Prof. Ing. C. Nuti; Ing. A. Bergami
1
Dipartimento di Strutture Prof. Ing. C. Nuti ‐ Ing. A. Bergami
Edificio esistente nel Comune di Avezzano (L’Aquila)
La struttura è costituita da quattro corpi di fabbrica: due edifici aule (A e C), un edificio destinato
alla biblioteca ed agli uffici (B) ed uno destinato alle palestre (D)
22,5
altezza degli edifici
20
1,36
17,5
3,6
15 1,36 D
1piano
doio
12,5 3,6 3,6
A +spalti
Corrid
10 5 i i
5piani
3,6 3,6 3,6
7,5
quota sstrada
9,1667
2,5
3,3 3,3 3,3 3,6
0 B C
A B C D corridoio 3piani 4 piani
Altezza seminterrato Altezza Altezza Altezza Altezza Altezza
rialzato I piano II piano III piano sottotetto
ripartizione della superficie
3% Superficie Totale Cubatura totale
Edficio
[m2] [m3]
26% A
A 3270 8483
24%
B
B 2950 8495
C 2825 6881
C
D 2928 11540
D
23%
corridoio 340 612
24% corridoio
Tot 12313 36011
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DESCRIZIONE DELL’EDIFICIO DA ADEGUARE
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Documentazione disponibile
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Edificio A
• 5 Pilastri:
livelli I livello II livello III livello IV livello V livello
te Travi:
• aaltezza aI livello
a interpiano
te p115x30cm II livello 90x30cm
o 3.6 m100x30cm III livello 80x30cm
IV livello 80x30cm
V livello
70x30 cm 70x30 cm 70x30 cm 70x30 cm 70x30 cm
• dimensioni in50x30cm
pianta 13.20x33.70
30x100 cm 30x100 cmm 30x80 cm
50x30cm 50x30cm
30x80 cm 30x60 cm
50x30cm 50x30cm
TR10‐11 TR15‐
100x30 cm
100x30 cm 100x30 cm
100x30 cm 100x30 cm
100x30 cm 100x30 cm
100x30 cm 100x30 cm
100x30 cm
14
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PILASTRI‐dettagli costruttivi
•I pilastri rastremano in elevazione
•Assenza di ancoraggio delle armature
•Assenza di dettagli per conferire duttilità
(staffe carenti anche negli elaborati grafici)
Normativa tecnica:
Regio Decreto n. 2229/39
Materiali di progetto:
Resistenza caratteristica cls:
Resistenza caratteristica cls:
Rck = 25 N/mm2
Armature:
barre lisce AQ/42
Sovrapposizioni
insufficienti
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TRAVI‐dettagli costruttivi
Normativa tecnica:
Regio Decreto n 2229/39
Regio Decreto n. 2229/39
Materiali di progetto: Resistenza al taglio affidata apiegati e
Resistenza caratteristica cls: Rck = 25 N/mm2
Armature: barre lisce AQ/42 staffe
•Lunghezza di ancoraggio delle armature inappropriata
•Sovrapposizione barre armatura scarsa o persino assente
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Stato di conservazione degli edifici
• alcuni dei pilastri di bordo sono privi del copriferro e le barre d’armatura esposte risultano
essere gravemente corrose;
•gli elementi strutturali esposti come le travi di copertura e alcune porzioni del solaio di
copertura evidenziano una scadente qualità del calcestruzzo;
•diffusamente su molti dei solai della struttura sono evidenti rilevanti tracce di umidità;
•il solaio di copertura non garantisce la necessaria impermeabilità;
•in corrispondenza della copertura dell’edificio uffici‐biblioteca è presente una trave di
coronamento ,esistente per sole finalità architettoniche, fatiscente e che attualmente è
p
puntellata in modo sommario e deve essere necessariamente demolita.
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Stato di conservazione delle strutture
Dettaglio del passo delle staffe sulla trave di colmo della copertura:
•passo staffe 22 cm contrariamente ai 15 cm indicati nella tavola progettuale
•passo staffe 22 cm contrariamente ai 15 cm indicati nella tavola progettuale
•Totale assenza di copriferro
•Segregazione di inerti
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Stato di conservazione delle strutture
Pilastri esterni:
• le armature sono esposte e gravemente corrose
•Le sovrapposizioni esposte risultano scarse
•La qualità dei getti è scadente
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Stato di conservazione delle strutture
Pilastro d’angolo n° 21 del corpo aule A:
l t t t l t ff ti l d di t t il t l
•le armature sono esposte e gravemente corrose e le staffe presenti al secondo ordine non sono state rilevate al
primo ordine
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Stato di conservazione delle strutture
Evidenza dell’orditura del solaio all’interno di un’aula:
• la dimensione dei travetti è stata misurata essere di 14 cm con interasse 50 cm
•La luce del solaio raggiunge anche i 9 m e sono assenti travetti rompitratta
•Non sono state riscontrate fasce piene
•Non sono stati evidenziati segni di cedimenti
•Sono evidenti tracce di umidità
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Stato di conservazione delle strutture
Edificio aule‐A:
g p
•il getto di completamento del solaio è caratterizzato da nidi di inerti molto diffusi
•I travetti sono di tipo precompresso
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Stato di conservazione delle strutture
Dettaglio di un pilastro del corpo uffici‐biblioteca:
A t l t t
•Armature completamente corrose
•Assenza di attese
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Stato di conservazione delle strutture
Dettaglio della copertura del corpo uffici‐biblioteca:
la trave di coronamento sostenuta da mensole connesse ai pilastri è stata puntellata poiché
fatiscente
1/2
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Stato di conservazione delle strutture
Dettaglio della copertura del corpo uffici‐biblioteca: la trave di coronamento sostenuta da
mensole connesse ai pilastri è stata puntellata poiché fatiscente
2/2
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Rilievi effettuati
Armatura delle travi
I
In taluni casi (rilievo SA2)
l i i ( ili SA2) non siano state riscontrate armature benché indicate sugli elaborati progettuali.
i i b hé i di li l b i li
Caratteristiche
C i i h
strutturali
Note Saggio effettuato sino alla profondità di 7 cm senza che siano rinvenute barre
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Rilievi effettuati
Caratteristiche dei solai
Saggio solaio SS1
Identificazione
Solaio Corpo
p A - Livello 0 (calpestio
( p livello 1))
d ll' l
dell'elemento
t
Caratteristiche
strutturali
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Note
Rilievi effettuati
Caratteristiche dei solai
Saggio armature SS2
Identificazione
Solaio Corpo C - Livello -1 (calpestio livello 0)
dell'elemento
dell elemento
Caratteristiche
C tt i ti h
strutturali
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Note
Rilievi effettuati
Caratteristiche dei solai
Saggio armature SS3
Identificazione
Solaio Corpo B - Livello 1 (copertura)
dell'elemento
dell elemento
Caratteristiche
C i i h
strutturali
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Note
Rilievi effettuati
Giunti
Corpo A - Corpo B Corpo B - Corpo C
In aderenza
Piano Seminterrato
(trave-trave)
10 cm
Piano Terra
(pilastro-pilastro)
12 cm 12 cm
1° Piano
(pilastro-pilastro) (pilastro-pilastro)
giunto
g
giunto giunto
i t
giunto
g
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Rilievi effettuati
solaio del seminterrato
È
È stata accertata la realizzazione di un
l l d massetto su vespaio
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Rilievi effettuati
Indagini sulle fondazioni
È stata accertata la presenza a campione delle travi di fondazione
ipotizzate nel progetto simulato
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Rilievi effettuati
Caratteristiche delle tamponature
Livello seminterrato
Livello seminterrato
Saggio muratura SM1
Identificazione
Corpo
p C - Piano seminterrato - Tamponatura
p esterna
d ll' l
dell'elemento
t
Caratteristiche
strutturali
Terreno in
aderenza
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Note Nessun cordolo riscontrato
Rilievi effettuati
Caratteristiche delle tamponature
Livelli fuori terra
Livelli fuori terra
Saggio muratura SM3
Identificazione
Corpo
p C - Piano Terra - Tamponatura
p esterna
d ll' l
dell'elemento
Caratteristiche
strutturali
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Note Nessun cordolo riscontrato
Rilievi effettuati
Caratteristiche delle tramezzature
Caratteristiche
strutturali
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Note Nessun cordolo riscontrato
Prove e saggi eseguiti
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Prove e saggi eseguiti
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Prove e saggi eseguiti
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Prove e saggi eseguiti
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Prove e saggi eseguiti
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Prove e saggi eseguiti
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Scelta dei fattori di confidenza
Sulla base dell’analisi effettuata sulla geometria, sui dettagli costruttivi e sui materiali sono
stati definiti i fattori di confidenza:
Livello di
Corpo Fc
Conoscenza
D ‐II‐
A,C,D II 1.20
A ‐II-
B I 1.35
B ‐I‐ C ‐II‐
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E’ stata eseguita una nuova analisi dei carichi
Sono state riscontrate importanti sottostime dei carichi permanenti analizzando
q
quanto contenuto nella relazione di calcolo depositata dal progettista
p p g
UniRoma Tre Relazione di calcolo depositata
Solaio 22,5+4 Solaio 22,5+4
kN/mq kN/mq
p.p. p.p.
Travetti 1.575
(14cm; inter. 50cm)
soletta (4 cm) 1
pignatte 0 891
0.891
Gk1 3.466 Gk1 1.74
finiture
caldana 0.96 caldana 0.96
pavimento e intonaco 0.8 pavimento e intonaco 0.8
tramezzature 0.8 tramezzature ‐
Gk2 2.56 Gk2 1.76
T l
Totale 6 0 Totale
6.0 T l 35
3.5
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Prove di carico sui solai
La prova di carico è stata eseguita mediante l’uso di un’apposita attrezzatura
elettrooleodinamica, idonea sia all’applicazione del carico che alla registrazione dei
cedimenti,costituita da:
‐pistoni (sezione 78,54 cm²) e centralina oleodinamica avente manometro 0‐250 bar
p ( , )
(0‐25MPa) sigla DISCO 0610 n° 1183, per l’applicazione del carico;
‐unità
unità elettroniche
elettroniche “GSA6”
GSA6 matr. n
matr n° 001 e 002
001 e 002”, di comando e registrazione grafica in
di comando e registrazione grafica in
tempo reale degli spostamenti su modulo centesimale;
‐trasduttori lineari elettromagnetici a lettura continua, montati su aste telescopiche,
trasduttori lineari elettromagnetici a lettura continua montati su aste telescopiche
per il rilevamento degli spostamenti.
Il carico di prova è realizzato con due forze concentrate equivalenti, applicate ad 1/3
Il i di è li d f i l i li d 1/3
e 2/3 della luce del solaio.
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Prove di carico sui solai
Solaio aula magna
Solaio aula magna
Solaio piano terra ‐ Corpo B ‐.
L
Luce netta L = 9,60 m.
L 9 60
La prova è stata eseguita attraverso i seguenti cicli di carico‐scarico:
1° ciclo: 0 kg/cm2 ‐
1 ciclo: 0 kg/cm2 75 kg/cm2 ‐
75 kg/cm2 35 kg/cm2;
35 kg/cm2;
4° ciclo: 150 kg/cm2 ‐
g/ 300 kg/cm2 ‐
g/ 225 kg/cm2 ‐
g/ 150 kg/cm2 ‐
g/ 75 kg/cm2 ‐
g/ 0 kg/cm2
g/
Carico max
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Prove di carico sui solai
Solaio aula magna
Solaio aula magna
Per la registrazione dei cedimenti, sono stati utilizzati n° 7 trasduttori
lineari a lettura continua situati sotto la struttura tramite aste
telescopiche
Def. Residua pari a circa il 12%
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Prove di carico sui solai
Solaio tipico aule edificio A
Solaio tipico aule edificio A
Def. Residua pari a circa il 10%
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Prove di carico sui solai
Solaio tipico aule edificio C
p f
A
Assenza di def. Residua
di d f R id
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Osservazioni a seguito delle prove eseguite
•Il passo delle staffe variabile e difforme dalle indicazioni progettuali
di i d ll
•Assenza di ancoraggi delle armature
•Bassa resistenza del cls
travi pilastri
Rck medio 16 Mpa 17 Mpa
Rck min 12 Mpap 9 Mpa
p
Rck max 24 Mpa 34 Mpa
Elevata corrosione delle armature
•Elevata corrosione delle armature
•Solai inadeguati a sostenere il carico di esercizio
•Assenza di dettagli costruttivi strutturali e non strutturali che garantiscano la
durabilità edella struttura e la salubrità degli ambienti
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carenze strutturali principali
A. Solai inadeguati , travi inadeguate (carichi vert.) sia principali che secondarie
B. Pilastri ammalorati (cls e acciaio) insufficienti ai carichi verticali, non duttili, dubbi collegam.
C. giunti: in elevazione sufficienti se ripristinati; in fondazione quasi nulli;
D. sistema resistente alle azioni orizzontali: inadeguato (salvo palestra edif. D)
E. Fondazioni: non presentano cedimenti (portanza); la resistenza e rigidezza strutturale dubbia
F. muri contro terra assenti (sono di forati, privi di intercapedini e dreni)
i i ( di f i i i di i di i d i)
Interventi
•A1 ‐Inserimento di 2 travi rompitratta in acciaio per i solai inadeguati
p p g
•A2 ‐ Rinforzo travi secondarie taglio e flessione (FRP),ove saranno ancorate le travi rompitratta
•B ‐ Rinforzo dei pilastri ammalorati o privi di opportuni dettagli costruttivi con fasciature in FRP
•C1 – giunti in elevazione: ripristino
•C2 – D1 – E – F‐ struttura di fondazione rigida (intero piano interrato): trasformazione di maglie
dei telai in pareti in c.a (indice vulnerabilità raddoppia: a=2x0.3=0.6) +dreni
• D2 ‐Rinforzo solai con soletta in c.a. per trasferire le azioni orizzontali ai controventi verticali
• D3 ‐ Telai con controventi dissipativi per gi edifici più alti (A e C)
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• D4 ‐Realizzazione di setti in c.a. per l’edificio B, più basso 5/12
EDIFICIO A ‐ Interventi di Adeguamento:
Interventi previsti:
• Irrigidimento del piano seminterrato con setti in c.a.;
Irrigidimento del piano seminterrato con setti in c.a.;
• Esecuzione di una soletta in c.a.;
• Introduzione di travi rompi tratta in acciaio;
• Interventi di rinforzo delle travi su cui gravano i rompitratta
i di i f d ll i i i i e dei
d i
pilastri con FRP;
• Disposizione di controventi dissipativi nei piani in elevazione.
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Modelli SAP 2000 nl
Si è ricostruita la geometria: disallineamento tra gli assi di travi e pilastri
Analisi: dinamica lineare; statica non lineare
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CRITERI DI MODELLAZIONE: ES. EDIFICIO A
Elaborati di progetto Rilievo in sito Acciaio Aq42 -Barre lisce
Geometria esterna
p
disponibili
+ ((3 sopralluoghi)
p g )
Dettagli costruttivi
Prove in sito
Indagini pacometriche Prove in laboratorio Prove non distruttive: Rck=23MPa
Caratterizzazione Prove distruttive: Rck=15MPa
Materiali
Prove sclerometriche
Prove ultrasoniche
+ Prove di trazione barre
Rottura cilindri cls Passo staffe: 15cm (variabile)
Prove di carbonatazione
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VALUTAZIONE DELLA DOMANDA RICHIESTA AGLI ELEMENTI
Analisi Dinamica Lineare Con spettro ridotto q=1.5
Combinazione sismica
Combinando opportunamente gli gk1 + gk2 + 0,6 qk1 + Ex + 0,3 Ey
effetti
ff tti ddeii modi
di di vibrare
ib ricavati
i ti gk1 + gk2 + 00,6
6 qk1 + 00,3
3 Ex + Ey
dall’ Analisi Dinamica Modale
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VALUTAZIONE DELLA CAPACITÀ DEGLI ELEMENTI
Proprietà meccaniche dei materiali
Progetti esecutivi
Livello di Fattore di
Relazioni di calcolo
Conoscenza confidenza
Sopralluoghi
Risultati Prove LC2 FC = 1,2
12
Valori medi
Resistenza Rm ottenuti dalle prove
caratteristica Rk =
materiali FC Fattore di 47
confidenza
RISULTATI DELL’ANALISI DI VULNERABILITÀ
Vulnerabilità a flessione
Vulnerabilità a taglio
g
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EDIFICIO A ‐ Interventi di Adeguamento:
S tti i
Setti in c.a. all’interrato
ll’i t t :
• Irrigidimento in fondazione
• Distribuzione omogenea delle sollecitazioni in fondazione
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EDIFICIO A ‐ Interventi di Adeguamento:
I t
Interventi sui pilastri
ti i il t i:
I pilastri esterni, risultano gravemente danneggiati:
• elementi privi di copriferro
• barre di armatura esposte e molto corrose
• calcestruzzo di bassa qualità
S l ii d
Solai inadeguati
i T i rompii tratta in
Travi i acciaio
i i
poste ad 1/6 della luce
Solaio stato di fatto:
htot=30 cm
hpignatte = 20 cm
hsoletta = 3‐4 cm
Hmassetto = 4 cm
4 cm
Hpav. = 2.5‐2.8 cm (marmittoni)
• calcestruzzo autocompattante,
• rete elettrosaldata, φ6/10x10,
• sistema di piolatura φ10 /50x50
i corrispondenza
in i d d i travetti.
dei i
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EDIFICIO A ‐ Interventi di Adeguamento:
Rinforzo travi secondarie e incremento duttilità dei pilastri
Rinforzo travi secondarie e incremento duttilità dei pilastri
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Interventi di Adeguamento: Controventi dissipativi
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Interventi di Adeguamento: Disposizione dei controventi
dissipativi
p
La distribuzione dei controventi è stata pensata in modo che gli sforzi
che essi inducono sui nodi si bilancino il più possibile tra loro
Soluzione adottata
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Interventi di Adeguamento:
Controventi dissipativi
Sono stati inseriti sia in direzione longitudinale che trasversale.
Si sono individuate
Si i di id t
3 tipologie di attacco.
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Controventi dissipativi –– connessione ai nodi
Controventi dissipativi
Livello intermedio
Tipologia 1:
Controventi convergenti ortogonalmente alla
direzione forte del pilastro
direzione forte del pilastro
(pilastro 100/130 x 30 cm)
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Controventi dissipativi –– connessione ai nodi
Controventi dissipativi
Primo ordine di controventi Ultimo ordine di controventi
Tipologia
Tipologia 1
Tipologia 1:
1: piano rialzato
1:: piano
piano rialzato
rialzato Tipologia
Tipologia 1
Tipologia 1:
1: piano quarto
1:: piano
piano quarto
quarto
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Controventi dissipativi –– connessione ai nodi
Controventi dissipativi
Primo ordine di controventi Ultimo ordine di controventi
Tipologia 2
Tipologia 2:
po og a : piano rialzato
p
piano rialzato
a o a ao Tipologia
Tipologia 2
Tipologia 2:
2: piano quarto
2:: piano
piano quarto
quarto
Prof. Ing. C. Nuti ‐ Ing. A. Bergami 60
Prof. Ing. C. Nuti ‐ Ing. A. Bergami 61
Prof. Ing. C. Nuti ‐ Ing. A. Bergami 62
Controventi dissipativi –– connessione ai nodi
Controventi dissipativi
prospetto
Livello intermedio
Tipologia 3
Tipologia 3
connessione tra i controventi e i
pilastri interni.
Convergono controventi da
entrambi i lati.
p
pianta
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PROGETTAZIONE DEI CONTROVENTI DISSIPATIVI
Edifi i A C tti i ll’i t
Edificio A, C setti in c.a. all’interrato e controventi dissipativi in elevazione:
t t ti di i ti i i l i
Finalità dell’intervento è quella di limitare le deformazioni
Finalità dell intervento è quella di limitare le deformazioni
interpiano e regolarizzare la deformata.
Obiettivo:
Impedire il martellamento tra le strutture adiacenti e
scongiurare meccanismi di piano (regolarizzazione della
deformata e limitare la deformazione interpiano)
L’ipotesi progettuale fatta risulta essere compatibile con un livello di deformazione tale da
scongiurare meccanismi di interazione tra struttura e tamponature tali da generare “short
columns” , severi danni alle tamponature, e spostamenti compatibili con la dimensione dei
giunti in elevazione.
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PROGETTAZIONE DEI CONTROVENTI DISSIPATIVI
Edificio A, C setti in c.a. all’interrato e controventi dissipativi in elevazione:
E’ stato determinato sulla curva di capacità lo spostamento obiettivo,
corrispondente con il raggiungimento del livello prestazionale limite
p gg g p
prefissato
Definizione dello spostamento obiettivo
Raggiungimento dello SL
Raggiungimento dello SL
0.03
alla base
Deformazione iterpiano limite
3
4×10
)
ne
vo 0.02
Taglio a
Deformazion
interpiano
3
2×10 )
it
0.01
0
0 0.02 0.04 0.06 0
0 0.02 0.04 0.06
Spost. in sommità Spost. in sommità
Spostamento corrispondente allo SL
(danno limitato alle tamponature def. Interpiano < 0.5%)
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PROGETTAZIONE DEI CONTROVENTI DISSIPATIVI
Prof. Ing. C. Nuti ‐ Ing. A. Bergami 67
Determinazione del punto di funzionamento della
struttura esistente
Spettro elastico
p
⎝ TPunto di
pp_n⎠
Spostamento obiettivo:
dpp funzionamento
struttura esistente
Spectral aacceleration [ms-2]
20
10
Curva di capacità
Spectral
p displacement
p [m]
[ ]
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DETREMINAZIONE DELLE CARATTERISTICHE DEL SISTEMA DISSIPATIVO
Scelta dei dissipatori
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Determinazione del punto di funzionamento della
struttura dotata di controventi
d d
IL punto di funzionamento
coincide con lo Punto di funzionamento
spostamento obiettivo
dpp struttura post‐operam
Spectral aacceleration [ms-2]
20
10
Curva di capacità
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DISTRIBUZIONE DELLE RIGIDEZZE IN ELEVAZIONE
Struttura M-GDL
KAD,j ∝ δj
PRE-OPERAM POST-OPERAM
(S) (S AD)
(S+AD)
Prof. Ing. C. Nuti ‐ Ing. A. Bergami 72
Effetto dell’intervento sulla risposta strutturale
Caso tipo Edificio A (analogo all’Edificio C) in dir. longitudinale
.
Capacity Curve nudo Vs controventato
3
8 95×10
8.95
3
6.713×10
Baase shear [kN]
3 Incremento
4.475×10
Vbase del 6,8%
3
2.237×10
P
Progetto
tt armatura
t travi
t i
Progetto armatura pilastri
Prof. Ing. C. Nuti ‐ Ing. A. Bergami 74
EDIFICIO B: intervento con setti in c.a.
VALUTAZIONE VULNERABILITÀ
À SISMICA
Prof. Ing. C. Nuti ‐ Ing. A. Bergami 75
EDIFICIO B: intervento con setti in c.a.
p tratta in acciaio
Inserite due travi rompi Rinforzo travi secondarie a taglio e
flessione con FRP dove vengono
ancorate le travi rompi tratta
Prof. Ing. C. Nuti ‐ Ing. A. Bergami 76
EDIFICIO B: intervento con setti in c.a.
PERCHÈ non inserire i controventi dissipativi nell’edificio B
g planimetrica
- Maglia p e forma sono irregolari
g - È ppiù basso rispetto
p g altri edifici
agli
- Assenza di intelaiatura 3D
20 Altezza
1,36
18 sottotetto
3,6
16 1,36 Altezza
14 III piano
3,6 2.1 3,6
12 torrino Altezza
II piano
II piano
10
3,6 3,6 3,6 Altezza
8 I piano
6 3,6 3,6 3,6 Altezza
4 rialzato
quota strada
2 3,3 3,3 3,3 Altezza semin
0
Edificio A Edificio B Edificio C
Prof. Ing. C. Nuti ‐ Ing. A. Bergami 77
Università degli Studi Roma Tre
Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Civile per la Protezione del Territorio dai Rischi Naturali
Disposizione
p e tipologia
p g
Prof. Ing. C. Nuti ‐ Ing. A. Bergami 78
Spesa Spesa Spesa di
Incidenza Incidenza Incidenza Incidenza
Edificio Strutturale Condivisa Migliorìa
€/m2 €/m3 € €/m2 €/m3 € €/m2 €/m3 € €/m2 €/m3
Edificio A 406 156 958.436 293 113 205.707 63 24 162.442 50 19
Edificio B 341 119 684.578 232 81 186.752 63 22 136.080 46 16
Edificio C 373 153 749.995 265 109 169.350 60 25 133.606 47 19
Edificio D 8 2 ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ 27.509 8 2
Tot 277 95 2.393.009 194 66 561.809 46 16 459.637 37 13
ripartizione spesa per interventi strutturali
ripartizione spesa per interventi strutturali
Distribuzione dei costi Edificio D
ripartizione della superficie ripartizione della cubatura 0%
miglioria
14%
Edificio D Edificio A Edificio A Edificio C
26% 27% 23%
Edificio D 31% Edificio A
34%
condivisa 40%
16%
strutturale Edificio C Edificio B Edificio B
23% 24%
70% 24%
Edificio C
19%
Edificio B
29%
Somme a disposizione dell'Amministrazione: Pareti e travi in
Edificio C c.a
31% Edificio A Imprevisti (compresa IVA): 25% 861890,0825 33%
39% Spese tecniche (3% ) 103426,8099 Controventi
dissipativi
IVA (10% su lavori e 20% spese tecniche) 365441,395 12%
TOTALE SOMME A DISPOSIZIONE
TOTALE SOMME A DISPOSIZIONE 1330758 287
1330758,287
Edificio B TOTALE FINANZIAMENTO 4778318,617 Realiz. soletta Travi rompitratta
29% all'estradosso 9%
22%
Prof. Ing. C. Nuti ‐ Ing. A. Bergami 79
Ripristino impianti Opere provvisionali
Impermeabilizzazione termici 2%
copertura 4%
3%
Ripristino impianti Ripristino
idrosanitari impianti
elettrici
l tt i i
Anticorrosivo 1%
7%
pilastri esterni
3%
Pareti e travi in c.a
Antiribaltamento
26%
tramezzi edificio A: distribuzione dei costi edificio B: distribuzione dei costi
1%
Collegamento
scala
0% miglioria miglioria
Travi rompitratta 12% 13%
FRP 7%
condivisa
19%
16%
condivisa
strutturale 19% strutturale
72% 68%
Realiz. soletta
Controventi all'estradosso
dissipativi 17%
10%
Distribuzione costi €/m2
Intera struttura
Spesa Incidenza
edificio C: distribuzione dei costi edificio D: distribuzione dei costi
Voci di costo € €/m2 €/m3 € i / € tot
Pareti e travi in c.a 902238 73 25 26,4%
Travi rompitratta
Travi rompitratta 234732 19 7 6 9%
6,9%
miglioria
Realiz. soletta all'estradosso 586911 48 16 17,2% 13%
Controventi dissipativi 325181 26 9 9,5%
condivisa
FRP 643616 52 18 18,8% miglioria
16%
Collegamento scala 10000 1 0 0,3% 100%
strutturale
Antiribaltamento tramezzi 19718 2 1 0,6% 71%
Anticorrosivo pilastri esterni
Anticorrosivo pilastri esterni 86041 7 2 2 5%
2,5%
Impermeabilizzazione copertura 96113 8 3 2,8%
Ripristino impianti idrosanitari 46500 4 1 1,4%
Ripristino impianti termici 151978 12 4 4,5%
Ripristino impianti elettrici 238822 19 7 7,0%
Opere provvisionali 72605 6 2 2,1%
€ €/m2 €/m3
Costi totali (euro) 3414455 277 95
Superficie (m2) 12313 m2
Cubatura (m3) 36011 m3 Prof. Ing. C. Nuti ‐ Ing. A. Bergami 80
Ripristino impianti
Ripristino
elettrici Edificio A Edificio B
7%
impianti Opere provvisionali Ripristino impianti Ripristino impianti Opere provvisionali
Ripristino 2%
idrosanitari idrosanitari termici 2%
impianti
1% 1% 5%
termici
Impermeabilizzazione
Impermeabilizzazione 4% IImpermeabilizzazione
bili i Ripristino
Ripristino
copertura copertura impianti
2% Anticorrosivo 3% elettrici
pilastri esterni Pareti e travi in c.a 8%
Antiribaltamento
3% 17% Anticorrosivo
tramezzi pilastri esterni
0% Antiribaltamento 2%
Travi rompitratta tramezzi
Collegamento 2% Collegamento Pareti e travi in c.a
7% 44%
scala scala
0% 0% FRP
9%
FRP Realiz. soletta
24% all'estradosso Controventi dissipativi
18% 0%
Realiz. soletta
all'estradosso
18%
Controventi dissipativi
15%
Voci di costo € €/m2 €/m3 € i / € tot € € i / € tot €/m2 €/m3 i / totA € € i / € tot €/m2 €/m3 i / totA
Pareti e travi in c.a 902238 73 25 26,4% 229620 6,7% 70 27 17,3% 443206 13,0% 150 52 44,0%
Travi rompitratta 234732 19 7 6,9% 98577 2,9% 30 12 7,4% 62390 1,8% 21 7 6,2%
Realiz. soletta all'estradosso 586911 48 16 17,2% 233136 6,8% 71 27 17,6% 178924 5,2% 61 21 17,8%
Controventi dissipativi 325181 26 9 9,5% 199779 5,9% 61 24 15,1% 0 0,0% 0 0 0,0%
FRP 643616 52 18 18,8% 314356 9,2% 96 37 23,7% 88568 2,6% 30 10 8,8%
Collegamento scala 10000 1 0 0,3% 5000 0,1% 2 1 0,4% 0 0,0% 0 0 0,0%
A ti ib lt
Antiribaltamento tramezzi
t t i 19718 2 1 0 6%
0,6% 0 0 0%
0,0% 0 0 0 0%
0,0% 19718 0 6%
0,6% 7 2 2 0%
2,0%
Anticorrosivo pilastri esterni 86041 7 2 2,5% 34060 1,0% 10 4 2,6% 22167 0,6% 8 3 2,2%
Impermeabilizzazione copertura 96113 8 3 2,8% 20664 0,6% 6 2 1,6% 27276 0,8% 9 3 2,7%
Ripristino impianti idrosanitari 46500 4 1 1,4% 18800 0,6% 6 2 1,4% 13600 0,4% 5 2 1,3%
Ripristino impianti termici 151978 12 4 4,5% 55136 1,6% 17 6 4,2% 52920 1,5% 18 6 5,3%
Ripristino impianti elettrici 238822 19 7 7,0% 86642 2,5% 26 10 6,5% 83160 2,4% 28 10 8,3%
p p
Opere provvisionali 72605 6 2 2,1%
, 30815 0,9%
, 9 4 2,3%
, 15481 0,5%
, 5 2 1,5%
,
€ €/m2 €/m3 € € i / € tot €/m2 €/m3 € € i / € tot €/m2 €/m3
Costi totali (euro) 3414455 277 95 1326585 38,9% 406 156 1007410 29,5% 341 119
Adeguamento con
CA
SETTI IN C.A.
Prof. Ing. C. Nuti ‐ Ing. A. Bergami 82
EDIFICIO A: intervento alternativo
Ripristino Ripristino
Ripristino impianti impianti Opere
impianti provvisionali;
idrosanitari; 1,4% termici; 4,2% elettrici;
2,3% Pareti e travi
6 5%
6,5% in c.a; 17,3%
Impermeabilizzazi
one copertura; Travi rompitratta;
1,6% 7,4%
Anticorrosivo
pilastri esterni;
Realiz.
Realiz soletta
2,6%
all'estradosso;
Controventi
17,6%
dissipativi; 15,1%
FRP;
23,7%
23 7%
Prof. Ing. C. Nuti ‐ Ing. A. Bergami 83
EDIFICIO A: intervento alternativo
DISPOSIZIONE SETTI
Prof. Ing. C. Nuti ‐ Ing. A. Bergami 84
EDIFICIO A: intervento alternativo
MODELLAZIONE
Prof. Ing. C. Nuti ‐ Ing. A. Bergami 85
EDIFICIO A: intervento alternativo
Curva di capacità
180000
160000
140000
120000
100000
Vbase
80000
60000
40000
20000
0
0 10 20 30 40 50 60 70 80
Dx (mm)
Prof. Ing. C. Nuti ‐ Ing. A. Bergami 86
EDIFICIO A: intervento alternativo
υv,eq
Sd(m)
Dtop,pp
Prof. Ing. C. Nuti ‐ Ing. A. Bergami 87
EDIFICIO A: intervento alternativo
Vbase
3000,00
Vbase
3000,00
Vbase
100000
2000,00
2000 00
2000,00
V
50000 1000,00
1000,00
0 0,00
0,00
0 20 40 60 80 0 20 40 60 80
Dx (mm) 0 20 40 60 80
Dx (mm)
Dx (mm)
6 17.9%
5 Struttura con
4 controventi‐32%
controventi 32%
3
2 Struttura con setti‐
1 5.2%
0
0 0,1 0,2 0,3 0,4
Sd [m]
Prof. Ing. C. Nuti ‐ Ing. A. Bergami 89
EDIFICIO A: intervento alternativo
OSSERVAZIONI
Prof. Ing. C. Nuti ‐ Ing. A. Bergami 90
EDIFICIO A: intervento alternativo
SETTI IN C.A.;;
15.6%
Pareti e travi in c.a; 19,8%
Impatto architettonico
Complessità fasi realizzative
La struttura non è in grado di
I i idi
Irrigidimento
t ddella
ll struttura
t tt dissipare energia, aumentano le
sollecitazioni sismiche
P bl i in
Problemi i fondazione
f d i
Incremento carichi verticali
I
Incremento
t del
d l taglio
t li ini fondazione
f d i
+ =
N N N 1
uAD = uA + uD = + KAD = ES
KAD KA KD 1/KA+1/KD
Prof. Ing. C. Nuti ‐ Ing. A. Bergami 93
OTTIMIZZAZIONE DELLA SCELTA DEI DISSIPATORI
Comportamento della serie Asta di collegamento + Dissipatore (AD)
Spostamento assiale medio di snervamento dissipatori
BRAD marca FIP (poco variabile tra i vari modelli)
uy,D,medio = 1,7mm ≈ cost
Ny
Essendo uy,D = Diminuire KD significa diminuire Ny
KD
KA · KD
KAD =
S l i
Soluzione A KA + KD
Fissata dalla
KAD procedura
progettuale
Fissata
KD scegliendo il
Soluzione B dissipatore
KA · KD
KA =
KD - KAD
Prof. Ing. C. Nuti ‐ Ing. A. Bergami 94
OTTIMIZZAZIONE DELLA SCELTA DEI DISSIPATORI (III piano)
Spostamento interpiano che attiva i cicli di isteresi del dissipatore D al III piano
Soluzione A Soluzione B
KAD,III
AD III: rigidezza
g elastica di progetto
p g
della seria asta+dissipatore al III piano
Energia dissipata dal telaio ED,S Energia di deformazione dal telaio ES,S
ED,S
D S=κ·4·(V
κ 4 (Vy,S
y S·d
dob - Vob,S
ob S·d
dy,S
y S) ES,S
S S=V
Vob,S
ob S·d
dob / 2
ES,S
ED,S
Prof. Ing. C. Nuti ‐ Ing. A. Bergami 96
OTTIMIZZAZIONE DELLA SCELTA DEI DISSIPATORI
Valutazione dello smorzamento al variare degli sforzi di snervamento dei dissipatori
variano
1 ED,S+AD 1 ED,S + ED,AD
νeq,S+AD = =
4π ES,S+AD 4π ES,S
S S + ES,AD
S AD
p
Spostamento di ppiano di = Ԅi / Ԅn · dob
p
Spostamento assiale uob,AD = δi · cosԂi
Prof. Ing. C. Nuti ‐ Ing. A. Bergami 97
OTTIMIZZAZIONE DELLA SCELTA DEI DISSIPATORI
Valutazione dello smorzamento al variare degli sforzi di snervamento dei dissipatori
ES,D = ∑j Nob,j·uob,ADj / 2
ΔES= - 39,2%
Energia di deformazione necessaria per deformare la serie AD
al III piano fino allo spostamento uob,ADIII=17,1mm
=17 1mm
Prof. Ing. C. Nuti ‐ Ing. A. Bergami 99
OTTIMIZZAZIONE DELLA SCELTA DEI DISSIPATORI
Curva di ottimo dello smorzamento
cost
Andamento dello smorzamento viscoso
1 ED,S 1 ED,AD
equivalente al variare dello sforzo νeq,S = νeq,AD =
normale di snervamento assegnato ai 4π ES,S+ES,AD 4π ES,S+ES,AD
dissipatori ai vari piani cost cost
Soluzione A Soluzione B
23,5%
19%
11% 12%
d=25mm d=15mm
d=32mm spostamento
p in sommità pper cui i controventi contribuiscono
allo smorzamento complessivo
ED,S ED,S
ED,S
Δcosti ≈ 5%
Costi
Sol.A Sol.B
Piano Ny Ny
V 100 100
IV 300 250
III 450 450
II 450 300
Prof. Ing. C. Nuti; Ing. A. Bergami
IMPERFEZIONE DI INSTALLAZIONE: Influenza del GAP di deformazione
Comportamento reale del dissipatore: Influenza dell’incrudimento
ED
ES