4 PG 86, 1769-190l.
5 PG 86, 1399-1768i.
6 PG 86, 1268-1396.
jin di V1e siede, in A. Grillmeier - H. Bacht, Das Konzil von Chalkedon. Geschichte
232 C. DELL'OSSO
philosophische A ntropologie des Leontios von Byzanz. Ein Beitrag zur spaetantiken
Geistgeschichte, Muenchen 1968; S. Rees, The Literary Activity of Leontius ofBywntium,
in journal ofTheological Studies 19 (1968), pp. 229-242. Un diacono della Chiesa
Ortodossa Rumena nella sua dissertazione dottorale alla Facolta Teo10gica
dell'Universita di Atene ha confutato la tesi di M. Richard, riaffermando
l'identificazione dei due Leonzio: 1. Fracea, '0 Aeov'tlo<; Busav'tiou. Bio<; Kat
LuyypaJlJla'ta (KP1'tlKt; \1ECOPl1all), Atene 1984, in tal senso cf. la recensione di
A. de Halleux in Revue d'Histoire Ecclesiastique 81 (1986), pp. 139-143.
11 Si vedano per esempio gli studi di J. Meyendorff, D.B. Evans, JJ.
12 Seguirono l'ipotesi di Loofs, seeondo eui uno solo era l'autore dell'intero
corpus leontianum: J.P. Junglas, Leontius von Byzanz. Studien zu seinen Schriften.
Quellen und Anschauungen, Paderborn 1908; aBo stesso Junglas si deve la voee
Leontius von Byzanz in Lexikon für Theologie und Kirche 6, 511-12. Segue Loofs
anehe O. Bardenhewer, Geschichte der altkirchlichen Literatur V, Freiburg 1932,
pp. 9-13; U. Mannueei - A. Casamassa, Istituzioni di Patrologia 11, Roma 1950,
pp. 305-309: gli autori di questo manuale, pur eitando in nota gli studi di M.
Riehard, seguono sostanzialmente le ipotesi di Loofs. Cosi troviamo in tutti
i manuali, lessiei ed eneielopedie fino al 1944, ossia fino aBo studio di M.
Riehard. U n esempio deI passaggio dalla tesi deI Loofs a queBa deI Riehard
si vede nel manuale di Patrologia di B. Altaner, ehe neBa sua edizione
tedesca dei 1938 riferiva le ipotesi di Loofs, mentre neUe edizioni degli anni
'60 in eoBaborazione eon A. Stuiber distingue i due Leonzio.
13 Il titolo di questa seeonda parte e il seguente: Kritische Untersuchungen
über das Leben des "Leontius" Byzantinus seu Hierosolymitanus, pp. 223 - 317.
14 Cf. Loofs, Leontius, pp. 228-261. Abbiamo i nomi di questi monaei ehe
17 Cf. Patrologie 1938, p. 330. E singolare notare ehe, quando ormai la tesi
era gia stata eritieata e messa da parte, M. Ubaldi e A. Casamassa nel 10ro
libro di Istituzioni di Patrologia sostengono fortemente questa identifieazione: "da
questi tratti, e piu aneora daU'indole degli errori monofisitiei ehe impugna,
il Loofs ha reso della massima probabilitä la sua identifieazione eol «Leonzio»,
ehe in Costantinopoli eontribui pareeehio, anehe eon l'appoggio deI suo
parente il comes Vitalianus, aBa questione dei monaei seiti" p. 307.
234 C. DELL'OSSO
18 ACO IV,2 p. XII, dove si legge: nullo igitur modo Leontius Scyta cum
Contra Monophysitas non poteva essere stato redatto prima dell'ultimo ventennio
deI VI seeolo, quindi andava eolloeato tra il 580 e il 620 0 640, cf. Leontius, p.
183. Ritorneremo sulla questione quando affronteremo la datazione delle
opere di Leonzio di Gerusalemme, seeondo l'ipotesi di Kraumueller.
2~ Cf. Loofs, Leontius, pp. 136-163: Die Schrift de sectis, eine Bearbeitung der
axoAla Aeovriov.
24 Si opposero all'attribuzione deI De sectis a Leonzio di Bisanzio: J.P.
Junglas, Leontius von Byzanz. Studien zu seinen Schriften. Oy,ellen und Anschauungen,
Paderborn 1908; S. Rees, The De sectis: a Treatise attributed to Leontius of
Byzantium, in Journal ofTheological Studies 40 (1939), pp. 346-360; M. Riehard,
Le traite ''De sectis" et Leonce de Byzance, in Revue d 'Histoire Ecclesiastique 35
(1939), pp. 695-723; J. SpeigI, Der Autor der Schrift ''De sectis" ueber die Konzilien
und die Religionspolitik Justinians, in Annarium Historiae Conciliorum 2 (1970),
pp. 207-230.
25 Sostenitori della patemira di Leonzio di Bisanzio per il Contra Manophymtas
e Contra Nestorianos sono: J.H.I. Watt, The Authenticity ofthe Writings ascribed to
Leontius of Byzantium. A New approach lry Means of Statistics, in Studia Patristica
LEONZIO DI BISANZIO E LEONZIO DI GERUSALEMME: UNA CHIARA DISTINZIONE 235
7, Texte und Untersuchungen 92, 1966, pp. 321-336; S. Rees, The Literary Activity
0/ Leontius 0/ Byzantium, in Journal 0/ Theological Studies 19 (1968), pp. 217-246;
Fracea, '0 AEOVttO<;, pp. 217-246.
26 Cf. S. Rees, The life and personality 0/ Leontius 0/ Byzantium, in Journal 0/
31 Giovanni Eu vescovo di Scitopoli tra gli anni 536-548, queste date vengono
Severo, grida ... "; PG 86, 1881 A: "11 vostro stesso patriarca Severo ... ".
33 Cf. PG 86, 1845B, 1876D, 1888C.
prima sei passi deI Contra Nestonanos eon altrettan ti passi tratti dalle opere
di Leonzio di Bisanzio per dimostrare ehe non e' e aleun tipo di dipendenza
cf. pp. 69-73. Inoltre, Riehard rigetta Ia dipendenza deI florilegio eontenuto
nel Contra Monophysitas da quelli eon tenuti nei tre Iibri deI Contra Nestarianos et
Eutychianos, mentre e disposto a rieonoseere soltanto l'uso di fonti eomuni tra
i due autori delle suddette opere cf. pp. 77-78.
38 Riehard, Leonce, p. 81.
238 C. DELL' OSSO
39Ibidem.
40M. Richard, Leonce de Byzance etait-il origeniste?, in Revue des Etudes
Byzantines 5 (1947), pp. 31-66.
41 Secondo Cirillo di Scitopoli, Leonzio sarebbe stato un monaco della
sense strict".
46 Cf. le voci Leonzio di Bisanzio e Leonzio di Gerusalemme nel DPAC, vol. 11,
Bisanzio nella Collana Testi Patristici vol. 161, Roma 2001, ehe utilizziamo in
questa sede.
48 Cf. C. Dell'Osso, Il calcedonismo. Leonzio di Bisanzio, Monopoli 2003.
H.C. Frend, The rise of Monophysite Movement, Cambridge 1972, pp. 265ss.
54 ACa IV, 2, p. 170.
LEONZIO DI BISANZIO E LEONZIO DI GERUSALEMME: UNA CHIARA DISTINZIONE 241
56Ipazio aveva riportato i passi tratti dalle lettere sinodali di Cirillo, ossia
quelle accettate dai concili di Efeso e di Calcedonia.
57 PG 86, 1276D 13.
quello ehe piu sorprende e ehe una buona parte dei testimonia
patristici eontenuti nell' opera di Leonzio eonsiste di brani di Cirillo
in eui eompare la formula delle due nature. Sembra, dunque, ehe
Leonzio voglia dare una risposta ai severiani ehe affermavano non
esserei in Cirillo la dottrina delle due nature. Cosi, infatti, si legge
nello seolio ehe introduee il florilegio eirilliano allegato al I libro
deI Contra Nestorianos et Eutichianos. "In tutto quanto abbiamo trattato
preeedentemente, abbiamo tentato di esporre le eitazioni deI beato
Cirillo e dei Padri prima di lui ehe eonfermano e interpretano tutto
il suo insegnamento, affinehe sappiano ehe ne lui, ne qualehe altro
padre ha affermato ehe la formula «da due» 0 «da entrambe le nature»
si oppone a quella «in due». Infatti, in molti luoghi eonfutando la
divisione delle nature di Nestorio, non solo ha ammesso la formula
«da due», ma si e servito anehe della preposizione «in» per entrambe le
nature, eome e faeile apprendere dai suoi passi ehe abbiamo qui
riportato,,60. Se mettiamo a eonfronto questo seolio di Leonzio eon il
resoeonto della Collatio, notiamo ehe esso eontiene l'obiezione ehe
i severiani avevano sollevato il seeondo giorno della riunione, soste-
nendo l'assenza della formula "in due nature" negli seritti di Cirillo.
Un'altra singolare eorrispondenza si puö osservare tra l'opera di
Leonzio e il resoeon to della Collatio, ossia il riferimen to alle eresie
di Ario e di Sabellio ehe si ritrova, quasi alla lettera, in entrambi gli
seritti 61 . Sembra, dunque, ehe il monaco presente alla (~ollatio cum
Severianis sia dawero l'autore deI I libro deI Contra Nestorianos et
Eutichianos, da lui seritto per mettere al corrente i suoi "uomini pii"
deI eolloquio teologieo tenutasi a Costantinopoli. E evidente ehe
l'opera di Leonzio doveva essere eoeva 0 di poeo sueeessiva alla
Collatio; per questo non si puö neppure eseludere ehe un eomune
florilegio eirilliano, seppure non esattamente quello ehe abbiamo in
Leonzio, doveva essere tra gli strumenti portati al eolloquio da
Ipazio e dal suo seguito62.
Nel resoconto della Collatio: ACa IV,2, pp. 173-174, nel I Iibro deI
61
pp. 5 ss.
70 Prima di eomineiare il dialogo vero e proprio, Leonzio diee ehe "re-
seritto prima della Collatio cum Severianis deI 532, in quanto in quella sede
Ipazio di Efeso rifiuto di accettare come autentiei gli seritti dello Pseudo-
Dionigi, ehe inveee e la prima delle autorita eOllocate nel florilegio deI
Dialogo, cf., II Dialogo, p. 413 n. 4.
75 Cf. PG 86, 1357B 1 - 1360D 5.
81 PG 86, 1361A.
84 PG 86, 1364D.
85 Cf. S. Rees, The literary activity of Leontius of Byzantium, in journal of
Theological Studies 19 (1968), p. 230.
86 Perrone sostiene ehe "il pamphlet eontro Teodoro di Mopsuestia e
Dell'Osso, Il calcedonismo.
89 Questa nostra proposta di identificazione concorda sostanzialmente
conclusive since we can now equally suppose that Leontius wrote at a considerably
later time when the controversy had already calmed down" (p. 642)
98 I.a datazione in Grillmeier, Gesu il Cristo, 2/2, pp. 599-609.
250 C. DELL'OSSO
sezione deI Contra Monophysitas e Ie critica cf. Leontius, pp. 643-646. A Grillmeier
presentando Leonzio di Gerusalemme segue le posizioni di Richard e taglia
corto su questa parte, dicendo: "La concIusione (1900A, 9-1901A, 2) non e
autentica", Gesu il Cristo, p. 352.
104 Cf. PG 86, 1896C 9-11.
LEONZIO 01 BISANZIO E LEONZIO 01 GERUSALEMME: UNA CHIARA DISTINZIONE 251
links with Lombards as allies against the Ostrogoths it is highly unlikely that
they would have come into the view of an ordinary citizen like Leontius of
Jerusalem while they still lived in what is now Hungary and Northern
Yugoslavia", Leontius, pp. 647-648.
108 PG 86, 1900A 12-13.
109 PG 86, 1900A 9-10.
110 Cf. Loofs, Leontius von Byzanz, p. 183.
111 Cf. Krausmueller, Leontius, p. 648.
252 C. DELL'OSSO
have thus been able to establish the years between 568 and c. 680, or
possibly those between c. 580 and c. 640, as the time during which Leontius
could have written his 'Against Monophysites'" (p. 649).
114 Cf. PG 1628D 1-1629C 4.
generarono solo figlie femmine 1l6 . Ora, soltanto nel 590 l'imperatore
Maurizio (582-602) ineorono il primo figlio, Teodosio, ehe allora aveva
quattro anni. Seeondo Krausmueller, tuttavia, l'epoea dell'imperatore
Maurizio non poteva essere quella eui si fa riferimento nel testo
perehe sappiamo ehe Maurizio, pur avendo avuto altri figli, ineorono
solo il suo primogenito. 11 testo, inveee, rimanda ad un periodo in
eui queste ineoronazioni awenivano "spesso". Solo dell'imperatore
Eraelio (610-641) sappiamo ehe feee ineoronare non soltanro il
primogenito, ma anehe i figli piu pieeoli avuti dalla seeonda moglie
Martina l17 • Dunque, l'epoea dell'imperatore Eraelio potrebbe essere
quella di eui si parIa nel testo di Leonzio.
Sueeessivamente 10 studioso fa un'altra osservazione ehe permette
di restringere ulteriormente i terrrüni eronologiei, notando il fatto
ehe nello stesso luogo si parIa dell'ineoronazione deI figlio dell'im-
peratore quando era aneora nel senn della madre. Quindi Kraumueller
eerea delle notizie su eventuali ineoronazioni prima della naseita,
eselude l'epoea dell'imperatore Maurizio 118 e si volge ad Eraelio, ehe
ineorono il primogenito a meno di otto mesi dalla naseita e il figlio
piu giovane aneora prima. Verosimilmente un'ineoronazione prenatale
poteva aver luogo al tempo di Eraelio, dal momento ehe l'impero,
speeie all'inizio deI suo regno, era in una fase politiea di forte
instabilitä. politiea. Dunque, 10 studioso suppone ehe tale ineoronazione
poteva essere awenuta nel 612, ossia al tempo della naseita deI
primogenito di Eraelio, per eui il terminus post quem per il Contra
Nestorianos, 0 meglio per il trattato nestoriano da eui sembra tratto
l'esempio, dovrebbe essere il 612. Per rafforzare ulteriormente quest'i-
potesi Krausmueller porta un altro passo dell' opera tratto dal eapitolo
deeimo deI VII libro, in eui, utilizzando l'analogia antropologiea di
anima e eorpo in riferimen to al Verbo, tra le altre opzioni possibili
l'autore afferma ehe si puo attribuire quelle ehe e proprio di una
sola parte ad un'altra 1l9 ed in tal senso diee: "Quante anime furono
des Leontius von Jerusalem. Seine Logoslehre (Diss.) Muenster 1974; Grillemeier,
Gesu il Cristo, 2/2, pp. 355-396; Dell'Osso, Il Calcedonismo, pe-=-~~~-~~i--_--------
LEONZIO DI BISANZIO E LEONZIO DI GERUSALEMME: UNA CHIARA DISTINZIONE 255
357.
127 Cf. PG 86, 1593 C.
4. Suggestioni conclusive
131 Non e questa la sede per una disquisizione sulla dottrina cristologica
l:H L 'impatto del dogma di Calcedonia sulla riJlessione teologica fra N e V Concilio
Ecumenico, in AA. VV., Storia della Teologia vol. I, Casale Monferrato 1993, pp.
515-58l.
135 Cf. Moeller, Le chalcedonisme, pp. 669-671; A. Grillmeier, Mit ihm und in
AA.VV., Gesu di Nazaret ... Figlio di Adamo, Figlio di Dio, Milano 2000, pp. 178-
210; Idem, Il Concilio di Calcedonia e il neocalcedonismo, in P. Scarafoni (ed.),
Cristocentrismo, riflessione teologica, Roma 2002, pp. 43-62.
137 Cf. Richard, Leonce deJbusalem, pp. 81-88.
258 C. DELL' OSSO
fra quello dei neocalcedonesi cf. KaiserJustinian als Kirchenpolitiker und Theologe,
in Augustinianum 39 (1999), pp. 487-565.
13Y Cf. J.A. McGuckin, The 'Theopaschite Confession ': a Study in the Cyrilline
CARLo DELL'OSSO
Facolta Teologica Pugliese
Bari