PALERMO – Un danno erariale milionario arrecato al Comune di Palermo relativamente alla gestione dei ri uti. E’
quanto contesta la Corte dei Conti a diversi politici siciliani di primo piano, tra cui il Presidente della Regione Rosario
Crocetta e il sindaco di Palermo Leoluca Orlando. Ma ci sono anche Raffaele Lombardo e Diego Cammarata, ex
inquilini di palazzo d’Orleans e palazzo delle Aquile. All’attenzione dei magistrati contabili anche le posizioni degli ex
assessori comunali all’Ambiente Michele Pergolizzi, Giuseppe Barbera e Cesare Lapiana, dei commissari per
l’emergenza ri uti Giuseppe Pirrone e Pietro Lucchesi e dell’ex dirigente generale del Dipartimento ri uti Marco Lupo.
La maxi-inchiesta contabile nasce da un esposto presentato nel settembre del 2014 dal Movimento Cinque Stelle. A
rmare la denuncia i deputati nazionali Claudia Mannino e Riccardo Nuti, insieme agli omologhi regionali Giorgio
Ciaccio e Giampiero Trizzino. Nell’esposto i pentastellati denunciavano il “mancato raggiungimento da parte del
Comune di Palermo degli obbiettivi stabiliti dalla normativa vigente in materia di raccolta differenziata”. Un tema da
sempre caldo, quello della gestione dei ri uti in Sicilia. Che si arricchisce di una nuova pagina, con nomi e
contestazioni scottanti.
Al Presidente della Regione in carica, secondo quanto riportato da Live Sicilia, i magistrati chiedono conto di un
danno di 4,3 milioni di euro. A Lombardo sono contestati circa due milioni, mentre il sindaco Orlando dovrebbe
rispondere di ben 6,1 milioni e il suo predecessore Diego Cammarata di 180 mila euro. Importanti le cifre contestate
agli ex assessori Pergolizzi (180 mila euro), Barbera (quasi tre milioni) e Lapiana (oltre due milioni). I
Commissari Pirrone e Lucchesi dovranno rispondere rispettivamente di 944 mila e 940 mila euro. 1,1 milioni di euro
la cifra contestata a Lupo.
http://www.tribupress.it/differenziata-palermo-corte-dei-conti-indaga-crocetta-orlando-lombardo/ 1/3
14/9/2017 Differenziata a Palermo, Corte dei Conti indaga Crocetta, Orlando e Lombardo - Tribù
Nel testo dell’esposto i pentastellati segnalavano come le percentuali di raccolta differenziata nel capoluogo
siciliano fossero “signi cativamente inferiori a quelle previste” dal decreto ministeriale, tali da comportare “il
pagamento di oneri aggiuntivi per il conferimento in discarica del materiale che avrebbe dovuto essere destinato
pro cuamente alla raccolta differenziata”. Tutto ciò avrebbe arrecato al Comune di Palermo non solo un danno
patrimoniale ma anche un danno all’ambiente, “per il deterioramento aggiuntivo delle risorse naturali causato
dall’immissione di maggiori quantità di sostanze e microrganismi nel terreno e di gas nocivi nell’aria circostante alla
discarica”.
Gli esponenti del Movimento Cinque Stelle chiamavano in causa i sindaci e gli assessori pro-tempore, in quanto
avrebbero “omesso qualsiasi attività di vigilanza e di controllo sull’esatto adempimento, da parte di AMIA SpA
[l’azienda che ha in appalto la gestione dei ri uti a Palermo, ndr], delle prescrizioni di legge in materia di raccolta
differenziata dei ri uti, e per non aver adottato gli opportuni provvedimenti nei confronti dell’appaltatore
inadempiente agli obblighi previsti dal contratto di servizio”.
Quasi tre anni dopo il sostituto procuratore generale della Corte dei Conti Maria Concetta Carlotti ha noti cato un
“avviso a dedurre” – equivalente dell’avviso di garanzia nel procedimento penale – a politici e dirigenti. Un caso che
potrebbe avere conseguenze anche sulle elezioni Regionali del 5 novembre.
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CAMMARATA, ORLANDO, DIFFERENZIATA, CORTE DEI CONTI, RIFIUTI, CROCETTA, LOMBARDO
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Differenziata a Palermo, Corte dei Conti indaga Crocetta, Orlando e Lombardo – Mezzaparola
13/09/2017 19:49
catanese
Invece a catania tutto regolare? valido l’appalto di piazza europa? come diceva il tar catania era la ditta a dover essere
risarcita e non il comune, giusto?
E avete sentito la ricerca di mercato del tar catania che vuole a ttarsi l’immobile dal gruppo virlinzi , come se non ce ne
fossero altri, sono senza parole!
in generale degli a tti a buon mercato non è ora di parlarne? della agenzia delle entrate, che ha continuato ad a ttare come
se non ci fossero alternative, per la sede di via orlando, vicenda gravissima pure quella, visto che le alternative ci sono
eccome!
E degli a tti del comune visto che nel piano di rientro è previsto di cessare le locazioni, sembrerebbe, perchè non parlare..
soprattutto non ci sono danni erariali, questo è incredibile! ed infatti non ci credo soprattutto per la vicenda dell’a tto della
sede della agenzia delle entrate.
si va avanti facendo nta di nulla…continuando a prendere in a tto.
il movimento 5 stelle non ha nulla da rilevare, visto che tutto è rimasto come è?
della vecchia dogana non se ne parla più nemmeno..
R
ISPONDI
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