Borsedi studio l’Italia ai minimi ma finirà la beffa dei vincitori virtuali CORRADO ZUNINO, pagina 19
L’inchiesta
Borsedi studio negli atenei
solouno sudieci cela fa l’Italia lontana dall’Europa ne, illustra una realtà da retroguar- Siamo29esimisu42 dia. In Italia prende il grant il 9,4 per cento degli iscritti a un ateneo. Paesi.Ma migliora Lasciando fuori dalla comparazio- il dato dei vincitori ne piccole realtà come Malta e Lus- semburgo, che offrono borse di stu- senzaassegno:sono dio alla totalità dei loro studenti, 7.400, il 4,3%del totale basta alzare lo sguardo al Nord Eu- ropa per sentirsi schiacciati: Sve- CORRADOZUNINO, ROMA zia e Danimarca sono sopra l’85 per cento degli studenti sostenuti, In Italia solo uno studente su dieci la Finlandia dà borse a due iscritti riceve una borsa di studio, per me- su tre. C’è una tradizione di sussidi rito e necessità. Se è vero, come di- importanti in tutto il Regno Unito, ce l’ultima Conferenza Stato-Regio- anche nella Scozia dall’economia ni, che è praticamente scomparsa depressa. I nostri naturali competi- la figura dell’universitario “senza tor (nell’università, nella ricerca) borsa”, il superamento dello scan- hanno standard più alti anche sui dalo tutto italiano degli “aventi di- grants : in Francia il 39 per cento ri- ritto non beneficiari” lascia insolu- ceve borse, in Spagna il 30, in Ger- ta una questione strutturale: in mania il 25. Siamo dietro la Slove- una classifica europea sul numero nia, la Turchia (presa in esame in degli studenti che ricevono un’as- questo lavoro), l’Estonia, il Porto- segnazione a sussidio, l’Italia è so- gallo, la Slovacchia, tutti Paesi che lo ventinovesima. Su quarantadue per profilo industriale e Pil sono in- Paesi (in alcuni casi “nazioni lingui- feriori all’Italia. Dietro di noi, quasi stiche”) presi in considerazione. tutte gli stati a Est. Questi dati, ec- Il dossier elaborato sui dati co, confermano —nonostante i re- 2015-2016da Eurydice, la rete euro- centi sforzi istituzionali —il concet- pea di informazione sull’istruzio- to per cui il nostro Paese non rie-
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PAESE :Italia DIFFUSIONE :(597694) PAGINE :1,19 AUTORE :Corrado Zunino SUPERFICIE :47 % PERIODICITÀ :Quotidiano
16 marzo 2018
sce a fare propria l’importanza finanziario a loro disposizione so-
L’Olanda è passata da una copertu- l’importo ra universale —garantita invece in Scandinavia —a un’altra basata sui
bisogni. L’Islanda soltanto adesso,
dopo lunga discussione, ha realiz- 3-5.000 € zato una riforma introduttiva. In Èl’importo medio annuo delle Gran Bretagna si sta passando dal borse di studio erogate in Italia living cost grant a un prestito di mantenimento. In Italia c’è un si- stema misto basato su “bisogno e i beffati merito”: crediti ottenuti, puntuali- tà degli esami e reddito familiare. Il documento, infine, mette in evidenza come ci sia un rapporto tra borse di studio e tasse pagate (e per tasse si intendono tutti i costi a 7.411 Gli aventi diritto che non hanno carico degli studenti). L’Italia è al ricevuto il sussidio (4,3%) su 173.600 26° posto nel ranking per la spesa degli studenti. In Germania, Norve- gia, Svezia, Danimarca, Finlandia, Scozia —sulla carta —nessun iscrit-
to paga. Da noi, la tassazione ha ri-
guardato — anno accademico 2017-2018—il 90,2 per cento degli studenti. Se si sommano le quote di chi paga le tasse e chi ottiene la borsa si arriva, praticamente, al cento per cento. Chi non versa le rette, è la conclusione, è in condi- zioni di reddito tali da poter pren- dere il sussidio. E lo prende. Chiu- de il lavoro: «Le tasse che gli stu- denti devono pagare e il supporto
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