai pastori nella Paolo II annoverò il crescente nume-
suno decide di vi- dendo ad un mondo senza servi e notte di Natale,[1] è un’aspirazione ro di profughi tra le conseguenze di
vere come bestie. senza padroni. Ma non si è accor- profonda di tutte le persone e di tutti «una interminabile e orrenda sequela
Nessuno decide di scappare dal to che sono aumentati gli schiavi i popoli, soprattutto di quanti più di guerre, di conflitti, di genocidi, di
proprio paese. Nessuno decide della globalizzazione. Infatti si duramente ne patiscono la mancanza. “pulizie etniche”»,[5] che avevano se-
sono globalizzati il capitalismo, il Tra questi, che porto nei miei pensieri gnato il XX secolo. Quello nuovo non
di non mandare i propri figli a
e nella mia preghiera, voglio anco- ha finora registrato una vera svolta:
scuola. Nessuno decide di vivere mercato e la competizione, i tre
ra una volta ricordare gli oltre 250 i conflitti armati e le altre forme di
senza acqua o senza elettricità. cancri che generano schiavitù e
milioni di migranti nel mondo, dei violenza organizzata continuano a
Non ci può essere pace fintanto inumanità.
quali 22 milioni e mezzo sono rifugia- provocare spostamenti di popolazione
che ci saranno milioni di persone Oggi abbiamo poche decine di ti. Questi ultimi, come affermò il mio all’interno dei confini nazionali e
che vivono in completa esclusio- super ricchi con un reddito che amato predecessore Benedetto XVI, oltre. Ma le persone migrano anche
ne. Papa Francesco, nel messag- equivale a quello di tre miliardi «sono uomini e donne, bambini, gio- per altre ragioni, prima fra tutte il
gio per la giornata della Pace del di cittadini del nostro Pianeta; vani e anziani che cercano un luogo «desiderio di una vita migliore, unito
2018, indica quattro verbi per abbiamo dei soggetti che guada- dove vivere in pace».[2] Per trovarlo, molte volte alla ricerca di lasciarsi
vivere in pace: accogliere, proteg- gnano 150 mila euro al giorno, molti di loro sono disposti a rischiare alle spalle la “disperazione” di un fu-
gere, promuovere e integrare. La abbiamo un miliardo di persone la vita in un viaggio che in gran parte turo impossibile da costruire».[6] Si
pace non è solo un dono di Dio. ostaggio della fame, abbiamo mi- dei casi è lungo e pericoloso, a subire parte per ricongiungersi alla propria
Se Lui avesse il potere di farci gliaia di bambini che ogni giorno fatiche e sofferenze, ad affrontare famiglia, per trovare opportunità di
questo dono lo avrebbe già con- lasciamo morire per mancanza di reticolati e muri innalzati per tenerli lavoro o di istruzione: chi non può
cesso a noi Suoi figli. La pace si uno spicciolo. lontani dalla meta. godere di questi diritti, non vive in
Con spirito di misericordia, abbrac- pace. Inoltre, come ho sottolineato
trova al termine di una sequenza ••• ciamo tutti coloro che fuggono dalla nell’Enciclica Laudato si’, «è tragico
che parte dalla "compassione",
passa per "l'amare e condividere", Individui che guerra e dalla fame o che sono co- l’aumento dei migranti che fuggono
attraversa l'egualitarismo, arriva guadagnano stretti a lasciare le loro terre a causa
di discriminazioni, persecuzioni,
la miseria aggravata dal degrado
ambientale».[7]
alla "giustizia", la quale, strut-
turalmente porta come frutto la
150mila euro povertà e degrado ambientale. La maggioranza migra seguendo un
pace. a giorno e individui Siamo consapevoli che aprire i nostri
cuori alla sofferenza altrui non basta.
percorso regolare, mentre alcuni
prendono altre strade, soprattutto
La compassione, l'I care di don che non ne hanno Ci sarà molto da fare prima che i no- a causa della disperazione, quando
Milani, il motore che ha spinto
il Buon samaritano ad aiutare la neppure uno. stri fratelli e le nostre sorelle possano
tornare a vivere in pace in una casa
la patria non offre loro sicurezza né
opportunità, e ogni via legale pare
vittima dei briganti; la condivi- sicura. Accogliere l’altro richiede impraticabile, bloccata o troppo lenta.
sione; l'eguaglianza fra tutti i cit- Viviamo in un mondo di pace. un impegno concreto, una catena di In molti Paesi di destinazione si è
tadini in rapporto alla fruizione Ma la pace che viviamo, anche se aiuti e di benevolenza, un’attenzione largamente diffusa una retorica che
dei diritti umani e dal parallelo priva di guerre (e non lo è) non è vigilante e comprensiva, la gestione enfatizza i rischi per la sicurezza
esercizio dei doveri che ne è il tale. È comunque una pace vio- responsabile di nuove situazioni nazionale o l’onere dell’accoglienza
frutto; tutto questo conduce alla lenta, perché disancorata dalla complesse che, a volte, si aggiungono dei nuovi arrivati, disprezzando così
giustizia. giustizia. Lei, la pace, per essere ad altri e numerosi problemi già esi- la dignità umana che si deve ricono-
Solo la giustizia può portare la veramente tale, ne deve essere fi- stenti, nonché delle risorse che sono scere a tutti, in quanto figli e figlie di
pace. È una conquista che passa glia, e questa connessione siamo sempre limitate. Praticando la virtù Dio. Quanti fomentano la paura nei
attraverso la libertà degli esseri noi a doverla costruire, e "solo" della prudenza, i governanti sapranno confronti dei migranti, magari a fini
umani stessi. Da che mondo è noi possiamo farlo. accogliere, promuovere, proteggere e politici, anziché costruire la pace,
mondo, purtroppo, gli uomini Dio si è incarnato per ricordare integrare, stabilendo misure pratiche, seminano violenza, discriminazione
cercano di abbreviare il percorso la dignità di ogni persona, per af- «nei limiti consentiti dal bene comu- razziale e xenofobia, che sono fonte
fermare una società senza servi e ne rettamente inteso, [per] permette- di grande preoccupazione per tutti
che conduce alla pace. Vogliono
re quell’inserimento».[3] Essi hanno coloro che hanno a cuore la tutela di
saltare qualche passaggio. Vor- senza padroni.
una precisa responsabilità verso le ogni essere umano.[8]
rebbero partire dalla fine invece Ma dunque è fallito anche il cri-
proprie comunità, delle quali devono Tutti gli elementi di cui dispone la
che dall'inizio. La pace così resta stianesimo?
assicurare i giusti diritti e lo sviluppo comunità internazionale indicano che
un'utopia che rischia di rimanere È fallita la realizzazione storica armonico, per non essere come il co- le migrazioni globali continueranno
tale. Se noi riuscissimo ad ave- di una società fondata sull’ugua- struttore stolto che fece male i calcoli a segnare il nostro futuro. Alcuni le
re una pace che non fosse frutto glianza? e non riuscì a completare la torre che considerano una minaccia. Io, invece,
della libertà e della giustizia, quel È possibile allora la pace? Dio, al- aveva cominciato a edificare.[4] vi invito a guardarle con uno sguardo
tipo di pace sarebbe una pace vio- lora, perché si è incarnato? 2. Perché così tanti rifugiati e carico di fiducia, come opportunità
lenta, e quindi non-pace, la quale, Per indicarci la via.• migranti? per costruire un futuro di pace.
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CESCO PER LA CELEBRAZIONE DELLA LI GIORNATA MONDIALE DELLA PACE

ti: uomini e donne in cerca di pace


3. Con sguardo contemplativo di pace che già stanno spuntando e che li accoglie, in una dinamica di in pace è condiviso da tanti, se si
La sapienza della fede nutre questo si prenderà cura della loro crescita. arricchimento reciproco e di feconda valorizza l’apporto dei migranti e
sguardo, capace di accorgersi che tut- Trasformerà così in cantieri di pace le collaborazione nella promozione dei rifugiati, l’umanità può divenire
ti facciamo «parte di una sola fami- nostre città, spesso divise e polarizza- dello sviluppo umano integrale delle sempre più famiglia di tutti e la no-
glia, migranti e popolazioni locali che te da conflitti che riguardano proprio comunità locali. Come scrive San stra terra una reale “casa comune”».
li accolgono, e tutti hanno lo stesso la presenza di migranti e rifugiati. Paolo: «Così dunque voi non siete più [18] Molti nella storia hanno creduto
diritto ad usufruire dei beni della 4. Quattro pietre miliari per stranieri né ospiti, ma siete concitta- in questo “sogno” e quanto hanno
terra, la cui destinazione è universale, l’azione dini dei santi e familiari di Dio».[16] compiuto testimonia che non si tratta
come insegna la dottrina sociale della Offrire a richiedenti asilo, rifugia- 5. Una proposta per due Patti di una utopia irrealizzabile.
Chiesa. Qui trovano fondamento la ti, migranti e vittime di tratta una internazionali Tra costoro va annoverata Santa
solidarietà e la condivisione».[9] Que- possibilità di trovare quella pace Auspico di cuore che sia questo spiri- Francesca Saverio Cabrini, di cui
ste parole ci ripropongono l’immagi- che stanno cercando, richiede una to ad animare il processo che lungo ricorre nel 2017 il centenario della
ne della nuova Gerusalemme. Il libro strategia che combini quattro azioni: il 2018 condurrà alla definizione e nascita al cielo. Oggi, 13 novembre,
del profeta Isaia (cap. 60) e poi quello accogliere, proteggere, promuovere e all’approvazione da parte delle Nazio- molte comunità ecclesiali celebrano
dell’Apocalisse (cap. 21) la descrivono integrare.[12] ni Unite di due patti globali, uno per la sua memoria. Questa piccola gran-
come una città con le porte sempre “Accogliere” richiama l’esigenza di migrazioni sicure, ordinate e regolari, de donna, che consacrò la propria vita
aperte, per lasciare entrare genti di ampliare le possibilità di ingresso le- l’altro riguardo ai rifugiati. In quanto al servizio dei migranti, diventandone
ogni nazione, che la ammirano e la gale, di non respingere profughi e mi- accordi condivisi a livello globale, poi la celeste patrona, ci ha insegnato
colmano di ricchezze. La pace è il granti verso luoghi dove li aspettano questi patti rappresenteranno un qua- come possiamo accogliere, proteg-
sovrano che la guida e la giustizia il persecuzioni e violenze, e di bilancia- dro di riferimento per proposte poli- gere, promuovere e integrare questi
principio che governa la convivenza re la preoccupazione per la sicurezza tiche e misure pratiche. Per questo è nostri fratelli e sorelle. Per la sua
al suo interno. nazionale con la tutela dei diritti importante che siano ispirati da com- intercessione il Signore conceda a noi
Abbiamo bisogno di rivolgere anche umani fondamentali. La Scrittura ci passione, lungimiranza e coraggio, in tutti di sperimentare che «un frutto
sulla città in cui viviamo questo ricorda: «Non dimenticate l’ospitalità; modo da cogliere ogni occasione per di giustizia viene seminato nella pace
sguardo contemplativo, «ossia uno alcuni, praticandola, hanno accolto far avanzare la costruzione della pace: per coloro che fanno opera di pace».
sguardo di fede che scopra quel Dio degli angeli senza saperlo».[13] solo così il necessario realismo della [19] •
che abita nelle sue case, nelle sue “Proteggere” ricorda il dovere di rico- politica internazionale non diventerà Dal Vaticano, 13 novembre 2017
strade, nelle sue piazze [...] promuo- noscere e tutelare l’inviolabile dignità una resa al cinismo e alla globalizza- Memoria di Santa Francesca Saverio
vendo la solidarietà, la fraternità, il di coloro che fuggono da un pericolo zione dell’indifferenza. Cabrini, Patrona dei migranti
desiderio di bene, di verità, di giusti- reale in cerca di asilo e sicurezza, di Il dialogo e il coordinamento, in  
zia»,[10] in altre parole realizzando la impedire il loro sfruttamento. Penso effetti, costituiscono una necessità Francesco
promessa della pace. in particolare alle donne e ai bambini e un dovere proprio della comunità
Osservando i migranti e i rifugiati, che si trovano in situazioni in cui internazionale. Al di fuori dei confini
sono più esposti ai rischi e agli abusi nazionali, è possibile anche che Paesi [1] Luca 2,14.
questo sguardo saprà scoprire che
[2] Angelus, 15 gennaio 2012.
essi non arrivano a mani vuote: por- che arrivano fino a renderli schia- meno ricchi possano accogliere un [3] Giovanni XXIII, Lett. enc. Pacem in terris,
tano un carico di coraggio,capacità, vi. Dio non discrimina: «Il Signore numero maggiore di rifugiati, o 57.
energie e aspirazioni, oltre ai tesori protegge lo straniero, egli sostiene accoglierli meglio, se la cooperazione [4] Cfr Luca 14, 28-30.
delle loro culture native, e in questo l’orfano e la vedova».[14] internazionale assicura loro la dispo- [5] Messaggio per la Giornata Mondiale della
Pace 2000, 3.
modo arricchiscono la vita delle na- “Promuovere” rimanda al soste- nibilità dei fondi necessari.
[6] Benedetto XVI, Messaggio per la Giornata
zioni che li accolgono. Saprà scorgere gno allo sviluppo umano integrale La Sezione Migranti e Rifugiati Mondiale del Migrante e del Rifugiato 2013.
anche la creatività, la tenacia e lo di migranti e rifugiati. Tra i molti del Dicastero per il Servizio dello [7] N. 25.
spirito di sacrificio di innumerevoli strumenti che possono aiutare in Sviluppo Umano Integrale ha sugge- [8] Cfr Discorso ai Direttori nazionali della pa-
persone, famiglie e comunità che in questo compito, desidero sottolineare rito 20 punti di azione[17] quali piste storale per i migranti partecipanti all’Incontro
promosso dal Consiglio delle Conferenze
tutte le parti del mondo aprono la l’importanza di assicurare ai bambini concrete per l’attuazione di questi Episcopali d’Europa (CCEE), 22.09.2017.
porta e il cuore a migranti e rifugia- e ai giovani l’accesso a tutti i livelli di quattro verbi nelle politiche pubbli- [9] Benedetto XVI, Messaggio per la Giornata
ti, anche dove le risorse non sono istruzione: in questo modo essi non che, oltre che nell’atteggiamento e Mondiale del Migrante e del Rifugiato 2011.
abbondanti. solo potranno coltivare e mettere a nell’azione delle comunità cristiane. [10] Esort. ap. Evangelii gaudium, 71.
[11] Giovanni XXIII, Lett. enc. Pacem in
Questo sguardo contemplativo, infi- frutto le proprie capacità, ma saranno Questi ed altri contributi intendono
terris, 57.
ne, saprà guidare il discernimento dei anche maggiormente in grado di esprimere l’interesse della Chiesa [12] Messaggio per la Giornata Mondiale del
responsabili della cosa pubblica, così andare incontro agli altri, coltivando cattolica al processo che porterà Migrante e del Rifugiato 2018, 15 agosto 2017.
da spingere le politiche di accoglienza uno spirito di dialogo anziché di chiu- all’adozione dei suddetti patti globali [13] Ebrei 13,2.
fino al massimo dei «limiti consen- sura o di scontro. La Bibbia insegna delle Nazioni Unite. Tale interesse [14] Salmo 146,9.
[15] Deuteronomio 10,18-19.
titi dal bene comune rettamente che Dio «ama lo straniero e gli dà conferma una più generale solleci- [16] Efesini 2,19.
inteso»,[11] considerando cioè le pane e vestito»; perciò esorta: «Amate tudine pastorale nata con la Chiesa [17] “20 Punti di Azione Pastorale” e “20
esigenze di tutti i membri dell’unica dunque lo straniero, poiché anche voi e continuata in molteplici sue opere Punti di Azione per i Patti Globali” (2017);
famiglia umana e il bene di ciascuno foste stranieri nel paese d’Egitto».[15] fino ai nostri giorni. vedi anche Documento ONU A/72/528.
“Integrare”, infine, significa permet- 6. Per la nostra casa comune [18] Messaggio per la Giornata Mondiale del
di essi.
Migrante e del Rifugiato 2004, 6.
Chi è animato da questo sguardo sarà tere a rifugiati e migranti di parteci- Ci ispirano le parole di San Giovanni [19] Giacomo 3,18.
in grado di riconoscere i germogli pare pienamente alla vita della società Paolo II: «Se il “sogno” di un mondo
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intervista ad un insegnante di religione sull'integrazione

Scuola di accoglienza
Raimondo Giustozzi geografica, per il proprio credo re- dell’Offerta Formativa: il problema è “Eppure - continua Dino - lo spazio

S
ligioso non costituisca per nulla un averlo e tanto basta. per un recupero educativo nella
crive Papa problema. Il bambino è portato ad In questo vuoto educativo trova spa- scuola c’è sempre. Basta crederci e
Francesco accettare, per empatia affettiva, qual- zio qualche manifestazione di tipo spendersi per far vivere agli alunni
nel Mes- siasi altro bambino senza guardare razzista verso chi viene visto come momenti forti.
saggio per alla sua provenienza. Gli insegnanti diverso perché immigrato. Se poi l’a-
la giornata mondiale riescono a inserire, dentro il proprio lunno sente certi tipi di discorsi fatti
della pace: “Offrire a percorso didattico, temi e argo- dai grandi sugli immigrati in genere,
richiedenti asilo, rifugiati, migranti menti che toccano il vissuto di ogni allora il cerchio si chiude: Vengono
e vittime di tratta una possibilità alunno. La stessa cosa avviene nella a toglierci il posto di lavoro. Sono
di trovare quella pace che stanno Scuola Materna”. diversi da noi perché parlano una
cercando, richiede una strategia che Aggiungo, a quello che dice il profes- lingua incomprensibile. Professano
combini quattro azioni: accogliere, sore, quanto ho potuto sperimentare una religione diversa dalla nostra.
proteggere, promuovere e integrare. di persona. Sono terroristi. Vivono di accatto-
Accogliere richiama l’esigenza di am- Ho assistito, in occasione del Natale, naggio”.
pliare le possibilità di ingresso legale, qui a Civitanova Marche, alla prima Aggiungo a quanto detto dal pro-
di non respingere profughi e mi- recita del nipotino più grande. Sulla fessore un fatterello, per usare un
granti verso luoghi dove li aspettano scena c’erano bambini italiani, cine- termine caro a don Milani.
persecuzioni e violenze, e di bilancia- si, algerini, magrebini e di altre na- Pasquale, chiamerò così un alunno
re la preoccupazione per la sicurezza zionalità. Tutti hanno dato il meglio di scuola media della provincia, per
nazionale con la tutela dei diritti di sé. C’era chi danzava, chi cantava, non identificarlo con il proprio nome
umani fondamentali. Proteggere chi recitava, dietro l’impareggiabile e cognome, invitato da un educatore,
ricorda il dovere di riconoscere e lavoro delle maestre. Nel clima che si in un luogo diverso dalla scuola, a
tutelare l’inviolabile dignità di coloro respirava c’erano accoglienza, prote- scrivere qualcosa sugli immigrati,
che fuggono da un pericolo reale in zione, promozione e integrazione. non va tanto per il sottile. Pisciano
cerca di asilo e sicurezza, di impedire “Il problema del diverso - prosegue sui muri, rubano, sono negri, sono Il dramma infinito della traversata
il loro sfruttamento. Promuovere Dino - nasce con la Scuola Media. di un’altra religione. L’educatore gli
rimanda al sostegno allo svilup- Il bambino cresce, diventa grande. chiede da chi ha avuto tutte queste Un anno invitai a scuola un profugo
po umano integrale di migranti e Inizia a scegliere i gruppi amicali informazioni. Il ragazzo risponde che era arrivato nel nostro paese
rifugiati. Tra i molti strumenti che e a costruire gradualmente una serafico: da mio nonno. Il papà dalla costa magrebina, con uno dei
possono aiutare in questo compito, propria identità. La progettualità scopre poi che, a rincarare la dose, barconi. Raccontò agli alunni la tra-
desidero sottolineare l’importanza che viene messa in campo dagli accanto al nonno c’era anche uno versata in mare aperto, le difficoltà
di assicurare ai bambini e ai giovani operatori scolastici è il più delle volte zio dell’alunno, disposto a premia- incontrate, perché era venuto in Ita-
l’accesso a tutti i livelli di istruzione. solo disciplinare, volta a costruire re il nipote con cinquanta euro lia, qual era il suo lavoro. Gli alunni
Integrare, infine, significa permette- competenze nelle diverse materie di ogni qualvolta il ragazzo le sparava erano attenti. Non c’era nessuno che
re a rifugiati e migranti di partecipa- insegnamento. Viene meno l’at- sempre più grosse. Zio e nonno sono dimostrasse noia e menefreghismo.
re pienamente alla vita della società tenzione alla socialità perché si è di famiglia benestante, forse con Molti avevano anche le lacrime agli
che li accoglie, in una dinamica di schiacciati dal programma da finire. qualche nostalgia per il Fascismo e occhi perché commossi per quanto
arricchimento reciproco e di feconda Il PEI, il Piano Educativo di Istituto, le Leggi Razziali. stavano ascoltando.
collaborazione nella promozione nato proprio per coniugare assieme Dino aggiunge che “odio e ostilità L’appello a sostenere la cultura
dello sviluppo umano integrale delle istruzione e educazione, è stato vengono seminati, subdolamente an- dell’accoglienza e dell’integrazio-
comunità locali”. sostituito dal PTOF (Piano Triennale che da certi format televisivi, quando ne non va rivolto soprattutto agli
Eppure, serpeggiano tra tante pieghe dell’offerta formativa), che spesso si speculano su notizie di cronaca, alunni che a volte possono sembrare
della società civile paure e rancore, riduce ad un elenco di attività che la costruite ad arte, per suscitare rabbia demotivati, ma agli adulti, siano essi
frutto di una mentalità diffusa che scuola propone, piuttosto che met- e chiusura. Se vengono presentati insegnanti o genitori, che lasciano
vede nell’immigrato, qualsiasi esso tere a punto le priorità educative nei fatti singoli, deplorevoli, a discapito dei vuoti o non correggono storture
sia, una minaccia. Lo si percepisce al vari tempi che si succedono nell’arco del migrante, ciò suscita una note- che condizionano mente e cuore dei
super mercato, dal fruttivendolo, dal dei tre anni. vole risonanza nell’istintività delle giovanissimi. La responsabilità degli
panettiere, in strada, al bar, ovunque. Ogni scuola, per non esser da meno persone e ne condiziona decisamente insegnanti è alta: si tratta di fare del
Qual è il clima che si respira nella dell’altra, fornisce una vetrina delle la mentalità, soprattutto se gli indivi- ragazzo l’adulto di domani, capace di
scuola in ordine a questo problema? opportunità formative, che, pur dui sono poco attrezzati. L’adole- rapportarsi con tutti e avere atteg-
Dino, docente di Religione nella se utili, non rispondono tanto alle scente, sia perché il fatto in sé ha giamenti di tolleranza e di rispetto
scuola secondaria di primo grado emergenze educative, quanto piut- una notevole presa su di lui, ancora verso il diverso. Ciò, però, richiede
a Potenza e Porto Potenza Picena, tosto alle risorse e alle competenze in tenera età, sia perché ha un senso che istruire e educare siano visti e
ritiene che nella “Scuola Elementare presenti nel personale scolastico. morale e civico ancora in costruzio- trattati ambedue come due necessità
l’accettazione di chi è diverso per il Ci si chiede insomma sempre meno ne, è poco disposto a fare concessioni imprescindibili o come due aspetti di
colore della pelle, per la provenienza qual è l’intento educativo del Piano e sconti verso chiunque sia”. uno stesso compito”. •
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I POPOLI possono VIVere INSIEME se rifiutano l'uso delle armi

Pace e sviluppo integrale


Carlo Tomassini lubili. Il disinteresse per le famiglie

P
porta poi con sé un’altra conseguen-
apa Francesco lunedì 8 za drammatica – e particolarmente
gennaio ha espresso di attuale in alcune Regioni – che è il
fronte al Corpo Diploma- calo della natalità.
tico l’augurio di un anno Si parla molto di Migranti e rifugiati:
ricco di gioia, di speranza e di pace. uomini e donne in cerca di pace che
Ha chiesto di favorire il benessere i governanti sapranno accogliere,
materiale e spirituale delle persone promuovere, proteggere e integrare.
nella promozione del bene comune. Il papa ha detto: “Desidero poi espri-
Lo sviluppo e la convivenza civile mere particolare gratitudine all’Ita-
sono sostenuti dal dialogo tra le Re- lia che in questi anni ha mostrato un
ligioni al fine di conoscere la verità cuore aperto e generoso e ha saputo
e praticare la giustizia. Non c’è pace offrire anche dei positivi esempi di
nell’umiliare l’avversario sconfitto. integrazione"
I destini dei popoli sono congiunti
Pace è la forza della ragionevolezza Non bisogna dimenticare che nume-
mite che sprona alla reciproca com- scono violenze anche in seno alle ricorso alle armi; ma invece attra- rosi rifugiati e migranti cercano di
prensione in un clima di parità per proprie famiglie. Quante persone, verso il negoziato. Benedetto XVI ha raggiungere l’Europa perché sanno
tutti gli Stati, grandi e piccoli, con specialmente in fuga dalla povertà precisato che riesce quasi impossi- di potervi trovare pace e sicurezza.
mutue garanzie d’indipendenza e di e dalla guerra, sono fatte oggetto bile pensare che nell’era atomica la Nell’attuale contesto internazionale
integrità territoriale, in seno all’inte- di tale mercimonio perpetrato da guerra possa essere utilizzata come non mancano le possibilità e i mezzi
ra Comunità internazionale. soggetti senza scrupoli? strumento di giustizia. Occorre per assicurare ad ogni uomo e ogni
I rapporti fra le Nazioni, come i Difendere il diritto alla vita e all’in- esprimersi nella collaborazione donna che vive sulla Terra condizio-
rapporti umani, vanno regolati nella tegrità fisica, significa poi tutelare il leale, multiforme, apportatrice di ni di vita degne della persona uma-
verità, nella giustizia, nella solidarie- diritto alla salute della persona e dei molti beni». Più ancora che costru- na. Ad ogni buon fine il papa svolge
tà operante, nella libertà che hanno suoi familiari. Nei fori internazionali ire edifici, è necessario ricostruire i un ruolo di “richiamo” dei principi
come fondamento il riconoscimento competenti, ci si adoperi per favorire cuori, ritessere la tela della fiducia di umanità e di fraternità. Non vi
dei vicendevoli diritti, unitamente anzitutto un facile accesso per tutti reciproca, a favore della collabo- è pace né sviluppo senza lavoro: se
all’adempimento dei rispettivi doveri alle cure e ai trattamenti sanitari in razione. Pur tra le difficoltà, la l’uomo è privato della possibilità di
il cui disprezzo e disconoscimen- modo da garantire, a prezzi acces- volontà di dialogare e di riprendere contribuire personalmente tramite
to portano ad atti di barbarie che sibili, la fornitura di medicinali i negoziati rimane la strada maestra la propria opera all’edificazione del
offendono la coscienza dell’umani- essenziali per la sopravvivenza delle per giungere finalmente ad una bene comune.
tà come afferma la Dichiarazione persone indigenti. coesistenza pacifica dei due popoli in La piaga del lavoro minorile conti-
Universale dei Diritti dell’Uomo La pace, universalmente ricono- modo da rispondere senza indugio nua a compromettere seriamente
deliberata dall’Assemblea Generale sciuta come uno dei valori più alti alle necessità primarie delle popola- lo sviluppo psico-fisico dei fanciulli.
delle Nazioni Unite, avvenuta il 10 da ricercare e difendere detesta zioni. Il diritto alla vita è minacciato Non si può pensare di progettare un
dicembre 1948. la logica aberrante della guerra. dallo sfruttamento indiscriminato futuro migliore, se si continuano
Il papa ripropone la centralità della Senza la pace lo sviluppo integrale delle risorse, dal terrorismo, dal a mantenere modelli economici
dignità della persona, in quanto dell’uomo diventa irraggiungibile. proliferare di gruppi armati e da orientati al mero profitto e allo
voluta e creata da Dio a sua imma- Il disarmo integrale e lo sviluppo perduranti conflitti. Non basta sfruttamento dei più deboli, come i
gine e somiglianza e incoraggia la integrale sono strettamente correlati indignarsi dinanzi a tanta violenza. bambini.
promozione di ogni uomo e di tutto fra loro. Occorre sradicare, in modo Occorre piuttosto che ciascuno nel Ogni individuo ha pure dei doveri
l’uomo, fino a comprendere l’uma- non violento, le cause della discordia proprio ambito si adoperi attiva- verso la comunità, volti a soddisfa-
nità intera. Una visione riduttiva che portano alle guerre. Si progre- mente per rimuovere le cause della re le giuste esigenze della morale,
della persona umana apre invece la disce con l’adozione del Trattato miseria e costruire ponti di frater- dell’ordine pubblico e del benessere
strada alla diffusione dell’ingiustizia, sulla proibizione delle armi nucleari, nità, premessa fondamentale per un generale in una società democratica.
dell’ineguaglianza sociale e della come dichiarava san Giovanni XXIII autentico sviluppo umano. Il giusto richiamo ai diritti di ogni
corruzione. Si vengano ad instaurare nella Pacem in terris secondo la Pace e sviluppo portano a praticare essere umano, deve tener conto che
moderne forme di colonizzazione quale «giustizia, saggezza ed uma- il diritto a formare una famiglia, ciascuno è parte di un corpo più
ideologica dei più forti e dei più nità domandano che venga arrestata quale nucleo naturale e fondamen- grande. Non bisogna dimenticare
ricchi a danno dei più deboli a danno la corsa agli armamenti, si riducano tale della società. Essa ha diritto ad che c’è anche una precipua respon-
dell’inviolabilità della vita e della simultaneamente e reciprocamente essere protetta dalla società e dallo sabilità dell’uomo nell’interazione
dignità. Il pensiero va ai bambini gli armamenti già esistenti; si metta- Stato. Purtroppo è noto come, spe- con la natura, nella responsabilità di
innocenti, scartati ancor prima di no al bando le armi nucleari». cialmente in Occidente, la famiglia lasciare alle generazioni che segui-
nascere, agli anziani, anch’essi tante Resta la ferma persuasione che le sia ritenuta un istituto superato. Ma ranno una Terra più bella e vivibile,
volte scartati, perché ritenuti un eventuali controversie tra i popoli non sta in piedi una casa costruita nel servizio di solidarietà intergene-
peso, alle donne, che spesso subi- non debbono essere risolte con il sulla sabbia di rapporti fragili e vo- razionale. •
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una "ancella di cristo sacerdote" ricorda fratel ettore

Beatificato il religioso camilliano:


un gigante della carità
Suor Maria La prima opera di misericordia che
del Soccorro Toloza Mendoza fece fu quella di raccogliere un in-

È
digente mezzo morto che avevano
cosa buttato fuori da un ospedale. Lo
provata raccolse dalla strada e in un taxi lo
che Dio portò alla sua prima casa chiamata
ci guarda Nazareth. Lo pose in un letto e stet-
con gli occhi del po- te al suo fianco dandogli coraggio
vero, dell’indigente, del malato, di curandolo e pregando, perché era
chi non conta niente e molte volte già in agonia. Il giorno dopo infatti
noi guardiamo da una altra parte, morì. Gli fece il funerale come si fa
forse perché il povero provoca in con un familiare. La polizia gli face-
noi paura e fastidio. va problemi e discussioni perché
Fratel Ettore arriva in Bogotá, questo povero non aveva i docu-
Colombia del 2000 a toccare con le menti e non si sapeva chi fosse.
sue proprie mani la condizione di Io ho detto alla polizia che al posto
povertá, di dolore e di abbandono di far tanti problemi era meglio
dei nostri fratelli indigenti che ringraziare il Signore che aveva
vivono nelle strade e mancano di mandato una persona che faceva
tutto. quello che noi non siamo capici di
Il suo cuore è frantumanto dal fare. Dopo aver superato tutti gli
dolore e desidera dare a tutti una ostacoli burocratici, gli fece cele-
vita degna donando il suo amore. brare una Messa. Pagò di tasca sua
Vede l’opera di Dio abbandonata le pompe funebri e la tumulazione Fratel Ettore Boschini (Roverbella, 25 marzo 1928 – Milano, 20 agosto 2004)
e calpestata dalla indifferenza e al cimitero per questo figlio di Dio
sente che è lo stesso Signore Gesù sconosciuto al proprio popolo. il permesso del celebrante, per di Dio Margarita Fonseca Silvestre,
Cristo che soffre la sua passione. Un In molti momenti ho avuto la sensibilizzare la gente a dare una faceva la stessa opera di carità con
giorno mi ha commosso molto una grazia di stare vicino a fratel Ettore mano al povero indigente. Aiutare le bambine orfane e le donne della
scena che vidi per la strada nella perché vivevo nella casa madre il povero è un atto di fede cristiana. strada che aveva lasciato la guerra
calle 2a tra la carrera 8a e la carrera della Congregazione che è attaccata Molte volte fu ferito al volto per- dei 1000 giorni. Le bambine raccol-
10a. C’era un uomo che camminava alla casa Nazareth e lavoravo nella ché lo derubavano pensando che te dalla polizia per strada venivano
con difficoltà, pieno di sporcizia infermeria con le mie sorelle infer- portava con sé denaro e invece la portate alla nostra comunità. Per
con i capelli lunghi arruffati pieni me e anziane. ricchezza che aveva era la gioia questo qualcuno diceva che Marga-
di grasso. Gli si vedevano solo Fratel Ettore voleva che i suoi as- dell'Amore di Dio, per questo non rita era matta. È vero. Gli uomini e
brillare gli occhi che imploravano sistiti, che raccoglieva dalla strada, si scoraggiava e continuava il suo le donne che hanno il coraggio di
compassione. I suoi vestiti e la sua sperimentassero nella propria vita lavoro. Comprendeva e perdonava spendersi senza misura per salvare
pelle si confondevano con strati la presenza di Dio sentendosi fratel- l'ignoranza dei suoi aggressori. I l’umanitá sono “matti dell’Amore
e strati di sporco. Fratel Ettore lo li e ringraziando Gesù che è morto poveri che accettavano il suo aiuto di Dio” e a loro non importano le
prese per un braccio e cominciò a sulla croce per tutti. Prima di man- li portava a casa sua, li lavava, critiche. Gesú passò facendo il bene
gridare forte: giare dovevano pregare. Pregavano tagliava loro i capelli, dava loro e fu trattato come un malfattore e
«Guardate!!! Non vedete qui Dio tutti i giorni il rosario e in gruppo vestiti puliti e da mangiare. Inse- questa stessa strada la compiono
per la strada supplicando miseri- celebravano l’Eucarestia. gnava loro a pregare e a compor- anche i suoi discepoli.
cordia? Non avete vergogna? Che Cercava ospedali e medicine per chi tarsi da fratelli tra loro. Il gruppo si Seconda cofondatrice con fratel
ingiustizia!» ne aveva bisogno. chiamava "Comunità". Ettore è madre Teresa Martino
E chiedeva perdono a Dio per tanta Aveva un amore smisurato per Organizzò tre case: Nazareth Belen che venne in Colombia con questo
indifferenza. Diceva molte altre la Santissima Vergine. Portava la Y Jesucristo (Crocefisso). stesso impulso evangelico, di fare
parole ma io ricordo solo queste. statua della Madonna da tutte le Per me fu una grazia grande vivere tutto per la gloria di Dio e il bene
Alcuni osservavano senza capire parti facendo sentire il suo Amore e questa esperienza perché in questo delle anime. Lei con amore di ma-
niente, altri se la ridevano guardan- la sua protezione materna. stesso luogo 99 anni fa la fondatri- dre intuisce e continua l’opera di
dosi l'un l'altro. Altri sembravano Il fuoco dell’amore di Dio lo spin- ce della Congragazione delle An- fratel Ettore con le stesse difficoltà,
dire: «Questo è pazzo!». geva a salire sull’altare, con o senza celle di Cristo Sacerdote, la Serva grande fede e speranza. •
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fatti di cronaca: sintomi di razzismo, ignoranza, crudeltà

La dura legge del branco:


spietati con i deboli
e violenti con i migranti
Raimondo Giustozzi che avevano il solo torto di essere
ebrei. Se si ripetono queste cose,
"Vedo il mondo è perché non si è ancora presa la
mutarsi lentamente distanza con il passato. Qualcuno
in un deserto, odo ha pure delle colpe.
sempre più forte Ricordo un giornalista, che oggi va
l’avvicinarsi del per la maggiore, quando qual-
rombo che ucciderà che anno fa definiva “Pensierini”
noi pure, partecipo al dolore di gli aforismi di Bertolt Brecht.
milioni di uomini, eppure, quando Quest’ultimo aveva pagato a caro
guardo il cielo, penso che tutto si prezzo la propria opposizione al
volgerà nuovamente al bene, che Nazismo. Il giornalista non aveva
anche questa spietata durezza pagato nulla. Scriveva tanto per
cesserà, che ritorneranno l’ordine, dire qualcosa.
la pace e la serenità” Altri fatti di cronaca ci consegna-
(A. Frank, dal diario) no l’immagine di una società alla

I
deriva.
l brano è stato letto in tutti A Torino, un clochard di sessantu-
gli stadi di calcio, all’inizio no anni, George, di origine rome-
delle partite, per condan- na, viene arso vivo nei pressi di
nare alcuni tifosi di una una panchina dei giardini “Madre
Una fragile difesa contro l'odio razziale
squadra della capitale, che avevano Teresa di Calcutta” (29 ottobre
confezionato delle magliette con 2017). Ricoverato all’ospedale San
i colori della squadra avversaria, Giovanni Bosco, ha lottato tra e portato alla conoscenza di tutti, nessuno e nessuno vuole bene a
riportandovi l’immagine di Anna la vita e la morte per le ustioni in tutti i modi e con ogni mezzo. nessuno. Soli e indifesi si riunisco-
Frank, la ragazzina ebrea uccisa riportate. Ad aggredirlo è stato un Anche La Voce delle Marche non no nel branco e commettono azioni
nel campo di sterminio nazista altro rumeno senza fissa dimora. può non parlarne, anche se il fatto bestiali che per loro sono cose
di Auschwitz. L’episodio risale al Il motivo dell’aggressione era la ha toccato due realtà geografiche normali.
24 ottobre del 2017. Il deserto, di contesa della panchina. A Roma, lontane. Ci dobbiamo poi abituare Vittorino Andreoli, noto psichiatra,
cui parla Anna Frank, rischia di un cittadino bengalese che rincasa- a vedere anche dentro casa nostra, diceva indignato al telegiornale del
invadere ancora la nostra esistenza va, dopo aver lavorato come aiuto se si ripensa a quello che è suc- 29 ottobre 2016: Non sono nulla
quotidiana. cuoco in un ristorante del centro cesso anche qui solo due anni fa. come persone, sono meno che
Viene subito da dire: “Padre, per- storico, è stato massacrato di botte Gli insulti razzisti ai danni di una niente ma manifestano questo zero
dona loro perché non sanno quello da una banda di delinquenti e tutti donna di colore si tramutarono in assoluto nella violenza gratuita e
che fanno”. Il perdono però non ba- giovanissimi. Erano in dieci contro tragedia. Conta poco sapere che di gruppo verso le persone che non
sta. Prima ci deve essere la condan- uno, stando a quanto ci è stato era stata la vittima ad aggredire per sono in grado di difendersi. Si esal-
na della società civile, poi si potrà detto dal telegiornale della sera di prima e lo aveva fatto per difendere tano davanti al fuoco, al sangue,
parlare di perdono, come l’ha dato domenica 29 ottobre 2017. Anche la propria donna. Chi stava dalla alla testa rotta e al corpo fracassato
anche Anna Frank quando scrive- un egiziano, lavapiatti del ristoran- parte del torto e chi della ragione? di botte. Nessuno può pensare di
va: “Quando guardo il cielo, penso te, è stato aggredito ma ad avere la Saperlo oggi non attenua il dram- difendersi da solo davanti a dieci
che tutto si volgerà nuovamente al peggio è stato il bengalese, ricove- ma vissuto da tutti. Non ci sarebbe delinquenti che vivono per delin-
bene”. Diceva questo quando era rato all’ospedale. stata nessuna conseguenza se non quere. Delinquere, dal latino delin-
cercata dai nazisti perché ebrea. È la legge del branco. Sono dei si fosse data la causa scatenante. quere “venir meno al dovere”, è un
Chi va allo stadio non è braccato malvagi e vigliacchi. Le parole Ci si deve chiedere tuttavia perché verbo intransitivo composto da de
da nessuno. Ci si reca da becero e vanno usate, quando servono, per succedono e troppo spesso certi e linquere, tralasciare. Delinquen-
ignorante se usa un’immagine che manifestare tutta la propria indi- episodi. Succedono perché i giovani te è chi viene meno al dovere di
è diventata un’icona della tragedia gnazione. Il male, quando assume non hanno più nessun punto di rispettare le leggi, pertanto ne deve
vissuta da milioni di esseri umani queste dimensioni, va denunciato riferimento. Nessuno ascolta subire le conseguenze. •
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dall'esperienza di essere "terrona" in trentino alla compassione

Spariti i punti cardinali


Stefania Pasquali non potevo raccontare più di tanto, dove ho messo su famiglia, ci sono

«C
mi avrebbero presa per una ragaz- stati presidi che mi hanno apprez-
zina esagerata e fragile ma non era zata dicendomi che ero in gamba
soltanto questo a ferirmi: le mie perché dimostravo che mi piaceva
entrate e le mie uscite in classe era- lavorare così come si usa fare al
no spesso accompagnate da risatine Nord. Altri invece affermavano con
he vi importa se non che cercavano di farmi sentire ridi- naturalezza, nei collegi dei docenti,
la invito al mio com- cola o inadeguata. Ero alta rispetto che giù per l’Italia, oltre a pecore
pleanno: è una terrona!». la media, bruna di capelli, occhi e pastori, regna spesso l’ignoranza
Avevo anagraficamente quattordici castani, lineamenti mediterranei e più completa.
anni e un’esperienza della realtà un sapevo il fatto mio. Non mi lasciavo Ho conosciuto tanti luoghi comuni
po’ utopistica, ricevuta attraverso intimidire e non mi interessava- sul Meridione che hanno piano
l’istruzione scolastica nella prima no i pregiudizi giacché fin dagli piano dato vita a questa leggenda
e seconda infanzia. Ricordo ancora: anni cinquanta, la mia famiglia si oscurantista di cui io facevo parte.
primo anno di studi alle Superiori era trasferita nel Trentino. Avevo Difficoltà a trovare casa in affitto,
in Trentino Alto Adige. Puntuale frequentato le Scuole Materna ed diffidenza iniziale nelle nuove
arriva la fatidica domanda dopo Elementare ed ero padrona della amicizie, senso di sradicamento.
l’appello di inizio: «Dove è nata?». lingua dialettale che parlavo in Il massimo della vicinanza e dopo
Alla risposta: «Nelle Marche», il modo naturale e fluido. vari anni di residenza l’ho colta
giovane professore replicava con È crescendo che sono arrivati i in frasi del tipo: “Tu, però, benché
un sorriso ironico rivolto al gruppo primi problemi. La Scuola Media marchigiana, sei diversa! E poi ora- Le aule delle scuole italiane di oggi
classe in cerca di approvazione: che ho frequentato dalle suore mai sei del Trentino!” Mi avevano
«Ah! Nelle Marche! Vuol dire in del Sacro Cuore, era stata un’ac- adottata!!! Nel 1979 per scelta, con
Africa!!!» cogliente oasi di pace, conclusasi tutta la mia famiglia e con due figli tutti: scrivere, facendo tesoro di
E da quel momento benché abitassi troppo in fretta. su tre nati a Trento, sono tornata quanto la vita in bene e male mi
al Nord da quando ero piccola, ero Non ero forse italiana tra italiani? a vivere nelle Marche, fra la mia abbia insegnato.
e restavo la “terrona” da scartare. Bastavano pochi chilometri verso gente. Le cose al Nord con gli anni Ora, gli immigrati, stanno vivendo
Erano tempi in cui gli extracomu- Sud per fare la differenza. sono cambiate. Si è fatta strada lo stesso disagio che ho provato da
nitari eravamo noi che per il lavoro Ho impiegato un po’ di tempo a una nuova ideologia politica basata giovane.
delle nostre famiglie si lasciava la comprendere il perché di certe sull’appartenenza geografica e la Le classi delle Scuole si riempiono
terra di origine, idiomi e affetti battute sarcastiche e pungenti. Lo situazione è peggiorata ulterior- di visi di bambini e ragazzi con i
parentali, per trasferirsi in regioni capii quando durante un intervallo, mente: il pregiudizio strisciante è tratti caratteristici dei Paesi di loro
in cui poter ricominciare a sognare sentii alle spalle: «Quella non la diventato talvolta insulto e razzi- provenienza. A guardarli provo una
una nuova e miglior vita. voglio al mio compleanno: è una smo. Le trasmissioni delle radio sorta di ammirazione per la fierezza
Per questo, quando sono entrata, in terrona!» o delle televisioni locali, i siti di dei loro sguardi ma anche sofferen-
una Scuola Superiore a Trento, ho Frase pronunciata volutamente e queste organizzazioni, grondavano za pensando a quanto potrà essere
impiegato un po’ di tempo a capire con un accento che scimmiottava frasi ben confezionate e discrimi- non sempre facile trovare spazi
perché ci fossero delle differenze in la cadenza del sud. natorie. Ero oramai lontana, niente e strade nuove di buona e sana inte-
base alla provenienza di nascita e Restai molto colpita da queste pa- poteva ferirmi. I pochi amici, grazione.
più si scendeva lo stivale e peggio- role e di essere chiaramente ogget- pian piano si sono fatti sempre Sul disagio dell’integrazione, alta si
re era la situazione. Del sud e del to di scherno. All’improvviso non più distanti e quando dopo lungo alza la voce di Papa Francesco che a
centro Italia, non eravamo molti ero più trentina né marchigiana. tempo sono ritornata nei luoghi tutti ricorda i principi evangelici di
in classe ma quel tanto bastava per Ero un’apolide che viveva in una vissuti per quasi ventisette anni, ho riferimento per ogni cristiano.
farci sentire “altri”. sorta di terra di mezzo in cui mi scoperto che non mi appartenevano Il sangue è per tutti gli esseri
Frequentavo le varie  lezioni con sentivo come smarrita e sola. più, neanche attraverso lo sguardo umani dello stesso colore rosso, al
attenzione e caparbio impegno. Ero Così, ho iniziato a riconoscermi in della nostalgia. Ero una turista di là del colore della pelle. Sono i
stimata, grazie a Dio, dall’unica una sorta di gemellaggio affettivo e che vedeva come per la prima volta pregiudizi che nascono dalla paura
professoressa di lettere, siciliana di scolastico con chi, come me, pro- ogni bellezza di questa regione del del “diverso” a fare la differenza.
nascita ed orgogliosamente sicilia- veniva da altre regioni, spesso più nord, ma con occhi nuovi e cuore Ognuno ha il proprio sud ma a
na di origine, come lei stessa amava a sud della mia. Ci si stringeva l’un riappacificato. La stessa mentalità, furia di additarlo non ci si accorge
definirsi. In lei trovavo conforto l’altro per farci forza, in gruppetti un tempo chiusa, era finalmente che il cerchio alla fine si chiude ed
e comprensione forse perché la solidali e uniti, riscoprendo con cambiata. Ho terminato il mio ciclo ecco che i punti cardinali scom-
intuivo come partecipe di quella orgoglio che essere “terroni” era professionale nelle amate Marche e paiono. Resta ciò che più conta:
atmosfera fredda e distaccata che bello, perché eravamo unici. una volta in pensione ho realizzato amare il nostro prossimo come noi
percepivamo noi alunni “terroni”. Nel corso della mia permanenza alcuni sogni che tenevo ben chiusi stessi, in barba ad ogni pensiero
In famiglia, mio padre militare, nel Trentino come insegnante e nel cassetto dei desideri, uno fra discriminatorio e disfattista. •
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riflessione di una nota filosofa italiana sull'immigrazione

Stranieri residenti
G. Filippo Giustozzi prodotto dalle comunità politiche

D
strutturate sulla base dell’apparte-
onatel- nenza nazionale, della nascita, della
la Di filiazione, del radicamento nel suolo
Cesare, patrio. Si apre così la possibilità di
docente dar forma a un corpo politico in
di Filosofia Teoreti- cui la preoccupazione ossessiva di
ca alla Sapienza di preservare uno spazio “immune”
Roma, e di Ermeneutica filosofica da presenze aliene lascia la prece-
alla Normale di Pisa, ha di recente denza al “comune”, cioè a modi di
pubblicato Stranieri residenti. Una convivenza e di coabitazione in cui
filosofia della migrazione. Il libro nessuno avanza la pretesa di “stabili-
riflette da un punto di vista filosofi- re con chi coabitare”. Riflettere sulla
co su quello che l’autrice identifica migrazione comporta dunque per
come uno dei problemi più rilevanti la Di Cesare la necessità di “ripen-
del nostro tempo, che è dato dalla sare lo Stato” nell’orizzonte di una
migrazione di masse sempre più prospettiva che cessi di assegnare un
rilevanti di persone dalle zone più valore sacrale alle frontiere, e sciolga
povere e martoriate del mondo. a favore dei secondi il “dilemma
L’autrice ritiene che per affrontare filosofico” che vede opposta tra loro
tale problematica non basta l’appello sovranità statale e diritti umani.
all’etica, quella della prossimità, Il compito della “filosofia della
teorizzata da Lévinas, centrata sul migrazione” di cui la filosofa romana
primato dell’altro, in particolare l’al- delinea un primo abbozzo, è dato dal
tro più bisognoso e indifeso, come proposito di “decostruire l’ovvietà” di
quella ispirata al cosmopolitismo frasi come “aiutarli a casa loro”, e di
etico di Kant, che fa della ricerca far affiorare le metamorfosi dell’hit-
e del mantenimento della pace lerismo presenti nelle posizioni di
l’elemento di spinta per la creazione chi pretende stabilire l’identità di
di un ordine mondiale non dominato coloro con cui coabitare. Il discorso
dalla guerra. della “filosofia della migrazione” fa
La Di Cesare ritiene infatti che il quindi implodere il paradigma sta-
problema dell’immigrazione vada tuale costruito su una visione della
affrontato da un punto di vista politi- Terra come proprietà collettiva di un
co. Il che comporta il superamento popolo, e sull'appartenenza di una
di quella “xenofobia di Stato” che nazione. La sua domanda e le sue
ha la sua radice in una visione della problematiche sorgono infatti “fuori
cittadinanza fondata su una visione dai confini, oltre il dominio della
dell’abitare inteso come “stabilirsi, sovranità”. Si delinea in tal modo
installarsi, fare corpo con la terra”, una forma di cittadinanza sganciata
e sull’esclusivismo dell’identità “dall’assegnazione della nascita, dalle
nazionale e dell’appartenenza etnica. tazione di categorie heideggeriane dalla “cittadinanza imperiale” tipica leggi del sangue e del suolo”, che ha
Su questa visione proprietaria della come “essere nel mondo” e “abitare”, dell’ordinamento politico romano. come proprio punto qualificante la
terra e sul privilegio assegnato alla la Di Cesare apre lo scenario di “nuo- La presenza, nella “città biblica”, condivisione di una cultura politi-
nascita e all’identità nazionale si fon- ve forme di cittadinanza sganciate del gher, dello straniero residen- ca che che consente di coesistere
dano le varie forme di “sovranismo”, dalla filiazione e dalla nascita”, come te, testimonia la possibilità di “un “con tutti coloro che, più o meno
che vanno dalle versioni democrati- pure dal “mito tossico della nazione”. altro abitare”, che non è “possesso e estranei, più o meno eterogenei,
che teorizzate da intellettuali come Nel delineare un modo di abitare il appropriazione, non è il fare corpo sulla terra hanno uguali diritti”. Da
Walzer e Carens, a quelle impron- mondo che possa fungere da presup- con il suolo”, ma si manifesta come questo discorso deriva il passaggio da
tate al criptorazzismo e a forme di posto di nuove forme di cittadinanza, condizione in cui “lo straniero è pur “un'etica della prossimità” a una “po-
hitlerismo soft, che sono il riferi- la filosofa romana, oltre alla Arendt sempre un abitante”, e l’abitante, a litica della coabitazione”, passaggio
mento ideologico di diversi partiti e ad Heidegger, fa riferimento alla sua volta, “è pur sempre uno stranie- con cui si intende fuoriuscire dall'
e movimenti politici, e di una parte figura biblica del gher, dello stra- ro”. Collocandosi in tale prospettiva “idea che l'ospitalità, oltre ad essere
crescente dell’opinione pubblica. niero residente, in cui riconosce la risulta possibile pensare una forma impossibile, sia circoscritta all'etica,
Sulla scia di Hannah Arendt, che per presenza di una tipologia di cittadi- di convivenza umana che si pone anzi alla morale, che sia insomma un
prima ha riflettuto filosoficamente nanza diversa da quella normata dal al di là del “regime immunitario”, vezzo moralistico di quei bonisti che
sulla condizione del profugo, e del “mito dell’autoctonia” egemone nella fenomeno analizzato da due pensa- si crogiolano nell'uso edificante della
riferimento ad un’originale interpre- cultura dell'antica Atene, come pure tori italiani, Esposito e Agamben, parola altro” •
10 NEWS
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WORLD WATCH LIST 2018: Al pakistan il primato

Cristiani perseguitati
3000 uccisi per la fede
Sarah Numico lista sono la Turchia, al 31° posto,

I
e l’Azerbaijan, al 45°. Colombia
dati sono resi noti dall’as- e Messico gli unici del continen-
sociazione internazionale te americano. Una escalation di
Porte aperte nel suo intolleranza è stata registrata in
rapporto annuale, il World Libia e in India, dove a motivo della
Watch List 2018 (riferito al perio- crescente influenza del radicalismo
do tra il 1° novembre 2016 e il 31 induista sono stati compiute ag-
ottobre 2017). gressioni su oltre 24mila cristiani
“Cresce ancora la persecuzione indiani. Nel corso degli scorsi mesi
anti-cristiana nel mondo in ter- sono peggiorate anche il Nepal (che
mini assoluti: oggi sono oltre 215 è entrata quest’anno nella classifica
milioni i cristiani perseguitati”. È ed è al 25°) e l’Azerbaijgian.
il primo dato del World Watch List Secondo il Rapporto, nel periodo
2018, il rapporto annuale dell’asso- tra il 1.11.2016 e il 31.10.2017,
ciazione internazionale Porte aper- 3.066 cristiani sono stati uccisi a
Il martirio non è solo dei primi secoli della storia della chiesa
te, che lavora in 25 Paesi a sostegno causa della loro fede, 15.540 edifici
dei cristiani di ogni denominazione di cristiani sono stati attaccati
vittime di soprusi e vessazioni a (chiese, case private e negozi). aumenta anche il fattore “naziona- e del Sudan.
motivo della fede. Si tratta della La persecuzione anti-cristiana lismo religioso come prorompente A colpire i cristiani in Asia è invece
lista dei 50 Paesi dove i cristiani “va ben oltre” questi numeri: la fonte di persecuzione anti-cristiana il “nazionalismo religioso” parago-
sono più perseguitati, vale a dire si legge anche nei 1.922 cristiani (e di altre minoranze)”, come ad nato a “uno tsunami” che “scuote
dove subiscono maltrattamenti detenuti senza un processo, nei esempio in India. “L’intolleranza il continente lasciandosi alle spalle
come “singoli o gruppi di persone a 1.252 cristiani rapiti, negli oltre sociale e lo sfruttamento politico di distruzione e a volte morte”. L’India
motivo della fede in Gesù”, che pos- 1.000 stupri, così come nei 1.240 tale intolleranza sono il veleno di è di fatto il caso più preoccupante,
sono andare dalla discriminazione matrimoni forzati e nei 33.255 cri- questo periodo storico”, ha sintetiz- seguito dal Nepal.
culturale e sociale, disconoscimen- stiani “fisicamente o mentalmente zato Nani. “Il crescente movimento La tendenza si registra anche nel
to familiare, privazione di lavoro abusati”. Sono tutte “vite devasta- islamista diventa sempre più una mondo buddista, dove si manifesta
e di reddito, fino ad abusi fisici, te a causa di una scelta di fede”, minaccia per i cristiani e le altre una “persecuzione differente nelle
torture, rapimenti, mutilazioni, di- sottolinea Cristian Nani, il diret- comunità non musulmane in molte espressioni ma crescente e più sub-
struzione di proprietà, imprigiona- tore di Porte Aperte che precisa: si parti del mondo”, spiega il Rap- dola”: è il caso di Sri Lanka, Bhutan
menti, assassini. I Paesi sono divisi tratta di “cifre che purtroppo sono porto che identifica cinque trend e Myanmar. Pesante è anche “l’im-
in tre gruppi, in base al “grado di da considerare punti di partenza preoccupanti in quest’ambito: “la patto dei nazionalismi ideologici”,
persecuzione” registrato: alto (con poiché potenzialmente enorme è radicalizzazione delle aree domina- in Cina, Vietnam e Laos dove “l’ide-
un punteggio tra 41 e 60), molto la realtà sommersa dei crimini non te dall’islam”, in Africa e nel mondo ologia comunista sembra riprende-
alto (61-80), estremo (81-100). Il denunciati o non registrati contro musulmano non arabo asiatico; “il re vita”. Il rapporto riconosce poi la
punteggio e quindi la posizione i cristiani in molti Paesi”. Secondo divario sunniti-sciiti” che si scon- “paranoia dittatoriale” come fonte
nella classifica sono determinate Porte aperte i cristiani perseguitati trano soprattutto in Medio Oriente principale di persecuzione in Paesi
dalla somma dei punteggi in sei in Africa sono 81,14 milioni (38%), e Asia; l’espansionismo islamico in come la Corea del Nord e l’Eritrea;
ambiti: privato, famiglia, comunità, in Asia e Medio Oriente 113,31 aree a prevalenza non musulmana i cristiani in Messico e Colombia
chiesa, vita pubblica e violenza. milioni (53%), in America Latina (specie in Africa sub-sahariana, sono invece vittime di “corruzio-
In testa a questa triste lista sono 20,05 milioni (9%), nel resto del e Indonesia, Malesia, Brunei); la ne e crimine organizzato uniti ad
Corea del Nord e Afghanistan. mondo 11.800 (0,01%). simultanea radicalizzazione ed antagonismo etnico”. “Buone no-
Nelle “top ten” ci sono però anche “L’oppressione islamica continua a espansionismo islamico, con il tizie” nel Rapporto sono il leggero
Somalia, Sudan, Pakistan, Eri- essere la fonte principale di perse- caso principale della Nigeria e una miglioramento della situazione in
trea, Libia Iraq Yemen e Iran. È cuzione dei cristiani, non confer- pulizia etnica in base ad affiliazione Kenya ed Etiopia, e il “calo note-
in Pakistan che la persecuzione mandosi solamente ma estendendo religiosa, in evidente crescita in al- vole della violenza mirata contro i
ha i connotati più violenti di tutti la sua morsa in varie aree”, si legge cuni stati africani quali nordest del cristiani” in Siria, in primo luogo
i 50 Paesi. I Paesi europei nella nel World Watch List 2018. Ma Kenya, della Nigeria, della Somalia per l’arretramento dell’Isis.•
MACERATESE 11
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salesiani per insegnare che non ci si improvvisa adulti

L’educazione è cosa del cuore


Raimondo Giustozzi gennaio con la conferenza di Vincen-

"Q
zo Varagona sul tema: Educazione è
uante cosa di cuore, attraverso il mondo dei
volte social. Vincenzo Varagona è Salesiano
ho Cooperatore, giornalista Rai, laureato
do- in legge, counselor, autore di saggi sul
vuto persuadermi di mondo della comunicazione e di una
questa grande verità. È serie di biografie su testimoni e perso-
certo più facile irritarsi naggi marchigiani che hanno segnato
che pazientare, minacciare un fanciul- la storia degli ultimi decenni. Bello il
lo, che persuaderlo; direi ancora che libro Il muratore di Dio, una biografia
è più comodo alla nostra impazienza a tutto tondo su padre Pietro Lavini e il
ed alla nostra superbia castigare quelli monastero di San Leonardo.
che resistono, che correggerli col sop- Sabato 27 gennaio, Andrea Zapparo-
portarli con fermezza e con benignità li svolgerà una relazione sul tema:
(…). Difficilmente quando si castiga si Educazione è cosa di cuore, per il bene
conserva quella calma che è necessaria comune. Andrea Zapparoli, dopo aver
per allontanare ogni dubbio che si frequentato il Liceo Scientifico Salesia-
opera per far sentire la propria autorità no “Valsalice” di Torino, si è laureato
o sfogare la propria passione (…). Non in Giurisprudenza all’Università “La
agitazione nell’animo, non disprezzo Sapienza” di Roma. Dopo la laurea si
negli occhi, non ingiuria sul labbro; è specializzato in “Discipline Parla-
ma sentiamo la compassione per il mentari” presso l’Università “LUISS”
momento, la speranza per l’avvenire, (Libera Università Internazionale di
ed allora voi sarete i veri padri e farete Studi Sociali) di Roma e ha conseguito
una vera correzione (…). Ricordatevi un Master in Security Management
che l’educazione è cosa del cuore, e all’università di Bergamo. È Salesiano
che Dio solo ne è il padrone, e noi non Cooperatore, coordinatore del Centro
potremo riuscire a cosa alcuna, se Dio dei Salesiani Cooperatori della Pontifi-
non ce insegna l’arte, e non ce ne met- cia Facoltà di Scienze dell’Educazione
te in mano le chiavi”. (Dall’Epistolario “Auxilium” di Roma e ricopre anche
di S. Giovanni Bosco, Torino 1959, 4, l’incarico di referente del settore “socio
204-205). politico” dell’Associazione Salesiani
Cooperatori – Italia, Malta e Medio
••• Oriente. È impegnato ogni giorno per
Don Bosco insegna il “bene comune”, è tra i promotori
del movimento “Onesti Cittadini - in
la pazienza, missione per l’Italia”. È sempre felice e
la benignità instancabile ottimista.
Don Giovanni D’Andrea, siciliano, di
e la fermezza. Messina, parlerà sabato 3 febbraio sul
tema: Educazione è cosa di cuore, il
L’Associazione Salesiani Cooperatori, il ruolo dell’adulto. È salesiano dal 1997 con la Caritas diocesana di Palermo ha gnante di Yoga della risata ed esperta
Centro Locale “Giuseppe Panetti”, l’O- e prete dal 2005. Ha seguito gli studi di anche collaborato a un progetto di con- in EFT e terapia provocativa di Steve
ratorio don Bosco, il Comune di Porto filosofia presso l’Università Pontificia trasto al triste fenomeno della tratta. Wells. Sin da subito si è interessata di
Recanati per le politiche giovanili, Salesiana di Roma, quelli di teologia Dal settembre 2012 si trova a Roma, fare scuola ai genitori e di lavorare con
l’Assessorato ai Servizi Sociali di Porto presso l’istituto teologico San Tomma- presso il CNOS (Centro Nazionale le classi. Da dieci anni ha un progetto
Recanati, hanno programmato quattro so di Messina, il curricolo di Pedagogia Opere Salesiane) in via Marsala 42 e co- stabile al Liceo “Galilei” di Ancona, in
incontri, due a gennaio, gli altri due a Sociale nuovamente a Roma presso ordina, a livello nazionale, l’ambito di cui si occupa di motivazione, gestione
febbraio, sul tema L’Educazione è cosa la facoltà di Scienze dell’Educazione emarginazione e disagio, case famiglia, dell’ansia, metodo di studio e incontro.
di cuore. Tutti gli incontri si terranno dell’UPS (Università Pontificia Salesia- centri diurni, comunità terapeutiche, Formatrice in comunicazione educati-
alle 17,30 presso la biblioteca comuna- na). Dal 2006 al 2012 è stato incaricato dipendenze vecchie e nuove, servizi va insegna presso l’Istituto Superiore
le, ex Scuola A. Diaz di Porto Recanati. dell’oratorio, poi direttore della casa educativi territoriali. Quest’ambito ha di Scienze Religiose: Psicologia della
Per i Salesiani Cooperatori del centro salesiana di Palermo-Santa Chiara, un ente civilistico, è la Federazione comunicazione, relazioni umane,
locale, l’iniziativa in oggetto, presa nel popoloso quartiere di Ballarò nel SCS “Salesiani per il sociale” del quale dinamiche di gruppo e tecniche di
alle altre istituzioni, è l’occasione per centro storico di Palermo. L’Opera è presidente. animazione.
rendere un servizio al territorio. Anche Salesiana lavora nell’ambito dell’acco- Sabato 10 febbraio 2018 è la volta di Il ciclo di conferenze è un’occasione da
la Dirigente della locale Scuola Media glienza dei migranti e come oratorio Stefania Ferini che parlerà sul tema: non perdere. Sono interessati genito-
“E. Medi” si è dimostrata favorevole al servizio dei ragazzi e dei giovani del Educazione è cosa di cuore, comuni- ri, nonni, insegnanti, animatori che
al progetto e ha assicurato il proprio quartiere, con percorsi di educazione cando con il cuore. Stefania Ferini, lau- lavorano negli oratori a stretto contatto
appoggio. alla legalità, al dialogo interreligioso e reata all’Università Pontificia Salesiana, con i giovani. •
Il ciclo d’incontri comincia sabato 20 all’inclusione sociale. In partenariato è psicologa e psicoterapeuta. È inse-
12 FERMANO
21 Gennaio 2018 • numero 1

grottazzolina e capparuccia tornano nelle zone del sisma

I giovani di AC continuano
l'esperienza estiva di Gualdo
Joele Tosoni di Fermo, Mons. Rocco, ha scelto di es-

"V
sere a Gualdo, non solo per inaugurare
a dove ti porta il cuo- le nuove abitazioni, ma soprattutto per
re", così il titolo di un portare una parola di coraggio e un
libro dell'allora giova- caldo abbraccio di vicinanza ad uno
ne scrittrice Susanna dei Paesi della nostra Diocesi più colpi-
Tamaro. Così il ritorno a Gualdo di 25 ti dal terremoto. Mons. Rocco, chiusa
giovani delle parrocchie di Capparuc- la cerimonia di inaugurazione e sal-
cia e Grottazzolina, una questione di tando il “protocollo” della giornata, ha
cuore. Gli impegni presi, le promes- scelto poi di vivere un breve momento
se da mantenere, ma sopratutto il insieme ai ragazzi di Capparuccia e
desiderio di tornare non in un paese Grottazzolina, alla Casa di riposo, dove
qualunque, ma nel Paese dove per una ha salutato uno per uno gli anziani
intera settimana (dal 21 al 27 agosto e dove si è immerso tra i ragazzi per
2017) si è vissuto un significativo una simpatica foto e per un grazie per
Campo di servizio, tra le persone ferite il loro servizio. Molta è stata la gioia
e spaventate dal terremoto dello scorso degli anziani alla vista del Vescovo, ma
anno. Un tempo denso di emozioni, anche al ritrovare i festosi ragazzi di
di fede, di condivisione e di incontri. Capparuccia e Grottazzolina che, con
Un tempo a servizio di una comunità, la loro confusione, simpatia e allegria,
dai bambini agli anziani della casa li hanno travolti per circa 2 ore, facen-
di riposo ed a quelli soli nelle proprie doli sorridere e chiacchierare, cantare
case, ma anche un tempo di semplici e dimenticare la tristezza di chi sa
e cordiali incontri con le persone del dover trascorrere l’ultimo tratto di vita
Paese, fatto di saluti, sorrisi e strette di lontano dalla propria famiglia. Alcuni
mano. Dal Sindaco, ai commercianti, degli anziani ricordavano addirittura i
dal Parroco alle signore dell’AVULSS, nomi dei ragazzi ed era ben visibile nei
dai giovani della loro età ai semplici loro occhi la felicità nel ritrovare chi,
passanti, con tutti si era fatto un picco- durante l'estate, si era intrattenuto con
lo tratto della lunga strada della vita. loro passeggiando, giocando a carte,
Pochi giorni sufficienti per far nascere ma anche più semplicemente parlando
nuove amicizie e convincerli tutti a o stringendo loro la mano. I ragazzi
tornare. Cosí è stato lo scorso 12 set- avevano con cura preparato un album
tembre, così è stato sabato 9 dicembre di fotografie dei momenti passati
2017. I giovani dell’Azione Cattolica di insieme, che hanno portato e sfogliato
Capparuccia e Grottazzolina sono di davanti a ciascun anziano. Hanno por-
nuovo a Gualdo. Hanno scelto questo tato anche un cero che hanno acceso e
sabato pomeriggio per portare il loro posto vicino alla statua della Madonna
calore, i loro auguri, un album di alle- di Loreto ed al Presepe, dove si sono
gre foto e delle caramelle agli anziani presi il tempo e lo spazio per un mo-
della Casa di riposo. Ma il “Caso”, che mento di preghiera insieme, concluso
noi crediamo sia lo Spirito del Signore, con il classico  "Tu scendi dalle stelle"
ha voluto che non fosse solo questo, natalizio, un po’ stonato, ma cantato
ma che fosse una giornata ancora più con tutto il cuore dagli anziani e dai
speciale e speciale per tutti. Infatti il 9 ragazzi. Il 9 dicembre non è stato solo Gualdo di Macerata: la consegna delle casette e la familiarità con gli abitanti
dicembre è stato il giorno in cui l’Am- il momento per ritrovarsi e per fare
ministrazione comunale di Gualdo ha visita a degli anziani, ma anche quello Tutto, poi, si poteva organizzare e piano e con non poche difficoltà stanno
scelto di consegnare le prime“casette”, per provare qualcosa di nuovo, per spe- fare meglio, ma abbiamo preferito provando a tornare alla vita di tutti i
come le chiamiamo comunemente, ma rimentare la fedeltà ad una promessa la spontaneità dei giovani, capace di giorni, nuova voglia di essere accanto
in verità i moduli abitativi che, prima fatta, per dire ancora una volta "Ci ho alimentare un fuoco già  acceso e che a chi, segnato dalla vita, non può però
di Natale, hanno permesso a 9 famiglie provato, mi sono messo in gioco". il ripetersi degli incontri non può far lasciarsi morire ancor prima dalla
di “essere a casa”. Una cerimonia Intrigati dai racconti degli amici, che altro che rendere più vivo. tristezza e dalla solitudine.
sobria, ma molto significativa nella avevano vissuto il Campo di servizio Questo era l'obiettivo, non far spegnere E..alla fine della giornata, dopo un'ot-
quale c'è stata la sottoscrizione del ad Agosto, anche alcuni altri giovani un fuoco acceso e alimentarne di tima merenda a base di pizza offerta
contratto e la consegna delle chiavi ai si sono aggiunti, per toccare con mano nuovi. dai fantastici operatori della Casa di
nuovi proprietari. Ma non basta, il 9 questa fantastica esperienza e le fanta- Nuovo calore, nuova voglia di essere riposo,  sotto i primi fiocchi di neve ci
dicembre, anche il nuovo Arcivescovo stiche persone di Gualdo. vicino alle persone di Gualdo che piano si detti.. ciao!.. alla prossima volta! •
14 EX CATHEDRA
21 Gennaio 2018 • numero 1

Papa Francesco nel giorno del battesimo di gesù

Il dialetto dell’amore
Fabio Zavattaro per chi lo ha trovato e poi vuole La liturgia di questa prima do- casa, della famiglia”.

L
rimanere con lui: bisogna saper menica del nuovo anno ci porta, Ricordare il battesimo di Gesù, af-
o abbiamo appena la- cambiare strada, per non perder- dopo l’Epifania, a fare memoria ferma ancora Francesco, significa
sciato dopo la visita dei lo, anzi, per non perdersi”. Papa del battesimo di Gesù. Francesco ricordare “la disponibilità di Gesù
Magi, e già lo trovia- Francesco, nella messa dell’Epi- celebra nella Cappella Sistina e a immergersi nel fiume dell’umani-
mo, adulto, nella sua fania, ricorda che i Magi si sono battezza 34 neonati, 16 bambini e tà, a prendere su di sé le mancan-
prima manifestazione pubblica. messi in cammino guidati dalla 18 bambine. E chiede ai genitori di ze e le debolezze degli uomini, a
Se il Natale e l’Epifania ci devo- stella, perché hanno intuito “che mettersi in cammino, in un certo condividere il loro desiderio di
no rendere capaci di vedere, di per vivere davvero serve una meta senso, cioè di “percorrere” con i liberazione e di superamento di
aprirci al mistero di un Dio che si alta”, una stella che “orienta il propri figli la strada della trasmis- tutto ciò che allontana da Dio e
china sull’uomo fino a nascere in cammino”. Ci sono meteore, quali sione della fede, che, dice il Papa, rende estranei ai fratelli”. Nello
una grotta, in povertà, per essere “il successo, il denaro, la carriera, “si può fare soltanto ‘in dialetto’, stesso tempo la festa del battesi-
uomo in mezzo a tutti gli altri gli onori, i piaceri ricercati come nel dialetto della famiglia, nel dia- mo di Gesù, afferma all’Angelus,
uomini, il battesimo sulle rive del scopo dell’esistenza”, che “brilla- letto di papà e mamma, di nonno “invita ogni cristiano a fare memo-
fiume Giordano diventa il ponte no per un po’, ma si schiantano e nonna. ria del proprio battesimo”. Ed è
che ha voluto costruire tra lui e presto e il loro bagliore svanisce”. Poi verranno i catechisti a svilup- una data che dobbiamo conoscere,
noi, diceva Papa Benedetto XVI, Depistano invece che orientare. pare questa prima trasmissione, avere sempre nella memoria “per-
“la strada per la quale si rende a La stella del Signore è “sempre con idee, con spiegazioni”. Ma se ché è una data di festa, è la data
noi accessibile; è l’arcobaleno di- presente, è mite, ti prende per manca il dialetto, “se a casa non della nostra santificazione iniziale,
vino sulla nostra vita, la promessa mano nella vita e ti accompagna”. si parla fra i genitori quella lingua è la data nel quale il Padre ci ha
del grande sì di Dio, la porta della Ma chiede di mettersi in cammino, dell’amore, la trasmissione non è dato lo Spirito Santo che ci spinge
speranza e, nello stesso tempo, muoversi, uscire; non aspettare tanto facile, non si potrà fare. Non a camminare, è la data del gran-
il segno che ci indica il cammino ma rischiare: “Seguire Gesù non è dimenticatevi. Il vostro compito de perdono”. E aggiunge: “Non
da percorrere in modo attivo e un educato protocollo da rispetta- è trasmettere la fede ma farlo col dimenticatevi: quale è la mia data
gioioso per incontrarlo e sentirci re, ma un esodo da vivere”. dialetto dell’amore della vostra del battesimo?” •
da lui amati”. Quel farsi piccolo –
un bambino è l’essere più indifeso
e più bisognoso di affetto e di
attenzioni – quel mettersi in fila
in attesa di essere battezzato da
Giovanni, ci fanno capire che la
sua grandezza è proprio in quel
farsi piccolo, nel mettersi dietro
alla lunga fila di uomini e donne
che si presentano come peccatori
per essere purificati, lui che è
“senza peccato”; non manifesta
la sua differenza, non vanta la
sua santità, ma si fa uomo tra gli
uomini, attendendo da colui che si
proclama indegno di “chinarsi per
slegare i lacci dei suoi sandali” il
gesto del battesimo.
Don Tonino Bello commentava
l’incontro dei Magi dicendo che
una volta visto il bambino e la ma-
dre “si potrebbe concludere che
vissero felici e contenti”. E invece
no, dopo aver offerto i doni fecero
ritorno alle loro terre “per un’altra
strada. Da allora sarà sempre così Papa Francesco nella Festa del battesimo del Signore
NECROLOGIO 15
21 Gennaio 2018 • numero 1

mons. gabriele miola, 83 anni, ha lasciato questo mondo

Shalom Rabbi
Gabriel, forza
della Parola
U
n ponte, una finestra aiutato tante persone ad avere
aperta, una bibbia una prospettiva diversa. Là dove
scritta in ebraico. sembrava esserci un muro, lui ha
Sono questi tre i fatto intravvedere l’universo. Dove
simboli che mi vengono in mente sembrava esserci aria asfittica, egli
per rappresentare la vita di Mons. ha portato una folata di Spirito.
Gabriele Miola nato all’eternità il La sua competenza biblica lo ha
22 dicembre all’età di 83 anni. portato a vedere con ottimismo il
È stato un ponte. Ha lavorato futuro. E non si è mai arreso. Fino
spendendosi fino all’inverosimile. all’ultimo giorno della sua vita,
Ha voluto che tanti uomini e don- sopra il suo tavolo c’erano il libro
ne, sacerdoti e religiose potessero delle ore e il Novum testamentum
attraversare il fossato che si era graece et latine di Agostino Merk.
costruito tra chiesa e mondo, tra È il segno evidente che la Parola di
clero e laicato. Dio è stata luce ai suoi passi.
Gli archi di questo ponte li ha L’ultimo segno con cui voglio
costruiti con la Parola di Dio e con ricordarlo è quella bibbia scritta
i documenti del Concilio Vaticano in ebraico appoggiata sopra la
II. Non si è mai tirato indietro, bara durante la celebrazione delle
ogni volta che qualche parroco lo esequie in Cattedrale, domenica
chiamava per parlare ai catechisti, 24 dicembre. La bibbia è un libro
alla comunità. difficile da capire, da interpretare,
L’Istituto Teologico di Fermo si è da intendere. Scritta in ebraico è
formato grazie alla scienza, alla impossibile per i profani. Eppure
laboriosità e all’impegno che don don Gabriele riusciva a leggerla
Gabriele ha profuso. Voleva a tutti quotidianamente in lingua origi-
i costi che gli operatori pastorali nale. Aveva fatto anche un corso di
fossero formati teologicamente aramaico da studente in Palestina.
e spingeva tanti laici e laiche a Ed è stato lui a diffondere l’amore
continuare gli studi a Roma. Aveva per la Parola di Dio in Diocesi.
la certezza che il futuro si sfida È stato lui a tradurre parole difficili
prima di tutto con la competenza in parole che entrano nella men-
teologica. te e accendono il cuore. Ha dato
È stato quel ponte che ha permesso spirito a quei segni. Ha dato valore
alla Diocesi Fermana di oltrepas- a quel libro sacro perché è Parola di
sare i secoli del modernismo e di Dio per ogni persona. Racconta la
affacciarsi alla contemporaneità, al storia di ciascuno. È la Parola che
post-moderno. fa diventare "carne".
È stato una finestra aperta. Ha Don Gabriele è stato tutto questo. •
Il Prof. Miola con i rabbini presso il Muro del Pianto
16 NECROLOGIO
21 Gennaio 2018 • numero 1

grazie per il concilio vaticano con il quale hai donato lo spirito

Testamento spirituale
G
razie, Padre Santo, che
mi hai chiamato alla
vita e, due giorni dopo
la mia nascita, al fonte
battesimale su di me hai detto:
tu sei mio figlio. Nel tuo Figlio mi
hai fatto figlio e per lo Spirito mi
hai reso partecipe della tua vita
divina. Non finirò mai in questa
vita di renderti grazie e gloria per
l’amore che hai riversato su di me;
solo nell’eternità potrò conoscere la
grandezza del tuo disegno d’amore
e lodarti e ringraziarti per sempre.
Grazie per i miei genitori, babbo
Angelo e mamma Pierina, attraver-
so di loro ho imparato a pregarti e
da loro ho appreso le prime verità
della fede; grazie per i due miei fra-
telli Pietro e Umberto, che mi sono
stati sempre d’aiuto e mi hanno
mostrato sempre grande affetto.
Grazie per il bene che ho avuto
dalla scuola, dai miei insegnanti e
dai miei compagni e soprattutto per
la vocazione che hai fatto sbocciare
in me attraverso l’allora semina-
Mons. Miola in un momento di ossigenazione durante le Settimane Teologiche
rista Damiano Ferrini. Grazie in Trentino. A fianco le foto di tanti incontri ecumenici e il suo volto sorridente
per il seminario in cui ho compiuto
gli studi dalla media al liceo e dove peccati, Padre di ogni misericordia. alla tua Chiesa di essere fedele a
attraverso i superiori ho potuto Ti ringrazio, Padre santo, per quello Spirito che ci ha dato il Vati-
maturare e confermare la tua tutte le persone che mi hai poste cano II, fa che coloro che hai posto
chiamata. accanto: oltre ai miei genitori, i come pastori della tua Chiesa, in
Ti ringrazio particolarmente per miei fratelli Pietro e Umberto, che mezzo al turbinio dei cuori accecati
avermi chiamato ad essere prete si sono prodigati in ogni modo dall’orgoglio, rimangano saldi a
nella tua Chiesa Fermana e per per rendermi possibile il cammino guidare i passi, altrimenti incerti,
avermi dato l’opportunità di fare di seminario e di studio verso il dei tuoi figli.
gli anni della teologia a Roma, sacerdozio; anche mia cognata Non so, Padre, quanto ancora
seminarista teologo al Pontificio Fulvia, la moglie di Umberto, mi di vita mi darai in questa terra;
Seminario Romano Maggiore e è stata vicina nel mio cammino di donami fede e fa che ti possa lodare
studente alla Lateranense e so- prete ed io le sono stato vicino nella per “sora nostra morte corporale,
prattutto di avermi aperto la porta, sua precoce vedovanza. Ti ringrazio dalla quale nullo homo vivente può
attraverso i miei superiori, per fare per i due miei nipoti, Massimo e scappare”; fin d’ora voglio acco-
gli studi biblici al PIB di Roma, per Mariagrazia e i loro figli, e poi per glierla quando e come tu vorrai mi
un anno passato a Gerusalemme le persone, i preti (particolarmente venga incontro. Ti prego che tutte
presso l’ Istituto dei PP. francescani, don Rolando Di Mattia), i superiori, le benedizioni, con le quali mi hai
di vivere intensamente, poco dopo i vescovi che mi sono stati vicini benedetto in Cristo Gesù, portino
l’ordinazione, gli anni del Concilio. e mi hanno arricchito con le loro per me frutto di pace, di amore e di
Ogni periodo, Padre, è stato ricco premure e del loro affetto. vita eterna nella tua casa, Padre,
della tua presenza amorosa e pieno Ti ringrazio per il Concilio Vaticano per lodarti in eterno, Santa Trinità,
delle mie miserie e dei miei peccati, II, celebrato proprio all’alba del insieme alla Santa Vergine Maria,
debbo dire, sempre più numerosi mio ministero, e perché in questa madre del tuo Figlio e madre mia,
man mano che passavano gli anni stagione conciliare mi hai fatto e insieme agli angeli, ai santi e, lo
e cambiavano le responsabilità. toccare con mano la forza rinno- credo con tutto il cuore, insieme ai
Imploro misericordia e perdono per vatrice del tuo Spirito e una nuova miei cari. AMEN. •
tutte le mie infedeltà e tutti i miei fioritura per la tua Chiesa. Dona
VOCE ECCLESIALE 17
21 Gennaio 2018 • numero 1

Tombolata alla Un Capodanno


Casa del Clero da non dimenticare
U
n anno singolare sarà il adeguatamente. Ma tutto è andato
2018. L’Arcivescovo, Mons. per il meglio.
Rocco, fa Capodanno con Dopo il Pontificale celebrato in
i sacerdoti della Casa del clero del cattedrale, l’Arcivescovo, con la
Seminario di Fermo. Se il buon semplicità e la cordialità che lo
giorno si vede dal mattino, l’anno contraddistinguono, si è seduto a
che è appena iniziato sarà insolito, tavola. Ha mangiato quello che la
particolare, straordinario. Non era cuoca aveva preparato. È il pasto di
mai successo. Mai un vescovo ha ogni domenica: antipasto, primo,
vissuto il capodanno con i sacer- secondo e contorno. Dato il giorno
doti anziani e malati residenti nel di festa, c’è stato anche il dolce e
Seminario. È successo quest’anno, una bottiglia di spumante.
primo gennaio 2018. Vito, un operatore sociosanitario,
Alla notizia, la gioia, la sorpresa, ha offerto un liquore particolare
lo stupore dei sacerdoti anziani delle parti di Bitonto, città che
e malati residenti nella Casa del mons. Rocco conosce molto bene.
Clero del Seminario sono state Durante il pasto si è intrattenuto
indescrivibili. con i commensali parlando un po’
C’è stato anche un po’ di panico, un di tutto: di Matera, dei piatti carat-
po’ di paura, di non essere adatti, teristici, della realtà della diocesi,
in così poco tempo, di prepararci dei sacerdoti… •

Fermo, Casa del Clero: La Befana porta dolciumi ai preti

Giulia Girotti Maria (Ancelle di Cristo) che hanno


messo in palio molteplici premi per

“T
-r-e-n-t-u-n-o!” i giocatori più fortunati. Bagno-
“Tombola!!!” “Ma schiuma, saponi, torroni, panetto-
mons. Fagiani ha ni, calzini, cioccolata e caramelle…
vinto tutto lei!.” ogni cosa anche la più piccola
All’insegna del puro divertimento rendeva l’atmosfera magica. E
si è tenuta domenica 31 dicembre e stimolava le menti dei partecipanti,
domenica 7 gennaio “la tombolata attenti a non farsi sfuggire nulla.
della Casa del Clero” a cui hanno Certo non tutti chiudevano tutte
preso parte tutti i residenti del le caselle, non tutti sentivano bene
seminario. “Giovani” preti, preti i numeri ma nonostante tutto, il
che con l’età andavano oltre il ta- tempo è passato in un vero clima
bellone della tombola, seminaristi, di gioia e serenità culminato con
infermieri, OSS e qualche visitatore la consueta preghiera che ha unito
voglioso di condividere del tempo ancora di più gli animi.
in una famiglia così variegata ed Infondo anche chi non aveva i
allargata che solo a starci insieme numeri giusti sulla cartella, quelli
ti fa venire il buon umore. Tutto è importanti, li ha. L’età, gli anni di
stato possibile grazie al “bandito- sacerdozio, gli anni di residenza
re”- rettore don Nicola Del Gobbo in seminario. E poi come dice il
- attento alle necessità e ai diversivi celebre detto “chi non è fortunato
di quelli che un tempo furono suoi al gioco è fortunato in Amore” e
maestri e oggi suoi “figlioli”. Ma questi sacerdoti di certo hanno
soprattutto grazie alla preparazione trovato il vero Amore ormai da
certosina di suor Maria Nelly e suor molti anni. • Fermo, Casa del Clero: Capodanno con l'Arcivescovo
18 VOCE ECCLESIALE
21 Gennaio 2018 • numero 1

conferimento della laurea honoris causa a don vinicio albanesi

Educatore di frontiera
"D Lectio doctoralis:
on Vinicio Al-
banesi, nel suo
lungo cammino
umano e profes-
sionale tra la dimensione religiosa e
quella euducativo-sociale, identifica

Scienza e virtù in
quanto di meglio attiene al mondo
delle Scienze Pedagogiche.
Egli agisce e da sempre ha agito
in favore dei soggetti deboli e
vulnerabili, degli emarginati e dei

risposta al disagio
disabili, promuovendone diritti e
testimoniando i sani principi della
relazione di aiuto, della solidarietà
interpersonale, dell’equità sociale
e della presa in carico dei bisogni

I
reali della collettività, ponendosi
come un autentico pioniere d’indi- l conferimento della laurea possibilmente con allenamento. Desiderio positivo
scutibile profezia umana e civile. honoris causa in Scienze Insomma frustrati, ma non depres- Per attitudine intendo il desiderio
Parole e azioni sono, e sono state, pedagogiche è occasione per si. Le circostanze della vita, come positivo di orientare le proprie
costantemente volte all’attitudine, me di rivedere i principi di edu- per tutti, inducono poi a scegliere risorse verso persone in difficoltà,
alla cura e alla realizzazione di cazione con i quali, a partire dalla la direzione del proprio futuro. chiunque esse siano; sofferenti,
spazi di partecipazione sociale e mia infanzia, sono stato cresciuto. L’addestramento ha funzionato sole, povere, marginali, in disa-
d’integrazione, ad appannaggio di Negli anni '50-'60 la crescita dei perché, scelta la strada, non ci sono gio... Non è donatività e nemmeno
tutti e di ciascuno. La sua prolifi- minori era impostata sul sacrifi- stati rimpianti. Ogni percorso non compassione: è l'esprimere le
ca e incessante attività sul piano cio (spesso accompagnato dalla è lineare e piatto, ma variegato e proprie facoltà affettive, intellettive
socio-culturale, civile e istituzio- repressione): in famiglia, a scuo- anche allettante: "L’acqua sotto il e pratiche per raggiungere lo scopo
nale rappresenta l’espressione di la, nel paese, in Parrocchia, nel ponte non è mai la stessa"; né ha nobile di essere e fare felici. Non
un altissimo profilo di personalità Seminario. Molto presto siamo senso sognare qualcosa che non è differentemente da chi ama l'arte,
e rientra, a pieno titolo, fra le stati addestrati alla solitudine, alla più raggiungibile. la scienza, l'imprenditoria, la politi-
competenze specifiche previste dal fatica, alla sofferenza: tre punti ca e ogni professione seria e nobile.
corso di Laurea in Scienze Pedago- fermi della crescita. La vita sarebbe Una vita speciale Le motivazioni possono avere radici
giche”. Con questa motivazione, il stata - secondo gli educatori - una Pur non essendo in grado di spiega- ideali, politiche, religiose, socia-
29 novembre 2017, è stata conferita dura lotta per la sopravvivenza. In re i passaggi che mi hanno portato li. Il proprio impegno si traduce
a don Vinicio la laurea honoris ripresa, dopo La guerra, occorreva a una vita speciale, è possibile nell'offrire soluzioni alle difficoltà
causa in Scienze Pedagogiche da agire con determinazione: le gio- raccontarne gli snodi. Nelle scelte che incontri: nel mio caso in nome
parte dell’Università degli Studi di vani generazioni dovevano essere di vita si sono sovrapposte due di- di Dio.
Macerata. pronte, forti, combattive. Visione rezioni: verso il sacerdozio e verso
«Rovescia i paradigmi dei percorsi che oggi appare aberrante (nei il sociale. Il rispetto della persona
formativi e fa vivere nella stessa metodi e nella misura più che nella Per il sacerdozio, a venti anni, ho Condizione indispensabile per es-
aula i presunti abili e le persone sostanza), ma che ha funzionato, letto, nelle circostanze della mia sere utili agli altri è il rispetto della
con disabilità, rovescia e mette in oltre a subirne gli aspetti negativi. vita, la mano di Dio: in fondo era persona. Non è un facile approccio:
contatto diversi linguaggi, diverse La solitudine insegnava ad affron- un privilegio a cui ho dato risposta, le culture, i racconti, le apparenze
emozioni, diverse storie per fare tare le vicende personali e reali con la coscienza di doverlo onora- non aiutano la relazione. È più
dell’università il luogo della libertà, senza scappare; la fatica abituava re. Per il sociale ho ritrovato in me facile vivere pregiudizi e giudizi,
parità, eguaglianza, inclusione alla resistenza, senza lamentarsi; una attitudine che, sinceramente paure e lontananze. Il deterrente è
nella loro forma più sostanziale». la sofferenza andava sopportata, non so da dove e perché sia nata. "sognare" chi sarebbe stata quella
Ha detto il magnifico rettore Fran- persona, in circostanze diverse.
cesco Adornato, il quale ha pro- Apparirebbe come creatura uma-
seguito dicendo: «La cultura deve na che ha sogni, desideri, risorse,
essere al servizio dell’uomo, della Albanesi può essere considerato un della motivazione pronunciata da futuro e anche limiti, come tutti.
sua essenza più vera. L’università di autentico pioniere d’indiscutibile Michele Corsi, direttore del diparti- È necessaria una lunga esperienza:
Macerata riceve da secoli l’umane- profezia umana e civile». Dopo la mento di Scienze della formazione, è come incontrare una persona,
simo come mandato e lo riassume lettura della laudatio da parte di dei beni culturali e del turismo, astraendola dalle sue condizioni
quale valore fondamentale per le Catia Giaconi, professore ordinario Don Albanesi ha tenuto la sua materiali, intellettive e relazionali.
generazioni future. Don Vinicio di Didattica e Psicologia Speciale e lectio doctoralis. • Una specie di "pensiero della per-
VOCE ECCLESIALE 19
21 Gennaio 2018 • numero 1

non è tra genitori e figli, fratelli


e sorelle, nipoti e nonni, parenti
e amici: è altro. La prima scelta
è non scimmiottare ciò che non
è. È cosa migliore raccontare la
"verità": disagio, lontananze, senso
di abbandono sono la condizione di
chi è ospite. La comunità surroga
gli squilibri e può offrire sostegno
perché il "dolore" sia alleviato,
senza la pretesa di essere sostituti-
va. Nella recente storia del sociale,
il modello di comunità nasce in
Italia alla fine degli anni '60. È un
modello inventato soprattutto per
le disabilità e le dipendenze. Si
allargherà in seguito alla malattia
psichiatrica, all'infanzia abbando-
nata, alle persone disastrate o sole.
Il riferimento rimane la famiglia,
intesa più o meno liberamente.
Le regole di convivenza sono poche
e semplici: rispetto reciproco;
pochi ed essenziali orari; gestione
operosa di sé e della casa; lavoro;
integrazione sociale; comporta-
menti affettivi familiari. La vita di
sona" e non "quella persona" che ti al livello della vita reale, scendendo sempre gli amici. In alternanza comunità ha le sue limitazioni:
sta davanti. a una relazione paritaria. alla famiglia e agli amici si hanno convivenza forzata (non tutti sono
i luoghi di aggregazione: lo sport, amici); minore libertà personale,
La parità I mondi favorevoli una passione comune, un interesse anche di movimento; aggregazione
Accogliere è il risultato dell'in- Nell'impegno sociale l'ambito di particolare. I legami sono meno forzata; cibo e luoghi comuni; la
contro del desiderio positivo con intervento migliore è la famiglia, stretti, ma compensano la solitudi- privacy è limitata. Nel tempo le co-
il rispetto. La parità tra chi aiuta luogo intenso e proficuo di affetti ne, nociva quanto l'isolamento per munità hanno assunto sempre più
e chi è aiutato non si raggiunge e di legami. I sostegni materiali e una qualche passione. C'è infine forma organizzata e, a vario titolo,
nella vita concreta, ma in un livello immateriali sono "naturali", legati l'ambito dell'ideologia. La politica, riabilitativa e terapeutica.
superiore dove chi aiuta compie da conoscenza, relazioni, vita quo- la religione, l’arte, la scienza posso-
un'azione che soddisfa prima di tidiana. Quando l'ambito familiare no attrarre e mettere in atto azioni Il servizio sociale
tutto se stesso perché è nobile e è causa di disagio diventa difficile positive. È un terreno viscido Oggi è attivo lo schema del "servi-
chi è aiutato perché esce dalle sue recuperare stima e reciprocità, perché fa esagerare la realtà. zio sociale" pubblico, organizzazio-
difficoltà e raggiunge gli scopi della dovendo cosi ricorrere a distinzioni Ma soprattutto è mutevole: affer- ne preposta dalle autorità compe-
propria vita. È dunque indispen- e ad allontanamenti. Con un'atten- mazioni apodittiche di oggi, lo sono tenti per dare risposte adeguate a
sabile, per lavorare nel sociale, zione: anche con un padre o una meno domani. Ma oggi non lo sai: problemi "sociali" di un determina-
"sposare la causa" (il celebre I care madre o fratelli pessimi, si hanno occorre molto coraggio dapprima to territorio. Le differenze con una
di don Milani) che significa offrire legami e desideri benevoli che non di comprendere la sostanza delle comunità creata non sono molte,
occasioni di riscatto a chi accetta di si dimenticano, anzi si desiderano. cose, in seconda battuta di essere ma incidono su metodologie e
essere aiutato. Da livelli diversi - se Altro ambito sociale favorevole coraggiosi per rivedere le proprie interventi.
non bene vissuti diventano concor- è il gruppo di amici. Nel gruppo posizioni. I referenti responsabili sono più
renziali - si raggiunge la soddisfa- dei pari si intercetta sicurezza, anonimi e volatili: Comune,
zione. La distinzione tra assistente orientamento e sostegno. Se il La comunità Provincia, Ambito, Area sanitaria
e assistito (chiamato con disprezzo gruppo è positivo alcune difficoltà La comunità è un surrogato della sono autorità lontane e variabili. La
utente, paziente...) si compensa del singolo possono essere supera- famiglia, perché ne è una rico- responsabilità è affidata al fun-
perché ambedue i poli della relazio- te; altre volte il gruppo degli amici struzione. In comunità i com- zionario (direttore, responsabile)
ne si richiamano ed hanno bisogno diventa negativo. Le esagerazioni ponenti, i ritmi, i climi, i luoghi che deve essere, oltre che efficace,
l'uno dell'altro. Quando il percorso si comprendono dagli opposti; non costituiscono la famiglia, ma anche appassionato. Determinerà
ha buon fine, la parità si riabbassa non avere nessun amico; seguire ne sono analogia. La relazione indirizzi e metodologie che ritiene
20 VOCE ECCLESIALE
21 Gennaio 2018 • numero 1

adeguate. senza paura.


Gli operatori sono selezionati per La cortesia.
competenze scientifiche; l'ade- Riguarda i modi della relazione che
sione alla causa non fa parte delle invocano garbo e atteggiamento
caratteristiche premiali. Le persone corretto. Non può ridursi a formali-
accolte sono affidate a "Liste d'atte- smo di buona condotta, ma diventa
sa", con il grave rischio di incompa- disposizione dell'anima al rispetto
tibilità di presenze che pure hanno dell'altro.
bisogno di risposta. La mitezza.
I progetti e gli investimenti sono Virtù rara: si traduce in un atteg-
sottoposti a procedure dall'esi- giamento non aggressivo, ma dialo-
to incerto. Tutti elementi che si gante, disponibile, mai impositivo.
aggiungono alle difficoltà oggettive La gratuità.
di risposte adeguate, soprattutto in Nel mondo occidentale tutto sta
presenza di gravi problemi compor- diventando merce di scambio;
tamentali. persino le relazioni possono essere
I rischi sono quelli dell'incertez- sottoposte a prezzario. La gratuità
za di orientamento tra tecnico e significa generosità, donazione,
valoriale. Ogni pedagogia ha basi fiducia nel bene al di là dei risultati.
culturali e sociali alle quali fa riferi- La gratitudine.
mento. La domanda è chi determi- È la risposta alla gratuità e alla
na tale orientamento. Trattandosi benevolenza. Non riguarda solo chi
di relazioni (educative) la scienza deve ricevere il grazie, ma anche
richiede chiari elementi di riferi- chi deve esprimerlo. È segno di
mento. reciprocità e di rispetto, al di là
dell'aiuto che si è dato o ricevuto.
Scienza e virtù Il perdono.
Se all'inizio prevalevano buona È una grande capacità che affida
volontà o buon senso, con poca alla comprensione gli errori; sorge
attenzione alle professionalità, nel dalla certezza che l'altro può cam-
tempo le competenze riabilitative biare; esprime il desiderio del bene.
e terapeutiche si sono intensifi- La testimonianza.
cate. Oggi esistono comunità con È molto importante dare esempio
esclusivi interventi terapeutici e concreto dei valori in cui si crede.
riabilitativi. Ma anche comunità Spesso più che le parole, il compor-
che desiderano comunicare scienza tamento di chi è di fronte riesce a
e virtù. Difficile riassumere i valori. far comprendere che cosa significa
Proviamo ad elencarli: voler bene e amare il prossimo.
La comprensione. La paternità, la maternità, la
Comprendere significa "prenderlo- fratellanza.
con-me per quello che egli è". È È il ricordo dei propri cari, ma an-
difficile immedesimarsi nell'altro che gli affetti. la dolcezza dei senti-
per capire che cosa desidera, come menti, il desiderio di tenerezza.
vuole essere ascoltato, di che cosa L’aiuto economico.
ha bisogno. I sentimenti di vicinanza si concre-
La sollecitudine. tizzano anche con l'impegno eco-
In parole comprensibili indica la nomico di donazione e di prestito.
cura affettuosa e operosa dell'altro; Il tempo.
caricarsi la storia dell'altro e impe- Impegnare tempo significa essere
gnarsi per Lui. generosi nell'ascolto e nell'impe-
La benevolenza. gno per una qualche risposta che
La caratteristica che rende disponi- l'altro richiede.
bili con apertura d'animo. Favori- In questo quadro si innestano le
sce la fiducia e l'affabilità perché competenze. Prevalentemente
nelle parole e nei gesti si intravve- relazionali ma anche in prospettiva
dono le condizioni di essere accolti sociale, istituzionale e territoriale.
VOCE ECCLESIALE 21
21 Gennaio 2018 • numero 1

per chi è stato accolto. Temporale


perché il futuro orienta a una vita Gli operatori
autonoma; spaziale perché ognuno, Nel progetto pedagogico appena
appena autosufficiente organizzi la descritto non sono da sottovalutare
propria esistenza. Il primo impatto, i legami e le relazioni che esistono
per chi è minore, è la scuola: un tra gli operatori di una équipe. Le
ragazzo che vive in comunità è gradazioni di attaccamento alla
considerato comunque "diverso"; causa, di preparazione, di carattere,
difenderlo e aiutarlo in questa sua di storie personali si intersecano al
condizione diventa indispensabi- momento del servizio. Una équipe
le per non disperdere le risorse coesa, propositiva, competente è
che il minore ha. L'inserimento indispensabile per raggiungere i ri-
sociale con altri amici è occasione sultati del servizio. Non è improba-
di integrazione e di comunione. Il bile che tensioni, incomprensioni,
circolo di famiglie amiche è altro differenti approcci si intersechino
strumento di integrazione. Recen- a tal punto da compromettere il
temente è stata attivata l'adozione risultato per il quale si è chiamati
di zie e zii: famiglie disposte a far ad agire.
da riferimento a qualche ragazzo/a, È indispensabile la formazione per-
come amici e "lontani parenti". manente. Alla formazione basica e
Simile metodologia va seguita per accademica occorre aggiungere un
ogni tipo di accoglienza, anche se continuo confronto che permetta di
si diversificano metodi e strumenti, scendere sempre più nel dettaglio
soprattutto per adulti, per famiglie con il duplice scopo di "comprende-
o per gravi disabilità. re" i limiti e di approntare adeguate
"risposte".
Contesti specifici Infine, sia in termini positivi che
Se L'accoglienza ha una base di negativi è necessaria la gestione
riferimento e di azione costante, autoritativa della risposta sociale.
le situazioni di contesti specifici Deve esser fatta in parte adat-
aprono l'orizzonte verso interventi tandosi alle esigenze dei diretti
mirati. Tra questi sono da ricorda- interessati e delle loro famiglie, ma
re: le disabilità gravi e gravissime, anche capace di rendere efficace la
la sofferenza psichiatrica, le dipen- risposta. Una guida partecipativa
denze, condizioni di disagio e/o di dunque e decisiva.
trasgressione.
Le metodologie conservano i conte- Libertà e felicità
nuti valoriali e pedagogici di base, Lo scopo ultimo di ogni intervento
Università di Macerata: alla solenne cerimonia, oltre alle Autorità Accademiche, hanno partecipato tante altre persone che ma debbono confrontarsi con storie pedagogico è verso la libertà capace
hanno voluto così congratularsi con il neo-dottore. Nella foto lo vediamo anche col Sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro
personali più complesse e persona- di produrre felicità. Un compito
lizzate. arduo perché solo con un'auten-
La prima competenza è posizio- ma che è anche legato al proprio La caratteristica che le accomuna tica libertà può essere garantita la
narsi in maniera corretta di fronte vissuto. Distinguere tra bisogni e è la condizione "bloccata" di "non conseguente felicità.
all'altro bisognoso di aiuto. Saper capricci propri e altrui. Non perde- libertà", derivante da malattia o da Difficile costruirlo per chi ha limiti
coniugare la vicinanza, con l'atten- re mai l'obiettivo della missione da dipendenza. evidenti fisici, intellettivi ed emo-
zione al bisogno dell'altro. Si- compiere. Lavorare insieme, non Se, ad esempio, lo stile ricostrut- zionali. È la responsabilità di chi si
tuarsi nella storia dell'altro, senza facendo prevalere le problematiche tivo è quello familiare, la risposta definisce educatore, stretto tra due
confondere le proprie pulsioni con proprie. Esprimere autorevolezza per giovani con gravi problemi imperativi ineludibili: non tradire
le esigenze terapeutiche e valoriali. per gestire la vita comune, senza di disabilità o di dipendenza deve se stesso, ma anche non interferire
Comunicare sicurezza in relazioni scendere ad autoritarismo essere "appropriata". Le competen- sui desideri di chi è accanto.
che sono di per sé “innaturali”: ze scientifiche debbono salire per Si tratta di una sfida: correre verso
per affetti, per vincoli, per età, per Strumenti speciali comunicare e condividere i con- ideali di rispetto, di cura e di gioia,
prospettive. Lo strumento cardine della vita tenuti valoriali, in una condizione con tutti i condizionamenti di vite
Offrire futuro perché la vita conti- comunitaria è la relazione. Intesa nella quale le disponibilità razionali e di risorse che si intrecciano negli
nui in modo soddisfacente. Inter- correttamente, senza dimenticare e intellettive sono compromesse e ideali, attraverso le azioni concrete
pretare il momento che l'altro vive, la prospettiva temporale e spaziale quelle emozionali si esaltano. delle giornate tristi e di festa. •
22 L'ANGOLO DELLA PAROLA
21 Gennaio 2018 • numero 1

il decreto salva peppina non salva altri terremotati

Legge ingiusta
Giuseppe Fedeli (pag. 75) è contenuta la norma

S
“salva Peppina”. Tutti convinti che,
ubito dopo finalmente, oltre a Peppina anche
le scosse gli altri che avevano costruito
di fine alloggi temporanei o posizionato
ottobre roulotte/container/moduli abitativi
2016, insieme a sui propri terreni potessero final-
diversi Sindaci mente dormire tranquilli. E invece
chiedemmo ad Errani una ordinan- no, per poter rimanere nella casetta
za per permettere ai terremotati la temporanea, che verrà comunque
possibilità di costruire o installare demolita una volta ricostruita la
a proprie spese e nei propri ter- propria abitazione, questa deve es-
reni alloggi di emergenza, come sere posizionata in terreno proprio
piccole casette in legno, roulotte, ed EDIFICABILE, che può andar
case mobili, container e/o moduli bene per Peppina ma non per tutti,
abitativi. Strutture temporanee che ovviamente.
sarebbero state demolite o rimosse Fin qui sono parole di Emanuele
una volta finita l’emergenza. Tondi, Sindaco di Camporotondo di
Niente da fare, la risposta fu “i Fiastrone.
terremotati devono essere tutti A questo punto ditemi, anzi preten-
uguali, sia se abitano in città che do (...) che qualcuno dalla Stanza dei
in campagna”. Peccato però che Bottoni mi dica: è possibile esercita-
grazie alle sue ordinanze i terremo- re ancora la professione (suona più
tati non sono tutti uguali. Ci sono appropriato chiamarlo mestiere) di
quelli ancora negli alberghi lungo giurista? Si può scrivere una nota in
la costa, hanno perso il lavoro e non margine alla nequizie più assoluta,
hanno nessun reddito da più di un a una vergogna che non smette di
anno (…) L’alternativa era andare perpetuarsi nel tempo e grida in un
La signora Peppina: simbolo di un caso che non riguarda solo lei
“al mare” e molti di loro si sono or- deserto di mani, sguardi, implora-
ganizzati autonomamente, per non zioni? O vogliamo appellarci per
lasciare i loro animali, i loro campi, cortesia una volta tanto ai principi ha avuto ha avuto ha avuto, chi ha no, non sono “efficienti”. Questo,
la loro attrezzatura incustodita e giusnaturalistici, specie a quello del dato ha dato ha dato...)? L'hanno superfluo rilevare, avviene in nome
i loro luoghi. Così facendo hanno suum cuique tribuere (a ciascuno chiamato “decreto Peppina”, e su di quella cultura dello scarto che
“alleggerito” il dramma dell’emer- il suo, vale a dire quello che gli questo provvedimento, essendo la vuol gettare dalla Rupe Tarpea chi
genza a comuni e protezione civile, spetta come soggetto inserito nel vicenda arcinota, siam tutti d'accor- non è omogeneo al sistema, chi non
non hanno chiesto le costosissime consorzio umano)? È vero (ce l'ha do. Ma gli altri sono forse figli di un può acquistare perché non ha soldi:
SAE e rimanendo nei territori insegnato l'antico popolo romano) Dio minore? Ma come si può essere mentre nella cavea del Potere tintin-
hanno contribuito da subito alla che ignorantia legis non excusat un operatore del diritto quando una nano monete esageratamente osce-
loro ripresa. Questo fino alla scorsa - l'equivalente di un brocardo più legge, che giocoforza va applicata, ne con legislature che possono finire
estate, quando a causa di una aspro, dura lex sed lex! Ma la legge è trafigge come saetta ogni più ele- a piacimento, basta una leggina e i
solerte Forestale e un ancor più so- veramente uguale per tutti? Perché mentare principio di “vita”? Questa maggiorenti se ne vanno beatamen-
lerte Procuratore venne ordinata la ancora questa patetica iscrizione gente non solo è stata abbandonata, te a spasso con le tasche debordanti
demolizione di una casetta in legno che sa solo di algida condiscendenza ma non è stata nemmeno onorata Alla faccia di chi non ha nemmeno
che aveva costruito, senza tutte le verso chi non è uguale agli altri, di una dignità che si è  ricostruita di che mangiare, le casette fanno
necessarie autorizzazioni, Peppina, perché  questa ipocrisia mascherata ciascuno da sé, con il sudore e le acqua da tutte le parti, e chi le ha
una terremotata di 95 anni resi- di pietismo? Che cosa può dire uno lacrime: perché, senza trincerarsi costruite le deve abbattere: ché non
dente a Fiastra. La vicenda salì alla sfollato che ricostruisce una casa dietro le “buone maniere” che tanto conta questa gente, questa massa di
ribalta nazionale e dopo una serie di tasca sua e col sudore della sua suonano sdolcinate specie in questo diseredati, non conta per chi crede
di vicissitudini, anche grottesche, fi- fronte, piegato dai rigori invernali, periodo luccicante di sfrenata ipo- di essere eterno e di aver rubato il
nalmente il Governo pubblica sulla davanti a un decreto che, in forza crisia, il diktat è: bisogna spopolare posto a Dio. Ma Dio vede e sa tutto,
GU n.284 del 5-12-2017 il Decreto del suo imperio, lo sbaraccherà di questi territori, sono poveri quindi e la resa dei conti è vicina.
Legge 148/2017, dove all’Art. 2-bis qui a breve (a Camere sciolte, chi non contano perché non produco- Memento, homo... •
ARTE & CULTURA 23
21 Gennaio 2018 • numero 1

Rete museale
dei Sibillini, Giorgio Mercuri si ispira a san Francesco

Una natura bella


Torino
la adotta
T orino adotta la rete museale dei
Sibillini. L’assessore alla Cultura
del comune di Torino, Francesca Leon,
insieme a una delegazione sarà nelle
Marche a metà gennaio per visitare i
comuni della rete museale dei Sibilli-
ni. La rete, che attualmente riunisce
10 comuni (Loro Piceno, Montefortino,
Montefalcone Appennino, Smerillo,
Monte Rinaldo, Montelparo, Montalto
delle Marche, Ripe San Ginesio, San
Ginesio e Sarnano), dopo il terremoto
ha subito una drastica interruzione
delle attività, per via dell’inagibili-
tà di diverse strutture museali. Per
sostenere l’attività della rete, la città
di Torino ha stanziato 26mila euro
nell’ambito dell’iniziativa “Adotta un
museo”, la campagna di crowdfunding
promossa da Icom Italia, per sup-
portare gli istituti culturali colpiti da
disastri naturali e sostenere la ripresa
delle attività. I fondi stanziati sono
parte degli incassi che i musei torinesi
hanno raccolto dopo il 24 agosto 2016,
aderendo all’appello nazionale “Mu-
seum4Italy” promosso dal ministero
per i Beni culturali. Questa “adozione”
permetterà di realizzare un calen-
dario di attività pomeridiane in quei
comuni della rete i cui musei sono
chiusi perché inagibili. L’iniziativa si L'artista e le sue opere
rivolge a bambini e ragazzi e prevede
la realizzazione di laboratori didattici,

U
progettati e realizzati dal team della na riflessione “sul colo- d’origine. prescinde dal senso cosmico della
rete museale dei Sibillini.
re” e sull’uso espressivo La campagna è rappresentata con natura”.
L’inizio delle attività è previsto per la
prima settimana di febbraio. che ne è stato fatto nei colori brillanti e molto intensi. Le ricerche analitiche sul colore
«Questo contributo – sottolinea Fran- secoli, grazie anche L’esposizione si snoda in tre brevi sono il vero tema pittorico del
cesca Leon – è un dovuto atto solidale alla lezione di Giotto e dei pittori percorsi: il paesaggio notturno, Colour field painting di Giorgio
a favore delle attività culturali di un riminesi. Il tema, però condutto- la campagna illuminata dal solo Mercuri in cui il colore non rappre-
territorio martoriato dalla calamità e re è la bellezza della natura e del e il cibo e arte, ossia opere d’arte senta, secondo le parole di Albers,
che ha bisogno di riprendere le norma- paesaggio esaltato da san Francesco realizzati con le basi di cartone per un completamento della forma,
li attività quotidiane». nel “Cantico delle creature” in cui appoggiare le torte. bensì il vero traguardo dell’attività
«La sensibilità e generosità mostrate si vuole lodare Dio attraverso le Gli effetti di forma e colore furono artistica. Il colore dà vita a una se-
dalla città e dai musei torinesi – dice
sue creature. Il lavoro espositivo, oggetto di studio, anche, da parte rie di interazioni, che nel pensiero
Daniela Tisi, direttrice della rete muse-
ale dei Sibillini – rappresentano un’op- inoltre, sviluppa il tema del pane degli esponenti dell’Op art che dell’artista, sono rappresentazioni
portunità straordinaria per supportare raccontato nei “Fioretti”. La mostra influenzarono il design degli anni della spazialtà tra colori e territo-
e rilanciare l’attività dei musei della “Il pane nostro” di Giorgio Mercuri, Cinquanta e Sessanta. rio. Mercuri si riferisce, anche, agli
rete. Questa “adozione” – prosegue – è stata allestita presso lo spazio La grande lezione di Victor Vasa- artisti della hard edge quali Frank
permetterà di garantire agli operatori dell’ufficio turistico della Regione rely è stata utilizzata da Giorgio Stella, Kenneth Noland e Ellsworth
una continuità lavorativa e al tempo Marche. Mercuri nell’intima visione del suo Kelly, pur conservando una propria
stesso rimarcherà il ruolo sociale ed Trenta dei lavori di Giorgio Mercuri territorio di origine: Le Marche, autonomia nella proposta d’artisti-
educativo che il museo può e deve sono accostati a altri immagini terra che non si stanca di dipingere. ca. •
avere, in quanto “istituto al servizio
che raccontano la regione Marche. Egli identifica, inoltre, lo spazio per
della società e del suo sviluppo”.
I musei infatti, in attesa della riaper- L’esposizione è, anche, l’occasione mezzo della prospettiva utilizzata Info:
tura delle loro sedi, continueranno ad per mettere a confronto due pro- dai pittori del Quattrocento. Del Orari lun. e ven. 9 - 13,30 /mar. e
adempiere alla loro funzione sociale poste di viaggio diverse: fotografie resto, osserva, Lorenza Mochi Ono- giov. 15 - 18.
fuori dal museo. Ancora più emozio- e immagini che fanno parte di ri; “Giorgio Mercuri, rielabora gli tel. 071.2076431 - 335.1475454
nante – conclude la direttrice – è che pubblicazioni distribuite dall’ufficio spazi colti e geometrici del paesag- Fondazione A.R.C.A.
questo aiuto ai musei marchigiani turistico e i dipinti di Giorgio Mer- gio marchigiano, parte integrante tel. 071.0975279
in difficoltà venga da altri istituti curi che rappresentano una sorta di del nostro essere, in una riflessione www.facebook.com/Ancona-Turi-
culturali». • paradiso terrestre, ossia la sua terra razionale ed astratta, che pure non smo-353869578024416/
24 ARTE & CULTURA
21 Gennaio 2018 • numero 1

genotossicità del GLIFOSATO presente anche nella pasta. consumatori

Strafonda affonda la sen. Cat


Andrea Strafonda gli effetti, la soia ogm, definita Soya

D
Rr, (Roundap Ready), cioè resisten-
a quando il comitato te al Roundap (nome commerciale
d’appello dell’Unione del glifosato). Sia il diserbante che
Europea sui prodot- la soia ogm vengono prodotti dalla
ti fitosanitari, nella Monsanto, che su di essi ha creato
seduta del 27/11/2017, ha approvato una vera fortuna economica, inva-
il rinnovo per altri cinque anni dendo, con la coltivazione della soia
dell'autorizzazione del glifosato, un ogm, l'America, l'Asia, l'Australia e
erbicida totale il cui uso è diffusissi- parte dell’Europa.
mo ormai per tenere pulite scarpate Occorre dire, però, che il glifosato,
e terreni incolti, sui mezzi di comu- oltre alle erbe infestanti, avvelena
nicazione si è scatenata una vera e il terreno, poichè blocca alcuni
propria lotta tra chi ne promuove elementi minerali, ad esempio il
l’utilizzo e chi è contrario. manganese, impedendone la biodi-
La senatrice a vita, professoressa sponibilità per i batteri di azoto e
Elena Cattaneo, su La Repubblica per altri batteri benefici per il suolo.
del 1° dicembre 2017, paventa che Il risultato finale è la diminuzione
se il glifosato venisse messo fuor della fertilità dei terreni su cui
legge la nostra agricoltura ritorne- viene applicato. Si stima che nelle
Il Glifosato è un erbicida tossico
rebbe agli anni '50, periodo in cui zone dove il glifosato viene abi-
si praticava il diserbo manuale delle tualmente irrorato sulle colture
colture agricole. I sindacati agricoli ogm la fertilità dei terreni sia scesa Esso uccide la pianta, che essiccan- “Report” che ha analizzato 6 marchi
, la Coldiretti, il mondo ambientali- drasticamente, richiedendo, di dosi, porta rapidamente la granella famosi di pasta italiana, Barilla, la
sta denunciano invece la pericolo- conseguenza, un maggior uso di al grado di umidità merceologica Molisana, De Cecco, Divella, Garo-
sità del glifosato. concimi. richiesto, e, soprattutto, per l’effetto falo e Rummo, in tutti i campioni
Cerchiamo di fare chiarezza su que- Altre piante sono state modificate della veloce disitratazione, garanti- sono state trovate tracce di glifosa-
sto prodotto di cui molti parlano e geneticamente per resistere alla sua sce un alto contenuto di proteine. to, con valori al di sotto della dose
straparlano. azione e consentirne così l’utilizzo Il risultato è un grano di alto considerata tossica per l'uomo.
Il glifosato (meglio noto con il massiccio: mais, cotone, colza, contenuto proteico, buono quindi Il fatto che i valori riscontrati siano
nome commerciale di Roundap) ap- grano duro, che in Canada viene per l’industria pastaria italiana, ma al di sotto della dose accettabile per
partiene alla categoria dei cosiddetti coltivato con la tecnica del pre-har- anche con un alto contenuto di gli- l’uomo dovrebbe far stare tranquilli,
diserbanti totali, comunemente vest (trattamento pre raccolto). fosato, che, anche se al di sotto dei secondo l’industria pastaria italiana,
chiamati disseccanti, prodotti che Tutto ciò ha ripercussioni su noi limiti di legge, (10 mg/kg di pasta) la EFSA, la senatrice a vita professo-
non fanno nessuna distinzione tra italiani, che siamo grandi consu- entra lo stesso nei nostri piatti. ressa Cattaneo.
le piante con cui vengono in contat- mantori di pasta. È infatti noto Lo IARC (Istituto internazionale per E invece no!!!
to, risultando così dei fitotossici per che importiamo grano dal Canada. la ricerca sul cancro) ha a classi- Io non sono affatto tranquillo per
tutte, dal momento che inibiscono Occorre chiedersi, però, come una ficato il glifosato nel gruppo 2A, due motivi.
l’azione di un enzima importante pianta tipicamente mediterranea, ponendolo nel numero dei probabili Il primo è legato al fatto che anche
per la sintesi di aminoacidi. Fanno il frumento duro, coltivata sin cancerogeni. L’EFSA (Ente euro- le dosi cosiddette sicure, secondo
eccezione soltanto alcune piante da tempi remoti in tutta la fascia peo per la sicurezza alimentare) uno studio ancora in corso svolto
OGM, come la soia. mediterranea, e vegetante quindi ha espresso un parere differente, dall’istituto Ramazzini di Bologna
Il successo commerciale del glifosa- in climi temperati, riesca ad essere basandosi su uno studio effettuato diretto dalla dottoressa Fiorella
to è dovuto, oltre che al basso costo coltivata in ambienti freddi del in Germania, finanziato, secondo Belpoggi, responsabile del Centro di
di produzione, al suo meccanismo Canada, caratterizzati da estati quanto riportato da diverse testate ricerca sul cancro “Cesare Maltoni”,
d’azione. Viene assorbito dall’appa- brevissime. giornalistiche, da industrie vicine i primi risultati rilevano una certa
rato fogliare e da lì è trasportato, A quelle latitudini, la stagione alla Monsanto, che spinge per il genotossicità dell’erbicida anche
attraverso la linfa discendente, favorevole alla coltivazione del rinnovo dell’autorizzazione all’uso a dosi ritenute sicure per l’uomo.
in tutte le parti della pianta fino grano duro è la brevissima estate. Al dell’erbicida in ambito europeo. Genotossico vuol dire che è in
alle radici e agli organi di riserva, momento della maturazione della Questo diserbante lo troviamo grado di alterare il DNA. La cosa per
riuscendo così a eliminare anche le granella il clima è rigido e umido, anche quando mangiamo pasta di noi italiani, grandi consumatori di
infestanti più resistenti. e non permette la sua essicazione semola prodotta con grano cana- pasta, non è da sottovalutare.
Ciò che ha reso “famoso” questo naturale, perché la raccolta avviene dese, come accade per la maggior Il secondo motivo è legato al
diserbante è determinato dal fatto al sopraggiungere della stagione parte della pasta industriale italia- fatto che nessuno parla dell’effet-
che l’ingegneria genetica ha creato fredda. Per favorirne l’essicazione na. Secondo l’indagine effettuata to accumulo dei prodotti chimici
una pianta che riesce a tollerarne viene usato il glifosato. dalla testata giornalistica televisiva sulla nostra salute. Dopo decenni
ARTE & CULTURA 25
21 Gennaio 2018 • numero 1

i svegliatevi

ttaneo RITRATTI:
dall’introduzione massiccia della
chimica in agricoltura si continua
a parlare degli effetti dei singoli
Annarosa Agostini
principi attivi, ma nessuno ha mai
Adolfo Leoni lirica. Ed ora ci riesce. Soprano. A prima. Almeno per il momento. I
fatto una ricerca sugli effetti del

S
19 anni la prima importante audi- sogni sembrano infrangersi. Crolla
cocktail di pesticidi che introdu-
e ci fosse zione. A 20 il debutto, a Mantova, al un castello costruito con pazienza e
ciamo nel nostro organismo a dosi
un genere Teatro Bibiena, con un’opera mino- sacrificio.
ritenute sicure per le assunzioni dei
femminile re di Paisiello Il fanatico in berlina. Annarosa prende una sofferta
singoli prodotti (riso, mais, cereali,
dei folletti Altre esibizioni, altri successi: a quanto necessaria decisione: cambia
verdure, frutta).
lo identificherei con Piacenza, Pesaro (Rossini Opera rotta, inizia la carriera di pianista,
Io direi che dovremmo svegliarci e
lei, Annarosa Agosti- Festival), Trieste, Milano (al Teatro inizia ad insegnare a scuola, inizia
decidere noi cosa comprare, boicot-
ni. Piccola, scura di capelli, occhi Arcimboldi essendo la Scala chiusa a dirigere la Corale di Santa Lucia,
tando i prodotti che potrebbero ri-
mobilissimi, vivace, simpatica, bri- per restauri), in Giappone. Ormai inizia a fare spettacoli di altro tipo.
sultare dannosi per la nostra salute.
osa, coinvolgente. Non le mancano è lanciata, lanciatissima. A volte la S’ingegna. È stato un colpo ma bi-
Ora tutti guardiamo sull'etichetta
le parole, non le manca una bella sorte però riserva sorprese. Anna- sogna reagire. Lo fa con decisione.
l’indicazione circa l’Olio di Palma.
esposizione. rosa si accorge di avere un proble- La sua positività di fondo la sostie-
Il risultato è che esso è sparito dalla
La incontro nei locali della par- ma alla voce. Occorre intervenire ne. Ama la vita e ama la musica in
circolazione, almeno come ingre-
rocchia di Santa Lucia a Fermo. chirurgicamente. Si sottopone ad tutte le sue forme.
diente dei prodotti da forno.
Annarosa ne dirige l’eccellente e una operazione a Lione, in Francia. Oggi insegna in una scuola di Porto
Invito quindi a boicottare la pasta
omonima Corale (30 cantori), che Le cose non vanno come debbono d’Ascoli. Ed è molto contenta: la
fatta con grano canadese, speran-
è anche la Cappella del Duomo, andare. La voce non torna come voce è tornata… •
do nelle etichette "trasparenti",
gruppo musicale che anima le
che dovrebbero dare attuazione al
celebrazioni più significative: come
decreto del Ministero delle politiche
ultimamente l’arrivo del nuovo ar-
agricole alimentari e forestali del 26
civescovo Pennacchio o il Te Deum
luglio 2017, che obbliga l’industria
di fine anno.
pastaria a indicare in etichetta l’ori-
In quelle occasioni mi aveva incu-
gine della materia prima, ovvero il
riosito. Ed ora le chiedo di lei, della
paese di coltivazione del frumento
sua professione, della sua storia.
duro, nonché il paese di molitu-
Ne esce un bel ritratto perché il per-
ra, a partire dal prossimo mese di
corso di Annarosa non è stato tutto
Febbraio.
rosa e fiori. Anzi. Partiamo dall’ini-
Se ciò accadrà, l’industria, vedendo
zio. Da quella pianola Buontempi
scendere i propri guadagni, correrà
regalatale dai suoi genitori. Le
ai ripari.
piaceva la musica, strimpellava lo
Noi consumatori potremo così eser-
strumento giocattolo. Avrebbe vo-
citare il sacrosanto diritto di poter
luto approfondire. «I miei genitori
scegliere cosa mangiare, se pasta
Michelina e Pietro però frenavano»,
importata con tracce di pesticida o
racconta, «volevano che studiassi e
pasta prodotta con grano italiano
basta, nessuna distrazione».
ottenuto senza diserbanti distribuiti
«A scuola, invidiavo la mia amica
in pre raccolta. Riportando sull’eti-
Sara che suonava già il pianoforte».
chetta l’origine del grano, lei cara
Poi, un incontro cambia le prospet-
senatrice, potrà scegliersi la pasta Annarosa Agostini è nata a Montegiorgio il 16/3/1981. Risiede
tive. L’incontro è con don Nicola
al glifosato che vuole, tanto può a Rapagnano.
Marucci, direttore di Corali, buon
stare tranquilla, perché l’EFSA e le Intrapreso lo studio vocale con Stefania Donzelli, si diploma in
musicista, buon sacerdote. «Lui
istituzioni europee la rassicurano. canto con il massimo dei voti e successivamente in pianoforte,
insiste perché io entri nel suo grup-
Noi, invece, che non ci sentiamo al Conservatorio di Fermo. Nel giugno 2007 consegue il diplo-
po. I miei genitori acconsentono, si
rassicurati possiamo scegliere la ma di Didattica della Musica con il massimo dei voti e la lode
fidano. Ho 14 anni. Faccio il passo.
pasta fatta con grano italiano. Così ricevendo la Pagella d’oro, e nel giugno 2009 il diploma di
La musica diventa la mia vita». Un
sosteniamo la nostra agricoltura, Didattica Strumentale (pianoforte), con il massimo dei voti e la
anno dopo, Annarosa si iscrive al
magari pagando anche un prezzo lode presso lo stesso Conservatorio.
Conservatorio di Fermo, classe di
più alto, consapevoli che le scelte Ama leggere racconti e novelle: da Verga a Camilleri. Ha sco-
pianoforte e studia canto con Stefa-
alimentari finanziano e orientano perto da poco la musica rock. Preferisce il mare ma vorrebbe
nia Donzelli. Perché già da piccola
l’industria. anche frequentare la montagna. È ghiotta di pizze e antipasti.
pensava di diventare una cantante
Buon appetito!!! •
26 IL FERMANO DA SALVARE
21 Gennaio 2018 • numero 1

Servigliano: civitas perfecta. era una volta castel clementino

Note dalla casa della memoria


Adolfo Leoni luna era immensa, incredibile. propria vita. Furono le donne, le segno che gli artigiani vivevano

N
Quasi posata sul campanile della vecchie soprattutto, ad aprire le sopra e lavoravano sotto. Uscito
on è chiesa Collegiata di Servigliano. stalle, ad indicare i pagliai dove da Porta Clementina sono dinanzi
come Venivo dall’ex campo di interna- celarsi. Le vecchie vestite di nero, all’ex convento dei Frati Minori
l’inizio mento, laddove oggi c’è la Casa identiche alle babushke che, nella Osservanti, l’ordine di San Giaco-
del della memoria, per ricordare lo Russia sterminata, in minuscole e mo della Marca, giurista, predica-
mondo. Ma la scempio della guerra. Pensavo ai povere isbe accerchiate dal ghiac- tore, infaticabile uomo di pace e
notte gli somiglia. prigionieri austro-ungarici della cio, accoglievano i nostri ragazzi costruttore di Monti di Pietà.
Occorre guardarla però con occhi Prima guerra mondiale (sono pas- mandati al macello con le scarpe Servigliano, che è uno dei Borghi
e sguardo diversi. E non quelli sati esattamente 100 anni dal suo di cartone. Madri di qui, madri di più belli d’Italia, tolte le città di
dello spavento o della minaccia termine), qui detenuti, alla fame, là. Madri soltanto. mare, è l’unico paese in pianura
avvertita. Della calma, invece. alla tubercolosi, al tifo e al freddo È Civitas perfecta Servigliano. del Fermano. Punto centrale tra
Di qualcosa che s’è placato, che che li ghermì. E la mente correva Costruita, quasi quadrata, con la costa e la montagna, ospitava
respira senza ansietà. Di un ab- a quelli nostri di soldati, prigio- il nome di Castel Clementino la Fiera del Piano, raccogliendo
braccio sereno. nieri degli Imperi centrali, cui il (1771) dopo la frana del colle più chi vendeva pesce e chi lana di
La notte è silenzio, forse sussur- governo italiano rifiutava Il pane in alto. pecora. Cerniera, dunque.
ro, certamente profondità. di Stato, il pacco di viveri per Entro dalla Porta ovest, quella Torno sui miei passi, verso l’ex
«La notte non è meno meraviglio- alleviare la fame. Nella Seconda che guarda i monti. Nessuno in stazione ferroviaria divenuta
sa del giorno, non è meno divina, non andò meglio. Vi rinchiusero giro. Unico rumore l’acciottolato centro di aggregazione. L’auto è
- scriveva Nikolaj Aleksandrovič britannici, americani, greci, ebrei. che calpesto. La città perfetta lì pronta per attraversare il ponte
Berdjaev, filosofo russo, espulso Chissà se c’era la luna di stasera è un quadrato di quadrati, di che conduce alla montagna e
dalla Russia dai Bolscevichi nel in quelle sere quando diversi piccole piazze, dove il verde non alle sue favole, dove il sogno può
1922 - di notte risplendono lumi- prigionieri scapparono da Servi- manca, intorno alla grande piazza diventare, volendolo, realtà.
nose le stelle, e si hanno rivela- gliano e si rifugiarono, e furono Roma, di palazzi nobili: quello Il volto notturno della Terra di
zioni che il giorno ignora». nascosti, nelle case dei contadi- Filoni-Vecchiotti è il più impetti- Marca. •
Giorni fa, m’è capitato di cammi- ni della nostra terra, contadini to, di case ad un piano che fanno
nare in una notte splendida. La che così facendo rischiavano la da mura di perimetro esterno,

Servigliano nella suggestione del crepuscolo


PER RIFLETTERE 27
21 Gennaio 2018 • numero 1

discalculia e dislessia sono disturbi nel calcolo e nella lettura

Non si curano
ma si correggono
Stefania Pasquali delle abilità numeriche e aritme-

H
tiche. Secondaria, se associata ad
o inse- altri problemi di apprendimento,
gnato quali la dislessia, la disgrafia, ecc.
per Bisogna intervenire all'origine e
decen- non sul disturbo di calcolo in sé
ni ai bambini delle per avere risultati soddisfacenti.
Scuole Elementari. Cosa fare? Quando in famiglia ci
Scuole che col tempo hanno cam- si accorge del problema si posso-
biato non solo stile, programmi, no avere sentimenti di ansia, non
contenuti, metodi ma anche nome accettazione, frustrazione. Se ci si
chiamandosi con una forma fredda lascia coinvolgere da questo tipo di
e quasi asettica: Scuola Primaria vissuti non si aiutano i bambini a
di primo grado. Di esperienza ne superare positivamente il disturbo.
ho maturata tanta ma ciò che più È importante cercare di capire
ricordo con tenerezza e affetto che cosa significhi la discalculia e
sono i bambini in “difficoltà” che quali difficoltà anche psicologiche
richiedevano, rispetto ad altri, debba affrontare il bambino. Solo
maggiore attenzione e massima in questo modo si potranno portare
delicatezza. Fra i vari ostacoli da avanti le modalità e le strategie più
affrontare e da risolvere ce n’erano adeguate.
due piuttosto importanti: la discal-
culia e la dislessia. Grazie alle varie ••• Compito dei genitori è accorgersi quanto prima dei disturbi dell'apprendimento
specializzazioni acquisite nel corso L'ansia, la frustrazio- riconoscimento delle grandezze
degli anni all'Università e i vari La Dislessia invece comporta diffi-
Corsi di formazione incoraggiati ne, il senso di colpa utilizzando oggetti della vita quo- coltà di grado lieve, medio o severo
da Presidi attenti nel  guardare in non aiutano a supe- tidiana (bottoni, caramelle, ecc.) nella lettura e nella comprensio-
faccia i problemi, ho potuto  evitare Promuovere delle "gare" tra adulto ne dei testi e dei numeri, nella
di sbagliare il meno possibile. Io rare la dislessia e bambino in cui, dopo vari calcoli, memorizzazione delle definizioni,
stessa da bambina ero affetta da e la discalculia. si mette in palio alla fine del gioco, nella memorizzazione dei termini
dislessia causata anche dal man- una piccola e gustosa ricompensa. specifici.
cinismo contrastato all’età di otto Compito dei genitori: informarsi il Importante è rinforzare il bambino Anche un disturbo della letto-
anni, quando già sapevo scrivere e più possibile, cercare una valu- nei successi che ottiene e aiutarlo scrittura, da solo, può comportare
leggere. La discalculia è la difficoltà tazione diagnostica appropriata, verso una buona autostima. In tal difficoltà in matematica, più o
che i bambini incontrano con i nu- parlare del problema con tutti i modo il bambino affronterà le atti- meno importanti a seconda del
meri e spesso si presenta associata docenti, evitare di incolpare se vità scolastiche in modo divertente, grado di dislessia e della classe
alla dislessia. È un disturbo speci- stessi o gli insegnanti. Inoltre: stimolato nelle domande e nei suoi frequentata dal bambino. Più questi
fico del sistema dei numeri e del contattare associazioni che si interrogativi. È importante con- procede nella scolarizzazione, più
calcolo, senza che vi siano lesioni occupino dei disturbi dell'appren- frontarsi con il bambino anche su le richieste aumentano e con esse
neurologiche e problemi cognitivi  dimento, aiutare il bambino nelle tematiche generali quali amicizie, le difficoltà in matematica, legate
generali. Si manifesta nonostante attività scolastiche, in particolare divertimenti, interessi, sport, ecc. alla comprensione dei testi dei
un'istruzione normale, un'intel- con esercizi divertenti, utilizzando Supplire il disturbo con strumenti problemi ed alla concettualizzazio-
ligenza adeguata, un ambiente e giocando anche con oggetti della compensativi: computer e pro- ne astratta, soprattutto sul canale
culturale e familiare favorevole. casa. Associare l'apprendimento grammi appositi sulla discalculia, verbale.
La discalculia può essere primaria, delle tabelline con filastrocche tavola pitagorica, uso della calcola- In generale, lo studente con di-
quando rappresenta il disturbo e canzoncine in rima. Aiutare il trice, ecc… slessia non ha un rapporto “natu-
28 PER RIFLETTERE
21 Gennaio 2018 • numero 1

rale” con l’apprendimento. Non è dislessico? Per esperienza persona- classe o scuola al bambino. Non poco partecipe alle attività scola-
sufficiente ascoltare per capire ed le, per un genitore non è semplice parlare con il bambino solo di stiche. Capisce che rispetto ai suoi
imparare, ma necessitano spiega- capire che il proprio bambino argomenti di scuola. Non incolpare compagni ha più difficoltà nella
zioni concrete e sperimentabili. che in tante situazioni familiari e sé stessi o gli insegnanti. Affiancare lettura, nello scrivere e in genere
La Dislessia non è un problema sociali è sveglio, intelligente, vivace il bambino nelle attività scolastiche nello svolgimento delle attività
solo per la lettura. I bambini alle e brillante, non riesca come gli altri rinforzandolo in ogni successo scolastiche. Se gli adulti interven-
prese con questa difficoltà, spes- a leggere in forma fluida e corretta. anche minimo. Sostenerlo con gono colpevolizzandolo, si mina la
so hanno affrontato con fatica il Così come non è semplice capire la fiducia. Affrontare la lettura in sua autostima causando ansia di
linguaggio nei primi due/tre anni che, per affrontare questo disturbo, modo divertente e ludico stimolan- prestazione, demotivazione all'ap-
di vita: vocabolario rimasto povero, il bambino abbia bisogno di un do la sua curiosità. prendimento, perdita di fiducia in
pronuncia non corretta delle pa- intervento specifico e individualiz- Evitare i confronti con gli altri sé stesso, opposizione, depressione
role, uso di frasi costruite in modo zato. rispetto agli errori e alla lentezza e disturbi della condotta. La man-
non del tutto corretto. ••• che impiega nei compiti che svolge canza di autostima può aggravare
L’uso del linguaggio è alla base del- a casa. No a punizioni eliminando ulteriormente il problema della
le attività didattiche ed è per questo La riabilitazione non le ore di gioco e le attività di socia- dislessia rendendo così più diffi-
motivo che alcuni casi di Dislessia si risolve in breve lizzazione ed evitare di sottoporre cile portare avanti con successo i
sembrano “nascere” durante gli il bambino a esercizi intermina- programmi di riabilitazione iniziati
anni della Primaria. Il contesto sco-
tempo e richiede la bili e non producenti di lettura e l'apprendimento scolastico più in
lastico mette in luce problematiche capacità di gestire o copiatura. Utilizzare strumenti generale.
già presenti. C’è anche da ricordare la frustrazione. tecnologici e fare delle brevi pause Mi piace ricordare e condivide-
che il bambino con Dislessia è par- durante lo svolgimento dei compiti. re una frase di Lou Ann Walker,
ticolare anche quando non legge: Sostituire la lettura con altre fonti un’autrice e una professoressa che
usa parole diverse tra loro pensan- Quindi? Informarsi il più possibile di informazione: video, CD, DVD ha ideato un programma di scrit-
do che significhino la stessa cosa, anche presso l’Associazione Italiana ecc… tura e letteratura creativa presso
oppure ha poco interesse a parlare Dislessia. La riabilitazione non si risolve in Stony Brook Southampton. Il suo
e fatica ad imparare la terminolo- Cercare una diagnosi appropria- breve tempo ma richiede lunga memoriale “A Loss for Words” ha
gia specifica delle varie materie. ta. Cercare strategie di aiuto che durata e buona capacità di ge- ricevuto un Christopher Award per
Non memorizza parole nuove con possano favorire l'apprendimento. stire la frustrazione sia da parte gli alti standard della comunicazio-
facilità quando ascolta, potrebbe Scambiare esperienze con altri del bambino che del familiare. I ne. Afferma: “Le teorie e gli obiet-
non comprendere del tutto il senso genitori che affrontano il medesi- bambino dislessico, come già detto,  tivi dell'istruzione non importano
di ciò che gli viene detto. mo problema. Discuterne con tutti si sente spesso inadeguato rispetto un accidente se non consideri i tuoi
Quale aiuto si può dare ad un figlio gli insegnanti evitando di cambiare alla realtà scolastica. È svogliato e studenti come esseri umani.” •

PER RIDERE... E RIFLETTERE


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altro mezzo di diffusione, non costituendo, pertanto, tale collaborazione gratuita alcun rapporto di
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Direttore responsabile: Redazione: Questo


Nicola Del Gobbo via Sisto V, 11 - 63900 Fermo numero è
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